Giorgio Morales
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Gli Anni Di Craxi
GLI ANNI DI CRAXI AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 1 223/11/123/11/12 116.556.55 AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 2 223/11/123/11/12 116.556.55 Il crollo Il PSI nella crisi della prima Repubblica a cura di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta Marsilio AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 3 223/11/123/11/12 116.556.55 © 2012 by Marsilio Editori® s.p.a. in Venezia Prima edizione: novembre 2012 ISBN 978-88-317-1415 www.marsilioeditori.it Realizzazione editoriale: in.pagina s.r.l., Venezia-Mestre AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 4 223/11/123/11/12 116.556.55 INDICE 9 Nota di Gennaro Acquaviva 11 Introduzione di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta parte i la dissoluzione del gruppo dirigente del psi 19 Nota metodologica di Livio Karrer, Alessandro Marucci e Luigi Scoppola Iacopini interviste 27 Carlo Tognoli 61 Giorgio Benvenuto 99 Giulio Di Donato 141 Giuseppe La Ganga 187 Salvo Andò 229 Claudio Signorile 269 Claudio Martelli 321 Gianni De Michelis 5 AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 5 223/11/123/11/12 116.556.55 indice 361 Ugo Intini 393 Carmelo Conte 429 Valdo Spini 465 Rino Formica 487 Giuliano Amato 521 Luigi Covatta 547 Fabio Fabbri 573 Fabrizio Cicchitto 615 Gennaro Acquaviva 653 Cenni biografi ci degli intervistati parte ii il psi nella crisi della prima repubblica 661 L’irresistibile ascesa e la drammatica caduta di Bettino Craxi di Piero Craveri 685 Il psi, Craxi e la politica estera italiana di Ennio Di Nolfo 713 Il caso Giustizia: -
Lelio Lagorio
Letizia Argenteri. Lelio Lagorio. Un socialista. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2020. 328 pp. EUR 19.00, paper, ISBN 978-88-498-6115-0. Reviewed by Stefano Luconi (University of Padua) Published on H-Italy (January, 2021) Commissioned by Matteo Pretelli (University of Naples "L'Orientale") Lelio Lagorio Marking the twentieth anniversary of Bettino the first president of the Tuscany region from 1970 Craxi’s death, the year 2020 has seen an eruption of to 1978. Lagorio used his effective management of mainly popularizing and uneven works about the local administrations as a springboard to launch late Italian Socialist leader and former prime min‐ his political career at the national level. Following ister that have endeavored less to appraise his his election to Parliament in 1979, he was appoin‐ policies than to reassess his controversial involve‐ ted to the position of minister of defense in 1980 ment in the political corruption of the last phase in and retained such a capacity in five different gov‐ Italy’s so-called First Republic.[1] Letizia Argen‐ ernments until 1983, proving to be a “fiercer” teri’s volume apparently takes an alternative backer of the Western Alliance than any of his route in the recent literature about the downfall Christian Democratic predecessors, as political sci‐ and disbandment of Italy’s Socialist Party in the entist Joseph LaPalombara has suggested.[2] He wake of the Tangentopoli (bribesville) scandal. Her then headed the Ministry of Tourism and Show book intends to offer an academic reconstruction Business from 1983 to 1986 and chaired the De‐ of the biography of Lelio Lagorio, a long-time Craxi fense Committee of the Chamber of Deputies stalwart and a lesser Socialist bigwig at the end of between 1987 and 1989. -
Fondo Banfi Arialdo Buste 39 Fascicoli 87
Fondo Banfi Arialdo Buste 39 Fascicoli 87 Arialdo Banfi (Ambrogio) (Milano, 1913 - 1997) avvocato, antifascista, fu tra i dirigenti del movimento Giustizia e libertà e del Partito d’Azione. Tenente addetto a un reparto che operava in zona di “guerra non guerreggiata” dal 1941 al 1943, prima in Sicilia e poi nelle zone di occupazione italiana in Francia, partecipò nel 1943 a Milano al congresso di fondazione del Movimento federalista europeo insieme a Ernesto Rossi e Altiero Spinelli. Dopo l’armistizio si dedicò all’organizzazione della Resistenza in Val Pellice (Torino), arrestato nel maggio del 1944, fu trasferito a Milano nel carcere di San Vittore, da cui riuscì a evadere con l’aiuto di Sergio Kusmann che lo tenne nascosto finché poté raggiungere, grazie a nuovi documenti, Sale in provincia di Alessandria dove comandò le formazioni Giustizia e libertà con il nome di battaglia di Ambrogio. Arrestato nuovamente a Biella nel novembre 1944, riuscì ancora una volta a fuggire e durante l’insurrezione fu uno dei comandanti delle formazioni Gl a Torino. Segretario del PdA a Milano subito dopo la guerra, nel 1945 assunse la segreteria organizzativa nazionale del partito. Entrato nel Psi nel 1947, partecipò alle elezioni del 1953 per il Senato e fu eletto sempre senatore per il Psi nel collegio di Rho nel 1958 e nel 1963 e nel collegio di Milano nel 1968. Fece parte del primo governo Moro come sottosegretario agli Affari esteri. Membro dell’Esecutivo e del Direttivo della Federazione socialista di Milano e componente del Comitato direttivo del Gruppo parlamentare, ha ricoperto anche l’incarico di vicepresidente dell’Anpi nazionale e di presidente della Fédération internationale des résistants (Fir). -
La Videoteca Della Fondazione Bettino Craxi
LA VIDEOTECA DELLA FONDAZIONE BETTINO CRAXI Premessa Il progetto è iniziato nel luglio del 2004 stimando in base all’altissimo numero di supporti video donati alla fondazione un monte ore di girato disponibile di circa 4000 ore. Ha ricevuto un contributo della Fondazione Cariplo. 1^ fase: Individuazione/Catalogazione In questa prima fase del progetto si è proceduto ad individuare le prime 1000 ore di girato di maggior interesse, selezionarle, ed organizzarne le successive fasi di lavorazioni, stabilendo un timing di esecuzione e provvedendo a coinvolgere la struttura ed i fornitori interessati per l’avvio vero e proprio del progetto. Dal mese di luglio 2004 al mese di dicembre 2005 sono stati identificati e catalogati 2025 supporti. La catalogazione è avvenuta secondo un ordine alfabetico che va dalla A alla F. Le lettere sono state usate per distinguere la diversa tipologia dei supporti originali. di cui 205A Pollice 789B 3/4 di pollice 163C 3/4 di pollice 246D Betacam 464E VHS 158F Pellicole Tutti i titoli con il loro numero identificativo sono stati riportati su fogli EXCEL, ed in seguito sono stati conservati in apposite scatole numerate e riportate su fogli EXCEL. 2^ fase: Conversione/Visionamento Dal mese di luglio 2004 al mese di luglio 2005, si è provveduto ad inviare periodicamente allo stabilimento esterno di conversione il seguente materiale: 111 - Pollici 106 - Beta 224 - 3/4 pollice 158- Pellicole 39 - VHS Per un totale di 638 supporti e per un durata di circa 750 ore di girato. Lo stabilimento ha provveduto a visionare e convertire i supporti in cassette Mini-Dv che venivano consegnate alla fondazione con una media di 40 Mini-DV a trimestre, per un totale finale di 257 unità. -
Giovanni Pieraccini Nel Socialismo Riformista Italiano
Quaderni del Circolo Rosselli QCR Direttore Valdo Spini GIOVANNI PIERACCINI NEL SOCIALISMO RIFORMISTA ITALIANO a cura di Alessandro Giacone n. 4/2018 (anno XXXVIII, fascicolo 133) Quaderni del Circolo Rosselli pubblicazione trimestrale Direttore Valdo Spini Comitato scientifico Paolo Bagnoli, Tommaso Codignola, Marina Calloni, Enzo Cheli, Giovanni Cherubini, Vittorio Emiliani, Giorgia Giovannetti, Ariane Landuyt, Piero Manetti, Francesco Margiotta Broglio, Leonardo Morlino, Gian- franco Pasquino, Giuseppe Pericu, Sandro Petretto, Gaspare Polizzi, Riccardo Pratesi, Sandro Rogari, Nadia Urbinati, Mariella Zoppi. Redazione Alessandro Guadagni, Umberto Pascucci Spazio QCR – via degli Alfani 101rosso 50121 Firenze – tel./fax 055/2658192 Fondazione Circolo Fratelli Rosselli: [email protected]; [email protected] Circolo Fratelli Rosselli: www.rosselli.org Associato all’Unione Stampatori Periodici Italiani © Copyright 2018 Pacini Editore Srl ISBN 978-88-6995-506-8 Realizzazione editoriale e progetto grafico Via A. Gherardesca 56121 Ospedaletto-Pisa www.pacinieditore.it [email protected] Stampa Industrie Grafiche Pacini Autorizzazione del Tribunale di Firenze n. 2929 del 9 aprile 1981 - ISSN 1123-9700 Direttore responsabile: Roberto Turchi - Trimestrale - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 - n. 46 art. 1, comma 1, DCB Pisa Abbonamenti: Pacini Editore Srl, Via Gherardesca - 56121 Ospedaletto - Pisa Tel. 050 313011 - Fax 050 3130300 www.pacinieditore.it - [email protected] - c.c. postale n. 10370567 Un fascicolo Italia: € 15,00 - Unione Europea: € 18,00 - Altri Paesi: € 25,00 Abbonamento annuo per l’Italia € 50,00 Unione Europea € 65,00 Altri Paesi € 80,00 L’editore resta a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare e per le eventuali omissioni. -
The Year That Created '68 Media Perspectives and Student Outcries
1967: The Year that Created ‘68 Media Perspectives and Student Outcries by Ryan Strong, B.A A Thesis In History Submitted to the Graduate Faculty of Texas Tech University in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of MASTER OF ARTS Approved Aliza Wong, Ph.D. Chair of Committee Stefano D’Amico, Ph.D. Lynne Fallwell, Ph.D. Peggy Gordon Miller, Ph.D. Dean of the Graduate School May 2011 Copyright © 2011, Ryan Strong Texas Tech University, Ryan Strong, May 2011 Acknowledgements I would like to thank those individuals who made the completion of this project possible. First, to my advisor and mentor Dr. Aliza Wong, I convey my sincere thanks. Without her help and tutelage, I would have never survived the depths of this project or the challenges of the master’s program. Over the course of three years there have been many ups and downs and Dr. Wong was able to keep everything in perspective for me. She challenged me to pursue a project that many graduate student would not. Dr. Wong truly is a treasure in the field of history. She is a wonder as a teacher and a person. I cannot articulate the amount of gratitude and appreciation that I have for Dr. Wong. Second, the readers on my committee must receive their due praise. Dr. Fallwell challenged me at every turn. Even though I was not successful at every aspect during my master’s career, she was able to find efforts worthy of commendation. Dr. Fallwell’s approvals and criticisms helped me develop into a stronger researcher and writer. -
Luconi on Argenteri, 'Lelio Lagorio. Un Socialista'
H-Italy Luconi on Argenteri, 'Lelio Lagorio. Un socialista' Review published on Thursday, January 14, 2021 Letizia Argenteri. Lelio Lagorio. Un socialista. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2020. 328 pp. EUR 19.00 (paper), ISBN 978-88-498-6115-0. Reviewed by Stefano Luconi (University of Padua)Published on H-Italy (January, 2021) Commissioned by Matteo Pretelli (University of Naples "L'Orientale") Printable Version: https://www.h-net.org/reviews/showpdf.php?id=56162 Lelio Lagorio Marking the twentieth anniversary of Bettino Craxi’s death, the year 2020 has seen an eruption of mainly popularizing and uneven works about the late Italian Socialist leader and former prime minister that have endeavored less to appraise his policies than to reassess his controversial involvement in the political corruption of the last phase in Italy’s so-called First Republic.[1] Letizia Argenteri’s volume apparently takes an alternative route in the recent literature about the downfall and disbandment of Italy’s Socialist Party in the wake of the Tangentopoli (bribesville) scandal. Her book intends to offer an academic reconstruction of the biography of Lelio Lagorio, a long-time Craxi stalwart and a lesser Socialist bigwig at the end of the First Republic. A pupil of jurist Piero Calamandrei, of whom he was an assistant in the School of Law at the University of Florence, and a staunch anti-Communist, Lagorio became a member of the Italian Socialist Party in 1955, joining the autonomist wing that referred to Pietro Nenni and advocated independence from the Communist Party. After briefly succeeding Giorgio La Pira as mayor of Florence for fewer than ten months between 1964 and 1965, he served as the city’s deputy mayor until 1969 and the first president of the Tuscany region from 1970 to 1978. -
LE AMMINISTRATIVE 2019 a FIRENZE E LE CIFRE DEL PD: DEBOLEZZA DEI COMPETITORS, ARGINE SIMBOLICO O «REGIME URBANO»? Di GRAZIANA CORICA
LE AMMINISTRATIVE 2019 A FIRENZE E LE CIFRE DEL PD: DEBOLEZZA DEI COMPETITORS, ARGINE SIMBOLICO O «REGIME URBANO»? di GRAZIANA CORICA Quaderni dell’Osservatorio elettorale n. 82, dicembre 2019, pp. 11-489-46 The 2019 municipal elections in Florence and the PD figures: weakness of competitors, symbolic embankment or «urban regime»? Abstract - The 2019 municipal elections in Florence confirm the electoral success of the Democratic Party and the Mayor, Dario Nardella. The center-right candidate, Ubaldo Bocci, an entrepreneur and member of local catholic associations, collected 25% of the votes. The Five Star Movement, with Roberto De Blasi as mayoral candidate, and the left candidate Antonella Bundu got about 7% of the electoral preferences each. In which areas of the city did the PD win? Is it possible establish a causal relation between voting behaviour, the neighbourhood and sociodemographic variables? To answer these questions, the article examines the electoral results through a geographical approach, based on the 72 «elementary areas» of Florence and other variables provided by ISTAT. This analysis identifies four macro-areas, distinguished for the different combinations of the presence of the political parties. Overall, the preferences collected by the PD, more than 50%, make difficult to found a link between the vote and the social background. In order to understand the electoral success of the PD and of local politicians other factors, like political culture or specific contextual features, have to be taken into consideration. Indeed, from a qualitative perspective, this contribution suggests to consider Florence as a «urban regime», composed by several actors who share interests and visions about the growth of the city. -
Ad Oggi La Numerazione Dei Quaderni Ha Subito Delle Continue Modifiche a Seconda Dell’Editore
Nota Avvertenza: Dall’anno di uscita del primo fascicolo “Quaderni del Circolo Rosselli” (1981) ad oggi la numerazione dei Quaderni ha subito delle continue modifiche a seconda dell’Editore. Per dare una linea di continuità convenzionale alla catalogazione negli Indici generali dei QCR, oltre alla numerazione originale di ogni singolo fascicolo, è stato aggiunto tra parentesi quadra anche l’anno in numero romano e il numero del singolo fascicolo in numero arabo (Ad esempio: [Anno I], Anno 1, n. 1, gennaio-marzo 1981; [Anno IV], Anno 4, [n. 11], n. 1, gennaio-marzo 1984 …). Nell’Indice degli autori per identificare in quali fascicoli ci sono i singoli interventi di un determinato autore è stato inserito dopo il titolo dell’intervento/contributo l’anno del Quaderno (sempre in numero romano) seguito dalla numerazione originale di ogni singolo numero e infine il numero della pagina (Ad esempio: AGNELLI, ARDUINO; PARTITO SOCIALISTA AUSTRIACO, Dibattito aperto sulle prospettive per gli anni ’90, [VI], 1, gennaio-marzo 1986, p. 100). Per quanto riguarda sia l’indice generale sia quello degli autori sono stati inseriti in maiuscoletto i titoli dei capitoli dei singoli Quaderni e i Convegni/Dibattiti preceduti dalla dicitura [Intervento a]; sono in corsivo, invece, i titoli dei singoli interventi degli autori. Dal n. 1 del 1981 la numerazione dei QCR è progressiva, fino al n. 11-12 del 1983 (es. Anno 1, n. 1, gennaio-marzo 1981; Anno 2, n. 5, gennaio-marzo 1982 …) Dal n. 1 del 1981 al n. 4 del 1981 - Editore: Nuova Guaraldi Dal n. 5 del 1982 al n. -
Dal Dopoguerra Ai Giorni Nostri
XII, Dal Dopoguerra ai giorni nostri Capitolo XII Dal Dopoguerra ai giorni nostri (1945 – 2010) Avrete certamente notato che nel capitolo precedente abbiamo dato ampio spazio agli avvenimenti di politica nazionale; ciò perché dopo l’unificazione del 1861, la Toscana perde la qualifica di Stato a sé stante e diventa parte di una realtà maggiore, da cui dipende in forme sempre più strette, per cui diventa impossibile comprendere gli eventi che riguardano Firenze se non ci si richiama costantemente alle vicende nazionali che, in questo capitolo, per scelta precisa, saranno ancora più dominanti. Si tratta di eventi non raramente gravi e dolorosi e qualche volta vissuti in prima persona dalla nostra città, tuttavia non mancheranno notizie precise sulla vita culturale ed amministrativa fiorentina. La fine della guerra segna una svolta nella Storia occidentale; e non solo. La Democrazia, la vera vincitrice del conflitto, si afferma in tutta Europa e, conseguentemente, entra in crisi l’idea stessa di colonialismo, anche se ci vorrà del tempo perché le grandi potenze europee accettino di rinunciare definitivamente ai loro possedimenti oltremare; senza considerare che nuove forme di questo fenomeno, talvolta non immediatamente visibili, nasceranno in epoca postbellica. Per l’Italia si tratta di un vero e proprio spartiacque: non solo il Fascismo sarà, nella nuova Costituzione, ostracizzato con norme che ne dichiareranno l’illegalità, ma cambia anche la forma istituzionale dello Stato; i Savoia infatti pagano le loro responsabilità: per non aver saputo respingere Mussolini in occasione della Marcia su Roma, per aver sottoscritto la vergogna delle leggi razziali, per essere stati complici del disastro nazionale causato dalla guerra e per essere fuggiti da Roma bombardata, lasciando il popolo italiano al suo destino. -
Democrazia Della Città 70 Anni Di Consiglio Comunale Di
- 1 - 1 Comune di Firenze Democrazia della città 70 anni di Consiglio Comunale a Firenze A cura di Presidenza del Consiglio Comunale Archivio Storico 2 - Democrazia della città - 70 anni di Consiglio Comunale a Firenze La presente pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo di: Presidenza del Consiglio Comunale Chiara Belli Claudia Coppini Elisabetta Masti Lorenzo Rustici Ufficio Stampa Federico Da Rin Simone Spadaro Archivio Storico Comunale Luca Brogioni Giuseppe Cuscito Natale Mancioli di Vallorsina Fabio Pranzini Paolo Villa Roberta Barbis Barbara Grazzini Biblioteca delle Oblate Grazia Asta Giovanni Cappelli Gianluca Pettini Marco Pini Direzione del Consiglio Comunale Direzione Servizi Demografici Antonio Di Meo Fabbrica di Palazzo Vecchio Le fotografie sono state realizzate da: CGE Foto Enrico Ramerini Gianni Pasquini Daniele Gualandi Fabbrica di Palazzo Vecchio (Archivio) L’Amministrazione comunale è a disposizione per riconoscere eventuali diritti I dati contenuti nella presente pubblicazione sono trascritti integralmente dai registri conservati presso l’Archivio Storico e la Direzione del Consiglio Comunale del Comune di Firenze. ISBN 978-88-89608-51-7 Introduzione - 3 Introduzione Il Presidente del Consiglio Comunale Caterina Biti A settanta anni dalle prime elezioni democratiche della appena nata Repubblica Italiana ci è sembrato giusto ricordare questo evento attraverso i nomi di tutti coloro che hanno prestato il loro servizio di consigliere comunale a Firenze. Abbiamo scoperto, così, che la nostra Amministrazione conservava tutti i nominativi degli eletti con i loro dati anagrafici, il riferimento al partito di elezione ed i vari ruoli avuti durante il loro mandato nei registri presso l’Archivio Storico del Comune o presso gli Uffici della Direzione Servizi Demografici, ma non c’era un vero e proprio “archivio” dedicato agli eletti nell’assemblea cittadina di Firenze durante questi primi settanta anni della Repubblica. -
Religious Differentiation and New Religions in Italy by Roberto Cipriani* and Verónica Roldán**
Religious differentiation and new religions in Italy by Roberto Cipriani* and Verónica Roldán** Socio-religious differentiation* Compared to a past when Italy was characterized by the strong and prevalent presence of the Catholic Church which influenced practically every area of community life (steering preference in favour of certain political parties and orienting social and ethical choices), the present situation appears less homogeneous, more subject to variation at both national and local levels1. So much so, that dedicated centres have been set up to study and observe developing phenomena as well as the dynamics relative to legislation. So, OLIR, Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose [Observatory of Religious Freedom and Institutions (www.olir.it)], is collecting data regarding the law and religions in collaboration with the Ufficio Studi e Rapporti Istituzionali [The Institutional Studies and Relations Office] – an Agency for religious denominational affairs and institutional relations of the Prime Minister’s Office. In Milan, the Centro Ambrosiano di Dialogo con le Religioni [The Ambrosian Centre for Dialogue with Religions (www.cadr.it)] provides a wealth of documentation regarding the agreements stipulated between the Italian State and the religious denominations, as per Article 8 of the Constitution of the Italian Republic. According to art. 47 of Law n. 222 of the 20th. May 1985, the following religious organisations may receive eight per thousand of Private Income Tax returns: The Roman Catholic Church, the Waldensian Church, the Italian Union of 7th-Day Adventist Churches, the Assemblies of God in Italy, the Union of Italian Jewish Communities, the Evangelical Lutheran Church in Italy, the Christian Evangelical 1 Baptist Union of Italy (UCEBI), the Holy Orthodox Archdiocese of Italy and Exarchate of Southern Europe, the Apostolic Church in Italy, the Italian Hindu Union, the Italian Buddhist Union (UBI).