Leon Battista Alberti VI CENTRALE a a S.S

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Leon Battista Alberti VI CENTRALE a a S.S M ONIO ON IM D molti critici hanno pensato minazione posta in fondo alla chiesa l’espletamento di un concorso). Inoltre è stato supposto che consigli di Alberti, se non R IA T L A E Comune P • 1 W • Comune di Firenze Palazzo Rucellai L O A I ad un errore vasariano di – una grande «tribuna» circolare un suo vero e proprio progetto, siano stati adottati per il montaggio dei marmi di rive- R D L D N via della Vigna Nuova, n. 18 O di Firenze H Assessorato alla Cultura E M R attribuzione. In verità, esemplata su modelli sia classici che stimento del tamburo della grande cupola, restato al grezzo fino a oltre la metà del XV I E TA IN G O In occasione della Mostra, visita con il biglietto, orario: 10.00-13.00 / 15.00-18.00 E • PATRIM Ufficio tematico e di progetto “Cultura” anche se la via degli Orti bizantini – proprio nel 1441; ma secolo (e se si pensa all’analogo intervento di rivestimento condotto da Alberti per la Ufficio Centro Storico (chiuso la domenica) Patrimonio Mondiale UNESCO Oricellari si trova oggi pie- tale coinvolgimento appare ancora facciata di Santa Maria Novella, l’ipotesi non appare poi così difficile). Anche se, di Bus n. A, 6, 11, 22, 36, 37 namente inserita all’interno oggi assai dibattuto. A partire dai tutto ciò, già all’epoca di Vasari se ne era perduto ogni ricordo. del tessuto cittadino, nel primi anni Quaranta fino al 1470, 2 Loggia Rucellai A cura di Quattrocento in essa vi tro- certamente quel cantiere subì stasi via della Vigna Nuova, fronte Palazzo Rucellai Carlo Francini vava adeguata collocazione e improvvise accelerazioni, venendo bus n. A, 6, 11, 22, 36, 37 Laura Carsillo una villa ‘periferica’ e sub- prima affidato all’esecuzione di Chiesa di San Martino a Gangalandi Ufficio Centro Storico urbana che, venendo a tro- Michelozzo di Bartolomeo e poi di Lastra a Signa località San Martino a Gangalandi 3 Tempietto Rucellai Patrimonio Mondiale UNESCO varsi in una zona allora in Antonio Manetti Ciaccheri: i lavori nell’ex chiesa di San Pancrazio (ora Museo Marino Marini) i luoghi di buona parte inedificata, dovevano essere in gran parte finanziati dal marchese di Mantova, Ludovico Gonzaga, A poca distanza da Lastra a Signa, lungo la strada per Empoli, si eleva la pieve di Firenze via della Spada angolo piazza San Pancrazio permetteva ai Rucellai (e a Bernardo Rucellai in particolare) l’esercizio di uno ‘svago’ ma quella somma non poté a lungo venir impiegata. Solo alla fine degli anni Sessanta, la San Martino a Gangalandi, costruzione attestata fin dal 1108, ma che ha subito Testi itinerario e schede In occasione della Mostra, visita con il biglietto, orario: 10.00-18.00 letterario confortevole, ma vicino alla vita cittadina. All’interno del palazzo ora detto situazione ebbe modo finalmente di sbloccarsi ed Alberti, incaricato dal nobile mantova- numerosi rifacimenti nei secoli. In particolare del Quattrocento sono il portico ester- LEON Ferruccio Canali Dal lunedì al venerdì, orario 10.00-12.00 (Ars et Fides) «Venturi Ginori» e che ha inglobato le strutture albertiane, resta oggi solo una parte del no come ci attestano fonti certe, fece ufficialmente ingresso come progettista nella realiz- no che anticipa la facciata ed, entrati in chiesa, la prima Cappella a destra, adibita a Bus n. A, 6, 11, 22, 36, 37 quattrocentesco giardino degli Orti Oricellari («Oricellari» appunto da «Rucellai»), zazione dell’opera: dopo quasi trent’anni dal suo primo concepimento, la tribuna venne Battistero e conformata come una edicola poggiante su pilastri ottagonali che reggono BATTISTA ALBERTI Foto luogo dove ebbe anche la propria sede significativa, alla fine del XV secolo, l’Accade- ora scandita come un sepolcro romano, annesso al corpo della chiesa, con un impianto un attico interamente affrescato nel 1433 da Bicci di Lorenzo. Del 1423 è il fonte bat- Stefano Lupi 4 Facciata della Basilica di Santa Maria Novella mia platonica fiorentina, centro di dibattiti e di alta formazione (tra cui quella del gio- centrale e cappelle tutto intorno, e una grande cupola di chiusura. Sulla paternità alber- tesimale, in marmo, anch’esso ottagono e scandito da formelle quadrilobe di Scuola www.TOSCANAlink.it piazza Santa Maria Novella vane Michelangelo): non a caso Bernardo Rucellai ricordava che negli Orti era custo- tiana del progetto (ma senza specificare se di quello degli anni Quaranta o della fine degli ghibertiana. Si tratta di opere la cui presenza è molto interessante se letta alla luce del bus n. A, D, 2, 9, 10, 11, 14, 16, 17, 22, 23, 28, 31, 32, 36, 37 dito anche un prezioso rilievo scultoreo antico fatto venire, via Pisa, appositamente anni Sessanta; a meno che non si trattasse di una idea unica poi aggiornata) non nutriva fatto che la priorìa della pieve venne affidata, da papa Eugenio IV, a Leon Battista In copertina: dalla Grecia, per rendere l’ambiente unico e raffinatissimo. dubbi Vasari nell’edizione delle Vite del 1568. Ma il critico, sulla base del proprio gusto Alberti a partire dal 1432 per poi venirgli confermata dai Pontefici successivi fino al 5 Villa Suburbana degli Orti Oricellai Palazzo Rucellai cinquecentesco, non poteva non evidenziare che Alberti fece la tribuna «capricciosa e dif- 1472, anno in cui nel suo testamento Leon Battista registrava che l’abside della chiesa via degli Orti Oricellari angolo via della Scala ficile, a guisa d’un tempio tondo, circondato da nove cappelle … i cui archi che si era ormai «incepta et quasi perfetta» (la realizzazione doveva aver preso avvio alla bus n. A, 11, 36, 37 A F. A M RIDOLFI ART . C O D guardano dagli lati par che caschino indietro e che abbiano, come hanno invero, disgra- fine degli anni Sessanta). Si trattava di un intervento apparentemente di poco conto, FI OLOMEI A E VIA V TELL N IA A A DI DELLAPR FORTEZZA A I . V S V . PIAZZA DELLA E zia». Leon Battista aveva dunque realizzato un’opera non esente da errori, ma si trattava, realizzato per giunta, al contrario di quanto era avvenuto nel Trecento per le pareti Si ringrazia per la collaborazione: ALE L N VIA E A I Z IA 6 V INDIPENDENZA P . Basilica della Santissima Annunziata A V DEL I I V A VIA A N I comunque, del primo «tempio» rotondo di gusto antico che veniva eretto in città, rinno- limitrofe, con muratura mista e assai irregolare per risparmiare sul costo dei lavori: L’APT Firenze A V I VIA VIA . A N SA T O D. O PALACONGRESSI L piazza della Santissima Annunziata V N P I X L DOGANA P A A A X S V G II M CA VIA G. vando completamente la concezione delle tradizionali spazialità delle chiese fiorentine. verso l’interno dell’edificio, il muro semicir- VALFONDA IC L’ATAF H E Giardino L MIONTANELLI bus n. C, 6, 31, 32, SAN MARCO A I AP GU R R dei Semplici I I E L L E P F VIA D. colare appare suddiviso da quattro lesene cen- A F CHIESA E MUSEO I curatori, Cristina Acidini e A A PALAFFARI ARAZZIERI ALE E DI SAN MARCO L N N A . Z ION S G A Z MUSEO DI STORIA trali e da due pilastri posti ai lati a reggere A NATURALE . I G VIA CENNINI V Gabriele Morolli, e l’organizzazione NA PIAZZA PIAZZA 7 VIA Tamburo della Cupola e Lanterna di Santa Maria del Fiore SAN MARCO ADUA VIA FIUME d IA 7 R una chiusura rettilinea (trabeazione), in cui V Tamburo della Cupola e Lanterna di Santa Maria del Fiore IA V VIA U G A V BASILICA DELLA I C O I 6 della mostra H . B NICALE A V V IA A V piazza del Duomo . I A A R P A C C SANTISSIMA . Realizzato con il rilevante VI A piazza del Duomo figura una scritta all’antica (Alberti vi ha G GALLERIA A ANNUNZIATA I U E V L’uomo del Rinascimento. VIA Orario di visita della cupola 8,30-19.00; sab. 8.30-17.40 A L FA V SANT’ORSOLA VI I RI DELL’ACCADEMIA A T contributo di UNICOOP Firenze NO voluto garantire il proprio anonimato, A IA I PIAZZA DEL V V DD PIAZZA DELLA N MERCATO I O CONSERVATORIO ONE A A N MERCATO E GI MUSEO ARCHEO N V “LUIGI CHERUBINI” bus n. A, 1, 6, 11,14, 17, 23 I Leon Battista Alberti VI CENTRALE A A S.S. ANNUNZIATA ZA CENTRALE V D I VELLA A P.ZZO BUDINI Tra i pochi riferimenti extra vasariani all’opera architettonica di Alberti a Firenze si ponendo solo ai due estremi, verso la navata, SPEDALE V OPIFICIO E GATTAI I A LOGICO PIETRE DURE LARGO L DEGLI L’ DE’ I V e le Arti a Firenze AR STUFA R ALINARI E INNOCENTI S I ENT A I distinguono le pur laconiche parole di Alamanno Rinuccini, diplomatico della Repub- lo stemma della sua famiglia). Ad un’analisi P A ’ L L T I O AN A V S O S BORGO DEL VI L LA NOCE A A tra Ragione e Bellezza FA U C VIA AMORINO I D R E E CANT A O PALAZZO R G blica fiorentina e amico dello stesso Leon Battista tanto da essere presente, insieme con più accurata si nota, però, che i due pilastri NZ L I D VIA L DE A E A E ’ L D VI N LA E MEDICI RICCARDI SANTA MARIA L L O A Chiesa di San Martino a Gangalandi A LI PIAZZA I G V VIA DE’ GORI DEGLI ANGELI BASILICA R SILICA VIA DEL E l’architetto, alle conversazioni narrate da Cristoforo Landino nelle sue Disputationes angolari non hanno i due lati, che si ‘guarda- DELL’UNITÀ ’ P PIAZZA PIAZZA PIAZZA M.
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