Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di -

Regione Siciliana

Comune di Calascibetta

Libero Consorzio dei Comuni di Ufficio Comunale di Protezione Civile

Aprile 2020 1 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

- PREMESSA PAG. 3

- ATTUALE SITUAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE PAG. 5

1 PARTE GENERALE PAG. 6

1.1 DATI DI BASE RELATIVI AL COMUNE PAG. 6

1.2 ELEMENTI ESPOSTI A RISCHIO PAG. 8

1.2.1 Popolazione ed attività produttive PAG. 8 1.2.2 La rete delle infrastrutture di trasporto PAG. 9 1.2.3 La rete delle infrastrutture di servizio PAG.12

2 SCENARI DI RISCHIO PAG.14

2.1 Rischio sismico PAG.14 2.2 Rischio idrogeologico O.P.C.M. n. 3606/2007 PAG.19 2.3 Rischio PANDEMIA PAG.21 2.4 Indicatori di evento e risposta del sistema P.C. PAG.29 2.5 Sistema di allertamento rischio idrogeologico PAG.29

3 RISORSE COMUNALI PAG.32

3.1 Struttura comunale di protezione civile: gli uomini PAG.32 3.2 Materiali e Mezzi di proprietà comunale PAG.33 3.3 Mezzi di proprietà privata PAG.33 3.4 Servizi Essenziali PAG.33 3.5 Aree di stoccaggio e distribuzione:materiali infiammabili PAG.33 3.6 Volontariato e professionalità PAG.34 3.7 Strutture sanitarie PAG.34 3.8 Aree di protezione civile PAG.34

4 LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE - OBIETTIVI PAG.35

4.1 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE PAG.35

4.2 COORDINAMENTO OPERATIVO LOCALE PAG.36 4.2.1 Presidio operativo comunale PAG.36 4.2.2 Centro Operativo Comunale (C.O.C.) PAG.37

4.3 ATTIVAZIONE DEL PRESIDIO TERRITORIALE PAG.38 4.4 FUNZIONALITA’ DELLE COMUNICAZIONI PAG.39 4.5 RIPRISTINO VIABILITA’ E TRASPORTI PAG.39 4.6 MISURE DI SALVAGUARDIA DELLA POPOLAZIONE PAG.39 4.6.1 Informazione alla popolazione PAG.43 4.6.2 Sistemi di allarme per la popolazione PAG.43

5 MODELLI DI INTERVENTO PAG.45

5.1 Sistema di comando e controllo PAG.45 5.2 Funzioni di Supporto PAG.46 5.3 Attivazione in emergenza PAG.51 5.3.1 Aree di attesa o meeting point PAG.52 5.3.2 Aree di accoglienza PAG.56 5.3.3 Aree di ammassamento mezzi e soccorritori PAG.57 5.3.4 Aree di ammassamento bestiame e seppellimento PAG.57

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Premessa

L’emanazione della L.R. n. 14/1998 riguardante “Norme in materia di Protezione Civile” ha determinato, in Sicilia, la giusta propulsione affinché tutte le Istituzioni e tutti gli Enti Locali attenzionassero con maggiore impegno e serietà l’argomento “Protezione Civile”, anche se, di fatto, con la Legge n.225 del 24/02/1992, era stato istituito il “Servizio Nazionale della Protezione Civile” e con il D. L.vo n. 112 del 31/03/1998 erano state attribuite le funzioni ed i compiti alle Regioni, alle Province ed ai Comuni, come confermato dalla Legge n. 100 del 12/07/2012. Successivamente i Piani di Protezione Civile sono stati adeguati all’OPCM n. 3606/2007 per il rischio idrogeologico. Con il Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018: Codice della Protezione Civile, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22 gennaio 2018, entrata in vigore del provvedimento 6 febbraio 2018, l’art. 12 regolamenta l’attività di protezione civile nei Comuni e precisamente : <>

Le attività di Protezione Civile, in riferimento alla legge istitutiva n.225/1992, riconfermate con un significato più “operativo” che “compilativo”, dal nuovo Codice di Protezione Civile, sono sostanzialmente quattro:

 la previsione, per la identificazione delle varie ipotesi di rischio;

 la prevenzione, con attività SIA STRUTTURALI CHE NON, per ridurre al minimo o evitare i danni conseguenti a calamità;  la gestione dell’emergenza e/o soccorso, per fornire ogni forma di prima accoglienza alla popolazione colpita;  il superamento dell’emergenza, volto all’attuazione delle iniziative necessarie alla rimozione degli ostacoli ed alla ripresa delle normali condizioni di vita.

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Il presente Piano Comunale di Protezione Civile e Allegato Speditivo viene redatto ai sensi dell’art. 15 e 11 lettera b) del Codice di Protezione Civile Decreto Legislativo N. 1 del 02/01/2018. La legge prevede che dette attività vengano svolte dal Servizio Nazionale di Protezione Civile, costituito da un pluralità di istituzioni (Comuni, Province, Regioni, Comunità Montane, Stato) denominate componenti e da strutture operative (Vigili del Fuoco prima di tutte, Forze dell’Ordine, Comunità Scientifica, Volontariato ecc..), le quali, ordinariamente, svolgono i propri compiti istituzionali mentre, in situazioni di emergenza, devono intervenire in modo coordinato come se costituissero uno specifico servizio destinato a tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di questi ultimi derivanti da calamità naturali, da catastrofi o da altri eventi calamitosi, compreso il rischio igienico sanitario quale PANDEMIA come previsto dall’art. 16 comma 2) del Codice di Protezione Civile e secondo le Linee Guida delle Regioni. Il Sindaco al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, è la più alta Autorità Comunale di Protezione Civile. Lo Stesso, al verificarsi delle emergenze, assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite avvalendosi della struttura comunale di Protezione Civile e ha l'obbligo di comunicare tempestivamente al Prefetto e al Presidente della Regione lo stato di emergenza. Il Sindaco gestisce l’emergenza attraverso il Piano Comunale di Protezione Civile. Il Piano Comunale di Protezione Civile è un complesso di procedure in cui sono immediatamente individuate persone ed organismi che dovranno far fronte ad un allarme o un disastro. Lo standard generale per la redazione dei piani è stato definito sulla base delle linee guida del metodo "Augustus" elaborate dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e dal Ministero dell'Interno, che ne rappresenta una metodologia d'indirizzo per la pianificazione d'emergenza : tale metodo è stato utilizzato per la redazione del presente Piano Comunale di Protezione Civile.

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Attuale situazione della Protezione Civile a Calascibetta

Con la delibera di G.M. n. 146 il 17/09/1998 veniva istituito a Calascibetta l’Ufficio Comunale di Protezione Civile, così come disposto dalla L.R. 14/1998, nominando quale Responsabile della struttura l’Arch. Mazza Nicolò in servizio presso l’Ufficio Tecnico Comunale. Veniva, altresì, istituito il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) di Protezione Civile e veniva aperta una Sala Operativa, presso i locale dell’ex mattatoio comunale lungo la S.S. 290, munita di tutti i mezzi, attrezzature e dispositivi per il suo funzionamento, meglio elencati nell’Allegato N. 10 Elenco Mezzi e attrezzature. Con successiva delibera di C.C. n. 66 del 17/12/1998 veniva istituito il servizio di pronta reperibilità di un Nucleo Operativo Comunale. Con la delibera di G.M. n. 105 del 14/09/1999 veniva approvata una convenzione di collaborazione con l’Associazione Volontari “Giubbe d’Italia”, che ha sempre assicurato alla struttura una pronta e fattiva collaborazione con una continua presenza di uomini, mezzi ed attrezzature ed in atto in corso. Ad oggi la suddetta struttura comunale di Protezione Civile conta numerosissimi interventi di emergenza di varia natura come supporto ai Vigili del Fuoco per spegnimento incendi, frane e smottamenti con interruzioni di transito veicolare, crollo di porzioni di vecchi fabbricati a seguito di piogge, assistenza agli allevatori durante la crisi idrica, nonché piena attività durante la Pandemia del Coronavirus. Con delibera di G.M. n. 149 del 06/12/2002 ratificata con atto di C.C. n.9 del 14/03/2003 si approvava il “Piano Comunale di Protezione Civile”, e lo stesso è stato aggiornato al rischio idrogeologico e approvato con delibera di G.M. n. 149 del 24/11/2011. In attesa dell’approvazione del presente nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, alla luce del nuovo Codice di Protezione Civile, con delibera di G.M. n. 22 del 30/03/2020 venivano aggiornate le figure che rivestono le Funzioni di Supporto al C.O.C., atto deliberativo che farà parte integrante del presente Piano di cui all’Allegato N. 2 “Funzioni C.O.C.”.

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1. PARTE GENERALE

1.1 – DATI DI BASE RELATIVI AL COMUNE

II Comune di Calascibetta è ubicato nel territorio della Provincia di Enna e fa parte del comprensorio di Comuni che occupano la parte centrale della Regione Siciliana. Il territorio del Comune ha una superfìcie pari a 88,17 Km2, confina a Nord con il Comune di Nicosia, ad Est con il Comune di , a Sud con il Comune di Enna ed ad Ovest con il Comune di . Il Centro sorge sui monti Erei, alla sommità di un rilievo roccioso di arenarie, sabbie ed argille sabbiose. Morfologicamente il territorio risulta prevalentemente montuoso con quote altimetriche variabili tra i 594,00 mt. s.l.m. e gli 877,00 mt. s.l.m.. Le aree semi-pianeggianti occupano una limitata parte del territorio. Nell'ambito del territorio comunale lo sviluppo antropico ha interessato nel tempo soprattutto la parte sommitale del rilievo ove si è concentrato lo sviluppo urbanistico mentre, con il passare degli anni, tale sviluppo si è avuto verso la zona periferica, più a valle. Nelle campagne vicine all’abitato, da un circa un ventennio, sono state realizzate diverse nuove costruzioni utilizzate prevalentemente come residenze stagionali, ma anche come prime abitazioni di interi nuclei familiari. La consistenza edilizia di Calascibetta può essere suddivisa in due aree “A” e “B”, come meglio è rappresentato nel grafico allegato al presente Piano, corrispondenti a situazioni urbanistiche e densità abitativa differenti, che hanno notevole rilevanza ai fini della interpretazione del livello e della distribuzione dei possibili danneggiamenti in caso di calamità :

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-A- il vecchio piano urbanistico, di antica data di costruzione, che occupa la parte più alta del territorio (mt. 877,00) e dove sono presenti i maggiori edifici pubblici ed i palazzi signorili. In detta area prevalgono le strutture in muratura di pietra squadrata e pochi edifici in c.a. (sino ad un massimo del 20% sono in cemento armato). Da accertamenti effettuati e secondo dati ISTAT in tale area si contano circa 600 abitazioni abbandonate e la maggior parte degli edifici risulta in pessime condizioni e mancanti sia della manutenzione ordinaria che di quella straordinaria. La popolazione presente in questa area è di 2.279 abitanti.

-B- appartengono a questa area la zona periferica di espansione, compreso le Case sparse,e la frazione Cacchiamo. In detta area gli edifici, oltre ad essere di recente costruzione, sono prevalentemente con strutture in cemento armato (dal 21 all’ 80% sono in cemento armato). Il numero di abitanti della zona periferica (Via Maddalena), escluso la frazione, è di 509 abitanti, nelle campagne Case Sparse si hanno 1379 abitanti. (Totali nella zona “B”, escluso frazione, N. 1.888). Nella frazione Cacchiamo si ha una popolazione di 134 abitanti. La somma complessiva in questa area ammonta ad 2.022 abitanti

Il numero complessivo degli abitanti al 31/12/2019 è di 4.301.

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1.2 – ELEMENTI ESPOSTI A RISCHIO

In questo paragrafo si riportano tutti i dati disponibili relativi agli elementi esposti a rischio, cioè la popolazione e i beni che si ritiene potrebbero essere interessati da un evento calamitoso. Ci si occuperà prioritariamente degli esposti più sensibili (edifici pubblici, strutture sanitarie ecc.) e successivamente di tutti gli insediamenti anche privati che insistono sull’intero territorio comunale.

I dati relativi agli elementi a rischio rivestono carattere generale e quindi potranno essere utilizzati per la definizione di ognuno degli scenari di rischio ipotizzabili per territorio comunale.

1.2.1 – Popolazione ed attività produttive

Nel comune di Calascibetta la popolazione residente alla data del 31/12/2019 è pari a 4301 unità di cui circa il 18,76% (n.807) è costituita da persone con più di 70 anni di età, come si evince dall’allegato al Piano ove, oltre ai nomi, risultano inseriti tutti gli indirizzi . Sull'intero campione della popolazione del Comune circa il 1% (n° 40) presenta qualche sorta di disabilità od handicap.

La popolazione residente ai piani terra è pari a circa il 30-40%. Tutta la popolazione risiede in area esposta a rischio sismico di

2^ categoria, quindi di elevata pericolosità, una limitata parte del territorio è sottoposta a rischio di dissesto idrogeologico e in parte è sottoposta a rischio incendio, mentre tutta la popolazione è a rischio pandemia.

Il territorio, come detto precedentemente, può essere suddiviso in n. 2 aree identificate sulla base della consistenza edilizia, situazione urbanistica e densità di urbanizzazione.

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Nelle due aree di riferimento individuate nel territorio comunale “A Centro Abitato”, “B Periferia e Cacchiamo” si rileva la seguente situazione di elementi esposti a rischio: SETTORE RESIDENTI 1 2 3 A Numero 2279 506 20 53 % B Numero 1888 237 17 43,9% B Cacchiamo Numero 9 1 34 64 3 3,1 % 4.301

1 N° residenti

2 N° residenti con almeno 70 anni

3 N° residenti disabili

Nel settore B sono concentrate la quasi totalità degli impianti di piccole industrie e delle strutture artigianali presenti nel territorio comunale. Fermo restando la necessità di individuare, comunque, tutte quelle situazioni per le quali è necessario un intervento diretto di messa in sicurezza dell'organizzazione comunale, può essere utilmente attuata, in parallelo alle attività sopra citate, una “campagna informativa” capillare, finalizzata a generare comportamenti autonomi della popolazione nelle differenti possibili situazioni.

1.2.2 – La rete delle infrastrutture di trasporto

Nell'ambito del Comune di Calascibetta la viabilità esterna si sviluppa secondo una direttrice principale lungo la quale sono presenti le seguenti arterie principali di comunicazione: • la S.S. n. 290 Calascibetta – Alimena (prossima alla riapertura); • l'autostrada A 19 Palermo – Catania; • la ferrovia con la stazione di Enna sita a 4 Km. da Calascibetta. Lungo detta direttrice, inoltre, sono presenti diverse importanti vie di comunicazione intercomunali, in particolare:

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• la S.S. n. 121 che collega Calascibetta al capoluogo Enna ed alla zona commerciale di Enna Bassa, con una larghezze media di mt. 6,00; • la S.P. n. 32 che collega Calascibetta alla frazione Cacchiamo ed alla zona nord della Provincia come Nicosia

. S.P. n. 80 Calascibetta - Malpasso - Gaito - Matarazzo – Cacchiamo (in atto la viabilità trovasi in pessime condizioni). La viabilità minore di comunicazione è sostanzialmente costituita dalla: • viabilità interna al centro urbano ed alle zone di campagna. In relazione al verificarsi dell'evento di riferimento la rete di comunicazione viaria, e quella stradale in particolare, presentano una scarsa vulnerabilità con un danno potenziale distribuito sul territorio connesso sia alla perdita di funzionalità della rete stessa, sia alla potenziale perdita di sicurezza per le persone. Estesi archi di rete viaria possono subire anche rilevanti danni funzionali per crollo e/o sfondamento della sede stradale. Interruzioni temporanee possono avvenire in conseguenza di trasporto ed accumulo di materiale solido, in particolare lungo la S.S. n. 290 dal Km. 30,00 al Km. 40,00 ed un probabile crollo di un ponte, di non recente costruzione e di scarsa consistenza, sul fiume Morello al Km. 34,50 della S.S. n. 290, in quanto il suddetto ponte ha:  una struttura mista in muratura e c.a;  è largo 6 m circa;  è lungo 20 m circa;  raggiunge un'altezza massima di 12 - 15 m circa. L'individuazione dei suddetti punti di rete viaria, soggetti a potenziali interruzioni, assume rilevanza primaria laddove condizioni l'accessibilità a nuclei abitati soggetti a possibile isolamento. Nel complesso della rete stradale sono stati individuati una serie di nodi principali posti soprattutto in corrispondenza di crocevia strategica ed in prossimità di attraversamenti finalizzati a segnalare i principali posti di blocco, denominati "cancelli" (N° 3) sulla viabilità, con lo scopo di disciplinare la circolazione in entrata ed in uscita nell'area a rischio.

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Negli scenari prevedibili sono indicati i cancelli in corrispondenza dei nodi viari, per favorire le manovre e la deviazione degli automezzi e del flusso veicolare e cioè : • accesso al centro abitato dalla S.S. n. 290 – S.S. 121 (Bivio Misericordia); • l'innesto della S.S. n. 290 con la S.P. n. 32, che porta a Nicosia e con la S.P. n.6 che porta a Villarosa; • accesso al centro abitato dalla S.S. n. 290 in prossimità dell’innesto Campo Sportivo Comunale di C/da Pianolonguillo con S.P. n. 80. Vengono predisposti, inoltre, i “piani di viabilità alternativa”, a livello locale ed in particolare sulle percorrenze principali, al fine di consentire la posa di preavvisi e di segnalazioni delle deviazioni con opportuno anticipo e deviare, quindi, il traffico senza intasare le zone limitrofe all'area sinistrata. Tali percorsi alternativi sono stati già identificati ed utilizzati a seguito di interruzioni lungo la S.S. n. 290, unica via di accesso al Paese, e sono :  S.P. n. 6 direzione Villarosa che devia il traffico proveniente dalla zona nord della Provincia e raggiunge l’altro versante di Calascibetta precisamente S.S.n. 121 Bivio Misericordia; è consentito transito a mezzi pesanti.  S.P. n. 80 che dalla Frazione Cacchiamo raggiunge direttamente la

C/da Pianolonguillo (Campo Sportivo Comunale) ove è ubicata l’Area di Accoglienza (in atto la viabilità trovasi in pessime condizioni).  R.T. – Calascibetta (C/da Sotto La Rocca) che dalla S.S. n.121 Enna – Leonforte porta direttamente nella parte alta del Paese nella Via Longobardi, dove interseca una via di fuga denominata strada comunale S.Pietro- S.Matteo, costruita di recente con fondi del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che, anche se di ridotte dimensioni, riveste una notevole importanza; tale arteria, però, non permette l’accesso al traffico pesante a causa delle limitata larghezza che varia da mt. 2,50 a 3,00, attraversando vie strette e con numerosi balconi ubicati a pochi metri dal suolo prospicienti le vie stesse;  S.P. n. 80 e n. 63 che portano dalla zona del Campo Sportivo, tra l’altro area di accoglienza e di ammassamento di seguito meglio descritta, alla S.S. n. 121, direzione Leonforte, attraversando la C/da Manna in agro di Calascibetta. 11 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

1.2.3 – La rete delle infrastrutture di servizi

L'analisi delle strutture di rete è finalizzata ad individuare i percorsi e l'ubicazione dei nodi strategici delle diverse strutture di servizio interessate dall'evento; vanno, inoltre, operate tutte quelle valutazioni che possono essere utili nella gestione dell'emergenza e del soccorso. Per quanto riguarda le reti di servizio vanno analizzate quelle situazioni che possono determinare rischio indotto e tutte le possibili necessità derivanti da eventuali black-out prolungati. Necessita, altresì, individuare i percorsi delle reti di adduzione e distribuzione delle principali infrastrutture di servizio interessate dal fenomeno ipotizzato, ed in particolare: • la rete telefonica; • la rete gas; • la rete acquedottistica; • la rete ENEL; • le centrali e le cabine di trasformazione ENEL e telefoniche; • i pozzi per l'approvvigionamento idrico e gli impianti connessi alla distribuzione acquedottistica; • i servizi di distribuzione carburante distinguendoli da quelli dotati di gruppo elettrogeno per assicurare l'autonomia di funzionamento. Ad oggi, purtroppo, seppur richieste più volte, non risultano pervenute le planimetrie con l’ubicazione della rete dei servizi sopra elencati, da parte degli Enti che li gestiscono.

Necessita una attenzione particolare la presenza di una cabina di distribuzione del gas gestita dalla Enigas, sita nel Bivio Misericordia, tra Calascibetta ed Enna, che in relazione al verificarsi dell’evento potrebbe ipotizzare problematiche di rischio indotto collegabili ad inquinamento da idrocarburi e possibili incendi. Pertanto, in caso di evento necessita monitorare la suddetta cabina, incaricando di tale compito la squadra di soccorritori che si dovrà recare nel bivio Misericordia (cancello) .

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Si propone una tabella riepilogativa che potrà essere utilizzata per rappresentare sinteticamente i dati relativi ai cancelli.

REFERENTE delle FF.OO. N. progr. Ubicazione Nome tel. / cell 1 Bivio Misericordia SS290 Vigile Urbano Lo Cascio Achille 0935 34878 2 Bivio Campo Sportivo Vigile Urbano C.da Pianolonguillo-SP80 Lo Cascio Nadia 0935 34878 3 Bivio Castelluccio SS290 Vigile Urbano Puzzo Marco 0935 34878 Con l’ausilio dei Presidente Volontari Giubbe d’Italia Mancuso Davide 0935 33936 Tabella : Cancelli

I Cancelli di cui sopra verranno utilizzati anche in caso di isolamento del Paese in caso di Pandemia.

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2. SCENARI DI RISCHIO

2.1 - SCENARIO DI RISCHIO SISMICO

Lo scenario di rischio è la rappresentazione dei fenomeni che interferiscono con un determinato territorio provocando danni a persone o a cose. La conoscenza di tali fenomeni costituisce la base per elaborare un piano di emergenza. Definire lo scenario di rischio è indispensabile per poter predisporre gli interventi preventivi a tutela delle popolazioni e dei beni in una determinata area. Gli elementi indispensabili per la ricostruzione di uno scenario di rischio di un territorio sono:

 la pericolosità (probabilità di occorrenza di un evento naturale di data intensità entro una data area e durante un intervallo di tempo prestabilito);

 la vulnerabilità (suscettibilità dell'ambiente di un insediamento complesso alle forze distruttive causate da un evento, includendo anche gli effetti secondari - Es.: gli incendi susseguenti ad un evento sismico). Il rischio sismico viene determinato dal prodotto di tre fattori: probabilità dell’evento, vulnerabilità di ciò che è esposto all’evento, valore dello stesso. Non avendo un software idoneo all’elaborazione di uno scenario di rischio sismico per la stesura del presente Piano si è utilizzato uno scenario speditivo. Per scenario speditivo si intende una rapida stima di quello che potrebbe accadere, in termini di popolazione e di abitazioni coinvolte, se si dovesse ripetere un terremoto che nel passato ha interessato il territorio che si sta investigando. Si tratta di sfruttare le informazioni storiche oggi disponibili per poter rappresentare l'intensità dei terremoti occorsi nel passato (e che quindi si suppone possano ripetersi) sovrapponendoli alle informazioni territoriali del presente.

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II territorio del comune di Calascibetta, ai fini della pianificazione per il rischio sismico, rientra nell'area sismogenetica riguardante la “Sicilia Orientale”, ed a seguito NUOVA CLASSIFICAZIONE DEL 2006 rientra nella zona 2^ categoria

(ex S=9), quindi di elevata pericolosità e lo stesso risulta essere poco vulnerabile. Per l'elaborazione dello scenario ipotizzato nel presente Piano si è fatto riferimento all'evento massimo storico risentito nell'area corrispondente e cioè al sisma del 1 novembre 1693, conosciuto anche come “terremoto della Val di Noto”, che è, forse, il più forte terremoto che ha colpito il territorio italiano in epoca storica; il suddetto terremoto, infatti, fu caratterizzato da una intensità massima dell’ XI° grado della scala M.C.S. ed a Calascibetta pari al VII° grado della scala M.C.S. (Mercalli-Cancani-Sieberg). Il suddetto terremoto è elemento fondamentale da cui partire per ogni considerazione sulla pericolosità sismica della Sicilia Orientale, anche se dalle cronache di quel terremoto non è possibile risalire ai danni avutosi a Calascibetta, se non il crollo della Chiesa di S. Pietro, in quanto risultano pochissimi cenni storici nei manoscritti in circolazione. Le cronache riportano che la scossa principale (ma ve ne furono almeno 1500) raggiunse una magnitudo di 7.7 – 7.8, il che significa intorno all’XI° grado della Scala M.C.S., provocando da 60.000 a 93.000 vittime di cui solo 16.000 a Catania, e nei paesi delle nostre zone da 30 a 50 vittime (, , ecc.); ulteriori fonti informative, per ricostruire gli effetti di quel grande terremoto, si sono reperite: presso il S.S.N. (Servizio Sismico Nazionale); presso l'I.N.G. (Istituto Nazionale di Geofisica); presso l'Università di Catania.

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Per prima cosa necessita dare uno sguardo alla statistica sulla possibilità di ritorno del terremoto nelle aree già colpite, così come riportato in numerosissimi manoscritti e studi sui terremoti; è stato, infatti, valutato in non oltre 300 anni il periodo di ritorno di terremoti con magnitudo 7; successivamente va rilevato che tutte le costruzioni edificate prima della classificazione sismica delle nostre zone, avvenuta nel 1969, vennero costruite senza alcuna norma antisismica: una parte del patrimonio edilizio, quindi, si trova in condizioni di scarsa vulnerabilità. In siffatto quadro si inseriscono le attuali vicende del condono edilizio che assumono un aspetto raccapricciante se porteranno a consentire che con una oblazione la gente si paghi il diritto di rimanere sotto le macerie. L'elaborazione del modello di scenario speditivo consente di attualizzare gli effetti di un evento storico, nel caso particolare quello del 1 novembre 1693, fornendo tre scenari di danno (minimo, medio e massimo) sulla base di dati relativi alla densità abitativa (fonte ISTAT 2001 abitanti 4.864) e all'analisi della vulnerabilità delle strutture abitative presenti sul territorio. Considerato gli insufficienti dati in nostro possesso si evince, pertanto, che in caso di sisma dello stesso magnitudo di quello del 1693 nel nostro centro si conterebbero presumibilmente circa 30-50 vittime, circa 90-150 feriti e circa 1.000 senza tetto; i maggiori danni interesserebbero la parte alta del Paese vale a dire il vecchio centro storico ove, tra l’altro, necessiterebbe fronteggiare un altro nemico : la viabilità. Tale dato viene desunto dal fatto che con il sisma del 1693 il centro storico subì numerosi danni anche se, oggi, la realtà dei luoghi non è più la stessa; con il decentramento verso le parti periferiche e le campagne, infatti, la densità abitativa si è abbassata dimostrato anche dal fatto che dall’ultimo censimento ISTAT è risultato che nel centro storico (parte alta del Paese) vi sono circa 600 edifici disabitati e molti altri non abitati in quanto le persone dimorano nelle abitazioni stagionali di campagna per tutto l’anno. Come detto precedentemente, infatti, nella zona “A” del Paese, nel vecchio centro storico, risiedono 2279 persone mentre nella zona cosiddetta “nuova”, la zona “B” risiedono 2022 persone, compreso Frazione Cacchiamo e, di questi, la popolazione ultra 70enne è rispettivamente pari a n. 807. 16 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

Risultano, inoltre, residenti in campagna case sparse 1880 e nella frazione Cacchiamo n. 134 abitanti.

In relazione al verificarsi dell'evento di riferimento, la zona “A” presenta una scarsa vulnerabilità connessa, oltre all’epoca ormai remota di costruzione degli edifici, alla scarsa viabilità pedonale e veicolare. La vulnerabilità delle strutture e degli edifici risulta, infatti, bassa nella zona “A” e contenuta nella zona “B” (Zona A cemento armato fino al 20% e Zona B cemento armato tra il 21 e l’ 80%).

Osservazioni sismiche (6) disponibili per CALASCIBETTA (EN) [37.589, 14.273]

Data Effetti in occasione del terremoto di: Ye Mo Da Ho Mi Is Area epicentrale Ix Ms (MCS)

1693 01 11 70 SICILIA ORIENTALE 110 70 1967 10 31 21 08 55 SPERLINGA 80 51 1977 06 05 13 59 30 MISTRETTA 65 40 1898 11 02 10 24 NF CALTAGIRONE 60 42 1909 07 01 06 24 NF CALABRO MESSINESE 80 55 1912 01 30 21 40 NF ALIMENA 60 44

17 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

Massime intensità macrosismiche osservate nella provincia di Enna

Comune Re Pr Com Lat Lon Imax AGIRA 19 86 1 37.65443 14.52311 7 19 86 2 37.41523 14.44648 9 ASSORO 19 86 3 37.62659 14.42361 7 19 86 4 37.37493 14.20133 8 CALASCIBETTA 19 86 5 37.58897 14.27310 7 19 86 6 37.56941 14.69121 8 19 86 7 37.62130 14.74110 8 19 86 8 37.80960 14.50850 8 ENNA 19 86 9 37.56535 14.27544 7 19 86 10 37.71027 14.53553 7 LEONFORTE 19 86 11 37.63816 14.39253 7 NICOSIA 19 86 12 37.74734 14.39820 8 19 86 13 37.65452 14.44941 7 19 86 14 37.38414 14.36822 9 19 86 15 37.41948 14.13693 8 19 86 16 37.65117 14.64102 8 SPERLINGA 19 86 17 37.76521 14.35201 8 19 86 18 37.78324 14.59873 8 19 86 19 37.49520 14.38904 7 VILLAROSA 19 86 20 37.58581 14.17359 7

18 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

2.2 - SCENARIO DI RISCHIO IDROGEOLOGICO O.P.C.M. n. 3606/2007

Il rischio idrogeologico nel Comune di Calascibetta interessa una zona molto ristretta del territorio, come si evince dagli stessi grafici allegati al D.A. n.298/41 del 4/7/2000 di Adozione del Piano Straordinario per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) del nostro Comune e come modificato dai successivi D.D.G. n.100 del 07/03/2002 e D.A. n. 543 del 25/07/02 e D.P.R.S. n. 538 del 20/09/2006. Tali aree interessano, in particolar modo, solo due zone soggette a frane da crollo con conseguente caduta massi e smottamenti e sono :

-Piazza S. Barbara e soprastante muraglione e pendici -Costone roccioso lato Nord dell’abitato e zona S. Pietro

La zona della Piazza S. Barbara interessa la zona sita all’ingresso del Paese e che costeggia la SS. 290, come più volte detto unica via di accesso al centro, interessa poche abitazioni, anche perché sono stati effettuati a monte della Piazza in oggetto diverse opere di consolidamento sia della Piazza che delle sottostanti pendici. Presso tale zona va rilevata la presenza di un distributore di carburanti. In ogni caso la zona in oggetto resta ad alto rischio ed ad elevata vulnerabilità come già detto a causa dell’interessamento della sede stradale della SS. 290 che costeggia la zona interessata dal dissesto. L’altra zona interessata è quella del Costone roccioso lato Nord Abitato e zona S. Pietro, che interessa diverse abitazioni, anche se per lo più disabitate per il decentramento abitativo che si è avuto negli ultimi decenni verso la zona di espansione del Paese. Tale zona interessa anche l’antica Piazza della Chiesa di S. Pietro distrutta dal terremoto del 1693; anche per essa vi è in corso una richiesta di finanziamento regionale visto che si è già in possesso della progettazione per il relativo consolidamento. 19 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

Il territorio di Calascibetta ai fini dell’identificazione idrografica, così come individuato ai sensi della Direttiva P.C.M. del 27/02/2004 dall’allora Ufficio Idrografico, oggi Osservatorio delle Acque del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, rientra nella ZONA DI ALLERTA “H” Sicilia Centro Orientale (Simeto) ad eccezione della frazione Cacchiamo che rientra nella ZONA DI ALLERTA “E” Sicilia Centro Meridionale (Platani, Imera meridionale).

I fenomeni che attengono al RISCHIO IDROGEOLOGICO sono tra i meno standardizzati e che gli sforzi necessari per raggiungere una grande precisione potrebbero rilevarsi del tutto vani quando l’evento si verifica in modo diverso da come lo si attendeva.

20 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

2.3 RISCHIO PANDEMIA

Per pandemia di influenza si intende la diffusione di un nuovo virus influenzale tra la popolazione di tutto il mondo. Trattandosi di un virus nuovo esso può diffondersi rapidamente, poiché nessuno ha ancora sviluppato specifiche difese immunitarie. Le pandemie si sviluppano ad intervalli di tempo imprevedibili. Nel secolo scorso pandemie si sono verificate nel 1918 (Spagnola), nel 1957 (Asiatica) e nel 1968 (Hong Kong). In caso di pandemia, le Autorità sanitarie informano puntualmente la popolazione tramite radio, televisione, social e giornali, indicando le misure da adottare per difendere la salute dei cittadini. Nell’anno 2020 si verifica un’altra pandemia che interessa l’intero pianeta dovuto al Coronavirus / Covid-19 che causa miglia e miglia di morti.

1. Che cos'è un Coronavirus? I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta-- e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus). I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale. Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo: Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV- NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2).

21 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

2. Che cos'è un nuovo Coronavirus? Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019- nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

3. Cosa è il SARS-Cov-2? Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.

4. Cosa è la COVID-19? La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

INTERVENTI PREVISTI

La gestione del sistema operativo di emergenza è demandato al Presidente del Consiglio dei Ministri e sul territorio alle Prefetture, alle ASP che segnalano al Comune l’elenco delle persone esposte al contagio ed al Comune. Il Comune di Calascibetta , a seguito della suddetta segnalazione e in presenza di positivi, attiva il C.O.C. in H24 nella sala operativa di Via Nazionale gestita dall’O.N.V.G.I. Sezione di Calascibetta e presta tutti i servizi essenziali necessari di assistenza alla popolazione. Il Sindaco, unitamente alle Funzioni del C.O.C. e con l’ausilio dei medici di base e dell’Ufficiale Sanitario dell’ASP di Enna, referente per il Comune di Calascibetta, adotterà tutti quegli atti necessari per il rispetto delle determinazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e della Protezione Civile Nazionale e del Presidente della Regione. Gli interventi possibili in questa occasione sono delle opere di disinfezione e sanificazione degli ambienti degli immobili comunali, scuole e strade con dei prodotti viricidi specifici, el’assistenza alla popolazione sia sanitaria che sociale, seguendo i D.P.C.M. e le Linee Guida per Pandemia della Regione Siciliana, sottoriportati.

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LINEE GUIDA SULLE PANDEMIE VIGENTI NELLA REGIONE SICILIANA

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24 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

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In atto non è stato ancora creato un vaccino idoneo ad affrontare la pandemia di Codiv-19.

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2. 4 - INDICATORI DI EVENTO E RISPOSTA DEL SISTEMA P.C.

Al verificarsi dell’evento calamitoso necessita che la struttura della Protezione Civile locale dia delle immediate “risposte”, sarà, quindi, prioritario da parte del Sindaco, tramite il proprio C.O.C., organizzare la prima azione operativa. Sarà necessario munire il centro abitato di sirene per allertare la popolazione di un imminente pericolo o per dare un allarme ma, in attesa, al verificarsi di un allarme per diffonderlo nella popolazione si provvede ad utilizzare le campane di tutte le chiese del Paese in attesa di fornirsi di un pianto di amplificazione sonora su tutto l’abitato.

2.5 SISTEMA DI ALLERTAMENTO RISCHIO IDROGEOLOGICO

Con tale terminologia si intende l'individuazione della "catena di comando" per le attivazioni delle procedure di protezione civile (chi fa /che cosa). Il concetto è semplice: “è inutile che tutti corrano senza sapere cosa fare, invece è indispensabile attivarsi al momento giusto conoscendo il proprio ruolo”. In linea di massima, poiché vi è una generale dipendenza tra eventi meteorologici ed eventi calamitosi di natura idrogeologica, è possibile predisporre la risposta del sistema di protezione civile quando sono previste precipitazioni di particolare intensità o in quantità considerevole. Il sistema di protezione civile si attiva "per gradi" in funzione della capacità di predizione degli eventi e dei correlati effetti al suolo: per quanto concerne il rischio idrogeologico, l'efficacia della predizione dei fenomeni è legata alla attendibilità della modellistica meteorologica, mentre la valutazione preventiva degli effetti al suolo richiede la conoscenza delle criticità territoriali.

29 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

AVVISI DI CRITICITÀ REGIONALE

Allo stato attuale, in Sicilia non è ancora attivato il Centro Funzionale Decentrato Regionale – CFD - cui compete, la valutazione dei livelli di criticità e l'emissione degli Avvisi di criticità regionale. In questo caso, alla mancanza del CFD supplisce il CFC presso il DPC che, d'intesa con la Regione stessa: • valuta gli scenari d'evento attesi e/o in atto e si esprime sui livelli di criticità relativamente ai diversi tipi di rischio, anche sulla base della suddivisione del territorio regionale in zone di allerta e delle relative soglie stabilite, qualora disponibili; • dichiara le proprie valutazioni in un Avviso di criticità regionale, in cui riporta, per ciascuna zona di allerta, il tipo di rischio, il livello di criticità, nonché, se possibile, le previsioni sintetiche e relative ad alcuni indicatori e lo scenario d'evento atteso per le successive 24 ore. Il CFC, in questa fase, provvede alla valutazione e dichiarazione dei livelli di criticità raggiungibili e/o raggiunti sul territorio regionale. Sono definiti, per ogni tipologia di rischio (idrogeologico e idraulico): • un livello base di situazione ordinaria, in cui le criticità possibili sono ritenute comunemente ed usualmente accettabili dalle popolazioni, • due livelli di moderata ed elevata criticità, II CFC trasmette l'Avviso di criticità regionale al responsabile del Centro Funzionale Decentrato siciliano che è individuato nel Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che adotta l'Avviso di criticità regionale trasmesso dal DPC, dandone comunicazione al DPC. Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile dirama l'Avviso di criticità regionale, se adottato dal Presidente della Regione, secondo procedure stabilite in apposito atto di indirizzo.

30 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

La relazione tra i livelli di criticità (ordinaria, moderata ed elevata) e i livelli di allerta (preallerta, attenzione, preallarme, allarme) è stabilita come indicato nella seguente tabella:

LIVELLI DI CRITICITÀ (Evento idrogeologico e/o idraulico)

FASI DI ALLERTA

Bollettino di “Criticità Ordinaria” PREALLERTA Avviso di “Criticità Moderata” ATTENZIONE Avviso di “Criticità Elevata” PREALLARME Avviso di “Criticità Elevata” ALLARME

Lo scenario di rischio potrebbe manifestarsi in modo ben differente da quanto descritto dal relativo scenario di riferimento; pertanto, l'evoluzione della dinamica dell'evento va monitorata e sorvegliata attraverso l'attività del presidio territoriale che dovrà provvedere, in particolare, al controllo dei punti critici facendo scattare le diverse fasi del piano di emergenza, quando necessario. Pertanto: • le comunicazioni che pervengono dal Centro Funzionale (centrale o decentrato) in termini di Avvisi Meteo, Bollettini di criticità e Avvisi di criticità devono intendersi come parametro di riferimento generale; • il Sindaco e il responsabile del Presidio Operativo valutano, sulla base delle manifestazioni locali dei fenomeni atmosferici e degli effetti al suolo, se attivare procedure di livello superiore a quello trasmesso con l'Avviso di criticità, informando le componenti del sistema di protezione civile (Prefettura, Regione, Provincia).

31 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

3 - RISORSE COMUNALI

In questo capitolo sono riportati tutti i dati disponibili relativi alle risorse sia pubbliche sia private a cui il Comune può attingere in emergenza e che in ogni caso si possono rilevare nel Piano Comunale di Protezione Civile adottato. 3.1 –STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE : GLI UOMINI

Il primo responsabile della protezione civile in ogni Comune è il Sindaco, che organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio. Il Sindaco nella sua azione ordinaria è supportato dalla Struttura comunale di protezione civile.

Si riportano in una scheda sintetica i dati.

TEL CELL FAX E-MAIL Sindaco 0935 569122 3683015865 0935 33426 sindaco@comunecalascibett Avv. Capizzi a.gov.it Vice sindaco 0935 569122 Cucci Salvatore Assessore delegato p. c. 0935 569122 339 6299164 Di Bilio F.sco Resp.le Ufficio Comunale di 0935 569138 339 8742105 n.mazza@comunecalascibett p.c. a.gov.it Resp.le U.T.C. 0935 569138 339 8742105 n.mazza@comunecalascibett a.gov.it Resp. le Urbanistica 0935 569120 l.borghese@comunecalascib etta.gov.it Resp. le SUEP Uff. 0935 569120 m.capizzi@comunecalascibet Commercio ta.gov.it Resp. le Ragioneria 0935 569103 a.didio@comunecalascibetta. gov.it Resp. le Economato 0935 569103 Resp. le Servizi Sociali 0935 569111 Comandante della Polizia 0935 34878 p.dellospedale vigili.comune.calascibetta@vi Municipale @comunecalas rgilio.it cibetta.gov.it Comandante Caserma 0935 33220 Carabinieri* (*nell’ambito della sua autonomia fornisce eventualmente il supporto richiesto) Tabella : Recapiti struttura comunale di protezione civile

32 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

3.2 –MATERIALI E MEZZI DI PROPRIETA’ COMUNALE

Per le finalità del presente Piano ci si riferisce prioritariamente ai materiali e ai mezzi in atto in dotazione a questo Comune e dell’O.N.V.G.I. di Calascibetta.

3.3 –MEZZI DI PROPRIETA’ PRIVATA

Per le finalità del presente Piano e vista la mancanza di materiali e mezzi idonei ad affrontare l’emergenza ci si avvarrà di mezzi di proprietà privata.

3.4 –SERVIZI ESSENZIALI

Al fine di garantire la piena operatività dei soccorritori e la funzionalità delle aree di emergenza bisogna ridurre al minimo i disagi per la popolazione e stabilire le modalità più rapide ed efficaci per provvedere alla verifica e alla messa in sicurezza delle reti erogatrici dei servizi essenziali e al successivo ripristino mantenendo uno stretto raccordo con le aziende e società erogatrici dei servizi.

Si propone una tabella riepilogativa che potrà essere utilizzata per rappresentare sinteticamente i dati.

SOCIETÀ / AZIENDA SEDE REFERENTE (tab. 5) tel. Tel. nome tel. / cell ENEL 803500 800900800 ACQUAENNA 800010850 ENIGAS 800900999 TELECOM 091750111 800415042 Tabella : Risorse e utenze Servizi pubblici

3.5 –AREE DI STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE : MATERIALI INFIAMMABILI

In atto non si ha un sito idoneo ma si stanno valutando diverse soluzioni anche in associazione con i comuni limitrofi.

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3.6 –VOLONTARIATO E PROFESSIONALITA’

La Sezione della Scheda speditiva dei dati comunali di protezione civile contiene già una serie di dati sulle associazioni di volontariato operanti sul territorio comunale ed in atto il Comune ha stipulato una convenzione con l’Organizzazione Nazionale Giubbe d’Italia O.N.V.G.I. Sezione comunale di Calascibetta.

Si propone una tabella riepilogativa che potrà essere utilizzata per rappresentare sinteticamente i dati.

Quantit SEDE REFERENTE Tipologia Speciali Risorse à Denominazione zzazion dei mezzi Umane disponi Fax / e (tab. 3 col. 4) bile e- tel. / tel. mail nome cell Ass.Vol.Giubbe Mancuso d’Italia 25 E1.1 6 093533936 Davide 320 1464953 Tabella : Volontariato

3.7 –STRUTTURE SANITARIE

In atto non esistono strutture sanitarie di rilievo nel territorio comunale, a parte un piccolo poliambulatorio e l’unico punto di riferimento è l’ospedale di Enna.

3.8 –AREE DI PROTEZIONE CIVILE

Una corretta pianificazione di protezione civile prevede l’individuazione, all’interno del territorio comunale, destinate a scopi di protezione civile, quali aree di attesa, di accoglienza e di ammassamento.

Con l’approvazione del Piano Comunale di Protezione Civile si sono localizzate le aree di emergenza di seguito elencate.

34 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

4 - LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE – OBIETTIVI

I lineamenti sono gli obiettivi che il Sindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile, deve conseguire per garantire la prima risposta ordinata degli interventi in emergenza, mirando alla salvaguardia della popolazione e del territorio (ex art. 15 L. 225/92). Tale parte del Piano deve contenere il complesso delle Componenti e delle Strutture Operative di Protezione Civile che intervengono in emergenza (ex art. 6 e art. 11 L.225/92) e indicarne i rispettivi ruoli e compiti. Le principali Strutture Operative coinvolte (Polizia Stradale, Polizia Municipale,Carabinieri, VV.F., ecc.) redigeranno, inoltre, un proprio piano particolareggiato riferito alle attivazioni di propria competenza. Tali Piani costituiranno parte integrante del presente Piano di Emergenza. L'evento sismico che interesserebbe l'abitato di Calascibetta, cosi come ipotizzato nello scenario, provocherebbe la distruzione di gran parte delle abitazioni della parte alta del Paese che è, in effetti, la zona meno vulnerabile e quindi quella da attenzionare maggiormente.

In questa sezione sono contenuti i principali obiettivi per la predisposizione di un Piano comunale o intercomunale di protezione civile”.

L’obiettivo principale è quello di organizzare al meglio la macchina operativa per poter meglio affrontare l’emergenza.

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4.1 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE

Struttura comunale Telefono/cellulare Fax E-mail reperibile h24 Sala Operativa Comunale 0935 33936 0935 33936 [email protected]

Tecnico Reperibile U.T.C. 339 8742105 0935 33426 PEC [email protected] Tabella : Sistema di allertamento

4.2 COORDINAMENTO OPERATIVO LOCALE

Il Coordinamento Operativo Comunale è stato istituito con l’adozione del Piano Comunale di Protezione.

4.2.1 Presidio operativo comunale

Presidio Operativo Comunale di Calascibetta

Sede Ufficio Tecnico Comunale Servizio Protezione Civile

Telefono/cell Funzionario/i Qualifica ulare Fax Email 0935 569138 n.mazza@comunecalas Arch. Nicolò Mazza Dirigente Tec 339 8742105 093533426 cibetta.gov.it 0935 569139 n.mazza@comunecalas Arch. Nicolò Mazza Resp.Prot.Civ 339 8742105 “ cibetta.gov.it f.amaradio@comunecal Arch. Amaradio Filippa Tecnico 0935 569127 “ ascibetta.gov.it l.borghese@comunecal Geom. Borghese Leopoldo Tecnico 0935 569120 “ ascibetta.gov.it Tabella : Presidio Operativo Ufficio Tecnico Comunale

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4.2.2 Centro Operativo Comunale (C.O.C.)

Centro Operativo Comunale o Intercomunale di Calascibetta

Sede Sala Operativa Comunale di Via Nazionale ex Mattatoio

Telefono/cell.r Funzioni di Supporto Responsabile e Fax E-mail

0935 569138 n.mazza@comunecalasci Tecnico Scientifica Pian. Arch.Nicolò Mazza 339 8742105 0935 33426 betta.gov.it

Sanità Ass.Sociale Veter. Dott. Balistreri M. 0935 520262 0935 520262

0935 33936 Volontariato Mancuso Davide 320 1464953 0935 33936 [email protected]

f.amaradio@comunecalas Materiale e Mezzi Arch. Amaradio F. 0935 569127 0935 33426 cibetta.gov.it

Amico Alfonso- Servizi Essenziali e A.Sc. Arch. F. Amaradio 0935 33936 0935 33426 [email protected]

l.borghese@comunecalas Censimento Danni Geom. Borghese L. 0935 569120 0935 33426 cibetta.gov.it 339 8742105

Assistenza Popolazione Ass.Soc. Li Puma 0935 569111 Biagia 0935 33426

Comandante V.U. vigili.comune.calascibetta Strutture Strutt. Viabilità D.ssa Dello Spedale 0935 34878 @virgilio.it Venti Piera 0935 33936 [email protected] Telecomunazioni Mancuso Gianluca 389 0963241 0935 33426 m.capizzi@comunecalasc Segreteria C.O.C. Capizzi Melinda 0935 569120 0935 33426 ibetta.gov.it Tabella : Funzioni di Supporto

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4.3 ATTIVAZIONE DEL PRESIDIO TERRITORIALE

Anche il Presidio Territoriale, come quello Comunale è stato istituito con l’adozione del Piano Comunale di Protezione Civile.

Presidio Territoriale Comunale di Calascibetta

Sede Sala Operativa Comunale Via Nazionale ex Mattatoio

Funzionario/i Qualifica Telefono/cellulare Fax E-mail l.borghese@com 0935 569120 unecalascibetta. Geom. Borghese Leopoldo Tecnico Com. 339 8742105 0935 33426 gov.it

Squadra del Presidio Responsabile Telefono/cellulare Fax E-mail territoriale

Resp. Com.le Seminara Antonino Manutenzione 0935 569139 0935 33426 Vice Coordinatore 0935 33936 calascibetta@ Amico Alfonso Volontario Giubbe D’Italia 327 0399791 0935 33426 onvgi.org

Geom. Pecora Alfonso Geometra P.C.

Geom. Cagnino Angelo Geometra P.C.

Tabella : Presidio Territoriale

I dati delle tabelle dovranno essere sempre aggiornati e gli eventuali cambiamenti dovranno essere comunicati alle strutture del Sistema di Comando e Controllo.

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4.4 FUNZIONALITA’ DELLE TELECOMUNICAZIONI

La funzione di supporto e la gestione viene affidata al Volontario Mancuso Gianluca dell’Associazione Comunale Volontari Giubbe D’Italia sezione di Calascibetta.

4.5 RIPRISTINO VIABILITA’ E TRASPORTI

Sarà cura del responsabile della Funzione Strutture Operative e/o dell’autorità comunale pianificare le modalità di evacuazione della popolazione che si trovano nelle aree/strutture a rischio verso le aree/strutture poste in zone sicure allo scopo di poter garantire una prima accoglienza.

Tale funzione viene affidata al Comandante della Polizia Municipale.

4.6 MISURA DI SALVAGUARDIA DELLA POPOLAZIONE

In questa sezione si sono riportate le modalità operative con cui la Struttura comunale - in ordinario - il presidio operativo e il COC - in emergenza - procedono all’informazione, soccorso, evacuazione e assistenza alla popolazione. Tale parte del Piano deve contenere il complesso delle Componenti e delle Strutture Operative di Protezione Civile che intervengono in emergenza (ex art. 6 e art. 11 L.225/92) e indicarne i rispettivi ruoli e compiti. Occorre, in sintesi specificare per ciascuna Componente e Struttura Operativa quali sono le azioni da svolgere durante l'emergenza per il conseguimento degli obiettivi che verranno di seguito elencati (a. - f.).

39 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

Il gruppo strategico di soccorso con a capo il Sindaco, in presenza di persone giacenti sotto le macerie, feriti e senza tetto segnala alcuni elementi del percorso di intervento che si ritengono prioritari:

a. Predisposizione di squadre lungo le vie di accesso alle aree di attesa segnalate con apposita cartellonistica, già installate a Calascibetta e già precedentemente segnalata alla popolazione con iniziative di informazione. La presente operazione verrà diretta (o guidata) da apposite squadre composte da vigili urbani, volontari, forze dell’ordine, coordinate dal responsabile, già individuato, della funzione di supporto "strutture operative locali, viabilità”,' attivata all'interno del C.O.C. nel Comune di Calascibetta.

b. Assistenza alla popolazione confluita nelle aree di attesa attraverso l'invio immediato di un primo gruppo di volontari, vigili urbani, polizia municipale, personale medico, nelle aree di attesa per localizzare la situazione ed impostare i primi interventi. Tale operazione serve da incoraggiamento e supporto psicologico alla popolazione colpita. Si provvederà alla distribuzione di generi di prima necessità quali acqua, latte, pane, coperte e indumenti (a seconda della stagione climatica), tele plastificate che possano utilizzarsi come creazione di rifugio o primo ricovero.

c. Organizzazione del pronto intervento assicurata dal gruppo SAR composto da vigili del fuoco, personale medico e volontari, per la ricerca e primo soccorso dei cittadini rimasti bloccati sotto le macerie. Per rendere l'intervento più efficace ed ordinato, attesa la possibile confusione in atto, è opportuno che il gruppo SAR venga supportato dalla presenza di forze di polizia rappresentata dal locale Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri e/o Polizia di Stato.

40 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

d. Ispezione e verifica di agibilità della strada statale S.S. 290 per consentire, nell'immediato, l'organizzazione complessiva dei soccorsi. Per tale operazione sarà dato mandato all'ufficio tecnico comunale, in collaborazione con altri soggetti; la verifica sarà eseguita in corrispondenza di ponti, in particolar modo quello sul fiume Morello, che potenzialmente possono aver subito danni tali da inficiare la percorribilità normale della strada in questione. Ciò diventa fondamentale per i necessari collegamenti tra le varie strutture d'intervento e per quanto concerne l'attività prevista per il C.O.C.

e. Assistenza ai feriti. In presenza di feriti gravi o comunque necessitati di interventi di urgenza medico - infermieristico può utilizzarsi il preposto PMA (punto medico avanzato) e/o il Poliambulatorio dell’ASP di Via Maddalena ove saranno operanti medici ed infermieri professionali.

f. Assistenza a persone anziani, bambini e soggetti portatori di handicap. Tali soggetti troveranno ospitalità e prima accoglienza presso l'Area di ricovero indicata sulla cartellonistica in colore rosso, e già precedentemente segnalata alla popolazione con iniziative di informazione. L'Area di ricovero è ubicata lungo la Strada Statale "290" che porta ad Alimena (PA), all'altezza del Campo Sportivo Comunale. Dalla ricognizione del personale in nostro possesso, le risorse umane da impiegare per l'attività di immediato soccorso sono così distribuite:

41 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

DENOMINAZIONE DELL'ENTE E/O DELLE QUANTITÀ DEL PERSONALE PROFESSIONALITÀ DISPONIBILE

Personale Corpo Forestale dello Stato 2 Carabinieri 5 Operatori Forestali 30 Dipendenti Comunali 45 Medici 5 Infermieri Professionali 2 Impre se locali edili e stradali 10 Volontari 25

g. Ripristino della Viabilità e dei trasporti, per consentire una migliore organizzazione dei soccorsi e della ripresa della vita quotidiana. h. Censimento dei danni a persone e cose, nonché ai Beni Artistici- Culturali. i. Continuità della “macchina” Amministrativa del Comune, questo per consentire di mantenere i rapporti con le Autorità e gli Enti preposti ad affrontare l’emergenza. j. Struttura dinamica del Piano : aggiornamento dello scenario, delle procedure ed esercitazioni.

42 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

4.6.1 Informazione alla popolazione

Periodo Ordinario

Definizione della campagna informativa sul rischio.

Il Sindaco o suo delegato assicurerà alla popolazione le informazioni relative al presente Piano di emergenza ed ai comportamenti da seguire in caso di evento.

Si dovrà individuare una strategia di comunicazione – pubblicazione del piano, riunioni, conferenze, esercitazioni, … - rivolta alla popolazione in modo da prepararla ad affrontare nel modo più corretto una eventuale emergenza.

Si porteranno a conoscenza della popolazione le informazioni fornite dalle strutture operative specialistiche (VVF e Corpo Forestale regionale) relative ai rischi a cui è esposto il territorio, agli eventi prevedibili e alle norme comportamentali da adottare per agevolare le operazioni di soccorso.

In Emergenza

La popolazione sarà mantenuta costantemente informata sull'evento in corso e sulle attività disposte dal Centro Operativo Comunale, tramite i sistemi di allertamento acustici e comunicazioni porta a porta.

4.6.2 Sistemi di allarme per la popolazione

Il Sindaco dispone l’attivazione dell’allarme - e del cessato allarme – rivolto alla popolazione in caso di pericolo. L’avvio delle procedure di evacuazione può essere segnalato tramite sirene, altoparlanti montati su autovetture e/o altri sistemi acustici ovvero per via telefonica e/o tramite informazione porta a porta, o tramite le campane delle Chiese. Il responsabile della Funzione Assistenza alla Popolazione potrà utilizzare a supporto di questa attività la Polizia Municipale e il Volontariato, in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine ed i Vigili del fuoco.

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Ente/servizio/organizzazi Modalità di one (Polizia Municipale, allertamento alla Referente Telefono/cellulare volontariato…) popolazione Reperibili Campane chiese e Arch. Mazza Nicolò 339 8742105 megafoni 09350569138 Polizia Municipale Campane chiese e D.ssa Dello Spedale 0935 34878 megafoni e altoparlanti Venti Piera auto Coord. Giubbe d’Italia Campane chiese e Mancuso Gianluca 389 0963241 megafoni e altoparlanti 0935 33936 auto

I dati delle tabelle dovranno essere sempre aggiornati e gli eventuali cambiamenti dovranno essere comunicati alle strutture del Sistema di Comando e Controllo.

Chiesa del Carmelo (Parte centrale Paese) Chiesa Madre (Parte alta Paese)

Chiesa S. Antonio (Parte bassa Paese)

44 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

5. - MODELLO DI INTERVENTO

II Sindaco per assicurare nell’ambito del proprio territorio comunale la direzione dell’emergenza e dei soccorsi, provvede ad organizzare gli interventi necessari dandone comunicazione al Prefetto, al Presidente della Provincia ed al Presidente della Regione, che lo supporteranno nei modi secondo quanto previsto dalla norma. Sono state individuate le azioni da compiere come risposta di protezione civile, suddivise secondo le aree di competenza delle funzioni di supporto previste. Al fine di avere un quadro sinottico della risposta di Protezione Civile, le attivazioni previste, conseguenti al verifìcarsi dell'evento, sono state di seguito schematizzate. Il modello d'Intervento si rende operativo attraverso l'attivazione da parte del Sindaco del COC (Centro Operativo Comunale).

5. 1 - SISTEMI DI COMANDO E CONTROLLO

II Sindaco, in qualità di Autorità Comunale di Protezione Civile, al verifìcarsi dell'evento sismico nell'ambito del territorio del suo Comune, si reca nella sala operativa del C.O.C., comunica la sua attivazione al Prefetto, coordina i servizi di soccorso e di assistenza della popolazione colpita tramite l'attivazione delle funzioni di supporto, predispone i presidii e la vigilanza nelle aree di attesa e di ricovero, dispone il controllo nei 3 “cancelli” identificati, assicura la costituzione dei posti medici avanzati P.M.A. In base alla disponibilità di uomini e mezzi abbiamo individuato 9 funzioni di supporto i quali devono essere autonomi e indipendenti almeno per i primi 3 - 4 giorni, fino all'arrivo dei soccorsi esterni.

45 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

5. 2 - FUNZIONI DI SUPPORTO

La sede del C.O.C. individuato nei locali dell’ex mattatoio comunale e, quindi, lungo la SS. 290 è un edifìcio di un solo piano, si trova all'ingresso del Paese, è visibile, accessibile, funzionale. La struttura del C.O.C. si configura secondo 9 FUNZIONI DI SUPPORTO, così come definito dal Metodo Augustus, ed ognuno avrà un proprio Responsabile, le funzioni sono le seguenti :

1. TECNICO SCIENTIFICA, PIANIFICAZIONE Questa prima funzione è demandata al Capo dell’Ufficio Tecnico del Comune Arch. Nicolò Mazza il quale si avvarrà del personale del Comune e, se necessario, di liberi professionisti del luogo per poter svolgere nel migliore dei modi il compito a lui assegnato. Il ruolo principale di questa funzione è il coordinamento dei rapporti tra le varie funzioni.

2. SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA E’ demandata all’Ufficiale Sanitario ASP Enna del Presidio del Comune di Calascibetta o suo delegato, ed ai componenti del poliambulatorio locale (medici, infermieri professionali disponibili ed unità amministrative), che gestiranno assieme a tutti i medici locali messosi a disposizione, il P.M.A. (posto medico avanzato) ubicato negli stessi locali del Poliambulatorio ASP sito nella Via Maddalena, proprio a pochi passi dalla sede del C.O.C.. Si dovrà accertare la gravita dei feriti e curare i meno gravi, smistare i malati più gravi avvalendosi dell’ambulanza in gestione del C.O.C., in attesa di altre provenienti dall’Ospedale o dal Servizio 118, e ove necessario e se possibile degli elicotteri .

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3. VOLONTARIATO Il Coordinatore dell’ Associazione Comunale di Volontariato “Giubbe d’Italia” Mancuso Davide che, attualmente, ha sottoscritto una convenzione con il Comune di Calascibetta di collaborazione e gestione della Sala Operativa di Protezione Civile sarà responsabile delle attività del gruppo Volontari.

4. MATERIALI E MEZZI Siffatta funzione, attraverso il censimento dei materiali e mezzi comunque disponibili, appartenenti al Comune, ad Enti Vari, ad imprese o privati cittadini, viene attivata dal Responsabile del Servizio Patrimonio Arch. Filippa Amaradio il quale attiva le imprese dichiaratasi disponibile per intervenire con i loro mezzi per il ripristino della viabilità, predispone con l’ausilio del personale del Comune, tutte le ordinanze necessarie ad intervenire. Individua le linee di fuga ed eventuale ripristino della viabilità sui ponti dichiarati a rischio o vulnerabili.

5. SERVIZI ESSENZIALI E ATTIVITA’ SCOLASTICA A detta funzione prenderanno parte tutti i rappresentanti dei servizi essenziali erogati sul territorio Comunale di Calascibetta; il coordinamento di essa viene attribuita al Volontario Vice Presidente O.N.V.G.I. Amico Alfonso che collaborerà l’Arch. Filippa Amaradio Responsabile del Patrimonio e Servizi Pubblici, il quale si avvarrà della collaborazione dell'addetto all'acquedotto ed alla fognatura, alla nettezza urbana, coinvolgendo anche il Dirigente Scolastico delle scuole. Sarebbe utile e necessario, inoltre, affiancare al presente Piano di Protezione Civile anche un piano di sgombero di edificio scolastico provato praticamente tramite esercitazione. Tale Funzione provvederà al monitoraggio delle reti di servizi idrica, fognaria, elettrica, telefonica, gas, ecc., interesserà gli Enti che gestiscono tali servizi chiedendo di intervenire urgentemente ove si siano verificate delle rotture od interruzioni di servizi.

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6. CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE Detta funzione è importante per poter stabilire la situazione determinatasi a seguito dell'evento calamitoso e per poter stabilire gli interventi di emergenza; verrà coordinata dal Tecnico Comunale Responsabile del Servizio Urbanistica Geom. Leopoldo Borghese e si avvarrà della collaborazione di tutti gli altri Tecnici in servizio al Comune per effettuare un censimento dei danni riferito a:

• Persone; • Edifìci pubblici; • Edifìci privati; • Impianti industriali; • Servizi essenziali; • Attività produttive; • Opere di interesse culturale; • Infrastrutture pubbliche; • Agricoltura e zootecnia. E' ipotizzabile, dopo la fase critica dei primi 3 giorni, l'impiego di squadre miste di tecnici per le verifiche di stabilità che dovranno comunque essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. Questa Funzione sarà coadiuvata dai Geometri della Protezione Civile di Calascibetta Geom. Pecora Alfonso e Cagnino Angelo quali Volontari Albo Geometri A.GE.PRO.

7. STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’ In tale funzione possiamo monitorare la viabilità che sarà demandata al Comandante della Polizia Municipale Dott.ssa Dello Spedale Venti Pietra la quale coordinerà i Vigili Urbani, i Volontari e gli operai del Comune compreso le squadre degli operatori L.S.U. che saranno destinati alla regolamentazione del traffico, inibendo la circolazione nelle aree a rischio, indirizzando e regolando gli afflussi dei soccorsi verso le aree di attesa, ammassamento soccorritori ed accoglienza.

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8. TELECOMUNICAZIONI Si utilizzerà principalmente l'attrezzatura di cui dispone il Centro Operativo Comunale ed il Comando VV.UU. e se possibile quella della Locale Stazione dei Carabinieri o di altre Forze dell’Ordine; avendo come coordinatore al Volontario Mancuso Gianluca dell’O.N.V.G.I. di Calascibetta.

9. ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Tale funzione ci permette di dare tutte quelle notizie indispensabili per fronteggiare le esigenze della popolazione la quale, si prevede, subirà dei traumi molto forti sia a livello fisico che psichico. Il funzionario Responsabile dovrà fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree. Responsabile di questa funzione sarà l’Assistente Sociale Dott.ssa B. Li Puma.

SEGRETERIA C.O.C.

Tale figura, rivestita dalla dipendente Melinda Capizzi, rivestirà il compito della redazione dei verbali della loro catalogazione e archiviazione nonché della loro trasmissione via Pec, FAX e email compreso la semplice corrispondenza.

49 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta - PIANIFICAZIONE COMUNALE DI EMERGENZA LE 9 FUNZIONI DI SUPPORTO

TECNICA E PIANIFICAZIONE SANITA' - ASSISTENZA SOCIALE TECNICI COMUNALI, E VETERINARIA COMUNITA' MONTANE - AA.SS.LL. - C.R.I. - RESPONSABILI DELLE RETI DI VOLONTARIATO SOCIO- MONITORIAGGIO LOCALI - SANITARIO UNITA' OPERATIVE DEI GRUPPI Responsabile Presidio A.U.S.L. NAZIONALI - UFFICI PERIFERICI Dott. Balistreri Mario DEI SERVIZI TECNICI 0935 520262

Responsabile Dirigente Tecnico

Arch. Nicolò Mazza. 0935 569138 - 339 8742105

VOLONTARIATO MATERIALI E MEZZI COORDINAMENTO DELLE AZIENDE PUBBLICHE E PRIVATE - ASSOCIAZIONI COMUNALI E VOLONTARIATO - C.R.I. - RISORSE LOCALI DELL'AMMINISTRAZIONE LOCALE- Responsabile Coordinatore AFFIDAMENTI IMPRESE Comunale Responsabile Servizio Patrimonio

Volontari “Giubbe d’Italia” Arch. Amaradio Filippa Mancuso Davide 0935 569127 0935 33936 – 320 1464953 CENSIMENTO DANNI A PERSONE E SERVIZI ESSENZIALI E ATTIVITA' COSE SCOLASTICA SQUADRE COMUNALI DI ENEL - SNAM - GAS - RILEVAMENTO (COMUNI, ACQUEDOTTO - SMALTIMENTO COMUNITA' MONTANE, PROVINCIA, RIFIUTI - AZIENDE REGIONE, VV.F., GRUPPI MUNICIPALIZZATE - DITTE DI NAZIONALI E SERVIZI TECNICI DISTRIBUZIONE CARBURANTE - NAZIONALI)

PROVVEDITORATO AGLI STUDI Tecnico Comunale e Geometri P.C. Volontario Giubbe d’Italia Geom. Borghese Leopoldo Amico Alfonso in collaborazione con 0935 569120 339 8742105 Arch. Amaradio Filippa 0935 569127 0935 33936

STRUTTURE OPERATIVE TELECOMUNICAZIONI LOCALI - VIABILITA' SOCIETA' TELECOMUNICAZIONI VIGILI URBANI - VOLONTARIATO RADIOAMATORI ECC. - FORZE DI POLIZIA MUNICIPALE Volontario Giubbe D’Italia - VV.FF. Mancuso Gianluca Responsabile Comandante VV.UU. 0935 33936 - 389 0963241 D.ssa Dello Spedale Venti Piera 0935 34878

ASSISTENZA ALLA SEGERTERIA C.O.C. POPOLAZIONE Capizzi Melinda ASSESSORATI COMPETENTI: COMUNALI, PROVINCIALI, 0935 569120 0935 33936 REGIONALI - VOLONTARIATO SOCIO-SANITARIO Il C.O.C. sarà coadiuvato dai Geometri Responsabile Assistente Sociale Pecora Alfonso e Geom. Cagnino Angelo Dott. Ssa Li Puma Biagia appartenenti all’A.GE.PRO. Volontari che 0935 569111 assisteranno il Geom. Borghese L. nel censimento danni. 50 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

5. 3 - ATTIVAZIONI IN EMERGENZA

Le attività di emergenza rappresentano le immediate predisposizioni che dovranno essere attivate dal Sindaco e si articolano nella • reperibilità dei 9 funzionari del Centro Operativo comunale; • delimitazione delle aree a rischio; • predisposizione delle aree di ammassamento dei soccorritori; • allestimento delle aree di accoglienza della popolazione.

Il Centro Operativo del Comune è composto dai Responsabili delle 9 funzioni di supporto che saranno convocati e prenderanno posizione nei locali predisposti in aree sicure e facilmente accessibili.

Per venire incontro alla popolazione sono stati individuato 5 aree di attesa o “meeting point” oltre l’area della Frazione Cacchiamo, 1 area di accoglienza oltre agli edifici scolastici e sportivi e 2 aree di ammassamento, quest'ultime saranno attivate dopo la fase critica dei primi 2-3 giorni.

Dette aree risultano individuati, oltre che nel Piano, anche sui luoghi e identificati mediante apposita segnaletica verticale.

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- AREE DI EMERGENZA -

Le Aree di Emergenza sono spazi e strutture che in caso di terremoti e/o catastrofi sono in grado di accogliere la popolazione e di ospitare servizi essenziali destinati all'accoglienza ed alla gestione del primo soccorso.

5. 3.1 – Aree di attesa o “meeting point”

Le Aree di Attesa, ovvero quelle aree nelle quali la popolazione si riversa subito dopo il sisma, sono state individuate in spazi liberi adiacenti ai complessi principali dell'abitato di Calascibetta. Sono state individuate e rappresentate sulla cartografìa di base in colore verde, le seguenti 5 aree denominate con i numeri da 1 a 5, e sono precisamente: 1) Piazza Madrice – Piazza Itria; 2) Piazza Umberto I°; 3) Area adiacente cimitero comunale (Via Giudea Bassa); 4) Piazza P. Pio (Via Nazionale) – Via Maddalena II^; 5) Parco giochi attrezzato Via Maddalena II^; oltre all’area nella Frazione Cacchiamo individuata nel piazzale antistante la locale Chiesa di S. Giuseppe. Necessita far rilevare, che le suddette aree di attesa pur non avendo tutti i requisiti richiesti per essere ottime aree, sono le uniche che si possono utilizzare in quanto la strutturazione urbanistica del Paese è molto complessa a causa delle strade strette e dei vecchi edifici esistenti attaccati l’un l’altro. In queste aree avviene il primo soccorso e poi il successivo smistamento nelle aree di accoglienza.

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Area di attesa N. 1 Piazza Madrice – Piazza Itria : Tale area riesce a contenere circa 800 –1.000 persone e comprende la popolazione residente nella parte alta del Paese e quindi nel centro storico, precisamente nella piazza antistante la Chiesa Madre e la vicina Chiesa dell’Itria. Evidentemente tale area si trova ubicata in una zona scarsamente accessibile a mezzi in caso di emergenza a causa delle strade strette e dei vecchi fabbricati che le circondano, ma vista la conformazione urbanistica della zona interessata si ritiene che sia l’unica a poter avere i requisiti minimi. La via di fuga che si può utilizzare dalla suddetta area potrebbe essere quella che dalla Via Longobardi porta nella via S. Pietro – S. Matteo che porta direttamente fuori dal centro abitato, ma considerando il fatto che le dimensioni delle strade sono alquanto ridotte (2,50 – 3,50 mt.). Necessita ricordare che nelle immediate vicinanze di detta area è ubicata la “Casa di Riposo Boccone del Povero” che è composta da diversi fabbricati di recente ristrutturazione edilizia e con annesso spiazzale privato e sala medica.

Area di attesa N. 2 Piazza Umberto I° :

E' stata individuata nella centralissima Piazza Umberto I° (antistante Stazione Carabinieri e nelle immediate vicinanze della sede Comunale), riesce a contenere circa 1.000 – 1.500 persone compreso l’utilizzo della Villa Comunale e della Via Dante e comprende la popolazione residente nella parte centrale del Paese, cioè tutta quella popolazione che si trova tra la parte alta e la zona di espansione.

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Area di attesa N. 3 Via Giudea Bassa – Piazzale antistante il Cimitero:

E' stata individuata nelle aree adiacenti il cimitero comunale e lungo la via di uscita dal centro del Paese, da dove si accede direttamente nella SS. 290, tale area riesce a contenere circa 800 - 1.000 persone.

Area di attesa N. 4 Piazza Padre Pio Via Nazionale (slargo SS. 290) Via

Maddalena :

Tale area è ubicata proprio nello spiazzale antistante il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e può contenere circa 600 – 800 persone. Delle cinque aree è quella con la migliore viabilità.

Area di attesa N. 5 Area attrezzata giochi Via Maddalena e Scuola Media Quest’area è ubicata nella zona di espansione urbanistica del Paese e quindi in una zona più bassa, riesce a contenere circa 800 – 1.000 persone, ma essendo ubicata nelle vicinanze della scuola media e materna che durante il periodo scolastico ospitano circa 250 alunni e circa 60 tra bidelli ed insegnanti, la stessa può ospitare più persone, infatti i suddetti valori possono variare in caso di calamità durante il periodo scolastico, in quanto i bambini trovandosi a scuola vengono fatti confluire nella suddetta area.

54 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

Area di attesa Frazione Cacchiamo : Essendo la Frazione Cacchiamo un borgo prevalentemente agricolo e considerato il tipo di strutturazione urbanistica che si ritrova e cioè edifici al massimo di due piani molto distanti l’un dall’altro, se non addirittura in aperta campagna si ritiene non individualizzare una vera e propria area di attesa ma di indirizzare, la popolazione che vi risiede, verso la parte centrale, vale a dire nel piazzale della Chiesa di San Giuseppe che oltre a trovarsi direttamente lungo la S.P. 46 (a seguire con la S.P. 32), che porta a Nicosia e Gangi, è ubicata vicino la locale scuola elementare, di proprietà del Comune, che con la sua struttura in c.a. e munita tutti i servizi essenziali (elettrico, fognario, telefonico ecc.) può essere utilizzata come sede operativa della Frazione. In ogni caso la popolazione che risiede a Cacchiamo è di 134 abitanti.

Aerofotogrammetria Frazione Cacchiamo

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5. 3.2 – Aree accoglienza

Le aree di accoglienza sono quelle destinate all’alloggiamento ed allestimento di campi provvisori ad ospitare la popolazione coinvolta nella catastrofe, e sono state individuate nel : 1) Campo sportivo comunale con area antistante ed adiacente; 2) Tutti gli edifici scolastici compreso quello ubicato nella Frazione di Cacchiamo e la tensostruttura sita nell’impianto sportivo comunale.

Nell’area del campo sportivo comunale è stata prevista la realizzazione degli scarichi fognari, mentre esiste già il punto di erogazione idrica; per quanto riguarda l’illuminazione esterna, il Comune si è fornito di un gruppo elettrogeno di idonee capacità, necessario ad illuminare l’intero campo sportivo comunale in attesa della messa in funzione dell’impianto elettrico. In tale area verranno fomiti i servizi essenziali, in attesa di una ricostruzione o una sistemazione più idonea alla ripresa della normale vita sociale. L’area di accoglienza principale, rappresentata sulla cartografìa di base in colore rosso, è stata individuata nella zona di Pianolonguillo, a circa 1 KM. dal centro storico del Paese, ubicata proprio sulla S.S. 290, dove esiste una struttura sportiva: la superfìcie utilizzabile e di mq. 10.000 circa, di cui mq.1.500 pavimentata con bitume con l’attuale funzione di posteggio, mq. 7.000 in terreno battuto composto dal campo di calcio delle dimensioni di mt. (64 x 110) e mq.1.500 in terreno vegetale ed è l’area adiacente la struttura sportiva ove sono ubicati due pozzi comunali di acqua potabile con relative cabine di manovra. Vi sono, inoltre, in adiacenza del campo di calcio due campi di tennis bitumati per complessivi mq.2.000. Nella suddetta area c'è la rete idrica comunale, l’acquedotto che porta l’acqua potabile nella frazione Cacchiamo, la linea di elettrificazione e quella telefonica. Esiste, inoltre, un immobile destinato a spogliatoi per una superficie di

56 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta - mq.60,00.

In detta area è possibile l'allestimento sia di una tendopoli e/o roulottopoli sia di insediamenti abitativi di emergenza; infatti per le dimensioni minime per accogliere una tendopoli per 500 persone e servizi campali ammonta a mq. 7.500.

5. 3.3 – Aree di ammassamento mezzi e soccorritori

Ove far affluire materiali, mezzi e uomini necessari alle operazioni di soccorso.

Sono state individuate le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse che sono in totale tre e precisamente : 1) Ex campo sportivo comunale C/da Quattrocchi; 2) Area attrezzata corsa campestre (C/da Buonriposo) comunemente detta “Testa a cursa”. Tale area sulla cartografia viene rappresentata con il colore giallo.

5. 3.4 Aree di ammassamento bestiame e area seppellimento.

E’ stata identificata un’area per l’ammassamento bestiame e seppellimento di eventuali carcasse di animali lungo la S.P. 80 nella C/da Malpasso su un terreno di proprietà del Comune, mediante la predisposizione di una recinzione e di tutti gli accorgimenti igienico-sanitari occorrenti ai fini della salvaguardia della salute pubblica.

Tale area è facilmente accessibile da mezzi pesanti e non risulta essere molto distante dalle zone ove sono ubicate la gran parte delle aziende zootecniche locali.

57 Piano Comunale di Protezione Civile ANNO 2020 - Comune di Calascibetta -

Le Schede Speditive allegate al presente Piano contenente i dati comunali di protezione civile, sono mirate a dare le informazioni minime e indispensabili finalizzate ad una pianificazione per la gestione dell’Emergenza.

IL REDATTORE Arch.i Nicolò MAZZA

Un ringraziamento va alla collega Sig.ra Lo Cascio Pinuccia dell’Ufficio Anagrafe-Stato Civile per la solerzia nella fornitura dei dati sulla popolazione.

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