Le Autostrade Del Mare Mai Realizzate L’Inciucio Che Non Si Fa Più Vito Lo Monaco

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Le Autostrade Del Mare Mai Realizzate L’Inciucio Che Non Si Fa Più Vito Lo Monaco Settimanale di politica, cultura ed economia realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali “Pio La Torre” - Onlus. Anno 3 - Numero 41 - Palermo 23 novembre 2009 ISSN 2036-4865 Le autostrade del mare mai realizzate L’inciucio che non si fa più Vito Lo Monaco na settimana, quella trascorsa, densa di avvenimenti po- Enna, Gela, Nicosia, Patti, Sciacca e per la carenza nelle pro- litici che tenteremo di mettere in ordine per cercare di ca- cure di Palermo e di Caltanissetta. Upirli. Il Presidente del Consiglio ha smentito, com’è suo Quanto elencato può bastare per confermare il divario enorme solito, di aver parlato di elezioni anticipate. Infatti, lo avevano fatto tra quanto si dice e quanto si fa. Ciò vale anche per l’azione i suoi, dai capigruppo al Presidente del Senato, seconda carica generale di governo impegnata a non affrontare, più che a risol- dello Stato, il quale, con “vero garbo istituzionale”, aveva minac- verli, i problemi reali della gente – il lavoro, le condizioni di vita ciato le elezioni anticipate, mentre il Capo dello Stato, al quale la civile, le prospettive di crescita del Paese- e a manipolare l’opi- Costituzione assegna in modo esclusivo il potere di convocarle, nione pubblica mediante il controllo diretto e indiretto dei mass era in visita all’estero. media. Tutto ciò che può contrastare tale indirizzo –opposizione Alla Regione, il Pd, elettosi un nuovo segretario, blocca l’inciucio politica e sociale, l’indipendenza dei poteri costituzionali (Capo incipiente, peraltro bocciato dalle primarie. Subito dopo Lombardo dello Stato, Corte Costituzionale, Magistratura), la libertà di e tutto il centrodestra riaprono le trattative per ri- stampa- è attaccato per essere demolito o reso compattare la maggioranza. Rimangono in piedi È stato dimostrato compiacente e silenzioso. tutti gli screzi tra i partiti della maggioranza, ma quanto illusoria e È la questione della democrazia a rischio. è stato dimostrato quanto illusoria e strumentale strumentale fosse C’è da augurarsi che in Sicilia e nel Paese, fosse stata la ventilata ipotesi di un accordo tra presa coscienza di tale rischio, le forze dell’op- Lombardo, Miccichè-Dell’Utri e parte del Pd, stata la ventilata ipo- posizione tornino a dare della Politica un’imma- contrabbandata dai suoi sostenitori come tesi di un accordo tra gine diversa, di servizio e di cura dell’interesse grande innovazione politica e come prova del Lombardo, Miccichè- generale. “Partito del Sud”. Dell’Utri e parte del Il rinnovamento passa dal recupero d’imponenti Continua la “Campagna antimafia” del centro- Pd contrabbandata strati sociali alla partecipazione politica in prima destra il quale, dopo le proposte di legge per come prova del “Par- persona, consapevole e libera, non affiliata per neutralizzare le intercettazioni e per il “processo correnti né nella condizione umiliane di suppor- breve” che consentirebbe di prescrivere i pro- tito del Sud”. ter. Basta guardare come si organizza da cessi a carico di Berlusconi e di altre migliaia di tempo, fuori dai partiti attuali, quella parte della procedimenti giudiziari pendenti, si propone di vendere all’asta i gioventù che vuole partecipare a qualcosa di utile e idealistico. beni confiscati ai mafiosi, i quali così potranno riacquistarseli, ma- Organizzazioni di volontariato, associazionismo culturale, sono gari con i soldi ripuliti grazie allo scudo fiscale. Contemporanea- i terreni scelti per queste nuove prove di cittadinanza. La stessa mente vanno segnalate le manifestazioni di esultanza degli stessi antimafia sociale nel complesso si è espressa fuori dai partiti, uomini del centrodestra per la cattura di Raccuglia, da diciassette ma ha costituito una diga contro il silenzio della politica sulle anni latitante con tre condanne all’ergastolo alle spalle, grazie al mafie e ha contribuito all’impegno costante delle istituzioni ricor- lavoro di investigatori, senza straordinari pagati, e di inquirenti, gli dando ogni giorno che le mafie potranno essere sconfitte allor- stessi accusati di essere politicizzati, che hanno usato quelle inter- quando l’intera classe dirigente sarà investita da un processo cettazioni che si vorrebbero eliminare. rigeneratore che la porti a privilegiare gli interessi generali del Nel frattempo la grande stampa denuncia (ASud’Europa l’aveva Paese, contro quelli egoistici di gruppo, tra cui quelli mafiosi. In anticipato) lo “spopolamento del primo avamposto giudiziario di tal caso Libertà, Democrazia e Giustizia sociale avranno fatto controllo di legalità”per l’assenza di pubblici ministeri a Barcellona, un passo avanti. Gerenza A Sud’Europa settimanale realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali “Pio La Torre” - Onlus. Anno 3 - Numero 41 - Palermo, 23 novembre 2009 Registrazione presso il tribunale di Palermo 2615/07 - Stampa: in proprio Comitato Editoriale: Mario Azzolini, Mario Centorrino, Gemma Contin, Giovanni Fiandaca, Antonio La Spina, Vito Lo Monaco, Franco Nicastro, Bianca Stanca- nelli, Vincenzo Vasile. Direttore responsabile: Angelo Meli - Responsabile grafico: Davide Martorana Redazione: Via Remo Sandron 61 - 90143 Palermo - tel. 091348766 - email: [email protected]. II giornale è disponibile anche sul sito internet: www.piolatorre.it La riproduzione dei testi è possibile solo se viene citata la fonte In questo numero articoli e commenti di: Sara Alfano, Alessandra Bonafede, Filippo Brunengo, Federico Calcagno, Mario Centorrino, Giusy Ciavirella, Dario Cirrincione, Andrea Fazio, Franco La Magna, Giuseppe Lanza, Salvatore Lo Iacono, Vito Lo Monaco, Giuseppe Lupo, Davide Mancuso, Giuseppe Martorana, Ca- milla Menozzi, Alessio Pelle, Francesca Pistoia, Jacopo Sericano, Gilda Sciortino, Maria Tuzzo, Pietro Vento. Le autostrade del mare restano solo un sogno Da 28 anni se ne parla ma nessun progetto Dario Cirrincione ffondano i progetti per le autostrade del mare in Italia. Solo forniti alla Corte dal Ministero e dalle singole Autorità ed 260 milioni, sui quasi 1.700 stanziati dallo Stato per attuare Aziende. I lavori risultano generalmente aggiudicati attraverso Agli interventi programmati, sono stati utilizzati per comple- gare pubbliche, ma si sono riscontrati casi di eccesso di ribasso tare le opere portuali. Le cifre rientrano in una tranche più ampia e, in alcuni casi, appare troppo estensivo il concetto di somme (2.717.243.411,27 €) destinata ad interventi di ampliamento, am- a disposizione della Amministrazione che arrivano anche a su- modernamento e riqualificazione dei porti. L’analisi, effettuata dalla perare come importo quello dei lavori aggiudicati a base sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni d’asta». dello Stato della Corte dei Conti, ha preso in esame il periodo che Alcune delle Autorità esaminate (Augusta, Catania, Palermo, va dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2008 e riguarda i finanzia- Taranto, Venezia) non hanno avviato nessun intervento. Altre, menti concessi con le leggi 488/1999, 388/2000 e 166/2002. Se- come Ancona, hanno effettuato interventi solo in maniera par- condo i magistrati contabili, che hanno elaborato i dati forniti dal ziale (con i finanziamenti delle leggi del 1999 e del 2000); men- Ministero dei Trasporti e dalle Autorità portuali, gli interventi og- tre Brindisi e Salerno hanno il 90% delle risorse ferme allo stato getto del programma sono 202. Al 31 dicembre 2008, di questi, 70 progettuale. erano ancora alla fase di progettazione, 34 in corso e 98 terminati. Otto le Autorità ed Aziende che non hanno ancora utilizzato le Tali opere, si legge nella relazione della Corte dei Conti, hanno ri- risorse derivanti dalla legge 166/2002 (Disposizioni in materia guardato pressoché tutte le Autorità portuali e le Aziende speciali di infrastrutture e trasporti) i cui mutui sono stati tutti stipulati ed hanno avuto per oggetto anche interventi di modeste dimen- nel 2005. «Non adeguata», secondo la Corte dei Conti, l’azione sioni. La prima volta che in Italia si è parlato di autostrade del mare era di monitoraggio svolta dal Ministero, poiché, si legge nella re- il 1981. Nei lavori propedeutici alla stesura del Piano generale dei lazione, «si è dovuto rilevare come manchino precisi dati uffi- trasporti, si presero in esame i problemi del cabotaggio marittimo ciali in materia di traffico svolto attraverso le autostrade del e dell’uso delle rotte marittime come condizione essenziale per mare e raffronti (tonnellaggi, costi, tempi) con le altre modalità. consentire una distribuzione più equilibrata della domanda di tra- L’ultimo piano generale dei trasporti formalmente approvato ri- sporto delle merci, già allora gravante per oltre l’80% sulla strada, sale al 2001; da tale data sono stati elaborati una serie di bozze e per rendere più rapidi ed economici i trasporti in un Paese cir- preliminari, studi per masterplan, linee guida non ancora sfociati condato per tre parti dal mare, molto sviluppato in lunghezza ed al centro del Mediterraneo. Con il termine “autostrade del mare” si in- tende il complesso integrato di infrastrutture marittime e terrestri orientato a consentire il trasporto merci (e, solo in parte, passeg- geri) su percorsi misti, tracciati (stradali, ferroviari) e non tracciati (rotte marine) al fine di ridurre i costi del trasporto, velocizzarne i tempi r decongestionare il traffico. Lo sviluppo di questa intermodalità di trasporto si traduce diretta- mente in aumento dei livelli di sicurezza e tutela dell’ambiente. Se «gran parte del progetto generale è ancora da adottare – secondo le Amministrazioni – è colpa
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