Michel Houellebecq La Carta E Il Territorio
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Houellebecq_rassegna_set11:Layout 1 15/09/2011 13.00 Pagina 1 Michel Houellebecq La carta e il territorio Le polemiche e il Goncourt Oblique Studio 2011 Houellebecq_rassegna_set11:Layout 1 15/09/2011 13.00 Pagina 2 Michel Houellebecq, La carta e il territorio Le polemiche e il Goncourt © Oblique Studio 2011 Rassegna stampa di Francesca Arrigoni e Giada Di Giammarco Impaginazione e aggiornamento a cura di Valentina De Micheli In copertina: immagine tratta da mindthebook.wordpress.com/2011/04/30/sopravvivere/ , a commento di un passaggio estratto da La ricerca della felicità di Michel Houellebecq, Bompiani 2008. Houellebecq_rassegna_set11:Layout 1 15/09/2011 13.00 Pagina 3 Michel Houellebecq, La carta e il territorio Le polemiche e il Goncourt Michel Houellebecq, poco più che cinquantenne, suo «romanzo più maturo e complesso», anche originario di La Réunion, ha vinto nel 2010 il pre - La carta e il territorio , come ogni sua altra opera, mio Goncourt per il suo ultimo romanzo La carta ha suscitato, però, qualche polemica. e il territorio (Flammarion), uscito a inizio set - L’accusa mossa all’autore dalla rivista francese on - tembre in Francia e verso la fne dello stesso mese line slate.fr, questa volta, è stata di aver copiato al - in Italia, edito da Bompiani. L’8 novembre, nel cune descrizioni enciclopediche da Wikipedia. I ristorante Drouant, dove ogni autunno dal 1914 passi incriminati sono quelli in cui Houellebecq si viene assegnato il prestigioso premio letterario, abbandona a brevi digressioni sul politico Frédéric “l’enfant terribile” della letteratura francese ha Nihous, sulla mosca domestica, sulla cittadina di vinto al primo turno di scrutinio per sette voti Beauvais, sui commissariati di polizia e sull’hotel contro due. Candidato al premio già dal 1994 con Carpe Diem. La notizia è stata subito ripresa da Estensione del dominio della lotta , romanzo che altre testate, ma parlare di plagio appare eccessivo. gli è valso la fama di provocatore e di scrittore Le somiglianze con gli originali sono evidenti, ma polemico e irriverente, Houellebecq aveva sfio - più che rubare l’idea, Houellebecq ha riportato le rato più volte la vittoria: nel 1994, appunto, nel descrizioni trovate senza preoccuparsi di rielabo - 1998 con Le particelle elementari , l’opera che lo rarle. Lo scrittore, comunque, non si è scomposto ha reso noto al pubblico di massa, nel 2001 con e, in una video intervista su Le Nouvel Observa - Piattaforma e nel 2005 con La possibilità di teur , ha rivendicato il diritto di accedere e di uti - un’isola . Un trionfo, quello del novembre 2010, lizzare tutte le fonti di informazione disponibili, preannunciato da critici e quotidiani, e un ro - «inventandosi una narrazione fatta di patchwork». manzo, La carta e il territorio , che pur rientrando La smentita relativa a questa accusa non ha osta - perfettamente nello stile dell’autore, abbandona colato Florian Gallaire, blogger giurista specializ - trasgressioni e provocazioni e disegna, con un zato nella creazione di software gratuiti, nel met - tono insieme ironico e malinconico, il mondo pa - tere online, seppure per breve tempo, il romanzo rigino dell’arte contemporanea, che è copia sati - vincitore del Goncourt, appellandosi proprio al rica di quello reale. Definito da Houellebecq il fatto che, l’aver attinto a certi brani di Wikipiedia, Houellebecq_rassegna_set11:Layout 1 15/09/2011 13.00 Pagina 4 avrebbe reso l’ultimo libro di Houellebecq La presente rassegna stampa vuole tracciare il per - «un’opera libera». È bastato comunque un avver - corso che va dall’uscita del libro (con i più impor - timento della Flammarion perché il blogger riti - tanti articoli sulle polemiche che ne hanno accom - rasse la versione online gratuita. pagnato l’uscita e le recensioni sulle varie testate Altra voce non positiva sull’ultima fatica di Houel - italiane), alla vittoria del premio Goncourt, fino lebecq, cui ha dato spazio un lungo articolo de la agli articoli che, dopo il successo conclamato for - Repubblica , pubblicato nell’agosto del 2010, ossia malmente, commentano il romanzo con più di - prima dell’uscita in libreria del romanzo, è stata stacco dall’enfasi dei media per la novità editoriale. quella dello scrittore marocchino Tahar Ben Jel - Novità che ha consacrato Houellebecq come uno loun, giurato dell’Académie Goncourt. Nell’arti - dei maggiori scrittori contemporanei. colo lo scrittore stronca il romanzo di Houelle - becq: «Che cosa ci offre di nuovo, allora, questo romanzo? Qualche chiacchera sulla condizione umana, una scrittura affettata che pretende di es - sere pulita, tecnica, una finzione che convoca per - sonaggi reali e li mescola con altri inventati, un po’ di pubblicità per qualche prodotto di consumo e infine l’ultimo messaggio di uno scrittore che crede di essere fuori dal mucchio, al di sopra delle regole, eternamente maledetto e incompreso, e so - prattutto uno che non ama la vita né le vie della felicità. Detto questo, ammetto che il capitolo sull’eutanasia del padre in una clinica di Zurigo è notevole». La voce dello scrittore marocchino è piuttosto iso - lata, però, perché gran parte delle recensioni, che precedono il riconoscimento del premio letterario francese, sono entusiaste, parlando anche di «ca - polavoro sfiorato» e del romanzo più maturo dello scrittore, che ritorna a trattare i temi a lui più cari: la solitudine di chi è particolarmente sensibile, i li - miti delle relazioni amorose, il non senso che per - vade il mondo. Altre recensioni, pur sempre favorevoli, sottoli - neano, però, come in questa opera l’autore, come sopra accennato, abbia smorzato volutamente il tono provocatorio, cui i suoi lettori erano abituati, per ottenere il Goncourt. Qualunque sia il giudizio espresso dalla critica spe - cializzata, è un dato inconfutabile che le vendite del libro sono andate a gonfie vele: 250.000 le copie vendute già prima del riconoscimento del premio francese. 4 Houellebecq_rassegna_set11:Layout 1 15/09/2011 13.00 Pagina 5 Houellebecq protagonista del suo libro Fabio Gambaro, la Repubblica , 22 giugno 2010 A cinque anni di distanza dalla Possibilità di dopo aver raggiunto il successo fotografando carte un’isola , Michel Houellebecq si appresta a pubbli - geografiche, decide di dedicarsi alla pittura. Da qui care un nuovo romanzo intitolato La carte et le ter - le molte riflessioni sull’arte, a cui si affiancano di - ritoire , un’opera di oltre 400 pagine che dovrebbe versi passaggi dedicati alla democrazia, la società arrivare in libreria all’inizio di settembre. L’annun - dei consumi, la morte e l’utopia. Tra i personaggi cio è stato dato dall’editore Flammarion durante figurano anche una giovane russa, simbolo di un una riunione di presentazione dei suoi programmi amore impossibile, e un commissario di polizia ai librai, ai quali è stata proposta la lettura di alcune chiamato a far luce su un atroce delitto. I precedenti pagine del libro a venire, il cui testo definitivo sarà romanzi di Houellebecq – il cui nome comparirà pronto alla fine di luglio. Nel nuovo romanzo Ho - nella prossima edizione del Dizionario Larousse – uellebecq abbandona la fantascienza e ritorna alle hanno spesso scatenato accese polemiche. Questa modalità filosofico-sociologiche. Al centro della sto - volta La carte et le territoire potrebbe rivelarsi più ria – nelle cui pagine compare lo stesso Houelle - consensuale, permettendo allo scrittore di far di - becq, che si autorappresenta come uno scrittore so - menticare l’insuccesso di Nemici pubblici , il libro litario e misantropo – figura un giovane artista che, scritto due anni fa con Bernard-Henri Lévy. «Al centro della storia – nelle cui pagine compare lo stesso Houellebecq, che si autorappresenta come uno scrittore solitario e misantropo – figura un giovane artista che, dopo aver raggiunto il successo fotografando carte geo - grafiche, decide di dedicarsi alla pittura. [...]». Houellebecq_rassegna_set11:Layout 1 15/09/2011 13.00 Pagina 6 Alcolista e puzzolente: ecco Houellebecq secondo Houellebecq Andrea Nicastro, Corriere della Sera , 11 agosto 2010 Saranno anche «vecchi varani» o «volgari mignot - d’allevamento) per la sensibilità, l’intelligenza e la telle», come li chiama nel suo blog, ma quando ser - «capacità di fare addizioni e sottrazioni». La storia, vono, Michel Houellebecq sa come adoperare i ambientata nell’oggi, concreto, reale, pieno di rife - giornalisti. In primavera poche indiscrezioni, in rimenti di cronaca tra Parigi, l’Irlanda e la Francia estate il titolo del nuovo romanzo e la data del - profonda, è incentrata su tale Jed Martin, figlio di l’uscita: La carte et le territoire (la mappa – oppure un architetto di fama, che vive la sua piccola para - la cartina, la guida, come deciderà il traduttore ita - bola verso il successo come fotografo per le cartine liano – e il territorio), in libreria l’8 settembre per stradali Michelin e poi come ritrattista di celebrità. Flammarion. Ora addirittura una prima lettura. Alla sua prima esposizione chiederà proprio a Ho - Pierre Vavasseur del quotidiano le Parisien ha otte - uellebecq (il personaggio) di scrivere la prefazione nuto il privilegio di leggere le 428 pagine della del catalogo. Nel libro compaiono altri nomi di per - nuova opera dell’ex assistente informatico divenuto sone reali visto che (libera citazione) «non si può star letteraria. E qualche velo si alza. «Appassio - scrivere un romanzo senza vivere». Nomi come nante», «sconcertante», «uno dei meglio scritti di quello dell’anchorman del telegiornale di mezzo - Houellebecq» sono alcuni giudizi del primo critico, giorno di Tf1, Jean-Pierre Pernaut, che (nel ro - costretto a divorare le 428 pagine in 4 ore e mezza. manzo) si dimette per andare a dirigere la Michelin Estetica a parte, ecco che cosa emerge. Houellebecq Tv e diventare finalmente quel cantore della Francia è sempre lui, un po’ meno sboccato e sessuomane, rurale del buon vivere e della buona cucina che si ma lui. La tendenza autobiografica entra a piè pari era sempre sentito di essere. O lo scrittore Frédéric nel libro con un personaggio (?) dal nome di Ho - Beigbeder (degna guest star, autore dell’irriverente uellebecq, «puzzolente, alcolizzato, quasi rovinato e spassoso L’amore dura tre anni , Feltrinelli).