non è la libertà che manca. mancano gli uomini liberi. Leo Longanesi, 1905-1957

ANNO 6 NUMERO 16 POSTE ITALIANE SPA SPED.ABB.POST. - 45% - ART.2 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE TELEFONO 02 36560007 [email protected] SABATO 21 APRILE 2007 A 1,50 COMMA 20/b LEGGE 662/96 D.C. MILANO N.362 DEL 17/06/2002 VIA SENATO 12, 20121 MILANO E-MAIL: [email protected] [email protected]

libertà • responsabilità • giustizia • società • famiglia • stato • democrazia • Dio • natura • cultura ATLANTE DELL’UOMO LIBERO Le 10 parole che reggono Un decalogo il mondo SOMMARIO in 1000 L’INTERVISTA Magdi Allam: citazioni per perché sto comprendere con Israele a cura di Angelo Crespi la modernità. a pagina 3 Iniziamo MISTERI Sveliamo da Libertà l’enigma perché di Leonardo Gianluca Montinaro nella politica a pagina 4 d’oggi tutti L’ALTRA STORIA Cosa cela si professano il 25 Aprile? liberali Ugo Finetti a pagina 5 molte volte FILOSOFIA Berlin come senza esserlo. te lo smercia In ogni caso, “Repubblica” Giancristiano Desiderio secondo noi, a pagina 7 è più LETTERATURA I 7 grandi importante d’Italia avere a cuore secondo noi Luigi Mascheroni la libertà alle pagine 10 e 11 che non INTERNET La “Second dichiararsi Life” delle liberali meraviglie Giuseppe Romano e Francesca D’Angelo a pagina 13

LA MOSTRA Tutta l’arte a cura di delle donne Marco Respinti Beatrice Buscaroli a pagina 11 alle pagine 8 e 9 © David Lees/CORBIS

Il Domenicale Il Circolo è un settimanale di cultura in concerto. presente in edicola dal 2002. Per festeggiare Benedetto XVI Da questo numero siamo a pagina I L’Italia dopo in abbinamento con il Giornale. i “fatti cinesi” di Milano Franco Frattini Da sabato 28 aprile a pagina I Il Domenicale uscirà al prezzo speciale di e0,50 in allegato a il Giornale Per diffondere la cultura ci siamo fatti in 150.000* Oggi è in omaggio con E LE NOVITÀ NON FINISCONO QUI... Ogni sabato dal 28 aprile troverete il nuovo numero de + a solo e1,50

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EDITORIALE di Angelo Crespi Perché dico: VIVA ISRAELE Di nuovo brevi considerazioni Magdi Allam racconta il suo prossimo libro in uscita a metà maggio. E aggiunge: il Papa è sulla cultura di destra, che c’è alvolta vale la pena potenza vincente, mentre l’ultimo baluardo dell’Occidente. Gli Usa in Afghanistan stanno sbagliando strategia ripetersi, foss’anche mancavano le stategie e le T solo per chiarire a sé relazioni affinché essa si di Angelo Crespi stessi una certa idea. Due propagasse. Le cose putroppo settimane fa, ci eravamo non sono cambiate molto. opo il discusso libro sull’Ita- permessi di controbattere Nonostante le gravi lia, Magdi Allam sta per un’opinione di Ernesto Galli mancanze del governo Prodi, D uscire in libreria il 15 mag- della Loggia, convinto la cultura di sinistra detta gio con un libro altrettanto provo- da sempre che la cultura ancora legge e il meccanismo catorio dal titolo Viva Israele. Dal- di destra non esista, o dell’egemonia prosegue l’ideologia dell’odio alla civiltà del- comunque non sia in grado indisturbato, anzi si rafforza. la vita. La mia storia (Mondadori) di imporsi nello spazio Un piccolo esempio vale per Per molti intellettuali pur di diver- pubblico e dettare la parole tutti: si stanno svolgendo se culture sembra che la difesa del- chiave del dibattito sullo scenario internazionale l’Occidente non possa prescindere quotidiano. Obiettavamo che alcune campagne elettorali dalla difesa di Israele. È così? dietro il civettuolo schermarsi che vengono seguite con Proprio così. Ho sperimentato in di Galli della Loggia come interesse anche in Italia. prima persona la realtà di quel pro- terzista, proprio l’autorevole Prendiamo l’America: tutti cesso deleterio che inizia con l’odio intellettuale del Corriere i quotidiani parlano dei due nei confronti di Israele e con l’incita- della Sera fosse, insieme ad candidati democratici, mento alla guerra e all’esercizio del- altri di via Solferino, un Obama e Hillary Clinton, la violenza contro Israele e poi fini- esponente di quel pensiero mentre i candidati sce con l’infierire contro tutti i diver- cui una destra moderna repubblicani meritano il si. Si comincia con gli israeliani, poi dovrebbe tendere: liberale e silenzio. Oppure la Francia: si passa agli ebrei tout court anche conservatore, con grande la candidata Ségolène Royal se di cittadinanza egiziana, poi ci si anelito riformista, in grado in quanto a consenso stampa accanisce contro i cristiani copti, di difendere i valori della qui da noi sbaraglia tutti. © Peter Turnley/CORBIS poi contro i musulmani eterodossi, tradizione cattolica senza Infine l’Inghilterra: si cita poi contro quelli laici e liberali, fino missività nei confronti di chi ci mi- felice sodalizio tra fede e ragione. Il co globalizzato dopo che nel 2001 all’esplosione di quel terrorismo i- naccia, di chi predica la violenza e il Papa però è solo anche all’interno aveva subito il più grave attentato ter- slamico che non discrimina in alcun terrore, immaginando che si possa della chiesa cattolica nella quale roristico della storia. Tuttavia denoto BASTA CON L’EGEMONIA DI SINISTRA, MA BASTA modo tra l’insieme dei musulmani. arrivare tramite il dialogo, conside- sussistono tendenze addirittura l’assenza di una visione lungimirante Per questo motivo se vogliamo sal- rato non come uno strumento bensì contrapposte a quelle del pontefice, nella gestione dei due scacchieri sui ANCHE CON LA VOLONTARIA SOTTOMISSIONE vaguardare il diritto alla vita di tutti come un fine di per sé, ad un com- che trovano linfa in un più generale quali gli Stati Uniti sono coinvolti, DELLA DESTRA A UNA CULTURA CHE NON C’È PIÙ dobbiamo cominciare difendendo il promesso pur se dall’altra parte la contesto occidentale di relativismo e Irak e Afghanistan. Gli americani im- diritto di Israele all’esistenza, per- nozione di compromesso è assolu- nichillismo. In sostanza sono co- maginano di poterne uscire con una ché è la violazione di quel diritto che tamente inesistente. La crisi del- munque convinto che il Papa e Israe- strategia che ritengo sbagliata e con- apparire bigotto, capace di Cameron più come fenomeno tiene in vita una deleteria ideologia l’Occidente potrebbe essere spiega- le sono le due realtà in grado di arre- troproducente. Una strategia basata fare revisionismo storico ad giovanile che come nuovo dell’odio, della violenza e della ta con un aneddoto che usava Wi- stare l’invasione dei nuovi barbari, sull’assunto che sia possibile conte- alto livello senza timori di forte esponente conservatore. morte che non risparmia nessuno. ston Churchill: «la persona conci- nati islamici, che stanno minaccian- nere e sconfiggere il terrorismo che fa sembrare fascista. Certo, Così, tanto per far capire cosa Qui è in gioco qualcosa di più della liante è quella che nutre il coccodril- do la comune civiltà del mondo. riferimento alla jihad, intesa come aggiungevamo, questi significa egemonia di sinistra difesa del cardine della civiltà occi- lo con la speranza di essere mangia- guerra santa, alleandosi con altri isla- intellettuali dovrebbero e quanta ancora sudditanza dentale, cioè il diritto alla vita, è in to per ultimo». Come sappiamo Eppure, stando ai dati, l’Euro- mici integralisti radicali, come i fra- assumersi l’onore e l’onere c’è a destra, il libro-manifesto gioco la difesa dell’essenza stessa l’Occidente in quel periodo purtrop- pa sarebbe votata al suicidio de- telli musulmani. Con l’errato convin- di una presa di coscienza di Obama con gloriosa della nostra umanità. po finì per assecondare il nazismo mografico. Alcuni studiosi pensa- cimento che quest’ultimi almeno maggiore, benché prefazione di Walter Veltroni pagandone catastrofiche conse- no che la tendenza alla bassa nata- operano nel rispetto formale delle abbandonare posizioni di viene pubblicato da Rizzoli; Carlo Panella nel suo ultimo guenze. lità sia impossibile da invertire. E leggi all’interno di un ambito più o comodo come il terzismo il libro-manifesto di Sarkozy saggio, Il fascismo islamico (Riz- che quindi saremo invasi senza meno democratico. In realtà essi mi- imponga qualche sacrificio con l’altrettanto importante zoli), spiega l’incapacità dell’Oc- In un recente dibattito pubbli- combattere. rano al medesimo obiettivo degli in termini di consenso. prefazione di Gianfranco cidente, soprattutto dell’Europa, a co Lei ha definito il Papa “l’ultimo Il suicidio demografico dell’Eu- jiahdisti e di Bin Laden, cioè quello di Altresì, siamo consapevoli Fini, dalle pur meritorie comprendere la minaccia che pro- baluardo dell’Occidente”. Perché ropa è l’aspetto più tangibile di un imporre un califfato islamico regola- che una parte della colpa edizioni Nuove Idee viene per esempio dall’Iran. An- questa convinzione? crollo della civiltà europea all’inse- mentato sulla base della sharia. Eb- per cui i cosiddetti terzisti coordinate dal bravo Fabio che quando l’antisemitismo è Perché sono uno strenuo soste- gna della perdita dei valori, di ogni ri- bene questa strategia americana peg- prendono le distante dal loro Torriero. Inutile domandarsi espresso come nel caso dello statu- nitore delle posizioni assunte da Be- ferimento identitario, del mancare di giora la situazione perché consolida naturale sbocco politico, perché e percome, neppure to di Hamas, si cerca di glissare. nedetto XVI non solo a difesa della una politica etica che realizzi il bene all’interno stesso dell’Occidente e dei cioè la Casa delle Libertà, chiedersi quali tra i due libri Ci sono vari motivi che genera- sacralità della vita, ma a difesa di della collettività. In Italia tutto ciò è Paesi musulmani un potere teocrati- sia ascrivibile a una classe sarà più distribuito, quale tra no l’atteggiamento lassista dell’Oc- una concezione di dialogo che deve ancora più evidente e dimostra le dif- co radicale che avrà molto più forza e politica che non è stata i due manifesti politici sarà cidente. Il primo è il permanere di basarsi sull’accettazione della real- ficoltà di un Paese in controtenden- potere nel condizionare le future ge- in grado di convincere riconosciuto dal grande una realtà di collusione ideologica tà per quello che è. Cioè evidenzian- za. Basti pensare al comunismo che nerazioni, nel plasmare le loro menti. questo mondo che ha risorse pubblico. Domande oziose. con l’antiebraismo, l’antisionismo e do le diversità congenite presenti in Europa non trova più consensi, Una minaccia molto più seria per intellettuali e autorevolezza. Lo sforzo congiunto del l’anti israelismo che ha origini reli- nelle varie religioni e culture, e veri- mentre in Italia arriva al governo. l’Occidente perché si permette loro Un anno fa, in occasione Domenicale e del Giornale giose e ideologiche. Il secondo fatto- ficando se si condividono i valori Gli Stati Uniti non sono ancora di entrare e di forgiare le coscienze della sconfitta elettorale di vorrebbe porre rimedio re è la pavidità dell’Occidente che fondanti della nostra umanità, con riusciti a definire la questione af- dei musulmani e di condizionare la aprile, il Domenicale aveva al problema di una cultura non è più in grado, per la perdita dei la consapevolezza che su questi va- ghana né quella dell’Irak. Lei ri- realtà stessa dei non musulmani in lanciato una provocatoria che è già senso comune propri valori e della propria identità, lori non si può accettare alcun mer- tiene che questi due Paesi, come Occidente. È una versione del relati- proposta: di progettare un tra la gente, ma non trova per la sua fragilità interna, di assu- canteggiamento. Soltanto così si alcuni sostengono, possano diven- vismo e del multiculturalismo appli- “gramscismo liberale”, ancora i meccanismi mere un atteggiamento compatto, può immaginare un percorso che tare due nuovi Vietnam? cata su base internazionale, a bene- convinti che in Italia la e i luoghi per imporsi forte e determinato per fronteggiare sfoci in una comune civiltà dell’uo- L’America ha il merito di aver as- ficio degli estremisti islamici, che è cultura di destra fosse in nel dibattito pubblico. • i nemici della vita. Si preferisce as- mo. Benedetto XVI ha riassunto più sunto una posizione chiara e forte più pericolosa di ogni altra via per sumere quell’atteggiamento di re- volte questa concezione esaltando il nella lotta contro il terrorismo islami- trovare la pace. • La legge elettorale sul filo dell’onore Montesquieu diceva che la qualità della successione distingue i regimi migliori. E Prodi...

entre la paura domi- deve scrivere la nuova legge, di Mario Segni e al loro fianco ferazione, il referendum si è la Corte Costituzionale di na il cuore degli uo- che dovrà servire tutti, ma do- si schierò la politologia di Ar- trasformato in uno dei metodi pronunciarsi sull’ammissibi- Mmini che vivono sot- vrà, allo stesso tempo, umi- turo Parisi e il costituzionali- normali, a suo modo ricor- lità dei quesiti referendari pri- to il dispotismo, il sentimento liare le fazioni per la salvezza smo di Augusto Barbera. Non rente e abituale, di partecipa- ma e non dopo la raccolta del- dell’onore e la ricerca della del Regno. fosse che per questo, gli sa- zione alla lotta politica. E in le firme? Anche per impedirle virtù dominano nelle società La legge elettorale è esat- rebbe difficile riconoscersi tal senso, tanto il dettato co- di assumere un ruolo, più che aristocratiche e in quelle de- tamente come la legge di suc- nell’attuale fervore anti-refe- stituzionale del 1948 quanto improprio, di “corte di cassa- mocratiche. Così pensava cessione e dovrebbe essere rendario di un presidente del la legge istitutiva del maggio zione”, giudice e arbitro della Montesquieu. Pensieri dav- scritta con lo stesso senti- Consiglio che porta il suo del 1970, per forza di cose le- durata dei governi e della vita vero lontanissimi dalle odier- mento di ottima fede, recipro- stesso nome e cognome. La gata alla vicenda divorzista, dei parlamenti. Si risparmie- ne cronache di riforma della ca lealtà, senso dell’onore. Fu politica in Italia ha più fanta- mostrano significative incon- rebbero tempo e denaro. So- riforma elettorale. così nella storia della Repub- sia dei suoi protagonisti. gruenze. prattutto si presidierebbe, in Battuto due volte di segui- Forse troppo basso il tetto termini più nitidi, l’indipen- Sopravvissuto un po’ per caso alle proprie to in Senato, sulla politica di di 500mila firme, certo troppo denza della Consulta. Ed è ir- contraddizioni, sul tema decisivo il governo difesa prima e sulla politica alto il quorum del 50% più rinunciabile, perché l’eserci- internazionale poi, l’esecuti- uno necessario perché un re- zio di democrazia diretta non deve affrontare lo spettro del referendum vo e i suoi ministri son riusciti ferendum sia valido. Nel sia capriccioso, né lo appaia. a rinascere grazie a un’inedi- 1948 a questo tetto corrispon- In democrazia rappre- È ancora Montesquieu a blica. L’ordine del giorno Gio- ta inversione di marcia. Deru- deva la percentuale di quasi 2 sentativa, ogni iniziativa re- spiegarci che quando le mo- litti, che dettava il principio bricate fra le “varie ed even- elettori su 100, oggi il rappor- ferendaria altera il gioco par- narchie traballano e vi sono proporzionale, fu votato alla tuali” politica di difesa e poli- to è soltanto di un elettore su lamentare. Ma il suo scopo è tumultuosi periodi di reggen- Costituente prima della Co- tica internazionale, la riforma 100. Così come, per raggiun- proprio questo. Assai meno za, è venuto il tempo di porre stituzione. Nessuno pensava della legge elettorale ha preso gere il quorum, i 14 milioni di abusivo, in fondo, di quel mano alla legge che regola la allora che sarebbe un giorno posto fra gli appuntamenti elettori di quarantatré anni fa che sembra esser diventato il successione al trono. Si riuni- stato possibile farne oggetto della legislatura ineludibili sono diventati più di 24 milio- profilo dei ministri della Di- scono allora i Grandi del Re- di referendum. Come accad- dal Parlamento e a loro modo ni. Ma ancora più importante fesa e degli Esteri, la cui au- gno per scegliere una nuova de, invece, nel 1993. decisivi per l’esistenza del è un altro profilo istituziona- torità di fronte alle assem- dinastia e per designare chi Ci fu in Italia una stagione governo Prodi: di qui lo scon- le, che non si riduce ai numeri blee si è irrimediabilmente succederà al Grande Re che di fervore referendario in te- tro, pur esso ineludibile, con e che anzi implica di non farsi appannata; e non a causa non c’è più. Solo il sentimen- ma di riforma elettorale. Ro- la prospettiva referendaria. imprigionare dai numeri. della legge elettorale. • to dell’onore può ispirare chi mano Prodi la visse all’ombra Da forma eccezionale di legi- Perché non consentire al- Luigi Compagna 4 IL DOMENICALE L’ALTRA STORIA SABATO 21 APRILE 2007

Si annuncia prossimo a Firenze il ritrovamento della Battaglia di Anghiari, l’affresco del genio di Vinci nascosto da Giorgio Vasari L’ULTIMO ENIGMA DI LEONARDO Sotto i muri del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio, si cela un “trattato di filosofia” sulla guerra e sull’animo umano di Gianluca Montinaro TORNA IN LIBRERIA LA BIOGRAFIA DI VECCE prile 1503. Firenze. Pier So- derini, gonfaloniere a vita Testo imprescindibile per approfondire Adella restaurata Repubblica, le vicende biografiche e l’opera ingaggia i due più celebri pittori del- di Leonardo da Vinci rimane il vasto studio l’epoca, Leonardo da Vinci e Miche- di Carlo Vecce, Leonardo, langelo Buonarroti, per affrescare il appena ripubblicato nella collana “Profili” Salone dei Cinquecento di Palazzo da Salerno Editrice (pp. 520, e28,00) Vecchio, sede delle supreme magi- in una edizione accresciuta strature cittadine e simbolo delle li- e rinnovata graficamente. bertà repubblicane. Due le pareti da Ripercorrendo la vita del genio di Vinci, decorare, di vaste dimensioni (17 Vecce si sofferma su tutti gli aspetti metri di larghezza per 7 di altezza), del personaggio, traendo un’analisi una giustapposta all’altra. Al più a tutto tondo dell’inventore, dell’artista, del visionario, del “profeta” e dell’uomo. nell’affresco G.M. scomparso leonardo ritrae la fine dell’utopia ritraeva un gruppo di quattro cava- dell’umanesimo lieri (Niccolò e Francesco Piccinino, comandanti dell’esercito visconteo, e Lorenzo Scarampo e Giampaolo anziano Leonardo viene assegnata Orsini, condottieri dell’armata fio- quella di destra (come scrive Gior- rentina) nel pieno del furore della gio Vasari ne Le vite de’ più eccellen- mischia, in profonda torsione, men- ti architetti, pittori et scultori italia- tre lottano vorticosamente per il ni), al giovane Michelangelo quella possesso dello stendardo. I volti dei di sinistra. Il programma iconografi- cavalieri non hanno nulla di umano, co, richiesto ai due pittori dal gonfa- distorti come sono dalla violenza loniere, risponde a una precisa logi- dello scontro. Armi e i cavalli sem- ca di affermazione politica e milita- brano infuocati dagli eventi incon- re della risorta repubblica. Come già trollabili della guerra che scatena la il David anche queste due opere de- forza fisica e il furore dell’uomo, vono infatti mostrare la solidità e il Sopra: La battaglia di Anghiari, copia di Rubens dagli schizzi preparatori di Leonardo da Vinci, Louvre, Parigi preda di tutti i sensi più ferini e be- radicamento delle istituzioni repub- stiali. In guerra l’individuo cede il blicane e dissuadere da ogni possi- sione per recarsi a Roma. Leonardo del dipinto doveva rappresentare lo mento, una sfida a colpi di pennello, va, sessant’anni dopo, Giorgio Va- passo all’animale. Quanta distanza bile tentativo (soprattutto da parte invece (prima di lasciare anche lui scontro fra quattro cavalieri in lotta un significato nascosto, un affresco sari. Il progetto politico-iconologico dall’equilibrio dell’uomo vitruvia- dei Medici) di instaurare nuove for- Firenze, nel 1506, ma per Milano) per il possesso di uno stendardo (il scomparso. Ma qual è la vera ragio- portato avanti da Cosimo I era infat- no. La battaglia di Anghiari riflette me di cesarismo. A entrambi è tenta di trovare una via alternativa vessillo di Firenze), mentre attorno ne della copertura del lavoro di Leo- ti di carattere opposto a quello volu- quindi commissionata la rappre- alla veloce tecnica dell’affresco a sarebbero stati dipinti alcuni episo- nardo? Cosa nascondono di così to da Pier Soderini. Cosimo I, capo sentazione di una battaglia del pas- lui, artista dai tempi lunghi e dai nu- di minori. Conosciamo anche i sog- sconvolgente le pareti del Salone dei di una casata già cacciata in passato distorti dalla sato (del periodo antecedente all’a- merosi ritocchi e ripensamenti, non getti del lavoro di Michelangelo. Cinquecento di Firenze? Il futuro due volte da Firenze, esercitava il violenza dello scesa al potere di Lorenzo il Magni- troppo congeniale. Prova quindi, L’artefice della Sistina si sarebbe vo- potrà forse dissipare questo enigma suo potere in modo dispotico, esau- scontro, uomini e fico) vinta dalla Repubblica Fioren- anche per dare maggior resistenza luto dedicare, nella Battaglia di Ca- che non riguarda solo il mondo della torando da ogni carica, anche for- tina. Michelangelo sceglie di ritrar- ai colori, a utilizzare l’encausto, se- scina, a un tema a lui molto caro, pittura ma la storia politica del ‘500. male, l’orgogliosa aristocrazia fio- cavalli sembrano re la battaglia di Cascina (avvenuta condo la descrizione fattane da Pli- l’articolazione del corpo nudo nello Dopo gli entusiasmi per la scoperta rentina e assumendo il titolo di du- sputare fuoco nel 1364 fra fiorentini e pisani) nio il Vecchio. Questa tecnica, che spazio, raffigurando un gruppo di di un intercapedine fra le pareti del ca. Spostò la sua dimora a Palazzo mentre Leonardo opta per quella di richiede una fonte di calore molto soldati fiorentini seminudi che si Salone dei Cinquecento, uno fra i Vecchio, in modo fosse chiaro che il Anghiari (svoltasi nel 1440 fra fio- forte per fissare i colori sulla parete, bagnano nell’Arno prima dello massimi esperti al mondo di diagno- potere era tutto nelle sue mani. Si quindi il pensiero di un Leonardo rentini e milanesi). si rivela però inadatta per un’opera scontro. stica applicata all’opera d’arte, costruì insomma l’immagine di ormai vecchio e disilluso, che ha vi- di così vaste dimensio- Il Salone dei Cinquecento era, al- Maurizio Seracini, una vita passata nuovo Augusto, padre, salvatore sto cadere l’utopia dell’Umanesimo ni. È infatti necessario l’epoca di Leonardo, la più grande sa- alla ricerca dell’affresco perduto, ri- della patria e pacificatore delle pas- (la rinascita di un mondo nuovo, Si può immaginare accendere enormi bra- la per la gestione del potere mai rea- prenderà la caccia, affiancato da sate discordie civili. Il suo program- morale ed estetico, basato sulle hu- che Giorgio Vasari cieri a poca distanza lizzata in Italia ma, per accentuarne un’équipe di esperti della Sovrin- ma artistico tendeva a mostrare la manae litterae) e che nutre poca fi- (a lato), dal dipinto, in modo da l’imponenza, Vasari la accorciò e la tendenza fiorentina (come trapela solidità e il potere suo e della fami- ducia nella intrinseca bontà della grande ammiratore asciugare molto rapi- innalzò di 7 metri, realizzando il sof- dagli ambienti del ministero dei Be- glia. Commissionò molte opere natura umana. Come altri umanisti di Leonardo da Vinci damente la parete. Pur- fitto dorato a cassettoni su cui si scor- ni Culturali). Convinto che «Vasari d’arte in tal senso: dalla sua effige (fra cui Giovanni Pontano, primo (sotto), abbia tentato troppo i sei assistenti di ge il trionfo di Cosimo, nuovo sovra- certamente non cancellò Leonardo equestre, scolpita dal Giambologna ministro del re di Napoli) anche di salvare la Leonardo, che aveva- no di Firenze, e la sottomissione della ma lo protesse» Serafini annuncia di ai ritratti ufficiali del Bronzino e del Leonardo, all’alba del XVI secolo, Battaglia di Anghiari no collaborato col città e dei quartieri. Ai lati dipinse sei Vasari. rivede la sua filosofia sull’uomo e coprendola maestro a stendere l’o- affreschi, simbolo della potenza dei Ovviamente la celebrazione fat- sulla società. Alla constatazione con un’intercapedine. pera, li pongono trop- Medici: da una parte la presa di Siena vasari ha salvato ta da Leonardo di una vittoria re- della intrinseca «tristizia» (come Un indizio in questo po vicini, col risultato e dall’altra la sconfitta di Pisa. Tutte le l’affresco pubblicana cozzava con il nuovo scriverà pochi anni dopo Machia- senso proviene di sciogliere i colori. modifiche della sala potrebbero aver di leonardo, corso politico. Ma c’era dell’altro. velli) della natura umana si accom- dallo stesso Vasari Pur se rovinata nella cancellato il capolavoro di Leonardo. Era la stessa natura dell’affresco a pagna la denuncia della «pazzia» che ha scritto, sua parte alta, la Batta- È possibile però immaginare che Va- celandolo alla vista essere polemica. Nella descrizione della guerra e della perversa amora- su una bandiera glia di Anghiari rimane sari, avendo una grande ammirazio- di cosimo i che Leonardo fa nel Trattato della lità del potere che, invece di arginar- del suo affresco, comunque esposta a ne per Leonardo, non abbia osato di- pittura su «Come figurare una batta- la, la fomenta. una frase in apparenza Palazzo Vecchio per di- struggere l’opera. Si può supporre ab- glia» spiega in modo preciso come Cosimo I, che aveva fatto del ce- senza senso: versi anni. Molti la ve- bia tentato, in qualche modo, di sal- poter procedere nella ricerca con ri- realizzare una scena di guerra «ove sarismo e del machiavellismo, i car- «Cerca, trova» dono e la riproducono, vare il dipinto, forse ricoprendolo con velazioni spettrografiche che mette- per necessità accadono infiniti sco- dini della sua azione di governo, che almeno fino al 1563 un muro protettivo. Un indizio in ranno in luce «i pigmenti particolari ramenti e piegamenti de’ composi- non disdegnava il ricorso all’ingan- quando, su ordine di questa direzione proviene dallo stes- usati da Leonardo e dei quali ci ri- tori di tal discordia, o vuoi dire paz- no e alla violenza, alla guerra e alle La sfida con Michelangelo Cosimo I, viene coperta da una nuo- so Vasari che ha scritto su una ban- mane un inventario fedele» senza zia bestialissima». E negli schizzi armi, non poteva certo sopportare Avvertendo la competizione, i va decorazione murale di tutto il sa- diera del suo affresco una frase in ap- danneggiare il lavoro successivo di sopravvissuti ritroviamo infatti tut- di avere nel proprio palazzo, nella due artisti si mettono subito al lavo- lone a opera di Giorgio Vasari. parenza senza senso, tranne se si Vasari. ta la lancinante disperazione dei sala ove avvenivano le cerimonie ro. Studiano gli spazi e stendono i La composizione leonardesca pensa alla Battaglia di Anghiari di combattimenti. Nella scena dello della sua corte, un affresco così po- cartoni preparatori. Nessuno dei oggi rimane nota soltanto attraverso Leonardo: «Cerca, trova». Il nuovo corso politico scontro per lo stendardo, lo spetta- lemico che, contestando alla base due dipinti viene però mai portato a una quindicina di copie in pittura Di certo, il mondo culturale e po- tore si trovava davvero davanti alla ogni dispotismo, contestava anche compimento. Michelangelo, dopo (fra cui anche quelle di Rubens) e da Le recenti scoperte litico al quale Leonardo faceva rife- raffigurazione della «pazzia bestia- il suo principio d’autorità. Il destino aver disegnato alcuni schizzi, pre- alcuni disegni autografi del Vincia- Insomma, gli elementi del giallo rimento era del tutto differente ri- lissima» della guerra. Trattato filo- del lavoro di Leonardo era ormai se- sto abbandona Firenze e la commis- no. Sappiamo che la scena centrale ci sono. Un genio del nostro Rinasci- spetto a quello nel quale si muove- sofico sulla natura umana l’affresco gnato. • SABATO 21 APRILE 2007 L’ALTRA STORIA IL DOMENICALE 5

LO SCAFFALE 25 Aprile: strategie di appropriazione DELLA SAGGISTICA esoterismo Perché in Italia la Resistenza viene letta alla luce della Rivoluzione francese riletta alla luce della Rivoluzione russa? L’unica biografia Un mistero storiografico che sconfessa quella realtà evidenziata perfino da Togliatti e da Parri nel primo Dopoguerra di un immortale La leggenda di un iniziato di Ugo Finetti gruppi di giovani liberali, giovani ge- tenuti marginali quando non diffa- individuale sia delle fasi storiche del- terprete e custode degli interessi na- on è facile fare della sto- nerosi, magnifici davvero e fra essi ri- mati come elementi che hanno “fre- la conquista del potere. zionali. Unità nazionale, fronte po- ria su un personaggio icorderemo in eterno i sol- cordo Franchi, caro indiavolato com- nato” la Resistenza al pari degli an- Applicando lo schema delle ca- polare, movimento operaio sono sta- N leggendario come il con- dati e gli ufficiali inglesi, pagno». Franchi è il soprannome del glo-americani. tegorie che gli ideologi del Komin- te le tre categorie centrali – e persino te di Saint-Germain, la cui fama si «Rdegli Stati Uniti, della Fran- comandante delle formazioni parti- tern, in particolare il filosofo unghe- la “scaletta” delle relazioni congres- propagò nel Settecento grazie al- cia, dell’Africa del sud, dell’Australia, giane Franchi: Edgardo Sogno (poi ar- Fronteggiare un poker d’assi rese Lukàcs, traevano dalla filiazio- suali – della politica comunista del la sua presunta immortalità. Ci ri- del Brasile, i quali hanno lasciato la restato da Luciano Violante negli anni Come sia stato possibile arrivare a ne hegeliana di Marx – dal singolare Dopoguerra. uscì una sessantina di anni fa in loro vita o versato il sangue loro per la Settanta come golpista e dopo assol- una storiografia sulla lotta partigiana all’universale attraverso il partico- Con questa ideologia quando, in un volume denso e analitico, in liberazione del suolo della nostra pa- to). Nell’indicare i protagonisti della che ha completamente ribaltato la lare – coscienza e storia procedono vista del primo decennale della Resi- cui si ripercorrono passo dopo tria. Il loro nome vivrà nel cuore del lotta di liberazione per Parri nel mag- realtà per cui è oggi dominante la for- passando attraverso un processo se- stenza, il vertice comunista incaricò passo le poche fonti storiche esi- nostro popolo». Così Palmiro Togliatti gio del 1945 i nomi da fare sono 3: il li- mula coniata dagli stalinisti italiani gnato da tre momenti: unità antifa- il giornalista Roberto Battaglia di dare stenti, Paul il 29 dicembre 1945 parlava dalla tri- berale Sogno, il generale Raffaele Ca- sin dal primo decennale della Resi- scista patriottica (lotta nazionale), un’impostazione storica ai fatti parti- PAUL Chacornac, buna del congresso di ricostituzione dorna e il comandante comunista del- stenza, nel ’54-’55, secondo cui i par- fronte popolare (lotta democratica), giani si prese come modello storio- CHACORNAC, studioso di del partito comunista in Italia dopo la le Brigate Garibaldi Luigi Longo. Ma il tigiani dovettero fronteggiare un “po- movimento operaio (lotta di classe). grafico la storia della Rivoluzione IL CONTE DI esoterismo tra fine della guerra. Ma negli anni e de- principale omaggio di Parri riguarda il ker d’assi” accomunando come loro francese di Georges Lefevre che a sua SAINT-GERMAIN, i migliori, ami- Mediterranee, Roma cenni successivi – non solo da parte ruolo svolto dal militare liberale:«Il nemici non solo i nazisti e i fascisti, volta aveva impostato la propria rico- co, nonché 2006, pp.246, e17,50 comunista – nessun oratore sarà più Generale Cadorna, a parte il valore ma anche gli Alleati e “la destra del i nomi di cadorna, struzione sulla falsariga dello svilup- editore, di Re- in grado di onorare questo impegno della persona degnamente amica con CLN”, mettendo cioè a fianco di Hit- pizzoni e sogno, po della rivoluzione russa secondo i né Guénon. Il preso di fronte all’eternità e di ricor- la quale si stabilirono ben presto rap- ler e Mussolini quanti invece, proprio furono via via bolscevichi. saggio, ora ripubblicato con la dare in aule scolastiche e universita- porti di viva cordialità, veniva a rap- Togliatti e Parri, esaltavano nel 1945 è curatela di Gianfranco DeTurris, è rie, in convegni storici o in manifesta- presentare fra noi quello che c’era di cosa difficile da spiegare cancellati dalla Lenin e Robespierre dunque interessante perché evita zioni celebrative in modo così com- migliore, di salvabile e di onorevole In effetti dalla einaudiana Storia storia resistenziale Il risultato fu di interpretare la no- tutta la scontata cianfrusaglia mosso e preciso un pari elenco del nelle vecchie tradizioni militari italia- della Resistenza italiana di Roberto stra storia alla luce dei fatti francesi esoterica e si concentra sulla figu- contributo di sangue versato sul terri- ne; veniva a significare che queste Battaglia del 1953, fino alla più recen- letti alla luce dei fatti russi. Come i ra del mitico conte come fu visto torio italiano da militari di altra nazio- formazioni partigiane si trasportava- te e autorevole storiografia Una guer- Una vera lotta nazionale è tale se bolscevichi avevano tripartito il loro dai suoi contemporanei: uomo nalità nella lotta armata contro i fasci- no nel nuovo esercito italiano che de- ra civile di Claudio Pavone del 1991, si ha come sua anima gli ideali di de- processo di conquista del potere nelle delizioso, molto colto e dalla rara sti e i tedeschi. ve nascere da questo movimento po- è consolidata una lettura della Resi- mocrazia che a loro volta possono tre celebri fasi (la rivoluzione antiza- intelligenza, galante, «prodigio- Eppure questo era in realtà il cli- polare (applausi vivissimi)». stenza secondo tre volti: lotta nazio- trovare vero compimento solo nella rista di febbraio–Kerenski–Lenin), so e singolare», lo descrive Casa- ma dell’Italia del 1945. Vale la pena di ricordare questi nale, lotta democratica, lotta di clas- giustizia sociale: è così che la classe così Lefevre aveva scadenzato sin da- nova e – dimenticavamo – ...im- Così infatti Ferruccio Parri – il vi- discorsi di Togliatti e Parri del 1945 se. Si tratta della riproposizione mec- operaia – e per essa la sua avanguar- gli anni Trenta la rivoluzione parigina mortale. cecomandante del Corpo Volontari perché evidenziano come simili sen- canica di una triade rispecchiante lo dia cosciente ed organizzata: il parti- attraverso il “crescendo” Lafayette- della Libertà, leader del Partito d’A- timenti e contenuti siano diventati schema ideologico che dagli anni to comunista di ogni singolo Paese – Girondini-Robespierre. zione, simbolo dell’antifascismo più del tutto estranei alle celebrazioni Trenta del Novecento caratterizza si rivela (prima agli occhi della singo- Pertanto dal Battaglia in poi, la fascismo intransigente che sarebbe stato di lì a che riguardano il 25 Aprile. I nomi di l’impostazione comunista sia dei gra- la coscienza individuale e poi dell’in- Resistenza prenderebbe forma dal- poco nominato presidente del Consi- Cadorna e Sogno sono cancellati, ri- di del processo di presa di coscienza tera collettività) la più autentica in- l’iniziale legittimismo militare con- Un caso che glio dell’Italia liberata e futuro sena- siderato come una sorta di “preisto- dura dal 1937 tore “indipendente” del PCI – parlava ria”, per poi passare attraverso lo Ipotesi sul delitto Rosselli il 13 maggio 1945: «Molte sono state Torino, 6 maggio 1945, partigiani della V Brigata G. Pochettini-XV divisione Alessandria, in piazza Vittorio stadio “magmatico” dell’alleanza le missioni alleate scese fra noi e la re- tra i sei partiti del CLN, e infine af- ompito arduo si è assunto ciproca conoscenza ha finito per ge- fermarsi pienamente solo dopo l'ar- Mimmo Franzinelli. Prima nerare fra noi una grande cordialità rivo in Italia di Togliatti come lotta C di lui solo Gaetano Salve- infondendo negli Alleati una profon- armata imperniata sulla classe ope- mini aveva affrontato, 50 anni fa, da stima verso i partigiani e verso raia e i suoi rappresentanti politici: i sul piano storico-documentario, il questo popolo che dimostrava di es- comunisti, e gli azionisti e i sociali- complesso assassinio di Carlo e sere non un popolo da temere, ma un sti filocomunisti. Nello Rosselli, alla ricerca di esecu- popolo che combatteva per riacqui- La fase fondativa della Resistenza tori, complici e mandanti. Se la giu- stare la libertà; e ce ne hanno dato di- è sostanzialmente “snobbata” (Pavo- stizia non è approdata ad alcun esi- mostrazione in una forma così simpa- ne nel suo ponderoso volume nem- to (nel 1949 la corte d’appello di tica e così sincera che ci faceva gran- meno cita Cefalonia), il capo politico Perugia prosciolse gli indagati), è la demente piacere, e – quando hanno (presidente del CLN dell’Alta Italia), il Storia a gettare luce su quei san- potuto – hanno effettuato lanci con liberale Antonio Pizzoni, e il capo mi- guinosi fatti del tanta ricchezza e tanta fiducia che si litare (comandante del Corpo dei Vo- MIMMO giugno 1937. meritano il ringraziamento più since- lontari della Libertà che unificava le FRANZINELLI, IL Visionan- ro». Il resoconto dell’epoca su questo brigate partigiane), il generale Raffae- DELITTO ROSSELLI, do fonti inedi- discorso tenuto dal “rappresentante le Cadorna, sono nomi del tutto sco- Mondadori 2007, te, Franzinelli pp.291, e18,50 del Partito d’Azione nel Comitato di nosciuti e ignorati nei libri di storia e analizza il qua- Liberazione Nazionale Alta Italia” al nelle celebrazioni ufficiali. Monteze- dro nel quale si Teatro Eliseo di Roma annotava: «ap- molo e Sogno risultano liquidati co- muovevano i due animatori di Giu- plausi, grida di “Viva gli alleati!”». me novelli Lafayette le cui gesta ap- stizia e libertà e poi i rapporti fra La Il ricordo delle varie componenti partengono a uno stadio solo iniziale Cagoule (organizzazione segreta politiche serve a Parri per sottolineare e meno importante della Resistenza, francese di stampo fascista) e am- il carattere di “esercito del popolo, così come i leader antifascisti non di bienti del ministero degli Esteri ita- esercito per il popolo nato dallo sfor- estrema sinistra sono considerati ele- liano (in primis il tenente Santo zo comune di tutti i partiti”, ma ciò menti “frenanti” del corso rivoluzio- Emanuele, responsabile dei Servizi non deve mettere in secondo piano nario come tanti Danton e Kerensky, informativi). Secondo Franzinelli l’importanza delle formazioni milita- mentre gli autentici antifascisti sareb- fu Emanuele a mettere in atto ciò ri:«Vi erano anche – prosegue Parri – bero gli eredi di Robespierre e Lenin.• che Ciano e Mussolini avrebbero desiderato ma che mai chiesero, coinvolgendo, nella parte operati- va, i fascisti francesi della Cagoule. Da Carlo Cattaneo al riformismo democratico resistenza Tutti i crimini Un denso volume, dedicato alla “città e al pensiero politico italiano dal Risorgimento alla Repubblica”, evidenzia dei partigiani il ruolo delle amministrazioni locali nel formarsi della coscienza democratica, a partire dalla Milano austriaca Un nuovo agile contributo el 2006 lo stesso autore ha al Risorgimento in poi, semplice luogo geografico a principio per cui possono i fondamentale l’opzione fede- partire delle Cinque giornate a livello nazionale». pubblicato, per lo stesso anche nella storia ita- emanazione di cultura doven- trenta secoli delle istorie italia- ralistica, sottolineando l’al- del marzo 1948 che lo videro In ogni caso, anche dopo il Neditore, Le pagine strappa- Dliana, non si può più do comprenderne i termini ne ridursi a esposizione evi- ternativa secca tra dispotismo protagonista come capo del processo di unificazione com- te della Resistenza, un agile volu- prescindere dal ruolo svolto, sociali, giuridici, economici, dente. Senza questo filo idea- asiatico e democrazia federa- Comitato di Guerra cittadino, pletato da casa Savoia, Catta- metto sui crimini di quei partigiani in chiave di elaborazione poli- e politici che la qualificano. E le, la memoria si smarrisce nel le occidentale. cioè contro il regime asburgi- neo continuò a sviluppare l’i- votati al comunismo che durante la tica, dalla “città moderna”, sono appunto questi «gli labirinto delle conquiste, delle In questa visione, soprat- co fino a quel momento elo- dea federalista di Stato uno e guerra civile pensarono di prepara- intesa come «raggruppamen- aspetti che pongono in corre- fazioni, delle guerre civili e tutto la Milano della domina- giato. Da quell’anno – eviden- plurimo, anche in disaccordo re la strada al- to di tanti uomini con interes- lazione città e pensiero politi- nell’assidua composizione e zione austrica, diventa sim- zia nel suo saggio Franco Li- con Mazzini che proponeva LODOVICO l’avvento, in si così differenziati che deb- co nella sua accezione di ela- scomposizione degli stati». bolo della capacità di far con- vorsi – la critica di Cattaneo al una forte decentralizzazione ELLENA, Italia, della dit- LE PAGINE bono integrare i propri rap- borazione attorno ai diversi vivere nel migliore dei modi sistema “austriacante” fu im- all’interno di uno Stato uno e tatura del pro- RITROVATE DELLA porti in un organismo di molti temi del rapporto tra uomo e Tra impero e polis possibili le esigenze di un im- placabile, visto la deriva etno- indivisibile. Nello stesso tem- RESISTENZA, letariato. membri» (secondo la defini- autorità o potere», come sot- Secondo Cattaneo infatti pero, seppur illuminato già di centrica e colonialistica tipica po, però, Cattaneo anticipò la Tabula fati Ora Lodo- zione di Georg Simmel). tolinea Robertino Ghiringhel- la storia del rapporto tra gli suo, e le giuste prerogative di dell’epoca metternichiana, convergenza tra democratici (tel. 0871/63210), vico Ellena tor- Difatti se il nostro Paese fu li nella prefazione ad un volu- uomini e l’autorità si biforca libertà di una città, in grado di tesa a limitare le libertà delle repubblicani federalisti e uni- Chieti 2007, na sul tema e da sempre considerato il Pae- me sul tema della “città”, che in due direttrici: da un lato gli autogovernarsi. singole città. tari, in chiave di opposizione pp.96, 10,00 con un secon- se delle cento città, solo in raccoglie gli interventi di ven- imperi (la Persia, Roma, e poi Proprio l’autogoverno lo- Non per questo però Cat- al sistema monarchico. do e altrettan- epoca post-unitaria si conso- ti ordinari di Storia delle dot- Carlo Magno, Luigi XIV, Na- cale, se non ostacolato da in- taneo abbracciò la causa sa- «Il Centro di questo nuovo to agile pamphlet d’indagine. Il te- lidò il passaggio definitivo al- trine politiche ed è frutto di un poleone...), dall’altro le città- toppi burocratici e autoritari bauda, convinto della natura repubblicanesimo – chiosa in ma non è nuovo, certo, ma solo la città: tra il 1861 e il 1901, il convegno organizzato all’U- stato greche, i governi muni- da parte del potere centrale, reazionaria della politica limine Livorsi – che concilia- ora se ne comincia a parlare con numero dei comuni con una niversità Cattolica di Milano cipali italiani, la confedera- sarebbe la forma politica più espansionista tenuta da Carlo va o pretendeva di conciliare una certa libertà, e la cosa resta popolazione tra i 50 e i 100mi- nel febbraio 2006. zion Elvetica e gli Stati Uniti auspicabile. Con questa idea, Alberto fino a quel momento. federalismo e Stato unitario sempre grave. Il mito di fondazio- la abitanti raddoppiò, mentre Tra le varie trattazioni, ap- d’America. E già poneva a Cattaneo affronta anche la Cattaneo vi contrapponeva «il decentralizzatore, Cattaneo e ne della Repubblica italiana, infat- Napoli, Roma e Milano assu- pare di rilievo l’analisi del metà dell’Ottocento come successiva storia milanese, a progetto di un’Italia libera Mazzini, e più in generale l’a- ti, pesca nel torbido e puzza di san- mevano le dimensioni di vere pensiero di Carlo Cattaneo, che solo a guerra vinta avreb- rea forte di ogni riformismo gue; ma, nonostante gli sforzi sto- metropoli, sfiorando il milio- non fosse altro perché il suo La be dovuto scegliere la propria democratico radicale e poi so- riografici e pubblicistici, il mondo ne di abitanti. città considerata come princi- • Robertino Ghiringhelli (a cura di), Città e pensiero forma istituzionale, per lui cialista, era e sarebbe stato, della politica sembra non prender- Da questo momento in pio ideale delle istorie italiane politico italiano dal Risorgimento alla Repubblica, necessariamente federativa non per caso Milano». Da quel ne atto. Libretti come questi sono poi, la città, “insieme di civi- del 1858, sta alla base della let- Vita e Pensiero, Milano 2007, pp.500, e35,00 invece che imperniata su un momento il vero e unico labo- quindi utilissimi, per esempio per tas e urbs”, si trasformò da tura per cui la città è «l’unico solo regno sabaudo, allargato ratorio politico italiano. • uso didattico nelle scuole. M.R.

SABATO 21 APRILE 2007 POLIS IL DOMENICALE 7

LO SCAFFALE Il filosofo frainteso da Scalfari & Co. DELLA SAGGISTICA princìpi Il vate di “Repubblica” è uno di quei maître-à-penser del “pensiero poco” (dopo quello “debole” e quello “molle”) che Ripartire hanno fatto di tutto per sminuire Isaiah Berlin, colui che vide nel razionalismo illuminista l’origine del totalitarismo dai doveri Filosofia e politica sociale

di Giancristiano Desiderio Le uscite più recenti tazione e manipolazione: «Il mio plu- e vengano prima i diritti o i sono Isaiah Berlin ralismo politico deriva dalle letture di doveri non è questione acca- niziamo con un aneddoto, che di George Crowder Vico e di Herder e dalla comprensio- Sdemica, come quella del- non fa mai male. Nel 1988, in oc- (Il Mulino) ed Erasmiani ne delle radici del Romanticismo». l’uovo e della gallina. Lo mostra in Icasione della cerimonia per il Pre- di Ralf Dahrendorf Già in La ricerca dell’ideale, pub- modo piacevole (nell’esposizione) mio Agnelli, a Torino, Isaiah Berlin e (Laterza). In Italia gli blicato sin dal 1994 ne Il legno storto e stringente (nell’argomentazio- Gianni Agnelli erano seduti l’uno ac- editori principali di Berlin dell’umanità da Adelphi e in circola- ne) Stefano Fontana, che, prima di canto all’altro. Parlava Norberto sono Adelphi e Feltrinelli. zione in edizione privata in Italia dal giungere alle coinvolgenti conclu- Bobbio e l’Avvocato si annoiava. Sir L’ultimo Adelphi 1988, Berlin diceva questa “cosetta”: sioni politiche, ritiene indispensa- Isaiah si avvide dell’insofferenza del è La libertà e i suoi «Poi venne l’incontro con La scienza bile chiarire presupposti e conse- suo vicino e gli disse: «Avvocato, fac- traditori, preceduto da nuova di Giambattista Vico. A Oxford guenze, princì- cia una cosa, pensi a tutte le belle Controcorrente; Il legno non c’era quasi nessuno, quel tempo, pi e implicazio- STEFANO donne che ha avuto e vedrà che si storto dell’umanità; che avesse sentito parlare di Vico, ma FONTANA, ni. Un lavoro sentirà meglio». Il presidente della Il mago del Nord; Il potere c’era un filosofo, Robin Collingwood, PER UNA POLITICA d’ago e filo ar- Fiat seguì il filosofico consiglio, si si- delle idee; Il riccio che aveva tradotto il libro di Croce su DEI DOVERI (DOPO ricchito da cita- stemò meglio sulla poltrona e dopo e la volpe; Il senso Vico, e fu lui a raccomandarmi di leg- IL FALLIMENTO zioni sempre della realtà; Impressioni gerlo. Quella lettura mi aprì gli occhi DELLA STAGIONE brevi e perti- personali; Le radici su uno scenario nuovo». DEI DIRITTI), nenti che cer- è la scuola di vico Cantagalli, Siena del Romanticismo. Insomma, Berlin ha (anche) una 2006, pp.112, e8,50 tamente si col- quella che insegna al Feltrinelli ha pubblicato chiara origine italiana con Croce, Vi- loca in un’otti- pensatore britannico Libertà, che contiene co e Niccolò Machiavelli. Dovrebbe ca filosofica cri- le virtù del Quattro saggi sulla essere per noi fonte non solo di orgo- stiana, ma – appunto – filosofica, libertà. La biografia glio, ma pure di verità; e, invece, la sempre razionale e ragionevole. liberalismo pluralista Karl Marx è di Sansoni, storiografia italiana s’infogna nella Che poi, come dice il titolo, debba- Vico ed Herder. Due studi faziosità di partito e anche un autore no essere i doveri a guidare la re- sulla storia delle idee di chiaro come Berlin diventa un “caso”. sponsabilità personale e la dimen- un po’ sul suo viso apparve un diste- Armando. Isaiah Berlin, sione sociale, non significa negare so sorriso. Il consiglio di Berlin, che ironia e libertà di Michael I controsensi del “Progresso” diritti, coscienze e libertà, bensì, al di lì a poco avrebbe ricevuto il Pre- Ignatieff è di Carocci. Ma cos’è lo “scenario nuovo” di contrario, fondarli più solidamen- mio «per la dimensione etica nelle Si segnala, inoltre, Tra cui parla Berlin? Una rivoluzione co- te. Leggere per convenire. G.R. società avanzate», si rivelò utile: il fi- filosofia e storia delle gnitiva. Vico è l’opposto di un relativi- losofo di Riga, in fondo, fu non solo idee, a cura di S. Lukes, sta. Ma anche di un assolutista. La for- un grande liberale, ma anche un pro- (Ponte alle Grazie). E di ma di conoscenza che suggerisce non fondo conoscitore del cuore umano, Giancristiano Desiderio, è unica né immutabile, né semplice- destra anzi fu l’uno perché fu l’altro. Le uova e la frittata. mente descrittiva e soggettiva. Qui si La vera politica All’estero, soprattutto nel mondo Filosofia e libertà in oscilla ancora tra la perfezione e l’im- anglofono, Berlin è oggetto di studio, Benedetto Croce, Hannah perfezione: il relativismo e il sapere secondo Servello e di culto. In Italia, nonostante i suoi Arendt, Isaiah Berlin; assoluto si richiamano come l’ombra Un racconto in presa diretta brillanti saggi sul liberalismo plurali- e Il Bugiardo Metafisico e la luce. Il sapere di Vico è la com- sta siano pubblicati quasi tutti, da (Liberilibri, Macerata). prensione storica che, nella comune a storia del senatore Franco Feltrinelli e da Adelphi, o forse per umanità, implica la diversità di ciò Servello coincide di fatto con questo, l’autore di Due concetti di li- talitario e in particolar modo al totali- min Constant porta ad Alexis de Toc- ché vide che un gran liberale come che si conosce: così l’idea di raccoglie- Lquella del Movimento Socia- bertà è un po’ snobbato, se non addi- tarismo comunista che era considera- queville e al pluralismo liberale di Berlin aveva interesse per il Contro-il- re in sintesi armoniosa il meglio del le Italiano, quindi del MSI-DN, rittura considerato, appunto, un bril- to la versione più insidiosa e pericolo- Popper e dello stesso Berlin. E – cosa luminismo. Sulle pagine de la Repub- meglio, come vorrebbe il “Progres- dunque di Alleanza Nazionale. Un lante saggista ma non un vero e rigo- sa perché si camuffava sotto la ma- non secondaria, tutt’altro – proprio blica nacque anche un dibattito che so”, è un controsenso, un fatto inintel- percorso non privo di difficoltà, co- roso pensatore. Come può essere? schera della “libertà positiva”. Berlin, poggiandosi sullo «storicismo aveva un obiettivo dichiarato: mette- legibile (in pratica, un non-fatto). m’è noto, ma coerente e – comun- Come può accadere, cioè, che uno Gran parte dell’opera di Berlin, in- antropologico» del nostro Vico re le cose a posto, dire che, sì, sir Con Vico, la società perfetta che que – importante. Su di esso vale dei maggiori teorici della libertà del vece, consiste proprio nello smasche- (espressione dello stesso Berlin), di- Isaiah aveva un certo interesse per Vi- vuol mettere assieme valori, caratte- allora più la te- secolo XX sia così mal considerato? I rare i “traditori della libertà” rintrac- mostra che mentre il razionalismo il- co, Johann G. von Herder, Johann G. ristiche, proprietà, talenti, stili, forme FRANCO stimonianza motivi sono almeno due. ciando le radici intellettuali della ma- Hamman, ma era un interesse da stu- di vita, linguaggi incompatibili, è SERVELLO, diretta di un 60 ANNI IN FIAMMA lattia totalitaria nel pensiero occiden- dioso e il suo cuore aveva sempre bat- un’assurdità. Berlin è chiarissimo: protagonista c’è di che Dal Movimento I traditori della libertà tale e nel razionalismo illuminista. tuto per l’Illuminismo e, dulcis in fun- noi possiamo ammirare Achille e il Sociale ad Alleanza che non cento Da poco sono approdati in libreria Ecco, questo è il secondo motivo far scoppiare il “caso do, ribadire che solo l’Illuminismo suo splendore, Socrate e la sua dialet- nazionale, studi politolo- due testi: il primo di George Crowder che fa di Berlin in Italia un liberale non isaiah berlin”, può giustificare una fondazione intel- tica, l’arte di Michelangelo e il pensie- intervista a cura gici, sociologici intitolato semplicemente Isaiah Ber- troppo simpatico o, comunque, mal lettuale della fede liberale. ro di Spinoza, la musica di Mozart e la di Aldo Di Lello, o storiografici. lin (Il Mulino), il secondo di Ralf Dah- digerito. In fondo, da noi, qui nella liberale scomodo Quel dibattito, poi, divenne un religione di Buddha, ma le culture prefazione di È quello che fa Gennaro Malgieri rendorf intitolato Erasmiani (Later- provincia italiana, dire “intellettuale” e indigesto ai liberal volumetto che, curato dallo stesso che hanno dato vita a questi perso- Aldo Di Lello, Rubbettino, za). Il primo è una monografia, il se- significa dire “intellettuale di sinistra” Scalfari, uscì da Laterza con il titolo naggi e che gli stessi Achille, Socrate, Soveria Mannelli (CT), responsabile condo è l’elogio delle “virtù erasmia- e dire “di sinistra” significa dire “illu- Attualità dell’Illuminismo. Peccato, Michelangelo, Spinoza, Mozart, pp.220, e15,00 delle pagine ne” di Karl R. Popper, Raymond Aron minista” e illuminista significa “razio- luminista è astrattamente universali- però, che sia le cose già pubblicate di Buddha hanno contribuito a creare culturali del Se- e, appunto, Berlin (ma è presente an- nalista”. Il brillante Berlin, invece, sta e concretamente relativista, il plu- Berlin, sia i saggi che saranno poi edi- sono tra loro incompatibili e in con- colo d’Italia, intervistando Servello che Bobbio) che non solo pensarono mostra (come già fece Benedetto Cro- ralismo non cade nel relativismo per- ti da Adelphi, dicano l’esatto contra- flitto e tale circostanza basta da sola a in 60 anni in fiamma. la libertà, ma non si fecero ingannare ce) che per essere liberali non bisogna ché non si regge più sul razionalismo, rio. Esempio: nel saggio Il mio percor- rendere incoerente il sogno illumini- Il senatore ne emerge come e anzi lottarono contro il totalitari- percorrere la strada che da Voltaire e bensì sul concetto del “comprendere”. so intellettuale, che all’epoca del di- sta della società perfetta. In parole l’uomo capace di stare al fianco smo. Il “caso Berlin” nasce prima di Jean-Jacques Rousseau porta a Karl Quando qualche anno fa la Adel- battito si poteva già leggere da vari semplici, socratiche: la domanda dei leader della Destra italiana, tutto da qui: il suo pluralismo e il suo Marx, bensì quella che da Giambatti- phi pubblicò il libro Controcorrente, anni su la Rivista dei Libri, Berlin di- “Che cos’è il Bene?” o “Come devo vi- mai dietro. Un ruolo decisivo, se è liberalismo si oppongono al male to- sta Vico passando magari per Benja- Eugenio Scalfari si scandalizzò per- ceva al di là di ogni possibile interpre- vere?” tollera più di una risposta. • vero, com’è vero, che un buon capo è tale solo e se ha accanto uomini di valore. M.R.

pasque di sangue Tutto l’antiamericanismo livoroso di Hobsbawm Qualcuno uccise L’ultimo accademico comunista, e orgoglioso di esserlo, vede le pagliuzze altrui e ignora le travi nei propri occhi Simonino Un’indagine storiografica inirà mai il tormentone to) con quel suo noto libro sul ta, però, Hobsbawm lo è perché ton, decisa a rendere tutto il dendo pure al ter- verse, ma uno co- lle “Pasque di sangue” che sull’“esportare la demo- potere del comunismo nel se- a quella sua idea di “secolo bre- globo come New York oppure, zomondismo di me Hobsbawm hanno sollevato scalpore Fcrazia”? Quello di cui colo XX. Un libro (eccolo qua il ve” avrebbe potuto aggiunger- in alternativa, a piallarlo in una un Amartya preferisce Aqualche mese fa replica un parlano tutti, opportune et im- punto sapido) che misura i se- ne un’altra, qualificante: che il grande prateria. Sen – che, in ascoltare saggio che anziché avventurarsi portune, evidentemente non coli del tempo abitato dagli uo- secolo breve è stagione (ulti- Ora, alcuni americani ogni tesi, la de- più sé stes- nei proclami di parte s’immerge avendo altro di cui scrivere, mini (la storia) non con l’orolo- ma?) di un tempo in realtà lun- tanto offrono sì il fianco a criti- mocrazia so che gli nella materia storica, soppensando tutti ma proprio tutti, compre- gio, ma con il dominio e il tra- go. Lungo almeno 200 anni, a che così, e allora gli Hob- non sia co- america- e riportando le fonti. Che cosa ac- si i meno titolati, e fra questi monto d’idee-forza. far data da quella rivoluzione sbawm di turno (ma pure i Lu- sa solo oc- ni: lecito, cadde in una cittadina delle Alpi svettanti quelli che sarebbe Hobsbawm ha così descrit- illuminista e giacobina che – lo ca Casarini, i Vittorio Agnolet- cidentale, ovvio, sal- nella Paqua meglio tacessero per ignoran- to un Novecento accorciato dicono gl'Isaiah Berlin e i Frie- to e i Gino Strada) vanno a noz- quindi che vo che il GIANNI GENTILINI, 1475? Fu rapi- za palese del tema e delle paro- perché compreso fra il 1917 bol- drich A. von Hayek – è la madre ze; ma nella maggior parte dei vada cercata lanciarsi poi PASQUA 1475 to un bambino (ANTIGIUDAISMO E le che compongono quella fa- scevico e il 1989 del crollo del dei totalitarismi socialcomuni- casi è un falso problema. Con- là dove esisto- in certe criti- cristiano: dav- LOTTA ALLE ERESIE: mosa frase, non tanto “espor- tinua a non esistere uno statu- no civiltà umane, che viscerali pro- IL CASO DI vero dagli e- tare” (un pacchetto delle omo- Sempre il tormentone di quella democrazia nitense uno, tra i “falchi”, che e questo giacché la solo danni. E SIMONINO), brei, e per farne nime sigarette d’antan e senza dica, scriva e propagandi l'e- democrazia è quella cosa che rende ridicoli. Medusa, Milano un sacrificio filtro l’avranno pur visto), ma che sembra tutti vogliano esportare, sportazione della democrazia. risponde al bisogno di libertà Nello stigmatizzare gli 2007, pp.208, e18,00 sanguinoso? soprattutto “democrazia”? tranne i “falchi” americani È, quella, una espressione no- politica che attiene all’umano. USA che “esportano la demo- S’innescò Adesso ci si cimenta pure lo stra, un concetto nostro: italia- Ma si dice pure che le cultu- crazia” Hobsbawm riesuma un’inchiesta, un processo dram- storico con la memoria più cor- no, intendo dire. re non occidentali hanno finito peraltro una vecchia boutade, matico e “già scritto” che vide tor- ta del mondo con Imperialismi Muro di Berlino, e definito dal sti, sia in versione nazionalisti- Gli unici, sporadici casi in per far dimenticare a molti quella del Nuovo Disordine turati e messi al rogo tutti i maschi (Rizzoli), lo studioso che ha in- tragico potere del comunismo. ca come il nazismo sia in ver- cui i “falchi” USA adoperano quella dimensione autentica- Mondiale, per additare l’inca- della comunità ebraica. Il volume ventato una seconda frase pas- Tragico però per noi, mica per sione internazionalistica come espressioni simili, le riempio- mente umana di espressione pacità di Washington a giocare indaga distinguendo tra errori delle separtout, «il secolo breve», uti- Hobsbawm, storico che ha tro- il marx-leninismo. no di ben altro. Oltreoceano della libertà politica che chia- all’imperatore. Vabbè. Ma – a persone e dettami delle religioni, e le soprattutto quando i libri non vato pure il tempo di curare, or- Ma Hobsbawm a questo non interessa esportare la de- miamo “democrazia”; e che voler proprio sottilizzare –lo insegue fino al Novecento le se- li si leggono (la terza è quella di goglioso, una nuova edizione – crede poco. Crede di più al fatto mocrazia (che già capire cosa quindi qualcuno deve pur rav- sa Hobsbawm che l’imperiali- quele di quell’«azione brutale e as- Samuel P. Huntington, «scon- per lui un’attualizzazione – de che nel mondo, oggi dominato significa non è semplice), me- vivarne il lume (se serve pure smo democraticistico è un solutamente ingiustificabile, con- tro fra civiltà»). Parlo, ovvio, di Il manifesto del partito comuni- dall’“ultima superpotenza” no ancora esportare – nel Pae- con qualche sganassone), qua- vecchio sogno mica neocon o dotta certamente in perfetta buo- Eric J. Hobsbawm, oscuro cat- sta di Karl Marx e Friedrich En- (ma non è vero: ci sono anche, e se dove si pensa che la Costitu- lora il lasciare le altre culture teocon, ma progressista e vec- na fede, ma contro un obiettivo er- tedratico un tempo poco letto, gels (ma lo storico dice, nella minacciosissime, almeno la Ci- zione USA sia peculiare agli dormire il proprio sonno com- chio di più di un secolo? So, rato e con mezzi inaccettabili e as- ma assurto alla gloria e citatis- sostanza, solo di Marx). na rossa e l’onda verde islami- USA – il “modello” americano. porti pericoli ai confini. who is to blame? • solutamente sbagliati». simo (benché sempre non let- Storico dalla memoria cor- sta), il problema sia Washing- Si ritiene sì – magari conce- Le due cose sono ben di- M.R. P.S. 8 IL DOMENICALE FINESTRE APERTE SABATO 21 APRILE 2007

Un atlante del pensiero forte. 10 parole per cominciare a capirsi LIBERTÀ ➤ LE SACRE SCRITTURE ➤ IL DIRITTO NATURALE Proclamerete la liberazione nel Liberale, liberal, libertarian: Poiché sono profondamente con- paese per tutti i suoi abitanti. vinto che la cultura left-liberal og- Levitico gi dominante sia profondamente fare ordine fra pensieri e parole contraria alla natura umana, ri- ➤ LE SACRE SCRITTURE/2 tengo che, rimuovendo il veleno, cioè espellendo lo Stato dalle que- Conoscerete la verità e la verità vi ’8 novembre 1793, volta difficile, ma addirit- tale, persa l’organicità che tradotto dall’italiano “li- stioni culturali in cui oggi è impe- farà liberi. nel pieno del Terrore tura è impossibile. la fa così come ancora oggi bertario”, che assomiglia gnato, il risultato sarebbe un ritor- Vangelo di san Giovanni Lgiacobino, la vi- Ci sono i liberali, tanti, comunque la percepiamo, a “radicale”) si sono as- no al diritto naturale e all’antica scontina Jeanne Marie ma manca il liberalismo; ha spezzato la sintesi tra li- sunte il compito di tra- cultura di un tempo. ➤ LA COMMEDIA Roland de la Platière salì o, meglio, ci sono tanti li- bertà e autorità scagliando ghettare il vero spirito di li- Murray N. Rothbard sul patibolo come “reazio- beralismi quanti sono i li- l’una contro l’altra. bertà fuori dai pantani ap- Libertà va cercando, ch’è sì cara,/ naria” all’età di 39 anni. berali, il che poi significa Sono nati così l’autori- punto liberal. Da noi si usa ➤ LA RAGIONE come sa chi per lei vita rifiuta. Appena prima che la ghi- tanti liberalismi quanti so- tarismo e il liberalismo au- pure “liberista”, ma “li- Dante Alighieri (1265-1321) gliottina le mozzasse il ca- no coloro che si ritengono tocefali, votati proprio per berism” è parola che nella Se la legge morale non fosse pri- po si rivolse alla statua rap- liberali. E “il Karl Marx” questo all’assolutizzazio- lingua madre del mondo ma pensata chiaramente nella ➤ LA BASE presentante la Libertà, del liberalismo manca. ne e all’eccesso. Ma, al che culturalmente espri- nostra ragione, noi non ci terrem- collocata in Place de la Ré- In sua assenza (bene- contempo, l’amore per la me il liberalismo della “li- mo mai autorizzati ad ammettere La libertà è la base di uno stato volution al posto della sta- detta, si dirà), rimane però libertà autentica e la pas- bertà ordinata” non esi- una cosa come la libertà. Ma se democratico. tua equestre di re Luigi XIV un’idea fondamentale: la sione per la conservazione ste. Esiste laissez-faire, un non vi fosse libertà, la legge mo- Aristotele (384-322 a.C.) di Francia, e pronunciò libertà è da un lato la pri- vera si sono fatti opzioni importo francese, ma la rale non si potrebbe assoluta- un’ultima frase, famosa e ma delle qualità che defi- positive che, alternando, sua sostanza è quella del mente trovare in noi. ➤ IL LIMITE terribile: «O Libertà, niscono un uomo, dall’al- anzi coniugando, difensi- Libertarianism: vale a dire Immanuel Kant (1724-1804) quanti crimini vengono tro il prerequisito di tutto va e offensiva, mirano a sa- che non vi può essere li- Non può esistere una libertà illi- commessi nel tuo nome!». quanto attiene all’umano. nare, come possono, il bertà economica senza li- ➤ LO SCEGLIERE mitata. Semplice iniziare così, Se liberi, gli uomini impo- summenzionato vulnus, bertà politica, e viceversa. Giovanni Paolo II (1920-2005) addirittura troppo. E allora stano bene tutte le que- responsabile dello spap- Tentati alla fine di di- La libertà non sta nello scegliere deve continuare a generare oppu- vale forse di più un afori- stioni fondamentali, e il polamento della nostra re che il “liberalismo” in tra bianco e nero, ma nel sottrarsi re finisce che le luci si spengono. ➤ IL CONFINE sma pop – magari poco resto segue. cultura. realtà non esiste, la cultu- a questa scelta prescritta. Wayne LaPierre aulico, ma non meno vero La libertà è infatti ciò Oltre a un liberalismo ra che difende la vera li- Theodor Adorno (1903-1969) La libertà di ogni indi- – della cantante Patti che distingue l’uomo dal e a un’autoritarismo retrivi bertà come prima prero- ➤ GLI APPLAUSI viduo deve avere que- Smith: «La parola è difficile resto del creato, piante, e progressisti, e l’uno man gativa umana risulta allo- ➤ LE DELUSIONI sto preciso limite: non perché noi siamo stati divi- sassi, bestie, e che lo rende forte dell’altro, sono dun- ra il portato hic et nunc di La gente non rinuncia mai alla È così che muore la libertà, sotto deve essere di distur- si dalle parole». Così è per simile al Creatore. O, se que sorti un liberalismo e una grande tradizione (di propria libertà se non a prezzo di scroscianti applausi. bo agli altri. “libertà”: difficile perché siamo atei (giacché se sia- un conservatorismo di una Grande Tradizione) qualche delusione. Natalie Portman in Star Wars: John Stuart Mill le parole spese su di essa mo atei devoti abbiamo reazione capaci di partori- che addirittura precede il (1729-1797) Episodio III, La vendetta dei Sith, (1806-1873) confondono gli uomini da già bene inteso), simile a re un concetto tanto sem- “liberalismo”. L’altra è di George Lucas (2005) sempre, e divisiva perché non sappiamo bene cosa plice quanto irrinunciabi- quella del disordine tra- ➤ LE LEGGI ➤ LA MINACCIA troppo strattonata. A però altrettanto bene sap- le: la “libertà ordinata”. vestito. ➤ L’ O PINIONE maggior ragione da quan- piamo che siamo tutt’altro Nel mentre, “liberal” Qui proponiamo un È più facile che colui che pensa di La più grande minaccia alla liber- do sembra essere divenuta che piante, sassi o bestie. è divenuto sinonimo di ideario al servizio del con- regolamentare tutto attraverso Il cambiare opinione e il seguire tà è un popolo inerte. monopolio esclusivo del Di “liberalismo”, pe- progressista, “conserva- cetto di “libertà ordina- leggi finisca per generare piutto- chi ti corregge è ugualmente da Louis D. Brandeis (1856-1941) “liberalismo”: il quale pe- raltro, si parla da una preci- tore” di passatista, e le ta”. Ordinata da che? Dal sto che emendare il vizio. uomo libero. rò – diceva Friedrich A. von sa stagione della storia: da espressioni “liberale clas- diritto e dalla natura. • Baruch Spinoza (1632-1677) Marco Aurelio (121-180) ➤ IL SEGRETO Hayek –, non solo è a sua quando la cultura occiden- sico” e libertarian (mal Marco Respinti Il segreto della felicità è la liber- ➤I DIRITTI ➤ LA PRETESA tà. E il segreto della libertà è il coraggio. Voi avete diritti ante- Io so questo: che chi pretende la Tucidide (460-400? a.C.) ➤ IL LIBERTINISMO smo si affermerà negli Stati Uniti, non ciò che fa per gli altri. Il primo cedenti a qualsiasi go- libertà, poi non sa cosa farsene. sarà dovuto sicuramente a misu- diritto dell’uomo è quello di esse- verno della Terra: i di- Pier Paolo Pasolini (1922-1975) ➤ IL PREZZO Nella sua essenza, il re volute dai left-liberal allo sco- re se stesso e il primo dovere del- ritti non possono esse- liberalismo non è – po di migliorare la nostra “salu- l’uomo è il dovere verso se stesso. re limitati o sostituiti ➤ I DANNI COLLATERALI Tollerare le imperfezioni, questo per dirlo con tutta te” e ridurre gl’incidenti sulle Ayn Rand (1905-1982) da leggi umane; i dirit- è il prezzo della libertà. chiarezza – l’abban- strade. Non c’è alcun gruppo cri- ti ci sono donati dal Grande Le- La libertà, come la felicità, è danno- Thomas Sowell dono del cristianesi- stiano che voglia perseguire l’o- ➤L’INDIVIDUO gislatore dell’universo. sa all’uno e vantaggiosa all’altro. mo, bensì il suo legitti- mosessualità o l’adulterio. (1735-1825) Novalis (1772-1801) ➤ IL PREZZO/2 mo figlio spirituale, e soltanto Murray N. Rothbard La gloria del genere umano è l’uni- una straordinaria riduzione delle cità di ogni individuo, il fatto che ➤ I DOVERI ➤ L’IRONIA L’eterna vigilanza è il prezzo del- prospettive storiche può indurre ➤ GLI UOMINI LIBERI ogni persona, quantunque simile a la libertà. a scambiare il liberalismo con il ciascun’altra per molti aspetti, pos- La libertà è un dovere, prima che La libertà comincia dall'ironia. Wendell Phillips libertinismo. Non è la libertà che manca. Man- sieda una propria personalità ben un diritto è un dovere. Victor Hugo (1802-1885) (1811-1884) Wilhelm Röpke (1899-1966) cano gli uomini liberi. individuata. È il fatto dell’unicità di Oriana Fallaci (1929-2006) Leo Longanesi (1905-1957) ogni persona, il fatto che non esi- ➤ LA RICCHEZZA ➤ LE BENEDIZIONI ➤IL CONSERVATORISMO stono due persone pienamente in- ➤ IL VIZIO & LA VIRTÙ ➤ GLI SCHIAVI tercambiabili che rende ogni uomo La libertà consiste nell'essere pa- Nessun uomo ha diritto alle bene- La maggior parte dei libertari pen- insostituibile e che rende impor- A meno che non siano liberi di es- drone della propria vita e nel fare dizioni della libertà se non si dimo- sa ai conservatori cristiani negli Nessuno è più schiavo di colui tante se egli vive o muore, se è feli- sere viziosi, gli uomini non pos- poco conto delle ricchezze. stra vigile nella sua conservazione. stessi termini infami usati dai me- che si ritiene libero senza esserlo. ce o se è oppresso. E, infine, è il fat- sono essere liberi di essere vir- Platone (427-347 a.C.) Douglas MacArthur dia di sinistra, se non peggio: cre- Johann W. Goethe (1749-1832) to che queste personalità uniche tuosi. (1880-1964) de che il loro obiettivo sia quello abbiano bisogno della libertà per il Frank S. Meyer (1909-1972) ➤ LE DIFFICOLTÀ d’imporre una teocrazia cristiana, ➤ LE CATENE loro pieno sviluppo che costituisce ➤ L’ANIMA di mettere fuori legge i liquori e al- uno dei maggiori argomenti a favo- ➤ LA TOLLERANZA Le difficoltà più serie tri mezzi di godimento edonisti- Non sono tutti liberi quelli che si re di una società libera. cominciano quando La cura delle anime co, di far entrare la polizia nelle fanno beffe delle proprie catene. Murray N. Rothbard La società moderna si concede il un uomo è libero di fa- non può essere di camere da letto. Nulla potrebbe Gotthold E. Lessing (1729-1781) lusso di tollerare che tutti dicano re quello che vuole. competenza del magi- essere più lontano dalla verità: i ➤ LA DISUGUAGLIANZA ciò che vogliono perché oggi, di Thomas H. Huxley strato civile, poiché il conservatori cristiani stanno solo ➤ LA GENTE fondo, tutti pensano allo stesso (1825-1895) potere di questi consi- cercando di difendersi da una élite La libertà è innanzitutto il diritto modo. ➤ L’ARIA ste solamente in una progressista che usa gli apparati Se la libertà significa qualcosa, alla disuguaglianza. Nicolás Gómez Dávila forza esterna; mentre un’autenti- statali per attaccare e virtualmen- allora significa diritto di dire alle Nikolaj A. Berdjaev (1874-1948) (1913-1994) La libertà è come l'aria: ci si ac- ca religione salvifica consiste in te distruggere i valori, i princìpi e persone cose che esse non vo- corge di quanto vale quando co- un’intima persuasione delle la cultura cristiani. gliono sentire. ➤ I BUONI ➤ L’ ONORE mincia a mancare. idee, senza la quale nulla può es- Murray N. Rothbard (1926-1995) George Orwell (1903-1950) Piero Calamandrei (1889-1956) sere gradito a Dio. Nessun altro, al di fuo- Per la libertà, così come per l’o- John Locke (1632-1704) ➤IL CONSERVATORISMO/2 ➤ LA MAGGIORANZA ri delle persone buo- nore, si può e si deve mettere in ➤ IL PARLARE ne, può amare la liber- gioco la vita. ➤ IL LIBERALISMO Se alcuni conservatori cristiani Dal momento che aspira ad affer- tà dal profondo del Miguel de Cervantes (1547-1616) Parlare di libertà ed essere liberi sono favorevoli a mantenere sul- mare le libertà dei singoli, il libe- cuore; tutti gli altri sono due cose diverse. Abbiamo tanti liberali fra loro di- la carta delle leggi sulla moralità ralismo teme la tirannia della non amano la libertà, ➤ IL LUSSO Jack Nicholson in Easy Rider, versi, ma non il Liberalismo. sessuale per ragioni simboliche, maggioranza tanto quanto teme ma la sfrenatezza. di Dennis Hopper (1969) Nicola Matteucci (1926-2006) non conosco nessun gruppo cri- la tirannia dello Stato. John Milton (1608-1674) La libertà è un lusso che non tutti stiano che voglia imbarcarsi in Raymond Aron (1905-1983) si possono permettere. ➤ IL NON FARE ➤ IL LIBERALISMO/2 una crociata per far applicare ➤ I TIMIDI (1815-1898) queste leggi, o che voglia che gli ➤ GLI ALTRI La prova basilare della libertà Friedrich A. von Hayek ha propo- agenti vadano a guardare sotto le La storia non affida a lungo la cura ➤ L’ ELETTRICITÀ umana non è tanto in ciò che sia- sto di rinunciare all’uso di una lenzuola. In queste materie vi so- L’indipendenza è il solo merito della libertà ai deboli e ai timidi. mo liberi di fare quanto in ciò che parola così equivoca. no ben pochi gruppi conservatori con cui si possa misurare l’uomo. Dwight D. Eisenhower La libertà non è mai uno stato de- siamo liberi di non fare. Nicola Matteucci proibizionisti; se il proibizioni- Ciò che l’uomo fa di sé e da sé e (1890-1969) finitivo; come l’elettricità, la si Eric Hoffer (1902-1983) SABATO 21 APRILE 2007 FINESTRE APERTE IL DOMENICALE 9

Segui settimana dopo settimana il decalogo del “Dom”: LIBERTÀ • RESPONSABILITÀ • GIUSTIZIA • SOCIETÀ • FAMIGLIA STATO • DEMOCRAZIA • DIO • NATURA • CULTURA

l’uomo può essere libero, ma è an- guono il vero sacerdote della So- ➤IL POTERE che l’unica in cui gli preme esserlo. cietà missionaria di san Paolo è Nicolás Gómez Dávila che questi preferirebbe soffrire a La legge e il potere arbitrario sono causa di un eccesso di libertà nemici eterni. [...] È una contrad- ➤ IL DESTINO piuttosto che per le arbitrarie dizione in termini, è una bestem- azioni di una tirannia. mia sul piano della religione e un Nella società gli uomini debbono Isaac T. Hecker (1819-1888) segno di malvagità su quello della essere liberi giacché ogni perso- politica dire che gli uomini posso- na è destinata a qualcosa di ulte- ➤ DUE PERFEZIONI no godere di potere assoluto. riore di cui può capacitarsi solo Edmund Burke in condizioni di libertà. Dio e la libertà: sono questi i due Edmund A. Opitz (1914-2006) principali motori della mia esisten- ➤LA STORIA za. Riconciliare queste due perfe- ➤ IL VANTO zioni sarà lo scopo della mia vita. La libertà non è la meta della Montalembert (1810-1870) storia, ma la materia con cui es- Il mio vanto è quello di amare una sa lavora. libertà virile, etica e ordinata, tipi- ➤LE FRATTURE Nicolás Gómez Dávila ca di tutti i gentiluomini […]. È uno dei doni della Provvidenza. Sono convinto che, se la frattura ➤GLI AMERICANI Edmund Burke fra il vero liberalismo e le convin- zioni religiose non sarà sanata, Ho visto degli ameri- ➤IL MEZZO non ci sarà alcuna speranza per cani associarsi per in- E IL FINE (POLITICO) la rinascita delle forze liberali. viare sacerdoti nei Friedrich A. von Hayek nuovi Stati dell’Ovest La libertà non è un mezzo per e fondarvi scuole e raggiungere più alti fini politici. È ➤ CIÒ CHE C’È DI BUONO chiese; essi temono il fine politico più alto. che la religione si perda in mezzo John E.E. Dalberg- Acton Tutto quello che c’è di buono nel- alle foreste e che il popolo che na- (1834-1902) la civiltà occidentale, dalla liber- sce non possa essere libero come tà individuale alle arti, è dovuto quello da cui è uscito. Ho incon- ➤IL FINE (ASSOLUTO) al cristianesimo. trato dei ricchi abitanti della Nuo- E IL MEZZO Murray N. Rothbard va Inghilterra che abbandonava- no il paese natio per andare a get- La libertà non è un fine, è un ➤ LO STATO tare sulle rive del Missouri o nelle mezzo. Chi la scambia per un fi- praterie dell'Illinois i fondamenti ne, quando la ottiene, non sa che Deve essere lo stato a servire del cristianesimo e della libertà. farsene. l’uomo e non il contrario. La so- Nicolás Gómez Dávila cietà è in sostanza il mezzo; gli

© Bill Ross/CORBIS individui sono il fine. ➤ GLI AMERICANI/2 ➤ I GRECI & I MODERNI Antonio Rosmini-Serbati ➤ LE ALTEZZE ➤ LO SCAMBIO bra che il popolo faccia ciò che (1797-1855) Tutte le repubbliche americane – vuole; ma la libertà politica non Per l’uomo la verità non può as- essi vi diranno – sono solidali le Più uno sta in alto, meno è libero. Il capitalismo è un sistema in cui consiste affatto nel fare ciò che si sorbire la libertà, come pensava ➤ LE PERQUISIZIONI une con le altre; se le repubbliche Sallustio (86-35a.C.) gli uomini si rapportano gli uni vuole. In uno Stato, vale a dire in il pensiero greco; né la libertà dell'Ovest cadessero nell’anar- agli altri non come vittime e car- una società dove ci sono delle leg- può assumere in sé la verità come La nostra visione del mondo chia o subissero il giogo del di- ➤ PROPRIETÀ nefici, non come padroni e schia- gi, la libertà può consistere soltan- pretende il pensiero moderno. condiziona inevitabilmente i no- spotismo, le istituzioni repubbli- vi, ma come mercanti, attraverso to nel poter fare ciò che si deve vo- Cornelio Fabro (1911-1995) stri comportamenti, incluso il cane che fioriscono sulle rive del- La proprietà dev’essere garantita lo scambio volontario per il mu- lere, e nel non essere costretti a fa- nostro agire politico. E il futuro l’Atlantico correrebbero un grave oppure la libertà non può esistere. tuo beneficio. È un sistema in cui re ciò che non si deve volere. ➤L’ AMBIENTALISMO stesso della libertà può dipende- pericolo; abbiamo dunque inte- John Adams nessun uomo può ottenere qual- Montesquieu (1689-1755) re proprio dalla questione se la resse che i nuovi Stati siano reli- cosa ricorrendo alla forza fisica e Il cristianesimo e l’e- tradizione giudeo-cristiana deb- giosi, affinché essi ci permettano ➤ PROPRIETÀ/2 nessuno può usare la forza fisica ➤ IL FARE CIÒ CHE SI DEVE/2 braismo [...] insegna- ba venire perquisita all’ingresso di restare liberi. contro gli altri. no che Dio ha creato di ogni pubblica piazza. Alexis de Tocqueville La proprietà privata è la più im- Ayn Rand Bisogna fissarsi bene nella mente l’uomo a propria im- Carl F. H. Henry (1913-2003) portante garanzia di libertà che cosa è l'indipendenza, e che magine e somiglian- ➤ GLI AMERICANI/3 Friedrich A. von Hayek ➤ IL VALORE cosa è la libertà. La libertà è il di- za, e gli ha dato il do- ➤ LA BENEFICENZA (1899-1992) ritto di fare tutto quello che le leg- minio su tutta la Terra, che è stata Sono convinto che sia stata la li- Dove non c’è valore, non c’è al- gi permettono; e se un cittadino creata per l’uso dell’uomo e non La beneficenza è sempre libera, bertà a produrre quel miracolo ➤ L’ECONOMIA cuna libertà. potesse fare quello che esse proi- come un’entità con un autonomo non può essere estorta con la for- chiamato Stati Uniti d’America: Ferdinando Galiani (1728–1787) biscono, non vi sarebbe più liber- valore morale. L’ordine naturale za, il mero fatto che non si prati- libertà intellettuale, libertà reli- La libertà economica è la condi- tà, perché tutti gli altri avrebbero esiste per l’uomo e non vicever- chi la beneficenza non ci espone giosa, libertà politica, libertà in- zione necessaria della libertà po- ➤ GL’INTERESSI del pari questo potere. sa; nessuna diversa concezione è ad alcuna pena, dal momento dustriale; quindi libertà di sogna- litica. Montesquieu compatibile con un libero merca- che la sua mera assenza non rap- re, di pensare, di sperimentare, Luigi Einaudi (1874-1961) Il rischio della moderna libertà è to fondato sulla proprietà privata presenta la tendenza a porre in d’inventare, di mettere i diversi che, assorbiti nel godimento della ➤ L’ORGANIZZAZIONE e perciò con il libertarismo. essere alcun male reale. talenti in amichevole competi- ➤ IL CAPITALISMO nostra indipendenza privata e nel Murray N. Rothbard Adam Smith (1723-1790) zione; insomma, la libertà di es- (CHE FA BENE) perseguimento dei nostri interessi La tirannia è sempre meglio orga- sere un individuo. È questa la no- particolari, rinunciamo con trop- nizzata della libertà. ➤ DIO ➤ LA SOCIETÀ stra grande eredità americana. Nel sistema economi- pa facilità al nostro diritto di par- Charles Péguy (1873-1914) Dio assicura la libertà solo a chi J. Howard Pew (1882-1971) co liberale si produce tecipazione al potere politico. la ama ed è costantemente pron- Il modo migliore è lasciare che di più che in quello so- Benjamin Constant (1767-1830) ➤ L’ISTRUZIONE to a preservarla e a difenderla. tutti gli operai e gli impiegati, così ➤ LA CASA BIANCA cialista. Il surplus non Daniel Webster (1782-1852) come tutti i venditori e gli acqui- favorisce solo i proprie- ➤LO SVILUPPO La libertà senza l’istruzione è renti, siano liberi di domandare e La verità è che la politica e la mo- tari. Ecco quindi che, sempre in pericolo e l’istruzione ➤ LA RELIGIONE di offrire ciò che ritengono giusto. rale sono inseparabili. E dato che secondo il liberalismo, combatte- L’idea del libero sviluppo della senza la libertà è sempre inutile. Richard Whately (1787-1863) il fondamento della morale è la re gli errori del socialismo non è af- personalità sembra degna d’am- John F. Kennedy (1917-1963) A rischio di alienarmi i miei amici religione, la religione e la politica fatto interesse esclusivo dei ricchi. mirazione sinché non incappa in libertari atei mi sono progressiva- ➤ IL GOVERNO sono necessariamente correlate. Ludwig von Mises (1881-1973) individui la cui personalità si è ➤ I DISTRUTTORI LIBERAL mente convinto che i conservatori Abbiamo bisogno che la religio- sviluppata liberamente. hanno ragione su un punto: che in A mio parere, la reli- ne ci guidi. ➤ IL CAPITALISMO Nicolás Gómez Dávila La mia generazione degli anni ogni società vi è sempre una qual- gione cristiana è la re- Ronald W. Reagan (1911-2004) (SELVAGGIO) Sessanta, con tutti i suoi grandi che sorta di religione dominante. E ligione più importante ➤ LA DECISIONE ideali, ha distrutto il liberalismo se per esempio il cristianesimo e una di quelle cose in ➤ LA CASA BIANCA/2 Le encicliche non condannano il a causa dei suoi eccessi. viene denigrato e rigettato, qual- cui tutti i bambini, che nostro [degli Stati Uniti d’Ameri- Decidetevi a non servire e sarete Camille Paglia che altra orrenda forma di religio- vivono in un governo Così ammonì Plutarco: «I veri di- ca] sistema economico basato liberi. ne prenderà subito il suo posto: sia libero, dovrebbero essere istruiti. struttori delle libertà del popolo sulla libera intrapresa, ma – al Étienne de la Boétie (1530-1563) ➤ IL PIÙ E IL MENO essa il comunismo, l’occultismo La religione cristiana deve costi- sono coloro che distribuiscono contrario – conferiscono a esso New Age, il femminismo o il puri- tuire le fondamenta di un gover- alla gente regalie, donazioni e forte fondamento morale. ➤ LA RESISTENZA Bisogna soprattutto guardarsi dal- tanesimo di sinistra. Non c’è modo no che miri ad assicurare i diritti prebende». Edward A. Keller, C.S.C. l’errore di credere che la libertà sia di aggirare questa verità fonda- e i privilegi delle persone libere. Ronald W. Reagan (1903-1989 L’essenza della libertà è sempre qualcosa di assoluto, non suscet- mentale della natura umana. Noah Webster (1758-1843) consistita nella capacità di sce- tibile di un più o di un meno. Murray N. Rothbard ➤ LA MORTE ➤ IL MERCATO gliere come si vuole scegliere e (1753-1821) ➤ IL CONTROLLO perché così si vuole, senza costri- ➤ LA CHIESA Datemi la Libertà o la morte. Affinché l’economia di mercato zioni o intimidazioni, senza che ➤ LA MORALE Là dove le istituzioni sono auten- Patrick Henry (1736-1799) funzioni, i suoi fautori che agi- un sistema immenso ci inghiotta; La dottrina della libertà insiste ticamente libere, il governo stes- scono nel quadro di un sistema e nel diritto di resistere, di essere La libertà o è morale o è niente. sull’indipendenza della Chiesa; la so non è altro che la delega di al- ➤ L’ANTICHITÀ capitalistico debbono, quando impopolare, di schierarti per le Michael Novak dottrina del liberalismo insiste cuni poteri affinché siano garan- scelgono fra alternative diverse, tue convinzioni per il solo fatto sull’onnipotenza dello Stato qua- titi la protezione e la libertà di as- Antichità classica e cristianesi- prendere decisioni che non siano che sono tue. ➤ LA LUCE DELLA VERITÀ le organo della volontà popolare. sociazione. [...] L’essenza della mo entrambi sono i veri antenati basate esclusivamente sul rendi- Isaiah Berlin (1905-1983) John E.E. Dalberg-Acton libertà risiede nel potere ultimo del liberalismo, perché sono gli conto immediato. Se si appanna la luce della verità di controllo, il quale compete al antenati di una filosofia che rego- Rafael Termes (1918-2005) ➤ IL PLURALISMO si rischia di perdere l'idea su cui ➤ LA MANCANZA DI FEDE corpo della nazione. la il rapporto, ricco di contrasti, sono basate le istituzioni della li- James Fenimore Cooper tra l’individuo e lo Stato. ➤ IL MERCATO/2 La libertà al singolare bertà stessa. Se gli viene a mancare la fede, un (1789-1851) Wilhelm Röpke esiste soltanto nelle li- Michael Novak uomo diviene un suddito; se in- Il libero mercato non deve rinun- bertà al plurale. vece crede, è libero. ➤ LA SICUREZZA ➤ LA MISSION ciare al guadagno e nemmeno fa- Benedetto Croce Alexis de Tocqueville A ogni generazione l’idea della li- re di esso un idolo. Anch’esso è (1866-1952) ➤ LA GERARCHIA (1805-1859) Io credo che sia meglio essere li- bertà dev’essere riaffermata da soggetto alla legge divina e non a beri che non esserlo, anche coloro che sanno vedere oltre le leggi puramente umane. ➤ IL FARE CIÒ CHE SI DEVE Una moltitudine omogenea non ➤ I SACERDOTI quando la prima condizione è pe- nebbie, e riscoperta dai giovani e Erik von Kühnelt-Leddihn reclama libertà. La società gerar- ricolosa e la seconda sicura. dai coraggiosi. (1909-1999) È vero che nelle democrazie sem- chizzata non solo è l’unica in cui Uno dei segni che contraddistin- Henry L. Mencken (1880-1956) Llewellyn H. Rockwell jr. 10 IL DOMENICALE LA REPUBBLICA DELLE LETTERE SABATO 21 APRILE 2007

LO SCAFFALE DELLA CRITICA casi umani Per anni abbiamo lanciato improperi a destra e a manca, Quei mocciosi di Moccia ora costruiamo la nostra cattedrale nel deserto. Ecco gli Ma il problema non è lui e neppure loro... scrittori che non possono mancare nella vostra biblioteca. cusate se ne parliamo solo adesso, era per Suddivisi per genere: romanzieri da un lato e poeti dall’altro avere quel minimo di prospettiva. Se sei in Smezzo alla folla vedi solo chi hai di lato o di fronte, se sei su una collina vedi l’intera massa e di Luigi Mascheroni dell’Uomo; tre: che provano a creare puoi persino prevederne gli spostamenti. Peraltro, personaggi più veri di quelli reali, che nel caso di Federico Moccia c’è ben poco da stro- i abbiamo messo dieci anni ab- sanno “in-ventare” uno stile unico, logare e ben poco di cui parlare. Ovvero, qui urge bondanti per toglierci dai co- preciso, anche fastidioso magari, ma intendersi su cos’è la letteratura, e soprattutto di Cglioni i giovani cannibali, che che ha carattere, e che guardano con cosa stiamo parlando. È ovvio che Wilbur Smith nel frattempo, arrivati agli “anta” – passione violenta dentro al cuore nella sua giungla abbia talento e venda a palate, invece di mettere a ferro e fuoco il umano; quattro: che non vogliono ma non è né vuol essere, per dire, un Cormac mondo, come proclamavano dalla scrivere dei libri, ma fare Letteratura; McCarthy, il quale ha atteso un bel mazzo di lustri quarta di copertina della funesta an- cinque: che non scrivono per Anto- per vendere più di tre libri in croce. È ovvio, per in- tologia – siedono beati sui divani del- nio D’Orrico ma per i posteri. tenderci meglio, che Simenon, con tutto il bene le riviste patinate e cenano in smo- E chi sarebbero questi giovin che gli vogliamo e tributiamo, non è Dostoevskij, king al Ninfeo, rischiando pure di scrittori, questi eroici cavalieri senza ma neppure Céline, ma neppure Julien Gracq, né vincere lo Strega. Chissà invece Moccia e senza paura? Eccoli, i Ma- si è mai battuto per sfrattare dalle grevi aule della quanto impiegheremo, in questi ma- gnifici Sette: il Pensiero Forte delle letteratura entrambi. Ecco, questo per dire che se la tempora di post-moccismo a digeri- nostre Deboli Lettere. parliamo di Federico Moccia non parliamo di let- Immagine tratta dal film re la triade Piperno-Saviano-Colom- teratura – checché possa pensarne Alberto Bevi- di John Sturges I bati somministrataci a dosi massicce Prima di tutto, davanti a tutti, lacqua, per cui, rimirate le frecce, vale la stessa sol- magnifici sette (1960), da un simpatico critico letterario che Massimiliano Parente, da Grosseto, fa – ma di un “caso” letterario. Cioè, non di un li- che raffigura, da sinistra con raro senso della misura ha detto romano per forza, classe (da vende- bro ma di come altrui a destra: Steve McQueen che Giorgio Faletti (uno che al massi- re) 1970, polemica firma di numerose FEDERICO leggono quel libro. Poco (Vin), James Coburn mo poteva fare il ghost-writer del riviste. Ha scritto un pugno di roman- MOCCIA, importa che ci abbia sol- (Britt), Horst Buchholz Francesco Salvi di C’è da spostare una zi, tra i quali Canto della caduta (ES, SCUSA MA TI levato lo spirito, Moccia, (Chico), Yul Brynner macchina) è il più grande scrittore 2003) e La Macinatrice (peQuod, CHIAMO AMORE, quando a Otto e mezzo, (Chris Adams), Brad italiano vivente… 2005), e la raccolta di scritti postumi Rizzoli, Milano 2007, qualche mese fa, diceva Dexter (Harry Luck), Nel frattempo, aspettando il film pubblicati in vita Parente di nessuno pp.668, E18,00 di adorare Fitzgerald, di Robert Vaughn (Lee) tratto da Con le peggiori intenzioni, la (Gaffi, 2006). Proprio perché senza amare Conrad, e così via: e Charles Bronson fiction-tv ispirata a Gomorra e l’edi- parenti (giornalistici, editoriali e let- le buone premesse in letteratura contano poco. Il (Bernardo O'Reilly) zione economica di Rio,proviamo a terari), e perché dichiaratamente ne- fatto, per giunta, non compete neppure Moccia, il © Bettmann/CORBIS metterci a leggere seriamente. Smet- mico di chi scrive per neonati, registi quale, come ognuno di noi, può scrivere quel che gli pare, né tantomeno i giovincelli che leggono Moccia dimostrando di valere Moccia e non Sha- kespeare o Dostoevskij o Faulkner, ma neppure Si- menon, ovvero di voler essere Moccia e non Ric- cardo III o Stavrogin o Molly Bloom, per cui altro I MAGNIFICI SETTE DELLA che tre metri sopra il cielo, questi poppanti sono tre chilometri sotto terra. No, il fatto è che chi fa tendola di pensare che la narrativa e caporedattori, non ha ancora avuto sbagliando paurosamente secolo e le pagine… Il romanzo (di cui Zizzi l’informazione, omuncoli messi peggio dei lettori italiana morente inizi sulle pagine di i riconoscimenti che merita. Ma an- Paese – a Martina Franca negli anni ha già pronti i primi due volumi, sta di Moccia e solo Moccia, dalla mente a misura di Magazine e finisca nel laboratorio che i Nobel da un po’ di tempo sono al Settanta. Finora le sue (eccelse) pro- scrivendo il terzo e ha bene in mente i sms e di certo non da Vita nuova, libello dentro creativo di minimum fax (l’altra tria- ribasso. Comunque, così come Philip ve sono solo poetiche (oltre ad aver restanti nove) è continuamente sul- il quale scoprirebbero che l’amore non è de radical-flop: Nicola Lagioia, Vale- Roth avrà di che rifarsi su quel filo-ar- pubblicato un thriller con un eteroni- l’orlo della pubblicazione e continua- copio ria Parrella, Christian Raimo) e smet- meno politicamente peloso di Pa- mo): si segnalano La primavera er- mente fuori dai circuiti editoriali (è un lucchetto e che Ponte Milvio è un ris luogo mistico ed epico assieme, pe tendola di ripetere con accorata fru- muk, allo stesso modo Parente avrà di metica (Manni, 2002), e Del sangue passato da Feltrinelli, Einaudi, Rizzo- strazione che “gli scrittori italiani che mettere in fila la triade (nipote di occidentale (Lietocolle, 2006). Abuli- li e Mondadori). Un breve estratto spacciano Moccia come fosse un UNO SCRITTORE moderno Pavese (peraltro pes- non sanno raccontare il mondo in cui Siciliano e figlia di D’Orrico) Piperno- co e pigrissimo, Zizzi da quindici an- dell’opera – che ambisce a superare simo scrittore di romanzi), è perduto quando comin- viviamo”, che “in Italia non esistono Saviano-Colombati, e gettarla nel ni lavora a un (meta)romanzo genia- una volta per tutte l’ossessione del senza riconoscere la differen- cia a farsi domande come narratori come Wallace, DeLillo o Pa- burrone dell’Oblio. Lo farà con il le e invendibile in dodici volumi – che post-moderno, qualsiasi cosa questa za che passa tra Simona Ven- “cos’è l’arte?” e “qual’è il com- lahniuk”, che da noi escono solo ro- prossimo libro, che gli ha cambiato e ambisce non a raccontare una storia parola significhi – uscirà sul prossi- tura e Fanny Ardant. Ecco, la pito di un artista?”. manzi usa-e-getta. rovinato la vita, Contronatura: un ro- ma la Storia – dallo splendido titolo mo numero di Nuovi argomenti (tito- differenza è tutto in fatto di No. A costo di irritare scrittori, manzo-monstruum di oltre cinque- picaresco La perenne ed improbabile lo: Il demone del giudizio): una narra- lettori e critici – militanti o smobilitati cento pagine che ha già stroncato una storia di Giovanni Attanasio e del suo zione totale, assoluta, fantastica. Ziz- scrittura. Così come il rango. Vladimir Nabokov (1899-1977), che siano – noi vogliamo scommette- mezza dozzina di editor e che uscirà vascello di polistirolo, dove si narra- zi, dal canto suo, sarà protagonista Ma questo è un tempo in cui il Gogol’, 1981, trad. it in Lezioni di “Corrierone”, ritemprando re su un gruppo di autori giovani (edi- da Bompiani a gennaio 2008. Parente no le avventure di un giovane che si della prima puntata della nuova tra- letteratura russa, Garzanti, una bella e vecchia abitudine torialmente, non anagraficamente) i è visionario abbondantemente oltre il ritrova in uno spazio collaterale a smissione di Pietrangelo Buttafuoco, Milano 1987, p.76 dei giornali di un dì, presenta i quali, uno: sanno non solo racconta- limite, ambizioso quanto la scrittura questo mondo viaggiando per un Giarabub, che andrà in onda a breve propri librini “corti” annunciando re il mondo in cui viviamo, ma prova- impone, gaddianamente post-baroc- tempo non computabile fino ad arri- su La7. Per il resto, come scrive l’au- che così si potrà leggere «meno spes- no addirittura a dargli una forma (la co. Soprattutto, non ha mai creduto vare ai confini dell’universo, nel re- tore nel prologo del romanzo, «Leg- so». Alla meno peggio, meno spesso, ecco lingua) e un contenuto (la sostanza); alla favola che il romanzo è morto. gno delle Cernie antropomorfe, dal gete e saprete». la cosa che conta. Senza contare che nella trup- due: sanno rischiare, mettendosi in Morti, semmai, sono quelli che lo di- quale ritorna lasciando un diario pa dei non scrittori scritturati dal massimo gior- gioco, coscienti che la letteratura non cono. Qualcuno lo ha definito lo frammentario e onirico. Ritrovato da- Il terzo “magnifico” è Alessan- nale d’Italia non poteva mancare, riecco sbucare è uno strumento di ascesa sociale o Houellebecq italiano. Che, c’è da di- gli archeologi e montato da filologi e dro De Roma, 37 anni d’età e 1,52 il coniglio, proprio Moccia. Beati i ciechi, ché una comoda via che porta ai talk- re, è un bellissimo complimento, per critici, il diario viene dopo mille ten- d’altezza. Viene da una terra grama e non vedono il male. show, ma una straordinaria e perico- Houellebecq. tativi presentato nella forma definiti- magnifica, terra di narratori veri co- Federico Scardanelli losissima possibilità di conoscenza Poi, Michelangelo Zizzi, nato – va, sebbene si dica che manchino del- me Atzeni e Niffoi, e di intellettuali

DANIELE PICCINI (1972) associa ho saldato la vertebra vitale. mentre parlo sempre con le braccia tese con maggiore presenza di altri la fati- Sono stato formicolio celeste [davanti a me Dedicato a chi crede che la poesia ca del poeta a quella del critico lettera- principio nell’abetaia ventosa, come per spingere via un corpo assente. rio. Collaboratore di Poesia, Letture, venendo per reticoli Prendeteveli così come sono, in colata lavica, i grandi talenti di oggi Famiglia cristiana e l’Avvenire, ha nel chicco d’uva: affonda la mia nascita ANDREA TEMPORELLI, noto pubblicato una delle migliori rasse- nel tuo ventre marino, vieni ancora. anche come lo spettro di Marco Mer- gne poetiche degli ultimi anni, La poe- lin (1973), è uno dei “poeti nuovi” che È tutto semplice, viene da dire, una lirica shakespeariana. Provare ma dal fronte dei monti fui edotto, sia italiana dal 1960 ad oggi (Rizzoli, SIMONE CATTANEO (1974) è il si è imposto con precocità lampante è semplice anche il male per credere: Italiano, cosa rarissima educato alla venerazione del Mammut. 2005). Traduttore dal latino (La favola poeta meno poetico dei “poeti nuovi”. all’attenzione della grande editoria. Il nel Belpaese, è poeta che tiene la mi- Scaglia di ghiaccio sopravvissuta al di Amore e Psiche, Medusa, 2005) e Scrittore estremo ed estremamente suo primo libro, lieve e abissale, dal ti- Finché qualcuno ti salva e ti chiede sura lunga, e anche lunghissima, con [Pleistocene, studioso di filologia italiana (si ricor- crudo si svelò alla letteratura con il tolo Il cielo di Marte, è stato infatti edi- solo ciò che non hai, pretende tutto facilità spaesante. Ed è, soprattutto, quest’io ch’è un noi idrico, da l’edizione critica di Sennuccio del breve volume Nome e soprannome to da Einaudi nel 2005. Accusato da (tu per me a cosa rinunci), convinto poeta che crea la vita, che crea uomini sguscia sotto i confini, Bene, Antenore, 2004), possiede un (Edizioni Atelier, 2001), piccolo “ca- più parti di essere una sorta di iceberg che sia ormai in te, e lo sai a tutto tondo, pieni e sfaccettati, e sto- come Ticino il Contrabbandiere, linguaggio legato per affinità a Cesare so” nel mortifero mondo poetico del difficilmente digeribile per le anime che non è vero, eppure sei già vinto rie romanzesche. Accade così che nel dall’Iperuranio svizzero all’espiazione Pavese e a Mario Luzi. Poeta dalla ve- Belpaese. «Frasi che ti colpiscono co- belle, la raccolta-poemetto in trenta da una luce che il tempo ti concede saggio d’esordio Nella costanza (Edi- [padana. na felice e inesausta, lietamente tor- me pugni allo stomaco», così lo “be- stazioni punta altissimo, guardando (In che figura, e quando, zioni Atelier, 2003) e nel poemetto I mentata, ha pubblicato un’inconscia nedisse” Roberto Roversi nell’antolo- non tanto a Vittorio Sereni e a Mario noi saremo congiunti) mirmidoni (Il Faggio, 2006), porzione trilogia dedicata alla memoria (secon- gia collettiva Dieci poeti italiani (Pen- Luzi (“trappole” letterarie sparse per Così, se il fiore rimorde nel frutto di una scintillante raccolta in itinere, FLAVIO SANTI (1973) è il degno do la cronologia delle pubblicazioni: dragon, 2002). In effetti, la poesia an- strada dal poeta) quanto alle finezze tu no, non chiederlo, non dirò mai oltre ai magisteri di Seamus Heaney, erede di Pier Paolo Pasolini. Autore di Terra dei voti, Crocetti, 2003; Canzo- tilirica di Cattaneo ha come padri pu- di un Thomas S. Eliot. Il tempo giudi- di cosa sto parlando di Josif Brodskij e di W. H. Auden, si una magmatica, dispersa e coerente niere scritto solo per amore, Jaca tativi i magistrali, feroci e grotteschi cherà la bontà delle pretese. L’alterego senta il riflusso di un Vladimir Nabo- “opera totale”, tra romanzi (ne ri- Book, 2005; Altra stagione, Aragno, film di Martin Scorsese e di Abel Ferra- di Temporelli, Marco Merlin, è uno dei È difficile trovare in Italia un poeta kov e di un Henry James. Il Nostro è membriamo il primo, Diario di bordo 2006). Un libro ancora inedito vira di ra piuttosto che i padri-padroni della critici letterari più feroci del Paese. Co- più consapevole e più shakespearia- anche capace articolista di Alias, sup- della rosa, peQuod, 1999, definito molto i temi e in parte anche il lin- letteratura italica. Una libertà scabra, fondatore e codirettore del trimestrale no di FEDERICO ITALIANO (1976). Il plemento culturale del Manifesto, e di «una specie di Finnegan’s Wake in guaggio dei volumi che lo precedono, percotente, oltreoceanica (riferimenti Atelier, ha pubblicato, tra le altre cose, quale, a dispetto del cognome, è scrit- Nuovi Argomenti. friulano»), pensieri (collabora, tra le indagando l’enigma della morte e del sotterranei al romanzo made in USA, l’antologia ragionata Poeti nel limbo tore apolide, che si nutre di molteplici molte riviste, con Nuovi argomenti, destino di dispersione che lega l’uo- in specie a Saul Bellow, a Philip Roth e (Interlinea, 2004) e il volume teoreti- tradizioni letterarie. Questione di bio- Postscriptum a Josif Brodskij Liberazione, Testo a fronte) e poesie. mo al mondo, con furore leopardiano. a Erskine Caldwell, sono molteplici) co ed energetico Nodi di Hartmann grafia, forse. Il Nostro abita a Monaco Sono nato e cresciuto tra le risaie La sua spiccata attività poetica si di- che si fissa nelle scene quasi cinema- (Atelier Edizioni, 2006). di Baviera da circa un lustro e si occu- [piemontesi stingue per una ferina, accanita di- Sono stato lucertola, tografiche del libro inedito Made in pa “professionalmente” di traduzio- dove onde minuscole screziano rompenza linguistica, che gli ha con- ho atteso sotto lo spesso azzurro Italy. In cui dietro le quinte affiora una Passaggio d’ombra ne. Il suo sforzo, condensato in un nu- la perfezione dei rettangoli e dei trapezi: cesso un riconoscimento precocissi- la stagione più densa. rilettura vertiginosa del Machiavelli. Per farsi bella rinuncia all’amore mero monografico della rivista Atelier di qui la scarsezza di rime, mo. Autore di acuminate raccolte in Nell’imbuto del desiderio cresco, questa giornata d’inverno, si spoglia dedicato alla Giovane poesia europea la voce d’amido che ricopre costante un dialetto friulano inventato, folen- divento la mia nascita, lucertola, Lampade al sodio guaste sul pavimento quasi celasse un destino. Ma è niente (n. 30, giugno 2003), si muove agil- la bolla emozionale, fragile. ghiano (Rimis te sachete, Marsilio, nei profondi profumi [della cucina l’asfalto da seguire, mente tra almeno quattro lingue: egli La pianura non è infinita, lezione del 2001; Asêt, Biblioteca di Babele, sono stato l’insetto, e intorno al mio corpo macchie d’olio che il semaforo, la svolta, la gente ha dato versioni di poeti inglesi (Eliza- [sereno: 2003), ha scritto un libro che per alcu- sono stato la bestia [sembrano vermi che sfiori nel cortile, poi il rumore beth Bishop), tedeschi (Durs Grün- dal ponte di Romentino, le Alpi e il Rosa ni è un piccolo totem, Il ragazzo X al centro della specie gli occhi lucidi come bigiotteria e dei passi sulle scale bein, Michael Krüger e Lutz Seiler), confermano la possibilità del mito, (Edizioni Atelier, 2004), tragicomica l’istante di generare o morire, una specie di bitume che sigilla il cielo in marcia militare, spagnoli (Vicente Aleixandre) e fran- l’esuberanza, oltre il quotidiano. vicenda di un clone di Giacomo Leo- con te ho detto sì [del Mediterraneo, fin dentro alle lezioni, oltre la soglia... cesi (Philippe Soupault). Si diceva di Poiché non da pianura, pardi cascato nei panni e nelle carni di SABATO 21 APRILE 2007 LA REPUBBLICA DELLE LETTERE IL DOMENICALE 11

LO SCAFFALE DEI PICCOLI E GRANDI EDITORI un anomalo stopper luddista alla cui una produzione artigianale. Come le a cura di Fabio Canessa squadra viene imposto di cambiare gelaterie: ce ne sono moltissime in modulo di gioco. Da non giovanissi- giro, ma solo due o tre sanno fare il mo esordiente, Pippo Russo si è an- gelato buono. CHE BELLA SCOPERTA, L’ANTONIO PRETE LIRICO che sentito rivolgere sul Foglio un paio di pubbliche preghiere di ringra- Settimo, buon ultimo, Salvio l pensiero poetante è il titolo di nota, «ho sempre considerato ne- ziamento da Camillo Langone, che di Formisano: 52 anni, il meno giova- un illuminante saggio scritto da cessario per l’esperienza stessa del calcio notoriamente non capisce nul- ne tra i giovani scrittori, di San Gior- IAntonio Prete (edito da Feltri- pensare». Il fascino della sua poeti- la, ma sulla letteratura spesso ci az- gio a Cremano. È stato rappresen- nelli), diventato ormai un testo im- ca consiste proprio nella personale zecca. Confidiamo in entrambi. prescindibile per gli studiosi di Leo- meditazione di quegli stessi temi pardi. Potrebbe essere anche il tito- che stanno al centro dei suoi studi Quinto, un vero azzardo: Alcide mettiamola così: lo di questo esordio nella poesia del critici: la vertiginosa dialettica tra fi- Pierantozzi, giovanissimo, nato a questi sono il pensiero medesimo Prete, docente universi- nitudine e infinito, l’incanto di una San Benedetto del Tronto nel 1985, forte delle nostre tario e fine tra- natura che avvolge il vuoto di sen- maturità classica e facoltà di Filosofia ANTONIO PRETE, duttore di Bau- so, lo struggimento dei ricordi e il MENHIR, Donzelli, alla Cattolica di Milano. Scrive di cri- deboli lettere. con delaire. Esor- balsamo dell’analogia, il silenzio del Roma, pp.132, 413,50 tica letteraria – bontà sua – dall’età di buona pace di d’orrico dio pubblico, cosmo, il suono del vento e la muta 15 anni. Il primo e finora unico ro- perché la raccolta sottintende una presenza della luna e del deserto. La manzo, Uno in diviso, è uscito nel frequentazione con la composizio- poesia si staglia come un menhir, 2006 da Hacca, mentre il prossimo lo tante di commercio, tecnico aero- ne poetica che, probabilmente, ha uno di quei monoliti del paesaggio pubblicherà Einaudi. In bilico tra filo- nautico, sceneggiatore. Per Meridia- accompagnato parallelamente la salentino di cui Prete è originario. sofico lirismo e rigurgiti post-pulp, no Zero quest’anno ha pubblicato produzione saggistica, pur senza Un menhir che esprime «nel filo un’opera prima fastidiosa e pericolo- L’accordatore di destini, romanzo mai essere pubblicata. Un esercizio d’aria e di millenni/ l’aspra malinco- samente pretenziosa, vista anche l’e- unico e splendido. Napoletano sen- creativo che, afferma l’autore nella nia del vivente». tà dell’autore, ma che non lascia in- za essere Saviano, minimalista sen- differenti. Cosa abbastanza rara ulti- za essere di minimum fax, realista mamente. C’è chi lo detesta e chi se senza essere Andrea Vitali, ha – tra SFORTUNATO CHI NON CONOSCE ANCORA LÉO MALET ne è follemente innamorato. Noi sia- gli altri – il merito di aver scritto una mo in quella percentuale (fortemente frase del genere: «Anche se la scrit- appassionato di gialli che Baedeker, datato anni Cinquanta e minoritaria) convinta che non si tratti tura richiede applicazione e uno ignori un fuoriclasse come intinto nell’humour nero, per visitare di un bluff. sforzo continuo, non comune, so- L’ Léo Malet (1909-1996) e il la Parigi dei viali luccicanti di insegne prattutto è ingannevole, voglio dire, suo scanzonato eroe, l’investigatore e dei vicoli bui, che diventano qui Sesto Valter Binaghi, 49 anni, l’approccio alla scrittura. Mille volte privato Nestor Burma, corra in libre- scenografie ideali di bizzarri intrighi ieri irregolare e contestatario mili- uno stato d’animo malinconico o ria a procurarsi l’ultimo romanzo tra- polizieschi. Stavolta tocca al X arron- tante dell’autonomia fricchettona triste viene scambiato per ispirazio- dotto con ritmo scintillante da Fede- dissement e al mondo dello spetta- («Sono cresciuto in mezzo a due ge- ne, poi si scopre che non si ha niente rica Angelini, il tredicesimo pubbli- colo, fra teatranti falliti, cantanti alla nerazioni, la sessantottina e la set- da dire». cato in italiano moda e un fan club che è forse l’anti- LÉO MALET, dell’avvincen- camera di un giro di prostituzione. Il UN CADAVERE te ciclo di av- tema del romanzo è il trucco: dall’af- IN SCENA, Fazi, Roma, pp.192, 49,50 venture dedi- fettazione di chi recita sul palcosce- cata ognuna a nico come nella vita a quello che so- un arrondissement parigino. La città vrintende al meccanismo di un plot LETTERATURA ITALIANA non è un semplice sfondo a questi criminale che prevede un cadavere noir ariosteschi, scritti con l’asciutta in cantina, una suicida dalla finestra, esemplari come Gramsci. È nato a lento fuori dal comune, anche nella tantasettina, quelle del Vogliamo Naturalmente, si potrebbero fare essenzialità di un cinico hard boiled pestaggi, scambi di identità e ambi- Carbonia, si è laureato in Filosofia a mail che ci ha mandato quando gli tutto e subito, quelle del principio di altri nomi “promettenti”. Ad esempio americano, ma rivestiti da un’incon- gue dark ladies. Chi voglia saggiare il Cagliari, poi ha lasciato l’isola: oggi abbiamo chiesto qualcosa di lui: «Pri- piacere contro il principio di realtà, Nicola Sacco, barese, del ’74, che ha fondibile ironia tutta francese. I gialli talento di Malet si butti a capofitto vive e insegna a Torino. Ha pubblica- ma di essere uno scrittore sono un let- quelle che mangiavano pane e Mar- pubblicato i bellissimi Racconti a vita di Malet potrebbero servire come un nel sesto capitolo. to un racconto satirico sulla rivista In- tore. Ho scritto questo libro per quelli cuse a pranzo e pane e Baudrillard a bassa (Quarup, 2007) o Antonio chiostro e il bellissimo romanzo Vita e che amano leggere storie. Mi piaccio- cena...»), oggi compassato inse- Manzini, sceneggiatore e attore, che morte di Ludovico Lauter appena no le storie, e non mi importa se sono gnante di storia e filosofia nei licei ha scritto Sangue marcio (Fazi, 2005) TUTTI A CAVALLO NEL NUOVO WEST DI MCMURTRY uscito da Il Maestrale, la stessa casa un inganno o un cumulo di fandonie. dell’Altomilanese, gli stessi luoghi e sta per tornare con un libro Einaudi; editrice (non a caso) di Atzeni prima Anzi, è ancora meglio. Narrazioni in- dove ha ambientato I tre giorni al- e nomi di promesse poi non mante- iuscire a tenere il piede in due Cybill Sheperd ne portò a casa un che lo scoprisse Sellerio e di Niffoi, crociate, personaggi capaci di vera l’inferno di Enrico Bonetti cronista nute, scrittori bravissimi al primo li- scarpe è un’impresa anche paio; Voglia di tenerezza (1983), di prima che lo scoprisse D’Orrico e l’A- cattiveria, deboli schiacciati dalla vi- padano (Sironi), ottimo romanzo di bro e caduti poi sul secondo, come Rper il più abile degli equilibri- James L. Brooks con Jack Nicholson, delphi (ma a De Roma auguriamo mi- ta. Fandonie? E possibilmente un fi- genere (meglio: de-genere, nel senso Mario Desiati (in Neppure quando è sti. Figuriamoci essere un ottimo ro- Debra Winger e Shirley MacLaine nale a sorpresa. E poi un nuovo ini- che con i generi ci gioca e li scavalca) notte ha scritto uno degli incipit più manziere e nello stesso tempo uno addirittura cinque. Ciascuna pellico- zio». I sardi: poche parole, ma ognu- uscito con l’imprimatur di Giulio belli degli ultimi anni, poi è entrato sceneggiatore di successo. William la fu tratta dai libri di questo autore di al rogo i “cannibali” na è una sentenza. Mozzi, editor di Sironi, e di Tullio anche lui nella grande famiglia di Si- Faulkner, per dire, fallì miseramente vecchio pelo (che, ovviamente, ha e la confraternita dei Avoledo, scrittore del quale Binaghi ciliano…). nell’intento, scritto da sé i dialoghi per il grande Il quarto è Pippo Russo, di Agri- è in qualche modo, anche qui, fratel- Rimarrebbero infine le donne, LARRY MCMURTRY, scrivendo sce- schermo) riscoperto, si fa per dire, magici tre (saviano, HUD IL SELVAGGIO, gento, 1965, sociologo all’Università lo de-genere. In passato, oltre a fir- Fabrizia Pinna detta Bizia, Per tutte le neggiature il- dalle elegantissime edizioni Mattioli. colombati, piperno), Mattioli 1885, Milano, di Firenze, saggista, firma dell’Unità mare su Re Nudo e tradurre per pri- altre destinazioni (Quarup, 2007), pp.198, 416,00 leggibili come i Storie del “nuovo West” con impa- date retta ai nostri e in passato del Manifesto, giornale mo in Italia le canzoni dei Pink ragazza notevole sotto tutti i punti di suoi geniali ro- sto epico alla Steinbeck, ecco per il quale ha inventato la rubrica Floyd, ha scritto Robinia Blues (Flac- vista; o Rosella Postorino, La stanza manzi. A Larry McMurtry (1936), il McMurtry. Il quale non è certo della “Pallonate”, la più detestata (dicono) covio, 2004) e La porta degli Inno- di sopra (Neri Pozza, 2007) o addirit- colpo da biliardo è riuscito. Hud il levatura di un Cormac McCarthy, e glior destino). È un romanzo scritto dai giornalisti sportivi. Polemico, po- centi (Flaccovio, 2005). Binaghi scri- tura Rosa Matteucci, se non fosse che selvaggio (1963), girato da Martin punta tutto su malinconie struggenti da un futuro grande scrittore che rac- lemista, palleggiatore, dopo un paio ve – come si dice – con stile, sa in- la pubblica Adelphi. Ma, da inguari- Ritt, con Paul Newman nei panni di e tramonti che abbrustoliscono. Non conta la vita misteriosa del «più gran- di libri sul calcio l’anno scorso si è trecciare e sciogliere una trama e sa bili maschilisti, siamo convinti che un cinico e arrogante cowboy mo- senza una certa ferocia. Ultimo suc- de scrittore di tutti i tempi», il Ludovi- presentato con il suo primo romanzo: qual è la differenza tra letteratura e l’ultima donna capace di scrivere sia derno, ottenne tre Oscar; L’ultimo cesso, la sceneggiatura di I segreti di co Lauter del titolo. Da parte sua, Il mio nome è Nedo Ludi (Baldini Ca- intrattenimento, senza confondere i stata Virginia Woolf. Che non era spettacolo (1971), capolavoro di Pe- Brokeback Mountain. Ovviamente, Alessandro De Roma dimostra un ta- stoldi Dalai), storia – sa và san dir – di piani. Pratica il “genere”, ma la sua è neppure italiana. • ter Bogdanovich con Jeff Bridges e con Oscar al seguito. D.B.

tempi un gran bel numero di talenti sia morta. Il catalogo è questo! del gentil sesso. Tra Francesca Serra- gnoli, Tiziana Cera Rosco e Laura Pu- che saranno (fidatevi di noi) nelle antologie scolastiche di domani gno (scrittrice che mescola con felici- tà la poesia alla prosa: è prossimo un suo romanzo, Sirene, per l’editore Ei- un giovincello dei tempi nostri. Ha questo secolo, che ora è anche il mio, Flavio Santi), raggiungendo, in que- naudi, che segue la pubblicazione del tradotto alcuni poeti moderni (Ken- non mi risparmia, pronto ste poesie, effetti di primordiale vio- poemetto Il colore oro, per Le Lettere), neth Rexroth, John Ashbery, Michel per la guerra batteriologica, non per me. lenza e di pasoliniano patetismo a dir puntiamo tutto su ISABELLA LEAR- Leiris) e della tarda latinità. È esploso, Cerchiamo di vedere i lati positivi: poco percotenti. DINI (1978), peraltro stupenda pa- semmai ce ne fosse stato bisogno, con sono meno vecchio di un paio di secoli... drona di casa di un festival di poesia, la pubblicazione per Rizzoli, nel però mi sento sempre stanco. Isola “ParcoPoesia”, che si tiene a Riccione 2006, del romanzo L’eterna notte dei Padre, io a te ormai da quattro anni al calar dell’e- Bosconero, sorta di diario allucinato di Se è vero che essere moderni vuol io inchiodato a te su questo scoglio state. La Leardini è autrice di un lieve Goethe in scrittura che mescola To- dire reinterpretare con costanza e in- divino che conosci la tua alba libretto, La coinquilina scalza (Edi- masi di Lampedusa a Edgar Allan Poe, venzione ciò che ci è alle spalle, PIER- e allacci la tua potenza al fulmine zioni La Vita Felice, 2004), che è poi il Stephen King a David Lynch. LUIGI CAPPELLO (1967) è uno dei da questo culmine di spasimo romanzo in versi, anzi, per poesie, di poeti più possenti d’Italia. In lui, infat- io vinto mando a te un’ossessione amorosa. Il libro, col- Nasco... ti, un qualche furore arcaico, con pre- vincitore di padri mo di reminiscenze letterarie e non “Laboratorio di criogenesi”: ziose riminiscenze più o meno “clas- la prora disorientata delle mie parole. solo (da Vittorio Sereni e Emily Dic- ti vengono incontro i cancelli silenziosi siche” (gli omerici e l’Ariosto, la latini- Concedi a coloro che erano ciechi kinson ai film di Elia Kazan e alle can- pressappoco potrebbe essere tà della decadenza, ma anche Umber- e a dismisura adesso vedono, zoni di Luigi Tenco), «ci racconta il andata così, ora ve lo racconto. to Saba e Antoine de Saint-Exupéry), rotto il sigillo della fiamma, senso di un abbraccio perennemente Tirato fuori da una ghiacciaia, va a braccetto con pennellate stilisti- l’ustione della carezza, il fragore mancato» (Milo De Angelis). E lo fa un’incubatrice criogenica, che tutt’altro che classicheggianti del pugno, ora che sanno penetrando un delirio in luce bianca, fossile umano non solubile, bensì attuali, e perciò, per il discorset- il tossico del palmo e delle nocche sonnambulo e lucidamente violento, non mi si poteva scongelare to di cui sopra, assolute. In effetti Cap- ed è notte, profonda notte greco antico, che si misura con Saffo e come una bistecca. Il frizer pello, la cui dispersa e folta opera poe- a occidente di ogni immaginare ha la pretesa di mirare alla Vita nuova è stato il mio ventre materno, tica è stata raccolta l’anno passato ora che le iridi conoscono del sommo Poeta. per arcane vie di scienze esatte, dall’editore Crocetti in un unico volu- le costellazioni del dolore e del piacere; dove l’arcano è sempre esatto me dal titolo Assetto di volo (evento concedi loro di sopportare Una lotta di cani dentro per difetto, mai per eccesso. salutato da un’insperata attenzione per ogni ciglio sospeso alle tenebre tutti insieme Mare da cui sono emerso, da parte dell’informazione che con- al tramonto di ogni palpebra sfinita tutti con il loro pezzo tre secoli saltati, più in là ta), non fa che rimbombare con inten- la pronuncia dell’alba e del crepuscolo di pace da sbranare. di qualsiasi programma maltusiano, sità e vigore le domande che da sem- e il rombo immenso, che sale dall’uomo. Si vive come l’erba nei vasi, mi sono ritrovato anch’io, pre attanagliano l’uomo. Acutizzate, il terrazzo la tv il giro dei treni, per chissà quale oscuro evento, in alcuni casi, nelle poesie in dialetto La poesia, che non è per nulla “po- un respiro che si stacca contro vento… a nascere Giacomo Leopardi oggi, friulano. Cappello è per l’appunto liticamente corretta” né le interessa- E mai che non sia l’alba che responsabilità, a culo scoperto in poeta “bilingue” (cosa nient’affatto no faccende legate alle “quote rosa” o a prendermi tra la fronte e le mani [pratica, rara, quest’ultima, si legga il caso di simili, pur tuttavia conosce in questi nel suo chiaro di madre che si alza. •

SABATO 21 APRILE 2007 LABIRINTI DELLA COMUNICAZIONE IL DOMENICALE 13 BUFALE E PROMESSE DI SECOND LIFE In quella straordinaria comunità sull’internet, che oggi conta cinque milioni di “residenti”, s’annidano davvero promesse suggestive e feconde. Ma non quelle di un “altro mondo”: bensì di una Rete finalmente socializzata e capace di raccontarci meglio l’unica realtà

di Giuseppe Romano non si è altri. Lo confermano, da una di Francesca D’Angelo come una chat tridimensionale parte, l’assenza di cimiteri in Second o un mercato dove far soldi, econd Life. Tutti ne parlano, Life, e dall’altra il fatto che tra le pre- a generazione cresciuta a perché è, prima di tutto, un tutti la decantano. Un’altra vi- rogative di quel “luogo” c’è il cam- pane e reality si è stancata mondo di possibilità, dove puoi Sta, la stessa vita? C’è qualcosa bio di valuta – il linden-dollaro, dal Le, dal Grande fratello, ha essere chi vuoi e creare qualsia- di vecchio e insieme di storto nella nome dell’azienda fondatrice, Lin- fatto rotta su internet, trovando si cosa. Ad affascinare è proprio maniera in cui la comunità virtuale den Labs – col dollaro americano la felicità (e alcuni anche un questa vastità di orizzonti: ci più grande (forse) e più sbandierata (circa trecento contro uno): così ac- gruzzolo) in Second Life. Agli sono terre da conoscere, creatu- (certamente) dell’internet, www.se- cade tra nazioni confinanti, non tra ex adepti della Casa catodica, la re fantasy, popoli con cui dialo- condlife.com, dà notizia di sé. universi paralleli. seconda possibilità concessa gare. Non ultimo l’occasione, a Eppure perfino colossi come l’a- Perché Second life è, incontesta- dal piccolo schermo per piacere portata di mano, di realizzare genzia di stampa Reuters, il polo tec- bilmente, un luogo. Lo è come lo sono davvero deve trasformarsi in idee, fantasie, progetti. Si può nologico Sun, le scarpe Reebok (in tutte le latitudini dell’internet, a pro- una realtà. In una Second Life. creare da un animale a un loca- versione digitale, acquistabili per or- posito della quale non per niente u- Su questa intuizione s’in- le. O mettere in piedi un evento nare gli avatar – le rappresentazioni siamo il verbo andare: “vado in rete”, nesta il mondo creato da Philp live». Ma è vero che tutti riesco- digitali – dei “cittadini”), l’immobi- diciamo, e diciamo bene perché lo Rosedale e Linden Lab: un uni- no a dare corpo alle fantasie? liare italiana Gabetti, hanno aperto spazio digitale è appunto questo, uno verso parallelo, un novello Pae- «In realtà Sl è un paradiso so- una sede operativa da quelle parti. In spazio. Quando si va nell’internet se delle meraviglie, in versione prattutto per gli informatici che Second Life infatti si può produrre, cambiano le coordinate spaziotem- 3d. Dove la vita è esattamente possono sbizzarrirsi a creare vendere e comprare. Vestiti, oggetti, porali; ma non l’identità. Definire come la si desidera: chi entra oggetti, skin e, non ultimo, pro- territori. Perfino il ministro Antonio una “second life” quella che si tra- può assumere la fisionomia grammi nei programmi. Per gli Di Pietro ha comprato un’isola laggiù scorre in Rete è possibile soltanto nel- preferita, scegliere la professio- altri è difficile animare gli og- (o lassù), per piantarci una bandiera la maniera in cui gli emigranti si “rifa- ne (sempre che desideri lavora- getti o creare qualcosa di strut- cevano una vita” nelle Americhe lon- re) e crearsi mondi su misura. tane, con la differenza non trascura- Viaggiando nel tempo e nello si può produrre, bile che in questo secondo caso il cor- spazio, volando o teletraspor- aprire un locale vendere, comprare. po fisico non varca definitivamente tandosi. Un reality world, dove i con slot machine c’è prostituzione, l’oceano e che il trasporto avanti e in- sogni diventano realtà. E, non era complicato. dietro verso il nostro rappresentante ultimo, un business. Se s’ag- c’è droga. e di pietro virtuale, l’avatar, è istantaneo e può giunge che i costi del mondo in è un paradiso s’è fatto l’isola avvenire diverse volte al giorno (al 3d sono di gran lunga più bassi per informatici minuto!). di quelli reali, è facile immagi- Detto questo, e fatta la tara delle nare quanto sia vivace il turno- dell’Italia dei Valori. C’è di tutto. Pure ovvietà e delle esagerazioni, è indub- ver economico. Stando alle sta- turato, perché occorre conosce- il suo bravo quartiere a luci rosse, bio che Second Life sia un esempio tistiche ufficiali, 140 residenti re i codici. Io volevo aprire un Amster-Dame, interdetto ai minoren- importante di ciò che può diventare in Sl guadagnano tra i 2mila e i locale con le slot machine. Era ni, dove si pagano 400 linden-dollari l’internet. E non tanto per le frequen- 5mila dollari al mese, mentre una bella idea, ci ho provato, per avere mezz’ora di sesso virtuale. tazioni numerose, per i ben cinque- 90 abitanti hanno già superato ma le difficoltà di programma- Qualcuno spaccia “seclimina”, una milioni di “residenti” vantati al 27 la media dei 5mila dollari. zione erano troppe». droga virtuale che ha l’effetto di alte- marzo 2007: infatti le mode passano e È la prima volta che perso- In Sl non ci sono guerre, rare la percezione dell’avatar. E qual- coloro che oggi amano bighellonare naggi virtuali vivono con soldi non s’invecchia e tanto meno si cuno l’acquista. per quelle regioni digitali, magari ac- veri. Ma sarebbe riduttivo sle- muore. «Ci sono migliaia di ter- C’era una volta la Rete appena na- quistando capi di vestiario firmati ma gare il potenziale economico re. Ma non esistono cimiteri», ta. Attorno agli entusiasmi dei primi virtuali e frequentando eventi digita- Alice, illustrazione di Giovanni Grasso Fravega per Alice nel paese delle meraviglie, SBE 1993 dalla vocazione di community conferma Rex 2. «È un paradiso pionieri, affascinati dagli interminati lizzati ma reali, forse domani sceglie- propria di Sl. La convertibilità un po’ dissociante, qui il tempo spazi e dai sovrumani silenzi dell’u- ranno di impecorirsi appresso ad al- me Monde: una Parigi virtuale e tridi- orizzonti nuovi suggeriti da Second del denaro nasce, infatti, come è dilatato mentre gli spazi sono niverso digitale, nascevano le prime tre convenzioni trendy. mensionale, disponibile in Rete, dove Life. Il primo di tipo sociale: l’orga- elemento narrativo che permet- ristretti. Un’ora equivale a un riflessioni. Quelle apocalittiche, in- Piuttosto, Second Life è importan- sarebbe stato possibile andare, aggi- nizzazione del selvaggio mondo digi- te all’utente di concepire Sl co- giorno; un giorno a un mese. E neggianti al Nuovo Mondo Dove Fi- te e significativa perché, forse per la rarsi, affittare casa, frequentare nego- tale entro poleis cintate, difese, civi- me un mondo autonomo, sì, da dato che ci si sposta con il tele- nalmente Saremo Onnipotenti, per- prima volta, offre l’esempio pratico e zi e acquistare o vendere o anche sol- lizzate, cui si accede in maniera con- quella esterno, ma sufficiente- trasporto, le distanze tra i terri- ché ce lo saremo costruito su misura. palese di come l’uomo può socializ- tanto chiacchierare. trollata attraverso portali presidiati. mente stabile per essere credibi- tori sono annullate». Ma anche quelle più ponderate: fan zare la prateria della Rete. Infatti è Socializzare, insomma: esatta- Restano fuori le belve, i virus, le orde le come universo a se stante. Il Un Truman Show del futu- giusto dieci anni dal puntuto e pun- un’isola felice, e felice perché isola. mente come accade ora in Second Li- barbariche e maligne: almeno finché cambio di valuta funge da anel- ro, in grado di esaudire i deside- tuale saggio di Sherry Turkle, La vita Ha stabilito leggi fondative, una citta- fe. Dove sta la differenza? Soltanto le mura tengono e i residenti-cittadini lo di congiunzione che vidima rata di tutti? Forse no: «All’ini- sullo schermo. Nuove identità e rela- dinanza, una propria etichetta socia- nella massa critica che oggi, anno fanno baluardo. di attendibilità i sogni realizzati zio mi piaceva tantissimo: mi zioni sociali nell’epoca di Internet le che viene minimizzata a parole ma 2007 (o ieri anno 2003, quand’è ini- Il secondo orizzonte è altrettanto sul web. Tant’è che il guadagno sentivo onnipotente. Tra me e il (trad. it. Apogeo), in cui si mettevano affermata nei fatti. Inoltre, e non è ziata l’avventura della community), suggestivo e implica il salto di qualità generato in Sl non va nelle ta- mio avatar preferivo a occhi a punto natura, prospettive e rischi meno importante, propone un’inter- esiste, e nel 1994 non esisteva ancora. verso forme di espressione più ade- sche dei fondatori ma resta nel- chiusi la mia versione virtuale. delle relazioni umane dentro la Rete. faccia matura: non quel guazzabu- Accedere a Le Deuxième Monde era guate e soddisfacenti di quelle attua- le mani degli utenti che lo crea- Poi però mi sono annoiato. For- Esiste il rischio di elaborare un “Se- glio di testi scritti e piatte immagini difficile, lento, faticoso, e per giunta a li. Cliccheremo, linkeremo, chattere- no: Rosedale e Linden percepi- se perché sentivo che era co- condo Io”, spiegava Turkle a quei giustapposte che è il web, bensì un pagamento: chi mai avrebbe voluto mo guardando negli occhi i nostri scono “solo” i 10 dollari mensili munque una situazione un po’ tempi (era stato il titolo del suo primo mondo tridimensionale fatto di figure andarci tramite i lenti modem di allo- avatar, andando nei luoghi selezio- versati da ciascun abbonato al falsa… non so. Adesso mi con- profetico saggio del 1985), di sbilan- semoventi e parlanti. Questo, indub- ra? E, tuttavia, soltanto che si consul- nati, aprendo e chiudendo porte di pi- sito. Inoltre, a differenza d’un netto due ore al giorno, ma ho ciarsi a tal punto da perdere contatto biamente, è il futuro della Rete. tino le modalità d’accesso sul cd-rom xel che stabiliscono dei “fuori” e dei qualsiasi reality, in Sl non ci so- smesso di esplorare le terre e con la realtà. In effetti tra le persone Non c’è molto di originale, in Se- che allora veniva distribuito, si nota “dentro”. Come abbiamo sempre fat- no eletti al successo e sconfitti. gravito sostanzialmente a piaz- intervistate dalla studiosa americana cond Life. Dodici anni fa tutto questo con stupore compiaciuto che non era- to dall’alba dei tempi, e come nell’in- Sulla carta tutti possono tutto. za Parioli, dove si raduna la co- non mancavano fanciulli, impuberi o era stato già concepito dall’emittente no meno eleganti e sofisticate delle ternet finora è stato impossibile fare. È l’alchimia di sogno e real- munità italiana». Chissà. Forse attempati, deliranti a proposito del televisiva francese Canal+, che al attuali: l’avatar di Le Deuxième Mon- Ma dobbiamo, perché noi siamo sem- tà che distingue Sl, come spiega non è poi così meravigliosa una “trovare se stessi” solo nell’internet. convegno Imagina del 1995, a Monte- de disponeva, anzi, di opzioni più ar- pre gli stessi anche quando andiamo al “Dom” un suo residente, l’a- realtà dove decidiamo noi cosa Il punto, con la Rete, è che men- carlo, presentò insieme alla software ticolate e complete. “altrove”. La vita che abbiamo da vi- vatar Rex 2 Thobo: «Sarebbe ri- ci piaccia sia possibile e cosa, tre si naviga e si surfa si è altrove ma house Cryo il prototipo di Le Deuxiè- Due sono, in conclusione, gli vere è una soltanto. • duttivo classificare Second Life invece, no. • De Niro dal Bronx alle stanze del potere Seconda prova da regista per l’attore che incarna l’anti-mito del tormento contemporaneo

n The Good Shepherd – L’ombra del 1943, De Niro ha vissuto gli ultimi de- da Scorsese, ma anche da molti altri aprirne una nuova in cui il nostro, non potere nella versione italiana –, sua cenni di Little Italy (poi mangiata da registi impegnati, dal Francis Ford senza segnare alcune memorabili in- Iseconda regia a oltre dieci anni da Chinatown), respirandone l’aria co- Coppola de Il Padrino parte II al Berto- terpretazioni (su tutte ci piace ricor- Bronx (1993) Robert De Niro si ritaglia me il suo sodale Martin Scorsese (otto lucci di Novecento, ma anche, natural- dare l’enigmatica e ambigua figura di un ruolo secondario, uno spazio limi- collaborazioni all’attivo, prima di mente, Cimino con Il Cacciatore. Noodles in C’era una volta in America tato (ma determinante nell’equilibrio passare il testimone, forse, all’erede La sua recitazione fatta di imme- e quella di Mendoza in Mission), la- del racconto) da cui emerge il volto af- Leonardo Di Caprio) e quelle atmosfe- desimazione totale nei personaggi, scia che il suo mito si mantenga vivo faticato, misterioso e ancora affasci- re, quelle trame di rapporti, quelle ur- nella ricerca di una gestualità e di una anche quando riveste ruoli secondari, nante di un uomo che s’è guadagnato genze umane fondamentali ha saputo parlata che contribuissero a tratteg- ma importanti (come ne Gli intoccabi- Il progetto ha avuto il suo compi- coinvolgimento, per alcuni appesan- in quarant’anni di carriera osanna dei trasferire in tanti personaggi uniti dal- giare figure a tutto tondo (un’abitudi- li). Con il tempo arriveranno anche mento con la nascita, una manciata di timenti anti-retorici), è chiaro che in critici e affetto del pubblico. la costante del disagio esistenziale, ne che, paradossalmente, negli anni parti meno convincenti in cui De Niro anni fa, del TriBeCa Film Festival, un essa si respira uno dei temi chiavi del- Pochi ricordano che gli esordi di del tormento interiore sempre pronto ha finito per trasformare ogni perso- si lascia andare alla maniera, che è il appuntamento per il cinema indipen- la cinematografia di De Niro. De Niro, figlio di artisti (sia Robert De a esplodere in violenza, della necessi- naggio in un’altra faccia di De Niro), versante più rischioso del suo stile in- dente che, con l’imborghesimento del Il rapporto padre-figlio, sia esso Niro sr. che Virginia Admiral erano tà/impossibilità di costruire relazioni interagiva bene con il lavoro registico terpretativo, ma senza mai davvero Sundance, ha acquistato sempre più biologico o metaforico/d’elezione, pittori e se la madre mise da parte l’ar- stabili e stabilizzanti. di autori in cerca di nuove soluzioni, perdere l’affetto del pubblico. rilievo e autorevolezza e che ha forni- infatti, è chiaramente al centro del te per tirar su il figlio dopo la separa- Dopo le prime apparizioni cine- desiderosi di sfruttare il camaleonti- Ma le ambizioni di De Niro vanno to (almeno in teoria) il modello della film, in una versione dolorosamente zione, il padre continuò la sua carriera matografiche giunte a integrare l’or- smo dell’attore per creare figure indi- oltre l’essere attore e nel 1989, come Festa del Cinema di Roma. malata e inevitabilmente fallimenta- tanto che le sue opere sono state espo- mai lanciata carriera teatrale, De Niro menticabili, mitiche nella loro solita- molti altri interpreti avrebbero fatto Curandosi sempre meno delle re- re. Forse il culmine (o solo un’altra ste a cura di De Niro jr in anni recenti), trova la fama negli anni Settanta pro- ria individualità e utili a dare consi- negli anni seguenti, fonda con Jane censioni a volte maligne che gli rim- tappa) di una riflessione che l’autore furono teatrali, con un’infilata di ruoli prio grazie ai ruoli offertigli non solo stenza al tessuto dei racconti di cui Rosenthal la propria casa di produzio- proverano prove d’attore non sempre propone come percorso di lettura di che, sulla scorta delle tecniche appre- fanno parte. ne, La TriBeCa Productions, con l’in- convincenti, De Niro è approdato infi- un’umanità ferita e problematica. se alla scuola di Stella Adler e poi al- THE GOOD SHEPHERD- In un certo senso si potrebbe dire tenzione di porsi come punto di riferi- ne al progetto della vita proprio con il Che paradossalmente, nella sua bor- l’Actor’s Studio e integrate con perso- L’OMBRA DEL POTERE che è Toro Scatenato, emblematica mento per il mondo cinematografico recente Good Shepherd, risultato di ghesità burocratica, non è poi così nale puntigliosità, hanno plasmato il REGIA DI ROBERT DE NIRO performance che impone al corpo del- newyorkese, polo non alternativo, ma lunge ricerche e approfondimenti. E lontana dai personaggi maledetti che suo stile interpretativo fino a renderlo CON MATT DAMON, ANGELINA l’attore una trasformazione impres- complementare a quello hollywoo- se la pellicola, a differenza del più per- hanno fatto la fortuna di De Niro in un modello imprescindibile. JOLIE, ALEC BALDWIN sionante, a chiudere una prima fase diano, da cui pure De Niro derivava sonale e riuscito Bronx, non persuade tutta la sua carriera. • Nato al Greenwich Village nel 167’, USA 2007 professionale segnata dal successo e alcune delle sue risorse finanziarie. del tutto (per mancanza di ritmo e Luisa Cotta Ramosino 14 IL DOMENICALE ARTE E DINTORNI SABATO 21 APRILE 2007 LE DONNE DELL’ARTE L’ARTE DELLE DONNE

di Beatrice Buscaroli Ebbe l’onore di ricevere, novanten- pittrice molto prima delle altre, le tan- ne, una visita di Anton van Dyck. te artiste che riapparvero a poco a po- e prime furono greche e romane. Quasi completamente cieca, fu ritrat- co, dagli anni Settanta del Novecento Come per secoli accadrà, erano ta dal giovane fiammingo sul suo tac- in avanti, al seguito delle prime belli- Lsoprattutto figlie o sorelle. cuino, e intanto gli spiegava come far geranti rassegne, quali la mostra di Le donne artiste: «Non si son ver- cadere la luce dall’alto, sui volti, per Los Angeles del 1979, curata da Ann gognate», scriveva nel Cinquecento mitigare la vecchiaia... Sutherland Harris e Linda Nochlin, Giorgio Vasari, «quasi per torci il van- Figlia di un caravaggesco di pri- pioniere di questa storiografia che ora to della superiorità, di mettersi con le ma osservanza, quell’Orazio che co- ha in Italia una delle più autorevoli e tenere e bianchissime mani nelle co- me lei allargò la sua fama fino all’In- appassionate voci in Vera Fortunati. se meccaniche, e fra la ruvidezza de’ ghilterra, Artemisia Gentileschi marmi e l’asprezza del ferro, per con- (1593-1654) amò, pianse, dipinse. Fu Lavinia ed Elisabetta seguir il desiderio loro e riportarsene Si sposò invece l’altra protagoni- fama». Sta parlando di Properzia de’ sta di una delle coppie d’artisti più Rossi, scultrice bolognese che diven- artemisia gentileschi singolari che la storia ricordi, Lavinia ne celebre per essersi cimentata coi amò, pianse, dipinse. Fontana (1552-1614), altra figlia di noccioli di ciliegia e di pesco, ma, an- fu violata dal maestro pittore, bolognese di nascita e di ca- cor prima, per aver ricevuto una rattere, che amava dipingere e non commissione in marmo dal cantiere e si vendicò: da perdeva tempo con l’amore e fu fatta di San Petronio a . femmina e da pittrice sposare dal padre Prospero, che le trovò un umile imolese, artista di nes- Properzia, Sofonisba, Artemisia sun nome, che le tolse l’infamia di zi- Properzia (morta nel 1500) ebbe violata dal maestro e si vendicò come tella. Lei continuò a firmarsi col no- un suo autorevole ruolo nella storia poté: da femmina e da pittrice. Conti- me di suo padre e solo ogni tanto ag- dell’arte. Giorgio Vasari le dedicò una nuò a dipingere scene dove il sangue giunge le brevi sillabe del Zappi mari- intera Vita, testimoniando quanto gronda rosso purpureo come una ten- to. Si divertiva a canzonarlo per aver- vasta fosse diventata la sua fama, se da di velluto e sempre pensando a lo addestrato così bene a rifinire di ri- papa Clemente VII, appena dopo l’in- quel ragazzo che la violentò, ma, so- cami i suoi dipinti, dove trine, pizzi e coronazione di Carlo V a Bologna, prattutto – lo si capisce dagli atti del colletti ridondano e fanno lussureg- chiese di vederla. Ma la «misera don- processo – dopo, non la volle sposare. giante contorno alla sua severa virtù na», «del corpo bellissima» era morta Grazie all’indimenticabile libro di di ritrattista. La simmetria perfetta in quella stessa settimana. Anna Banti, Artemisia risorse come del Ritratto della famiglia Gozzadini Nel suo rilievo marmoreo con Giuseppe e la moglie di Putifarre pare abbia raffigurato l’uomo cui la legava un «infelicissimo amore». Unica scultrice dell’età moderna fino all’Ottocento, sembra prefigura- re con commovente precisione, per biografia e bravura, per forza e pas- sione, la figura di Camille Claudel. «Dama de honor de la Reyna», già pittrice ufficiale di Filippo II alla corte di Spagna, Sofonisba Anguissola (1525-1635), cremonese di buona fa- miglia, è una delle prime vere e pro- prie artiste della storia. Lombarda per natura e per cultura, amò ritrarre e ritrarsi, tentando un timido natura- lismo, sorprendente per le date e per l’audacia, che piacerà a Caravaggio.

SULLE PUNTE Danzatori di tutto il mondo unitevi, il 29 è festa grande. Anche a Milano asce nel 1982, esattamente 25 A Mosca, al Teatro Bolscioi, Gala A Roma le manifestazioni si di- anni fa, sotto l’egida dell’U- Performance di stelle come Svetlana panano dall’Accademia Nazionale Nnesco, la Giornata internazio- Zhakarova, che giungerà a Milano di Danza, e al Teatro Massimo di Pa- nale della Danza. Il giorno, il 29 apri- con il teatro moscovita l’8 maggio. lermo gli ospiti sono i ragazzi della le, non è scelto a caso: è quello che la Per Danse-Tanze-Danza, da Zuri- Scuola del Teatro San Carlo di Napo- sorte decise per la nascita di Jean- go a Losanna, da Ginevra a Berna si li, diretta da Anna Razzi. Mentre la Georges Noverre (1727-1810), balle- organizzano corsi di introduzione al- città partenopea si lascia animare da rino, coreografo e teorico della danza la danza in scuole di ballo e teatri. La Gabriella Stazio, con una “parata” a cui si deve il celebre trattato di este- giornata si concluderà uniforme- alla collina del Vomero: vari i gruppi tica Lettres sur la Danse (1760). mente con una festosa immersione che si esibiranno in diverse forme di Ogni anno, il 29 aprile, viene dif- nel “ballo moderno”. danza con l’intento di coinvolgere fuso al mondo un messaggio scritto A Baden Baden, il Balletto di gioiosamente la popolazione. da una personalità della danza. E Montecarlo propone il suo celebre e Poi, altri festeggiamenti da Be- dopo quelli di Béjart, Matz Ek, van bellissimo Romeo et Giuliette di Mail- nevento a Torino, ma soprattutto a Manen, Forsythe, Cunningham, lot, che, coreografato da Amedeo Milano che quest’anno, per la prima Plissetskaja, tanto per citarne alcu- Amodio, va in scena anche a Verona volta, si apre a questa manifestazio- ni, questa volta sarà la coreografa al Teatro Filarmonico con Letizia ne coinvolgendo le scuole di danza, tedesca Sacha Waltz, della quale ri- Giuliani e Roberto Bolle. Il nostro più che rimarranno aperte con numero- cordiamo la splendida Dido and Ae- celebre danzatore festeggia, dunque, se lezioni e Master class. neas, vincitrice quest’anno del pre- in Italia la giornata della Danza, che Con il Comune in prima linea, si mio Danza e Danza, a proporre il quest’anno sta riscuotendo grande aprirà la sera il Teatro Arcimboldi suo. Sarà letto in tanti teatri, nelle interesse anche in molte nostre città. per ospitare la lettura del messaggio piazze, nelle scuole di tutto il mon- di Sacha Waltz da parte di Joseph do. Perché sarà l’intero popolo della Sotto: Così Milano “dipinge” la sua festa Fontano – presidente di World Dan- danza a festeggiare e a festeggiarsi. ce Alliance per l’Europa – e l’assolo Così, scorrendo città e nazioni, di Ismael Ivo dal titolo Mapplethorp. scopriamo il fortissimo fil rouge che Ma anche gli Ottagoni delle Gallerie le unisce secondo i multiformi ritmi milanesi ospiteranno danza: dall’- che la danza sa esprimere. hip-hop al walzer, dai tanghi alle ca- A Città del Messico si inizierà la raibiche. Poi, uno scambio atteso: in giornata con un’assemblea di World due scuole, lezioni di classico e di Dance Alliance, che promuove l’u- jazz, oltre a quelle di danza-terapia nità dell’arte coreutica e prosegue con ragazzi disabili per i quali il bal- con workshop nelle scuole e all’a- lo è un toccasana. Se ne parlerà più perto. A Boston sarà la compagnia compiutamente al prossimo festival di Alvin Ailey a iniziare i festeggia- “Dreamtime” (dal 3 al 6 luglio), per menti al Wang Center. E il New York ora è un segnale che sottolinea la City Ballet con una serata balanchi- forza di questa festa che a Milano niana anticipa la festa al 28 aprile. non dimentica nemmeno i piccoli A Singapore saranno i laboratori con lezioni-gioco e letture, e i grandi e le “Master class” aperte agli stu- con video all’Urban Center e conve- denti e al pubblico appassionato ad gno (il 28) dedicato alla danza, con animare la giornata. A Parigi, a Pa- forte connotazione contemporanea: lais Garnier, si festeggerà con lo per quale futuro? Con una giornata spettacolo L’allegro, il pensieroso e il così, anche a Milano, forse la rispo- moderato di Robyn Orlin con il Bal- sta sarà positiva. • letto dell’Opera. Aurora Marsotto SABATO 21 APRILE 2007 ARTE E DINTORNI IL DOMENICALE 15

L’ANGOLO DEL TEATRO Una grande retrospettiva, a Washington, rende omaggio al talento e alla storia di — ROMA I gemelli Hemingway, di Leonardo quelle italiche dame che vollero confrontarsi Rizzi, Teatro Dell’Orologio, fino al 6 maggio; tel. 06/6875550 con marmi, tele e cavalletti. Un’altra mostra L’idea è curiosa: Leonardo Riz- milanese, poi, proseguirà il cammino zi, lette le biografie dello scrittore, ipotizza che Hemingway abbia un figlio in Italia. Da qui partono tutte quasi autodidatta. Talento precoce, le ambizioni dell’aspirante scrittore lavoratrice infaticabile, nei dieci anni ITALIAN WOMEN ARTIST, Ernesto Graziani, convinto da tutta scarsi che poté dedicare al lavoro pro- FROM RENAISSANCE una serie di coincidenze di essere dusse più di duecento opere: ritratti, TO BAROQUE lui quel figlio. Ma ovviamente, del Madonne col Bambino, eroine della WASHINGTON, presunto padre ha più difetti che storia antica e della Bibbia, raggiun- NATIONAL MUSEUM pregi: è ironico, ma incapace di gendo una notorietà notevolissima OF WOMEN IN THE ARTS concentrarsi, ama il pugilato e l’al- che portò il suo lavoro in alcune delle CATALOGO SKIRA col. E raggiunti i 30 anni non ha maggiori raccolte italiane ed europee. FINO AL 15 LUGLIO combinato nulla. Anche il tentati- WWW.NMWA.ORG vo di sfruttare economicamente la E le altre, dopo di loro pretesa parentela si rivela un boo- La storia delle donne artiste pro- L’ ARTE DELLE DONNE merang, perché si trova a vivere segue, oltre il barocco, per espandersi DAL RINASCIMENTO una vita irreale, tratta dalla biogra- e diffondersi lungo Sette e Ottocento. AL SURREALISMO fia del “padre”. Insomma, un testo Sarà, questa, una vicenda accolta nel- MILANO, PALAZZO REALE paradossale. E i paradossi, si sa, la vasta mostra L’arte della donna dal DAL 1° DICEMBRE 2007 fanno sempre bene al pensiero. Rinascimento al Surrealismo di pros- AL 9 MARZO 2008 sima apertura a Milano. Vi troveremo Roma ore 11, di Elio Petri, Teatro Camille Claudel e la sua vicenda arti- Valle, dall’8 al 20 maggio, stica e umana, oscillazione continua www.enteteatrale.it di grandezza e miseria, di doni e spre- Un testo teatrale tratto dall’in- chi, abissi di infelicità, capolavori chiesta che Elio Petri, allora giova- sommessi e assoluti; Berthe Morisot, nissimo giornalista, condusse per il Suzanne Valadon, Eva Gonzales. An- regista Giuseppe De Santis. Il pun- in mostra a Washingon, per la fastosa - 1665) entrò nella leggenda perché il sospetto avvelenamento la trasfor- cora padri, mariti, fratelli, in mezzo ai to di partenza era un’offerta di la- rassegna Italian Women Artists, di- morì, forse avvelenata, a 27 anni. Fi- mò in un mistero mai risolto. A fine quadri, in mezzo alle statue. voro, apparsa sul Messaggero, do- spone con disegno preciso due giova- glia di un discepolo di Guido Reni, Ottocento, Antonio Manaresi pubbli- E Frida Kahlo, messicana, comu- menica 14 gennaio 1951: «Signo- ni coppie accanto al padre nell’om- seppe declinare l’idea del maestro cò gli atti del processo che portò a in- nista, rivoluzionaria, ma ancora mo- rina giovane intelligente volente- bra neutra di una stanza. Due sorelle nella misura accostabile e amabile carcerare la bella serva di casa Sirani, glie e figlia: «Con adoracion, su fija rosissima attiva conoscenza datti- figlie di un senatore bolognese spose della sua virtù, della sua innocenza e Lucia Tolomelli, accusata, “perdona- Frida Kahlo» scriverà in calce all’im- lografia miti pretese per primo im- a due fratelli: è il 6 aprile 1570. del suo candore. La morte precoce ta”, scomparsa. Nota come «emula di mobile ritratto del padre, con la sua piego cercasi. Presentarsi in via Sa- Figlia di uno dei protagonisti del aggiunse un’aura alla sua leggenda; Guido Reni», fu un’ottima pittrice grafia tonda da scolara. • voia 31, interno 5, lunedì ore 10- manierismo bolognese, molto attivo 11». Si presentarono 200 ragazze. a Roma a metà ’500, Lavinia si formò La scala dello stabile non resse e lo alla sua scuola, dominata da un gusto stesso giornale, 48 ore dopo, pub- eclettico che univa ai modelli tosco- L’ARTE È DONNA. E, SI DIREBBE, ANCHE IL SUO FUTURO blicava in prima pagina: «Una ter- romani e parmensi i primi sentori di ribile disgrazia è accaduta ieri mat- quello spirito nuovo che avrebbe nu- e futuriste comin- madre di tre figlie. nostro secolo ha rovesciato donne nel mondo nell’arte tina nell’interno di un villino di via trito la “riforma” dei Carracci. ciarono a esporre È col futurismo che le i ruoli. «Non credo che nel ha, dal punto di vista nu- Savoia, dove 77 giovani donne so- Il tono è aulico e dà alle figure Lnei primi anni Dieci. donne cominciano a XXI secolo ci sarà bisogno merico, largamente supe- no rimaste ferite in modo più o me- un’immobilità sospesa e irreale, con- Una dopo l’altra, Alma Fi- esporre, pubblicare, parte- di porre l’accento sulla pre- rato quello degli uomini. no grave e una è deceduta per l’im- trastata dalla maggiore morbidezza nora, Rosa Rosà, Barbara, cipare alle vicende artisti- senza delle donne nell’ar- Vanessa Beecroft, italiana provviso crollo dell’intera scala del- che stende sui volti una luce più te- Benedetta. che e culturali del tempo te, se non semmai per sot- di Genova, classe ’69, è lo stabile». Ne uscì un’inchiesta nue e aggiunge ai ritratti un’ombra di Benedetta Cappa è la con un’intensità totalmen- tolineare una loro maggio- una delle più note prota- che si trasformò in una denuncia umanità e di letizia. Il catalogo della moglie di Marinetti. «Be- te nuova nella storia. Negli ranza» scriveva Sandra goniste dell’arte contem- della disperazione e delle prepo- pittrice conta centotrenta lavori tra ri- nedetta tre volte», come stessi anni anche le avan- Pinto in un volume dedica- poranea; la Biennale di Ve- Qui sopra: Artemisia Gentileschi, tenze subite dalle ragazze. Il film tratti, storia e mitologia: è il più am- scrisse di lei Ada Negri, fu guardie straniere vedono to all’Arte delle donne al- nezia del 2005 è stata cura- Giuditta che decapita Oloferne, 1612, che ne nacque fu censurato. pio che un’artista donna vissuta pri- compagna ideale dell’in- nascere alcune grandi, co- cuni anni fa. ta da due donne, e quella di Al centro: Sofonisba Anguissola, Quanto è cambiato da allora? ma del Settecento abbia compiuto. ventore del futurismo, fu- me Meret Oppenheim. Dai premi alle gallerie, quest’anno ha affidato a La partita di scacchi, 1555 «Snella ma robusta», non bella, turista completa e convin- A quasi cento anni dal- dalle curatrici alle direttrici una donna il Padiglione A sinistra: Elisabetta Sirani, — NAPOLI operosissima, Elisabetta Sirani (1638 ta, pittrice, scrittrice, e la nascita del futurismo, il di musei, la presenza delle Italia… • Porzia che si ferisce, 1664 Lunga, la strada. Chi era Aleksandr Vertinskij?, di Paolo Nori, Teatro Mercadante, dal 26 aprile al 6 mag- gio; www.teatrostabilenapoli.it Uno spettacolo che gode il pa- trocinio dell’Ambasciata ucraina e Da Corot a Kandinsky, l’arte che divenne moderna dell’Istituto di Cultura Taras Shev- chenko e che, nel riproporre la vita di Aleksandr Vertinskij attraverso le Una quadreria, quindi, Impressionisti risce a meraviglia questa inten- paesaggio che esula completa- sue canzoni, in qualche modo rico- unica anche e soprattutto per sa panoramica impressionista. mente dalle sue creazioni geo- struisce anche la storia russa della la coerenza che l’ha animata e avanguardie Di cui, poi, si seguono tutti metriche), mentre la Composi- prima metà del XX secolo. L’esi- fin dalla nascita, con la Francia gli sviluppi, coerenti e non, a zione II, del 1929, rispecchia stenza del grande cantante, un come Eldorado dell’arte e l’in- nella sublime partire dalle evoluzioni stilisti- perfettamente le attese del visi- Pierrot russo dall’aria tristissima, ha novazione stilistica come uni- che successivamente introdot- tatore che si avvicina a Piet a che fare con la miseria, l’orfano- ca musa ispiratrice. collezione te da Gauguin e Rodin, con l’es- Mondrian. trofio, il teatro, la gloria, la guerra, Matrici fondamentali che senzialità dei loro tratti, dalla Prima di arrivare a lui, pe- la rivoluzione, l’Ucraina, i tedeschi, ritroviamo perfettamente di un principe delicatezza di Lautrec e Pierre rò, c’è ancora spazio per la- l’emigrazione, la Francia, l’Ameri- espresse e intellegibili nel per- serbo: così Bonnard, dai materici “inter- sciarsi catturare e stupire dalle ca, il Medio Oriente, i night club, corso espositivo allestito nelle ni” di Édouard Vuillard. Fino ricerche costruttiviste di El Lis- Stalin, il ritorno in patria, l’Unione stanze di Villa Olmo, a due Villa Olmo, alla definitiva affermazione sitskij e da quattro studi di Mo- Sovietica, la diffidenza, la morte, la passi dal Lario (fino al 15 lu- delle istanze simboliste, con holy-Nagy, per tornare al figu- gloria postuma. Vertinskij, famoso glio; info: tel. 02/54914 – a Como, rende l’allegorico Centauro stanco di rativo di Urillo, e per immer- in Russia prima della rivoluzione, 031/571979). Gustave Moreau e i cupi e in- gersi in quel clima eterogeneo dovette fuggire e fece carriera tra Non un semplice “evento”, omaggio alla quietanti carboncini di Odilon che animava la cosiddetta Parigi e New York. Ma voleva tor- come ci ammonisce Luciano Redon. “Ècole de Paris”, dove compa- nare: gli fu permesso nel 1943. At- Caramel nel suo saggio in cata- rivoluzione Anticamera perfetta per il re anche il nostro Modigliani, traversò in tournée tutta la Russia logo, perché il termine «è del ritorno al colore del movimen- insieme a Chagall, Lhôte, ed ebbe di nuovo successo. tutto improprio per questa mo- che stravolse to fauvista – in cui è giusto rica- Rouault e Pascin. na sorta di “Storia del- la sola peculiarità di questa stra» che «nella primaria leva- la pittura vare spazio per André Derain e Perché la coerenza che cele- — MAMIANO DI TRAVERSE- l’arte moderna”, è forse collezione. Che proviene sì dal tura degli artisti e nell’alta qua- Maurice de Vlaminck, ma forse bravamo all’inizio del pezzo, TOLO (PARMA) Uquesto il modo migliore Museo Nazionale di Belgrado lità dei dipinti proposti non si tra metà ’800 anche per Henri Matisse e quella che celebrano i curatori Fuochi sparsi, Visita clandestina al per provare a definire il ricco (chiuso fino al 2010 per un am- risolve infatti in una sequenza Georges Rouault – e per la pic- della mostra e i conservatori del museo, di Jean-Christophe Bailly, percorso di una mostra che bizioso progetto di ristruttura- di opere capolavoro [...] né ha e gli anni Venti cola ma ficcante sezione dedi- Museo di Belgrado, non è fatta Fondazione Magnani Rocca, dall’8 corre in 124 capolavori, tra di- zione), ma soprattutto nasce la moderata ambizione della cata alla sfida cubista. Qui di una piatta uniformità di stili e al 27 maggio, www.teatrodue.org pinti, stampe e disegni, toc- dalla raccolta privata di un sin- monografia». splendidamente rappresentata iconografie, ma proprio dalla Si può trasformare in teatro cando i nomi di tutti quei gran- golo collezionista. Il principe L’esposizione, infatti, pren- da un Ritratto di donna di Pi- continua tendenza a rinnovare una visita a un museo? Sì, per Jean- di che, dalla metà del XIX seco- serbo Paul Karadordevic, che de il via ancor prima dell’Im- casso oltre che da un gruppo di tecniche e linguaggi, idea del Christophe Bailly, critico d’arte e lo agli anni Venti del Novecen- pressionismo, con i rivoluzio- A sinistra: Marc Chagall, Corridori e da un’inusuale pen- mondo e sentimento estetico. drammaturgo che ha concepito to hanno voltato le spalle al- nari esperimenti di pittura en Contadino e mucca, na su carta raffigurante La tour Come ben nota, ancora, Lu- Fuochi sparsi come una visita clan- l’Accademia per innovare e ri- un collezionista plein air di Camille Corot e 1926-27, olio su tela Eiffele di Robert Delaunay. ciano Caramel appuntando che destina alla Fondazione Magnani voluzionare i linguaggi della folgorato dalla Henri-Joseph Harpignies, che, Sotto: Eugène Boudin, Ancor più insolita, poi, «alla sintesi efficace imposta Rocca. Immaginando che in tutto il pittura. scena parigina insieme a una suggestiva Natu- Natura morta con ciliegie, l’immagine che la mostra resti- dalle esigenze del titolo – Im- mondo alcune persone si radunas- «Una storia sconosciuta», ra morta con ciliegie di Eugène 1853-56, olio su tela tuisce di Kandinsky (con un pressionisti, simbolisti e avan- sero fuori dai musei per entrarvi come scrive Tatjana Bosnjak e dal “nuovo” Boudin guidano il visitatore guardie – è sotteso un legame dopo l’orario di chiusura, accom- nel suo saggio in catalogo, la nel suo divenire verso le stanze fulcro della mo- reale, non tuttavia di stretta pagnate da due custodi-fattori. Gli cui unicità «consiste nel fatto stra. Quelle dove troviamo consequenzialità; di successio- spettatori vengono condotti tra le che le opere d’arte moderna Daumier, Degas e le sue balleri- ne, piuttosto, di realtà diverse sale della Fondazione: l’esposizio- qui rappresentate, nell’inequi- ha costruito la sua “Camera ne, la celeberrima Cattedrale di ma non isolate. Su di un itinera- ne dei quadri, da Goya a Morandi, vocabile stile e nella tipicità delle meraviglie” in presa di- Rouen (nella sua versione rio che dalle sorgenti porta alla costituisce l’architettura intorno a delle varie fasi creative dei più retta, spesso acquistando le Rosa) di Monet e i paesaggi di divaricata maturità di quella fa- cui ruota lo spettacolo. Per ogni di- illustri artisti dell’epoca, pro- opere direttamente dagli ate- Pissarro. Ma anche un piccolo se dell’arte europea che condu- pinto, una scoperta. L’idea è molto vengono tutte da un museo lier dei singoli artisti, folgorato olio di Alfred Sisley e una ricca ce, attraverso la crisi rivoluzio- didattica, ma ha il pregio di restitui- che non è situato in nessuna dal frizzare della scena parigi- serie di ritratti femminili firma- naria delle avanguardie stori- re alle opere d’arte quello che, in delle metropoli o dei centri ar- na e dallo spettacolo del “nuo- ti da Renoir, e i suoi paesaggi che, alle espressioni più pro- genere, viene loro sottratto nei tistici più famosi del Mondo». vo” osservato nel pieno del suo bucolici, fino a Mary Cassatt, priamente novecentiste». • musei: la vita. Ma l’anima “periferica” non è divenire. in un’unica carrellata che esau- Matteo Tosi Valeria Palumbo OZI E NEGOZI

BIBLIOFILIA Il mondo di Fazio Frutto della poesia didascali- ca del ’300, il Ditta mundi di Fazio degli Uberti si pone co- me ideale continuazione del- la Commedia dantesca. Scrit- to fra il 1346 e il 1367 narra di un viaggio fantastico e sa- pienzale, attraverso Europa e Africa, compiuto dal poeta sotto la guida del geografo Solino. Fra le tante allegorie l’opera contiene interessanti cognizioni geografiche e sto- riche. La libreria Mediolanum (tel. 02/86462616) di Milano ne propone la seconda e ulti- ma edizione antica (la prima è del 1474), stampata a Vene- zia da Cristoforo di Pensa per Luca Antonio Giunta, nel 1501 ( 9.000). Esemplare fresco e marginoso, che si se- gnala per la bella legatura se- centesca con filetti oro ai piat- ti, fregi al dorso e tagli dorati.

LA MOSTRA 50 anni dopo, Arturo Per celebrare il rotondo anni- versario della scomparsa del- l’eccelso musicista e direttore d’orchestra, la Biblioteca di Via Senato ospita fino al 7 ot- tobre Toscanini tra note e co- lori. Affascinante mostra che svela un inedito ritratto uma- no del grande Arturo e, so-

prattutto, la sua passione per l’arte, riunendo quel che re- sta della sua prestigiosa rac- colta , particolarmente orien- tata alla pittura macchiaiola e divisionista. Ecco, allora, una quarantina di preziose opere d’arte, tra cui lavori di Serne- si, Boldini, Lega e la splendida Toelette del Mattino di Tele- maco Signorini, che ispirò a Luchino Visconti una scena di Senso (tel. 02/76215314).

L’ASTA Due volte Londra Sotheby’s nella sede di New Bond Street presenta una tor- nata (il 27) senza capolavori, ma con opere dalle stime bas- se e dalle attribuzioni incerte che sicuramente attireranno l’attenzione di appassionati alla continua ricerca della scoperta. Se l’opera di Batta- glioni e Zugno non suscita particolari entusiami, non co- sì può dirsi per il piccolo dipin- to di J.C. Vernet o per le tele di Giovanni Stanchi, Jan Brue- ghel e F. Delust presenti in ca- talogo. Quanto a Christie’s, il catalogo dell’asta di King’s Street (28) presenta opere di livello medio, anche già viste sul mercato. Ma sono degne di menzione l’Ecce Homo di Battistello Caracciolo, la Na- tura morta con fiori e dolci di Giuseppe Recco, un paesag- gio di J.Ph. Harcket e l’Ercole e Onfale di Stefano Danedi.

L’APPUNTAMENTO Don Chisciotte 48 ore Mille e non più mille sono le STORIE DA TAVOLA ricorrenze che si festeggiano ogni anno. Dal 1995, poi, si La China: a Lucca l’elisir di lunga vita del dottor Massagli WWW.ILDOMENICALE.IT celebra la Giornata mondiale Visita la nostra home page, iscriviti alla nostra newsletter Unesco del Libro e del diritto sistono ancora, nel paese emiliano; è il caso da del dottor Massagli è consumata dal jet set di gratuita e scarica i numeri arretrati che ti sei perso, d’autore. In data 23 aprile, mondo del cibo e della torta del Palio di Asti ancora prodotta come 150 tutta Europa. La prepara- che ricorda la morte (nello E del vino, alcune ma è anche il caso - molto anni fa. Leggermente alco- zione prevede una lunga direttamente in formato pdf stesso anno, il 1616) di Mi- preparazioni “alchemi- più su vasta scala - della lica (con una benefica macerazione della cortec- guel de Cervantes e William che” le cui ricette riman- Coca Cola che ben si guar- azione sull’apparato dige- cia di “ginebona officina-

Shakespeare. Ecco, allora, l’i- gono gelosamente segre- da dal rendere pubblici in- rente) è uso, a Lucca, gu- lis” (pianta che cresce nel- Direttore Responsabile SETTIMANALE DI C ULTURA Società Editrice Il Domenicale Spa niziativa dell’Instituto Cer- te. Pur vantando numerosi gredienti e dosi della cele- starla come aperitivo le foreste dell’Amazzonia Angelo Crespi, Presidente Marcello Dell’Utri Caporedattore Giuseppe Romano Vice Presidente Vicario Vittorio Farina vantes di Roma che, presso la tentativi d’imitazione, bre bevanda. L’Italia pul- mentre fuori dalla Toscana e dell’Estremo Oriente) Ufficio Comunicazione e Marketing Redazione Marco Respinti, Amministratore delegato sua sede di piazza Navona, queste specialità si posso- lula di queste rarità. Fra si è imposta come liquore con l’aggiunta di spezie ed responsabile Alessandra de Lassotovitch Davide Brullo, Matteo Tosi, Riccardo Garosci organizza la lettura integrale no gustare solo acquistan- esse spicca per fama l’Eli- da fine pasto. Commercia- erbe aromatiche. e-mail: [email protected] Consiglieri d’Amministrazione Giovanni Abruzzo, Ufficio pubblicità Francesca Galli, Elena Buffa (consulente grafico), Carlo Matteo Bruno (sia in italiano che in spagno- do il prodotto autentico, sir di China Massagli, lizzata fuori dalla farma- Per gustarla consiglia- e-mail: [email protected] Simone Chiarella Giovanna Dal Negro lo) del Don Chisciotte. La preparato seguendo la ri- creato nel 1855 da Pasqua- cia solo dal 1901, la bevan- mo, a Lucca, il locale stori- Stampatore Poligrafico Sannio, Oricola Mario Costantino (segreteria di redazione) Località Colle Marcangeli, Carsoli (AQ) maratona prende il via a mez- cetta originale. È il caso, le Massagli nell’omonima da, dal leggero ma corro- co Massagli (tel. 0583/ Giovanni Fagioli Illustrazioni di Gianni Chiostri Distributore per l’Italia: Società Carlo Fulchir zogiorno di oggi, sabato 21, e per esempio, della celebre farmacia tutt’ora esistente borante sapore amarogno- 469010), in via Santa Cro- Redazione via Senato 12, 20121 Europea di Edizioni, Via Gaetano Giuseppe Granata corre filata fino alla medesi- torta Barozzi di Vignola, in piazza San Michele a lo, raggiunse l’apice della ce, tutto dedicato alla cele- Milano, Telefono 02-36560007 Negri 4, 20123 Milano Delia Merlonghi Fax 02-36560008, Massimo Nicolucci ma ora di lunedì 23 (Info: tel. creata cento anni fa da una Lucca. Comunemente notorietà fra le due guerre bre China. • Registrazione Tribunale NUMERO CHIUSO IN REDAZIONE L’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali diritti 06/8537361). piccola pasticceria del chiamata China, la bevan- quando era abitualmente Gianluca Montinaro di Milano n.362 del 17/06/2002 IL 17 APRILE 2007 per le immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte