nuovoconsumo

Il mensile per i soci Unicoop Tirreno n euro 1,50 marzo 2017 anno XXVI 264 sempreverde Dalla cura della biodiversità passa il nostro benessere e quello del pianeta. Cominciando da una produzione agroalimentare rispettosa della varietà delle specie vegetali e animali.

Un italiano vero n Buono e sicuro, il latte Coop è tutto 100% italiano. Principio di disuguaglianza n Il divario tra ricchi e poveri che cresce anche in Italia. Gotta e risposta n Cause e terapie della più frequente artropatia infiammatoria. Prova d’attore n Intervista a Lino Guanciale.

NAZ/228/2008

Per non dimenticare Continua la campagna Coop Non ti scordar di te per sostenere la ricerca sull’Alzheimer. pag. 26 QUATTRO BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE PATASNELLA.

Solo Solo Senza Da energia le migliori patate olio di girasole glutine 100% rinnovabile

Ci mettiamo tutto il nostro impegno perché vogliamo essere certi che quando porti in tavola Patasnella, il gusto inconfondibile e la croccantezza unica trasformino qualsiasi momento in una festa. Perché per noi di Pizzoli, l’allegria è una cosa seria. Chiama il numero verde 800.841.841 o visita uno dei 67 Centri Acustici Audibel, tra i quali: GROSSETO Via Matteotti, 45 0564.41.44.15 LA SPEZIA Via Vittorio Veneto, 109 0187.59.94.37 LIVORNO Via Calzabigi, 1/C 0586.88.45.90 LUCCA Via Castracani, 38 0583.49.23.51 PISA Borgo Stretto, 8 bis 050.54.00.79 PISA Via Matteucci, 93 050.54.03.71 PONTEDERA P.zza Martiri della Libertà, 35 0587.53.964 VIAREGGIO Via Ugo Foscolo, 41 0584.74.31.73 VITERBO Via Garibaldi, 33 0761.25.36.76 ROMA Viale Città d'Europa, 681 800.841.841 nuovoconsumo il presidente di Unicoop Tirreno Marco Lami Negli ultimi mesi la Cooperativa è stata ticolare sensibilità. Uno è Buoni e Giusti impegnata in una discussione serrata Coop che, attraverso il coinvolgimento di su questioni vitali per il suo futuro: istituzioni e fornitori, ha l’obiettivo sia di il rafforzamento patrimoniale e la defi- contrastare le frodi alimentari, tutelan- nizione di un nuovo Piano industriale do la qualità dei prodotti ortofrutticoli che riportasse in attivo la gestione nazionali, che quello di combattere lo 5 commerciale. Questioni vitali appunto, sfruttamento selvaggio dei lavoratori, ma che non devono mettere in secondo spesso extracomunitari, garantendo ai piano altri temi altrettanto importanti nostri soci e consumatori prodotti buo- come quelli che riguardano la socialità. ni, sicuri ed etici. Poi il Buon Fine che, Nell’intreccio tra essere azienda, grande nel quadro di un impegno complessivo e complessa, e al tempo stesso organiz- di Coop per la riduzione degli sprechi, si zazione di persone che richiedono etica, pone l’obiettivo di mettere a disposizione partecipazione e responsabilità sociale di chi ha più bisogno prodotti ancora sta il carattere distintivo di Coop. I mesi utilizzabili, ma che la Cooperativa do- a venire dovranno quindi vedere un im- vrebbe distruggere. InfineNon ti scordar pegno ancora più forte per promuovere di te che ha l’obiettivo di finanziare pro- le tante azioni di rilievo sociale pensate getti di ricerca per la lotta all’Alzheimer, sia come singola Cooperativa che a livel- valorizzando il talento di giovani ricer- lo nazionale: dall’Educazione al Consu- catrici e ricercatori. Queste iniziative, mo Consapevole al Progetto Ausilio, solo insieme alle molte altre che si svolgono per citare due importanti esempi. Mi in ogni territorio, hanno successo e sembrano degni di nota alcuni progetti ampia diffusione grazie all’impegno dei nazionali che riguardano temi sui quali nostri soci volontari che restano una ri- nel nostro paese si è sviluppata una par- sorsa insostituibile per la Cooperativa. ❚ 264

sommario

contatti 42 Inchiesta 59 Presidi Slow Food 6 Fermo posta Aldo Bassoni 60 Mozza... fiato Principio di disuguaglianza 7 Coop risponde Eleonora Cozzella soci 62 Biscotto e mangiato 8 Chi protegge il cittadino Olivia Bongianni 8 Previdenza 24 Punti di forza 64 A tavola 9 Benestare 25 I frutti della buona terra 68 A tavola con i bambini firme 25 Un’opportuna verifica enneci 10 Gabriele Salari 26 Per non dimenticare 28 Basta con gli sprechi 70 Un’esperienza vissuta Energia vitale Barbara Autuori 11 Luca Mercalli 29 Per voi soci 71 Tempi moderni Il grande caldo viaggi 72 Proprietà di linguaggio 12 Tito Cortese 36 Vista mare Patrice Poinsotte Ho finito il libro Alessandra Bartali 73 Le vite degli altri 13 Pompeo Della Posta salute 74 Alla luce dei fatti Paolo Volpini L’Unione fa la forza 48 Ricerca interiora 14 Giorgio Nebbia Ersilia Troiano 75 Scienza infusa Pro e contro 49 Faccende domestiche 76 Prova d’attore 15 Massimo Montanari 50 Gotta e risposta Maria Antonietta Schiavina Dolce un po’ salato Barbara Bernardini 77 Triplavù 69 Rita Nannelli 51 Sani & salvi Noi siamo infinito prodotti 78 Giovanni Manetti 52 Ben assortiti Tirati in ballo Sara Barbanera attualità 54 Su questi schermi 16 La notizia Roberto Minniti Sara Barbanera 56 Nel proprio orticello Un italiano vero Daniele Fabris 18 Primo piano 57 Eco sistema Dario Guidi 58 A doppio taglio nuovo Sempreverde consumoSilvia Inghirami contatti

6 fermo posta nuovoconsumo - SS1 Aurelia km 237 - Fraz. Riotorto, 57025 Piombino (LI) e-mail: [email protected]

Vederci chiaro Mi piace essere informato su quello che com- sicurezza alimentare), a maggio dello scorso pro, ma a volte sono disorientato dalle diverse anno. Sempre sul fronte ci sono le informazio- e spesso contraddittorie notizie che leggo sui ni nutrizionali per porzione d’uso (nel nostro giornali o vedo in Tv. Perciò mi affido sempre a caso per pacchetto da 5 crackers ciascuno) quanto c’è scritto sulle etichette. Ho visto che così da permettere al consumatore di regolarsi il prodotto Coop sta cambiando vestito... A con le quantità rispetto alla dieta che vuole o parte gli aspetti estetici, che cosa c’è di nuovo deve seguire. Nel retro della confezione si tro- per quanto riguarda le informazioni? vano, invece, le informazioni che riguardano la via e-mail data di scadenza e gli ingredienti con l’eviden- Risponde Roberto Nanni, responsabile strate- ziazione in grassetto e corsivo degli eventuali gia prodotto a marchio di Coop Italia. ingredienti allergizzanti, suggerimenti per la conservazione, come prevede la normativa. Ma La ringraziamo per questa domanda che ci dà la Coop ha scelto di aggiungere anche la tabella possibilità di evidenziare come il prodotto Co- per il corretto smaltimento degli imballi per la op interpreta e soddisfa la crescente richiesta raccolta differenziata e il numero verde al qua- da parte dei consumatori di un’informazione le rivolgersi per eventuali reclami o richieste, chiara e completa. Valga un esempio per tutti in nome della chiarezza e della vicinanza a soci che ci aiuta a capire come sono pensate le eti- e clienti. Infine da sottolineare due aspetti pro- chette: i crackers Coop con olio extravergine pri ed esclusivi di Coop: l’Approvato da soci – di oliva (3,2%) e rosmarino. Già a partire dalla indicato laddove il prodotto è stato testato e denominazione del prodotto, scritta in carat- approvato dai soci – e la certificazione etica teri grandi sul fronte espositivo della confezio- SA8000 che impone a tutti i nostri fornitori di ne, vediamo l’impegno di Coop per garantire la produrre per Coop senza alcuna discrimina- massima trasparenza: è indicato in modo mol- zione o sfruttamento sul lavoro. to chiaro la percentua- le di olio extra. Poi un flash “senza olio di pal- ma”, perché i crackers fanno parte dei circa 120 prodotti dai quali Coop ha deciso di eli- minare questo compo- nente dopo l’uscita del dossier dell’Efsa (Au- torità europea per la coop risponde a cura del Filo Diretto di Unicoop Tirreno Numero verde 800861081 nuovoconsumo Il Mensile per i soci di unicoop tirreno Direttrice responsabile Il catalogo è questo Rita Nannelli In redazione Sono una socia laziale molto La ringraziamo per la sua Barbara Sordini arrabbiata perché con il nuovo segnalazione che ci offre Hanno collaborato a questo numero 7 Barbara Autuori catalogo possiamo accumula- la possibilità di chiarire Francesca Baldereschi re solo 1 punto ogni 10 euro come funziona il catalogo Sara Barbanera di spesa. Pensate sempre a in vigore in Lazio e Cam- Alessandra Bartali Aldo Bassoni togliere e mai a dare qualche pania. Esso presenta, in- Barbara Bernardini cosa in più a noi soci. fatti, molte novità alcune Olivia Bongianni Salvatore Calleri delle quali sostanziali rispetto al passato Luca Carlucci e comprendiamo quindi la necessità di Claudia Ciriello spiegarle ulteriormente. Il cambiamen- Elena Corsi Tito Cortese to più significativo riguarda, in effetti, la Eleonora Cozzella modalità di accumulo dei punti che non Pompeo Della Posta Daniele Fabris è più 1 per ogni euro di spesa ma 1 ogni Jacopo Formaioni 10 euro. A questa limitazione corrispon- Stefano Generali Dario Guidi de, però, una maggiore convenienza in Silvia Inghirami fase di utilizzo. Con 30 punti è, infatti, Giovanni Manetti possibile ottenere uno sconto sulla spe- Massimiliano Matteoni Luca Mercalli sa di 10 euro, mentre con il precedente Roberto Minniti DALL’1 FEBBRAIO AL 31 DICEMBRE catalogo, lo stesso sconto richiedeva l’u- Massimo Montanari RICARICA Giorgio Nebbia SCONTI 2017 tilizzo di 1.000 punti e, di conseguenza, Patrice Poinsotte I frutti della spesa 1.000 euro spesi rispetto agli attuali 300. Paola Ramagli Restano confermate le dinamiche del Gabriele Salari Maria Antonietta Schiavina precedente catalogo riproporzionate Miriam Spalatro con le attuali modalità di accumulo. Ersilia Troiano 15 punti equivalgono al 15% di sconto Paolo Volpini sui prodotti freschissimi per una spe- sa massima di 100 euro per ogni sin- golo scontrino; 20 punti equivalgono al 20% di sconto su un singolo prodotto DALL’1 FEBBRAIO 264 AL 31 DICEMBRE non alimentare del valore massimo di marzo 2017 RICARICA 1.000 euro, su un unico scontrino ogni SCONTI 2017 Progetto grafico e impaginazione I frutti della spesa domenica; 25 punti equivalgono al 25% Marco Formaioni di sconto su prodotti a marchio Coop per Studiografico M (Piombino.LI) Impianti e stampa per una spesa massima di 100 euro per Elcograf ogni singolo scontrino. Direzione e redazione Le stesse regole valgono anche per i soci SS1 Aurelia Km 237 frazione Riotorto della Campania con una peculiarità in 57025 Piombino (LI) più: con 10 punti lo sconto del 25 % sul tel. 0565/24628 fax 0565/24210 prodotto a marchio diventa del 30%. [email protected] Editore Unicoop Tirreno soc. coop. Pubblicità Su prenotazione Unicoop Tirreno tel. 0565/24111 Ho letto della nuova dispo- Le modalità per effet- fax 0565/24213 sizione della Banca d’Italia e tuare la prenotazione di [email protected] come vostro socio prestato- un prelievo sul libretto Registrazione del Tribunale re vorrei sapere quali sono di Prestito Sociale sono di Livorno n. 695 del 15/4/2015 Iscrizione ROC 25535 le modalità per prenotare un le seguenti: • recarsi al- Tiratura: 186.540 copie prelievo dal mio libretto. lo sportello del Prestito Chiuso in tipografia il 20/2/2017 Sociale nel punto vendita Coop; • te- lefonare al punto vendita Coop; • sul portale www.unicooptirreno.it, previa registrazione, cliccando sul menu Soci

e successivamente su Prestito Sociale. Font utilizzate Ricordiamo che ogni prelievo dovrà essere Testata Titillium [Accademia di Belle Arti di Urbino, 2007] Titoli Avenir [Adrian Frutiger, 1988] prenotato con almeno 24 ore di anticipo. Testi Caslon 224 [Ed Benguiat ITC, 1988] chi protegge il cittadino a cura di Cittadinanzattiva Servizio Pit (lun., mer. e ven.: 9,30-13,30), fax 0636718333. Info salute: 0636718444; e-mail: [email protected]; servizi: 0636718555; e-mail: [email protected]; giustizia: 0636718484; e-mail: [email protected].

8 Sotto Tutela Simile Salve mi sono trasferito da poco in a ringrazia- delle incongruenze potrebbe rivolgersi una nuova abitazione e ho sottoscritto L mo per la sua a Cittadinanzattiva per valutare di at- un contratto per l’energia elettrica segnalazione che tivare una procedura paritetica di con- che si sta rivelando più oneroso del ci permette di ciliazione e risolvere bonariamente la previsto. Ho contestato la bolletta per chiarire i diritti e questione. Le facciamo presente che dal la parte dei consumi che non ricono- le tutele previste 1° gennaio 2017 l’Autorità per l’energia sco e vorrei sapere come tutelarmi. per i consumato- elettrica il gas e il sistema idrico ha isti- ri nell’ambito del settore energetico. tuito la Tutela Simile, con l’obiettivo di Da quanto ci evidenzia lei avrebbe accompagnare il consumatore verso il stipulato un contratto che di fatto le mercato libero e guidarlo nella scelta di addebita dei consumi presunti-sti- un’offerta semplice e più consona ai suoi mati e non effettivi. L’onerosità con- consumi così da aiutarlo a scegliere in trattuale pertanto potrebbe derivare da maniera consapevole il proprio fornitore una mancata autolettura, che lei non ha energetico. Il contratto di Tutela Simi- fatto e comunicato al gestore elettrico, le ha una validità transitoria di 12 mesi o in alternativa potrebbe associarsi a non rinnovabile, e si può sottoscrivere un’informazione precontrattuale caren- con il fornitore, accedendo direttamen- te o poco chiara della società di vendi- te al sito web dedicato o con l’aiuto delle ta. Nel primo caso basterebbe effettuare Associazioni dei consumatori, tra cui un’autolettura aggiornata per risolvere Cittadinanzattiva, accreditate presso il problema chiedendo il ricalcolo della Acquirente unico come facilitatori del bolletta e una restituzione, in termini di processo. nota di credito, dei consumi fatturati in Info eccesso; nel secondo caso sareb- Aeegsi Autorità per l’energia elettrica il be opportuno verificare, in modo gas e il sistema idrico www.autorita.ener- più approfondito, il contratto da gia.it/it/consumatori/170101.htm lei sottoscritto per conoscerne le Portale della Tutela Simile www.portale- effettive caratteristiche. Se è co- tutelasimile.it/offerte/offerte-domestici sì dovrebbe sempre inoltrare un Cittadinanzattiva: www.cittadinanzattiva.it reclamo alla società di vendita Claudia Ciriello per richiedere la correttezza con- Consulente Pit - Area Consumatori e servizi di trattuale e laddove emergessero pubblica utilità di Cittadinanzattiva

previdenza a cura di LiberEtà e-mail: [email protected] che la pensione può essere pignorata conto solo fino a 1/5 del suo valore “da deter- Dare minarsi sulla parte del trattamento in Ho un conto arretrato con il fisco. Mi hanno detto che se quanto eccedente le esigenze minime non mi metto in regola possono pignorarmi la pensione. di vita del pensionato”. Questo per far È vero? sì che al pensionato vengano garantiti ì, ma fino a un certo punto. Eva- i mezzi adeguati alle esigenze di vita. Sdere il fisco può comportare il se- Ed è in virtù di questa sentenza che questro delle somme depositate sul viene impedito che i soldi della pen- conto corrente postale o bancario, sione vengano sottratti alla fonte, cioè comprese quelle rimesse ogni mese direttamente dall’Inps, prima che av- dall’Inps. Una sentenza della Corte venga il pagamento. In ogni caso un costituzionale del 2002 ha stabilito decreto legge del 2015 ha stabilito che benestare di Massimiliano Matteoni

Mangio e dormo 9 Durante la notte mi capita spesso di uesto com- Almeno inizialmente è utile provare svegliarmi e di mangiare cibi dolci, Qportamento a modificare il modo di mangiare, come le merendine dei bambini, altri- alimentare in- iniziando con la colazione la matti- menti non riesco a riprendere sonno. teressa almeno na (anche se non si ha fame), poi un Così aumentano i chili e la frustrazio- l’1% della popo- buon pranzo, mentre a cena è bene ne. Ci sono dei consigli dietetici per lazione ma sale mangiare un primo piatto a base di questo tipo di problema? al 5-15% nelle pasta o di riso. Chi soffre di questo persone in sovrappeso o obese. È disturbo nella prima parte della gior- considerato un disturbo del compor- nata mangia pochissimo e tende a tamento alimentare a cui è stato dato spostare le calorie soprattutto la sera. il nome di sindrome da alimentazio- Inoltre un piatto ricco di carboidrati ne notturna. A volte questo disturbo a cena farà aumentare la serotonina risponde bene al trattamento con cerebrale, un neurotrasmettitore im- farmaci antidepressivi che agiscono portante per la regolazione del sonno sulla serotonina e alla psicoterapia e per la riduzione del desiderio verso di tipo cognitivo-comportamentale. i dolci. Mal preparato essere eliminata dai reni in quan- to tossica. Questo rappresenta un Alcuni miei colleghi d’ufficio hanno problema ancora maggiore perché preso l’abitudine di bere a metà i reni si affaticano e a lungo andare mattina dei preparati a base di possono danneggiarsi. Le proteine in proteine. Considerando che questi eccesso sono, infatti, considerate ne- colleghi sono piuttosto sedentari, frotossiche. Il nostro fabbisogno pro- tutte queste proteine non rischia- teico è tutto sommato modesto: per no di essere dannose? i sedentari è di circa 0,7 grammi per Sono senza dubbio dannose, anche ogni chilogrammo di peso corporeo; perché le proteine che eccedono il per chi fa attività fisica la richiesta fabbisogno giornaliero non possono proteica aumenta, ma difficilmente essere immagazzinate, ma devono supera il grammo. Diverso il discorso essere metabolizzate dal fegato e tra- per i culturisti che possono raggiun- sformate in grassi. Ciò comporta un gere anche 1,3-1,4 grammi per chilo grosso lavoro per il fegato perché de- di peso, ma anche in questo caso è un molire le proteine è biochimicamen- fabbisogno che può essere soddisfatto te complesso; inoltre si produce una con la normale alimentazione, senza sostanza di scarto, l’urea, che deve dover ricorrere ai beveroni proteici.

c’è una parte della pensione che non è prelevato l’importo di 165 euro (pari pignorabile e il suo ammontare è pa- all’11% della pensione). ri all’assegno sociale aumentato della Regole un po’ differenti nei casi in metà (672 euro). Ciò comporta che le cui la pensione viene accreditata sul pensioni fino a 672 euro non sono pi- conto corrente postale o bancario. Se gnorabili; mentre quelle più alte sono la pensione è accreditata prima del pignorabili sulla parte eccedente, nel pignoramento, diventa intoccabile la limite però di 1/5. somma pari al triplo dell’assegno so- Facciamo un esempio: pensione di ciale e cioè 1.345 euro. Mentre ciò che 1.500 euro mensili. A questi si sottrae rimane nel conto corrente, come som- la somma di 672 euro e ne restano ma di versamenti pensionistici, potrà 827, sui quali si applica il quinto. Con essere sottoposto a pignoramento ma il risultato che sulla pensione viene solo nella misura di 1/5. firme 10

firme pace verde a cura di Greenpeace entre Apple, Google, Facebook e Switch, quest’ul- tima azienda leader a livello mondiale nel settore Energia dei data center, stanno compiendo grandi passi vitale in avanti verso l’obiettivo di alimentarsi con ener- giaM al 100% rinnovabile, compagnie come , Amazon Quanto si investe in energia Web Services e Samsung sono ancora in ritardo. Lo mostra il report Clicking Clean: Who is Winning the Race to Build pulita? Uno studio di a Green Internet?, diffuso da Greenpeace Usa, in cui viene Greenpeace mette sotto analizzata l’impronta energetica dei grandi operatori di data la lente di ingrandimento center e di circa 70 tra siti web e popolari applicazioni. il consumo delle grandi «Nonostante gli annunci in fatto di rinnovabili, Amazon con- tinua a mantenere i suoi clienti all’oscuro circa le sue decisio- compagnie. ni energetiche – dichiara Luca Iacoboni, responsabile cam- pagna Clima ed Energia di Greenpeace Italia –. Tutto que- sto è alquanto preoccupante, soprattutto se teniamo conto che l’azienda sta allargando le sue attività in aree geografiche in cui sono utilizzate prevalentemente energie sporche». Tra le compagnie analizzate da Greenpeace c’è anche Netflix, piattaforma di streaming tra le più importanti al mondo, con un’impronta energetica che interessa 1/3 del traffico inter- net in Nord America e che contribuisce in maniera signifi- cativa alla domanda di dati per lo streaming video. Nel 2015 l’azienda aveva annunciato l’intenzione di controbilanciare

completamente le proprie emissioni di CO2, ma un’analisi più attenta ha rivelato che sta solamente comprando crediti di compensazione delle emissioni, senza aumentare gli in- vestimenti in energie rinnovabili, l’unico modo per ottenere un futuro pulito. Greenpeace chiede che tutte le più grandi compagnie si impegnino ad alimentarsi con energia 100% rinnovabile e siano trasparenti sulle attuali performance energetiche del settore e il consumo di risorse, incluso le fon- ti di energia utilizzate, per permettere a clienti e investitori di misurare i progressi verso l’obiettivo. ❚ Gabriele Salari ufficio stampaGreenpeace

ever green di Stefano Generali Rischio assicurato Diritto di residenza I cambiamenti climatici sono oggi uno dei principali re- Trigueros del Valle, un comune di circa 330 perso- sponsabili dell’aumento degli eventi meteorologici estremi, ne nella comunità autonoma di Castiglia e León, ha che si susseguono sempre più spesso anche in Europa. A deciso di aggiornare lo status di cani e gatti che sostenerlo non sono soltanto scienziati e ambientalisti, ma vivono nel territorio comunale, e che saranno d’ora anche le grandi compagnie di assicurazione, interessate ad in poi considerati residenti non-umani della città, analizzare i rischi climatici e i danni che possono provocare. avvicinando quindi i loro diritti a quelli umani. Sa- Da una recente ricerca di una delle maggiori compagnie di rà loro garantito, e sancito dallo statuto municipa- assicurazioni al mondo, la Munich Re, emerge che dal 1980 le, il diritto al rispetto, alla dignità e all’equità. Un ad oggi in Europa il numero delle inondazioni devastanti è proposito che, in sostanza, si traduce nel divieto di più che raddoppiato, passando dai 12 eventi del 1980 ai 30 “qualsiasi azione che possa causare mutilazioni o la del 2016, mentre nel mondo solo nel 2016 ci sono state 384 morte dei residenti non-umani, lo sfruttamento de- gravi inondazioni, contro le 58 registrate 37 anni fa. gli animali e la pratica dell’abbandono”. firme pianeta terra di Luca Mercalli l gelo e le imponenti nevicate che hanno sepolto le regioni adriatiche dell’Appennino nel gennaio scorso Il grande hanno creato una grande confusione mediatica in re- lazione ai cambiamenti climatici. Per qualcuno neve caldo Ie freddo rappresentavano un alibi perfetto per negare il riscaldamento globale e fare l’occhiolino a un’imminente 11 Il sintomo principale del glaciazione, per altri una prova schiacciante che il clima sta diventando più estremo e si è trattato di un’ecceziona- cambiamento climatico? lità mai vista. Sono approcci entrambi inappropriati. La La tendenza al riscaldamento prima considerazione è ingenua e facile da neutralizzare: di lungo termine. non è un breve episodio di neve e gelo su una limitata regione a contraddire l’aumento termico planetario. L’ag- gettivo “globale” è fondamentale a riguardo: la superficie di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia è di circa 44mila kmq, pari allo 0,009% dell’area terrestre! E un mese con una temperatura un po’ più fredda della media non rappresen- ta né l’intero anno né la tendenza a lungo termine verso il riscaldamento, che comunque è in atto anche su quelle re- gioni. Il freddo del gennaio scorso è risultato pressoché or- dinario sulla Pianura Padana, dove la temperatura media mensile è stata solo di mezzo grado circa sotto quella nor- male. L’anomalia è divenuta più significativa verso l’estre- mo Nord-Est e verso il Sud Italia (circa 3 °C sotto media), più esposti al soffio dei gelidi venti balcanici durati una ventina di giorni. Tuttavia si è trattato di una situazione fuori dal comune solo in rapporto ai troppo tiepidi inver- ni recenti. I nostri nonni, invece, abituati a stagioni ben più crude, non si sarebbero stupiti. Prendiamo ad esempio Trieste: la media di gennaio 2017 è stata di 3,4°C, e per trovarne una più bassa in questo mese bisogna tornare indietro di 30 anni, fino al gennaio 1987 (2,9°C) e a quello del 1985 (1,8°C), ma poi allontanandosi nel passato i ca- si più rigidi di quello attuale si infittiscono... 1966, 1964, 1963, 1954, 1947, 1946, 1945, 1941, 1940, 1935. Al contra- rio di quanto accade per il freddo, 6 dei 10 mesi più caldi della serie secolare sono recenti, post 2000. L’atmosfera terrestre si sta dunque riscaldando, gli episodi di caldo eccessivo diventano molto più ricorrenti, quelli di freddo intenso si fanno invece più rari, pur senza scomparire del tutto e, quando avvengono, ci sorprendono maggiormen- te. Piogge e nevicate abbondanti sono eventi difficili da attribuire ai cambiamenti climatici e sono i loro effetti a sorprenderci, i danni alle cose e alle persone, che spesso dipendono, però, dal cattivo uso del territorio. È la tenden- za al riscaldamento di lungo termine il sintomo principale su cui concentrare l’attenzione, senza dover fare a palle di neve tra sostenitori di glaciazioni e tropicalizzazioni. ❚

al naturale di Stefano Generali Uniti, Arabia Saudita e India, che in- se Exim ha avviato l’espansione di Carta carbone vestirà nelle rinnovabili 250 miliardi una miniera di carbone a Drmno, in di dollari entro il 2022, anche la Ci- Serbia. Nel Balcani le banche cinesi, Dopo la frenata alle politiche verdi na ha annunciato lo stop a oltre 100 approfittando del progressivo disin- statunitensi impressa dalla nuova centrali a carbone, alcune in costru- teresse di Banca Mondiale e Unione amministrazione, alcuni paesi prova- zione, e una politica più severa Europea a investire nelle fonti no a conquistare la leadership mon- contro le aziende inquinanti. fossili, stanno subentran- diale nella lotta al riscaldamento Tuttavia, a dispetto dei do a finanziare progetti di globale: dopo gli annunci di ingenti buoni propositi, negli stessi sfruttamento del carbone investimenti giunti da Emirati Arabi giorni la banca statale cine- nel continente europeo. contro canto di Tito Cortese

ntrare in una libreria o accostarsi a una bancarella di libri usati è stato ed è per molti, me compreso, Ho finito un vero piacere; ed il libraio di fiducia qualcuno di molto simile a un distaccato ma autentico amico. il libro EQuell’aggirarsi tranquilli tra gli scaffali o i banconi, lo sfo- 12 gliare discreto dei volumi, l’occhiata curiosa ai risguardi o alla quarta di copertina, una scorsa rapida e attenta degli Non esistono più le librerie indici, lo scambio di brevi parole col commesso, l’atmosfe- di una volta, finite anch’esse ra rispettosa e rilassata, perfino il familiare odore buono nel vortice irrefrenabile dei fogli stampati: tutto contribuisce a rendere la sosta in libreria assai diversa da quelle in qualsiasi altro negozio. dei consumi. Da qualche tempo ho la fastidiosa sensazione che quel piacere non sia più tale. Dapprincipio me ne sono dato la spiegazione più ovvia: sei vecchio, le cose cambiano, è na- turale che anche le librerie siano cambiate. Che poi non si trattasse solo di questo, mi è apparso evidente via via che si è fatta più frequente l’esperienza di dover uscire dalla libreria senza avere in mano ciò che cercavo. Libri, naturalmente. Ma magari non pubblicati nell’anno in corso o in quello passato; magari non di autori resi po- polari dalla Tv più che dalla qualità delle loro opere let- terarie o dei loro saggi; magari stampati da case editrici accurate ma di nicchia, come si dice. Eh no. Per libri di questo genere tutto quello che si può ottenere, se va be- ne, è che il computer consultato dall’ignaro commesso risponda che si possono ordinare: fra 4-5 giorni, fra 10, fra 15, vediamo... Ma non sempre va bene: se il libro che cerchi è sciaguratamente uscito, poniamo, nel 1999, capi- ta che il gentile libraio sgrani gli occhi alla tua richiesta, e il computer sentenzi implacabile che no, non si può ne- anche ordinare. Naturalmente la libreria è l’ultimo anello della catena che produce questi risultati. Non è colpa dei librai se si pub- blicano libri a getto continuo, in massima parte di nessun valore, “programmati” per una transizione velocissima sugli scaffali e poi via in deposito e poi al macero, per- ché gli scaffali vanno liberati per le ondate successive di novità. Né è colpa dei librai se la distribuzione risponde oggi a logiche che poco hanno a che fare con la diffusione della cultura. Se le librerie sono diventate negozi come tutti gli altri, è però anche per due motivi che le inve- stono direttamente: la loro progressiva concentrazione in poche strapotenti catene, con conseguente chiusura o as- sorbimento di tante piccole e medie librerie indipendenti (quelle del libraio amico, per intenderci); e il decadimen- to che ne è derivato nella preparazione professionale di chi i libri li vende. Che non può consistere solo nel saper cliccare sul pc. ❚

ora legale di Salvatore Calleri* * presidente della Fondazione Caponnetto di armi e di esseri umani. Ma an- Legami che altri traffici alla bisogna, perché getto geopolitico molto forte in quando le rotte sono sicure pos- pericolosi grado di agire a 360 gradi in difesa sono essere sempre usate. Diamo Perché il terrorismo internazionale dei propri interessi. Anche il terrori- un’occhiata a che cosa succede nel jihadista e le mafie sono legate in smo lo è. In molti campi i reciproci Mediterraneo. Nel bellissimo libro modo più stretto di quanto sembri? interessi s’incrociano. In particolare Tutte le mafie del mondo Aldo Mu- La mafia è ormai da tempo un sog- vengono condivisi i traffici di droga, sci a un certo punto si sofferma sugli micro economia di Pompeo Della Posta*

l 25 marzo ricorrono i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma e dalla nascita della Comunità economica L’Unione europea (Cee), che ha permesso ai paesi aderenti di fa la forza commerciare fra loro senza l’imposizione di dazi. Per comprendereI le ragioni più profonde della Cee, però, si deve partire dalle ceneri della II guerra mondiale e dal 13 Non solo ideali, ma anche Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto pratiche. Le tante, buone, Rossi che dall’isola, dove furono confinati durante il fa- ragioni per cui l’Europa scismo, indicavano la federazione europea come la via unita è meglio. da seguire per evitare nuove guerre nel nostro continen- te. Il timore del comunismo sovietico e la guerra fredda fra Usa e Urss, di fronte ai quali i piccoli paesi europei risultavano impotenti, giocarono un ruolo altrettanto importante in passato, ma ancora oggi si può concorda- re sul fatto che gli stati dell’Europa potranno sperare di proteggere efficacemente i propri cittadini dalle minacce alla loro sicurezza e dagli effetti negativi della globalizza- zione solo se resteranno uniti. È vero che spesso le scelte dell’Unione europea sono state tali da farla identificare proprio con quel processo di globalizzazione i cui aspetti negativi avrebbe dovuto combattere, e senz’altro questo dovrà cambiare. Ma l’Europa unita, favorendo l’integra- zione di paesi vicini e simili fra loro, garantisce la pace al suo interno da più di 70 anni; permette a noi consu- matori di beneficiare di una più ampia varietà di prodotti a prezzi non gravati da dazi all’importazione; assicura, grazie alla certificazione CE, il rispetto di elevati - dard di qualità dei prodotti che acquistiamo; ci consente trasporti aerei a costi accessibili; permette alle nostre imprese di trovare nuovi sbocchi commerciali; rende possibile la libera circolazione delle persone (chi non è più giovanissimo ricorderà gli estenuanti con- trolli alle frontiere europee) e consente a molti dei nostri ragazzi buone opportunità di lavoro, per limitarci solo ad alcuni esempi. Sono lonta- ni, per fortuna, i tempi del fascismo autarchico, quando, preparandoci a una guerra fratricida, non importavamo merci dall’estero ma neanche ne esportavamo, così come lontanissimi sono quelli ricordati da Benigni e Troisi nella esila- rante scena del Non ci resta che piangere, nella quale uno stolido doganiere impone dazi ripetendo all’infinito: «Quanti siete? Da dove venite? Un fiorino!». Dovremmo fare di tutto, però, per non farli ritornare, per non cedere alla tentazione dei muri, di qualunque tipo essi siano, perché la storia ci dice che non possono essere la soluzione ai nostri gravi e complessi problemi. ❚ *docente dipartimento di Economia e Management Università di Pisa

intrecci esistenti tra i trafficanti e i vecchia via del sale. Oggi la via della treccio è solo un semplice esempio, gruppi terroristi jihadisti-integralisti droga viene percorsa in sintonia con tant’è che lo schema viene seguito con la droga che, proveniente dal governi deboli infiltrati dalla mafia, anche da altre parti nel mondo. continente americano, raggiunge narcos, mafiosi italiani, nigeriani e Terrorismo jihadista e mafia vanno le coste dell’Africa centrale per poi gruppi salafiti e jihadisti. Siamo quin- a braccetto da tempo, benché sia- proseguire verso un continente eu- di di fronte a un intreccio micidiale no entità diverse, e vanno combat- ropeo avido di cocaina e di altre che vale anche per l’area subsaha- tute assieme sennò la battaglia sarà sostanze stupefacenti seguendo la riana e le coste libiche. Quest’in- persa in partenza. la merce muta di Giorgio Nebbia

uale sarà il futuro dell’automobile? Davanti alle bizzarrie del mercato del petrolio molti cercano delle soluzioni alternative al motore a scoppio ali- Pro mentato da benzina o gasolio. e contro LaQ soluzione più favorita è quella delle auto ibride nelle qua- 14 li il moto è assicurato da un motore a scoppio affiancato, con varie combinazioni, da un motore elettrico le cui bat- Anche le auto elettriche terie sono ricaricate dall’energia del motore a scoppio. Il presentano punto debole è costituito dalle batterie che devono essere il conto all’ambiente. abbastanza leggere e che sono costruite con l’impiego di sali di litio, un metallo relativamente raro, di altri metalli speciali, e di grafite purissima. Sono ormai in vendita e circolazione le auto elettriche nelle quali il moto è assicurato da motori silenziosi, non inquinanti, alimen- tati da batterie che richiedono frequenti ricariche con elettricità fornita da centrali termoelettriche o da impianti solari o eolici. Per evitare ingombranti batterie, i motori elettrici possono essere alimentati con celle a combustibile che “bruciano” idrogeno gas- soso per via elettrochimica con l’ossigeno dell’aria; come residuo si forma acqua. La tecnologia delle celle a combustibile è abba- stanza progredita: una cella è costituita sostanzialmente da due elettrodi di platino separati da una membrana di speciali mate- riali. L’idrogeno circola a contatto con uno degli elettrodi, l’anodo, e l’ossigeno dell’aria circola a contatto con l’altro, il catodo. L’idrogeno deve essere trasportato in adatti serbatoi sotto ele- vata pressione: si tratta di un gas infiammabile ed esplosivo, prodotto per elettrolisi dell’acqua. La rivoluzione dell’idroge- no comporta quindi un sistema: elettricità-idrogeno-celle a combustibile-elettricità-motore del veicolo. In questi passag- gi l’energia che aziona il motore dei veicoli è una piccola par- te del contenuto energetico dell’elettricità iniziale impiegata per la produzione dell’idrogeno. Se l’elettricità iniziale è prodotta mediante centrali termoelet- triche alimentata con combustibili fossili (carbone, prodotti petroliferi, gas naturale) l’auto “pulita” nelle strade comporta un inquinamento da qualche altra parte, al livello della centra- le termoelettrica. Una soluzione più “verde” presuppone che l’elettricità iniziale sia prodotta con pannelli fotovoltaici solari o con impianti solari a concentrazione, o con motori eolici, fonti d’energia attraenti ma di non facile gestione se si pensa di alimentare col “sistema idrogeno” una frazione consistente dei 1.200 milioni di autoveicoli oggi in circolazione nel mondo. Inoltre le auto a idrogeno richiedono crescenti quantità di pla- tino, un metallo non diffuso in natura, la cui produzione mon- diale supera di poco le 200 tonnellate all’anno e che è costoso. La natura non da niente gratis. ❚

chissà cosa di Jacopo Formaioni magnetici in cui la spuntò il Vhs, gra- Europa. E proprio in Giappone han- zie alla diffusione di videoregistratori no chiuso nel 2016 le ultime fabbri- Scheda a basso costo. Dagli anni Ottanta fu il che che producevano Vhs e video- videocassetta boom: il rituale della visione del Vhs registratori. Ormai solo alcuni nostal- Ormai estinto, il Video Home System era quasi sacro, come le escursioni gici conservano le videocassette. E ha segnato oltre 40 anni di cinema ai negozi di videonoleggio. I princi- fanno bene, perché sono il nuovo casalingo. Era il 1976 quando il Vhs pali produttori erano Corea del Sud, oggetto culto tra i collezionisti, così della Jvc sbarcava sul mercato, pron- Giappone e Stati Uniti, come gli Lp, arrivando a to a battere la concorrenza dell’otti- che poi esportavano i valere migliaia di euro. mo ma più costoso Betamax, di casa preziosi supporti in tutto Forse è il caso di aprire i Sony. Una battaglia a colpi di nastri il mondo, in particolare in vecchi scatoloni in soffitta. centro tavola di Massimo Montanari

fida a MasterChef ai primi di febbraio: realizzare un timballo di maccheroni secondo la ricetta de Il Gatto- Dolce pardo. Alla riapertura annuale del palazzo di Donna- un po’ salato fugata, una cena solenne accoglie il principe di Salina eS la sua famiglia. Il piatto-simbolo della cena, lo spettacolo Tutti i sapori tenuti insieme: nello spettacolo è il timballo che Tomasi di Lampedusa evoca 15 così si cucinava un tempo. con queste parole: «L’oro brunito dell’involucro, la fragranza Il caso del timballo descritto di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il pre- ludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall’interno da Tomasi di Lampedusa quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima ne Il Gattopardo. un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartu- fi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l’estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio». Una preparazione molto elaborata, un pezzo di bravura di realiz- zazione particolarmente difficile. Non solo per la complessità della procedura, ma per la sua sostanziale estraneità al gusto d’oggi, alla nostra cultura. La ricetta del timballo, in tutte le possibili varianti che l’accompagnano è, infatti, su una tavola dei nostri giorni, una sorta di reperto storico. Proviene diret- tamente dalla cultura medievale, dalla cucina di secoli e secoli fa. Una cucina che è tradizione, certo, ma una tradizione che ha lasciato pallide tracce di sé. Fossili di un mondo che non c’è più, in un contesto radicalmente cambiato. Una vera mu- tazione del gusto si è, infatti, verificata dal Medioevo a oggi. Il gusto moderno, sviluppatosi in Francia (e più tardi in Italia) dal XVII-XVIII secolo, ha focalizzato l’attenzione sui sapori naturali dei prodotti, sulla distinzione dei sapori, assegnan- do a ciascuno di essi (il dolce e il salato, l’amaro, l’acido...) un posto preciso nel menu e un ruolo prevalente nella vivanda. “Dolce o salato?” è una domanda abituale che sentiamo sui treni ad alta velocità con servizio ristoro. Quella domanda avrebbe forse disorientato i nostri avi. Per un uomo del Me- dioevo, una vivanda non era dolce “o” salata, bensì dolce “e” salata. Perché quel sistema gastronomico – e le strutture del gusto che lo sostenevano – era il frutto di radicate convinzioni dietetiche che assegnavano a ogni sapore una determinata e diversa caratteristica nutrizionale, e preferivano tenere insie- me i sapori, amalgamarli (non distinguerli) per assicurarsi un cibo più completo e salutare. Il timballo di maccheroni, che racchiude ingredienti sala- ti, acidi e piccanti in una crosta dolce e grassa, è un esem- pio tipico di questo gusto e di questa cultura. Serbarne il ricordo è interessante, stimolante, suggestivo, come ogni viaggio in paesi lontani. Poi si ritorna a casa, e la prova di MasterChef ne conserva il ricordo. ❚

il buongustaio di Silvia Inghirami carpaccio, dalla tagliata alle uo- di Boccaccio sarà tanto appagan- va, il tutto arricchito dal prezioso te quanto la degustazione. Non In odore tubero (stand aperti nei fine set- da meno la gita nell’antico borgo di tartufo timana dell’11-12, di Castelfranco di Sot- A caccia di tartufi: marzo è il mese 18-19, 25-26 marzo to, in provincia di Pisa, d’oro per affinare l’olfatto. A Cer- sia a pranzo che a dove si tiene anche taldo (FI) si tiene la XXIV Sagra cena; nei giorni 10- qui la Sagra del tartu- del tartufo marzuolo con pranzi 17-24 apertura solo fo marzuolo dei due e cene e un menu che propo- serale). La passeg- fine settimana centra- ne una vasta scelta di piatti, dai giata per i vicoli me- li del mese di marzo crostini alla polenta, dai ravioli al dioevali della città (11-12, 18-19). attualità 16 inchiesta Un italiano vero 100% italiano anche il latte a lunga conservazione. La risposta di Coop a un mercato che cambia, nel segno della sicurezza e della qualità.

resco, microfiltrato e ora mando tipi di latte alternativi, come anche a lunga conserva- quelli di riso o di soia, o altre bevande, zione: il latte Coop è tutto come il ginseng e l’orzo. n Sara nazionale,F come si legge sull’etichetta: «Negli ultimi 3 anni – spiega Roberto Barbanera “latte 100% italiano”. E sulle confezio- Nanni, responsabile strategia prodot- ni di latte Uht Coop, nuove anche nella to a marchio di Coop Italia – i dati del veste e nel comodo contenitore con il consumo mondiale del latte riportano tappo, la piccola bandiera tricolore non una crescita dell’1,2% e, per il prossimo lascia dubbi sul made in Italy. triennio, si stima un aumento di un al- tro 2%. Ma il mondo viaggia a due velo- La nostra cità, perché la crescita riguarda i Paesi in via di sviluppo, mentre si registra un via lattea calo in quelli sviluppati. In Italia, infatti, Quello del latte è un mercato sempre il consumo di latte è diminuito – sotto- più complicato, in fase di grande cam- linea Nanni nel fotografare l’evoluzione biamento e con molte e diverse esigen- del mercato di casa nostra –: il latte fre- ze. Sì, perché se per molti il latte è si- sco e quello microfiltrato, che insieme curo e fa bene, per altri è diventato un valgono 497 milioni di litri, hanno regi- prodotto da consumare con modera- strato un calo del 5,2%; per quello Uht, zione, sia per l’intolleranza al lattosio con i suoi 1257 milioni di litri, c’è stata che per la volontà di ridurre proteine una perdita leggermente più contenuta, e grassi animali. Incide negativamente del 3,3%». Vero è che l’Italia è un paese anche il cambio di abitudini alimen- anomalo: usa più della metà della sua tari: secondo i dati dell’Osservatorio produzione di latte per trasformarla in Doxa-Aidepi Io comincio bene, il 14% eccellenze Dop e Igp. «Sì, e il resto del- delle persone non fa più colazione in la produzione italiana viene consumata modo regolare; una parte di quelle come latte fresco o usata per la produ- Su www.cooporigini.it o con l’app che continuano a zione di formaggi non tipici. La parte Coop Origini si può conoscere farla ha ridotto il di latte mancante, circa il 40%, viene il luogo d’origine delle materie prime consumo di latte quindi importata dall’estero», conferma e dei prodotti a marchio Coop. di mucca, consu- l’esperto di Coop Italia. All’Origine Bianco latte attualità In questo mercato la risposta di Coop è stata quella di puntare sul nostro pa- Le caratteristiche nutrizionali del latte. ese, per dare ulteriori garanzie di sicu- Calcio, fosforo, proteine di alta qualità e vitamine, rezza e qualità. in particolare la A, la D e alcune del gruppo B (B2 e «Da qualche mese il latte Uht Coop è B12); una componente lipidica particolare, costituita 100 per cento italiano in tutte le tipo- da diverse molecole dalle interessanti proprietà nutri- 17 logie (intero, parzialmente scremato e zionali: tra le più note l’acido vaccenico e alcuni acidi scremato), dando ai consumatori ga- grassi polinsaturi chiamati acidi linoleici coniugati ranzie sulla provenienza e tutelando (Cla). Quest’ultimi sono già da molti anni oggetto di il comparto zootecnico, produttivo e numerose ricerche, soprattutto per il ruolo che sem- distributivo italiano. Inoltre – conti- brano avere nella prevenzione delle malattie cardiova- nua Nanni –, per rispondere alle nuove scolari e di alcune forme tumorali. Proprio per questo abitudini alimentari, siamo intervenu- motivo sono numerosi anche gli studi sull’alimenta- ti anche sul packaging, adottando un zione degli animali, volti a identificare strategie che contenitore col tappo che facilita sia ne aumentino il contenuto nella carne e nel latte di il versamento del latte che la chiusu- quelli ruminanti (bovini, capre e pecore), che ne rap- ra della confezione. Sul latte fresco e presentano la principale fonte natu- microfiltrato abbiamo dato garanzie rale. Ci sono poi una serie di sostan- maggiori rispetto a quelle imposte dal- ze, i peptidi ad azione bioattiva, che la legge, per rispondere al bisogno di si- possono svolgere un ruolo importan- curezza e qualità. Da qui è nata la linea te in numerosi processi coinvolti nel- Origine che garantisce la provenienza la protezione da diverse malattie. Ad italiana, l’alimentazione delle mucche onor del vero, molte di queste pro- senza ogm, senza proteine e grassi ani- prietà devono essere ancora provate mali, l’accurata selezione degli alleva- da studi clinici sull’uomo. menti e dei mangimifici e il controllo Queste alcune delle caratteristiche sull’intera filiera delle caratteristiche nutrizionali di pregio del latte. Nel igienico-sanitarie del prodotto». processo che lo rende conservabile per più tempo rispetto a quello fresco Sistemi di controllo pastorizzato il latte viene trattato a E poi c’è il capitolo tutt’altro che secon- temperature alte (135-145°C) per po- dario dei fornitori. «Abbiamo tre stru- chi secondi. Nel guadagnare in con- menti – riprende Nanni –: la selezione servabilità (da qualche giorno per il dei fornitori, secondo criteri rigorosi; latte fresco pastorizzato a 4 o più mesi le norme sul contratto con standard per l’Uht), si perdono alcuni nutrien- chimico-fisici e batteriologici di pro- ti, in particolare quelli che temono di duzione più severi rispetto alla legge; più il calore: le vitamine, in partico- i controlli sistematici e puntuali, con lare la A, e seppure in misura mino- analisi e ispezioni effettuate lungo le fa- re l’acido folico e la vitamina B12 le si di produzione e distribuzione, con in- sostanze nutritive più penalizzate. Il terventi immediati in caso di irregolari- buon senso e la consapevolezza sono tà. L’inserimento di nuovi allevamenti, d’obbligo quando si tratta di scelte di mangimifici e latterie è un processo consumo: il latte Uht può rappresen- lungo e rigoroso – precisa Nanni –. Fin tare una più che adeguata scelta per dal 2005 sul latte abbiamo 2 certifica- averne sempre a disposizione in casa. zioni da parte di enti terzi, che attesta- Soprattutto se consideriamo che le li- no sia il sistema di controllo che Coop nee guida ne raccomandano, insieme effettua sia la provenienza del latte da allo yogurt, un consumo quotidiano, animali alimentati solo con mangimi dando la preferenza alle varianti a ri- vegetali e non ogm. Negli stabilimenti dotto contenuto di grassi (come, ad di lavorazione ci devono essere sistemi esempio, quello parzialmente scre- adeguati per non perdere la tracciabili- mato), perché rappresenta una delle tà e serbatoi dedicati per non mescola- fonti più significative di calcio nell’ali- re il nostro latte con quello di altri alle- mentazione di adulti e bambini. E so- vamenti. I controlli si svolgono con una prattutto se consideriamo che, come media di circa 50 interventi e 200 ana- le linee guida stesse raccomandano, lisi annuali, che si sommano ai piani di è necessario evitare di consumare autocontrollo dei fornitori», conclude quantità eccessive di formaggi e latti- Nanni. Più sicuro di così... ❚ cini e troppo spesso. ❚ Ersilia Troiano attualità 18 Sempreverde pri mo piano Dal taglio indiscriminato delle foreste all’ampliamento delle aree urbane, dal prelievo eccessivo di risorse a un modello agricolo poco equilibrato e rispettoso dell’ambiente. Così l’uomo mette a rischio quella straordinaria ricchezza naturale chiamata biodiversità, come se le specie vegetali e animali in estinzione non riguardassero il nostro benessere, come se le condizioni di vita e l’alimentazione degli animali non incidessero sulla qualità di ciò che mangiamo. Ma in gioco c’è anche il futuro del pianeta. n Dario Guidi

el Tirolo austriaco c’è un istituto agrario fon- rola, rapidamente entrata nel vocabo- dato più di 100 anni fa che, alla sua fonda- lario comune, sta a indicare l’insieme zione, ha raccolto campioni dei tantissimi tipi di ambienti naturali e di specie viventi diN miele prodotti in quel territorio. Ebbene analizzando oggi che popolano la biosfera. In sostanza la questi campioni, dato che in ogni miele si trovano anche i di- biodiversità è l’insieme di quella stra- versi pollini, si è scoperto che nel corso di un secolo un 50% di ordinaria ricchezza che la natura ha questi pollini e quindi delle piante da cui provengono è andato costruito, nella sua sterminata artico- disperso, non c’è più. L’esempio di quanto accaduto in un ter- lazione di forme di vita, dai più minu- ritorio tra i meno contaminati e inquinati d’Europa, come il scoli organismi, a piante e animali più Tirolo, ci pare un buon punto di partenza per ragionare sulla complessi tra cui anche l’uomo. Il pun- biodiversità e sulla straordinaria importanza di questo termi- to è che la fortuna del giovane concet- ne, che più o meno tutti abbiamo sentito, ma al quale spesso to di biodiversità è direttamente legata non si presta la dovuta attenzione, come se i problemi della alla enorme perdita di biodiversità che biodiversità non fossero legati alla nostra vita quotidiana, alle si sta registrando nel corso degli ultimi scelte che tutti compiamo e al futuro del pianeta. decenni. Colpa di calamità ed eventi naturali, ma colpa soprattutto dei cam- Bio caro biamenti indotti dall’uomo, dal taglio Biodiversità è una parola relativamente indiscriminato delle foreste all’amplia- recente, coniata nel 1985 dallo scien- mento delle aree urbane, dal prelievo ziato Walter Rosen che fuse in un unico di risorse naturali per le più disparate termine l’espressione anglosassone bio- esigenze alle modifiche del clima. logical diversity. In pratica questa pa- Sui danni già subiti e sulle ulteriori attualità Conservazione delle specie minacce al patrimonio della biodiver- Lo stato della biodiversità in Italia. sità esistono montagne di dati. Uno dei “Le specie a rischio di estinzione in Italia sono com- simboli è la famosa Red list (la Lista prese tra il 21 e il 25%. Questo valore è leggermente rossa) realizzata dall’Iucn (Interna- superiore a quello riscontrato a livello globale, che 19 tional union for the conservation of si attesta al 19%”. È questo il passaggio saliente del nature) che segnala tutte le specie report 2015 sullo Stato della biodiversità in Italia, che, con gradi diversi, sono a rischio in sostanza la “lista rossa” sulle specie a rischio di di scomparsa. Ebbene, a fine gennaio estinzione nel nostro paese. Il rapporto è redatto dal la Lista rossa mondiale comprendeva comitato italiano dell’Iucn (International union for the ben 85.604 nomi, tra mammiferi, pe- conservation of nature: www.iucn.it) ed è basato sul- sci, molluschi, piante, insetti e altro. la valutazione di un campione di 2.807 specie (pari Ovviamente questo sterminato elenco al 3,8% del totale di quelle presenti), di cui ben 596 indica ciò che è oggi a rischio, a cui sono a rischio di estinzione. Esso è valutato su 3 li- c’è da aggiungere l’enorme quantità di velli: un rischio più basso (specie vulnerabile) che nel biodiversità che si è persa (soprattut- caso italiano racchiude 302 casi, poi si sale (specie to) nel corso degli ultimi decenni. in pericolo) con 183 casi e si arriva al grado più alto (specie in pericolo critico, 11). Purtroppo ci sono an- A rischio che 9 casi di specie estinte. estinzione Dare cifre o percentuali precise è dif- Questione di vita ficile. «È bene ricordare – come spie- Ma chiedersi perché la biodiversità gano all’Ispra (Istituto italiano per la vada difesa (come da anni raccoman- protezione e la ricerca ambientale) – dano convenzioni e trattati internazio- che gli scienziati non si sono ancora nali, definiti nell’ambito delle Nazioni fatti una chiara idea di quante specie, Unite, della Comunità Europea e con dagli organismi unicellulari alle bale- piani di intervento su cui sono impe- ne, esistano sulla faccia della Terra. gnati il Governo italiano e le Regioni) Diversi studi riportano che il numero è fondamentale anche se non scontato delle specie viventi sul pianeta possa nelle motivazioni. Nel senso che non variare da 4 a 100 milioni. Solo una si tratta solo di tutelare ciò che c’era, parte di esse (da 1,5 a 1,8 milioni) è, perché parlare di biodiversità è fonda- però, ad oggi conosciuta e, come dimo- mentale se si vuole guardare al futuro. strano le scoperte recenti, è possibile «La biodiversità – afferma Paolo Fonta- che ci siano ancora mammiferi sfuggiti na, entomologo e presidente della Wba, all’osservazione degli zoologi. Si ritie- la World Biodiversity Association – è ne che molte specie vegetali e animali allo stesso tempo il motore e il risultato di ambienti tropicali o marini non sia- dell’evoluzione perché la biodiversità è no mai state osservate, per non parlare la modalità con cui la vita si esplica». degli invertebrati e dei funghi. E meno Ecco perché nell’approccio di Fontana dell’1% dei batteri è stato catalogato». tutelare la biodiversità vuol dire pen- Chiarito ciò, resta il fatto che la bio- sare al futuro e alle generazioni che  diversità continua a perdere pezzi: l’Ispra stima che ogni giorno scom- paiano circa 50 specie viventi. L’e- stinzione è un fatto naturale, che si è sempre verificato nella storia della Terra: mediamente una specie vive 1 milione di anni. Il problema, però, è che attualmente la biodiversità si ri- duce a un ritmo da 100 a 1.000 volte più elevato rispetto a quello naturale. Questo fa ritenere che siamo di fronte a un’estinzione delle specie superiore a quella che la Terra ha vissuto negli ultimi 65 milioni di anni, persino su- periore a quella che ha segnato la fine dei dinosauri. Madre natura I numeri dell’agro-biodiversità. e i simboli della lotta contro l’estinzio- ne di tante specie (pensiamo al panda L’agro-biodiversità è una parte importante della gigante) sono nati proprio dall’osser- biodiversità mondiale. Delle 250mila specie ve- vare questi contesti. Ma il fatto è che 20 getali conosciute in tutto il mondo, circa 30mila oggi la gran parte della superficie terre- sono commestibili e circa 7mila sono attualmente stre è occupata da attività agricole – ri- utilizzate per il consumo. Bisogna ricordare al tem- marca Fontana –. Qui sta dunque una po stesso come circa il 75% della diversità gene- sfida fondamentale. Perché ogni campo tica delle piante coltivate sia a rischio di estinzione. ha una sua biodiversità, ogni campo è In Italia la superficie coltivata ricopre quasi il44% del un insieme di forme viventi, di licheni, territorio nazionale, con ampie zone di agricoltura a insetti e larve che sono nel terreno su basso impatto (21% secondo i dati Istat), che costitui- cui l’uomo agisce. E la logica che negli scono corridoi ecologici e collegano i parchi naturali. ultimi decenni ha ispirato l’agricoltura Elenco delle varietà registrate in Italia mondiale, quella fatta di grandi esten- 166 vite da tavola 516 vite da vino sioni e monocolture, di semi brevettati 538 olivo 9 farro dicocco dalle grandi multinazionali e di grande 2 farro piccolo 201 riso uso di concimi, è nemica della biodiver- 236 frumento duro 269 frumeno tenero sità». Per questo c’è da fare una grande 11 basilico 17 carota opera di educazione sia verso i contadi- 91 cicoria ni che verso i consumatori. «La fertilità del suolo dipende, infatti, da Fonte: elaborazioni World biodiversity association su dati Ministero un equilibrio di quel sistema – continua delle politiche agricole alimentari e forestali. Fontana –. Altrimenti tende a calare e i concimi sono solo un succedaneo».  verranno. Questo senza voler riportare indietro le lancette della storia. I pilastri della terra Per capire meglio – e per evitare di Il successo dei prodotti biologici è si- perdersi su un argomento che ha di- curamente uno degli indici di un’at- mensioni enormi – è forse meglio con- tenzione che sta crescendo verso una centrarsi sul tema del rapporto tra pratica del mondo agricolo più attenta organizzazione del mondo agricolo e alla biodiversità. biodiversità. «Voglio essere molto chiaro. Noi non sia- mo mossi da una preoccupazione etica, Campo d’interesse certo importante, per la sorte del pan- «Quando siamo partiti a interessarci di da gigante o della rana rossa. Il punto questi temi – spiega ancora Fontana – è garantire una produzione alimentare si pensava che difendere la biodiversi- adeguata per la nostra società, oggi e do- tà volesse dire solo andare a studiare i mani. Occorre evitare approcci ideologi- santuari della natura incontaminata e ci – dice senza mezzi termini Fontana –. i pericoli che riguardavano le foreste Dal no agli ogm all’agricoltura biologica tropicali e le specie che ci vivono. Sia e biodinamica: non credo ci sia da spo- chiaro: si tratta di aspetti fondamentali sare in assoluto una bandiera. C’è da cercare soluzioni sostenibili, concrete e utili che prendano atto che l’agricoltura che io chiamo “farmaceutica” produce pochi vantaggi, sia per i contadini che per i consumatori». C’è insomma bi- sogno di ricostruire ecosistemi agrari che aumentino il benessere dell’uomo, che diano cibo alle comunità e che, ad esempio, consentano di combattere gli sprechi lungo tutta la filiera. In questo senso un ruolo fondamentale spetta al consumatore, che deve essere informa- to e consapevole. Conferma Fontana: «Ricordo sempre che ogni cittadino ha tre momenti al giorno per fare la rivolu- zione: colazione, pranzo e cena». ❚ intervista Sempreverde Giudizio di valore Per aiutare l’ambiente e le comunità locali, per difendere il principio di sovranità alimentare e riuscire a garantire prodotti più nutrienti e 21 di migliore qualità. Ecco perché va tutelato il valore della biodiversità. Parola di Lorenzo Berlendis, vice presidente di Slow Food. [ «La tutela della biodiversità non è un e le comunità locali, difendere un prin- problema che tocca solo ristrette cer- cipio di sovranità alimentare e riuscire chie di addetti ai lavori. Parlarne signi- a garantire prodotti più nutrienti e di fica parlare di un patrimonio comune migliore qualità. Molti studi confer- che è delle comunità e quindi dell’u- mano che il tipo di alimentazione e manità intera». Parola di Lorenzo Ber- le condizioni in cui vivono gli animali lendis, vice presidente di Slow Food incidono sulla qualità della carne o del (www.slowfood.it), che da anni sta latte che beviamo, ossia c’è un impatto conducendo importanti battaglie per positivo sulla nutrizione umana». la tutela del patrimonio agroalimenta- Per un paese come l’Italia la biodiver- re in tutto il mondo. sità può davvero essere una grande Cosa c’è che non va nel modello di risorsa anche in termini economici? sviluppo agricolo mondiale? «Il mondo agroalimentare del nostro «Abbiamo vissuto nell’illusione che le paese è straordinariamente ricco: dai grandi coltivazioni monocolturali potes- 7mila tipi di formaggio che sono stati sero sfamare il mondo, grazie a multi- censiti ai 400 ecotipi di mais, alle 450 nazionali che avevano il controllo totale varietà di mele. Non ci sono altri paesi del mercato, facendo diventare i con- al mondo che vantino tale ricchezza. tadini marginali, tagliati fuori da ogni Parlo di una ricchezza che diventa an- scelta. Il risultato è che, nonostante ciò, che culturale, geografica e antropolo- Lorenzo Berlendis, il 25% delle emissioni mondiali, cito dati gica. E il modo migliore per difendere vice presidente Fao, deriva da questo modello di agricol- questa biodiversità è di mangiarla. Ab- di Slow Food. tura dissipativa. Salvo poi scoprire che a biamo cioè bisogno di un consumato- sfamare i 3/4 dell’umanità sono invece re attento e informato che chiede un le piccole produzioni locali». determinato tipo di prodotti, non per Ma uno degli argomenti che più si moda, ma perché convinto che così usa per sostenere il modello agricolo consegna questo patrimonio alle ge- che ha dominato in questi decenni nerazioni future. Serve educazione al è che bisogna garantire il cibo a chi consumo per difendere il pianeta». soffre la fame... A chi dice che questi prodotti sono «Anche qui parto dai dati Fao: oggi al troppo cari che cosa replica? mondo si produce cibo che bastereb- «Credo che sia necessario tenere in be a sfamare 11 miliardi di persone. maggior conto il valore del cibo. An- Dunque il problema non è la carenza, che i prodotti biologici che, nonostan- ma la modalità con cui il cibo viene te gli anni di crisi, stanno subendo prodotto e distribuito, gli sprechi, la una crescita notevole, erano conside- scarsa efficienza delle filiere. E anche rati un lusso. Certo c’è un po’ di lavoro gli stili alimentari e gli eccessi: perché da fare, perché anche l’impatto sulla se è vero che tanti purtroppo soffrono salute di ciò che mangiamo andrebbe la fame, il numero delle persone obese tenuto in conto. Se faccio scelte che continua a crescere». hanno un impatto positivo sulla mia Dunque tutelare e promuovere la salute riduco un costo sociale a cui biodiversità serve a garantire il cibo non si pensa quando si compra qual- per tutti? cosa. Ma questi costi sociali ci sono, «Il punto è affermare un modello che per non parlare dell’inquinamento o consenta di guardare al futuro in modo degli sprechi. Bisogna imparare a te- sostenibile ed equilibrato. E noi siamo nere conto di quest’insieme. E allora convinti che tutelare la biodiversità vo- si scoprirà che tutelare la biodiversità glia dire aiutare e rafforzare l’ambiente agricola è un valore straordinario». ❚ Sempreverde Di tutto rispetto Linee pensate ad hoc, certificazioni e garanzie, controlli attenti 22 dei produttori. In concreto l’impegno di Coop per il rispetto dell’ambiente, della biodiversità, della salute dei consumatori. [ oop già da anni ha svi- ferenze tra prodotti confezionati e luppato una riflessione freschi. Legata alla linea Fior fioreè attenta sul tema della tu- l’attività che Coop svolge a tutela delle tela della biodiversità e ha razze animali autoctone, il cui patri- «attivatoC una pluralità di interventi che monio è a rischio. Ad oggi la Coopera- sono coerenti con il perseguimento di tiva è il principale venditore di carni questo obiettivo – spiega Renata Pasca- tipiche italiane, in una logica che offre relli, direttore qualità di Coop Italia –. sbocchi di vendita ai produttori e pro- Siamo consapevo- pone al consuma- li che conservare tore la carne pro- non vuol dire solo dotta sul proprio proteggere e man- territorio. Trasver- tenere un bene per sale a queste azioni le generazioni future, nei vari comparti produt- ma anche valorizzarlo in tivi è l’impegno di Coop modo sostenibile così da per garantire prodotti a essere occasione di svi- marchio senza ogm, re- luppo per le popolazioni quisito richiesto anche che lo preservano. Per noi per i mangimi delle filie- ciò significa una doppia re controllate a marchio attenzione – precisa Pascarelli –: sul Coop, proprio perché gli organismi versante del rapporto con chi produce transgenici in agricoltura possono il cibo e con il mondo agricolo, e verso contribuire alla perdita di agro-biodi- il consumatore per garantirgli un’infor- versità. Anche nel settore della pesca mazione trasparente e completa su ciò Coop ha messo in campo scelte che che mangia e per offrirgli prodotti che garantiscono al consumatore prodotti siano coerenti con la priorità che vo- ittici pescati in maniera sostenibile. Il gliamo dare ai temi della sostenibilità marchio Pesca sostenibile che compa- ambientale, della salubrità e di un’ali- re su tutti i prodotti Coop è la sintesi mentazione corretta ed equilibrata». di un’adesione a schemi internazionali (come il Dolphin Safe o il Friend of the Coop naturalmente sea) volti proprio a garantire pratiche La traduzione di questi obiettivi si corrette di pesca. Sul versante delle articola su diversi fronti. Innanzi- conservazione delle foreste Coop, co- tutto i prodotti biologici che Coop me prima azienda italiana, ha deciso ha inserito nei suoi punti vendita già di favorire politiche di conservazione dal lontano 1993. Da allora la cresci- e di uso sostenibile delle foreste adot- ta e l’evoluzione dell’offerta in questo tando per i suoi prodotti l’uso di cellu- campo sono sotto gli occhi di tutti, losa sostenibile certificata Fsc o Pefc, in particolare con lo sviluppo della due schemi internazionali di certifica- linea ViviVerde che offre 604 refe- zione dell’origine sostenibile della cel- renze tra prodotti confezionati e fre- lulosa e della carta riciclata. C’è poi il schi. E il biologico ViviVerde Coop marchio europeo Ecolabel, concesso a è accompagnato da un sistema di cer- prodotti che rispettano severi criteri tificazioni e garanzie che si articola ecologici previsti da apposite norme su più livelli e che va oltre i requisi- UE. I prodotti Coop con questo mar- ti di legge. Un’altra linea di prodotti chio, dal tessuto carta alla carta per improntata alla tutela di produzioni copie, sono realizzati con carta otte- di qualità, spesso espressione di pic- nuta al 100% da fibre di cellulosa re- coli territori e dell’agro-biodiversità, cuperata da carta da macero, dunque è quella Fior fiore che vanta 404 re- con criteri rispettosi dell’ambiente. ❚ Un’opportuna I fruttidella Sordini n Barbara L C ra ter buona La fotografica mostra della immagini nelle raccontata è agricole, Ipercoop Tirreno i negozi Distribuzione Lazio Umbria (compresi relazione Coop con nessuna chequei nel soci 2016 avuto non hanno tutti l’esclusionerativa. riguarda Ad oggi nuovo Coope- la di con lacciare irapporti al si voglia qualora asocio ammissione di domanda la comunque ripresentare si potrà futuro In sociale. quota vecchia della rimborso il erichiedere rimento d’Ascoltoto del proprio negozio rife di Pun al recandosi rimediare, per tempo le motivazioni, essere c’è ma possono se sclusione automatica dei soci che non non che soci dei automatica sclusione che l’e impone soci più 100mila con di consumo cooperative di normativa sulle rete , che feb aRoma si lo ètenuta scorso franchising ispettori, proprietari di aziende aziende di proprietari ispettori, eimmigrati, voratori italiani la cooperative, di presidenti persone, di decine di a storia la sua carta nel 2016? carta sua la Diver utilizzato mai ha non perché trova dal escluso si Coop socio un se fare osa lavoro e di diritti esce esce lavoro diritti edi di campo le regole in ta non chi rispet legalità: operazione di grande coinvolti una stati in sono agricole) aziende oltre 700mila (per dura ever frutta di e locali nazionali fornitori 832 mavera del 2016 gli tutti pri dalla tivo. Apartire mondo al coopera gate le ortofrutticole filiere promuove l’eticità nelle Coop e Giusti ni campagna della fase seconda della parte da realizzata L’iniziativa, Camera presidente della za della - presen alla inaugurata e dei deputati Camera la del biblioteca braio alla ). Questo a seguito della della aseguito Questo ). , Ancc-Coop Distribuzione Roma Laura Boldrini Laura Libro Soci , ha fatto fatto , ha buona terra Buo che che ------. , ,

magini. magini. im delle tagonisti pro ai voce eparole Silveback (agenzia Sellari sco France di video un mostra la pagnare Ad accom Calabria. e Lombardia Puglia, Sicilia, in aCoop te aziendenelle affilia everdura frutta di ciclo raccolta il estivoseguendo della toAid Pho (agenzia nel sociale impegnati fotografi di gruppo un da realizzate state sono immagini Le professionale. equalificazione lingua di e anche corsi ilavoratori per immigrati, accoglienza di minime condizioni delle rispetto il paga, giusta una ognuno: di dei diritti enel pieno rispetto legalità di dizioni - con in mazione agricoli dei prodotti lavoraa chi trasfor enella nei campi dunque dedicata –èstata tutto foto in –20 mostra Coop. La sistema dal fuori il numero della sua carta SocioCoop carta sua numero della il tirreno.it sito www.unicoop sul casa anche da l’eventuale equindi tuazione esclusione si sua la può verificare socio Ciascun familiari». dai comunicati stati eche Tirreno, nonUnicoop ci sono mai Proletaria dalla vita, di dei 70 anni nel corso ideceduti eliminando modo particolar in Soci, Libro il aggiornare di perativa un’occasione che consentito ha Coo nostra la per –èstata op Tirreno Unico di ecomunicazione soci direttore Massimova normativa –afferma Favilli «La solare. nuotiva anno nell’arco un di Coopera la con relazioni abbiano avuto Contro ilcaporalatoecontro diventata ancheunamostra. il lavoro nero. Lacampagna Libro Soci.Mac’ètempo ) che hanno realizzato gli scatti scatti gli realizzato ) che hanno Dove ecomeverificare se sièstatiesclusidal verifica ❚ Buoni e Giusti Coop è Buoni eGiustiCoopè ) che dà ) che dà nell’area dedicata, inserendo inserendo dedicata, nell’area per rimediare. - - - - -

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[ [ soci Per non dimenticare consolidando anche grazie all’attività Anche quest’anno prosegue la campagna dell’Airalzh, l’Associazione Italiana 26 Coop Non ti scordar di te per contribuire a Ricerca Alzheimer (www.airalzh. finanziare la ricerca sull’Alzheimer. [ org) che, nata a Firenze nel 2014, da aprile 2016 è protagonista della cam- uò cominciare con una lieve pagna di raccolta fondi lanciata da perdita di memoria, di date o Coop per finanziare 25 assegni di ri- eventi recenti, da piccole dif- cerca sulla materia. ficoltà di concentrazione alla Quello che era solo un sogno – strut- n guida,P al lavoro o durante una partita turare una rete italiana di giovani Sara Barbanera a carte. Può aggravarsi con problemi ricercatori specializzati in questo di orientamento nello spazio e nel campo – è diventato realtà lo scorso tempo o incapa- 20 settembre, quando i 25 assegni e cità di scrivere 1 borsa di ricerca finanziati da Co- o conversare flu- op sono stati assegnati a 23 centri idamente. E può di ricerca sparsi in tutta Italia, co- diventare poi me spiega il pro- un’effettiva di- fessor Sandro sabilità che im- Sorbi, ordinario pedisce di avere di neurologia una normale vita dell’Università lavorativa e so- di Firenze e pre- ciale e richiede sidente dell’Ai-

assistenza perfi- ralzh: «La ricer- acmias o B. N no per le attività ca è in una fase t o quotidiane come di evoluzione: f mangiare, lavarsi gli assegni di ricerca e il sostegno di o muoversi auto- Coop significano poter programmare nomamente. le attività e dare continuità a studi Molto si sa già su- che richiedono tempi lunghi, a vol- gli stadi progressi- te imponderabili. Certamente avere vi dell’Alzheimer, una rete italiana di 23 nodi, con 25 la più comune giovani che lavorano in collegamento Un primo forma di demenza che, solo in Italia, fra loro e nella stessa direzione, può bilancio colpisce oltre 1 milione di persone, ma fare la differenza e siamo certi che molto più è ciò che ancora c’è da sco- darà i suoi risultati». Ricavi 2016 prire e studiare scientificamente perché Risorse dalla vendita dalla ricerca arrivino soluzioni per cu- In aperta dei prodotti rare e prevenire questa e altre forme di 545.084 demenza. campagna Contributo Coop La rete esiste, la volontà di andare 179.916 Ricerca continua avanti a grandi passi anche, sia da Totale ricavi Genetica, biologia, epidemiologia, parte dell’associazione che di Coop 725.000 scienze dell’alimentazione, tanti i set- che, fino al 2018, sosterrà con conti- tori della ricerca che, in Italia, si sta nuità l’Airalzh con contributi diretti, Costi 2016 25 assegni di ricerca + 1 borsa di ricerca 600.000 Donazione a Airalzh 125.000 Totale costi 725.000 raccolta fondi tramite la vendita di prodotti, attività di sensibilizzazione agenda del socio e la partecipazione diretta dei soci volontari. 8 marzo soci Non è certo tempo di fare bilanci de- finitivi ma, a un anno dal lancio del- Mimose, rose Solidal e aforismi per riflettere sul valore dell’8 la campagna, si può tirare qualche marzo. Una giornata dedicata alle donne nei Supermercati somma e tracciare il percorso futuro Coop dove i Comitati soci organizzano presidi con omaggi 27 che nel 2017 vede Coop ancora più alle clienti. L’appuntamento nel negozio di Fabrica di Roma impegnata in nuove iniziative, come è con il Comitato soci e l’associazione Fab(b)rica delle don- ne; nei Supermercati di Amelia, Orte e Civita Castellana i spiega Maura Comitati soci offriranno piccoli gadget di prodotti a marchio Latini, direttore Coop. In molti negozi il dono più classico per omaggiare le generale di Coop donne, una rosa Solidal. Ecco dove: Livorno (Levante, via Italia: «I 7 me- Frank, via Mastacchi, via Toscana, Porta a mare, Iper Fonti si di campagna del Corallo), Collesalvetti, Vicarello, Rosignano, Vada, Ceci- 2016 ci hanno na (via Pasubio), Donoratico, San Vincenzo, Campiglia Ma- permesso di rac- rittima, Venturina, Piombino, Riotorto, Portoferraio, Marina cogliere 545mila euro dalla vendita di di Campo, Porto Azzurro, Rio Elba, Capoliveri, Follonica, alcuni prodotti scelti via via nel corso Castiglione della Pescaia, Vallerano, Genzano, Velletri, Po- dell’anno. Indubbiamente è un grande mezia, Roma (largo Agosta, Casilino, Colli Aniene, Laurenti- risultato che testimonia la sensibilità no, Euroma2, via Bettini, via Cornelia). dei nostri soci e clienti. Ma il succes- Maremà (Grosseto) so ci spinge a fare di più e meglio per il 2017 nel quale abbiamo rilanciato C’è sempre un buon motivo per la campagna già a gennaio, con un ca- fare un salto al nuovo centro lendario più fitto ed esteso di appun- commerciale Maremà in loca- tamenti e con una comunicazione più lità Commendone a Grosseto. efficace e diffusa». Ai bambini sono dedicate le Dopo l’olio, le mele e le noci dei me- storie da narrare, immaginare e si scorsi, a marzo si può contribuire creare. L’appuntamento è ogni al finanziamento di ulteriori assegni martedì di marzo e di aprile presso lo Spazio soci del Ma- di ricerca con l’acquisto dal 1° al 15 remà a Grosseto, organizzato di una confezione di pasta integrale dalla locale Sezione soci in col- biologica ViviVerde (fusilli, mezze laborazione con l’Accademia maniche, spaghetti, penne), dal 16 al delle Belle Storie. Dalle 16.30 31 di un prodotto della linea contorni alle 18.30 prendono vita i labo- di Orogel. ratori creativi per bambini dai 4 ai 10 anni per insegnare loro A futura memoria ad ascoltare e inventare storie guidati da esperti della forma- «In sintonia con il sentire delle coope- zione. Per partecipare si consiglia la prenotazione ai numeri rative, abbiamo sposato questa causa 3397297313 o 3351775487, oppure inviando una mail a acca- per primi – continua Latini – perché [email protected]. La partecipazione è gratuita. Sem- pre dedicato ai bambini e alla lettura è l’appuntamento con il problema tocca la qualità di vita L’apprendista lettore. Letture animate e attività per bimbi, di tante persone, dei malati, delle lo- organizzato dalle Sezione soci di Grosseto, a cura della Libre- ro famiglie e di chi li assiste. È una ria Coop del centro Maremà: ogni 3° mercoledì del mese, questione sociale nel senso pieno del dalle 17 alle 18.15, presso lo Spazio soci (info e prenotazio- termine che, vista anche l’evoluzione ni: 0564457279; mail [email protected]). Per demografica, avrà un impatto sempre gli amanti dei libri la Sezione soci di Grosseto e la bibliote- più forte nel nostro paese. Con questa ca Chelliana, nell’ambito della promozione della lettura nei campagna Coop vuole sostenere con- negozi, hanno organizzato il servizio di prestito bibliotecario cretamente la ricerca, ma anche sen- da effettuarsi presso lo Spazio soci del centro commerciale sibilizzare il vasto pubblico su un tema Maremà: tutti i sabati, dalle 10 alle 13 (servizio per iscrizioni, che riguarda il nostro futuro e che non prestiti, informazioni, ricerche, eventi). può più essere dimenticato», precisa Latini. Orbetello (GR) E mentre la scienza prosegue il suo 25 marzo Continua l’iniziativa Sbinocolando, organizzata dalla Se- cammino fra piccoli passi e grandi sal- zione soci Costa d’Argento, Comitato di Orbetello, presso ti, basta un gesto, una donazione o un la torretta del Supermercato Coop. Dalle 10,30 alle 18,30 prodotto nella spesa, per contribui- per la festa di primavera laboratori, passeggiate a piedi e in re e per non dimenticare chi non può biciclitta lungo la laguna. Per avvistare e salutare i meravi- più ricordare. ❚ gliosi fenicotteri. per voi soci Basta con gli sprechi uante volte a fine giornata Quanto della nostra spesa diamo una sbirciata al tavo- finisce nella pattumiera? 28 lo e ci accorgiamo che qual- Contro gli sprechi in cucina che avanzo rimane: pane, formaggio,Q frutta, carne. Sono partiti da Coop è in prima linea. n Barbara [ Sordini queste considerazioni quotidiane i soci di Unicoop Tirreno dell’area metropolita- tografia sul tema e fare in modo che gli na di Roma per realizzare un’iniziativa, intervistati si interrogassero sulle abi- di pari passo con quella nazionale Coop tudini contro lo spreco. Inoltre, capire contro lo spreco, sui temi della si- il loro modo di fare la spesa, la loro sen- curezza alimentare, dello spreco di sibilità sul fenomeno dello spreco e in- cibo e farmaci e del diritto al cibo, formarli sulle buone pratiche di Coop. contro le nuove povertà. L’obietti- Molto apprezzato il materiale che vo era quello di rendere le persone abbiamo consegnato riportando in coinvolte più consapevoli dei com- sintesi il testo della nuova legge anti- portamenti in casa, tra spesa, frigo- sprechi (Legge 166/2016). Abbiamo rifero e cucina. Dal carrello alla ta- così iniziato un percorso e per il 2017 vola è possibile ridurre il cibo but- faremo ulteriori approfondimenti». tato, facendo la spesa e cucinando Le abitudini di spesa, le strategie contro con attenzione, conservando al lo spreco, i comportamenti in casa, que- meglio e riciclando gli avanzi, sem- ste e altre informazioni sono state raccol- pre attenti alla sicurezza igienica. te grazie ai 645 questionari compilati. In pratica Voci di spesa L’iniziativa anti spreco (di fine 2016) si è Il campione, costituito da donne svolta nei negozi di Roma, Genzano, Vel- (66,82%), appartenente in maggioranza letri e Pomezia dove i soci hanno conse- a una fascia d’età tra i 50 e i 70 anni, gnato ai clienti un volantino-decalogo e ha dichiarato (60,62%) di preparare una un questionario per tracciare un quadro lista della spesa utilizzando come riferi- dettagliato sulle abitudini delle famiglie mento un volantino del punto vendita e e il livello di conoscenza sul tema. quasi la metà degli intervistati fa la spe- «La nostra indagine – spiega Fabio sa da 1 a 2 volte a settimana. L’87,59% Brai, responsabile soci di Unicoop cerca di evitare sprechi già al momento Tirreno area metropolitana di Roma – dell’acquisto, stando attento alla data di non vuol avere importanza statistica: scadenza, comprando le offerte specia- l’obiettivo era quello di scattare una fo- li, consumando tutti i cibi acquistati. Il 51,93% del campione afferma anche di comprare, a volte, più del necessario. Su Facoltà di legge 645, 539 persone dichiarano di ricicla- Limitare gli sprechi: Coop dona i prodotti alle re tutti gli alimenti acquistati, ammet- onlus locali attraverso il progetto Buon Fine. tendo che comunque è difficile ridurre gli sprechi (il campione si divide quasi La Legge 166/2016 riguarda le disposizioni concernen- a metà nel dichiarare apertamente di ti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari gettare il cibo). Tra gli alimenti che fi- e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la li- niscono in pattumiera, al primo posto mitazione degli sprechi. Per quanto riguarda Coop è il pane, a seguire gli ortaggi, la frutta dal 2003, quando fu promulgata la cosiddetta Legge e, molto distanziati, formaggi, affettati, del Buon Samaritano (Legge 155), che ha realizzato il pasta, carne e pesce. Un numero signi- progetto Buon Fine attraverso il quale vengono donati ficativo ha ammesso di non avere cono- alle onlus locali gli alimenti (prossimi alla scadenza, con scenze in materia di leggi anti spreco, l’etichetta strappata o la confezione ammaccata) che mentre, tra chi ne era a conoscenza, la devono essere ritirati dalla vendita, ma ancora buoni e maggioranza ha affermato di conoscere commestibili. Unicoop Tirreno nel 2015 ha raccolto ali- la pratica, regolata anche dalla Legge menti per 3,1 milioni di euro, corrispondenti a 620mila 166, della family bag, il sacchetto con pasti, con 91 punti vendita e 54 onlus coinvolte nel re- gli avanzi di ciò che non è stato consu- cupero. Solo a Roma, 160mila euro (32mila pasti). mato al ristorante. ❚ per voi soci acqua ecaffè. Il costodelpacchetto frutta, dolce, vino, do con contorno, nella cenaantipasti,primipiatti, secon- visita guidataincantina.Nelpranzoe tenuta. 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Consumatori marzo 2017 3 Le condizioni possono subire modifiche dopo l’uscita di Nuovo Consumo. È consigliabile contattare direttamente le strutture convenzionate per avere conferma delle condizioni praticate.

CONVENZIONI.indd 3 13/02/17 12:29 viaggi 36 Vista mare La repubblica marinara, i cantieri navali, l’Acquario più grande d’Italia, il porto antico firmato da Renzo Piano. Genova, la Superba, tutt’uno col mare. [

hi lo dice che non si può scoperta delle Americhe da parte del camminare in vertica- genovese più famoso del mondo. E che le? A guardare Genova cosa vanno a vedere i turisti, a Genova? n Alessandra Cdal mare ci sarebbe da scommettere il Prima di tutto il mare, naturalmente, o Bartali contrario, con le sue case che sembrano meglio le creature che nel mare vivo- appese al cielo e i rilievi che toccano i no: sono 1,2 milioni all’anno coloro che mille metri, nonostante le pendici siano visitano l’Acquario più grande d’Italia, a una breve camminata dalla spiaggia. inaugurato proprio in occasione di quel- S’imbocca una serie di creuse, si sale su la Expo benedetta, nel 1992. A pochi una funicolare, ed eccoci su, a riempirsi passi dalle strette vie di Prè, scendendo i polmoni di salmastro ben sopra il livel- giù dritto dal Palazzo Ducale da cui do- lo del mare. po secoli di dogi passarono anche i capi del G8 in un’infausta giornata estiva del Le grand bleu 2001, si entra in uno scatolone azzurro Quel mare che con la Superba è stato tut- che per una cifra non modica dà l’ac- to, e non solo negli otto secoli di vita del- cesso a un altro mondo. I protagonisti la repubblica marinara che portava il suo sono pesci dalle forme e dai colori più nome, prima che arrivasse Napoleone bizzarri, foche e squaletti, goffi pinguini, a rovinare la festa (e l’autonomia): dopo razze addomesticate tanto da farsi acca- hanno aperto i cantieri navali, le accia- rezzare a pelo d’acqua e loro, i delfini. ierie valorizzate dal porto, e appena pri- Gli esseri umani camminano nei corri- ma che l’industria si affacciasse verso la doi che separano le vasche e sembrano sua era di declino è arrivato il turismo, nient’altro che piccole ombre, a parte Il Palazzo Ducale, lanciato da quel grande evento che sono quando famiglie al completo si impun- il porto state le cosiddette Colombiadi, le mani- tano di farsi selfie davanti ai gattucci o e l’Acquario. festazioni per il cinquecentenario della alle meduse. all’aperto. Vale a dire: le Cinque Terre non viaggi Care terre mie sono fatte solo per sdraiarsi a prendere il E la gita continua alle Cinque Terre. sole – c’è un arroccatissimo paese, Corniglia, da cui l’acqua si vede, ma non si tocca, per- 37 La storia dei fiori e del letame vale anche per ché non ha uno sbocco verso la spiaggia – o le Cinque Terre, oasi di lentezza alle porte per passeggiate a picco sul mare lungo la via della città, dove oltre a timo e lavanda sono dell’Amore, il tratto più famoso del Sentiero cresciuti anche viti e ulivi, a partire dal Me- Azzurro che collega Riomaggiore a Mana- dioevo: scomparsa la minaccia saracena rola. C’è un mondo dietro. Quella cura, poi, dalle coste, intere famiglie vi si riversarono non è più solo un modo di attirare i turisti, in cerca di terre da coltivare, sebbene la ma è una questione di vita o di morte. Dopo conformazione geologica del territorio non l’alluvione del 2011 le foto di Vernazza pri- fosse delle più adatte. Ma dalle difficoltà è ma e dopo il disastro hanno fatto il giro del nato l’ingegno (i terrazzamenti), dall’ingegno mondo, e in molti hanno puntato il dito, tra la bellezza, dalla bellezza la nomina a sito di le altre cose, contro le concessioni per par- valore Unesco, dall’Unesco il turismo, e quin- cheggi, villette e addirittura outlet, dislocati di una nuova ricchezza. Che i locali cercano da Monterosso a Riomaggiore. È anche per di alimentare con la preservazione e la cura evitare di tradire la propria terra che si con- del loro territorio, promuovendo i loro pro- tinua a coltivare. Per questo la zuppa tipica dotti tipici – come le strepitose marmellate Prebuggiun e lo Sciacchetrà, il passito locale, di limoni – e valorizzando un modello di visi- sono così gustosi. ta che metta in luce le sue peculiari- tà, adatte per molti versi a vari sport

Fronte del porto All’uscita, il mare si guarda di nuovo da fuori. Ed è un fuori firmato Renzo Piano (forse il secondo genovese più famoso al mondo) che ha curato la realizzazione del waterfront del porto antico. Porta la sua firma il Grande Bigo, una stilizzazio- ne della gru usata per il carico e lo sca- rico delle merci nel porto, che celebra il lavoro con piglio avveniristico. L’ascen- sore panoramico ospitato al suo inter- no – che mostra la città a 360 gradi – è la ciliegina sulla torta che consacra il porto antico come passeggiata per ec- cellenza da domenica pomeriggio, alme- no se si è troppo pigri per spingersi fino a Boccadasse, un borgo marinaro ormai inglobato nella città, con una scala cro- matica resa ricchissima dalle barche multicolori ormeggiate al porticciolo e dalle case a tinte pastello, addossate le asiatici poco allegri davanti a cascate Dall’alto, Manarola, une alle altre, in una delle quali ha vis- di cover per o di teli a 5 Riomaggiore, suto Gino Paoli. euro, mentre le scritte sui muri riman- Corniglia, Vernazza Ma c’è chi la detesta, la domenica, con dano una realtà ben più cruda di un e Monterosso. le sue passeggiate dai ritmi festivi. A gelato sul porto antico. Ed è proprio in quelli si consiglia di lasciarsi alle spalle quel dedalo di viuzze che, quando me- il mare, aspettare che la settimana ab- no te lo aspetti, il cemento si allarga in bia di nuovo inizio e incamminarsi per piazze popolari e deliziose come quella le creuse del centro, dove il sole smette intitolata a Don Andrea Gallo: “dal le- di battere già alle 3 del pomeriggio, le tame – ormai lo sanno tutti – nascono i vetrine nascondono ora barbieri che fior” (e i genovesi famosi sono già 5 con sembrano usciti dagli anni Trenta, ora Fabrizio De André). ❚ attualità 42 primo piano primo

Principio di disuguaglianza Dicono che la crisi è uguale per tutti. La verità è un’altra e ci racconta di un mondo sempre più diviso tra ricchi e poveri, tra il famoso 1% che detiene metà della ricchezza mondiale e il resto che si divide le briciole. A qualcuno poi non tocca assolutamente niente. Si sta tornando verso una società patrimoniale di ottocentesca memoria? n Aldo Bassoni attualità opo quasi 10 anni di crisi le disuguaglian- «L’attenzione che Oxfam rivolge alla ze sono aumentate ancora a vantaggio del distribuzione della ricchezza è legata famoso 1% che ha incrementato ulterior- all’importanza che la condizione patri- Dmente la sua quota di reddito, il suo patrimonio, la sua moniale riveste per la vita delle fasce esosa ricchezza e il suo potere non solo economico, ma più povere della popolazione di un pa- 43 anche e soprattutto politico. ese – spiega Winnie Byanyima, diret- trice di Oxfam International –. Nella Visione del mondo nostra visione la ricchezza netta forni- I dati divulgati da Oxfam, nel rap- sce da una parte una misura della ca- porto di ricerca annuale Working for pacità di resistere a shock improvvisi The Few, parlano chiaro. Uno di essi come raccolti scarsi o spese mediche è più che scandaloso: il reddito degli impreviste, dall’altra è indicativa della 85 Paperoni equivale a quello di metà capacità delle persone di investire nel della popolazione mondiale. Persino futuro e nel miglioramento della quali- ▲ dal summit di Davos, dove a gennaio tà della propria vita». come ogni anno si sono riuniti quel- li del World economic forum (Wef ), cioè le ricche élite mondiali, è stato lanciato l’allarme: “i rischi che il mon- do si troverà quest’anno ad affrontare riguarderanno da una parte la parti- ta ambientale e dall’altra quella della disuguaglianza economica”. Se anche i ricchi si preoccupano della loro ric- chezza vuol dire che siamo messi dav- vero male. Anche in Italia, purtroppo, le cose non vanno affatto nella direzio- ne di un restringimento della forbice delle disuguaglianze: il documento recentemente elaborato dal McKinsey Global Institute tratteggia un quadro tutt’altro che lusinghiero del Belpae- se dove dal 2005 al 2014 il 97% delle famiglie ha sperimentato un drastico calo dei redditi, senza contare gli ot- timi affari delle mafie e la solita pia- ga della corruzione. Per non parlare dell’evasione fiscale. Tanto cheOxfam si domanda com’è potuto accadere che il 20% degli italiani abbia ormai nelle proprie tasche ben il 69% della ricchezza del paese: 6.881 miliardi su 9.973. Più o meno come ai tempi di Dante, quando il 70% della ricchezza era in mano al 10% della popolazione. I numeri della disuguaglianza • Circa metà della ricchezza è detenuta dall’1% della popolazione mondiale. • Il reddito dell’1% dei più ricchi del mondo ammon- ta a 110mila miliardi di dollari, 65 volte il totale della ricchezza della metà della popolazione più povera del mondo. • Il reddito di 85 super ricchi equivale a quello di metà della popolazione mondiale. • 7 persone su 10 vivono in paesi dove la disugua- glianza economica è aumentata negli ultimi 30 anni. L’aumento della disuguaglianza è stato rite- Grande ridistribuzione nuto anche all’origine della recente crisi fi- Diagnosi e ricette a confronto nanziaria mondiale: la riduzione dei salari per ridistribuire reddito e ha comportato la necessità di indebitarsi, e questo ha causato la crisi quando la restitu- ricchezza in maniera più equa. zione dei debiti non è stata più possibile. Poli- L’aumento della disuguaglianza è dovuto a tiche redistributive volte a ridurre la disugua- 44 ragioni diverse, tutte però a danno dei lavo- glianza avrebbero evitato tutto questo, dando ratori meno specializzati e con minor reddi- pari opportunità iniziali. Il che non avrebbe to: il processo di globalizzazione, che ha spo- escluso risultati finali diversi tra le persone stato il lavoro manuale da una parte all’altra in virtù del merito, del sacrificio, delle abi- del mondo, il progresso tecnologico, che ha lità. Da più parti si propone quindi una tas- aumentato il ruolo dei macchinari rispetto al sazione globale sui movimenti di capitale, lavoro, e l’abbandono delle politiche di redi- che avrebbe anche il merito di aumentare la stribuzione del reddito e di tutela del lavoro. trasparenza finanziaria e di ridurre il ruolo Al di là delle ragioni etiche, la disuguaglian- della finanza che spesso opera non come uti- za riduce il capitale sociale di un paese, le strumento di intermediazione, ma come cioè il senso di appartenenza e di condivi- mezzo per ottenere profitti smisurati. sione. Inoltre, se la disuguaglianza produce Altri propongono, invece, una bassa tassa povertà, le fasce più deboli della popolazio- globale sulla ricchezza, combinata con un ne non potranno curarsi adeguatamente né ritorno alla progressività della tassazione investire sull’educazione dei figli, il che non (che non ha impedito fino agli anni Settanta permette un aumento della produttività del gli alti tassi di crescita dei paesi sviluppati), lavoro e impedisce quindi la crescita eco- l’aumento della partecipazione delle donne nomica. (purché non discriminate da salari più bas- si di quelli degli uomini), una riduzione del lavoro precario e l’aumento dell’investimen- to in capitale umano e della formazione dei lavoratori. Queste misure trovano però moltissime re- sistenze, alcune senz’altro comprensibili. Ma i rischi che un aumento della disuguaglian- za comporta sulla tenuta del nostro sistema sociale, sulla nostra sicurezza e sui nostri si- stemi democratici sono tali da richiedere un cambiamento di rotta. Il confronto da fare, infatti, non è fra l’applicare queste misure e il non applicarle, ma fra l’applicarle e l’accet- tare i rischi di instabilità e disordine interno e internazionale che derivano da livelli eleva- ti di disuguaglianza economica. E la perdita attesa in questo secondo caso è tale da non lasciare scelta. ❚ Pompeo Della Posta ▲ In ricchezza Chi è Oxfam? e in povertà Oxfam è una confederazione in- Quello del “numero dei miliardari ternazionale di organizzazioni di che possiedono la ricchezza netta del- beneficenza che si dedicano alla la metà più povera del pianeta” è per riduzione della povertà globale Oxfam il dato che meglio rappresenta attraverso aiuti umanitari e pro- “l’estremizzazione della sconcertante getti di sviluppo. Ne fanno parte statistica sull’insostenibile concentra- 18 organizzazioni di paesi diversi zione della ricchezza su scala globale” che collaborano con quasi 3mila che vede dal 2015 l’1% più ricco della partner locali in oltre 90 nazioni popolazione mondiale possedere più per individuare soluzioni durature del restante 99%. Un dato suscettibile alla povertà e solo a fluttuazioni marginali, secondo all’ingiustizia. ▲ Credit Suisse, una banca che quando Principio di intervista disuguaglianza Secondo le regole A colloquio con l’economista Emiliano 45 Brancaccio sulla deregolamentazione del Parliamo dell’Europa dove sono cre- mercato causa di tante disuguaglianze. [ sciute le disuguaglianze fra gli stati e all’interno degli stati. È solo colpa Quali sono i meccanismi che tendono della crisi? ad accentuare le disuguaglianze? «Le politiche di deregolamentazione «Sono processi cumulativi che si hanno accentuato anche i divari tra i avvitano su se stessi e vertono sul paesi più forti e più deboli. A causa di fatto che la ricetta promossa e por- queste politiche registriamo una spa- tata avanti per tentare di uscire ventosa accentuazione di insolvenza dalla crisi ha accentuato i processi delle imprese in Italia e nel Sud Euro- di deregolamentazione dei merca- pa, mentre abbiamo osservato una ri- ti, in particolare del lavoro, con la duzione delle insolvenze in Germania Emiliano conseguenza che si è prodotto un e in altri paesi centrali dell’Unione». Brancaccio, deterioramento ulteriore del potere Come se ne esce? docente di politica dei lavoratori e uno spostamento di «Anziché procedere nella direzione economica e di reddito dai salari verso i profitti e le della liberalizzazione e precarizzazio- economia politica e internazionale rendite». ne dei mercati, bisognerebbe ripristi- presso l’Università Con quali conseguenze? nare un sistema di tutele a livello del del Sannio. «Com’è stato rilevato dal Fondo lavoro e forme di regolamentazione monetario internazionale e da al- dei mercati finanziari che mettano in tre istituzioni, si assiste anche a un discussione la libera circolazione dei deterioramento delle prospettive di capitali in quanto causa principale sviluppo economico e quindi a un delle disuguaglianze e della crisi che peggioramento del quadro occupa- ne consegue. Personalmente ho pro- zionale. Se realizzi processi di li- posto l’adozione di uno standard uffi- beralizzazione che spostano reddi- ciale degli scambi internazionali che to dai poveri ai ricchi tu riscontri impedisca l’attuazione di politiche di inevitabilmente anche un calo del- concorrenza al ribasso in campo sa- la tendenza a spendere. Il motivo lariale, fiscale, ambientale e del lavo- banale è che se dai 100 euro a un ro. Questa proposta trova riscontri in lavoratore, egli ne spenderà sicura- molti ambiti, in particolare nell’Orga- mente una parte, se li dai a uno più nizzazione mondiale dei lavoratori, ricco è facile prevedere che tenderà ma temo che le condizioni politiche a trattenere quei 100 euro sotto for- per promuovere questo tipo di inizia- ma di liquidità». tive non ci siano». ❚ A.B.

> Negli Stati Uniti, anni e anni di La classe deregolamentazione finanzia- non è acqua ria sono strettamente correlati all’aumento del reddito dell’1% Il rapporto di Oxfam della popolazione più ricca. Working for the Few > In Europa, la politica di auste- in pillole. rity è stata imposta alle classi povere e alle classi medie a > Gli individui più ricchi e le azien- causa dell’enorme pressione de nascondono migliaia di mi- dei mercati finanziari, mentre liardi di dollari al fisco in una rete i ricchi investitori hanno inve- di paradisi fiscali. Si stima che ce beneficiato del salvataggio 21mila miliardi di dollari non sia- statale delle istituzioni finan- no registrati e siano offshore. ziarie. 46 ▲ si tratta di numeri è molto precisa: cause di questo fenomeno – dice Bran- dal 2010 in poi il 50 % più povero non caccio – vanno individuate nella dere- avrebbe mai posseduto oltre l’1,5% golamentazione dei mercati del lavoro dello stock della ricchezza globale, e finanziari che ha determinato uno mentre la quota dell’1 % più ricco non spostamento dei rapporti di forza a fa- sarebbe mai scesa sotto il 46. Per l’Ita- vore dei possessori di capitali e di chi lia il dato 2016 di Credit Suisse rileva percepisce rendite e profitti». Un con- che la metà più povera della popola- cetto già espresso non molto tempo fa zione era in possesso di appena il 7,3% da uno che di ricchezza se ne intende: della ricchezza nazionale netta. “la lotta di classe esiste e l’abbiamo «Le disuguaglianze attuali sono il frut- vinta noi”, parola di Warren Buffett, to della combinazione tra globalizza- uno dei più ricchi uomini al mondo. zione e innovazione tecnologica che Quello che il signor Buffet si è dimen- ha aumentato il potere contrattuale ticato di dire è che le élite economiche dei datori di lavoro sui lavoratori per- mondiali agiscono sulle classi dirigenti ché quelli ad alto costo dei paesi ricchi politiche per truccare le regole del gio- sono entrati in concorrenza con i lavo- co economico, erodendo il funziona- ratori a basso costo dei paesi poveri – mento delle istituzioni democratiche e chiarisce Leonardo Becchetti, docente generando un mondo in cui l’estrema di economia politica all’Università di disuguaglianza tra ricchi e poveri reca Roma Tor Vergata –. Questo ha prodot- con sé un progressivo indebolimento to una riduzione della quota salari sul dei processi democratici a opera dei pil e quindi delle disuguaglianze anche ceti più abbienti, che piegano la poli- tra i lavoratori. In più l’innovazione tec- tica ai loro interessi a spese della stra- nologica è stata un ulteriore fattore di grande maggioranza. “Una situazione aumento delle disuguaglianze perché – si legge ancora nel rapporto Oxfam ogni volta che c’è innovazione si con- – che riguarda i paesi sviluppati, oltre a centra ricchezza nelle mani dei pro- quelli in via di sviluppo, dove l’opinio- prietari dei nuovi beni capitali». ne pubblica ha sempre più consapevo- lezza della concentrazione di potere e Indagine privilegi nelle mani di pochissimi”. E se qualcuno pensa che manchi un con- di mercato trollo politico dell’economia si sbaglia Ma perché le disuguaglianze economi- di grosso: «il controllo politico dell’eco- che, oltre ad essere una delle principali nomia c’è – afferma Brancaccio –, ma è cause della lunga crisi, ne sono anche esercitato da forze del capitalismo as- la conseguenza ce lo spiega Emilia- sai poco illuminate e da una borghesia no Brancaccio, docente di economia egemone ma ottusa». Che rischiano di politica all’Università del Sannio. «Le portarci a quella che Thomas Piketty, Principio di intervista disuguaglianza Costo sociale i grossi gruppi evadano il fisco. E poi La questione numero uno è dovrebbero diffondersi sempre di più l’evasione fiscale su scala globale. nei bilanci delle imprese non solo gli 47 Ne parliamo con Leonardo Becchetti, indicatori sull’ambiente e sul lavoro, ma anche quelli sul fisco». docente di economia politica presso Questo basterebbe a mettere un l’Università di Roma Tor Vergata. freno alle disuguaglianze? [ «No, occorre che prevalgano politiche Le disuguaglianze economiche, oltre di riduzione delle disuguaglianze e di ad essere una delle principali cause progressività fiscale. Il problema è an- della lunga crisi, sembra ne siano che culturale. Se prevale l’idea per cui anche la conseguenza. Perché? la spesa pubblica è uno spreco e biso- «La disuguaglianza è un problema per- gna affamare lo stato...». ché la distribuzione ineguale del red- Quindi se ne esce con politiche fiscali dito vuol dire distribuzione ineguale rigorose e con politiche di investimen- del potere d’acquisto e quindi indebo- ti pubblici? limento dell’economia perché calano i «Assolutamente sì. Che per noi sono consumi dei ceti medio bassi che sono politiche di tipo europeo a partire fondamentali. E poi è anche un pro- dalla battaglia contro l’austerità e a Leonardo blema sociale perché la tenuta stessa favore della mutualizzazione di rischi Becchetti, delle democrazie è a rischio quando e debiti». docente di aumenta il malcontento». economia politica Il suo recente libro sulla povertà tocca presso l’Università Che fare per invertire questa ten- quella che è l’estrema conseguenza di Roma Tor denza? delle disuguaglianze. Vergata. «Bisogna lottare contro elusione e eva- «Sì, il problema dell’Italia è che abbia- sione fiscale, soprattutto contro i gran- mo una quota di persone sotto la po- di gruppi. Questo è un punto chiave. vertà assoluta che è aumentato da 1 La questione numero uno è la questio- milione a 4 milioni e mezzo di persone. ne fiscale su scala globale: 100 miliardi La mia idea è che, in una società dove di elusione basterebbero a far soprav- la creazione-distruzione dei posti di la- vivere 64 milioni di bambini che non voro è molto frequente ed è grande la hanno accesso alle cure sanitarie». mobilità, noi abbiamo bisogno di una Ma la stiamo affrontando questa rete di protezione universale. E questo emergenza? significa reddito minimo e sostegno «Le istituzioni internazionali stanno all’inclusione attiva. Bisogna arrivare cercando di fare qualcosa – penso al- prima possibile a mettere sul piatto le cause contro Ryanair e Apple –; ci quei 7 miliardi che servono a strappa- sono delle prime indicazioni. Io credo re quei 4 milioni di persone dalla loro che si dovrebbero muovere anche le condizione di povertà assoluta». ❚ A.B. istituzioni locali per evitare che nel suo Il capitale nel XXI secolo ha definito “società patrimoniale”, l’epo- ca letterariamente stupenda ma so- cialmente intollerabile raccontata nei romanzi di Jane Austen e Honoré de Balzac, il tempo in cui la società pog- giava su due pilastri fondamentali: una buona rendita e un buon matrimonio. Ecco perché negli ultimi anni si è fatta finalmente strada l’idea che la disugua- glianza nella distribuzione dei redditi e della ricchezza, lungi dall’incentivare le persone e l’efficienza, possa portare a conseguenze drammatiche. ❚ Ricerca Troiano n Ersilia 48 salute [ Alla riscopertadellefrattaglie,dacucinare fresche, appenaacquistate. maconunbuonvaloreRisparmiose, nutrizionale. la la fritto, cervello veneziana, il alla fegato Il Avere fegato F ralmente chiamato coratella. Se qualche qualche Se coratella. chiamato ralmente viene gene o vitello capretto agnello, di mentre l’insieme interiora delle rigaglie, come, esempio, si ad pollo, chiamano il cortile da precisi, dei le volatili interiora Per essere animali. degli interni) organi cioè (ovvero le interiora gli le frattaglie niente. Sono via non si butta e caprini nazionale. A differenza di molti altri ali molti altri di Adifferenza nazionale. gastronomia nostra zione della popolare tradi nella presenti frattaglie di a base muss e‘o ‘o père carciofi, con coratella la tini, cassoeula sono tantissime le ricette regionali regionali le ricette sono tantissime milza di bovini, suini, ovini ovini suini, bovini, di milza animelle, lingua, cervello, ne, rogno polmoni, cuore, egato, viene definito quinto quarto quinto viene definito einteriora) coda zampe, sta, (te macellazione di quarti che non nei rientra quattro quello tutto due posteriori), e (duesono quattro anteriori animali degli macellazione di Considerato che iquarti risolto. èpresto mistero il quarto, anche quinto mare volta le avete sentite chia , la lingua salmistrata, ifega salmistrata, lingua , la interiora salute ------. pio quasi) è la milza, anch’essa poverapio milza, quasi) è la del (più dop ferro di ancora ricca Più ferro di botte una In fertile). età in donna una liero di giorna fabbisogno equivalente all’intero (circa 18 ferro di 100 per mg g, quantità più quello ricco assoluto èin maiale di fegato Il moltissimo. aumenta fabbisogno suo esempio ad – il gravidanza, do – in fonte- molto quan preziosa soprattutto una può rappresentare cui ferro, di di suo contenuto del èil fegato pregio giore mag di nutrizionale caratteristica la B), del gruppo D, la Cele la A, vitamine la (soprattutto proteine evitamine di ricco fegato. Povero il e e consumate grassi di le Tra più costo. conosciute abasso dieta la evariare arricchire per utile modo un può essere consumo il gato, eriscoprirne molto universo varie è un frattaglie delle quello nutrizionali: ecaratteristiche ture preparazione, di pezza modalità Sapore, valore nutrizionale. più basso un certo di non aquesto corrisponde carni, alle rispetto molto più costo basso un sebbene abbiano Eppure, pregiate. poco forse perché considerate passato, che in sono meno usate le frattaglie menti, oggi - - - - - di grassi e con un buon contenuto di faccende domestiche di Ersilia Troiano proteine, pur se molto meno cono- sciuta e utilizzata, se non per ricette tipiche. Meno ricco di proteine e più ricco di grassi è invece il cervello, che tra l’altro è ricco anche di calcio e fo- sforo. Nel passato molto utilizzato per l’alimentazione dei bambini, anche 49 il cuore ha un valore nutrizionale di Puzzo di bruciato tutto rispetto: proteine, pochi grassi e moltissime vitamine, soprattutto del Meglio dorati che sbruciacchiati. Il riferimento è a patate, gruppo B. La più povera tra le fratta- pane, fritti, biscotti e prodotti da forno e il consiglio viene glie è invece la lingua, con il suo mo- dagli esperti dell’Autorità europea per la sicurezza ali- desto contenuto proteico e, nel con- mentare (Efsa). La questione acrilammide non è nuova. tempo, bassissimo contenuto di grassi, Questa sostanza fu, infatti, individuata nel 2002 da alcu- vitamine e sali minerali. ni ricercatori svedesi, ma è tornata alla ribalta a seguito Ma il fatto che siano ricche di proteine dei risultati di un’approfondita analisi effettuata dall’Efsa, non è sempre positivo. Così come non è che ha confermato che questa può aumentare il rischio sempre positivo il loro elevato contenu- di sviluppare il cancro in to di colesterolo. Basti pensare che, ad Dalla conservazione tutte le fasce d’età. Ma esempio, il cervello ne contiene oltre 2 alla cottura degli come si forma l’acrilam- grammi per 100 grammi. alimenti. Come mide e come evitarne Allo stesso modo, tuttavia, è importan- la formazione durante te sapere che il ruolo che il colesterolo ridurre la formazione le cotture domestiche? alimentare svolge come causa diretta dell’acrilammide. Senza dilungarsi troppo di ipercolesterolemia è stato molto ridi- sui meccanismi chimici mensionato negli ultimi anni, e l’atten- alla base della sua formazione, è, però, utile sapere che zione è stata spostata molto sulla quali- questa sostanza si forma nei prodotti ricchi di amido – tà dei grassi assunti con l’alimentazione a partire dagli zuccheri e dai componenti delle proteine (in particolare i grassi saturi) e, più in chiamati aminoacidi, ed in particolare l’asparagina – du- generale, sulla qualità totale della dieta. rante la cottura a temperature superiori a 120 gradi (frit- tura, cottura al forno e alla griglia). Ed è proprio il proces- Belle fresche so chimico – detta reazione di Maillard – che conferisce Come per tutti gli alimenti, la loro qua- al cibo quel tipico aspetto di abbrustolito, che piace tanto lità nutrizionale è influenzata moltis- a molti, alla base della sua origine. Come comportarsi in simo da diversi fattori: le modalità di cucina per ridurne il più possibile la sua formazione? At- preparazione e cottura, i condimenti, tenzione in particolare alle modalità di preparazione e gli ingredienti aggiunti e la porzione cottura, ma qualche accorgimento può essere utile anche consumata e la frequenza di consumo. in fase di conservazione. In particolare, le patate vanno Le ricette per esaltare al massimo il conservate al riparo da luce e calore (ma non in frigori- loro gusto e le loro caratteristiche or- fero, perché in tal modo aumentano i livelli di zuccheri e ganolettiche possono essere tante: al di la potenziale formazione di acrilammide). È preferibile là dei piatti della tradizione regionale, tenerle in ammollo dai 15 ai 30 minuti prima di cuocerle è possibile mettere nel piatto varianti e, soprattutto, prestare attenzione a tempi e temperatu- più leggere, per garantire un equilibrio re per evitare cotture eccessive, e dunque formazione di nutrizionale ed energetico. crosticine e bruciature. Una cottura a temperature di Di certo – e ancor più della carne – 150-160°C per 30-40 minuti può essere la giusta so- le frattaglie sono molto deperibili e luzione per garantire gradevolezza e, nel contem- quindi vanno conservate e trattate po, sicurezza. Teglie e materiali con la massima cura. Anche per que- di cottura antiaderenti e carta sto è importante la qualità garantita da forno possono inoltre essere e la provenienza, indicata per legge preziosi alleati, perché – oltre a in etichetta. Al momento dell’acqui- permetterci di ridurre la quan- sto devono avere un odore gradevole tità di condimenti aggiunta – e un colore brillante e devono risul- riducono le bruciacchiature e tare umide. Vanno sempre e accura- soprattutto la possibilità degli tamente lavate prima di cucinarle, alimenti di attaccarsi. Non di- anche se acquistate in negozi e super- mentichiamo, inoltre, le cotture mercati già confezionate. Un’ultima in umido o al vapore, gustose e, al tempo stesso, salutari. raccomandazione: vanno cucinate Poco abbronzato deve essere anche il pane, che andrebbe freschissime, appena acquistate. ❚ tostato fino ad ottenere un colore dorato ma non bruno. ❚ salute Gotta e risposta Quel dolore e quel gonfiore alle articolazioni dovuti all’eccessiva 50 presenza di acido urico nel sangue. La più frequente artropatia [infiammatoria si chiama gotta.

dolori articolari sono molto co- la causa di quel dolore e di quel gon- muni. In genere con qualche an- fiore specifico e, se gli antinfiamma- tidolorifico e un po’ di pazienza tori possono consentire di superare la n Barbara siI riparte, salvo poi fermarsi di nuovo fase di dolore acuto, in nessun caso Bernardini con quel dolore che sembrava sconfit- possono da soli risolvere il problema, to e che invece ritorna. Anzi compare perché quello di cui stiamo parlando è all’improvviso, spesso di notte, spesso l’iperuricemia, cioè l’eccessiva presen- dopo un pasto abbondante o ricco di za di acido urico nel sangue che può alcolici, finché la situazione precipita causare una malattia di nome gotta. con la comparsa di veri e propri “boz- «È la più frequente artropatia infiam- zi” sulle articolazioni, specialmente matoria nell’uomo – riprende Gorla –: i le dita della mano o del piede. maschi sono colpiti in misura maggiore delle donne con un rapporto di 5 a 1. Articolazione Non sempre, in ogni caso, l’iperurice- mia causa la gotta – precisa Gorla –: la del discorso formazione di tofi è già sintomo di una «Questi “bozzi” possono essere i co- patologia avanzata, che sarebbe facile siddetti tofi – spiega Roberto Gorla, da diagnosticare dato che una semplice specialista in malattie reumatiche in- analisi può misurare il livello (alto) di fiammatorie e autoimmuni presso gli acido urico circolante nel sangue, seb- Ospedali Riuniti di Brescia –. I tofi so- bene alcuni pazienti possano presen- no provocati dall’accumulo di una gran- tare livelli di acido urico normale pur de quantità di acido urico, sotto forma avendo la gotta. Il dolore colpisce spes- di cristalli di urato monosodico, una so l’articolazione dell’alluce, ma anche sostanza poco l’arco plantare, la caviglia, il ginocchio solubile che si ac- e il polso. «I primi rari attacchi gene- cumula nei flui- ralmente colpiscono una singola arti- di corporei e in colazione e durano solo diversi giorni alcune situazioni – afferma Gorla –, ma quelli successivi, precipita provo- se non trattati, possono colpire diverse cando il gonfiore articolazioni simultaneamente e dura- e il dolore arti- re settimane. Gli intervalli asintomatici colare». Non è tra gli attacchi acuti di artrite gottosa quindi la generica variano, ma tendono a essere più brevi infiammazione col progredire della malattia». Le cause Carattere acido Ma che cosa sono gli acidi urici? Si > Problemi nutrizionali: eccesso di purine nella die- tratta di una sostanza la cui concentra- ta, consumo di alcol, dieta iperproteica. zione nel sangue è determinata da due > Malattie emato-oncologiche: malattie linfoproli- fattori principali, la predisposizione ge- ferative. netica e l’alimentazione. «Non sempre > Farmaci: citotossici ed eccesso di vitamina B12, l’iperuricemia è colpa di un comporta- diuretici, aspirina a basso dosaggio. mento alimentare sbagliato del pazien- > Obesità, psoriasi, ipertigliceridemia. te – sottolinea il professore –. L’acido > Malattie renali: ipertensione, insufficienza renale urico è, infatti, il prodotto terminale cronica, rene policistico. della gradazione delle cosiddette puri- > Malattie metaboliche: disidratazione, acidosi latti- ne. Queste sostanze altro non sono che ca, chetosi, ipotiroidismo, iperparatiroidismo. alcune delle componenti principali del dna, il materiale genetico presente in ogni cellula animale o vegetale. La dieta Dato che il nostro organismo è com- Da evitare posto da miliardi di cellule che ven- Alimenti ad alto contenuto di purine: acciughe, sardi- gono continuamente rinnovate, gran ne, aringhe, molluschi, frattaglie, oca, estratto di car- parte delle purine proviene dalla sin- ne, selvaggina. tesi endogena, mentre solo una pic- Da limitare 51 cola percentuale deriva dagli alimenti Carne, pollame, pesce, salumi e insaccati, piselli, ceci, introdotti con la dieta. Se le analisi fagioli, asparagi, spinaci, cavolfiori, funghi. mostrano un livello troppo elevato di INFO acido urico le ragioni possono essere www.bresciareumatologia.it due – chiarisce Gorla –: o se ne produ- Prenotazioni: 3923627685 ce troppo o se ne elimina troppo po- co attraverso i reni. Di fatto, la causa dell’iperuricemia è rappresentata, nel teica, l’acido urico può cristallizzare 90% dei casi, da ridotta escrezione nei reni dando origine a calcoli renali. renale». L’acido urico circola nel san- «La terapia attuale permette alla mag- gue in parte libero e in parte legato a gior parte dei pazienti di vivere una vi- proteine di trasporto. Quando l’acido ta normale – rassicura l’esperto –. Nei urico è alto, questa sostanza, già di per pazienti con malattia avanzata i tofi sé poco solubile, tende a precipitare in possono essere eliminati, la funzione forma microcristallina, specialmente articolare migliorata e la nefropatia in condizioni di basso pH e di bassa può essere arrestata, ma sono neces- temperatura. sari alcuni cambiamenti nello stile di vita. Sebbene l’uricemia non dipenda Con tutte le cure esclusivamente dall’apporto esogeno Per questo gli attacchi notturni sono di purine, una dieta opportuna, ipo- frequenti, perché «durante il sonno calorica e a basso contenuto di purine si verificano le condizioni ideali alla è ritenuta necessaria». In questo con- precipitazione sotto forma cristallina testo è importante prevenire o con- dell’acido urico: raffreddamento delle trastare l’obesità, bere molta acqua ed estremità e acidosi respiratoria», affer- eseguire esercizio muscolare aerobico ma Gorla. Per di più, nelle patologie in quotidiano. La solita vecchia ricetta, cui si abbassa il ph delle urine, come il ma sempre valida per la prevenzione diabete o in presenza di dieta iperpro- di molte malattie del metabolismo. ❚

sani & salvi di Barbara Bernardini stati in grado di portare a termine Norvegia su un vasto campione Nesso di causa un esperimento inquietante sulla di donne. L’effetto sarebbe me- Secondo l’Università di Toronto ci carta, ma in realtà non pericoloso. diato dalla carenza cronica di vita- potrebbe essere un nesso tra l’in- Hanno, infatti, introdotto nel dna mina B12 - di cui la dieta vegana cidenza del morbo di Alzheimer e di un feto di maiale una notevole è praticamente priva – visto che l’inquinamento urbano. Una ricerca quantità di geni dell’essere uma- si trova nei derivati animali come pubblicata su “The Lancet” sve- no lasciandolo poi sviluppare per formaggi e uova. Sempre più studi la, infatti, che tra le 6,6 milioni di alcune settimane. L’esperimento, del resto confermano l’importanza persone che vivono nella provincia che può sembrare un inutile eser- dell’alimentazione per la fertilità e dell’Ontario, quelle che vivono a cizio di onnipotenza degli scien- la corretta gestione della gravidan- una distanza inferiore ai 50 metri da ziati, è invece fondamentale per za, cosa che dovrebbe spingere le una grande arteria stradale, dove poter far crescere un giorno nel donne in cerca di un figlio sano a i livelli di inquinanti sono 10 volte suino organi trapiantabili nell’es- mettere in discussione qualsiasi più alti rispetto a soli 150 metri più sere umano, in particolare il cuore, regime drastico o almeno affidarsi lontano, hanno il 12% in più di pro- che è già molto simile per forma e a un esperto nutrizionista. babilità delle altre persone di am- capacità di pompaggio. malarsi di Alzheimer. Questione di Prova vitamina di laboratorio La dieta vegana fa nascere bam- Per la prima volta, i ricercatori del bini prematuri. È la conclusione Salk Institute di San Diego sono netta di uno studio condotto in prodotti

52Ben assortiti Dai biscotti ai crackers, dalla pasta fresca per pizza alle merendine: Coop completa l’assortimento di prodotti [senz’olio di palma e lancia nuovi prodotti a marchio. ra il dire e il fare c’è di n Sara Coop ha sempre privilegiato l’olio extra- mezzo... un mare di pro- Barbanera vergine d’oliva o gli oli monosemi. Per la dotti Coop che, da maggio sua plasticità, duttilità tecnologica e sta- Tscorso a oggi, sono stati riformula- bilità, però, l’olio di palma è sempre sta- ti con una nuova ricetta senz’olio di to la migliore alternativa agli acidi grassi palma: più di 100 fra biscotti, fette idrogenati di cui Coop ha vietato l’uso. biscottate, crackers, crema alle noc- La sua sostituzione non è stata facile – ciole Solidal per finire con pasta frol- precisa Pascarelli – e per ora abbiamo la, pasta fresca per pizza, caramelle rinunciato a commercializzare una de- toffee e merendine. L’operazione di cina di prodotti di pasticceria industria- sospensione dei 120 prodotti Coop le, come i biscotti farciti o la pasticceria con olio di palma è scattata a mag- svizzera Fior fiore, la cui riformulazione gio 2016, dopo la pubblicazione di un non avrebbe ad oggi lo standard di gu- dossier Efsa (Autorità europea per la sto, consistenza e durata che vogliamo sicurezza alimentare) sulla presen- garantire ai nostri consumatori». Se za di alcuni composti contaminan- con i nuovi prodotti la soddisfazione del ti nell’olio di palma, il cui consumo palato è garantita, anche il pianeta rin- massiccio è sconsigliato soprattutto a grazia, considerato l’impatto ambientale bambini e adolescenti. della coltivazione intensiva della palma da olio e la conseguente deforestazione. Liscio come l’olio Da stime fatte dai fornitori, la quantità Ma Coop aveva già operato alcune scel- complessiva di olio di palma, utilizzato te nette in materia. Le linee Crescendo, nel 2014 per il totale dei prodotti Coop, Club 4-10 e ViviVerde non avevano mai si è aggirata intorno alle 7.300 tonnel- impiegato olio di palma: un totale di 105 late sostituite oggi da varie alternative: prodotti ai quali oggi si aggiungono gli «In circa il 50% dei prodotti – continua oltre 100 riformulati in questi mesi. Un Pascarelli – l’olio di palma è stato sosti- grande impegno grazie al quale l’intero tuito con oli monosemi, quali girasole, assortimento a marchio oggi è privo di mais, extravergine d’oliva. Fra le ricette olio di palma e risponde al 100% ai crite- più difficili da riformulare, quelle senza ri del prodotto Coop: sicuro, convenien- glutine che hanno richiesto molto lavoro te, etico, ecologico e buono. Un requisi- per arrivare a una qualità ottima, come to, la bontà, che ha richiesto ai tecnici quella dei crackers e dei mini grissini del settore un grande lavoro nel processo con olio extravergine d’oliva tornati in di sostituzione dell’olio di palma, come assortimento ora». spiega Renata Pascarelli, direttore qua- lità di Coop Italia: «Nei propri prodotti Che c’è di nuovo Ma c’è di più perché, negli ultimi me- si, il prodotto Coop si è presentato con una nuova veste, con ricette rifor- mulate o addirittura con nuove li- nee come Origine, focalizzata sulla tracciabilità totale e sulle filiere di qualità, e Amici Speciali, dedi- cata ai quattro zampe. Solo da gennaio a og- gi sugli scaffali hanno fatto capolino lo scaffale Coop circa 15 nuovi prodotti, dai tovaglioli alle tovagliette in rotolo, alle nuove li- nee vegetali e vegan: zuppe di cereali, piatti pronti a base di proteine vegetali (soia e seitan), condimenti pronti (con tofu e seitan) e nuovi preparati per pa- ne della linea ViviVerde. Buone novità 53 che si affiancano alla rivisitazione delle confezioni di verdure e legumi in sca- tola, merendine, salumi in vaschetta, detersivo e al passaggio dell’intero as- sortimento di tavolette di cioccolato Frollini Bene.Sì, col miele e senza lievito alla linea Solidal. In un periodo di grande attenzione da parte dei con- Un grande rinnovamento del prodotto sumatori agli ingredienti dei prodotti e a scelte che a marchio a 13 anni dalla sua nascita, privilegino benessere e salute, segnaliamo la novità come spiega Roberto Nanni, respon- rappresentata dai frollini al miele della linea Bene.Sì che sabile strategia prodotto a marchio di sono privi di lievito. Dunque biscotti semplici e gustosi, Coop Italia «I cambiamenti sono tanti ideali per la colazione o gli spuntini di metà mattina o e investono vari livelli, ma tutti vanno pomeriggio proposti in una confezione da 330 g. riportati a un obiettivo unico: offrire un prodotto che risponda meglio e in modo più vario a nuovi bisogni e a un mercato che cambia sempre più rapidamente. Un prodotto non più solo sicuro, convenien- te e buono ma anche trasparente, mo- derno, gustoso e pensato su misura per i tanti e diversi momenti della giornata e della vita, dalla culla in poi». E, nei prossimi mesi, fra uno scaffa- le e l’altro, aguzzate la vista perché le novità non finiscono qui. ❚ Filetto di salmone scozzese affumicato L’ora della merendina Un altro prodotto da segnalare viene dalla linea Niente olio di palma e Coop Origine: il filetto di salmone scozzese affumi- cato, in confezione da 125 g, ovviamente ricco di ome- meno grassi. Le nuove ga 3. Un prodotto che deriva da una selezione accurata merendine a marchio. degli allevamenti, con la garanzia di un’alimentazione Crostatine al cioccolato e all’albicocca, plumcake senza l’utilizzo di coloranti artificiali, proteine e grassi con gocce di al cioccolato, treccina zuccherata, animali (esclusi i derivati del pesce), senza ogm e con il pan di cioccolato, fagottino farcito al cacao, crois- controllo totale della filiera. sant zuccherati, con cioccolato, con crema pastic- cera, con confettura all’albicocca: c’è un mondo di snack dolci a marchio Coop che sta tornando su- gli scaffali con una nuova formulazione che ha eli- minato l’olio di palma e ha abbassato il contenuto di grassi saturi. La decisione di Coop di escludere l’olio di palma da tutti i suoi prodotti a marchio è stata, infatti, l’occasione per avviare un lavoro che, oltre a escludere l’utilizzo di oli o grassi tropicali, sostituendoli con ingredienti più nobili come olio di semi di girasole o il burro, ha migliorato il gu- sto di questi dolcetti. Migliorato anche il profilo nutrizionale: in particolare, dove è stato possibile, Salsa barbecue è stato abbassato drasticamente il contenuto di Per gli appassionati di grigliate e carni segnaliamo grassi saturi, quasi il 50% rispetto a prima. la novità rappresentata da questa salsa barbecue Dunque le merendine Coop tornano a essere Coop, realizzata con pomodoro 100% italiano. Questa protagoniste sugli scaffali dei punti vendita, nuova salsa ha un gusto affumicato con lieve nota pic- rinnovate nella ricetta e anche nell’immagine cante, accompagnamento ideale per carne grigliata, con una nuova confezione. patatine fritte e tacos. guida prodottiall’acquisto Su questi schermi 54 Frequenze, decoder, codifiche e digitale terrestre di [nuova generazione. Tutte le novità per la Tv del futuro.

elevisori a scadenza. Così ne direttive europee che segnavano il avevano titolato molti gior- passaggio di una parte delle frequen- nali alla fine dello scorso ze Tv (quelle della banda 700 Mhz) n Roberto Tanno quando si profilava l’eventuali- alla telefonia mobile. Per recuperare Minniti tà del passaggio al digitale di secon- spazio nell’affollato mondo delle fre- da generazione. L’ipotesi, inquietan- quenze, in Europa è stato program- te, era che molti dei nostri schermi mato il passaggio a uno standard di smettessero di captare il segnale e compressione molto più efficiente di avessero bisogno, per poter funzio- quello utilizzato fino ad ora. Addio, nare, di un nuovo decoder. Ossia di insomma, al Mpeg4 che caratterizza un altro apparecchio da comprare e circa l’85% dei televisori attuali, in da aggiungere ai tanti (anche troppi) favore del molto più efficiente Hevc. ospitati dai nostri soggiorni. Il peri- La logica, dunque, è di recuperare colo, diciamolo subito, non è scon- capacità trasmissiva comprimendo giurato ma solo rimandato. Facciamo maggiormente il segnale, in previsio- chiarezza cercando di capire da dove ne del futuro passaggio di una parte nasce questa nuova rivoluzione a po- delle frequenze Tv (banda 700) alla chi anni dall’avvento del digitale. telefonia mobile. La scadenza, stabi- lita in sede europea per il 2020, è in Di nuova corso di discussione in Parlamento; si ipotizza che il nostro paese possa generazione richiedere una proroga per il 2022 o A determinare quest’evoluzione alcu- oltre. Già da quest’anno però i tele- televisori visori di vecchia generazione, non abilitati a ricevere il segnale in digi- tale terrestre di seconda generazio- Presi a modello ne non possono più essere venduti I principali modelli a schermo piatto: anche se il ministero dello Sviluppo consigli per gli acquisti. economico ha concesso una proroga Acquistare una Tv con il nuovo standard di co- ai rivenditori. Si possono cioè vende- 55 difica Hevc o una più economica a cui in futuro re televisori di vecchia generazione, associare un decoder in grado di captare il nuovo purché abbinati a un decoder ester- segnale? Ecco un piccolo glossario dei modelli no che abbia il tuner Dvb-T2 e Hevc. a schermo piatto che più facilmente troviamo in In questo modo potranno disporre commercio, con i principali pregi e difetti. di uno uno standard che non solo migliora la compressione dei dati UltraHD Tra i migliori per definizione, gli scher- rispetto al precedente H.264 (man- mi ad alta definizione o 4K sono l’ultima tenendo lo stesso livello qualitati- frontiera della visione domestica, dopo la vo) ma che migliora la qualità video Hd, la Full Hd e la 3d, con una risoluzione di e supporta l’ultra definizione fino a 3840x2160 pixel, quattro volte quella dell’al- 8192×4320, aprendo le porte all’8K ta definizione. di domani. Oled Sono un’ulteriore evoluzione degli UltraHd Prossimi basata sulla generazione dei segnali luminosi a diodi. L’acronimo, infatti, sta per Organic light alla scadenza emitting diode ovvero diodo organico a emis- C’è tempo (almeno) fino al 2020. sione di luce, ed è una soluzione che apporta E dopo? La transazione alla nuova miglioramenti sensibili alla qualità delle imma- tecnologia sarà graduale e i prin- gini e della gamma dei colori. Permette inoltre cipali canali Rai e Mediaset con- di realizzare schermi flessibili, come quelli con tinueranno a essere trasmessi in la curvatura dei monitor che però sembra es- Dvb-T per altri 4-5 anni, quindi sa- senzialmente un plus di sola valenza estetica ranno visibili anche dai vecchi te- che, per di più, ostacola la possibilità di appen- levisori che però potrebbero vedere dere il mega Tv al muro. oscurati molto alcuni canali Smart Tv YouTube, canali delle pay Tv, “secondari”. Il problema si pone so- film in streaming, piattaforme web molto ricche prattutto per i televisori acquistati come vvvvid... Oramai Tv e pc debbono collo- prima del 2010 che già oggi potreb- quiare sempre più spesso. A meno di avere un bero non ricevere alcuni canali, grande schermo che faccia tutto da solo. Co- tra cui quelli in alta definizione, modo, senza dubbio, soprattutto se prevede perché sprovvisti del supporto al il wi-fi e non costringe a posizionare la Tv non codec Mpeg4. Dunque chi possiede distante da una presa ethernet. un televisore datato potrebbe avere bisogno di acquistare da subito un Led Tramontata la tecnologia Lcd, i modelli più decoder di seconda generazione in economici sul mercato sono tutti a Led. Nella sostituzione di quello che già usa. fascia di prezzo più bassa possiamo trovare ap- Le Tv acquistate dopo il 2010, ma parecchi Hd Ready e modelli che si definiscono prima del 2014, dovrebbero riceve- Full Hd. Le differenze sono nella risoluzione, re tutti i canali, anche quelli in alta con i primi che arrivano a 1280x720 e i Full Hd, definizione, e senza la necessità di superiori per risoluzione, che si spingono fino a collegare un decoder esterno. Que- 1980x1080. E col salire dei pixel la qualità delle sta però non è una regola perché in immagini cresce e si vede. alcuni casi anche questi apparecchi Quella degli attuali modelli a Led presenti sul potrebbero aver bisogno del deco- mercato, insomma, si rivela una buona scelta, der per ricevere correttamente tutti in termini di qualità, versatilità e adattamento i canali. a console e altri dispositivi, con in più prezzi Anche per alcuni apparecchi pro- tanto contenuti da spingerci a fare più di un dotti tra il 2014 e il 2015 potrebbero pensierino. Tanto più che attraverso il collega- esserci problemi di ricezione, legati mento a periferiche esterne c’è sempre la pos- al codec, mentre i televisori prodotti sibilità di trasformare “a buon mercato” questi dopo il 2015 dovrebbero supportare apparecchi in smart Tv, godendosi anche le sia lo standard Dvb-T2 che il codec funzioni del web. H265/Hevc. ❚ prodotti Nel proprio orticello 56 Un davanzale, un balcone o una pensilina a cui appendere i vasi: [basta poco per coltivare l’orto di casa.

attuga, pomodori, melanza- tecnica inventata negli Stati Uniti dove ne, zucchini. E poi aglio e usano contenitori specifici. Si possono cipolla, erbe aromatiche e usare bottiglie di plastica private del n Daniele peperoncini...L Gli italiani hanno scelto fondo. Tenendole a testa in giù si ri- Fabris di “sporcarsi le mani”, tornare alle ori- empiono di terriccio ben concimato, si gini e sempre più spesso si organizzano inserisce nel collo la piantina a radici per coltivarsi in casa l’orto. Sfruttando nude quindi si torna a capovolgerle in balconi, giardini, perfino un davanza- modo che le radici crescano in su e la le. Difatti la questione degli spazi non pianta in giù. Per questo tipo di colti- è così condizionante come si crede co- vazione vanno bene piante piccole che munemente. Sui davanzali, per esem- si accontentano di una piccola quanti- pio, si possono sistemare tutte le erbe tà di terra e che hanno un comporta- aromatiche o le fragole che si acconten- mento ricadente o rampicante, come i tano di poca terra. E sfruttare al meglio pomodori piccoli, ciliegini o datterini. ogni superficie, anche quelle verticali, Ma perché tanta passione vintage per come le ringhiere, o quelle orizzonta- l’autocoltivazione? Da una parte, sen- li superiori, come le pensiline a cui è za alcun dubbio, c’è l’incertezza per possibile appendere i vasi, è un ottimo la salubrità di quanto portiamo in ta- modo per farsi un orto in casa. vola. Coltivare in proprio è una buona garanzia di mangiare biologico e di A testa in giù ottenere frutta e verdura di stagione Per lo sfruttamento estremo dello spa- e a chilometri zero. zio c’è poi la coltivazione a testa in giù, Giovano poi anche considerazioni eco-

luogo a piante molto simili e spesso Chi semina raccoglie con sapori meno spiccati. L’alternativa, A seconda del tipo di sementi cambiano i tra l’altro meno costosa, sono i semi a risultati e la bontà della verdura coltivata. impollinazione libera. Anche in questo caso è stata effettuata selezione, ma in Leggere sempre l’etichetta prima dell’uso. pieno campo. Lo svantaggio, in questo Una volta identificato l’angolo di casa, caso, è che sono meno affidabili come del terrazzo o del giardino nel quale risultati. In ogni caso l’indicazione si do- vogliamo sperimentare il nostro orto, vrebbe trovare in etichetta, assieme a fatte tutte le doverose preparazioni, quella dei trattamenti a cui è stato già arriva il momento della semina. Vale sottoposto il seme. E qui vale la pena la pena, innanzitutto, di distinguere le di soffermarsi a riflettere: chi sceglie di due grandi famiglie di sementi che tro- farsi l’orto in casa per mangiare meglio viamo in commercio: le ibride e quelle e in maniera più sana, dovrebbe presta- a impollinazione libera. Le prime sono re molta attenzione a scegliere linee di selezionate e sperimentate anche in sementi biologiche, come quelle pro- laboratorio per offrire risultati più re- poste da ViviVerde Coop. In caso con- golari e facili, ammalarsi meno, dare trario non sarà infrequente trovarle già frutti più conservabili. Non sono (alme- trattate con fungicidi. Altra indicazione no in Italia) ogm, ma hanno due svan- utile da cercare in confezione è la de- taggi: generalmente non sono l’ideale scrizione della varietà: può raccontarci per ottenere altri semi da piantare la molto delle caratteristiche della pianta stagione successiva, in quanto non ga- che otterremo, del suo habitat ideale, rantiscono gli stessi risultati e danno della produttività e della resistenza. eco sistema di Miriam Spalatro nomiche e voglia di risparmiare. Ma non va sottovalutato che l’orticoltura è un ot- timo antistress. Senza dimenticare che in un contesto domestico l’estetica ha il suo peso. Le melanzane, per esempio, hanno dei fiori viola bellissimi, ma belle sono anche le zucchine con i loro fiori 57 gialli o i peperoni e le fragole. Vicino casa Chi ha un piccolo appezzamento di ter- ra può allestire l’orto accanto alla casa, Tutti in sella con erbe che arricchiscono di sapore e iente è paragonabile al semplice piacere di un gi- profumo la cucina, dividendolo magari «Nro in bicicletta», diceva John Fitzgerald Kennedy. in riquadri separati da lastre di pietra o Con l’arrivo della bella stagione e la maggiore disponi- di terracotta, oppure da assi in legno. bilità di ore di luce questo semplice pensiero può indi- Disporre l’orto fra le pietre è altrettanto rizzare la nostra voglia di passare più tempo all’aperto e efficace: il giardino roccioso è un’otti- rimetterci in moto dopo l’inverno. Un tipo di movimento ma sede per timo, rosmarino, salvia, adatto a tutti, anche agli anziani e ai bambini, perché erba cipollina e origano. Ma a chi non non è necessario essere particolarmente allenati e i vuole perdere l’occasione di “sporcarsi vantaggi per corpo e men- le mani” con più di una soddisfazione Oltre al corpo e te sono provati da tante ri- basta anche molto meno. Farsi un pic- alla mente, fa bene cerche scientifiche. Sul sito colo orto dentro contenitori e vasi, in- della Fondazione Veronesi, fatti, non è impossibile, basta scegliere all’ambiente. Con la ad esempio, un articolo de- le piante più adatte e fare attenzione bicicletta la mobilità dicato a questo mezzo di alla disponibilità di acqua (che deve es- è sostenibile. trasporto titola Pedalare sere maggiore, dato che i vasi tendono giova al cuore, abbassa la a seccarsi più presto). Il primo passo è pressione e aiuta a perdere i chili di troppo. Salute del scegliere il luogo più soleggiato e dotare corpo quindi, senza sottovalutare che una pedalata di le piante ricadenti (come i pomodori) o almeno mezz’ora, come qualsiasi attività fisica del resto, quelle con i frutti più grandi (come gli aiuta a farci sentire meglio grazie alle endorfine (ormoni zucchini) di gabbie o tralicci sui quali della felicità) rilasciate nel flusso sanguigno che possono farli arrampicare. ❚ diffondere un senso di benessere. Pedalare, inoltre, se praticato con moderazione aiuta a tenerci in forma ri- ducendo, se rientra in un’attività costante, anche la no- Utilissime poi sono le informazioni sulla stra predisposizione all’affaticamento. Il semplice gesto germinazione minima e sulla purezza. di tirare fuori la bicicletta dal garage e utilizzarla anche Nel primo caso si tratta dell’attitudine per brevi spostamenti, al giorno d’oggi si arricchisce del seme, posto in adatte condizioni inoltre di virtuosi significati legati alla tutela dell’am- ambientali, a dare origine a una pianta biente. L’uso della bicicletta, infatti, è considerato a tutti di normale costituzione. Una caratteri- gli effetti uno dei rimedi della cosiddetta mobilità so- stica fondamentale al momento della stenibile, quel tipo di semina, dato che ci spiega quanti semi mobilità che ci porta diventeranno piante e ci dà modo di a preferire lo sposta- interrarne il necessario per farli cresce- mento a piedi, in bici, re con lo spazio adatto. La purezza, in- con i mezzi pubblici vece, è un’informazione su quanto del e i mezzi di trasporto contenuto della confezione è costituito condivisi (car pooling da semi della specie e della varietà in- o car sharing) oppu- dicata. Infine, va controllata la data im- re a combinare tra pressa sull’etichetta che rappresenta il loro queste soluzioni biennio in cui il seme è stato confezio- verdi. Tecnicamente nato e la scadenza indicata dal definito mobilità ci- produttore. Inutile dire clabile è a tutti gli effetti uno dei rimedi per ridurre gli che più è fresco e impatti economici e sociali generati dalla circolazione migliori saranno delle auto private come lo smog, l’inquinamento acu- i risultati. stico, la congestione stradale, il degrado urbano dovuto all’occupazione del suolo da parte dei veicoli e il consu- mo del territorio per costruire strade e parcheggi. ❚ faccia prodottia faccia A doppio taglio 58 Dal girello alla fesa, dalla punta di petto al filetto. Per cucinare [al meglio la carne, bisogna “farsi una cultura” dei tagli.

essuno può improvvi- più dure e tenaci ma cuochi e cuoche sarsi chef senza saper hanno fatto sì che da qui sorgessero scegliere la parte di le ricette più elaborate. Moda e stili di n Silvia Nbovino giusta per il piatto che intende vita hanno poi capovolto le classifiche Inghirami cucinare, ma anche i cuochi di casa di bontà e successo: se un tempo una devono disporre di un minimo di in- fiorentina (posteriore) avrebbe vinto formazioni. Quale è la parte migliore a mani basse sbaragliando qualsiasi per l’arrosto? Che cosa comprare per concorrenza, ora sul podio troviamo lo spezzatino? Dove orientarsi per il gli hamburger (anteriore), la tipolo- roast beef? I principali tagli di carne gia di carne più amata dalle nuove bovina sono una ventina, ma si arri- generazioni. «Gli hamburger stanno va a contarne fino a 27. La prima e prendendo il posto della fettina – fa determinante distinzione è tra quarti notare Ceccanti –. Sono morbidi, gu- anteriori e posteriori. stosi, si cuociono facilmente e in bre- ve tempo, piacciono a tutti e costano Davanti e dietro poco». «Il confronto si gioca qui – spiega Da- vid Ceccanti, responsabile carni di Carne al fuoco Unicoop Tirreno –: tra le carni ante- E il prezzo è un elemento di grande riori a cottura lunga e quelle posterio- peso nella scelta: «La carne anteriore ri a cottura breve. Se le seconde sono è decisamente più economica: per un tenere di natura, le prime finiscono bollito partiamo dai 6 euro al chilo- per essere spesso le più gustose». grammo, per il macinato arriviamo Questo perché nel posteriore rientra- a 7 euro, per lo spezzatino tra i 7 e no la bistecca, la lombata, il filetto, la gli 8 euro. I tagli posteriori vanno dai fettina, il carpaccio, mentre nell’an- 14/15 euro al chilo per fettine e ta- teriore la carne per spezzatini, bolli- gliate fino ai 30 euro del filetto», chia- ti, polpette. Se quindi una entrecôte risce Ceccanti. è naturalmente buona, un brasato o Ma al di là dei costi, un forte peso un ragù possono diventare sublimi nell’orientare le scelte dei consuma- per il palato. La creatività umana è tori è la rapidità di preparazione: «È quindi riuscita a tirar fuori “il meglio raro ormai trovare qualcuno disposto dal peggio”: la parti anteriori sono a stare in cucina qualche ora per uno presidi Slow Food di Francesca Baldereschi stufato – sottolinea Ceccanti –. Le preferenze si sono spostate sempre di più verso hamburger e straccetti: questi ultimi costano magari 3 euro in più al chilo delle fettine ma cuociono in 2 minuti. Per lo stesso motivo han- no successo i prodotti elaborati pron- 59 ti da cuocere». Questo non significa che gli italiani non amino più tagliate e bistecche ma, piuttosto che prepa- rarle in casa, scelgono di consumarle al ristorante. Va detto comunque che le campagne salutiste hanno in questi Sospiro di sollievo anni ridotto i consumi di carne rossa: ffacciata sulle coste dell’ Adriatico, a pochi chilo- in media ogni italiano ne mangia 140 Ametri da Bari, la città di Bisceglie è uno dei luoghi grammi a settimana, per un totale di pugliesi più ricchi di storia. Nelle sue campagne non è 19 chilogrammi l’anno. raro trovare un dolmen, segno che l’area è stata abita- ta sin da tempi molto antichi. La vocazione del paese Andare all’osso è agricola, ma negli ultimi anni Il 70% degli acquisti delle carni avvie- Pan di spagna è cresciuto anche il turismo. La ne nella Grande Distribuzione e solo il leggerissimo, caratteristica più particolare del 30% nelle macellerie. Eppure le tradi- paese è l’antica tradizione pastic- zioni non si sono spente e i programmi cuore di cera, che ruota attorno ad un dol- televisivi di cucina stanno insegnando crema, glassa ce simbolo: il sospiro di Bisceglie. anche ai più giovani a districarsi tra i tutto intorno. Secondo una leggenda locale, in vari tipi di carne per ottenere la ricetta Il sospiro di occasione delle nozze di Lucrezia migliore. Si può imparare così che in Borgia, contessa di Bisceglie, con un taglio di qualità deve esserci gras- Bisceglie, un Alfonso di Aragona, le clarisse del so di colore bianco-rosato tra le fibre dolce molto Monastero di San Luigi prepararo- muscolari e la carne non deve apparire romantico. no questi dolci, che allietarono le compatta e scura; si può apprendere nozze dei due nobili. In base ad al- che la vitella è più morbida, ma meno tre testimonianze, invece, il sospiro sarebbe l’invenzio- saporita del manzo oppure che il taglio ne di un pasticciere romantico che s’ispirò, per dargli più pregiato si chiama groppa. Ma so- forma, ai seni della sua amata. Il sospiro ha, infatti , la prattutto, è importante sapere che se forma di due piccoli seni: è un pan di spagna leggeris- si vuole preparare un arrosto, i tagli simo fatto con uova di galline ruspanti e farine puglie- migliori sono la fesa, la noce, il girello, si aromatizzato con lo scamone. Per il bollito meglio optare scorza di limone delle per la punta di petto, o anche il musco- campagne bisceglie- lo, il sottospalla, la polpa di spalla, il si. Il suo interno è collo. Per la griglia è bene scegliere la farcito con una cre- costata, lo scamone, il filetto. Per il bra- ma ricavata dall’in- sato è giusto comprare il campanello. fusione delle bacche Sospiro di Bisceglie Per lo spezzatino vanno bene la polpa di vaniglia nel latte, Comune di Bisceglie e il girello di spalla, il collo ma anche il tutto ricoperto da (provincia di Barletta, la pancia e il campanello. Per le scalop- una sottile glassa di Andria, Trani) pine la sottofesa o il fesone di spalla; zucchero. Pare anche per la tagliata la noce e la fesa. Per il che una ricetta risalente al Cinquecento attesti la pre- macinato il fesone di spalla, la polpa senza nell’impasto di liquore di rose, oggi sostituito con di coscia e pezzi piccoli di altri tagli. il limone. E la parola gileppo, utilizzata per indicare Naturalmente, poi, contano i gusti e le la glassa che ricopre il sospiro, deriverebbe dall’arabo ricette personali, nonché le abitudini giulab, il cui significato è proprio acqua di rose. familiari e territoriali. Anche se i tagli Un gruppo di pasticcieri si è riunito nell’associazione il posteriori sono più nobili, nel Lazio è sospiro e gli amici Pasticcioni e ha condiviso un disci- più amato uno spezzatino con la polpa plinare di produzione che garantisce la qualità del loro di spalla che un roast beef (cioè la parte prodotto e il rispetto della tradizione. della lombata senza l’osso). In Toscana Il Presidio nasce per far conoscere la storia antichissi- invece, patria della chianina e della fio- ma di questo dolce e per promuovere la ricetta auten- rentina, la bistecca con l’osso è irrinun- tica, basata su pochi ingredienti, sani, provenienti in ciabile e segna il giorno di festa. ❚ gran parte dal territorio. ❚ vicinoprodotti a noi Mozza... fiato 60 Bianche, filanti, di latte fresco: le mozzarelle artigianali del caseificio Luschi di Livorno. [Ma di formaggio non ce n’è uno solo.

on t’è ancora venuta a noia?». Gli chiede ogni n Eleonora tanto«N qualche amico. Ma lui scuote Cozzella la testa: «No, anzi, per me la mozza- rella è una passione. E quando sono nelle sale di produzione non resisto e me ne prendo un paio da portare via e gustarmi a casa». Enrico Luschi rappresenta la terza generazione del caseificio Luschi a Livorno (e c’è già la quarta, quella dei figli di sua sorel- la Cinzia, che collabora in azienda) e racconta quanto il mestiere di fami- glia, di produttori di formaggi, mozza- provincia di Lucca) che stava inizian- relle e ricotta, vada ben oltre l’attività do un’attività simile. Il tutto era reso professionale. Perché tra le mura del possibile dal fatto che c’erano anche caseificio, tra il latte e il siero, si re- più allevatori di bovini in zona, così spira anche la loro storia. era più normale pensare di sfruttare

il latte che si trovava in abbondan- Nei vicoli za. «Quindi – continua con orgoglio Enrico – mio nonno, e poi mio padre del centro Ilio con lui, ha per così dire creato È stato nonno Manlio nel 1957 ad una tipicità che non esisteva, apren- avere quest’idea. «Un’idea piuttosto do un piccolo laboratorio totalmente originale a dire il vero – spiega Enri- artigianale nel centro storico livor- co – perché questa parte di Toscana nese, nel vicolo dei Vetrai». In effetti, non ha una grande tradizione case- ancora oggi, se si chiede agli anziani aria. Ma nel dopoguerra tutto era da della città, vi racconteranno dei pro- ricostruire e le persone il lavoro se lo fumi che si sentivano in quella stra- inventavano. Letteralmente». dina quando erano pronte le mozza- Così nella seconda metà degli anni relle e si compravano ancora calde. Cinquanta, Manlio si rimbocca le E vi potrebbero raccontare anche del maniche e segue l’esempio e le dritte nonno Manlio sempre con le mani in di un suo amico casaro di Porcari (in pasta (filata). riforniamo di latte fresco – risponde Di generazione Enrico –, in particolare dal Mugello e in generazione dalla Lombardia. Bisogna avere il latte Certo i decenni sono passati e da una dalle aree vicine se si vuole assicurare generazione all’altra si sono tramanda- la freschezza. Noi non abbiamo sale di ti i piccoli grandi segreti della produ- stoccaggio, il latte arriva e viene lavo- zione. Ma la qualità e le quantità sono rato. È la nostra forza. Meglio picco- rimaste artigianali («non produciamo le quantità tutti i giorni. Anzi, fino a 61 più di 5-600 chili al giorno», ci dicono), quando abbiamo potuto, raccoglieva- ma nel frattempo l’azienda si è impe- mo noi stessi il latte dagli allevamenti gnata a stare al passo con i tempi. Negli della nostra provincia, ma adesso non anni non si sono accontentati del fatto c’è rimasto praticamente più nulla. È che le vendite andassero bene. Il casei- un mestiere duro e non molto remune- ficio ha molto successo nell’aria e serve rativo – sottolinea Enrico –. I giovani moltissime pizzerie nell’area labronica non lo fanno più. Per fortuna abbiamo e pisana, oltre che diversi punti vendi- fornitori di fiducia nel Mugello e nella ta della grande e piccola distribuzione Pianura Padana». regionale. No, pur essendo una ditta artigianale, i Luschi hanno investito Appena fatte in strutture e tecnologie moderne, per Questa freschezza permette così la consentire una maggiore competitività qualità di cui i Luschi sono fieri: «una sul mercato e garantire alla clientela mozzarella che sa di latte, ne conserva massima igiene e controllo qualità. l’aroma delicato, che quando si taglia ha Nel frattempo, nel 1996, infatti si so- la giusta umidità, cioè quella goccia da no anche trasferiti in un caseificio acquolina in bocca». La freschezza, poi, molto più grande situato nella perife- è importante anche per la godibilità del ria. Dove all’attenzione per i prodotti prodotto. Siccome la mozzarella non affiancano quella per l’ambiente e il dovrebbe in teoria essere conservata in risparmio energetico. Ecco che una frigorifero, perché le basse temperatu- piccola distesa di pannelli fotovoltaici re non giovano alla sua consistenza e riesce a produrre l’energia necessa- al sapore, poterla comprare appena fat- ria alla maggior parte del fabbisogno ta è davvero un lusso. Un piccolo lusso quotidiano. quotidiano che non è poi così difficile

permettersi. Quali i prodotti principe Poco ma buono dell’azienda livornese? La mozzarella Qui, nella cosiddetta zona artigianale innanzitutto, in diversi formati: ciliegi- livornese, ci sono il laboratorio di pro- ne, bocconcini e trecce. Poi la ricotta, duzione e un negozio per la vendita con la sua delicata struttura in fiocchi al dettaglio. E, un po’ come accadeva che si sciolgono in bocca. I prodotti no- decenni fa, i clienti possono osserva- vità «gli ultimi arrivati in assortimento re, tramite una vetrata posta dietro il che però già hanno incontrato un gran- banco del negozio, i casari all’opera. de successo di pubblico sono lo yogurt E anche oggi i clienti affezionati co- e lo stracchino, morbido e cremoso», noscono gli orari in cui le mozzarelle assicura Enrico. E il prodotto più go- escono ancora calde, e vengono a pre- loso? «La burrata, che facciamo ovvia- notare il burro, la ricotta, lo stracchi- mente a mano», ma si tratta di una pro- no, i tomini, le burrate... confidando duzione talmente particolare e piccola nella freschezza e genuinità. Ma come che va prenotata e purtroppo è difficile sono garantite queste doti? «Perché ci da trovare nei supermercati. ❚ articoloMARZO_MABEL.pdf 1 08/02/2017 15:55:42 vicino a noi Biscotto e mangiato Le ciambelline al vino, i bastoncini mandorlati, i cantucci: 62 arriva dall’antico forno del biscottificio Ciardi, in provincia [di Latina, tutto il sapore della tradizione.

anno il profumo auten- vincia, nel Sud della provincia di Viterbo tico dei biscotti appena e nel Nord della provincia di Latina e la sfornati le Dolci Bontà consegna è effettuata con mezzi dell’a- n Olivia Hche arrivano dal biscottificio artigianale zienda direttamente a punto vendita. Bongianni Ciardi. Siamo a Cori, dietro ai Castelli Accanto all’impegno nel preservare romani, al confine tra Roma e Latina, ed una tradizione familiare che ancora si è qui che Cristiano Nardocci e i due fra- ripete, ci sono spazio e attenzione an- telli, oggi titolari dell’azienda, portano che per l’innovazione. Alla produzio- avanti una tradizione unica, che affon- ne convenzionale si affiancano infatti da le radici nell’antico forno avviato dal prodotti dolciari da forno biologici e nonno negli anni Cinquanta, capace di vegani: è stata creata una linea di bi- riempire con la fragranza del suo pane scotti artigianali fortemente localizza- tutto il rione circostante e dove si so- ta e tipicizzata, caratterizzata dall’u- no iniziati a impastare i primi biscotti. tilizzo di materie prime d’eccellenza Vino, olio, zucchero, farina... gli ingre- biologiche e, per alcune referenze C

dienti semplici erano quelli offerti dalla dell’assortimento, anche rispettose dei M realtà contadina, che si potevano trova- “disciplinari” vegani. L’azienda è sta- Y re in tutte le case dell’epoca. ta riconosciuta biologica nel maggio 2015 e ha deciso di aderire anche allo CM È tipico suo standard Veganok, operando secondo MY

«Siamo alla quarta generazione – af- quanto previsto dalla normativa euro- CY ferma Nardocci –. Le nostre specialità pea UniEnIso14021. CMY sono prodotti tipici del Lazio, come le ciambelline al vino rosso, al vino bian- Casa e bottega K co, al vino e all’anice, le nocciolate con Se lo sguardo è aperto al futuro e alle vino rosso e nocciole, i bastoncini man- nuove tendenze, al tempo stesso resta- dorlati, ma anche i cantucci, i mattuti- no salde le radici e i tratti di artigianalità ni e la scottolata, uno dei biscotti più che hanno conferito al prodotto un gu- antichi, dall’impasto con olio e uova, sto unico e inimitabile. che viene prima lessato in acqua, poi Non è un caso che lo stabilimento, di lasciato raffreddare e una volta cotto circa 1.000 metri quadrati, recente- si gonfia, rimanendo leggerissimo». Al mente ristrutturato, si trovi oggi nel biscottificio Ciardi le materie prime centro storico di Cori, adeguato agli provengono dal territorio e vengono standard normativi ma contempora- scelte con cura per mantenere vivo il neamente rispettoso della manualità ricordo di sapori genuini tramandati del processo produttivo. Da queste nel tempo. Anche i due vitigni sono au- parti, tutto è ancora fatto a mano, so- toctoni: il Nero Buono (rosso) e il Bel- no state (da non molto) meccanizzate lone (bianco). L’azienda è stata censita solo le parti relative al confezionamen- dall’Arsial, l’Agenzia regionale per lo to dei prodotti. Non solo. L’azienda dà sviluppo del settore agroalimentare attualmente lavoro a una ventina di del Lazio, per il riconoscimento della persone e molti sono figli dei primi di- produzione tipica. Qui, infatti, non si pendenti. Per dare un’idea: la metà di utilizzano né olio di palma (mai usato) loro abita addirittura nella stessa via né margarina con grassi idrogenati. dello stabilimento. Così, i preziosi se- greti delle antiche ricette si tramanda- Ben vega no tra le famiglie del posto e restano Le Dolci Bontà si trovano nei punti ven- gelosamente custoditi tra le mura an- dita di Unicoop Tirreno di Roma e pro- tiche del paese. ❚ a tavolaprodotti Caserecce con pesto verde Ingredienti per 4 persone 64 n 360 g di caserecce di Gragnano Igp Fior fiore n 1 mazzetto di rucola n 40 g di pinoli n 120 g di fiocchi di latte n 1 avocado piccolo e maturo n olio d’oliva extravergine n prezzemolo n basilico n sale

preparazione cottura ' 8 minuti 10 minuti

Abbinamento vino Con il gusto fresco del pesto un Bianco delle Colline Lucchesi 5 può essere un buon abbinamento. Preparazione La dietista Lavare la rucola, il basilico e il prezzemolo e tritarli con il 560 Kcal a porzione frullatore a immersione insieme a un filo d’olio, un pizzi- Proteine ◆◆ Carboidrati ◆◆ Grassi ◆◆ co di sale e i pinoli. Tagliare l’avocado a cubetti. Lessare Particolare questo pesto verde la pasta in acqua bollente leggermente salata. Scolarla e  arricchito dall’avocado, frutto condirla con il pesto; unire l’avocado a cubetti e i fiocchi ricco di calorie e, soprattutto, di di latte. Servire subito. grassi: buoni, però, perché mo- noinsaturi.

con gli avanzi di Paola Ramagli besciamella, e cuocere per pochi minuti le lasagne oc- correnti, in base alle porzioni che dovete preparare. Di- Monoporzioni stribuire sul fondo dei contenitori un cucchiaio abbon- di lasagne dante di besciamella, coprire con metà della lasagna, Queste caserecce così ben condite possono essere riu- riempire per 2/3 il recipiente, chiudere con l’altra metà tilizzate molto semplicemente. Dotarsi di contenitori della pasta. Coprire con altra besciamella e mettere in da forno (anche quelli usa e getta) della dimensione di forno fino a quando comincerà a colorirsi. Guarnire con metà lasagne pronte Coop, preparare un’abbondante 3 o 4 pinoli interi e con un paio di foglie di basilico. ricette Fior fiore in cucina: la rivista di ricette e cultura gastronomica in vendita nei punti vendita Coop. consigli dietetici Ersilia Troiano Ogni mese 50 ricette a 1 euro. nutrienti quantità/bilancio scarso ◆ adeguato ◆◆ eccessivo ◆◆◆ Mini quiche al prezzemolo Ingredienti per 4 persone 250 g di pasta brisée n 65 20 g di prezzemolo tritato n 2 uova n 150 ml di latte n 50 g di parmigiano n Dop 30 mesi Fior fiore 30 g di burro n sale e pepe n preparazione cottura 5 minuti 15 minuti '

Abbinamento vino Si consiglia di abbinare un Vermentino di Bolgheri. 5 La dietista Preparazione 400 Kcal a porzione Stendere la pasta brisée a uno spessore di 3 mm circa e Proteine ◆◆ Carboidrati ◆◆ Grassi ◆◆ foderarvi 4 stampini monoporzione da tartelletta legger- Piatto adatto a grandi e piccini. mente imburrati. In una ciotola lavorare il latte, le uova,  Attenzione a non considerarlo un il parmigiano grattugiato, sale e pepe; unire infine il prez- semplice antipasto: è equilibra- zemolo tritato grossolanamente. Versare il composto sulle to nei nutrienti e ha un apporto basi di pasta. Cuocere le mini quiche in forno già caldo a energetico adatto a renderlo un 180°C per 15 minuti circa. Aspettare che si raffreddino secondo gustoso, da accompa- prima di servire. gnare con un piatto di verdura. a tavola

Polpettine al limone, salvia e maggiorana Ingredienti per 4 persone 66 n ½ kg di polpa magra di vitello macinata n 80 g di salsiccia n 60 g di parmigiano 30 mesi Dop Fior fiore n 2 fette di pancarré n 50 g di panna fresca n 1 uovo n 20 g di scalogno stufato n 1 limone non trattato n farina bianca 00 n brodo n vino bianco n olio d’oliva extravergine n burro n salvia e maggiorana n sale e pepe

preparazione cottura ' 25 minuti 15 minuti

Abbinamento vino Ideale con questo secondo un 5 Vermentino di Bolgheri. Preparazione La dietista Ammollare il pancarré nella panna. Unirlo alla carne, ag- 443 Kcal a porzione giungere la salsiccia, il parmigiano, l’uovo e lo scalogno. Proteine ◆◆◆ Carboidrati ◆ Grassi ◆◆◆ Insaporire con sale e pepe, buccia di limone grattugiata e 1 cucchiaio di erbe tritate. Formare le polpettine, infa- La panna, la salsiccia e il parmigiano rinarle leggermente e cuocerle in una padella con olio e  arricchiscono di grassi queste gu- burro, bagnare con poco vino bianco e brodo. A fine cot- stose polpettine, che possono es- tura legare con una noce di burro per glassare bene le pol- sere, perché no?, un’alternativa per pettine. Servire con purè di patate e piselli, erbe fresche e stimolare anche i più inappetenti, buccia di limone tagliata a filettini. soprattutto bambini e anziani.

con gli avanzi di Paola Ramagli scuno che poi toglierete, e cuocere a fuoco lento la Polpettine al sugo polpa di pomodoro Coop. Aggiungere lo zenzero, possibilmente fresco, tagliato in fettine sottilissime di pomodoro e zenzero (si può aggiungere anche la polvere di zenzero se Ecco un’altra versione delle polpettine per riutiliz- non avete a disposizione quello intero) e far sob- zarle al meglio. Preparare un sugo non troppo den- bollire per alcuni minuti aggiustando di sale. Ag- so facendo rosolare in olio extravergine d’oliva un giungere al sugo le polpettine rimaste facendole peperoncino e 2 spicchi d’aglio divisi in 2 pezzi cia- insaporire da tutti i lati. Gelato con coulis di fragole Ingredienti per 4 persone 400 g di fragole n 67 100 g di zucchero n 100 g di zucchero a velo n 100 ml d’acqua n gelato vaniglia Bourbon Fior fiore n 2 cucchiai di succo di limone n 2 rametti di menta n preparazione cottura 5 minuti 5 minuti '

La dietista Preparazione 385 Kcal a porzione Sciogliere i due tipi di zucchero nell’acqua e farli scaldare Proteine ◆◆ Carboidrati ◆◆ Grassi ◆◆ sul fuoco. Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire. Unire le fragole tagliate a tocchetti (tenerne da parte un paio per la Le fragole sono delicate e facil- decorazione) e frullare il tutto emulsionando con il succo  mente deteriorabili, da manipola- di limone. Riporre in frigorifero a raffreddare unendo un re il meno possibile. Vanno lavate rametto di menta in infusione. Filtrare successivamente il con molta delicatezza e, una volta tutto. Versare la coulis di fragole sul gelato alla vaniglia, scolate, il picciolo va eliminato guarnire con i tocchetti di fragole tenuti da parte e foglie torcendolo e non strappandolo. di menta e servire. a tavola con i bambini nuovo www.alimentazionebambini.e-coop.it consumo

1-3 anni 4-10 anni 68

Ovetto di patate Frittata di cipolle Ingredienti per 4 persone (2 adulti e 2 bambini) 4 patate n e patate 100 g ricotta di mucca n Ingredienti per 4 porzioni 2 zucchine n 400 g di patate novelle n 1 pizzico di parmigiano n 4 uova n 1 uovo n 2 cipolle n pangrattato qb n olio extraverdine d’oliva qb n sale qb n Preparazione Bollire le patate in abbondante acqua, pelarle e Preparazione schiacciarle con lo schiacciapatate. Tagliare le Dopo aver sbucciato le patate novelle, lavarle e la- zucchine e bollirle. Frullarle nel mixer. Unire le sciarle cuocere in forno per circa 20 minuti con zucchine e la ricotta passata al setaccio per ren- un filo d’olio. Sminuzzare accuratamente le cipol- derla una crema. Aggiungere un pizzico di parmi- le e farle cuocere in padella con un filo di olio evo giano. Dividere le patate in 4 porzioni e stenderle e dell’acqua. Schiacciare le patate con un cuc- in un sottile strato in maniera pressappoco cir- chiaio in modo da dare una forma pressappoco colare, aiutandosi con della carta forno. Porre al ovale. Sbattere le uova in una ciotola aggiungen- centro l’impasto di zucchine e ricotta. Chiudere do un pizzico di sale. Unire le patate e le cipolle a formare un ovetto. Sbattere il bianco dell’uovo. nella padella delle cipolle, versarvi sopra le uova Passarci l’ovetto e poi ripassarlo nel pangrattato. sbattute e lasciare cuocere per 10 minuti a fuoco Cuocere in forno a 200°C per circa 5 minuti. basso, rigirare la frittata aiutandosi con il coper- chio e far cuocere ancora per 5 minuti. Tagliare la Proprietà nutrizionali e note frittata a dadini e servire. La ricotta è un prodotto molto digeribile e rela- Proprietà nutrizionali e note tivamente povero di calorie, apporta proteine ad Per rendere la cipolla più digeribile basta farla cuo- elevato valore biologico, calcio e minerali. Non è, cere in una padella con olio e acqua calda a fiam- però, indicata nell’alimentazione di chi è intolleran- ma molto bassa facendola diventare trasparente. te al lattosio poiché ne contiene circa il 3,5%. Aggiungendo un po’ di latte risulterà ancora più digeribile e con un sapore più morbido. Infine le cipolle dorate hanno un sapore più delicato rispet- to alle bianche, e le bianche rispetto alle rosse. nuovoenneciconsumo

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qualcosa nell’aria di Rita Nannelli Noi siamo infinito accanto alla più nota frase “Conosci Infinito, per sempre, senza te stesso”, ve n’era un’altra che dice: fine. Le parole magiche che “Niente di troppo”. Nel mondo antico fanno fare alle compagnie la virtù boccia gli estremi per difetto telefoniche, e non solo, e per eccesso, la perfezione è avere un limite (Aristotele docet), tanto che chi affari d’oro. Tutto merito osava andare oltre veniva punito con della filosofia. un supplizio infinito. Quindi l’infinito è un concetto negativo, sinonimo di Prima la parola “infinito” faceva venire confuso, indistinto, amorfo, opposto in mente la poesia di Leopardi, le paro- a perfetto che è finito, che ha forma. line magiche “per sempre” due giovani Invece la modernità è segnata da una che si promettevano una vita di coppia violazione consapevole e inesausta dei a lunga conservazione, a “senza fine” limiti, che diventano provvisori, che si scattava il ritornello della canzone di spostano di continuo. Viene in mente Gino Paoli cantata da Ornella Vano- la frase finale del film Noi siamo infini- ni. Oggi a essere infiniti, cioè senza to di Stephen Chbosky (autore anche limiti, e forever – oltre alla giovinezza del romanzo da cui la pellicola è trat- anch’essa eterna di questi tempi – sono ta): “E in questo momento, te lo giu- i minuti di telefonate, gli sms, i giga di ro, noi siamo infinito”. La pronuncia traffico internet, o i pacchetti con mi- un adolescente, e per gli adolescenti è gliaia di film, cartoni e serie televisive pensata, ma colpisce anche il pubblico on demand su smartphone, tablet, pc adulto. Siamo entrati in un mondo illi- o Tv. In saecula saeculorum secondo mitato dove tutto, al- più solenni formule. Avremo tutti le meno in apparenza, è nostre buone ragioni per desiderare di possibile? O è la sete essere infinitamente collegati, chiama- d’infinito costitutiva ti, seguiti, commentati, e di fare altret- dell’uomo che ciascu- tanto, sarà il nostro modo di disegnare no sazia a suo modo? una mappa catastale dell’esistenza che Forse entrambe. Il ci orienti. Ma non sono qui per dispen- pensiero filosofico- sare psicologia spicciola, è che l’infini- scientifico stesso, a to come must quattro stagioni un po’ ben guardare, consiste proprio nell’ol- confonde. Modaiolo come il cappello, trepassare i confini, nel compiere un le unghie verniciate, il fitness e il cibo continuo viaggio di scoperta. Fatto sta sano, nel marketing questa nozione fi- che aziende e grandi compagnie han- losofica antica come il mondo diventa no capito che il contrario di finito, uno slogan-tormentone che funzio- limitato, circoscritto ci intriga mol- na parecchio bene (a dispetto dei più tissimo, titillano i nostri ancestrali gettonati luoghi comuni italici in base bisogni e con il no limits fanno lauti ai quali con la filosofia e compagnia guadagni. Mentre per i fisici contem- umanistica non si mangia). “Che non poranei, alle prese con la teoria del ha principio né fine; che non ha limi- tutto, l’8 rovesciato non può essere ti”: lo definisce il dizionario Treccani. una soluzione. Ma questa è un’altra Sul muro esterno del tempio di Delfi, storia, speriamo non infinita. ❚ enneci La spesa oggi? Un’esperienza d’acquisto personalizzata per ritrovare e soddisfare emozioni e valori. Perché il consumatore contemporaneo non vive di sola convenienza... Un’esperienza vissuta 70 onvenienza ma non solo. Il stati d’animo che quell’acquisto inevi- consumatore del Terzo Mil- tabilmente porta con sé. «Per il consu- lennio vive anche e soprattut- matore di oggi comprare va ben oltre la to di emozioni e valori. Testa mera soddisfazione di un bisogno pri- certoC ma anche, e soprattutto, cuore. È mario come mangiare, vestirsi, diver- n Barbara Autuori infatti il bagaglio emotivo che ognuno tirsi – conferma Cristina Mariani, con- si porta dietro a generare e guidare tut- sulente esperta di marketing e autrice te (o quasi) le nostre decisioni d’acqui- del blog www.marketinglowcost.type- sto. Pur senza perdere d’occhio il prez- pad.com –. Ogni esperienza d’acquisto zo, la scelta finale di un prodotto o di si concretizza sulla base di tre aspetti un servizio affonda le sue radici negli ugualmente importanti: la dimensione razionale, emotiva e sensoriale». Chiamale se vuoi emozioni Dalla lista della spesa settimanale al- la scelta della vacanza passando per lo shopping delle feste: ogni scelta d’acquisto è influenzata non solo dal fattore costo – sconti, promozioni, of- ferte che attengono alla sfera razionale –, ma anche dai valori che regolano la vita sociale e di relazione, dell’aspet- to emotivo, e da quello sensoriale che colpisce i cinque sensi del consumato- re sia dentro che fuori dal negozio. «Il cliente di oggi – prosegue l’esperta – è sempre più alla ricerca di un’esperien- za d’acquisto personalizzata cioè capa- ce di riflettere la sua personalità». Con il risultato che le preferenze su che co- L’anima del sa e dove acquistare saranno dettate dalle emozioni predominanti: dall’og- commercio elettronico getto che esaudisce un desiderio del Gli acquisti on line che momento al prodotto di nicchia per crescono anche in Italia. la salute e il benessere, dall’articolo che soddisfa la necessità di comodità e 19 milioni di acquirenti in rete nel 2016, più 7% rispetto adattabilità al proprio stile di vita alla all’anno precedente per un totale di 20 miliardi di ac- merce che si identifica con valori etici, quisti on line suddivisi tra 9 miliardi di prodotti e 10,6 come il rispetto dell’ambiente e la so- miliardi per servizi (fonte: Osservatorio eCommerce B2c lidarietà. Secondo gli esperti, infatti, Netcomm Politecnico di Milano). Il commercio elettro- piacere, salute, forma, praticità ed eti- nico in Italia è in costante crescita, soprattutto grazie al ca rappresentano le nostre principali settore del turismo che da solo vale il 44% anche se l’in- attese quando facciamo la spesa. cremento di acquisti di prodotti è stato 4 volte superio- re a quello dei servizi. Un avvicinamento lento, ma ine- Criteri d’acquisto sorabile ai principali mercati stranieri dove la domanda Ed ecco che, legato a doppio filo con la di prodotti è del 70%. «Anche nel commercio via web sfera emotiva, il nostro comportamen- – sottolinea l’esperta di marketing Cristina Mariani – si to di consumatori appare molto con- rileva l’importanza dell’esperienza d’acquisto che, gra- dizionato anche da ciò che gli esperti zie alla facilità di diffusione, diventa una vera e propria di marketing definiscono esperienza arma nelle mani del consumatore finale». d’acquisto (customer experience). «Con quest’espressione – chiarisce Ma- riani – si indica l’insieme delle inte- Non logo a procedere razioni che si svolgono tra un’azien- da e il cliente, attraverso tutte le sue Ai ragazzi di oggi non piace forme e canali». Dalla vendita al det- il marchio in bella vista. taglio a quella on line, dall’approccio No logo. Sembra questa la nuova parola d’ordine enneci telefonico al catalogo cartaceo. Da dei Millennials, la generazione di adolescenti che questa prospettiva l’esperienza del 71 del marchio in bella vista non solo non sanno che consumatore non si esaurisce nel solo farsene ma addirittura cercano di cancellarlo. Un’in- momento dell’acquisto, ma riguarda versione di rotta certificata da numerose ricerche sia gli aspetti precedenti che quelli dalle quali risulta sempre più chiaro come i giovani successivi, che ne influenzano la frui- consumatori stiano diventando sempre più imper- zione e condizionano la decisione se meabili ai messaggi delle griffe in nome di un’unicità tornare o no a servirsi di quel canale che passa per il rifiuto di ogni tipo di logo. Dall’ap- di vendita. «Per rimanere concorren- partenenza alla personalizzazione, dunque, affinché ziali sul mercato i produttori dovran- i capi che si indossano siano sì di qualità ma privi di no sfidarsi sul versante della soddisfa- marchi: ecco allora spiegata la proliferazione sul web zione a tutto tondo del cliente che pas- di consigli e tutorials su come liberare gli indumenti sa soprattutto da una progettazione dei vari loghi senza rovinarli troppo. Un messaggio dettagliata della sua esperienza d’ac- chiaro e forte che le firme più gettonate dai giova- quisto» avverte l’esperta che tratterà nissimi non hanno potuto ignorare: non è un caso, della customer experience in un libro infatti, se un’azienda della portata di Abercrombie & in uscita prossimamente. Consentire Fitch abbia deciso di cancellare (dopo che le vendite un acquisto che non solo risponda ai negli Stati Uniti erano calate) il proprio logo da ogni bisogni primari ma sia anche semplice prodotto, mentre altre come Michael Kors abbiano e piacevole, perché basato su esigenze deciso di ridurne le dimensioni. e principi specifici del cliente, sembra dunque la vera sfida delle aziende. «Per non perdere terreno ma anzi guada- genze e dell’esperienza vissuta, anche gnarlo – conclude Mariani – sarà in- avvalendosi del contribuito prezio- dispensabile imparare a mettersi nei so di dipendenti preparati e attenti». panni del cliente, magari operando Perché fare la spesa è un’esperienza un ascolto più puntuale delle sue esi- come un’altra. ❚

tempi moderni di Barbara Autuori tinta dell’anno tiger eye, mix di ca- stano intenso con sfumature oro- La bella caramello, si aggiungono nuances stagione come il cherry bombré, colore che Semplicità e naturalezza le parole ricorda le ciliegie mature o il ronze d’ordine, non senza una punta di (red+bronze), un bronzo più intenso, eccentricità per trucco, unghie e ramato e caldo. capelli della bella stagione. Si cambia medio-corta per unghie lucidissime musica dall’effetto cristallo. Gettonatissima, Quindici secondi per trasformarsi tra le decorazioni, la triangle nails (il nel cantante preferito e mimarne le triangolo) semplice da realizzare an- canzoni più famose magari duet- che all’ultimo minuto. tando con gli amici. Una piccola Tanto di capello: bando a pia- magia possibile grazie a Musical.ly, Il trucco c’è: ombretti sobri ed ele- stre, phon o ferri per stiraggi o app gratuita sia per iOS che per An- ganti sui toni del marrone e dell’a- arricciamenti forzati. La bella sta- droid, che sta facendo impazzire i vorio; cangianti per le più audaci gione impone il no-heat styling teenagers di tutto il mondo. Usarla ma anche lilla e melograno (soprat- (letteralmente: acconciare i capelli è facilissimo: si sceglie una canzone tutto per occhi verdi) per le più mo- senza calore) per teste imperfet- dalla banca dati della app, si regi- daiole. Le labbra restano nude o di- te e spontanee. In tema di colore stra il proprio video che può esse- pinte da eleganti rossetti bordeaux. sono abolite le mezze misure: alla re personalizzato con filtri ed effetti Mani di fata: minimalismo con colori speciali come il rallenty o la velociz- fondotinta, fango o nocciola, anche zazione del ritmo e lo si condivide su se in primavera non mancano le tinte questa community musicale. Senza pastello sulle unghie più impecca- badare alla performance, ma solo a bili. Contorno perfetto e lunghezza divertirsi a suon di musica. enneci Morale, emozioni e senso del risparmio. Come, parlando una lingua anziché un’altra, cambiano non solo le parole ma anche i pensieri. Proprietà di linguaggio 72 ould you be willing to sa- sorpresa. Per le persone interpellare nella crifice a person to save fi- loro madrelingua prevale il divieto mora- ve? Seriez-vous prêt à sa- le di uccidere, mentre quelle interpellate crifier une personne pour in una lingua imparata preferiscono una enW sauver cinq? Siete pronti a sacrifi- scelta “utilitaristica”, cioè accettano di n Patrice Poinsotte care una persona per salvarne cinque? sacrificare una persona per salvarne cin- Una domanda, tre lingue, ma quante que. «Ci sono indicazioni che la lingua risposte? Dalle ultime ricerche sembra, madre sia generalmente più emotiva di infatti, che l’influenza sulla nostra men- una seconda lingua – spiega Francesco te della lingua parlata, d’origine o stra- Foroni, professore presso il dipartimento niera, sia molto più profonda di quanto di psicologia della Australian Catholic si pensasse: in italiano, francese o ingle- University –, nel senso che nella nostra se, la risposta non è necessariamente la lingua abbiamo delle reazioni emotive stessa perché una questione morale è più forti». anche una questione linguistica. Forma mentis Genealogia E proprio le emozioni pare siano con- dizionate dalla lingua usata, d’origine della morale o appresa. Chiamati a giudicare una Esprimersi in una lingua straniera pro- relazione sessuale incestuosa tra fra- duce, infatti, strani effetti collaterali sulla tello e sorella, entrambi maggiorenni, nostra psiche: snatura la moralità. Ecco non tutte le persone interrogate han- quello che ci dicono gli scienziati dopo no, infatti, risposto nello stesso modo. l’analisi dei risultati del dilemma morale Dall’analisi dei risultati viene fuori del treno. Si tratta del seguente esperi- uno schema, cioè una relazione forte mento di pensiero: “siete accanto a un tra stato d’animo e linguaggio: le rea- binario, dove si trovano cinque malca- zioni sono, infatti, molto più inflessibi- pitati sui quali sfreccia un treno. Che si li e l’atto viene giudicato più immora- fa? Si lascia il convoglio travolgere i di- le nella sua propria lingua che in una sgraziati oppure si interviene azionando acquisita, parlando la quale si diventa una leva e deviando così il treno su un al- più tolleranti. Come se padroneggiare una lingua straniera non solo arric- chisse il bagaglio culturale, ma anche quello delle emozioni, dando ad esse sfumature diverse. La lingua avrebbe insomma la proprietà di dare forma a nuove emozioni. «Quando processia- mo informazioni di natura emotiva – commenta Foroni – l’organismo mette in atto gli stati fisiologici caratteristici di quest’emozione che si attenuano drasticamente in una lingua impara- ta. Un fenomeno questo che può rive- larsi molto utile perché aiuta a crea- re la distanza emotiva necessaria per affrontare un trauma nel corso della terapia». tro binario dove però c’è una persona?”. Scelta tutt’altro che semplice: “è meglio Pensieri e parole non fare nulla e lasciare morire più per- La morale della madrelingua – dicia- sone o intervenire e causare il decesso di mo così – sembra faccia più ricorso ai una?”. Ebbene, la risposta ha a che fare sentimenti profondi, viscerali, quelli con la lingua più che con la morale, co- che nel linguaggio tecnico sono defini- me i risultati del test dimostrano un po’ a ti il gut-level feeling, mentre giudizio e la Harris e la sua équipe sua ela Harris la venirs asou chiave parole associate usiamo non riattivate appena emozioni spesso mille di risuona d’origine linguaggio nostro –il scelte. Eperché –aggiunge di e deliberativo,to riflessione di fatto - atteggiamen un fa assumere straniera sity Univer Boston la presso psicologia di ferma perché,- con lingua propria nella nicare non comu meglio cose dalle distanze le prendere per Perciò acquisita. lingua più ache la con hanno fare razionalità parole siparole trovano ipensieri». ❚ le «cercando detto: ha filosofo me un co è certa, cosa una sia, Comunque inconsce? acostrizioni sottomesso non ragionamento un di frutto è il o ricordi nei nostri annidato di cosa qual di si tratta morale: della senso vero sul domanda la spontanea sorge E qui più inglese. che forte in sagio provocavano sensibili parole di un le che pronunciate loro nella lingua mostrato hanno dell’esperimento esiti tabù altre neutre, parole alcune dovevanoche ascoltare dei turcofoni con esperimento un rato La lingua che parliamo dalla na dalla parliamo che lingua La ocinese. russo Italiano, inglese, devote lo dire? lingua che In massimo con un altro nome. altro un con massimo chia lo se tanto così fumerebbe pro non rosa chiamiamo che ciò aveva torto: non Shakespeare Insomma accade. non questo finlandese in alle parole, mentre il genere sempre quasi assegna lingua laloro perché o femmine maschi essere di prima anno un media in accorgono si si. Iprimi efinlande ebrei bimbi su dotto con studio uno svela Lo mondo. il guarda si come su incide nomi dei genere il Anche definite. più lingue parla achi rispetto più in il 30% parte da amettere sione propen una hanno perciò futuro il indicare per preciso verbale po di un tem dispongono non nesi ici al risparmio: attitudine nostra sulla incidere di grado in perfino è lingua La pensa. si che quello di vari epiù più di molti sono effetti Egli mondo. del visione la nostra scita condiziona profondamente (Usa) «esprimersi in una lingua lingua una in (Usa) «esprimersi ». Per dimostrare questa teoria, ». teoria, questa Per dimostrare , professoressa Harris Catherine e dei rimproveri. Gli e dei rimproveri. Gli hanno elabo ------Liberi pensione hacreato passione per lo sci. passione perlosci. DiscesaLiberi ASD. aiutare lepersone Così un medico in Così unmedicoin 3472525232-3341137939 Info del “chi fare”». fatto me l’ha ❚ pensiero del quotidiano ripaga mi che magnifica rienza volta un’espe ogni spontanee: donazioni da alberghi, ogli le per le gare come per getto, piste quelle altre, di privati che proin credonoquesto finanziamenti con sono sostenute evitare da impossibili spese suno. Le a nes soldi «Non chiediamo mento». le lezioni invece sono apaga Ski; Mondolé comprensorio l’intero per giornaliero pass come lo ski così è gratuita assistenza nostra La lizzati. specia altamente fessionisti sicurezza pro con assoluta in lo sci sperimentare possano tutti checosì in che Italia, esistevanon figura prima sci, una sugli disabili ai specializzato all’assistente na carrozzi èin chi per guscio dal disabilità: di tipo ogni per eausili attrezzature adisposizione «Mettiamo visibilità». grande una oltre che dato 100ci ha iscritti no, nordico sci esnowboard alpi sci FISIP di disabili italiani Nevoso i Campionati vello Nel agonisitico. 2014 aPrato abbiamo organizzato ali gareggiare di consentirgli per scia già chi sostiene e sci allo avvicinandoli idisabili casa di «Porta fuori l’associazione ènata sportiva». disabili, ai sci dello nell’insegnamento specializzati maestri formazione di Piemonte della responsabile Bonavita, Simona maestra della tecnico supporto al Grazie le disabili. persone aiutare di desiderio il lo con per sci passione la unisse che aqualcosa èvenuto pensare ne sciistica naturale stazio auna vicino Abitando all’aperto. ma lontariato «Dopo pensione, la nel 2011, desideravo del fare vo lo epraticare sci. no sperimentare che voglio quei disabili tutti che e incoraggia sostiene Nevoso, Prato di Cuneo, zione dilettantistica sportiva disabili unita alla disabili unitaalla Come vi finanziate? Come vifinanziate? Come nasceDiscesaLiberi? Che assistenzaoffrite? Cosa faDiscesaLiberi?

[email protected] l’associazione l’associazione La volontà di La volontàdi le vite degli altri ; 01743341563 noi it scesaliberi. ( ASD Liberi di di presidente vulcanico èil to Repet Piemonte,in Lorenzo sione, lavoro per trapiantato G www.di ), associa ), : evento riuscitissimo con con : evento riuscitissimo - - - - - Discesa di - pen in chirurgo medico enovese anni, 68 doc, Barbara Autuori ------73 enneci enneci Punti luce troppo ravvicinati, parcheggi vuoti illuminati tutta la notte, lampioni puntati verso il mare e il cielo. L’inquinamento luminoso, un problema ambientale, economico, culturale che riguarda tutti.

74 Alla luce dei fatti iliardi di stelle, così tante Ma, considerato che si potrebbe rispar- da sembrare una nebbia miare oltre mezzo miliardo di euro che vela il cielo notturno. all’anno, forse ora i tempi sono maturi Così le descriveva Giacomo per rimettere sotto le luci della ribalta LeopardiM ne La ginestra. Il poeta di Re- – scusate il gioco di parole – e provare a n Paolo Volpini canati ammirava il fiume di stelle della risolvere un problema che è ambienta- nostra galassia dalle pendici del Vesuvio, le, culturale ed economico insieme. vicino a Torre del Greco. Una visione d’altri tempi a causa dell’inquinamento Pubblica luminoso che sopra le teste delle aree metropolitane, come appunto Napoli, illuminazione ma ancora di più Roma, Milano e tutta la Gli eccessi si notano ovunque: globi lu- Pianura Padana, fa scomparire dal cielo minosi che proiettano la luce in tutte le la Via Lattea sovrastata dall’eccesso di direzioni, punti luce troppo ravvicinati, illuminazione artificiale. parcheggi vuoti illuminati tutta la notte, lampioni e fari puntati persino verso il Problemi di spazio mare o le montagne. La recente pub- Produciamo troppa luce e ne orien- blicazione del nuovo atlante mondiale tiamo una gran parte dove non serve della brillanza artificiale del cielo not- a niente. Lo spreco è dunque la cau- turno, The new world atlas of artificial sa dell’inquinamento luminoso che night sky brightness, Sci. Adv. 2016 (è rende sempre più difficile l’attività di disponibile su Amazon anche il volume ricerca sui corpi celesti, di didattica in italiano dal titolo L’Atlante Mondiale e divulgazione di astronomi e astro- dell’Inquinamento Luminoso), realiz- fili. Le nuvole illuminate che riflet- zato da un gruppo guidato da ricercatori tono le luci della città evidenziano italiani, Fabio Falchi, Pierantonio Cin- quanta luce sia inutilmente rivolta zano e Riccardo Furgoni, ha evidenziato verso il cielo e le come l’Italia sia il paese industrializza- foto notturne ri- to in cui la qualità del cielo ha subito il prese dalla Sta- maggiore deterioramento. zione Spaziale Molto più illuminati di paesi come Internazionale, Francia, Gran Bretagna o Germania, per quanto affa- spendiamo circa il doppio per l’illu- scinanti nel mo- minazione pubblica e abbiamo molti strare a perdita punti luce pro capite in più, tanto d’occhio una ra- che sul territorio nazionale non esi- gnatela di città e stono aree completamente esenti strade, costitui- dall’inquinamento luminoso. scono una tangi- bile testimonian- A riveder le stelle... za di quanta lu- E le conseguenze non sono solo eco- ce viene diretta nomiche. Molti studi evidenziano, verso lo spazio. infatti, effetti negativi sull’organismo Qualche anno fa come, ad esempio, le alterazioni dei balzò alle crona- ritmi circadiani e della produzione di che la proposta Cieli bui nell’ambito melatonina, la cui diminuzione può Mappa della della famigerata Spending review. favorire l’insorgere di varie patolo- brillanza artificiale Purtroppo l’accoglienza non fu quel- gie. Sono note anche le conseguenze del cielo d’Europa (da The new la sperata, forse anche per un difetto sulla vegetazione e sugli animali che world atlas of di comunicazione che alimentò iro- subiscono una forte alterazione delle artificial night sky nie e critiche per un paventato ritor- attività diurne e notturne e la perdi- brightness, Sci. no a una sorta di nuovo Medioevo da ta dell’orientamento, talora causa di Adv. 2016) vivere nelle tenebre. morte (come per le tartarughe marine dell’energia elettrica. ❚ dell’energia elettrica. bolletta sulla più di risparmiando per “a rivederpotremo le tornare stelle”, illuminazione di impianti gli guando dove Ade e marciapiedi. strade serve, moderazione, con a illuminare, ciare verso- l’alto, rinun questo per senza rivolta luce oriflessa di percentuale la l’obiettivo del riduzione èla primario l’oscurità: affatto non implica oculata e razionale sicurezza un’illuminazione della fronte sul caso, ogni In contrario. dicono il più seri studi anzi, minalità, cri della ediminuzione illuminazione tra correlazione una confermato ha co dato statisti che nessun detto, infine, Va ole falene notturne). nascita alla tra cui www.astronomitaly.com cui tra web siti vari su trovare possono si astronomico ilConsigli per turismo si_solare_USA_2017 vulgazione.uai.it/index.php/Eclis http://di su osservarla per notizie Tutte Uniti. Stati le negli agosto 21 del Sole di èl’eclissino totale l’evento giorno: di dell’anvisibili di fenomeni in occasione anche L’astroturismo praticare può si Namibia. della il cielo che an Eccezionale Canarie. Arizona, Cile, grandi: più Hawaii, telescopi i realizzati stati dove sono quelli sono migliori icieli mondo del resto Nel discreto. cielo un vare tro ancora può Tosco-Emiliano si Sicilia edell’Appennino Calabria, Adige, Basilicata, Maremma, Alto Sardegna, di aree alcune in Italia In circo. un di sbiadita la tenda come espenti inquinati acieli abituato è ed città in vive chi tra adepti più sempre trovando sta nicchia L’astroturismo di da fenomeno vacanza. in almeno stellati Cieli del cielo Per amor astronomico. Il turismodiventa . . - - - - - , - - - - Scala nell’atomo della nell’atomo della materia o per le materia operle movimento non movimento non di casa dal progetto dell’architetto. progetto ❚ dal casa di dalla dell’elettrone sono stabiliti nel caso ivincoli movimento non il comela sembra: èlibero sca una di gradini come sui materia re della Kaufman Charlie di chenon (tranne nel esistono film l’ascensore, con perché cosa sa i mezzi piani stes gradino; ogni di dall’altezza autorizzati velli solo li su egiù su ci spostiamo le scale: facciamo come noi non Proprio quando può accedere. particella la d’energia acui dei livelli vietati posizioni, piccolo delle d’energia. sono, quantità Ci ta perciò, nell’infinitamente cer auna che corrispondono autorizzate traiettorie su nucleo, al ne solo non ma attorno può orbitare ovunque l’atomoCon c’entra? che cosa che l’elettro ci dice Bohr accessibili. olivelli valori continuo, solo esistono certi ma non èun dell’energia: essa quantizzazione sulla Planck Max tedesco del fisico scoperta la con diretta presa va, in elabora un’ipotesi alternati Bohr nel giusto modo le cose girare far per nell’universo. materia non Allora ci sarebbe nel perché non tempo se lo fossero sono stabili atomi gli non lo contempla: natura madre E questo e sparire. bile insta diventare modello, dovrebbe collassare, condo tale poverenucleo.parole In caderesul per l’atomo,finire se emettendo luce, deve forza per eperciò perdere energia l’elettrone nucleo, al orbitaMaxwell-Lorentz, attorno in di dell’elettromagnetismo e quelle Newton di meccanica della le secondo equazioni imbarazzante: sica alquanto matematico-fi contraddizione una con si osserva, tura na che quello con coerenti in sono,Rutherford infatti, nuovo dell’atomo, modello Bohr, di modello appunto. il elabora un quantistica, meccanica fondatorepadre della Nel ordine. con 1913cediamo e Niels Bohr,danese fisico pro Ma realtà. la molto come funziona di insomma dice ci scendere e scale le Salire particelle. delle fisica della piccolo, quello mondo al dell’infinitamente lo avvicina che singolare di qualcosa si nasconde giornaliero scendi chesali a prestito perché prendiamo il dietro vita, della « A scala ridotta A scalaridotta scale di casa il scale dicasail I è libero come dice un proverbio a proposito dei continui alti e bassi proverbio un dice ebassi alti a proposito dei continui le sale”, lee chi scende l mondo chi a scale, è fatto costante di Planck scienza sembra. Essere John Malkovich Essere infusa , per le scale le, per scale co Nobel per la chimica Ernest Ernest Nobel chimica la co per nel 1911proposta britanni dal atomica struttura della ristiche le Non caratte tutte incoerenza. qualche ancora patisce sole, al attorno che gira pianeta un di quello come atomico, nucleo al attorno dell’elettrone orbitale delne movimento matematica descrizio la infatti, All’epoca, reale di Patrice Poinsotte ). Nel cuo ). ------75 75 75 enneci enneci Dal teatro al cinema, alla Tv, oggi uno degli attori più amati dal pubblico delle fiction. Si presenta ai lettori di Nuovo Consumo il commissario Leonardo Cagliostro al secolo Lino Guanciale, il timido.

76Prova d’attore cchi blu, fascino indi- tutti i modi di farmi uscire dal gu- scusso, ma anche grande scio ma senza risultato. Per questo mi talento, nonostante una iscrissero a rugby, uno sport di squa- timidezza patologica che dra che mi ha aiutato molto, anche se Oporta dentro tuttora. «Da ragazzino – la mia vera salvezza è stata il teatro». n Maria Antonietta afferma Lino Guanciale, abruzzese, Quando si è avvicinato alla recita- Schiavina classe 1979, uno dei volti più amati zione? dal pubblico del teatro, del cinema, «Durante l’ultimo anno di superiori. delle fiction – ero un vero e proprio Recitando mi sentivo a mio agio: era disastro. La gente intorno a me mi come una terapia d’urto che mi im- spaventava, vivevo bene solo nel pediva di sfuggire al contatto con gli mio mondo, chiuso nei miei pensie- altri. L’esperimento funzionò e decisi ri, poco considerato dai miei com- che da grande avrei fatto l’attore, con pagni e ancora meno dalle ragazze grande disappunto di mio padre, me- che, proprio per quel mio modo di dico, che avrebbe voluto trasmetter- comportarmi, mi consideravano mi la sua passione». uno scorbutico con la puzza sotto il Poi che cosa accadde? naso». «Una volta capito che la mia era una scelta ponderata papà mi lasciò libero di scegliere la mia strada. E a 20 anni andai a Roma per iscrivermi all’Acca- demia Nazionale d’ Drammati- ca Silvio D’Amico». Una scuola tosta con un esame di ammissione altrettanto tosto. «Sì, ma non fu l’esame l’ostacolo più difficile. Nonostante l’esordio a teatro (Gigi Proietti mi chiamò per lo spet- tacolo Romeo e Giulietta), passavo molto tempo ad aspettare l’occasione giusta e i provini, che erano il mio ter- Ma come passava il suo tempo libero, rore, non andavano sempre bene. Al se non aveva amici con cui condivi- punto che pensai seriamente di tor- derlo? narmene a casa». «In solitudine. Dopo la scuola mi ri- Per la felicità delle sue fan non con- fugiavo in camera a leggere, immerso cretizzò i suoi propositi. in un mondo interiore dove non c’era «Mi feci forza e decisi di resistere. Do- posto per gli altri. Ero anche pieno di po tante difficoltà arrivarono le prime tic: alcuni mi sono rimasti, come lo particine. Fui scelto per i film Io, Don schiocco ripetuto delle dita, quello Giovanni, La prima linea, Vallanza- per intenderci che fa Enrico Vinci, sca e per la miniserie Una grande fa- l’imprenditore innamorato di Vanes- miglia: il mio primo ruolo importante sa Incontrada nella fiction Non dirlo in televisione. Sono stato fortunato, al mio capo (la serie di Rai1, andata ma ho avuto anche coraggio». in onda l’anno scorso, ndr). Un gesto I tic e le paure però non sono spariti. non previsto nel copione, aggiunto «No. Ma ho imparato a controllarli, poi dal regista che me lo aveva visto trasformando i difetti in pregi, tanto fare più volte». che oggi uso i tic come esercizi per la Come reagivano i suoi genitori alla concentrazione». chiusura del figlio verso il mondo È vero che non ha mai voluto cambia- esterno? re il cognome con un nome d’arte? «Con preoccupazione. Cercavano in «Verissimo. Durante un provino, il Don Matteo a momento il resta per Terence Hill molto fatto ha piacere, mi ma cosa La ne vedereproccio per pensavo. cosa ap un zione, solo di si ma ètrattato produ dalla contattato stato «Sono orgoglio». per dicevo nulla non va acasa anche più se possibile, sembrami nonmese, a fine arrivare facevonei momenti cui fatica ad in che, sicurezza economica anche una regalato ha mi successo sì.«Direi Il di provino». il subito perdere elasciai risposta mia biarlo. nemmeno” la “Non ci penso fu andava eche bene cam avrei dovuto non che Guanciale disse mi regista «Si tratta di una produzione Rai una di tratta «Si ravigliosamente». la film la priorità». ❚ nostra la caso Non ogni progetti. è in non nei èprevisto nostri matrimonio eun così bene «Per stiamo adesso coppia». ogni in avvenga che questo immagino ma svantaggi, ci sono poi anche degli vantaggio, è un dell’altro. aspetti li Per alcuni sono quel uno di e isuccessi siglia ci si- con si aiuta, Ci contrario. «Al Pession». come Valentina eGabriella Romani vede adue insieme bravemi attrici che paranormale eil giallo il tra metà Un e Giampiero Rigosi. relli Don MatteoalpostodiTerence Hill? bero presto protagonista dellaserie Cosa rispondeallevocichelavorreb- selfie. Èsoddisfatto? la fermaperchiederleautografie Ora lagentericonosceperstrada, al 27marzo. di 12puntatecheandràavantifino Cagliostro inLaPortaRossa,laserie panni delcommissarioLeonardo Adesso leièsuRai2,dovevestei Pensate disposarvi? problemi? di fare lostessolavoro nonvicrea bellissima moltotalentuosa.Ilfatto Antonietta (Bello),attriceoltre che po èfedelissimoaun’unicadonna, Per finire parliamod’amore. Da tem- , ispirata ai gialli di Carlo Luca Carlo di gialli ai , ispirata , un ruolo che me ricopre ruolo , un thriller eVe a ------Nel Play Station un abbonamento. ❚ abbonamento. un salve alcune funzioni premium device que si voi voglia qual siate esu - ovun rete via fruibili sonocomputer adesso centrale i file tutti èfatto: gioco Il Apple step Lo sfogliare. e piacevoli da visivamente gradevolissimi cataloghi in Plex che contengono ifile browser sito evia pre dal background solo in da agirà Media server Plex computer il sul si scarica lee seguendo istruzioni èPlex queste di semplici. soluzioni dunque urgono Una tutto Per gestire smartphone device di pia gamma sito di Plex sito di i dentro tutti cuore eci si buttano del sistema il che sarà primis In così. 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Insomma è non iservizi tutti per lastessa usare che visto decine diventare facilmente così sono password ele una richiede ne utilizziamo quella delle delle quella è un’altra critica voce complesse, questioni di semplice gestione di aproposito Sempre L’ultima password , www.lastpass.com tablet triplavù , ci si registra con username con , ci si registra smart tv smart ), , tablet , , un programmino che una volta installato volta che installato una programmino , un console complex [ multimediali e ci ha dotati di un’am di dotati eci ha multimediali www.plex.tv di password finale sarà installare l’applicazione installare sarà finale file smart Tv osmart Luca Carlucci che usate: smartphone che usate: che vogliamo condividere. vogliamo che per fruirne, siano essi computer, essi siano fruirne, per di gioco collegate alla Tv ( Tv alla collegate gioco di multimediali ovunque egli sia e sia e egli ovunque multimediali , AppleTv password si sceglie un computer di casa casa computer di un si sceglie ], cioè un software un cioè ], , è indicare aPlex , èindicare connesso alla rete. alla connesso : ogni servizio servizio : ogni multimediali presenti sul sul presenti multimediali . 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e - - - - , , 77 enneci consumi in scena di Giovanni Manetti

ono on air, da dicembre nei cinema e da gennaio an- che in televisione, gli spot della nuova campagna di Tirati Tim, nella doppia versione da un minuto e da 30 se- condi rispettivamente. La campagna ha come claim in ballo “èS bello avere tutto” ed è basata sul ballo, una forma di lin- 78 Universale, travolgente, guaggio ritenuta universale e con la caratteristica di esse- contagioso. Il ballo, la forma re contagiosa e travolgente, come contagiosa e travolgente vuole essere l’idea comunicata: quella di entrare nel “mondo di linguaggio usata da Tim Tim”, un mondo fatto di spensieratezza, divertimento, alle- per comunicare che gria, agilità, eleganza. E davvero travolgente è la breve storia “è bello avere tutto”. che viene proposta, che ha come protagonista un ballerino tedesco con il nome d’arte JustSomeMotion, star del web, impegnato in una danza ritmata e frenetica, ma allo stesso tempo elegante e swingata, che nella versione corta passa attraverso vari ambienti di un edificio, scende le scale, clicca sul tasto di un computer, mettendo così in moto vari altri ballerini che fino a quel momento stavano fermi, per giun- gere all’esterno e coinvolgere un numero sempre più grande di persone e portarle, come il pifferaio magico della fiaba, nel negozio Tim. Il motivo musicale è All night del disc jo- ckey e musicista austriaco Marcus Füreder, meglio noto con lo pseudonimo di Parov Stelar, pubblicato nell’aprile 2012 all’interno dell’album The Princess, il quale aveva anche pro- dotto un video a cui lo spot è ispirato. A rendere piacevole lo spot nella versione corta sono le stesse movenze del bal- lerino, agile, magro, con i pantaloni affusolati e un cappel- lo dalla tesa corta molto giovanile, che sembra davvero una molla e compie piroette che paiono impossibili. Nella versio- ne lunga (che si può vedere su YouTube), alternate alle mo- venze di JustSomeMotion, si vedono varie scene che hanno come protagonisti i soggetti più disparati che ballano negli ambienti più vari: casalinghe, impiegati, studenti e professio- nisti, marinai e calciatori, musicisti, Babbo Natale, ballerini vestiti con la divisa dei soldati imperiali di Guerre stellari con la corazza bianca, membri di una tribù con il gonnellino di rafia, i Blues Brothers, un astronauta, persino pinguini e robot, ciascuna scena ad illustrazione dei contenuti offerti. Fra le varie scene una, quella con i marinai, è stata girata sul sottomarino Toti, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Una caratteristica interessante è poi che le scritte in sovrimpressione che si leggono mentre si snocciolano le immagini della versione lunga dello spot non sono statiche, ma si muovono dinamicamente insieme ai ballerini, come se fossero una propaggine delle loro braccia e delle loro gambe. Il tutto si conclude con il pay off : “È bello avere tutto. Tim. I più grandi d’Italia”. ❚

libero pensiero di Elena Corsi del Consiglio non hanno proprio spara balle colossali spacciandole nulla da spartire col mio personale per “fatti alternativi” che dischiu- Gli alternativi punto di vista. Sono dati ogget- dono scenari alternativi. Eviden- «Chiunque può avere le sue opi- tivi e riscontrabili. In pratica, se temente questa formula funziona. nioni, ma non i propri fatti», di- mi ritengo Napoleone finirò pre- Ammettiamolo: chiunque preferi- cono saggiamente gli americani. sto in ospedale psichiatrico. E se sce ascoltare Lucignolo anziché il Chiaro: su questa tipologia di m’arrampico sugli specchi, per di- Grillo. Che però ci avverte: «In una dati c’è ben poco da discutere. mostrare che stavolta 2 più 2 può manipolazione di successo della La caduta del Muro a Berlino nel tranquillamente fare 5, la profes- mente, la persona non dice più novembre 1989 o l’incipiente cal- soressa mi darà comunque un 3. l’opposto di quello che pensa, ma vizie del quintultimo presidente Oggi il N.1 della politica globale pensa l’opposto di ciò che è vero». A SOLI AL MESE 1000 minuti 9 € 1000 SMS Promozione valida dal 2 marzo al 9 aprile 2017 3 Giga IL MESE COOPVOCE È UN MESE VERO!

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