La Subcultura Dello Yaoi/Boys' Love in Italia
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Corso di Laurea magistrale in Lingue e civiltà dell'Asia e dell'Africa mediterranea Tesi di Laurea La subcultura dello yaoi/Boys’ Love in Italia Omoerotismo, creatività e interazioni sociali nel fandom femminile Relatore Ch. Prof. Toshio Miyake Correlatore Ch. Prof. Pierantonio Zanotti Laureando Simone Benedetti Matricola 833001 Anno Accademico 2014 / 2015 INDICE 1.1 I fan, la convergenza dei media e la cultura partecipativa ............................. 1 1.2 La convergenza mediatica in Giappone: il media mix .................................... 6 1.3 Yaoi/Boys’ Love studies: lo stato dell’arte ..................................................... 13 1.3.1 L’approccio psicanalitico ................................................................................... 15 1.3.2 La rappresentazione delle minoranze sessuali .................................................. 18 1.3.3 Il discorso mediatico ........................................................................................ 20 1.3.4 L’approccio queer: lesbismo e fudanshi ............................................................. 22 1.3.5 Comunità e collettività nei dōjinshi BL e yaoi ................................................... 24 1.4 Propositi e metodo di indagine .................................................................... 26 2.1 Cenni storici: nascita e sviluppo del fenomeno ............................................ 30 2.1.1 Lo sviluppo del genere shōnen’ai ...................................................................... 31 2.1.2 Il coinvolgimento dei fan e la creazione dello yaoi ........................................... 35 2.1.3 La commercializzazione del Boys’ Love: JUNE e il boom commerciale del manga omoerotico ..................................................................................................................... 40 2.2 Il fandom giapponese femminile: la subcultura fujoshi ................................ 44 2.2.1 Rappresentazioni nei media: dalla metà degli anni Settanta ad oggi ............... 46 2.2.2 Giochi di fantasia nella realtà quotidiana ......................................................... 53 2.2.3 Comunicazione sociale: moebanashi ................................................................. 59 3.1 Cenni storici: l’arrivo della pop culture giapponese e la produzione omoerotica femminile .............................................................................................................. 63 I 3.1.1 Anime e manga: dal pericolo giallo alla rivalutazione ....................................... 63 3.1.2 La produzione omoerotica femminile: yaoi/BL, slash e originali ...................... 73 3.2 Il questionario sullo yaoi/Boys' Love in Italia ............................................... 81 3.2.1 Parte I - Dati sociodemografici ......................................................................... 82 3.2.2 Parte II - Attività di fruizione e produzione ...................................................... 84 3.2.3 Parte III - Il rapporto personale con lo yaoi/BL ................................................ 97 3.2.4 Parte IV - Il rapporto con gli altri ................................................................... 106 3.3 Un caso di studio ....................................................................................... 111 Limiti e spunti di ricerca futura ....................................................................... 123 Dati sociodemografici ...................................................................................... 124 Generalità ....................................................................................................... 125 In pratica - 1a parte ......................................................................................... 127 In pratica - 2a parte ......................................................................................... 129 Il tuo rapporto con gli altri .............................................................................. 131 Il tuo rapporto con lo yaoi/Boys' Love .............................................................. 133 II AVVERTENZA Il sistema di trascrizione seguito per la traslitterazione dei nomi e dei vocaboli della lingua giapponese è lo Hepburn, basato sul principio generale che le vocali siano pronunciate come in italiano e le consonanti come in inglese. In particolare si tengano presente i seguenti casi: ch è un’affricata come l’italiano «c» in cera; g è sempre velare come l’italiano «g» in gomma; h è sempre aspirata; j è un’affricata come l’italiano «g» in gennaio; s è sorda come nell’italiano sasso; sh è una fricativa come l’italiano «sc» di sciopero; u in su e in tsu è quasi muta e assordita; w è semivocalica perciò va pronunciata come una «u» molto rapida; y è consonantico e si pronuncia come «i» di ieri; z è dolce come in rosa; o come in zona, se iniziale. Il trattino lungo posto sopra le vocali ne indica l’allungamento, non il raddoppio. La lingua giapponese non distingue il genere maschile e femminile dei sostantivi. Per convenzione i termini giapponesi vengono resi in italiano al maschile. Fanno eccezione quelli riferiti in maniera univoca a donne: es. la geisha, la fujoshi. Seguendo l’uso nipponico, nel testo e nei riferimenti bibliografici in nota, il cognome precede sempre il nome nel caso vegano presentati autori giapponesi. III ABSTRACT Questa tesi si propone di indagare il fandom italiano relativo al fenomeno dello yaoi/Boys’ Love, originatosi in Giappone negli anni Settanta come prodotto della subcultura otaku. Nonostante spesso tra le stesse appassionate italiane questi due termini vengano utilizzati indiscriminatamente come sinonimi, in Giappone sono ben distinti. Infatti, si definisce yaoi quel genere di produzione amatoriale a carattere parodico prevalentemente creato da donne per un pubblico femminile, nel quale vengono rappresentati in relazioni romantiche non intenzionali personaggi maschili tratti da anime, manga e videogiochi; mentre si distingue il Boys’ Love (d’ora in poi BL) come equivalente di questo genere, ma con opere, storie e personaggi originali soprattutto di destinazione commerciale. Lo studio inizia con una panoramica sulle modalità mediante le quali le nuove tecnologie hanno cambiato le dinamiche di fruizione, produzione e ridistribuzione dei contenuti mediatici, trasformando gli appassionati appartenenti alle correnti subculturali in prosumer (al tempo stesso produttori e consumatori), dando vita a una nuova forma di cultura partecipativa “dal basso”. Inoltre, si introduce l’argomento principale dell’elaborato attraverso gli studi sullo yaoi/BL e i vari approcci (psicanalitico, rappresentazione delle minoranze sessuali, mediatico, queer e comunitario) utilizzati finora per spiegare questo fenomeno da più punti di vista in Giappone. Successivamente, si ripercorre l’evoluzione di un fenomeno ormai consolidato e non più subculturale, partendo dalle sue origini negli anni Settanta con la nascita del genere manga shōnen’ai 少年愛漫画 e con la comparsa dei primi grandi eventi di ritrovo che offrivano la possibilità di vendere e scambiare i propri lavori amatoriali negli anni Ottanta. Si procede poi con l’analisi della subcultura che si dedica al consumo e alla produzione di questo genere, in cui le fan giapponesi si identificano ironicamente come fujoshi (腐女子, lett. “donne avariate”). Una delle attività caratterizzanti di questa subcultura è il coupling o “accoppiamento”: l’interpretazione dei riferimenti impliciti al IV potenziale erotico-emotivo presente tra i personaggi delle opere commerciali e la loro re-immaginazione in storie omoerotiche per la ricerca di sentimenti di tipo moe. Il termine moe 萌え (dal verbo moeru, lett. “germogliare”; omofono di “bruciare”) è un neologismo gergale nato negli anni Novanta tra le subculture otaku, diventato un elemento della cultura di massa giapponese dell’ultimo decennio, e che nonostante sia ambiguo e di difficile definizione può essere riassunto come «una reazione euforica di affetto verso dei personaggi fittizi o verso loro rappresentazioni»1. Con queste premesse, si arriva a tracciare la storia dell’affermazione globale della pop culture giapponese e delle altre forme di produzione omoerotica maschile da parte del pubblico femminile, che hanno prodotto un terreno fertile per la ricezione di questa subcultura nel contesto socioculturale italiano. Infine, viene presentato il “Questionario sullo yaoi e il Boys' Love in Italia”, diffuso in rete su scala nazionale da giugno a ottobre 20152. Questo sondaggio è finalizzato all’analisi dei dati raccolti su un totale di 2.623 risposte per fornire un primo profilo delle fan italiane – di cui buona parte si definiscono yaoiste – e verificare le ragioni che le spingono a fruire/produrre il genere ed osservare, ove possibile, le eventuali differenze con le loro controparti nipponiche. Inoltre, per comprendere meglio questo fenomeno, si è deciso di effettuare dapprima un lavoro di intervista con dieci partecipanti del questionario e successivamente delle sessioni di osservazione partecipante condotte in un gruppo di tre fan da ottobre a dicembre 2015 a Venezia, opportunamente integrate nei risultati del questionario. Partendo dal presupposto che le yaoiste (e le fan che non si ritengono tali) esercitino le loro attività mediante lo yaoi/BL non solamente come strumento di fuga dalla realtà, ma soprattutto per riuscire a vivere serenamente la loro sessualità (slegata da pregiudizi e imposizioni di una società basata sull’egemonia maschilista), ho voluto delineare cosa