Società&Territorio

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Società&Territorio notiziario della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E PESCIA Spedizione in abb. post.- 70%. Filiale di Firenze SOCIETÀ&TERRITORIO n. 29 Maggio/Agosto 2010 IN QUESTO NUMERO: editoriale speciale montagna pistoiese 2 editoriale O ORI editoriale ERRIT T Servizi sociali e servizi educativi, la tecno- successive valutazioni, come un desiderio & logia e il restauro, la mostra e il progetto di condivisione, la speranza di una “supe- di ricerca; arte, lavoro, volontariato, co- riore” utilità di una determinata realizza- munità civile, comunità terapeutica o co- zione. Le ragioni di questo atteggiamento OCIETÀ munità religiosa. Il microcosmo della sono molteplici, ma tutte convergono nel- S montagna pistoiese è stato talvolta carti- l'assegnare alla nostra montagna, da par- na di tornasole, talvolta laboratorio di te nostra, un'attenzione speciale. Di que- analisi e di ricerca rispetto all'operare del- ste ragioni, una da esplicitare si riferisce la Fondazione nel corso degli anni. alla percezione dell'impatto che gli inter- La sintetica carrellata offerta dalle pagine venti della Fondazione producono sul ter- di questo numero del notiziario ne è effi- ritorio: che siamo a Orsigna o a Pavana, a cace testimonianza. Pontepetri piuttosto che a Treppio, la ca- Spazio naturale ampio e privilegiato per ratteristica ricorrente è sempre quella di un verso, la nostra montagna soffre gli al- una condivisione che va molto al di là del ti e soprattutto i bassi che caratterizzano semplice e formale riconoscimento del- i territori montani: dallo spopolamento al l'importanza del fare e del fare bene. Que- sopravvenire di altre culture, dal dinami- sto è giusto e naturale che avvenga, e in- smo delle attività locali agli scompensi in- fatti succede ovunque; ma dalla montagna frastrutturali, dallo sviluppo del turismo si ritorna ogni volta con un di più. Si ha bianco-verde ai problemi che derivano dai sempre l'impressione che quanto si è con- processi di deindustrializzazione. tribuito a realizzare non raccolga sempli- Sono molteplici i motivi per cui, quando si cemente l'adesione dei proponenti e del prendono in esame le proposte che ci arri- loro entourage, che siano associazioni, en- vano dalla nostra montagna, scatta, senza ti locali, istituti di varia natura o altro: si naturalmente influenzare le analisi e le ha invece l'impressione che venga coinvol- ta un'intera comunità. Così si scopre un ulteriore tassel- lo nel mosaico dei suoi fragili pregi: la montagna è per voca- zione zona di resistenza e riesce ancora oggi a custodire come be- ni preziosi valori che altrove, or- mai, appartengono soltanto alla memoria. In copertina: veduta del borgo di Spignana (foto di Danielle Anastasio). A fianco: Zoè Gruni 'Copricapo I 2006-2008’, stampa lambda su alluminio, 150x90cm. (Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia). 3 speciale montagna pistoiese - arte e beni artistici O arte e storia d’alta quota ORI ERRIT Sulla montagna, in special modo all'avvicinarsi boli della nostra montagna, il campanile della T dell'inverno, i luoghi di culto e le opere d'arte in chiesa di Santa Maria Assunta, proprio a Gavina- & essi conservate non sono esclusivamente asservi- na, è stato oggetto di un importante ciclo di la- ti all'esercizio di una tradizione, ma individuano, vori concluso nella primavera del 2007, quando è probabilmente, determinanti funzioni di aggre- stato finalmente presentato al pubblico nella sua OCIETÀ gazione, di consolidamento del tessuto sociale, di nuova, consolidata veste. L'ultimo intervento ef- S condivisione di uno scrigno di memorie storiche e fettuato sino ad allora sulla torre risaliva a quasi artistiche. Tra le opere di recupero finanziate dal- un secolo prima, quando la parte superiore della la Fondazione negli ultimi anni, menzioniamo cella campanaria fu rimessa in sesto in seguito al brevemente il totale rifacimento del tetto della crollo dovuto alla sventurata caduta di un fulmi- Nelle immagini, canonica adiacente alla chiesa di Santa Maria As- ne, alla fine del XIX secolo. I lavori dell'epoca, con- in senso orario: sunta a Piteglio: l'operazione ha interessato an- dotti utilizzando i disegni secenteschi elaborati la chiesa di S. Maria che i locali dell'appartamento sottostante e della per il rifacimento della struttura dopo i danni Assunta a Piteglio, il campanile della chiesa sala parrocchiale, luoghi vivi di una chiesa fonda- causati dalle battaglie tra Francesco Ferrucci e le di S. Maria Assunta ta con buona probabilità intorno al XIII secolo e a truppe del principe di Orange, interessarono tut- a Gavinana ed un interno della lungo oggetto di rimaneggiamenti e revisioni. La tavia solo la parte superiore del campanile, trala- chiesa dei Santi Maria chiesa, a navata unica coperta da volta a botte, sciando del tutto la parte e Isidoro a Pontepetri. sorge sulla rocca, nella parte più alta del paese, ed sottostante, molto più anti- è fiancheggiata da un campanile che, anticamen- ca. Contestualmente ai lavo- te, fu una torre di avvistamento. Nel luglio del ri sul campanile, il comples- 2007, invece, in concomitanza con la tradiziona- so parrocchiale è stato inte- le festa di Sant'Anna a Pontepetri, si sono conclu- ressato dal rifacimento del- si i lavori di restauro e recupero estetico-funzio- l'impianto elettrico e dall'in- nale della chiesa dei Santi Maria e Isidoro, a inte- stallazione di un sistema pa- grazione dei lavori di recupero delle aree esterne rafulmine. intrapresi già nel 2006. L'esecuzione delle opere è Lavori in corso anche intorno stata seguita con partecipazione e interesse dal- alla chiesa di San Basilio a la popolazione della frazione di San Marcello, Prunetta, luogo incastonato presente all'inaugurazione insieme a numerosi sull'ideale crocevia tra la curiosi e turisti; si è trattato di un recupero com- montagna di Marliana e plessivo che ha comportato la ripavimentazione quella di Piteglio: un contri- in cotto della chiesa, la sistemazione degli into- buto della Fondazione ha naci degli altari e la tinteggiatura degli edifici at- permesso il completo re- tigui alla canonica. La chiesa, esistente sin dalla stauro del manto di copertu- fine del Seicento come oratorio intitolato alla ra della chiesa, interamente Beata Vergine Maria, fu elevata a chiesa parroc- chiale nel 1785, nel quadro delle riforme del ve- scovo Scipione De' Ricci, che la resero così indi- pendente dalla pieve di Gavinana. E uno dei sim- 4 speciale montagna pistoiese - arte e beni artistici O ORI ERRIT T sostituito da una superficie in lastre di rame. Nel comune di Piteglio, concepito dallo stesso inge- & luogo in cui oggi sorge la chiesa esisteva, già da gner Pellegrino Antonini negli anni Venti del XIX prima del 1500, un piccolo oratorio, successiva- secolo con l'obiettivo di renderlo fulcro delle ce- mente ampliato ed elevato al rango di parrocchia lebrazioni dedicate al santo, indette per la dome- OCIETÀ nel quadro delle riforme del solito Scipione De' nica più vicina al 20 agosto e tutt'oggi celebrate S Ricci: alla nuova parrocchia venne ceduto parte con una partecipatissima festa popolare annual- del territorio scorporato alla pieve di Piteglio. Pro- mente organizzata nel prato circostante l'edificio. seguendo idealmente il cammino attraverso la L'oratorio, sormontato da una cupola semisferica vallata, segnaliamo poi il completamento del re- e sorretto da una struttura inferiore a pianta ot- stauro pittorico e conservativo degli affreschi del- tagonale, rappresenta un unicum nell'architettu- la cinquecentescachiesa dei SS. Domenico e Fran- ra sacra della Montagna pistoiese. Un'altra testi- cesco a Popiglio, riaperta nell'agosto di quest'an- monianza dell'arte ottocentesca sottratta alle Sotto: no al termine di un lungo percorso di lavori. I re- sferzate del tempo grazie al contributo della Fon- un interno della chiesa di San Bartolomeo stauri, cominciati nel 2009 grazie a un finanzia- dazione è il bel crocifisso ligneo conservato nella a Cutgliano. mento della Fondazione, hanno interessato tutto chiesa parrocchiale dei SS. Maria e Frediano a Pa- In basso: la chiesa di San Basilio l'apparato decorativo interno, costituito dagli af- vana, nuovamente esposto allo sguardo di fedeli a Prunetta. freschi presenti su tutta la parete del presbiterio e curiosi nel luglio di quest'anno. La parrocchia In basso a destra: l’oratorio di San Pellegrino e dagli stucchi, lesene, cornici e colonne dell'alta- pavanese sta portando avanti da tempo, con il so- ai Monti, presso Piteglio. re maggiore, anneriti dal tempo e dal fumo delle stegno del nostro ente, un programma comples- candele. Attenzione partico- sivo di risanamento della chiesa, della canonica e lare è stata riservata alla lu- dei beni artistici in esse custoditi, in un'ottica di netta centrale, raffigurante diffusione e compartecipazione. Segnaliamo infi- il Santo Padre con Santa Ca- ne il recupero del più antico degli organi a canne terina e San Francesco e della Montagna pistoiese, uno strumento costrui- Santa Chiara con San Dome- to nel 1626 da Ravani di Lucca e conservato nel- nico ai lati: le operazioni di la chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano. Gli in- recupero hanno riportato al- terventi hanno comportato il rifacimento del so- la luce la composizione pit- miere, ossia della camera lignea che fornisce aria torica originaria, nei secoli alle canne, e una revisione dell'intero corpo dello intaccata da ridipinture che strumento, in discreto stato di conservazione ma ne avevano sostanzialmente del tutto insoddisfacente sul piano della resa so- modificato i caratteri inizia- nora ai fini di un effettivo utilizzo per esecuzioni li. A epoche più prossime ai musicali. Realizzato tra il 1626 e il 1627, l'appa- nostri giorni appartengono rato funzionale dell'organo fu sostanzialmente altri due lasciti riportati a modificato dalla storica ditta Agati-Tronci di Pi- nuova luce grazie all'interes- stoia nell'ultimo decennio del XIX secolo: uno dei samento della Fondazione.
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