Cronache Della Ferrovia Porrettana 2011-2016

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Cronache Della Ferrovia Porrettana 2011-2016 ASSOCIAZIONE STORIA E CITTÀ GRUPPO DI STUDI ALTA VALLE DEL RENO Pistoia Porretta Terme (Bo) Cronache della Ferrovia Porrettana 2011-2016 Documenti, eventi e pubblicazioni per la valorizzazione della Ferrovia Porrettana a cura di Andrea Ottanelli e Renzo Zagnoni Cronache della Ferrovia Porrettana 2011-2016 Documenti, eventi e pubblicazioni per la valorizzazione della Ferrovia Porrettana a cura di Andrea Ottanelli e Renzo Zagnoni ASSOCIAZIONE STORIA E CITTÀ GRUPPO DI STUDI ALTA VALLE DEL RENO Pistoia Porretta Terme (Bo) Documentazione fornita da Andrea Ottanelli: 6, 18-26, 28-30, 33, 37-44, 46-49, 51-63 Simone Pacini: 34 Samuele Pesce, Legambiente Pistoia: 7-17, 27, 35-36 Pro Loco Piteccio: 50 Luigi Pulcini: 31 Renzo Zagnoni: 45 In copertina: stazione di Pistoia, treno storico. Foto Stefano Di Cecio, 2014 Eventuali lacune o mancanze sono dovute unicamente alla difficoltà di reperimento dei materiali e del tutto involontarie. Progetto Transapp 2015-2016 Composizione: Pretesto, Pistoia Stampa: Il Papyrus, Pistoia giugno 2016 4 Introduzione Nel 2011 con l’annuncio dei tagli di alcune corse dei treni nella tratta Pistoia- Porretta Terme ha avuto inizio un particolare “percorso” partecipativo promosso inizialmente da associazioni culturali e di volontariato e da singoli cittadini in difesa del servizio lungo la linea e, quindi, della linea stessa. Percorso che si è sviluppato con manifestazioni, incontri, dibattiti, studi e pubblicazioni che hanno coinvolto anche gli enti locali come i comuni di Pistoia, Granaglione e Porretta Terme, l’am- ministrazione provinciale di Pistoia, la Regione Toscana, i rappresentanti locali dei partiti e alcuni operatori economici della zona. In questi anni è emerso così la cura e l’attenzione che le comunità locali hanno, a va- rio livello, verso la ferrovia Porrettana da anni, fra l’altro, oggetto di ricerche, studi e volumi sulla sua storia e il suo patrimonio architettonico e archeologico industriale. Sono anche sorti comitati che hanno compiuto studi sulla frequenza delle corse e sulla loro migliore redistribuzione in base alle esigenza delle popolazioni e di coloro che, come pendolari, si servono della Ferrovia per i loro spostamenti. In ogni occasione emergeva, costantemente, una consistente partecipazione, attiva, alle iniziative, agli incontri e ai dibattiti pubblici che coinvolgeva la popolazione del versante pistoiese e bolognese in una logica di superamento dei confini amministra- tivi e delle diverse componenti politiche delle amministrazioni coinvolte. Dal dibattito e dalla discussione è emersa la necessità di difendere la linea ferroviaria e il servizio ma anche il bisogno di rivalorizzarla, renderla più completa e importante per i due versanti, portando gradatamente a modifiche nelle scelte e nell’atteggia- mento della Regione Toscana, con la gestione dell’assessore alle Infrastrutture e tra- sporti Vincenzo Ceccarelli. Si definiva così un progetto complessivo che prevedeva la Porrettana come asse por- tante del servizio di trasporto pubblico, di persone e merci, tra la Montagna Pistoiese e Bolognese e la pianura Firenze-Pistoia da un lato e Bolognese dall’altro e la sua valorizzazione come struttura fondamentale per un turismo ecologico e sostenibile, in rapporto anche con l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Si sono studiati e progettati nuovi mezzi di trasporto, nuove cadenze orarie e ela- borato progetti di valorizzazione turistica delle località servite dalla linea e della Ferrovia stessa con le sue opere d’arte. Il “percorso” iniziato nel 2011 in soli cinque anni si è consolidato e strutturato, ed è divenuto luogo di incontro permanente di enti locali, associazioni, Pro Loco, studiosi e ricercatori e centro di elaborazione di idee e progetti. Questa pubblicazione, senza pretesa di essere esaustiva, vuole dar conto di questa volontà e di questo impegno e intende ringraziare tutti coloro che, in modi diversi e adeguati alle loro possibilità, hanno dedicato risorse, tempo e impegno per la con- servazione e valorizzazione della Ferrovia Porrettana. Andrea Ottanelli – Renzo Zagnoni 5 6 2011 7 8 9 10 11 12 13 14 Comitato “Viva La Porrettana Viva” Il cartaceo del blog La Voce della GENTE DELLA MONTAGNA Gente di Montagna (dell’Appennino Tosco Emiliano) è chi è nato e cresciuto in queste zone, chi ci vive o chi ha vissuto per un periodo, chi ci trascorre le vacanze, ma anche tutti coloro che semplicemente questo territorio c’è l’hanno nel cuore. La STORIA I tagli e la nascita del Comitato Dallo scorso Febbraio, con l’alibi dei tagli ai trasporti pubblici da parte del governo centra- le e senza minimamente pensare di ridurre o tagliare gli sprechi, la Regione Toscana, com- plici Provincia e Comune di Pistoia, ha deciso che la storica Ferrovia Porrettana dovesse es- sere oggetto di una “rimodulazione”. Premes- so che si è subito inteso che era l’ennesimo parolone in politichese che portava intrinseco dentro di sé l’avviso dell’ennesima fregatura per il povero cittadino, in pratica questo ha significato togliere 12 treni, tra l’altro i più frequentati, per sostituirli con delle coppie di bus, uno che percorre la ss 66 e uno la ss 64. La cosa è parsa subito assurda a chiunque avesse mai visitato almeno una volta questo territorio e si è subito capito che si trattava di un raggiro operato ai danni dei cittadini ed utenti diretto a favorire l’azienda di trasporto Copit in forte deficit di bilancio. Come era prevedibile, il bus a causa delle condizioni difficili di traffico e in inverno del manto stradale, non garantisce affatto la pun- tualità e questa rimodulazione, aggravata da orari assurdi e mancate coincidenze, si è tra- dotta in un effettivo taglio del 55%. Situazione che costringe chi deve timbrare un cartellino o entrare a scuola in orario a trovare altre solu- zioni di trasporto. Nei fatti, semplicemente la gente va in auto, quindi dove c’era un treno adesso abbiamo 2 bus vuoti e qualche decina di auto, con quel che ne consegue in merito di ricadute sul traffico e sull’inquinamento am- bientale. Per non parlare della ricaduta economica su una zona (già disagiata e messa a dura pro- va dalla recente crisi economica) che traeva linfa vitale da un bacino di turisti, di escursio- nisti, di bambini dei centri estivi, che usava- no il treno per raggiungere località come San Mommè, Pracchia, Castagno, e che si vedono i cittadini davanti al fatto compiuto senza un mitato di cittadini, Toscani ed Emiliani, di Cit- adesso scoraggiati e si dirigono su altre mete. minimo di concertazione. tà e di Montagna (Comitato Viva la Porrettana La cosa che fa più male in assoluto è vedere Da subito abbiamo assistito ad un’ondata Viva ) che si prefigge di ottenere un servizio le cose andare esattamente alla rovescia di ciò emotiva nelle persone, una vera e propria re- treni dignitoso e concordato con gli utenti. che direbbe il buonsenso, per anni abbiamo azione di orgoglio, di sdegno, incredulità, di atteso che la nostra Ferrovia Porrettana fosse sconcerto trasversale ai nostri paesi e città, La risposta della politica valorizzata e rilanciata per ridare un po’ di os- da Pistoia a San Marcello, a Porretta Terme a sigeno a queste località già afflitte da disagi, prescindere dal campanilismo e dalle idee po- Si sono fatte assemblee, manifestazioni e crisi economica e conseguente spopolamento. litiche. Ci siamo infatti ritrovati tutti assieme incontri con le istituzioni. L’atteggiamen- Per non parlare del modo prepotente e arbi- in piazza a manifestare per la prima volta il 19 to della politica in generale è sempre stato trario con cui si è agito, ovvero si sono messi di febbraio e pochi giorni dopo è nato un co- di mostrarsi schierati sulle nostre posizioni 1 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 2012 PISTOIA – Ferrovia Porrettana patrimonio dell’umanità: torna attuale l’idea di candidare la storica linea ferroviaria di collegamento fra i due versanti della montagna – pistoiese ed emiliano – a bene Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Ad avanzare la proposta sono stati gli enti, le istituzioni e le associazioni dei comuni interessati dalla tratta ferroviaria nell’ambito di un incontro al quale Confcommercio ha partecipato nei giorni scorsi per mettere in luce gli interessi dei residenti e delle imprese sul territorio. Valorizzare la ferrovia, sia dal punto di vista della promozione turistica, sia per quanto riguarda la qualità del servizio quotidianamente offerto: questo il tema messo in evidenza dall’associazione, allo scopo di mantenere un collegamento costante fra le varie aree montane per favorire lo spostamento di residenti e turisti e, al contempo, conferire una maggiore attrattività a tutto il territorio. Bene quindi per Confcommercio l'attribuzione di un valore storico e culturale riconosciuto a livello mondiale in grado di dare slancio all’intero territorio coinvolto, anche attraverso la promozione di convenzioni e pacchetti turistici. “Nel contempo però – scrive Confcommercio in una nota – è necessario intervenire con misure mirate a migliorare la ferrovia, sia sotto l'aspetto strutturale, sia per quanto riguarda le modalità del servizio. La Porrrettana deve infatti rappresentare sempre uno dei principali mezzi di trasporto di persone e merci da un versante all'altro dell’Appennino e non può più correre il rischio di restare chiusa, così com'è accaduto nei mesi scorsi, a causa di eventi naturali quali le frane”. “Serve passare dalle parole ai fatti – afferma Rolando Galli, presidente del Consorzio Turistico APM di Confcommercio – la ferrovia non deve rappresentare un fine bensì un mezzo con il quale facilitare il trasporto di turisti e visitatori da un lato all’altro dell’Appennino, favorendo così la frequentazione di queste bellissime zone, favorendo il trasporto dalle stazioni alle varie località della montagna attraverso un servizio di autobus o pulmini navetta in modo da poter moltiplicare le destinazioni servite attraverso la ferrovia”. “Crediamo fortemente in questo progetto– prosegue Galli – e come noi lo fanno gli enti e le istituzioni del versante emiliano che hanno dimostrato la massima disponibilità a collaborare.
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