Studi E Ricerche 8
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STUDI E RICERCHE 8 GERARDO NICOLOSI LA PROVINCIA DI SIENA IN ETÀ LIBERALE REPERTORIO PROSOPOGRAFICO DEI CONSIGLIERI PROVINCIALI 1866-1923 COLLANA «STUDI E RICERCHE» DIPARTIMENTO DI SCIENZE STORICHE GIURIDICHE POLITICHE E SOCIALI DI GIPS 2003 Direttore responsabile: Maurizio Degl’Innocenti (Direttore del Dipartimento) Impaginazione e redazione: Roberto Bartali, Silvio Pucci Dipartimento di Scienze storiche, giuridiche, politiche e sociali Via P.A. Mattioli, 10 - 53100 Siena Tel. +39/0577/235295 | Fax +39/0577/235292 Web page: http://www.unisi.it/digips e-mail: [email protected] | [email protected] INDICE ABBREVIAZIONI ............................................................................................ 7 PREMESSA.................................................................................................... 9 INTRODUZIONE ............................................................................................ 23 1. Organizzazioni e lotta politico-amministrativa. Le elezioni pro- vinciali a Siena.................................................................................... 23 2. Analisi sociologica della rappresentanza provinciale...................... 118 APPENDICE STATISTICA ................................................................................ 145 1. Circondari, mandamenti, comuni. Riparto dei consiglieri da eleggere in base alla popolazione residente (1) ............................... 145 2. Circondari, mandamenti, comuni. Riparto dei consiglieri da eleggere in base alla popolazione residente (2) ............................... 147 3. Cronologia anagrafica dei mandamenti........................................... 148 4. Ufficio di Presidenza.......................................................................... 160 5. Deputazione provinciale.................................................................... 161 REPERTORIO PROSOPOGRAFICO DEI CONSIGLIERI PROVINCIALI....................... 165 INDICE DEI NOMI ......................................................................................... 343 ABBREVIAZIONI Archivio Centrale dello Stato ACS cpc Casellario Politico Centrale Archivio di Stato di Siena ASS P Prefettura GdP Gabinetto di Prefettura GPA Giunta Provinciale Amministrativa Archivio dell’Amministrazione AAPS Provinciale di Siena Archivio dell’Università AUSS degli Studi di Siena Archivio Arcivescovile di Siena AAS Archivio Comunale di Sinalunga ACSin Archivio Comunale di Montalcino ACMont cat. categoria b; bb. busta/e f. filza fasc. fascicolo 7 PREMESSA L’idea di una ricerca di carattere storico-istituzionale sull’Am- ministrazione Provinciale di Siena prende corpo tra il 1992 ed il 1993 nell’ambito dell’insegnamento di Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici dell’allora corso di laurea in Scienze Politiche, tenuto a Siena da Fabio Grassi Orsini. La ricerca trae origine dall’assegnazione di due tesi di laurea svolte da me e dalla dott.ssa Laura Meucci volte a coprire il periodo che va dall’unità al 1913, alle quali se ne aggiunse una terza che estendeva l’osservazione sino al primo dopoguerra e all’avvento del fascismo, discussa dal dott. Paolo Bonsi1. È necessario ricordare anche che un contributo sostanziale alla ricerca fu dato dai lavori di riordino dell’archivio storico della Provincia di Siena, affidati alla cura di Lucia Nardi e Federico Valacchi2. L’obiettivo originario della ricerca si inseriva nel quadro di una rivalutazione del ruolo politico e amministrativo svolto dalle Pro- vince in età liberale, per il conseguimento del quale si è innanzitutto proceduto ad uno studio istituzionale dell’ente, all’individuzione della sua posizione nell’ordinamento amministrativo dello Stato e delle sue effettive funzioni e competenze. Il termine rivalutazione non ha qui nulla di scontato: se ci fossimo lasciati condizionare, infatti, dal lungo e controverso dibattito dottrinale sull’opportunità o meno dell’esistenza della Provincia in Italia – dibattito che prati- camente ha accompagnato la vita dell’ente dalla sua nascita sino ad oggi – probabilmente la ricerca si sarebbe fermata dopo pochi passi. Eviteremo di affrontare questo argomento, sul quale esiste una ricca letteratura di storia delle istituzioni e del diritto amministrativo, ma ricordiamo soltanto che la Provincia è stata spesso considerata come 1 L’amministrazione provinciale di Siena. Per uno studio della classe dirigente, tesi di laurea di Laura Meucci (1865-1888); Gerardo Nicolosi (1889-1913); Paolo Bonsi (1914-1922), a. a. 1994-95, relatore prof. Fabio Grassi Orsini, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Giurisprudenza, Corso di Laurea in Scienze Politiche. 2 Poco dopo la discussione delle tesi fu infatti pubblicato L’Archivio dell’Am- ministrazione provinciale di Siena. Inventario della sezione storica, a cura di Lucia Nardi e F. Valacchi, Siena 1995 9 un qualcosa di fittizio nel nostro ordinamento amministrativo, tanto che ben si addice il titolo di un intervento di Onorato Sepe ad un recente convegno sul tema, della Provincia come un «soggetto giuri- dico appassionante e sfuggente»3. In realtà, fu un autorevole precedente a giocare a nostro vantag- gio e cioè i risultati conseguiti dalla ricerca condotta da un gruppo di studio facente capo all’Università di Lecce – anche questa promossa e coordinata da Fabio Grassi Orsini - sulla Provincia di Terra d’Otranto (1861-1923), che oltre a costituire, ad oggi, uno dei pochi, consistenti lavori nell’ambito della «povera» storiografia sulle Province in Italia, si è guadagnata «sul campo’ il privilegio di imporsi un po’ come modello di lavoro d’équipe, di ricomposizione di un ampio sistema di fonti ed in cui la sensibilità archivistica si è coniugata con quella della ricerca storica pura, un aspetto questo che non riterrei secondario e che è ben sintetizzato in un passo delle pagine introduttive del libro che venne poi pubblicato, che «non ha l’ambizione di essere un lavoro storico, ma certamente è il frutto di una ricerca storica e costituisce uno stru- mento intermedio di orientamento per la consultazione delle fonti per la storia dell’amministrazione provinciale»4. Non di meno, in tempi non sospetti in cui profeti e cultori delle tecnologie informatiche si contavano sulla punta delle dita, soprattutto nel campo archivistico e delle discipline contemporaneistiche, quella ricerca ebbe il merito di prevedere la costruzione di un data-base capace di raccoglierne i risul- tati e di rispondere in merito agli atti del consiglio provinciale, alle cariche assunte in seno all’amministrazione, all’anagrafica consiglieri o alle fonti, ecc5. Sempre tra le pagine introduttive del volume sulla Provincia di Terra d’Otranto è possibile leggere che «di fatto le amministrazioni provinciali, al di là di ogni competenza formale decretata per legge, avevano finito con svolgere un ruolo centrale nello sviluppo econo- mico e sociale del paese, come laboratorio del ceto politico regionale e nazionale e, tramite questo, come raccordo e mediazioni dei bisogni locali con la grande politica nazionale»6. Sulla base di questa constata- zione, andava configurandosi anche riguardo a Siena la possibilità di contribuire alla definizione politica e sociologica della classe dirigente 3 Intervento al convegno Le Provinnce in Italia: fonti, storie e prospettive, Lecce, 12 e 13 dicembre 2002. 4 F. Grassi Orsini, in Per una storia delle Amministrazioni Provinciali Pugliesi. La Provincia di Terra d’Otranto (1861-1923). Ricomposizione delle fonti e costruzione di una banca dati, a cura di Maria de Giorgi, Lacaita, Manduria 1995, p. XI. 5 In particolare per il sistema informativo si veda l’intervento di S. Spagnolo, pp. 67-78, in Per una storia…, cit. 6 Ibidem, Maria De Giorgi, p. 6. 10 attraverso un’osservazione della componente degli amministratori provinciali, un contesto poco indagato dalla storiografia politica, e che tuttavia proprio in relazione al caso specifico senese ha posto la soluzione di un preliminare problema di ordine metodologico. Il nodo da sciogliere è stato quello dell’estendibilità del modello leccese, e non tanto per gli aspetti puramente tecnici della ricerca, ai quali questa, se pur attraverso autonomi percorsi ha guardato, quanto per quelli più sostanziali relativi alla possibile esistenza di una diversità tale tra i due contesti provinciali da invalidare, nel caso senese, l’affermazione di cui sopra. La grande varietà di situazioni locali e la diversifica- zione delle realtà socio-economiche che hanno caratterizzato l’Italia liberale imponevano una dovuta cautela in merito, tanto più che in quelle stesse pagine è possibile leggere che «maggiore peso acquista poi tale funzione nella storia delle amministrazioni provinciali meri- dionali, in considerazione del cammino lento e graduale compiuto dal Mezzogiorno nel processo di superamento degli squilibri interni alla struttura socio-economica postunitaria»7. Ed in misura maggiore andavano poi tenuti nel debito conto i differenti percorsi politici ed istituzionali degli stati pre-unitari, con ovvio riferimento al loro assetto amministrativo. Riguardo a ciò, l’impatto con il caso di Siena non è stato facile, nel senso che i dubbi fomentati dalla dottrina sulla fragilità originaria dell’ente-Provincia, sulla sua natura ibrida e non «naturale», sulla coincidenza con una circoscrizione periferica dello Stato e, di conseguenza, sulla sua limitata importanza portavano alla considerazione della posizione di assoluto rilievo che nel conte- sto senese ha avuto ed ha l’istituzione comunale, ente naturale per eccellenza, e la municipalità.