PIANO OPERATIVO Ai Sensi Della LR 65/2014

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PIANO OPERATIVO Ai Sensi Della LR 65/2014 PO COMUNE DI RAPOLANO TERME Provincia di Siena PIANO OPERATIVO ai sensi della LR 65/2014 Comune di Rapolano Terme Alessandro Starnini Sindaco Elisa Morbidelli Assessore all'Urbanistica Responsabile del procedimento Sauro Malentacchi Garante dell'informazione e Partecipazione Marco Anselmi Ufficio di piano Gabriele Giardini Progettazione Urbanistica – Valutazione Ambientale Strategica Laura Tavanti Collaboratori alla progettazione Silvia Bertocci Desirè Gambini Patrizia Sodi AVVIO DEL PROCEDIMENTO DOC.A Relazione (art.17 LR 65/14, art.20-21 Disciplina di PIT/PPR) Comune di Rapolano Terme PIANO OPERATIVO AVVIO DEL PROCEDIMENTO Premessa .............................................................................................................................................................. 2 1. QUADRO DI RIFERIMENTO GENERALE ................................................................................................................ 4 1.1.Riferimenti normativi ..................................................................................................................................... 4 1.2.Il procedimento di formazione del Piano Operativo ...................................................................................... 6 1.3.Contenuti e forma del Piano Operativo (PO) ................................................................................................. 8 1.4.I contenuti del documento di avvio del procedimento ................................................................................ 10 2. DISCIPLINA URBANISTICA SOVRAORDINATA ................................................................................................... 12 2.1.PIT / PPR La disciplina del Piano Paesaggistico ............................................................................................ 12 2.1.1. Scheda d’ Ambito di Paesaggio n. 14 “Colline di Siena” ...................................................................... 14 2.2. Il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della provincia di Siena ........................................................ 25 2.3. Rapporto con altri piani e/o programmi ..................................................................................................... 47 3. PIANIFICAZIONE COMUNALE VIGENTE ............................................................................................................. 48 3.1. Stato della pianificazione ............................................................................................................................ 48 3.2.Il Piano Strutturale ....................................................................................................................................... 52 3.3.Il Regolamento Urbanistico .......................................................................................................................... 57 4. QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO PRELIMINARE ................................................................................ 64 4.1. La ricognizione del patrimonio territoriale .................................................................................................. 64 4.2.Individuazione e disciplina dei beni paesaggistici e architettonici ............................................................... 90 4.3.Approfondimenti del quadro conoscitivo .................................................................................................... 95 4.4.Il monitoraggio del Regolamento Urbanistico vigente ................................................................................. 98 5. QUADRO PREVISIONALE STRATEGICO ............................................................................................................ 105 5.1 Gli obiettivi del Piano Strutturale Intercomunale (PSI) .............................................................................. 105 5.2.Contenuti del quadro strategico e obiettivi specifici del Piano Operativo ................................................. 108 5.3.Metodo e criteri per la “perimetrazione del territorio urbanizzato” ......................................................... 110 5.4 La perimetrazione del territorio urbanizzato nell’avvio del procedimento ............................................... 113 5.5.Individuazione dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee ........................................................... 116 5.6. Ambiti di pertinenza dei centri / nuclei storici e dei nuclei rurali ............................................................. 119 5.7.Le trasformazioni esterne al territorio urbanizzato ................................................................................... 121 6. PERCORSO PARTECIPATIVO............................................................................................................................. 126 6.1. Dall’informazione alla partecipazione, il processo partecipativo .............................................................. 126 6.2.Enti ed Organismi pubblici coinvolti nella richiesta di Contributo tecnico ................................................ 128 6.3.Enti ed Organismi pubblici competenti all’emanazione di Pareri, Nulla osta o Atti di assenso ................. 129 6.4.Termine per l’acquisizione degli apporti tecnico conoscitivi ..................................................................... 129 Comune di Rapolano Terme PIANO OPERATIVO Guida sintetica alle sigle e agli acronimi utilizzati nel testo L (Legge) D.Lgs (Decreto Legislativo) LR (Legge Regionale) DM (Decreto Ministeriale) DPGR (Decreto Presidente Giunta Regionale) DCC (Delibera Consiglio Comunale) DGC (Delibera Giunta Comunale) DGR (Delibera di Giunta Regionale) BURT (Bollettino Ufficiale Regione Toscana) PIT (Piano regionale di Indirizzo Territoriale) PPR (Piano Paesaggistico Regionale) PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) PSI (Piano Strutturale Intercomunale) PS (Piano Strutturale) PO (Piano Operativo) RU (Regolamento Urbanistico) PAI (Piano di assetto idrogeologico) PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) QC (Quadro Conoscitivo) TU (Territorio Urbanizzato) NTA (Norme Tecniche di Attuazione) UTOE (Unità Territoriali Organiche Elementari) RA (Rapporto Ambientale di VAS) VAS (Valutazione Ambientale Strategica) 1 RELAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO Comune di Rapolano Terme PIANO OPERATIVO Premessa Il comune di Rapolano Terme è dotato di Piano Strutturale vigente approvato nel 2005 con DCC n. 27 del 31 Marzo, ai sensi della L.R.5/95 e di Regolamento Urbanistico approvato nel 2009 con DCC n. 28 del 15 aprile, ai sensi della L.R.1/05. Successivamente, nel 2010, è stata elaborata una variante generale al Regolamento Urbanistico, approvata con DCC n. 4 del 7 febbraio 2011 e una variante puntuale sia al Regolamento Urbanistico che al Piano Strutturale di adeguamento al PTCP approvata con DCC n° 10 del 26/02/2015. In seguito all’approvazione degli strumenti comunali vigenti, la Regione Toscana ha dato luogo ad una profonda riforma della sua Legge sul governo del territorio con la nuova L.R. n. 65, che è stata approvata dal Consiglio Regionale il 10 novembre 2014, dopodiché è stato definitivamente approvato, il 27 marzo del 2015, il nuovo PIT avente valore di piano paesaggistico regionale (PIT/PPR). Legge 65 e PIT/PPR, visto anche la forte integrazione nel linguaggio, hanno prodotto disposizioni coordinate e complementari, che forniscono indicazioni e direttive precise per le attività di pianificazione alla scala locale. Con l’entrata in vigore della L.R. 65/2014 il comune di Rapolano Terme rientra nella fattispecie definita al Capo I del Titolo IX Disposizioni transitorie e finali, dall’art. 222 “Disposizioni transitorie generali e disposizioni specifiche per i comuni dotati di Regolamento Urbanistico vigente alla data del 27 novembre 2014”. Entro cinque anni dall'entrata in vigore della presente legge, il comune avvia il procedimento per la formazione del nuovo Piano Strutturale. Nei cinque anni successivi all'entrata in vigore della presente legge, i comuni dotati di regolamento urbanistico vigente alla data del 27 novembre 2014, possono adottare varianti al piano strutturale e al regolamento urbanistico […]. L’amministrazione comunale di Rapolano Terme ha scelto quindi di procedere ad una revisione generale degli strumenti di pianificazione che deriva in parte dall’avvenuta scadenza delle previsioni quinquennali del RU vigente (a marzo 2016), del tempo intercorso, e delle importanti modifiche normative intervenute, oltre che dall’entrata in vigore dei Piani sovraordinati (PIT/PPR e PTCP), che hanno reso di fatto necessaria una completa revisione degli strumenti attualmente vigenti considerando anche le disposizioni transitorie definite dalla nuova legge di governo del territorio. L’atto di Avvio del Procedimento per la redazione del nuovo Piano Operativo costituisce di fatto il primo tassello formale di un procedimento complesso e qualificante per l’azione amministrativa. L’Amministrazione ha scelto di portare avanti un doppio percorso parallelo: da un lato la redazione del Piano Strutturale Intercomunale (PSI) con il comune di Asciano, dall’altro, la redazione del Piano Operativo. L’Avvio del procedimento di formazione del Piano Strutturale Intercomunale è stato effettuato con Delibera della Giunta Comunale di Asciano (comune capofila) n. 175 del 09/11/2018, mediante l’approvazione della documentazione costituente l’avvio stesso, redatta ai sensi degli artt. 17 e 31 della Legge Regionale 65/2014, ai sensi dell’art. 21 della Disciplina del PIT/PPR e contestualmente
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    CV PARTINI ALESSANDRO Nato a Siena il 23 Aprile 1943 e residente a Siena in Via Scipione Bargagli 6; Diplomato geometra nell’anno 1964; Libero professionista dal 1964 agli inizi del 1971; Nel marzo 1971 entra come impiegato di VI livello all’Istituto Autonomo Case Popolari della Provincia di Siena. Per l’esperienza acquisita nella gestione e applicazione delle Legge Regionale Toscana n.96 del 1996 viene chiamato, dal1997 al 1999 anno della sua abolizione, a far parte, quale membro in rappresentanza dell’A.T.E.R. di Siena nel frattempo subentrata all’IACP, della Commissione Provinciale Assegnazione Alloggi. Successivamente al 1999 continua a far parte, quale membro, delle Commissioni Comunali Assegnazione Alloggi, in qualità di rappresentante dell’A.T.E.R. di Siena, nei Comuni di Siena, Monteroni d’Arbia, Asciano, Rapolano Terme, Poggibonsi, Monteriggioni, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Radda in Chianti, Radicofani, Radicondoli, Montalcino, Murlo, Rapolano Terme, Monticiano, Chiusdino. Nel Novembre 2001 va in pensione con il grado di VII Livello LED. Successivamente al suo pensionamento continua a far parte quale rappresentante sindacale delle Commissioni Assegnazione Alloggi dei Comuni di Radicofani, Pienza, Montepulciano, San Quirico d’Orcia, Abbadia S.Salvatore, Monteriggioni, Sovicille, Chiusdino, Monticiano, Castiglione d’Orcia, Radicondoli e Chiusi. Dal 2003 per la sua trentennale esperienza riguardo la legislazione regionale relativa all’Edilizia Residenziale Pubblica collabora fattivamente con i Comuni di Monteroni d’Arbia, Castelnuovo Berardenga, Asciano, Rapolano Terme, Murlo, Torrita di Siena nella gestione degli adempimenti previsti dalla Legge Regionale Toscana n.96/96 (Assegnazione e Gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica ) e dalla Legge 431/98 (Contributi affitto).
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