FSE, Riparte La Bari Putignano
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SOMMARIO Numero 3 - 5 ottobre 2018 | www.ladriatico.info ➲ POLITICA ➲ SANITÀ L’ Adriatico Che fai, mi cacci? Nasce il welfare a Levante 20 Cinguettii al vetriolo La salute? Per i pugliesi tra Emiliano e Calenda 6 Canale 85 srl è sempre più digital 22 Via per Grottaglie Z.I. Km. 2 Giustizia penale: prescrizioni 72021 Francavilla Fontana a valanga, impunità di Stato 8 ➲ GUIDA AGLI EVENTI 24 (Brindisi) Università La cura Uricchio Tel. +39 0831 819986 “funziona” anche per il polo jonico 9 ➲ ATTUALITÀ Fax +39 0831 810179 Registrazione Tribunale Fondi UE: Decaro, Bari città che spende di più in Italia 12 di Brindisi n. 5/18 Al Bano inaugura l’anno del 17/09/2018 accademico a medicina 32 Trasporti: Giannini, in Puglia Direttore Responsabile flotta di 294 nuovi autobus 13 Un tedesco a Bari 33 Onofrio D’Alesio ➲ ECONOMIA Sindacati, una proposta di legge [email protected] sull’invecchiamento attivo 34 Hanno collaborato Scamarcio sul set barese Davide Abrescia Borsa: 21 azienda pugliesi del film “Il ladro di giorni” 36 Monica Arcadio a Piazza Affari 14 Antonio Bucci Trulli Tales, il cartoon Claudia Carbonara ➲ TRASPORTI nato in Puglia in onda in 123 paesi 37 Ilaria Delvino Antonella Fazio Turismo, Federalberghi contro i Flavio Insalata furbetti dell’appartamentino 38 FSE, riparte la Bari Putignano 15 Coordinamento editoriale Turismo, “I Borghi più belli Pierangelo Putzolu ➲ IL MONDO DEI CAMPI del mediterraneo” si ritrovano a Cisternino 39 Email [email protected] Vendemmia Baby vignaioli ➲ SPORT Progetto grafico protagonisti della pigiatura dell’uva 16 Alessandro Todaro Coldiretti al sud corsa alla terra Calcio Picci, bomber a Bitonto Impaginazione per 18mila giovani 18 Studio PuntoLinea ma col cuore biancorosso 41 www.studiopuntolinea.com Basket ➲ ALIMENTAZIONE Per la pubblicità Happycasa, ora si fa sul serio 42 [email protected] Il nuovo servizio di ristorazione Vela il circolo della vela vince Stampa nelle scuole baresi: prodotti bio, il campionato italiano per club 2018 43 Litografia Ettorre coltivazione diretta ed educazione Vela De Gemmis del CC Barion Viale Ionio, 16 alimentare 19 Armatore dell’anno 2018 44 Grottaglie (TA) L’Adriatico 3 L’Adriatico EDITORIALE di Onofrio D’Alesio Direttore responsabile L’Italia dei cerotti e delle lampade votive uella del Palagiustizia di via Nazariantz è una vergogna nazio- nale. Dalle immagini delle tendopoli sahariane allestite ai piedi Qdi un palazzo a rischio crollo con i piedi del gigante nell’argilla all’arcipelago delle sedi temporanee dove i processi per il mo- mento non si celebrano e i magistrati lavorano in postazioni da call center e per giunta senza cancellieri. È l’istantanea di un Paese incerottato. Con le crepe di un sistema che rincorre se stesso e che non regge il pesante fardello delle omissioni e delle manchevolezze. E che con larga approssi- mazione ostenta la sua capacità di infischiarsene del rating e dello spread mentre tutti ci osservano dall’alto in basso. Potrebbe risultare bizzarra l’analogia nell’accosta- mento di temi e circostanze di differente natura e rilievo, ma così non è in un Paese nel quale la metafora descrive in modo più efficace e drammatico la realtà e nel quale, tornando alla Giusti- zia, oltre alla mancanza di certezza della pena, non vi è neanche la certezza del reato. L’impunità di Stato è un modello con il quale ci ritroviamo a dover convivere, in un sistema che funziona al rovescio nel sistematico ribaltamento di principi e di valori che diventano acca- demica materia politica. L’Italia esprime plasticamente questo concetto meglio di altri, nell’ana- tomica collocazione del ventre molle di una Europa non ancora unita, nelle cui pieghe si anni- dano intolleranze e frustranti vincoli di dipendenza dal rating e dallo spread. Il Palagiustizia di Bari mette insieme buona parte di questi elementi, con la sua edifica- zione fatta negli anni delle vacche grasse, degli appalti e dei mate- riali ma che trova come unici e si- lenti testimoni le lampade votive cimiteriali. Solo i defunti hanno visto cre- scere quell’immobile di proprietà di un Ente pubblico chiamato a sovrintendere e garantire i temi della sicurezza e della salubrità dei luoghi di lavoro. È il para- dosso quotidiano di una insoste- nibile leggerezza, dove tutto di- venta il contrario di tutto e dove la ricerca delle responsabilità è puntualmente sublimata dal- l’emergenza. E dove infine la pre- scrizione del reato tacita le co- scienze di tutti. L’Adriatico 5 POLITICA Che fai, mi cacci? CINGUETTII AL VETRIOLO TRA EMILIANO E CALENDA DI ONOFRIO D’ALESIO hi ha le palle di cacciarmi?» è l’ennesima provocazione del governatore Emiliano che affida al mondo dei social le provo- cazioni indirizzate più che ad un ex ministro del governo Gentiloni, all’intero establishment del partito «Cdemocratico, sfibrato dall’idea di far capire al popolo che la finanziaria del governo gialloverde sarà una sciagura per tutti. Seb- bene la replica di Calenda non si sia fatta attendere, nel senso che se lui fosse il segretario del Pd – come ha sotto- lineato – lo caccerebbe subito, il vero nocciolo della que- stione è che Emiliano è in libera uscita, sempre più incontinente, smarcato dal partito di origine nella convinzione che i suoi appelli (o pro- vocazioni) riescano prima o poi a scatenare una rivoluzione in- terna delle coscienze. Il reggente Martina sotto la barba na- sconde l’imbarazzo nell’evidente fatica di ricomporre i pezzi e control- lare le anime inquiete dei dem. Criti- care Emi- liano può 6 L’Adriatico essere però anche un grave errore. Chi tenta di lata come “inutile” aggiunge un ulteriore tas- gettare acqua sul fuoco è il deputato bisce- sello a ciò che farà il governatore di qui alla pri- gliese Francesco Boccia convinto che l’eletto- mavera del 2020 quando sarà costretto a correre rato di sinistra esiste ancora ma che allo stesso guardandosi alle spalle, inseguito se non tra- tempo vuole un altro partito democratico. Mar- volto da pentastellati e leghisti. «Adesso però tina ripassa la lezione e si prepara al Congresso c’è un governo che fa qualcosa di sinistra e – che dirà la verità e che traccerà le linee del questa la spiegazione del governatore - noi fac- nuovo partito democratico. Il Congresso – ha ciamo opposizione solo perchè non è il nostro”. ammesso Boccia – dirà la verità sugli errori e sulla visione del futuro del centrosinistra ita- Corsi e ricorsi storici liano». Ma il conflitto c’è col rischio che possa estendersi. Non a caso le sortite di Emiliano «QUANDO AL CAV fanno parte di una strategia dello Sceriffo dagli esiti incerti. Nel frattempo lo “sceriffo” si becca DISSI “CHE FAI dalla Rete gli strali degli utenti che vorrebbero veder rotolare la sua testa con l’espulsione dal MI CACCI?” PD e manda segnali neanche criptati. La sua as- senza dalla manifestazione di Roma e i com- NON PENSAVO LO menti favorevoli alla manovra finanziaria del governo Lega-M5s sono gli ulteriori spartiac- FACESSE SUL SERIO» que di una visione che va in direzione contra- ria. E se Emiliano pensa che la finanziaria del governo sia una delle poche manovre keyne- siane (o di sinistra), concetto che ha ribadito an- che nel corso dell’inaugurazione dell’anno acca- demico della Scuola di medicina dell’Università di Bari, scopriamo che anche il suo giudizio ne- gativo sulla finanziaria del governo Monti, bol- I fatti risalgono al lontano 2010, teatro una «CHE FAI, MI CACCI?» storica quanto movimentata riunione della di- IN SALSA DEM rezione nazionale del PdL. La portata simbolica di quella giornata è riassunta nel ditino alzato Che tra i democratici si stia arrivando al “final contdown” lo si dell’ex presidente della Camera Gianfranco capisce dalle reazioni sempre più scomposte di alcuni suoi Fini (nella foto) contro Silvio Berlusconi e in esponenti ai quali basta poco per farsi saltare i nervi. Guerra e quella obiezione «Che fai, mi cacci?». guerriglie però si trasferiscono nell’immondezzaio della Rete, Un momento che segnò, come ebbe a dire ovvero sui Social dove il diritto di parola è anche dei cosiddetti Carlo Freccero, “la rottura dell'incantesimo”, la “webeti”. Il governatore contando sulla sua “autorevolezza” “frattura tra il sogno berlusconiano”. I fatti fu- affonda la lama del coltello e litiga nel botta e risposta con i rono poi raccontati dall’ex leader di An nel libro democratici. “Chi avrebbe le palle di cacciarmi dal Pd” come “Il ventennio”. scrive il governatore ripropone in perfetta analogia quanto ac- «Il mio rammarico – ammise Gianfranco Fini cadde in una direzione del Pdl all’ex presidente della Camera – è quello di non aver capito che la natura di Gianfranco Fini durante un battibbecco con il Cavaliere. La Berlusconi è quella di decidere sempre lui, cosa frase “Che fai mi cacci ?” è rimasta storica, altrettanto storica che ha fatto anche nel Pdl come si trattasse la scomposta fine politica del fondatore di Alleanza nazionale. delle aziende Mediaset. A lui dissi “che fai mi Lo scontro voluto e cercato non è però più delimitato alla sola cacci?” e lui mi prese in parola», lasciando in- area renziana. In questa direzione le polemiche con il salen- tendere che quella fatta al Cavaliere, forse, vo- tino Dario Stefàno. leva essere solo una provocazione”. L’Adriatico 7 Giustizia penale: Cronaca prescrizioni a valanga, impunità di Stato a giustizia penale barese dal primo ottobre i rinvii nelle tende che non necessitano di notifiche, scorso ha ripreso a camminare, ma solo ma per tutti gli altri c'è un problema di notifiche da sulla carta. Nel primo giorno dopo la sca- fare a tutte le parti, avvocati, imputati e testimoni». Ldenza della sospensione dei termini impo- La task force annunciata dal Ministero per affiancare sta dal decreto legge del ministro della Giustizia, Al- il personale amministrativo non è mai arrivata ma fonso Bonafede, ricomincia a decorrere la il presidente della Corte di Appello di Bari ha fatto prescrizione, ma i processi non ricominciano.