Risparmiosuper
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Inchiesta RisparmioSuper Dimmi che spesa fai e ti dirò dove andare a farla, in tasca ti rimarranno fino a 3.500 euro all’anno. I numeri dell'indagine Tre modelli di acquisto Pasta, olio, biscotti, acqua minerale, detersivi, prodotti per la cura personale e molti altri ancora: sono più di cento le categorie CARRELLO CON I PRODOTTI DI MARCA merceologiche considerate da Il primo carrello considerato è quello più importante, perché rappresenta la spesa Altroconsumo per realizzare questa più comunemente effettuata dalle famiglie italiane (dati Istat), che preferiscono inchiesta. Un lavoro complesso, che acquistare prodotti delle marche più conosciute e pubblicizzate. ha impegnato tra marzo e aprile decine di rilevatori di prezzi in tutta Italia. L'obiettivo? Dirti dove la spesa conviene di più. CARRELLO CON I PRODOTTI A MARCHIO COMMERCIALE Il secondo carrello è stato riempito con i prodotti che portano il marchio 1.031.562 dell'insegna (Coop, Carrefour, Esselunga...). i prezzi rilevati le città considerate CARRELLO CON I PRODOTTI PIÙ ECONOMICI 68 Il terzo carrello rispecchia un modello di consumo teso al massimo risparmio. È stato riempito con prodotti in assoluto più economici trovati nel corso della rilevazione sugli scaffali di tutti i punti vendita, compresi i discount. le categorie di 108 prodotti esaminate visitati i punti vendita 591 supermercati 909 175 ipermercati 143 hard discount 22 Altroconsumo 284 • Settembre 2014 www.altroconsumo.it rezzi quasi congelati. È come tra i numerosi beni e servizi che supermercato più caro costa un terzo in se un vento gelido si fosse compongono la spesa degli italiani: uno dei più rispetto al punto vendita più abbattuto su di loro e li motivi per cui nei nostri acquisti di tutti i economico. All’opposto Finish Powerball P avesse coperti con una cappa giorni abbiamo l’impressione che TuttoIn1, tavolette per lavastoviglie, è di ghiaccio. Sono lì, non si l’inflazione sia superiore a quella ufficiale. l’articolo con la forchetta di prezzi più muovono, non aumentano. In un’altra I dati medi ci spiazzano anche perché non ampia, 220%: cioè nei supermercati più situazione saremmo corsi a stappare lo fanno emergere le differenze di prezzo per esosi arriva a costare tre volte di più. champagne. Ma non è questo il caso, sia uno stesso prodotto nei diversi canali e Attenzione quindi a non scambiare perché il frigo manca di bottiglie così punti vendita. Differenze invece l’inflazione-zero con i prezzi inerti o prestigiose sia perché, purtroppo, non è importantissime, perché è in queste che il addirittura uniformi, perché è vero che in qui la festa (vedi l’intervista a pag. 24): i consumatore attento deve incunearsi per questa fase non corrono, ma hanno prezzi bassi sono spia di una brutta crisi. risparmiare. Nel milione e più di prezzi che comunque le gambe di diverse lunghezze: Non si era mai vista un’inflazione così abbiamo passato al vaglio nel corso della meglio concentrarsi su quelli che le hanno anemica, certificata dall’Istat a un +0,47% nostra indagine, il prodotto con minori più corte, invece che fare rinunce. nell’ultimo anno. ll dato medio, come al oscillazioni di prezzo, Nutella, ha Parafrasando lo slogan di un noto spot: solito, dice tanto e poco, visto che contiene comunque una variabilità non non serve cambiare stile di vita, basta variazioni di prezzo in realtà molto diverse trascurabile, 37%: significa che nel cambiare supermercato. La nostra Bye-bye marca Le classifiche delle insegne per carrello Prodotti a marchio Prodotti più conomici Prodotti di marca Indice Indice Indice Fare la spesa mettendo nel commerciale in assoluto carrello i prodotti di marca, come U2 SUPERMERCATO 100 U2 SUPERMERCATO 100 EUROSPIN (D) 100 fa la maggior parte degli italiani, AUCHAN 100 AUCHAN 110 PENNY MARKET (D) 102 costa in media 6.356 euro l'anno IPER 101 IPERSIDIS 115 PRIX QUALITY (D) 102 a famiglia. Ecco quanto puoi LECLERC CONAD 101 IPERCOOP 122 LIDL (D) 102 risparmiare se rinunci ESSELUNGA 102 LECLERC CONAD 122 MD DISCOUNT (D) 105 al marchio delle aziende IL GIGANTE 102 BENNET 122 IN'S MERCATO (D) 106 leader di mercato. IPERCOOP 102 CARREFOUR 123 LD MARKET (D) 106 PAM 102 CONAD 124 D-PIÙ DISCOUNT (D) 106 PANORAMA 103 ESSELUNGA 125 AUCHAN 108 IPERFAMILA 103 FAMILA 125 IPER 116 IL RISPARMIO SE 19% PASSI AI PRODOTTI FAMILA 103 PAM 125 U2 SUPERMERCATO 116 CON IL MARCHIO CARREFOUR 103 PANORAMA 125 CARREFOUR 117 DELLA CATENA IPERSPAR INTERSPAR 103 SUPERCOOP 126 PANORAMA 118 BENNET 104 SIMPLY / IPERSIMPLY 127 ESSELUNGA 120 SUPERCOOP 104 IPER 129 IPERSPAR INTERSPAR 131 CONAD SUPERSTORE 104 A&O 130 IPERCOOP 131 IL RISPARMIO SE MAXISIDIS 105 CARREFOUR MARKET 130 PAM 135 PASSI AI PRODOTTI 33% BASKO 105 IL GIGANTE 131 IL GIGANTE 139 IN ASSOLUTO PIÙ DECÒ 105 SISA 134 CARREFOUR MARKET 140 ECONOMICI DI IPER E SUPERMERCATI DOK SUPERMERCATI 105 IPERSPAR INTERSPAR 134 IPERSIDIS 142 IPERSIDIS 105 EUROSPAR 137 BENNET 143 TIGRE 105 SIGMA 140 BILLA 147 SIMPLY / IPERSIMPLY 105 DESPAR 141 SUPERCOOP 149 55% IL RISPARMIO U! COME TU MI VUOI 106 BILLA 152 FAMILA 149 SE ABBANDONI IPER E SUPER EUROSPAR 106 SIMPLY / IPERSIMPLY 150 E VAI A FARE LA SPESA AL DISCOUNT SISA 106 EUROSPAR 152 CONAD 106 LECLERC CONAD 152 DESPAR 107 CONAD 160 A&O 107 DESPAR 162 SIGMA 107 (D) Con la D tra parentesi sono SISA 168 contrassegnate le insegne dei CARREFOUR MARKET 107 discount. SIGMA 176 CRAI 107 DIMEGLIO 108 Indice Dato 100 alla catena più economica, gli altri indici sono assegnati su base percentuale. Indice 110 significa che la catena BILLA 110 è più cara del 10% rispetto alla più economica. www.altroconsumo.it Settembre 2014 • 284 Altroconsumo 23 Inchiesta FRANCESCO DAVERI produzioni a più alto valore aggiunto e "Se i prezzi continuano meno inquinanti è necessaria e doverosa, a scendere, non c’è purché generi lo stesso ammontare di redditi di prima. C’è sempre una fase di nulla da festeggiare" passaggio tra un sistema economico vecchio e uno nuovo. Spesso questa fase è «Il pericolo da cui l’Italia e l’economia traumatica». mondiale in generale dovranno guardarsi La crisi è un acceleratore di concorrenza? potrebbe essere la riduzione generalizzata «Più che la crisi, è l’assenza di inflazione a dei prezzi». Oggi che la “brutta bestia” della spingere le aziende a farsi disperatamente deflazione è molto più che uno spauracchio, concorrenza tra loro, per il meccanismo che questa affermazione si carica di significati ho spiegato prima. Però non vanno confusi profetici se si pensa che è stata piani diversi. Molte aziende avrebbero pronunciata, anzi scritta nero su bianco, nel chiuso comunque. Ci sono processi che 2008. Erano trascorsi solo quattro giorni sono indipendenti e che la crisi ha solo dal fallimento della Lehman Brothers. I accelerato: le vendite online che consumatori italiani pensavano a come Economista, Università di Parma soppiantano quelle fisiche, i supermercati mettersi al riparo dai continui aumenti dei che fanno morire il negozio sotto casa...». prezzi. L’inflazione era al 4,1 per cento, ma i eventuali aumenti di costi. Se non lo voli aerei in un anno erano rincarati del possono fare, cosa che succede quando C’è però un certo revival dei piccoli negozi. 41 per cento, la pasta del 26, il gasolio del l’inflazione è ai livelli di oggi, vicina allo zero, «Sono quelli che riescono a intercettare un 24 e il pane del 12. Francesco Daveri, i loro profitti si assottigliano, investono particolare segmento di consumatori ordinario di Politica economica presso meno e assumono ancor meno, diminuisce interessati. Sopravvive il droghiere che si l’Università di Parma, invece già l’occupazione e aumenta la disoccupazione, mette a fare la mescita di vino o che si immaginava quali sarebbero stati gli esiti di si riducono i salari. Se poi per far fronte al trasforma in negozio di delicatessen». quello scenario economico dai contorni debito pubblico si aumentano le tasse, allora ancora incerti e firmava su Lavoce. Anche il modello ipermercato non gode di come ha fatto il governo Monti, il reddito info (19 settembre 2008) un articolo dal ottima salute. Solo in Piemonte, secondo netto a disposizione delle famiglie si riduce titolo rivelatore: Venti di deflazione. uno studio, ci sarebbero 43 ipermercati di ancora di più: i consumi crollano. Insomma, troppo. Quelli che non hanno un bacino di Professore, perché un’inflazione quasi a una spirale micidiale». almeno 34mila famiglie su cui contare. zero o addirittura negativa, la deflazione, da «Le vendite devono essere cospicue per lei prevista per primo, non dovrebbe farci "I discount si avvicinano giustificare un investimento su queste felici? Nei fatti questo aumenta il potere di al modello supermercato megasuperfici. Tra corsie di scaffali che acquisto di stipendi e pensioni. e viceversa, in futuro non sembrano autostrade i consumatori sono «Vale solo per chi lo stipendio ce l’ha disorientati. C’è poi il cosiddetto “paradosso ancora. Chi non ha perso il lavoro sta ci saranno più differenze" della scelta”: è provato che assortimenti sicuramente meglio. Ma in prospettiva molto ricchi causano una difficoltà di scelta potrebbe non essere più così. Perché se la Come se ne esce? che scoraggia l’acquisto». riduzione dei prezzi non è frutto di un «Le cose andranno meglio quando le meccanismo virtuoso, come può essere la banche avranno finito di mettere a posto i E neppure gli ipermercati sono immuni dalla concorrenza, ma è generalizzata, cioè il loro bilanci e ricominceranno a concedere concorrenza dell’e-commerce. prodotto di un mercato depresso, le credito alle imprese e alle famiglie. Un altro «Infatti il consumatore spesso va a aziende per stare a galla devono ridurre i aspetto importante è il pagamento degli comprare in internet a un prezzo più basso il costi.