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Discount, l’unico canale che tiene, anzi cresce

Il deal di Patrizio Podini, presi- La tipologia è dente di MD Discount, è succes- sivo a quello non meno importan- (dati Nielsen, te, che ha visto la cessione di Dico 1° semestre 2013) 2.430 4.695 2.500 () a gruppo Tuo. Il canale di- l’unica a crescere i pdv nel 1998 i pdv a luglio 2013 i pdv che fanno capo scount non era proprio un’attività ai primi 4 operatori marginale per Coop. Con una su- in valore (3,6%) perficie di vendita complessiva di 147.988 mq superava per dimen- e in volume (1%) sione la rete di alcuni importanti insieme agli poli cooperativi come Coop Lom- bardia, Coop Liguria, e Unicoop specialisti drug Tirreno. Dico ha fatturato (netto) 454.928 milioni di euro nel 2011 (fonte: R&S-Mediobanca su dati di Roberto Pacifico Ancc-Coop). La produttività Dico (3.150 euro e vendite al dettaglio nel al mq) non era così lontana dal- mercato grocery italiano la media nazionale dei discount Lvariano molto in rapporto (4.724 euro/mq, valori 2010). Uni- alle tipologie e ai format. A livello coop Tirreno, solo per citare un generale, gli ipermercati registra- L’unica formula a guadagnare mq gruppo con un perimetro di ven- no -0,5% a valore e +0,3% in volu- l'evoluzione della metratura nei vari canali dita paragonabile a Dico (147.611 me, ma le prestazioni della clas- mq), ha una produttività di quasi se dimensionale 2.500-4.499 mq 7.300 euro al mq. Ma il discount (+6,3% a valore e +5,9% in volume) 2011 2012 Nuova Var.% si caratterizza appunto per indici sono di ben altro tenore rispetto Discount 2.725.947 2.846.905 120.958 4,4 medi di produttività pari alla me- ai risultati negativi degli ipermer- tà dei superstore e molto più vi- Ipermercati 4.276.059 4.205.077 -70.982 -1,7 cati con superficie >4.500 mq (- cini ai supermercati 400-799 mq 2,2% in valore e -2,8% in volume). Supermercati 7.232.430 7.228.079 -4.351 -0,1 (4.876 euro). Non tenendo conto di queste seg- Libero servizio 3.071.869 2.985.271 -86.598 -2,8 mentazioni, il discount è senza Totale 17.306.305 17.265.332 -40.973 -0,2% Evoluzione in Italia dubbio il canale più brillante nel Negli ultimi tre anni Italia ha Fonte: Nielsen Gnlc ed. luglio 2013 panorama grocery. Con un limi- investito più di 300 milioni di eu- te: il discount è cresciuto moltis- ro tra ristrutturazioni e aperture, simo negli ultimi vent’anni, forse comprese le riqualificazioni dei anche troppo: nel 1998 i punti di (560 unità), Tuo (circa 415 eserci- cato anche in un settore che sof- punti di vendita, arricchiti dall’in- vendita erano 2.430; a luglio 2013 zi), e Market (310). fre meno rispetto alla Gda. serimento di banchi serviti come sono 4.695. Ricordiamo che il di- Le due più recenti e importanti Lillo-LD (acquisizione da parte nei supermercati: oggi Lidl ha in- scount (quello vero) ha fatto il suo operazioni registrate sul merca- di Lillo spa dei discount di Lom- stallato panetterie in 150 negozi esordio in Italia nel 1992 con Lidl. to dei discounter operanti su ter- bardini, insegna LD market) ha su totali 560. Quando il discount, Dunque, 4.695 discount, 2.900 dei ritorio italiano (cessione di Dico posto le premesse per la nascita quello autentico, di matrice teuto- quali riportano a 5 insegne nazio- e acquisizione dei discount Lom- di un nuovo player nazionale di nica, arrivò in Italia proprio con nali: Eurospin (oltre 900 eserci- bardini) sono una conferma di dimensioni paragonabili a Euro- Lidl nel 1992, la distribuzione ita- zi), MD discount (720 filiali), Lidl una razionalizzazione del mer- spin e Lidl Italia. liana fu colta di sorpresa, perché

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I Faranda e I principali attori in Italia: il leader è Eurospin il salto romano Gruppo Tuo, impresa valori in migliaia di euro -2011 privata, molto forte in Lazio e in centro Italia, Turnover Operating profit Net proft aderente a Despar, ha Eurospin Lazio spa 790.015 35.589 25.545 Eurospin Italia (oltre 3 miliardi di rilevato 324 discount che si Penny market 721.292 2.648 3.383 aggiungono ai suoi 90 con euro di giro d’affari Lillo spa* 652.691 9.058 1.477 insegna Tuodì. Antonino complessivo) figura Faranda proviene da una Sviluppo Discount** 552.327 -14.312 -19.453 al 58° posto nella famiglia di commercianti In’s Mercato 526.263 16.208 9.738 graduatoria di Capo d’Orlando (Me). Eurospin Tirrenica 468.800 24.725 16.282 nazionale MF-pwc Entra presto a bottega, per net profit con Eurospin Sicilia 289.201 7.823 4.835 sedicenne, nel 1980. Agli oltre 77,5 milioni inizi degli anni Novanta S.D. Sicilia Discount 252.721 366 -81 di euro. avviene il salto di qualità, * Con l’acquisizione dei discount LD market, Lillo (marchio: MD discount) diventa un quando si trasferisce, anzi si gruppo da 2 miliardi di fatturato (2013), ossia il terzo player italiano nel discount, ‘deve’ trasferire a Roma, in dopo Eurospin e Lidl Italia. Tuo, con l'acquisizione di Dico, è entrato nel novero dei seguito a una mobilitazione primi 5 discounter. contro un’organizzazione Fonte: Atlante 5000 MF-pwc, 2013. di estorsori culminata con un processo a 15 imputati per un totale di 100 anni di reclusione. L’avventura nel Sviluppo della rete distributiva moderna discount inizia dunque nel per formati - var. cumulata 2007-2011 – valori mq 1993 con il primo negozio Tuodì. Oggi, nel canale Cambi Aperture Chiusure Saldo al dettaglio opera con le organizzazione I formati del insegne Tuodì (90 punti di Iper 2.500-4.499 268.201 88.110 180.091 173.390 vendita), Despar, Eurospar libero servizio Iper 4.500-7.999 332.978 74.020 258.958 56.685 (punti di vendita ceduti a scontano di più la Coop), ingrande. Iper +8.000 48.500 29.560 18.940 0 crisi: sono gli unici Supermercati 1.333.032 901.865 431.167 2.090.908 a registrare un Libero servizio 646.993 755.448 -108.455 1.678.033 saldo negativo di Discount 885.351 305.057 580.294 600.744 oltre 100.000 mq. il modello di business era quan- Il saldo più positivo Totale 3.515.055 2.154.060 1.360.995 4.599.760 to di più lontano dalle abitudini e spetta ai discount. dalla sensibilità sia dei distributo- Fonte: elaborazione REF Ricerche ri sia dei consumatori italiani. E i prezzi al dettaglio erano (e sono) il principale riflesso di quel di- La produttività dei formati di vendita della Gdo italiana vario in termini di business mo- del, ma anche, se non soprattut- 10 to, sotto il profilo della contratta- zione industria-distribuzione, ba- 8 sata, nel caso del discount, sulla Libero servizio 8.290

trasformazione in regola univer- 8.046 7.592 sale del netto-netto o addirittura 6 7.538 Supermercati 6.701 del nettissimo, favorita da assor- 6.469 Superstore (2.500-4.499 mq) timenti costituiti in larghissima 5.524 5.377 5.461 5.395 5.328 parte da prodotti non-di-marca e 4 5.367 Iper (+4.500) 4.703 4.724 4.218 di scale prezzi ridotte al minimo 4.270 Discount 3.941 3.783 fino al mono-prezzo. 2 Totale Negli ultimi dieci anni l’imma- gine dei discount e la percezio- ne che i protagonisti del merca- 0 2007 2010 2012 to vanno maturando in rappor- to al proprio posizionamento si Fonte: Nielsen GNLC 2012 per Coop in Rapporto Coop 2013

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sono evolute in una dimensione business fondamentale del “no- sempre meno coincidente con la Lidl, nuovo posizionamento frill retailing”, ma perché aspira modellizzazione antitetica delle a una definizione più onnicom- Oggi l’85% dell’assortimento Lidl è costituito da marchi propri: origini che consisteva nell’oppo- prensiva: quella di “supermer- quindi non manca lo spazio per altri brand industriali, e non solo sizione tra discount da una par- quelli più noti ai consumatori italiani, come Barilla o Ferrero. Il 70% cato” tout-court. Lidl, come Eu- te, inteso come filosofia e prassi dell’assortimento è formato da prodotti italiani, molti dei quali rospin, Penny Market, o MD, so- votate al “no-frill retailing”, e libe- Dop, Igp, Doc e Docg. Tra questi Parmigiano Reggiano, mortadella, no insegne con posizionamento ro servizio tradizionale, dall’altra, bresaola, speck, mozzarella, pecorino. Sono oltre 80 prodotti freschi che combina il ruolo del “destina- nell’accezione di raccoglitore ca- classificati in Antichi Maestri (formaggi grana padano e Parmigiano tion” e la caratteristica del “conve- tegoriale di tutte le tipologie self- reggiano), Latteria, Nonna Mia (15 referenze, pasta all’uovo e pasta nience”, secondo quanto formula- service, dalla superette all’iper- ripiena), Fresca Fetta (affettati), Dal Salumiere, Vallericca, Italiamo to e descritto da Mark Up a par- mercato, non strettamente e uni- e Nastrecce (dolci e prodotti per la prima colazione). tire dall’articolo pubblicato su lu- camente basate sul low-cost. I La catena tedesca (famiglia Scwharz), 7° gruppo distributivo glio-agosto 2008, pag. 22-24. mondiale con un fatturato 2011 di oltre 68 miliardi di euro (fonte: prodotti di marca sono entra- La matrice originaria del discount Global Power of Retailers 2013, Deloitte) e una quota di “income” ti in assortimento fino a rappre- genera la motivazione principale dai paesi esteri di quasi il 56% -ha aperto il primo punto di vendita sentare il 10-15% dell’offerta, di- in Italia nel 1992, ad Arzignano (Vi). In Italia è oggi guidata da Daniel dell’attrattività “destination”, men- scounter come Lidl ed Eurospin Marasch. Lidl Italia non fornisce i più elementari dati economici. tre la posizione urbana dei punti di sono top spender nazionali nella Secondo stime Mark Up dovrebbe incassare più di 2,6 miliardi di vendita (dotati di parcheggio) rap- comunicazione sui media televi- euro: i dati di partenza sono produttività media nazionale del canale presenta l’elemento convenience sivi e cartacei. (4.700 €/mq), e superficie media per numero punti di vendita Lidl. cioè di comodità. Per un quadro Un operatore come Lidl oggi I dati pubblicati da Panorama (4 dicembre 2013) confermerebbero attuale del discount tedesco ri- non accetta più volentieri l’eti- le nostre stime: “spulciando vecchi bilanci -scrive Ugo Bertone - si mandiamo all’articolo di Danilo chetta discount, non perché ab- scopre che nel 2011 i ricavi di Lidl Italia hanno raggiunto 2,57 miliardi, Fatelli, Mark Up settembre 2013, bia abbandonato il modello di con utile operativo di 42,5 milioni e netto di circa 21 milioni”. pagg.29-31. ■

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