Percorso Meditato ______

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Percorso Meditato ______ Percorso meditato _________________________________________________________________________________________________________________________________ La chiesa al suo interno si presenta a navata unica divisa in cinque campate con volte a crociera su pilastri polistili addossati alle pareti nelle quali si aprono le cappelle: quelle di destra sono a pianta rettangolare, mentre quelle di sinistra sono chiuse da un' abside poligonale. Sul fondo la cappella maggiore, il coro, che si innesta sulla cripta e si conclude con la cupola del 1574, il cui cantiere fu diretto, sembra, da Andrea Palladio. La costruzione delle cappelle è stata compiuta tra il XIV e il XVI secolo grazie ai lasciti testamentari delle famiglie nobili vicentine (Loschi; Barbarano; de' Proti; Thiene), o anche per iniziativa di alcune confraternite (Santa Maria; S. Giuseppe; Santissimo Sacramento). Limportanza che rivestono dal punto di vista devozionale è chiaramente espressa dalle titolazioni che testimoniano il culto per i santi legati alla città, o per i santi eponimi degli stessi donatori. Le famiglie nobili lasciavano così un segno tangibile del loro potere nella chiesa "cittadina per eccellenza" dove chiedevano di trovare sepoltura e dove il loro prestigio si traduceva nella commissione di importanti decori e opere d'arte tuttora visibili. 1. Cappella - battistero, già dedicata a S. Giustina e ai Santi Pietro e Paolo (vedi Approfondimento liturgico). 2. Cappella di S. Gaetano (già dedicata ai Ss. Tommaso e Pietro). L’altare è del sec. XVII, con tabernacolo di linee barocche. La pala raffigurante San Gaetano in estasi visitato dall'angelo, è stata attribuita da F. Barbieri a Pietro Dalla Vecchia (1603-1678). L’apparato ornamentale della cappella sembra riferibile agli Albanese. 3. Cappella di S. Giuseppe o della Sacra Famiglia (già dedicata a S. Agostino). Dalla fine del sec. XV ospita la Confraternita di S. Giuseppe. Gli stucchi e le statue (S. Gioacchino, S. Elisabetta, S. Anna e S. Zaccaria) sono della bottega dei fratelli Albanese (1640-1650); conserva i dipinti: l'Adorazione dei pastori, forse di Alessandro Maganza, e la splendida Adorazione dei magi dell'artista vicentino Francesco Maffei (1600 ca.-1660). La fascia superiore è tutta dedicata alle Storie di S. Giuseppe, opete dello stesso artista. Di difficile attribuzione è invece la pala della Sacra Famiglia col Crocefisso collocata sull' altare degli Albanese. 4. Cappella di S. Vincenzo (già dedicata a S. Teobaldo). Della decorazione si conservano: la pala con S. Teobaldo, la Trasfigurazione sul monte Tabor e al centro l'altare del Pittoni, qui trasportato dalla collocazione originaria del 1562 quando assieme a quello gemello era stato posto ai lati della porta principale per sostenere le pale dello Zelotti (La pesca miracolosa e La conversione di S. Paolo); sopra la pala dei Ss. Vincenzo e Marco che presentano alla Madonna la cittàdi Vicenza, opera commissionata dal Comune nel sec. XVI. 5: Cappella dei SS. Giacomo e Antonio Abate. Fu ordinata da Giampietro de' Pro ti con testamento del 1412, quando anche a Vicenza si erano diffusi i pellegrinaggi a S. Giacomo di Compostela e a S. Antonio di Vienna. Conserva il capolavoro di Lorenzo Veneziano: la Dormitio Virginis (1366),36 tavole che rappresentano al centro il trapasso della Vergine circondata dagli Apostoli con l'animula che Cristo accoglie per conduda in cielo; sopra la Crocefissione e ai lati i santi con accanto, inginocchiati, i due donatori Tommaso e Giampietro de' Proti, le spoglie dei quali sono racchiuse nell'arca gotica della stessa cappella. 6. Porta laterale destra. È incorniciata da quella del 1290, come attesta l'iscrizione verso l'esterno. 7. Cappella di S. Paolo e di S. Gregorio, interamente ricostruita, conserva un altare del sec. XVIII, con la pala di G. Pittoni (1687-1767) raffigurante la Vergine onorata dai Santi Nicola da Tolentino e Nicola da Bari. 8. Cappella dedicata a S. Giovanni Battista, recentemente vi è stato collocato l'Organo. 9. Ingressi alla Cripta. Vi si trova l'altare in onore di S. Dionisio, fatto costruire nei primi anni del XVII secolo dal vescovo Dionisio Dolfin (la cui lapide tombale è al centro del pavimento), probabilmente con materiale proveniente dai ruderi del Teatro Berga. Sull' altare poggia un gruppo scultoreo in pietra dipinta raffigurante la Madonna con bambino detta anche Madonna Mora tra i santi Pietro e Paolo, attribuita ad Antonino da Venezia (prima metà del XV secolo). 10. Abside. Al centro del presbiterio, si erge l'altar maggiore, ripristinato in occasione dei recenti restauri nell' originaria posizione arretrata, eseguito nel 1535, su commissione del ricco giureconsulto vicentino Aurelio Dall'Acqua, da due artisti della locale ed affermata Bottega di Pedemuro; essi espressero la propria bravura anche nell'impiego attento e sapiente di una quantità di pie- tre dure e marmi pregiati raccolti per anni dal Dall'Acqua a questo scopo. Negli anni 16751682 l'altare fu affiancato e solennizzato dalle ali del grande Paramento Civran (vedi Approfondimento tematico). 11. Cappella di S. Girolamo, è la più antica, fondata nel 1383 dal vescovo Giovanni de Surdis, fu poi più volte rimaneggiata, conserva oggi i due monumenti funebri a Girolamo e Giovanni Battista Gualdo (sec. XVI) con i busti dei due defunti attribuiti ad Alessandro Vittoria. 12. Sacrestia. Sopra la porta è collocato il monumento al Vescovo Civran morto nel 1679. 13. Cappella del SS.mo Sacramento. Di proprietà dal 1580 della confraternita del Santissimo che collocò sull' altare la Gloria di angeli di A. Maganza (1556-1660) e alle pareti i dipinti con gli episodi della Passione di Gesù del medesimo artista, datati intorno al 1600 e incorniciati da stUcchi del sec. XVIII. Conserva inoltre il Tabernacolo ligneo del 1607 di G. Montecchio, impreziosito da piccoli dipinti del Maganza che raffigurano il Risorto, l'Eterno Padre e le allegorie di Fede, Speranza, Carità e Temperanza (copia degli originali). 14. Porta laterale sinistra. Aperta nel 1575 e secondo alcuni studiosi riferibile ad Andrea Palladio. 15. Cappella dell'Incoronata o del Gonfalone fatta costruire nel 1426 dall' antica fraglia (dal latino medievale fratalea, fratellanza) di S. Maria, trasformatasi intorno al 1591 nella Confraternita del Gonfalone. Fu probabilmente per l'altare di questa cappella che Antonino di Niccolò da Venezia scolpì la statua della Madonna con Bambino (oggi conservata nella cripta); questa fu rimossa appena vent'anni dopo in conseguenza ad un'imponente opera di restauro che dotava l'altare di una nuova pala: l'Incoronazione della Vergine (1448), sempre dello stesso artista. Si tratta di un rilievo policromo in pietra, che raffigura- Cristo davanti all'Eterno nell' atto di incoronare la Madonna, inginocchiata a destra. Assistono al rito dieci angeli che srotolano due cartigli musicali. Il soggetto della pala offre ai fedeli l'immagine del trionfo di Maria che, assunta in cielo, viene accolta da regina. Va inoltre ricordato che fu realizzata in concomitanza di un altro evento importante per la devozione della confraternita: la traslazione, nella stessa cappella, del corpo del vescovo Cacciafronte (1441). Nella predella infatti, affiancata dai santi della tradizione: Leonzio, Carpoforo, Eufemia ed Innocenza, è rappresentata la sua uccisione, avvenuta in piazza del Duomo il 16 marzo 1184. Fa da altare un'urna di marmo con al centro il busto a tutto tondo del vescovo, che nel 1824 fu beatificato dalla Sacra Congregazione dei Riti. 16. Cappella di S. Caterina d'Alessandria. Al centro la pala raffigurante Maria Vergine col Bambino tra le sante Lucia e Maddalena, opera di Bartolomeo Montagna (1450 ca.-1523) e a destra quella della Vergine con Bambino di G. Carpioni (1611-1674). 17. Cappella di S. Antonio di Padova. Lungo le pareti sono riunite lapidi e monumenti tombali della nobile famiglia vicentina Loschi. 18. Cappella della Madonna Pellegrina. Accoglie il secondo altare del Pittoni con la statua della Vergine; l'altare originario era però dedicato alla Trasfigurazione di Cristo e recava una pala di Giovanni Bellini. Sulla parete di destra è collocata la pala dell'Assunta, opera di A. Maganza. 19. Cappella del Crocefisso. Sopra la mensa dell'altare si innalza un crocifisso ligneo del vicentino Lucchetta (sec. XIX), ai lati due monumenti funebri di casa Thiene, opere del sec. XVI. .
Recommended publications
  • La Città Di Vicenza E Le Ville Del Palladio Nel Veneto
    La presente pubblicazione è stata realizzata con la collaborazione Vicenza con le sue 26 opere palladiane, 23 monumenti del centro storico e 3 ville Un progetto editoriale dei seguenti Enti: suburbane, è entrata a pieno titolo nel 1994 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Ufficio Unesco dell’Umanità. I monumenti palladiani hanno conferito alla realtà urbana nel suo complesso Comune di Vicenza Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto una singolare unicità, in forza della loro emergenza architettonica e in virtù delle Soprintendenze per i beni storici, artistici ed etnoantropologici relazioni che intercorrono tra tali opere e il loro intorno costruito. del Veneto Nel 1996 il riconoscimento dell’UNESCO è stato esteso ad altre 21 ville di Andrea Soprintendenze per i beni architettonici e paesaggistici del Veneto Palladio sparse nel territorio veneto. NEL VENETO DI VICENZA E LE VILLE DEL PALLADIO LA CITTA’ Regione del Le relazioni di dialogo tra i monumenti palladiani e il paesaggio veneto costituiscono Veneto un dato forte ed emergente, la cui esemplarità assume titolo di valore universale. L’influenza dell’opera palladiana ha, infatti, determinato per i secoli successivi un riferimento irrinunciabile per l’architettura di tutto il mondo. Le ville venete costituiscono un patrimonio che nel suo insieme è testimonianza altissima di una civiltà e di una cultura – non solo ovviamente artistica e architettonica – da proteggere, da conservare, da valorizzare. Testi, fotografie, ricerca iconografica, Provincia di Provincia
    [Show full text]
  • Vicenza Vicenza
    Vicenza Vicenza Vicenza, Andrea Palladio nelle Terme e negli Archi di Roma imperiale apprese la Grandezza. E fosti eguale della Madre per lui tu figlia inerme! Bartolomeo Montagna il viril germe d'Andrea Mantegna in te fece vitale. La romana virtù si spazia e sale per le linee tue semplici e ferme. Veggo, di là dalle tue mute sorti, per i palladiani colonnati passare il grande spirito dell'Urbe e, nel Teatro Olimpico, in coorti i vasti versi astati e clipeati del Tragedo cozzar contra le turbe. Nel 1926, così il D’Annunzio cantava la città berica, che definiva anche come “Vicenza la Bella, la mia divina, la mia città diletta”. Vicenza - capoluogo di provincia, con circa 115.000 abitanti - si trova in pianura, fra le prime pendici dei colli Berici e delle Prealpi, ed è attraversata dal tortuoso fiume Bacchiglione e dal suo affluente Retrone. Essa ben merita l’ammirazione e l’amore del Poeta. E’ bella se vista dall’alto, è divina se si osserva da vicino, ammirando, assaporando le vie, le piazze, i palazzi, i monumenti. VICENZA DALL’ALTO Il piazzale di Monte Berico è il naturale osservatorio di Vicenza e del territorio vicentino: si pone come punto centrale di un vasto arco panoramico, di spettacolare bellezza. A nord, dietro il monte Summano e i gruppi del Pasubio e di Cima Posta, s’intravedono lontane all’orizzonte, le cime possenti delle Dolomiti di Brenta e dell’Adamello. Ad ovest l’alto veronese, dominato dalla mole maestosa della catena del Baldo. Ad est si scende dai contrafforti della Valsugana e dall'altipiano d'Asiago o dei Sette Comuni, fino ai colli di Bassano del Grappa, tanto amati da Antonio Canova.
    [Show full text]
  • Private Palaces, Villas, and Gardens of Venice and the Veneto
    Private Palaces, Villas, and Gardens of Venice and the Veneto Sponsored by Institute of Classical Architecture & Art ƒ Arranged by Pamela Huntington Darling, Exclusive Cultural Travel Programs Sunday, October 9 to Sunday, October 16, 2011 7 days and 7 nights Fascinating Venice and Veneto, priding a rich heritage of art, architecture, and décor, are ultimately unique. Beyond the usual tourist ventures, there is a secret Venice and Veneto, known to Venetians of nobility and the privileged few. As a participant of this exclusive program, you will have the opportunity to join an intimate group of discerning travelers and be invited by members of the esteemed cultural and social world of the Veneto and Venice to private visits, luncheons, cocktail receptions, and dinners in magnificent villas and palazzi of Venetian nobility, rarely opened to outside visitors, accompanied by a historian of the Venetian community. Following the 500th anniversary of the birth of the great Italian classical architect Andrea Palladio, we will enjoy seven days of private visits and receptions in the most important Palladian villas in the Veneto and in palazzi in Venice, with their proprietors, specially organized for you. We will observe the development of Venetian art, décor and architecture through its beginnings to the emergence of the Renaissance and the peak of Venetian heritage in the 16th and the 18th centuries. Countess Giuliana di Thiene, expert lecturer and member of Venetian nobility, will guide us throughout this unique cultural travel program to the Veneto region and to Venice. For the first three nights, we will stay in the picturesque, medieval town of Asolo, “city of a thousand landscapes”, set on gentle hills that inspired Titian and Giorgione, offering stunning views of the countryside.
    [Show full text]
  • 4184 F Palladio.Pdf
    O 1508-1580 Andrea Palladio 1508-1580 ANDREA PALLADIO 1508-1580 ANDREA PALLADIO 1508-1580 First published in 2010 by The Embassy of Italy. Designed by: David Hayes. Typeface: Optima. Photographer: Pino Guidolotti. Photographer Lucan House: Dave Cullen. © The Embassy of Italy 2011. All rights reserved. No part of this book may be copied, reproduced, stored in a retrieval system, broadcast or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise without prior permission of the copyright owners and the publishers. Lucan House, Co. Dublin Palladianism and Ireland NDREA PALLADIO GAVE HIS NAME to a style of architecture, Palladianism, whose most obvious Afeatures – simple lines, satisfying symmetry and mathematical proportions – were derived from the architecture of antiquity and particularly that of Rome. From the seventeenth century onwards Palladianism spread across Europe, with later examples to be found as far afield as America, India and Australia. Irish Palladianism has long been recognised as a distinctive version of the style. Editions of Palladio’s Quattro Libri dell’Architettura were second in popularity only to editions of Vitruvius amongst the Irish architects and dilettanti of the eighteenth century but, fittingly, it was another Italian, Alessandro Galilei, who may be said to have introduced the style to Ireland at Castletown, Co. Kildare (under construction from 1722). Thus began a rich tradition of Palladianism in Irish country house architecture, with notable examples at Bellamont Forest, Co. Cavan (c.1730), Russborough, Co. Wicklow (1742), and Lucan House, Co. Dublin (1773), now the Residence of the Ambassador of Italy. Ireland can also boast, in the facade of the Provost’s House, Trinity College Dublin, the only surviving example of a building erected to a design by Palladio outside his native Italy.
    [Show full text]
  • La Cena Di San Gregorio Magno
    ANNUNZIATA MI SCIO SCIA LA CENA DI SAN GREGORIO MAGNO L'inedito dipinto (collezione privata, olio su tela, fig. 1)1 dalla fine degli anni '70 al 1991 è rimasto in deposito presso il Museo civico di Crema, ove era registrato come" Banchetto col Cristo benedicente, S. Rocco E altri santi E prelati opera di Anonimo del XVII secolo". Il soggetto raffigurato, alla luce dei nuovi elementi raccolti, va iden- tificato nella Cena DI San Gregorio Magno e si ispira alla Leggenda aurea di Jacopo da Varagine, ove si narra che Papa Gregorio (540- 604) - in ricordo dell'Ultima cena - era solito condividere il desi- nare con dodici poveri pellegrini, finchè una sera si presenta alla sua tavola un tredicesimo ospite che si rivela essere Cristo. Nel nostro dipinto Gesù, in vesti da pellegrino, e Papa Gregorio sono seduti al centro della tavola attorniati da vari commensali fra cui spiccano due cardinali. In primo piano un giovane servitore reca un vassoio con un pollo arrosto. La candida tovaglia, impreziosita da un alto pizzo a intaglio, lascia intravvedere il sottostante tappeto rosso a motivi geometrici neri e dorati. I cibi, costituiti da diversi tipi di carne (faraona, beccaccini, lingua, cotechino), sono bene in vista e facilmente identificabili. Le sedie del Papa e dei cardinali sono in legno con la seduta e la spalliera in pelle nera imbottita ed ornata da borchie dorate. Lo sfondo è costituito sulla destra da un edificio ornato da due nicchie con statue allegoriche, al centro si distingue un paesaggio montano sovrastato da un cielo azzurro e rosa, men- 71 2.
    [Show full text]
  • I Santi E I Beati Scane Elisabettiane Che Alla Fine Del XX Secolo Contava Oltre Valorizzazione Delle Missioni E Dell’Integrazioni Fra I Popoli
    Scrivere di itinerari religiosi per i turisti nella provincia di Vi- È una proposta di turismo slow per prendersi del tem- cenza, come del resto nell’Italia intera, è una impresa im- po da dedicare alla contemplazione, alla conoscenza, Informazioni turistiche ponente e impossibile da sintetizzare perché tanti sono gli all’ascolto… anche di noi stessi. www.vicenzae.org edifici religiosi così come numerosi sono i capitelli, le cap- Itinerario pelle votive, le edicole e gli eremi senza contare l’immenso patrimonio artistico religioso composto da dipinti, paraventi, VICENZA - Piazza Matteotti, 12 BASSANO DEL GRAPPA abiti ed oggetti sacri custoditi nelle Chiese e nelle Cattedrali Itinerario principale dei Santuari ex-voto: Tel. 0444320854 - Fax 0444327072 Largo Corona d’Italia, 35 Il Cammino P.G.R. o nei preziosi Musei Diocesani. Sembra che il 70% dei beni [email protected] Tel. 0424524351 - Fax 0424525301 1. Vicenza culturali italiani siano di carattere religioso. [email protected] Santuario di Monte Berico Tutti degni di essere conosciuti perché ognuno di que- VICENZA - Piazza dei Signori, 8 sti luoghi e di questi oggetti ha senza dubbio un valore, 2. Brendola Tel. 0444544122 - Fax 0444325001 RECOARO TERME - Via Roma, 15 Per Grazia Ricevuta spesso artistico ancor prima che religioso, o perché rap- Casa natale di Santa Maria Bertilla [email protected] Tel. 044575070 - Fax 044575158 presentano una tradizione o raccontano una storia popo- [email protected] 3. Lonigo ALTOPIANO DI ASIAGO lare oppure una credenza diffusa. Santuario della Madonna dei Miracoli Alcuni dati per immaginare quante storie, quante vicende Via Stazione, 5 - Asiago TONEZZA DEL CIMONE 4.
    [Show full text]
  • La Ciudad De Vicenza Y Las Villas Palladianas En El Véneto
    Esta publicación se ha realizado en colaboración con los siguientes Vicenza con sus 26 obras palladianas, 23 monumentos en el casco antiguo y 3 Un proyecto editorial organismos: villas en el campo, fue incluida a pleno título en la Lista del Patrimonio Mundial de de la Oficina de la Unesco la Humanidad en 1994. Los monumentos palladianos han hecho que el conjunto urbano en el que se ubican Comune di Vicenza Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggio sea único no solo por su intrínseco valor arquitectónico sino también por el diálogo Soprintendenze per i beni artistici, storici ed etnografici que han instaurado con su entorno. LA CIUDAD DE VICENZA Y LAS VILLAS PALLADIANAS DEL VÉNETO PALLADIANAS VILLAS LA CIUDAD DE VICENZA Y LAS del Veneto En 1996, la UNESCO añadió a la lista otras 21 villas de Andrea Palladio Soprintendenze per i beni architettonici e per il paesaggio del Veneto distribuidas por el territorio véneto. Regione del Veneto El diálogo instaurado entre los monumentos palladianos y el paisaje véneto es tan ejemplar que ha hecho que se considere un valor universal. En los siglos siguientes, la obra de Palladio ha tenido tanta influencia en la arquitectura que ha acabado convirtiéndose en una referencia mundial. Las villas vénetas constituyen un patrimonio que, en su conjunto, son el testimonio de una sociedad y de una cultura de alto nivel – no únicamente en el campo artístico y arquitectónico – que se debe proteger, conservar y valorizar. Textos, fotografías, investigación iconográfica, Provincia di Provincia di Provincia
    [Show full text]
  • IL GIOIELLO RACCONTA Il Valore Simbolico Dell’Oreficeria Nella Bibbia
    IL GIOIELLO RACCONTA il valore simbolico dell’oreficeria nella Bibbia Entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua Madre e, prostratisi, lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. (Mt 2, 11) Testi a cura di: Anna Milan Stefano Soprana Consulenza biblica: don Gianni Trabacchin Impaginazione: IL GIOIELLO Studio Mama Si ringraziano per la pubblicazione: Il Festival Biblico Il Comune di Vicenza RACCONTA il valore simbolico dell’oreficeria nella Bibbia Il fotografo Mario Bozzetto Prof. Luca Trevisan Arch. Romano Concato Ass. IL GIOIELLO DI VICENZA Ass. Botteghe Storiche Si ringraziano inoltre le ditte di gioielleria: Chimento Crivelli Damiani Fope Marco Bicego X EDIZIONE - MMXIV Le Scritture, Dio e l’uomo si raccontano In copertina e a fianco, Paolo Veronese, Adorazione dei Magi, olio su tela, 1578 circa, Chiesa di Santa Corona, Vicenza Sottoportico Basilica Palladiana Piazzetta Palladio, 2 - Vicenza foto di Mario Bozzetto 22 maggio - 2 giugno 2014 Genesi 24,22 Cantico dei Cantici 1,10; 5,14 Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell’uomo prese un Le tue guance sono belle in mezzo alle collane, il tuo collo è 1 pendente d’oro del peso mezzo siclo e glielo pose alle narici e bello tra i filari di perle. [...] le pose sulle braccia due braccialetti del peso di dieci sicli d’oro. Le sue mani sono anelli d’oro, incastonati di gemme di Tarsis. Esodo 35,22 Isaia 60,6 Tutti coloro che erano di cuor generoso, uomini o donne, vennero Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, e portarono fermagli, orecchini, anelli e braccialetti, ogni sorta tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando di oggetti d’oro.
    [Show full text]
  • La Fortuna Iconografica Di Un'eroina Tragica: La Storia Di Sofonisba Tra
    ARIANNA CAPIROSSI La fortuna iconografica di un’eroina tragica: la storia di Sofonisba tra pittura e teatro In La letteratura italiana e le arti, Atti del XX Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Napoli, 7-10 settembre 2016), a cura di L. Battistini, V. Caputo, M. De Blasi, G. A. Liberti, P. Palomba, V. Panarella, A. Stabile, Roma, Adi editore, 2018 Isbn: 9788890790553 Come citare: Url = http://www.italianisti.it/Atti-di- Congresso?pg=cms&ext=p&cms_codsec=14&cms_codcms=1039 [data consultazione: gg/mm/aaaa] La letteratura italiana e le arti © Adi editore 2018 ARIANNA CAPIROSSI La fortuna iconografica di un’eroina tragica: la storia di Sofonisba tra pittura e teatro La Sofonisba di Giovan Giorgio Trissino (editio princeps: Roma, 1524) è la prima tragedia regolare in lingua italiana. La pièce ottenne la sua consacrazione con la rappresentazione del 1562, che si avvalse dell’apparato scenico allestito da Andrea Palladio insieme ai pittori Giovanni Antonio Fasòlo e Giovan Battista Zelotti. L’intervento illustra la sinergia sviluppatasi tra drammaturgo, architetto e pittori per garantire il successo della messa in scena, nonché la successiva fortuna iconografica dell’eroina nei cicli pittorici dipinti dai medesimi Giovanni Antonio Fasòlo e Giovan Battista Zelotti. Il teatro è lo spettacolo che per eccellenza è in grado di coniugare parola e immagine.1 Durante il Rinascimento, esso cominciò ad assumere forme più definite e regolari, anche se tutto il Cinquecento si configurò come un lungo periodo di sperimentazione alla ricerca di nuove formule in grado di dar vita a un teatro moderno. Questo contributo si concentra in particolare sulla tragedia, genere al contempo letterario e teatrale, oggetto di una lunga disputa tra i letterati della penisola che iniziò nella prima metà del Cinquecento, per poi continuare nel secolo successivo, coinvolgendo anche gli autori francesi e inglesi.
    [Show full text]
  • Vignato Con Cover Copia.Indd
    POWER OF RECALL POTERE DI RICORDARE La lista The list - Tullio Campagnolo, imprenditore e inventore entrepreneur - Catarina Pollini, giocatrice di basket basketball player - Ezzelino da Romano, condottiero lord (photo 9) - Arturo Ferrarin, aviatore aviator (photo 17) - Scipio Colombo, baritono baritone - Giacomo Prandina, partigiano partisan - Marco Tezza, pianista e direttore d’orchestra piano player and inventor - Gaetano Thiene, santo saint - Carlo Lievore, atleta nel lancio del giavellotto javelin - Romeo Menti, calciatore soccer player - Silvano Faresin, architetto architect - Mariano Rumor, uomo politico politician and conductor Questa lista, presentata sul LED display, contiene i nomi - Vincenzo Scamozzi, architetto architect - Andrea Mantegna, pittore painter athlete - Gianni Ferrio, compositore, direttore d’orchestra e - Dina Perbellini, attrice actress (photo 18) - Carlo Ridolfi, pittore painter - Vittorio Matino, artista artist individuati dall’artista attraverso una prima ricerca sul - Andrea Vicentino, pittore painter - Neri Pozza, editore e scrittore publisher and writer - Ottorino Zanon, presbitero presbyter arrangiatore composer, conductor and arranger - Paolo Madron, giornalista e scrittore journalist and writer - Luciano Marigo, scrittore writer - Amedeo Sandri, chef, giornalista e scrittore chef, web e su Wikipedia e i nomi in seguito proposti – via - Fernando Bandini, poeta poet - Bruno Scaroni, fondatore Associazione Industriali founder - Otello Cazzola, attore teatrale theater actor - Renato Casarotto, alpinista
    [Show full text]
  • The Social Lives of Paintings in Sixteenth-Century Venice Kessel, E.J.M
    The social lives of paintings in Sixteenth-Century Venice Kessel, E.J.M. van Citation Kessel, E. J. M. van. (2011, December 1). The social lives of paintings in Sixteenth-Century Venice. Retrieved from https://hdl.handle.net/1887/18182 Version: Not Applicable (or Unknown) Licence agreement concerning inclusion of doctoral License: thesis in the Institutional Repository of the University of Leiden Downloaded from: https://hdl.handle.net/1887/18182 Note: To cite this publication please use the final published version (if applicable). The Social Lives of Paintings in Sixteenth-Century Venice Proefschrift ter verkrijging van de graad van doctor aan de Universiteit Leiden, op gezag van Rector Magnificus prof.mr. P.F. van der Heijden, volgens besluit van het College voor Promoties te verdedigen op donderdag 1 december 2011 klokke 16.15 uur door Elisabeth Johanna Maria van Kessel geboren te Nijmegen in 1984 Promotiecommissie: Prof.dr. Caroline van Eck (promotor) Dr. Lex Hermans (co-promotor) Prof.dr. Bernard Aikema (Università degli Studi di Verona) Prof.dr. Gert Jan van der Sman (Universiteit Leiden / NIKI, Florence) Prof.dr. Joanna Woodall (Courtauld Institute, Londen) Dr. Edward Grasman (Universiteit Leiden) Dr. Arno Witte (Universiteit van Amsterdam) De totstandkoming van dit proefschrift is financieel ondersteund door de Nederlandse Organisatie voor Wetenschappelijk Onderzoek (NWO). Voor mijn ouders & voor J. Contents Abbreviations and Spelling vii Acknowledgements ix Colour Plates xiii Introduction 1 1. A Modern Miracle 23 Genesis and Early History – The Painting as a Trigger of Response – Frame and Other Sacred Objects – Adaptations – The Scuola di San Rocco and the Initiators of the Cult – The Faithful – The Changing Role of the Artist – Conclusion: The Pious Painter 2.
    [Show full text]
  • Trasforma Il Tuo Vecchio Argento in Storia
    [email protected] Per informazioni e adesioni scrivi a: a: scrivi adesioni e informazioni Per IL PROGETTO Il “gioiello di Vicenza” ricostruito in 3D dall’architetto Romano Concato ha una forma circolare di circa 60 cm. Per la sua realizzazione saranno necessarie 2000 ore di lavoro e almeno 30 kg di argento. studiomama VICENZA DI DI COMUNE LE OREFICERIE CHE ADERISCONO Orologeria Pavan Contribuisci anche tu. Contra’ Manin 12, Vicenza - tel. 0444 320684 TRASFORMA Gioielleria Oreficeria Argenteria Ageno Piazza dei Signori 46, Vicenza - tel. e fax 0444 543568 Porta la tua vecchia argenteria nelle oreficerie della tua città IL TUO Orologeria Gioielleria Dal Ponte che aderiscono all’iniziativa. Piazza dei Signori 54, Vicenza - tel. 0444 320821 VECCHIO [email protected] Cerca il logo Gioielleria Da Rin > ARGENTO Corso Palladio 80, Vicenza - tel. 0444 321915 [email protected] IN STORIA Oreficeria e Gioielleria Soprana Sottoportico della Basilica, Piazzetta Palladio 2, Vicenza Realizziamo tel. e tax 0444 320788 - [email protected] insieme il Gioielleria Donegà Paolo Gioiello Contrà Santa Barbara 17, Vicenza di Vicenza tel. 0444 323260 - [email protected] QUI Gioielleria Re Mida Corso Palladio, 70 TRASFORMI tel. 0444 545977 - [email protected] IL TUO Gioielleria Gino Zoccai Corso Palladio 75, Vicenza VECCHIO tel. 0444 546224 - [email protected] ARGENTO Oreficeria Orologeria Marotto Corso Santi Felice e Fortunato 77, Vicenza IN STORIA tel. 0444 545080 - [email protected] Gioielleria Orologeria Vettori Via Paolo Lioy 13, Vicenza 0444 323855 - [email protected] RINASCE IL GIOIELLO DI VICENZA Il Gioiello di Vicenza, consiste in un modello della Città di Vicenza realizzato in argento nel 1578, opera tradizionalmente attribuita al geniale orafo Giorgio Capobianco, su progetto di Andrea Palladio.
    [Show full text]