Che Cos'è La Bonarda Argentina?
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L’ANGOLO DELLA vIGNA Anna Schneider Che cos’è la Bonarda argentina? È probabile sia accaduto a qualcuno di voi di assaggiare in Sgorbera?) spigolando nei vecchi vigneti del Piemonte sud- argentina il vino della locale Bonarda. Probabile, credo, per - orientale in cerca dei vitigni dimenticati e quasi perduti. ché in quel paese questo vitigno riveste un’importanza col - Ma non solo, altre ricerche hanno indicato che lo stesso turale di tutto rispetto, piazzandosi con i suoi 18.000 ettari vitigno è coltivato da tempo con il nome di turca in Friuli e ai primi posti delle uve nere, ovviamente dopo l’autentico trentino, dove ne esiste qualche decina di ettari. È pure vino-bandiera argentino, il Malbec. presente nella zona di Brescia come Serbina, nome che vor - tuttavia, se qualcuno ha pensato di intravvedere nel colore rebbe ricollegarsi al lago d’Iseo o Sebino, e che ricorda va - intenso e nella piacevolezza della locale Bonarda una base gamente un altro sinonimo del Corbeau/Douce noire da varietale comune con l’omonimo vino piemontese (general - poco confermato, quello di Sevilhão, con cui è noto nel mente ottenuto da Bonarda piemontese o più raramente da medio corso del Douro in Portogallo. Dal colore nero in - uva rara) o pavese (prodotto con tenso del vino, poi, deriverebbe Croatina), si sbaglia, perché la Bo - ancora un’altra denominazione, narda argentina non è nessuno dei quella di Charbono, di cui in Ca - citati vitigni italiani. lifornia sono coltivati una tren - E dunque, che cosa è e da dove tina di ettari. proviene la Bonarda di Mendoza e Certo la Bonarda/Corbeau/ San Juan, principali centri di col - Douce noire/Sgurbà/turca/Ser - tura in argentina? bina/Sevilhão/Charbono rappre - La prima domanda ha trovato ri - senta uno dei casi più curiosi di sposta qualche anno fa, quando un vitigni viaggiatori, sparsi qua e là gruppo di ricercatori franco-argen - nel Vecchio Mondo prima di con - tino ha dimostrato la corrispon - quistare il nuovo. Vitigni la cui ) 4 1 denza varietale con il Corbeau 0 origine e i percorsi compiuti pa - 2 ( i francese, un vitigno savoiardo un t iono ancora misteriosi. n o m tempo intensamente coltivato, oggi i Il nome di turca potrebbe far a R presente in Francia su di una super - o pensare ad un ingresso in Europa n a f ficie inferiore all’ettaro. e dall’est del Mediterraneo, e poi t S o Perché, allora, il presunto legame t una diffusione lungo la direttrice o con l’Italia, dove è coltivata o, me - F del grande bacino fluviale dell’Ita - glio, sono coltivate diverse omo - lo Sgurbà, un (antico) sinonimo piemontese del Corbeau. lia Cisalpina prima di approdare al nime Bonarda? di là delle alpi occidentali. una prima pista, che, come vedremo, si è rivelata inesatta, si È da qui che è emigrata in nord america e/o in Portogallo? basa sul fatto che il Corbeau, così chiamato per il colore nero O in quest’ultimo paese è giunta dal collegamento euro-afri - del vino che ne deriva, è anche noto in Savoia come Douce cano di Gibilterra? E in argentina l’hanno davvero portata i noire per via della moderata acidità e del basso contenuto in Piemontesi, confondendone il nome in un eccesso di amor tannini ruvidi. Da qui al Dolcetto piemontese il passo è breve, patrio, visto che Bonarda era uno dei nomi più ricorrenti tra ma chi ha affermato questa sinonimia ha di nuovo sbagliato, le uve prodotte sul suolo natio? perché il Dolcetto, anche se dà un vino con caratteri vagamente In attesa che la genetica possa dare col tempo qualche simili al Corbeau/Douce noire, ne è ben distinto. contributo significativo allo studio dell’origine dei vitigni Eppure in Savoia al Corbeau/Douce noire si dava un storici, accontentiamoci di pensare quanto le varietà di tempo anche il nome di Plant de turin. Che fosse dunque vite, con le loro sorprendenti diversità, abbiano da vicino presente anche in Piemonte? In effetti Stefano raimondi accompagnato il cammino e lo sviluppo economico di l’ha ritrovato con il nome locale di Sgurbà (forse l’antica molti popoli della terra. OICCE tIMES - nuMErO 61 annO XV - InVErnO 2014 63.