CALABRIA Mtel
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Anno IV - n. 16 - Trimestrale Ottobre / Novembre / Dicembre 2008 €uro 1,00 Le origini siciliane ETTERE di Shakespeare L Intervista ad ERIDIANE de laltrareggio Alessandro Preziosi il DOMANI di Cosenza Direzione, redazione, amministrazione: Via Ravagnese Superiore, 60/A - REGGIO CALABRIA MTel. 0965644464 - Fax 0965630176 - E-mail: [email protected] - www.cittadelsoledizioni.it Il Premio Nosside Una radice di pietra e di mare più forte della diversità delle rive (Franco Cassano) Il Festival di Fotogiornalismo a Reggio Calabria Il Premio Anassilaos L’Albania comunista di Anilda Ibrahimi Nella foto da sinistra: Giuseppe Casile, Mario La Cava, Pino Bova e Rodolfo Chirico Il Premio Rhegium Julii Mario La Cava e la Calabria Aspromonte: Il centenario della nascita dello scrittore di Bovalino storia e misteri 60° della Dichiarazione dei diritti dell’uomo Le novità della Città del Sole Edizioni Lettere dalla Calabria Un saluto per Sharo di GianCarlo Bregantini - Ida Nucera LETTERE 2 MERIDIANE N. 16 - Ottobre / Novembre / Dicembre 2008 vevo sentito Totò Delfino l’estate A scorsa, sapevo che stava male ma nonA pensavo che la fine fosse così immi- nente; ci siamo detti parecchie cose e ci eravamo salutati con la reciproca promes- I viaggi della vita sa di incontrarci per avviare una nuova comune iniziativa editoriale. Purtroppo la malattia è stata più rapida n questo tempo non molto noi, rimarrà schiacciato e leso, non Chissà se questo treno lo prende- delle nostre intenzioni, mi rimane il ram- felice, nonostante ci si sfor- crederà più in se stesso, nelle pro- remo mai, o continueremo a perder- marico, oltre la pena per la scomparsa di I zi di credere al potere del prie forze, nelle proprie possibilità, e lo e a ripiegare come siamo abituati un amico, di non poter onorare il catalogo I magari perderà l’occasione di una a fare, a celebrare ospiti che per for- della mia casa editrice con un lavoro di pensiero positivo, al bicchiere mez- zo pieno, e agli innumerevoli artifici intera vita: essere chi voleva essere! za di cose sono assenti, con un certo Totò. Quando devo commemorare un ami- “psico-acrobatici” dell’era del capi- La società è lo specchio di ciò retrogusto di amarezza, di ciò che co, e via via che avanzano gli anni pur- talismo post-capitalista, l’ottimismo che siamo, continuiamo a rinnegarla, non può più essere, nonostante lo troppo succede sempre più frequentemen- è più che un miraggio. a prendere le distanze, a puntare il sforzo di un’infinita immaginazio- te, cerco sempre di evitare le espressioni Siamo figli illegittimi del “pessi- dito, e ci siamo dentro con tutte le ne... che possono sembrare di circostanza o mismo cosmico”, eppure, ancora nostre “parzialità”. L’individuali- Il grande assente è l’obbligo che abusate; ma per ricordare Totò non posso una volta, la natura è tale che non smo, per quanto padre di libertà, di abbiamo metabolizzato, si può rime- fare a meno di ricorrere a una definizione possiamo fare a meno di piegarci autonomia e di progresso è altresì un diare andando avanti e cercando di che può avere il sapore del luogo comune ma gli si attanaglia perfetta- alle sue leggi. pessimo consigliere. Dove finisce celebrare con la memoria, cercando mente: Totò Delfino era un giornalista ed uno scrittore assolutamente Il Presidente Napolitano parla di l’uomo? Non certo ai confini delle di perpetuare, di non dimenticare... libero e fuori dal coro e tutti quelli che negli anni hanno cercato di “ti- “immiserimento della politica” e ci ossa che lo compongono... o non Ma l’attimo nessuno lo renderà mai, rarlo dalla giacca” strumentalmente, sono rimasti prima o poi con le richiama alla storia maestra ma noi esisterebbe alcun sentimento e nes- nessuno ricordo, nessuna fotografia pive nel sacco. Lo stesso Vittorio Feltri, che lo stimava tantissimo, ha abbiamo ormai imparato a dimenti- sun pessimismo può essere tale da potrà sostituire la viva voce dell’uo- dovuto registrare più di un rifiuto quando pretendeva qualche “lavoro care, a rimuovere perché questo ci portarci a credere che non abbiamo mo, della sua verità fatta parola... su commissione”. Totò conosceva la Calabria e i calabresi come pochi chiede la vita. Ci riadattiamo conti- un “cuore”... Possiamo cercare di scorgerla, tra le altri ma, come spesso succede, quelli che avrebbero avuto più bisogno nuamente, riassettiamo i nostri cir- In occasione del centenario della pagine; ma di una cosa possiamo es- degli altri di ascoltarlo, “dimenticavano” regolarmente di invitarlo cuiti per poter vivere l’oggi e pensa- nascita di Mario La Cava, ci si è sof- sere certi, la stessa verità, che sem- quando si trattava di organizzare convegni e manifestazioni. Quanti re a cosa faremo domani, ma la no- fermati naturalmente sul rapporto bra assumere infinite e indetermina- sono gli eredi che lascia Totò? Scorrendo le pagine dei quotidiani re- stra visione è per forza di cose seg- dello scrittore con la propria terra, te forme, scorre nelle nostre vene. Ci gionali francamente non ci pare di scorgerne tantissimi. mentata, perché? Perché abbiamo tema dominante nella sua figura. La serve, dunque, una forte dose di one- Addio Totò, ti sia lieve la terra. paura e non c’è nessuno che ci tenga terra natia si è rivelata come il più stà intellettuale, per riscoprirla, per Franco Arcidiaco la mano. Dobbiamo ammetterlo, o difficile banco di prova della sua riconsegnarla al tempo. Credo sia non siamo più uomini, siamo terro- arte; matrice della sua narrativa, così questo il vero ottimismo, quello che rizzati dal terrorismo intrinseco alla controversa nella critica nazionale; sfocia nell’evoluzione e non nel pro- stessa vita. Le malattie, gli errori, le “letteratura senza aggettivi” come ci gresso, ciò che ci rende tutti profon- Calabria Inutile conseguenze, i tetti che crollano, la ricorda Pasquino Crupi. La Cava ha damente diversi ed uguali. natura che si ribella, il potere appa- raccontato ciò che ha visto e ha vis- Proust scrisse “la realtà è il più C a l a b r i a rente delle nostre scelte. Tutto sem- suto, per alcuni forse questo non era abile dei nemici. Lancia i suoi attac- a pezzi, un merito, ma è come dire che il ge- chi contro quel punto del cuore dove smembrata, rovesciata, vomitata, bra andare per il verso sbagliato! svuotata e sotterrata. T. S. Eliot diceva che “la razza nere umano potrebbe tranquillamen- non ce li aspettavamo, e dove non Calabr.…. provvisoria umana non può sopportare molta te essere per natura muto! E Mario avevamo preparato difese”. da asfaltare, da integrare, realtà”. È vero non può, e forse non La Cava sapeva bene, come sanno Difendiamoci, quindi, dal più da riparare, da rilanciare. deve. Ma se ci troviamo in questo bene tutti gli esseri viventi, quanto abile dei nemici, comprendendo che Calabria democratica stato è soprattutto colpa nostra; la dannoso possa essere il silenzio... abbiamo sempre un vantaggio sugli che si candida, che promette, realtà può essere cambiata ma è ne- La sua vita “una prova di resi- eventi; possiamo e dobbiamo usare che compra i voti, che risulta, cessario, prima di tutto, accettarla. stenza”, resistere con e per la lettera- il tempo a nostro favore e quando il che non ce la fa. Anche un maciste, se non conosce le tura, la più difficile e nobile delle nostro treno, quello giusto, arriverà, Calabria in ginocchio dimensioni del proprio nemico non scelte, che, come la maggior parte saremo pronti. che vota, che protesta, sarà in grado di ponderare la propria delle scelte ardue, viene compresa in che chiede il favore, che strappa la scheda, forza ed abbatterlo. Perderà come ritardo... Federica Legato che segue la processione. “Calabria occupazione in crescita”, la Magna Grecia, il mare, i Bronzi di Riace, Calabria stampata, esaltata, denigrata edulcorata, censurata, pubblicizzata. Calabria abusiva, abusata, deturpata sporcata, incendiata, violentata, ingannata, costretta a emigrare, a rubare, a spacciare. Calabria latitante, arrestata, giudicata, condannata, assolta in cassazione. Cala bria federale, autonoma, indipendente, leghista, legata. strozzata dai debiti, che compra troppe medicine. Calabria malata, in ambulanza, al pronto soccorso, nella clinica privata, possibilità di guarigione 50%. Calabria Calabria Calabria inflazionata, citata, usata, gettata. Il turismo, la clonazione dei Bronzi, il ponte sullo stretto. Calabria colta, ignorante, Corrado Alvaro, l’abbandono scolastico, le sale giochi, la Magna Grecia, le sovvenzioni, i circoli culturali. Calabria con il mercedes e l’abito firmato, al bar, affacciata alle finestre, che parla a un telefonino, Calabria che scrive poesie, Calabria inutile. Giuseppe Gangemi (Gli “Appunti dalla Calabria” di Giuseppe Gangemi continuano a pag. 23) SSOOMMMMAARRIIOO L ETTERE Tanto scrusciu pi nenti. Le origini siciliane di Shakespeare pag. 3 MERIDIANE Cinema. L’immagine a sud. Vogliamo anche le rose “4 de Supplemento a laltrareggio n. 125 - aprile 2004 Teatro. Intervista ad Alessandro Preziosi “5 CITTÀ DEL SOLE EDIZIONI REGGIO CALABRIA Eventi. Il Festival di poesia di Sarajevo - Premio Nosside “6 Iscrizione Registro Stampa Trib. di Messina n° 17 Eventi. Il Premio Anassilaos. Il Premio Rhegium Julii “7 dell'11 luglio 1991 Iscrizione R.O.C. n° 9262 Arte. Fotofilmfest – La mostra di Gerardo Sacco - La mostra di Amelia Romeo “8Via Ravagnese Sup. 60/A 89131 RAVAGNESE (RC) Rosso come una sposa di Anilda Ibrahimi “9CITTÀ DEL BERGAMOTTO Tel. 0965644464 Intervista a Sharo Gambino “10 Fax 0965630176 Carlo Carlino e la Calabria “11e-mail: [email protected] ABBONAMENTO ANNUO: Mario La Cava. Cento anni dalla nascita “ 12-13 € 10,00 comprese spese postali da versare su CCP n. 55406987 Le menzogne di Solzhenitsin “16intestato a Città del Sole Edizioni S.A.S. Direttore Responsabile: Recensioni “17 FRANCO ARCIDIACO Direttore Editoriale: Gli scavi di Oppido Mamertina. La poesia di Dino Claudio “18 FEDERICA LEGATO Coordinamento Editoriale: 60° della Dichiarazione dei Diritti Universali.