Occidente Cieco
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RC Auto? chiama gratis 800-070762 www.linear.it Martedì 22 www.unita.it 1,20E Febbraio 2011 Anno 88 n. 52 È un onore per me essere stato invitato il prossimo anno in Libia il 30 agosto, per la Giornata di amicizia tra il popolo italiano e il popolo libico, e sarò lieto di rimanere con voi per festeggiare il quarantesimo anniversario della vostra grande rivoluzione. Silvio Berlusconi a Gheddafi, 3 marzo 2009 OGGI“ CON NOI... Giancarlo De Cataldo, Vittorio Emiliani, Marco Simoni, Nicola Tranfaglia, Walter Veltroni GENOCIDIO L’aviazione bombarda la folla Basi in allerta, affari in pericolo Libia: a Tripoli almeno 250 morti Imprese italiane rimpatriano il personale e centinaia di feriti tra i manifestanti Crollano le Borse, petrolio alle stelle Giallo su Gheddafi in fuga Messi sotto controllo gli spazi aerei Governo Berlusconi sotto accusa L’EDITORIALE Bersani: ha svenduto la nostra dignità OCCIDENTE CIECO Oggi sit-in dei Democratici Il premier solo ora dice: stragi inaccettabili Pino Arlacchi p ALLE PAGINE 2-15 2 www.unita.it MARTEDÌ 22 FEBBRAIO 2011 Diario PINO ARLACCHI Eurodeputato del Pd Oggi nel giornale PAG. 20-23 POLITICA Sondaggi: Bersani batte Silvio Premier apre a «Forza Sud» re: la sua universalità. E ora siamo qua, a L’editoriale bocca aperta, a guardare eventi enormi che, in realtà, non sono affatto sorprendenti. E non è finita. Perché un po’ per cinismo, Occidente ma probabilmente anche per stupidità, c’è chi si ostina a trasferire quel pregiudizio di “incompatibilità” tra democrazia e Islam al cieco presente: minimizza quanto è accaduto in Tunisia, in Egitto, e sta accadendo in Libia, e PAG. 28-30 ITALIA sostiene che questi processi alla fine conse- Fallimento Alemanno gneranno quei paesi ai Fratelli musulmani e Dalla sicurezza alle Olimpiadi Dalla Libia giungono notizie drammatiche e al fondamentalismo islamico. È la parola contraddittorie. Il dittatore ha deciso di con- d’ordine della destra internazionale - adottata cludere nel sangue la sua avventura quaran- con passiva disciplina dal nostro governo - tennale e, mentre scrivo, il quadro cambia di che fa breccia anche tra commentatori pru- ora in ora. Ma quali che siano i tempi e gli esiti denti e moderati. Alcuni giorni fa sul Corriere della rivolta del popolo libico, è chiara e con- della sera c’era chi si domandava se in fon- solidata la direzione dei processi in atto nel do non era meglio la “stabilità” garantita dai mondo arabo: siamo in presenza di un’onda- governi autoritari di queste potenziali ta paragonabile a quella che, negli anni Ottan- “democrazie estremiste” governate da ta, portò la democrazia in America latina e, partiti islamici. PAG. 41 LA MOSTRA negli anni Novanta, nell’Europa dell’Est. Sia- C’è da chiedersi di quale “stabilità” parli- Da Dante a Mike Buongiorno mo in presenza di eventi di portata storica. no. Il Medio Oriente è da cinquant’anni una lingua chiamata Italia Come Occidente ci siamo arrivati imprepa- l’area più instabile e conflittuale del mondo. rati. Alcuni governi attribuiscono la responsa- La guerra internazionale più sanguinosa bilità di ciò agli organismi di intelligence. In degli ultimi trent’anni si è combattuta tra effetti i precedenti non mancano. È noto che Iran e Iraq con un milione di morti. E abbia- la Cia non riuscì a vedere il crollo del comuni- mo forse dimenticato gli eventi tragici che smo e che non si è stati capaci di avvertire lo si sono prodotti in Iran prima sotto lo Shah shock petrolifero, l’ascesa della Cina, l’odierna e poi sotto Komeini? E le ripetute invasioni virata a sinistra dell’America Latina. Potrem- del Libano? E le guerre in Afghanistan e in mo compilare una lista molto lunga. Iraq con l’annessa invasione del Kuwait? Ma non includeremmo la sorpresa di que- Dobbiamo opporci con fermezza a que- PAG. 33 ITALIA ste ultime settimane. No, questa volta la colpa sto mix di cecità e colpevole oblio che pro- Sparatoria, paura a Malpensa non è di 007 incapaci, ma di un errore di duce alla fine gli imbarazzanti balbettii del PAG. 34 ECONOMIA prospettiva culturale. Abbiamo vissuto ministro Frattini, ancora una volta l’ultimo a Rottura alle Generali nell’idea dello scontro di civiltà con l’Islam e capire. La democrazia è il piu grande fattore col suo inevitabile corollario: l’incompatibilità di stabilità e di pace di lungo periodo. Le PAG. 43 CULTURE Il «Gramsci» ricorda Adriano Guerra tra l’Islam e la democrazia. Ci siamo cullati democrazie riducono i budget militari, cioè nella presuntuosa convinzione d’essere, noi gli strumenti della guerra. Sono il metodo PAG. 42-43 CULTURE occidentali, i monopolisti della democrazia della non violenza applicato ai rapporti Veltroni e gli «scatti» di Mario Orfini fino a escludere, nelle scelte di politica interna- interni e internazionali. È stato così in passa- PAG. 46-47 SPORT zionale, quella che continuavamo a predica- to e sarà così anche nel mondo arabo. Roma, dopo Ranieri c’è Montella INVIACELO ENTRO L’// Inviaci i tuoi testi inediti di poesia, narrativa e saggistica e i tuoi dati all’indirizzo: Gruppo Albatros - Casella Postale VT - Viterbo oppure tramite e-mail all’indirizzo: [email protected] Per maggiori informazioni visita il sito www.gruppoalbatros.it oppure chiama il numero verde .. Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I partecipanti accettano il trattamento dei propri dati personali ai sensi del D.Lgs. /. I dattiloscritti non saranno restituiti. PARLANDO DI... Ancora un crollo in una scuola. Dopo il liceo di Camogli, ieri è Scuole che 3 crollano stata la volta di una materna di Paternò: tre bambine sono rima- MARTEDÌ ste ferite nel cedimento di un controsoffitto. 22 FEBBRAIO 2011 Inversi Staino di Bruno Tognolini Filastrocca dei serpenti Serpeggia serpente Radice vivente Ruscello che striscia O vipera o biscia Che scivola bassa Che striscia e che passa E passa la testa La lingua più lesta Poi passa la pancia Una lunga lancia Poi passa la coda Più fine e più soda Non passa più niente Finito il serpente Lorsignori Il congiurato Denis Verdini, che conosce i finiani quasi meglio di Fini ’esperienza in genere aiuta ad affinare la a estendere la propria azione al di là della stretta cato le imponenti possibilità persuasive del presi- L tecnica. Anche nella cosiddetta “campagna cerchia parlamentare. Per esempio, la scorsa setti- dente del Consiglio. Mai l’avesse fatto. Perché il di convincimento” in corso a Montecitorio mana ha telefonato a Sofia Ventura, che assieme presidente della Camera, evocando “la forza me- per allargare la maggioranza. Ambasciatore uni- al professor Campi è considerata l’ideologa di Fli, diatica” del premier, ha scatenato le ire di firme co del Cavaliere e regista incontrastato dell’opera- per proporle una collaborazione con un’importan- autorevolissime. Manco avesse detto che, dopo il zione rimane Denis Verdini, uomo dotato della te testata giornalistica. Anche se la Ventura non è gruppo dei “Responsabili”, era in formazione sensibilità indispensabile per trovare le giuste ar- in Parlamento, convincerla sarebbe stato strategi- quello dei “Pubblicisti”. gomentazioni politiche e culturali con ciascuno co per rendere al meglio quella sensazione di sfal- Sui parlamentari la tecnica più usata consiste degli interlocutori contattati. Soprattutto quando damento del progetto politico finiano e minarlo nel far circolare delle indiscrezioni, più o meno di fronte ha un deputato di Futuro e libertà, cam- fin dalle fondamenta. La politologa di Bologna fondate, su deputati finiani pronti al salto della po nel quale ormai si è letteralmente specializza- non poteva crederci, dal momento che con Verdi- quaglia. Così, all’interno del gruppo, cominciano to. Conosce la biografia degli eletti da riportare ni non aveva mai parlato in precedenza. Passato ad arrivare le occhiate di sospetto, e la tentazione nell’area governativa, sogni e passioni di ognuno, l’imbarazzo ha trovato la forza di dire no. di allontanarsi cresce. Poi, dopo una seconda fase grazie anche agli strumenti informativi che gli for- Un piccolo insuccesso che nulla toglie alle doti di pressing, condita alla bisogna anche di un con- niscono i pidiellini di provenienza An. È talmente del “convincitore”. D’altra parte riconosciute dal- tatto diretto con il Vertice Massimo, si coglie il bravo e sicuro di sé Verdini che ha provato anche le stesso Fini quando, la scorsa settimana, ha evo- frutto di tanto lavoro. Ma basterà? ❖ 4 www.unita.it MARTEDÌ 22 FEBBRAIO Primo Piano 2011 p Piazza Verde piena di manifestanti contro il regime: almeno 250 morti, centinaia i feriti p Il vice ambasciatore libico all’Onu: «Gheddafi ha dichiarato guerra al popolo» L’aviazione bombarda la folla «A Tripoli è un genocidio» Foto di Ian Langsdon/Ansa-Epa La Libia brucia Manifestanti danno alle fiamme un ritratto del colonnello libico Hanno mitragliato donne e Gheddafi «ha dichiarato guerra al no sorvolando la capitale», rende fuoco sui dimostranti. La televisio- bambini. Poi hanno sganciato popolo libico», denuncia alla Cnn ll noto il sito arabo Almanara nella ne satellitare cita testimoni a Tri- le bombe contro i dimostranti. vice ambasciatore libico all'Onu, sua pagina Facebook. «A Tripoli - si poli che hanno raccontato come Su ordine di Muammar Ghed- Ibrahim Dabbashi. «Nel mio Paese» legge ancora - le milizie del regime gli attacchi aerei siano avvenuti su dafi. In Libia è in atto una carne- aggiunge tra le lacrime, Gheddafi in abiti civili e alla guida di auto sen- cortei durante i funerali delle vitti- ficina. Il racconto di due piloti sta commettendo un «genocidio.». za targhe stanno uccidendo, pic- me delle violenze dei giorni scor- che hanno disertato. Parlando con i giornalisti all'Onu, chiando e terrorizzando i civili». «In si. In Libia non è guerra civile.