Benvenuti Alla Trattoria Anita Dal Punto Di Vista Di Una Figlia
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n. 15 de La Terra Trema vini, cibi, cultura materiale inverno 2019 IL GENIUS PANE E VINO, LOCI E LA PAGA SUBITO! a cura della redazione DEL di Nunatak TICINO IL CIBO DELLA BENVENUTI ALLA MEMORIA È IL TRATTORIA ANITA RITRATTO PERSONALE di Daniela DI OGNUNO, EVIDENZA Quaresima DI UN RAPPORTO CON e Nino Scaffidi LA NATURA E CON LA STORIA DI UN LUOGO di Paolo Bellati LA CUCINA DEI RICORDI di Nicola Valentino INVERNO 2019 EDITORIALE ell’immagine l’uomo, al centro, ha una ra, si è detto, riportando a riflessioni più am- rete da pesca, frequenta il fiume che pie, lontane dalle discussioni sul vino, dalle sue scorre alle sue spalle, utilizza una barca declinazioni celesti (naturale/innaturale), ine- LA MERCE, bassa, instabile, difficile da governare. renti piuttosto alle lotte di territori, agli uomini NConosce le sponde di quel fiume a menadito, sa e alle donne che quel rapporto organico costrui- come sono cambiate nel tempo, sa da dove ar- scono e al come lo fanno. riva il veleno che ne intossica le acque, sa cosa Sia composta di contadini o cittadini, non in LA CITTÀ, c’era di vivo lì e che oggi è morto. Sa cosa c’è difesa della natura questa popolazione agisce e oggi di vivo. Se ne nutre. lotta ma in difesa della sua vita stessa e a La Conosce quel luogo più del suo stesso corpo, è Terra Trema viene per ricordarlo, prima della il suo corpo stesso. Nel ragionare quotidiano e assenza di solfiti nei vini; prima del territorio LA RAGE imminente, il luogo, solo quello, è il suo pen- come narrazione retorica, utilissima etichetta siero, la sua ragione, il suo presente. Non fa per bypassare frontiere economiche, per arriva- fatica a presentartelo. re altrove, (cadere) dentro al mercato dei glo- L’uomo nell’imma- riosi e doverosi viaggi oltre confine. gine non è di questo In difesa della sua vita stessa considerando il mondo. Per il mondo territorio altro. Non merce, non mercimonio. (che frequentate) è Non speculazione terriera, leva per la gentri- inesistente, irreale, ir- ficazione di ogni cosa (città e campagne), per razionale ma per que- la turistificazione ossessiva dei propri intessuti sto egli (forse) è salvo, culturali, per la gastrocrazia egemonica di vite, salvo dalla catastrofe, affitti, costi, produzioni. fuori dall’apocalisse Considerando il territorio occasione prima per (che ci riguarda). stabilire alleanze in reciprocità, per alimentare In lui nulla è estin- coscienza di luogo collettiva, diffusa, aperta. guente. Epicorio di un Il terremoto è passato. Nella città nuova, arche- luogo a sua immagine tipo, città pensiero, città ideale, città attitudi- e somiglianza è ani- ne, città osservatorio, specola e riverbero di un ma(le) feroce. nugolo di altre città ovunque. Ripensate, reden- Da che parte stia, con te in extremis, riqualificate, agli albori di un’a- chi stia, di quante pocalisse che le città stesse dicono imminente persone sia composto con un battage ecologista che stordisce ma che il suo nucleo è privo si adopera per un modello economico sempre di rilievo. Quel che inumano, impietoso, capitalizzato: produzione per lui è natura per di consumi, forse difformi ma con le medesime questo mondo è caos. modalità, proteggendo gli stessi attori, gli stessi L’uomo nell’immagi- capitali finanziari. ne abita il caos. Le città rigenerate sono corpi esausti e vecchi su Il terremoto è avve- cui impietosi chirurghi instillano botox e filler. nuto puntuale. Con Quanto sia possibile disinnescare questa con- buona partecipazione, suetudine è la questione. con coinvolgimento. Il costo di questa mutanza immutabile è alto ed Tra le mura si è be- è in primo luogo sociale. vuto e mangiato, si è Nel mondo le città esplodono di rabbia, la rage, parlato e ascoltato. Ci e nella feconda collera si attuano nuove forme si è chiesti anche di dell’abitare i luoghi smontando, come si può, quest’uomo (del suo un modellino caro a chi, ai conti, le ammini- essere umano). stra davvero: AD, CEO, holding, stakeholder. La 13° edizione de La Terra Trema è passata, ha Sta nell’abitare (confliggendo) l’occasione di intersecato la città metropolitana mantenendo applicare resistenza; nel riprendere in mano il IN QUESTO NUMERO le sue specifiche: invisibile, perturbante dirom- mondo (materiale e amoroso) e farlo ruotare; penza. Le intenzioni, la necessità di program- nel ripopolare, (auto)organizzare, i luoghi della mare annualmente una manifestazione come desolazione (Bada. Si intendano non le perife- 3 Rapporti di produzione questa in una città come Milano sono state ri- rie ma i centri storici, i luoghi dell’estromissio- Pane e vino, e la paga subito! badite, a priori, dai comunicati, dalle azioni, da ne); nei sodalizi spuri e plebei che è capace di chi organizza/partecipa/attraversa. innescare, nell’intelligenza collettiva che l’abi- Costruire un rapporto organico tra uomo e natu- tare i luoghi riunisce. 6 Impressioni Le vie dell'Errare Direttore responsabile Laura M. Alemagna. 8 Territori Redazione Paolo Bellati, Alice Selene Boni, Corrado Chiatti, Il genius loci del Ticino Claudio Madella, Gabriele Moscatelli, Mattia Pellegrini. Hanno collaborato Guido Celli, Federico Demartini, la Trimestrale di vini, cibi e cultura materiale redazione di Nunatak, Daniela Quaresima, Nino Scaffidi, anno 4, numero 15, inverno 2019 11 Cultura materiale Nicola Valentino, Ernesto Volonterio. Benvenuti alla Trattoria Anita registrazione del Tribunale di Milano n.139 del 12/05/2016. Fotografie Jacopo Loiodice, Sergio Ramazzotti, A causa delle leggi sulla stampa risalenti al regime fascista, Francesco Zizola. la registrazione presso il Tribunale evita le sanzioni previste Illustrazioni di Edoardo Pellegrini, Andrea Rossi, 14 Tumulti per il reato di "stampa clandestina". La cucina dei ricordi Nicola Valentino. Questa pubblicazione è soggetta alla Creative In copertina foto di Jacopo Loiodice. Commons Licence CC BY-NC-ND 3.0 IT. 16 Fuori fuoco Progetto grafico e impaginazione Claudio Madella. Sono anni che faccio ceramica Rispetto, sostegno e diffusione per le autoproduzioni Stampato da Graphidea srl, Via Fara, 35, Milano culturali e gli spazi occupati e autogestiti. su carta CyclusOffset 100gr, cert. FSC-C021878. info: [email protected] Fuori fuoco Editore Associazione di promozione sociale Antares, 16 Frazione Castelletto 17, 20080, Albairate (Mi). www.laterratrema.org Abbasso la filossera! 2 RAPPORTI DI PRODUZIONE INVERNO 2019 l lavoro stagionale, un tempo caratte- ristico delle genti di montagna, oggi coinvolge molte persone che si spostano regolarmente all’estero per raccogliere frutta, vendemmiare, pascolare le greg- gi. Lavori periodici ma spesso non occa- sionali, con situazioni lavorative e paghe differenti, a fianco di migranti econo- mici di altri Paesi. Attraverso una chiacchierata Icon due amici tornati dalla vendemmia nella Svizzera italiana, proviamo a riflettere sui pro- blemi, le possibilità, i dilemmi che caratteriz- zano una condizione lavorativa particolare ma diffusa. Innanzitutto, in cosa consiste il lavoro e in che condizioni si svolge? A) Il lavoro può essere piacevole, all’aria aperta, hai a che fare con piante e con un ambiente interessante. E’ molto diverso da cantina a can- tina. Ho sempre lavorato con piccoli produtto- ri, spesso familiari. Principalmente si raccoglie uva sul filare, spostando cassette che vanno dai dodici ai quindici chili. Se l’uva è brutta (ace- tico, muffa grigia), allora bisogna selezionare il grappo scartando degli acini, e allora è più noioso. Se piove normalmente non si raccoglie, si comincia alle otto o alle nove, aspettando che sia un po' asciutto. I filari, a guyot o cordone speronato, non sono bassi come in Francia e sono normalmente in piano lungo la fila, an- che quando ci sono terrazzamenti. I porteur passano a prendere le casse con la motocarriola o col trattore, e in spalla nelle parti più imper- vie. Sono vigneti piccoli, vari e inerpicati sulle colline, in aziende che di norma non superano i quattro ettari. L’erba è tagliata un po' lunga, poco il diserbo, magari c’è qualche ortica ma salvo annate eccezionalmente piovose in cui c’è emergenza si lavora bene. Si può parlare, chie- dere e imparare molte cose. In più c’è il lavoro di cantina che nei piccoli è sempre successivo alla raccolta, alla sera, per cui c’è possibilità di assistere, dare una mano facendo qualche ora in più e in generale di imparare qualcosa del mestiere. B) Io lavoro spesso per case un po' più grosse PANE E VINO, dove c’è possibilità di lavorare in altre epoche dell’anno, soprattutto sfogliatura e potatura verde verso maggio... e il lavoro non è così bu- colico. Spesso i filari sono lunghi, noiosi, ma soprattutto i ritmi non sono così rilassati. Il responsabile del vigneto, che non è un proprie- E LA PAGA tario ma un dipendente che ha in carico una parte dell’azienda, ti sta sul collo: spesso mette le persone distanti l’una dall’altra e le divide se parlano tra loro. Poi a volte si permettono com- menti vari sui raccoglitori e soprattutto racco- glitrici, negli ambienti più maschili. Da qualche anno i grossi si avvalgono di “squadre” organiz- zate da un caposquadra che rende il lavoro più semplice per loro, permettendo al conduttore di rivolgersi solo al capo. Sono squadre di slavi, rumeni, bulgari (una volta erano i portoghesi), con i quali è difficile entrare in contatto, sia per SUBITO!INTERVISTA A UN VENDEMMIATORE la lingua che per come sono organizzate. In vari E UNA VENDEMMIATRICE STAGIONALI casi si è saputo che si trattava di caporalato: prendevano una minima parte della paga ver- NELLA SVIZZERA ITALIANA sata al capo organizzatore. Nello Champagne a cura della redazione di Nunatak e nel Beaujolais, in Francia, anche quest’anno 3 INVERNO 2019 sono arrivati alle cronache fatti di sfruttamento quasi schiavistico della manodopera immigrata e irregolare. Sono sicura che ciò avvenga anche in Italia, soprattutto nelle zone di monocultura viticola del nord est.