CORE View Metadata, Citation and Similar Papers at Core.Ac.Uk

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

CORE View Metadata, Citation and Similar Papers at Core.Ac.Uk View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by OpenstarTs impaginazione Alice Braut © copyright Edizioni Università di Trieste, Trieste 2009. Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale e parziale di questa pubblicazione, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, le fotocopie e altro) sono riservati per tutti i paesi. ISBN 978-88-8303-273-8 EUT - Edizioni Università di Trieste p.zzale Europa, 1 – 34127 Trieste http://eut.units.it Espulsione, assimilazione, tolleranza Chiesa, Stati del Nord Italia e minoranze religiose ed etniche in età moderna Michele Cassese EUT EDIZIONI UNIVERSITÀ DI TRIESTE Ai miei fratelli carissimi Nunzio, Enrico, Nino, Anna, Gennaro e Nicola, e alle loro famiglie con l’affetto di sempre Sommario 9 Abbreviazioni 123 Capitolo quinto La politica di tolleranza di 13 Introduzione Giuseppe II 21 Ringraziamenti 143 Capitolo sesto I diritti civili e religiosi nella 23 Capitolo primo politica di tolleranza in L’Inquisizione e le minoranze Lombardia religiose nel Nord Italia 181 Capitolo settimo 51 Capitolo secondo La Repubblica di Venezia e gli Convincere e non costringere. Stati Asburgici del Nord Italia Il vescovo Gregorio Barbarigo, e gli zingari ebrei ed eretici 209 Capitolo ottavo 77 Capitolo terzo La Chiesa Cattolica e gli Le conversioni forzate zingari nel Nord Italia L’abiura della luterana Clara Stifater in punto di morte 233 Conclusioni 97 Capitolo quarto 245 Indice dei nomi La fatica della tolleranza Il dibattito e la politica 257 Indice dei luoghi religiosa degli Stati europei Abbreviazioni 1. Archivi e biblioteche ACDGO − Archivio della Curia della Diocesi di Gorizia ACVP − Archivio della Curia Vescovile di Padova APSVV – Archivio della Parrocchia San Vittore di Varese ASMI – Archivio di Stato di Milano ASDMI – Archivio Storico Diocesano di Milano ASOGO – Archivio delle Suore Orsoline di Gorizia ASU – Archivio di Stato di Udine ASVE – Archivio di Stato di Venezia BBV – Biblioteca Bertoliana di Vicenza BCGO – Biblioteca Civica di Gorizia BMCVE – Biblioteca Museo Correr di Venezia BNF – Biblioteca Nazionale di Firenze BSGO – Biblioteca Seminario di Gorizia BSP – Biblioteca del Seminario Padovano BUP – Biblioteca Università di Pavia abbreviazioni 9 2. Fonti o raccolte di documenti BSKL – Die Bekenntnisschriften der evangelisch-lutherischen Kirche, Göttingen, Van- denhoeck & Ruprecht, 1967. Campi 1 – E. Campi, Protestantesimo nei secoli. Fonti e Documenti, 1, Cinquecento e Seicento, Torino, Claudiana, 1991. Campi-Rubboli 2 – E. Campi, M. Rubboli, Protestantesimo nei secoli. Fonti e Docu- menti, 2, Settecento, Torino, Claudiana, 1997. COD – Conciliorum Oecumenicorum Decreta, a c. dell’Istituto per le scienze religiose di Bologna, ed. bilingue, Bologna, EDB, 1991. Codice. giuseppino – Codice ossia Collezione Sistematica di tutte le Leggi, ed Ordinanze emanate sotto il Regno di Sua Maestà Imperiale Giuseppe II, tanto in affari secolari, quan- to ecclesiastici per tutti gli stati ereditarj stampata in Vienna nel 1785, t. III, Trieste, 1787. Conf. Chiese crist. – Confessioni di fede delle chiese cristiane, a c. di R. Fabbri, Bologna, EDB, 1996. CT – Concilium Tridentinum. Diariorum, actorum, epistularum, tractatuum nova Col- lectio, edidit Societas Goerresiana, Friburgi Brisgoviae, 1901 ss. DZ – H. Denzinger, Enchiridion symbolorum definitionum et declarationum de rebus fidei et morum, ed. bilingue, a c. di P. Hünermann, Bologna, EDB, 1995. Firpo, Tolleranza – M. Firpo, Il problema della tolleranza religiosa nell’età moderna dal- la riforma protestante a Locke, Torino, Loescher Editore, 1979. Hier. Cath. III – Hierarchia Catholica Medii Aevi sive Summorum Pontificum, S.R.E. Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum Series, vol. III, a c. di G. van Gulik, C. Eubel, L. Schmitz-Kallenberg, Monasterii 19232 (la I ediz. è del 1910). Hier. Cath. VI – Hierarchia Catholica, vol. VI, a c. di R. Ritzler e P. Sefrin, Patavii 1958. Leggi criminali venete – Leggi criminali venete, a c. di E. Della Giovanna, A. Sorgato, Venezia, 1980. Mansi – Joannes Dominicus Mansi, Sacrorum Conciliorum Nova Amplissima Collectio, t. XXXIV, ab anno MDLXV ad annum MDCCXXVII, Parisii, 1902 e ss. MBR – Magnum Bullarium Romanum, Augustae Taurinorum, 1859 e ss. Gaeta-Villani 1 – F. Gaeta, P. Villani, Documenti e testimonianze. I grandi problemi della storia medievale e moderna nei testi originali e nella interpretazioni critiche, 1, Mi- lano, Principato, 1986. 10 3. Enciclopedie − grandi dizionari DBI – Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Treccani, 1960ss. DIP – Dizionario degli Istituti di Perfezione, dir. di G. Pelliccia, G. Rocca, Roma, Pao- line, 1975ss. DTC – Dictionnaire de théologie catholique, Paris 1909ss. EMFVG – Enciclopedia monografica del Friuli Venezia Giulia, vol. III, parte II, Udine 1979. NDT – Nuovo Dizionario di Liturgia, a c. di D. Sartore, A.M Triaca, Cinisello Balsamo (MI), Edizioni Paoline, 1988. abbreviazioni 11 Introduzione 1. La convivenza tra maggioranza e minoranze religiose ed etniche nella nostra società italiana ed europea si presenta oggi – come in passato – molto difficoltosa. La situazione si è aggravata particolarmente negli ultimi vent’anni con l’afflusso in massa di immigrati. Si è calcolato che al 1 gennaio 2007 i residenti stranieri in Italia fossero circa tre milioni (2.938.922), con un aumento del 10,1% rispetto all’anno precedente. E poiché il saldo della popolazione di cittadinanza italiana è negativo (-6.912 unità nel 2006) l’aumento della popolazione immigrata ha costi- tuito il 70,7% della crescita della popolazione residente in Italia, che nel corso del 2006 è passata da 58.751.711 a 59.131.287 unità. Moltissimi immigrati vengono dal Magreb, ma in aumento sono soprattutto gli ucraini, cui seguono rome- ni ed altri cittadini dei Paesi dell’Est. L’insediamento maggiore di popolazione straniera è avvenuto nel Centro-Nord; difatti nel Meridione risiede soltanto l’11,6% di immigrati; nel Nord-Ovest ve ne è il 36,3%, nel Nord-Est il 27,3% e nel Centro il 24,8%. Un ulteriore dato interessante è quello relativo alla Lombar- dia. Tale regione ha accolto un quarto degli stranieri residenti in Italia: il 24,8% complessivamente, ma nella sola provincia di Milano si concentra addirittura il 10,8% di tutti gli stranieri residenti in Italia. Nella città di Milano un artigia- no su sette è straniero, mentre in Italia e nel resto della Lombardia solo uno su undici viene dall’estero. I Paesi d’origine di questi lavoratori sono: Cina (35,7%, introduzione 13 più di uno su tre), Egitto (7,2%) e Romania (7%), Sudamerica: Perù, (5,3%), Ar- gentina (3%) ed Ecuador (2,3%)1. Se si prende in considerazione particolarmente il Nord-Est, molti immigra- ti provengono dai Paesi della Comunità Europea, specialmente dell’ex blocco comunista; nella provincia di Udine solo i romeni sono oggi più di tremila, e nel Triveneto più di diecimila. I problemi collegati a questo flusso umano sono diversi: all’integrazione lavorativa e abitativa si associano aspetti relazionali e difficoltà originate dalle diverse appartenenze religiose. Si pensi anche solo al caso dei romeni residenti oggi in Italia, divisi tra ortodossi, greco-cattolici e cat- tolici latini; mentre, quanto alla loro origine nazionale, possono essere moldavi, ucraini e georgiani. Se si passa poi agli stranieri provenienti dai Paesi extraco- munitari, anch’essi numerosi, i problemi aumentano, soprattutto per le difficol- tà generate dalla loro forte prevalenza musulmana, anche se non mancano tra loro cristiani non cattolici. Solo a Gorizia e nel suo territorio si calcola una pre- senza di 1500-2000 musulmani (per circa il 15% praticanti in due luoghi di culto a Gorizia e Monfalcone), a fianco ad altre minoranze costituite da protestanti, ortodossi, ebrei, siano essi popolazione locale di antichissimo insediamento o presenze più recenti, perlopiù provenienti dall’Est europeo. Nella provincia di Pordenone ad esempio è presente una consistente comunità di ghanesi di con- fessione protestante che vive un forte senso comunitario, particolarmente evi- dente nelle sue celebrazioni liturgiche. I problemi di carattere religioso sollevati dall’arrivo e dalla permanenza di queste popolazioni sono diversi. Si pensi alla questione dell’erezione di templi o moschee. Si è discusso se permetterli e favorirli, come propongono quanti indi- viduano in questo atto un’espressione di accoglienza, rispetto, incontro e dialogo tra uomini di diverse religioni, oppure osteggiarle, come sostengono molti altri – appoggiati da rappresentanti di partiti, come la Lega, focalizzati piuttosto sulla salvaguardia delle “tradizioni” e delle identità territoriali2. Vi si aggiunge anche la questione dei matrimoni, siano essi endogamici o esogamici3, ed in particolare 1 Interessante è anche il numero degli imprenditori. Sono 73 i titolari d’impresa individuale di origine straniera che operano sul territorio milanese nei settori dell’artigianato tradizionale: confezionano soprattutto abbigliamento su misura (30,7% del totale artigiani stranieri e 39% del totale ditte di settore), borse e articoli da viaggio (19,2%, 38,6%) e oggetti in ferro, rame e al- tri metalli (10,6%). I dati che qui esponiamo sono presi da www.repubblica.it, 15 gennaio 2007. 2 Vedi ad esempio R.Verga, Il Pdl apre: «sì» alle mini moschee. Maroni: prima una legge, “Il Corriere della Sera”, 18 settembre 2009. 3 Nel 2004 in Italia si sono celebrati 28mila matrimoni con almeno un coniuge straniero; vale a dire che il 10,4% delle unioni è stato tra italiani e immigrati. Nel 1992, invece, erano solo il 3,2%. Nel 2004 le coppie miste sposate in Italia hanno così superato quota 200 mila, mentre nel ‘91 erano appena 65 mila. Vivono soprattutto nel Nord (solo in Lombardia 39.372). Dati non ufficiali, però, parlano di oltre 600 mila coppie miste se ai matrimoni sommiamo le coppie di fatto, in cui almeno un partner è straniero. Il 78,5% dei matrimoni misti è tra un italiano e una straniera: si sposano con italiani il 77,5% delle filippine, il 67% delle romene, il 63,6% delle peruviane e il 57,7% delle albanesi. Da www.repubblica.it, 15 gennaio 2007.
Recommended publications
  • Manoscritti Della Biblioteca “Bartoliniana” Dell’Arcidiocesi Di Udine
    Manoscritti della Biblioteca Bartoliniana MANOSCRITTI DELLA BIBLIOTECA “BARTOLINIANA” DELL’ARCIDIOCESI DI UDINE INVENTARIO Inventariazione realizzata da Luca Olivo nel 2011 per conto dell’Archivio Storico Diocesano di Udine a cura dell’Istituto “Pio Paschini” per la Storia della Chiesa in Friuli 1 Manoscritti della Biblioteca Bartoliniana Il conte Antonio Bartolini1 appartenne ad una delle più insigni famiglie nobiliari friulane, di antica schiatta fiorentina. A Firenze infatti gli avi del conte Antonio ricoprirono varie cariche pubbliche ma pare la loro origine fosse quella di mugnai. I Bartolini si trasferirono in Friuli nella prima metà del Trecento e già nel 1518 erano annoverati nel Libro d’oro della nobiltà come conti. Nel corso del Settecento la famiglia riuscì ad acquisire notevoli fortune grazie ad una redditizia attività di possidenti agrari con varie tenute, soprattutto a Buttrio. Agronomo fu il padre di Antonio Bartolini, Ettore. Questi nel 1737 sposò Francesca Manin, appartenente alla prestigiosissima casata. Il matrimonio era avvenuto nel quadro di una specifica strategia di alleanze tra famiglie nobili e nell’intento di dare ulteriore lustro ai Bartolini, le cui fortune nel campo dell’imprenditoria agraria potevano gettare ombre sul loro grado di nobiltà. Antonio Bartolini nacque a Udine il 12 settembre 1741 e già all’età di 6 anni rimase orfano di madre, essendo in quell’anno deceduta Francesca Bartolini Manin all’età di soli 38 anni. Difficile stabilire con certezza la formazione di Antonio ma dato che il fratello maggiore Gregorio (1738 – 1828) e il fratellastro minore Giovanni Battista (1754 – 1823) studiarono al Collegio dei Barnabiti di Udine pare possibile che anche il giovane conte fosse stato colà indirizzato dal padre.
    [Show full text]
  • Studi Veneziani» Già «Bollettino Dell’Istituto Di Storia Della Società E Dello Stato Veneziano»
    Elenco dei sommari di «Studi Veneziani» già «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano» «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano», I, 1959, Neri Pozza Editore GIAN PIERO BOGNETTI , Presentazione STUDI e EDOUARD POMMIER , La société vénitienne et la Reforme protestante au XVI siècle GAETANO COZZI , Paolo Sarpi tra il cattolico Philippe Canaye de Fresnes e il calvinista Isaac Casaubon ALBERTO TENENTI , Il De perfectione rerum di Nicolò Contarini NOTE E DOCUMENTI ROSAMOND J. MITCHELL , Archbishop Blackader in Venice GAETANO COZZI , Paolo Sarpi e Jan Van Meurs GAETANO COZZI , Appunti sul teatro e i teatri a Venezia agli inizi del Seicento GAETANO COZZI , Tra un comico-drammaturgo e un pittore del Seicento: Giovan Battista Andreini e Domenico Fetti RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE GIORGIO E. FERRARI , Venezia medioevale e il Levante nella recente storiografia jugoslava (parte I) PRESENTAZIONI E DISCUSSIONI DI LIBRI FRANCO GAETA , Il vescovo Pietro Barozzi (R. Abbondanza) GAETANO COZZI , Il doge Nicolò Contarini (A. Tenenti) Archivio di Stato Venezia: Indice dei dispacci degli ambasciatori al Senato Atti dell’Istituto «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano», II, 1960, Neri Pozza Editore STUDI ALBERTO TENENTI , Aspetti della vita mediterranea intorno al Seicento BRIAN PULLAN , Poverty, charity and the reason of State: some Venetian examples GAETANO COZZI , Una vicenda della Venezia barocca: Marco Trevisan e la sua eroica amicizia UGO TUCCI , La marina mercantile veneziana nel Settecento NOTE E DOCUMENTI MARIA LAURA IONA , Una vertenza feudale tra Bonifacio vescovo di Parenzo e gli Zane patrizi veneti JOSIP LUETI Ć, «Prove di fortuna» di navi veneziane a Ragusa RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE GIORGIO E.
    [Show full text]
  • The Hungarian Historical Review
    Hungarian Historical Review 3, no. 3 (2014): 471–493 Judit Gál The Roles and Loyalties of the Bishops and Archbishops of Dalmatia (1102–1301) This paper deals with the roles of archbishops and bishops of Dalmatia who were either Hungarian or had close connections with the Hungarian royal court. The analysis covers a relatively long period, beginning with the coronation of Coloman as king of Croatia and Dalmatia (1102) and concluding with the end of the Árpád dynasty (1301). The length of this period not only enables me to examine the general characteristics of the policies of the court and the roles of the prelates in a changing society, but also allows for an analysis of the roles of the bishopric in different spheres of social and political life. I examine the roles of bishops and archbishops in the social context of Dalmatia and clarify the importance of their activities for the royal court of Hungary. Since the archbishops and bishops had influential positions in their cities, I also highlight the contradiction between their commitments to the cities on the one hand and the royal court on the other, and I examine the ways in which they managed to negotiate these dual loyalties. First, I describe the roles of the bishops in Dalmatian cities before the rule of the Árpád dynasty. Second, I present information regarding the careers of the bishops and archbishops in question. I also address aspects of the position of archbishop that were connected to the royal court. I focus on the role of the prelates in the royal entourage in Dalmatia, their importance in the emergence of the cult of the dynastic saints, and their role in shaping royal policy in Dalmatia.
    [Show full text]
  • Reformacija V Oglejskem Patriarhatu: Heterodoksne Skupine in Luteranske Skupnosti (In Usoda Petra Kupljenika)1
    ZGODOVINSKIZGODOVINSKI ^ASOPIS ^ASOPIS • 55 • 552001 • 2001 • 3 (124) • 3–4 •(124) 409–435 409 Silvano Cavazza Reformacija v oglejskem patriarhatu: heterodoksne skupine in luteranske skupnosti (in usoda Petra Kupljenika)1 1. Zapleteno zgodovino reformacije na podro~ju oglejskega patriarhata je treba {e napisa- ti. Verjetno je to naloga, ki presega mo~i enega samega znanstvenika, ~eprav zdaj ‘e obstaja bogata bibliografija na to temo in so viri v glavnem dobro ohranjeni. Te‘ave izvirajo iz same narave oglejske {kofije, katere ena tretjina je v bila 16. stoletju v bene{ki dr‘avi, ostali dve tretjini pa v Svetem rimskem cesarstvu, zelo veliki pokrajini, ki je na zahodu mejila na reko Tagliamento, na severu na Dravo, na vzhodu in jugu pa na hrva{ko mejo, ki je delno tekla po toku reke Kolpe. Na jugu je patriarhat mejil tudi na obse‘no istrsko zaledje tr‘a{ke {kofije; po sredini se je diagonalno in precej vijugasto delil na ljubljansko {kofijo, ki je bila ustano- vljena v letih 1461-62 in jo je tvorilo {est zelo razli~no velikih obmo~ij, od katerih se je najve~ja z Ljubljano in Kranjem razprostirala prav do zgornje doline Save.2 Na severu je Drava lo~evala Oglej od podro~ij velike salzbur{ke nad{kofije, katere meje prav tako niso bile ravne glede na to, da so njeno jugovzhodno mejo zapirale majhne {kofije Seckau, Lavant in Krka. V tej pokrajini administrativna razdelitev ni bila ni~ manj zapletena kot verska. Od leta 1420 je bil patriarhat skoraj popolnoma odvisen od dveh posvetnih gospostev, Benetk in Habsbur‘anov.
    [Show full text]
  • Primo@ Trubar in Gorizia and Friuli
    Silvano Cavazza, Sebastiano Blancato UDK 274(453.3)"155/156": Trst 929 Trubar P. PRIMO@ TRUBAR IN GORIZIA AND FRIULI Trubar je oktobra 1563 pre`ivel tri tedne v gori{ki grofiji, kamor je prispel na povabilo nekaterih tamkaj{njih plemi~ev. Njegov obisk je kmalu dobil mednarodni pomen. Bene{ke oblasti, pape{ki nuncij v Benetkah in na Dunaju ter celo cesar Ferdinand I. so izdali uradne izjave neodobravanja, nasprotovanje pa ni prepre~ilo {iritve luteranstva v gori{ki grofiji. Bene{ka Furlanija je postala pomembna pot, preko katere so se ju`no od Alp {irile publikacije, izdane v Urachu. Anton Dalmata je bil do leta 1556 duhovnik v Huminu; iz Nem~ije je s pomo~jo {irokega kroga prijateljev {iril knjige po vsej Furlaniji, v Gorico in v smer Istre. Nicolas Pichler je po{iljal knjige iz Beljaka preko Trbi`a in doline reke Bele v Humin in Furlanijo. Po isti poti so v avstrijske de`ele prihajale tudi italijanske, nem{ke in slovanske knjige. [e ob koncu 16. stol. so bile knjige, tiskane v Urachu, zaplenjene v Gorici, Gradi{ki in Devinu. Zaradi tega so v Furlaniji poznali Trubarja celo protestantje italijanskega jezika. Leta 1567 je videmska inkvizicija radikalnega protestanta Bernardina della Zorza iz Vidma postavila pred sodi{~e, ker je slavil »na{ega velikega preroka Primo`a« in ga primerjal z Luthrom, Janom Husom in Girolamom Savonarolo. Luteranstvo, oglejski patriarh, Anton Dalmata, Stipan Konzul, Humin, protestantske knjige In October 1563 Trubar spent three weeks in the County of Gorizia upon the invitation of some local noblemen.
    [Show full text]
  • Studi Veneziani» Già «Bollettino Dell’Istituto Di Storia Della Società E Dello Stato Veneziano»
    Elenco dei sommari di «Studi Veneziani» già «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano» «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano», I, 1959, Neri Pozza Editore GIAN PIERO BOGNETTI, Presentazione STUDI EDOUARD POMMIER, La société vénitienne et la Reforme protestante au XVIe siècle GAETANO COZZI, Paolo Sarpi tra il cattolico Philippe Canaye de Fresnes e il calvinista Isaac Casaubon ALBERTO TENENTI, Il De perfectione rerum di Nicolò Contarini NOTE E DOCUMENTI ROSAMOND J. MITCHELL, Archbishop Blackader in Venice GAETANO COZZI, Paolo Sarpi e Jan Van Meurs GAETANO COZZI, Appunti sul teatro e i teatri a Venezia agli inizi del Seicento GAETANO COZZI, Tra un comico-drammaturgo e un pittore del Seicento: Giovan Battista Andreini e Domenico Fetti RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE GIORGIO E. FERRARI, Venezia medioevale e il Levante nella recente storiografia jugoslava (parte I) PRESENTAZIONI E DISCUSSIONI DI LIBRI FRANCO GAETA, Il vescovo Pietro Barozzi (R. Abbondanza) GAETANO COZZI, Il doge Nicolò Contarini (A. Tenenti) Archivio di Stato Venezia: Indice dei dispacci degli ambasciatori al Senato Atti dell’Istituto «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano», II, 1960, Neri Pozza Editore STUDI ALBERTO TENENTI, Aspetti della vita mediterranea intorno al Seicento BRIAN PULLAN, Poverty, charity and the reason of State: some Venetian examples GAETANO COZZI, Una vicenda della Venezia barocca: Marco Trevisan e la sua eroica amicizia UGO TUCCI, La marina mercantile veneziana nel Settecento NOTE E DOCUMENTI MARIA LAURA IONA, Una vertenza feudale tra Bonifacio vescovo di Parenzo e gli Zane patrizi veneti JOSIP LUETIĆ, «Prove di fortuna» di navi veneziane a Ragusa RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE GIORGIO E.
    [Show full text]
  • Primorski Slovenski Biografski Leksikon
    Inštitut za zgodovino doi.r.skpfja gibanja K N J I 2 N I C A iâj. PRIMORSKI SLOVENSKI BIOGRAFSKI LEKSIKON/ 13. SNOPI< Rebula - Sedej Uredil Martin Jevnikar GORICA 1987 GORIŠKA MOHORJEVA DRUŽBA Dne 21. okt. letos nas je zapustil sodelavec dr. Roman Savnik, velik strokovnjak za Kras in njegove raziskovalce. Z veliko ljubeznijo je sodeloval pri PSBL od 1977 in pri- pravil =lanke le do t. V tem letu nas je zapustil tudi dolgoletni sodelavec in predsednik GMD Mirko Rijavec. življenjepis obeh je v tem snopi=u. Ohranili ju bomo v hvaleinem spominu. SODELAVCI 13. SNOPI<A IN NJIHOVE ZNA<KE (Imena umrlih sodelavcev so zaznamovana s križcem) Ade. dr. France Adami=, univ. prof. v p., Lj. A. PP. dr. Aston Prijatelj, dr. med. znan., Zdrav, dom, N. Gor. A. Savli- Andrej Savli, prosv. delavec v p., Lj. Blatte dr. Kazimira Blažic, prof.. Gor. B. Kolar Bogdan Kolar, salezijanec, Lj.-Rakovnik B. Lu. dr. Lucana Budal. prof., Gor. B. Mar. dr. Branko MaruSic, viSji znan. sodelavec ZRC SAZU, N. Gor. B. S. inž. Boris Sancin, ravn. RAITrstA v p., Trst B.Ur. Borut Urši=, raziskovalni asistent, ZRC SAZU, Lj. 7eM. dr. Marija Cešcut, prof., Gor. Drago Baje dr. Drago Baje, prof., Trst E. Cevc dr. Emilijan Cevc, akademik, znanst. svetnik ZRC SAZU, Lj. F. Cotar Franc =otar, prosv. delavec, Buenos Aires, Argentina Har. dr. Zorko Hare j, programist RAITrstA v p., Trst Hartman dr. Bruno Hartman, ravn. Univ. knjiž., Maribor Hum. dr. Kazimir Humar, stolni vikar, Gor. • Ivo Jevnikar, =asnikar na RAITrstA, Trst Jan Zoltan Jan, prof., N. Gor.
    [Show full text]
  • Fondo Nuovi Manoscritti (Già Fondo Vale)
    Fondo Vale Fondo Nuovi manoscritti (già Fondo Vale) Inventariazione realizzata da Luca Olivo nel 2001 per conto dell’Archivio Storico Diocesano di Udine a cura dell’Istituto “Pio Paschini” per la Storia della Chiesa in Friuli e integrata nel 2011 Studiosi Nucleo - Studiosi 2 Giuseppe Vale Partizione - Giuseppe Vale [1938] - [1939] 515. Vale Giuseppe Itinerario di Paolo Santonino 1. Prefazione Quaderni, contenuti in cartella e cartolario. N. ro 3 quaderni contenenti minute per la prefazione dell' "Itinerario di Paolo Santonino in Carintia, Stiria e Carniola negli anni 1485 - 1487" (Codice Vaticano Latino 3795). Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1943. E' da notare che in questo come in tutti gli altri manoscritti dove al titolo compaiono le dizioni "Giuseppe Vale", "Vale Giuseppe", "G. Vale" o "Vale G." tale titolo è stato attribuito da mons. Guglielmo Biasutti e non dallo stesso mons. Vale. sec.XX prima metà 515. 1bis. Trascrizioni di Giuseppe Vale Foglio sciolto, contenuto in cartella e cartolario. Foglio sciolto con trascrizioni per l'edizione dell'opera: "Itinerario di Paolo Santonino in Carintia, Stiria e Carniola negli anni 1485 - 1487" (Codice Vaticano Latino 3795). Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1943. sec.XX prima metà 515. Vale Giuseppe Itinerario di Paolo Santonino 2. Itinerario di Paolo Santonino Quaderni, contenuti in cartella e cartolario. N. ro 5 quaderni contenenti materiale per l'edizione dell'opera: "Itinerario di Paolo Santonino in Carintia, Stiria e Carniola negli anni 1485 - 1487" (Codice Vaticano Latino 3795). Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1943. sec.XX prima metà 515. Vale Giuseppe Itinerario di Paolo Santonino 3.
    [Show full text]
  • Sintesi Storica Della Pieve Di San Leonardo Degli Slavi Dalle Origini Al 1920
    Sintesi storica della Pieve di San Leonardo degli Slavi dalle origini al 1920 Origine della Pieve di San Leonardo ♣ Carlo Podrecca, in Slavia Italiana (1884), riporta un documento, a suo dire, del 1351, tratto dalle Definitiones del capitolo di Cividale, nel quale sarebbe citata per la prima volta San Leonardo come pieve: "Nos Leonardus canonicus Civitatensis Archidiaconus plebium Sanctorum Leonardi et Petri etc.". Il volume delle Definitiones citato dal Podrecca non esiste: la raccolta inizia solo con l'anno 1360 (PODRECCA 1884, p. 34). Tuttavia il documento proposto è autentico, anche se datato «31 maggio 1371. Noi Leonardo di Cividale canonico cividalese e arcidiacono delle pievi di San Leonardo e di San Pietro degli Slavi, sedendo in tribunale in capitolo a Cividale con questi scritti sentenziamo e definiamo che Margherita fu Giovanni di Cepletischis per l'impedimento derivante dall'età non è in grado di fare reclamo presso il tribunale. Quando giungerà alla pubertà, se intende ancora reclamare e dirà di non voler accettare la convivenza coniugale con Giovanni, allora, con la convalida della chiesa, possano separarsi anche se hanno contratto matrimonio per verba de presenti, perché ambedue sia Giovanni che Margherita, dal punto di vista giuridico, erano impuberi e il progetto di matrimonio era rivolto al futuro anche se le parole esprimevano il consenso al presente» (ACC, Busta 411, p. 53)1. Certamente San Leonardo era titolare di una delle cappelle citate dalla Bolla di Celestino III dell’8 dicembre 1192, con la quale si conferma al capitolo di Cividale anche «Ecclesiam Sancti Petri de Algida cum capellis suis..
    [Show full text]
  • Il Giuspatronato Popolare Nella Pieve Di Tricesimo
    MEMORIE STORICHE FOROGIVLIESI GIORNALE DELLA DEPVTAZIONE DI storiA PATRIA PER IL FRIVLI VOLVME XCIV-XCV 2014-2015 UDINE 2016 Direttore Responsabile Giuseppe Bergamini Redazione Egidio Screm Deputazione di Storia Patria per il Friuli Via Manin 18, 33100 Udine Tel./Fax 0432 289848 [email protected] www.storiapatriafriuli.it La proprietà letteraria è riservata agli autori dei singoli scritti ISSN 0392-1476 Lithostampa - Pasian di Prato (Udine) 2016 INDICE SAGGI Maurizio Buora, Stefano Magnani, Il ‘Mur forat’. L’angolo delle mura Nordoccidentali di Aquileia pag. 11 Donatella Porcedda, Il Capitanato di Gradisca tra Cinquecento e Seicento » 41 Luigi Zanin, Rustichello da Porcia: le vicende di uomo di masnada friulano del XIII secolo 73 ALTRI CONTRIBUTI Vittoria Masutti, Riflessi sull’insegnamento nella civiltà umanistica friulana dalla prima metà del ’400 al ’500 » 87 Vittoria Masutti, Sulla data del primo documento degli Annalia Civitatis Utini » 101 GIORNATA DI STUDIO A PAULARO, 4 ottobre 2014 Nicole Dao, Le fonti archivistiche per la storia della Val d’Incaroio » 107 Stefano Barbacetto, Gilberto Dell’Oste, Claudio Lorenzini, Per una storia dell’alpeggio nell’Incaroio (e in Carnia) fra tardo medioevo ed età moderna: problemi e prospettive » 121 Denis Baron, Il ventennio fascista a Paularo. Vita politica e amministrativa attraverso le fonti delle gerarchie provinciali » 151 GIORNATA DI STUDIO A TRICESIMO, 3 ottobre 2015 Michela Maniassi, Antonio Belloni e Tricesimo » 199 Katja Piazza, Il giuspatronato popolare nella pieve di Tricesimo: le vicende dell’istituzione dalle origini alla nomina del pievano Marcantonio Gagliardis (1456-1584) » 219 Roberta Cuttini, Il forte di Tricesimo dalla pianificazione alla costruzione e il ruolo della cittadina nella prima guerra mondiale » 247 Gianfranco Ellero, La “Settimana della Friulanità” a Tricesimo nel 1946 » 269 NECROLOGI Pietro Nonis 285 Luciana Morassi » 286 Giovanni Comelli » 288 RECENSIONE A cura di A.
    [Show full text]
  • Distretto Di Tolmino 03
    Capitolo III - Plezzo Secoli XIV-XV ♣ Plezzo ha una documentazione straordinaria, specie per il 1400, grazie all'importanza strategica che ebbe la strada che collega Cividale con Tarvisio attraverso il passo del Predil e che nella Chiusa di Plezzo aveva uno dei punti cruciali per la difesa dei confini e per la sua funzione commerciale. Il presente studio si sofferma sull'aspetto religioso della comunità, ma quando l'argomento lo comporta non verrà trascurato l'altro aspetto, attingendo alle ricchissime fonti delle Definizioni del comune di Cividale. La prima citazione della vicaria di Plezzo appare nella Bolla di papa Celestino III del 1192, che conferma al capitolo di Cividale anche "*la chiesa di Plezzo con le sue cappelle"1. Da un ponderoso processo tra il capitano di Tolmino ed il capitolo di Cividale della metà del secolo XVI ricaviamo un documento lì riportato risalente al 1306. Capitolo riunito. "*Considerando i canonici che i vicari ed i sacerdoti delle pievi di Volzana, Tolmino, Plezzo, San Vito e Caporetto non hanno un'entrata certa e determinata per potersi mantenere dignitosamente, decisero ed ordinarono che ciascuno dei suddetti vicari abbia un'integrazione dalla decima che il capitolo ricava dalle suddette pievi come suo beneficio aggiunto agli incerti ordinari come subito sotto verrà precisato... Ugualmente il vicario di Plezzo abbia 18 staia di frumento, miglio e mistura e tutti gli incerti come gli altri vicari, tendo con sé uno scolaro per avviarlo al sacerdozio"2. Solo da quest'epoca il salario dei vicari non è lasciato all'alleatoria entrata degli "incerti". La sensibilità ecclesiastica sembra maturare una valutazione più dignitosa dello status clericale periferico.
    [Show full text]
  • Macbeth, Otello, Falstaff Trilogia D'autunno
    RAVENNA FESTIVAL 2013 Trilogia d’autunno Giuseppe Verdi Macbeth, Otello, Falstaff RAVENNA FESTIVAL 2013 Trilogia d’autunno, Verdi & Shakespeare è anche un omaggio ai luoghi verdiani. È qui, tra la casa natale di Giuseppe Verdi a Roncole, la città di Busseto e Villa Sant’Agata, che il progetto ha mosso i primi passi, dando vita al nuovo allestimento di Falstaff. Ravenna Festival ringrazia il Comune di Busseto e la Famiglia Carrara Verdi Trilogia d’autunno: per avere accolto tutto lo staff con grande cordialità e disponibilità. Verdi & Shakespeare The Autumn Trilogy, Verdi & Shakespeare, is also a tribute to Verdi’s homeland. It is here, close to his birthplace in Roncole, to the city of Busseto and to Villa Sant’Agata, that the project took its first steps, which blossomed into the new production of Falstaff. Macbeth Ravenna Festival would like to thank the City of Busseto and the Carrara Verdi family for their warm and hearty welcome. Otello Falstaff con il contributo di Hormoz Vasfi partner Teatro Alighieri RAVENNA FESTIVAL RAVENNA FESTIVAL Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana RINGRAZIA Direzione artistica Cristina Mazzavillani Muti con il patrocinio di Franco Masotti Senato della Repubblica Associazione Amici di Ravenna Festival Presidente Stelio e Grazia Ronchi, Ravenna Angelo Nicastro Camera dei Deputati Gian Giacomo Faverio Stefano e Luisa Rosetti, Milano Apt Servizi Emilia Romagna Giovanni e Graziella Salami, Lavezzola Presidenza del Consiglio dei Ministri Autorità Portuale di Ravenna Vicepresidenti Guido
    [Show full text]