Parrocchia Di Sant'adalberto Di Cormòns Si Qualifica Indubbiamente Come Uno Dei Più Preziosi E Antichi Dell'arcidiocesi Di Gorizia

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Parrocchia Di Sant'adalberto Di Cormòns Si Qualifica Indubbiamente Come Uno Dei Più Preziosi E Antichi Dell'arcidiocesi Di Gorizia PARROCCHIA DI SANT’ADALBERTO DI CORMÒNS ARCHIVIO STORICO INVENTARIO (SETTEMBRE 2006) 2 SOMMARIO Introduzione p. …………………………………………………………………………...………...4 Bibliografia p. ……………………………………………………………………………………..13 Archivio Storico p.……………………..………………………………………………………….15 Archivio di Deposito p. …………………………………………………………………………..226 Indici p. …………………………………………………………………………………………...255 3 L'ENTE PRODUTTORE Le origini della pieve di Cormòns risalgono alla tarda antichità: fu stazione curata già nel 450 d. C. Lo confermano la presenza della strada romana e dell'insediamento fortificato, elementi che sembrano contrassegnare le pievi sorte appunto in età tardo-antica, nonché le vicende dell'età longobarda, con il soggiorno a Cormòns dei patriarchi di Aquileia (628-737). Alcune incertezze riguardano l'ubicazione dell'edificio sacro che ospitò la pieve. Questa fu in origine intitolata alla Vergine, poi a Sant'Adalberto, un santo martirizzato alla fine del X secolo, il cui culto assunse forte rilievo con gli imperatori tedeschi e rivestì particolare significato per la dinastia dei conti di Gorizia, che numerosi ne portarono il nome. È probabile che il cambio di intitolazione, avvenuto dopo la seconda metà del Duecento, sia da collegare a una ristrutturazione della chiesa che abbia reso necessaria una nuova consacrazione, avvenuta in concomitanza con l'insediamento a Cormòns dei conti goriziani. Dopo il rifacimento settecentesco della chiesa - durante il quale fu collocata sulla facciata l'iscrizione che, visibile a tutt'oggi, ricorda la chiesetta o cappella (aedicula) dedicata alla Madre di Dio - è assai arduo, tuttavia, stabilire se la chiesetta intitolata alla Madonna sia stata un edificio a sé stante, una cappella della chiesa maggiore o una parte di questa, conglobata in una costruzione posteriore. Rimane controversa l'identificazione della pieve originaria, considerate la presenza, nel borgo di Povia, di una chiesa egualmente antica con la medesima intitolazione (Santa Maria, vulgo, Sant'Apollonia) e di una chiesa alto medievale all'interno del castello sul Quarin, infine la menzione negli atti della visita pastorale compiuta da Carlo Michele d'Attems nel 1753 dell'esistenza nella chiesa di San Giovanni Battista (nota nel IX secolo con il titolo di basilica) di un calice d'argento, accomunabile per morfologia ai più antichi calici italiani superstiti. Se qui si rinuncia a tracciare un profilo artistico e architettonico del Duomo, si deve però segnalare l'enorme spazio che le carte relative alla sua amministrazione occupano all'interno dell'archivio. Pare sia stato molto vasto, in origine, il territorio dipendente dalla pieve di Cormòns, comprendente anche le "ville" di Versa, Mossa e Lucinico, che dal Duecento appaiono come pievi autonome. Il più antico elenco delle pievi della diocesi di Aquileia (1247) e un elenco delle decime (1296) permettono di rilevare come, nella cura d'anime, il pievano fosse affiancato da un vicario, mentre nel territorio pievanale vi era un'unica cappella - quella di Medea - con un proprio sacerdote fisso. Dotati quasi certamente di proprie cappelle, ma non di clero stabile, erano gli altri villaggi: Capriva, Moraro, Corona, Mariano, Borgnano. Alla fine del Quattrocento, quando la pieve di Cormòns compare fra quelle che dovevano essere visitate non dai suffraganei del patriarca, ma dall'arcidiacono di Aquileia, a quella di Medea si aggiunse come filiale la cappella di Mariano, dando inizio a quella disarticolazione del territorio pievanale che avrebbe portato alla formazione delle singole parrocchie. 4 Non furono sempre pacifici i rapporti tra i pievani di Cormòns e le chiese filiali sparse sul territorio pievanale. Numerosi motivi di attrito infatti non tardarono a manifestarsi, soprattutto a motivo degli introiti legati alla cura d'anime: decima, quartese1 e incerti2. Si possono citare ad esempio la contesa di fronte al tribunale del Patriarca di Aquileia che nei primissimi anni del XVII secolo contrappose il pievano di Cormòns don Pietro Ragno (1592-1608), protonotario apostolico e dal 1602 arcidiacono patriarcale di Gorizia, e il curato di Medea don Gregorio Zigant Corredor a proposito della spettanza alla pieve di Cormòns, o alla vicarìa di Medea, di alcuni campi novali3 siti sul confine territoriale tra le due entità. Quasi duecento anni dopo, fine Settecento, la contesa si riaccese: questa volta il pievano don Giuseppe Snidarcig intentò causa a don Francesco Colugnati, vicario poi parroco (dal 1790) di Medea, circa la spettanza della cappellanìa di Corona, l'obbedienza dovuta dallo stesso Colugnati allo Snidarcig e la divisione di alcuni quartesi. La contesa fu lunga e snervante. Lo Snidarcig dovette affrontare negli stessi anni anche don Francesco Trevisani, curato di Capriva, riguardo ad alcuni campi novali siti in Capriva e alla riscossione di certi quartesi. A questo proposito molto ricca, articolata, e a volte di difficile lettura, è la documentazione prodotta o ricevuta, spesso in carta bollata. Se i pievani dovettero faticare per imporre la loro volontà all'esterno della pieve non più agevole fu il loro confrontarsi con la prospera e potente comunità di Cormòns. A proposito della Cormòns degli ultimi secoli del Medioevo giova ricordare che essa presentava la struttura tipica del comune medievale. Accanto a un podestà, con funzioni di potere e rappresentanza, sussistevano infatti dei camerari incaricati dell'amministrazione finanziaria del comune e un consiglio cittadino detto "Consiglio dei Dodici". Questo, probabilmente, come nel caso del podestà, deteneva attribuzioni di natura amministrativa e giudiziaria insieme. Gli appartenenti al consiglio avevano una durata in carica molto breve e venivano frequentemente rinnovati. Naturalmente tutti questi organismi cittadini dovevano sottostare al dominio dei signori che si succedettero alla guida dell'entità statale nel cui territorio Cormòns sorgeva: i conti di Gorizia fino al 1500 e da quell'anno in poi la Casa d'Austria. Fortissima era l'influenza delle casate nobiliari e degli altri personaggi eminenti, per censo e per funzioni rivestite. Bisogna poi ricordare che spettava in origine ai patriarchi di Aquileia il diritto alla nomina del pievano che dagli anni Venti del Quattrocento fu oggetto di una lunga vertenza con i conti di Gorizia. Definì la questione la bolla del pontefice Sisto IV (23 gennaio 1481): si stabilì che al conte spettasse il diritto di presentare al vicario patriarcale i candidati alla pieve e quindi al ricco beneficio parrocchiale e che, se entro due mesi tali nomine non fossero state approvate, egli avrebbe potuto rivolgersi direttamente a Roma per la conferma. Il vicario era, invece, eletto dalla comunità e 1 Quarta parte della decima che serviva al sostentamento del clero. 2 Offerte versate dai fedeli ai sacerdoti officianti in occasione di ricorrenze particolari o di cerimonie: battesimi, matrimoni o funerali. 5 confermato dal superiore (pievano) o dall'ordinario (vicario patriarcale, Patriarca, arcivescovo). Dal 1446 gli fu affiancato un cappellano assegnato alla pieve, designato dalla comunità e da questa provvisto di casa e reddito. A lunghe vertenze con la comunità e i nobili cormonesi, di cui l'archivio è molto ricco di carte in proposito, diede adito la questione della residenza del pievano, connessa alla percezione degli introiti legati alla cura d'anime. Diventavano pievani di Cormòns persone appartenenti a famiglie aristocratiche molto in vista nella zona (si possono citare ad esempio i Coronini, i de' Terzi, i Del Mestri) in grado di rapportarsi direttamente con l'imperatore a Vienna, o comunque in contatto con le elites dominanti, e in possesso generalmente di una solida formazione teologica e culturale di livello universitario, requisito non molto comune per il clero rurale di allora. Non è difficile immaginare come personalità del genere fossero raramente attratte dalla prospettiva di risiedere in una pieve come quella di Sant'Adalberto importante, ricca e prestigiosa ma dislocata in una zona indubbiamente rurale e lontana dagli ambienti che contavano. Ecco dunque che spesso i pievani erano presenti a Cormòns solo per la presa di possesso della parrocchia o per periodi brevissimi. Inevitabilmente la responsabilità della cura d'anime ricadeva completamente sul vicario e sui cappellani. A volte questi ultimi si rivalevano e si schieravano su posizioni di forte chiusura nei riguardi del pievano. Esemplare, a questo proposito, è la vicenda del su citato parroco Pietro Ragno. Egli fu costretto durante il suo mandato a risiedere a Mariano proprio per l'ostilità di comunità e vicario nei suoi confronti. La cessazione dell'obbligo di residenza fu abilmente trovata nel 1646 dal barone Luca Del Mestri, arcidiacono di Gorizia dal 1630 e dottore in teologia, che ottenne nel 1646 da papa Innocenzo X la facoltà, appunto, di non dover risiedere in Cormòns. Sempre nel 1646 Innocenzo X nominò pievano di Cormòns il nipote del Del Mestri, Stefano. La concessione contrastava, però, sia con i dettati del concilio di Trento, che obbligavano i parroci alla residenza, sia con la volontà della comunità, desiderosa che il pievano effettivamente esercitasse la sua pastorale nella cittadina. Anche il parroco Rodolfo Antonio Coronini, abitante abitualmente a Quisca o a Tolmino, riuscì ad eludere l'obbligo della residenza adducendo che in Cormòns la cura d'anime era sufficientemente provveduta da vicario, cappellani e cooperatore, nonché dai padri domenicani e dalle sorelle della Carità. Il primo titolare residente fu il barone Francesco Saverio
Recommended publications
  • Servizio Extraurbano Inverno 2020-21
    SERVIZIO EXTRAURBANO area isontina e collegamenti con Trieste, Udine, Cervignano INVERNO 2020-21 Orario valido dal 1° febbraio 2021 ATTENZIONE DA LUNEDI' 8 MARZO fino alla ripresa della didattica in presenza sono sospese tutte le corse aggiuntive contrassegnate nelle tabelle orario con la casella di colore fucsia. A Gorizia sospese anche le corse DIRETTI A CASA in partenza dalle sedi scolastiche. Rimane attivo il servizio di collegamento con navetta CIP/istituti ORARIO VALIDO DAL 01.02.2021 Potenziamento dei servizi per il rientro a scuola in sicurezza In accordo con la Regione FVG, le Prefetture e le istituzioni scolastiche, TPL FVG ha predisposto un piano differenziato per aree geografiche e poli scolastici che prevede il potenziamento dei servizi di trasporto secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in merito alla capienza dei mezzi e alla percentuale della didattica in presenza per le scuole secondarie. L’obiettivo del piano è quello di permettere a tutti gli studenti di raggiungere il proprio istituto e rientrare a casa in piena sicurezza. A disposizione di ciascun polo scolastico viene messo così un numero di corse sufficiente a garantire il rispetto della capienza massima dei mezzi prevista sia negli orari di ingresso e sia negli orari di uscita. Ricordiamo che, secondo quanto previsto dalle disposizioni attualmente in vigore, la capienza massima consentita a bordo degli bus è fissata al 50% dei passeggeri trasportabili (indicati a bordo di ciascuna vettura). Di conseguenza, per coprire tutti i servizi aggiuntivi necessari a garantire il viaggio in sicurezza, alcune corse verranno effettuate con autobus turistici. In fermata è quindi necessario prestare la massima attenzione: i bus in arrivo potrebbero essere diversi da quelli consueti di APT ma riporteranno sempre sul parabrezza un cartello identificativo TPLFVG-APT con l’indicazione della linea.
    [Show full text]
  • Manoscritti Della Biblioteca “Bartoliniana” Dell’Arcidiocesi Di Udine
    Manoscritti della Biblioteca Bartoliniana MANOSCRITTI DELLA BIBLIOTECA “BARTOLINIANA” DELL’ARCIDIOCESI DI UDINE INVENTARIO Inventariazione realizzata da Luca Olivo nel 2011 per conto dell’Archivio Storico Diocesano di Udine a cura dell’Istituto “Pio Paschini” per la Storia della Chiesa in Friuli 1 Manoscritti della Biblioteca Bartoliniana Il conte Antonio Bartolini1 appartenne ad una delle più insigni famiglie nobiliari friulane, di antica schiatta fiorentina. A Firenze infatti gli avi del conte Antonio ricoprirono varie cariche pubbliche ma pare la loro origine fosse quella di mugnai. I Bartolini si trasferirono in Friuli nella prima metà del Trecento e già nel 1518 erano annoverati nel Libro d’oro della nobiltà come conti. Nel corso del Settecento la famiglia riuscì ad acquisire notevoli fortune grazie ad una redditizia attività di possidenti agrari con varie tenute, soprattutto a Buttrio. Agronomo fu il padre di Antonio Bartolini, Ettore. Questi nel 1737 sposò Francesca Manin, appartenente alla prestigiosissima casata. Il matrimonio era avvenuto nel quadro di una specifica strategia di alleanze tra famiglie nobili e nell’intento di dare ulteriore lustro ai Bartolini, le cui fortune nel campo dell’imprenditoria agraria potevano gettare ombre sul loro grado di nobiltà. Antonio Bartolini nacque a Udine il 12 settembre 1741 e già all’età di 6 anni rimase orfano di madre, essendo in quell’anno deceduta Francesca Bartolini Manin all’età di soli 38 anni. Difficile stabilire con certezza la formazione di Antonio ma dato che il fratello maggiore Gregorio (1738 – 1828) e il fratellastro minore Giovanni Battista (1754 – 1823) studiarono al Collegio dei Barnabiti di Udine pare possibile che anche il giovane conte fosse stato colà indirizzato dal padre.
    [Show full text]
  • Unione Collio Alto Isonzo
    Piano dell’Unione Collio Alto Isonzo PIANO DELL’UNIONE Unione Collio Alto Isonzo COMUNI DI: CAPRIVA DEL FRIULI CORMÒNS FARRA D'ISONZO GORIZIA GRADISCA D'ISONZO MARIANO DEL FRIULI MEDEA MORARO MOSSA ROMANS D'ISONZO SAN LORENZO ISONTINO VILLESSE 1 Piano dell’Unione Collio Alto Isonzo Sommario PREMESSE ........................................................................................................................................................................ 3 IL VALORE DEGLI ASPETTI STORICO-CULTURALI DELL'UNIONE COLLIO ALTO ISONZO .......................... 3 IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO E LA SUA ANALISI ......................................................................................... 4 1. DEMOGRAFIA .................................................................................................................................................... 4 1.1 Popolazione totale e densità ............................................................................................................................ 4 1.2 Andamento demografico .................................................................................................................................. 5 1.3 Saldi demografici e flussi migratori ................................................................................................................. 9 1.4 Popolazione per classe d'età ......................................................................................................................... 15 1.5 Presenza di comunità linguistiche ................................................................................................................
    [Show full text]
  • Europass-Ita
    Curriculum Vitae Caterina Viscomi INFORMAZIONI PERSONALI Caterina Viscomi INDIRIZZO PIAZZA BIAGIO MARIN 4 SEDE DISTACCATA Via Leopardi, 16 MAIL [email protected] TEL. 0431 898166 FAX 0431 83620 NAZIONALITA’ ITALIANA Data di nascita 23.09.1954 POSIZIONE RICOPERTA RESPONSABILE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO PATRIMONIO EDILIZIA PRIVATA (D4) PRESSO IL COMUNE DI GRADO ESPERIENZA PROFESSIONALE nel 1977 – 1978 assistente tecnico presso lo studio Collutti di Gorizia dal 22.05.1978 al 22.05.1979 in Comune di Gradisca d’Isonzo a tempo determinato con la qualifica di assistente tecnico VI° q.f. dal 02.01.1981 al 30.06.1981 in Comune di Monfalcone a tempo indeterminato con la qualifica di assistente tecnico VI° q.f., dal 01.07.1981al 31.08.1981 in Comune di Gradisca d’Isonzo a tempo indeterminato con la qualifica di assistente tecnico VI° q.f., dal 01.09.1981 al 31.10.1991 in Comune di Monfalcone a tempo indeterminato con la qualifica di assistente tecnico VI° q.f., dal 01.09.1991 al 22.10.1995 in Provincia di Gorizia a tempo indeterminato con la qualifica di assistente tecnico VI° q.f., dal 23.10.1995 al 29 dicembre 2009 in Comune di Monfalcone a tempo indeterminato con la qualifica di istruttore direttivo D3 dal 30 dicembre 2009 al 9 settembre 2010 dipendente del Comune di Trieste a tempo indeterminato con la qualifica di istruttore direttivo D4 dal 10 settembre 2010 dipendente del Comune di Grado a tempo indeterminato con la qualifica di istruttore direttivo D4 ISTRUZIONE E FORMAZIONE DIPLOMA DI GEOMETRA presso l’Istituto Tecnico per Geometri di Gorizia a.s.
    [Show full text]
  • Pedemontana Colline Pianura
    Schede climatiche del Friuli Venezia Giulia SCHEDA CLIMATICA N. 22 osservabile: vento zona: COLLINE, PEDEMONTANA E PIANURA comuni di: Arba, Aviano *, Budoia *, Caneva di Sacile*, Cavasso Nuovo, Fanna, Maniago *, Montereale val Cellina *, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo*, Sequals, Vajont, Arzene, Azzano Decimo, Brugnera, Chions, Cordenons, Cordovado, Fiume Veneto, Fontanafredda, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Valvasone, Vivaro, Zoppola (PN); Aiello, Aquileia, Artegna, Attimis *, Bagnaria Arsa, Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Buia, Buttrio, Camino al Tagliamento, Campoformido, Campolongo Tapogliano, Carlino, Cassacco, Castions di Strada, Cervignano, Chiopris, Cividale del Friuli, Codroipo, Colloredo di Montalbano, Corno di Rosazzo, Coseano, Dignano, Faedis *, Fagagna, Fiumicello**, Flaibano, Gonars, Latisana, Lestizza, Magnano, Majano, Manzano, Martignacco, Mereto di Tomba, Moimacco, Mortegliano, Moruzzo, Muzzana, Nimis*, Osoppo, Pagnacco, Palazzolo dello Stella, Palmanova, Pasian di Prato, Pocenia, Porcia di Udine, Porpetto, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Precenicco, Premariacco, Prepotto *, Ragogna, Reana del Roiale, Remanzacco, Rive d'Arcano, Rivignano Teor, Ronchis, Ruda, San Daniele del Friuli, San Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone, San Vito al Torre, San Vito di Fagagna, Santa Maria la Longa, Sedegliano, Talmassons, Tarcento *, Tavagnacco, Terzo d'Aquileia, Torreano *, Torviscosa, Treppo Grande, Tricesimo, Trivignano Udinese, Udine, Varmo, Villa Vicentina, Visco (UD); Capriva, Cormons, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Fogliano, Gorizia, Gradisca, Mariano, Medea, Moraro, Mossa, Romans, Ronchi dei Legionari, San Canzian d'Isonzo, San Lorenzo Isontino, San Pier d'Isonzo, Savogna d'Isonzo, San Floriano del Collio, Staranzano**, Turriaco, Villesse (GO).
    [Show full text]
  • Relazione Geologica
    Dott.geol. Andrea Marangon via S.Giorgio,11 – 34071 Cormons tel/fax 0481/534150 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA-GIULIA PROVINCIA DI GORIZIA COMUNE DI CAPRIVA DEL FRIULI STUDIO GEOLOGICO PER LA VARIANTE GENERALE AL P.R.G.C. DI CAPRIVA DEL FRIULI RELAZIONE GEOLOGICA e-mail: [email protected] Dott.geol. Andrea Marangon via S.Giorgio,11 – 34071 Cormons tel/fax 0481/534150 INDICE 1. PREMESSA .....................................................................................................................................3 1.1 Indagini geognostiche ........................................................................................... 3 2. ASPETTI GEOLOGICI (TAV. 1) ................................................................................................4 2.1 Inquadramento geologico ...................................................................................... 4 2.1.1 Formazione del Flysch eocenico ........................................................................... 4 2.1.2 Depositi alluvionali ............................................................................................. 5 2.1.3 Terreni di riporto................................................................................................ 6 2.2 TETTONICA E SISMICITÀ .............................................................................................................6 2.3 ASPETTI PEDOLOGICI ..................................................................................................................7 2.4 PERMEABILITÀ DEI TERRENI
    [Show full text]
  • Studi Veneziani» Già «Bollettino Dell’Istituto Di Storia Della Società E Dello Stato Veneziano»
    Elenco dei sommari di «Studi Veneziani» già «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano» «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano», I, 1959, Neri Pozza Editore GIAN PIERO BOGNETTI , Presentazione STUDI e EDOUARD POMMIER , La société vénitienne et la Reforme protestante au XVI siècle GAETANO COZZI , Paolo Sarpi tra il cattolico Philippe Canaye de Fresnes e il calvinista Isaac Casaubon ALBERTO TENENTI , Il De perfectione rerum di Nicolò Contarini NOTE E DOCUMENTI ROSAMOND J. MITCHELL , Archbishop Blackader in Venice GAETANO COZZI , Paolo Sarpi e Jan Van Meurs GAETANO COZZI , Appunti sul teatro e i teatri a Venezia agli inizi del Seicento GAETANO COZZI , Tra un comico-drammaturgo e un pittore del Seicento: Giovan Battista Andreini e Domenico Fetti RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE GIORGIO E. FERRARI , Venezia medioevale e il Levante nella recente storiografia jugoslava (parte I) PRESENTAZIONI E DISCUSSIONI DI LIBRI FRANCO GAETA , Il vescovo Pietro Barozzi (R. Abbondanza) GAETANO COZZI , Il doge Nicolò Contarini (A. Tenenti) Archivio di Stato Venezia: Indice dei dispacci degli ambasciatori al Senato Atti dell’Istituto «Bollettino dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano», II, 1960, Neri Pozza Editore STUDI ALBERTO TENENTI , Aspetti della vita mediterranea intorno al Seicento BRIAN PULLAN , Poverty, charity and the reason of State: some Venetian examples GAETANO COZZI , Una vicenda della Venezia barocca: Marco Trevisan e la sua eroica amicizia UGO TUCCI , La marina mercantile veneziana nel Settecento NOTE E DOCUMENTI MARIA LAURA IONA , Una vertenza feudale tra Bonifacio vescovo di Parenzo e gli Zane patrizi veneti JOSIP LUETI Ć, «Prove di fortuna» di navi veneziane a Ragusa RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE GIORGIO E.
    [Show full text]
  • Graduatoria Provvisoria
    AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE DI GORIZIA CORSO ITALIA 116 - 34170 GORIZIA Commissione per l’accertamento dei requisiti soggettivi di cui all’art. 42 della legge regionale 19 febbraio 2016, n. 1 (art. 21 comma 6 L.R. 14/2019) BANDO DI CONCORSO N. 2/2020 DI DATA 11.09.2020 per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata siti nei Comuni di CAPRIVA DEL FRIULI - DOLEGNA DEL COLLIO - FARRA D’ISONZO - MORARO MOSSA - SAN LORENZO ISONTINO - SAVOGNA D’ISONZO GRADUATORIA PROVVISORIA La presente graduatoria è resa pubblica mediante affissione, per trenta giorni consecutivi, nella sede dell’ATER, all’albo pretorio dei Comuni oggetto del bando, nei siti web istituzionali della Regione, dell’ATER e dei Comuni medesimi. Entro i dieci giorni successivi alla scadenza di detto termine, i titolari delle domande possono presentare osservazioni in merito al posizionamento o all’eventuale esclusione della propria domanda alla Commissione (c/o Ater Gorizia, Corso Italia 116 – Gorizia), allegando eventuali documenti integrativi a quelli presentati a fronte del bando. I termini minimi di pubblicazione previsti ai fini di legittimità sono quelli risultanti dal sito internet dell’ATER. A parità di punteggio, le domande sono inserite in graduatoria in ordine casuale. Gorizia, 23 marzo 2021 Il Segretario della Commissione Il Presidente della Commissione dott.ssa Paola Giacobelli dott. Augusto Marinelli Bando di Concorso n. 2 anno 2020 GRADUATORIA PROVVISORIA COMUNI VARI Posizione Cognome Nome Punteggio
    [Show full text]
  • The Hungarian Historical Review
    Hungarian Historical Review 3, no. 3 (2014): 471–493 Judit Gál The Roles and Loyalties of the Bishops and Archbishops of Dalmatia (1102–1301) This paper deals with the roles of archbishops and bishops of Dalmatia who were either Hungarian or had close connections with the Hungarian royal court. The analysis covers a relatively long period, beginning with the coronation of Coloman as king of Croatia and Dalmatia (1102) and concluding with the end of the Árpád dynasty (1301). The length of this period not only enables me to examine the general characteristics of the policies of the court and the roles of the prelates in a changing society, but also allows for an analysis of the roles of the bishopric in different spheres of social and political life. I examine the roles of bishops and archbishops in the social context of Dalmatia and clarify the importance of their activities for the royal court of Hungary. Since the archbishops and bishops had influential positions in their cities, I also highlight the contradiction between their commitments to the cities on the one hand and the royal court on the other, and I examine the ways in which they managed to negotiate these dual loyalties. First, I describe the roles of the bishops in Dalmatian cities before the rule of the Árpád dynasty. Second, I present information regarding the careers of the bishops and archbishops in question. I also address aspects of the position of archbishop that were connected to the royal court. I focus on the role of the prelates in the royal entourage in Dalmatia, their importance in the emergence of the cult of the dynastic saints, and their role in shaping royal policy in Dalmatia.
    [Show full text]
  • Ritrovamenti Monetali Di Età Romana Nel Friuli Venezia Giulia
    RITROVAMENTI MONETALI DI ETÀ ROMANA NEL FRIULI VENEZIA GIULIA Bruno CALLE G HER PROVINCIA III: GORIZIA Comuni di: Capriva del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Mossa, Romans d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Savogna, Villesse 1 CAP R IVA DEL FR IULI 031001 77 1/1 CAP R IVA DEL FR IULI – RIO CR ISTINIZZA SE G NALAZIONE NECROPOLI (r.o.) I rinvenimenti di superficie indicano la presenza di una necropoli d’epoca romana. “In tale località, al confine con Moraro ma sempre in territorio di Capriva, a seguito di lavori agricoli, si rinvennero: un piano orizzontale di embrici, alcuni spilloni in bronzo «sotto gli embrici in due nicchie», qualche moneta, e altre monete sotto i gelsi appena sradicati, nei pressi. [--- ] Il luogo è probabilmente il medesimo nel quale venne parzialmente scavata una necropoli romana negli anni intorno al 1890, indicato come «campo della Fossa» di proprietà Antonio Favetto”(1). 1) TA G LIA F ERRI 1986, II, pp. 300-301, CR 279, con bibliografia. 78 2 CO rm ONS 031002 79 2/1 CO rm ONS – LOCALITÀ BR AIDA DEI CAPPUCCINI Con riferimento a CU M ANO 1868, VI: “là dove presso la c.d. Braida de’ Cappuccini gli scavi praticati nella costruzione della via ferrata (aprile 1857 e 29 marzo 1859), misero a nudo un pavimento di mosaico, sostenuto da tronchi in cotto che rinforzavano sodo cemento, nel quale stavano immersi a breve distanza tra loro [ipocausto], e mattoni di tegole romane, e monete di Traiano, di Antonino Pio, di Costanzo Cloro, di Galerio Valerio Massimiano, di Crispo….”(1).
    [Show full text]
  • Reformacija V Oglejskem Patriarhatu: Heterodoksne Skupine in Luteranske Skupnosti (In Usoda Petra Kupljenika)1
    ZGODOVINSKIZGODOVINSKI ^ASOPIS ^ASOPIS • 55 • 552001 • 2001 • 3 (124) • 3–4 •(124) 409–435 409 Silvano Cavazza Reformacija v oglejskem patriarhatu: heterodoksne skupine in luteranske skupnosti (in usoda Petra Kupljenika)1 1. Zapleteno zgodovino reformacije na podro~ju oglejskega patriarhata je treba {e napisa- ti. Verjetno je to naloga, ki presega mo~i enega samega znanstvenika, ~eprav zdaj ‘e obstaja bogata bibliografija na to temo in so viri v glavnem dobro ohranjeni. Te‘ave izvirajo iz same narave oglejske {kofije, katere ena tretjina je v bila 16. stoletju v bene{ki dr‘avi, ostali dve tretjini pa v Svetem rimskem cesarstvu, zelo veliki pokrajini, ki je na zahodu mejila na reko Tagliamento, na severu na Dravo, na vzhodu in jugu pa na hrva{ko mejo, ki je delno tekla po toku reke Kolpe. Na jugu je patriarhat mejil tudi na obse‘no istrsko zaledje tr‘a{ke {kofije; po sredini se je diagonalno in precej vijugasto delil na ljubljansko {kofijo, ki je bila ustano- vljena v letih 1461-62 in jo je tvorilo {est zelo razli~no velikih obmo~ij, od katerih se je najve~ja z Ljubljano in Kranjem razprostirala prav do zgornje doline Save.2 Na severu je Drava lo~evala Oglej od podro~ij velike salzbur{ke nad{kofije, katere meje prav tako niso bile ravne glede na to, da so njeno jugovzhodno mejo zapirale majhne {kofije Seckau, Lavant in Krka. V tej pokrajini administrativna razdelitev ni bila ni~ manj zapletena kot verska. Od leta 1420 je bil patriarhat skoraj popolnoma odvisen od dveh posvetnih gospostev, Benetk in Habsbur‘anov.
    [Show full text]
  • Zone Montane
    REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA - PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI 2007-2013 - ZONE MONTANE Per i Comuni situati parzialmente in Zona Montana, sono stati inseriti i soggetti referenti cui rivolgersi al fine di individuare con precisione se l'intervento proposto ricade in Area Montana zona montana fascia montana ente referente cui rivolgersi per la comune (ex LR (ex DGR note fascia montana precisa individuazione della nominativo referente telefono e-mail 33/2002 3303/2000) Zona/Fascia Montana all. A) Duino-Aurisina SI A Monrupino SI A e B in fascia B il centro abitato di Zolla, in fascia A il resto del comune Fascia montana non attribuita. Nella modulistica di domanda non Muggia SI - valorizzare la fascia montana. in fascia B i centri abitati di Grozzana e Pesek di Grozzana, in fascia A il San Dorligo della Valle SI A e B resto del comune Sgonico SI A provincia TRIESTE dr.ssa Silvana Sparpaglione 040 3798277 [email protected] in fascia A la parte del territorio comunale delimitato dalla cartografia Trieste PARZIALE A Provincia di Trieste dr. Adriano Agnelli 040 3798346 [email protected] riportata alla pagina del sito web della regione indicata in calce dr. Vitjan Sancin 040 3798344 [email protected] in fascia A la parte del territorio comunale delimitato dalla cartografia Comunità Montana del Torre, Natisone, Capriva del Friuli PARZIALE A dr. Carlo Menon 0432 727552 [email protected] riportata alla pagina del sito web della regione indicata in calce Collio in fascia A la parte del territorio comunale delimitato dalla cartografia Comunità Montana del Torre, Natisone, Cormons PARZIALE A dr.
    [Show full text]