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SANT’ANNA NEWS Newsletter dell’Associazione Ex-Allievi Scuola Superiore S. Anna –

Numero 32 • gennaio 2009 - semestrale www.sssup.it/exallievi

Numero 32 “Bisogna imparare a rallentare il passo;

Le interviste sono ormai un punto fermo e gli Allievi si stanno ma bisogna anche imparare a farsi largo a rivelando dei veri esperti: il n°32 ne contiene ben due, e a personag- gi come Carlo Ginzburg e Giulio colpi di sciabola nella pancia del presente” Andreotti. Gli allievi fanno di più: oltre a partecipare al colloquio con Intervista a Carlo Ginzburg. A cura di Davide Ragone Azeglio Ciampi, c’è una cronaca della visita a Sant’Anna di Stazze- ma per il 60° della Costituzione e un gustoso reportage di Marco Riz- zone sulla partecipazione alle Olimpiadi dei Collegi d’Eccellenza. Segue il pezzo di Magistrelli e Rossi sulla mostra di foto degli ultimi vent’anni della Scuola e, infine, lo sconsolato reportage di Poggiani in . È una ottima risposta al nostro invito rivolto agli allievi e ai perfezionandi a partecipare attiva- mente al Giornale, dove il loro mondo e quello degli Ex possono convivere e dialogare. Solo così es- so può svolgere appieno il ruolo di portavoce della Scuola e soddisfare l’impegno statutario dell’Associa- zione di operare per la sua promo- zione. In questo numero anche l’at- tualità con il resoconto del Foro Italia-Spagna, l’articolo di Gandini sull’ultima sua esperienza umanita- ra in Uganda e quello sull’agopun- tura di Borsari. Vorrei infine rilevare il bellissi- mo pezzo che Vittorio Merlo ha scritto in ricordo del padre, Lucia- intervista che segue si colloca mo piano della Scuola Normale e il lettuale come un dato ovvio, un ele- no, di recente scomparso. Egli era a pieno titolo nella ormai col- suo arguto commento sulla singolare mento della vita di tutti i giorni. uno dei primi allievi e apparteneva L’ laudata serie voluta dall’As- sorte di quelle stanze... prima destina- Che si trattasse di una condizione al gruppo “di ferro” dei Taviani, dei sociazione Allievi, sponsorizzata fin te agli allievi, ora riservate ai docenti. privilegiata l’ho capito davvero ar- Pieraccini, degli Zaccagnini. Ricor- dall’inizio in modo particolare dai Faceva caldo e l’intervista è durata rivando alla Scuola Normale, quan- diamo la sua vivace partecipazione Professori Franco Mosca e Brunello quattro ore, avvincenti e senza flessio- do mi sono trovato di fronte a per- ai raduni degli Ex Allievi. Era un Ghelarducci, e così favorevolmente ne alcuna. sone più o meno della mia età che innamorato della Scuola ed ester- accolta dai lettori da diventare un ap- Davide Ragone provenivano da ambienti sociali di- nava questa appartenenza con orgo- puntamento atteso, specialmente se, Allievo ordinario di Giurisprudenza versi. glio. A nome dell’Associazione rin- come in questa circostanza, l’intervi- L’altra faccia del privilegio è sta- grazio Vittorio per il suo prezioso stato è uno storico e intellettuale di le- ta, nella mia infanzia, l’esperienza contributo e porgo le nostre condo- vatura internazionale quale Carlo infanzia e l’adolescenza della persecuzione. Tra le mie me- glianze alla Famiglia Merlo. bg Ginzburg. L’ rappresentano momenti morie di infanzia (ne ho di molto Non sorprenderà, perciò, se il pri- fondamentali per la formazione di vivide) una è legata al periodo in Il giornale mo approccio della nostra piccola de- ogni individuo ed in casi come il cui ero nascosto in Toscana, a Val- legazione era stato improntato a una suo si può supporre che la famiglia lombrosa, con mia madre e la non- è scaricabile prudenza quasi reverenziale; ma pre- possa aver inciso nella crescita in- na materna, nel 1944. Mia nonna sto la grande, reale disponibilità al tellettiva in modo assai significati- scrisse sulla prima pagina di un mio in formato Pdf dialogo – se non al confronto – l’acco- vo. Quali sono, dunque, gli inse- libro: “Carlo Tanzi” (Tanzi era il a partire dalla pagina: glienza cordiale, l’energia contagiosa gnamenti più preziosi che ritiene di suo cognome da ragazza) e mi disse: dello studioso hanno creato le giuste aver ricevuto dalla sua famiglia? “Tu ti chiami Carlo Tanzi”. Sapevo premesse per un incontro quanto mai Sono nato in una famiglia di in- che quello non era il mio nome, e www.sssup.it/santannanews interessante e istruttivo. tellettuali di origine ebraica. Ho che dovevamo nasconderci. Imma- Degna cornice il suo studio al pri- considerato a lungo il lavoro intel- (Continua a pag. 6) , nel sessantesimo della Costituzione intervista di Giacomo Delledonne, Luca Gori, Fabio Pacini

Nella foto, da sinistra: Fabio Pacini, Giulio Andreotti e Giacomo Delledonne. L'intervista è stata realizzata a palazzo Giustiniani il 19 novembre 2008 da Giaco- mo Delledonne, Luca Gori e Fabio Pacini per conto dell'Associazione degli Allievi della Scuola. Alla formulazione delle domande ha partecipato Alberto Rini. Presidente Andreotti, negli an- fani, Dossetti, La Pira… Il gruppo pagna di Scuola di mia madre. Una vorare... D’altra parte avevano lo ni della Costituente lei, giovanis- dei settantacinque che fu incarica- volta dissi loro che la signora spirito di Padre Gemelli, che è sta- simo, era già Sottosegretario alla to della scrittura della Costituzione avrebbe riferito a mia madre ogni ta una grossa personalità, di indub- Presidenza del Consiglio dei Mi- si dedicava principalmente a quel- cosa detta in casa (il che non era bia preparazione; però faceva sen- nistri. Come si viveva l’attività di lo ed era giusto così, in fondo: la vero…). Era una sorta di comu- tire di sapere di essere migliore di scrittura della Costituzione dalla preoccupazione era quella di scri- nità, la “Comunità del porcellino” te. Certo, con noi romani e con i prospettiva del Governo? vere una norma che durasse nel composta da Dossetti, Fanfani, La più anziani, ex popolari, i rapporti In verità erano due centri di la- tempo, che non fosse da rivedere Pira, Bianchini, Lazzatti. All’inizio erano un po’ difficili. voro paralleli e con poca comuni- continuamente. ebbero qualche incomprensione diceva che io ero il più vecchio dei cazione: il Viminale, allora sede con noi romani… giovani, ed il più giovane fra i vec- della Presidenza del Consiglio, era I professorini – è unanime- chi. Io mi trovai a lavorare con De dedito all’amministrazione giorno mente riconosciuto – ebbero un Perché? Gasperi, quasi per combinazione: giorno, in una fase nella quale ruolo importante nella Costi- Arrivarono a Roma con un to- mi acciuffò, su indicazione di mon- c’era da rimettere in piedi un ordi- tuente… no da sapienti, un atteggiamento signor Montini, che era stato il no- namento che era andato in avaria. Sì, il gruppo della Cattolica la- “milanese”, e snobbavano un po’ stro assistente alla FUCI, e mi De Gasperi stesso si occupò poco vorò con molto impegno. Abitava- noi romani. Pensavano che fossi- spinse subito a fare politica. Ad dell’attività della Costituente. Fu- no addirittura insieme, ospiti della mo dei praticoni, degli empirici… esempio, , all’inizio, rono molto attivi quelli che noi vecchia signora Portoghesi, che, De Gasperi diceva che era necessa- non aveva alcuna intenzione di fa- chiamavamo i “professorini”, Fan- per combinazione, era stata com- rio “metterli alla stanga”, farli la- re politica e riteneva che la sua vo-

2 cazione fosse quella di studiare. Poi Quindi, Presidente, possiamo l’Arcivescovo di Bari lo convinse a dire che i professorini furono una presentarsi candidato alla Costi- delle prime correnti interne orga- tuente. nizzate della DC… In qualche modo, si. Erano più bravi (e ce lo facevano un po’ pe- De Gasperi si era formato sare) e si organizzarono per la pri- nel fare politica nell’Impero ma volta in corrente. Agli effetti pratici è stato, forse, sul lungo pe- Austroungarico. Era il riodo, un indebolimento globale contrario della demagogia, del partito, ma erano sicuramente molto motivati ed uniti. De Ga- l’antidemagogo per speri sosteneva che le correnti eccellenza: criticava lo mettono più in evidenza ciò che stile italiano di fare politica divide che non ciò unisce: era con- trarissimo. Anche noi riflettemmo che consisteva, secondo un po’, come romani, sullo struttu- lui, nell’usare tre rarci in corrente, anche in risposta a quello che sembrava un esagera- o quattro aggettivi per to primato del gruppo di Milano. ogni sostantivo ... Ripeto: era la Scuola di Padre Ge- melli, il quale se non fosse stato Non c’erano affatto toni come era non avrebbe costituito retorici nei suoi discorsi, l’Università cattolica… di elaborazione di dottrina sociale ed aveva lavorato sia a Innsbruck parlava di cose concrete cristiana molto seri. Forse è man- che a Vienna, ed era abituato a Dal suo discorso, Presidente, cata negli anni successivi la prose- guardare oltre i confini del rione, a emerge la centralità dell’Univer- cuzione di un pensiero autonomo. differenza di noi. A Roma portò Una delle personalità di mag- sità cattolica nella formazione di questo respiro internazionale co- giore e duraturo successo politi- intellettuali di ispirazione cristia- Negli anni ’40, come riusciva- niugato alla capacità a vedere le co, fra quelli, fu Amintore Fan- na in quella fase della storia re- te ad avere la percezione dei biso- cose con un grosso senso pratico. fani. pubblicana… gni della popolazione e, soprattut- Tutti i professorini avevano Si, fu davvero importantissima. to, della schieramento di forze in Siamo arrivati a De Gasperi. menti particolarmente brillanti. Paradossalmente, Padre Gemelli campo? Non c’erano i sondaggi… All’inizio della sua carriera politi- Fra loro, Fanfani, ha dimostrato di ottenne il decreto di approvazione Come metodo di ricerca orga- ca, lei ha avuto un rapporto privi- essere molto bravo non solo teori- da Benedetto Croce, Ministro nizzato, non c’era. Però la neces- legiato con . camente ma anche praticamente, dell’Istruzione nel 1921, e, dopo sità di poter guardare le cose oltre Spesso è descritto dalla storiogra- nell’azione di Governo: pensiamo quattro anni, quando doveva esse- il rione, il quartiere o il Comune, fia come una personalità solitaria, alle Case Fanfani, che furono co- re verificato l’andamento e dato il c’era. Nelle Settimane di Studio e anche politicamente. Lei cosa ne struite per porre rimedio ad uno riconoscimento giuridico, chi si ri- nelle riunioni della DC, c’era un pensa? dei problemi più angosciosi nel do- trova ministro? Giovanni Gentile. approfondimento dei problemi co- Non faceva certamente vita poguerra. Quando ero bambino, Tutti e due di un mondo assoluta- muni a tutte le zone del Paese. De mondana, ma non era solo. De Ga- vivevo con mia madre in via dei mente diverso dal suo. All’inizio Gasperi fu però fondamentale, spe- speri si era formato nel fare politi- Prefetti, a due passi da Montecito- organizzavano delle Settimane di cialmente per noi giovani, nel dar- ca nell’Impero austroungarico. Era rio; percepiva una piccolissima Studio– io stesso ho partecipato a ci un metodo di lavoro. De Gaspe- il contrario della demagogia, l’an- pensione di guerra: più della metà due – ed erano veri e propri centri ri veniva dal Trentino Alto Adige tidemagogo per eccellenza: critica- era per il fitto di casa ed era sem- pre la prima spesa ad essere accan- tonata. Ed era così per moltissimi, almeno a Roma.

E invece come ricorda la figura di Dossetti? Anche Dossetti era un perso- naggio straordinario: non solo era preparato culturalmente, ma più d’una volta l’ho sentito parlare di questioni pratiche con grande competenza. Una volta, nella sua zona – io all’epoca ero Sottosegre- tario alla Presidenza del Consiglio – ci fu una grossa crisi nel settore del parmigiano reggiano. Ci pregò di convocare una riunione sugli ef- fetti della crisi e per studiare le so- luzioni. Intervenne e sembrava che in vita sua non avesse fatto altro che occuparsi di formaggio. L’ho rivisto dopo che si fece sacerdote – quella era in realtà la sua vera vo- cazione – e fu molto affettuoso, an- che se era un tipo molto polemico, quando c’era da esserlo. Davvero una grossa personalità. Giorgio La Pira e Alcide De Gasperi a colloquio

3 va lo stile italiano di fare politica teggiamento del Papa (e non solo) core e buoi, meglio con gli altri che di avere tutte e due. De Gasperi, che consisteva, secondo lui, molto rigore verso i comunisti e con noi”. Era davvero squallido. però, me lo cancellò. nell’usare tre o quattro aggettivi non accettava bene il nostro rap- per ogni sostantivo. Quando sono porto con il PCI. D’altro canto Presidente, lei richiamava il E Togliatti? andato a rivedere i suoi discorsi, l’URSS non faceva mistero del rapporto privilegiato con l’alleato anche subito dopo l’annessione del suo approccio nei confronti della americano. L’Alleanza Atlantica Trentino all’Italia, non c’erano af- religione (ad esempio, ricordo la ha rischiato di dividere irrimedia- Togliatti era molto chiuso, fatto toni retorici: parlava di cose grande emozione quando l’Arci- bilmente il Paese. non parlava neppure con i concrete. Aveva la straordinaria vescovo Primate d’Ungheria fu ar- Dietro al Patto Atlantico c’era suoi. Viveva e parlava solo capacità di saper guardare al pro- restato nel 1948). C’era nella si- proprio la consapevolezza della blema quotidiano con una visione nistra internazionale una militan- gravità della situazioni internazio- con Nilde Jotti. Era una ampia. Era l’eredità dell’Impero za ostile attiva e non solo dissenso nale. Ma nel 1949 c’era non solo specie di nume sacro... che l’aveva abituato a saper lavo- ideologico. Sono stati anni davve- l’opposizione fortissima delle sini- rare insieme anche con persone le ro difficili. stre, che si pentiranno poi anni Una volta sola ho più diverse. dopo, ma anche – ed è bene sotto- parlato con lui L’insegnamento politico più linearlo – una grande difficoltà nel De Gasperi è il primo leader prezioso che De Gasperi le ha la- campo cattolico. L’idea di un patto Togliatti era molto chiuso, non della DC ma il suo rapporto con sciato? militare urtava la tradizione del parlava neppure con i suoi. Viveva Pio XII non fu sempre idillia- C’ha insegnato a guardare oltre pacifismo cattolico. De Gasperi fe- e parlava solo con Nilde Jotti. Era co… i confini nazionali, ad essere atten- ce venire a Roma il nostro amba- una specie di nume sacro. Una del- Certo, erano due personalità ti alla politica estera ed alle espe- sciatore a Washington Tarchiani, le poche volte che uscì, poveretto, molto forti. Pio XII aveva cono- rienze degli altri Stati. Questo, co- del Partito d’Azione, e lo fece par- gli spararono (e pensare che stavo sciuto personalmente i comunisti, me dicevo, discendeva dalla sua lare due volte col Papa, per fargli parlando io alla Camera quel gior- sia quando era Nunzio in Baviera formazione nell’Impero austro-un- capire di cosa si trattava. Eppure no su un problema tecnico, sulla che a Berlino. Avevano invaso e garico. E lo ha insegnato partico- rimase una certa idiosincrasia ver- fornitura di carta per i giornali: saccheggiato la Nunziatura e, per larmente a noi romani, che abbia- so l’idea di armarsi. In realtà, il una cosa noiosa, capisco che volle lui, i comunisti erano e rimaneva- mo una certa superbia metropolita- Patto è stato un fattore di equili- andare a prendere un gelato da no – lo dico banalmente – quelli na… pensiamo che l’Impero roma- brio e di pace. Giolitti). Una volta sola ho parla- che saccheggiavano le Nunziatu- ni duri ancora. La classe politica to con lui: quando c’erano le riu- re. Il fatto che fossimo nel CLN pre-fascista, quella di Nitti ed Or- Due grandi protagonisti furono nioni di partiti, De Gasperi mi con i comunisti era come se fossi- lando, non aveva questa sensibilità anche Pietro Nenni e Palmiro portava spesso con sé ed io, tro- mo alleati con il diavolo. Ma no- internazionale e noi venivamo da Togliatti. Che ricordi ha di loro? vandomelo vicino, gli posi un que- nostante questo, non è vero che anni in cui la propaganda fascista sito: noi stiamo punendo quelli fossero così difficili i rapporti fra i non dava possibilità di conoscere che hanno lavorato per il partito due: quando il Papa organizzò nel ciò che avveniva all’estero. Nenni con la stessa unico in Italia; ma lei in Russia, Palazzo Apostolico una rappresen- Allargare i confini e guardare convinzione era capace di non lavorava per il partito unico? tazione privata del celebre lavoro soprattutto all’America non più sostenere tutto ed il Mi rispose che non era così: in di Claudel, L’Annuncio fatto a come nemica credo sia stato un Russia la volontà collettiva è fatta Maria, nell’elenco degli invitati contributo decisivo; così come aiu- contrario di tutto. Aveva insieme dagli intellettuali, dai mi- c’erano proprio il presidente De tare l’America ad imparare a guar- una efficacia oratoria litari e dai colcosiani. Non so se lo Gasperi e la signora Francesca (ed dare l’Europa senza più preconcet- credeva veramente o se mi prende- io). I rapporti furono molto cor- ti. Poi c’è stata la grande intuizio- notevole, sapeva modulare va per i fondelli. diali, come in diverse altre occa- ne della Comunità europea, che la voce, versare lacrime sioni. Naturalmente c’era nell’at- ancora oggi rimane un obiettivo Il discorso sull’art.7 e sui rap- incontestato, anche se rispetto alle più o meno finte porti fra lo Stato e la Chiesa fu Ci furono poi i casi scelte quotidiane mi pare ci siano indubbiamente di alto profilo. di antifascisti retrodatati ancora forti divergenze. Nenni non mi piaceva. Ricordo Il discorso di Togliatti fu di al- bene un suo comizio: io sono di tissimo profilo, di alta politica. così come coloro Certamente, la sua generazione una generazione che non aveva Capì che una parte notevole del che si pentirono è cresciuta nel tempo dell’autar- mai assistito ad un comizio, se non popolo voleva il mantenimento chia e guardare oltre i confini na- dopo la liberazione di Roma. An- dei Patti. I socialisti erano contra- nell’immediatezza della zionali era una sorta di “reato”… dai a sentire Nenni al Collegio rissimi perché si trattava di mette- caduta del fascismo. Esatto. Ci veniva detto che il Romano e mi colpì la duttilità di re in Costituzione un atto fascista. resto del mondo era tutto fatto da questo personaggio. Cominciò a Mentre la Chiesa ci teneva molto Mi colpì il caso del mio smidollati: forse solo i tedeschi era- parlare in tono filocomunista ma perché una volta inseriti nella Co- Professore di cultura no più bravi di noi, per la propa- la base del socialismo romano non stituzione, i Patti rimanevano fis- militare, insegnamento ganda. Se uno va a guardare i gior- era su quelle posizioni (addebita- sati e non si cambiavano più. Io ri- nali universitari curati dagli stu- va ai comunisti che la scissione cordo che il 25 marzo, dopo che obbligatorio all’Università. denti, ad esempio, scopre che era- del 1921 avesse agevolato il fasci- nella commissione i comunisti era- Era un membro della no di uno squallore incredibile. smo). Nenni capì l’umore della no stato molto riservati ma sem- Pensate che, durante la guerra, per platea e prese subito le distanze bravano orientati per il no, noi Camera dei Fasci e delle sapere cosa accadeva in realtà sui dai comunisti: “una cosa sono i eravamo convinti di andare in mi- Corporazioni, che poi ho fronti di guerra, i romani dovevano comunisti, una cosa siamo noi”. noranza. La mattina, però, venne leggere gli Acta Diurna sull’Osser- Grandi applausi. Con la stessa un giornalista parlamentare a dare ritrovato anche dopo. vatore romano: i nostri giornali convinzione era capace di sostene- riservatamente a De Gasperi la no- L’ho visto qualche mese non dicevano niente o dicevano il re tutto ed il contrario di tutto. tizia che i comunisti avrebbero vo- dopo la Liberazione, falso. Su una rivista universitaria Aveva una efficacia oratoria note- tato a favore, ma con l’embargo fi- fu scatenata una polemica contro vole, sapeva modulare la voce, no alle sei della sera. I singoli non in difficoltà, in fila alla l’Osservatore, per la verità da parte versare lacrime più o meno finte. lo sapevano: la decisione era stata mensa di monsignor di un futuro deputato DC che si Lanciava proclami forti come “La presa d’autorità. Quando si alzò e espresse con una poesiola irrive- Repubblica o il caos”. Io avrei volu- fece questa dichiarazione, i banchi Baldelli, a prendere il rente: “Osservatore romano, uscito to replicare su Il Popolo che con socialisti saltarono in piedi gridan- pasto con la gavetta adesso, sia requisito per il cesso/ pe- Nenni avremmo avuto la sicurezza do “Tradimento! Tradimento!”

4 perché non erano stati avvertiti e con i voti comunisti riuscimo a far passare la disposizione. .

Poco fa, a proposito di Togliat- ti, faceva riferimento al tratta- mento riservato ai fascisti. Uno dei momenti più delicati nel do- poguerra fu quello dell’“epurazio- ne”. Come fu gestita? A Roma fu gestita con molta cautela. C’erano alcuni che aveva- no finto di essere della Marcia su Roma per avere una promozione. Chi aveva imbrogliato e si era fin- to benemerito, andava colpito per- ché era un imbroglione. Prevalse la linea di chi diceva che se il brevet- to della Marcia su Roma era infon- dato, non dovesse essere colpito. A me non pareva giusto. Certo, dovevamo tenere conto anche del fatto che la tessera fosse obbligatoria: non si poteva fare un concorso, non si poteva andare all’Università, avere un lavoro senza la tessera del Partito. Il Car- dinale Pizzardo, che era stato Assi- Giorgio La Pira mentre vota durante i lavori della Costituente stente generale dell’Azione cattoli- tendenze, potremmo chiamarle vani, per farci capire. Quello che studio, dei professorini, in Assem- ca, diceva che era una sorta di “tes- “scuole di pensiero”. Spesso si è ci scandalizzava, però, era vedere i blea; al Viminale, il Governo. An- sera per il pane”: se serviva per fare data una lettura politica di questa dissidi fra i grandi personaggi, per che dopo il 1947, quando estro- un concorso equivaleva ad un cer- divisione, io non sono d’accordo. noi quasi mitici. La polemica fra mettemmo i comunisti dal Gover- tificato anagrafico. Sicuramente, Gedda era un perso- Nitti ed Orlando era davvero di no, nessun riflesso si ebbe sulla C’era anche chi era convinto, naggio molto volitivo ma non vol- basso profilo: si prendevano spesso scrittura della Costituzione. in buona fede. Mio fratello, ad le mai presentarsi alle elezioni. Noi a male parole. Orlando sfotteva esempio, era fanatico, un avan- democristiani volevamo che si ci- Nitti perché camminava piano, e Presidente, ci ha parlato di guardista, andava a fare i campeg- mentasse, visto che ci incalzava lo chiamava tartaruga. Nitti ri- personalità molto diverse fra loro, gi: c’era, in verità, una forte atten- molto. Ma, in fondo, per lui la po- spondeva: “è vero, la vecchiaia a provenienti da percorsi politici zione per i giovani che li portava litica era il regno di Satana che lo chi dà alla testa, a chi alle gambe”. estremamente differenti. Come ad aderire con qualche entusiasmo. avrebbe distratto dall’Azione cat- Un altro episodio che mi ha colpi- giudica il prodotto della stagione Ci furono poi i casi di antifasci- tolica. Indubbiamente, anche negli to fu una visita a casa di Orlando, costituente? sti retrodatati così come coloro anni difficili del fascismo, la Chie- durante la crisi del 1945 all’inter- Obiettivamente, la rilettura del- che si pentirono nell’immediatezza sa aveva mantenuto una certa au- no del CNL. C’era molto contrasto la Costituzione mi conferma che si della caduta del fascismo. Mi colpì tonomia: aveva costruito delle bar- ed uscì fuori Parri come Presidente trovò un equilibrio giusto fra prin- il caso del mio Professore di cultu- riere a difesa dal monopolio politi- del Consiglio, un personaggio nuo- cipi di lungo respiro e necessità di ra militare, insegnamento obbliga- co e culturale del fascismo. Lo Sta- vo, brava persona ma che si era oc- mettere in piedi una organizzazione torio all’Università. Era un mem- tuto dell’Opera Balilla – l’ho sco- cupato solo di scaldabagni, come che funzionasse subito. Difatti, la bro della Camera dei Fasci e delle perto scrivendo un contributo su attività professionale… un po’ po- Costituzione è ancora quella che Corporazioni, che poi ho ritrovato Don Gnocchi – diceva che alla co per presiedere un Governo in era: si è dimostrata valida e rimarrà anche dopo. L’ho visto qualche domenica si doveva andare alla quelle circostanze. De Gasperi, al- tale. Sui tempi lunghi, certo, qual- mese dopo la Liberazione, in diffi- Messa, dopo le esercitazioni del sa- lora, mi mandò a casa di Orlando che modifica occorre, ma la bontà coltà, in fila alla mensa di monsi- bato… Alle quali io, imbroglian- per sapere cosa ne pensava del Go- dell’impianto è dimostrata dal fatto gnor Baldelli, a prendere il pasto do, non andavo: sia per pigrizia sia verno, ed Orlando – l’ho saputo che, ad esempio, l’importantissima con la gavetta. Insomma, il quadro perché mi pareva ridicolo. dopo che lo faceva regolarmente – adesione all’Unione europea è stata era davvero complicato. si era messo a letto: un espediente possibile senza modifiche costitu- Molti democristiani erano mol- per decidere se vedere un visitato- zionali: l’art.11 si è prestato a que- Torniamo per un momento al to critici nei confronti della clas- re oppure no. Ebbi così il privilegio sta operazione di limitazione della ruolo della Chiesa. L’Azione Cat- se politica precedente al fascismo. di poter andare al suo “capezzale” sovranità. Ritengo che grazie pro- tolica, insieme alla FUCI, furono lei cosa ricorda di personaggi qua- e, avvertito che stavano per arriva- prio al quell’unione di esperienze, due grandi centri di formazione li Orlando, Nitti. re Nitti e Croce, fui invitato a trat- idee e persone, la Costituzione ita- per la nuova classe dirigente e fu- Per noi giovani tutto era da sco- tenermi per ascoltarli e poter rife- liana sia idonea a governare il futu- cine di idee, pur nelle limitazioni prire. Per coloro che venivano rire a De Gasperi. Non ho mai as- ro sviluppo della società ancora per del periodo fascista. dall’esperienza precedente al fasci- sistito ad una simile liti tra facchi- un lungo periodo. C’era un gruppo, che faceva ca- smo, invece, il dopoguerra era co- ni, gridavano e si dicevano parole po al Movimento dei Laureati cat- me un libro riaperto, dopo venti irripetibili. Si rinfacciavano que- Grazie, Presidente. tolici, che ebbero un ruolo di im- anni, alla pagina dove si era chiu- stioni antiche, vecchi dissapori... Grazie a voi, ci rivediamo presto. portante cerniera con l’Azione cat- so. Nell’Assemblea che precedette Sono uscito col sudore freddo. tolica. La quale aveva due anime: la Costituente, la Consulta, erava- Giacomo Delledonne, una pratica, che era quella di Ged- mo in dieci per partito: io vi sede- Presidente, ha mai avuto la Luca Gori, Fabio Pacini da, e quella più spirituale, contem- vo come capo dei giovani democri- paura che la costituente potesse per conto dell'Associazione plativa (sto schematizzando, ovvia- stiani. In noi c’era un misto di cu- fallire? degli Allievi della Scuola. mente, la bipartizione non era poi riosità e di paura ed essi ebbero Veramente no. C’era quello Alla formulazione delle domande ha così rigida). C’erano queste due una grande attenzione verso i gio- strano doppio binario: il gruppo di partecipato Alberto Rini.

5 “Bisogna imparare...” Sono entrato alla Scuola Nor- narcisismo che ci divertiva molto. Il zione nella quale è tornato in veste male nel 1957. Tornando qui l’an- risultato non era lo scetticismo ma di docente? (segue dalla prima) no scorso come professore ho potu- la cautela. Il libro di Frugoni su Ar- to dire: “cinquant’anni fa in naldo da Brescia è costruito come il Mi fa molto piacere gino che questo sia stato un mo- quest’edificio…”. (Mentre dicevo film Rashomon: una serie di capitoli essere qui. Il guscio è lo mento importante nella costruzione questa frase mi pareva impossibile che presentano ritratti molto diversi della mia identità. Ma del termine di essere diventato così vecchio). dello stesso protagonista. Mi sono stesso, l’animale che lo “identità” diffido: che cosa rimane In Normale mi sono molto diverti- chiesto se Frugoni abbia visto il abita è diverso. Gli di identico in noi, nel continuo rin- to. Ho imparato moltissimo, da film, che è del 1950 (Arnaldo da novarsi delle nostre cellule? (Se lo professori e da compagni di corso. Brescia apparve nel 1953). Ma una studenti sono diversi, chiese anche Proust). Sono rapporti che mi hanno segna- prova di questa connessione non i professori sono diversi Di mio padre ho dei ricordi mol- to profondamente. All’inizio non l’ho trovata. to vivi. Morì quando avevo cinque riuscivo a scegliere; avrei voluto Mi fa molto piacere essere qui. Il anni. imparare tutto. Poi ho scelto di stu- Timpanaro in quegli anni guscio è lo stesso, l’animale che lo diare storia, ma mi è rimasto il de- abita è diverso. Gli studenti sono di- Mia nonna scrisse sulla siderio di fare incursioni nelle di- insegnava a San Frediano versi, i professori sono diversi (alcu- prima pagina di un mio scipline contigue. Essere riuscito a a Settimo, in un istituto ni li conosco da cinquant’anni) e soddisfare questo desiderio mi pare naturalmente sono diverso anch’io. libro: “Carlo Tanzi” un grande privilegio. tecnico. Detestava le Penso che i migliori studenti ita- (Tanzi era il suo cognome gerarchie, le pomposità, il liani siano più versatili dei migliori Ha studiato e si è confrontato studenti che ho incontrato degli da ragazza) e mi disse: con studiosi dell’importanza di Ar- paternalismo. Di tutte le Stati Uniti, perché meno inclini al- “Tu ti chiami Carlo senio Frugoni, Delio Cantimori, persone che vedevo a Pisa la specializzazione precoce. Questa Tanzi”. Sapevo che quello Arnaldo Momigliano, Augusto in quegli anni era quello disponibilità è dovuta al liceo italia- Campana e Sebastiano Timpanaro. no: scuola tutto sommato eccellen- non era il mio nome, e che Quale memoria conserva di queste che m’intimidiva di più te, che molti dei ministri della Pub- dovevamo nasconderci grandi personalità? blica istruzione degli ultimi decenni Ho avuto la fortuna di incontrare Timpanaro in quegli anni inse- hanno cercato di rovinare, senza Mia madre è stata certamente la queste persone e di imparare da lo- gnava a San Frediano a Settimo, in riuscirci ancora del tutto. Poi un persona che ha modellato più ro. Cantimori era un uomo estrema- un istituto tecnico. Detestava le ge- buon numero di questi studenti bra- profondamente il mio carattere. mente complicato. Mi affascinava rarchie, le pomposità, il paternali- vissimi non trova da lavorare e ma- Penso che anche l’idea di scrivere anche perché era lontanissimo – smo. Di tutte le persone che vedevo gari sono costretti a emigrare. sia nata in me, molto precocemente, psicologicamente, ma anche cultu- a Pisa in quegli anni era quello che come imitazione nei suoi confronti. ralmente e politicamente – dal m’intimidiva di più. Negli anni ’70 Vista la sua ricca esperienza Di recente qualcuno mi ha chiesto mondo in cui mi ero formato. Molte (lui abitava a Firenze, io a Bologna) all’estero, quale ritiene sia la diffe- se La famiglia Manzoni potesse essere cose mi attraevano in lui: la straor- scattò tra me e lui un rapporto au- renza fondamentale tra il panorama considerato come una sorta di mi- dinaria intelligenza, la sua capacità tonomo, che poi s’interruppe. Quel- accademico italiano e quello statu- crostoria. Non avevo mai pensato a di penetrazione, la sua fortissima cu- lo che colpiva soprattutto in Timpa- nitense? qualcosa del genere: penso che il riosità, la non convenzionalità, la naro era l’assoluta indipendenza in- rapporto vada rovesciato. Ma nella dottrina, l’erudizione. E poi il senso tellettuale. La sua passione per la Mi pare che decisione di scrivere di storia dev’es- di estraneità che avvertivo nei suoi verità era accompagnata da una for- sere entrato anche – senza che me confronti. È lo storico in carne ed te polemica contro lo storicismo, il sistema italiano ne rendessi conto – il rapporto con ossa da cui ho imparato di più. marxista e non (si proclamava, iro- abbia assimilato alcuni mio padre, che scrisse saggi di storia Augusto Campana era un uomo nicamente ma non tanto, “materia- e di critica letteraria (oltre a lavora- eccezionale, un grandissimo erudito; lista volgare”). Sento di dovergli elementi di quello re come filologo: sua è l’edizione dei i suoi seminari erano già allora leg- moltissimo. americano, mantenendo Canti di Leopardi che apparve nella gendari. Li teneva il sabato sera, do- Momigliano venne in Normale a però una serie di elementi serie “Scrittori d’Italia” di Laterza). po cena, e la domenica mattina. A fare delle conferenze credo nel Una delle prime persone che mi quei seminari spesso mi annoiavo 1959. Aveva conosciuto mio padre; che rendono la situazione hanno fatto capire che cosa sia la profondamente; credo che mi abbia- erano stati compagni di università a attuale peggiore della passione per la ricerca è stato mio no insegnato molto. Ero estrema- Torino. Lo frequentai in maniera nonno, Giuseppe Levi. Si alzava la mente attratto da Campana: dalla intermittente finché (poco prima precedente mattina alle quattro e andava in la- sua dottrina, dal suo fascino umano. della sua morte) in un periodo in boratorio. Era un istologo famoso; Ammiravo tutto quello che faceva cui mi trovavo a Chicago, dove lui Mi pare che il sistema italiano tre dei suoi allievi ricevettero il pre- anche se si trattava di ricerche che insegnava periodicamente, si stabilì abbia assimilato alcuni elementi di mio Nobel. Quand’ero bambino mi parevano lontanissime. Lo vede- tra noi un rapporto di vera amicizia, quello americano, mantenendo seppi (me lo raccontò mia nonna) vo come un modello inarrivabile. nonostante la differenza d’età. però una serie di elementi che che tanto tempo prima mio nonno Credo che l’ammirazione per gli in- Quanto più frequentavo Momiglia- rendono la situazione attuale peg- era andato nelle isole Spitzberg per segnanti (e magari qualcosa che no, tanto più avevo l’impressione giore della precedente. Non si studiare certi gangli delle balene. Si sfiora l’innamoramento) sia un ele- d’imparare da lui: una sensazione tratta solo della scarsità, tante vol- era fatto largo con la sciabola nella mento importante dell’apprendi- che si accrebbe dopo la sua morte. te lamentata, dei fondi destinati pancia di una balena appena cattu- mento. Leggo e rileggo i suoi scritti e scopro alla ricerca. Bisogna tener conto rata per trovare i gangli. Mi sono Arsenio Frugoni era (come capii sempre cose nuove. Mi manca mol- anche del modo in cui quei soldi, trovato a far ricerca come succede a soprattutto retrospettivamente) uno to la conversazione con lui; la sua relativamente pochi se considerati un bambino che nasce in una fami- studioso molto originale. La sua po- straordinaria rapidità e imprevedibi- in una prospettiva europea, ven- glia di falegnami, e poi finisce col lemica antipositivistica era molto in lità (era come giocare a scacchi con gono spesi. Tornando in Italia ho diventare falegname. anticipo sui tempi. Il bersaglio era qualcuno che è sempre più avanti di avuto l’impressione che il locali- l’idea che tra le varie fonti esistesse dieci mosse). Anche la ferocia dei smo sia, rispetto a quando ero par- Negli studenti dei collegi si ra- un’armonia prestabilita, che per- suoi giudizi mi manca. tito vent’anni fa, cresciuto. E lo- dica spesso un durevole senso mettesse di considerarle come tesse- calismo vuol dire clientelismo, d’appartenenza. È così anche per re di un mosaico. Nelle sue esibizio- Certo, una stagione d’oro per gli provincialismo, peggioramento la sua esperienza di normalista? ni di sottigliezza metodologica c’era studiosi di Pisa. In quale prospetti- del rapporto tra Sud e Nord, tra Cosa ricorda di quel periodo? un elemento di compiacimento, di va guarda ora questa città e l’istitu- Italia e Europa.

6 La sua scelta di tornare in Italia sappia tutto e lo sappia da sempre. Cambiando radicalmente argo- Vangeli in cui si dice che determi- è opposta a quella di molti giovani, Penso invece che l’insegnante debba mento, quale significato assume nati episodi della vita (o della mor- come ricordava poco fa, che emi- descrivere il modo in cui è arrivato a l’essere un ebreo italiano oggi? E te) di Gesù hanno realizzato deter- grano per proseguire altrove il pro- formulare determinate ipotesi, ed è che giudizio dà della politica estera minate profezie. Chi fa ricerca, qua- prio cammino di formazione scien- arrivato a determinate conclusioni. israeliana? lunque siano le sue convinzioni reli- tifica. Vede prospettive di ritorno Se non si fa questo, insegnare è inu- giose, dovrà supporre, fino a prova per i “cervelli in fuga”? tile: tanto varrebbe dire “leggete Trovo offensivo contraria, che la realizzazione delle Sono tornato per ragioni perso- questo e quello”. Se invece racconto profezie è un fenomeno puramente nali. Mi sarebbe impossibile genera- quello che ho imparato o magari sto che gli ex fascisti testuale. In altre parole, determinati lizzare il mio caso. Vedo invece infi- imparando (talvolta quasi in tempo presentino le leggi razziali passi della Bibbia ebraica (in primo niti esempi del processo inverso: si- reale) faccio vedere concretamente, come l’unica macchia luogo di Isaia) hanno generato passi tuazioni bloccate da situazioni di attraverso il mio caso, che imparare corrispondenti dei Vangeli. In una blocco clientelare (familiare o non) è possibile – e sbagliare anche. Mi del regime fascista prospettiva cristiana questo significa che portano i giovani alla fuga. pare un messaggio euforizzante. che passi dell’Antico Testamento Si sente dire da più parti che hanno letteralmente generato passi Quali esperienze all’estero, pre- Cosa pensa poi in merito alla l’antisemitismo in Italia è aumenta- del Nuovo. Larga parte dell’infanzia cedenti la docenza, ritiene abbiano questione della diseguaglianza del to: è probabile. Certo è aumentato e della passione di Gesù viene così maggiormente influito sulla sua sapere? moltissimo il razzismo come feno- ricondotta a una base testuale, non formazione? meno complessivo. Ma il razzismo fattuale. Tutto questo è ben noto: Forse i tre mesi passati nel 1973 a Il mio motto è “tartufi antisemita è diverso da altre forme ma ho l’impressione che neppure gli Princeton al Davis Center for Histo- di razzismo, perché si accompagna studiosi protestanti (i più spregiudi- rical Studies, allora diretto da Law- per tutti”. I tartufi sono (come mi fece notare tanti anni fa cati su questo punto) ne abbiano rence Stone. Gli studiosi invitati molto buoni, molto rari e Adriano Sofri) a un senso di infe- tratto tutte le conseguenze. Nel mio presentavano ricerche legate a un riorità. saggio non mettevo in dubbio che tema molto generale che cambiava molto cari. Bisogna dare Trovo offensivo che gli ex fascisti sia esistita una personalità straordi- ogni due anni, privo di specificazio- tartufi non a pochi, presentino le leggi razziali come naria come quella di Gesù, una figu- ni geografiche o cronologiche. ma a tutti l’unica macchia del regime fascista. ra (qui dicevo una banalità) che ha Quando andai io il tema era “Reli- Ma questo fa parte della visione cambiato la storia del mondo: però i gione popolare”. La prospettiva edulcorata del fascismo, avviata tra Vangeli sono in gran parte risultato comparata era scontata – qualcosa a Il mio motto è “tartufi per tutti”. I l’altro dall’infelicissima frase di Ren- di passi di Isaia, di passi dei Salmi, cui non ero preparato. L’altro ele- tartufi sono molto buoni, molto rari zo De Felice sul fascismo italiano etc. Che cosa significa questo? Si- mento che mi sorprese fu lo stile di e molto cari. Bisogna dare tartufi che sarebbe stato “fuori dal cono gnifica che quello che diventerà il discussione, che io credetti ingenua- non a pochi, ma a tutti. Le delizie d’ombra dell’Olocausto”. È un’affer- mente fosse tipico degli ambienti della ricerca, i cibi intellettuali più mazione che non corrisponde a ve- Della politica estera accademici degli Stati Uniti. Si trat- prelibati, devono essere condivisi rità, come ha ricordato tra gli altri tava invece di uno stile inglese, che con il maggior numero di persone. Michele Sarfatti. Alla fine della se- israeliana do un giudizio Stone aveva trasportato a Prince- Ma possono esserlo davvero? Spesso conda Guerra mondiale la Germa- molto negativo. Nei ton. Un modo di discutere analitico, si sente dire in giro che Google è de- nia ha dovuto fare i conti con un talvolta molto aggressivo, anche se mocratico. Lo è: ma si tratta di de- passato che era, rispetto a quello confronti dei palestinesi privo di elementi personali; pensai mocrazia formale, non di democrazia dell’Italia, infinitamente più gravo- sono stati commessi errori alla boxe come noble art. Scoprii che sostanziale. Il motto di Google è so, infinitamente più sanguinoso. il seminario del Davis Center era fa- quello, politically incorrect, di Gesù al- Ma questi conti in Germania sono e ingiustizie molto gravi moso per questo. la fine della parabola dei talenti: “a stati fatti, anche se certo non da tut- Da allora penso che anche la do- chi ha, sarà dato”. Per orientarsi nei ti. In Italia c’è stata una lunga rimo- cristianesimo si disviticchia lenta- manda apparentemente più assurda milioni di informazioni, nella massa zione, di cui oggi vediamo i risultati. mente dalla tradizione ebraica per o banale può essere ricondotta ad di spazzatura di Google, per selezio- Della politica estera israeliana do affermarsi come una tradizione con un problema reale e interessante. nare quello che è utile, bisogna esse- un giudizio molto negativo. Nei una visione indipendente, pur man- Gli studenti sono potenzialmente re dei privilegiati sul piano culturale confronti dei palestinesi sono stati tenendo un legame con la radice pronti a discutere: se non lo fanno è – il che, come si sa, è di norma asso- commessi errori e ingiustizie molto ebraica: una contiguità che non ha colpa dei professori. Tocca a loro ciato al privilegio sociale. gravi. È una politica che, tra l’altro, paralleli, credo, in altre religioni. imparare (e insegnare) a discutere. ha contribuito ad indebolire lo sta- L’appropriazione della Bibbia ebrai- Si discute frequentemente del to d’Israele. Sono tra quelli che pen- ca da parte cristiana ha avuto effetti A proposito di studenti, in che fatto che molti storici-professioni- sano che l’esistenza dello stato decisivi sul nostro modo di leggere modo ritiene che si impari ad ap- sti stiano, in un certo senso, per- d’Israele sia, soprattutto nel lungo (non solo la Bibbia, ma qualunque prendere? Per quali ragioni consi- dendo il loro pubblico, a causa di periodo, minacciata: un’eventualità testo) e sul nostro di intendere la dera la forma seminariale la strate- una storia “di massa”, raccontata tragica. storia (non solo quella dei rapporti gia didattica più adatta per “inse- dalla televisione e da alcuni giorna- tra cristiani ed ebrei, ma qualunque gnare ad imparare”? listi. Qual è la sua opinione in pro- Come si evolvono storicamente storia). È quello che ho cercato di Non saprei dire, in generale, co- posito? i rapporti tra Cristiani ed Ebrei, mostrare in un altro saggio, Distanza me si faccia a “insegnare a impara- La legge di Gresham dice che la considerando che entrambi hanno e prospettiva: due metafore. L’espres- re”. Bisogna partire da casi specifici: moneta cattiva scaccia quella buo- preteso di essere il “vero Israele”? sione verus Israel contiene al tempo i discorsi generali rischiano di essere na. Contrattaccare sul terreno del- La pretesa dei cristiani di essere stesso l’idea di superamento e la generici. L’uomo è un animale capa- le grandi tirature mi pare una parti- verus Israel fa parte di una precisa possibilità della persecuzione. Tutto ce di ragionare analogicamente: di ta persa in partenza. Ci sono stu- volontà di appropriazione (riecheg- è in quel nodo lì. imparare qualcosa e di trasferirla in diosi che riescono a fare della di- giata, immagino inconsapevolmen- un altro ambito. L’apprendimento si vulgazione seria: ma sono pochissi- te, anche nella domanda che mi è Ariel Toaff, nella sua contro- basa su questo. mi. Del resto non si tratta di un fe- stata posta, che mette ebrei e cri- versa opera Pasque di sangue, ha Penso che i seminari aiutino ad nomeno limitato ai libro di storia. stiani sullo stesso piano). Si tratta di affermato di aver tratto ispirazione, evitare una delle finzioni dell’inse- Forse anche in Italia ci sarebbe un tema immenso; me ne sono oc- per l’analisi dei documenti, dalla gnamento: e cioè stendere un velo spazio per una televisione migliore. cupato di sbieco, da incompetente, metodologia da lei utilizzata in Sto- sul processo di apprendimento da Credo che ci si debba sforzare di in un paio di saggi compresi nel vo- ria Notturna, consistente nel ten- parte dell’insegnante. Lo studente creare degli anticorpi, delle reazio- lume Occhiacci di legno. Nel primo, tativo di estrarre frammenti di ve- ha l’impressione che l’insegnante ni di difesa. Ecce, sono partito dai passi dei rità anche da interrogatori svolti

7 sotto tortura. Feroce, tuttavia, è da giudiziaria che era allora appena scrivere qual è il metodo che Lei Weber non un avversario, ma un stata la sua critica. Qual è la ragio- agli inizi. quella che aveva portato ha voluto consolidare? termine di contrapposizione. In un ne del vostro disaccordo? alla condanna in prima istanza del Francamente provo una certa saggio uscito su Critical Inquiry che Penso che quel libro di Toaff sia mio amico Adriano Sofri. Non è un difficoltà a rispondere. Nel corso di ho presentato come un esperimento pessimo. È uscita una seconda edi- libro di storia; tutt’al più è una ri- un’attività ormai lunga, perché sono di microstoria, ho analizzato il caso zione, che non ho ancora letto. La flessione su alcuni aspetti del me- vecchio, ho affrontato temi molto di un protocapitalista calvinista di- pubblicazione di un libro del genere stiere dello storico. Esso nasceva da diversi, fonti molto diverse e periodi scutendo contemporaneamente con è stato un gesto irresponsabile. Se un’esigenza pratica: quella di influi- molto diversi. Non credo di aver Marx e con Weber. ne sono viste di tutti i colori. Qual- re – tengo a precisarlo – sui giudici usato sempre lo stesso metodo; se Voglio sottolineare che microsto- cuno si è sentito legittimato nel pro- del processo d’appello contro Sofri. fosse vero, sarebbe preoccupante. ria non significa “piccolo è bello”: il prio antisemitismo e ha scritto più o Volevo dimostrare che contro di lui Certo, ci sono dei tic ricorrenti. In prefisso “micro” allude al microsco- meno: “ecco, abbiamo sempre pen- non c’era letteralmente nulla, salvo un saggio intitolato Spie cercai di ri- pio, a un’osservazione ravvicinata e sato che c’era qualcosa, ma ora è un le confessioni, avvenute in circo- costruire storicamente quello che analitica. Ma che cosa fare dei risul- ebreo che lo dice, quindi …”. È sta- stanze estremamente dubbie, del chiamai “paradigma indiziario”. Ma tati di questa osservazione analitica? to uno spettacolo ignobile. pentito Marino. tra le righe proposi una sorta di ri- A mio parere bisogna cercare di ar- Toaff sostiene di essersi ispirato La disciplina storica, così come flessione autobiografica sotterranea, rivare a generalizzazioni più soddi- al mio metodo: ma si è lasciato sfug- presentata in forma indiretta. Quasi sfacenti, costruendo esperimenti gire una distinzione fondamentale, sempre, forse sempre mi succede di adeguati. quella tra miti e riti. Ha letto le fon- Bisogna imparar partire da un particolare anomalo ti alla lettera, identificandosi con la a rallentare il passo; per tentare di arrivare a una forma prospettiva dei torturatori. Interpre- ma bisogna anche di generalizzazione; è il modo di la- Voglio sottolineare che tare i documenti processuali è diffi- vorare che mi è più congeniale. Par- cile: ci vuole orecchio, ci vuole tat- imparare a farsi largo tire da una domanda di carattere microstoria non significa to, ci vuole anche (e questo è raro) a colpi di sciabola nella generale non mi interessa. “piccolo è bello”: il prefisso buon senso. Bisogna cercare di essere consa- pancia del presente pevoli dei propri pregiudizi. Bisogna “micro” allude Quale ruolo ha avuto il “gusto” anche cercare di imparare dal nemi- al microscopio, per la storia, il divertimento, o co- noi la conosciamo, è stata forgiata co. Durante il suo esilio in Dani- a un’osservazione me direbbe Leibniz la “voluttà da una tradizione in cui c’era una marca, Walter Benjamin registrò d’apprendere cose singolari”, nella relativa scarsezza di fonti rispetto al- nel suo diario una frase del suo ami- ravvicinata e analitica sua scelta di dedicarsi a quello che le domande possibili. Gli storici e co Brecht: “Non bisogna partire Bloch chiamava il “mestiere di sto- gli antiquari hanno lavorato su que- dalle buone vecchie cose, ma dalle Quali sono gli aspetti più curio- rico”? ste fonti (narrative e documentarie) cattive cose nuove”. Questa frase mi si, le biografie più insolite, gli epi- Chi parla qui: il Leibniz antiqua- cercando di ottenere il maggior nu- pare mirabile. Bisogna partire dal sodi più stupefacenti in cui si è im- rio oppure il Leibniz filosofo? Certo mero di informazioni possibile. Da presente, non solo dalle sue con- battuto lungo il suo percorso di il fatto, la testimonianza singola, parte degli storici contemporanei traddizioni, ma anche dalle cose studio? rinviano necessariamente alla no- questo fuoco concentrato di doman- peggiori, per capire. Non nel senso Qui c’è forse un equivoco da dis- zione di serie. A questo punto il gio- de mi pare molto più raro. Bisogne- di cedere al presente: le “cattive co- sipare. La mia ricerca non è guida- co si complica. Molto tempo fa, rebbe escogitare innanzitutto delle se nuove” restano cattive, ma biso- ta dalla curiosità in quanto tale: per- quando lavoravo al libro che poi tecniche per selezionare un numero gna partire da lì, trasformando le ri- ché allora sarebbe impossibile di- intitolai Storia notturna, mi resi circoscritto di fonti rilevanti. (Di- sposte in domande, anziché ripro- stinguere tra curiosità marginali, fri- conto che la mia ricerca implicava chiaro subito, a scanso di equivoci, porre la solita solfa. Ho interpretato vole, e curiosità serie (non credo una tensione, che era anche un dia- che non penso necessariamente a questa frase in senso generale, ma è che si tratti di un ossimoro). È vero logo, tra una prospettiva di tipo un campione statisticamente rap- in realtà riferita a una situazione po- però che tendo a partire dalle ano- morfologico e una di tipo storico. La presentativo, anche se non lo esclu- litica precisa: la sconfitta della sini- malie, perché mi paiono più ricche serie costruita attraverso la morfolo- do in linea di principio). Bisogne- stra di fronte al nazismo. La frase di di potenzialità analogiche. L’ano- gia (una prospettiva acronica e ato- rebbe imparare a farsi largo tra que- Brecht avrebbe potuto essere sotto- malia contiene necessariamente la pica) permette di comprendere ste fonti, forse anche imparando dal scritta anche da Gramsci. Nei qua- norma; la norma non contiene tutte l’unicità dei fatti storici, inseriti nel modo in cui usiamo l’eccesso di derni del carcere Gramsci fa proprio le anomalie possibili. Henrique tempo e nello spazio. La morfologia informazioni che ci viene da Google. questo: il movimento operaio è sta- Espada Lima, uno studioso brasilia- può essere usata come una sonda, L’altra difficoltà è legata alla to sconfitto dal fascismo perché da- no mio amico che ha scritto un li- perché trova – obietterei a Leibniz – prossimità eccessiva: il presente è va risposte inadeguate alle domande bro sulla microstoria italiana, mi ha fatti singolari che la tua antiquaria troppo vicino perché lo si possa poste dalla società italiana. Mi pare fatto notare che la mia frase sui rap- non riuscirebbe a trovare. Ma in guardare a distanza, criticamente. che la sinistra italiana (di cui mi porti tra anomalia e norma riecheg- realtà questo dialogo immaginario Mi sono occupato dello strania- sento parte) abbia spesso trascurato gia un passo di un autore citato da non potrebbe neppure cominciare: mento come tecnica letteraria che questa indicazione di Gramsci. Carl Schmitt all’inizio di Teologia rimarrei ammutolito dall’ammirazio- crea una distanza: sarebbe interes- politica. Chi è questo autore? Sch- ne. (L’esistenza di un individuo co- sante riflettere su queste tecniche Si parla di Lei come uno dei pio- mitt non lo nomina, dice solo che è me Leibniz è sommamente impro- che permettono di guardare un fat- nieri della microstoria, cioè di un teologo protestante. Si tratta di babile: eppure Leibiniz è esistito). to, un testo, una persona a distanza. quella ricerca che si inserisce una frase di Kierkegaard: “l’eccezio- In quello studio mi interessava nell’analisi della vita dei personaggi ne contiene in sé la norma”. Forse il È possibile che somigliamo un l’idea che attraverso il non capire si minori per pervenire ad una pro- mio è stato un caso di critptomemo- po’ alle anime del Canto X dell’In- passa ad uno stato di comprensione spettiva di più ampio respiro. Con- ria. Ma dire che l’anomalia è poten- ferno, quando, cercando di inter- più profonda, attraverso l’opacità si divide? E come risponderebbe a chi zialmente ricca è solo un punto di pretare gli eventi del mondo, che arriva a una maggiore chiarezza. Bi- presume di trovare nella riflessione partenza. Come si configura una ge- “s’appressano o son” vediamo “va- sogna imparare a rallentare il passo; originaria un influsso della sociolo- neralizzazione che parta dall’anoma- no nostro intelletto”? Quali ritiene ma bisogna anche imparare a farsi gia di impostazione weberiana? lia? Si tratta di generalizzare le ri- siano i rischi per chi fa oggetto del- largo a colpi di sciabola nella pan- Pioniere della microstoria no, sposte? Oppure le domande? Oppure la sua analisi fenomeni in corso? cia del presente. perché è stato un progetto collettivo tutt’e due? Non sono un contemporaneista, e il termine microstoria non l’ho in- anche se ho scritto un piccolo libro Gli strumenti con cui la ricerca trodotto io. Influsso della sociologia Nella sua opera Il formaggio e i – Il giudice e lo storico – che parla di storica si può compiere sono nu- weberiana assolutamente no: direi vermi viene descritta la figura di un fatto contemporaneo, una vicen- merosi e differenziati. Ci vuol de- anzi che si potrebbe vedere in Max Menocchio e la sua visione del

8 , 1646. Streghe e incantesimi Salvator Rosa, mondo, nella prima metà del XVI all’oggettività potenzialmente sem- Ero in questo edificio, no le riviste. Era il 1958; avevo di- secolo. Quali aspetti sono cambiati pre revocabile dei risultati. Natural- ciannove anni. Tutt’a un tratto e quali invece si sono mantenuti mente riesaminare i risultati spesso nella stanza di fronte al pensai: voglio studiare i processi di nel tempo nell’ambito della cosid- porta a riesaminare il contesto della Gran priore, dove allora stregoneria. Allora andai a leggere detta “religiosità popolare”? scoperta. Ma questo è normale. c’erano le riviste. Era il la voce “stregoneria” nell’Enciclope- Lo scarto tra la religione ufficia- L’espressione “potenzialmente dia Treccani (l’ho fatto tante volte le e quella della base varia a secon- sempre revocabile” rinvia a una 1958; avevo diciannove nella mia vita). E intanto pensavo: da delle confessioni, e a seconda sorta di popperismo elementare: se anni. Tutt’a un tratto non è la persecuzione della strego- delle questioni. Il tasso di natalità una conclusione non fosse falsifica- neria che voglio studiare, ma gli uo- in Italia mostra che i precetti della bile sarebbe un dogma. Se io parlassi pensai: voglio studiare mini e le donne accusati di essere Chiesa in materia di morale sessua- delle mie visioni, dove sarebbe la i processi di stregoneria. stregoni o streghe. Credo che la mia le non sono osservati. Ma quali so- falsificabilità? vita di studioso si sia decisa in quel no gli indicatori che consentono di Allora andai a leggere la momento. La persecuzione della dire che un Paese è, poniamo, un Lei ha detto che “tra ricordare e voce “stregoneria” stregoneria era un tema marginale Paese cattolico? Le statistiche dico- dimenticare c’è una zona grigia pie- nell’Enciclopedia Treccani (poi è diventato di moda). Ma la no molte cose, ma qualche caso na di sfumature”. Può spiegarci decisione di utilizzare i processi per studiato in profondità sarebbe uti- meglio cosa intendeva? memoria vive. studiare le vittime della persecuzio- le. Io ho l’impressione che l’Italia Si può partire da una pagina di La storiografia può alimentarsi ne mi ha costretto a fare i conti con sia un paese sconosciuto. Ma si Bloch: I caratteri originali della storia nella memoria, perché le memorie l’antropologia – e in generale con tratta di un mio limite. Mi rendo rurale francese. A un certo punto sono un documento storico, nel mo- problemi di metodo che non mi conto di essere circondato da per- Bloch parla della plasticità della mento in cui vengono trascritte op- hanno lasciato più. sone che sanno benissimo che cosa memoria, riallacciandosi alle que- pure registrate al magnetofono, dal- Affrontare un tema che non co- sia l’Italia. stioni poste da un suo collega di la persona in questione oppure da nosco mi piace enormemente. Per Strasburgo, il grande sociologo un terzo. E la memoria può trarre questo ho cercato di non diventare Lei ha affrontato in più occasio- Maurice Halbwachs in Les cadres so- alimento dalla storiografia: si legge uno specialista (e credo di esserci ni il tema della verità e del rappor- ciaux de la mémoire (un libro del un libro di storia e magari si integra- riuscito). Mi sarebbe parsa una ri- to tra verità giudiziaria e verità sto- 1925, poi più volte ristampato e ri- no in maniera consapevole o incon- nuncia, e una mutilazione. Anche rica. Quanto aiuta la storia ad av- scoperto). La memoria è un agente sapevole i propri ricordi. Però le due se per alcuni specialisti (non tutti) vicinarsi ad una verità il più obiet- potente, che riplasma e rielabora di cose sono distinte, nel senso che c’è ho un grande rispetto, e in qualche tiva possibile, considerando che si continuo i ricordi. Crediamo di ri- un elemento di controllo nella sto- caso una vera ammirazione. Ma io rientra comunque nell’ambito delle cordare e poi ci accorgiamo che riografia, che sul terreno della me- non sarei stato capace di esserlo. scienze umane, dove il carattere un’infinità di elementi è intervenu- moria è impossibile. soggettivo del punto di vista non è ta a modificare il nostro ricordo ini- Le domande per il Professor del tutto eliminabile? ziale. Per questo parlavo di una sor- Come e perché si è sviluppato in Carlo Ginzburg sono state Non è eliminabile: ma si potreb- ta di zona grigia (una metafora che Lei l’interesse per le stregonerie, elaborate dagli Allievi della be dire che è anche una garanzia di riprendo da Primo Levi). Tra il ri- già a partire dalla sua tesi di laurea, Scuola Superiore Sant’An- accesso alla verità. La parzialità del cordare e il dimenticare c’è un conti- approdando a una “decifrazione del na: Emanuel Castellarin punto di vista consente di vedere nuum, una gamma molto ricca di sabba” e a studi originali su prati- (Giurisprudenza), Eugenia qualcosa (e al tempo stesso di non grigi. Uno comincia a dimenticare, che magiche, culti e figure quali Fattori (Scienze politiche), vedere qualcos’altro). Ma il conte- e comincia a integrare le lacune del- quelle degli “antistreghe”, i be- Marco Mancini (Scienze po- sto di una scoperta – non solo la memoria con qualcosa di nuovo, nandanti? litiche), Davide Ragone nell’ambito delle scienze sociali, an- magari legato alle esperienze (o ai Ero in questo edificio [Palazzo dei (Giurisprudenza) e Alberto che in quello delle scienze della na- desideri) del presente, che poi viene Cavalieri n.d.r.] nella stanza di fron- Rini (Scienze politiche). tura – poi evapora per lasciar posto a sua volta cancellato. Insomma la te al Gran priore, dove allora c’era-

9 Alla Scuola il Foro di dialogo italo-spagnolo di Marina Magnani

sempre più incisivo. A chiudere la sessione dei lavori Maria Teresa Costa, presidente della Commis- sione nazionale spagnola del Mer- cato dell’energia, che ha parlato della definizione di un modello energetico sostenibile e della ne- cessità di trovare soluzioni tecno- logiche avanzate per ridurre la di- pendenza energetica dell’Europa.

Mediterraneo Cinque i relatori che hanno esplorato le potenzialità del Mare nostrum per lo sviluppo di nuovi rapporti economici. Il primo, Lu- cio Caracciolo, direttore di “Li- mes”, che ha auspicato che “Italia e Spagna prendano la leadership in questo campo in quanto altri paesi non ne hanno le dimensioni, come ad esempio la Grecia, o, come la Francia, non si considerano un paese mediterraneo.” Dopo di lui, Giuseppe Bono ha analizzato – partendo dal suo specifico punto di osservazione in qualità di Ad di Il IX Foro Italia-Spagna si è svolto il 10 e 11 ottobre 2008 alla Scuola Sant’Anna. Nella foto, i lavori di apertura Fincantieri – la questione dei traf- o scorso ottobre, presso la borare un modello europeo contro delle emissioni a effetto serra pen- fici marittimi e l’esigenza di incre- Scuola, si è svolta la IX edi- l’illegalità. Ha quindi preso la pa- sando già al dopo Kyoto e poi la mentarli dotando ad esempio i Lzione del Foro di dialogo ita- rola Paolo Guerrieri dell’Univer- questione della dipendenza energe- porti di moderne infrastrutture. lo-spagnolo, dal titolo “Italia e sità “la Sapienza” di Roma che si è tica, una punto cruciale sia per Più integrazione e maggiore poten- Spagna alleate per il rilancio concentrato sugli aspetti economi- l’Italia che la Spagna. Il pacchetto ziamento delle reti – ferroviarie, dell’Europa”. Il Foro è organizzato ci del fenomeno migrazione e sui energia e ambiente emanato circa stradali, postali, elettriche, della ri- dai rispettivi Ministeri degli Esteri costi/benefici. Dopo di lui Eduard un anno fa da Bruxelles è stato in- cerca ecc. – sono stati i punti cru- e, da parte italiana, dall’Arel- Sagarra, avvocato e professore vece l’argomento sviluppato da Al- ciali della relazione di Maria Tere- Agenzia di Ricerche e Legislazione all’Università di Barcellona, che berto Biancardi, direttore generale sa Salvemini, consigliere di ammi- fondata da Nino Andreatta, e da ha inquadrato il dibattito europeo della Cassa Conguaglio Settore nistrazione dell’ENEA, per la qua- parte spagnola, dalla Fondazione attuale in materia richiamando la Elettrico. Due le parole d’ordine: le l’Europa deve passare da una Cidob di Barcellona. frase “l’asilo politico è un diritto, la necessità di andare avanti con le funzione regolatrice ad una più at- Tre le tematiche affrontate nel- l’asilo economico un’opportunità”. liberalizzazioni e quella di trovare tiva e fattiva. In linea con Maria la due giorni di incontri l’immigra- L’intervento di Andrea Paci mix energetici appropriati inve- Teresa Salvemini anche Blanca zione, sotto il punto di vista eco- dell’Università di Firenze ha quin- stendo nella ricerca. Vilà Costa dell’Università autono- nomico e culturale; le dipendenze di lanciato una riflessione sui con- “La sfida che abbiamo di fronte ma di Barcellona che ha presenta- energetiche e la sostenibilità am- cetti di immigrazione e di diffusio- consiste nel fornire energia in mi- to la proposta di una “rete di reti”. bientale; e, infine, il Mediterraneo, ne del capitale sociale come “vei- sura abbondante al minor costo “Effettivamente – ha detto Blanca come ambito dove sviluppare reti colo facilitatore” di imprenditoria- possibile, in modo sostenibile e ri- Vilà Costa – abbiamo già molte re- per instaurare nuovi rapporti eco- lità: “esiste una correlazione diret- spettoso dell’ambiente”. Così ha ti, ce n’è un eccesso, una confusio- nomici. ta significativa fra la dotazione di esordito Massimo Romano, Ad ne e bisogna fare ordine” e quindi , I precedenti appuntamenti del capitale sociale e il livello di im- della SOGIN, nel suo intervento ad esempio, semplificare la rete Foro, che si tiene alternativamente prenditorialità degli immigrati.” sull’opzione nucleare e sulle diver- istituzionale nel Mediterraneo per nei due Paesi, si sono svolti a Ge- Carles Campuzano, deputato se politiche di Italia e Spagna – avere più facile accesso ai finanzia- nova, Barcellona, Roma, Valencia, del Congresso spagnolo, ha quindi con la prima che punta verso il ri- menti comunitari potenziando così Milano, Jaén-Granada, e concluso il ciclo degli interventi lancio e la seconda che annuncia il le infrastrutture esistenti. L’ultimo Toledo. Hanno partecipato all’edi- mettendo a confronto le politiche ritiro e la chiusura degli impianti. ad intervenire è stato José María zione 2008 – oltre a rappresentanti di Italia e Spagna in tema di acco- Un quadro complesso anche se per Palencia, Ad di ALDEASA, che istituzionali dei due Paesi – anche glienza e sottolineando il necessa- Romano la conclusione è evidente: ha ripercorso il tema delle reti par- un ristretto numero di esponenti rio coordinamento a più livelli – “la scelta vera non è ‘se’ ricorrere lando di porti, di investimenti e di del mondo della finanza, dell’eco- europeo, fra stati e con soggetti al nucleare, ma sul ‘come.’” Di complessi equilibri da governare: nomia, dell’accademia e delle pro- privati – per elaborare strategie più orientamento diverso invece il re- “il carbone e l’acciaio sono stati il fessioni. efficaci e costruttive. latore successivo, Narcís De Carre- simbolo della prima Unione euro- ras, direttore per lo sviluppo inter- pea dopo la seconda guerra mon- Immigrazione Energia e ambiente nazionale di Gas natural, secondo diale. I simboli di questa nuova Anna Téron, responsabile per Ad aprire i lavori della sessione il quale è impensabile che i me- realtà sono l’acqua, l’energia, le in- l’Unione europea della comunità è stato Stefano Sannino, direttore gawatt generati dall’energia nu- frastrutture, l’educazione dei citta- autonoma della Catalogna, ha in- per le relazioni con l’America lati- cleare possano essere sufficienti per dini”. trodotto la sessione richiamando na della Commissione europea. Sul l’Europa e che invece il gas natura- l’attenzione sulla necessità di ela- tavolo i problemi della riduzione le liquido avrà un ruolo futuro Marina Magnani

10 Diario dell’incontro Dopo i saluti delle autorità – il Presidente, Riccardo Varaldo, il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, e il Presidente della Provincia, Andrea Pieroni – i lavori sono stati aperti da Enrico Letta, segretario generale dell’Arel, e da Narcís Serra, presidente della Fondazione Cidob. Nel pomeriggio sono inter- venuti i Ministri degli Esteri, Franco Frattini e Miguel Ángel Moratinos e, a conclusione, . Il momento centrale della mattinata di sabato è stata la tavola rotonda “Tra centro e periferia: i rapporti tra i livelli istitu- zionali in Italia e in Spagna”, alla quale hanno preso parte la Ministra delle Amministrazioni pubbliche spagnola, Elena Salgano Méndez, il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini e quello del Governo delle Isole Baleari, Francesc Antich. Prima della sessione conclusiva – e dell’intervento del Direttore Maria Chia- ra Carrozza – si è quindi svolta la premiazione dei vincitori del Concorso del Foro, istituito nel 2007 e destinato ai due migliori studi di scienze sociali su temi riguardanti le relazioni bilaterali tra Italia e Spagna. Gli atti del Foro so- no pubblicati sulla rivista AREL numero 3/2008.

11 Dialoghi con il Presidente Allievi ed Ex-Allievi delle scuole d’eccellenza pisane a colloquio con a cura di Michele Campopiano, Luca Gori, Giuseppe Martinico, Elettra Stradella*

Da sinistra: Giuseppe Martinico, Michele Campopiano, Carlo Azeglio Ciampi, Luca Gori, Elettra Stradella (Foto di Giandomenico Tartarelli). idea del volume Dialoghi con Presidente, rivolto soprattutto ai nare sulle origini culturali delle scel- europea, rapporti internazionali, il Presidente. Allievi ed ex-al- giovani, a vivere con coscienza e de- te ideali che ne hanno caratterizzato sono le dimensioni attraverso le L’ lievi delle Scuole d’Eccellenza siderio di miglioramento personale e l’operato. quali si sviluppa l’analisi critica de- pisane a colloquio con Carlo Azeglio collettivo la storia quotidiana della Certamente non siamo stati soli: gli autori. Ciampi nasce nel 2006, nelle ulti- Repubblica; dovevamo tradurre in le Scuole ci hanno sostenuto, e non Non si tratta di un libro celebra- me settimane del settennato del opera l’ammonimento a realizzare solo permettendo finanziariamente tivo, non è questa l’intenzione degli Presidente Ciampi. E a sollecitarla un senso di appartenenza che non si la pubblicazione del volume. I pro- autori; abbiamo invece cercato di sono due sentimenti congiunti: risolva in una adesione passiva alle fessori Emanuele Rossi e Adriano confrontarci con la realtà delle isti- quello del riconoscimento della le- ritualità nazionali, ma diventi il Prosperi hanno creduto fin dall’ini- tuzioni e dei processi (lette attraver- vatura intellettuale e morale punto di partenza per la costruzione zio nel nostro progetto, e, cosa che so le parole di uno dei loro protago- dell’uomo e del Presidente (come di una rinnovata cultura civica. più conta, si sono fidati di noi, con- nisti), abbandonando la prospettiva nel titolo del libro di Paolo Pe- E così lo abbiamo fatto rispon- segnandoci una piena libertà nella talvolta ripetitiva e astratta di uno luffo, Carlo Azeglio Ciampi. L’uomo dendo agli spunti raccolti nella let- impostazione e nella organizzazione studio solo teorico delle strutture ed il Presidente, Rizzoli, 2007, pre- tura dei messaggi e dei discorsi presi- del lavoro. E già questo è un grande costituzionali: crediamo che non vi sentato alla Scuola Sant’Anna dal- denziali, e facendolo con la voce di risultato, perché ha significato la fosse modo migliore di farlo se non la Associazione Allievi); ed il desi- molti giovani e giovanissimi studen- creazione di un’opera interamente dialogando “a distanza” con l’ex derio di dare prova concreta, con ti che a Pisa, proprio come Carlo da parte di un gruppo di persone alle Presidente. un impegno congiunto e manife- Azeglio Ciampi, hanno trascorso, o quali, per generazione, non vengono stamente appassionato, dei rappor- stanno trascorrendo, gli anni della generalmente assegnati ruoli da *Elettra Stradella ti che legano le due Scuole d’ec- formazione universitaria e della cre- “protagonista”. Ex-Allieva del settore di Scienze cellenza pisane. scita umana ed intellettuale. Ci sia- Dialoghi con il Presidente è com- politiche della Scuola Sant’Anna; Il Ciampi Presidente e il Ciampi mo sforzati di trovare delle parole posto da tre parti: nella prima par- attualmente assegnista di ricerca in (studente) pisano hanno stimolato chiave ricorrenti nei discorsi del te, viene ripercorsa La formazione di diritto costituzionale, Università di Pisa una riflessione che partendo dalla Presidente, che rappresentassero Carlo Azeglio Ciampi: gli studi e le consapevolezza del ruolo che le no- l’oggetto di una analisi più ampia. influenze; la seconda parte del volu- *Giuseppe Martinico stre istituzioni universitarie svolgo- Abbiamo raccolto i contributi di me ospita l’intervista a Carlo Aze- Ex-allievo ordinario e no a livello nazionale e internazio- tanti allievi della Scuola Normale e glio Ciampi realizzata in occasione perfezionando del settore di Scienze nale, ci ha condotti a dimostrare co- della Scuola Sant’Anna, e di ex-al- della visita alla Scuola Superiore giuridiche della Scuola Sant’Anna; me il nucleo vivo delle Scuole, cioè lievi agli esordi di differenti percorsi Sant’Anna; la terza, infine, è quella attualmente borsista post-dottorato gli allievi che le popolano e le ani- professionali e di ricerca, accomuna- propriamente dedicata alla indivi- presso la Scuola mano, sia attivo “dentro” alla realtà ti dalla finalità di manifestare una duazione di temi chiave, ricorrenti sociale e politica, e si assuma senza convinta “non indifferenza” rispetto nei discorsi del Presidente, capaci *Luca Gori remore la responsabilità di dare un alle grandi questioni sociali, politi- di rappresentare l’oggetto di una ri- Ex-allievo ordinario del settore di contributo per il futuro del Paese. che ed istituzionali affrontate dal flessione più ampia: identità nazio- Scienze giuridiche della Scuola D’altra parte, non potevamo non Presidente Ciampi nel corso del suo nale, istituzioni e democrazia, poli- Sant’Anna; attualmente allievo accogliere il frequente invito del mandato, e dall’obiettivo di ragio- tica interna, Europa e integrazione perfezionando presso la Scuola

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1, 2) I partecipanti all’incontro; 3) Carlo Azeglio Ciampi, Riccardo Varaldo, ; 4) Emanuele Rossi, Carlo Azeglio Ciampi, Adriano Prosperi; 5) Maria Chiara Carrozza, Salvatore Settis, Luca Gori; a fianco (6) con Giuliano Amato; 7) Franco Mosca insieme a Carlo Azeglio Ciampi col libro fotografico di Enzo Cei “Trapianti”; 8) Carlo Azeglio Ciampi con Franco Montanari.

13 Il Sant’Anna a Sant’Anna di Stazzema: un modo diverso per celebrare il 60° anniversario della Costituzione di Luca Gori*

stati adeguati? Sono molto per- plesso a riguardo. Lo sono perché, almeno in quelle celebrazioni cui ho avuto modo di partecipare, troppo spesso ci si è lasciati andare all’apologia generica della Carta, limitandosi a rivangare vecchi di- battiti e vecchie questioni, senza affrontare il nodo critico del “co- me è nata” la Costituzione e “da chi”. Le uniche occasioni in cui ho visto davvero la platea accen- dersi e puntare occhi attenti sui relatori è stato quando qualcuno dei “testimoni” dell’epoca ha ini- ziato a raccontare il clima, le per- sone, le idee. In questa sorta di “dialogo con le fonti” – non troppo diffusa – mi pare si sia realizzata la migliore forma di celebrazione del- la Costituzione “costringendo” i giovani ad addentrarvisi ed a chie- dere, informarsi, superare anche una iniziale diffidenza. È stata questa la riflessione die- tro l’idea del convegno Il Sant’An- na a Sant’Anna che si è tenuto a Sant’Anna di Stazzema il 21 no- Allievi della Scuola nella Chiesa di Sant'Anna di Stazzema dove si è svolto il concerto organizzato dall'Associazione Allievi vembre. Sono stati selezionati, do- l sessantesimo anniversario profilo, è noto a tutti l’atteggia- prova di questo nei richiami insi- po una call for paper, due contribu- dell’entrata in vigore della mento (diffuso) di attacco alla Co- stenti che vengono fatti al Presi- ti di Allievi ordinari della Scuola ICarta Costituzionale è stata stituzione, ritenuta obsoleta, inu- dente della Repubblica perché in- su temi estremamente impegnati- l’occasione per una lunghissima tilmente farraginosa nella parte tervenga, come “supremo custode vi. Giacomo Delledonne (V anno serie di eventi celebrativi, organiz- “organizzativa” dei poteri, arretrata della Costituzione”, a sciogliere no- di Giurisprudenza, di Vimercate) zati da istituzioni, università, enti sotto il profilo delle libertà (spe- di che la politica non riesce più ad ha affrontato il tema dell’esperien- ed associazioni su tutto il territorio cialmente economiche). Sono po- affrontare. Basta vedere le crona- za resistenziale nel dibattito della nazionale. Si può dire che quasi sizioni “critiche” che talora – è che e verificare quante volte Gior- Costituente e nel testo della Carta tutte le “formule” celebrative sia- giusto dirlo – colgono nel segno (è gio Napolitano ha dovuto dire che costituzionale; Fabio Pacini (III no state sperimentate: storici e po- indubbio, ad esempio, che il regio- non spetta a lui intervenire nella anno di Giurisprudenza, di Colle litici a confronto, proiezioni di nalismo italiano o il bicameralismo mischia politica, che le sue com- di Valdelsa), invece, ha studiato la film e documentari, congressi abbiano bisogno di adeguamenti) petenze costituzionali si arrestano rete dei rapporti personali fra i oceanici e piccole riunioni, inter- ma che cagionano un danno enor- prima e che ha intenzione di atte- Costituenti, a partire dalla Resi- viste e lezioni magistrali. Ciò ha me (in primis, proprio alla causa nervisi scrupolosamente. stenza, al CNL e poi, infine, in messo in mostra come nel nostro delle riforme) quando passano dal- Sotto altro profilo – che ho Assemblea. Un lavoro rigoroso, Paese ci sia una forte voglia di Co- la critica al contenuto di talune di- chiamato “anagrafico” – deve regi- che li ha impegnati a lungo in una stituzione, un interesse diffuso a sposizioni alla critica globale alla strarsi come nelle famiglie si stia- intensa attività di ricerca biblio- conoscerla meglio, a capirla ed a rigidità della Costituzione, al pe- no spengendo le “voci” del tempo grafica, d’archivio e anche di testi- cogliere, soprattutto, cosa c’è che riodo storico nel quale ha visto la della Costituente. A poco a poco, monianze personali (come l’inter- non va e deve essere cambiato. luce, alle disposizioni programma- coloro che hanno vissuto il tempo vista a Giulio Andreotti). I testi Perché è innegabile che dietro il tiche più avanzate dal punto di vi- della guerra ed il biennio 1946- delle relazioni sono stati poi di- grande interesse per la Costituzio- sto sociale. 1948 scompaiono, lasciando i più scussi con due dei maggiori costi- ne ci sia il desiderio di intervenire Ma c’è un altro atteggiamento giovani (noi, cioè) privi della vi- tuzionalisti italiani: Alessandro meglio nel dibattito politico sulle che, travestito da difesa della Co- vida rappresentazione del clima di Pizzorusso, dell’Università di Pisa, “riforme” che da tanti anni va stituzione, le arreca una ferita al- quegli anni, raccontato con la pas- e Ugo De Siervo, giudice costitu- avanti senza mai giungere ad un trettanto ulcerosa. È quello di chi, sione e la precisione che solo chi zionale e professore nell’Univer- risultato. sostenendo la necessità di rispetta- l’ha vissuto può avere. sità di Firenze. A mio giudizio, lo scopo princi- re la Carta integralmente, la tra- Dunque, ben venga la celebra- A ben vedere, non si è trattato pale di questa ricorrenza avrebbe scina quotidianamente sul terreno zione del sessantesimo anniversa- di una “celebrazione”: Emanuele dovuto essere quello di portare i della “politica”, utilizzandola come rio della Costituzione se animato Rossi l’ha definita una “celebra- giovani a conoscere, studiare e clava per sostenere od avversare dallo scopo di superare questi at- zione non celebrativa”. Le relazio- “praticare” la Costituzione. Con- questo o quel provvedimento, per teggiamenti in favore di un avvici- ni e gli interventi hanno avuto un tingenze politiche e improrogabili additare una scelta amministrati- namento equilibrato e serio nei taglio critico, analizzando il signi- scadenze anagrafiche rendono que- va, anche minima, come costitu- confronti della Carta. Ma, ammes- ficato di “compromesso costituzio- sta una urgenza (se non una vera e zionalmente necessaria oppure pa- so che queste siano state le fina- nale”, mettendo in luce anche le propria emergenza). Sotto il primo lesemente incostituzionale. Trovo lità, i mezzi messi in campo sono contraddizioni interne alle tre fa-

14 In alto a sinistra: la platea del convegno, a sinistra si riconoscono l’Assessore regionale Massimo Toschi e la Direttrice della Scuola Maria Chiara Carrozza; a destra: il Sindaco di Stazzema, Michele Silicani, saluta e ringrazia Cesira Pardini, sopravvissuta alla strage; in basso, a sinistra, la commovente testimonianza di Cesira Pardini miglie che hanno ispirato la Co- rienze ed i fitti collegamenti fra to, nel freddo di una piovosa mat- all’Europa come portatrice di pace stituzione – socialista, liberale e personalità tanto diverse le quali, tinata di novembre, il dolore allo e libertà, ad essere capaci di un democratico-cristiana – ed i rap- mettendo a disposizione risorse stato puro di chi ha visto trucidata perdono che sia “vigile” e non di- porti problematici fra le genera- differenti, hanno dato un contri- barbaramente la propria famiglia venti oblio (“non lasciate sola zioni di costituenti. Proprio da buto decisivo all’avvento della de- ed i propri amici, sorpresi nel Sant’Anna, non lasciateci soli”, ci questo studio attento, è emerso mocrazia in Italia. compimento di gesti quotidiani ed ha detto salutandoci). con forza il dato più straordinario: La scelta del luogo dove ritro- antichi. Davanti a questo dolore, Quella a Sant’Anna è stata una superata ogni retorica e lungi dal varci per riflettere sulla Costitu- che nega in radice la dignità uma- giornata impegnativa e toccante. voler realizzare operazioni demoli- zione non è stata casuale. Nel tito- na, non è possibile dividersi né co- Abbiamo cercato di coniugare torie, la Costituzione è apparsa in lo della giornata abbiamo giocato struire distinguo di sorta: unica è protagonismo dei giovani, sfrut- tutta la sua ricchezza fondata sulla sul nome che lega la Scuola ed il la condanna dalla quale, però, sor- tando le capacità degli Allievi del- libertà e sul pluralismo, nella sua paese nel comune di Stazzema. Ol- ge forte non senso di disperazione la Scuola, apprendimento dei per- vera polifonia di voci, nel suo in- tre questo aspetto puramente este- e vendetta bensì un forte e nobile corsi della storia direttamente dai cessante riferirsi alla “persona riore, però, la scelta di recarci in senso di speranza. testimoni del periodo, ricostruzio- umana”. In fondo, il miglior modo una sorta di laico pellegrinaggio a Nel messaggio dei sopravvissuti ne critica dei presupposti, dei con- per essere “paladini della Costitu- Sant’Anna di Stazzema ha signifi- così come nelle letture del pomerig- tenuti e dei problemi del “patto zione” è proprio ripercorrere la cato voler prendere sul serio il ri- gio, durante il concerto dell’Asso- costituente”. Abbiamo celebrato il trama dei dissidi, delle discussio- chiamo di Calamandrei nella fa- ciazione Allievi, si è voluto richia- sessantesimo anniversario della ni, delle divergenze che condusse- mosa lezione agli studenti milane- mare con forza l’idea di “speranza” Costituzione cercando tenere in- ro però, alla fine del ’47, allo si. Anche se il dibattito storiogra- coniugata con quella dell’impegno. sieme mente e cuore, mettendo al straordinario voto di approvazione fico e culturale è attraversato, in Nelle due lettere dei condannati a centro chi avrà in mano, domani, in Costituente. questi giorni, dalla polemica (non morte che abbiamo scelto essi, pur le leve di questa complessa mac- Per far questo fino in fondo, ab- nuova) sul significato della Resi- giovanissimi (appena 18 e 23 an- china repubblicana. biamo compiuto un passo indietro. stenza e sulle azioni dei partigiani ni), si lasciavano guidare la mano L’auspicio è fare di questa unio- Si è cercato cioè di ricostruire le durante e dopo la Liberazione, si- dalla voglia di vedere una Italia li- ne fra Scuola e Sant’Anna di Staz- “Resistenze” in Italia, come richia- gnificativamente riprese anche in bera, sebbene essi non l’avessero zema un connubio stabile nel tem- mato più volte da De Siervo e Piz- alcune dichiarazioni del Capo del- mai sperimentata: non è un mes- po, dedito all’approfondimento dei zorusso, che sono state il laborato- lo Stato, Sant’Anna di Stazzema saggio scontato, quando si ha un temi di cultura costituzionale che rio nel quale si è iniziato a pensare è stato per noi un luogo che uni- plotone di esecuzione avanti a sé divengono sempre più attuali. alla Carta: la resistenza armata; la sce: si è toccato, infatti, soprattut- pronto ad aprire il fuoco. Così co- L’impegno, le idee e la passione di resistenza degli intellettuali; la re- to grazie alle splendide testimo- me non è un messaggio scontato chi lavora nella Scuola sono ga- sistenza dei fuoriusciti, degli esilia- nianze di Enrico Pieri e Cesira quello lanciato da Enrico Pieri, rantiti. ti; la resistenza ed il sacrificio dei Pardini, sopravvissuti alla strage, che al tempo della strage aveva Luca Gori civili, rimasti nelle città. È stato la follia violenta dell’ideologia na- nove anni, quando ci ha invitato a *Allievo perfezionando importante ricostruire queste espe- zi-fascista e si è come materializza- pensare in grande, a guardare di Scienze giuridiche

15 Donne sfigurate, bambini malati Uganda: un chirurgo plastico racconta di Daniele Gandini*

almeno venti della polizia, cinque o sei camionette zeppe di soldati e… quattro autoambulanze, tutte al suo seguito… per far passare il “corteo”. Noi venimmo letteral- mente buttati fuori strada dalle auto che lo precedevano, lanciate ad una velocità pazzesca. In Uganda, nonostante gli ospedali (almeno a Kampala) fun- zionino meglio che nel resto dell’, c’è comunque una grande necessità di aiuti sanitari specialistici, ed in particolare di interventi ricostruttivi. Tutto il paese dispone infatti di… un solo chirurgo plastico, il dottor Edris Kalanzi Wamala, che è stato in ospedale con me a Pisa per cinque anni, dove si è specializzato, per poi tornare a lavorare nel suo pae- se d’origine. La missione del 2008, da me or- ganizzata, si è perciò avvalsa della preziosa collaborazione locale del collega ugandese che ha provve- duto alla selezione dei pazienti e ad operarli insieme a noi durante la missione. Il team di Interplast davanti all’ospedale missionario di Nkokonjeru, Uganda La spedizione ugandese, iniziata utte le volte che qualcuno Children di Lusaka. dipendente dal 1962 ed attual- la scorsa estate a fine giugno, si è mi chiede qual è la cosa più L’ultima missione in Zambia la mente in fase di lenta ripresa eco- svolta prevalentemente a Kampa- Tbella e gratificante che ho facemmo nel 2004, quando Paolo nomica è stato in passato oppresso la, la capitale, con partenza da Mi- fatto nella vita rispondo senza esi- Santoni (da tutti riconosciuto co- per molti anni da violente dittatu- lano, scalo ad Amsterdam in tazione “le missioni chirurgiche me uno dei padri fondatori della re: fino al 1971 da parte di Milton Olanda ed infine arrivo all’aereo- umanitarie nel mondo”. chirurgia plastica italiana e cono- Obote e successivamente da quella porto ugandese di Entebbe dopo Ho dedicato gran parte della sciuto e stimato da tutti i più gran- di Idi Amin fino al ’79. Quest’ulti- nove ore di volo. mia vita a questo; non sono (an- di chirurghi plastici del mondo) ma è stata sicuramente la peggiore Oltre a me, il team “Uganda cora...) sposato e quindi ho avuto decise di proseguire la sua attività per l’Uganda; le cronache riferi- 2008” era formato da Daniele Bol- la possibilità di dedicare abbastan- prima in Iraq (durante il conflitto scono infatti in quel periodo, di lero, chirurgo plastico di Torino, za tempo a questo impegno. americano) e dopo in Cambogia, almeno 100.000 persone vittime da Beate Kuppers, anestesista te- Purtroppo la vita di chirurgo con l’associazione Emergency, per delle oppressioni politiche e degli desca che lavora a Pisa, Annama- plastico ospedaliero lascia ben po- operare le vittime della guerra. scontri tra fazioni. ria Ghirardini, anestesista a Mo- co tempo a disposizione, ma utiliz- Io decisi invece di proseguire le Uno spaccato della storia di dena, da Franco Garofalo, prima- zando il periodo di ferie che mie missioni chirurgiche umanita- questo violento e sanguinario dit- rio pediatra a Biella, Valentina l’ospedale ci lascia (circa 4 setti- rie con l’associazione di volonta- tatore è molto ben raccontata in Lancellotti, infermiera strumenti- mane l’anno) è possibile trovare il riato medico Interplast Italy un film con Forest Whitaker che sta della Chirurgia Generale di tempo per almeno una missione (www.interplastitaly.it) di cui fac- si intitola “l’ultimo re di Scozia”, Cisanello diretta dal Prof Franco all’anno di circa venti giorni, oltre cio parte, e scelsi di lavorare in al- tratto dal racconto del medico Mosca, Massimiliano Canta infer- al lungo periodo organizzativo. tre zone del mondo; infatti andai personale di Amin, e tra l’altro gi- miere caposala e Loredana Silive- Questa mia meravigliosa espe- per tre volte in Tibet ad operare i rato in gran parte nell’ospedale di stro, strumentista, entrambi di To- rienza iniziò nell’ inverno del bambini malformati (nel 2004 a Kampala dove abbiamo lavorato. rino, ed infine da Carlo Orsi, foto- 1995 quando il carissimo Professor Shigatse, nel 2005 a Lhasa e nel Al momento la situazione poli- grafo milanese, che aveva già in Paolo Santoni Rugiu, primario 2006 a Yushu). tica del Paese è decisamente più passato prodotto una stupenda della Chirurgia Plastica di Pisa fi- Nell’estate del 2008, a causa di tranquilla, e l’attuale presidente pubblicazione fotografica sul Ti- no al 1981 (io arrivai in ospedale difficoltà ad ottenere i permessi sembrerebbe abbastanza moderato, bet, con donazione dei ricavi inte- solo nel 1989), mi chiese se vole- per ritornare in Tibet (dove pur- anche se come spesso accade tra i ramente a favore della nostra In- vo andare con lui in Zambia (ex troppo c’è sempre una elevatissima politici africani, pare non badi a terplast Italy. (Io sorrido, tu sorridi, Rhodesia) in Africa del sud, ad necessità di aiuti umanitari sanita- spese sfarzose ed inutili, a scapito di Carlo Orsi e Renata Prevost, operare bambini malformati ed ri, soprattutto tra le popolazioni della povertà del paese. Valentina Edizioni, per Interplast ustionati. Accettai l’invito con nomadi), ho deciso di tornare an- Un giorno mentre ci recavamo Italy, 2005) entusiasmo e così iniziò un lungo cora ad aiutare l’Africa, e questa al lavoro in ospedale abbiamo in- La missione, della durata di tre programma di missioni (alla fine volta in Uganda. contrato per strada il presidente settimane si è svolta in parte al ne ho fatte sette) di circa un mese Il piccolo e bellissimo paese che rientrava a casa; ebbene, il Mulago Hospital di Kampala, sulle ciascuna, presso lo Zambian Ita- dell’Africa equatoriale, ex protet- “corteo” presidenziale era formato sponde dell’enorme lago Vittoria, lian Hospital for Handicapped torato britannico dal 1896 ed in- da quaranta (!) macchine, di cui ed in parte nel piccolo ospedale

16 missionario di Nkokonjeru, a soli un distretto molto vasto di villaggi trenta chilometri dalle “mitiche sparsi nella foresta (il distretto di sorgenti” del fiume Nilo, che sia- Mukono) ma è assolutamente pri- mo andati a vedere nell’unica do- vo delle minime attrezzature di ba- menica di riposo della missione; là se; in ospedale c’è un giovane chi- il Nilo nasce come emissario del rurgo generale molto bravo, ma grande lago, per poi raggiungere che deve fare tutto (parti cesarei, l’Egitto ed il Mediterraneo dopo traum e urgenze varie spesso gravi) seimilaquattrocento chilometri. senza nemmeno l’apparecchio per Il Mulago Hospital, mastodonti- coagulare i vasi, sanguigni, che co ospedale statale fondato dagli in- vengono legati a mano uno ad uno glesi, fu inaugurato il 16 ottobre del come da noi all’inizio del secolo. 1962 dalla duchessa di Kent (tre Per l’anestesia poi, viene anco- giorni prima della mia nascita). ra usato un apparecchio ad etere, Il Mulago è definito un “Tea- da noi in disuso circa dagli anni ching Hospital”, cioè universita- quaranta-cinquanta. rio; è infatti sede della più famosa Lì anche il nostro team Inter- università di medicina d’Africa, la plast ha lavorato in condizioni Makerere University, ma come estremamente disagiate, senza os- purtroppo spesso accade in Africa, sigeno in sala operatoria (c’era solo ci sono pochissime attrezzature, un piccolo apparecchio che “con- farmaci e materiali e spesso man- centrava” l’ossigeno dall’aria…) e cano anche le lenzuola ed i letti spesso mancava la luce; forti piog- stessi… ed i corridoi sono pieni di ge, insolite in quella stagione, gente sdraiata per terra. hanno infatti più di una volta in- Al Mulago Hospital abbiamo terrotto la luce elettrica costrin- eseguito 53 interventi di Chirurgia gendoci ad operare con luci di for- Plastica Ricostruttiva, perlopiù tuna a batterie solari. esiti di gravi ustioni con elevata Per dare un’idea del luogo, una prevalenza di ustioni da acido. sera abbiamo trovato nella nostra In Uganda vi è infatti, come in casa vicino all’ospedale, dentro la Daniele Gandini con una piccola paziente ugandese alcuni paesi dell’ Asia (Banglade- camera da letto di uno di noi, un Per il trasporto dall’Italia questa nuova collaborazione tra sh e altri) la tremenda usanza di serpente molto velenoso lungo cir- all’Uganda dell’ingente quantitati- Italia ed Uganda, ed hanno scritto punire giovani donne (raramente ca due metri, molto raro, per il vo di materiale donato ad Inter- un articolo in merito sull’unico anche gli uomini) colpevoli di quale, in caso di morso non ci sa- plast da molte ditte del settore e quotidiano esistente nel paese, il comportamenti a detta loro “non rebbe stato a disposizione nessun non, e necessario per operare, si è “The New Vision”. consoni con la morale”, con il lan- siero antiveleno. fatta carico gratuitamente la ditta Come già abbiamo fatto in pas- cio sul loro viso di acido altamen- In ogni caso, a parte questi di- Ceva Logistics con sede a Milano, sato per lo Zambia prima e per il te corrosivo. sagi e rischi (possibili da quelle che ci ha portato ben 50 conteni- Tibet dopo, spero che in futuro ci Questo, quando non provoca la parti), la missione si è svolta senza tori (una tonnellata di materiali) sa la possibilità di ripetere l’espe- morte, lascia esiti drammatici, con problemi, con grande partecipazio- dall’Italia, direttamente al Mulago rienza Ugandese per poter dare an- profonde cicatrici deturpanti e re- ne ed entusiasmo di tutto il grup- Hospital di Kampala. cora una volta una continuità al traenti, e spesso è causa di cecità po e con una grande collaborazio- Questi aiuti che riceviamo spes- nostro lavoro; le missioni chirurgi- permanente. ne e sostegno da parte dei sanitari so da parte di persone che operano che umanitarie non devono essere Spesso le donne, quando ven- locali sia medici che infermieri. in settori a volte molto lontani da infatti delle azioni isolate ma de- gono “punite” hanno in braccio i Il totale dei pazienti operati in quello sanitario mi provocano vono sempre essere parte di pro- loro bambini e anch’essi vengono Uganda è stato infine di 71 casi, sempre un senso di grandissima getti ben più ampi. perciò gravemente ustionati. perlopiù bambini. gratitudine e vera ammirazione, Oltre ad andare ad operare più Il governo locale sta tentando Oltre all’elevato numero di essendo frutto di sincera e disinte- pazienti possibili, è però sempre di promuovere soprattutto negli ustioni da acido, in Uganda abbia- ressata voglia di aiutare con i pro- molto importante collaborare con ospedali campagne di informazio- mo operato poi molte ustioni da pri mezzi, chi ha avuto la sfortuna i medici locali, e nei limiti del ne ed istruzione col tentativo di fuoco e tante malformazioni con- di nascere in paesi molto più po- tempo a disposizione, insegnare rimuovere dalla gente questi tre- genite di ogni tipo come la labio- veri della nostra ricca e benestan- loro le più recenti tecniche opera- mendi retaggi tribali, ma temo che palatoschisi (labbro leporino), te Italia. torie, per renderli quanto prima la strada sia ancora molto lunga e malformazioni delle mani e degli Le equipe di Interplast infatti autosufficienti. difficile, soprattutto nelle comu- organi genitali. devono sempre portarsi dietro tut- In Zambia ci siamo riusciti, in nità rurali delle foreste. L’incidenza di queste gravi to il necessario per operare (mate- Tibet abbiamo cercato di insegna- A molti pazienti vittime di que- malformazioni congenite è più o riale sanitario, ferri chirurgici, far- re tanto ed anche in Uganda, oltre sta scellerata usanza abbiamo cer- meno simile in tutto il mondo, ma maci, monitors, apparecchi ane- ad operare tante persone, siamo cato di ricostruire parti del volto, in quei poveri paesi si concentra- stesia, coagulatori, ecc..). Tutto il riusciti a dare piena autonomia riaprire le palpebre e rilasciare no al massimo, sia per l’alta nata- materiale sanitario di consumo all’unico chirurgo plastico del pae- bocche, colli ed arti retratti. lità e la “promiscuità” genetica che non viene utilizzato in missio- se, e queste penso che siano le Nella seconda settimana di mis- all’interno di tribù-famiglie, sia ne (a parte gli apparecchi e gli soddisfazioni più grandi che possa sione ci siamo poi trasferiti presso per il fatto che solo pochi pazienti strumenti che vengono sempre ri- avere un chirurgo che fa volonta- il Nkokonjeru Hospital, un picco- vengono operati dalle rare missio- portati indietro) viene poi lasciato riato nei paesi del terzo mondo. lo e poverissimo ospedale missio- ni umanitarie (perlopiù inglesi e in donazione agli ospedali visitati. nario a sole due ore dalla capitale olandesi) che vanno lì; basti pen- Alla fine della nostra missione * Daniele Gandini Kampala ma letteralmente già in sare che ad esempio sull’altipiano il gruppo di Interplast è stato rice- Specialista in Chirurgia Plastica e mezzo alla foresta. Il piccolo tibetano in Cina nel 2006 ho ope- vuto dall’ Ambasciatore Italiano Ricostruttiva Chirurgia Plastica, Nkokonjeru Hospital fa parte di rato in dieci giorni lo stesso nume- in Uganda Pietro Ballero, che ci Azienda Ospedaliera Pisana. una vecchia missione fondata da ro di labiopalatoschisi (labbri le- ha ringraziato per il lavoro svolto Senior surgeon Interplast Italy religiosi Irlandesi della comunità porini) che un reparto italiano di in quel paese. di St. Francis circa cento anni fa. chirurgia plastica come quello di Anche le autorità locali hanno [email protected] È l’unica struttura sanitaria di Pisa fa in due anni. espresso la loro soddisfazione per www.danielegandini.it

17 Agopuntura: antica medicina rivolta al futuro di Carlo Borsari*

e medicine non convenzio- riconosciuto l’esercizio di nove nali (o “complementari”) più “Medicine non Convenzionali” Lnote – omeopatia, agopuntu- (fra le quali l’agopuntura) quale at- ra, fitoterapia, medicina manuale – to medico a tutti gli effetti e ha hanno ormai conquistato ampia fi- previsto l’istituzione presso gli Or- ducia nel mondo occidentale: tra dini provinciali dei medici di un esse, l’agopuntura è stata la prima registro dei professionisti che le ad affrontare e vincere, almeno in praticano. parte, lo scetticismo della classe Dopo l’introduzione nel Servi- medica. zio Sanitario Nazionale dei LEA L’agopuntura – che, anche se (Livelli Essenziali di Assistenza) ai non l’unica, è la tecnica della me- quali si devono adeguare le Azien- dicina cinese più efficace e più dif- de Sanitarie, le prestazioni di “ago- fusa – si basa sulla stimolazione di puntura a scopo anestesiologico” determinate zone cutanee con l’in- rientrano in quelle erogabili dal fissione di sottili aghi metallici. Servizio Sanitario Nazionale. La sua origine si perde nella La formazione dei medici ago- leggenda: i cinesi dicono infatti puntori italiani, considerata di che l’agopuntura è “vecchia come buon livello, è dovuta alle scuole la Cina” dove sarebbe nata nel private e alle Società di agopuntu- 4000 a.C. La conferma di ciò po- ra, molte delle quali riunite nella trebbe essere data dal ritrovamen- FISA (Federazione Italiana delle to, durante scavi archeologici, di Società di Agopuntura), che dal aghi in pietra per agopuntura risa- 1995 ha stabilito programmi e re- lenti ad alcuni millenni a.C. Pro- gole uniformi per la formazione dei babilmente nel periodo paleolitico circa 3.000 medici agopuntori. e neolitico durante l’uso degli In molte sedi universitarie ita- strumenti di pietra o nel maneg- liane (Milano, Pavia, Firenze, Pa- giare il fuoco, lo sciamano di qual- dova, Roma La Sapienza, Palermo) che tribù, dopo aver osservato per da alcuni anni sono stati istituiti caso gli effetti terapeutici seconda- dei Master postlaurea di primo e ri a lesioni da essi provocate, abbia secondo livello in agopuntura. provato con successo a curare le malattie con aghi fatti di schegge Inn e Yang origine della vita di selce o di giada. Secondo la medicina energetica Ciò è valido anche per la stimo- cinese, di cui l’agopuntura fa parte, lazione dei punti di agopuntura il corpo umano possiede un siste- con il calore, che oggi è fatto con ma di canali energetici, chiamati le Moxa, ossia dei piccoli coni di “meridiani”, nei quali scorrerebbe- polvere di Artemisia Montana in- sione del sinologo francese Soulié Attualmente, malgrado le diffi- ro il “Qi” (l’energia vitale) ed il cendiati posti sulla cute in corri- de Morant che scrisse il primo trat- coltà legate all’interpretazione sangue, il cui ritmico fluire per- spondenza dei punti di agopuntura. tato occidentale di medicina cine- scientifica di una terapia in appa- metterebbe il normale funziona- I primi testi di agopuntura (vedi se. L’agopuntura era però già nota renza estranea alla cultura occiden- mento del corpo umano e la difesa immagine) risalgono al 2500 a.C. ai medici arabi, era stata descritta tale, l’agopuntura è utilizzata da dalle malattie. L’energia Qi è pre- quando, sotto l’impulso di Huang da Marco Polo nel Milione e nel centinaia di milioni di pazienti in sente in tutto l’universo sotto due Ti (il leggendario ”Imperatore Settecento i missionari gesuiti al tutti i paesi del mondo, soprattutto aspetti diversi in contrasto ed in Giallo”), furono elaborati il Nei ritorno dalla Cina l’avevano fatta in quelli dell’Europa e dell’Ameri- unione inscindibile fra di loro: King So Wenn ed il Nei King Ling conoscere in Europa. ca del Nord, dove la medicina è l’energia Yang e l’energia Inn (er- Tru, che rappresentano le più anti- Soltanto dopo la seconda guer- maggiormente sviluppata e roneamente definite “energia ma- che opere mediche del mondo. ra mondiale, grazie al cambiamen- all’avanguardia nella ricerca. schile” e “energia femminile”). Il Durante la dinastia Sung (X- to politico e culturale della Cina, Secondo un’indagine ISTAT fluire armonico della vita dipende XIII secolo d. C.) era usata come la teoria e la pratica dell’agopuntu- nel 2000, circa tre milioni di nostri dalla presenza equilibrata di en- strumento didattico una statua di ra cominciarono ad interessare la connazionali e oltre 60 milioni di trambe le forme energetiche tanto bronzo a misura d’uomo con incisi medicina occidentale. Il l958 se- europei si sono curati con l’ago- che in mancanza di una delle due i meridiani ed i punti da pungere: gna una svolta storica, perché ven- puntura. Negli Stati Uniti il 30% si verifica la morte. la statua era cava, veniva riempita ne effettuato il primo intervento degli americani l’ha utilizzata al- I meridiani del nostro corpo sa- di acqua e coperta di cera. Quando chirurgico in anestesia con ago- meno una volta nella vita e in rebbero connessi, per mezzo dei l’allievo pungeva esattamente il puntura: questo evento, di risonan- Germania, secondo il settimanale tessuti sottocutanei e muscolari, ai punto richiesto, l’acqua usciva at- za mondiale, portò per la prima Die Zeit (dicembre 2008), il 61% vari organi ed apparati, quali il si- traverso il foro. volta sulla cronaca “la nuova me- dei tedeschi la preferisce alle tera- stema nervoso centrale e periferi- Già in questo periodo l’insegna- dicina cinese”. pie “occidentali”. co, il cuore, i polmoni, il sistema mento dell’agopuntura era indipen- Nel 1972, dopo il viaggio del In Italia (dal 1982) e nella mag- riproduttivo, ecc. Quando il sog- dente e non più compreso in quello presidente americano Richard gior parte dei paesi del vecchio getto è sano, l’energia e il sangue delle scienze e della religione. Nixon e la famosa partita a Ping continente è obbligatoria la laurea scorrono nei meridiani nutrendo e I primi contatti tra la scienza Pong con Mao Tse Tung, i nume- in medicina per la pratica dell’ago- proteggendo i tessuti corporei e gli medica occidentale ed orientale rosi giornalisti al seguito fecero co- puntura. Nel 2002 la Federazione organi, mantenendone il corretto avvennero all’inizio del XX secolo noscere le meraviglie dell’agopun- Nazionale degli Ordini dei Medici funzionamento: un’alterazione o grazie all’opera di studio e di diffu- tura agli americani Chirurghi e degli Odontoiatri ha una malattia di uno di questi orga-

18 ni provocherebbe una modificazio- surazione sono state disegnate sul diale della Sanità (molto più am- la pressione arteriosa, la frequenza ne del regolare decorso energetico corpo umano delle linee energeti- pio, perchè basato su l’efficacia cli- cardiaca, la glicemia, ecc.) e ad o uno squilibrio fra le due energie che che ricalcano quelle dei meri- nica tradizionale). un’azione di modulazione su alcu- Inn e Yang, con comparsa della diani cinesi. Un significativo passo in avan- ne aree del Sistema Nervoso Cen- sintomatologia specifica della ma- Anche la concezione millenaria ti nella spiegazione dei meccani- trale (ippocampo, sistema libico). lattia lungo il decorso del meridia- del funzionamento ritmico smi d’azione dell’agopuntura è La proprietà antinfiammatoria è no corrispondente (anche per que- dell’energia vitale (ad ogni due ore stato fatto grazie agli studi di neu- ancora in fase di studio, perché sto motivo si parla di meridiano del giorno corrisponde un massimo roimaging con la positron emis- coinvolge diversi fattori come dello stomaco, del fegato, del pol- energetico in uno dei dodici meri- sion tomography (PET) e la func- l’aumento dei globuli bianchi e mone, del rene, ecc.). diani legato all’organo corrispon- tional magnetic resonance ima- dei linfociti e la liberazione di cor- Viceversa, una “energia esterna” dente) è stata confermata dalla ging (f-MRI), che consentono di tisolo. dannosa per l’organismo (ad esem- cronobiologia (successione veglia- documentare nell’uomo in tempo La proprietà neuroendocrina sa- pio i batteri o i virus, il freddo o il sonno; ritmi biologici: renale, car- reale le sedi delle modificazioni rebbe dovuta all’aumento della se- caldo eccessivi) entrerebbe nel diaco, produzione ormonale, ciclo neurofisiologiche indotte dall’ago- crezione di ormoni del sistema ri- corpo umano e, dopo averne supe- mestruale, ecc.) che mostra una puntura. produttivo (progesterone, estradio- rato le difese, soprattutto se queste corrispondenza fra le nozioni cinesi Uno dei primi studi con la PET, lo, prolattina), mentre è incerto sono insufficienti, provocherebbe e quelle attuali. L’unica vera diffe- eseguito dai ricercatori dell’Istitu- l’effetto sugli ormoni tiroidei. dolore lungo il meridiano interes- renza fra le due visioni scientifiche to S. Raffaele e pubblicato nel L’azione miorilassante è proba- sato e successivamente colpirebbe – tradizionali e moderne – 2001 sulla rivista Neuroimage, di- bilmente legata ad una regolazione l’organo corrispondente determi- dell’agopuntura è il linguaggio usa- mostra che l’agopuntura stimola le periferica e centrale del tono mu- nandone la patologia. to: l’agopuntura cinese infatti va stesse aree del sistema nervoso scolare. I punti di agopuntura rappresen- “riletta” in chiave neurofisiologica centrale attivate dal dolore acuto Infine, lo studio dell’azione mo- tano delle zone sui meridiani dove ed endocrinologica. e cronico. dulatrice del flusso vascolare ha ri- l’energia vitale è più superficiale, Malgrado l’efficacia clinica velato aspetti interessanti anche quindi più facilmente aggredibile dell’Agopuntura fosse stata valida- Proprietà terapeutiche sulla modulazione della circolazio- dall’esterno e modificabile in senso ta da cinquemila anni di pratica in Le principali proprietà terapeu- ne cerebrale i quali potrebbero positivo o negativo mediante l’ in- tutto il mondo, negli anni passati tiche accertate (ed accettate) confermare l’efficacia terapeutica fissione di aghi. Tali punti funzio- molti studiosi ritenevano che l’ef- dell’Agopuntura sono molteplici: dell’agopuntura nel trattamento nerebbero come interruttori di un fetto fosse solamente placebo, pri- analgesica, ansiolitica, antinfiam- degli esiti di alterazioni vascolari circuito elettrico o delle saracine- vo di una risposta terapeutica pro- matoria, neuroendocrina, miorilas- cerebrali (come avviene in alcuni sche di un sistema idraulico: per- pria. sante e vasomodulatrice. ospedali cinesi). tanto ristabilirebbero il flusso Dal 1970 ad oggi le pubblicazio- La proprietà analgesica è la pri- Dunque, le ricerche fino ad oggi dell’energia e del sangue così da ni apparse su riviste scientifiche ma ad essere stata studiata ed è effettuate mostrano risultati stimo- permettere la guarigione o ridurre i internazionali accreditate riguar- quella che ha maggiori conferme lanti e quegli aspetti ancora poco sintomi dolorosi. danti l’agopuntura sono quasi scientifiche. È dovuta alla contem- noti saranno chiariti nei prossimi Ma l’agopuntura ha anche 8.000, quindi una quantità di studi poranea attivazione di meccanismi anni grazie alle nuove tecniche un’azione preventiva, poiché può notevole che ne fa la medicina neurofisiologici e endocrinologici. non invasive. essere usata non solo per curare, complementare più studiata e più Fin dal 1965, due neurofisiologi Gli effetti collaterali dovuti al ma anche per prevenire l’insorgen- conosciuta nei meccanismi d’azio- americani (Melzack e Wall) ipotiz- trattamento con agopuntura (infe- za delle malattie mediante l’attiva- ne. Non tutti gli studi, però, ri- zarono e poi dimostrarono l’esi- zioni, pneumotoraci, emorragie, zione delle energie difensive. I ci- spondono rigidamente ai protocol- stenza di un blocco nel trasporto collassi cardiocircolatori, morte) nesi di quattromila anni fa aveva- li scientifici richiesti dalla EBM della sensazione dolorosa da parte sono molto rari: analisi effettuate no già intuito che: “è meglio pre- (Evidence Based Medicine), per le della stimolazione non dolorosa su casistiche ampie hanno indicato venire che curare” le malattie. caratteristiche proprie di questa (come l’infissione di aghi sottili) un’incidenza di 0,002% e comun- tecnica medica che ha un approc- in punti particolari della cute. Se- que quasi sempre dovute all’ine- Conferma scientifica cio diagnostico e un trattamento condo questa teoria – comune- sperienza o alla scarsa cultura me- dell’agopuntura diverso tra individui con la stessa mente conosciuta come “gate con- dica dell’operatore. Fin qui l’aspetto tradizionale malattia. Tuttavia, malgrado le dif- trol” e modificata ripetutamente Dobbiamo concludere che que- dell’agopuntura cinese che appare ficoltà insite in ogni medicina oli- negli anni successivi – lo stimolo sta tecnica medica antichissima, estremamente lontano dalle nostre stica, la ricerca scientifica sui mec- non doloroso non solo interferireb- ma con ampie prospettive future, concezioni occidentali. canismi d’azione ha fatto notevoli be con la trasmissione dello stimo- ha un indice terapeutico elevato e Tuttavia, negli ultimi anni, sforzi per essere definitivamente lo doloroso afferente, ma attive- duraturo con effetti indesiderati molte teorie sull’agopuntura, eti- accettata dalla scienza ufficiale. rebbe anche il sistema discendente quasi assenti, riduce l’impiego di chettate come puramente filosofi- Nel 1997 il National Institutes inibitorio del dolore. molti farmaci e, soprattutto grazie che e difficilmente dimostrabili of Health statunitense, dopo una Il meccanismo endocrinologico alla sua visione olistica della pato- dalla scienza, sono state verificate consensus conference di tre giorni dell’azione antidolorifica dell’ago- logia, migliora il rapporto medico- grazie allo sviluppo delle tecniche a Bethesda, concluse che: “i dati a puntura sarebbe dovuto alla libera- paziente. biomediche e diagnostiche che sostegno dell’agopuntura sono in zione di molti ormoni, soprattutto Quindi, se mettiamo da parte i hanno permesso ai ricercatori occi- realtà solidi quanto quelli esistenti delle endorfine e della enkefalina preconcetti della nostra cultura oc- dentali e cinesi di studiarne e com- per altre terapie mediche occiden- (sostanze oppioidi prodotte dall’or- cidentale, possiamo considerarla prenderne, almeno in parte, i mec- tali largamente accettate” e che: ganismo umano), che hanno come un valido complemento tera- canismi di azione. È stato dimo- “uno dei vantaggi dell’agopuntura un’azione neuromodulatrice e in- peutico: sarebbe un errore scienti- strato così che i punti di agopuntu- è che l’incidenza di effetti collate- nalzano la soglia del dolore, non- fico e medico non utilizzare un si- ra (la cui struttura istologica è sta- rali è sostanzialmente inferiore ri- ché, probabilmente, anche della se- stema di guarigione valido, solo ta individuata) si trovano in corri- spetto ai farmaci o ad altre proce- rotonina, del GABA, del cortisolo. perché ancora non ne comprendia- spondenza delle zone dove le arte- dure di trattamento accettate per L’effetto ansiolitico dell’ago- mo tutti i meccanismi di azione. rie, le vene e i nervi si dividono in la terapia della medesima condizio- puntura sarebbe provocato dalla rami più sottili. ne”. Il NIH ha inoltre fornito un stimolazione del sistema endorfini- Carlo Borsari Le tecniche elettrofisiologiche elenco delle patologie più sensibili co e dalla inibizione dell’adrenali- *Direttore emerito della hanno rivelato che i punti e i me- al trattamento con agopuntura na e della noradrenalina (che si li- IIIˆ Unità Operativa di Anestesia ridiani hanno una resistenza elet- con evidente riscontro statistico, berano in condizioni di stress, ser- e Rianimazione e del Dipartimento di trica più bassa delle aree cutanee che si integra con quello diffuso vono a preparare l’animale-uomo Anestesia della Azienda Ospedaliero circostanti: basandosi sulla sua mi- nel 1989 dall’Organizzazione Mon- alla lotta o alla fuga aumentando Universitaria Pisana

19 Trapianti: dal dramma alla speranza Un viaggio emozionante nelle fotografie di Enzo Cei di Brunello Ghelarducci*

“Due ali varcheranno l’orizzonte”. Partenza dei medici per il prelievo degli organi da trapiantare. A trapianto avvenuto, saranno state coinvolte circa 100 persone tra medici, infermieri, tecnici, volontari, militari, agenti di pubblica sicurezza. cura di Franco Mosca e senta la via più diretta per trasferir- gile, attonito dei trapiantati che tiene e gli consente di trarne la sua Ugo Boggi, è uscito a di- le alla nostra coscienza, con tutto il muovono i primi passi insieme agli unica e personalissima interpreta- Acembre 2008, il libro foto- loro contenuto emotivo e affettivo. infermieri e ai parenti. Commuove zione. grafico di Enzo Cei: Trapianti per i È un’esperienza unica e commo- il lavoro inimmaginabile dell’equi- È un fatto che non sempre acca- tipi di Federico Motta Editore. Il li- vente passare da una immagine pe trapiantologica e la sua dedizio- de nella comunicazione grafica: in bro è corredato da scritti e prefazio- all’altra e scoprire lati sconosciuti e ne assoluta, senza tempo, senza questo caso tutto è facilitato ni di varie personalità della cultura, impensati di questo drammatico ed condizioni, senza confini, fino al dall’uso magico che Cei fa del dell’arte e della scienza. esaltante aspetto della medicina termine della missione. bianco e nero e dalla suggestione Basta sfogliare l’opera di Enzo moderna. Il libro infonde un senso L’obiettivo coglie uno sguardo delle scene che, delicatamente, Cei per rendersi conto che la visio- di partecipazione che monta in un volto sudato coperto da una colgono gli aspetti più umani e ne delle cose, più di ogni loro de- nell’animo come un’onda ed apre mascherina, un braccio nudo e una comprensibili del trapianto, senza scrizione, scritta o verbale, rappre- la mente a pensieri e riflessioni mano guantata che insieme con al- iperboli e senza artifizi scenici, e nuove sulla vita e sulla morte, sulla tre si affollano su un corpo bianco: mitigano, con il conforto della spe- solidarietà e la sofferenza, sul sacri- tutto nei toni irreali del grigio. Im- ranza, l’emozione che suscita il ficio e sulla generosità. Riflessioni magini scolpite a colpi di luce e di pensiero di una vita che ha bisogno che la vita d’oggi, nel suo rapido buio, senza distrazione di colore: di una morte per continuare. incalzare verso risultati certi e im- forse per questo colpiscono ciascu- È un libro prezioso per le rifles- mediati, non consente facilmente. no di noi in modo diverso secondo sioni che suggerisce e per l’invito Le immagini di Cei, con gran i pensieri, i ricordi e le emozioni nascosto tra le immagini a calibrare leggerezza, disegnano un percorso, che risvegliano nell’ intimo di la propria vita ricercando una scala lasciando libera l’immaginazione di ognuno. Alla fine ciascuno ha visto di valori più veri, più umani e più ciascuno di noi di completarlo con un libro che descrive una storia, universali. È un libro che riesce riflessioni, ricordi ed esperienze ma, in realtà, ha letto un libro che magicamente a “trapiantare” nel- personali diverse: traspare in esse il lui stesso ha scritto. Ha scelto paro- l’animo la compassione, la solida- senso quasi religioso di rispetto e di le che la sua sensibilità emotiva ha rietà, l’amore e il rispetto per la compassione per la vicenda umana suggerito all’immaginazione e che vita e per la sofferenza che ci cir- che sta dietro ad ogni trapianto legano tra loro le foto del libro, se- conda. La copertina del libro d’organo. Commuove l’aspetto fra- condo una trama che ora gli appar- Brunello Ghelarducci

20 In alto: “Di luminosa intesa”. Gli infermieri conoscono le fasi e le necessità di ogni intervento di trapianto; in basso: “Improvvisa in lui scaturì devota la vita”.Ter- minate le suture dei vasi, il sangue del ricevente comincia a circolare nell’organo avuto in dono. Poco dopo, le cellule dell’organo si riattiveranno e torneranno a svolgere le proprie funzioni.

21 Apertura, network e piccole dimensioni La nascita delle XCOOL, tra entusiasmo e ambizione di Marco Rizzone*

nelle aule dell’École per il gusto di una futile zingarata (ricordo di aver dormito sopra un armadietto pur avendo una stanza al College Jourdan), la mattina – vuoi anche per il freddo – ci svegliamo pim- panti e ansiosi di divorare la gior- nata, di conoscere altra gente e di scoprire nuove somiglianze tra il collegio pisano e quello parigino. Ma oltre alle analogie, ciò che balza agli occhi è soprattutto l’abisso dimensionale tra noi e lo- ro, che si riflette nella consapevo- lezza che se un sostanziale maggio- re affiatamento e spirito di colle- gialità caratterizza la nostra picco- la realtà, ai grandi numeri dell’at- tuale modello francese corrispon- dono una oggettiva maggiore di- sponibilità di risorse e molte più potenzialità: rimango allibito ve- dendo una decina di tavoli da ping pong nuovi di zecca e 200 persone iscritte al torneo. A Scuola, a par- te il tavolo sbilenco, nemmeno se tutti si mettono a giocare riuscia- mo a raggiungere la stessa parteci- pazione. Si palesa il trade-off del nostro essere piccoli e “provincia- li”. In un viaggio in metrò con Somiglianze tra gli organizzatori Marco Rizzone e Andrea Turcato Thomas Mazzocco e Luca Ceccan- ti per un attimo pensiamo anche gennaio 2007 e un mani- cese un centinaio di ragazzi da un campo neutro in molteplici di- all’ipotesi di organizzare a Pisa polo di facinorosi Santan- Lione e quasi altrettanti dalla Bre- scipline. Nonostante il successo un’edizione degli “InterENS”, ma Ènini approda in Terra tagna, tutti armati di palloni, nei giochi di carte (dove i santan- razionalmente concludiamo che d’Oltralpe per prendere parte per trombe e pon pon, carichi di ago- nini battono tutti, francesi com- non si può fare qualcosa di simile la prima volta ai giochi “Inte- nismo e molto bene allenati. Il presi) e qualche vittoria qua e là, visti i nostri limiti numerici e rENS”: tutto sembra incredibile. rapporto numerico “pisani”-fran- il medagliere italiano – come pre- strutturali. La cosa rimane lì. E io Di fronte ai numeri delle Écoles cesi è talmente sfavorevole che vedibile – finisce per essere abba- anche: proseguo per due mesi il francesi la realtà pisana appare mi- l’idea di espugnare il titolo ai cugi- stanza esiguo ma vale una inaspet- soggiorno all’École Normale, dove nuscola (noi del Sant’Anna siamo ni francesi viene subito accanto- tata simbolica coppa “Fair Play”, ho l’occasione di seguire corsi ed una decina e altrettanti vengono nata (o meglio, rimandata). che diventa ovviamente subito og- entrare in contatto più da vicino dalla Normale), quasi insignifican- L’eroismo impossibile in stile getto di ulteriore contesa, essendo con la realtà di eccellenza - te. Oltre ai parigini di Ulm e Ca- “Amaro Montenegro” si tramuta assegnata genericamente “ai pisa- se. Proprio durante quel soggiorno chan – che grazie alla vicinanza presto nella più concreta classica ni” da organizzatori ignari delle conosco Luca De Feo, l’organizza- della sede sono più di cinquecento sfida Sant’Anna-Normale, che per storiche rivalità cittadine. A par- tore della manifestazione (un ita- – sono affluiti nella capitale fran- una volta possono confrontarsi su te il trofeo – argutamente sottratto liano che studia informatica ai normalisti con la scusa di voler all’École), acquisisco informazioni fare una foto – portiamo a casa un sulla “macchina organizzativa” e grande entusiasmo per la manife- inizio a capire l’importanza del stazione e la voglia di ripartecipar- network tra le diverse Scuole e i vi anche l’anno seguente, magari relativi allievi ed ex-allievi, che con un po’ più di allenamento e le fanno da tramite con gli sponsor. squadre al completo. Un bello sti- Tornando in Italia metto un po’ molo insomma, soprattutto per da parte la cosa, con la tesi da fare quelli che, come me, facendo due- e la solita valanga di impegni in mila cose sono soliti praticare atti- attività accademiche e non. vità sportiva in maniera saltuaria. All’edizione successiva di Lione E poi, oltre allo sport, serate di fe- non riesco neanche a partecipare, sta, scherzi, tentativi di abbordag- ma i pochi allievi che ci vanno ri- gio, “esploratio” notturne nei cor- portano a Scuola l’entusiasmo. Si ridoi dell’École e ovviamente un inizia a pensare di organizzare breve giro turistico della splendida qualcosa a Pisa, magari solo un Parigi. Nonostante le ore piccole e piccolo torneo, giusto per iniziare. Il logo ufficiale dell’evento l’accampamento coi sacchi a pelo Emanuel Castellarin (allora al

22 Sant’Anna, oggi all’École Normale di Parigi) incontra ad un conve- gno sulle problematiche dell’uni- versità italiana Pellegrino Favuzzi, della Scuola Galileiana di Padova, e gli propone un triangolare di cal- cio con Sant’Anna e Normale. Tramite la sorella Samanta, entra- ta alla Scuola Superiore di Udine, prova poi a coinvolgere anche i collegiali udinesi, ma alla fine tra esami in arrivo, altri impegni e di- lazioni fisiologiche la cosa non va in porto come previsto e si riman- da ancora. È giugno 2008 e una delegazio- ne di 3 allievi (tra cui il già citato Thomas) fa visita alla Scuola Su- periore di Catania, con cui si al- lacciano i primi contatti. La Scuo- la di Catania, ancor più piccola della nostra, ci viene dipinta al ri- torno come quella Scuola che mi raccontavano con nostalgia gli al- lievi più anziani al mio ingresso nel 2002, con tutti i pregi e difetti del “nanismo d’élite”. La riflessio- ne sulle dimensioni della Scuola (la cui espansione è stata spesso Esaltazione dopo aver eliminato i normalisti al torneo di basket criticata dagli allievi) si riaccende: evento sportivo con i ragazzi delle stuzzico la curiosità di persone Scozia, l’idoneità e gli esami di “essere in pochi è davvero un limi- altre Scuole di Eccellenza, nono- che, da buoni amanti della sfida, Luca (il già citato “Feldmarescial- te o è piuttosto il nostro punto di stante gli handicap di cui sopra. supportano in pieno la mia idea. lo dello Sport” degli allievi ordi- forza?” Nei discorsi torna alla Parto quindi creando il gruppo La cosa mi spinge a proseguire su nari), uniti ai tempi ormai ristretti mente il fatto di non avere i nu- “Excellent Colleges Connection” questa strada. Nel giro di qualche mi convincono che da solo non meri e le palestre poter ospitare e propongo l’adesione, oltre che ai giorno tiro fuori l’acronimo che posso farcela, visti tra l’altro i miei un’edizione dei giochi InterENS. santannini, a tutti i “collegiali ec- definirà l’evento da costruire: impegni con il Perfezionamento. “Sarebbe bello”– dicevamo – “ma cellenti” d’Europa: un progetto “XCOOL”, un gioco di parole tra Preso atto della situazione, mi ac- forse lo potranno fare gli allievi ambizioso per persone ambiziose. le storpiature di “school”, “it’s cingo a scrivere alla mailing list che entreranno tra una decina di Giorno dopo giorno il gruppo si cool” e la traduzione inglese di dei collaboratori per esprimere i anni, figli di una Scuola ormai popola di iscritti, perlopiù prove- “Olimpiadi dei Collegi di Eccel- miei dubbi sulla concreta realizza- espansa, un po’ più internazionale nienti dai collegi italiani, da Pavia lenza” (eXcellent COlleges bilità delle XCOOL a Pisa – alme- e un po’ meno collegiale: ora non fino a Catania, da Udine a Lecce. OLympics), una versione italiana no per il momento – nonostante ci sono le condizioni”. Raggiunta una massa critica e una del modello InterENS. Il progetto ne sia stato fino ad allora il primo Sennonché sempre a giugno, minima – per quanto superficiale è ambizioso quanto chi lo porta promotore. Una telefonata però mentre approvo su Facebook i – conoscenza virtuale degli inte- avanti, persino troppo sotto certi mi dà la forza di persistere: desisto nuovi iscritti al gruppo “Scuola ressati, promuovo una prima “con- aspetti: se il problema del numero dal mandare la mail sentendo l’en- Superiore Sant’Anna” (ndr: iscri- nection”, quella sportiva, allo sco- di partecipanti sembra risolvibile tusiasmo travolgente di una cin- vetevi se non l’avete ancora fatto) po di realizzare qualcosa insieme quelli della ricerca di uno sponsor quantina di collegiali pavesi, che , mi rendo conto che l’ingigantirsi per conoscersi e confrontarsi nel e della logistica sembrano ancora con le aspettative che ho creato del fenomeno del “social net- mondo reale, materializzando minarne la fattibilità. Il tempo danno ormai le XCOOL per scon- working” può giocare a nostro fa- l’evanescente contatto remoto. passa e mentre una mini task-force tate e già si preoccupano dei det- vore per l’organizzazione di un Raccontando l’esperienza francese operativa composta da Erika Maf- tagli sugli sport da praticare. Mai fioletti (del Santa Caterina di Pa- sottovalutare la flessibilità di un via), Andrea Turcato (del Borro- collegiale: del resto per risolvere la meo di Pavia) e dal sottoscritto questione del pernottamento si continua a collaborare a distanza, può dormire per terra oppure non chiede preventivi e contatta dormire: che problema c’è? Le aziende e banche per presentare il norme di sicurezza tuttavia non ci progetto nella sua prima bozza, ar- consentono di fare accampare la riva la pausa estiva. L’idea iniziale gente nelle aule di Scuola: il fatto di realizzare l’evento a fine settem- di poter contare su 50 persone cer- bre sembra sulla via del tramonto. te più almeno una trentina tra È settembre 2008: dopo il relax normalisti e santannini mi dà però estivo si rincomincia. L’insuccesso la possibilità di chiedere alle strut- della ricerca di uno sponsor mi fa ture ricettive condizioni economi- riflettere sull’essere partiti in quar- che particolarmente favorevoli. ta e ridimensiono le ambizioni. Dopo una serie di preventivi, te- Con l’estate i contatti con i refe- lefonate e valutazioni propongo renti delle altre Scuole si sono fat- alla SIAF di Volterra di farci da ti più radi e tutto si è bloccato sede ufficiale della prima edizione (anche i potenziali finanziatori del delle XCOOL ritenendo il campus resto vanno in vacanza). Sul fron- un luogo ideale per la manifesta- te interno la partenza di Emanuel InterENS 2006: Santannini freschi come rose dopo 3 ore di sonno in saccoapelo per la Francia e di Thomas per la (Continua a pag.20)

23 ai propri allievi il soggiorno fuori un’alleanza con il Borromeo per sede secondo le proprie modalità. attacchi incrociati ai rispettivi ne- Tramite l’intercessione degli Uffi- mici storici con il supporto di mi- ci Comunicazione delle Scuole lizie in trasferta, ndr), in poche riusciamo a diffondere efficace- parole “socializzazione continua”: mente un comunicato stampa, prima, durante e dopo le partite, scritto con l’intento di dar risalto sotto la doccia o a colazione, pro- all’evento per ottenere una visibi- prio come accade in collegio. La lità presso potenziali sponsor per possibilità di avere a disposizione gli anni a venire. Il giorno dopo il campus tutto per noi non pone siamo sul Corriere e su diverse te- limiti alle iniziative dei singoli: state locali: bingo! Persino la reda- dai tuffi in piscina come premio zione del celebre programma ra- per le calciatrici pavesi, alla corsa diofonico Caterpillar mi contatta campestre organizzata lì per lì sot- per fare una diretta dai campi e la to la pioggia. Sul piano più pretta- cosa (che tuttavia non andrà a mente agonistico degni di nota so- buon fine) aumenta il già alto en- no la vittoria del Sant’Anna sulla tusiasmo di tutti. Con l’entusia- Normale nella semifinale di basket smo aumenta in me anche la ten- (verremo però poi battuti da Pa- I pallavolisti santannini sione, con la paura che qualcosa via, meritatamente), la rivincita possa andare storto. dei normalisti nella finale di palla- È il gran giorno: carico coppe, volo (noi però avevamo 3 ragazze) palloni e quant’altro in macchina e la conquista santannina del tro- e corro a Scuola, dove alle 11 il feo di calcio a 5 dopo una finale in primo pullman con santannini e notturna combattuta contro gli normalisti parte per Volterra. amici di Catania. Il tennis è tutto All’una arrivano in 52 dai Collegi pavese, sia nel singolo che nel Borromeo, Ghisleri, Nuovo e San- doppio; il biliardino va ai normali- ta Caterina di Pavia, borsoni e sti, seppur fuori tempo massimo. inattesi stendardi al seguito. Dopo Ci rifacciamo con le carte e col aver tranquillizzato la portineria li ping pong femminile mentre il faccio sistemare e subito li saluto maschile se lo aggiudicano i mila- diretto all’aeroporto dove stanno nesi e il doppio lo conquistano i per arrivare in 9 da Catania. Presi catanesi. pure loro andiamo tutti ad aspet- Il torneo di scacchi non si con- tare il secondo pullman, che clude e la coppa viene assegnata ahimé tarda ad arrivare (sarà il no- arbitrariamente ai ragazzi di Udi- stro incubo per tutti i 3 giorni). ne, per ricordo, come accade per il Padovani e udinesi ci raggiungono premio destinato alla corsa campe- I calciatori finalisti (Scuola Superiore Sant’Anna e Scuola Superiore di Catania) in pullman direttamente a Volter- stre, vinto dai padovani che l’han- meglio del previsto il problema ra, i milanesi arrivano in macchi- no proposta e – causa pioggia – da Apertura, network... delle palestre da basket e pallavolo na. Alle cinque il via ai giochi soli vi hanno partecipato. Infine la (che a differenza di calcio, tennis nella confusione generale, con io mega coppa delle XCOOL 2008, (segue dalla pagina precedente) e ping pong non si possono fare al- che ormai vittima della “droga or- dopo una serie di ponderazioni dei zione visto tra l’altro il prezzo dav- la SIAF, ndr): il Sindaco di Vol- ganizzativa” appena fatte le pre- risultati nei vari sport, viene ag- vero di favore preventivato. Senti- terra, apprezzando l’iniziativa, ce sentazioni, finisco di attaccare lo- giudicata al Sant’Anna, che in un ti i referenti delle altre Scuole fis- le mette a disposizione gratuita- candine, distribuisco programmi e impeto di magnanimità indotta so il 3-4-5 ottobre come date uffi- mente. L’organizzazione dell’even- penso già ai turni per la cena, decide quindi di cedere la coppa ciali, il weekend dopo gli appelli e to dopo il decentramento della mentre i responsabili di ogni sport del calcio alle vincitrici femminili. subito prima dell’entrata delle no- raccolta adesioni finisce per proce- si autoorganizzano e curano lo “In realtà si tratta di una vittoria stre matricole: neanche un mese dere secondo logiche pseudo-diri- svolgimento delle partite in base di tutti perché la grande sfida di per materializzare l’idea. Come giste in stile “democrazia orienta- agli schemi concordati. Per fortu- realizzare quella che a Parigi ci coordinatore dell’iniziativa inizio ta”: da una baita a Bressanone – na lavorando in squadra con gente sembrava una pura utopia non l’ho a ricevere una valanga di email e dove nel frattempo sono andato a volenterosa, entusiasta e affidabile vinta io né tantomeno il Sant’An- altrettante ne scrivo, col telefono seguire una summer school di in- le cose funzionano e salvo qualche na, ma il gioco di squadra che con sempre all’orecchio dalla mattina gegneria gestionale – decido le di- piccolo intoppo tutto procede più passione e costanza tutti insieme si alla sera. Una dopo l’altra le diver- scipline, ordino le coppe, elaboro o meno come previsto. Ma tre è fatto”. se Scuole mi confermano l’inten- un logo per le magliette, fisso en- giorni sono già pochi: organizzati Con queste parole, molta com- zione a partecipare: i numeri au- tità e termini di versamento di in sessioni parallele, i tornei di mozione, gioia e stanchezza chiu- mentano al punto da preoccupar- una quota di adesione di garanzia, scacchi, carte, ping pong, biliardi- do ufficialmente la manifestazio- mi – alla SIAF ci sono solo 120 faccio il programma e le locandi- no, calcio, tennis, basket e palla- ne. I pullman del ritorno a casa posti. Dopo le adesioni di Padova, ne, organizzo gli spostamenti e volo si avvicendano di ora in ora, stanno per partire. La gente ma- Udine e di un’inaspettata Catania prenoto i pullman. Ormai è diven- qualcuno spinge per giocare anche linconicamente si scambia le ma- persino dal Collegio di Milano tata una droga. Da Pisa il Feldma- dopo cena. gliette e i numeri di telefono e (privato) mi chiedono di poter resciallo Ceccanti tra un esame e Il tempo passa veloce. Come se mentre si scattano le ultime foto- partecipare. Alla fine solo i leccesi l’altro cerca di darmi da una mano non bastasse ho previsto una sera- grafie c’è già chi chiede quando si non si faranno vivi. Aumentando così come i referenti dei diversi ta karaoke e una discoteca... Il di- farà la seconda edizione delle i numeri si riducono i costi proca- collegi e gli amministrativi della vertimento imperversa fino a tarda olimpiadi… Forse dimenticano pite ma contro ogni previsione i SIAF e quelli di Scuola. Quando notte, complice forse un’atmosfera che quella sportiva era solo una richiedenti arrivano a più di 170: ritorno anche Direttore e Presi- piacevole prodotta da un buon bi- prima iniziativa per rafforzare il corro a contattare l’ostello e con dente mostrano interesse per l’ini- lanciamento di maschi e femmine. network… qualche pisano pendolare l’emer- ziativa e finalmente anche sul Curiosità e voglia di conoscersi, Marco Rizzone genza rientra. Poi, dopo un po’ di fronte finanziamenti si trova una scherzi, bevute, racconti di episodi *Allievo Perfezionando burocratica attesa, si risolve anche soluzione: ogni Scuola rimborserà matricolari (era in programma di Economia

24 Prendere un taxi in Ghana... di Giovanni Poggiani*

opo un’anno alla Scuola un’altra macchina disposta a cari- na compagnia e delle ottime guide, Campo sarà chiuso tra otto mesi), Sant’Anna passato “inten- carvi sopraggiungerà in pochi mi- in un paese dove non esistono indi- quindi la nostra vita non ha i ritmi e Dsamente” sui libri sono final- nuti. L’importante è che non sia cazioni stradali, figuriamoci uffici le regole di quella di chi lavora in mente riuscito a partire per il mio notte, perchè le corse diminuisco- turistici. Amo parlare di queste teatri più complicati: non viene tirocinio: destinazione Ghana, cam- no... Il problema è che qui in Gha- esperienze perché esse rappresenta- l’autista a prenderci per andare al la- po rifugiati di Krisan. na, trovandoci vicino all’Equatore, no il contatto più diretto che ho col voro, non ci sono scorte di alcun ti- Delle tante cose che ho avuto fa buio molto presto (alle 5 e mezza Ghana ed il suo popolo. La situazio- po, non ci sono compound popolati modo di scoprire, una in particolare di sera, sempre) e soprattutto, cosa ne in cui vivo, infatti, è particolare. unicamente dal personale delle or- mi ha colpito, i mezzi di trasporto. un po’ inquietante per chi non c’è Al Campo di Krisan ho conosciuto ganizzazioni umanitarie. Siamo im- In Ghana non esiste trasporto pub- abituato, fa buio all’improvviso. moltissimi rifugiati, alcuni di loro mersi nel Ghana. Da soli: non ci so- blico e, dato che siamo in Africa, Non esiste il crepuscolo: si vede tra- sono anche degli amici, ma la loro è no altri bianchi che lavorano con non esiste nemmeno il trasporto pri- montare il sole e dopo cinque mi- una situazione particolare. Sono ri- noi. Siamo due gocce in un oceano. vato, tranne i rari casi di chi può permetterselo. Confesso che sto prendendo passione ad osservare co- me i Ghanesi riescano a far funzio- nare queste loro scatole di latta a motore. Prendere il “taxi” in Ghana è una vera esperienza di vita. Innan- zitutto perchè si è costretti a farla: non c’è altro modo di muoversi, gli autobus coprono solo alcune tratte principali, e quanto al treno, beh, non ne ho mai visto uno ma proba- bilmente è ancora lo stesso dei tem- pi della Regina Vittoria. Il Ghanese tipo prende il taxi ogni giorno, per andare a fare la spe- sa, a studiare, o al lavoro. Anch’io lo prendo ogni mattina per andare al lavoro. Devo recarmi al Campo di rifugiati di Krisan, che si trova nella Western Region, vicino al confine nuti è buio pesto. Senza illumina- fugiati per così dire “politici”, ossia È per questo che l’esperienza del tra- con la Côte d’Ivoire. Qui lavoro co- zione pubblica. non scappano in solo da una guerra, sporto diventa importante: qui si me intern presso la Ghana Red Dunque ogni mattina prendo il da un genocidio o da un’emergenza può conoscere la gente, o perlome- Cross, con la quale mi ha messo in tro-tro, termine locale che significa umanitaria. In molti casi scappano no è l’unico posto in cui non ti sal- contatto il Prof. de Guttry, ordina- più o meno “mezzo collettivo”, più dal loro paese perchè vi sono precise tano addosso una marea di bambini rio di Diritto Internazionale alla semplicemente definito car (mac- ragioni che rendono pericoloso il lo- e bambini troppo cresciuti che spe- Scuola. La Croce Rossa si occupa china). Chiamarlo taxi non convie- ro ritorno, per le loro opinioni poli- rano nella carità. della distribuzione di cibo ed altri ne, soprattutto se si è bianchi, per- tiche, l’etnia di appartenenza o altri La giungla è da tutte le parti, beni di prima necessità ai rifugiati, chè i locali avvertono subito l’odore fattori. Generalmente sono quindi quindi non ci si può rifugiare nella del mantenimento delle condizioni del pollo da spennare. Possono an- persone istruite, che sono state in contemplazione di paesaggi vasti e igieniche e del funzionamento delle che caricarti da solo, ma proporran- grado di superare le difficoltà poste spettacolari. Ecco perché un viaggio pompe dell’acqua. no prezzi assurdi, contando sul fatto dalla burocrazia dell’UNHCR e del in macchina diventa un’avventura La mia mattina tipo al Campo che il malcapitato passeggero non governo ghanese e di ottenere asilo. divertente, qualcosa di cui parlare. di Krisan... in realtà non comincia a conosca il sistema delle tariffe. In Sono spesso persone brillanti. Tut- Bisogna concentrarsi sui particolari Krisan. Sono alloggiato in un vil- realtà questo è ben definito e valido tavia non rispecchiano affatto la insignificanti ma positivi. L’adatta- laggio vicino, dunque devo arrivarci per tutti, basta spiare quello che pa- realtà del paese che li ospita. Io e la mento ad una realtà totalmente di- in taxi. E la cosa sta cominciando a gano i Ghanesi per capire qual è il mia collega Giulia Bazziga, del Ma- versa da quella a cui si è abituati ri- piacermi, forse perchè ho una parti- prezzo onesto per la tratta percorsa. ster in Human Rights and Conflict chiede non solo tempo e pazienza, colare predilezione per le missioni Io per andare al lavoro pago l’equi- Managament della Scuola Sant’An- ma in un certo senso anche una for- disperate... e far superare una salita valente di un dollaro americano, o na ci rechiamo al lavoro ogni matti- ma di rassegnazione. Rassegnazione a quei trabiccoli non è certo facile, poco meno. Una delle maggiori sod- na dal lunedì al venerdì, comincian- determinata. Ricordo che anche le zeppi come sono di gente e, spesso, disfazioni che ho provato in questo do con un giro di ispezione delle la- mie prime settimane da studente a di merce nel baule e sul tetto. La re- paese è contrattare coi taxisti facen- trine, e poi aiutando le varie orga- Pisa furono così. gola d’oro del taxi ghanese è, infat- dogli credere che si è nuovi del po- nizzazioni che gestiscono il campo Spiegare ai rifugiati che da Gen- ti, che è shared, cioè collettivo. Sa- sto, per poi lasciargli in mano il nelle questioni amministrative (ra- naio il Programma Alimentare le gente finchè c’è spazio, e anche prezzo onesto quando si scende, e zionalizzazione dei documenti Mondiale non distribuirà più cibo a quando non ce n’è. Ho potuto ve- guardare la loro espressione quando d’identità, assegnazione degli allog- causa della crisi planetaria, non è dere coi miei occhi ventuno perso- gli dici che sei lì da un mese e sai gi), fino a svolgere attività di legal semplice. Si tenta di farlo in qual- ne stipate in un furgocino omologa- esattamente quanto costa quel viag- counselling o di gestione della bi- che modo. Personalmente ritengo di to per sette, e che aveva tutta l’aria gio. Per chi ama discutere e anche blioteca. Spesso restiamo dalle set- avere imparato poco o nulla delle di non essere in grado di percorrere un po’ attaccar briga la cosa è molto te-otto di mattina fino al tramonto. capacità necessarie, probabilmente venti metri neanche se fosse stato divertente... basta saper capire Poi andiamo a rifugiarci nei nostri non imparerò mai. Ma almeno ho vuoto. E in effetti, devo aggiungere, quando non è il caso di tirare la cor- alloggi, stanchi morti. Resta poco provato. ogni tanto non ce la fanno. Ciò tut- da ulteriormente. tempo per il Ghana. tavia non è un grosso problema, Molti taxisti sono ladri di profes- Quella in cui operiamo non è Giovanni Poggiani perchè il servizio è molto frequente: sione, ma altrettanti sono una buo- una situazione emergenziale (il Allievo ordinario

25 C’era una volta… la Scuola Superiore Sant’Anna Venti anni di storia nelle foto della mostra “Continuum” di Michele Magistrelli e Lorenzo Rossi*

edizione di quest’anno del Francesco Donato Busnelli, Paolo Ci ha poi regalato uno spaccato sul fotografico ufficiale dell’Istituzione. tradizionale Convivio di Pri- Ancilotti e Maria Chiara Carrozza, progetto di internazionalizzazione Così, il nostro compito è stato quel- L’ mavera del 30 aprile-1 mag- i quali hanno raccontato aneddoti, della Scuola, sviluppatosi proprio lo di ricercare, raccogliere, unifica- gio, momento di incontro fra gli curiosità e ricordi personali del loro durante il periodo della sua direzio- re, catalogare ed infine selezionare Allievi di oggi e quelli di un tempo trascorso alla Scuola, pungolati dal- ne. Ha concluso gli interventi la il materiale a disposizione. più o meno lontano, è stato impre- le domande di Lorenzo Rossi e Mi- professoressa Carrozza che, parten- Questa “impresa”, durata ben ziosito dalla Mostra Fotografica chele Magistrelli, organizzatori del- do da alcuni ricordi personali del due mesi, è stata faticosa quanto in- Continuum - La Scuola Superiore la Mostra. suo ingresso alla Scuola come allie- teressante, poiché ci ha permesso di Sant’Anna fra passato e presente. Passato e presente si sono intrec- va perfezionanda, si è concentrata fare un viaggio ideale nella storia L’idea di realizzare una mostra di ciati in resoconti di esperienze pas- su cosa ha in mente per il futuro del della Scuola, fra immagini in bian- questo tipo era da tempo nella men- co e nero, diapositive e negativi, fi- te degli Allievi ordinari, intenziona- no alle più moderne foto digitali. ti a dare un loro contributo tangibi- Al termine di questo lavoro, abbia- le alle celebrazioni del ventennale mo scelto le oltre trecento immagi- della legge istitutiva della Scuola. ni facenti parte della mostra. Gli La concretizzazione dell’evento, pa- scatti, una volta riprodotti dal foto- trocinata dall’Associazione degli Al- grafo Allegrini e commentati (per lievi, è stata possibile grazie all’ap- la verità con un po’ di fretta…) da poggio dell’Ufficio Comunicazione noi, sono andati a riempire i trenta- e della Direzione della Scuola, i tre pannelli in esposizione. quali, oltre a incoraggiare l’organiz- La mostra è stata molto apprezza- zazione, hanno sostenuto finanzia- ta dai visitatori, principalmente al- riamente l’iniziativa. lievi di tutte le età, personale anco- La mostra, allestita nel chiostro ra in servizio e già pensionato, do- di San Gerolamo e nell’attigua aula centi di oggi e di ieri, ma anche dal- 6, era suddivisa in tre filoni: il pri- le persone estranee all’ambiente mo dedicato agli ambienti e alle santannino, che hanno lasciato i strutture, con una particolare atten- loro favorevoli commenti nel regi- zione ai confronti com’era - com’è; il stro degli ospiti. Se per alcuni di lo- secondo incentrato sugli eventi più ro si è trattato di una occasione per significativi avvenuti fra le mura conoscere la vita della Scuola, per santannine dal 1987 ad oggi; il ter- altri ha rappresentato un momento zo avente ad oggetto le persone (al- di commozione in ricordo dei tanti lievi, ma anche docenti e personale anni trascorsi tra le mura santanni- tecnico amministrativo) che hanno ne. Fra questi, ricordiamo il fonda- animato la Scuola in questi anni. tore e primo direttore professor La galleria delle immagini era arric- Francesco Donato Busnelli (che ha chita dalla riproduzione di una voluto indossare nuovamente la sua stanza del collegio con mobili Il Direttore Maria Chiara Carrozza e il professor Francesco Donato Busnelli toga da direttore del 1989), l’attua- d’epoca e dall’esposizione di nume- mentre indossano divertiti alcuni dei cimeli esposti nella mostra “Continuum”. le presidente professor Riccardo rosi “cimeli”: dalle toghe indossate Varaldo e il poliedrico Angiolo dai professori in occasione della vi- sate e prospettive future dell’istitu- Sant’Anna. Sandroni, prima capo-cuoco e poi sita del papa Giovanni Paolo II nel zione. Il professor Busnelli ha svela- Poi, per cinque giorni (dal 30 responsabile dei Servizi Generali. 1989, alle magliette delle squadre di to i segreti che vent’anni fa guida- aprile al 4 maggio), le parole hanno Visto il successo riscosso dalla calcio della Scuola, dai libretti uni- rono la scelta del nome Sant’Anna lasciato spazio alle foto ed agli og- mostra, in qualità di organizzatori, versitari, recuperati negli archivi, e della cravatta e ha tratteggiato la getti che hanno attirato nel chio- auspichiamo che l’esperienza venga dei numerosi ex Allievi che ancora storia della realizzazione della nuo- stro numerosi visitatori, i quali han- ripetuta ciclicamente, magari ogni oggi fanno parte della nostra istitu- va mensa. Inoltre, ha raccontato la no osservato incuriositi, hanno sor- cinque-dieci anni, ma soprattutto zione come docenti, ai primi proto- verità circa un episodio tramandato riso, sospirato e talvolta asciugato che il materiale raccolto possa tro- tipi costruiti nei laboratori di inge- con qualche aggiunta dalla tradizio- qualche lacrima di fronte alle im- vare una consona collocazione in gneria robotica del Sant’Anna. ne orale del collegio: cosa successe magini. un futuro archivio fotografico che Inoltre, non mancavano le crona- la notte di San Ranieri del 1988, A monte di tutto ciò, c’è stato speriamo venga realizzato. Sarebbe, che dei quotidiani che hanno testi- quando alcuni Allievi un po’ trop- un lavoro iniziato a metà febbraio. infatti, un peccato che il lavoro moniato in questi anni le “gesta” po facinorosi fecero esplodere in L’organizzazione, ed in particolare svolto sia stato utile limitatamente goliardiche degli Allievi… giardino un rudimentale ordigno da la ricerca del materiale, peraltro, ai cinque giorni di apertura della Per suscitare la curiosità degli in- loro costruito (a questo proposito, i non è stata cosa agevole. Benché mostra. tervenuti alla giornata inaugurale, il “cugini” normalisti arrivano con fossero numerosi i racconti che pro- taglio del nastro è stato preceduto vent’anni di ritardo… e senza il venivano dalle varie componenti da alcuni momenti di amarcord da botto). della Scuola e gli eventi degni di *Michele Magistrelli parte dei professori che si sono suc- Il professor Ancilotti ci ha inve- nota da molti ricordati, altrettanto Allievo ordinario ceduti nella carica di Direttore in ce offerto un confronto tra la Scuo- non si può dire per il materiale fo- del settore di Economia questi anni. Dopo il saluto della la Superiore Sant’Anna ed il suo tografico. Durante questo venten- dottoressa Caterina Sganga, presi- antenato Collegio Pacinotti, di cui nio, infatti, non era ancora stata or- *Lorenzo Rossi dente dell’Associazione Allievi, so- Ancilotti è stato allievo di ingegne- ganizzata una iniziativa simile. Inol- Allievo ordinario no infatti intervenuti i professori ria, mettendo a fuoco le differenze. tre, tuttora, non esiste un archivio del settore di Agraria

26 Alcune immagini dell’inaugurazione della mostra. Nelle foto in basso, la riproduzione di una stanza del collegio con mobili d’epoca.

27 Nuovi allievi, benvenuti... e fatevi onore! Benvenuti nella grande famiglia del Sant’Anna, godetevi questa esperienza stimolante e formativa ed impegnatevi a tenere alto il nome della Scuola!

MEDICINA. In alto: Daniele Pala (Santa Giusta – OR); Davide Maria ECONOMIA. In alto: Massimo Ruberti (Vauda Canavese – TO); Alessio Mocellin (Novoli – LE); Marco Cotrufo (Matera); Andrea Sechi (Caglia- Romeni (Magliolo – SV); Ettore Strapazzon (Pietra Ligure – SV). In basso: ri); Daniele Canarutto (Torino). In basso: Lorenzo Nesti (San Giuliano – Emanuele Giuliano (Grosseto); Gianluca Gucciardi(Palermo); Alexia Del- PI); Francesca Baroncelli (Caraglio – CN); Leonardo Tozzi (Genova). As- fino (Prato); Alessandro Ghio (Dronero – CN). Assente: Martino Colombo sente: Elena Favilli (Pisa) (Livorno)

GIURISPRUDENZA. In alto: Lorenzo Musenga (Trieste – TS); Stefano INGEGNERIA. In alto: Giacomo Moretti (Montepulciano – SI); Enrico Be- Alberti (Verona); Francesco Delù (Torino); Andrea La Martina (Cascina ghini (Pisa); Enrico Zanetti (Ponzano – TV); Davide Monsorno (Pergi- – PI); Matteo Mirrione (Alcamo – TP). In basso: Irene Tofanini (Monte- ne Valsugana – TN); Giulio Proface (Recco – GE); Massimo Valerio Preite pulciano – SI); Adriana Caravelli (Livorno); Maria Olimpia Barros Pinto (Viareggio – LU); Tommaso Sartor (Conegliano – TV). In basso: Federico (Camerata Picena – AN); Marina Barone (Omegna – VB). Assente: Anto- Bucciarelli (Cavriglia –AR); Matteo Loffredo (Napoli); Daniele Di Proietto nio Principato (Messina). (Todi – PG); Enrico Dellea (Luino – VA).

SCIENZE POLITICHE. Chiara Gabriele (Arpino – FR); Giulio Maria AGRARIA. Raffaele Spiniello (Avellino); Francesca Maio (Cosenza); Sara Raffa (Verona); Irene Segati (Livorno); Giorgio Malet (Napoli); Silvia Tieri Buti (Lamporecchio – PT); Marzia Ranaldo (Cortona – AR). (Silvi – TE).

28 In alto: foto di gruppo di tutte le matricole; in basso: gli allievi entrati al II livello: Sabrina Bigazzi (Scienze Politiche); Salvatore Mazzamauro (Economia); Enrica Barago (Scienze Politiche); Basilio Lenzo (Ingegneria); Sergio Grammatico (Ingegneria). Assente: Jacopo Morchio (Economia).

29 Comunicazioni del Presidente Il primo “Banchetto di Natale”

Il 13 dicembre scorso si è tenuta una seduta del Consiglio Direttivo. La data ha coinciso con la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico della Scuola, al termine della quale ha avuto luogo la consegna dei diplomi di li- cenza di allievo ordinario e di perfezionamento agli Allievi che hanno ter- minato il loro percorso di studi all’interno del Sant’Anna. Come avviene da alcuni anni, l’Associazione ha partecipato attivamente a questo impor- tante momento che segna il passaggio di status da Allievo a ex Allievo de- gli studenti della Scuola ed ha festeggiato con un brindisi i nuovi ex Allie- vi. In Consiglio Direttivo sono stati discussi alcuni temi importanti per la nostra Associazione, soprattutto con riferimento alle prossime iniziative da organizzare. Di seguito riportiamo i più significativi, rimandando per un maggiore dettaglio al verbale della seduta inserito sul sito dell’Associazione.

1) Calendario degli incontri dell’Associazione. Il Consiglio propone di sta- La prima edizione del “Banchetto di Natale” ha avuto luogo lo scorso 16 bilire definitivamente il calendario annuale degli incontri ormai tradiziona- dicembre, ma già da qualche giorno un’inconfondibile atmosfera natalizia li dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo dell'Associazione. Dare conti- era portata nel chiostro dal bell’albero addobbato a festa dagli Allievi nuità e certezza ad alcuni momenti di incontro favorirebbe certamente la stessi che hanno organizzato l’evento, in accordo col Direttore. maggior partecipazione degli associati nonché la capacità di programmazio- Da tempo si era alla ricerca di momenti di forte aggregazione tra le varie ne dell'Associazione stessa. Le due date fisse sono: il venerdì/sabato di di- realtà della Scuola, per ricordare a tutti il significato e lo spirito della no- cembre nel quale la Scuola organizza la cerimonia di apertura dell’Anno stra ‘grande famiglia’ che rischia di perdersi nell’avviato processo di Accademico; il 30 aprile/1 maggio, in coincidenza con il Convivio di Pri- espansione. mavera. In entrambe le occasioni si riunirà il Consiglio Direttivo e l’Asso- L’ingrediente fondamentale per la realizzazione di questo momento di in- ciazione organizzerà un convegno; nell’incontro di dicembre avrà luogo an- contro e confronto era senza dubbio la collaborazione di tutte le compo- che l’Assemblea degli Associati. Blocchiamoci in agenda, quindi, queste nenti e di ogni singolo partecipante, che è stato invitato a contribuire due date! con prodotti gastronomici tipici delle proprie parti, per farne conoscere e 2) Il prossimo 30 aprile 2009 verrà convocata anche l’Assemblea, dato che apprezzare le peculiarità culinarie. Anche la mensa ha contribuito al sod- non si è riunita a dicembre 2008. Il programma dell’incontro è il seguente: disfacente risultato complessivo, rinforzando cospicuamente il banchetto il 30 aprile orario 10.00-14.00 convegno sul seguente tema: “Sinergie pub- e offrendosi di collaborare alla preparazione di alcune pietanze tipiche of- blico-privato per la creazione di opportunità per i dottorati di ricerca”. Dal- ferte dagli Allievi. La consumazione delle vivande è stata accompagnata le 16.00 Assemblea degli Associati. Alle 19.00 Consiglio Direttivo; Alle da un clima di dialogo informale e allietata da esibizioni musicali e cano- 20.30 cena ex Allievi-Allievi. Primo maggio grigliata ex Allievi-Allievi nel re, del genere pianobar, organizzate o azzeccatamente improvvisate dagli giardino della Scuola. Per e-mail arriveranno tutti i dettagli dell’incontro. Allievi stessi, confermando così la ferma volontà di contribuire alla Scuo- 3) Abbiamo inviato al Presidente Varaldo e al Direttore Carrozza un docu- la con tutti i propri mezzi. mento nel quale l’Associazione avanza alcune richieste e formula alcune L’istituzione non ha mancato di dimostrare la sua partecipazione: la proposte alla Scuola affinché l’Associazione possa svolgere in modo rinno- Prof.ssa Carrozza ha espresso a tutti gli astanti i propri auguri ed il Prof. vato e con maggiore strutturazione organizzativa le iniziative che intende Varaldo ha inviato dell’ottimo vino come gesto di adesione alla bella ini- portare avanti nei prossimi anni in coordinamento, in sinergia e a servizio ziativa. Concluso questo primo momento della serata, fino allora molto della Scuola e dei suoi Allievi. Tali richieste trovano motivazione nel pro- rilassante, alla musica da piano-bar se n’è sostituita altra ben più ritmata, getto che l’Assemblea e il Consiglio Direttivo dell’Associazione hanno in unendo Allievi e Docenti in una unica assemblea danzante. Questo mo- più occasioni condiviso di incrementare il numero e la varietà delle iniziati- mento memorabile ha ritrovato unita nel festeggiamento tutta la Scuola, ve dell’Associazione stessa. L’Associazione svolge oggi un ruolo importante prima di congedarla nelle meritate vacanze natalizie. Non è mancato in per la Scuola e per i suoi Allievi. Le iniziative che negli anni sono state rea- tutto questo, però, una particolare attenzione per i più bisognosi: durante lizzate sono numerose ed hanno incontrato l’interesse e l’apprezzamento sia questa serata infatti è stata organizzata una colletta alimentare da destina- della Scuola che dei suoi numerosi stakeholders sia dei suoi Allievi. I con- re ai meno fortunati, per ribadire la sensibilità di chi compone la nostra certi, i seminari, i convegni, gli incontri tra ex Allievi e Allievi, la pubbli- Istituzione, soprattutto in questo momento di crisi e congiunture sfavore- cazione del Sant’Anna News – che rappresenta oggi uno strumento di co- voli. Un’iniziativa quindi apprezzata e buon punto di partenza per future municazione prestigioso e a qualificatissima diffusione delle numerose atti- edizioni, eventualmente da perfezionare, verso la realizzazione di quel mo- vità della Scuola –, il “progetto rete”, il “progetto interviste” – che consen- dello di ‘comunità educante’ che gli Allievi sono orgogliosi di condivide- te agli Allievi di incontrare e confrontarsi con personaggi illustri prove- re con la nostra giovane Direttrice! Michele Basile e Lorenzo Rossi nienti da numerosi campi della scienza, della cultura, delle istituzioni, della società –, sono solo alcuni esempi delle attività che l’Associazione ha pro- mosso negli anni al servizio della Scuola e, soprattutto, dei suoi Allievi. Vi La Scuola al convegno sono, tuttavia, ancora moltissime iniziative di grande valore per la Scuola e per i suoi Allievi che potrebbero essere realizzate con una maggiore dotazio- nazionale su Robot Umanoidi ne di risorse. Vi è, in altri termini, un grande potenziale non utilizzato da parte della Scuola all’interno della Associazione. Siamo ancora in attesa di Si è svolto recentemente a Milano il congresso "Umanoidi, trasferimento una risposta da parte della Scuola. tecnologico ed applicazioni”, organizzato dalla SIRI (Associazione Italia- 4) Nel documento inviato alla Scuola, inoltre, si ricorda che l’Associazione na di Robotica ed Automazione). Al congresso hanno partecipato come ha richiesto più volte alla Scuola di ricordare in modo opportuno (ad esem- relatori due esponenti della Scuola Sant’Anna – a conferma della sua for- pio intitolando loro delle Aule) gli ex Allievi Desiata, Passetti, Terzani, te presenza nel settore della Robotica, sia nell’ambito della ricerca che in Tongiani, che molto hanno dato alla Scuola e alla sua Associazione. quello dell’industria – Paolo Dario ed Arturo Baroncelli, ex allievo e diri- 5) Tra le ulteriori richieste avanzate alla Scuola, infine, vi è anche quella di gente alla Comau di Torino (Gruppo Fiat). Baroncelli ha aperto il con- consentire agli ex Allievi in visita o di passaggio alla Scuola e a Pisa di po- gresso con l’intervento “Robot Industriali ed Umanoidi: uno schema di ri- tere beneficiare a prezzi di favore di un servizio di Foresteria. Questa possi- ferimento e tendenze”, inquadrando la situazione attuale e le possibili ten- bilità consentirebbe certamente una maggiore frequentazione, anche se di denze da un punto di vista industriale. Paolo Dario ha presentato la rela- breve durata, degli ex allievi presso la Scuola, aumentando in modo signifi- zione conclusiva “Umanoidi di Servizio, problemi tecnologici , prospetti- cativo le occasioni di incontro tra ex Allievi e Allievi. ve di mercato ed accettabilità” , ove, oltre ad una visione sinottica dei va- Dunque, in attesa di incontrarci numerosi il 30 aprile e il 1 maggio, invio ri segmenti, sono state illustrate diverse attività sviluppate al Sant’Anna. un caro saluto a tutti gli Ex-Allievi. Franco Mosca Il congresso ha avuto un eccellente e qualificatissimo livello di presenze.

30 Un nostro talento Un ricordo di all’estero: Luciano Merlo Claudio De Santi uciano nasce a Sanremo il 16 Lmaggio 1914 in una famiglia di insegnanti di scuola superiore: suo padre Piero è professore (diventerà poi preside) di Italiano e Storia, sua madre Ester insegna Scienze. Dopo Nella foto, Luciano Merlo è il terzo da destra nella fila in basso avere conseguito la maturità classica no fosse un eccezionale organizzato- siero non proprio gradito. Ricordo nel 1931 partecipa al concorso di re; a questa capacità univa un baga- che in anni recenti Luciano in più di ammissione della allora Scuola Na- glio culturale di notevole spessore una occasione mi ha confessato sen- zionale di Scienze Corporative pres- (anche se limitato alle scienze uma- za imbarazzo di come ogni tanto i so la Normale di Pisa e inizia a fre- nistiche e giuridiche), una grande suoi sogni fossero ancora popolati di quentarne i corsi. Nel 1935 si laurea ambizione e una abilità non comune immagini della guerra e della prigio- in Giurisprudenza e quindi anche nell’inquadrare le persone. Probabil- nia; parliamo di episodi accaduti più (come perfezionando) in Scienze mente sarebbe stato un buon politi- di sessant’anni prima, e il fatto che Politiche, continuando quindi a fre- co, ma questo esercizio non lo inte- egli riuscisse a convivere con questi quentare la Scuola a vario titolo. ressava affatto. ricordi, a volte drammatici, in modo Successivamente torna in Liguria Fin qui l’uomo pubblico. Ci sono, così sereno ha costituito per me una Lo scorso gennaio è arrivato un im- dove inizia la sua attività lavorativa tuttavia, degli aspetti della sua vita e ulteriore prova della sua eccezionale portante riconoscimento per Clau- ricoprendo incarichi di dirigente delle sue esperienze che sono ignoti forza d’animo. dio De Santi, ex-allievo della dapprima presso la Camera di Com- ai più (e in una certa misura anche Credo in questo di essere stato dop- Scuola nel settore di ingegneria. La mercio di Imperia, quindi presso ai suoi familiari) e che ho imparato a piamente fortunato: da un lato que- Cisco, l’impresa leader mondiale l’Ente Provinciale del Turismo discernere con la maturità, quando sti fatti mi hanno aiutato a capire nel settore degli apparati di rete (EPT) di Imperia e poi presso l’EPT cioè i rapporti tra padri e figli diven- meglio alcuni aspetti importanti del presso cui lavora dal 2000 dopo es- di Genova. Vengono poi gli anni tano più schietti e privi di inutili suo carattere, dall’altro mi hanno sersi trasferito a San Josè in Ca- della guerra e della prigionia, che complicazioni. Nella ricostruzione dato una lezione di prima mano sulla lifornia, lo ha nominato “Distingui- segnano la sua esistenza. Tornato precedente ho lasciato da parte gli storia di quegli anni e sugli orrori shed Engineer” per le sue capacità dalla prigionia, nel 1948 riprende il anni della guerra perché questi han- della guerra. di leadership, e i risultati eccellenti lavoro con l’EPT (dapprima a Savo- no rappresentato uno spartiacque Tengo infine a sottolineare come ottenuti in ambiti tecnologici stra- na e poi nuovamente a Genova), si decisivo, dal punto di vista umano, Luciano ci parlava degli anni tra- tegici per l’azienda. “I Distingui- sposa con Bianca Tallone e nel nella vita di mio padre; credo che scorsi alla Normale; è stato un perio- shed Engineer – così spiega la stessa 1950 si trasferisce a Roma dove, a meritino per questo qualche parola a do unico della sua vita, sia dal punto Cisco in una nota - definiscono ed parte una piccola interruzione, vivrà parte. Preso prigioniero nella guerra di vista della formazione intellettua- influenzano la nostra direzione tec- fino alla fine dei suoi giorni. Qui di Grecia il 22 Dicembre del 1940 (a le che da quello dei rapporti umani; nologica e sviluppano tecnologia inizia una vigorosa riorganizzazione 26 anni), tornerà in Italia solo penso che proprio in quegli anni egli d'avanguardia.” “Il talento di Clau- dell’EPT, che vedrà il suo culmine nell’autunno del 1946 (a 32) anni, abbia imparato a consolidare molti dio de Santi – continua la nota – e con la partecipazione all’organizza- trascorrendo in Grecia, Egitto e In- dei valori che lo hanno accompa- la sua leadership sono stati estre- zione dei giochi olimpici del 1960; dia quasi sei anni spostandosi da un gnato per il resto della sua esistenza mamente importanti per permette- nel frattempo Luciano e Bianca campo di prigionia all’altro; passa e che ha poi trasmesso ai suoi figli. re a Cisco di diventare una delle hanno avuto due figli, Cristina e quindi un periodo significativo della Nei confronti della Scuola aveva principali ditte nell'ambito del data Vittorio. Nel 1964 la famiglia si tra- sua esistenza (e in una fascia di età sviluppato, e manifestato con passio- center, grazie a tecnologie innova- sferisce in Lussemburgo, dove Lu- importante nella vita di un uomo) ne per tutta la vita, un forte senso di tive come virtualizzazione, Data ciano è capo di gabinetto del Presi- in cattività. Voglio qui ricordare che appartenenza. Center Ethernet e Fibre Channel dente della CECA; dopo una per- i racconti dell’India sono stati una Concludo ricordando a coloro che over Ethernet (FCoE).” manenza di circa due anni, egli di- costante della mia infanzia e di quel- non lo hanno conosciuto che Lucia- Claudio De Santi ha trascorso mol- viene direttore commerciale della la di mia sorella Cristina; a ogni no- no era un uomo retto, colto e molto ti anni al Sant’Anna prima come società Valtur Servizi e la famiglia si stra richiesta Luciano pazientemente spiritoso; sguardo franco, sorriso allievo ordinario e poi perfezionan- trasferisce nuovamente a Roma. Nel pescava nella sua memoria qualche aperto, risata fragorosa. Al di là dei do, percorso in cui è stato seguito 1968 entra come direttore generale episodio notevole e ci raccontava, suoi meriti, vorrei che mio padre fos- dal professor Paolo Ancilotti. “Io al Diners Club d’Italia, dove con- con grande equilibrio e depurando la se ricordato soprattutto per questo. È ho avuto modo di conoscerlo molto cluderà la sua carriera nel 1987 co- storia di tutte le cose non adatte a alla sua memoria che dedico queste bene ed apprezzare le sue caratteri- me amministratore delegato; ri- orecchie innocenti, delle sue visite righe, con rispetto. stiche umane e le sue capacità pro- marrà poi, fino alla metà degli anni nei villaggi, della vita in quel paese fessionali – ha commentato Anci- ’90, in attività come consulente. Pa- lontano o più semplicemente qual- Vittorio Merlo, 22 Gennaio 2009 lotti – anche perché sono stato il rallelamente alla sua normale atti- che storiella divertente che aveva suo tutore per tutto il periodo di vità lavorativa, Luciano continua a come argomento la forzata vita in P.S. La raccolta e la maturazione sua permanenza presso la Scuola ol- coltivare un interesse per il turismo; comune con gli altri prigionieri. dei ricordi di vita sono il frutto di tre che il relatore sia della sua tesi dal 1954 fa parte di una associazione Certo non abbiamo avuto bisogno di un processo continuo di elaborazio- di laurea che di quella di perfezio- internazionale di esperti del turismo aspettare i libri di Salgari: la nostra ne che ha la sua origine nella vita namento”. (AIEST) in cui ricopre incarichi di- India la avevamo già attraverso i di una famiglia e nella frequentazio- “Sono molto lieto per i riconosci- rettivi di vario tipo; a partire dalla racconti di Luciano. Sicuramente la ne tra i suoi membri; ritengo quindi menti ottenuti da Claudio – ha fine degli anni ’70 contribuisce, co- sua straordinaria voglia di vivere e di doveroso ringraziare mia madre quindi concluso Paolo Ancilotti – me insegnante e come organizzato- fare sempre cose nuove avevano un Bianca e mia sorella Cristina, per- riconoscimenti che certamente si re, alla partenza e al consolidamen- legame profondo con quegli anni di ché anche grazie a loro ho potuto merita. Come docente della Scuola, to della Scuola Internazionale di costrizione e di forzata inattività, e approfondire molti lati del carattere sono anche molto soddisfatto che i Scienze Turistiche di Roma; qui non solo in un’ottica di recupero del di mio padre Luciano. Per tutto nostri allievi sappiano far valere il terrà un corso di marketing turistico tempo perduto; era un po’ come se quello che ho scritto, compresi er- loro talento anche in ambienti fino alla metà degli anni ’90. guardare lontano in avanti lo aiutas- rori e inesattezze, sono naturalmen- estremamente competitivi.” mm Credo di poter affermare che Lucia- se a ricacciare indietro qualche pen- te il solo responsabile.

31 Letti per voi

cisamente, del simbolo nell’ambito oppure la XII disposizione transito- Edizioni ETS dell’espressione politica. Esso può ria in Italia, sul divieto di ricosti- www.edizioniets.com rinviare ad una pluralità di contenu- tuzione del Partito fascista. L’atten- ti, teoricamente indefiniti ed in- zione del lettore è attirata, però, definibili; ma si registra anche l’idea dall’ultima parte del volume, dove LUCIANA CASTELLINA Eurollywood che il simbolo, pur nella sua dimen- l’Autrice prende in esame, dopo la Il difficile ingresso della cultura sione relazionale con una entità al- disamina attentissima della legis- nella costruzione dell’Europa tra, abbia una sua propria consisten- lazione italiana, i problemi del I Collana: philosophica [54] za oggettiva. L’autrice affronta Emendamento della Costituzione 2008, PP. 244 questi due aspetti con vigore, rive- americana. Il caso è interessante dendo criticamente la prima affer- poiché, almeno teoricamente, la Eurosofia La filosofia e l’Europa mazione e proponendo una inter- tutela della freedom of speech risulta AA.VV. pretazione del “simbolo” a partire ampia, incondizionata, proiettata Rivista: Teoria 2008-2 dalla sua radice etimologica. Un verso un infinito illuminato dalla 2007, pp. 156 tentativo molto interessante che consapevolezza che niente che di CARLO SINI coglie nel centro, a mio giudizio, e ciò che può arricchire il dibattito Da parte a parte Elettra Stradella, La libertà di costituisce, in verità, una premessa politico democratico può consider- Apologia del relativo espressione politico-simbolica e i per una indagine sulla democrazia arsi da proibire. Certo è che una sif- Collana: Segni del pensiero [8] suoi limiti: tra teorie e “prassi”, medesima e sui suoi limiti. È questo fatta impostazione si incaglia nel il 2008, pp. 148 Torino, Giappichelli, 2008, pp. il problema antico del “paradosso nodo critico della libertà per gli in- 432. LAURA CREMONESI della democrazia”, riprendendo tolleranti. Il lavoro ricostruisce, con Michel Foucault e il mondo antico un’espressione di Norberto Bobbio, un ampio riferimento alla dottrina Spunti per una critica dell’attualità Il libro di Elettra Stradella non è un che però si manifesta in nuove americana, le ragioni dell’ammissi- Collana: philosophica [55] libro facile. Si sente che è frutto di forme nell’età in cui le democrazie, bilità di limiti od eccezioni al I 2008, PP. 232 un approfondimento di alcuni anni, anche le più solide, sono in fermen- emendamento e scandaglia, facen- di numerose letture e riflessioni, to sotto gli attacchi del terrorismo e done una ragionata esposizione, la SUSANA BOMBAL che l’autrice ci consegna con uno Tre domeniche ve ne sono di nuove che sembrano giurisprudenza della Corte Supre- Prologo di Jorge Luis Borges stile chiaro e deciso che, chi la affacciarsi sulla scena interna- ma. Quest’ultima sembrerebbe ad- Collana: Hesperiae [2] conosce come me, sa essere una zionale, ancorché in mezzo a molte ditare l’ordinamento americano 2008, pp. 68 delle sue cifre distintive. difficoltà e contraddizioni. come quello in cui la protezione de- Il titolo già segnala che la volontà L’autrice si propone di individuare mocratica è nulla e la tutela del La consuetudine giuridica Teoria, storia, ambiti disciplinari dell’Autrice è quella di affrontare una scala del livello di protezione diritto assoluta. Eppure il lavoro of- Silvia Zorzetto [CUR.] una serie di situazioni che si delle democrazie, una sorta di “ter- fre significative esperienze di “ne- Collana: Jura. Temi e problemi del diritto [3] trovano sul terreno scosceso (lo mometro” (l’espressione è sua), da mici temporanei”, opportunamente 2008, pp. 176 slippery slope degli studiosi ameri- leggere anche in sistema con le pre- selezionati e limitati nella loro lib- cani) del limite alla libertà di espres- Un umanista illuminato visioni, in varie forme, di “doveri di ertà: ma decorso il periodo emer- Inventario dell’archivio di Andrea Ranzi sione. Lo sforzo di chiarire il “lim- fedeltà” (anche la nostra Costi- genziale, essi sembrano essere stati Docente di Chirurgia nell’Ateneo ite” è, in realtà, il tentativo di de- tuzione lo contempla, all’art.54 “riassorbiti”. È un orizzonte così di- pisano dell’Ottocento limitare il contenuto del diritto e, Cost.). Il libro intende entrare così verso da quello cui siamo abituati Daniele Ronco, Arianna Mallegni [CUR.] come emerge con chiarezza dal li- nel vivo di un tema estremamente noi europei e che il metodo della 2008, pp. 180 bro, individuare quale sia il vero complesso: si pensi alla lotta contro comparazione riesce a disvelare con EMILIO TOLAINI “bene giuridico” tutelato. gli estremismi condotta in Germa- particolare precisione. Campo Santo di Pisa. Nella monografia, in primis, si trova nia, a partire dallo scioglimento del L’autrice, alla fine di questo per- Progetto e cantiere. La forma uno studio del “simbolo” e, più pre- Partito comunista tedesco nel 1951, corso arduo e affascinante, sembra architettonica e la decorazione plastica voler indicare al lettore un field 2008, pp. 136 work estremamente interessante SERGIO FAGGIANI sul quale applicare le categorie La Grande Centrale SANT’ANNA NEWS elaborate nella prima parte del la- Tragicommedie accademiche notiziario semestrale voro e temprate nella disamina del 2008, pp. 104 Direttore responsabile: Brunello Ghelarducci caso italiano ed americano; ma lo strumentario del libro si propone Piazza Carrara 16-19, 56126 Pisa Comitato redazionale: Amedeo Alpi, Giovanni Comandè, Alga Fo- come utilissimo anche per leggere tel. 050 29544, fax 050 20158 schi, Franco Mosca, Vincenzo Letta, Pierdomenico Perata, Mauro informazione pubblicitaria altri casi che hanno scosso l’opin- Stampacchia, Giuseppe Turchetti. ione pubblica internazionale: la “amara”, cara Elettra, come sembri Segreteria di redazione: Marina Magnani questione turca del Partito per la dire nella ultime righe del libro: es- Editore: Associazione Ex-Allievi Scuola Superiore di Studi Universi- Giustizia ed il Progresso del premier sa appare piuttosto come una “sfi- tari e di Perfezionamento S. Anna, Pisa. Pubblicato con un contributo Erdogan; voltandosi appena indi- da” (in senso scientifico!) che lanci della Scuola Superiore Sant’Anna e della «Fondazione Spitali». etro nel tempo, le vicende del par- anzitutto a te stessa e ad altri gio- Presidente: Franco Mosca; Presidente Onorario: Giuliano Amato tito austriaco di Haider o di Le vani studiosi ad intraprendere il Coordinatore: Giuseppe Turchetti Pen in Francia; guardando entro i cammino lungo questo slippery Segreteria: Anna Letta confini nazionali, le polemiche slope. E come ogni sfida (sempre in senso scientifico) non può che es- Sede: Piazza Martiri della Libertà, 33 – 56127 Pisa. suscitate all’inizio dello scorso an- no quando il Governo presentava sere gioiosa, intrigante e, soprattut- Tel. 050/883226, fax 050/883600 un DDL in tema di repressione to, intrisa di speranza. e-mail: [email protected] - web: www.sssup.it/exallievi della discriminazione razziale, per l’orientamento sessuale e l’identità Luca Gori Stampa: Edizioni ETS, piazza Carrara – 56126 Pisa, www.edizioniets.com di genere o il famoso emendamen- Allievo perfezionando ISSN 1593-5442, Registrazione n. 9 del 1993 presso il Tribunale di Pisa. to anti-omofobia. in Scienze giuridiche presso La conclusione, dunque, non è la Scuola Sant’Anna

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