VARESEFOCUSVA R E S E F O C UMARZO S 2011 ANNO XII - N.2 L'Unità d'Italia nelle cartoline dei 50 e dei 100 anni

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Editoriale

Bene cominciare dall’art. 41 della Costituzone, ma... a crisi morde, ma non lasceremo nessuno solo”, aveva promesso il Premier quando stava “L per cominciare, dopo il settembre 2008, una delle crisi più dure dell’economia mondiale. Non una crisi ciclica, tipica dell’economia di mercato, ma strutturale, che ha in buona parte sconvolto gli assetti preesistenti. Tale contingenza ha fatto sì che si considerasse una priorità il mantenere una linea di rigore nei conti, così come un adeguato sostegno al reddito. A tale proposito, oltre agli ammortizzatori sociali già in essere - la cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, gestita dall’Inps con fondi alimentati dalle imprese industriali e, in parte minoritaria, dai rispettivi lavoratori - è stata pertanto istituita, attingendo alla fiscalità generale, anche la cosiddetta “cassa in deroga”, che ha consentito anche ai lavoratori di altri settori (artigianato, commercio, servizi) di avere un sussidio. La Chiesa, il volontariato e la solidarietà Vittorio Gandini familiare hanno fatto il resto e - per quanto rimangano ancora certe sacche di disagio, che potranno essere tanto più riassorbite quanto prima l’Italia ricomincerà a crescere - si può dire che, nell’insieme, il tessuto sociale abbia tenuto. Era doveroso. Non c’era alternativa. Ora è venuto il momento di pensare, appunto, a favorire il ritorno a tassi di crescita apprezzabili, se si vuole far sì che l’economia e l’occupazione riprendano. La cosa difficile è farlo mantenendo però la linea di rigore nei conti pubblici, che è un altro obiettivo irrinunciabile. Le imprese, attraverso Confindustria, indicano da tempo alcune vie percorribili compatibilmente con la situazione delle finanze dello Stato. Da un lato, riavviare le opere pubbliche, anche quelle di modesta dimensione, razionalizzando l’esistente, sbloccando cioè fondi già stanziati ma rimasti inoperanti. Dall’altro, anche con interventi a costo zero, dare agli operatori un segnale della volontà dell’Italia di tornare ad essere un paese ospitale per le imprese. Far tornare quindi la voglia di investire nella Penisola, anche da parte degli operatori esteri. La riforma di alcuni articoli della Costituzione, per dare un quadro giuridico maggiormente liberale all’iniziativa economica e sfoltire gli appesantimenti amministrativi, è importante, anche se in apparenza potrebbe sembrare quella meno urgente, perché ciò a cui si deve puntare, da subito, è creare un ambiente - fatto di regole certe, di servizi pubblici efficienti, di infrastrutture adeguate, di disponibilità energetica a prezzi concorrenziali, di relazioni sindacali improntate al pragmatismo e quant’altro - che sia effettivamente un humus fertile nel quale l’impresa possa dispiegare nel modo migliore le proprie potenzialità. Non dobbiamo dimenticare che dalla crisi non siamo ancora usciti e che le modifiche legislative, in questo frangente, non possono bastare da sole a dare la scossa. Occorre rimettere l’attenzione su temi che sembrano dimenticati, come ad esempio le liberalizzazioni, anche del mercato delle professioni e delle tariffe, le privatizzazioni, la riduzione dei costi della pubblica amministrazione, la riforma del fisco, la lotta all’evasione fiscale e alle tante false pensioni di invalidità. Con il coraggio di prendere, se occorre, anche decisioni impopolari. Occorre recuperare risorse dai numerosi sprechi tuttora esistenti per dirottarle agli investimenti. Quelli pubblici e quelli privati. Bene quindi anche i vaucher alle imprese. Purché abbiano adeguata copertura e modalità di accesso efficaci. Ma è necessaria soprattutto una politica industriale strutturale, in grado di far riprendere la domanda e di attirare gli investimenti produttivi in maniera naturale e stabile.

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 1 L’ispirazione nasce da un foglio bianco. Per creare qualcosa di completamente nuovo.

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Gestione editoriale Servizi & Promozioni Industriali Srl I crocus di Villa Bozzolo Via Vittorio Veneto, 8/E Nell’articolo dedicato a Villa Della Porta Bozzolo, pubblicato su Varesefocus n. 1/2011, si era tra l’altro fatto riferimento alla presenza, nel parco della Villa, di una 21013 Gallarate (Va) - Tel. 0331 774345 grandissima aiuola di crocus. Il FAI informa che purtroppo la piantagione è stata colpita da una grave malattia. Sono stati ripiantati altri bulbi nelle piccole aiuole laterali, che quando sono fioriti sono comunque suggestivi, ma ovviamente l'effetto generale non è più quello di prima. Pubblicità Servizi & Promozioni Industriali Srl Interventi e contributi di: Luigi Bignami, Giornalista; Stefano D’Adamo, Giornalista; Andrea Della Bella, Giornalista; Maria [email protected] spi-web Grazia Gasparini, Giornalista; Margherita Giromini, Pedagogista; Pietro Macchione, Storico; Roberto Morandi, Giornalista; Luisa Tel. 0331 774345 - Fax 0331 771701 Negri, Giornalista; Riccardo Prando, Giornalista; Sergio Redaelli, Giornalista; Alberto Ribolla, Imprenditore; Verena Vanetti. In redazione: Laura Bardelli, Davide Cionfrini, Silvia Giovannini, Mauro Luoni. Questo numero di “Varesefocus” è stato chiuso il giorno 23 febbraio 2011. Il prossimo numero di “Varesefocus” sarà in Fotografi: Agenzia Blitz; Archivio CCR Ispra; Archivio Reuters; Davide Cionfrini; Luigi Garavaglia; Mauro Luoni; Franco Restelli. edicola con “Il Sole 24 Ore” di lunedì 18 aprile 2011. Segreteria di redazione: Viviana Maccecchini, Maria Postiglione. “Varesefocus” ospita articoli e opinioni che possono anche non coincidere con le posizioni ufficiali dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Valore di abbonamento annuo Euro 20,00 (nell’ambito dei servizi istituzionali dell’editore) Si ringrazia Parlamondo Srl di Gallarate per le traduzioni in inglese. MARIO Economia Gita a... 13 Chi viene e chi va 69 Limpide acque a due passi 16 Strade e ferrovie si potrebbe dalla città fare di più 19 Bruxelles benedice i cluster lombardi 47 23 Territorio 44 Lavagne luminose e registri digitali 69 47 La cura? Siamo noi Provincia da scoprire - Non solo sorrisi 74 L’Oratorio Visconteo Scienza di Albizzate 53 1.800 metri sotto il mare 23 Elogio del Manifatturiero Arte (non solo italiano) 79 Le sinfonie pittoriche di Giancarlo Pozzi 27 Ispra, CCR riconvertito 57 82 Storia di Bellezza a Formazione Villa San Martino di Barasso 31 L’arte della Cucina e della Grafica 84 Mostre e appuntamenti Università Sport 34 Università Cattaneo 87 Rugby 5 società nel Varesotto Liuc Innovazione e Brevetti Inchiesta 91 A Luvinate una delle gare del 57 Riapre la stagione turistica Golfindustria Cup - Memorial Vita associativa - La rete delle ciclopedonabili si Andrea Pininfarina 36 Michele Graglia: “Il Paese reale estende sempre di più è migliore di quello che Motori sembra” Foto dal mondo 93 MV Agusta lancia la nuova 38 “Torniamo sui banchi per i 64 Capo Raoni della tribù Caiapo dal Brutale 920 nostri studenti” bacino amazzonico manifesta 41 Sices, 50 anni di impiantistica contro la costruzione della diga In libreria idroelettrica a Brasilia 94 150 anni e non dimostrarli 42 Meca, 50+25 REUTERS/STRINGER Brazil

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Focus L’UnitàL’Unità d’Italia?d’Italia? NonNon c’èc’è solosolo GaribaldiGaribaldi inin questiquesti 150150 annianni

Il territorio dell’attuale provincia di Varese è stato a vario titolo uno dei protagonisti del percorso che ha portato all’Unità dell’Italia. Non ultimo, per il numero di partecipanti alla spedizione dei Mille.

dal 1861 a oggi”. Lo dice Giuseppe Armocida, docente esteggiare la Varese di Giuseppe Giuseppe Armocida, all’Università dell’Insubria e presidente della uno dei “tre saggi” di F Garibaldi e dei fratelli Dandolo, ma Società Storica Varesina, uno dei “tre saggi” anche la città che a fine Ottocento segnò Palazzo Estense: “Per nominati dalla giunta comunale (con Robertino i primati nell’industria e nel turismo, festeggiare una data Ghiringhelli e Mario Speroni) per le ripercorrere le vicende del fascismo, il basta la banda celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità disastro delle guerre mondiali, la nascita municipale. Vogliamo d’Italia. della Repubblica e della provincia: riflettere sul passato Intanto la Varese “in camicia rossa” prepara “Insomma bisogna sfruttare l’occasione per capire ciò che un fuoco pirotecnico di sorprese: una mostra per riflettere su tutto ciò che è accaduto siamo oggi”. dei cimeli tolti all’oblio dei sotterranei dei

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LA STORIA E L’INDUSTRIA Tuttavia, fa notare il consulente di Palazzo Estense, “la storia di Varese non può esaurirsi con il ruolo che la città ebbe nel Risorgimento e, se è vero che si fece FOCUS conoscere con Garibaldi, fu poi all’avanguardia nell’industria a fine Ottocento, fu pioniere dell’aviazione, costruì grandi alberghi, ferrovie, funicolari e la prima autostrada a pedaggio del mondo, la Milano-Varese, inaugurata il 21 settembre 1924 con il passaggio dell’automobile di Vittorio Emanuele III. In occasione della festa dell’Unità d’Italia è giusto parlare non solo di quello che accadde 150 anni fa, ma anche di ciò che è avvenuto nel successivo secolo e mezzo, da quando l’Italia diventò regno e poi repubblica nel 1946 con la conquista del voto alle donne. E’ giusto ragionare sulle “Varese nacque allora, con inutili guerre un combattimento che coloniali, sugli disorientò gli austriaci inconfessabili perché, per la prima volta, interessi legati ai coinvolgeva la conflitti bellici e popolazione”.

Musei Civici, film, concerti risorgimentali per le scolaresche con musiche di Verdi e di Mameli e ristampe di libri preziosi. Tutto parte però da Garibaldi che, secondo Armocida, è addirittura “nato a Varese”. In che senso, scusi? Tutti sanno che mamma Rosa lo mise al mondo a Nizza…. “Intendo dire che Garibaldi, dal punto di vista militare, nacque con la battaglia di il 15 agosto 1848 dopo il rientro dal Sud America. Di nuovo ripartì dal Varesotto nel 1859 ed ebbe il vero successo nelle armi sul suolo italiano a A Luino il primo Biumo. Poi la città lo elesse in Parlamento anche se la monumento a maggioranza dei cittadini era conservatrice e Garibaldi del monarchica”. varesotto

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I reperti dello smobilitato museo del Risorgimento saranno esposti al pubblico all'Ottagono di Villa

FOCUS Mirabello a Varese dal 17 marzo alla fine d’autunno.

generoso, morì povero e andò di rado in Parlamento: “Lasciò un insegnamento straordinario ed è importante comunicarlo alle scuole. Quando ero assessore alla cultura del di Varese tentai di far rivivere il museo del Risorgimento per far capire, sul piano educativo, che la città nacque allora, con un combattimento che disorientò gli austriaci perché, per la prima volta, coinvolgeva la popolazione”.

COINVOLGERE LE SCUOLE Proprio alle scuole, elementari e medie, si rivolge l’associazione dei “nuovi garibaldini” Varese per l’Italia 26 Maggio 1859 (la data ricorda la battaglia di Biumo in cui cadde Ernesto Cairoli), con un progetto patrocinato dall’Ufficio Scolastico Provinciale diretto da Claudio Merletti. Margherita Giromini, pedagogista ed esperta in tematiche educative che collabora con l'associazione 26 Maggio, coordina le iniziative: “Il clou sarà la proiezione di un film sulla vita di Garibaldi al Cinema Nuovo il 16 marzo - spiega della centralità - ma ci sono molte altre che Varese ha conquistato oggi in politica. iniziative. Gli studenti Raccontare la storia è questo. Per celebrare una faranno ricerche data basta la banda municipale. Noi vogliamo invece Il pittore Eleuterio storiche su avvenimenti riflettere sul passato per capire meglio ciò che Pagliano ritrasse in legati alle località siamo oggi”. un’enorme tela uno per varesine che furono E il passato e il presente, a volte, si specchiano. Per uno i garibaldini teatro di episodi del Armocida, Garibaldi fu il primo a capitalizzare il valore protagonisti dello sbarco Risorgimento, della propria immagine carismatica, “un fenomeno con a Sesto Calende. studieranno le vite di cui siamo alle prese ancora oggi”. Fu un uomo personaggi come

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Mazzini, i fratelli Cairoli e Francesco Daverio cui sono svela le identità dei patrioti, uno per uno. Il quadro, di dedicate scuole e istituti, approfondiranno la proprietà dei Musei Civici di Varese, è reduce dal conoscenza delle “camicie rosse” nate o vissute in prestito alle Scuderie del Quirinale a Roma. In marzo provincia di Varese, studieranno i testi degli storici ripartirà per Torino e al ritorno sarà finalmente esposto FOCUS locali, assisteranno a rappresentazioni teatrali e anche a Varese. “La mostra - spiega Franco Prevosti, parteciperanno a cori scolastici con canti risorgimentali presidente della commissione cultura di Palazzo Estense - adatti ai bambini, l’inno di Mameli, la marcia dei dovrebbe essere la premessa per la riapertura stabile bersaglieri, l’inno di Garibaldi e il coro del del museo del Risorgimento. Ripristinare Nabucco di Giuseppe Verdi. Le ricerche Angelo Chiesa: “Calorosa il museo e riaprirlo alle scuole e alla saranno raccolte in un dvd o in un testo funzione istruttiva che ha sempre avuto, scritto per una mostra conclusiva”. l’accoglienza che Varese è uno dei lasciti morali di Giovanni “Il progetto coinvolge una decina di istituti riservò alle truppe di Valcavi, l'avvocato scomparso nell’aprile e cinquemila studenti, ma nuove adesioni Garibaldi e le barricate scorso che ha presieduto l’associazione continuano ad arrivare - dice Luigi Barion, che alzò contro gli 26 Maggio”. presidente dell’associazione garibaldina - austriaci nel 1859 a L’organizzazione degli eventi ha dei costi Belforte”. MUSEO A BIUMO O A LUINO di noleggio delle pellicole, delle sale per i I “garibaldini” si sono offerti di lavorare convegni e per la stampa delle locandine. gratuitamente al riordino dei cimeli in un Abbiamo un contributo di Coop Lombardia, Nuova rinnovato museo del Risorgimento e c’è chi ha avanzato Urbanistica e di una cooperativa sociale e chiediamo originali proposte: se a Villa Mirabello non c'è spazio, si aiuto alle associazioni di categoria”. potrebbe allestirlo a Biumo Inferiore, nella Casa Frasconi, vicina ai luoghi della battaglia del 26 maggio IL RISORGIMENTO DEI CIMELI 1859. Oppure a Luino che fu la prima città d’Italia a “Risorgono” intanto, da austeri armadi e silenziosi dedicare un monumento a Garibaldi, nel 1867, quando sotterranei dei Musei Civici, oltre mille cimeli garibaldini l’eroe in camicia rossa era ancora vivo: “Luino è con dello smobilitato museo del Risorgimento. I reperti Varese e Sesto Calende un luogo "sacro" del saranno esposti al pubblico all'Ottagono di Villa Risorgimento e sarebbe una collocazione Mirabello dal 17 marzo alla fine d’autunno. Finalmente indicata per si potranno ammirare le bandiere, le camicie rosse, i fucili e le baionette che l'associazione del Mutuo Soccorso dei Militari in Congedo affidò al Comune in comodato d'uso una settantina d'anni fa. Non ci sarà però il pezzo più pregiato della collezione, il grande quadro del pittore-soldato Eleuterio Pagliano che raffigura il passaggio del Ticino a Sesto Calende dei Cacciatori delle Alpi il 23 maggio 1859. Si tratta di un’enorme tela di due metri e trenta per sei di lunghezza in cui Pagliano, già sulle barricate di Milano nel marzo 1848, ritrasse uno per uno, con scrupolo quasi "fotografico", i protagonisti dello sbarco, i volti e le figure di settantatre garibaldini, immortalati nell'attimo in cui i barconi e le chiatte attraccano nel porticciolo. Particolare curioso, una legenda numerata sul retro della tela

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il museo - osserva Roberto Gervasini del comitato garibaldino di Varese - sarebbero sufficienti quattrocento CATTANEO E metri quadrati per allestire una piccola ma significativa MAZZINI esposizione”. Il capogruppo del FOCUS La sezione varesina dell’Anpi, l’associazione nazionale Movimento Libero, dei partigiani d’Italia, festeggia la ricorrenza con la Alessio Nicoletti, ha ristampa del volume “Varese, Garibaldi e Urban”, scritto fatto recapitare a dal sacerdote don Giuseppe Della Valle e dato alle Palazzo Estense una stampe per la prima volta nel 1863, due anni dopo la copia del verbale del proclamazione del Regno d’Italia. “Il libro - spiega il consiglio comunale di presidente uscente Angelo Chiesa - racconta la calorosa Varese che nel 1860, accoglienza che Varese riservò alle truppe di Garibaldi e l'anno dei Mille, conferì le barricate che alzò contro gli austriaci nel 1859 a la cittadinanza onoraria Belforte”. Altro si sta già facendo. Mentre Colmegna a e riscopre il pittore delle battaglie risorgimentali Quinto chiede al Comune di Il passaggio del Ticino a Sesto Calende nel quadro Cenni che villeggiò a lungo e morì sul lago Maggiore il aprire le celebrazioni del Pogliano 13 agosto 1917 e i giornali rievocano la storia d’amore con un forte gesto tra Giuseppe Guerzoni, braccio destro di Garibaldi e la simbolico: issare sulla nobildonna varesina Carolina Berra, mentre Saronno torre civica la bandiera ricorda la figlia segreta che quello tricolore e invitare tutta la cittadinanza a fare “sciupafemmine” del Generale ebbe altrettanto sulle proprie abitazioni. dalla marchesa Anna Pallavicino, il Luino fu la prima città Intanto, le voci dall'esilio di Carlo Cattaneo e musicologo Bruno Belli tiene d’Italia a dedicare un di , le carte e gli scritti interessanti conferenze sulle musiche monumento a Garibaldi, inediti di economisti, filosofi e patrioti italiani risorgimentali alla pasticceria nel 1867, quando l’eroe delle guerre d'Indipendenza emergono dagli Zamberletti. in camicia rossa era archivi della Tipografia Elvetica di Capolago ancora vivo. (la più celebre stamperia clandestina del Risorgimento da cui partivano infuocati pamphlet antiaustriaci e proclami rivoluzionari) e vanno ad arricchire la "biblioteca" storica dell'Università dell'Insubria. L'avvocato milanese Guido Bersellini ha, infatti, donato all'ateneo varesino il Fondo Repetti (dal nome del proprietario ottocentesco della Tipografia Elvetica, Alessandro Repetti) che contiene centinaia di lettere e di scritti inediti degli uomini che lottarono per l'Unità d'Italia con tesi spesso contrapposte, popolari,

Roberto Gervasini: “Luino è con Varese e Sesto Calende un luogo ‘sacro’ del Risorgimento”.

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federaliste, comunque non allineate al I garibaldini furono nove, Terruggia), lo studente di medicina di marchio monarchico dei Savoia che dodici o anche di più Caronno Pertusella, Gerolamo Bianchi e il Cavour voleva imporre alle guerre secondo che si tenga gioielliere di Cassano Magnago, Daniele d'indipendenza. Spiccano le carte inedite conto dei nati a Varese, Carabelli, trombettiere a Calatafimi. di Carlo Cattaneo (tra cui quattro lettere al dei residenti, di coloro L’autorevole Gazzetta Ufficiale del Regno generale Garibaldi), di Giuseppe Mazzini, che accorsero in Sicilia a d'Italia, pubblicata il 12 novembre 1878, Enrico Cernuschi, Carlo Pisacane, Carlo aggiunge però altri tre varesini Tenca, Giovanni Nicotera, Stefano Jacini e operazioni già d'adozione. Sono l’avvocato Rinaldo altri intellettuali e combattenti delle Cinque cominciate. Arconati, nato a Milano nel 1841 e morto Giornate di Milano e dei moti a Varese nel 1928; il cameriere rivoluzionari. Alessandro Casiraghi, nato a Milano nel 1841 e morto a Varese nel 1919 e Pietro Samuele Marchesi, nato a NOVE O DODICI? L’ENIGMA DEI VARESINI Covo (Bg) nel 1836 e morto a Golasecca nel 1876. A QUARTO Sergio Redaelli Varese fu città garibaldina grazie al sacrificio di Enrico Dandolo, Francesco Daverio ed Emilio Morosini caduti a Roma nel 1849, di Emilio Dandolo e dei coraggiosi volontari che partirono con i Mille nel 1860. Ma quanti furono esattamente i varesini che s’imbarcarono a Quarto? THE UNIFICATION OF ? GARIBALDI HASN'T Furono nove, dodici o anche di più secondo che si tenga BEEN THE ONLY KEY PLAYER OVER THE LAST conto dei nati a Varese, dei residenti, di coloro che 150 YEARS accorsero in Sicilia a operazioni già cominciate o che, avendo combattuto in camicia rossa, si stabilirono The played an important part in the process successivamente all'ombra del Sacro Monte. which led to the Unification of Italy. Not least, for the number Di nove varesini parla il libro "I mille di Marsala" che of people who took part in the Expedition of the Thousand (la Germano Bevilacqua pubblicò nel 1985 sulla base degli spedizione dei Mille). The city of Varese is the result of a battle album fotografici donati da Alessandro Pavia, il which caught the Austrians unawares thanks to the very fact fotografo dei Mille, a Garibaldi e al re Vittorio Emanuele that, for the first time, it involved the local population. To II: sono il possidente di Tradate Cesare Castiglioni, lo celebrate the 150th anniversary of the Unification of Italy the scultore di Viggiù Giuseppe Bottinelli, il portinaio di exhibits from what used to be the Resurgence Museum will be Castellanza Luigi Raimondi, due militari di carriera nati on display at the Villa Mirabella Octagon in Varese from a Varese (Giuseppe Valder e Carlo Bossi), due March 17th to the end of Autumn. commercianti di Laveno (Annibale Pedotti e Giovanni

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Chi viene ECONOMIA e chi va I flussi quotidiani di lavoratori e studenti da e verso la provincia di Varese, in un’analisi della Camera di Commercio. Il punto sullo stato dei servizi pubblici di trasporto nelle parole dell’assesssore regionale alla mobilità Raffaele Cattaneo.

Studenti all’uscita da scuola, a Varese

n territorio sempre più interconnesso Una provincia dove i soli Novara: anche in questo lo scambio con Ual resto di Lombardia e al Canton movimenti verso le province l’area metropolitana risulta largamente Ticino, una provincia dove i soli movimenti limitrofe coinvolgono un preponderante, considerando che dalla verso le province limitrofe coinvolgono un provincia di Milano entrano più di 21mila residente su otto. È la fotografia che residente su otto. persone ogni giorno. Grandi numeri, un emerge dai dati della Camera di mosaico di percorsi ed esigenze diverse. Commercio di Varese, una immagine che si fa più nitida “L’obiettivo che ci siamo posti a inizio Legislatura - spiega attraverso l’analisi delle informazioni (forniti da Trenitalia- Raffaele Cattaneo, assessore alle infrastrutture e mobilità LeNord e Società Autostrade) sull’uso dei trasporti stradali di Regione Lombardia - è quello di rispondere in maniera e ferroviari, usati ogni giorno da decine di migliaia di adeguata alle esigenze di mobilità dei cittadini lombardi”. residenti. La sfida si gioca sulla possibilità di adeguare il Per raggiungere il risultato si lavora sia sulle infrastrutture sistema dei trasporti e delle infrastrutture nei prossimi anni, viarie che su quelle ferroviarie, con una attenzione sia alla mobilità privata su gomma, sia “con una particolare attenzione a Ogni giorno escono a quella pubblica, in particolare su ferro. quelle più rilevanti sotto il profilo 65mila persone: strategico” come Pedemontana e 46mila verso la I NUMERI E I FLUSSI BreBeMi, l’Alta Velocità Lombardia, le altre Partiamo dunque dai dati generali sui movimenti. Ogni ferroviaria, i collegamenti giorno dalla provincia di Varese escono circa 65mila ferroviario tra Saronno e Seregno 19.500 varcano il persone: 46mila si muovono verso la Lombardia, mentre le e la linea Arcisate-Stabio, “senza Cantone Ticino. altre 19.500 varcano il confine per lavorare in Cantone dimenticare quelle di carattere Ticino. Confederazione a parte, l’area che maggiormente più locale ma anch’esse fondamentali per i diversi territori attrae traffico è ovviamente la metropoli milanese, che da della Lombardia e per Varese. Sono infatti più di 100 i sola assorbe oltre la metà delle persone in movimento, progetti prioritari”. Cattaneo ricorda infatti le opere 34.800. Nel complesso il fenomeno della mobilità a medio completate o cantierizzate negli ultimi tre anni, “dall’avvio raggio, tra flussi in entrata e in uscita, riguarda dunque dei cantieri della Linea Ferroviaria Arcisate-Stabio alla 115mila unità, una quota particolarmente rilevante rispetto apertura della Stazione di Ferno-Lonate, all’inaugurazione alle 154mila unità che vivono e lavorano in provincia di navetta Busto FNM-Malpensa, alla Variante SP 28 Varese. A questo flusso si accompagna uno di segno Cardano al Campo-Samarate, dalla della Tangenzialina opposto, le oltre 50mila unità che invece arrivano dalle Nord/Est di Varese all’inaugurazione del tunnel di province limitrofe, primariamente da Milano, Como e Castellanza”.

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Ogni giorno sull’autostrada Milano-Laghi, sommando i passiggi ai due caselli,

ECONOMIA transitano 83mila veicoli verso Milano e 80mila verso Varese.

persone è calcolato applicando coefficenti di media sul numero di veicoli rilevati alle barriere. In un normale giorno di lavoro, in direzione Milano, la somma dei due caselli è di quasi 83 mila passaggi (82.997 per la precisione) mentre quelli in arrivo a Varese, sempre sommando entrambe le barriere, ammonta a 79.914. La somma non riguarda gli stessi veicoli per entrambi i caselli, dal momento Trasporto urbano a Varese che è possibile per i viaggiatori servirsi di uscite intermedie. Attenzione: i dati che riguardano il flusso verso Nord, da Milano, non tengono conto di un nodo importante, Malpensa. Le auto che viaggiano verso Nord e dirette allo scalo, infatti, non vengono come noto calcolate tra il numero complessivo dei veicoli in entrata in provincia di Varese che, superata la barriera di Milano, si spostano poi sulla 336. Un altro punto interessante riguarda i dati scomposti per casello. Da Gallarate, la principale barriera in provincia di Varese, passano (parliamo sempre di dati medi) in un giorno lavorativo circa 45 mila veicoli (nel dettaglio 25.005 in direzione sud e 20.019 verso Varese).

L’ingresso a Varese dell’autostrada LA RETE FERROVIARIA Fin qui il dato, numericamente assai Sono invece 50mila le rilevante, del traffico stradale. IL TRAFFICO AUTOSTRADALE persone che arrivano L’altra componente è però quella dei Ma torniamo ai dati. L’analisi dei flussi pendolari che si muovono in treno: complessivi non è facile, in particolare per dalle province limitrofe, una gigantesca comunità viaggiante di quanto riguarda il trasporto individuale su primariamente da Milano, 40mila persone. Oltre 21mila unità gomma: i dati oggettivi vengono dai transiti ai Como e Novara. prendono il treno sulle linee di caselli autostradali. In particolare Società Trenitalia, provenienti da Varese, Autostrade, tramite l'assessorato alla mobilità e trasporti di Luino, Domodossola. E quasi 18mila viaggiano invece Regione Lombardia, ha fornito alcuni dati che riguardano sulle decine di convogli delle Nord che da Laveno e il flusso dei veicoli ai caselli di Gallarate e Milano Varese si muovono verso Saronno e di qui a Milano (non (barriera di Terrazzano) per due classi di veicoli: le “A” e ci sono dati su Busto Arsizio FNM e Castellanza). Un “B” (auto private, furgoni, camper, moto). I dati esercito di pendolari e viaggiatori occasionali, non rappresentano una media giornaliera, il numero di necessariamente diretti nella metropoli: il traffico è in parte

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infatti dato dalla mobilità interna alla provincia, studenti e pendolari e non anche per altre categorie di viaggiatori lavoratori che dai centri minori si spostano verso rischierebbe di essere, alla lunga, perdente. In questa Gallarate, Varese, Busto, Saronno, ma anche tra una città direzione si è lavorato anche con i nuovi titoli integrati, e l’altra della provincia. I dati forniti dall’Assessorato pensati per le famiglie come per chi si muove in aree ECONOMIA Infrastrutture e Mobilità della urbane minori come quelle dei capoluoghi di provincia In treno una Regione fotografano un oltre che Milano: “Con i nuovi titoli 'In Famiglia', gigantesca comunità territorio con un’altissima 'Trenocittà' e 'Ovunque in Lombardia' – conclude Cattaneo mobilità su ferro: basti - abbiamo introdotto biglietti e abbonamenti che viaggiante di pensare solo alle poco meno rappresentano un'innovazione importantissima richiesta 40mila persone. di 7mila persone (6926, per dallo stesso Tavolo del Tpl. Una riforma che realizza una l’esattezza) che in media ogni vera integrazione tariffaria tramite un unico abbonamento giorno partono dalla stazione di Gallarate, il principale mensile. Le nuove proposte sono convenienti già per chi snodo della provincia, porta d’ingresso non solo per la percorre distanze anche di poco superiori ai 50 km. Le metropoli, ma anche verso il Piemonte e la Svizzera. prime stime dicono che il risparmio sia circa, in media, del Gallarate rappresenta di gran lunga il nodo più 30 per cento rispetto all'abbonamento di solito acquistato. importante per le FS, dal momento che le stazioni FS di Il 40 per cento di coloro che usano i mezzi per spostarsi Varese e Busto Arsizio (rispettivamente 3309 e 4191 risparmieranno”. viaggiatori giornalieri medi) intercettano solo una parte In Lombardia si è anche sperimentato il nuovo gestore dei viaggiatori, altri altri usano le Nord. unico della mobilità su ferro, Trenitalia-LeNord, nato da una ATI tra i due gestori della rete FS e FNM e finalizzato LE SUBURBANE S a rendere più competitivo il sistema ferroviario, anche sul Per rispondere alla sfida di un fenomeno in crescita, fronte del costo del lavoro e della flessibilità, ad esempio, Regione Lombardia ha avviato una riforma del sistema nel settore della manutenzione. ferroviario che passa in particolare dall’introduzione delle Roberto Morandi linee S, linee suburbane con maggiori frequenze e orari cadenzati: una vera e propria maglia fitta che copre il La stazione varesina delle Ferrovie Nord Milano territorio, con alcuni “nodi” (in particolare il “passante” di Milano, percorso da quasi tutte le linee S) che consentono un rapido interscambio da un treno ad un altro e da un’area all’altra. Dalla provincia di Varese, ad esempio, si possono raggiungere direttamente la bergamasca e la direttrice per Venezia (S5 Varese-Treviglio) e il lodigiano e la direttrice per Bologna (S1 Saronno-Lodi). I risultati parziali già raggiunti si vedono anche in provincia, sull’alto uso del treno sulla linea S5 Milano- Gallarate-Varese: ognuna Vantaggi delle stazioncine dall’introduzione delle intermedie - Gazzada, linee S, linee ferroviarie Cavaria, Albizzate, suburbane con Castronno - vede salire maggiori frequenze e più o meno 600 viaggiatori al giorno (dato orari cadenzati. più alto, quello di Cavaria, 687). Un esempio di come le linee cadenzate - passa un treno ogni 30 minuti - attraggano traffico, anche se ovviamente bisogna tener conto della particolare densità di abitanti della zona in questione. Non solo: il sistema cadenzato delle linee S attrae non solo traffico pendolare (che si muove nelle ore di punta) ma rende competitivo e attraente il treno anche per i viaggiatori occasionali, per lavoro o per piacere, anche la domenica. Perché una ferrovia pensata solo per le esigenze dei

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ECONOMIA Strade e ferrovie si potrebbe fare di più Promossa da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano, la Mobility Conference è un appuntamento consolidato e riconosciuto a livello nazionale per dibattere ed esaminare i principali nodi che impediscono, sul fronte infrastrutturale, la crescita del Paese e un’occasione per proporre soluzioni innovative e praticabili.

obilità, competitività, energia: Nonostante il perdurare della grave svizzero (Chiasso-Seregno e Msono questi i fili conduttori crisi economica che condiziona gli Seregno-Bergamo), è stato definito della Mobility Conference 2011, investimenti infrastrutturali, il 2010 è il finanziamento del primo lotto nella quale è stato fornito un quadro stato un anno positivamente dinamico costruttivo del Terzo Valico. La preciso della situazione per quanto riguarda le opere necessità di realizzare infrastrutturale dal Rapporto OTI prioritarie di interesse del Nordovest. integralmente le nuove linee NordOvest, che analizza lo stato di ferroviarie previste è ulteriormente avanzamento dei progetti di richiesta dai lavori (in corso e importanza strategica per il Nordovest del Paese. Dal programmati) di ampliamento delle superfici operative dei Rapporto emerge che, nonostante il perdurare della grave terminal portuali liguri che genereranno nei prossimi anni crisi economica che condiziona gli investimenti un sensibile aumento dei volumi di traffico merci infrastrutturali, il 2010 è stato un anno positivamente movimentati. Sul fronte del sistema viabilistico dinamico per quanto riguarda le opere prioritarie di pedemontano, ai progressi effettuati sul territorio interesse del Nordovest. lombardo, che ha visto l’avvio dei primi cantieri, non Con riferimento ai sistemi infrastrutturali monitorati, la corrisponde un eguale stato di avanzamento sul territorio messa in esercizio ormai da un anno della tratta Alta piemontese, in cui persistono nodi di carattere progettuale Velocità Torino-Milano, collegata alla linea ferroviaria e finanziario. Le opere previste nell’ambito dell’evento veloce Milano-Roma-Napoli, sta determinando una Expo 2015 sono in parte avviate, ma si deve registrare lo radicale trasformazione delle modalità di trasporto e dei stralcio (linea metropolitana 6 e Variante Sud alla strada collegamenti tra i territori coinvolti. Questa realtà sta Varesina) o il rinvio (completamento linea metropolitana 4) evolvendo verso lo scenario delineato dall’Unione Europea di alcuni interventi precedentemente programmati. Infine, con le reti TEN-T grazie ai passi in avanti in termini di nonostante il proseguimento di alcuni progetti e il scelte politiche, tecniche e finanziarie adottate sulle tratte potenziamento dei servizi ferroviari (primo fra tutti quello mancanti del Corridoio Lisbona-Kiev, in particolare sulla dell’Alta Velocità), permane uno stato di inefficienza in Torino-Lione e sulla Milano-Verona. Il Corridoio V è altresì termini di accessibilità all’aeroporto intercontinentale di in fase di potenziamento sulla viabilità autostradale grazie Malpensa da parte dell’intero Nordovest, con particolare ai cantieri in corso sulla Torino-Milano e sulla Milano- riferimento al settore stradale. Brescia (Brebemi), che da programma dovrebbero Al piano nazionale della concludersi entro il 2012. Anche il Corridoio ferroviario logistica, di prossima La scarsità delle Genova-Rotterdam della rete TEN-T sta procedendo con il approvazione, è inoltre richiesto risorse penalizza programma degli interventi previsti a nord delle Alpi, tra i di tradurre in azioni coerenti e l’ammodernamento quali si segnala l’abbattimento dell’ultimo diaframma della stabili nel tempo l’obiettivo di ferroviario. Possibili galleria di base del Gottardo, che impone mantenere integra la visione gli interventi sulla un’accelerazione dei tempi per l’esecuzione delle tratte sul complessiva delle attività che rete autostradale territorio italiano. Da questo punto di vista, mentre sono concorrono all’efficienza del grazie al project ancora in fase progettuale le connessioni al confine sistema. (M.L.) financing.

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Pantalone non paga più

Una sessione dei lavori della Mobility Conference è stata dedicata al tema della Logistica, particolarmente caro al mondo delle imprese. Il presidente dell’Unione Industriali varesina Michele Graglia, nella sua qualità di vice presidente di Confindustria Lombardia è intervenuto facendo alcune sottolineature partendo dalle seguenti premesse: la forte congestione delle movimentazioni è un forte limite allo sviluppo di un territorio e ciascuna area economico-territoriale deve porsi il problema di attrarre imprese. La pianificazione del territorio è dunque fondamentale ma il fatto è che, soprattutto a livello comunale, in molti casi non si tiene conto delle esigenze della logistica e frequenti sono casi di frammistione di destinazioni d’uso incompatibili tra loro. Vanno ad ogni modo potenziate le infrastrutture: infatti la realizzazione, entro il 2016, del tunnel ferroviario del Gottardo da parte della Svizzera avrà come conseguenza l’aumento della capacità di trasporto merci, e le politiche svizzere sui trasporti, orientate al contingentamento del trasporto stradale delle merci entro il 2020, pone la Lombardia di fronte al rischio di un incremento del trasporto merci su strada se non verranno realizzate le infrastrutture ferroviarie necessarie. Nel novembre 2010 il CIPE ha raccolto l’impegno al potenziamento della linea Milano-Chiasso. Per la tranche del quadruplicamento dei binari da Como a Seregno, dove la Milano-Chiasso si innesterebbe sulla gronda Novara- Bergamo, il contatto di programma vale 50 milioni di euro, ma per ora è finanziata solo la progettazione che vale il 3% del totale. Attualmente i tempi previsti sono 2016 per il via teorico ai lavori e la messa in funzione solo nel 2022: c’è dunque, già oggi, un preoccupante disallineamento temporale. Oltre al potenziamento e alla creazione di nuove linee - ha aggiunto Michele Graglia - è importante agire anche sulle caratteristiche delle linee esistenti portando le gallerie al profilo dei “4 metri”: 20 preziosi centimetri in più del profilo attuale, che consentirebbero il passaggio dei treni che trasportano semirimorchi di autocarri. Occorre inoltre individuare itinerari ferroviari dedicati alle merci e sciogliere i nodi metropolitani. Infine, è necessario razionalizzare e specializzare i flussi (in parole povere, pochi hub intermodali e più punti terminali) ed evitare un’eccessiva polverizzazione di centri intermodali sottodimensionati. L’Assessore alle infrastrutture della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha chiuso i lavori esprimendo dubbi che, nel prossimo futuro, si possano trovare risorse economiche sufficienti per potenziare il trasporto su ferro. Ciò che stiamo facendo in Lombardia - ha avvertito - si è reso possibile grazie al project financing, il quale può funzionare per le autostrade, dove si paga il pedaggio. Per le ferrovie non è così. O meglio, ciò che viene pagato non è neppure sufficiente per restituire al proprietario della rete i costi della manutenzione ordinaria (esclusi quindi quelli della straordinaria, gli ammortamenti, ecc.) e l’aumento di tale canone sarebbe insostenibile per le ripercussioni che esso avrebbe sul costo dei biglietti per il trasporto passeggeri. Ciò che si può fare, quindi, è, in attesa di tempi migliori per mettere mano in maniera sostanziale alla rete ferroviaria, potenziare la rete stradale per far fronte all’aumento di traffico che verrà dopo l’apertura del traforo di base del Gottardo. Diversamente, quando ciò avverrà, nel 2019, ci troveremmo con il traffico alla paralisi. (M.L.)

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Bruxelles benedice i cluster ECONOMIA lombardi La visita del vice presidente della Commissione la rete di imprese che forniscono prodotti e servizi per la Europea, Antonio Tajani, al Distretto Aerospaziale generazione e la distribuzione di energia elettrica, Lombardo e all’Energy Cluster. La difesa del know riconosciuta ufficialmente dalla Regione Lombardia. Tappa how industriale dall’assalto cinese. L’azione sul di un tour che in Lombardia è passato anche per Vergiate, con la visita agli esponenti del Distretto Aerospaziale fronte materie prime. L’ok alla formula italiana Lombardo. Due appuntamenti nel giro di poco più di due delle reti d’impresa. Nelle istituzioni Ue l’economia mesi. “La mia presenza qui - ha affermato Tajani a reale torna protagonista. Legnano di fronte ai giornalisti - deve essere letta come il riconoscimento politico dell’importanza di queste imprese per l’intera economia europea”. Concetto che aveva fatto olitica industriale europea: tre parole che messe insieme già da filo conduttore durante il confronto con le imprese Pfanno già una notizia. Il sistema manifatturiero si aerospaziali, definite dal commissario europeo realtà “che prende la rivincita nei confronti di chi nel Continente lo fanno il bene del territorio in cui agiscono, di questa dava per spacciato. Come il residuo di un passato da regione che produce e si fa conoscere in Italia e in abbandonare. Schiacciato tra una politica agricola che, Europa”. Come una benedizione impartita con l’acqua per difendere la tradizione rurale, ha assorbito in questi santa di Bruxelles, che ai cluster manifatturieri guarda con anni gran parte del bilancio di Bruxelles e occhi che, estremo interesse. Saranno questi, infatti, i bacini verso i prima della crisi, erano sempre più languidi nei confronti quali si indirizzeranno i fondi destinati all’innovazione e della finanza. Poi la recessione. E tutto è cambiato. Anche allo sviluppo. Sul punto il messaggio lanciato dalla nelle istituzioni della Ue dove i paladini dell’industria non Commissione europea è stato chiaro. “Conosciamo bene - devono più nascondersi o gridare le loro ragioni al vento. ha assicurato Tajani - le potenzialità delle imprese che L’industria oggi è una priorità. “E se l’hanno capito anche fanno parte dei cluster lombardi dell’energia e in Inghilterra vuol dire che qualcosa è veramente dell’aerospazio”. cambiato”, ha affermato il vice presidente della Come dire: certi Commissione Europea, responsabile per l’industria e incontri non sono “L’incontro con le imprese è un l’imprenditoria, Antonio Tajani durante l’incontro che ha causali. riconoscimento politico avuto a Legnano con i rappresentanti dell’Energy Cluster, Dopo la crisi, si all’importanza del sistema industriale lombardo dell’energia e dell’aerospazio”.

La visita di Tajani alle imprese dell’Energy Cluster Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 19 Economia

riparte dunque dall’industria. Lombarda, “Quella degli investimenti quantità di liquidità che sta impiegando con ma non solo. La tabella di marcia a difesa è una partita che gli una politica fortemente aggressiva nella Ue. della competitività europea è stata operatori cinesi devono L’obiettivo di Tajani non è quello di bloccare impressa da Tajani insieme al commissario gli investimenti, come spiegato al Consiglio

ECONOMIA giocare ad armi pari con al mercato interno Michel Barnier. Segno le imprese europee” direttivo dell’Energy Cluster. L’anima liberista che la battaglia non è solo italiana, ma europea non si tocca. “Di certo, però, condivisa da tutta la struttura istituzionale. l’ospite deve venire a mangiare qui da noi, Politica industriale europea, dunque. A tutti gli effetti. senza potarsi via l’argenteria”. Si gioca tutti con le stesse Tajani ne ha parlato direttamente agli imprenditori durante regole. Tajani, non ha in mente una diga, ma un semaforo le sue visite, annunciando le mosse che l’Unione Europea per capire se dietro un acquirente cinese di un’impresa avrebbe fatto a difesa del sistema manifatturiero. Le spagnola, che vince in volata su una concorrente francese priorità? Difesa del know how e offensiva sul fronte delle o italiana, non ci siano aiuti di Stato. Si lotta ad armi pari. materie prime. Detto, fatto. I provvedimenti sono arrivati Sul mercato degli investimenti, così come su quello delle da lì a poco. Il primo ha riguardato la lettera inviata da materie prime. Tajani e Barnier al presidente della Commissione Europea, Un altro punto debole per l’industria europea che deve Josè Barroso, per istituire un’agenzia in grado di affrontare le impennate delle quotazioni. Oggi i costi sono controllare gli investimenti di imprese extraeuropee nelle superiori del 40% rispetto a anno fa. I margini per le aziende del Continente. Un po’ come avviene negli Stati imprese si stringono per colpa delle speculazioni Uniti con la Cfius, la commissione per gli investimenti finanziarie e del protezionismo di alcuni Paesi, stranieri diretti. Il timore avanzato da Tajani è che dietro le prevalentemente asiatici, che hanno imposto limiti recenti, importanti e consistenti acquisizioni di imprese all’esportazione. Fenomeni che Tajani e Barnier vogliono europee da parte di concorrenti cinesi ci sia l’obiettivo di prendere di petto con un’azione su due fronti. Primo: portare a casa semplicemente quel know how che ancora rivedere le norme europee sugli abusi di mercato e la manca al gigante regolamentazione degli strumenti finanziari, limitando le economico asiatico. posizioni degli operatori che agiscono sui mercati Ciò di cui dispone, attraverso i derivati. Secondo: potare avanti un dialogo però, è una gran serrato con i partner più strategici sul fronte della dotazione di materie prime, senza escludere ricorsi al Wto per tutelare il libero scambio. “L’economia Per le imprese italiane c’è poi la buona notizia del via italiana ha libera della Ue alle reti d’impresa. Questa volta la firma è bisogno di piccole del Commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia, che e medie imprese ha dato il beneplacito alla norma che prevede stimoli che sappiano fiscali per le imprese sottoscrittrici di un contratto di rete. Il lavorare insieme”. differimento per tre anni delle imposte sugli utili accantonati a tale scopo, è stato il responso di L’incontro con le imprese del distretto aerospaziale Almunia, non è da considerarsi aiuto di Stato. Dunque si può fare. “Un’ottima notizia per l’economia italiana che ha bisogno di piccole e medie imprese che sappiano lavorare insieme”, ha commentato Tajani. Industria, manifattura, Pmi, cluster, reti d’impresa. In quel di Bruxelles l’economia reale non è più un tabù. Davide Cionfrini

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Economia

Elogio del Manifatturiero ECONOMIA (non solo italiano)

Alberto Ribolla, imprenditore, ex-presidente dell’Unione l settore manifatturiero italiano degli anni Duemila, Industriali varesina, mostra in questo articolo, dati alla I letto attraverso le statistiche ufficiali, offre di sé un’immagine tutto sommato rassicurante che, per alcuni mano, come il settore manifatturiero continui ad essere versi, invita al compiacimento e ad una relativa l’elemento trainante dell’economia italiana. Un settore tranquillità. sul quale investire, da parte dell’intero sistema-paese. Ad una prima lettura i dati dell’ultimo decennio evidenziano che, nonostante il radicale cambiamento in atto negli scenari geo- economici mondiali la capacità manifatturiera italiana, almeno misurata a valori correnti, esso ha dimostrato una elasticità di tenuta insospettata ai più. A fronte di un radicale mutamento degli equilibri mondiali che, dal finire dell’ultimo millennio, hanno dovuto fare i conti con gli effetti di una crescita esponenziale del numero dei produttori internazionali e dei consumatori - questi ultimi sono cresciuti di circa 2 miliardi per il solo effetto demografico - il manifatturiero italiano ha reagito meglio di quello americano, giapponese e anche francese o inglese.

La nostra struttura produttiva manifatturiera, che viene invidiata da molti, non è cresciuta per caso: deriva dall’impegno di migliaia di imprenditori che, dal Dopoguerra ad oggi, hanno consentito il consolidamento della propria attività e dalla caparbia volontà di reagire alla forte pressione competitiva di paesi low- cost, affiancata ad un’indubbia capacità.

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Mentre i Brics - Cina in testa - scalavano le Un dato su tutti: la assoluto come capacità manifatturiera classifiche mondiali, le quote italiane a meccanica italiana vale come pro-capite. valori correnti, pur scontando la tutta la chimica europea. In termini di nicchie eccellenza contrazione nelle dinamiche di crescita manifatturiera, ossia di produzioni in ECONOMIA produttiva del 2007-2009, si sono cui deteniamo un primato riconosciuto mantenute intorno al 4%. dai mercati, siamo al quarto posto, sopravanzati da Il posizionamento italiano è di assoluto riguardo: seconda Germania, Cina e USA ma davanti a Giappone e Francia economia manifatturiera in Europa in valore assoluto che contano circa due terzi delle nostre nicchie di (dopo la Germania), secondo paese per occupazione eccellenza. In alcuni settori e in alcuni territori (tutto il manifatturiera con circa 5 milioni di lavoratori dedicati alla Nord e parte del Centro, laddove il quarto capitalismo, produzione, secondo paese esportatore in Europa sempre che origina direttamente e con l’indotto circa il 40% del PIL in valore assoluto (dopo la solita Germania), primo in nazionale, ha maggiormente prosperato) vi sono casi di eccellenza nell’eccellenza europea, sia nel “ Made in Italy “ più tradizionale (beni per la persona e la casa) come nella meccanica strumentale. Un dato su tutti: la meccanica italiana vale come tutta la chimica europea. In sintesi, l’Italia è un paese profondamente manifatturiero e insieme alla Germania e alla Francia (oltre ad alcune tigri dell’Est, come la Polonia, anche se in misura minore) consente all’Europa di poter competere con i grandi blocchi emergenti. Questa è la fotografia statica: peccato che il film del nostro futuro contenga, nei suoi fotogrammi successivi, uno sviluppo potenzialmente diverso. Questa struttura produttiva manifatturiera, che ci viene invidiata da molti, non è cresciuta per caso: deriva dall’impegno di migliaia di imprenditori che, dal Dopoguerra ad oggi, hanno consentito il consolidamento della propria attività e dalla caparbia volontà di reagire alla forte pressione competitiva di paesi low-cost, affiancata ad un’indubbia capacità. Ma tale capacità, che sin qui ci ha accompagnato, deve essere ben compresa nelle sue componenti per poter far fronte a pressioni competitive crescenti. Sicuramente gli imprenditori hanno la prima responsabilità nel rispondere e reagire a fronte del radicale cambiamento nella geografia industriale mondiale, ma questa capacità non va data per scontata e non può più essere l’unica componente per assicurare la tenuta competitiva di sistema. L’imprenditore può singolarmente impegnarsi nell’aumento della produttività della propria impresa, ma la competitività di un paese non si misura come somma algebrica delle

Questa è la fotografia statica: peccato che il film del nostro futuro contenga, nei suoi fotogrammi successivi, uno sviluppo potenzialmente diverso.

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produttività dei singoli. La competitività di un paese si migliora intervenendo sulle regole del sistema. L’impresa va protetta dal “fuoco amico” della burocrazia, delle diseconomie ECONOMIA esterne generate da un sistema che deve essere reso più moderno ed adeguato ai tempi ed ai nuovi bisogni. Questa capacità va assecondata e opportunamente fertilizzata ai vari livelli amministrativi, dalla periferia (territorio) al livello nazionale per arrivare, in primis, al livello europeo. Per le imprese manifatturiere occorre creare le condizioni favorevoli di contorno perché esse possano crescere, trascinando il settore dei servizi, di cui esse stesse hanno bisogno, e di cui hanno bisogno coloro che in esse lavorano per soddisfare le proprie necessità crescenti, frutto del benessere economico creato e di I territori, l’Italia e l’Europa tutta una conseguente crescita culturale e civile. L’impresa va protetta dal dovrebbero riflettere su questi concetti, Spesso ci si chiede perché le imprese “fuoco amico” della per evitare eventi che in altri paesi straniere non investono in Italia: ci si burocrazia, delle altrettanto evoluti e, in alcuni casi, parte dovrebbe chiedere, parimenti, come diseconomie esterne stessa della nostra Unione Europea, si ancorare le imprese che già abbiamo, di cui generate da un sistema che stanno registrando. molte sono già “internazionalizzate” (e non deve essere reso più Tale disattenzione verso le ragioni vere solo de-localizzate). Quelle imprese che moderno ed adeguato ai dello sviluppo delle nazioni ad acquisito riuscirebbero ad operare più facilmente (e tempi ed ai nuovi bisogni. benessere, unita ad uno scontro ormai certamente non solo per un più basso costo in essere tra i vari blocchi geoeconomici della mano d’opera) altrove: per questioni mondiali (di cui le economie più fiscali, burocratiche, del diritto civile, per una diversa progredite sono minoranza in termini di numero di declinazione delle politiche del lavoro. In sintesi in paesi cittadini e quindi nella capacità di produrre progresso dove è oggettivamente più facile, più redditizio fare economico e consumi ) rischia di spostare nel lungo l’imprenditore e, per certi versi, professionalmente più periodo il blocco occidentale (e di conseguenza l’Europa) appagante e sfidante. verso la periferia economica del mondo. Qualora si profilasse questo scenario, probabilmente non Questo teorema può essere ribaltato: ricordandoci chi si registrerebbero i clamori della cronaca. Sarebbe un siamo e da dove siamo venuti e, di conseguenza, fenomeno molto più subdolo, silenzioso e che solo le puntando con decisione sulla capacità del settore statistiche ex-post, tra qualche anno, quando ormai ci secondario, di cui l’Europa è ancora ricca, e impostando sarebbe poco da fare per limitare i danni, riuscirebbero a senza indugio politiche economiche che ne aumentino le cogliere. Questo sarebbe una perdita per il paese tutto, proprie capacità di crescere e di competere. ovviamente, ma soprattutto per le fasce più deboli, che non Alberto Ribolla hanno la possibilità di percorrere autonomamente percorsi virtuosi di internazionalizzazione: qui sono e qui sono MANUFACTURING SECTOR PRAISED (NOT JUST IN ITALY) obbligate a rimanere. In this article Alberto Ribolla, former president of the General In uno scenario di non-evoluzione del sistema, oltre a dare Confederation of Italian Industry, gives a very factual explanation of how agli italiani scuole in progressivo ritardo di sviluppo per i the manufacturing sector is still the driving force of the Italian economy. propri figli (bene a questo proposito la riforma Gelmini The entire national economic system would benefit from investment in this sull’università e sugli istituti tecnici) e sanità malata, li sector. It is no mere coincidence that our manufacturing production system, condanneremmo inesorabilmente ad un tenore di vita which many envy us for, has grown. This success can be put down to the economico, sociale e culturale via via più dimesso, salvo commitment of thousands of entrepreneurs and their unfailing pensare ad una ipotetica nuova ondata di migrazione. Ma determination to battle against steep competition from low-cost countries. anche la migrazione sceglie i propri paesi obiettivo! When combined with unquestionable talent, these attributes have helped E’ un film, questo, che non dovrebbe appartenere ad una businesses grow from strength to strength. delle prime economie mondiali.

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Sorto come istituto di ricerca nel settore dell’energia nucleare, il sito di Ispra ospita alcune delle attività istituzionali del Centro Comune di Ricerca dell’Unione Europea rivolte prevalentemente alla sicurezza dei cittadini. In molti campi della vita quotidiana.

alla ricerca sul nucleare per scopi Le molteplici attività controlli di sicurezza alimentare (dopo i casi Dpacifici alla prevenzione dei guasti del CCR, nei sette siti della “mucca pazza”); scoprire la presenza di finanziari, fino ai sistemi di allerta rapida in in Europa, al servizio organismo geneticamente modificati in ciò che caso di calamità naturali, passando per la della società. mangiamo; sviluppare fonti energetiche salvaguardia degli alimenti da sostanze rinnovabili (solare); rendere sicure le tecnologie nocive. Tutto questo è il Centro Comune di dell’informazione e della comunicazione (dalle Ricerca dell’Unione Europea, che comprende sette istituti centrali elettriche ai passaporti digitali); conoscere il nostro scientifici dislocati in cinque stati membri, dove lavorano suolo (perché proteggere il sottosuolo è proteggere il futuro). complessivamente 2.750 persone per un bilancio annuo di Insomma, una ricerca al servizio della società. E molto, circa 350 milioni di euro. molto di più rispetto a ciò che comunemente si pensa La missione del CCR è quella di fornire un supporto quando si considera ilo sito italiano del CCR, quello di scientifico e tecnico alla progettazione, sviluppo e Ispra. Dove un tempo si svolgeva ricerca nel campo delle attuazione, nonché al controllo, delle politiche comunitarie. energie nucleari e dove oggi si fa anche dell’altro. Ad Un centro di riferimento scientifico e tecnologico, cioè, a esempio, si studiano fenomeni in grado di danneggiare la supporto delle decisioni strategiche. Le linee di azione del sicurezza del cittadino. In campi assolutamente nuovi e CCR per il periodo 2010-2020 si concentreranno su sette diversi rispetto alla originaria vocazione di questo sito. aree tematiche che corrispondono alle principali sfide della Come quello, ad esempio, della crisi economica indotta, a UE e del mondo intero: verso un’economia aperta e partire dal settembre 2008, dal fallimento di alcune banche competitiva; sviluppo di una società a basse emissioni di americane. carbonio; gestione sostenibile delle risorse naturali; sicurezza L’Istituto per la Sicurezza del Cittadino ha sede proprio nel dei prodotti alimentari e dei prodotti di consumo; sicurezza sito italiano del CCR e si è occupato negli ultimi tempi di nucleare; sicurezza e gestione delle crisi; materiali e misure trovare le modalità per aumentare la protezione dei depositi di riferimento. bancari. Far sì, in altri Accomuna le sette aree la volontà di accrescere la capacità termini, che i nostri soldi di previsione dei fenomeni. Ciò aiuterà a precorrere siano al sicuro. “Siamo Nel sito di Ispra la ricerca problematiche di natura sociale, economica, ambientale, arrivati alla crisi nucleare è oggi tecnica o scientifica che in futuro potranno rivelarsi finanziaria che ha finalizzata ad assicurare importanti per la formulazione delle politiche della UE. portato ad una grave condizioni di sicurezza recessione mondiale - per lo smantellamento del RICERCHE A TUTTO CAMPO spiega Francesca reattore di ricerca Altri esempi delle molteplici attività del CCR sono i seguenti: Campolongo, ricercatrice dismesso anni or sono.

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 27 Economia

dell’istituto - perché le banche hanno agito in A Ispra opera l’Istituto A Ispra la ricerca è finalizzata invece ad evitare modo terribilmente irresponsabile ed avendo per la Sicurezza del i rischi, per l’uomo e per l’ambiente, dello troppo poco capitale e liquidità per Cittadino, che si è smantellamento del reattore qui inaugurato nel sopravvivere senza salvataggi. Dal G20 di 1959 dopo che, a partire dai primi anni ’80,

ECONOMIA recentemente occupato Pittsburgh del settembre 2009 è emerso un della sicurezza dei la missione del locale sito CCR è messaggio politico chiaro: i soldi dei depositi bancari dopo progressivamente cambiata, focalizzandosi contribuenti non dovranno essere più utilizzati la crisi finanziaria del sempre meno sulla ricerca e sviluppo nucleare per ripianare le perdite delle banche. Il nostro (ma già nel 1969 venne deciso di abbandonare Istituto è stato pertanto coinvolto nella messa settembre 2008. la sperimentazione). Da allora, la maggior a punto degli atti normativi comunitari sui parte degli impianti nucleari del sito è stata sistemi di garanzia dei depositi e sui requisiti progressivamente messa fuori servizio e posta patrimoniali delle banche. Abbiamo sviluppato - prosegue in uno stato di conservazione in sicurezza. Oggi il compito la ricercatrice di Ispra - un modello statistico che stima le è di gestire tutte le attività legate alla disattivazione di tali perdite potenziali che possono colpire un sistema bancario impianti ed allo smantellamento dei relativi rifiuti radioattivi, a causa dei fallimenti di alcune banche. Il modello permette nonché dei rifiuti e materiali nucleari presenti nel sito, infine di quantificare le probabilità di crisi limitate, importanti o al loro trasferimento nelle strutture del futuro deposito sistemiche”. nazionale. Tale programma si sviluppa nell’arco di circa 30 anni IL NUCLEARE A ISPRA? SI SMANTELLA (almeno fino al 2028) e coinvolge considerevoli risorse Nel sito del Varesotto l’energia nucleare è sempre stata finanziarie (750 milioni di euro) così ripartite: 23% oggetto di ricerca, non di produzione. E la ricerca in questo disattivazione; 27% gestione dei rifiuti nucleari; 23% campo prosegue, sia a Ispra, sia nell’altro sito di Karlsruhe conferimento al deposito nazionale; 17% conservazione in in Germania. M anche qui la ricerca si rivolge alla sicurezza e attività di supporto; 10% costo del personale sicurezza e alla salvaguardia nucleari. I ricercatori sono stati addetto. Nel corso della fase iniziale del programma il definiti “Gli 007 del nucleare”, “I gendarmi del nucleare”, quantitativo di materiale nucleare presente nel sito è stato “Le spie nucleari”. Gli interessati amano considerarsi già ridotto del 90%. La prossima tappa importante sarà la appassionati scienziati e ricercatori che hanno a cuore la costruzione di un deposito temporaneo (inizio lavori prevista sicurezza e la protezione dei cittadini. Spiega Gabriele nel 2011) in attesa che venga realizzato il deposito Tamborini, ricercatore originario di Mercallo, sulla sponda nazionale. Poi, si darà corso allo smantellamento di Ispra-1, del lago di Comabbio, in forza nel sito CCR al margine che occupa un’area di circa 4,5 ettari all’interno del settentrionale della Foresta Nera: “Il controllo di attività recinto del CCR ed è costituito da un reattore di ricerca nucleari, antiterrorismo, disarmo e prevenzione del traffico dalla potenza termica di massima di 42,6 MW (circa un illecito di materiale radioattivo sono aspetti fondamentali per decimo di quella della centrale di Chernobyl), da la sicurezza internazionale. Con la prima Guerra del Golfo laboratori, da depositi di materiale fissile e da una piscina si è intuita la necessità di sviluppare tecniche e di decadimento. strumentazioni analitiche più sofisticate capaci di Mauro Luoni riconoscere le attività nucleari delle installazioni sparse per il mondo e soprattutto le attività non dichiarate”. www.jrc.eu

Il CCR di Ispra in cifre

Ispra occupa il terzo posto in ampiezza tra i siti dell’Unione Europea dopo Bruxelles e Lussemburgo. Gli altri siti sono ubicati in Germania e Spagna. A Ispra operano i seguenti Istituti/Unità: Istituto dell’Ambiente e della Sostenibilità; Istituto per la Salute e la Protezione dei Consumatori; Istituto per la Protezione e la Sicurezza dei Cittadini; Unità Energie rinnovabili dell’istituto dell’Energia; Ispra Site Management, che si occupa delle infrastrutture e della gestione logistica del sito, incaricata inoltre dello smantellamento delle installazioni nucleari presenti al suo interno e della gestione dei rifiuti radioattivi. Personale in forza: 1.850 - Superficie totale: 166 ettari - Perimetro complessivo:6 Km - Strade interne: 36 Km. Il centro è autosufficiente per la produzione dell’energia necessaria al suo funzionamento, pari a 31MWh l’anno grazie al suo impianto di cogenerazione e provvede alla depurazione delle sue acque reflue (340 mc l’ora, pari a 3 milioni di mc l’anno).

28 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 LE OCCASIONI CHE CONTANO HANNO UN SAPORE ANCORA PIÙ SPECIALE.

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Formazione vanta anche altri nuovi settori: il grafico (ex Itis) con 423 studenti e il fotografico (ex Professionale) con 109, già funzionanti grazie alle pregresse sperimentazioni. La Riforma Gelmini ha inglobato le diverse opzioni in un L’arte della FORMAZIONE unico istituto, denominato Istituto Superiore Falcone. Inoltre, sono stati collocati presso l’istituto alcuni corsi di formazione professionale triennale, rimasti di competenza Cucina e regionale. Questo a seguito dell’accordo firmato con la Regione Lombardia, in attesa che il futuro della formazione professionale nel complesso assuma contorni della Grafica più precisi. Pertanto i ragazzi che hanno optato per la frequenza a un Prosegue il viaggio di Varesefocus presso le scuole corso triennale di un CFP (Centro Formazione superiori della provincia di Varese per verificare le Professionale regionale), da quest’anno si ritrovano al novità che stanno caratterizzando il primo anno di Falcone. La formula, per ora mista, prevede che i docenti siano statali mentre lo studio continua ad essere quello applicazione della Riforma Gelmini. In questa previsto dai curricula regionali. Siamo nella delicata fase puntata, due scuole rappresentative della formazione professionalizzante per i settori Alberghiero e Grafico.

IL “FALCONE” DI GALLARATE Incontriamo la preside Carmela Locatelli nella nuova sede dell’Istituto Falcone di Gallarate. Un edificio moderno e accogliente, da poco inaugurato, che accoglie 1.600 studenti, senza contare gli adulti dei corsi serali. “Nel nostro istituto - precisa la dirigente scolastica - operano ben 100 insegnanti a tempo indeterminato, sui 167 dell’intero staff” spiega la preside “26 sono di sostegno al centinaio circa di disabili, studenti seguiti ciascuno con un percorso individualizzato e mirato all’integrazione nel Le novità al Falcone mondo del lavoro”. • il triennio alberghiero è ora un regolare quinquennio con libero accesso all’Università Il Falcone deve la fama di • Il numero di ore di lezione è rimasto praticamente invariato istituto attivo e aperto al • L’informatica è materia a sé con 3 ore settimanali territorio in primo luogo agli • Chimica e fisica costituiscono un nuovo settore di studio storici corsi professionali • I laboratori scendono da 16 a 14 ore dell’indirizzo alberghiero • I corsi triennali sono gli stessi della Regione Lombardia gestiti con la scuola statale (835 ragazzi). Ma oggi

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di passaggio all’applicazione del Titolo V della offre ai giovani una palestra dove esercitarsi Costituzione che trasferirà alle regioni alcune materie tra quotidianamente nel rapporto con il pubblico. Le serate a cui l’istruzione professionale. tema consentono una panoramica sulla cucina La professoressa Locatelli mostra ottimismo: i internazionale: dalle tradizioni europee ai piatti nostrani, FORMAZIONE cambiamenti produrranno effetti positivi sulla sia locali, sia regionali. preparazione in uscita dei giovani studenti. “Da Lo staff dell’Alberghiero partecipa ogni anno alla quest’anno chi si iscrive al corso di 5 anni, lo fa anche manifestazione Golosaria di Milano. Nel novembre per ottenere un diploma di maturità. Sarà uno studente scorso i ragazzi di 4^ a e 5^ a degli indirizzi di Sala e più motivato alle fatiche di durata quinquennale, e uscirà Cucina, hanno portato in scena i piatti della tradizione dalla scuola più istruito avendo dedicato molte ore di lombarda. Ogni anno poi si allunga l’elenco dei studio alle materie teoriche”. E conclude: “Per le fasce catering, banqueting e altri servizi offerti ad ASL, più deboli sul piano del rendimento scolastico, resta Comuni, aziende del territorio e a privati. comunque l’opportunità del percorso più breve, meno Le classi quarte dell'indirizzo grafico e fotografico, dopo teorico ma fortemente professionalizzante” . la frequenza al corso Digital Video Producer, si sono ben Una scuola ricca di offerte formative e di qualificati alla manifestazione Sottodiciotto Filmfestival di progettualità Torino (video disponibile al link La sala ristorante del Falcone, aperta anche agli esterni, http://www.youtube.com/watch?v=9eUVfOGwHY4). Tra le numerose partnership si contano SEA, Lufthansa, la società AEHT (Association Européenne des Eco-les d'Hôtellerie), le aziende ASTRA ed Electrolux. L’istituto pubblica cataloghi, calendari, depliant, manifesti di campagne pubblicitarie per conto di esterni ma opera anche gratuitamente a supporto di iniziative benefiche come nel caso di una partnership con l’AVIS. Prospettive di lavoro Il rapporto con il mondo del lavoro, con le conseguenti opportunità di impiego, appare davvero positivo: gli studenti del Falcone trovano lavoro nell’arco di sei mesi-un anno. Una vera fortuna, di questi tempi!

www.isgallarate.it

UNA VISITA AL DON MILANI DI TRADATE L’Istituto Don Milani, 1.070 studenti, 130 professori, sorge nel complesso scolastico della zona Pianbosco di Tradate. I mutamenti introdotti dalla Riforma ci vengono illustrati dalla dirigente scolastica Adriana Battaglia. La scuola ha arricchito la propria offerta formativa con la ristrutturazione I cambiamenti al Don Milani dei precedenti indirizzi di - Il monte ore settimanale rimane quasi invariato studio, con le - Il precedente indirizzo per geometri diventa Istituto Tecnologico (Costruzioni, Ambiente e Territorio) - Quello per ragionieri diventa Istituto Tecnico Economico per Amministrazione, Finanza e Marketing modifiche già - Nasce il nuovo indirizzo tecnologico per Grafica e Comunicazione segnalate per - Apre il Liceo Artistico, indirizzo Audiovisivo e Multimedia tutti i Tecnici, dai

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Commerciali, ai Periti aziendali, ai Geometri. E ha in- socialmente, sia emotivamente, pronti a muoversi in una trodotto interessanti possibilità di studio, uniche nella zona: società complessa come la nostra. Sono ormai consolidate un Liceo Artistico, indirizzo presente prima d’ora solo a le attività degli sportelli di counseling e di supporto Varese e a Busto Arsizio, con ben due settori nuovi psicopedagogico ai ragazzi che alcuni esperti, interni ed FORMAZIONE (Audiovisivo e Multimedia), un Tecnologico, con le sezioni esterni, conducono con successo. Grafica e Comunicazione. Le nuove classi sono funzionanti I ragazzi del Tecnologico per l’Ambiente seguono stage al presso la sede staccata di Venegono Inferiore, dotata di Parco nazionale dello Stelvio o a quello dei Monti Sibillini. moderne attrezzature. Lì, su richiesta degli enti che gestiscono le attività invernali, Il collegio dei docenti lavora a prospettive di studio ancora effettuano misurazioni dei campi da sci,. Collaborano poi più diversificate che rendano più attuali i vari indirizzi, con con enti locali. Ad esempio, con il Comune di Mozzate gli l’intento di individuare profili corrispondenti ai bisogni studenti sono impegnati a realizzare due progetti per la delle aziende del territorio. Con l’Azienda Ospedaliera rimozione delle barriere architettoniche. L’istituto nella sua locale è allo studio un progetto volto ad elaborare il profilo interezza sostiene alcune associazioni umanitarie e raccoglie professionale dell’esperto in management sanitario. fondi da destinare ad interventi in paesi dell’Africa. “Sono tanti gli studenti che confluiscono qui dal Comasco, Il Don Milani inoltre, risulta capofila di un progetto oltre che da diverse aree geografiche della provincia” ci europeo sul bullismo, denominato “I’m not scared” (Io non spiega la professoressa Battaglia “Abbiamo ragazzi che ho paura). Dieci scuole di paesi europei tra cui Bulgaria, vengono da Laveno e dal nord della pro-vincia per Romania, Lituania, si confrontano sui problemi legati al usufruire delle nostre opportunità, uniche in provincia”. fenomeno del bullismo e ricercano nuove idee e possibili Da anni poi l’Istituto Don Milani sviluppa progetti di forte soluzioni. valenza culturale e sociale. Tra le finalità della scuola c’è Margherita Giromini la formazione integrale di studenti competenti sul piano della professionalità e allo stesso tempo maturi sia www.itgcdonmilani.va.it Università Cattaneo Ticinotransfer (rete per il trasferimento di tecnologia e del sapere della Svizzera italiana), la Camera di Commercio del Canton Ticino, la Camera di Commercio di Varese, l'Unione degli Industriali della Provincia di Varese, il centro UNIVERSITA’ Liuc di trasferimento tecnologico TTPLab, Euroimpresa di Legnano. Innovazione e Il Centro di ricerca Liuc per l'Innovazione e i Brevetti è diretto da Sara Giordani. Laureata in fisica sperimentale, varie esperienze all'estero, esperta in trasferimento di tecnologie, valutazione e valorizzazione della proprietà Brevetti industriale, sviluppo di business dall’innovazione, è co- fondatrice di TTP Lab. “Questo centro è un'esigenza del Un nuovo centro di ricerca all’Università Cattaneo territorio” spiega. “Per accrescere le competenze delle imprese serve anche una per aiutare le imprese nel mettere al riparo i risultati maggiore conoscenza degli dell’innovazione. strumenti di tutela dei diritti Per accrescere le propri e di terzi. Ci sono competenze delle difficoltà comuni nella tutela imprese serve anche l brevetto: strumento di un'idea, un processo, un una maggiore Ifondamentale per la tutela prodotto. A partire dagli conoscenza degli di una innovazione e il elementi di base: verificare strumenti di tutela dei perseguimento del proprio che un'idea sia diritti propri e di terzi. business. L'Università Carlo effettivamente nuova e che Cattaneo-Liuc crede fortemente in questo assunto, centrale non vi pendano già brevetti e diritti altrui” - ad evitare in un'economia moderna, fondata cioè sulla libera questo aiuta anche Google, con le ricerche nei database competizione delle idee e dei prodotti per i mercati più vari, brevettuali - “ma anche capire come muoversi se una nell'ambito di uno stato di diritto che regola e dirime le soluzione contiene più invenzioni distinte. Serve una controversie: e vi ha dedicato un centro di ricerca e un buona mappatura dei brevetti esistenti nel proprio settore” progetto appositi, nonché, di recente, un seminario di prosegue Giordani, “ricercare eventuali documenti approfondimento. anteriori, possibili anticipazioni dell’invenzione o disegno; “Liuc Innovazione e Brevetti” nasce nell’ambito del progetto avere una panoramica anche dei concorrenti, sia per la “RIPPI - Rete Insubrica per la Promozione della Proprietà tecnologia che per i diritti esistenti di proprietà Industriale”, cofinanziato dal Programma di Cooperazione industriale”. Transfrontaliera Italia Svizzera Esistono poi errori "fatali" tipici che possono fare di una 2007 – 2013, il cui obiettivo è richiesta di brevetto mal congegnata un vero regalo alla Liuc Innovazione e creare una rete di competenze concorrenza. Caso estremo è l'invenzione più complessa Brevetti nasce e di servizi per la promozione di quel che il problema richiede, oppure quella già nell’ambito del ed il supporto alla brevettata; o un design che ne richiama evidentemente un progetto “RIPPI - Rete valorizzazione della proprietà altro, e così via. Il campo insomma è minato, e per Insubrica per la intellettuale. È uno dei primi muovercisi in sicurezza occorre un apporto Promozione della progetti universitari italiani multidisciplinare, fatto di competenza tecnico-industriale Proprietà Industriale”. mirati a supportare imprese, ma anche legale. Le sabbie mobili del diritto non rischiano imprenditori e inventori lungo di ostacolare la stessa innovazione? tutto il processo di “Il rischio si gestisce” risponde Giordani: “il brevetto è un innovazione con servizi ad hoc, dall'idea di partenza fino lasciapassare, vale per me come per altri, si gioca con le alla conquista del mercato. Il progetto Innovazione e stesse regole. Posso brevettare la mia soluzione o scegliere Brevetti Liuc riguarda ricerca e tutela brevettuale (l'idea è altre strade, come quella del segreto industriale, in ogni innovativa? Quale strategia seguire?), analisi del marchio caso un'innovazione deve rimanere “coperta” fin quando (ha un suo carattere distintivo?), business e technology non è ben chiaro cosa fare. Si tratta di gestire le intelligence (qual è il contesto tecnologico e di mercato?), informazioni chiave: non tutto si può tutelare, ma le sostegno all’innovazione (dove trovo finanziamento? dove soluzioni che stanno alla base del mio business vanno infrastrutture di supporto?). protette. Il centro di ricerca Liuc inquadra il problema Collaborano con l’Università Cattaneo in questa iniziativa aiutando le aziende a trovare la soluzione migliore. Con il

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progetto RIPPI poi abbiamo una rete di Ricercare eventuali documenti metaforicamente la porta spalancata al professionisti in grado di fornire assistenza anteriori, possibili primo concorrente pronto a imitare un legale su deposito brevetti e trasferimento anticipazioni dell’invenzione prodotto, un'idea, un processo innovativo tecnologico. La rete poi è internazionale, che può fare la differenza tra il successo

o disegno, avere una UNIVERSITA’ non c'è solo quella insubrica”, e si sta panoramica anche dei e la stagnazione nella storia di lavorando per ampliarla. Sui mercati concorrenti, sia per la un'impresa. globali, si è spesso guardato, in fatto di tecnologia che per i diritti Sono stati presentati casi di società brevetti e dintorni, con una certa ostilità alla rivoltesi a Liuc Innovazione e Brevetti, tra Cina: ma anche qui le cose stanno esistenti di proprietà cui quello di Marel sas, che ha dato vita cambiando. “Il governo cinese si sta industriale. al progetto SonoIo, basato sulla muovendo con impegno per la tutela del tecnologia Rfid (Radio Frequency copyright” dice Giordani. Identification). Lo studio di fattibilità è stato eseguito dal Il seminario tenutosi lo scorso 2 febbraio alla Liuc ha visto Lab#ID, il Laboratorio sulla tecnologia Rfid dell’Università l'intervento della dottoressa Giordani sui temi sopra citati, Cattaneo stessa, che ha offerto all’azienda anche supporto accompagnato da quelli di docenti, imprenditori, avvocati e al business e al posizionamento sul mercato. “Registrato il professionisti che presentavano analisi dello “stato dell'arte” marchio - racconta Marco Filippini - Liuc Innovazione e e case history aziendali. Lo scopo era analizzare i pregi Brevetti ci ha supportato nella tutela della nostra invenzione del brevetto in quanto strumento di tutela, e avvertire dei rispetto a una possibile presentazione all’esterno del rischi insiti nel mancato ricorso ad esso. Sulla necessità di progetto stesso”. proteggere il frutto delle proprie ricerche e di un lavoro L'avvocato Fabio Boscariol De Roberto dello Studio spesso lungo e costoso è intervenuta Raffaella Manzini, Notarbartolo&Gervasi ha illustrato invece un caso di tutela professore associato di Innovazione e Marketing presso la del design: una nota azienda, un nuovo prodotto da Facoltà di Ingegneria della Liuc: il rischio è di lasciare lanciare e un'accusa di contraffazione da controbattere. Alla fine ci si deve sempre confrontare con ciò che c’è sul mercato, l'“arena competitiva”. E l'insidia è dietro l'angolo: dal giudice si finisce anche per meri dettagli identici rispetto ad applicazioni ben più complesse. Claudio Bonassi (MR&D S.p.A) ha invece richiamato il caso di una partnership con una società finita come peggio non poteva, con il prodotto poi realizzato pressoché identico da un'altra grossa compagnia, senza potersi rivalere per la mancata tutela del design. E ancora, al contrario, un caso di modifica "in corso d'opera" di una macchina che conteneva tecnologia brevettata da un partner straniero, e che ha visto bloccare i pezzi già in produzione. Ammonimenti che danno l'idea dei rischi connessi a una gestione meno Disegno di brevetto di un ventaglio mosso da che accorta della proprietà un meccanismo, 1830 intellettuale e industriale. Stefano Dadamo

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 35 VITA ASSOCIATIVA VITA

Vita associativa Michele Graglia: “Il Paese reale è migliore di quello che sembra”. Il messaggio del Presidente dell’Unione Industriali varesina: “La nostra provincia può rappresentare un modello di sviluppo per un’Italia alle prese con una sensazione di immobilismo”.

rima una constatazione generale: Non c’è solo pronunciate durante la tradizionale P “Nonostante il clima surreale nel quale un’Italia ferma. conferenza stampa di inizio anno sembriamo piombare ogni giorno leggendo i C’è anche altro. dell’Unione degli Industriali della Provincia giornali, bisogna fare i conti con la realtà. Che di Varese, dal Presidente Michele Graglia. non è solo quella di un Paese fermo. Limitarsi a L’incontro con i giornalisti è partito questa visione sarebbe ingiusto e fuorviante. C’è anche dall’analisi della situazione economica locale, altro in Italia. Soprattutto è la provincia di Varese ad attraverso l’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi essere altro”. Poi la proposta a tutti gli attori politici: dell’Unione Industriali relativa all’ultimo trimestre del “Serve una stagione costituente. Il Paese ha bisogno di 2010. La fotografia che ne è emersa è quella di regole istituzionali nuove. Paletti precisi in grado di farci un’industria varesina in leggero miglioramento. A uscire da uno stallo nel quale non sono nemmeno più dimostrarlo l’aumento dei consumi elettrici tra le Pmi condivisi dalle parti in gioco i valori minimi di manifatturiere cresciuto del 3,5% rispetto al 2009. Un convivenza civile e politica”. Queste le parole recupero, quello sul fronte dei livelli produttivi, che però

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rimane frammentato. Anche all’interno dei attraverso un’offerta di corsi singoli settori. Non c’è ancora una crescita Gli esempi virtuosi della capaci di adeguarsi alle generale ed omogenea. Uno scenario che, con realtà varesina: Malpensa in esigenze pratiche del sistema ogni probabilità, verrà confermato anche per i grado di rinascere da sola, il produttivo. Tema a cui si lega VITA ASSOCIATIVA VITA primi mesi del 2011. Il 72% delle imprese mondo della scuola e della quello della valorizzazione industriali varesine, infatti, si attende per questo formazione in dell’istruzione tecnica che inizio anno un mantenimento degli attuali livelli trasformazione, la l’Unione Industriali intende produttivi. Buone notizie arrivano, invece, dai concretezza nelle relazioni perseguire in maniera concreta mercati esteri dove nei primi nove mesi del industriali. anche attraverso la 2010 (ultimo dato disponibile), si è registrato un partecipazione di incremento dell’export varesino pari al 9,7%. rappresentanti del mondo delle La risalita, però, avverte Michele Graglia, “rimane imprese ai Comitati Tecnico Scientifici (CTS) delle debole e non si traduce in un’evoluzione del mercato scuole, gli organi consultivi introdotti con l’ultimo occupazionale”. Dato confermato dai numeri provinciali riordino. “Un’occasione da non perdere - ha spiegato riguardanti la Cassa Integrazione che se, da un lato, Michele Graglia - per dar vita a un circolo virtuoso in diminuisce per le ore di “Ordinaria” con il -49% del grado di creare una sorta di federalismo della 2010 sul 2009, dall’altro registra incrementi nella formazione e di crescita dal basso del sistema “Straordinaria” (+158%) e per le ore concesse in deroga dell’istruzione grazie alla quale le scuole più brave (+51%). possano formare meglio i giovani per il futuro”. “La fotografia dell’industria della nostra provincia è 4. “L’attrattività”, la capacità di portare sul territorio dunque coerente con il clima di incertezza che gli investimenti esteri. Fronte in cui Varese riesce a contraddistingue l’economia nazionale”. L’andamento emergere come una delle economie provinciali della dei cambi, la sostenibilità finanziaria di alcuni Stati Lombardia più performanti. Lo dimostrano le 78 europei, l’indebitamento pubblico italiano, l’aumento dei imprese manifatturiere del territorio nel cui capitale prezzi delle materie prime che oggi costano il 40% in sono presenti gruppi stranieri, che danno lavoro a più di un anno fa: tutti fattori che rappresentano continui 16.350 addetti. Uno dei dati più alti in regione. colpi di freno. Risultato, per Michele Graglia: “È come 5. “La capacità di visione”, in grado di scardinare i essere alle prese con uno scenario di crisi perenne. Con vecchi schemi mentali la conseguenza di una crescente sensazione di e di impostare immobilismo, la sensazione che nulla stia cambiando e politiche condivise di Poi ancora: la capacità di che nulla possa cambiare in ogni aspetto della vita del sviluppo. Su questo attrarre investimenti Paese”. fronte l’auspicio del esteri, il progetto “Varese Ma per il Presidente dell’Unione Industriali, non c’è solo Presidente Graglia è 2020” del Tavolo di un’Italia ferma. C’è anche altro. Soprattutto è altro la che “si riesca a concertazione provinciale. provincia di Varese, che è “in grado di proporre un sviluppare il progetto nuovo modello di sviluppo con esempi concreti”. Una “Varese 2020” che realtà, l’ha descritta Michele Graglia, “fatta di singole sta portando avanti il Tavolo di concertazione storie che non riescono a far notizia, ma che messe provinciale. Con un obiettivo: utilizzare il patrimonio di insieme raccontano la capacità di reazione di un conoscenze rappresentato dalle due Università del territorio”. Con quali risultati? territorio (Università Carlo Cattaneo-LIUC e Università 1 . “L’orgoglio di fare da soli” rappresentato da dell’Insubria) per delineare lungo un orizzonte Malpensa, che nel 2010 ha sorpassato per la prima temporale decennale, i possibili percorsi di evoluzione volta il numero delle destinazioni extraeuropee servite socio-economica del Varesotto. nel 2007 prima del dehubbing di Alitalia. Da Varese, insomma, arrivano secondo Michele 2. “La concretezza” che la provincia sa esprimere nelle Graglia, “esempi di piccoli e grandi successi che relazioni industriali, prova ne siano i 55 accordi a livello compongono una realtà mediaticamente forse noiosa, di contrattazione aziendale firmati nelle imprese che non fa notizia, incapace di conquistare le prime associate all’Unione Industriali negli ultimi due anni con pagine, ma in grado di spiegare ciò che accade i sindacati. Cgil compresa. intorno a noi”. Come dire: “Gli esempi che abbiamo 3. “La conoscenza trasformata in fattore di sviluppo”, proposto possono rappresentare altrettanti grimaldelli testimoniata dalla capacità dell’Università Carlo per uscire dalla situazione di immobilismo in cui si sta Cattaneo – LIUC di essere una “company academy” in incuneando il Paese”. grado di trasferire il sapere accademico alle imprese Davide Cionfrini

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 37 Vita associativa er passione, per amore della propria professione, Pma non solo. “Se è necessario che gli studenti sappiano che cosa significhi lavorare in un’industria, chi se non i professori devono essere i primi a VITA ASSOCIATIVA VITA “Torniamo sui rimettersi in gioco partecipando a corsi di aggiornamento che Le lezioni saranno banchi per i coinvolgano direttamente tenute dai professori gli esponenti del sistema dell’Università Carlo manifatturiero locale?” Cattaneo – LIUC e dal nostri studenti” Come dire: c’è anche personale delle senso di responsabilità imprese del Distretto. Le testimonianze dei professori degli istituti tecnici dietro la scelta di 34 che partecipano al un corso di aggiornamento docenti degli istituti tecnici della provincia di tornare sui banchi dell’Università. A organizzato da Distretto Aerospaziale Lombardo, parlare è Angelo Di Napoli, insegnante tecnico del Confindustria Lombardia e Ufficio Scolastico laboratorio di informatica dell’ISIS Geymonat di Regionale, tramite l’Università LIUC. Tradate. Una delle 5 scuole del territorio che hanno aderito all’iniziativa del Master Helicopter & Airplane organizzato dall’Università Carlo Cattaneo - LIUC sulla base di un protocollo firmato dal Distretto Aerospaziale Lombardo, Confindustria Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale. Obiettivo dell’iniziativa: diffondere tra il corpo docente delle scuole superiori a indirizzo aeronautico, meccanico ed elettronico una maggiore e aggiornata conoscenza delle tematiche aziendali del settore, per favorire una ricaduta didattica a beneficio degli studenti. Arrivare, in pratica, alle menti dei giovani, innovando l’offerta formativa delle scuole e personalizzando i programmi di studio. All’istituto tradatese bisogna aggiungere l’ISIS Newton di Varese, I docenti delle superiori alla Liuc l’ISIS Dalla Chiesa di Sesto Calende, l’ISIS Volontè di Luino e l’ISIS Ponti di Gallarate. A quest’ultima scuola appartiene Dante Capoccia, docente di costruzioni aeronautiche: “Di fronte alle carenze strutturali e di mezzi della scuola dobbiamo concentrarci su poche ed essenziali priorità, su una selezione di conoscenze fondamentali da impartire ai ragazzi. È in quest’ottica che questo corso rappresenta per noi un’opportunità”. A tenere le lezioni del corso di

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aggiornamento per i professori delle scuole superiori varesina, agli gli istituti tecnici della regione che del territorio saranno i professori dell’Università LIUC e abbiano specializzazioni inerenti al settore. Con uno il personale delle imprese del Distretto Aerospaziale sguardo che va al di là del semplice aggiornamento dei Lombardo. Le tematiche che verranno trattate in aula professori. “Con questo protocollo d’intesa firmato VITA ASSOCIATIVA VITA saranno quelle relative ai principi di management e insieme all’Ufficio Scolastico Regionale e a gestione delle risorse umane, alla gestione Confindustria Lombardia, e con questo della produzione e alle cosiddette 30 i docenti coinvolti primo corso studiato per i docenti - ha technicality per la gestione del settore nell’iniziativa partita spiegato il Presidente del Distretto aeronautico. Teoria che si affiancherà alla Aerospaziale Lombardo, Giuseppe Orsi - prova sul campo. Alle lezioni già partite si in provincia di Varese speriamo di poter introdurre nei alterneranno, infatti, nelle prossime con l’obiettivo di programmi degli istituti coinvolti materie, settimane, anche una serie di visite estendersi a tutta la contenuti ed esperienze in grado di aziendali. In totale si tratterà di un percorso regione. avvicinare il mondo della scuola alle di 15 mezze giornate di 4 ore ciascuna. materie più strettamente aziendali. Il “Tra il corpo docente della scuola - racconta Distretto, su questo, è disposto a Antonio Perucci, professore di elettrotecnica dell’ISIS spendersi in prima persona anche attraverso la Ponti di Gallarate - c’è una voglia crescente di partecipazione con propri rappresentanti all’interno dei confrontarsi sul piano pratico con le esigenze reali Comitati Tecnico Scientifici (CTS) delle singole scuole, delle aziende, di crescere e arricchirsi introdotti dalla recente ‘Riforma Gelmini’. Organi professionalmente. La stragrande maggioranza dei consultivi dalle grandi potenzialità, di cui possono far professori non vive il proprio lavoro limitandolo alle parte, oltre ai dirigenti scolastici e ai professori, anche sole ore di lezione in aula”. La sfida quotidiana è di gli imprenditori in rappresentanza del sistema imparare scendendo dalla cattedra, uscire dai muri produttivo locale”. della scuola e per aprirsi al mondo delle imprese. Davide Cionfrini Un’opportunità che il Distretto Aerospaziale Lombardo vuole estendere, partendo da questa prima esperienza www.ggi.univa.va.it

AL VIA LE ASSEMBLEE DEI GRUPPI MERCEOLOGICI DELL’UNIONE INDUSTRIALI

Si parte giovedì 7 aprile con le imprese meccaniche, siderurgiche, metallurgiche e del comparto fonderie. Si chiude mercoledì 20 aprile con le attività produttive del settore Tessile-Abbigliamento. Tornano le assemblee dei Gruppi merceologici che compongono la compagine associativa dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Un’occasione, come ogni anno, per fare il punto sulla situazione economica nelle varie realtà manifatturiere della provincia e per affrontare argomenti di stretta attualità per le imprese attraverso il contributo di professori universitari, rappresentanti nazionali del Sistema Confindustria, manager di importanti multinazionali, consulenti aziendali. A volte singolarmente, a volte con assemblee congiunte che riuniranno diversi settori, anche non strettamente legati fra loro, i vari Gruppi daranno vita ad aprile a momenti tra i più importanti all’interno della vita associativa, in preparazione dell’Assemblea Generale dell’Unione Industriali, in calendario per fine maggio. A dare il via al ciclo di assise sarà dunque il settore metalmeccanico che raccoglierà le imprese a Ville Ponti per parlare di “Contrattazione collettiva e la sfida della competitività”, con gli interventi di Pier Luigi Ceccardi e Roberto Santarelli, rispettivamente Presidente e Direttore di Federmeccanica. Poi si riuniranno via via tutti gli altri Gruppi. Con al centro le tematiche dell’organizzazione aziendale, dei mercati esteri, dell’information and communication technologies. Solo per fare qualche esempio. Nei prossimi giorni sarà disponibile su www.univa.va.it, il calendario completo degli appuntamenti.

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 39 Nel cuore della città giardino. A Varese, dalla prestigiosa ristrutturazione di una meravigliosa villa in stile Liberty, a pochi passi dal centro storico e dalla zona pedonale, apre Hotel di Varese. Un ambiente accogliente ed esclusivo, ricco di identità e tradizione, unico nella sua elegante raffinatezza. Hotel di Varese, nel cuore della nostra città. Via Como, 12 - 21100 Varese (Italy) - T. +39 0332 237559 - F. +39 0332 234440 www.hoteldivarese.com Vita associativa

SICES, 50 ANNI DI IMPIANTISTICA

Fondata cinquant’anni or sono a Lonate Ceppino - come scrive Gianni Spartà nel volume celebrativo della ricorrenza - da “tre bravi tecnici, Francesco Ribolla. Tarcisio ASSOCIATIVA VITA Saporiti, Dino Zaroli, che nella cartiera Vita Mayer di Cairate avevano imparato l’arte metalmeccanica e in uno stabilimento petrolchimico dei Rovelli a Solbiate Olona si erano impadroniti di un mestiere nuovo, certi di metterlo a profitto prima e poi con un’iniziativa autonoma”, da allora la Sices ha operato con successo nei settori Estrazione/Trattamento Olio e Gas, Petrolchimico, Chimico, Recupero e Produzione Energia, Farmaceutico ed industriale in genere, specializzandosi nella Tarcisio Saporiti realizzazione chiavi in mano - progettazione, costruzione, montaggio e manutenzione - di apparecchiature e impianti. Partendo dal primo nucleo lonatese, Sices ha dato luogo nel tempo ad altre unità produttive in Italia e all’estero. Da ultimo, ha acquisito due storiche aziende di Legnano del settore Caldaie: la Pensotti (fondata nel 1881) e la Idrotermici (fondata nel 1932). Nella prefazione al volume, così annota Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria: “Sices appartiene al novero di quelle imprese che Mediobanca definisce del ‘quarto capitalismo’ o ‘multinazionali tascabili’: imprese italiane di medie dimensioni, che esportano oltre 60% del fatturato, concentrate nella produzione di beni per la persona e per la casa, oltre che in macchinari e meccanica. Sono il famoso Made in Italy, apprezzato ovunque: 4.000 imprese medie, più altre 600 medio-grandi. Gestione e proprietà sono a carattere familiare. I rapporti col mercato dei capitali sono ridotti al minimo, bastando l'autofinanziamento. Hanno generalmente un indebitamento finanziario inferiore al patrimonio e, per crescita e redditività, hanno surclassato le grandi imprese italiane e tengono in piedi il nostro export.” Tali imprese sono accomunate da alcuni elementi caratteristici: la capacità di inventarsi sempre nuovi prodotti e di inserirsi dunque in nuovi business, il coraggio di uscire dai confini del mercato locale o nazionale, l’eccellenza del prodotto e la qualità del servizio di assistenza, l’orgoglio di appartenenza all’impresa, la valorizzazione delle competenze di cui sono portatori i collaboratori, la sapienza nel fare i passi a misura delle proprie gambe senza peraltro escludere il coraggio di fare investimenti importanti, l’affiatamento tra i soci, l’essere riusciti, questi ultimi, ad accompagnare l’azienda attraverso la fase sempre delicata del passaggio generazionale. Assemblaggio serpentine per radianti forni Oggi il gruppo Sices è guidato da Alberto Ribolla, petrolchimici - Lonate Ceppino, 1972 Ottavio Saporiti, Fabrizio Zaroli. (ML)

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 41 Vita associativa

Il Cav. Giannino Landoni MECA, 50+25

Meca Spa, impresa di Fagnano Olona produttrice di macchine trapuntatrici automatiche

VITA ASSOCIATIVA VITA ha compiuto 50 anni. Fondata a Cassano Magnago nel 1961 per volontà dei soci Cagnoni Luoni Cesare e Giannino Landoni, il prototipo della prima macchina viene progettato dallo stesso Landoni. Si organizza una piccola officina artigianale da cui nasce la prima fabbrica nazionale di macchine trapuntatrici multiaghi. Negli anni ‘70, dopo tutta l’Europa Occidentale e Orientale, la Meca conquista Giappone, America e Cina dove si crea la base per il successo degli anni ‘80. Nel 1979, contro lo scetticismo di tutta la concorrenza, Meca presenta al mondo la prima trapuntatrice a comando elettronico. Questa rivoluzionaria innovazione segna un grande successo di vendite e ne decreta la leadership. E’ in questi anni che Meca conquista l’URSS; concludendo a Mosca un importante contratto per la produzione di macchine trapuntatrici. Nel 1988 la famiglia Landoni acquista il 100% del capitale e trasforma la società in Spa per meglio affrontare gli anni ’90, nei quali viene ampliato lo stabilimento con la costruzione di un nuovo capannone. Prosegue frattanto intensamente l’attività di ricerca e innovazione tecnologica. La Meca è titolare oggi di oltre 50 brevetti internazionali ed esporta in più di 60 Paesi. I festeggiamenti del 50^ anniversario si sono tenuti con una cena di gala, servita a dipendenti e vari ospiti all’interno dei capannoni aziendali, nel corso della quale è stato passato simbolicamente il testimone dal padre Giannino Landoni al figlio Alberto, che è in azienda da 25 anni. Il Cavalier Giannino, prima di fondare la propria impresa, ha maturato un’esperienza di 25 anni come lavoratore dipendente, esperienza conclusasi alla Pomini di Castellanza. In totale, dunque, 75 Giannino e Alberto Landoni attorniati rispettivamente anni di lavoro. Su 88 dai più anziani e più giovani collaboratori di Meca di età anagrafica. (ML).

42 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 LIUC

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GS01011A Territorio tudenti dotati di tesserino magnetico. S Presenze alle lezioni rilevate con un palmare. Registro elettronico con assenze, argomenti trattati,

TERRITORIO Lavagne luminose interrogazioni, voti delle verifiche. Lavagne interattive multimediali al posto e registri digitali delle tradizionali tavole nere con gessetti bianchi. Scrutinio elettronico e pagelle stampate dal pc. Le novità della tecnologia sono entrate ormai in molti istituti scolastici, come testimonia, a puro titolo di esempio, fra i tanti, il liceo Grassi di Saronno, nato nei mesi successivi alla seconda guerra mondiale come scuola comunale. Pur di avere questa possibilità, le famiglie interessate formarono un “Comitato promotore” sostenuto dalle banche, dagli imprenditori, dai commercianti e da tutti coloro che in modo lungimirante vedevano questa scuola come una grande opportunità per il territorio. Nel 1959 diventò Liceo Statale e nel 1961 fu intitolato a G.B.Grassi, il noto scienziato di Rovellasca. Cambiamenti strutturali e didattici in tutti questi anni ce ne sono stati molti. La digitalizzazione è uno di questi. ne parliamo con la preside Giovanna Pisano. “L’anno scorso - ci spiega - il Consiglio di Istituto ha deliberato la Le tecnologie informatiche sono entrate partecipazione a un progetto nazionale prepotentemente e investono ormai tutti gli finalizzato a facilitare e sveltire il lavoro delle segreterie e dei docenti. aspetti salienti della vita scolastica. Un Attualmente, tramite un palmare, un esempio: il liceo Grassi di Saronno. collaboratore scolastico (ndr: una volta si chiamavano bidelli) rileva in ogni classe le presenze quotidiane. I ragazzi sono dotati di un tesserino con banda magnetica che utilizzano in caso di ritardo o uscita anticipata, previa, ovviamente, l’autorizzazione dalla dirigenza. Inoltre abbiamo adottato lo scrutinio elettronico che permette di riportare i voti direttamente sul pc in dotazione ai professori, rispettando la privacy di ognuno. Le pagelle si possono poi stampare direttamente e questo

Gli studenti dotati di tesserino magnetico. Le presenze alle lezioni rilevate con un palmare.

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elimina anche eventuali errori di trascrizione. Registro elettronico con interattiva multimediale ed è una A livello sperimentale c’è l’opportunità, da assenze, argomenti bellissima cosa. I ragazzi ne sono parte degli insegnanti, di aderire al “registro trattati, interrogazioni, entusiasti. Peccato elettronico” personale dove ogni docente che costino ancora

voti delle verifiche. TERRITORIO riporta quotidianamente i voti delle verifiche, le molto ma questo è interrogazioni, le il futuro. Nel Lavagne interattive assenze e gli argomenti trattati. nostro liceo sono attivi laboratori multimediali al posto Ogni genitore è fornito di di fisica, due di informatica, delle tradizionali password personale e può chimica, biologia e un laboratorio tavole nere con seguire l’iter del proprio figlio multimediale. Un altro lo stiamo ed essere aggiornato nella allestendo. Abbiamo istituito lo Giovanna Pisano gessetti bianchi. massima trasparenza. E’ in sportello Help per tutti gli studenti sostanza un dialogo quotidiano in difficoltà e per potenziare l’apprendimento in tra famiglia e scuola”. preparazione degli esami di stato. Ma non solo recuperi! Dopo secoli la lavagna tradizionale è stata messa in Per gli studenti più motivati c’è lo sportello Help per le pensione? eccellenze, pensato per approfondire le discipline “Magari! Per ora solo tre classi si sono dotate di lavagna scientifiche e mettersi alla prova partecipando alle

Le tecnologie RFId utilizzabili nelle scuole Luca Mari

Quali prospettive di ulteriore automazione informatica possono offrire, alle scuole, le tecnologie RFId, quelle cioè che consentono l'identificazione di persone e cose attraverso le radiofrequenze? Ecco l'opinione del prof. Luca Mari, direttore del Laboratorio RFId dell'Università Carlo Cattaneo - LIUC.

Una delle nuove frontiere tecnologiche è l'Internet delle cose (Internet of things): se quella che negli ultimi 20 anni è diventata la rete per antonomasia. Essa ha avuto finora il limite di trattare dati generati da esseri umani, cosa succederebbe se Internet (la consideriamo già, con buona ragione, come un'entità individuale, dotata di una certa autonomia...) fosse in grado di acquisire automaticamente dati dal mondo fisico? Oppure, dall'altro punto di vista: cosa succederebbe se gli oggetti del mondo fisico, le "cose" appunto, fossero in grado di comunicare autonomamente alla rete dati circa la loro esistenza individuale e la loro ubicazione, insieme magari a dati sul loro ambiente circostante (luminosità, temperatura, ...)? E' questa la direzione, dagli scenari ancora tutti da scoprire, che possiamo aspettarci per l'evoluzione dei sistemi noti come di identificazione in radiofrequenza (RFId): sistemi che, in pratica, consentono di leggere mediante onde radio i dati codificati su "etichette elettroniche" (a volte si usa a proposito il termine inglese tag) applicate a oggetti.Quali "cose" potrebbero essere etichettate, e rese quindi identificabili automaticamente, in una scuola, e per offrire quali servizi o risolvere quali problemi? Certamente si potrebbero associare tag alle persone (assegnando loro un badge, naturalmente; almeno per ora non pare proprio una buona idea introdurre tag sottocutanei, un'opzione per altro già oggetto di sperimentazione...), per esempio, per identificarne la presenza (con orari di ingresso e uscita dalle varie aule), ed eventualmente localizzarle, automaticamente. Ma in una scuola ci sono anche oggetti come i libri della biblioteca, le attrezzature dei laboratori e delle mense,.. Etichettando gli oggetti di un certo valore, si potrebbe perciò realizzare un opportuno sistema di asset management. Ove siano presenti, i distributori automatici di bevande potrebbero essere dotati di sistemi di gestione di micro-pagamento (attraverso "borsellini elettronici", inseriti in badge oppure anche direttamente nei cellulari). In una prospettiva più orientata alle infrastrutture, si potrebbero applicare tag ai componenti critici dei vari impianti, per esempio al fine di mantenere, e poter certificare, la storia della loro manutenzione. E si potrebbe proseguire, per esempio a proposito di edilizia scolastica (non sarebbe una buona idea introdurre nei muri dei tag muniti di sensori per rilevare problemi strutturali e cercare di anticiparne gli effetti?). Ampliando poi l'orizzonte, e riconoscendo che la scuola è un elemento di un complesso e articolato sistema di servizi sociali, l'Internet delle cose potrebbe contribuire a ottimizzare l'impiego dei mezzi di trasporto pubblico. E poi... sto certamente anticipando i tempi: l'esperienza del nostro laboratorio ci ha insegnato che le tecnologie sono più o meno già disponibili, e i limiti sono solo le risorse disponibili e la creatività. Luca Mari http://labid.liuc.it

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 45 Territorio TERRITORIO

Olimpiadi di matematica, fisica, scienza e chimica. Scrutinio elettronico Le imprese consigliano un’istruzione Direi che non ci manca quasi nulla: se solo avessimo e pagelle stampate più tecnica finalizzata al mercato del più soldi, potremmo completare altri progetti”. lavoro. La preparazione dello Le novità riguardano però anche la didattica? dal pc, senza più scientifico è adeguata? “La tipologia del nuovo ordinamento è strutturata in errori manuali. “Sicuramente sì. Lo scientifico, modo da dare una formazione completa e, accanto soprattutto oggi, fornisce l’autonomia alle materie umanistiche, ci sono quelle scientifiche necessaria per affrontare qualunque che permettono un inserimento nel mondo del lavoro con scelta futura perché in possesso degli strumenti per farlo. una forma mentis che li guiderà proficuamente in qualsiasi Da quest’anno al Grassi, c’è l’indirizzo/opzione di settore. In questo liceo, ormai da diversi anni, al 4° anno Scienze Applicate che consiste nell’abolizione del latino vengono proposti degli stage estivi da svolgere in aziende o sostituito con ore di informatica e scienze naturali. in realtà universitarie dove partecipano in modo attivo e Mancherà, nel triennio, anche un’ora di filosofia sulle tre consapevole imparando e valutando la prospettiva abituali.Ciò non toglie nulla alla cultura lavorativa del loro futuro. L’adesione è alta e vi aderisce umanistico/letteraria. E’ solo un’opportunità diversa”. circa l’80% dei ragazzi”. Maria Grazia Gasparini TERRITORIO

Territorio LaLa cura?cura? SiamoSiamo noinoi

Non esistono controindicazioni e, meno che meno, il rischio di sovradosaggio, ma occorre qualche precauzione d'uso. Tenere a portata di bambino. Vi spieghiamo dosi, modi e tempi di quello che è il principio attivo che centinaia di volontari “somministrano” ai piccoli pazienti negli ospedali varesini: il sorriso. obbiamo cominciare a curare il paziente come L'impegno e la passione oltre che all'ospedale del “Dcuriamo la malattia”. E' una delle celebri frasi che le persone dedicano Ponte di Varese. La del Patch Adams interpretato da Robin Williams, che risposta del territorio è usiamo come premessa d'obbligo per iniziare il viaggio gratuitamente vale come positiva, in termini di nel mondo varesino del volontariato in ospedale dedicato una vera cura medica. numero e di attività, e ai bambini. non irrilevante, in termini Esiste nell'opinione comune una visione distorta di simpatia, come conferma l'accoglienza del progetto dell'attività svolta nei confronti dei degenti più piccoli, del Ponte del Sorriso, che proprio da qui prende vita. come si trattasse di un - seppur lodevole e apprezzabile! In cosa consiste il Comitato? Quella varesina è - “qualcosa in più”. Niente di più lontano dal vero: un'associazione costituita nel '92, per migliorare l'impegno e la passione che quasi quattrocento persone - l'assistenza sanitaria e dedicarsi specificamente ai solo per citare i numeri del varesino Comitato per la pazienti under 18 ricoverati negli ospedali della nostra Tutela del Bambino in Ospedale - dedicano provincia e ai neonati della terapia intensiva del Ponte, spontaneamente, e gratuitamente, a questo scopo, ha il per un totale di 10 mila bambini all'anno tra day valore di una vera e propria cura medica. hospital e degenze. Per 365 giorni all'anno, tramite i A raccontarcelo è Emanuela Crivellaro, presidente del suoi volontari, CTBO, che ci guida alla scoperta di un mondo di opportunamente e esperienze ed emozioni. L'idea nasce, infatti, da una continuamente formati, si Il CTBO, da una semplice intuizione personale, con la collaborazione di occupa degli ammalati - in semplice intuizione alla cinque mamme-amiche, e si sviluppa, poi, fino arrivare maniera diversa a seconda realtà di oggi: a Busto ad essere la consistente realtà di oggi, presente nelle che siano neonati, bambini A., Cittiglio, Tradate, pediatrie di Busto Arsizio, Cittiglio, Tradate, Saronno, o adolescenti, senza Saronno e Varese.

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 47 Territorio

considerarli adulti in miniatura! - di Garantire a bambini e Devono sorridere e far sorridere, senza accogliere e sostenere le famiglie, dai familiari un bene diventare ridicoli. Occorre sensibilità ed genitori ai fratellini e - aspetto questo non prezioso: la normalità. esperienza.” di poco conto - di rendere l'ambiente a I volontari sono persone di tutti i tipi, TERRITORIO misura di bambino. Chiunque abbia vissuto il ricovero di prevalentemente donne, ma non solo, dai 18 agli 81 un bimbo, al di là della durata o della gravità della anni, che hanno alle spalle spesso un'esperienza diretta o malattia, sa bene come tutte queste attenzioni siano una predisposizione, ma soprattutto tanta voglia di fare. importanti quanto la stessa terapia medica. Persone che seguono percorsi formativi mirati a seconda Una presenza discreta e sorridente, interventi mirati e dell'ambito di intervento: ad esempio per la terapia creativi a seconda dei casi, attività di gioco - anche in intensiva neonatale, dove il confine tra la vita e la morte collaborazione con altre realtà come I colori del Sorriso non potrebbe essere più sottile, occorre una preparazione onlus, un gruppo di clown volontari -, insegnanti anche psicologica ad hoc. Differente quella per affrontare specializzati per offrire ai più grandi la possibilità di i problemi degli adolescenti, tra cui, per citarne uno ben continuare il percorso scolastico, sono solo alcune delle noto, l'anoressia. iniziative realizzate. Con un'attenzione particolare ai Ai bambini servono “buoni pensieri” per elaborare il nuclei più bisognosi e alla necessità di sensibilizzare tutto vissuto: la possibilità di sostituire nella memoria qualcosa il territorio promuovendo convegni, incontri, di positivo, come il semplice regalo di un clown, alla pubblicazioni. negatività della malattia, è il metodo per superare Lo scopo è quello di garantire ai bambini un bene l'esperienza. Un bambino protetto, sicuro e sereno - e prezioso: la normalità. Stesso obiettivo per le famiglie, anche un adulto, come possiamo facilmente verificare - altrimenti, sole in un percorso, che soprattutto nel caso guarisce più in fretta. della neonatologia o di malattie importanti, sono Pertanto, il compito dei volontari, sempre in impreparate ad affrontare collaborazione con i medici e il personale sanitario, è l'esperienza e rischiano valorizzare le risorse dei più piccoli, accompagnandoli Crivellaro: “Il valore facilmente di andare nel nel percorso di guarigione o - inutile nascondere che di far sorridere, senza panico. Famiglie che spesso anche questo succeda - verso la morte, con la maggiore diventare ridicoli”. hanno bisogno serenità possibile. semplicemente di potersi E in cambio?, verrebbe da chiedere. “Riceviamo molto aprire e sfogare. più di quello che diamo” continua la presidente del “Noi ci occupiamo della parte sana del bambino, che Comitato, raccontando la recente esperienza di un deve rimanere così: sana e attiva.” spiega Crivellaro. “Ai bambino appena uscito dal genitori offriamo vicinanza. I volontari possono fare coma farmacologico che molto, perché pur coinvolti, possono garantire un certo riesce comunque a sorridere a E in cambio? distacco ed equilibrio. E, inoltre, speranza e positività. dimostrazione di come i “Riceviamo molto più bambini “non smettano mai di di quello che diamo”. giocare e non perdano la Il volontariato: risorsa per se' e per gli altri voglia di crescere e vivere”. Ma il Comitato varesino non è l'unica realtà di tutela per i Un suggerimento di lettura perfetto bimbi “ospedalizzati”, seppure la più grande. Al reparto nell'anno del volontariato. Il tema è di pediatria dell'ospedale di Gallarate opera la ricco e il mondo cui si riferisce V.A.M.I.O, Volontari Assistenza Minori in Ospedale, con complesso ed estremamente variegato. una trentina di volontarie attive (www.vamio.org). La L'analisi è a tutto tondo: dalle modalità Fondazione Giacomo Ascoli di Varese e la Fondazione di intervento alle motivazioni, a Bianca Garavaglia di Busto Arsizio (www.abianca.it), testimonianze reali. Inevitabile nate per offrire un contributo alla lotta contro tumori e ricavarne un giudizio etico: il livello leucemie infantili, sostengono iniziative dedicate ai morale di una società si misura anche bambini negli ospedali stessi. Inoltre, varie associazioni in base al suo confrontarsi con legate a malattie specialistiche si rivolgono anche al quest'ambito. mondo dei bambini, come, solo per fare un esempio, Scritto da Rossella Semplici, psicologa clinica e scrittrice e l'Associazione Diabetici varesini. Quirino Quisi, psichiatra e ricercatore LIUC, è pubblicato Silvia Giovannini da Ed.Paoline.

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nel marzo dello scorso Terapia intensiva anno e trasformeranno prenatale: la prima in Non solo sorrisi entro il 2013 il vecchio Italia e tra le poche al ospedale del Ponte nel

mondo concepita a TERRITORIO Due esempi concreti di come l'amore per i bambini e cosiddetto Ponte del camerette. l'attenzione alle loro esigenze diventi concreto: il Sorriso: una struttura completamente rinnovata nuovo polo materno-infantile e, al suo interno, il day con un vero e proprio Pronto Soccorso pediatrico, hospital pediatrico, con il non plus ultra dell'hitech. Neuropsichiatria Infantile, Chirurgia e Urologia ad hoc, Rianimazione pediatrica... La Terapia IL PONTE DELLA SIMPATIA intensiva prenatale, ad Il fermento intorno al progetto è sorprendente e esempio, sarà la prima palpabile. Sorprendente perché, seppure il progetto sia in Italia e tra le poche di quelli fondamentali per tutta la collettività, è al mondo ad essere comunque raro che si riscontri un fervore spontaneo di concepita a camerette: iniziative per sostenerlo. una scelta che risponde Stiamo parlando de Il alla valorizzazione Ponte del Sorriso, l'idea di massima della offrire a Varese una Il Ponte del Sorriso: vicinanza mamma- struttura sanitaria a misura una struttura sanitaria bambino. di mamma e di bambino: a misura di mamma e La struttura conta sullo con tutto quello che sapere di bambino. stanziamento di fondi scientifico e architettura di regionali e nazionali, settore (le firme sono quelle del Meyer di Firenze) insufficienti però a possono offrire e l'aggiunta di una sensibilità nuova che coprire la qualità di un tiene conto, in primis, delle esigenze del bambino e progetto così della famiglia. ambizioso. Per questo è L'obiettivo è quello di realizzare un ambiente nata la Fondazione accogliente, a cominciare dalle pareti delle stanze per Ponte del Sorriso onlus, arrivare agli arredi, dotato di tutte le apparecchiature la cui mission è la sanitarie più all'avanguardia, ma anche di aree per il raccolta di fondi per la gioco. Con attenzione ai dettagli, alle luci, ai colori. nuova struttura. I Non una location da favola, lontana dalla realtà, ma donatori possono sostenere diversi specifici progetti, tra un posto dove il paziente sia nelle condizioni di i quali “adottare una stanza” ma anche acquistare affrontare questa realtà con gli strumenti migliori specifiche strumentazioni, usufruendo dei benefici fiscali possibile: un unicum nel suo genere. I lavori per il previsti per legge. nuovo ospedale a misura di bambino sono cominciati A Ottobre dello scorso anno la Fondazione aveva raccolto quasi 2 milioni e quattrocentomila euro. Ma al di là dei numeri, fatto curioso, è il proliferare di manifestazioni spontanee per la raccolta di fondi in un trionfo di generosità. A partire dai testimonial d'eccezione, I Fichi d'India, i ragazzi della Cimberio, Ivan Basso e da generosi privati, imprese, fino ai gruppi di amici (come dimenticare i Un trionfo di generosità da varesini Biffi imitare. Da I Fichi alla Angel's?), ai pulcini Cimberio, da Basso ai del Varese Calcio, pulcini del Calcio, da alla commovente Saatchi&Saatchi iniziativa natalizia all'iniziativa dei detenuti dei detenuti dei dei Miogni. Miogni che hanno

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partecipato con una colletta spontanea, al calendario L'obiettivo, generoso e ambizioso, è quello di firmato Harley Davidson al contributo creativo di accogliere e contribuire alla qualità di vita (ospedaliera Saatchi&Saatchi, con la ben nota immagine-logo, che e domestica!) dei bambini “gioca” sui mattoncini Lego. affetti da malattie TERRITORIO Collegare il Day Iniziative che confermano la bontà di un progetto, che ematooncologiche e delle rappresenterà un’eccellenza sanitaria nazionale come loro famiglie, con particolare Hospital varesino polo materno-infantile, ma anche l'attenzione e la attenzione a quelle con quelle che sono sensibilità del territorio per lo stesso progetto e, più in bisognose, oltre che di le eccellenze generale, per il mondo dei bambini. contribuire alla ricerca. lombarde nel campo Ambizioso, certo, eppure dei tumori pediatrici. www.ilpontedelsorriso.com reso concreto in tempi brevi, Uffici CTBO e Ponte del Sorriso onlus: via Manzoni, 4 - con la realizzazione 21100 Varese - tel/fax 0332-286946 all'ospedale del Ponte di un reparto di Day Hospital oncologico, che rappresenta un fiore all'occhiello per il UN DAY OSPITAL HI TECH nuovo polo materno-pediatrico. Così come molte delle attività benefiche a favore dei Non si tratta, infatti, di un semplice ambulatorio, ma di bambini, anche la Fondazione Giacomo Ascoli nasce una struttura studiata con cura, con personale da un'esperienza familiare, specializzato e, soprattutto, con un sistema tecnologico segnata nel 2005 dalla all'avanguardia che la mette “in rete”. L'idea è perdita di Giacomo, alla cui Il Day Hospital: una semplice, come ci racconta Marco Ascoli, papà di memoria è dedicata. Dodici struttura studiata con Giacomo e presidente della Fondazione. Si tratta di le volontarie, tra cui due cura, con personale collegare il Day Hospital varesino con quelle che sono psicologhe, che prestano la specializzato e un le eccellenze lombarde nel campo dei tumori pediatrici: loro attività in ospedale per innovativo sistema l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Ospedale S. conto della Fondazione, tecnologico. Gerardo di Monza ed il Policlinico S. Matteo di Pavia. condividendo gratuitamente La struttura consente il collegamento in telepresenza tempo ed esperienza. (videoconferenza) in alta definizione e in tempo reale: i medici possono condividere anamnesi, esami, cure, somministrazioni, evitando ai piccoli pazienti spostamenti faticosi due o più volte a settimana per la chemio. In pratica, il collegamento molto sofisticato è rappresentato da terminali installati nei quattro centri interconnessi grazie ad una linea dedicata. In Italia, un sistema simile è adottato in ambito universitario, ma è la prima volta che si sperimenta a livello ospedaliero. La tecnologia, studiata e offerta da Elmec Spa, ha il vantaggio di essere un sistema aperto e, in prospettiva, potrebbe allacciarsi a qualsiasi connessione, e magari permettere al malato di farsi seguire direttamente da casa. Accanto al collegamento “virtuale”, il progetto prevede cicli di confronto diretto tra medici, con periodi di esperienza di scambio tra ospedali. Dal punto di vista professionale, questo rappresenta indubbiamente un fattore di crescita, mentre per i pazienti, viene garantita una maggiore attenzione e la cura in una struttura a loro dedicata. (S.G.)

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Scienza 1.800 metri SCIENZA

Il tentativo dell’uomo di sotto il mare raggiungere le profondità della Terra. Dove è arrivato. l desiderio di raggiungere il cuore della Terra è simile per molti Iscienziati a quello di raggiungere la Luna, Marte o altri pianeti più Perché lo fa. Quali sono le lontani. Paradossalmente tuttavia, nonostante questi siano lontani perforazioni record. centinaia di migliaia, se non milioni di chilometri dalla Terra, è più facile far atterrare su di essi una sonda che non raggiungere il nucleo terrestre che dai nostri piedi dista solo poco più di 6.300 km. Perforare il pianeta è ad oggi una delle sfide scientifiche e tecnologiche più complesse che l’uomo sta portando avanti. E così quando alcuni mesi or sono un gruppo di ricercatori è riuscito a perforare la crosta oceanica al largo della Nuova Zelanda per una profondità di 1.800 m l’entusiasmo è stato enorme. Grazie a quel pozzo infatti, i ricercatori sono ora in possesso di una sequenza di rocce che permette di scrivere la storia della Terra fino a 35 milioni di anni fa, con le variazioni del livello del mare che ci sono state, che permetterà di ricostruire i mutamenti climatici che ne sono stati la causa. E sempre pochi mesi or sono un team di scienziati guidati da Doug Wilson dell’Università della California a Santa Barbara (Usa) è riuscito a raggiungere il mantello terrestre che sta sotto la crosta e di portare in superficie un piccolo campione di “gabbro”. Il gabbro è una roccia, dura e scura, che si forma in seguito al lento raffreddamento del magma che è presente sotto la crosta degli oceani. La perforazione è avvenuta in Oceano Pacifico, a circa 800 km ad ovest della Costa Rica, dove la crosta terrestre è spessa solo un chilometro e 400 metri. Mai prima d’ora si era riusciti a perforare interamente la crosta perché, nonostante le tecnologie messe in campo per forare il nostro pianeta, non si era mai giunti a superare il confine crosta-mantello né in mare, né sulla Il desiderio di superficie terrestre. Entrambe le raggiungere il cuore perforazioni sono il risultato del lavoro della Terra è simile per della Joides Resolution, una delle navi molti scienziati a quello preposte alla perforazione marina con di raggiungere la Luna, scopi puramente scientifici. Marte o altri pianeti più La roccia estratta vicino al Costa Rica ha lontani. un’età di circa 15 milioni di anni ed è

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stata campionata non molto lontana da Il pozzo più profondo mai servono per portare in superficie il una delle “dorsali oceaniche”, ossia le realizzato ha superato di poco materiale scavato. Con fratture che dividono in due tutti gli oceani i 12 km di profondità e venne l’approfondirsi del pozzo le pareti della Terra e da cui il magma che sta vengono cementate per permettere

SCIENZA perforato sulla terraferma. sotto la superficie terrestre fuoriesce alle aste di muoversi più facilmente. contribuendo a spingere lateralmente le Ogni qualvolta si vogliano due placche che sono a contatto con la dorsale stessa. campionare le rocce perforate è necessario portare in Ma fin dove l’uomo è arrivato a trivellare la Terra? Il superficie tutte le aste e il “carotiere” che è posto vicino pozzo più profondo mai realizzato ha superato di poco i allo scalpello. Questo spiega perché a volte, ci vogliono 12 km di profondità e venne perforato sulla terraferma. anche diversi anni per perforare un pozzo. Qui il mantello si trova oltre i 30 chilometri di profondità Tra le più importanti perforazioni realizzate negli ultimi e dunque era ben lontano dal poter essere raggiunto. anni vi è quella in prossimità della Faglia di San Questo pozzo record venne realizzato dai russi nella Andreas, la frattura lunga circa 1.300 km che mette a penisola di Kola, nel nord della Russia, in un’area molto contatto la placca dell’Oceano Pacifico con quella complessa dal punto di vista geologico e che la dell’America del Nord. Il progetto noto come Safod, da perforazione riuscì a spiegare solo parzialmente. Iniziata San Andreas Fault Observatory at Depth, si è proposto nel 1970 si concluse nel 1989 a 12.262 m di profondità, di porre alcuni strumenti neppure l’uno per cento della lunghezza del raggio all’interno della faglia per I ricercatori sono ora in terrestre. Oltre fu impossibile andare e impossibile lo è studiarne i movimenti. I possesso di una anche oggi. Al di là dei 12-13 km di profondità le ricercatori sono riusciti a pressioni e le temperature chiudono la strada anche alle registrare all’interno del sequenza di rocce che più potenti trivelle. Le temperature infatti raggiungono pozzo una serie di permette di scrivere la anche i 600° centigradi, mentre le pressioni raggiungono microterremoti che di solito storia della Terra fino a valori di migliaia di MegaPascal (sulla superficie terrestre precedono sismi di 35 milioni di anni fa. è di 100) Ma le “carote” di regioni profonde della Terra maggiore intensità. “Li fanno gola ai geologi perché permettono di estrapolare abbiamo rilevati proprio dove essi si originano”, ha dati che raccontano cosa detto Mark Zoback, uno dei responsabili del progetto. La La perforazione più provocano i terremoti, loro elaborazione aiuterà i sismologi nel difficile compito profonda mai fatta in come si formano i magmi di prevedere i terremoti. Molti altri sono stati i progetti di oceano è quella al largo vulcanici e non ultimo la questi ultimi anni, da quello che ha perforato il cratere della Nuova Zelanda, storia del clima del nostro dello Yucatan, dove 65 milioni di anni fa cadde un con ben 1.927 m. pianeta. gigantesco asteroide a quello che ha perforato la dorsale E’ la crosta dei continenti, oceanica là dove viene a giorno e cioè in Islanda. Altri più che quella degli progetti stanno per partire: la Cina vuole realizzare una oceani, a conservare in sé i documenti della storia perforazione di 10 km che porti in superficie rocce del terrestre, perché quella oceanica dopo 200 o 300 milioni tempo dei dinosauri e i giapponesi stanno per dare il via di anni dalla nascita - che avviene in prossimità delle ad una perforazione esattamente là dove la placca dorsali oceaniche - si infila sotto la crosta continentale e dell’Oceano Pacifico si infila sotto al Giappone stesso. viene inghiottita nel mantello. Sui continenti, invece, le Luigi Bignami ciclopiche cicatrici degli scontri tra le placche terrestri (le catene montuose), le testimonianze dei grandi impatti degli asteroidi e le eruzioni vulcaniche possono rimanere 1,800 METRES UNDER THE SEA indelebili anche per miliardi di anni. Viste le difficoltà oggi ci si accontenta di realizzare Many scientists are just as enthusiastic about reaching the “buchi” che non superano i 10.000 m di profondità, ma centre of the Earth as they are about going to the Moon, Mars che sono realizzati in luoghi del pianeta dove avvengono or even other more distant planets. The deepest borehole ever o sono avvenuti grandi fenomeni geologici o dove si to be drilled on dry land was just over 12km deep, whilst the sono raccolte le testimonianze dei climi del passato. deepest offshore drilling took place just off the coast of New Le perforazioni sono realizzate per mezzo di scalpelli Zealand and reached a depth of 1,927m. As a result, che generalmente possiedono punte di diamante in researchers now have a sequence of rocks at their disposal grado di poter scavare ogni tipo di roccia. Gli scalpelli which allow them to reconstruct the history of the Earth as sono agganciati sul fondo di aste lunghe una decina di much as 35 million years ago. metri all’interno delle quali circolano dei fanghi che

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4UBSXPPE)PUFMT3FTPSUT8PSMEXJEF *OD5VUUJ*EJSJUUJSJTFSWBUJ4IFSBUPOFJMTVPMPHPTPOPNBSDIJSFHJTUSBUJEB4UBSXPPE)PUFMT3FTPSUT8PSEXJEF *OD PTVPJBGGJMJBUJ Inchiesta INCHIESTA Riapre la stagione turistica

Quali novità? Dopo i mondiali di ciclismo del 2008, nel 2012 ospiteremo quelli di canottaggio. Un Dvd è il nuovo “biglietto da visita” della città. Si studia il circuito dei castelli, il sistema museale ma i dati del 2010 fanno “piangere” gli albergatori.

Canottaggio sul lago di Varese

cusi, dove posso comprare le famose scarpe di abbiamo presentato il nuovo “S Varese?”. C’è anche qualche giapponese in cerca video di Varese realizzato da d’affari tra i tanti stranieri che, in questo primo anno di talenti nostrani per la regia, i testi vita, sono entrati nell’ufficio turistico IAT in via Romagnosi e le musiche. Sarà il nostro 9. Di solito gli stranieri si limitano a biglietto da visita in chiedere la cartina della città, vogliono La promozione del Italia e all’estero. Il sapere che cosa c’è da vedere e da fare, turismo locale atraverso video, un Dvd in quali passeggiate e itinerari d’arte quattro lingue, un DVD in quattro lingue Enrico Angelini intraprendere. Ma arrivano anche le coinvolge lo domande più strane: dove acquistare e uno spot pubblicitario spettatore sotto piastrelle e macchine per impastare il che coinvolgono lo l’aspetto emozionale. Lo abbiamo pane, come raggiungere spacci e spettatore sotto l’aspetto consegnato anche al presidente giapponese fabbriche d’abbigliamento. “Resiste la emozionale. dello Junior Chambers International, fama di città che produce scarpe - l’organizzazione degli “opinion leader” di annuisce l’impiegata - chi abita a tutto il mondo che abbiamo ospitato a Palazzo Estense Varese consulta invece il calendario per quattro giorni. Il sistema Varese deve cogliere queste degli eventi (anche su occasioni e anche lo sport è un forte veicolo attrattivo. www.turismovarese.com), gli orari e i Siamo la terra dei Laghi? Bene, dopo i mondiali di prezzi delle mostre, dei concerti e ciclismo nel 2012 avremo i mondiali di canottaggio e degli spettacoli teatrali”. negli anni seguenti altri eventi sul lago di Varese, Lo IAT spegne la prima candelina e considerato in tutto il mondo uno dei migliori campi di l’assessore comunale alla promozione allenamento e gara. Saranno ottime occasioni di farci del territorio Enrico Angelini è conoscere negli altri continenti, in attesa di Expo 2015. soddisfatto: “In un anno abbiamo Dopo l’Expo sarà il momento dei bilanci, delle correzioni avuto quindicimila utenti e non sono di rotta, di eventuali nuove strategie, ma ora è il pochi - commenta - In questi giorni momento di lavorare insieme”.

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L’isolino Virginia Dopo il Sacro Monte e il Monte Sangiorgio, anche l'Isolino Virginia e Castelseprio si candidano a diventare patrimonio dell'umanità INCHIESTA sotto l’egida dell’Unesco.

positivo riguarda l'area della Malpensa con l’apertura dei nuovi alberghi: lo Sheraton con 433 camere davanti al Terminal 1, l’Idea Hotel con 137 stanze a Somma Lombardo e l’Ibis aprirà nel 2011 a Cardano al Campo con altre 150 camere. Ma sono più spine che rose: “I nuovi alberghi non servono - tuona Delio Riganti, presidente dell’associazione commercianti di Gallarate - Aprono migliaia di posti letto in funzione dell’aeroporto, ma l’indotto promesso da Sea non esiste e tutto ruota intorno a Milano. Non c’è nemmeno un collegamento diretto tra l’aeroporto e Varese”. In vista della riapertura della stagione, Federalberghi è preoccupata e chiede aiuto alle istituzioni: “Spetta all’Agenzia del turismo indicare nuove strategie di marketing - sospira il direttore Daniele Margherita - Si decida su quali linee puntare per i prossimi anni, ci dicano se pensano a un turismo culturale, sportivo, religioso o ad altri filoni, per investire dobbiamo prima capire quale sia ALBERGATORI A TERRA l’orientamento generale”. Nonostante le buone intenzioni però, il 2010 è stato ancora un anno difficile per il turismo e la tassa di SINERGIE CON LA SVIZZERA soggiorno ipotizzata dal disegno di legge sul federalismo Gli albergatori fanno la voce grossa ma qualcuno punta municipale fa rizzare i capelli in testa agli operatori: il dito proprio contro di loro: come mai la maggior parte “Forse può essere utile nelle grandi città d’arte che degli hotel resta chiusa in agosto e a Natale, quando la hanno già un forte appeal turistico - commenta Angelini gente si muove di più? E perché dopo la brillante - ma a Varese sarebbe più un danno performance nel Mondiale di ciclismo che un vantaggio, anche Nonostante le buone 2008 si perse l’occasione di fare il bis nel immaginando che possa fruttare intenzioni però, il 2010 è 2009 con la corsa iridata a Mendrisio? risorse da reinvestire nel marketing. In stato ancora un anno Non sarà stata colpa dei prezzi troppo ogni caso è una scelta da condividere difficile per il turismo e alti? con gli operatori”. “Chi pensa che ce la prendiamo comoda I dati di Federalberghi dicono che l’ipotizzata tassa di sbaglia di grosso - risponde Margherita - i l’umore degli operatori è ai minimi soggiorno fa rizzare i capelli nostri prezzi sono la metà di quelli storici: il turismo business e in testa agli operatori. praticati a Milano e il piano delle chiusure congressuale è al tappeto, kappao e delle aperture stagionali è sempre legato per colpa della crisi. La percentuale di alla convenienza economica. Malpensa ha occupazione delle camere è scesa del 4,5% rispetto al ricominciato la risalita ma ci vorrà del tempo per vedere 2009, la redditività segna -7% e i prezzi sono la metà gli effetti, il dehubbing nel 2008 ha fatto saltare i piani che a Milano (39,4 € contro 76,2). L'unico segnale industriali e chi era in ballo ha semplicemente dovuto

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completare i progetti. Il progetto Castelli del affida allo slogan “A Varese un giorno non basta” e Malpensa sta lentamente Ducato interessa i castelli invita il turista tedesco a riscoprire la terra che fece tornando verso un volume di Masnago, Angera, innamorare Stendhal e Ghoete. di 20 milioni di Cislago, Fagnano Olona, Dopo il Sacro Monte e il Monte Sangiorgio, anche INCHIESTA passeggeri ma cambia la Azzate e altri fuori dalla l'Isolino Virginia e Castelseprio si candidano a diventare tipologia dei viaggiatori e provincia di Varese. patrimonio dell'umanità sotto l’egida dell’Unesco. delle rotte, c’è un L'assessore provinciale alla cultura e al turismo, incremento di voli low-cost Francesca Brianza, sottolinea i lavori svolti nel 2010: “Le a breve e medio raggio e una propensione a spendere risposte arriveranno entro la fine dell'anno e intanto poco che non giova agli alberghi”. continuano gli interventi per conservare e riqualificare i Tra i progetti allo studio, il Comune di Varese medita di percorsi di visita ai siti archeologici e organizzare il entrare nell’Agenzia provinciale per il Turismo per sistema dei musei. Nel 2011 continuerà l'attività nelle rappresentare meglio le istanze del capoluogo nella scuole. L'anno scorso abbiamo avuto 2.500 bambini nei programmazione del marketing turistico. Pensa a una musei di Castelseprio. Proseguiranno gli interventi di maggior presenza sui mercati europei, a Milano e negli manutenzione nella chiesa di Santa Maria Foris Portas. aeroporti limitrofi, a una sinergia forte con la Svizzera e L’obiettivo è aumentare la permanenza dei visitatori”. all’accesso ai tavoli che contano per Expo 2015 in cui Ad Arcumeggia si studierà come conservare gli affreschi proporre, con adeguato appeal, il Sacro Monte di e un libro sarà dedicato al volontariato interno nei Varese. musei. E’ confermato il convegno nazionale a Villa Recalcati il 21 e 22 marzo sulla gestione dei beni CASTELLI E SISTEMA MUSEALE culturali. E mentre in Regione si parla di mettere in rete Intanto, gli operatori non se ne stanno con le mani in la “carta dei musei”, nasce il progetto Castelli del Ducato mano. Uno spot di venti secondi che illustra le attrattive con partner italiani e svizzeri, un contributo europeo e il della “provincia dei laghi” è stato programmato in patrocinio dell’Unesco. Il progetto interessa i castelli di gennaio sulle reti ammiraglie del principale network tv Somma Lombardo, Masnago, Angera, Cislago, Fagnano privato in Germania. Dal fascino ambientale del Campo Olona, Azzate e altri fuori provincia. dei Fiori alle meraviglie naturalistiche dei laghi, lo spot si Sergio Redaelli

Il castello di Azzate

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INCHIESTA La rete delle ciclopedonabili si estende sempre di più

na provincia da girare in bicicletta, seguendo il corso Presidente Galli, Villa Recalcati ha particolarmente a Udel fiume Olona o il periplo dei laghi di Varese e cuore le ciclopedonali. Perché? Comabbio per poi spingersi più in là, dentro al La miglior risposta la si può trovare percorrendo le piste cuore del Parco del Ticino, punto di partenza per dei laghi o della Valle Olona. E lì che si comprende che affascinati escursioni lungo il fiume azzurro e i suoi non siamo solo noi amministratori ad avere a cuore canali. queste strutture, bensì i tantissimi cittadini che con la loro Cucire la già ricca rete ciclopedonale della numerosa presenza le rendono vive, le accudiscono e le provincia di Varese e consentire agli amanti del sentono, forse più di ogni altro bene pubblico, proprio cicloturismo di girare in lungo e in largo il territorio come fosse cosa loro. Oggi abbiamo già diversi Dario Galli senza il gravoso pensiero di evitare il traffico percorsi: quello del lago di Varese e quello del Lago di veicolare è uno degli obiettivi di Villa Recalcati. Comabbio, collegati tra loro. Poi c’è quello altrettanto

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suggestivo della Valle Olona che da Castellanza arriva implementare i chilometri collegati, ma anche pedalare fino a Castiglione Olona. Inoltre, le ciclopedonabili di da Varese a Pavia in totale sicurezza. In questo caso i Valganna e Valmarchirolo, quella che da Mesenzana lavori inizieranno tra la fine del 2011 e i primi mesi del arriva a Luino e quella del Parco del Ticino. Ma non 2012. Ed è proprio questo intervento che fa ben capire INCHIESTA vogliamo fermarci qui. il progetto complessivo: dare vita a un unico sistema cicloturistico. Riuscire, infatti, a collegare anche il Quali sono gli obiettivi a medio termine e quelli a più percorso della Valle Olona a quello dei Laghi significa ampio respiro in merito alle ciclabili? dare la possibilità di andare in bici da Varese a Stiamo lavorando per chiudere l’anello di Comabbio. Si Castellanza, o viceversa, alla scoperta di una provincia tratta di poche centinaia di metri e già entro la che sa regalare sorprese e stupore anche ai cittadini che primavera buona parte del tracciato mancante sarà vi abitano e la vivono quotidianamente. percorribile. Inoltre abbiamo realizzato il progetto definitivo per collegare le ciclabili dei laghi con quelle Qual è, ammesso che vi sia, il segreto del grande del Parco del Ticino. Ciò significa non solo successo che riscuotono questi percorsi? Innanzi tutto il fatto che si sviluppano in un contesto ricco sotto il profilo naturalistico, ma anche culturale e architettonico. E poi la grande versatilità di questi tracciati. C’è chi li utilizza per organizzare escursioni di carattere culturale, chi li frequenta per fare attività fisica, chi ci va con la famiglia e chi è in cerca di scorci paesaggistici di grande interesse. Sui laghi poi si praticano canottaggio e il volo con gli alianti, sport che richiamano molti appassionati e che, anche senza volerlo, promuovono questi tracciati. Infine le ciclabili si sono rivelate anche ottime strutture per grandi eventi come l’Abbraccio, una festa “diffusa” e lunga una trentina di chilometri che ha permesso a molti cittadini di scoprirle per la prima volta.

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centnaio di ettari per la Un’idea: collegare le coltivazione, accorciato le distanze di ciclabili dei laghi di Varese percorrenza tra i paesi INCHIESTA dell’una e dell’altra e di Comabbio con quella sponda nonché risanato le condizioni ambientali. Andrea Ponti della valle Olona Se l’ipotesi di Cattaneo si fosse rivelata percorribile, l’industriale Ponti avrebbe Lungo le rive dell’Olona è nata l’industria cotoniera, inoltre realizzato un grande affare per sé e per gli industriali dell’Olona. Cocente fu pertanto la delusione inizialmente trasformando vecchi mulini in opifici nei quando, effettuati nuovi e più accurati rilievi altimetrici, il quali i telai venivani azionati con la forza motrice Pestalozza si dovette convincere che non c’era declività, concludendo che la realizzazione del canale di dell’acqua. La portata idrica, tuttavia, era incostante e Castiglione Olona non era possibile. Per riuscire per tale motivo venne commissionato all’ing. Gaspare nell’intento occorreva spostare il punto di confluenza ai Pestalozza lo studio per realizzare un canale mulini di Cairate, dopo un percorso di dodici chilometri: un’operazione con cui, a conti fatti, cessava ogni scolmatore che portasse nel fiume le acque del lago di convenienza economica. Varese. Il progetto, che faceva riferimento a un’idea di L’ingegner Pestalozza però non si arrese e nel novembre Carlo Cattaneo, si rilevò impraticabile per la scarsa del 1872 mise a punto un progetto sulla formazione di serbatoi d’acqua nella valle del Gaggiolo e della Bevera. pendenza del tragitto. Sul quale, forse, ptrebbe essere Veniva ipotizzata, tra l’altro, la costruzione di un realizzato oggi un percorso ciclabile per congiungiere serbatoio al Gaggiolo nella valle del Clivio, con due piste già esistenti: quella che abbraccia il lago emissario il torrente Lanza che sbocca nell’Olona sotto Malnate. Un secondo serbatoio avrebbe dovuto sorgere varesino (e che si sta congiungendo con quella del nella valle della Bevera, sopra una strada che allora lago di Comabbio) e quella che percorre la valle attraversava la valle stessa, mettendo in comunicazione Arcisate e Cazzone (oggi Cantello). Secondo Pestalozza, Olona da Castiglione fino a Castellanza. Lo storico questo serbatoio avrebbe fornito 195 litri al secondo in Pietro Macchione ricorda quello e altri progetti del estate e 146 litri d’inverno. La spesa preventivata era di Pestalozza. 140 mila lire, una cifra considerevole, soprattutto perché non c’era la sicurezza che l’impianto potesse avere utilità pratica. Uno degli studiosi che si dedicò con maggiore tempo, A riprova della costante attenzione verso tali progetti, nel passione e competenza allo studio della soluzione dei 1875 l’industriale Andrea Ponti affidò sempre al problemi dell’Olona è l’ingegner Gaspare Pestalozza il Pestalozza il compito “di fare gli studi opportuni, allo quale nel 1865 fu incaricato dall’industriale Andrea Ponti scopo di conoscere quale quantità di acqua continua si di Gallarate di procedere agli studi preliminari di un potesse derivare dal lago di ”. Si trattava però di progetto che prevedeva la costruzione di un canale che un altro tentativo destinato ad infelice conclusione. derivasse una certa quantità di acqua dal lago di Varese Qualche anno dopo, esattamente nel febbraio 1878, per condurla nel fiume all’altezza di Castiglione Olona. l’indomito Pestalozza cambiò strada e studiò un impianto Quel progetto prendeva spunto da di tubi acquiferi nella valle Olona. L’ingegnere propose Pietro Macchione un’ipotesi avanzata anni prima da Carlo d’installare 433 tubi in grado di erogare Cattaneo, secondo il quale dal lago di complessivamente 655 litri al secondo, con una spesa Varese in direzione dell’Olona esisteva una complessiva, tra installazione e manutenzione, di 98.490 seppure lieve declività. Se quell’idea avesse lire. In seguito a quegli studi, il 9 dicembre 1890 trovato pratica realizzazione, avrebbe cominciarono i lavori per collocare 250 tubi (lunghi 4 permesso di soddisfare varie esigenze: da metri ciascuno) che diedero complessivamente 230 litri un lato la necessità degli industriali cotonieri d’acqua al secondo. L’impianto venne portato a termine, dell’Olona di disporre di maggiori quantità dando buoni risultati: fonti e sorgenti vennero infatti d’acqua; dall’altra, parte l’abbassamento mantenute vive e spurgate. del livello del lago varesino avrebbe scoperto qualche Pietro Macchione

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Capo Raoni della tribù Caiapo dal bacino amazzonico manifesta contro la costruzione della diga idroelettrica di Belo Monte in Brasile REUTERS/STRINGER Brazil

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Gita a … hiare, fresche, dolci acque”? Troppo facile citare “CPetrarca, troppo scolastico, eppure… Non c’è come una passeggiata fra Limpide acque RUBRICHE Valcuvia e Valganna per Inforchiamo la capire la fortuna di vivere in un territorio che ha saputo bicicletta a Fogliaro a due passi di Varese e coniugare sviluppo industriale e conservazione dirigiamoci verso ambientale. Coi suoi limiti e Brinzio, dove dalla città le sue incongruenze, certo, potremo costeggiare ma anche con un habitat il laghetto e visitare naturale rimasto pressoché l’antico borgo. Pedalata di un certo impegno, ma ricca di intatto nonostante la vicinanza alla città e alle sue soddisfazioni. Fra laghi, cascate e corsi d’acqua fabbriche. E di tutto ciò la presenza di acque ancor oggi limpida che credevamo perduti per sempre. “chiare, fresche, dolci” ne è testimonianza.

La cascata di Ferrera

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Il laghetto a Brinzio La cappella del ciclista

PRIMA SORPRESA: L’OLONA PULITO! A Ferrera una chilometri prima di entrare a Inforchiamo la nostra bicicletta a Fogliaro di Varese puntata alla cascata Milano evoca le schiume (prendete l’indicazione per Bregazzana e lasciate l’auto Fermona (salto maleodoranti d’una fogna a sotto i platani di un comodo parcheggio all’inizio della d’acqua di 30 m) poi cielo aperto: immagine da discesa) e mettiamoci subito alla prova pedalando in verso Cunardo. consegnare alla storia ormai salita (breve) verso la Rasa, ultima propaggine abitata per lunghi tratti e del capoluogo prima del displuvio (passo San Gottardo sicuramente qui, dove o Motta Rossa) che divide le acque che corrono l’acqua è trasparente. Solo un anticipo di quanto ci direttamente verso Milano da quelle che finiranno col regalerà la giornata. gettarsi nel Lago Maggiore. Da Brinzio giù verso L’ultima casa del paese è ALLA CONOSCENZA DI ROSPI E RANE DI la Valcuvia passando Villa Cagnola, in cima al MONTAGNA davanti alla rettilineo che lascia alle Bastano poche pedalate per infilare la discesa, ampia e Cappelletta dei spalle il nucleo abitato: oggi veloce, che conduce a Brinzio (siamo già in Valcuvia), Ciclisti, quindi sosta è proprietà del Parco ma come la strada si fa piana tenete d’occhio un dissetante alla Campo dei Fiori, cent’anni ponticello sulla sinistra, attraversatelo e, cinquanta metri or sono fu dimora estiva del dopo, vi troverete sull’antica via di transito da e per fontana di Masciagio medico milanese che le Varese, oggi bel sentiero che costeggia il laghetto di Primo. diede il nome, poi fu colonia Brinzio, formatosi di fanciulli, nel secondo ventimila anni fa grazie dopoguerra sede di uno straordinario esperimento ad uno sbarramento Un km sulla strada educativo italo-svizzero per minori abbandonati o in morenico di origine provinciale in direzione gravi difficoltà (tra l’altro ospitò alcuni orfani della glaciale, oggi abitato da Varese, poi di nuovo famosa strage di Portella delle Ginestre). Venti metri più coppie di aironi e ricco di sulla ciclabile che a valle sgorga dal terreno la principale sorgente anfibi (per un paio di costeggia i laghetti di dell’Olona, industrioso corso d’acqua che in 71 settimane ad inizio Ghirla e Ganna.

L’antico Maglio a Ghirla Il lago di Ghirla

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La Badia di Ganna Panorama a Masciago Primo primavera potrete osservare una massa gelatinosa che MUSCOLI E FIATO SULLA PISTA CICLABILE ricopre questa sponda del lago: sono migliaia di uova Un po’ di salita, quindi si entra in paese seguendo la di rospi e rane rosse di montagna, specie protette che segnaletica della pista ciclabile che in breve porta al scendono sin qui dal dirimpettaio monte Martica per… piccolo invaso artificiale formato dal torrente assicurarsi l’avvenire). Giunti in paese date un’occhiata Margorabbia, lo stesso che (breve deviazione alla parrocchiale con dipinti di Camillo Procaccini e del segnalata) conduce alla limpida cascata Fermona, 30 Barocci, attraversare piazza Galvaligi (il generale dei metri di salto in mezzo al verde. Ora il percorso Carabinieri ucciso dalla diventa ciclopedonale: mette a dura prova muscoli e Una visita alla Brigate Rosse il 31 dicembre polmoni (ma si può sempre scendere di sella!) ed millenaria Badia di 1980 riposa nel piccolo attraversa boschi e cascine per giungere a Cunardo, Ganna. monumento cimitero) ed imboccate dove si percorre un chilometro nazionale e chiostro l’acciottolata via Roma che in di provinciale direzione Varese Ritorno a Varese pentagonale. breve porta alla fine del per poi rientrare nella ciclabile passando dalle nucleo storico. Tornati sulla che costeggia i bei laghetti di grotte di provinciale si pedala diritti Ghirla e Ganna e sbucare Valganna. verso Luino e, un centinaio di metri dopo, la strada all’altezza della Badia di comincia a scendere, dapprima dolcemente, poi in Ganna, monumento nazionale Oltrepassata la maniera più decisa: transitati davanti alla Cappelletta con mille anni di storia e galleria, a destra dei Ciclisti (siamo sulla “salita dei Brinzio”, ben nota piccolo chiostro pentagonale. per tornare a agli appassionati delle due ruote), tenete la destra e, Poco distante è la Fonte di San Fogliaro, via all’inizio dell’erta, piegate verso Masciago Primo, che Gemolo, dalle acque che Bregazzana. raggiungerete dopo dieci minuti attraversando boschi e sembrano rosse perché prati (attenzione all’ultimo tratto, particolarmente attraversano un substrato di ripido). Vale la pena entrare nel borgo antico, porfido, elemento caratteristico della zona. Si torna dissetarsi alla fontana e dirigersi poco dopo verso Ferrera. LIMPID WATERS JUST A STONE'S THROW FROM THE CITY It involves some serious cycling but it's worth it. You'll see lakes, waterfalls and crystal clear streams which you thought had been Il Chiostro della Badia di Ganna lost forever. The bike ride starts in Fogliaro di Varese towards Brinzio where you can cycle alongside the lake and visit the historic town. When you reach Brinzio you head down towards Valcuvia and pass the Cyclists' Chapel and then stop for a refreshing drink at the Masciagio fountain. When you reach Ferrera you can stop off at the Fermona waterfall (30m high) and then head towards Cunardo. After that, you cycle for 1km on the main road towards Varese and then take the cycle path which runs alongside the Ghirla and Ganna lakes. It's worth a visit to Ganna Abbey which is some one thousand years old and is both a national monument and a pentagonal cloister. The return journey to Varese takes you through the Valganna caves. Once you come through the tunnel, take a right turn into via Bregazzana to head back to Fogliaro.

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sulla strada principale e si pedala (attenzione al traffico, decisamente più RUBRICHE intenso) per mezz’ora scarsa fino alle Grotte di Valganna, in inverno caratterizzate da sontuose stalattiti di ghiaccio; oltrepassata la galleria piegate sulla Fontana a Masciago Primo destra e, sfiorando l’impianto liberty Ciclopedonabile a Ganna della Birreria, risalite verso Bregazzana per tornare in dieci minuti al punto di partenza. La cascata di Valganna Riccardo Prando

Pizze e cacciagione per pedalare meglio

La proposta illustrata in queste pagine richiede un minimo di allenamento anche se, diluita lungo tutta la giornata, può risultare più abbordabile: in fondo, si tratta di “soli” trenta chilometri o poco più, quasi un terzo dei quali su pista ciclabile (Ferrera-Cunardo), una quindicina su strade poco battute ed il resto (il tratto Ganna-Grotte di Valganna) piuttosto trafficati. Va da sé che è possibile affrontarne sono una parte e tornare nella direzione inversa anziché chiudere l’anello. E’ in terra battuta solo il breve raccordo (meno di un chilometro) fra il laghetto di Brinzio e l’omonimo paese. Numerosi i punti di appoggio gastronomico, all’insegna della semplicità e del risparmio. Citiamo almeno l’Hostaria dei Cacciatori di via Roma a Ferrera (0332-716290, chiuso lunedì sera e martedì a mezzogiorno) con - neanche a dirlo - cacciagione a volontà e la pizzeria-ristorante La Locanda di Bacco a DISTANZE: anello km 30 Bregazzana (0332-220202, TEMPO: 3 ore sempre aperto), forno a DIFFICOLTA’: media. Frequenti saliscendi, più impegnativi legna, specialità trentine (fra tra Ferrera e Cunardo cui favolosi canederli) e bella DA VEDERE: laghetto, borgo, parrocchiale e Cappelletta dei terrazza panoramica. Per Ciclisti a Brinzio; borgo di Masciago Primo; cascata entrambi è sempre meglio Fermona; Antico maglio a Ghirla, laghetti di Ghirla e Ganna; prenotare. (R.P.) Fonte di San Gemolo Badia di Ganna; Fonte di San Gemolo; grotte di Valganna.

72 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

8 e 15 MAGGIO 2011 PRIMA EDIZIONE CONCORSO DI DOPPIO EVENTO CULTURALE E PITTURA GASTRONOMICO IN CANTELLO PRESSO RESIDENZA

Per iniziativa degli operatori economici realizzatori del complesso immobiliare, in collaborazione con “Pro Loco Cantello” e sotto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, prende il via la prima edizione del concorso di pittura “Residenza Villa Matilde”, in Perché un evento culturale occasione della 71^ Fiera promosso da una realtà di dell’Asparago di Cantello. costruttori? Una ricorrenza che dal 1939 attrae Risponde ANTONIO CIAPPARELLI: un folto pubblico alla riscoperta di “una sfida alla crisi, una un antico e tipicissimo sapore del dimostrazione di stile e di territorio. La mostra di pittura ottimismo per valorizzare l’arte contribuisce a dare nuovo e più pittorica come mezzo di diffuso rilievo all’evento. comunicazione ed evoluzione, nonche’ promuovere il contesto architettonico nel quale la mostra stessa e’ ubicata”. Residenza Villa Matilde costituisce infatti una prestigiosa realizzazione, totalmente di nuova costruzione, composta da venti esclusive unità I due temi del concorso: residenziali a ridosso del parco comunale. Alcune di queste sono Sezione 1: ancora disponibili alla vendita. Cantello: luoghi, personaggi, tradizionale fiera degli www.villamatilde.net asparagi. Sezione 2: per info e regolamento Tema libero. Asparagidi Cantello Domenica 15 maggio alle ore 15.00, nel La storia di un paese contesto della mostra di pittura, FULVIO che ha legato il suo Orari di apertura: nome ad un ortaggio diventato protagonista CAVADINI presenterà il suo nuovo libro in cucina Dom. 8 e 15 maggio 2011 fotografico dedicato agli Asparagi di dalle 9.00 alle 18.00 Cantello. Nel testo sarà narrata la storia di questo straordinario prodotto, la coltivazione e la Evento promosso da: degustazione. IMMOBILIARE Il paese, gli asparagi e le ricette per gustarli Oltre al pregiato apparato iconografico, vi firmate da grandi cuochi Fonti compariranno esclusive ricette firmate da 16 Nuove s.r.l. impresa Chef dei più rinomati ristoranti della provincia di costruzioni di Varese e del Canton Ticino. TEL. 031.3509034 valli & parnigoni RUBRICHE

Provincia da scoprire L’Oratorio Visconteo di Albizzate

Varesefocus fa tappa ad Albizzate e presenta il trecentesco Oratorio voluto dai Visconti, affrescato da artisti legati alla tradizione lombarda di scuola giottesca.

LA STORIA stemma della famiglia Visconti. Al suo interno, c’era un L’Oratorio Visconteo di Albizzate si trova accanto alla soffitto formato da assi dipinte; i cicli di affreschi, già Parrocchiale di S. Alessandro Martire e le sue origini nel Seicento, si trovavano in condizioni precarie, dal sono molto antiche: venne costruito intorno agli ultimi momento che essi furono definiti “pressoché scoloriti decenni del 1300 da Pietro, membro della famiglia dei per la loro antichità”. Visconti di Albizzate. Tale casata era imparentata con i Nel Settecento la cappella fu oggetto di una lunga Visconti di Milano, ai quali succedette nel dominio di controversia tra gli eredi riguardo al beneficio della questa zona, dopo la distruzione di Castelseprio nel proprietà e negli atti del giudizio essa venne definita 1287. “negletta e mancante di riparazioni”. In seguito, il Sempre per volere di Pietro Visconti, negli beneficio venne soppresso e l’Oratorio anni seguenti, l’Oratorio fu affrescato da L’Oratorio Visconteo di conobbe un periodo di rovina e artisti legati alla tradizione lombarda di Albizzate è Monumento abbandono. scuola giottesca. Nazionale, un gioiello Passato in eredità alla famiglia Taverna, La descrizione della visita pastorale del di arte, fede, storia. venne acquistato nel 1935 da Don Cardinale Federico Borromeo, avvenuta nel Viscardi; successivamente è stato sottoposto 1622, è un importante documento sulle a diversi interventi di restauro che hanno condizioni in cui l’Oratorio si trovava a quell’epoca: ridato all’Oratorio il suo antico splendore. l’edificio presentava lateralmente una porta di accesso alla sagrestia e alla casa del cappellano, la facciata era L’ARCHITETTURA preceduta da un portico, era abbellita con figure di santi Esternamente il piccolo edificio si presenta al visitatore e, sopra la finestra rotonda, era rappresentato lo come una semplice architettura, una struttura dai volumi

74 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 RUBRICHE

Sulle pareti puri e squadrati: è una chiesetta con facciata a una preziosa testimonianza capanna ed un oculo al centro, sopra la porta di per comprendere la dell’Oratorio sono ingresso. produzione pittorica lombarda raccontate le storie Al suo interno l’ambiente è ad aula unica e, attraverso trecentesca. delle vite di San un arco trionfale, si giunge in un abside semicircolare Ludovico di Tolosa con due monofore. GLI AFFRESCHI e di San Giovanni L’Oratorio di Albizzate è un monumento ricordato nella Chi entra nell’Oratorio si trova Battista. storia dell’arte lombarda poiché, insieme ad altri in uno scrigno dipinto: zona oratori costruiti per volontà dei Visconti (Lentate, absidale, pareti e controfacciata sono tutte Mocchirolo, Cislago e Solaro), costituisce una tipologia meravigliosamente affrescate. Tra le due finestre architettonica che ebbe una certa diffusione nella zona dell’abside sono disposti a gruppi di quattro i dodici pedemontana della regione. apostoli che tengono tra le mani i propri attributi Questi oratori sono delle cappelle gentilizie iconografici, mentre nel catino absidale un Cristo caratterizzate da una benedicente in mandorla è circondato dai simboli dei struttura e da una quattro Evangelisti. decorazione esterna Negli affreschi di Sull’arco di trionfo, decorato con una cornice a motivi semplici e sobrie, a cui si Albizzate si nota un geometrici e floreali, ci sono due tondi che ritraggono contrappongono al proprio abbondante uso del profeti a mezzo busto con cartigli; poco sotto interno la presenza di colore verde: era il campeggiano gli stemmi della famiglia Visconti. ricchissimi cicli affrescati. colore simbolo della Lungo le pareti, disposti su tre fasce e scanditi in Tali affreschi costituiscono casata dei Visconti. semplici riquadri, corrono gli episodi delle vite di due

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 75 Provincia da scoprire

Ludovico, figlio del re di Napoli Carlo d’Angiò, abbracciò la fede francescana e divenne vescovo di

RUBRICHE Tolosa. Dedicò la sua vita ai poveri e nel 1317 venne proclamato Santo da Papa Giovanni XXII.

costituiscono in terra lombarda l’unico esempio di pittura trecentesca che racconti la vita di questo santo, mentre le Storie di San Giovanni propongono episodi raramente raffigurati, tratti dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Gli episodi delle vicende di questi santi si svolgono con un gusto narrativo attento alla realtà che racconta la loro vita con una precisa attenzione ai particolari ed ai dettagli. La verità delle scene è caratterizzata dai gesti e dai sentimenti di Ludovico e di Giovanni, attraverso una ricerca ancora empirica dello spazio in cui sono collocate le figure. Queste ultime hanno fisionomie proprie e corpi in cui le proporzioni sono date da un colore e da una luce che cercano di definire i volumi e i panneggi di vestiti, tuniche, mantelli. Non si conoscono i nomi degli artisti che lavorarono ad Albizzate; molto probabilmente furono diversi, come sono differenti gli stili degli affreschi che decorano il catino absidale e la fascia inferiore delle Storie di San Giovanni da quello di tutte le altre scene. I primi rivelano un più stretto rapporto grandi santi, Ludovico di Tolosa Con la parola “strappo” si con la miniatura viscontea, i secondi risentono e Giovanni Battista. intende quella tecnica del della lezione di Giotto che fu a Milano nel I due cicli di affreschi realizzati restauro di un affresco in cui 1335. ad Albizzate sono viene rimosso solo lo strato particolarmente significativi per di colore, lasciando sul I RESTAURI i soggetti che rappresentano: le muro la parte di intonaco. Nel corso dei secoli gli affreschi dell’Oratorio Storie di San Ludovico sono stati rovinati dall’incuria dell’uomo e da numerose infiltrazioni di acqua che hanno CONTATTI causato il parziale distacco degli stessi. La struttura venne infatti utilizzata come deposito L’Oratorio Visconteo si trova in Piazza IV Novembre ad Albizzate per granaglie e materiali vari. (Varese). Per informazioni e prenotazioni visite il numero di Dagli anni trenta del Novecento sono stati telefono/fax è 0331.993270. attuati diversi interventi di recupero degli e-mail: [email protected] - www.parrocchiadialbizzate.it affreschi: i primi, datati al 1938, furono

76 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 Provincia da scoprire

realizzati da personale non specializzato. Nel 1952 Mario Rossi eseguì un’operazione di pulitura delle superfici, annerite dalla polvere e guaste per l’umidità, e di fissatura del colore. Tra il 1965 e il 1970, gli affreschi furono strappati, restaurati, RUBRICHE reintelati e ricollocati sulle pareti dell’Oratorio. Con il restauro di Pietro Marani e del suo gruppo, nel 1998, le storie di San Giovanni e di San Ludovico hanno riacquistato la loro originaria bellezza. Recentemente, per impedire nuove perdite d’acqua dovute ad alcune crepe, l’Oratorio ha subito dei lavori di manutenzione e di riparazione del tetto. Verena Vanetti

THE VISCONTI DI ALBIZZATE ORATORY

In the 1300s the Visconti family commissioned an Oratory in Albizzate which was frescoed by Lombard artists belonging to the Giotto school of painting. The Visconti di Albizzate Oratory is a National Monument and a little gem in terms of art, faith and history. In the Albizzate frescoes there is an abundant use of the colour green: this colour is emblematic of the Visconti family. The walls depict the lives of Saint Louis of Toulouse and Saint John the Baptist. The frescoes have been restored using the “strappo technique” which only removes the coloured layer leaving the plaster on the wall. ECODRY

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@%M8:fejfiq`fg\icËiXggX,$)((''MXi\j\$K\c%'**)),(''' Arte

Le sinfonie RUBRICHE pittoriche di Giancarlo Pozzi A Villa Pomini di Castellanza un percorso tra musica e arte visiva.

alla parola poetica, alla musica, alla visione. Un D cammino sublime, ma fin troppo normale per chi dell’arte ha sposato tutto. L’eccellente viaggiatore è Giancarlo Pozzi (1938), nome di spicco internazionale, una militanza tra gli anni Sessanta e Settanta presso l’editore milanese di grafica Giorgio Upiglio che lo mette a contatto con artisti come Giacometti, de Chirico, Armonia 2010 Sutherland, Vedova. Per lui disegno, incisione, scultura, cm. 80x70 collage, ceramica, non hanno segreti. Poeta faber, ha scritto di lui Giancarlo Vigorelli. Mentre l’amico Baj, il vulcanico artista, scopriva nei suoi lavori la vena nitida di Concerto d'estate 2010 cm. 100x91 pittore “di quadri precisi, incisivi costruiti, ancorché fantasiosi”. Oggi le diverse tecniche affinate nel tempo tra la città natale, la sua Castellanza, e i viaggi americani, africani e asiatici, le esposizioni internazionali e le partecipazioni alle Biennali veneziane, la consacrazione al Moma di New York, gli consentono di celebrare al meglio con l’arte la musica, svelando la sua “anima cantante”. La scopriamo in una mostra promossa dal Comune di Castellanza (dal 20 marzo) “Sinfonie pittoriche”, curata da Flaminio Gualdoni. Si tratta di settanta opere di ispirazione musicale, dunque, dove la liaison tra pentagramma e segno sfocia nell’armonia assoluta dell’Arte, concretizzata in una produzione recente e varia. L’accoppiamento tra arte visiva e magia delle note nasce da un’idea e dalla voglia del Comune di omaggiare insieme l’Accademia musicale Città di Castellanza, diretta da Marco Colombo. Tra l’altro sono previsti tre eventi all’interno della rassegna. Il più rilevante il 5 aprile “ Settanta opere di Dipingere la musica” ispirazione musicale, performance, con Pozzi e il dove la liaison tra maestro marco Colombo, pentagramma e segno della creazione di un dipinto sfocia nell’armonia su… divagazioni musicali. assoluta dell’Arte.

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 79 Arte

dall’obbligo della Tra le opere più significanti necessaria, iniziale “Omaggio a Vivaldi”, un dipendenza ciclo di tele dove le immagini narrativa, il canto lasciano il posto al colore, a RUBRICHE libero di Pozzi può segni grafici vibranti, a elevarsi a livelli di immaginifici voli di archi. alta sonorità emotiva. Tra le opere più significanti “Omaggio a Vivaldi”, un ciclo di tele dove le immagini lasciano il posto al colore, a segni grafici vibranti, a immaginifici voli di archi. In “Concerto d’estate” il curatore Gualdoni individua un’esplosione di “parabole grafiche in espansione che tutto trasformano in energia, qualificandone lo spazio e dilatandolo per picchi e fraseggi, linee di forza e scintillii”. E ne paragona l’esito visivo all’energia di Stokhausen di Ylem, 1972 e all’esplosione sonora nel terzo movimento della Sinfonia N.2 di Mahler. In “Tango” sono altre sensazioni dove appare facile l’accostamento alla sensualità musicale di Bizet. Per contrapposizione, “Cantico” racconta di un ordine che “procede a ridosso del vuoto, tra umori gregoriani di solidità e leggerezza, di preghiere buddiste carezzate dalla brezza”. Il percorso della rassegna conduce ancora a “Suoni di festa”, un concerto luminoso che coinvolge voci e occhi e orecchi e ricompone l’anima in un variare “tra fluenze tepide e sensuose a dissonanze improvvise e fratte”. Spiega il curatore: “Pozzi è ormai in cerca esclusiva dell’atavica anima sacra della musica, di quell’ineffabilità che può portarla a esprimere una trascendenza e insieme a restituire il senso oscuro e profondo del mistero della natura”. Il viaggio dunque continua. S’inerpica per sentieri più elevati, ma senza mai perdere di vista quel grumo essenziale d’umana umiltà che Pozzi riserva al suo lavoro. Così la pensa un poeta fabbro. Luisa Negri

“SINFONIE PITTORICHE” DI GIANCARLO POZZI Mostra e catalogo a cura di Flaminio Gualdoni Dal 20 marzo al 17 aprile 2011 Villa Pomini, via don Testori, 14 Castellanza Sinfonia 2010 (Varese) - Tel.0331 526263 cm. 60x22 Da martedi a sabato: 16.00-19.00 - Domenica 10.00- 12.30/15.00-19.00. Ingresso libero Artista riservato ma di “forte e precisa identità Eventi: Martedì 5 aprile, alle 14.30 DIPINGERE LA MUSICA, espressiva”, Pozzi ha fatte proprie le lezioni precedenti, Giancarlo Pozzi e Marco Colombo quelle “di un mondo in cui era normale ragionare di Domenica 10 aprile ore 17.00 SCHIZZI D’ARIA Orchestra di flauti diretta da Gianni Biocotino unità delle arti, da Schonberg a Ciurlionis, da Kandinskij Domenica 17 aprile ore 17.00 MUSICA DANZA TANGO a Bragaglia, su su fino a Melotti e Cage”. E oggi, nella a cura di “Artisti in prima linea” certezza di chi ha affrancato segni e contenuti

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RUBRICHE Storia e Bellezza a Villa San

Enrico Butti, il generale Martino di Barasso Sirtori, 1891/92 Dalla grande scultura lombarda e piemontese di 1894), di Enrico Butti (1847- Otto e Novecento agli artisti di oggi. 1932), di Ernesto Bazzaro (1859-1937), di Donato irca 140 opere dei più importanti scultori lombardi e Barcaglia (1849-1930), di C piemontesi, vissuti tra Ottocento e inizio Novecento, Eugenio Pellini (1864- saranno a Barasso, dal 9 al 26 aprile, nella rassegna “Il 1934), del grande fascino della materia”. Promossa dal Comune di Barasso, Troubetzkoy (1866-1938), progettata e curata da Antonella Piccardi e Italo noto per essere stato acuto Magnaguagno, ha ottenuto l’Alto Patronato del ritrattista di personaggi Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Ministero celebri, da Tolstoy a George per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia Bernard Show, ma anche e della Provincia di Varese. per le dolcissime Si tratta del quinto appuntamento del progetto “Barasso rappresentazioni di in arte”. La sede è Villa San Martino, il bell’edificio, maternità e soggetti muliebri. esempio di déco italiano edificato da Tommaso Buzzi nel Si veda il bronzo del 1907 di 1941, noto da anni Eline, moglie dell’artista, con il quale luogo di piccolo Pierre tra le braccia. incontro Sarà esposto anche il esemplare tra “Bambino Ebreo”, un bronzo impegno privato del 1892 di Medardo Rosso. e pubblico teso Di Giuseppe Grandi, alla miglior arte. Lo innovatore della scultura scorso anno fu la italiana, impossibile non riscoperta della radiosa ricordare il monumento opera di Albertini. Questa alle Cinque Giornate di volta la collaborazione tra Milano. Di Butti, l’artista il Comune, alcuni di Viggiù autore del concittadini esperti di arte monumento varesino ai Caduti, ora in (oltre ai due curatori, Giancarlo Piazza della Repubblica, che lui donò alla città, Calcaterra, Lorenzo Martinoli, ritenendola la sua più cara opera, è tra l’altro presente Luigi Piatti e Alberto Soldati) e le in mostra il bozzetto (proveniente dalla gipsoteca Associazioni locali ha prodotto una viggiutese) del monumento al generale Sirtori per i rassegna dedicata alla scultura del Giardini pubblici di Milano. Di Ernesto Bazzaro, passato. Ma lo scopo è anche di esponente di spicco della offrire una nutrita ed eccellente Una nutrita ed eccellente Scapigliatura milanese, si rivisitazione di alcune glorie rivisitazione di alcune vedano il ritratto di artistiche che hanno illustrato la glorie artistiche che Giuseppe Verdi e i bei vicenda risorgimentale, e dunque hanno illustrato la ritratti femminili, in primis occasione per onorare i vicenda risorgimentale, quello della Signora centocinquant’anni dell’Unità Olivetti del 1910, un e dunque occasione per Ernesto Bazzaro, ritratto d’Italia. connubio di grazia della Signora Olivetti, 1910 I nomi sono quelli prestigiosi onorare i 150 anni femminile e intensa di Giuseppe Grandi (1843- dell’Unità d’Italia. pensosità. A proposito di

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grazia, s’impone per leggerezza “Il fanciullo di Inoltre, una rassegna di Nazareth” di Pellini, del 1891, uno dei tanti ritratti di Ruggero Marrani, Lorenzo bambino, soggetto molto caro all’artista. Martinoli, Aldo Zuliani, Da segnalare, per quanto riguarda invece artisti nati in

rappresentanti di quella buona RUBRICHE anni successivi all’Unità, alcune opere inedite di Emilio scultura di cui fu a suo tempo Agnati (1876-1937) Franco Bargiggia (1890-1966), massimo esponente Sante Callegari (1881-1967), Alberto Dressler (1878- Vittorio Tavernari. 1949)e Alessandro Laforêt (1863-1937), quest’ultimo riscoperto da una recente mostra a Bureglio di Vignone, principale della casa-museo suo luogo dell’anima, nel Verbanese. Ma molti altri sono restaurata in anni recenti gli artisti presenti nella grande rassegna di Barasso, con da Mario Botta, sono i una sezione dedicata ai bronzetti di gusto liberty e alla gessi dei busti dei raffigurazione femminile. Una sezione ancora è dedicata protagonisti del alla scultura animalista, molto in voga all’inizio del Risorgimento: da secolo, con disegni e bozzetti di Guido Righetti (1875- Garibaldi a 1958), massimo esponente del genere assieme Mazzini, da Cavour all’italiano Rembrandt Bugatti, fratello di Ettore, il papà a Camillo Benso, al delle prestigiose auto. re Vittorio Emanuele Paolo Troubetzkoy, Eline con in Accanto alla mostra dei maestri, nel segno della II. Accanto all’ardore braccio il figlio Pierre, 1907 continuità cronologica, è proposta una rassegna, curata patriottico espresso da Luigi Piatti, di tre artisti dell’oggi legati affettivamente da Vincenzo Vela, e professionalmente a Barasso. Sono Ruggero Marrani, che fu protagonista del Risorgimento Lorenzo Martinoli e Aldo Zuliani, rappresentanti di italiano nella rivolta comasca del ‘48, risalta infine anche il quella buona scultura di cui fu a suo tempo massimo timbro della bellezza muliebre, proposta in opere esponente Vittorio Tavernari. L’artista per anni lavorò a indimenticabili. Barasso, nel suo studio immerso nel verde. Ed è ancora La scultura, arte a volte dimenticata, che occhieggiamo vivo il ricordo di Angelo Bertolio, scomparso in tempi passando distrattamente per le nostre vie o piazze, è un recenti. Le dodici opere dei tre scultori contemporanei, piacere da avvicinare, un godimento da non lasciarsi sfuggire. artisti eclettici e noti in ambito nazionale e Perché è il teatro di ieri e di oggi, il teatro della Storia, con i internazionale, sono lavori di grandi dimensioni, corpi, i volti, le sembianze o i pensieri, fatti quasi impalpabile collocati per l’occasione nel vasto parco della villa. Da materia nella scultura contemporanea, dei suoi protagonisti. sottolineare che il catalogo curato da Piatti e realizzato Grandi o piccoli che siano nel tempo che trascorre. dalle grafiche Quirici di (L.N.) I nomi sono quelli Barasso consentirà al prestigiosi di Giuseppe Comune di devolvere il IL FASCINO DELLA MATERIA Grandi, Enrico Butti, ricavato della vendita a Ernesto Bazzaro, scopo benefico. Scultori dell’800 e primo 900 tra Lombardia e Piemonte Chi volesse infine Dal 9 al 26 aprile Donato Barcaglia, approfondire o ‘ripassare’ Mostra e catalogo a cura di Antonella Piccardi e Italo Eugenio Pellini e del l’arte scultorea del Magnaguagno. Selgraph (Cocquio Trevisago) grande Troubetzkoy. territorio, dopo l’appagante visita a Evento collaterale Barasso, non avrà che da compiere un pellegrinaggio, è I TRE SCULTORI BARASSESI CONTEMPORANEI un nostro consiglio, tra il museo-gipsoteca Butti di Viggiù, dove l’artista viveva e lavorava, il museo Pellini Marrani Martinoli Zuliani di Marchirolo, e la gipsoteca di Paolo Troubetzkoy, Dal 9 al 26 aprile 2011 Villa San Martino di Barasso (Varese) - Via Bolchini, 24 custodita nelle belle sale del Museo del Paesaggio a Pallanza di Verbania (dove sono anche opere pittoriche Lunedì venerdì 15.00-19.00 - Sabato e festivi 10.00-19.00 di importanti artisti di Otto e Novecento). Per concludere Pasqua 15.00-19.00 - Riferimenti Comune di Barasso nella vicina Svizzera, tra le sale del museo Vela di 39 0332 743386 - [email protected] - www.comune.barasso.it Ligornetto, che ospita, tra ricchissime collezioni di Vincenzo, Spartaco e Lorenzo Vela, altri pezzi d’autore Mostra e catalogo a cura di Luigi Piatti - Quirici (Barasso) dedicati al Risorgimento. Nel Pantheon, la sala

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MOSTRE E APPUNTAMENTI RUBRICHE Romanzo privato. Claus Vittur Il Bianco e il nero. Gianni Robusti

Mostra personale dell’artista Mostra personale dell’artista Sino al 12 marzo 2011 Sino al 13 marzo 2011 duetart gallery - Varese - vicolo S. Chiara 4, SPAZIO12 - Barasso via Griffi 3 - tel. 0332 231003 Via Rossi 43 - per informazioni www.duetart.com - [email protected] tel. 327 0545262

Orari: da martedì a venerdì su Orari: da martedì a sabato 15.30 - 19.30. Ingresso libero appuntamento, sabato 15.00-19.00, domenica 10.00-13.00 Ingresso libero

Buz Baz. Luca Lischetti Mostra con cui l'artista presenta gli esiti della sua più recente ricerca. In bilico tra pittura e scultura i Metafore di donne. Pierangela Cattini lavori di Luca Lischetti, da quelli più grandi nelle dimensioni a quelli più piccoli ed enigmatici, raccontano scene visionarie e grottesche della nostra, e a noi nota, “società dello spettacolo” Mostra personale dell’artista Sino al 20 marzo 2011 Sino al 31 marzo 2011 Inaugurazione lunedì 7 marzo, ore 17.00 Galleria Villa Morotti - Daverio Piazza Monte Grappa 9 - tel. 0332 947123 Banca Popolare di Bergamo, sala delle www.galleriavillamorotti.it Colonne - Luino [email protected] Via Piero Chiara 7 - tel. 347 7730099 Orari: da lunedì a venerdì seguendo gli orari della Orari: da martedì a sabato 10.00-12.30 e 15.00-19.00, banca. Ingresso libero domenica 15.00-19.00. Ingresso libero

Cera memoria Giacometti. L’anima del Novecento. Scultire, dipinti, Pagine di tempo e di storia dal Museo delle Cere della disegni Postumia. 38 statue realizzate in dimensioni al naturale, animano la scena e nel silenzio proiettano l’evocazione della La mostra presenta 95 opere: 49 sculture che comprendono anche storia. A sottolineare la suggestione, anzi e ancor più a due opere Grande Femme del 1959-60 e Figura del 1956 provenienti favorirla, campeggiano alle pareti e sulle quinte di scena dalla GNAM di Roma ed una importante selezione di dipinti che quattordici grandi opere dipinte ed espressamente realizzate da comprende Deux Tetes (1960) e Portrait du professeur Corbetta artisti contemporanei (1961) provenienti da collezione privata Sino al 1 maggio 2011 Sino al 5 giugno 2011 Civico Museo Parisi Valle - Maccagno MAGA - Museo Arte Gallarate Via Leopoldo Giampaolo 1 - tel. 0332 561202 Via De Magri 1 - tel. 0331 706011 www.museoparisivalle.it - [email protected] www.museomaga.it - [email protected] Orari: da martedì a domenica 9.30-19.30. Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00-12.00 e 15.00-18.00. Ingresso euro 8,00 intero, euro 5,00 ridotto (15-26 anni e convenzionati), Ingresso libero gratuito fino a 14 anni, over 65, soci AMACI e ICOM

Confraternite. Fede e opere in Lombardia dal medioevo al settecento

Una rassegna che fa luce sulla storia di alcune confraternite attive tra il XV e il XVIII secolo nel territorio lombardo, e ne valorizza il ruolo nell’ambito della committenza artistica Sino al 23 aprile 2011 Palazzo Marliani Cicogna - Busto Arsizio - Piazza Vittorio Emanuele II - tel. 0331 390243

Orari: da martedì a sabato 15.00-19.00, domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00. Ingresso libero

84 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 Arte RUBRICHE

Alessandro Pandolfi Pane nostro Olio su tela, 105x80 cm, 1938 Collezione privata

ARTE E ARTISTI IN VARESE E PROVINCIA 1927-1940 Con la mostra viene presentato il volume “Arte e artisti in Varese e provincia, dalla elevazione di Varese a Capoluogo alla dichiarazione di guerra del 1940”, curato da Luigi Piatti.

Sino al 10 aprile 2011 Sala Veratti - Varese - Via Veratti 20 - tel. 0332 281913 www.comune.varese.it

Orari: da martedì a domenica 9.00-12.00 e 14.30-18.30. Ingresso libero Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 85 Arte

MOSTRE E APPUNTAMENTI

RUBRICHE Frank Horvat Jabornegg & Palffy

Mostra antologica dedicata ad un unico grande autore che da solo colma la Mostra dedicata a due rappresentanti dell’architettura scena fotografica con quell’eleganza che lo ha reso interprete della grande contemporanea mitteleuropea, che operano a Vienna moda dalla fine degli anni ‘50 alla fine degli anni ‘80 e che in seguito, fino dal 1988. Noti anche grazie alla partecipazione alla ad oggi, si ripropone come raffinato e seduttivo interprete della realtà Biennale di Venezia nel 2008 e nel 2010, si quotidiana presentano a Mendrisio con un’esposizione che è concepita alla maniera di un’installazione e che guida il Sino al 5 maggio 2011 visitatore in un dialogo fra passato e presente Galleria Photographica FineArt - Lugano (CH) Sino al 10 aprile 2011 Via Cantonale 9, tel. +41 (0)919239657 Galleria dell’Accademia di architettura - Mendrisio (CH) - Orari: da martedì a venerdì 9.00-12.30 e 14.00-18.00, Largo Bernasconi 2, tel. +41 (0)586665869 sabato su appuntamento. www.photographicafineart.com Orari: da martedì a venerdì 16.00-19.30, sabato e domenica 13.00-18.00 Ingresso libero. www.arc.usi.ch L’Archivio fotografico si apre alla città Naturalismo esistenziale. Giovanni Beluffi Mostre, libri, atelier, laboratori Mostra personale dell’artista Mostra La città che cambia la città che cresce. Sino al 27 marzo 2011 Busto tra passato e presente Galleria Cascina dell’Arte - Busto Arsizio Busto tra passato e presente nelle immagini d’Archivio e nelle ricerche condotte dagli allievi del workshop tenuto da Maurizio Galimberti nell’ambito del 1° Festival Fotografico Via Vespri Siciliani 5/7 - per informazioni Italiano tel. 333 4314289 Sino al 27 marzo 2011 Orari: da giovedì a domenica 16.00-19.00 Mostra Ingresso libero Menotti-Paracchi fotografo in Busto 1896-1926 Volti di genti di Busto e dintorni per un libro fotografico antologico. La mostra si propone come un cammino nel tempo fatto di volti privati, che il fotografo ha saputo cogliere e fissare per sempre, lasciando alla memoria collettiva un patrimonio straordinario di figure agghindate, nelle 3° Concorso Fotografico Italiano: loro immobili pose Memorial Franco Pontiggia Dal 10 aprile all’8 maggio 2011 Il concorso, rivolto a tutti i fotografi italiani, prende Inaugurazione domenica 10 aprile, ore 17.30 spunto dall’opera di Franco Pontiggia e ha come Atelier fotografico: tema: Viaggio in Italia - i volti, il lavoro, il folklore. Una foto d’arte per te Fatti fotografare da solo, in coppia, con la famiglia, con gli amici, con i fondali originali di fine ‘800 del La finalità del Premio, oltre a ricordare Franco Pontiggia, fotografo dalla straordinaria esperienza artistica e di vita, è quella di scoprire nuovi talenti fotografo Menotti-Paracchi. Riceverai gratuitamente una stampa del tuo ritratto artistici, offrendo loro l’opportunità far conoscere il proprio lavoro.

Domenica 10 aprile 2011 dalle ore 17.00 I concorrenti devono presentare 6 immagini in alta risoluzione, lato lungo Sabato 16 aprile 2011 ore 15.00/19.00 almeno 4.000 pixel, accompagnate dalla scheda di partecipazione entro e non Domenica 17 aprile 2011 ore 16.00/19.00 oltre il 10 maggio 2011, all’indirizzo: AFI - Claudio Argentiero - Via Cinque Giornate 41 - 21017 Samarate (Va). La giuria terrà conto della coerenza stilistica e dell’originalità dei lavori pervenuti, non trascurando l’aspetto tecnico. Palazzo Cicogna - Busto Arsizio I vincitori saranno resi noti e premiati il 12 giugno 2011 alle ore 18,00 presso Piazza Vittorio Emanuele II - tel. 0331 390358 Villa Pomini di Castellanza (Va), nell’ambito del 2° Festival Fotografico Europeo. I premi previsti sono: Primo Premio: euro 500,00; Secondo Premio: euro Orari: da martedì a sabato 15.00-19.00, domenica 10.00-12.00 e 300,00; Terzo Premio: euro 200,00; Autore segnalato: Libri, riviste; Autore 15.00-19.00, Chiuso domenica 1 maggio. Ingresso libero segnalato: Libri, riviste. Tutte le informazioni sulla rassegna: www.archiviofotografico.org Maggiori informazioni, regolamento e scheda di partecipazione: www.archiviofotografico.org - tel. 347 5902640 A cura di Laura Bardelli

86 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 Sport

Rugby RUBRICHE 5 società nel Varesotto

Il rugby in provincia è cresciuto, al punto da mutare radicalmente il tradizionale firmamento di questo sport, che vede sempre Varese come stella polare, ma che in pochi anni può annoverare nuove e soprattutto giovani galassie.

I rugbisti tesserati dalle 5 società del ango, corsa, contatto fisico, fatica e Varesotto sono oltre Varesotto sono oltre 600 e in gran parte Fcoraggio. Aggiungiamoci una palla 600 e in gran parte giovani e giovanissimi dai 6 ai 16 anni. ovale dal rimbalzo tanto bizzarro quanto giovani e giovanissimi Numero in crescita che smentisce tutti coloro imprevedibile e il gioco è quasi fatto. dai 6 ai 16 anni. che pensano al rugby come uno sport per Perché poi c’è il senso di appartenenza al grandi, grossi e “cattivi”. “C’è un po’ di gruppo, la voglia di stare insieme anche diffidenza nei genitori che vedono il proprio dopo la partita, quando le beghe del match si figlio avvicinarsi a questo sport. A noi però è bastato un sciolgono, lasciando spazio all’amicizia, per dare vita pomeriggio per cancellare dubbi e contagiare gli adulti al terzo tempo, dove non ci sono più né vinti né col nostro entusiasmo”. Chi parla è Anna Garavaglia, vincitori: solo innamorati di questo sport che è il rugby. grande appassionata di sport, tra i fondatori e oggi Una passione contagiosa, che è uscita dal pacchetto di presidente del Busto Rugby. E’ lei a raccontare come tutto mischia di Giubiano, per andare in meta a Busto, sia nato da una domanda “che mi frullava in testa. Da Tradate, Sesto Calende e perfino in Valcuvia dove a tempo mi chiedevo come poteva una città come Busto non dare vita agli Unni è stato Francesco Lenotti, ex avere una squadra di rugby”. Nel momento in cui Anna giocatore di basket e professore di educazione fisica Garavaglia ha smesso arrovellarsi e con un gruppo di con la “fissa” della palla ovale. amici ha deciso di organizzare un paio d’ore a base di Il rugby in provincia è cresciuto, al punto da mutare rugby coinvolgendo una radicalmente il tradizionale firmamento di questo sport, ventina di bambini e i loro che vede sempre Varese come stella polare, ma che in genitori, la risposta è venuta Ai giovani più che gli pochi anni può annoverare nuove e soprattutto giovani da sé: nessuno aveva mai schemi si cerca di galassie. Per capire che ci troviamo di fronte a un osato chiedere alle mamme e insegnare la filosofia piccolo fenomeno sportivo, basta pensare che ai papà di cucinare qualche di questo sport. attualmente i rugbisti tesserati dalle 5 società del torta, di portarla al campo

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 87 Sport

Due tempi a mangiar terra e fango e un terzo per stringere amicizia e rinnovare lo spirito

RUBRICHE dello sport.

rugbisti dai 6 ai 16 anni, Giorgio Moro segue tutto l’aspetto tecnico e gli universitari sono anche diventati allenatori”. Bello, bellissimo, ma non tutto rose e fiori: “Portiamo il nome di Busto, ma in città non abbiamo un campo. Ci alleniamo e giochiamo al Centro Familiare Gerbone di Olgiate Olona - spiega Anna Garavaglia - un bellissimo contesto poiché nella stessa area vi sono anche altre strutture sportive e la nostra realtà si è integrata molto bene. Il nostro sogno però è far collimare la nostra identità con la città”. Quel che conta però è l’amore per questa disciplina ed è proprio la passione a creare situazioni che non potrebbero esistere in nessun altro sport. I piccoli del Tradate e della Valcuvia, ad esempio, si allenano sui rispettivi campi in settima, ma al sabato danno vita a un’unica squadra. Possibile? “Certo - spiega Paolo Carbone, vicepresidente del Tradate - perché ai giovani più che gli schemi cerchiamo di insegnare la filosofia di questo sport. E poi questa collaborazione tra società aiuta a rafforzare il progetto di crescita del rugby sul nostro territorio”. “Crescere” è il verbo che il rugby sta coniugando nella teoria e nella pratica: “E’ bello - interviene Anna per la merenda e lasciare che i loro Castiglioni - vedere la crescita umana pargoli si divertissero con un pallone E’ bello vedere la crescita e caratteriale dei piccoli che fanno diversamente sferico. “Quel giorno me lo umana e caratteriale dei rugby. Molti arrivano intimiditi, ricordo benissimo - spiega - le due ore piccoli che fanno rugby. Molti paurosi e se ne stanno un po’ in previste andarono ben oltre. Era scesa la arrivano intimiditi, paurosi e disparte. Ma basta scatenarli in sera e tutti eravamo ancora lì, grandi e se ne stanno un po’ in campo per far scattare in loro piccoli, a divertirci”. Dopo un anno sotto disparte. Ma basta scatenarli qualcosa di positivo. Lo vedo al l’ala protettiva del Rugby Varese, Busto in campo per far scattare in campo, ma me lo dicono anche i decide di camminare con le proprie loro qualcosa di positivo. genitori”. Miracoli della palla ovale, gambe: “Avevo già attivato una serie di delle mischie che, spiega Carbone, contatti con la squadra di rugby “sono divertentissime da vedere” e del dell’Università Liuc e ho trovato grande collaborazione con i fango che “più ce n’è e più i piccoli si divertono”. ragazzi. Siamo nati nel 2008, ora abbiamo quasi 100 Andrea Della Bella

88 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 Sport

OBIETTIVO: UNA SUPER SQUADRA PROVINCIALE

Il “chi fa da se fa per tre” non vale nel rugby. Soprattutto ora che il movimento ha deciso di unire le forze per dare vita a un’Under 20 provinciale. RUBRICHE “Il rugby nel Varesotto sta crescendo - spiega Stefano Malerba, Presidente del Rugby Varese - per questo abbiamo deciso di unire le forze, superare il campanilismo e rinforzare i valori di questo sport per non pregiudicare la crescita agonistica dei nostri giovani in un momento decisivo com’è il passaggio da junior a senior”. Tradotto significa che le cinque società di rugby continueranno a esistere e lavoreranno alla crescita del proprio vivaio, ma anche alla costruzione di una “super squadra”. “Ci stiamo provando tutti insieme - spiega Malerba - con la consapevolezza che non esiste una società più brava delle altre. Semmai esiste una storia più lunga che può convivere e collaborare con le realtà più giovani. Trovo entusiasmante chi riesce a fare rugby in Valcuvia ed è bello vedere crescere il settore giovanile a Busto e a Tradate”. Insomma quello di vedere in un futuro non più così lontano un’Under 20 provinciale con giocatori che indossano un'unica maglia e ognuno i calzettoni con i colori sociali della società di appartenenza come i più famosi Aironi non è più un semplice sogno.

RUGBY CURIOSITA’

DOLCISSIMO TERZO TEMPO Due tempi a mangiar terra e fango e un terzo per stringere amicizia e rinnovare lo spirito dello sport. L’over time della palla ovale viene rispettato anche dai più piccoli. E mentre il “terzo tempo” delle nazionali è una cerimonia ufficiale con scambio di doni e cena istituzionale, per i piccoli diventa l’occasione di una ghiotta merenda, spesso a base di pane e nutella, insieme ai coetanei avversari, ma solo in campo. QUANDO C’ERA IL 5 NAZIONI La nazionale italiana non era ancora entrata nel gotha della palla ovale, ma per i varesini amanti del rugby, il torneo più importante dell’anno era già “roba” sacra da condividere in gruppo. E’ Paolo Carbone, vicepresidente del Rugby Tradate a rivelare il rito: “Le partite venivano trasmesse dalla Rai e il commento era di Paolo Rosi. Di solito andavamo a casa di Brunetto Poretti. Il motivo? Aveva sempre una scorta di cioccolatini squisiti”. LA CASA DEI LEONI Lo stadio per un rugbista è come la camera da letto: un luogo da custodire e accudire. A Varese il tempio si trova nel quartiere di Giubiano e porta il nome di un leone biancorosso scomparso prematuramente qualche anno fa: Aldo Levi. Sono in tanti però a ricordare gli anni di “nomadismo”: prima a Induno, poi a San Fermo e perfino nell’antistadio di Masnago. PALLA OVALE MULTIETNICA Forte era forte, ma non disputò alcun campionato poiché le regole vietavano il tesseramento degli stranieri. Ma più della competizione prevalse l’amore per questo sport. E’ questo l’esempio della squadra di rugby dell’Euratom Ispra che nei primi anni Ottanta aveva tra le proprie fila gallesi, irlandesi, inglesi e anche rumeni. Tutti ingegneri o dipendenti del Ccr uniti dalla voglia di andare in meta.

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A Luvinate una delle gare del Golfindustria RUBRICHE Cup - Memorial Andrea Pininfarina

“Golfindustria Cup - Memorial Andrea Pininfarina” è un circuito di 11 gare di Golf per ricordare il noto imprenditore torinese tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale nell’agosto 2008. E’ organizzato da A.S.C. – Associazioni Sportive Confindustria, l’ente di promozione sportiva della massima espressione di rappresentanza dell’industria italiana. Dieci tappe da tenersi in altrettanti circoli di Golf prestigiosi, in nove regioni italiane, più una gara finale dove i vincitori delle tre categorie di ciascuna gara di qualificazione saranno ospiti e competeranno per aggiudicarsi la “Golfindustria Cup 2011”. Giunto alla terza edizione, quest’anno il circuito farà tappa anche al green di Luvinate, dove ha sede il più antico circolo golfistico della provincia di Varese, nella data del 23 aprile. Sarà la seconda tappa di un calendario che si snoderà dal 10 aprile al 2 ottobre. Ulteriori informazioni su www.golfindustria.it o www.ascnazionale.it

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MV Agusta lancia la nuova RUBRICHE BRUTALE 920

La nuova maked consente di selezionare la modalità di guida preferita fra le due disponibili: normale e sport sono le mappature prefissate per l’erogazione. 129 CV, 190 Kg a secco, 11.990 euro il costo previsto.

V Agusta presenta la nuova naked Brutale 920. Sarà Il serbatoio del carburante ha una capacità di 23 litri. Mdisponibile nei concessionari dal mese di febbraio Il reparto ciclistico è composto da un telaio a traliccio in 2011 ad un prezzo indicativo chiavi in mano di 11.990 tubi d’acciaio con piastre in alluminio e da un forcellone euro. È equipaggiata con un motore quattro cilindri in monobraccio in alluminio. L’interasse misura 1.430 mm e linea di 921 cc, con distribuzione a quattro valvole per l’avancorsa 103,5 mm. L’angolo di sterzo ha cilindro a disposizione radiale e doppio albero a camme un’inclinazione di 25°. La forcella è una Marzocchi USD in testa. Eroga una potenza massima dichiarata di 96 kW con steli da 50 mm e un’escursione alla ruota di 125 mm (129 CV) a 10.500 giri, con il limitatore che interviene a ed il monoammortizzatore è un Sachs regolabile in 11.600 giri, e una coppia di 95 Nm (9,5 kgm) a 8.100 estensione e nel precarico molla, con escursione di 120 giri. Il raffreddamento è a liquido. Ha misure di alesaggio mm. L’impianto frenante monta un doppio disco flottante per corsa di 73 mm x 55 mm e un rapporto di da 310 mm di diametro all’anteriore, azionato da pinze compressione di 13:1. L’alimentazione è ad iniezione, con radiali della Brembo a quattro pistoncini, e un disco corpo farfallato della Mikuni da 46 mm. Il cambio è a sei singolo posteriore da 210 mm, stretto da una pinza marce. L’elettronica è la stessa montata sulla MV Agusta sempre della Brembo a quattro pistoncini. I cerchi sono in Brutale 1090 RR: una centralina Marelli 5SM. Consente di lega da 3,50” x 17” all’avantreno e da 6,00” x 17” al selezionare la modalità di guida preferita fra le due retrotreno. Montano pneumatici Pirelli Angel da 120/70 disponibili: normale e sport sono le mappature prefissate davanti e 180/55 dietro. La MV Agusta Brutale 920 pesa per l’erogazione. La MV Agusta Brutale 920 ha il controllo 190 Kg a secco. elettronico di trazione regolabile su otto livelli di intervento. (D.C.)

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 93 In libreria di storia sapranno apprezzare. Ma anche perché l'ambientazione storica bustocca - a RUBRICHE 150 anni e Sacconago, a voler essere precisi - è un omaggio al non dimostrarli territorio fuori dal comune. Probabile best seller.

“La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle LA SOCIETA' DI chiavi per entrare nella realtà per strade nuove...” (G.Rodari). MUTUO SOCCORSO Fiabe, romanzi, poesie per intraprendere strade nuove e E SARONNO Personaggi e vicende di ieri riscoprire quelle vecchie (magari di 150 anni!). e di oggi. Un progetto curato con passione (non ci sono finalità economiche, il 1861 volume è realizzato come strenna) e con anni di A pochi giorni dallo storico anniversario accurato studio: un omaggio alla storia, locale e non, dei 150 anni dall'Unità d'Italia, vi come magistra vitae, e al significato del Mutualismo, proponiamo di ripercorrere le tappe non per tutti così chiaro. Tra le curiosità, l'autore dedica dell'evento. La scelta letteraria è ricca, un capitolo all'Adelaide Carpeneto, “possibile” figlia dalla lirica alla narrativa. Per quanto naturale di Garibaldi, di cui abbiamo parlato anche nel riguarda la moderna storiografia, il tema numero scorso di Varesefocus (1/2011). Documentato, si presta a letture e riletture. Questo ma scritto per essere fruibile, è un altro spunto di lettura, lavoro offre un punto di vista intrigante, di tutt'altro genere rispetto ai precedenti, da valorizzare con l'intento di ripulire l'opinione comune in questo 150esimo. da una certa patina di buonismo sul GALLARATE (DA BORGO... A Risorgimento. PROVINCIA) Comunque la pensiate, i Due pubblicazioni uscite lo scorso anno, Giovanni Fasanella, festeggiamenti sono entrambe edite nella Collana Galerate e Antonella Grippo un'occasione unica per dedicate a Gallarate: le segnaliamo insieme, 1861 il Paese di riscoprire il anche se i contenuti sono diversi. La prima, Sperling & Kupfer, 2011 proprio passato, la “Gallarate 1860”, è dedicata ai 150anni della chiave per “capire il Città dei Due Galli, un compleanno illustre, per Alessandro Mari presente e progettare il ricordare, anche attraverso materiale TROPPO UMANA futuro”. iconografico e testimonianze, un secolo e mezzo SPERANZA di vita economica e civile di quello che è stato Feltrinelli, 2011 TROPPO UMANA ed è un cuore pulsante nel territorio. Anche SPERANZA questa è una lettura stimolante per chi voglia Ferruccio Temporiti Un bel tomo di romanzo riscoprire, da un punto di vista locale, la storia LA SOCIETA' per il lavoro d'esordio dell'Unità nazionale. Il secondo, “Quando DI MUTUO SOCCORSO del giovane autore nato Gallarate era Provincia”, è un focus sul 1786- E SARONNO a Busto Arsizio, e già 87: in quell'anno il territorio lombardo veniva 2009 salutato dalla critica diviso in 8 Province, una delle quali “capitanata” come promettente inizio. proprio da Gallarate. Imperdibile chicca per gli Alberto P. Guenzani Lo stile è incalzante, con appassionati di storia, curiosa scoperta per chi Giuseppe Fimmanò suggestioni tra il dotto e non l'avesse mai saputo. GALLARATE il meneghino, la lettura (DA BORGO.... appassionante. Ve lo LA FIABA A PROVINCIA) segnaliamo perché L'indicibile espresso in immagini. Un testo 2010 anche qui troverete letteralmente dedicato “a chi cerca l'essenza sprazzi di Risorgimento dietro alla forma”, frutto di un lavoro di studio e citazioni che i cultori accurato e dettagliato, da desiderio – e indubbia

94 VARESEFOCUS - Anno XII - n.2/2011 In libreria

capacità - di autoanalisi. Ogni certezza è indagine. Una in discussione, l'ambiguità Lina Malfiore rilettura di favole e trionfa, persino odio e amore LA FIABA B&B Edizioni, 2010 miti, a partire dalla si confondono. Avrete sentito RUBRICHE letteratura classica parlare dell'idea dell'editore fino ad arrivare alle di destinare una parte delle Catia Spagnolo storie firmate dai copie al booksharing: una 365 BUONI PROPOSITI Grimm, scavando a nota in più per accendere la PER L'ANNO NUOVO fondo nelle origini e curiosità. Fabbri Ed., 2010 nel significato di Lauro Venturi leggende e MÈTOPE ROMANZO REALE metafore, linguaggi Libri Este 2010 simbolici. La lettura SULLA QUARTA è interessante, ma CORDA Gennaro Sica non leggera: impone una riflessione che Accostiamo queste due MÈTOPE va oltre il testo. E questo, in fondo, è raccolte poetiche, per gli I libri di Pan, 2010 l'obiettivo della favola. amanti della musicalità e sensualità poetica. La Achille Abramo Saporiti 365 BUONI PROPOSITI PER prima, divisa in sezioni, si SULLA L'ANNO NUOVO inaugura con le stagioni e QUARTA Una lista di buoni propositi che vi si conclude con l'Amore: CORDA proponiamo con piacere a un passo da quello passionale a Giuliano dall'arrivo della bella stagione, perché quello per i figli, a quello Ladolfi Ed., non è mai troppo per Dio, tema ricorrente. 2010 tardi per darsi Un assaggio? Eros. Sei/un obiettivi, che poi graffio luminoso/sul cielo non manterremo. notturno./Sei/l'eco di un L'autrice, varesina, sibilo/che genera vita/al centro del cosmo. Un ha “concretizzato titolo e una lirica che tocca le corde dell'anima per uno dei suoi Saporiti: versi maturi, metrica classicheggiante e propositi: scrivere scelte lessicali, preziose, musicali ed evocative. ...A chi un libricino sale con umile passione,/e bussa e ribussa,/le porte del Paolo Mezzanotte, Alessandro Neviani simpatico”, che si mistero/per gradi e per grazia s'apriranno. NEVER GIVE UP sfoglia tra tanti Brioschi, 2010 sorrisi, non senza NEVER GIVE UP spunti per la “Ermanno Bazzocchi. Vita e progetti attraverso la storia riflessione. In rosa ma non solo. dell'aeronautica italiana”. Un volo nella storia dell'Aermacchi, attraverso la biografia, documentata e ROMANZO REALE affettuosa di uno dei suoi protagonisti. Prima come Se deciderete di accostarvi alle prime progettista di modelli mitici come l'MB-326 e pagine di questo romanzo, non ve ne l'addestratore MB-339 delle Frecce Tricolori, poi come staccherete più: quello di saper tenere guida dell'azienda in veste di a.d. Uno spaccato di incollati i lettori fin dalle prime pagine, è storia economica del territorio e dell'aeronautica un dono raro. Difficile dire se il talento nazionale e il ritratto di un leader carismatico che ha stia nella capacità narrativa, sicuramente saputo lasciare il segno. frutto di una propensione ed esperienza lavorativa dell'autore, che non disdegna IL PANE BIANCO citazioni al mondo delle comunicazioni, Una storia autobiografica, curata da Farina e con la Onorina Brambilla Pesce o nell'intreccio carico di suspence. Un prefazione di Franco Giannantoni: Onorina Brambilla, (a cura di Roberto protagonista all'apparenza forte viene detta Sandra, è una giovanissima partigiana milanese e Farina) rapidamente trascinato dagli eventi il suo è l'esempio del percorso di tante donne della IL PANE BIANCO dentro al ritmo incalzante di una storia Resistenza, che in nome della comune libertà Arterigere, 2010 thriller, ma anche in un percorso di sacrificarono il loro privato, casa, lavoro e affetti. In

Anno XII - n.2/2011 - VARESEFOCUS 95 In libreria

realtà, però, al di là condividerete o meno, ma affrontate con onestà della storia intellettuale tale da suscitare il confronto. nazionale, di cui il libro è documento, TOPI RUBRICHE ben scritto e Il consiglio di Sara della Libreria del Corso di affascinante, è il Varese, è un thriller sui generis, già venduto in ritratto di Onorina, 12 paesi pur essendo un esordio. Protagoniste forte e generosa, madre e figlia: i topi del titolo? Una casa isolata. compassionevole e Una notte di terrore. Ma anche un passato idealista, a colpire il crudele e un istinto che affiora, improvviso e lettore. Toccanti le inatteso. Un romanzo, che è soprattutto giallo lettere autografe alla psicologico e che piacerà a chi adora letture ad madre dalla prigionia, alcune riprodotte in alta tensione. Da rimanere incollati pagina dopo foto, in cui si preoccupa, con rara sensibilità, pagina. di confortare i familiari sulle proprie condizioni. Silvia Giovannini (in collaborazione con la LIBRERIA del Corso di Varese) STAZIONI Stazioni... Quelle dove - etimologicamente - si sta, ma anche quelle della Via Crucis. Racconti che sono anche pièce teatrali, Giancarlo Pontiggia riflessioni che sembrano deliri, in bilico tra il MUSICA STAZIONI bene e il male. Ambientazione metropolitana Nem, 2010 milanese, precisa, noiosamente quotidiana e 150 ANNI IN MUSICA in parte avvilente, per conversazioni polifoniche - per citare lo stesso autore - Segnalazioni per celebrare il “apparentemente prive di senso”, e che Centocinquantesimo d'Italia, anche musicalmente invece conducono il lettore (spettatore? parlando. Escono (e usciranno) raccolte attore?) in un intenso percorso introspettivo. commemorative (da “150 anni d'Italia” di Beppe Francese Amaro. Azzurra, con tanto di Va' pensiero e O' Sole PENSIERI DI UNA mio ai 3 cd intitolati “1961-2011 Viva l'Italia - PERSONA COMUNE PENSIERI DI UNA Musica della nostra storia” di Rhino records). Ce Pietro Macchione, 2010 PERSONA n'è per tutti i gusti e, a un mese da Sanremo, COMUNE amato-odiato palcoscenico della musica made in Accostiamo questo Italy, vi segnaliamo anche la raccolta degli libro al precedente artisti in gara pubblicata da Universal. Tra le non a caso. Seppur canzoni contenute, anche la Yanez di Davide diversissimi, nello stile, Van De Sfroos, in dialetto laghee, un esempio di genere e velleità come le identità locali garantiscano il valore letterarie, il filo rosso aggiunto di forza e tipicità all'unità del paese. è in entrambi la Anche musicalmente. L'artista farà tappa del suo riflessione sulla vita. Tour al Teatro di Varese il prossimo 15 aprile. Che passa dall'uomo - là il “viandante”, qui l'autore - dalla società come insieme di uomini, e da Dio (Non a caso l'introduzione a Francese è del teologo e biblista Paolo De Canzoni d'Italia Benedetti). Qui, l'autore, originario di 1861-2011 Tramonti, si dichiara persona comune. In Atlantis, 2011 realtà, è un affermato ristoratore, giornalista Gordon Reece TOPI e curare della Guida Pizzerie d'Italia. Questo Giunti, 2011 viaggio intimista risulta quindi ancora più curioso. Riflessioni personali, che

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