Manuale Per La Raccolta, Studio, Conservazione E Gestione Ex Situ Del Germoplasma
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
APAT Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici Manuale per la raccolta, studio, conservazione e gestione ex situ del germoplasma Manuali e Linee Guida 37/2006 Informazioni legali L’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici o le persone che agiscono per conto dell’Agenzia stessa non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo rapporto. APAT - Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici Via Vitaliano Brancati, 48 - 00144 Roma Via Curtatone, 3 - 00144 Roma www.apat.it © APAT, Dipartimento Difesa della Natura, Servizio Parchi e risorse naturali Manuali e Linee Guida 37/2006 ISBN 88-448-0179-5 Riproduzione autorizzata citando la fonte Elaborazione grafica APAT Grafica di copertina: Franco Iozzoli Foto di copertina: Apat e Centro Conservazione Biodiversità (Univ. Cagliari) Coordinamento tipografico e distribuzione Olimpia Girolamo - Michela Porcarelli - Simonetta Turco APAT - Servizio Stampa ed Editoria Ufficio Pubblicazioni Impaginazione e stampa I.G.E.R. srl - Viale C. T. Odescalchi, 67/A - 00147 Roma Stampato su carta TCF Finito di stampare nel mese di novembre 2006 Edito da Gianluigi Bacchetta, Giuseppe Fenu, Efisio Mattana, Beti Piotto e Myriam Virevaire con la collaborazione dei partecipanti al Progetto Interreg IIIB Genmedoc Autori Gianluigi Bacchetta1, Piero Belletti2, Salvatore Brullo3, Luisa Cagelli4, Valentina Carasso5, Josè Luis Casas6, Claudio Cervelli7, M. Carmen Escribà8, Giuseppe Fenu1, Fabio Gorian9, Jaime Güe- mes10, Efisio Mattana1, Massimo Nepi11, Ettore Pacini11, Pietro Pavone3, Beti Piotto12, Cristiano Pontecorvo1, Aranxta Prada8, Gianfranco Venora13, Lorenzo Vietto14, Myriam Virevaire15 Ringraziamenti Amparo Alonso Chicano, Rosanna Augello, Edoardo Biondi, Carlo Blasi, François Boillot, Alvaro Bueno Sanchez, Monica Casanovas, Massimo Cason, Donato Chiatante, Rosaria Congiu, Roberto Crosti, Pep Lluis Gradaille, Anna Guglielmo, Raquel Herreros, Borja Jimenez Alfaro, Simon Li- nington, Antoni Marzo, Nuria Membrives, Marian Morcillo Benlloch, Paolo Mulè, Carlo Murgia, Pietro Perrino, Francesco Maria Raimondo, Marco Rossetto, Cristina Salmeri, Mathilde Steffann, Costas Thanos, Pilar Ventimilla, Christophe Zreik. 1 Centro Conservazione Biodiversità (CCB) – Dipartimento di Scienze Botaniche, Università degli Studi di Cagliari, v.le San- t’Ignazio da Laconi, 13 – 09123 Cagliari (Italia) 2 DIVAPRAGenetica Agraria, Università degli Studi di Torino, via Leonardo da Vinci, 44 - 10095 Grugliasco, Torino (Italia) 3 Dipartimento di Botanica, Università degli Studi di Catania, via A. Longo, 25 – 95123 Catania (Italia) 4 Regione Lombardia, Direzione Generale Agricoltura, Unità Organizzativa Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano, via Pola, 12/14 - 20124 Milano (Italia) 5 Via Madonna dei boschi, 88 - 12016 Peveragno, Cuneo (Italia) 6 Unidad de Biotecnología Vegetal, Instituto Universitario de Investigación CIBIO (Centro Iberoamericano de la Biodiversi- dad), Universidad de Alicante, Carretera de San Vicente del Raspeig s/n - E-03690 San Vicente del Raspeig, Alicante (España) 7 CRA – Istituto Sperimentale per la Floricoltura, corso Inglesi, 508 - 18038 Sanremo, Imperia (Italia) 8 CIEF – Banc de Llavors Forestals, Conselleria de Territori i Habitatge, Generalitat Valenciana, Avda. Comarques del Pais Va- lencià, 114 - 46930 Quart de Poblet (España) 9 Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale, Corpo Forestale dello Stato, via del Ponte, 256 – 37020 Peri (Italia) 10 Jardín Botánico, Instituto Cavanilles de Biodiversidad y Biología Evolutiva, Universidad de Valencia, C/ Quart, 80 – 46008 Va- lencia (España) 11 Dipartimento di Scienze Ambientali, Sezione di Biologia Vegetale, Laboratorio di Ecofisiologia della Riproduzione, Univer- sità degli Studi di Siena, via Pier Andrea Mattioli, 4 – 53100 Siena (Italia) 12 Dipartimento Difesa della Natura dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT), Sezione Parchi e Risorse Naturali, via Curtatone, 3 – 00185 Roma (Italia) 13 Stazione Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, via Bouganvillea, 20 – 95041 Caltagirone (Italia) 14 CRA – Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura, strada Frassineto, 35 - 15033 Casale Monferrato, Alessandria (Italia) 15 Conservatoire Botanique National Méditerranéen de Porquerolles, Le Castel Sainte Claire, rue Sainte Claire – 83418 Hyères (France) 3 PATROCINATORI Association Internationale Forêts Méditerranéennes Centro di Ricerca Interuniversitario “Biodiversità, Fitosociologia ed Ecologia del Paesaggio”, Università La Sapienza Roma Centro Iberoamericano de la Biodiversidad (Instituto Universitario de Investigación), Universidad de Alicante Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale, Corpo Forestale dello Stato, Peri (Verona) Centro per la Salvaguardia e la Valorizzazione della Biodiversità vegetale della Sicilia centro-orientale (CEVASABI) Conservatoire Botanique National Méditerranéen de Porquerolles CRA – Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura, Casale Monferrato (Alessandria) lFli CRA – Istituto Sperimentale per la Floricoltura, San Remo (Imperia) Dipartimento di Botanica, Università di Catania Dipartimento di Scienze Ambientali, Sezione di Biologia Vegetale, Laboratorio di Ecofisiologia della Riproduzione, Università di Siena 4 Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Palermo DIVAPRAGenetica Agraria, Università di Torino Generalitat Valenciana, Conselleria de Territori i Habitatge, Centre d'Investigació i Experiències Forestals (CIEF), Banc de Llavors Forestals Gruppo interregionale per la biodiversità e la vivaistica forestale BIOFORV Jardí Botànico, Universitat de Valencia Jardín Botánico Atlántico de Gijón Orto Botanico, Università Politecnica delle Marche Progetto Interreg IIIB “Genmedoc” Provincia di Cagliari Società Botanica Italiana onlus Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia 5 PRESENTAZIONE Nel 2001 i Governi dell’Unione Europea si sono impegnati a raggiungere un obiettivo ambizioso: arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2010. Questo traguardo figura nella Strategia dell’UE per lo sviluppo sostenibile nonché nel sesto Programma d’azione per l’ambiente (2002 - 2012) e, nel corso della riunione del 9 marzo 2006 del Consiglio Europeo, l’impegno è stato di nuovo ribadito con forza. Le risorse biologiche sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e la loro perdita mette a repentaglio l’esistenza di singole specie, habitat e interi ecosistemi. Esistono stime che dimostrano come la perdita di diversità biologica proceda oggi con un ritmo variabile da caso a caso, ma compreso tra 50 e 1.000 volte quello naturale. L’APAT è impegnata su molti fronti a difesa della biodiversità. Questo documento tratta, in particolare, della conservazione fuori dall’ambiente naturale (ex situ) del germoplasma, ovvero il materiale in grado di trasmettere i caratteri ereditari, che permette di preservare in modo diretto la biodiversità a livello genetico e di specie, mentre indirettamente contribuisce alla diversità degli ecosistemi. Il termine germoplasma è spesso riferito ai semi ma oggi, grazie a tecniche efficaci, è abbastanza frequente conservare altre forme capaci di propagare l’ereditarietà come tessuti, polline, talee e spore. Per le piante coltivate, la conservazione ex situ si pratica senza sosta su basi scientifiche da quasi un secolo, anche nell’ambito di reti organizzate a livello globale. È di questi giorni, ad esempio, l’avvio di un progetto per la costruzione della più grande banca mondiale del seme delle piante agricole, contenente il risultato di 10.000 anni di agricoltura. La necessità di conservare piante per uso alimentare ed industriale è stata vissuta come priorità nei confronti delle specie non addomesticate, ma queste, oggi esistono evidenze scientifiche in tal senso, sono altrettanto importanti per garantire i servizi derivanti dal buon funzionamento degli ecosistemi che si traducono in benessere per tutti i viventi, compreso l’uomo. In Italia è stata recentemente costituita la RIBES - Rete italiana delle banche del germoplasma per la conservazione ex situ della flora spontanea, formata da una ventina di istituzioni pubbliche, private e no profit, e collegata attivamente ad analoghe reti europee. Il compito di preservare ex situ, nel modo migliore, tutte le risorse genetiche di cui abbiamo e avremo bisogno è importante per capire e seguire l’intero ciclo del materiale custodito, dall’inizio alla fine. E rispondono proprio a questo scopo i contenuti del presente manuale che vuole descrivere ciò che si conosce sulla raccolta, conservazione e gestione ex situ del germoplasma delle unità tassonomiche della flora autoctona dei territori mediterranei. Certamente consapevoli che il lavoro è tutt’altro che finito, l’APAT lavorerà per raccogliere indicazioni e suggerimenti e per mantenere un costante aggiornamento. Giancarlo Viglione Commissario straordinario 7 PRESENTAZIONE L’APAT svolge istituzionalmente attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezio- ne dell’ambiente e più nello specifico delle risorse naturali, così come risulta dagli obiettivi delinea- ti nel piano triennale delle attività del Dipartimento Difesa della Natura. Negli ultimi anni, in virtù di tale compito istituzionale, sono stati realizzati diversi volumi che han- no posto l’attenzione sulla difesa della biodiversità vegetale e in particolare sulla conservazione ex si- tu