Lista Rossa Della Flora Italiana Policy Species
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realizzato da LISTA ROSSA della FLORA ITALIANA 1. POLICY SPECIES e altre specie minacciate www.iucn.itwww.iucn.it 1 LISTA ROSSA DELLA FLORA ITALIANA 1. POLICY SPECIES e altre specie minacciate 2 Lista Rossa IUCN della Flora Italiana. 1. Policy Species e altre specie minacciate Pubblicazione realizzata nell’ambito dell’accordo quadro “Per una più organica collaborazione in tema di conservazione della biodiversità”, sottoscritto da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali. Compilata da Graziano Rossi, Chiara Montagnani, Domenico Gargano, Lorenzo Peruzzi, Thomas Abeli, Sonia Ravera, Annalena Cogoni, Giuseppe Fenu, Sara Magrini, Matilde Gennai, Bruno Foggi, Robert P. Wagensommer, Giuseppe Venturella, Carlo Blasi, Francesco Maria Raimondo, Simone Orsenigo Gruppo di lavoro Michele Aleffi, Alessandro Alessandrini, Nicola M.G. Ardenghi, Gianluigi Bacchetta, Simonetta Bagella, Fabrizio Bartolucci, Gianni Bedini, Liliana Bernardo, Maurizio Bovio, Miris Castello, Fabio Conti, Gianniantonio Domina, Stefania Ercole, Emmanuele Farris, Rodolfo Gentili, Valeria Giacanelli, Daniela Gigante, Cesare Lasen, Simonetta Peccenini, Anna Maria Persiani, Laura Poggio, Filippo Prosser, Annalisa Santangelo, Alberto Selvaggi, Maria Cristina Villani, Thomas Wilhalm, Elena Zappa, Mirca Zotti Testi redatti da Società Botanica Italiana Citazione consigliata Rossi G., Montagnani C., Gargano D., Peruzzi L., Abeli T., Ravera S., Cogoni A., Fenu G., Magrini S., Gennai M., Foggi B., Wagensommer R.P., Venturella G., Blasi C., Raimondo F.M., Orsenigo S. (Eds.), 2013. Lista Rossa della Flora Italiana. 1. Policy Species e altre specie minacciate. Comitato Italiano IUCN e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Foto in copertina Al centro Cypripedium calceolus (T. Abeli). In basso da sinistra: Romulea insularis, gravemente minacciata (L. Peruzzi), Lilium pomponium, minacciato (S. Iardella), Crocus etruscus, quasi minacciato (L. Peruzzi), Anacamptis palustris, minacciata (S. Orsenigo), Cladonia stellaris, minacciata (W. von Brackel), Rhizopogon rocabrunae, gravemente minacciato (G. Baiano). Grafica InFabrica Stampa Stamperia Romana Finito di stampare nel mese di Maggio 2013 3 SOmmARIO Presentazione 4 Prefazione 5 Riassunto 8 Executive summary 9 1 Introduzione 11 1.1 La ricchezza floristica italiana nel contesto mediterraneo e globale 12 1.2 Le Liste Rosse della flora minacciata 13 2 Metodologia 15 2.1 Categorie e Criteri IUCN 16 2.2 Selezione delle specie incluse nel progetto 17 2.3 Procedure di assessment 18 2.4 Dati utilizzati 18 2.5 Importanza ed utilizzo dei dati distributivi 19 3 Risultati 21 3.1 Piante vascolari 22 3.2 Piante non vascolari (Licheni, Briofite, Funghi) 23 3.3 Taxa endemici vs taxa ad ampia distribuzione 25 3.4 minacce 26 4 Discussione 27 4.1 Stato delle conoscenze e applicazione dei criteri 28 4.2 Rischio di estinzione 28 4.3 Principali minacce 29 5 Conclusioni 31 6 Bibliografia 33 Appendice I – Categorie di rischio di estinzione e criteri IUCN per la Flora Italiana 39 Ringraziamenti 53 4 LISTA ROSSA DELLA FLORA ITALIANA PresentazIONE Le caratteristiche geografiche, climatiche e storiche del nostro Paese hanno consentito l’insediamento e la permanenza di una variegata e ricca biodiversità, inclusa una gran varietà di specie endemiche, ambienti esclusivi, paesaggi caratteristici. Su una superficie piuttosto limitata, se comparata alla totalità del continente europeo, sono presenti circa 1/3 delle specie animali europee e la metà di quelle vegetali. A livello marino la situazione è ancora più ricca poiché nelle acque italiane si ritrova gran parte delle specie più tipiche del Mar Mediterraneo. Tali ricchezze e peculiarità, concorrono a rendere l’area del Bacino Mediterraneo un “hotspot” di biodiversità riconosciuto a livello mondiale. In tal senso il nostro Paese ha la responsabilità di monitorare e salvaguardare questo “capitale naturale” così come definito nella Strategia Nazionale per la Biodiversità adottata nel 2010, che concretizza per l’Italia gli impegni assunti con la sottoscrizione alla Convenzione internazionale per la Biodiversità e l’attuazione della Strategia europea per la Biodiversità 2020. Tra gli obiettivi individuati dalla Strategia Nazionale per il decennio 2011-2020, l’approfondimento della conoscenza su consistenza, fattori di minaccia e stato di conservazione di habitat e specie su tutto il territorio nazionale, descrive la necessità di poter esprimere a livello nazionale quali e quante specie animali e vegetali rischiano di scomparire e soprattutto quali sono le cause che possono determinare i fattori di rischio. Lo strumento delle Liste Rosse è stato introdotto dall’attività dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), la più antica e universalmente riconosciuta organizzazione internazionale che si occupa di conservazione della biodiversità, nella sua accezione più ampia. La metodologia e i criteri messi a punto dall’IUCN per la predisposizione delle Liste Rosse permettono di realizzare, a diverse scale territoriali, le valutazioni sullo stato di rischio di estinzione a livello di specie. L’utilizzo di tale strumento, adottato come riferimento e indicatore a livello internazionale, permette dunque di fornire informazioni sintetiche e confrontabili sullo stato di conservazione delle specie e sull’efficacia delle azioni intraprese e da intraprendere per contrastare i fattori di minaccia individuati e arrestare la perdita di biodiversità. Nell’ambito dell’Accordo Quadro triennale, sottoscritto il 10 novembre 2011 dal Ministro pro-tempore e dal Presidente della Federparchi, per una più proficua collaborazione sugli obiettivi d’interesse comune in termini di attuazione delle misure per la conservazione della biodiversità e per l’implementazione di azioni per lo sviluppo sostenibile nei territori delle aree protette, la Direzione per la Protezione della Natura e del Mare in quanto Autorità Nazionale dell’IUCN in Italia, ha stipulato la prima Convenzione attuativa attraverso la quale, tra l’altro, è stata condotta la valutazione di alcuni gruppi di animali e sviluppate Liste Rosse Nazionali definite attraverso l’applicazione della metodologia IUCN, con il coinvolgimento di ricercatori nelle specifiche discipline e di esperti nell’applicazione della metodologia (Comitato Italiano IUCN, ISPRA, Società scientifiche, LIPU e numerosi esperti nazionali). In questo volume vengono presentati i dati, elaborati nell’ambito di una convenzione stipulata con la Società Botanica Italiana, relativi ad un primo contingente di specie vegetali che comprendono specie vascolari, muschi, funghi e licheni, coerentemente a quanto richiesto per l’attuazione delle Strategie globale ed europea per la conservazione della diversità vegetale. Pur rappresentando il punto di arrivo di un percorso effettuato, l’impegno e i risultati raggiunti hanno posto le basi per attività future rivolte alle valutazioni di altre importanti specie della flora nazionale. Detti risultati saranno disponibili anche attraverso il portale www.naturaitalia.it e il Network Nazionale per la Biodiversità predisposto dalla Direzione per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero Ambiente come piattaforma nazionale delle migliori conoscenze oggi disponibili sul nostro patrimonio naturale. Assume un risultato significativo poter presentare e divulgare le Liste Rosse nazionali, promosse per la prima volta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nella giornata Internazionale per la Biodiversità, istituita nell’ambito dell’omonima Convenzione, per ricordare e rafforzare gli impegni definiti e sottoscritti a Nairobi il 22 maggio del 1992. Maria Carmela Giarratano Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare Dirigente Ad Interim Divisione II Tutela della Biodiversità LISTA ROSSA DELLA FLORA ITALIANA 5 PrefazIONE A cura di Francesco M. Raimondo e Carlo Blasi (Società Botanica Italiana) Come riconosce anche la recente Strategia Nazionale per la Biodiversità (MATTM 2010), in Italia le conoscenze relative alla flora spontanea a rischio di estinzione sono ancora oggi lontane dall’essere esaustive. Non esisteva fino ad ora una Lista Rossa aggiornata con i criteri proposti dalla IUCN (2001). Dopo l’uscita del Libro Rosso e delle Liste Rosse d’Italia (Conti et al. 1992; Cortini Pedrotti e Aleffi 1992; Conti et al. 1997), si è assistito ad un vuoto durato almeno dieci anni. Solo nel 2005, la Società Botanica Italiana ha riaperto un dibattito e coinvolto i botanici italiani, nel tentativo di colmare il gap conoscitivo, a livello nazionale ed internazionale. Si è riusciti quindi a coinvolgere in questo tentativo di nuovo assessment della flora italiana ai vari livelli geografici gran parte dei botanici italiani interessati al tema, che hanno risposto con notevole entusiasmo (Rossi et al. 2008a; Rossi e Gentili 2008). Numerosi sono stati gli incontri promossi dalla Società Botanica Italiana (SBI) fin dal 2006, sui metodi stessi e su numerosi esempi di indicizzazione per casi target di specie italiane minacciate, proposte dagli stessi soci. Questo primo grande sforzo collettivo ha portato alla pubblicazione di un supplemento speciale dell’Informatore Botanico Italiano intitolato “Flora da conservare”, che rimane un punto fondamentale in questo recente percorso (Blasi e Raimondo 2008; Rossi et al. 2008a,b). Oltre a riprendere ed illustrare la metodologia IUCN (Gargano 2008a,b;