Autorità Idrica Toscana

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO – OBIETTIVI DI QUALITÀ PER IL BIENNIO 2020-2021, PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI E PIANO DELLE OPERE STRATEGICHE (POS)

(ex Allegato 2 alla Determina 29 giugno 2020, n. 1/2020 - DSID - Definizione delle procedure per la raccolta dei dati tecnici e tariffari, nonché degli schemi tipo per la relazione di accompagnamento al programma degli interventi e alla predisposizione tariffaria per il terzo periodo regolatorio 2020-2023, ai sensi delle Deliberazioni 917/2017/R/IDR, 580/2019/R/IDR E 235/2020/R/IDR)

2020-2023

ASA SPA

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Indice

1 Informazioni preliminari ...... 4 2 Prerequisiti ...... 5 2.1 Disponibilità e affidabilità dei dati di misura dei volumi ...... 5 2.2 Conformità alla normativa sulla qualità dell’acqua distribuita agli utenti ...... 6 2.3 Conformità alla normativa sulla gestione delle acque reflue urbane ...... 7 2.4 Disponibilità e affidabilità dei dati di qualità tecnica ...... 8 3 Macro-indicatori di qualità tecnica ...... 8 3.1 M1 - Perdite idriche ...... 8 3.1.1 Stato delle infrastrutture e criticità ...... 8 3.1.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 8 3.1.3 Investimenti infrastrutturali ...... 9 3.1.4 Interventi gestionali ...... 11 3.2 M2 – Interruzioni del servizio ...... 11 3.2.1 Stato delle infrastrutture e criticità ...... 11 3.2.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 11 3.2.3 Investimenti infrastrutturali ...... 12 3.2.4 Interventi gestionali ...... 15 3.3 M3 – Qualità dell’acqua erogata ...... 15 3.3.1 Stato delle infrastrutture e criticità ...... 15 3.3.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 16 3.3.3 Investimenti infrastrutturali ...... 16 3.3.4 Interventi gestionali ...... 17 3.4 M4 – Adeguatezza del sistema fognario ...... 17 3.4.1 Stato delle infrastrutture e criticità ...... 17 3.4.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 18 3.4.3 Investimenti infrastrutturali ...... 18 3.4.4 Interventi gestionali ...... 20 3.5 M5 – Smaltimento fanghi in discarica ...... 20 3.5.1 Stato delle infrastrutture e criticità ...... 20 3.5.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 20 3.5.3 Investimenti infrastrutturali ...... 21 3.5.4 Interventi gestionali ...... 22 3.6 M6 – Qualità dell’acqua depurata ...... 22 3.6.1 Stato delle infrastrutture e criticità ...... 22 3.6.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 22 3.6.3 Investimenti infrastrutturali ...... 23 3.6.4 Interventi gestionali ...... 24 4 Macro-indicatori di qualità contrattuale ...... 24 4.1 MC1 - Avvio e cessazione del rapporto contrattuale ...... 24 4.1.1 Criticità ...... 24 4.1.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 25 4.1.3 Investimenti infrastrutturali ...... 25 4.2 MC2 - Gestione del rapporto contrattuale e accessibilità al servizio ...... 25 4.2.1 Criticità ...... 25 2

4.2.2 Obiettivi 2020-2021 ...... 25 4.2.3 Investimenti infrastrutturali ...... 25 5 Interventi associati ad altre finalità ...... 26 5.1 Interventi finalizzati ad obbiettivi diversi da quelli di qualità tecnica ...... 26 5.1.1 Investimenti infrastrutturali ...... 26 5.2 Prerequisito 3: interventi finalizzati al suo mantenimento ...... 27 5.1.2 Investimenti infrastrutturali ...... 27 6 Piano delle Opere Strategiche (POS)...... 29 6.1 Interventi canditati a ulteriori forme di finanziamento ...... 36 7 Eventuali istanze specifiche ...... 43 7.1 Istanza per mancato rispetto di alcuni prerequisiti ...... 43 7.2 Istanza per operazioni di aggregazione gestionale ...... 43 7.3 Istanza per il riconoscimento degli OpexQT ...... 43 7.4 Altre istanze ...... 45 7.4.1 Istanza trasporto e smaltimento fanghi ...... 45 7.4.2 Fontanelli (Case dell’Acqua) ...... 46 7.4.3 Istanza deroga ex DM 93/2017 ...... 47 7.4.4 Maggiori costi per aumento impiantistico depurativo (ex art. 27.1 lett. f, ex art. 18.4 MTI-3) ...... 48 7.4.5 Maggiori costi per trasporto acqua con autobotti (ex art. 27.1 lett. f) ...... 49 7.4.6 Maggiori oneri per incremento prezzo NaOH (ex art. 27.1 lett. f) ...... 49 8 Ulteriori elementi informativi ...... 50 8.1 Relazione sulle cause del mancato rispetto delle scadenze programmate per i depuratori rientranti nel Piano Stralcio e nell’AdP per agglomerati sotto i 2000 AE ...... 50 9 Dati di qualità tecnica per gli anni 2018 e 2019 relativi al nuovo perimetro di gestione ...... 58 10 Dati di qualità contrattuale per l’anno 2018 coerenti con i più recenti accadimenti gestionali 58

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1 Informazioni preliminari Preso atto della dichiarazione del legale rappresentante del gestore attestante la veridicità dei dati rilevanti ai fini della disciplina dalla qualità tecnica, nel seguito si illustrano brevemente gli esiti dell’attività - compiuta dall’Ente di governo dell’ambito – relativa alla persistenza dei prerequisiti e alla verifica e validazione dei dati tecnici trasmessi dal Gestore nel formato RQTI 2020.

Nel seguito vengono analizzati i singoli macro-indicatori e le relative criticità sottese, descrivendo gli interventi pianificati per ognuno di essi.

Relativamente al Piano Opere Strategiche preme evidenziare che, oltre agli interventi proposti dal gestore come strategici, sono stati individuati come POS, in collaborazione fra AIT e Gestore, anche gli interventi candidati a finanziamenti derivanti da:  Piano Nazionale di interventi nel settore idrico - Con legge di bilancio 2017 L. 205 del 27/12/2017, art. 1 comma da 516 a 525, è istituito il Piano Nazionale di interventi nel settore idrico, articolato in due sezioni: sezione «ACQUEDOTTI» e sezione «INVASI» (Piano Nazionale). A settembre 2020, nell’ambito della definizione del nuovo Piano Nazionale – sezione Invasi e del nuovo Piano Nazionale – sezione Acquedotti, AIT, in collaborazione con i gestori toscani, ha indicato le candidature di interventi necessari e urgenti al perseguimento degli obiettivi prioritari individuati dal citato articolo 1.  Mettiamoci in riga - Nell’ambito del progetto Mettiamoci in Riga – Linea L7 “Soluzioni per la piena attuazione del SII attraverso l’operatività dell’ente di governo d’ambito, l’affidamento del servizio e il superamento del contenzioso comunitario in materia di acque reflue”, la Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del MATTM ha svolto una ricognizione del fabbisogno finanziario per la realizzazione di investimenti nel settore nel settennio 2021- 2027. Sono inseriti tra i POS gli interventi validati da AIT sulla base delle richieste del MAATM di agosto/settembre 2020, inerenti la ricognizione in oggetto e con caratteristiche finanziabili con il Recovery Fund.  Recovery Fund - Dispositivo della Commissione Europea per la ripresa e la resilienza che ha come obiettivo principale quello di sostenere la ripresa economica degli Stati Membri maggiormente colpiti dalla crisi economica associata alla diffusione del virus SARS-COV-2. Sono inseriti tra i POS gli interventi comunicati dai gestori toscani (CISPEL-Utilitalia), e verificati da AIT, ad agosto 2020. Per AIT risulta prioritario portare avanti la progettazione o la realizzazione, laddove possibile, di tali opere strategiche, e in generale la progettazione di interventi puntuali con importi elevati, per i quali attualmente risultano scarse o assenti risorse da tariffa. Una parte di queste opere sono state candidate da AIT anche per la redazione del Piano Nazionale - sezione Invasi, laddove derivanti da schemi che interconnettono i centri urbani con importanti sistemi di accumulo. Per tali opere si è replicata la richiesta di finanziamento già proposta sul Piano Invasi potendo eventualmente stabilire successivamente, nel caso alcune siano ritenute d’interesse, se diversificare il contributo a carico di ciascuna linea. È stato peraltro richiesto anche il finanziamento della realizzazione di opere già programmate in tutto o in parte nei PdI, supportando, se possibile, anche la quota parte da tariffa attraverso i finanziamenti. Le opere saranno realizzate/gestite dai Gestori del SII della Toscana. Gli interventi proposti derivano da una programmazione strategica individuata da questa Autorità nel Piano d’Ambito, o da altri interventi considerati strategici, e in buona parte già finanziati nei PdI dei Gestori, con obiettivo di assicurare la risorsa idrica ovvero di migliorarne la qualità proprio in situazioni di cambiamenti climatici o di potenziali impatti anche antropici. Pertanto le proposte 4 risultano pienamente coerenti con il principio di aumentare la resilienza del servizio in Toscana. Inoltre, la diversificazione delle risorse interconnesse cui attingere, ha l’obiettivo di ottimizzare le possibilità gestionali della risorsa prevedendo, anche in accordo con altri soggetti pianificatori – Regione Toscana e Autorità di Bacino Distrettuale – l’utilizzo ottimale della stessa, non solo a fini economici e di qualità del servizio erogato, ma anche a fini di tutela ambientale. Alcuni interventi indicati come sostituzione/potenziamento di reti e impianti a carattere diffuso, nel caso di possibili finanziamenti, potranno essere declinati con livello di dettaglio puntuale e specifico cronoprogramma. Si evidenzia che gli interventi senza alcuna risorsa prevista da tariffa sono riportati nel PDI di ASA senza indicare alcuna programmazione di spesa per assenza di finanziamento e indicando solo il costo totale dell’intervento.

Relativamente agli OPEXqt, si evidenzia che, come meglio specificato nel paragrafo 7.3, il contenuto del cronoprogramma gestionale del PdI rispetta quanto stabilito dalla Del. ARERA 580/2019 che stabilisce che per ciascun anno (2020, 2021, 2022, 2023) i costi per gli adeguamenti agli standard di qualità tecnica (OPEXqt) introdotti dal comma 23-bis.1 del MTI-2 sono valorizzati nei limiti delle pertinenti componenti di costo individuate ai fini della determinazione tariffaria 2019 o, se inferiori, nei limiti degli oneri effettivamente rendicontati con riferimento alla medesima annualità.

2 Prerequisiti Si riportano di seguito le informazioni rilevanti ai fini della determinazione dei prerequisiti di cui agli articoli 20, 21, 22 e 23 della RQTI.

2.1 Disponibilità e affidabilità dei dati di misura dei volumi Dai dati estratti dal file RDT2020, si evince che il prerequisito di cui all’art. 20 della RQTI è soddisfatto.

Valore Notazione Valore Descrizione dato UdM Anno dato Anno 2019 2018 Somma dei volumi di processo totali (presi ognuno in WPtot mc 56.449.361 54.978.318 valore assoluto) WPm Somma dei volumi di processo misurati mc 53.346.908 53.002.384 WP Quota volumi di processo misurati % 94,5% 96,4% WUtot Somma dei volumi di utenza totali mc 24.331.968 24.698.240 WUm Somma dei volumi di utenza misurati mc 23.386.721 23.654.928 WU Quota volumi di utenza misurati % 96,1% 95,8%

I valori sopra indicati derivano dalla somma dei seguenti processi:

Anno 2018 (valori in mc) Volume Volume Volume Variabile Descrizione variabile misurato stimato totale

WAM di cui volume di acqua prelevato dall'ambiente (A02) 40.733.444 2.289.540 43.022.984

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Anno 2018 (valori in mc) Volume Volume Volume Variabile Descrizione variabile misurato stimato totale di cui perdite trattamento misurate (se incluse in WLT1 1.198.095 1.198.095 ∑WOUT) (A05mis) di cui volume di acqua importata da altri soggetti Wimp 9.570.244 0 9.570.244 (A07) di cui volume di acqua esportata in adduzione e/o in Wesp 1.845.124 0 1.845.124 distribuzione (A08) WD9 Consumo autorizzato non fatturato (A12) 0 812.914 812.914 TOTALI 53.346.908 3.102.454 56.449.361 Incidenza % 94,50% 5,50% 100,00%

Anno 2019 (valori in mc) Volume Volume Volume Variabile Descrizione variabile misurato stimato totale

WAM di cui volume di acqua prelevato dall'ambiente (A02) 40.486.945 1.192.352 41.679.297

di cui perdite trattamento misurate (se incluse in WLT1 1.456.256 1.456.256 ∑WOUT) (A05mis) di cui volume di acqua importata da altri soggetti Wimp 9.343.352 0 9.343.352 (A07) di cui volume di acqua esportata in adduzione e/o in Wesp 1.715.830 0 1.715.830 distribuzione (A08) WD9 Consumo autorizzato non fatturato (A12) 0 783.582 783.582 TOTALI 53.002.384 1.975.934 54.978.318 Incidenza % 96,41% 3,59% 100,00%

2.2 Conformità alla normativa sulla qualità dell’acqua distribuita agli utenti Ai sensi dell’art. 21 della RQTI, si riportano di seguito le informazioni richieste: a) essersi dotato delle procedure per l’adempimento agli obblighi di verifica della SI qualità dell’acqua destinata al consumo umano ai sensi del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. b) aver applicato le richiamate procedure SI c) aver ottemperato alle disposizioni regionali eventualmente emanate in materia SI d) aver eseguito il numero minimo annuale di controlli interni, ai sensi dell’art. 7 del SI vedi tabella D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. sotto

Valore Valore Notazione dato Descrizione dato UdM Anno Anno 2018 2019 Numero minimo di campioni (da controlli interni) che il CACQ-min n. 463 463 gestore è tenuto a eseguire nell'anno Numero campioni (da controlli interni) che il gestore ha CACQ-real n. 11.860 15.704 eseguito nell'anno

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Si precisa che lo scostamento tra i valori di Cacq-min indicati a suo tempo per gli anni 2016-2017 e gli attuali valori relativi agli anni 2018-2019 è dovuto all’aver erroneamente inteso che i dati richiesti fossero i valori da piano aziendale di campionamento anziché ciò che discende dalla normativa.

Da quanto sopra risulta quindi che il prerequisito di cui all’art.21 della RQTI è soddisfatto.

Allo stato attuale non è stato stipulato un atto di accordo tra gestore e autorità sanitaria locale, né è stata effettuata una valutazione del rischio approvata dal Ministero della Salute. Si precisa tuttavia che il Piano di Campionamento per il controllo delle acque destinate al consumo umano di ASA, prevede l’utilizzo di punti di prelievo lungo la rete di distribuzione, definiti e concordati con le singole ASL di riferimento. Come indicato dal D.L. 31/01 e s.m.i. i controlli vengono effettuati lungo l’intera filiera, dalla captazione alla distribuzione, prendendo in esame i parametri della Parte A - B – C del Decreto, e inoltre ASA dispone di un monitoraggio locale e di telecontrollo della disinfezione residua sia sugli impianti che in rete. Il Piano di Campionamento per il controllo delle acque destinate al consumo umano di ASA, in alcune occasioni è stato richiesto dagli Enti e ASA l’ha messo a disposizione, inviando le parti richieste e in generale si evidenzia una continua e proficua collaborazione tra le ASL presenti sul territorio ed ASA, sia per i prelievi congiunti che per la gestione delle Non Conformità e le successive analisi di verifica.

Si evidenzia che dal 2020 è in corso il progetto per l’implementazione del sistema di valutazione del rischio secondo il modello PSA (Piano di Sicurezza degli Acquedotti) che si svilupperà nell’arco degli anni 2020-2024. Il programma prevede l’applicazione del modello sugli acquedotti della Val di Cornia (comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto) e di Bibbona.

2.3 Conformità alla normativa sulla gestione delle acque reflue urbane Ai sensi dell’art. 22 della RQTI, si evidenzia che nel territorio gestito non sono presenti agglomerati oggetto delle condanne della Corte di Giustizia Europea - pronunciate il 19 luglio 2012 (causa C- 565/10) e il 10 aprile 2014 (causa C-85/13) - e non ancora dichiarati conformi alla direttiva 91/271/CEE, alla data del 31 dicembre 2019.

Risulta pertanto che il prerequisito di cui all’art.22 della RQTI è soddisfatto.

Tuttavia sul territorio di ATO5 Toscana Costa sono tuttora presenti i seguenti agglomerati in procedura d’infrazione (EU-Pilot):  Agglomerato di Pomarance per il quale è in corso la realizzazione del nuovo depuratore da 4.500 AE e le condotte fognarie di collettamento della rete fognaria esistente al depuratore medesimo. I lavori sono stati appaltati e termineranno entro il 31/03/2021.

Per quanto riguarda i seguenti agglomerati il Gestore ha raggiunto la conformità nel corso degli anni 2018 e 2019:  Agglomerato di Volterra (PI) per il quale è stato realizzato il depuratore di Volterra Sud da 10.000AE e le opere fognarie di collegamento delle reti al depuratore medesimo. La conformità dell’agglomerato è stata raggiunta nel corso del 2018.  Agglomerato di Portoferraio: realizzazione del nuovo impianto di depurazione da 22.500AE in località Schiopparello in sostituzione del vecchio impianto del Grigolo da 10.000AE e collettamento delle fognature di Portoferraio al nuovo impianto. L’agglomerato ha raggiunto la conformità nel corso del 2019.

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2.4 Disponibilità e affidabilità dei dati di qualità tecnica Si rimanda allo specifico paragrafo 2 della Relazione di accompagnamento - Qualità Tecnica - Anno raccolta 2020, riportando di seguito le conclusioni dell’attività di validazione di cui all’art. 23 della RQTI. I dati di qualità tecnica comunicati sono stati sottoposti alle seguenti verifiche: a) completezza dei dati forniti rispetto a quelli complessivamente richiesti; b) correttezza della compilazione, intesa come assenza di dati palesemente errati; c) coerenza con il Programma degli Interventi; d) congruità dei valori, anche sulla base dei confronti con le altre fonti informative disponibili; e) grado di certezza del dato in termini di incidenza di componenti stimate e di componenti effettivamente rilevate sul totale per ciascun dato comunicato. A conclusione delle numerose attività di verifica, l’Ente di Governo d’Ambito ha certificato come validati i dati tecnici forniti dal Gestore, senza riscontrare carenze di disponibilità e neppure carenze di affidabilità dei dati di qualità tecnica. Il prerequisito 4, previsto all’art. 23 della RQTI, è soddisfatto.

3 Macro-indicatori di qualità tecnica 3.1 M1 - Perdite idriche 3.1.1 Stato delle infrastrutture e criticità Si esplicitano le principali criticità riconducibili al macro-indicatore in oggetto: Totale Totale Totale Totale Criticità ARERA 2020 2021 2022 2023 APP4.1 Non totale copertura o cattivo funzionamento o vetustà dei misuratori (dei 120.000,00 110.000,00 110.000,00 90.000,00 parametri di quantità e di qualità) nelle opere di presa DIS1.2 Inadeguate condizioni fisiche delle reti e degli impianti di distribuzione (condotte, opere 4.209.123,70 2.893.500,00 2.734.350,06 2.627.500,00 civili, apparecchiature meccaniche ed elettromeccaniche) DIS2.2 Pressioni eccessive 650.396,60 244.103,52 295.000,00 290.000,00 DIS3.2 Non totale copertura o cattivo 672.987,24 1.579.766,70 1.579.766,70 1.351.766,70 funzionamento o vetustà dei misuratori di utenza KNW1.1 Imperfetta conoscenza delle 58.050,00 42.163,12 27.872,34 27.872,34 infrastrutture di acquedotto Totali 5.710.557,54 4.869.533,34 4.746.989,10 4.387.139,04

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 3.1.3.

3.1.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità tecnica M1, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021 sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQTI 20_21” presente nel file RDT_2020.

Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021 Presenza prerequisito Preq1 SI M1 Presenza prerequisito Preq4M1 Adeguato

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Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021 M1a 17,20 16,52 M1b 43,84% 42,09% Classe C C Obiettivo RQTI -4% di M1a -4% di M1a Valore obiettivo M1a 16,52 15,85 Raggiungimento obiettivo Anno di riferimento per valutazione 2019 obiettivo per M1

Nelle celle in colore giallo sono inseriti i valori relativi all'anno 2019 per la definizione degli obiettivi 2020-2021. Tali valori corrispondono a quelli indicati nel file RQTI_2020 (foglio Riepilogo RQTI, colonna F).

3.1.3 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al macro-indicatore in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Il programma degli interventi 2020-2023 prevede di agire su tutte le principali cause di perdite in rete privilegiando le situazioni più critiche. Nella sostituzione delle condotte, si darà priorità ad interventi su tubazioni in fibrocemento ed ai tratti in cui, dalle rilevazioni statistiche, risulterà il maggior numero di riparazioni. In ciascuno degli anni 2020-2023 sono previsti interventi di manutenzione straordinaria delle reti di distribuzione per circa 8,6 mln di €. Per quanto riguarda la sostituzione del fibrocemento, il Gestore ha previsto un consistente piano di interventi che si estende fino al 2031 per un valore complessivo a partire dal 2020, di circa 14 mln€; in particolare nel quadriennio 2020-2023, è prevista una spesa di circa 2,8 mln di €. Si precisa che il piano di sostituzione del fibrocemento è stato candidato al Recovery Fund ed al PNI-sezione acquedotti II stralcio, per richiedere un ulteriore finanziamento di circa 4,9 mln€. Altro elemento di priorità negli interventi manutentivi e quello della elevata pressione d’esercizio nelle condotte. In questo particolare caso l’intervento sostitutivo può essere preceduto, in alternativa, dall’inserimento di riduttori di pressione. L’altro fronte ritenuto importante è il proseguimento dei lavori per la distrettualizzazione degli acquedotti nei vari territori gestiti, al fine di migliorarne l’efficienza in vista di una maggiore durabilità delle infrastrutture a rete. Tale attività richiede il potenziamento della strumentazione per la misura di portate e pressioni e del collegamento al telecontrollo. ASA è in possesso di due sistemi di telecontrollo: ATI (per la gestione dei presidi BVC ed Elba) e FOXBORO SCADA (per gli altri presidi). Quest’ultimo è in corso di aggiornamento con la versione del System Platform che si avvarrà di un sistema di monitoraggio delle perdite. Al contempo anche ATI utilizza un sistema analogo su una piattaforma cloud denominata VIDI, che permette a tutti gli utilizzatori la supervisione remota degli impianti sia ATI che FOXBORO, compreso il monitoraggio delle perdite realizzato attraverso un algoritmo sulle portate registrate. Inoltre ASA sta procedendo con l’analisi della rete mediante modellazione matematica con l’obiettivo di calibrare le reti di distribuzione, sia per l’effettuazione dei bilanci idrici utili alla

9 ricerca perdite, sia per le correzioni da apportare sulla cartografia digitale in quanto ancora molti dati provengono da elaborati grafici poco precisi ereditati dai comuni. Quest’ultima attività si lega al monitoraggio programmato della rete di distribuzione mediante sistemi di noise logger, correlazione, geofono. La struttura dedicata a questa attività è stata potenziata di due unità nel 2019 ed è in previsione un ulteriore aumento di pianta organica di 3 unità nel corso del 2020; a regime la struttura prevede un responsabile, un assistente e 9 operatori distribuiti su tutto il territorio e dotati delle attrezzature specifiche. Si osserva che si tratta di interventi spalmati durante tutto il periodo di vigenza della Concessione del Servizio.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al macro-indicatore in oggetto:

Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in

2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio

2018 2019 M1 2.939.399,04 0,00 2.939.399,04 3.610.399,63 0,00 3.610.399,63

Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al macro-indicatore sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 M1 5.710.558 4.869.533 4.746.989,10 4.387.139,04 19.714.219,02

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 M1 5.560.057,54 4.830.171,18 4.826.748,63 4.324.639,04 19.541.616,39

La ripartizione dei contributi per linea di finanziamento è la seguente:

M1 926.837,20 630.119,44 215.539,73 215.539,73 ALTRI 747.122,77 612.396,13 197.816,41 197.816,41 EI2003 179.714,43 17.723,32 17.723,32 17.723,32

Allo stesso fine della riduzione delle perdite mira anche il proseguimento di un’importante campagna di sostituzione dei misuratori d’utenza che vale circa 14.000.000€ nel periodo 2020- 2031, di cui circa 4,4 mln€ nel quadriennio 2020-2023. Gli interventi di sostituzione funzionali all’adempimento del DM 93/2017 nel biennio 2020-2021 sono meglio specificati nella sottostante tabella e nel capitolo:

Cod. AIT Cod. Gestore Totale Descrizione Intervento Totale 2021 Intervento Intervento 2020 Lotto 02 - Acquisto ed installazione misuratori di portata per l'acqua MI_ACQ08_05_0571 G103-5336-000 erogata agli utenti - G.T.U. cambio 200.000,00 801.211,00 contatori di tipo MECCANICO/ELETTRONICO

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Cod. AIT Cod. Gestore Totale Descrizione Intervento Totale 2021 Intervento Intervento 2020

Lotto 02 - Acquisto ed installazione misuratori di portata per l'acqua MI_ACQ08_05_1550 G103-5336-002 erogata agli utenti - G.T.U. cambio 30.000,00 593.239,29 contatori di tipo ELETTRONICO: Sistema Smart Meter Totali 230.000,00 1.394.450,29

3.1.4 Interventi gestionali In relazione all’Istanza presentata ai sensi della Delibera 917/2017 in data 13/04/2018 per il riconoscimento degli oneri aggiuntivi, si rimanda al paragrafo 7.3 che descrive i contenuti della nuova istanza presentata dal Gestore relativamente agli OPEXQT per richiedere il riconoscimento dei maggiori costi nel periodo 2020-2023, basata sui costi effettivamente sostenuti nel periodo 2018-2019 per ciascun macro indicatore.

3.2 M2 – Interruzioni del servizio 3.2.1 Stato delle infrastrutture e criticità Si esplicitano le principali criticità riconducibili al macro-indicatore in oggetto: Totale Totale Totale Totale Criticità ARERA 2020 2021 2022 2023 APP1.1 Insufficienza quantitativa del sistema delle fonti e/o sovrasfruttamento delle fonti di 976.383,66 4.335.620,91 4.514.422,38 4.717.871,00 approvvigionamento APP2.1 Assenza parziale o totale delle reti di 290.111,75 2.202.464,38 1.367.596,94 732.103,62 adduzione APP2.2 Inadeguate condizioni fisiche delle reti 1.867.528,24 1.687.347,77 1.446.635,38 1.139.393,40 e degli impianti di adduzione APP2.3 Insufficiente capacità idraulica e/o scarsa flessibilità di esercizio delle 897.403,19 1.360.000,00 848.073,38 1.072.100,62 infrastrutture di adduzione APP3.1 Ricorrenza di interruzioni dovute a 0,00 0,00 202.425,47 0,00 fenomeni naturali o antropici DIS1.2 Inadeguate condizioni fisiche delle reti e degli impianti di distribuzione (condotte, 727.351,77 1.275.137,59 1.350.040,46 1.164.998,00 opere civili, apparecchiature meccaniche ed elettromeccaniche) DIS1.4 Inadeguate capacità di compenso e di 76.607,91 90.000,00 226.487,00 869.472,00 riserva dei serbatoi KNW1.1 Imperfetta conoscenza delle 3.006,09 85.500,00 67.500,00 110.000,00 infrastrutture di acquedotto Totali 4.838.392,62 11.036.070,65 10.023.181,01 9.805.938,64

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 3.2.3.

3.2.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità tecnica M2, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021 sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQTI 20_21” presente nel file RDT_2020.

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Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021

Presenza prerequisito Preq4M2 Adeguato M2 0,59 0,59 Classe A A Obiettivo RQTI Mantenimento Mantenimento M2 Valore obiettivo M2 Raggiungimento obiettivo Anno di riferimento per valutazione 2019 obiettivo per M2

Nelle celle in colore giallo sono inseriti i valori relativi all'anno 2019 per la definizione degli obiettivi 2020-2021. Tali valori corrispondono a quelli indicati nel file RQTI_2020 (foglio Riepilogo RQTI, colonna F).

3.2.3 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al macro-indicatore in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Si specificherà infine l’entità e la natura degli eventuali contributi pubblici di cui godono i vari interventi nel periodo in oggetto.

Dall’analisi degli interventi previsti si evidenzia che, rispetto agli obbiettivi del macro-indicatore M2, gli investimenti sotto riportati sono legati al mantenimento dei risultati ottenuti finora, e mirano ad ottimizzare, rinnovare e adeguare gli impianti di adduzione (reti e serbatoi) e gli impianti di trattamento delle acque nelle zone dove sono presenti le maggiori criticità sia per le ricorrenti crisi idriche (soprattutto Alta Val di Cecina ed Elba), sia per problemi di qualità (presenza di Boro, Arsenico in particolare nelle acque della Val di Cornia) che potenzialmente potrebbero creare disservizi molto rilevanti su vaste aree del territorio gestito dal Gestore.

Rientrano tra questi interventi quelli volti a aumentare la disponibilità idrica delle fonti d’approvvigionamento. Continuerà quindi la campagna di ricerca e perforazione di nuovi pozzi su tutto il territorio di ATO5. Per quanto riguarda l’Isola d’Elba le maggiori problematiche sono costituite dalla scarsità di risorsa nei periodi di punta estiva col costante rischio di diminuzioni di pressione e sospensioni di erogazione nel periodo di punta estivo. Inoltre esiste il problema strutturale della condotta sottomarina che dal continente fa affluire nella dorsale elbana i 2/3 del fabbisogno, ma che ormai ha un’età di oltre 30 anni e può essere causa, in caso di interruzione prolungata dell’erogazione, di gravissimi disagi per la popolazione prevalentemente turistica del periodo estivo. Per affrontare per tempo il problema prima che si verifichino situazioni rilevanti dal punto di visto dell’impatto sull’approvvigionamento idrico nel periodo turistico, si è approfondito la questione delle fonti autoctone dell’isola. L’approvvigionamento da pozzo non può essere incrementato oltre un certo limite per la natura quali-quantitativa degli acquiferi. I numerosi pozzi realizzati dal 2005 ad oggi e che si prevede di continuare a realizzare, hanno tutti portate insufficienti per sostituire i 160 l/s che provengono dalla condotta sottomarina. Altre fonti disponibili sull’Elba sono le sorgenti del Monte Capanne che forniscono un contributo di qualche decina di litri al secondo, ma che non sono adatte a risolvere il problema della carenza estiva in quanto in quel periodo le sorgenti sono in 12 magra o addirittura in secca. E’ stata studiata anche la possibilità di realizzare invasi superficiali per accumulare risorsa nel periodo invernale da destinare poi agli acquedotti nei mesi di luglio e agosto. Tuttavia, la conformazione orografica non consente di realizzare accumuli importanti ed inoltre il rapporto costi/benefici è molto alto. A seguito di tutte queste valutazioni si è ritenuto che il mezzo più efficace per aumentare la disponibilità di acqua potabile fosse la realizzazione di un dissalatore da ubicarsi nella Piana di Mola di Capoliveri per una portata di 80 l/s. Di questi 40 l/s, sommandosi ai 160 l/s della condotta sottomarina, consentiranno di coprire il deficit idrico dell’Elba nei periodi di punta estivi. Gli altri 40 l/s consentiranno di ridurre il prelievo dalla falda della Val di Cornia dalla quale si approvvigiona l’Isola d’Elba attraverso la vecchia condotta che verrà mantenuta in esercizio anche in presenza del dissalatore di Mola. Tutto ciò non consente ancora di mettere in completa sicurezza il sistema idrico elbano; infatti anche con il dissalatore, un guasto prolungato alla condotta sottomarina nei due mesi di punta estiva non potrebbe essere completamente assorbito dalle risorse locali. Per questo motivo ARERA ha finanziato nell’ambito del Piano Nazionale acquedotti- I stralcio, oltre che parte dell’impianto di Mola, anche lo studio di fattibilità di un secondo dissalatore in grado di risolvere definitivamente i problemi idrici dell’Elba. Come meglio specificato nel seguito, l’intervento per la sicurezza dell’approvvigionamento idro potabile dell’Elba è stato candidato ai finanziamenti del Recovery Fund e del Piano Nazionale Idrico- sezione acquedotti –II stralcio. Dal punto di vista degli investimenti, nel quadriennio 2020-2023 per il dissalatore di Mola, si spenderanno in totale 14,9 mln di €. I lavori, che si concluderanno nel 2023, avranno una coda d’investimento finanziaria inferiore al 20% dell’importo complessivo dell’intervento pari a 2,65 mln€ nell’anno 2024. Dal punto di vista degli investimenti nel quadriennio, si prevedono 384.000€ destinati al progetto di fattibilità tecnico-economica di un invaso con prevalente finalità idropotabile in località Pian di Goro (Pomarance) che è stato finanziato con fondi del PNI –sezione invasi-primo stralcio, e che si completerà nel 2025. Anche tale intervento, sia per quanto riguarda le successive fasi di progettazione che per la sua esecuzione, è stato candidato ai finanziamenti del Recovery Fund e del Piano Nazionale Idrico- sezione invasi –II stralcio. Altro intervento che interessa l’intera Val di Cecina è il cosiddetto Piano Solvay. Infatti con il contributo economico della società Solvay già confluito nelle casse di AIT, si stanno progettando una serie di interventi volti ad aumentare la disponibilità idrica dell’area, a completare i tratti mancanti della dorsale di interconnessione Alta-Bassa Val di Cecina, ad aumentare le capacità d’accumulo sia sulla città di Cecina che di Volterra ed infine a creare un’ulteriore interconnessione tra l’acquedotto di Cecina-Palazzi e quello di Rosignano-Belvedere sempre nell’ottica dell’efficientamento del sistema acquedottistico allo scopo di impedire disservizi agli utenti specie nei periodi estivi di massimo consumo. Infine il Piano, con la maggiore disponibilità idrica, permetterà di chiudere alcuni dei pozzi di Cecina di qualità scadente e che sono stati interessati da recenti fenomeni d’inquinamento. Il Piano Solvay porterà benefici agli acquedotti dei seguenti comuni: Volterra, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Guardistallo, Montescudaio, Cecina e Rosignano Marittimo. Nel suo complesso le previsioni di spesa sono di oltre 9,6 mln di € da spendere fino al 2025. Nel periodo 2020-2023 saranno impegnati circa 6,5 mln di€. Si precisa che per quanto riguarda i 3 interventi MI_ACQ03_05_1503, 1504 e 1505, questi termineranno nel 2022 con code d’investimento finanziarie inferiori al 20%-25% nel 2023. Il Piano Solvay è stato candidato ai finanziamenti del Piano Nazionale Idrico- sezione acquedotti –II stralcio. Un progetto che si avvierà nel corso del 2020 è quello del potenziamento dell’acquedotto di Piombino finanziato al 100% da fondi FAS attraverso la creazione di una terza collettrice tra la centrale principale di Campo all’Olmo, alimentata dalle acque provenienti dal potabilizzatore di Franciana, ed i serbatoi d’accumulo di Piombino. Tale opera, oltre che aumentare l’efficienza e flessibilità del sistema acquedottistico permetterà di alimentare aree poste in zona retro-portuale 13 dove è previsto lo sviluppo di nuove attività produttive (APEA di ). L’intervento verrà realizzato interamente negli anni 2020-2021 e vale circa 2,5 mln di €. Nel corso del 2020-21 si concluderanno i lavori di realizzazione delle centrali e relativi serbatoi di San Vincenzo di Volterra e di Ponteginori. Con ciò si sarà del tutto completato l’acquedotto Ponteginori –Saline- Volterra che ha permesso di alimentare la rete idrica della città di Volterra, non solo con i pozzi di Puretta, ma anche con i nuovi pozzi di Serranuova nel comune di Montecatini Val di Cecina rafforzando notevolmente la sicurezza dell’approvvigionamento di Volterra. Completa il quadro una serie di interventi di potenziamento di reti e manutenzione ed ampliamento di impianti sparsi su tutto il territorio gestito da ASA mirati al contenimento dei disservizi causati da guasti impiantistici e rotture di tubazioni.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al macro-indicatore in oggetto:

Macro- Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in indicatore 2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio QT 2018 2019 M2 2.903.482,72 162.846,71 3.120.646,48 3.819.535,99 774.355,81 3.045.180,18

Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al macro-indicatore sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 M2 4.838.393 11.036.070,65 10.023.181,01 9.805.938,64 35.703.582,91

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 M2 6.137.090,51 10.931.600,99 4.326.206,17 8.492.825,64 29.887.723,30

La ripartizione dei contributi per linea di finanziamento è la seguente:

Macro-Indicatore QT Contributo 2020 Contributo 2021 Contributo Contributo Linee di finanziamento 2022 2023 M2 1.828.278,04 6.420.968,14 4.014.934,62 4.332.778,22 ALTRI 289.223,08 2.532.537,24 19.733,37 190.755,89 CEC_03 176.668,72 113.067,98 0,00 0,00 DEROGHE 7.345,35 61.707,98 133.855,01 0,00 EI2003 385.066,71 48.940,76 0,00 0,00 ELBA_98 21.638,21 20.697,42 25.659,39 35.279,68 LR13_01 119.259,40 116.998,56 116.998,56 0,00 LR73_18 143.676,86 160.055,61 794.160,48 841.264,23 PACQUA_11 43.078,54 102.311,27 102.311,25 26.402,77 PANGEA1INT_I_M 140.956,91 185.814,22 1.072.180,26 1.096.019,17 PANGEA1INT_S 6.710,88 26.428,25 307.335,80 294.966,03 PIR_ACQ_STR 340.790,55 224.114,96 118.569,72 82.116,81 PNA_19 25.600,00 2.374.400,00 0,00 0,00 PNI_19 0,00 30.000,00 177.000,00 177.000,00 SOLVAY 128.262,86 423.893,90 1.147.130,78 1.588.973,63

Il Gestore ha acquisito due finanziamenti del Piano Nazionale degli interventi nel settore idrico di cui alla Legge n.205/2017. 14

Il primo finanziamento (PNA_19) riguarda lo stralcio dedicato agli “Acquedotti”. E’ stata infatti finanziata per 3.000.000€, di cui 600.000€ incassati nel 2019, la realizzazione del secondo stralcio da 40 l/s del nuovo dissalatore di Mola. Infatti il PdI prevedeva inizialmente la realizzazione del dissalatore di Mola comprensivo di manufatti di contenimento, condotte di aspirazione acqua mare e restituzione salamoia, e tutte le altre opere a corredo, dimensionate per 80 l/s e con impianto di dissalazione ad osmosi inversa di tipo modulare che si limitava ad un primo stralcio da 40 l/s. Col finanziamento suddetto verrà realizzato contestualmente anche il secondo stralcio e quindi alla fine dei lavori, l’impianto da 80 l/s di acqua trattata sarà completo. Il finanziamento comprende anche il progetto di fattibilità tecnico-economica di un secondo dissalatore di pari capacità produttiva. Il secondo finanziamento (PNI_19) riguarda lo stralcio dedicato agli “invasi”. E’ stata sottoscritta la Convenzione col Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il finanziamento di 579.000€ dedicato al progetto di fattibilità tecnico- economica di un invaso in località Pian di Goro (Pomarance) lungo l’asta del fiume Cecina. Il progetto si svilupperà nell’arco degli anni 2020-2025 e permetterà di definire sia pure a livello preliminare, un invaso della capacità di circa 7.500.000mc atto a garantire la continuità del servizio idropotabile su tutto il territorio attraversato dal Fiume Cecina, anche nei periodi di siccità permettendo altresì in futuro, di estendere e potenziare gli acquedotti rurali dell’Alta Val di Cecina che notoriamente sono a servizio di agglomerati di piccole dimensioni diffusi su un territorio vasto ed orograficamente difficile.

3.2.4 Interventi gestionali Non sono stati previsti interventi di tipo gestionale.

3.3 M3 – Qualità dell’acqua erogata 3.3.1 Stato delle infrastrutture e criticità Si esplicitano le principali criticità riconducibili al macro-indicatore in oggetto: Totale Totale Totale Totale Criticità ARERA 2020 2021 2022 2023 APP1.2 Inadeguatezza della qualità delle fonti 0,00 125.000,00 205.000,00 453.333,33 di approvvigionamento APP1.3 Vulnerabilità delle fonti di approvvigionamento e/o inadeguatezza delle 0,00 40.000,00 200.000,00 205.000,00 aree di salvaguardia DIS1.2 Inadeguate condizioni fisiche delle reti e degli impianti di distribuzione (condotte, 170.000,00 250.000,00 270.000,00 250.000,00 opere civili, apparecchiature meccaniche ed elettromeccaniche) KNW1.1 Imperfetta conoscenza delle 205.485,06 282.500,00 250.000,00 100.000,00 infrastrutture di acquedotto POT1.1 Inadeguatezza di progetto, delle condizioni fisiche, di monitoraggio, dei 388.371,79 408.000,00 272.473,00 241.000,00 trattamenti POT1.2 Presenza di sottoprodotti della disinfezione nell'acqua erogata e/o necessità 74.229,44 225.000,00 340.000,00 1.605.000,00 di sostituire la disinfezione con cloro con altro (UV, ozono) Totali 838.086,29 1.330.500,00 1.537.473,00 2.854.333,33

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 3.3.3.

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3.3.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità tecnica M3, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021 sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQTI 20_21” presente nel file RDT_2020.

Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021 Presenza prerequisito Preq2 SI

Presenza prerequisito Preq4M3 Adeguato M3a 0,000% 0,000% M3b 0,60% 0,55% M3c 0,20% 0,20% Classe C C

M3 Obiettivo RQTI Classe prec. in 2 anni Classe prec. in 2 anni

Valore obiettivo M3a Valore obiettivo M3b 0,55% 0,50% Valore obiettivo M3c Raggiungimento obiettivo Anno di riferimento per valutazione 2019 obiettivo per M3

Nelle celle in colore giallo sono inseriti i valori relativi all'anno 2019 per la definizione degli obiettivi 2020-2021. Tali valori corrispondono a quelli indicati nel file RQTI_2020 (foglio Riepilogo RQTI, colonna F).

3.3.3 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al macro-indicatore in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Si specificherà infine l’entità e la natura degli eventuali contributi pubblici di cui godono i vari interventi nel periodo in oggetto.

Gli interventi principali del periodo 2020-2023 riguardanti la qualità dell’acqua erogata sono costituiti dalla realizzazione di nuovi impianti di abbattimento del ferro destinati agli acquedotti di Santa Luce e Monteverdi, impianti per la riduzione della torbidità e l’abbattimento dei THM e cloroderivati nelle acque di alcune sorgenti minori. E’ poi prevista per il 2020 la sostituzione periodica delle resine negli impianti a scambio ionico per 260.000€. L’intervento più importante che riguarda la qualità dell’acqua erogata è il potenziamento e adeguamento del potabilizzatore di Mortaiolo a servizio del campo pozzi omonimo. Su questo impianto in particolare è prevista la realizzazione di un serbatoio d’accumulo per l’acqua che ottimizzerà il funzionamento della stazione di rilancio dell’acqua trattata verso Stagno-Livorno. Inoltre è previsto un impianto di addolcimento per migliorare la qualità organolettica dell’acqua prodotta. L’intervento del valore complessivo di 4,45 milioni di Euro, terminerà nel 2025, mentre nel periodo 2020-2023 l’importo investito sarà di 1,95 milioni di Euro. L’intervento è stato

16 candidato ai finanziamenti del Recovery Fund e del Piano Nazionale Idrico- sezione acquedotti–II stralcio. Sono poi previsti interventi di manutenzione straordinaria di minore importanza sui vari impianti di potabilizzazione esistenti per circa 540.000€. Relativamente alla qualità è stato avviato il Progetto per il PIANO DI SICUREZZA DELLE ACQUE che prevede investimenti da 690.000€ nel periodo 2020-2023. Il programma prevede l’applicazione del modello sugli acquedotti della Val di Cornia (comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto) e di Bibbona.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al macro-indicatore in oggetto:

Macro- Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in indicatore 2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio QT 2018 2019 M3 821.447,42 0,00 821.447,42 671.842,78 949,20 670.893,58

Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al macro-indicatore sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 M3 838.086 1.330.500 1.537.473,00 2.854.333,33 6.560.392,62

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 M3 668.086,29 975.278,30 642.473,00 391.000,00 2.676.837,59

La ripartizione dei contributi per linea di finanziamento è la seguente:

Macro-Indicatore QT Contributo 2020 Contributo Contributo Contributo Linee di finanziamento 2021 2022 2023 M3 36.958,31 30.104,99 185.240,24 305.211,78 DEROGHE 36.958,31 15.146,26 15.146,26 0,00 EI2003 0,00 4.950,00 4.950,00 4.950,00 SOLVAY 0,00 10.008,73 165.143,98 300.261,78

3.3.4 Interventi gestionali In relazione all’Istanza presentata ai sensi della Delibera 917/2017 in data 13/04/2018 per il riconoscimento degli oneri aggiuntivi, si rimanda al paragrafo 7.3 che descrive i contenuti della nuova istanza presentata dal Gestore relativamente agli OPEXQT per richiedere il riconoscimento dei maggiori costi nel periodo 2020-2023, basata sui costi effettivamente sostenuti nel periodo 2018-2019 per ciascun macro indicatore.

3.4 M4 – Adeguatezza del sistema fognario 3.4.1 Stato delle infrastrutture e criticità Si esplicitano le principali criticità riconducibili al macro-indicatore in oggetto: Totale Totale Totale Criticità ARERA Totale 2020 2021 2022 2023 FOG2.1 Inadeguate condizioni fisiche delle 1.651.135,30 1.723.499,67 1.414.932,80 1.345.700,00 17

Totale Totale Totale Criticità ARERA Totale 2020 2021 2022 2023 condotte fognarie, delle opere civili, delle apparecchiature meccaniche ed elettromeccaniche degli impianti FOG2.2 Elevate infiltrazioni di acque 218.820,94 164.172,06 0,00 0,00 parassite FOG2.3 Inadeguatezza dimensionale delle 400.000,00 175.659,00 180.000,00 0,00 condotte fognarie FOG3.1 Non totale copertura o cattivo funzionamento o vetustà dei misuratori (dei 15.735,00 17.000,00 0,00 0,00 parametri di quantità e di qualità) KNW1.2 Imperfetta conoscenza delle 172.000,00 57.000,00 0,00 0,00 infrastrutture di fognatura FOG2.4 Scaricatori di piena non adeguati 730.000,00 70.000,00 65.000,00 0,00 Totali 3.187.691,24 2.207.330,73 1.659.932,80 1.345.700,00

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 3.4.3.

3.4.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità tecnica M4, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021 sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQTI 20_21” presente nel file RDT_2020.

Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021

Presenza prerequisitoPreq3M4 SI

Presenza prerequisito Preq4M4 Adeguato M4a 12,85 11,57 M4b 2,8% 2,8% M4c 10,0% 10,2% Classe E E M4 Obiettivo RQTI -10% di M4a -10% di M4a Valore obiettivo M4a 11,57 10,41 Valore obiettivo M4b Valore obiettivo M4c Raggiungimento obiettivo Anno di riferimento per valutazione 2019 obiettivo per M4

Nelle celle in colore giallo sono inseriti i valori relativi all'anno 2019 per la definizione degli obiettivi 2020-2021. Tali valori corrispondono a quelli indicati nel file RQTI_2020 (foglio Riepilogo RQTI, colonna F).

3.4.3 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al macro-indicatore in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Si specificherà infine l’entità e la natura degli eventuali contributi pubblici di cui godono i vari interventi nel periodo in oggetto

18

Nel periodo 2020-23 gli interventi principali che afferiscono al macro-indicatore M4 sono principalmente:  Sostituzione e/o potenziamento delle reti fognarie, con particolare riguardo alle condotte e agli allacciamenti ammalorati in particolare se realizzati in fibrocemento per un importo di circa 3.8mln di € nel periodo;  Interventi di adeguamento funzionale e potenziamento delle stazioni di sollevamento allo scopo di rendere più efficienti i sistemi di pompaggio e di regolazione per circa 1.300.000€ compreso l’installazione di sistemi di telecontrollo in modo da ridurre il numero di malfunzionamenti ed il rischio di sversamenti fognari;  Interventi per l’adeguamento delle reti fognari di Volterra e di Cecina in località Vallescaia;  Separazione della rete mista nel centro storico di Portoferraio allo scopo di ridurre le ingressioni di acque parassite di natura salmastra che creano danni alla funzionalità del depuratore di Schiopparello.

A supportare le analisi e la definizione dei criteri di priorità, è in corso di realizzazione il Progetto “Smart Depur” cioè uno studio finalizzato alla individuazione di un prototipo per l’individuazione mirata di acque parassite nella rete fognaria.

Sempre nell’ambito del miglioramento della conoscenza delle reti fognarie è stato avviato il Progetto “ADAPT” finalizzato alla messa a punto di un prototipo di previsione e gestione in tempo reale del rischio idraulico correlato all’esondazione di fognature miste o bianche nel centro urbano del comune di Cecina.

Sono previsti inoltre interventi di adeguamento degli scaricatori di piena delle fognature miste con lavori di manutenzione strutturale e di rifacimento del sistema di sfioro sulla base del calcolo delle esatte portate da smaltire.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al macro-indicatore in oggetto:

Macro- Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in indicatore 2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio QT 2018 2019 M4a 1.564.893,17 0,00 1.564.893,17 1.377.121,05 1.000,00 1.376.121,05 M4b 0,00 0,00 0,00 10.770,34 0,00 10.770,34

Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al macro-indicatore sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 M4a 2.457.691 2.137.331 1.594.932,80 1.345.700,00 7.535.654,77 M4b 730.000 70.000 65.000,00 0,00 865.000,00

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 M4a 1.873.663,30 3.426.244,44 1.615.932,80 1.345.700,00 8.261.540,54 M4b 740.770,34 70.000,00 65.000,00 0,00 875.770,34

La ripartizione dei contributi per linea di finanziamento è la seguente: 19

Macro-Indicatore QT Contributo 2020 Contributo Contributo Contributo Linee di finanziamento 2021 2022 2023 M4a 246.952,30 434.315,77 104.500,00 121.500,00 ALTRI 163.376,20 401.792,33 104.500,00 121.500,00 PANGEA1INT_S 83.576,11 32.523,43 0,00 0,00

3.4.4 Interventi gestionali In relazione all’Istanza presentata ai sensi della Delibera 917/2017 in data 13/04/2018 per il riconoscimento degli oneri aggiuntivi, si rimanda al paragrafo 7.3 che descrive i contenuti della nuova istanza presentata dal Gestore relativamente agli OPEXQT per richiedere il riconoscimento dei maggiori costi nel periodo 2020-2023, basata sui costi effettivamente sostenuti nel periodo 2018-2019 per ciascun macro indicatore.

3.5 M5 – Smaltimento fanghi in discarica 3.5.1 Stato delle infrastrutture e criticità Si esplicitano le principali criticità riconducibili al macro-indicatore in oggetto: Totale Totale Totale Criticità ARERA Totale 2021 2020 2022 2023 DEP1.5 Assenza di trattamenti appropriati ex. 0,00 0,00 175.000,00 45.000,00 art. 7 Direttiva 91/271/CEE DEP3.1 Inadeguato recupero di materia e/o di 514.000,00 1.003.430,00 800.000,00 550.000,00 energia dei fanghi residui di depurazione FOG1.2 Mancanza parziale o totale delle reti di raccolta e collettamento dei reflui in agglomerati 0,00 0,00 0,00 0,00 di dimensione inferiore ai 2.000 A.E. Totali 514.000,00 1.003.430,00 975.000,00 595.000,00

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 3.5.3.

3.5.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità tecnica M5, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021 sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQTI 20_21” presente nel file RDT_2020.

Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021

Presenza prerequisitoPreq3M5 SI

Presenza prerequisito Preq4M5 Adeguato

MFtq,disc (∑MFtq,disc,imp) 6.362,43 6.044,31

%SStot 22,5% M5 M5 50,29% Classe D D Obiettivo RQTI -5% di MF tq,disc -5% di MF tq,disc Valore obiettivo MFtq,disc 6.044,31 5.742,09 Raggiungimento obiettivo

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Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021 Anno di riferimento per valutazione 2019 obiettivo per M5

Nelle celle in colore giallo sono inseriti i valori relativi all'anno 2019 per la definizione degli obiettivi 2020-2021. Tali valori corrispondono a quelli indicati nel file RQTI_2020 (foglio Riepilogo RQTI, colonna F).

3.5.3 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al macro-indicatore in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Si specificherà infine l’entità e la natura degli eventuali contributi pubblici di cui godono i vari interventi nel periodo in oggetto

Il problema dello smaltimento dei fanghi di supero è uno dei più seri del servizio depurazione per la difficoltà di trovare siti che ricevano con continuità il prodotto disidratato (discariche, smaltimento in agricoltura, compostaggio o incenerimento) e quindi è essenziale, anche per contenere gli alti costi operativi, intervenire strutturalmente e funzionalmente sulla filiera di produzione dei fanghi per ridurne sia il quantitativo annuo che il valore della concentrazione media dei solidi. Nel periodo 2020-2023 gli interventi principali riguardano:  la manutenzione straordinaria dei digestori di tipo anaerobico del depuratore di località Cecinella per un importo nel periodo di circa 1.000.000 €;  adeguamento funzionale del depuratore di Bibbona per un importo 2020-2023 di circa 0,5 mln€;  adeguamenti funzionali sulle linee fanghi di vari impianti per circa 1,3 mln€. Gli interventi di cui sopra hanno tra l’altro l’obbiettivo di accentrare il trattamento fanghi su impianti denominati HUB quali l’impianto di Livorno e quello di Cecina mare ai fini dell’ottimizzazione del processo.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al macro-indicatore in oggetto:

Macro- Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in indicatore 2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio QT 2018 2019 M5 16.944,50 0,00 16.944,50 372.968,22 0,00 372.968,22

Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al macro-indicatore sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 M5 514.000 1.003.430 975.000,00 595.000,00 3.087.430,00

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 21

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 M5 424.000,00 775.000,00 1.230.023,38 770.000,00 3.199.023,38

Non sono previsti contributi per gli interventi relativi al macro indicatore in oggetto.

3.5.4 Interventi gestionali Dal punto di vista gestionale si prevede una migliore organizzazione e funzionamento delle linee fanghi, a seguito degli investimenti di potenziamento/revamping in corso. Il sistema e le ottimizzazioni delle fasi di ispessimento/digestione e disidratazione meccanica e termica, garantiranno una minore produzione dei fanghi e un miglioramento della qualità per agevolare il conferimento finale a recupero, anziché lo smaltimento in discarica. Si conferma il costo per gli anni 2020 – 2023 sulla base dei costi del 2019.

3.6 M6 – Qualità dell’acqua depurata 3.6.1 Stato delle infrastrutture e criticità Si esplicitano le principali criticità riconducibili al macro-indicatore in oggetto: Totale Totale Totale Totale Criticità ARERA 2020 2021 2022 2023 DEP1.2 Assenza totale o parziale del servizio di depurazione in agglomerati di dimensione 379.202,34 567.500,11 2.800.000,00 988.776,16 inferiore ai 2.000 A.E. DEP1.5 Assenza di trattamenti appropriati ex. 46.458,00 15.000,00 275.000,00 75.000,00 art. 7 Direttiva 91/271/CEE DEP2.1 Inadeguatezza di progetto, delle condizioni fisiche, dei sistemi di monitoraggio, 19.614,58 310.500,00 264.200,00 357.000,00 dei trattamenti di rimozione DEP2.3 Criticità legate alla potenzialità di 22.000,00 30.000,00 0,00 0,00 trattamento DEP3.3 Impatto negativo sul recapito finale 0,00 300.000,00 280.000,00 0,00 DEP4.1 Non totale copertura o cattivo funzionamento o vetustà dei misuratori dei 0,00 15.000,00 0,00 0,00 misuratori (dei parametri di quantità e di qualità) FOG1.2 Mancanza parziale o totale delle reti di raccolta e collettamento dei reflui in agglomerati 10.656,28 611.454,63 987.511,20 403.109,81 di dimensione inferiore ai 2.000 A.E. Totali 477.931,20 1.849.454,74 4.606.711,20 1.823.885,97

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 3.6.3.

3.6.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità tecnica M6, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021 sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQTI 20_21” presente nel file RDT_2020.

Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021

Presenza prerequisitoPreq3M6 SI M6 Presenza prerequisito Preq4M6 Adeguato

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Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021 M6 1,91% 1,72% Classe B B Obiettivo RQTI -10% di M6 -10% di M6 Valore obiettivo M6 1,72% 1,55% Raggiungimento obiettivo Anno di riferimento per valutazione 2019 obiettivo per M6

Nelle celle in colore giallo sono inseriti i valori relativi all'anno 2019 per la definizione degli obiettivi 2020-2021. Tali valori corrispondono a quelli indicati nel file RQTI_2020 (foglio Riepilogo RQTI, colonna F).

3.6.3 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al macro-indicatore in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Si specificherà infine l’entità e la natura degli eventuali contributi pubblici di cui godono i vari interventi nel periodo in oggetto.

Nel periodo 2020-2023 gli interventi principali riguardano in particolare: La realizzazione degli impianti di depurazione per agglomerati sotto i 2000AE o sotto i 10.000AE nel caso di recapito in acque marino-costiere. La normativa della Regione Toscana consente la realizzazione di trattamenti appropriati descrivendone le tipologie possibili in funzione degli AE. Il trattamento appropriato è sostanzialmente un trattamento semplificato rispetto a quello completo classico a fanghi attivi; di solito manca in tutto o in parte, il comparto biologico. La stessa Regione ha sottoscritto con le parti interessate, un Accordo di Programma che fissa, con scadenze differenziate in base alla situazione degli agglomerati e dei ricettori, il completamento degli interventi entro l’anno 2021. Verranno progettati e realizzati i seguenti nuovi depuratori e nel contempo le reti di collettamento della rete fognaria esistente ai depuratori medesimi: Agglomerato di Castelnuovo Val di Cecina, agglomerato di Ovest, agglomerato di Guardistallo, agglomerato di Montescudaio, agglomerato di Ponteginori (Montecatini VC), agglomerato di Radicondoli(SI), agglomerato di Pomonte (Marciana), agglomerato di Lido e agglomerato di Naregno (Capoliveri), agglomerato di Zanca e (Campo), agglomerato di Pirolli Cavo (Rio), agglomerato di Fetovaia (Campo nell’Elba) e agglomerato di Guardiola (Marciana) per un importo totale di 6,8 mln € circa. Gli interventi si concluderanno, fatta eccezione per gli agglomerati di Ponteginori e di Seccheto, nel 2023. Per il depuratore di Castelnuovo VC è prevista una coda d’investimenti nel 2024 di natura finanziaria inferiore al 20% dell’investimento. Per quanto riguarda l’intervento per la fognatura tra la zona industriale ed il depuratore di Saline di Volterra che costituisce il completamento dei collettori di adduzione al depuratore delle fognature dell’agglomerato, il programma prevede l’ultimazione nel 2025. A tal proposito si rimanda ai successivo capitolo 8.

23

Infine, nell’ambito dei lavori di potenziamento dell’acquedotto di Piombino finanziati al 100% con fondi FAS e destinati tra l’altro a rendere disponibili i servizi di acquedotto e fognatura all’area per insediamenti produttivi denominata APEA di Colmata, è previsto anche un intervento per l’ampliamento e potenziamento della rete fognaria e stazioni di sollevamento della località Gagno (Piombino) per circa 500.000€ da realizzarsi nel periodo di riferimento.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al macro-indicatore in oggetto:

Macro- Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in indicatore 2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio QT 2018 2019 M6 351.689,97 2.660,32 349.029,65 305.456,29 18.020,41 287.435,88

Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al macro-indicatore sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 M6 477.931 1.849.454,74 4.606.711,20 1.823.885,97 8.757.983,11

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 M6 811.738,85 1.087.708,77 778.620,70 5.093.225,75 7.771.294,07

La ripartizione dei contributi per linea di finanziamento è la seguente:

Macro-Indicatore QT Contributo 2020 Contributo Contributo Contributo Linee di finanziamento 2021 2022 2023 M6 409.307,99 453.490,63 1.056.993,62 603.159,23 ALTRI 1.605,11 133.619,87 310.779,83 73.995,20 CEC_03 290.534,91 266.157,51 504.504,21 312.256,45 CEC_06 117.167,97 53.713,24 241.709,59 216.907,58

3.6.4 Interventi gestionali In relazione all’Istanza presentata ai sensi della Delibera 917/2017 in data 13/04/2018 per il riconoscimento degli oneri aggiuntivi, si rimanda al paragrafo 7.3 che descrive i contenuti della nuova istanza presentata dal Gestore relativamente agli OPEXQT per richiedere il riconoscimento dei maggiori costi nel periodo 2020-2023, basata sui costi effettivamente sostenuti nel periodo 2018-2019 per ciascun macro indicatore.

4 Macro-indicatori di qualità contrattuale Nel dicembre 2020, a seguito della riapertura della raccolta dati di qualità contrattuale, il gestore ha modificate le schede di riclassificazione del 2018 individuando nuovi valori per i macroindicatori MC: dette riclassificazioni non sono totalmente coerenti con le prestazioni rendicontate per il 2018.

4.1 MC1 - Avvio e cessazione del rapporto contrattuale 4.1.1 Criticità Non si evidenziano criticità riconducibili al Macro indicatore MC1.

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4.1.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità contrattuale considerato, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021, sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQSII 20_21” presente nel file RDT_2020. Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021 Valore di partenza 98,001% 98,001% Classe A A Obiettivo RQSII mantenimento mantenimento MC1 Valore obiettivo MC1 mantenimento mantenimento Anno di riferimento per valutazione obiettivo 2018 2020* per MC1 *Ai sensi del comma 2.1 della deliberazione 235/2020/R/IDR, si assume “il perseguimento dell’obiettivo per l’annualità 2020, (…), ai fini dell’individuazione della classe di appartenenza e del corrispondente obiettivo per l’annualità 2021”

Non è stata fatta istanza per gli Opex QC.

4.1.3 Investimenti infrastrutturali Non sono stati previsti investimenti.

4.2 MC2 - Gestione del rapporto contrattuale e accessibilità al servizio 4.2.1 Criticità Non si evidenziano criticità riconducibili al Macro indicatore MC2. 4.2.2 Obiettivi 2020-2021 In relazione al macro-indicatore di qualità contrattuale considerato, si riportano in tabella il livello di partenza e gli obiettivi per il biennio 2020-2021, sintetizzati nel foglio “Riepilogo_RQSII 20_21” presente nel file RDT_2020. Definizione obiettivo Definizione obiettivo Macro-indicatore 2020 2021 Valore di partenza 95,197% 95,197% Classe A A Obiettivo RQSII mantenimento mantenimento MC2 Valore obiettivo MC2 mantenimento mantenimento Anno di riferimento per valutazione obiettivo 2018 2020* per MC2 *Ai sensi del comma 2.1 della deliberazione 235/2020/R/IDR, si assume “il perseguimento dell’obiettivo per l’annualità 2020, (…), ai fini dell’individuazione della classe di appartenenza e del corrispondente obiettivo per l’annualità 2021”

Non è stata fatta istanza per gli Opex QC.

4.2.3 Investimenti infrastrutturali Non sono stati previsti investimenti.

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5 Interventi associati ad altre finalità 5.1 Interventi finalizzati ad obbiettivi diversi da quelli di qualità tecnica Si esplicitano le principali criticità riconducibili al macro-indicatore “ALTRO”:

Totale Totale Totale Totale Criticità ARERA 2020 2021 2022 2023 DEP2.1 Inadeguatezza di progetto, delle condizioni fisiche, dei sistemi di monitoraggio, 547.400,00 1.164.762,80 672.000,00 490.000,00 dei trattamenti di rimozione DEP3.3 Impatto negativo sul recapito finale 32.500,00 0,00 120.000,00 0,00 EFF1.1 Margini di miglioramento dell’efficienza economica e funzionale della gestione di 999.596,10 1.857.275,14 702.753,46 105.336,10 infrastrutture di acquedotto (approvvigionamento, potabilizzazione, distribuzione) EFF1.2 Margini di miglioramento dell’efficienza economica e funzionale della gestione di 46.040,00 90.000,00 35.000,00 0,00 infrastrutture di fognatura. EFF1.3 Margini di miglioramento dell’efficienza economica e funzionale della gestione di 405.899,50 0,00 0,00 0,00 infrastrutture di depurazione. EFF2.1 Necessità di sviluppo di una pianificazione degli interventi di manutenzione e 200.000,00 187.000,00 175.000,00 0,00 di sostituzione periodica degli asset EFF3.1 Criticità nella sicurezza delle condizioni 365.354,00 595.147,80 250.524,36 25.524,36 di lavoro UTZ1.1 Inadeguatezza del sistema di lettura e 72.090,00 0,00 0,00 0,00 fatturazione Totali 2.668.879,60 3.894.185,74 1.955.277,82 620.860,46

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 5.1.1

5.1.1 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al macro-indicatore in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Si specificherà infine l’entità e la natura degli eventuali contributi pubblici di cui godono i vari interventi nel periodo in oggetto. Le principali criticità su cui si interviene sono:  l’adeguamento funzionale degli impianti di depurazione esistenti  il miglioramento dell’efficienza funzionale ed economica della gestione delle infrastrutture del sistema acquedottistico;  il miglioramento dell’efficienza funzionale ed economica della gestione della depurazione;  ed infine interventi su impianti o acquisto di attrezzature per risolvere le problematiche legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al macro-indicatore in oggetto:

Macro- Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in indicatore 2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio QT 2018 2019 Altro 1.076.979,25 34.879,40 1.042.099,85 2.714.008,65 442.904,77 2.384.474,13

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Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al macro-indicatore “ALTRO” sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 Altro 2.668.880 3.894.185,74 1.955.277,82 620.860,46 9.139.203,62

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 Altro 2.586.733,24 3.012.625,37 3.792.733,23 620.860,46 10.012.952,30

La ripartizione dei contributi per linea di finanziamento è la seguente:

Macro-Indicatore QT Contributo 2020 Contributo Contributo Contributo Linee di finanziamento 2021 2022 2023 Altro 95.673,52 222.200,63 222.487,57 0,00 ALTRI 43.778,97 96.666,67 193.333,33 0,00 L135_97 51.894,55 125.533,96 29.154,24 0,00

5.2 Prerequisito 3: interventi finalizzati al suo mantenimento Si esplicitano le principali criticità riconducibili al prerequisito3:

Totale Totale Totale Totale Criticità ARERA 2020 2021 2022 2023 DEP1.1 Assenza totale o parziale del servizio di depurazione in agglomerati di dimensione 2.133.728,88 4.062.715,46 2.732.205,80 3.340.861,54 superiore ai 2.000 A.E. FOG1.1 Mancanza parziale o totale delle reti di raccolta e collettamento dei reflui in agglomerati 918.000,00 285.967,79 0,00 243.000,00 di dimensione superiore ai 2.000 A.E. Totali 3.051.728,88 4.348.683,25 2.732.205,80 3.583.861,54

Per le considerazioni in base allo stato delle infrastrutture vedere 5.2.1

5.1.2 Investimenti infrastrutturali Le successive considerazioni prendono spunto dalle criticità che sono sottese al Prerequisito in oggetto. A ciascuna delle criticità sono associati degli interventi d’investimento per i quali si indica il totale degli importi di spesa per gli anni 2020-2023, quali di questi interventi si prevede entri in esercizio nel periodo e quali interventi si prevede che vadano ad alimentare i LIC (lavori in corso) dell’anno in oggetto. Si specificherà infine l’entità e la natura degli eventuali contributi pubblici di cui godono i vari interventi nel periodo in oggetto. Si elencano di seguito gli interventi riguardanti il Piano stralcio sopra i 2000AE:  Depuratore di Livorno: l’impianto di Livorno da 210.000AE, è il più grande dell’ATO5 ed è caratterizzato da una linea acque in prossimità dell’area portuale e quindi nel pieno centro abitato di Livorno nonché da una linea fanghi separata realizzata in altro sito distante alcuni chilometri ubicato in zona industriale. La linea acque presenta delle difficoltà nel trattare correttamente le portate di punta, in particolare nei periodi di pioggia. Inoltre, l’impianto è

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stato sottoposto a VIA e quindi si deve mettere in atto tutta una serie di prescrizioni ambientali mediante interventi strutturali per l’abbattimento di odori e rumori. A questo si aggiunge la necessità di importanti manutenzioni delle strutture e delle apparecchiature trattandosi di un impianto risalente agli anni ’80. Una prima ipotesi progettuale prevedeva, oltre agli interventi di manutenzione e risanamento, l’inserimento nell’area d’impianto di una linea MBR per trattare le portate in eccesso rispetto all’attuale capacità depurativa di punta. Tuttavia, poiché gli strumenti urbanistici vigenti del Comune di Livorno prevedono lo spostamento della linea acque dall’attuale collocazione in altro sito da definire, ASA e le Autorità locali hanno ricercato ed individuato un’area in zona industriale nord presso la raffineria ENI, dove è possibile trasferire la linea depurativa. Data l’entità dei lavori ed i lunghi tempi necessari per raggiungere questo obbiettivo, è intanto in corso la progettazione di un primo lotto di depurazione da 30.000AE nel nuovo sito sopra indicato. Questo permetterà di trattare parte dei reflui cittadini della zona nord della Città sgravando il carico dall’impianto esistente il quale, così facendo, migliorerà la propria capacità depurativa. La delocalizzazione del depuratore di Livorno è stata progettata in tre fasi : fase I realizzazione del nuovo depuratore di via Enriques da 30.000AE e condotte di collegamento; fase II delocalizzazione dell’impianto del Rivellino costituito dalla linea acque, compreso il collettore di collegamento tra una nuova stazione di sollevamento posta presso l’area dell’attuale Rivellino e l’area dove sorgerà il nuovo depuratore; fase III trasferimento presso il nuovo impianti del trattamento fanghi attualmente posto in via dell’Artigianato e realizzazione del forno di essicamento fanghi. L’importo complessivo degli interventi inseriti nel PdI necessita di investimenti per 58 milioni di Euro, mentre nel quadriennio 2020-2023 si prevede di spendere circa 5,5 mln di € relativamente alla fase I della delocalizzazione del Rivellino. L’intervento prima fase, del valore di 10,4 mln €, si concluderà nel 2024 mentre le altre fasi si concluderanno nel 2030. In relazione alla fine lavori dell’intervento di delocalizzazione I fase, si rimanda al successivo capitolo 8. Nel contempo, sull’attuale depuratore di Rivellino- linea acque, nel periodo 2020-2023 si realizzeranno interventi per la riduzione degli impatti ambientali per circa 2 mln di € che si concluderanno nel 2023.  Riqualificazione dell’Impianto Trattamento Fanghi (ITF) di Livorno: l’intervento, che si concluderà nel 2022, è prevalentemente finalizzato ad adeguare l’impianto alle prescrizioni di VIA e nel contempo alla ristrutturazione dei manufatti e sostituzione di alcune apparecchiature. Nel periodo 2020-2023 sono previsti interventi per 1,35 mln€.  Depuratore di Campo alla Croce- Campiglia Marittima: l’intervento di adeguamento di questo depuratore nel periodo 2020-2023 vale circa 2,8 mln€ e si concluderà nel 2024. Insieme alla Ferriere di Piombino è il più importante depuratore della Val di Cornia. L’impianto tratta da anni nel periodo estivo, le acque reflue dell’industria di trasformazione agroalimentare Italianfood di Venturina. Inoltre è sede dei postrattamenti delle acque reflue depurate destinate all’acquedotto denominato Cornia Industriale che collega l’impianto con la centrale ASA posta all’interno dello stabilimento JSW (ex-Lucchini).  Depuratore di Ferriere a Piombino: il complesso intervento di ristrutturazione per l’adeguamento strutturale e funzionale dell’impianto si concluderà all’inizio del 2021. Nel periodo di riferimento si spenderanno circa 0,3 mln€.  Nuovo depuratore di Pomarance e collettori di collegamento alla reti fognarie esistenti: è in corso di esecuzione e si concluderà entro il 2021, la realizzazione del nuovo depuratore di Pomarance da 4.500AE e dei relativi collettori di collegamento alla rete fognaria esistente. L’importo previsto è di circa 1,45 mln di €. Ciò permetterà di risolvere l’ultima infrazione comunitaria rimasta a carico del Gestore di ATO 5.

Si riportano i LIC per gli anni 2018-2019 relativi al Prerequisito 3: 28

Macro- Totale di cui: LIC Entrate in Totale di cui: LIC Entrate in indicatore 2018 2018 esercizio 2019 2019 esercizio QT 2018 2019 Preq3 2.202.732,74 1.472.134,14 3.886.436,27 2.789.001,23 1.591.414,42 3.227.536,00

Gli importi 2020-2023 degli interventi connessi al Prerequisito 3 sono così articolati:

Macro- Totale Totale Totale Totale Totale indicatore QT 2020 2021 2022 2023 2020-2023 Preq3 3.051.729 4.348.683,25 2.732.205,80 3.583.861,54 13.716.479,47

Le entrate in esercizio per il periodo 2020-2023 sono così previste:

Macro- Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in Entrate in indicatore QT esercizio 2020 esercizio 2021 esercizio 2022 esercizio 2023 esercizio 2020-2023 Preq3 1.255.149,70 4.611.994,93 2.082.265,61 3.317.604,18 11.267.014,42

La ripartizione dei contributi per linea di finanziamento è la seguente:

Macro-Indicatore QT Contributo 2020 Contributo Contributo Contributo Linee di finanziamento 2021 2022 2023 Preq3 1.633.725,44 745.897,40 476.379,40 601.630,04 CEC_03 218.788,28 97.858,17 0,00 0,00 CEC_06 736.225,57 219.075,54 0,00 0,00 EXFAS 37.314,45 304.468,86 110.404,93 165.644,00 PANGEA 116.145,29 0,00 0,00 0,00 PANGEA1INT_S 143.201,75 7.406,46 0,00 0,00 PIR_FED 376.365,11 101.022,59 81.393,91 96.964,71 TUTIDR_03 5.684,99 16.065,78 284.580,56 339.021,33

6 Piano delle Opere Strategiche (POS) Nel Piano degli Investimenti sono presenti 69 interventi che fanno parte delle Opere Strategiche come definite all’art.3 della Deliberazione 580/2019/R/IDR. Molti di questi interventi sono raggruppabili nei seguenti macro–interventi principali: A. DISSALATORE DI MOLA (MI_ACQ03_05_0810, MI_ACQ03_05_0811, MI_ACQ03_05_0812, MI_ACQ03_05_1358): L’Impianto di dissalazione acqua mare di Mola (Capoliveri) da 80 l/s di acqua potabilizzata è il primo lotto dell’intervento che permetterà di rendere autonoma l’Isola d’Elba per quanto riguarda la disponibilità di acqua potabile. L’opera è in parte finanziata da fondi della Regione Toscana. L’impianto integrerà la portata proveniente dalla falda della Val di Cornia tramite la condotta sottomarina, esistente ormai da oltre 30 anni, e in grado di trasportare fino ad un massimo di 160 l/s; l’apporto della condotta è mediamente pari al 60% del fabbisogno idrico dell’Isola. Il nuovo impianto utilizzerà la tecnologia dell’Osmosi inversa prelevando l’acqua grezza dal Golfo Stella antistante la spiaggia di Lido. Lo sviluppo della condotta di presa sia nel percorso a terra che a mare, è di circa 1,5 km mentre la condotta di restituzione del concentrato salino è di 2,5 km. L’acqua trattata verrà immessa nella rete di adduzione con una condotta in pressione di ghisa di 1 km circa. L’opera verrà realizzata per lotti. Il primo lotto costituito dalle condotte a terra è stato già appaltato ed è in corso di realizzazione. Gli altri 2 lotti sono: II lotto- realizzazione dell’impianto di dissalazione da 80 l/s compreso l’edificio di contenimento; III lotto-

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realizzazione della camera d’intake e delle condotte di presa e restituzione a mare. L’ultimazione complessiva dei lavori è prevista per 2023 con investimenti di tipo solo finanziario nel 2024. La priorità di questo intervento è massima a causa del rischio sempre presente di un danno serio alla condotta sottomarina, in particolare nel periodo estivo, che ridurebbe drasticamente per giorni la disponibilità idrica, con conseguenze pesanti sul turismo e l’ordine pubblico. B. INVASO DI PIAN DI GORO (MI_ACQ01_05_1672, MI_ACQ01_05_1711): Il progetto prevede la realizzazione di uno sbarramento sull’asta del Fiume Cecina immediatamente a monte della confluenza con il torrente Pavone. Tale opera creerà un invaso variabile tra i 6 ed i 7,5 milioni di metri cubi di acqua in funzione dell’altezza della diga e della sua sezione d’imposta. Il Piano Nazionale degli invasi- primo stralcio - ha finanziato il progetto di fattibilità tecnico-economica che permetterà di scegliere la migliore soluzione riguardo al volume invasabile ed alle dimensioni della diga. L’area dove si intende realizzare l’opera è una zona a bassissima densità abitativa e si trova a monte del più importante campo pozzi dell'alta Val di Cecina, ovvero l’impianto di Puretta da dove si alimentano le città di Pomarance e Volterra. I pozzi pescano nel subalveo del Cecina il cui livello è fortemente influenzato dalle condizioni climatiche. Infatti nel periodo di magra estiva, il livello di falda diminuisce tanto da mettere in pericolo il pompaggio e quindi l’approvvigionamento idrico della zona. Per sopperire a questa situazione fu realizzato a suo tempo un diaframma sull’alveo del fiume che consentisse di conservare più a lungo possibile il livello adeguato al funzionamento dei pozzi. Purtroppo nei periodi siccitosi, ormai molto frequenti, il diaframma è insufficiente e pertanto si ricorre all’uso di invasi privati che, sversando le loro acque nel Cecina, allungano l’autonomia della centrale di Puretta. Il nuovo sbarramento permetterebbe di garantire livelli di falda adeguati in tutte le stagioni mediante il rilascio controllato a valle, delle acque invasate. In tal modo non sarebbe più necessario ricorre ai privati. L’invaso, delle dimensioni sopra descritte, avrebbe tuttavia anche altre potenzialità tra cui la più importante è quella di alimentare, insieme alle altre risorse sotterranee dislocate lungo il percorso del fiume, l’adduttrice denominata “dorsale idrica della Val di Cecina”. Il completamento di quest’ultima opera, previsto nel progetto denominato Accordo Solvay, ed il collegamento tra l’invaso di Pian di Goro e la centrale di Puretta, consentirà di trasferire le acque del lago fino a Cecina, contribuendo a rendere sicuro, durante tutto l’anno ed in qualsiasi condizione climatica, l’approvvigionamento di tutti gli acquedotti della Val di Cecina. C. INTERVENTI DELL’ACCORDO SOLVAY (MI_ACQ03_05_1498, MI_ACQ03_05_1499, MI_ACQ03_05_1500, MI_ACQ03_05_1501, MI_ACQ03_05_1502, MI_ACQ03_05_1503, MI_ACQ03_05_1504, MI_ACQ03_05_1505, MI_ACQ03_05_1506, MI_ACQ03_05_1507, MI_ACQ03_05_1508, MI_ACQ03_05_1509, MI_SII01_05_1745): Si tratta di una serie di interventi sul sistema acquedottistico della Val di Cecina finanziati in parte dal contributo della Soc Chimica Solvay a seguito di un accordo con Regione Toscana ed AIT. Gli obbiettivi di questi interventi, collocati in più punti della valle del Fiume Cecina, sono vari: potenziare la disponibilità idrica del Comune di Volterra, completare la dorsale idrica Alta-Bassa Val di Cecina che permetterà di collegare i vari acquedotti dell’area aumentandone significativamente l’efficienza e l’affidabilità, risanare l’acquedotto di Cecina dotandolo di un nuovo serbatoio e aumentando la disponibilità idrica grazie ai nuovi pozzi che verranno realizzati lungo l’asta del Cecina. I nuovi apporti permetteranno di dismettere definitivamente alcuni dei pozzi dell’acquedotto cecinese soggetti a fenomeni d’inquinamento, ai quali si è sopperito con impianti locali di trattamento. Le ulteriori risorse idriche permetteranno altresì di svincolare

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l’acquedotto limitrofo del Comune di Rosignano Marittimo dalla necessità di ricorrere nei mesi estivi alle risorse di pozzi di proprietà privata Solvay. Il progetto verrà attuato per lotti funzionali e sarà completato secondo le previsioni entro il 2025. L’insieme degli interventi del Piano Solvay riveste particolare importanza per l’area della Val di Cecina in quanto, grazie anche ad una serie di lavori svolti negli anni precedenti, si ridurrà significativamente il rischio di interruzioni del servizio idrico in conseguenza delle crisi idriche ricorrenti per la siccità che hanno costretto la Regione Toscana a dichiarare due volte lo stato d’emergenza nel corso degli ultimi anni. D. REALIZZAZIONE DI DEPURATORI DI PICCOLI AGGLOMERATI (MI_FOG- DEP03_05_0515, MI_FOG-DEP03_05_0516, MI_FOG-DEP03_05_0287, MI_FOG- DEP03_05_0285, MI_FOG-DEP03_05_0282, MI_FOG-DEP03_05_0283, MI_FOG- DEP03_05_0558, MI_FOG-DEP03_05_1147): Tra gli interventi classificati POS, ci sono anche quelli che riguardano la realizzazione dei depuratori e delle condotte di collegamento di essi alle reti fognarie esistenti nei Comuni di –località Nugola (LI), Radicondoli (SI), Castelnuovo Val di Cecina (PI), Montescudaio (PI), Ponteginori (Montecatini VC) e Guardistallo (PI). A questi si aggiungono quelli relativi ai trattamenti appropriati delle località Pomonte, Naregno, Lido, Sant’Andrea/Zanca, Secchetto, Pirolli-Cavo, Fetovaia, Guardiola all’Isola d’Elba nonché Montecerboli a Pomarance e parte dell’agglomerato di Saline di Volterra. Tutti questi interventi rientrano nell’Accordo di Programma per il risanamento degli agglomerati sotto 2.000AE siglato da Regione Toscana, AIT ed i Gestori del SII della Toscana. La priorità di questi interventi risiede nella necessità di rispettare le scadenze fissate dall’accordo. E. DELOCALIZZAZIONE DEL DEPURATORE DI LIVORNO-RIVELLINO (MI_FOG- DEP02_05_1484, MI_FOG-DEP02_05_1657, MI_FOG-DEP02_05_1658, MI_FOG- DEP02_05_1715, MI_FOG-DEP02_05_1716, MI_FOG-DEP02_05_1714, MI_FOG- DEP02_05_1743, MI_FOG-DEP02_05_1744): Il depuratore Rivellino è inserito nel Piano Stralcio della Regione Toscana ai sensi della L. R. 28/2010 a causa di un deficit di potenzialità di trattamento biologico per un valore di 15.000 ab. eq. sul totale di 210.000 eb.eq.; l’originaria pianificazione d’ambito prevedeva un investimento complessivo di € 8.120.000, sia per compensare il sopradetto deficit, sia per gli interventi di manutenzione straordinaria e rispristino delle funzionalità della linea fanghi, per il rispetto delle emissioni odorigene e la riduzione dei costi di smaltimento dei fanghi. Il Gestore ha quindi sviluppato nel 2014 un progetto definitivo ed un cronoprogramma che sono stati approvati in una conferenza dei servizi decisoria indetta da AIT, che si è espressa favorevolmente il 17/11/2014. Successivamente all’approvazione del progetto di adeguamento dell'impianto del Rivellino, è emersa la necessità di una valutazione da parte dei soggetti istituzionali interessati, circa la delocalizzazione completa dell’impianto di depurazione, sia nelle previsioni urbanistiche del Comune di Livorno sia come supporto allo sviluppo del nuovo porto industriale – nuova Darsena Europa. Tutti i soggetti coinvolti e cioè la Regione Toscana, il Comune di Livorno, l’Autorità Portuale, l’AIT ed ASA hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa finalizzato a definire la pianificazione della delocalizzazione per fasi attuative. Il suddetto Protocollo d’Intesa è stato definitivamente approvato dagli Enti e dalla RT, con Del. GRT N° 1050 del 02/10/2017 e successivamente si è tradotto in un Accordo di Programma, che è stato approvato dalla Regione Toscana con DGRT n° 1.626 del 23 dicembre 2019. Tale Accordo di Programma rende efficaci ed operativi gli indirizzi e gli impegni per la delocalizzazione del depuratore da parte di tutti i soggetti interessati, in tre fasi attuative, e consente tra l’altro il completo recupero del finanziamento pubblico ex fondo PAR FAS 2007-2013 di circa 1,6 mil. Euro. Il quadro di indirizzo progettuale per la realizzazione delle nuove infrastrutture, in

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sintesi prevede: 1. fase1 (progettazione definitiva in corso): consente il superamento delle criticità legate all’esistente impianto di depurazione dei reflui urbani della città di Livorno, mediante la realizzazione di un primo nuovo depuratore da 30.000 ab. eq. totali nella nuova sede in zona Via Enriques – Località Paduletta, nel sito a nord della città già individuato per la completa delocalizzazione del depuratore cittadino. 2. fase 2: relativa al completo trasferimento della linea acque della città di Livorno mediante la realizzazione di nuove linee acque a Paduletta per una capacità complessiva di circa 250.000 ab. eq. 3. fase 3: concernente il trasferimento anche di tutta la linea fanghi, che attualmente si trova localizzata presso l’inceneritore cittadino in Via dell’Artigianato, località industriale il Picchianti, da realizzarsi anch’essa presso la nuova localizzazione di via Enriques in località Paduletta, in modo da riunificare in un unico sito tutte le nuove linee di trattamento presso un moderno e più efficace impianto, ad alta efficienza e a basso impatto ambientale. La fase 3, non rientrando nel PdI del Gestore, è stata candidata, insieme alle fasi 1 e 2, ai finanziamenti del Recovery Fund. È in corso la trattiva per l’acquisto delle aree per la completa delocalizzazione dell’impianto per una superficie complessiva di oltre 8,3 Ha, che interessa sia un lotto di proprietà di ENI, sia il terreno dell’Autorità Portuale, entrambe confinanti. Parallelamente, per il rispetto delle prescrizioni ambientali stringenti della VIA di Rivellino ed ITF, saranno realizzati entro il 2023 interventi di manutenzione ed adeguamento delle apparecchiature e delle strutture dei due siti. F. IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE DI MORTAIOLO-COLLESALVETTI (MI_ACQ03_05_1489): L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo serbatoio d’accumulo e nell’adeguamento e potenziamento dell’attuale vetusto impianto di abbattimento del ferro e manganese, presenti nelle acque dei pozzi della piana di Mortaiolo, nel comune di Collesalvetti. Su questo potabilizzatore si concentrano i numerosi pozzi della zona, per cui questa struttura costituisce la seconda risorsa idrica del comprensorio Livorno-Collesalvetti. Inoltre, per ottenere un miglioramento delle qualità organolettiche delle acque di Mortaiolo, presso l’impianto verrà aggiungo un comparto per l’abbattimento della durezza. I lavori verranno realizzati a partire dal 2021 e si concluderanno nel 2025. L’intervento, ancorché compreso nel PdI, è stato candidato dal Gestore ai finanziamenti del Recovery Fund e del Piano Nazionale Idrico- sezione acquedotti –II stralcio. G. INVASO DEL CONDOTTO-PORTOFERRAIO (MI_ACQ03_05_0141): Nel Comune di Portoferraio è stato realizzato un invaso denominato lago del Condotto sfruttando l’area di una cava dismessa. L’invaso permette di alimentare la rete idrica di Portoferraio nei momenti di punta estiva, ricaricandosi nel periodo invernale. L’opera non è stata collaudata in quanto si sono manifestati problemi di tenuta in corrispondenza della diga in terra. L’intervento previsto nel PdI riguarda i lavori per il ripristino della tenuta idraulica dell’invaso, sostanzialmente mediante una barriera impermeabile in jet- grouting ed un rivestimento sul paramento lato monte dello sbarramento. L’intervento è attualmente in fase di progettazione e si realizzerà entro il 2024. H. AGGLOMERATO DI POMARANCE CAPOLUOGO (MI_FOG-DEP02_05_0280 e MI_FOG-DEP02_05_0281): L’intervento di realizzazione del nuovo depuratore da 4500AE e dei collettori di collegamento della rete fognaria esistente al depuratore stesso è l’ultimo soggetto ad infrazione comunitaria. I lavori per il nuovo depuratore, nonché

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quelli per la rete fognaria e le sue 11 stazioni di sollevamento, sono in corso da tempo ed entro la primavera del 2021 si concluderanno. I. DEPURATORE ACQUARI-SUVERETO (MI_FOG-DEP05_05_1119): L’intervento discende dalla necessità di un sostanziale adeguamento funzionale del depuratore e, nel contempo dalla necessità di ridurre gli impatti ambientali sulle vicine abitazioni. Questo intervento è stato inizialmente pensato come la trasformazione del depuratore in una stazione di sollevamento e la contestuale realizzazione di una condotta in pressione per il trasferimento dei reflui verso la rete fognaria di Venturina e conseguentemente verso il depuratore di Campo alla Croce. A seguito di successive e più approfondite valutazioni, il Gestore ha deciso tuttavia di progettare e realizzare un intervento di completa ristrutturazione del depuratore. Questi lavori inizieranno nel 2022 e si concluderanno nel 2025, con un interessamento del periodo 2020-2023 per circa 600.000€. J. PROGETTO PRELIMINARE DEL II DISSALATORE COMPRENSIVO DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ SULLE IPOTESI ALTERNATIVE (MI_ACQ03_05_1685, MI_ACQ03_05_1344, MI_ACQ03_05_1345, MI_ACQ03_05_1346, MI_ACQ03_05_1347, MI_ACQ03_05_1348, MI_ACQ03_05_1349, MI_ACQ03_05_1493, MI_ACQ03_05_1544, MI_ACQ03_05_1704): L’intervento finanziato da ARERA nell’ambito del PNI - sezione acquedotti-I stralcio, servirà per verificare la fattibilità tecnico-economica di un secondo dissalatore all’Elba e valutare le ipotesi alternative, compresa l’ipotesi di realizzare una seconda condotta sottomarina con diversi approdi sia sul continente che sull’Isola d’Elba, alla quale si pensa di associare la realizzazione di un dissalatore presso l’ex-centrale elettrica di Tor del Sale – località Perelli (Piombino). Questo più importante progetto che interessa la risoluzione dei problemi acquedottistici non solo dell’Elba, ma anche della Val di Cornia, è stato candidato dal Gestore ai finanziamenti del Recovery Fund e del Piano Nazionale Idrico- sezione acquedotti –II stralcio.

Segue la descrizioni degli altri interventi individuati come POS.

OBIETTIVI (quantificazione del Codait_Intervento Desc_Intervento CRITICITA' miglioramento dei livelli di servizio perseguiti) Realizzazione di nuovi tratti di adduttrici nel centro abitato di Livorno per completare Nuove adduttrici e serbatoi per l'opera di raddoppio di tali condotte al fine di l'acquedotto di Livorno: tratto garantire la continuità Stagno-Cisternone; tratto parco interruzioni del MI_ACQ03_05_1717 dell'approvvigionamento nei vari quartieri Levante-Banditella; terzo serbatoio servizio idrico cittadini; aumento della capacità d'accumulo Cisternone; secondo serbatoio dei serbatoi principali al fine di aumentare Banditella l'autonomia del sistema idrico in caso di punte di consumo o di guasti Lotto 02 - Adeguamento funzionale Inadeguatezza Deviazione dello sfioro delle portate di rete di Cecina Capoluogo. Stralcio delle condizioni pioggia di una fognatura mista verso altro MI_FOG-DEP05_05_0294 03 - Superamento rischio idraulico - fisiche delle corpo ricettore al fine di ridurre i ricorrenti Adeguamento Sottopasso condotte fenomeni di allagamento Ferroviario del Fosso della Latta fognarie interruzioni del MI_ACQ03_05_1739 Serbatoi acqua da 10.000 Mc Elba Autonomia idrica dell'Isola d'Elba servizio idrico Nuove tubazioni di adduzione Bassa interruzioni del Completamento delle reti di distribuzione e MI_ACQ03_05_1740 Val di Cecina servizio idrico adduzione degli acquedotti della BVC Nuove tubazioni di adduzione Alta interruzioni del Completamento delle reti di distribuzione e MI_ACQ03_05_1741 Val di Cecina servizio idrico adduzione degli acquedotti della AVC Nuove tubazioni di adduzione Val di interruzioni del Completamento delle reti di distribuzione e MI_ACQ03_05_1742 Cornia servizio idrico adduzione degli acquedotti della VdC Livello ottimale di rinnovamento e Inadeguate Garantire la sostituzione programmata delle MI_FOG-DEP07_05_1753 potenziamento impianti di condizioni apparecchiature ed impianti in misura depurazione fisiche degli sufficiente al raggiungimento del termine 33

OBIETTIVI (quantificazione del Codait_Intervento Desc_Intervento CRITICITA' miglioramento dei livelli di servizio perseguiti) impianti di della vita utile il condizioni di efficienza e depurazione funzionalità Inadeguate Garantire la sostituzione programmata delle Livello ottimale di sostituzione, condizioni apparecchiature ed impianti in misura rinnovamento e potenziamento MI_ACQ05_05_1751 fisiche degli sufficiente al raggiungimento del termine impianti acquedotto e attuazione impianti della vita utile il condizioni di efficienza e WSP d'acquedotto funzionalità Inadeguate Garantire la sostituzione programmata delle Livello ottimale di sostituzione, condizioni reti in misura sufficiente al raggiungimento MI_ACQ04_05_1750 rinnovamento e potenziamento reti fisiche delle reti del termine della vita utile il condizioni di acquedotto di distribuzione efficienza e funzionalità e di adduzione Inadeguate Garantire la sostituzione programmata delle Livello ottimale di sostituzione, condizioni reti in misura sufficiente al raggiungimento MI_FOG-DEP05_05_1752 rinnovamento e potenziamento reti e fisiche delle reti del termine della vita utile il condizioni di impianti fognari e impianti efficienza e funzionalità fognari Realizzare un nuovo dissalatore consortile da 300 l/s da realizzarsi in collaborazione col Impianto di dissalazione da 150 l/s gestore Acquedotto Fiora; l'obbiettivo da (quota ASA) Val di Cornia: conseguire con la quota ASA di 150 l/s è impianto dissalazione ad Osmosi ridurre il sovrasfruttamento della falda della interruzioni del MI_ACQ03_05_1712 inversa, compreso tutte le opere Val di Cornia, alimentando nel contempo servizio idrico elettriche, civili ed idrauliche l'Elba attraverso la nuova condotta Perelli- accessorie, compreso condotte di Piombino-Cavo e/o con l'esistente, e presa e scarico a mare. producendo acqua per gli acquedotti della Val di Cornia a parziale sostituzione di quella della sua falda Realizzazione di nuovi tratti di adduttrici nel centro abitato di Livorno per completare Nuove adduttrici e serbatoi per l'opera di raddoppio di tali condotte al fine di l'acquedotto di Livorno: tratto garantire la continuità Stagno-Cisternone; tratto parco interruzioni del MI_ACQ03_05_1717 dell'approvvigionamento nei vari quartieri Levante-Banditella; terzo serbatoio servizio idrico cittadini; aumento della capacità d'accumulo Cisternone; secondo serbatoio dei serbatoi principali al fine di aumentare Banditella l'autonomia del sistema idrico in caso di punte di consumo o di guasti Tubazione Cigna - Vallin Collegamento del nuovo serbatoio in quota interruzioni del MI_ACQ03_05_1085 dell'Aquila (andata e ritorno) e dell'acquedotto di Livorno alla rete servizio idrico Cigna - Cisternone adduttrice esistente Realizzare un nuovo dissalatore consortile da 300 l/s da realizzarsi in collaborazione col gestore Acquedotto Fiora; l'obbiettivo da conseguire con la quota ASA di 150 l/s è Impianto di dissalazione da 150 l/s ridurre il sovrasfruttamento della falda della (quota ASA) Val di Cornia: condotta interruzioni del MI_ACQ03_05_1713 Val di Cornia, alimentando nel contempo di collegamento all'Anello servizio idrico l'Elba attraverso la nuova condotta Perelli- (Vignarca-Franciana-Coltie). Piombino-Cavo e/o con l'esistente, e producendo acqua per gli acquedotti della Val di Cornia a parziale sostituzione di quella della sua falda Nuovo serbatoio in quota per l'acquedotto di Livorno che consente di servire parte delle Realizzazione serbatoio da 30.000 interruzioni del MI_ACQ03_05_1095 utenze a gravità senza la necessità di sistemi mc a Vallin dell'Aquila servizio idrico di sollevamento; a garanzia della continuità del servizi in caso di guasti elettrici mancato Produzione di biometano da biogas recupero da depurazione civile (digestori energetico dei MI_FOG-DEP07_05_1749 anaerobici) a fini cogenerativi e/o Riutilizzo cogenerativo del biometano prodotti gassosi per autotrasporto nei comuni di della digestione Livorno e Cecina dei fanghi Intervento di rewamping della mancanza di MI_SII01_05_1488 Trattamento di rifiuti liquidi speciali piattaforma di Paduletta impianti di 34

OBIETTIVI (quantificazione del Codait_Intervento Desc_Intervento CRITICITA' miglioramento dei livelli di servizio perseguiti) trattamento reflui liquidi speciali sul territorio livornese Adeguamento e potenziamento dell'impianto terziario e modifiche idrauliche al Depuratore Campo alla elevato Croce finalizzate al riuso sfruttamento MI_FOG-DEP07_05_1487 Riuso razionale delle acque reflue depurate agricolo/industriale (Campiglia delle falde per Marittima) e completamento usi non potabili acquedotto Cornia Industriale per fini irrigui/industriali elevate Miglioramento dell'efficienza degli impianti Separazione reti ed eliminazione MI_FOG-DEP05_05_1485 infiltrazioni di di depurazione e riduzione dei consumi acque parassite acque parassite energetici Adeguamento impianti di depurazione e piattaforma percolati in Loc. Lentisco (Campo nell'Elba) difficoltà al (Realizzazione di trattamento trasferimento e MI_SII01_05_1486 percolati di discarica e altri rifiuti trattamento dei Trattamento di rifiuti liquidi speciali industriali comprensivo anche di percolati sul investimenti sul sistema di continente compostaggio per riuso fanghi di origine civile)

Si precisa che gli interventi di manutenzione sulle opere con vita utile superiore o uguale ai 20 anni, al fine di assicurare la conservazione e funzionalità nel tempo di tali opere, sono contenuti nelle voci generiche “MANUTENZIONE STRAORDINARIA” del PdI.

Si rileva che gli interventi POS individuati da ASA e sopra elencati, sono suddivisi nel PdI in commesse di investimento caratterizzati in alcuni casi da una previsione di investimento annuale o con collegamento a cespiti per i quali è prevista una vita utile inferiore a 20 anni. Tale elencazione di dettaglio è stata valutata POS in coerenza con il “macro-intervento” descritto in precedenza avente una strategia più complessa e pluriennale. In particolare si descrivono nella tabella che segue le situazioni per le quali l’RDT evidenzia errori di compilazione che riteniamo debbano essere superati in virtù di quanto sopra motivato.

PIANO SOLVAY LOTTO 2.2: Impianto di INTERVENTI DELL’ACCORDO SOLVAY con prevalenza di MI_ACQ03_05_1500 sollevamento del nuovo serbatoio Paratino Condotte di acquedotto e Opere idrauliche fisse di acquedotto Nuova condotta sottomarina Piombino - NUOVA CONDOTTA SOTTOMARINA PIOMBINO con MI_ACQ03_05_1345 Elba. Lotto 1. Stralcio 2. Nuova centrale di prevalenza di Condotte di acquedotto e Opere idrauliche fisse sollevamento a Piombino di acquedotto Nuova condotta sottomarina Piombino - MI_ACQ03_05_1349 Elba. Lotto 3. Stralcio 2. Nuova centrale a Cavo (Portoferraio) Nuova condotta sottomarina Piombino - NUOVA CONDOTTA SOTTOMARINA PIOMBINO con MI_ACQ03_05_1544 Elba. Interventi preparatori per l'opera previsione di spesa pluriennale. L’intervento in oggetto complessiva comprende interventi preparatori INVASO DI PIAN DI GORO: Il progetto prevede la Invaso di Pian di Goro e adduttrici Val di realizzazione di uno sbarramento sull’asta del Fiume Cecina MI_ACQ01_05_1672 Cecina. (SOLO PROGETTAZIONE (Opere idrauliche fisse di acquedotto) e l’intervento in riguarda FATTIBILITA'). Codice intervento 518/44 la progettazione di fattibilità necessaria PROGETTO PRELIMINARE DEL II DISSALATORE: Lotto 2. Stralcio1: Progettazione l’intervento finanziato da ARERA nell’ambito del PNI- sezione Preliminare del II Dissalatore comprensivo acquedotti-I stralcio, servirà per verificare la fattibilità tecnico- MI_ACQ03_05_1685 dello Studio di fattibilità sulle ipotesi economica di un secondo dissalatore all’Elba comprensiva di alternative ipotesi alternative, tra cui una seconda condotta sottomarina con diversi approdi sia sul continente che sull’Isola d’Elba

35

6.1 Interventi canditati a ulteriori forme di finanziamento Nel seguito sono descritti ulteriori interventi candidati per finanziamenti strutturali di varia natura. La prima tabella contiene la sintesi degli interventi candidati per le diverse linee di finanziamento e la seconda contiene l’indicazione dei codici dei singoli interventi di dettaglio candidati, alcuni dei quali individuati come POS.

-tabella: SINTESI DEGLI INTERVENTI CANDIDATI

Importi MIR MIR Importi Totale Id Denominazione progetto richiesti in

2020 2020 2019 2020 PdI 2020-2031

FUND

PIANO PIANO finanziamento

RECOVERY RECOVERY

ACQUEDOTTI ACQUEDOTTI

PIANO INVASI INVASI PIANO Potenziamento e messa in sicurezza del 18 sistema di adduzione dell'acquedotto di S S S S 4.450.000 12.950.000 17.400.000 Livorno e Collesalvetti Autonomia idrica dell'Isola d'Elba- seconda condotta sottomarina con 19 S S S 600.000 27.850.000 28.450.000 diminuzione dello sfruttamento delle risorse in VdC Ampliamento della capacità d'accumulo dei serbatoi della città di Livorno, 20 mediante nuovo serbatoio in quota a 40 S S 15.000.000 15.000.000 metri sul livello del mare a Vallin dell'Aquila. DELOCALIZZAZIONE DEPURATORE 26 DI LIVORNO-RIVELLINO- FASE 1, S 41.405.492 16.894.508 58.300.000 FASE 2 E FASE 3 REVAMPING IMPIANTO DI POSTRATTAMENTO ACQUE REFLUE 39 ARETUSA PER UTILIZZO COME S 3.200.000 3.200.000 ACQUA INDUSTRIALE PER LO STABILIMENTO SOLVAY Sistema idrico Val di Cornia-Elba- 49 S S S 360.000 27.100.000 27.460.000 dissalatore di Piombino Autonomia idrica dell'Isola d'Elba- 50 S 14.518.281 14.518.281 Dissalatore di Mola (Capoliveri) Sistema idrico Alta/Bassa Val di Cecina - 51 S 9.662.988 9.662.988 Piano Solvay Sostituzione delle tubazioni in fibrocemento in tutte le zone di ASA, in 52 S S 4.971.538 4.971.538 particolare Livorno, Collesalvetti, Cecina Campiglia, San Vincenzo e Piombino Livello ottimale di sostituzione, 73 rinnovamento e potenziamento reti S 37.761.240 37.761.240 acquedotto Livello ottimale di sostituzione, 74 rinnovamento e potenziamento impianti S 47.808.685 47.808.685 acquedotto e attuazione WSP Gbis - Pian di Goro e collegamenti Val di 76 S S S 579.000 89.421.000 90.000.000 Cecina Fontanelle Alta Qualità comuni "Toscana 80 S 470.000 470.000 Costa" Realizzazione di impianti di trattamento da installare su varie sorgenti e pozzi per il 81 miglioramento organolettico dell'acqua S S 5.000.000 5.000.000 riducendo in particolar modo solfati, cloruri, nitrati, etc. (100 l/s)

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Importi MIR MIR Importi Totale Id Denominazione progetto richiesti in

2020 2020 2019 2020 PdI 2020-2031

FUND

PIANO PIANO finanziamento

RECOVERY RECOVERY

ACQUEDOTTI ACQUEDOTTI

PIANO INVASI INVASI PIANO Impianto di produzione di energia elettrica 83 rinnovabile con pannelli fotovoltaici per S 1.500.000 1.500.000 l'alimentazione degli impianti idrici Rifacimenti-raddoppi attraversamenti punti critici Filettole Livorno e Mortaiolo Banditella (Autostrada Filettole-Serchio- 84 S S 4.559.000 4.559.000 autostrada ferrovia Migliarino-Arno- ferrovia Stagno- fossi e strade sul percorso. etc) Livello ottimale di sostituzione, 85 rinnovamento e potenziamento reti e S 27.932.598 27.932.598 impianti fognari Completamento rete fognaria Stagno 86 S 390.000 390.000 Vecchia (Collesalvetti) Separazione reti ed eliminazione acque 87 S 1.200.000 1.200.000 parassite (Livorno) Completamento reti di raccolta nelle località non servite dell'Isola d'Elba 88 (agglomerati isolati: Innamorata, Morcone, S 2.000.000 2.000.000 Biodola, , Forno, e ) Livello ottimale di rinnovamento e 89 S S 71.943.528 71.943.528 potenzamento impianti di depurazione Punti di raccolta e trattamento fanghi (HUB) finalizzati alla riduzione della 90 quantità ed al recupero di materia e/o S S S 5.372.430 5.372.430 energia nei comuni di Livorno, Cecina e Piombino Adeguamento impianti di depurazione e piattaforma percolati in Loc. Lentisco (Campo nell'Elba) (Realizzazione di 92 trattamento percolati di discarica e altri S 1.000.000 1.000.000 rifiuti industriali comprensivo anche di investimenti sul sistema di compostaggio per riuso fanghi di origine civile) Adeguamento e potenziamento dell'impianto terziario e modifiche idrauliche al Depuratore Campo alla Croce 93 finalizzate al riuso agricolo/industriale S S 3.237.967 1.400.000 4.637.967 (Campiglia Marittima) e completamento acquedotto Cornia Industriale per fini irrigui/industriali Intervento di rewamping della piattaforma 94 S 4.000.000 4.000.000 di Paduletta (Livorno) Produzione di biometano da biogas da depurazione civile (digestori anaerobici) a 95 S 4.000.000 4.000.000 fini cogenerativi e/o per autotrasporto nei comuni di Livorno e Cecina 96 Nuovo depuratore di Marciana Marina S S 1.500.000 1.500.000 Totale 2020-2031 87.105.158 402.933.097 490.038.255

37

-tabella: DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI CANDIDATI

Importi Importi Totale Id Denominazione progetto Cod. Ait Intervento richiesti in PdI 2020-2031 finanziamento Potenziamento e messa in sicurezza del sistema di MI_ACQ03_05_1489 4.450.000 4.450.000 18 adduzione dell'acquedotto di Livorno e Collesalvetti MI_ACQ03_05_1717 12.950.000 12.950.000

MI_ACQ03_05_1344 5.500.000 5.500.000

MI_ACQ03_05_1345 600.000 600.000

MI_ACQ03_05_1346 650.000 650.000

Autonomia idrica dell'Isola d'Elba- ipotesi seconda MI_ACQ03_05_1347 14.000.000 14.000.000

19 condotta sottomarina con diminuzione dello MI_ACQ03_05_1348 4.000.000 4.000.000

sfruttamento delle risorse in VdC MI_ACQ03_05_1349 500.000 500.000

MI_ACQ03_05_1493 2.000.000 2.000.000

MI_ACQ03_05_1544 600.000 600.000

MI_ACQ03_05_1704 600.000 600.000

Ampliamento della capacità d'accumulo dei serbatoi MI_ACQ03_05_1085 9.000.000 9.000.000 della città di Livorno, mediante nuovo serbatoio in 20 quota a 40 metri sul livello del mare a Vallin MI_ACQ03_05_1095 6.000.000 6.000.000 dell'Aquila. MI_FOG-DEP02_05_1484 25.000.000 25.000.000

MI_FOG-DEP02_05_1657 9.709.492 9.709.492

MI_FOG-DEP02_05_1658 696.000 696.000

DELOCALIZZAZIONE DEPURATORE DI MI_FOG-DEP02_05_1714 6.500.000 6.500.000 26 LIVORNO-RIVELLINO- FASE 1, FASE 2 E FASE 3 MI_FOG-DEP02_05_1715 1.500.000 1.500.000

MI_FOG-DEP02_05_1716 4.500.000 4.500.000

MI_FOG-DEP02_05_1743 3.100.000 3.100.000

MI_FOG-DEP02_05_1744 7.294.508 7.294.508

REVAMPING IMPIANTO DI POSTRATTAMENTO ACQUE REFLUE ARETUSA PER UTILIZZO 39 MI_SII01_05_1745 3.200.000 3.200.000 COME ACQUA INDUSTRIALE PER LO STABILIMENTO SOLVAY MI_ACQ03_05_1685 360.000 360.000 Sistema idrico Val di Cornia-Elba- dissalatore di 49 MI_ACQ03_05_1712 19.100.000 19.100.000 Piombino MI_ACQ03_05_1713 8.000.000 8.000.000

MI_ACQ03_05_0810 8.432.796 8.432.796

Autonomia idrica dell'Isola d'Elba- Dissalatore di MI_ACQ03_05_0811 2.695.485 2.695.485 50 Mola (Capoliveri) MI_ACQ03_05_0812 750.000 750.000

MI_ACQ03_05_1358 2.640.000 2.640.000

MI_ACQ03_05_0547 7.932 7.932

MI_ACQ03_05_0548 7.821 7.821

MI_ACQ03_05_1498 1.380.551 1.380.551

MI_ACQ03_05_1499 798.707 798.707

MI_ACQ03_05_1500 179.327 179.327

MI_ACQ03_05_1501 624.455 624.455

Sistema idrico Alta/Bassa Val di Cecina - Piano MI_ACQ03_05_1502 374.805 374.805 51 Solvay MI_ACQ03_05_1503 160.000 160.000

MI_ACQ03_05_1504 349.539 349.539

MI_ACQ03_05_1505 999.150 999.150

MI_ACQ03_05_1506 1.499.701 1.499.701

MI_ACQ03_05_1507 1.932.567 1.932.567

MI_ACQ03_05_1508 1.048.733 1.048.733

MI_ACQ03_05_1509 299.701 299.701

MI_ACQ04_05_1706 2.127.231 2.127.231

Sostituzione delle tubazioni in fibrocemento in tutte le MI_ACQ04_05_1707 1.661.000 1.661.000

52 zone di ASA, in particolare Livorno, Collesalvetti, MI_ACQ04_05_1708 120.000 120.000

Cecina Campiglia, San Vincenzo e Piombino MI_ACQ04_05_1709 931.307 931.307

MI_ACQ04_05_1710 132.000 132.000

Livello ottimale di sostituzione, rinnovamento e 73 MI_ACQ04_05_1750 37.761.240 37.761.240 potenziamento reti acquedotto Livello ottimale di sostituzione, rinnovamento e 74 MI_ACQ05_05_1751 47.808.685 47.808.685 potenziamento impianti acquedotto e attuazione WSP MI_ACQ01_05_1672 579.000 579.000 76 Gbis - Pian di Goro e collegamenti Val di Cecina MI_ACQ01_05_1711 89.421.000 89.421.000

38

Importi Importi Totale Id Denominazione progetto Cod. Ait Intervento richiesti in PdI 2020-2031 finanziamento MI_SII01_05_1601 75.000 75.000

MI_SII01_05_1602 165.000 165.000

80 Fontanelle Alta Qualità comuni "Toscana Costa" MI_SII01_05_1603 50.000 50.000

MI_SII01_05_1604 100.000 100.000

MI_SII01_05_1605 80.000 80.000

Realizzazione di impianti di trattamento da installare su varie sorgenti e pozzi per il miglioramento 81 MI_ACQ03_05_1746 5.000.000 5.000.000 organolettico dell'acqua riducendo in particolar modo solfati, cloruri, nitrati, etc. (100 l/s) Impianto di produzione di energia elettrica rinnovabile 83 con pannelli fotovoltaici per l'alimentazione degli MI_ACQ03_05_1747 1.500.000 1.500.000

impianti idrici MI_ACQ03_05_1415 1.170.000 1.170.000

MI_ACQ04_05_0771 115.000 115.000

MI_ACQ04_05_1061 356.000 356.000

MI_ACQ04_05_1066 140.000 140.000

MI_ACQ04_05_1067 135.600 135.600

MI_ACQ04_05_1068 70.000 70.000

MI_ACQ04_05_1069 80.000 80.000 Rifacimenti-raddoppi attraversamenti punti critici MI_ACQ04_05_1072 200.000 200.000 Filettole Livorno e Mortaiolo Banditella (Autostrada 84 MI_ACQ04_05_1074 500.000 500.000 Filettole-Serchio-autostrada ferrovia Migliarino-Arno- MI_ACQ04_05_1077 70.000 70.000 ferrovia Stagno- fossi e strade sul percorso. etc) MI_ACQ04_05_1078 70.000 70.000

MI_ACQ04_05_1082 60.000 60.000

MI_ACQ04_05_1086 450.000 450.000

MI_ACQ04_05_1172 150.000 150.000

MI_ACQ04_05_1175 112.400 112.400

MI_ACQ04_05_1462 180.000 180.000

MI_ACQ04_05_1695 700.000 700.000

Livello ottimale di sostituzione, rinnovamento e 85 MI_FOG-DEP05_05_1752 27.932.598 27.932.598 potenziamento reti e impianti fognari Completamento rete fognaria Stagno Vecchia 86 MI_FOG-DEP05_05_1552 390.000 390.000 (Collesalvetti) Separazione reti ed eliminazione acque parassite 87 MI_FOG-DEP05_05_1485 1.200.000 1.200.000 (Livorno) Completamento reti di raccolta nelle località non servite dell'Isola d'Elba (agglomerati isolati: 88 MI_FOG-DEP05_05_1748 2.000.000 2.000.000 Innamorata, Morcone, Biodola, Scaglieri, Forno, Nisporto e Nisportino) Livello ottimale di rinnovamento e potenzamento 89 MI_FOG-DEP07_05_1753 71.943.528 71.943.528 impianti di depurazione MI_FOG-DEP01_05_1586 2.500.000 2.500.000 Punti di raccolta e trattamento fanghi (HUB) finalizzati alla riduzione della quantità ed al recupero MI_FOG-DEP02_05_1149 1.355.000 1.355.000 90 di materia e/o energia nei comuni di Livorno, Cecina e MI_FOG-DEP07_05_0366 518.430 518.430

Piombino MI_FOG-DEP07_05_0959 999.000 999.000

Adeguamento impianti di depurazione e piattaforma percolati in Loc. Lentisco (Campo nell'Elba) (Realizzazione di trattamento percolati di discarica e 92 MI_SII01_05_1486 1.000.000 1.000.000 altri rifiuti industriali comprensivo anche di investimenti sul sistema di compostaggio per riuso fanghi di origine civile) Adeguamento e potenziamento dell'impianto terziario MI_FOG-DEP01_05_0004 3.237.967 3.237.967 e modifiche idrauliche al Depuratore Campo alla 93 Croce finalizzate al riuso agricolo/industriale (Campiglia Marittima) e completamento acquedotto MI_FOG-DEP07_05_1487 1.400.000 1.400.000 Cornia Industriale per fini irrigui/industriali Intervento di rewamping della piattaforma di Paduletta 94 MI_SII01_05_1488 4.000.000 4.000.000 (Livorno) Produzione di biometano da biogas da depurazione 95 civile (digestori anaerobici) a fini cogenerativi e/o per MI_FOG-DEP07_05_1749 4.000.000 4.000.000

autotrasporto nei comuni di Livorno e Cecina 96 Nuovo depuratore di Marciana Marina MI_FOG-DEP04_05_1738 1.500.000 1.500.000

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Importi Importi Totale Id Denominazione progetto Cod. Ait Intervento richiesti in PdI 2020-2031 finanziamento Totale 2020-2031 87.105.158 402.933.097 490.038.255

Segue una descrizione degli interventi ritenuti più importanti:

DISSALATORE DI MOLA: per la descrizione dell’intervento vedasi il precedente paragrafo (lettera A).

INVASO DI PIAN DI GORO: per la descrizione dell’intervento vedasi il precedente paragrafo (lettera B).

PIANO SOLVAY: per la descrizione dell’intervento vedasi il precedente paragrafo (lettera C).

DELOCALIZZAZIONE IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI LIVORNO-RIVELLINO: per la descrizione dell’intervento vedasi il precedente paragrafo (lettera E).

DEPURATORE DI CAMPO ALLA CROCE (CAMPIGLIA MARITTIMA): L’intervento di adeguamento di questo depuratore nel periodo 2020-2023 vale circa 2,8 mln€ e si concluderà nel 2024. Insieme alla Ferriere di Piombino è il più importante depuratore della Val di Cornia. L’impianto tratta da anni nel periodo estivo, le acque reflue dell’industria di trasformazione agroalimentare Italianfood di Venturina. Inoltre è sede dei postrattamenti delle acque reflue depurate destinate all’acquedotto denominato Cornia Industriale che collega l’impianto con la centrale ASA posta all’interno dello stabilimento JSW (ex-Lucchini).

SECONDA CONDOTTA SOTTOMARINA: Il Piano Nazionale degli acquedotti ha finanziato non solo parte dell’impianto di dissalazione di Mola, ma anche lo studio di fattibilità tecnico economica di un’ulteriore risorsa capace di mettere definitivamente in sicurezza per molti anni l’approvvigionamento idrico dell’Isola d’Elba. Tale studio deve analizzare ed individuare la miglior soluzione; tra le alternative da analizzare c’è la realizzazione di un secondo impianto di dissalazione sull’Elba che garantisca la copertura del fabbisogno per tutto l’anno. L’Impianto di dimensioni almeno uguali a quello di Mola, risulta di difficile localizzazione, sia perché il sito deve avere particolari requisiti tecnico-ambientali, sia perché l’esperienza con il dissalatore di Mola ha evidenziato la scarsa propensione degli abitanti ad accettare l’impianto, pur trattandosi di un’opera pubblica realizzata ad esclusivo vantaggio della collettività isolana che vive prevalentemente sul turismo. L’altra soluzione possibile è quella di realizzare una seconda condotta sottomarina di collegamento tra l’acquedotto della Val di Cornia e l’Elba. La condotta garantirebbe ugualmente l’approvvigionamento adeguato all’Isola creando una via alternativa agli afflussi dal Continente in caso di guasto della vecchia condotta, ma nel contempo non si risolverebbero i problemi che determina l’elevato emungimento dalla falda del subalveo del fiume Cornia. Nell’area Piombino, Campiglia M., San Vincenzo, Suvereto oltre che al prelievo primario dell’acqua per uso idropotabile, ci sono storicamente forti prelievi per uso irriguo ed anche per uso industriale. Anche se questi ultimi sono calati per la realizzazione da parte del Gestore di acquedotti industriali con acque derivanti dai trattamento depurativo dei reflui fognari, la falda nel periodo estivo resta sotto stress. Sarebbe quindi auspicabile una differenziazione delle risorse idriche da sfruttare. A tal proposito il Gestore prevede di realizzare un dissalatore ad osmosi da acqua mare da localizzarsi a Perelli (Piombino), a sud della zona industriale. Questo impianto, descritto al punto seguente, dovrà produrre acqua in quantità sufficiente ad alimentare l’Isola d’Elba attraverso la nuova condotta sottomarina e ad aumentare la disponibilità idropotabile della Val di Cornia, in particolare per Piombino e per Campiglia M. In questo modo la quota di acqua necessaria ad approvvigionare

40 l’Elba non inciderà più sulla falda, favorendone il suo equilibrio. Per ottenere questo occorrerà realizzare un’adduttrice che colleghi il dissalatore di Perelli al Porto di Piombino da dove è previsto l’incile della condotta nuova sottomarina. L’adduttrice in progetto sarà quindi costituita da un tratto a mare tra Piombino e Cavo e due tratti a terra. Il primo è quello sopra descritto, mentre il secondo collegherà Cavo a Portoferraio dove la condotta si collegherà alla dorsale Elbana. Anche questa adduttrice sull’Isola ha una notevole importanza perché consente di raddoppiare l’unica tubazione che dal Piano alimenta attualmente la dorsale aumentando la sicurezza dell’acquedotto. La condotta, facente parte di un unico progetto, verrà divisa in sede di affidamento in 3 lotti: Perelli-Piombino, Piombino-Cavo e Cavo Portoferraio.

DISSALATORE DI PERELLI: Come già detto, il nuovo dissalatore ad osmosi inversa verrà realizzato a Perelli sulla costa di Piombino a sud della zona industriale. La localizzazione è strategica perché a breve distanza passa il collegamento tra la centrale di spinta di Vignarca e la vecchia condotta sottomarina ed inoltre in zona c’è la possibilità di utilizzare opere a mare di presa e scarico preesistenti opportunamente adeguate. La realizzazione del dissalatore è risultata d’interesse anche per il gestore AdF per l’approvvigionamento di Follonica e la limitrofa costa grossetana. C’è quindi l’accordo per realizzare un impianto consortile da 300 l/s, 150 per ASA e 150 per AdF. I 150 l/s prodotti per ASA verranno in parte utilizzati per alimentare con la seconda condotta sottomarina l’isola d’Elba. Il restante verrà utilizzato per rafforzare le risorse degli acquedotti di Piombino e Campiglia. A tal fine fa parte del progetto anche il collegamento tra il dissalatore e la centrale di Campo all’Olmo (Piombino), nonché la centrale di Coltie (Campiglia) con una nuova adduttrice, in modo da servire direttamente l’impianto idrico di Piombino e quello di Venturina con riflessi positivi indiretti anche sull’acquedotto di San Vincenzo.

POTENZIAMENTO DELL’ACQUEDOTTO DI LIVORNO: Il progetto di potenziamento dell’acquedotto di Livorno è costituito da più interventi distinti eseguibili in lotti funzionali:  Adduttrice centrale Stagno- serbatoio Cisternone: si tratta di una tubazione in ghisa da posare il area urbana con presenza di numerose interferenze con i sottoservizi del Gestore e con quelli di altri servizi, che permetterà di collegare con una nuova tubazione la centrale di Stagno al serbatoio del Cisternone.  Tubazione adduttrice in ghisa dal Parco Levante a via Grotta alle Fate per il completamento della nuova adduttrice da Stagno fino al serbatoio di Banditella che serve le frazioni di Ardenza/Antignano.  Realizzazione di un serbatoio da 10.000 Mc in località Banditella, interrato e localizzato presso il serbatoio esistente, che permetterà di potenziare la capacità d'accumulo del serbatoio di Banditella a servizio delle frazioni di Ardenza/Antignano.  Realizzazione di un terzo serbatoio presso il Cisternone sempre al fine di aumentare la capacità d’accumulo dell’acquedotto di Livorno, estremamente importante per evitare disservizi nell’erogazione alle utenze.  Centrale Mortaiolo: nuovo serbatoio di accumulo delle acque trattate e potenziamento ed ammodernamento del deferromanganizzatore; potenziamento e ammodernamento dell'impianto di abbattimento del ferro e del manganese. Inoltre, poiché le acque dal campo pozzi afferenti all’impianto, oltre ad essere ricche di sali di ferro e manganese, presentano valori di durezza molto importanti - fino a 70-80 gradi francesi - alla fine del ciclo di deferromanganizzazione, l’acqua depurata crea comunque dei problemi funzionali agli elettrodomestici degli utenti. Si tratta quindi di aggiungere un’ulteriore linea di trattamento per l’abbattimento della durezza. L’intervento, oltre che migliorare l’efficienza della centrale, migliorerà la qualità dell’acqua immessa in rete portando a valori ottimali la durezza. Inoltre consentirà di mettere in sicurezza le infrastrutture di adduzione dell'acquedotto di Livorno e Collesalvetti garantendo la continuità del servizio idrico. 41

SERBATOIO VALLIN DELL’AQUILA E ADDUTTRICE DI COLLEGAMENTO ALLA RETE DI LIVORNO: Al fine di aumentare ulteriormente la capacità di accumulo dell’acquedotto di Livorno fino ad assicurare una riserva idrica superiore al consumo medio della città, si è progettato di realizzare un nuovo serbatoio in quota da 50.000 mc in località Vallin dell’Aquila. Tale serbatoio in quota, oltre a garantire le volumetrie di compenso necessarie per la città, consentirà di alimentare alla pressione necessaria la città durante guasti Enel o agli impianti elettrici di ASA. Completa l’opera l’adduttrice di collegamento tra Vallin dell’Aquila e le altre adduttrici della Città di circa 10 km.

SOSTITUZIONE DELLE TUBAZIONI IN FIBROCEMENTO: Il programma di sostituzione delle reti di distribuzione in fibrocemento prevede interventi annuali per un totale di circa 14 mln €. Al fine di aumentare questi interventi che permettono un’importante riduzione delle perdite di rete, si è richiesto un finanziamento per interventi del valore di circa 4,9 mln€.

HUB PER LO SMALTIMENTO DEI FANGHI: Il progetto prevede il potenziamento degli impianti di trattamento dei fanghi di depurazione di Livorno, Cecina e Piombino al fine di costituire dei centri efficienti e funzionali per la raccolta dei fanghi di supero prodotti dagli altri depuratori del Gestore. L’efficientamento porterà ad una riduzione del volume di fanghi prodotti e quindi ad una significativa economia gestionale, oltre la possibilità di un utilizzo degli stessi nell’ambito dei progetti per l’economia circolare.

REVAMPING IMPIANTO DI POSTRATTAMENTO ACQUE REFLUE ARETUSA PER UTILIZZO COME ACQUA INDUSTRIALE PER LO STABILIMENTO SOLVAY: L’impianto ARETUSA si trova presso il depuratore di e costituisce il post-trattamento di affinamento delle acque reflue depurate sia dell’adiacente depuratore che di quello di Marina di Cecina a cui è collegato da un’apposita condotta. Esso nasce nell’ambito degli accordi con stabilimento Solvay ed Amministrazioni locali per il riuso industriale delle acque di depurazione presso lo stabilimento chimico. L’accordo prevede lo scambio di acque di riuso con acque di falda emunte dall’acquedotto privato di Solvay. Con il recente potenziamento a 45.000AE del depuratore di Rosignano, c’è la possibilità di aumentare la fornitura di acqua industriale allo Stabilimento, ma dopo anni di funzionamento, il post- trattamento ARETUSA ha bisogno di interventi di manutenzione straordinaria consistenti.

RIFACIMENTI-RADDOPPI ATTRAVERSAMENTI PUNTI CRITICI FILETTOLE LIVORNO E MORTAIOLO BANDITELLA (AUTOSTRADA FILETTOLE-SERCHIO-AUTOSTRADA FERROVIA MIGLIARINO-ARNO- FERROVIA STAGNO- FOSSI E STRADE SUL PERCORSO. ETC): Si tratta di interventi puntuali volti a risolvere particolari criticità della rete di adduzione di Livorno al fine di renderla più efficiente e sicura dal punto di vista della risposta ad eventuali interruzioni del servizio accidentali o programmate.

REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DA INSTALLARE SU VARIE SORGENTI E POZZI PER IL MIGLIORAMENTO ORGANOLETTICO DELL'ACQUA RIDUCENDO IN PARTICOLAR MODO SOLFATI, CLORURI, NITRATI, ETC. (100 L/S): Interventi che, insieme a quello su Mortaiolo, hanno l’obbiettivo di intervenire sulle acque in distribuzione già idonee al consumo umano, per migliorarne la qualità.

LIVELLO OTTIMALE DI SOSTITUZIONE: Gli interventi che vanno sotto questo nome riguardano la sostituzione programmata di reti fognarie ed acquedottistiche, nonché di impianti

42 acquedottistici e depurativi al fine di garantire una adeguata percentuale annua di sostituzioni in modo che per ciascun cespite durante il suo periodo di vita, sia salvaguardata la funzionalità.

7 Eventuali istanze specifiche 7.1 Istanza per mancato rispetto di alcuni prerequisiti Tale istanza non è stata presentata.

7.2 Istanza per operazioni di aggregazione gestionale Tale istanza non è stata presentata.

7.3 Istanza per il riconoscimento degli OpexQT Nell’ambito della richiesta di riconoscimento dei costi cosiddetti OpexQT, il Gestore, nel contesto della predisposizione tariffaria di aggiornamento del biennio 2018-2019, ha calcolato maggiori costi annuali quantificati in Euro 507.246. La stessa AIT ha riconosciuto i suddetti maggiori costi per un importo di Euro 507.246. ASA ha fornito la seguente rendicontazione in relazione agli effettivi costi sostenuti. A consuntivo del periodo 2018-2019 è risultata una spesa di Euro 108.744,79 per l’anno 2018 e di Euro 513.558,00 per l’anno 2019; quest’ultima, rapportata all’anno intero, determina un costo complessivo pari a Euro 570.362,25 che sviluppa un costo da riconoscere per il quadriennio 2020- 2023 di Euro € 495.633,84.

costo Costo annuo costo opex qt richiesto ASA Attività APPROVATO AZIONE di ASA costo sostenuto ASA riconosciuto a annui (proiezioni (€) consuntivo (2020-2023) anno) 2018 2019 2019 2018 2019

1 tecnico Monitoraggio 39.705 (geometra/perito) 0 42.001 63.001 reti idriche (IV Liv.) 1 oeraio (II 0 17.708 45.773 livello) M1 1 operaio 37.079 38.905 38.905 Monitoraggio 139.660 2 operai 0 61.177 81.570 reti idriche 2 operai (non prorogabili nel 0 19.923 0

2020-2023) 179.365 37.079 179.714 229.249 37.079 179.365 179.365

Analista di N. 1 Perito 42.265 0 30.443 35.209 laboratorio chimico M3 Tecnico 21.133 esternalizzato 0 87.631 53.033

63.398 0 118.074 88.242 0 63.398 63.398

Tecnico 21.133 0 0 0 0

Analista di 42.265 esternalizzato 2.727 5.956 9.671 laboratorio 3 operai Monitoraggio M6 79.410 specializzati (V 57.491 120.718 120.718 reti fognarie Liv.) Monitoraggio 1 teccnico 21.133 0 21.582 32.374 reti fognarie coordinatore 163.941 60.218 148.257 162.762 60.218 148.257 148.257

0,5 tecnico 21.133 coordinatore (IV 11.448 19.067 19.067 Monitoraggio M4 Liv.) reti fognarie 1 operaio 79.410 0 48.446 71.041 specializzato Tot M 100.543 11.448 67.513 90.108 11.448 67.513 67.513

43

costo Costo annuo costo opex qt richiesto ASA Attività APPROVATO AZIONE di ASA costo sostenuto ASA riconosciuto a annui (proiezioni (€) consuntivo (2020-2023) anno) 2018 2019 2019 2018 2019

507.246 108.745 513.558 570.362 108.745 458.533 458.533

In relazione alla richiesta di ASA di riconoscere per il 2019 il costo sostenuto rapportato all’intero anno, preme sottolineare che il meccanismo indicato da ARERA all’art. 27.1, lettera j della Del. 580/2019, prevede il recupero dello scostamento tra la quantificazione della componente OPEXqt e gli oneri effettivamente sostenuti dal gestore, pertanto non è possibile dare seguito a tale richiesta. Nella tabella che segue sono sintetizzati gli OPEXqt ratificati in occasione dell’approvazione tariffaria 2018-2019, i corrispondenti valori a consuntivo per l’anno 2019 comunicati dal Gestore e quanto riconosciuto ai sensi dell’art. 18.8 della Del. ARERA 580/2019:

M1 M3 M4a M6 totali PIANIFICATO 2018 179.365 63.398 100.543 163.941 507.246 EFFETTIVO 2018 37.079 0 11.448 60.218 108.745 RICONOSCIUTO per macro indicatori (valore 37.079 0 11.448 60.218 108.745 minimo fra pianificato ed effettivo)

M1 M3 M4a M6 totali PIANIFICATO 2019 179.365 63.398 100.543 163.941 507.246 EFFETTIVO 2019 179.714 118.074 67.513 148.257 513.558 RICONOSCIUTO per macro indicatori (valore 179.365 63.398 67.513 148.257 458.533 minimo fra pianificato ed effettivo)

Visto tutto quanto sopra, richiamata la Del. 917/2017 che stabilisce il riconoscimento di OPEXqt per macro-indicatore ARERA nella quota minima fra il valore pianificato e quello effettivamente sostenuto, si ritiene che per quanto riguarda i macro indicatori M1, M3, M4a e M6 i costi rendicontati siano coerenti con gli obiettivi di QT e pertanto si riconosce nel complesso un valore pari a 108.745 € per il 2018 e pari a 458.533 € per il 2019.

Con Del. ARERA 580/2019, ed in particolare con l’art. 18.8 dell’Allegato A, è stato stabilito che per ciascun anno (2020, 2021, 2022, 2023), i costi per gli adeguamenti agli standard di qualità tecnica (OPEXqt) introdotti dal comma 23-bis.1 del MTI-2, sono valorizzati nei limiti delle pertinenti componenti di costo individuate ai fini della determinazione tariffaria 2019 o, se inferiori, nei limiti degli oneri effettivamente rendicontati con riferimento alla medesima annualità. Pertanto, per ciascun anno (2020, 2021, 2022, 2023), si ritiene di poter prevedere un totale annuo di 458.533 €, come di seguito suddivisi sui 4 macro-indicatori coinvolti dall’istanza di ASA:

macro- Previsto Previsto Previsto Previsto indicatore 2020 2021 2022 2023 Monitoraggio reti idriche Implementazione e verifica continua della mappatura delle reti con modellazione matematica e confronto con i dati a sistema M1 179.365 179.365 179.365 179.365 (consumi fatturati e dati SCADA) Incremento delle verifiche delle singolarità delle reti e ricerca sul campo delle perdite di sottofondo e da rotture non segnalate Incremento delle analisi e dei campionamenti relativi al servizio acquedotto con implementazione del sistema di M3 63.398 63.398 63.398 63.398 accreditamento Messa a punto nuovi metodi di analisi 44

macro- Previsto Previsto Previsto Previsto indicatore 2020 2021 2022 2023 Monitoraggio reti fognarie M4a Riduzione delle acque parassite nel sistema fognario unitario e 67.513 67.513 67.513 67.513 separato Incremento delle analisi e dei campionamenti relativi al servizio depurazione con implementazione del sistema di accreditamento M6 148.257 148.257 148.257 148.257 Messa a punto nuovi metodi di analisi Riduzione delle acque parassite nel sistema fognario unitario e separato totale 458.533 458.533 458.533 458.533

Si evidenzia che sulla base di quanto sopra è stato adeguato il contenuto del cronoprogramma gestionale del PdI rispetto a quanto inviato da ASA.

7.4 Altre istanze 7.4.1 Istanza trasporto e smaltimento fanghi La Delibera ARERA n. 917/2017/R/idr introduce la disciplina regolatoria sulla qualità tecnica del SII, con relativo incremento degli obblighi prestazionali e dei livelli di servizio a valere dal 2018 ed un meccanismo incentivante di premi e penali a partire dal 2020. La normativa regionale, ha sostanzialmente interrotto la pratica del recupero fanghi in agricoltura e sospeso il ritiro, in particolare dagli impianti di depurazione delle acque reflue, con l’ordinanza n° 2 del 3 agosto 2018, reiterata con la successiva n° 3 del 18 ottobre 2018, disponendo il conferimento in discarica dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione dei Gestori affidatari del SII facenti parti dell’AIT. La Delibera ARERA n. 580/2019/R/idr, all’art. 22 dell’Allegato A, riconosce, in ciascun anno 푎 = {2020, 2021, 2022, 2023}, la componente a copertura dell’incremento, determinatosi a partire dal 2017, del costo di smaltimento dei fanghi di depurazione, incluso il costo di trasporto. Pertanto la criticità legata ai costi per lo smaltimento dei fanghi è stata riconosciuta in quota parte dalla stessa ARERA, individuando il 2017 come anno di riferimento per aggiornarli, mitigando così il problema per la Toscana, seppur solo in parte. Sul mancato raggiungimento degli obiettivi per M5 da parte di ASA, è stata presentata ad ARERA Istanza ex-post ai sensi del comma 5.4 della deliberazione ARERA 917/2017 (riferita agli anni 2018 e 2019) per le motivazioni di cui sopra, legate ad eventi imprevisti ed imprevedibili. Inoltre, ASA ha previsto nel PdI 2020-2023 opportuni interventi finalizzati al conseguimento degli obiettivi per lo stesso M5 (MI_FOG-DEP01_05_1586-Progetto per l'ottimizzazione del processo di ispessimento fanghi: contenitore per tutti depuratori dell'ambito, 2,5 M€ entro il 2024). Pertanto si ritengono soddisfatte le condizionalità di cui all’art. 22.2 dell’Allegato A alla Delibera ARERA 580/2019/R/idr per il riconoscimento di oneri aggiuntivi di cui sopra. AIT ritiene pertanto che ASA possa vedersi riconosciuti gli oneri aggiuntivi rispetto al 2017, per lo smaltimento fanghi per l’attuale periodo regolatorio 2020-2023 secondo i dettami e alle condizioni di cui all’art. 22 della Delibera ARERA n. 580/2019/R/idr.

ASA richiede inoltre di riconoscere per gli anni 2018 e 2019 la variazione di costo di smaltimento fanghi rispetto ai costi riconosciuti in tariffa (anno 2011). La motivazione è connessa all’incremento significativo del costo di smaltimento che si è verificato in particolare in Toscana già dal 2017 con una vera e propria dichiarazione di emergenza regionale ed in generale in Italia. AIT ritiene di riconoscere il conguaglio di tali costi per il gestore ASA sia perché i costi gestionali riconosciuti non mostrano particolari margini sia perché la gestione di ASA risulta complessivamente virtuosa quanto meno in termini di riduzione della massa del fango come mostrato in tabella. La diminuzione è il risultato di politiche di ottimizzazione della disidratazione e

45 della digestione; l’aumento della capacità impiantistica (nuovi depuratori - Volterra Sud e Portoferraio) e quindi di copertura del servizio di depurazione tende nel tempo a rialzare i valori di produzione. Questo effetto è rilevabile nel lieve incremento nel 2019 di produzione a fronte di una progressiva riduzione.

fanghi smaltiti - costo unitario - delta costo unitario richiesta ASA conguaglio 2018- t spesa - € €/t rispetto al 2016 - €/t 2019 rispetto al 2016 - € 2015 14.860 1.378.548 92,8 2016 14.815 1.464.141 98,8 2017 13.921 2.192.832 157,5 2018 12.856 2.183.575 169,8 71,0 913.038 2019 13.171 2.590.180 196,7 97,8 1.288.513 2020 13.220 2.708.219 204,9 106,0 2021 13.000 2.665.000 205,0 106,2 2022 12.000 2.460.000 205,0 106,2 2023 8.048 1.649.840 205,0 106,2 2.201.551

Visto quanto sopra si ritiene di riconoscere per gli anni 2018 e 2019 i seguenti importi:

ISTANZA 2018 2019 Fanghi Richiesto 913.038 € 1.288.513€ Fanghi RICONOSCIUTO 913.038 € 1.288.513€ TOT 18-19 2.201.551 €

7.4.2 Fontanelli (Case dell’Acqua) Con la delibera AIT 30/2019 sono stati definiti indirizzi e linee guida relativamente ai costi sostenuti per la realizzazione, manutenzione straordinaria e ordinaria delle Case dell’acqua, al loro riconoscimento in tariffa e agli aspetti collaterali legati alla disponibilità di valorizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica e di ridurre l’uso di bottiglie di plastica. AIT ha previsto per il terzo periodo regolatorio (2020-2023) che il Gestore, in fase di redazione del Programma degli Interventi (PdI) e del Piano Economico Finanziario (PEF), proponga un piano di realizzazione delle Case dell’acqua, indicandone i costi di realizzazione. Tale intervento si colloca all’interno del sistema tariffario ARERA come altre attività idriche: con la delibera 580/2019/R/idr, l’Autorità di regolazione ha introdotto le “Altre attività idriche relative ad obiettivi di sostenibilità energetica ed ambientale” individuate dal pertinente Ente di governo dell’ambito, tra le quali rientra anche la riduzione dell’utilizzo della plastica mediante la promozione del consumo di acqua potabile anche tramite l’installazione di fontanelle. ASA ha previsto un valore complessivo di circa 470.000 € nel quadriennio 2020-2024 per la realizzazione delle nuove Case dell’acqua, considerando un costo unitario a casetta dell’acqua compreso fra 15.000 € e 20.000 € (valore stimato soggetto a verifica di costo effettivo, con ipotesi di cofinanziamento fra il 20 e il 50% da parte dei Comuni). Per ciascuna annualità dal 2020 al 2024, si prevede la seguente pianificazione:

Codait_Intervento Desc_Intervento Tot2020 Tot2021 Tot2022 Tot2023 tot 2020-2023 Lotto 14 - Fornitura e Montaggio MI_SII01_05_1601 di Fontanelle Pubbliche di Alta 0 50.000 25.000 0 75.000 Qualità. Alta Val di Cecina Lotto 14 - Fornitura e Montaggio MI_SII01_05_1602 di Fontanelle Pubbliche di Alta 40.000 100.000 0 25.000 165.000 Qualità. Bassa Val di Cecina Lotto 14 - Fornitura e Montaggio MI_SII01_05_1603 di Fontanelle Pubbliche di Alta 25.000 25.000 0 0 50.000 Qualità. Isola d'Elba Lotto 14 - Fornitura e Montaggio MI_SII01_05_1604 0 50.000 25.000 25.000 100.000 di Fontanelle Pubbliche di Alta

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Codait_Intervento Desc_Intervento Tot2020 Tot2021 Tot2022 Tot2023 tot 2020-2023 Qualità. Nord EST Lotto 14 - Fornitura e Montaggio MI_SII01_05_1605 di Fontanelle Pubbliche di Alta 30.000 25.000 0 25.000 80.000 Qualità. Val di Cornia totale 95.000 250.000 50.000 75.000 470.000

nuove case dell'acqua 6 12 5 5 28

Relativamente ai costi di manutenzione delle opere (esistenti e nuove), ASA prevede quanto segue, specificando che il costo di gestione delle Fontanelle realizzate prima del 2012 (circa 140.001 €), è sempre stato integralmente sostenuto dai singoli Comuni interessati, pertanto tali costi non risultavano computati dal metodo tariffario ARERA; si tratta pertanto di un costo mai incluso nei costi riconosciuti e che si intende pertanto riconoscere:

Importo totali fonti Importo totali fonti Importo totali fonti Importo totali fonti Costi FONTI AQ presunte al presunte al presunte al presunte al 31/12/2020 31/12/2021 31/12/2022 31/12/2023 Costi materiali (sostituzione interna) 81.188,40 97.986,00 104.985,00 111.984,00 Costi materiali (sostituzione esterna) 56.260,00 67.900,00 72.750,00 77.600,00 Costo operativi interventi ASA 154.702,76 186.710,23 200.046,67 213.383,12 Costo operativi interventi Ditta Esterna 101.633,85 122.661,54 131.423,08 140.184,62 Certificazione HACCP e diritti SUAP 1.422,40 2.844,79 1.185,33 1.185,33 Mantenimento HACCP 225,75 272,46 291,92 311,38 Diritti SUAP nuove fonti 1.143,24 2.286,48 952,7 952,7 Sanificazione Completa (2 volte/anno) 12.269,23 14.807,69 15.865,38 16.923,08 Costo assistenza del tecnico 36.305,83 43.817,38 46.947,19 50.077,00 Costo analisi chimiche 90.948,68 109.765,65 117.606,06 125.446,46 Certificazione impianti di terra 5.800,00 7.000,00 7.500,00 8.000,00 TOTALI 541.900,14 656.052,22 699.553,33 746.047,69

Visto quanto sopra, per le nuove Case dell’acqua, da realizzarsi nella progressione indicata da ASA, saranno riconosciuti i costi effettivamente sostenuti per il numero di Case dell’acqua realizzate e gestite ogni anno. I costi riconosciuti a consuntivo saranno relativi ai costi di manutenzione e delle analisi (nuove e esistenti), mentre il costo del personale sarà riconosciuto nella misura in cui nuovo personale assunto sia dedicato, in tutto o in parte, alla gestione delle Case dell’acqua.

7.4.3 Istanza deroga ex DM 93/2017 Il Decreto 21 aprile 2017 n.93 estende ai contatori pre-MID (i cosiddetti contatori di tipo CEE) gli stessi controlli metrologici previsti dal Decreto Legge 145 del 2013 per i contatori di tipologia MID, cioè una verifica periodica dello strumento ogni 10 anni. Il Decreto 93/2017, prevede all’art. 18 comma 5, un periodo transitorio di 3 anni entro il quale tutti i contatori che sono installati da più di 10 anni o lo saranno al termine dello stesso, dovranno essere verificati. Per i contatori di utenza, l’attività di verifica periodica risulterebbe più onerosa, e con risultati peggiori per i clienti, di una diretta sostituzione degli stessi, pertanto per ogni valutazione di impatto dei decreti nell’attività del gestore è da prendere in considerazione la sostituzione e non la verifica. Vista la deliberazione ARERA 332/2020/R/IDR, è pertanto stata formulata da parte di AIT istanza di deroga (prot. n. 11277/2020), per tutti i gestori toscani, dei tempi di verifica di quanto previsto all’art. 18, comma 5, del D.M. con l’obiettivo di effettuare, in tempi compatibili con la programmazione (PdI/pef), la sostituzione dei contatori anziché la verifica. ASA indica una totalità di circa 165.094 contatori e prevede la sostituzione del 97% di tali contatori, nel numero di circa 159.562, entro il 2028. Dei contatori sostituiti il 37% (58.636) saranno dotati di tecnologie smart metering di tipo walk-by. E’ inoltre in fase di completamento un progetto pilota per circa 1.800 punti di misura nel comune di Montescudaio con tecnologia di trasmissione NB IOT e, analogamente, anche i misuratori con portata superiore o uguale a DN 25

47 saranno dotati della stessa tecnologia. Viceversa, per una parte dei misuratori con calibro inferiore a 25 mm sarà utilizzato il sistema di telemisura “walk-by o drive-by”.

contatori numero contatori sostituiti 2021-2028 costo interventi 2021-2028 - € tradizionali 99.128 4.064.248 smart walk-by 58.636 5.863.600 progetto pilota 1.798 460.288 totale 159.562 10.388.136

In coerenza con l’istanza sopra richiamata, sono state quindi programmate le seguenti risorse (MI_ACQ08_05_0571 - MI_ACQ08_05_1550): codice intervento descrizione interventi 2021-2028 - € Lotto 02 - Acquisto ed installazione misuratori di portata per l'acqua erogata agli MI_ACQ08_05_0571 6.409.688 utenti - G.T.U. cambio contatori di tipo MECCANICO/ELETTRONICO Lotto 02 - Acquisto ed installazione misuratori di portata per l'acqua erogata agli MI_ACQ08_05_1550 3.978.568 utenti - G.T.U. cambio contatori di tipo ELETTRONICO: Sistema Smart Meter totale 10.388.256

ASA prevede il completo rispetto dei dettami del DM 93/2017 entro il 2028, procedendo alla sostituzione di contatori secondo le indicazioni di cui sopra. Si ritiene che tale istanza sia fondata su un piano di miglioramento dei servizi di misura con sostituzione degli strumenti di misura esistenti, coerentemente recepito nel PdI in approvazione.

7.4.4 Maggiori costi per aumento impiantistico depurativo (ex art. 27.1 lett. f, ex art. 18.4 MTI-3) ASA richiede il riconoscimento dei costi aggiuntivi relativi alla gestione d’infrastrutture impiantistiche che di fatto hanno determinato un “ampliamento di perimetro”, inteso come incremento della consistenza impiantistica depurativa per la quale è necessario garantirne il funzionamento, sostenuti nel biennio 2018-2019 e di carattere strutturale per gli anni a venire, relativi. Gli impianti che hanno determinato tale incremento sono i seguenti:

(*) il valore corrisponde all’incremento dei costi registrati rispettivamente nel 2018 e 2019 rispetto ai costi 2017 che già risentivano di un incremento poiché l’ampliamento dell’impianto è iniziato, appunto, nel 2017 e si è completato nel 2019. La dinamica dell’aumento dei costi operativi correlabili all’incremento di “perimetro” è la seguente: 2016 254mila€; 2017 308mila€; 2018 391mila€; 2019 481mila€.

ASA quindi richiede maggiori oneri per ampliamento perimetro l’importo di € 217.367,09 per l’anno 2018 e di € 379.997,57 per l’anno 2019 a titolo di RcALTRO (art. 27.1 lett. f) e l’importo consolidato di € 379.997,57 per gli anni futuri a titolo di Opnew (art. 18.4). AIT ritiene congruo riconoscere in parte i costi sopra specificati. In particolare si ritiene che possano essere riconosciuti i maggiori costi derivanti dalla realizzazione di nuovi impianti di depurazione a servizio di agglomerati maggiori di 2000 AE che non erano dotati di servizio di depurazione. Nel biennio 2018-2019 sono stati terminati i lavori e sono entrati in funzione gli impianti di depurazione a servizio dei seguenti agglomerati maggiori di 2000 AE: Volterra – Agglomerato caratterizzato da un’orografia che divide lo divide in due semi agglomerati posti su due versanti diversi e serviti da reti fognarie del tutto indipendenti. La zona nord era già servita da depurazione tramite l’impianto denominato Volterra Nord; la zona sud era del tutto 48 assente di depurazione ed è quindi stata dotata di un nuovo impianto denominato Volterra Sud, che ha permesso anche l’uscita dell’agglomerato di Volterra dalla Procedura d’Infrazione 2014/2059. L’impianto è entrato in funzione nel 2018. Saline di Volterra – pur trattandosi di un agglomerato inferiore a 2000 AE, l’intervento di realizzazione del nuovo impianto di depurazione è stato pensato in sinergia con quanto previsto per il capoluogo Volterra con una visione globale del territorio comunale. È stato realizzato un impianto con potenzialità superiore a 2000 AE anche nell’ottica di riceve extra flussi e permettere il collegamento di altre frazioni come Ponteginori. L’impianto è entrato in funzione nel 2018. Portoferraio – Agglomerato dotato di un impianto di trattamento (Grigolo – trattamento primario con scarico in condotta sottomarina) insufficiente e inadeguato al trattamento del carico derivante dall’agglomerato e pari a 16.209 AE. È stato quindi sostituito tale impianto con un nuovo depuratore, denominato Schiopparello, con potenzialità complessiva di 22.500 AE e tecnologia MBR. Il nuovo impianto è predisposto anche per il riuso delle acque reflue. L’impianto è entrato in funzione a gennaio 2019. Visto quanto sopra AIT, ai sensi dell’art. 27.1 lett. f della Del. ARERA 580/2019, ritiene di riconoscere a conguaglio per il biennio 2018-2019 i seguenti costi, perché legati ad eventi eccezionali con riflessi ambientali e depurativi importanti per il territorio:

Inoltre, AIT ritiene che, ai sensi dell’art. 18.4 della Del. ARERA 580/2019, i costi sopra indicati relativamente al 2019 (295.167 €), possano essere riconosciuti come Opnew per le motivazioni sopra esposte.

7.4.5 Maggiori costi per trasporto acqua con autobotti (ex art. 27.1 lett. f) ASA richiede il riconoscimento di maggiori costi sostenuti nel 2019 (79.500 €) volti a integrare e miscelare l’acqua dell’acquedotto di Villamagna (Volterra) con acqua trasportata con autobotti. Tale necessità è dovuta a problemi di qualità (in particolare superamenti del parametro solfati) e di carenza idrica. In via straordinaria nel 2019 sono stati utilizzate per Villamagna autobotti per 6270 mc contro i 600 mc del 2018 e i 200 mc del 2020. Rilevato che il 2019 non è stato un anno caratterizzato dal dichiarazione di emergenza idrica, AIT ritiene di non dare seguito a tale istanza.

7.4.6 Maggiori oneri per incremento prezzo NaOH (ex art. 27.1 lett. f) ASA richiede il riconoscimento di maggiori costi sostenuti nel 2018 e nel 2019, per l’approvvigionamento dell’idrossido di sodio (NaOH), necessario come reagente per il trattamento del Boro negli impianti di Franciana e Coltie in loc. Venturina (Campiglia Marittima), a causa di un anomalo incremento del prezzo unitario. Rispetto al precedente prezzo contrattualizzato per gli anni 2016-2017 di 120 €/t, l’evoluzione del prezzo e i conseguenti maggiori oneri sostenuti dal gestore sono rappresentati nella tabella che segue.

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Visto quanto sopra AIT, ai sensi dell’art. 27.1 lett. f della Del. ARERA 580/2019, ritiene di riconoscere a conguaglio i seguenti costi in quanto legati ad evento eccezionale relativo ad un anomalo incremento del prezzo unitario: 182.388 € per il 2018 e 86.198 € per il 2019.

8 Ulteriori elementi informativi 8.1 Relazione sulle cause del mancato rispetto delle scadenze programmate per i depuratori rientranti nel Piano Stralcio e nell’AdP per agglomerati sotto i 2000 AE La tabella seguente riporta l’elenco degli interventi che nel PdI hanno comportato il superamento dei termini fissati per l’ultimazione dei lavori. A questa seguono le motivazioni che hanno determinato lo slittamento dei termini dei vari interventi.

Piano Stralcio cod intervento AIT descrizione intervento Data conclusione da PdI Lotto 01 - DORSALE CORNIA INDUSTRIALE - Colleg. MI_FOG-DEP01_05_0004 dep. Campo alla Croce - Industrie Lucchini. Stralcio 05 - 2023 con coda nel 2024 Adeguamento Depuratore di Campo Alla Croce Adeguamento funzionalità del Depuratore di Livorno - MI_FOG-DEP02_05_0725 Rivellino ed altri interventi finalizzati alla riduzione degli 2022 con coda nel 2023 impatti ambientali Riqualificazione ITF e adeguamento prescrizioni VIA MI_FOG-DEP02_05_1149 2021 con coda nel 2022 Provincia di Livorno

Depuratore Campo alla Croce La progettazione dell’adeguamento del depuratore di Campo alla Croce nel Comune di Campiglia ha subito nel tempo diverse evoluzioni e modifiche, di seguito meglio specificate. Originariamente l’indirizzo progettuale prevedeva l’accentramento su Campo alla Croce, ubicato a Venturina nel comune di Campiglia M.ma, anche la depurazione dell’agglomerato del Comune di Suvereto. Nel tempo sono variate alcune condizioni al contorno che hanno imposto una rivisitazione dell’originaria impostazione, tra cui in particolare: -il venire meno dell’ingente contributo economico al progetto che doveva essere dato per la fornitura del servizio ad una centrale di cogenerazione a biomassa (soc. Futuris Etrusca), con la necessità di rivedere il finanziamento delle opere rimodulando il PDI del Gestore; -l’incremento dei carichi da trattare nell’impianto di Campo alla Croce dei reflui industriali provenienti dalla lavorazione del pomodoro, a seguito dell’aumento della produzione dello stabilimento Italian Food; -la progressiva riduzione sino alla sospensione della fornitura di acqua di riuso depurata all’acciaieria di Piombino attraverso l’acquedotto Cornia Industriale e le necessità di riattivare lo scarico del depuratore di Campo alla croce, unitamente a quello di Guardamare, nelle acque superficiali del Corniaccia; -la necessità di collegare ulteriormente il funzionamento e i processi dei depuratori di Campo alla Croce e di Guardamare a San Vincenzo, collegati dalla infrastruttura del Cornia Industriale, per gestire in modo bilanciato ed integrato la variazione stagionale dei carichi influenti dalle rete urbane dei due agglomerati; -l’avvio di un progetto pilota per la fornitura di acqua ad uso irriguo prodotta da un impianto terziario finanziato dalla Regione Toscana e realizzato al depuratore di Guardamare, attraverso l’alimentazione del lago della Fossa Calda dalla condotta del Cornia Industriale; -la scelta definitiva, anche in funzione del nuovo bilancio complessivo dei carichi da trattare su Campo alla Croce, di optare per un potenziamento/adeguamento dell’impianto di depurazione di

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Suvereto, anziché per la sua dismissione e collegamento al depuratore di Campo alla Croce, vista oltretutto la complessità ed onerosità della realizzazione della condotta tra i due depuratori; La combinazione di tali elementi ha notevolmente dilatato i tempi decisionali e di assunzione delle condizioni da rispettare dal punto di vista progettuale e degli obiettivi ambientali da raggiungere/mantenere. Nel frattempo e nell’attesa dello sviluppo del progetto definitivo del revamping dell’impianto, che oggi è stato completato ed avviato alla verifica di VIA per poi procedere alla successiva fase di approvazione in conferenza dei servizi di AIT ed all’appalto delle opere previsto per il primo semestre 2021, sono stati eseguiti dal Gestore una serie di manutenzioni straordinarie e di interventi migliorativi dal punto di vista gestionale e di processo, come ad esempio ed in particolare l’installazione del supporto della diffusione integrativa dell’ossigeno liquido nella fase ossidativa, per incrementare la capacità di trattamento durante il massimo carico estivo, e l’impiego della vasca di accumulo delle acque depurate, facente parte dell’acquedotto industriale, come vasca di equalizzazione e laminazione per miscelare le acque pretrattate provenienti dalla scarico industriale del pomodorificio con i reflui urbani, prima dell’avvio in ossidazione. Questo nuovo assetto impiantistico e le manutenzioni effettuate, in attesa dell’investimento che complessivamente conferirà all’impianto un incremento della capacità di trattamento e una maggiore flessibilità gestionale per la variazione di carico nella configurazione estate/inverno e per il trattamento dello scarico industriale del pomodorificio, garantiscono il rispetto dell’autorizzazione allo scarico nel ricettore Corniaccia, conseguita con AUA n° 141/ 2015 e della durata 15 anni, senza necessità di deroga ai limiti della Tab 1 + Tab 3 Allegato 5 del D.lgs 152/06. Il progetto di revamping è stato elaborato studiando fasi di esecuzione delle opere a stati di avanzamento funzionali, in grado di mantenere inalterato il funzionamento complessivo della depurazione con il rispetto dei limiti tabellari anche durante la fase di cantiere, per come richiesto dagli enti, così da garantire sia la tutela ambientale sia la continuità del servizio estivo anche per il trattamento delle acque di scarico del pomodorificio, evitando interruzioni al ciclo di produzione industriale. Per queste tutele, il cantiere dovrà prolungarsi nel tempo: il cronoprogramma dei lavori prevede di iniziare dalla realizzazione delle nuove vasche, poi dalla demolizione e ricostruzione delle vecchie vasche esistenti con sospensione dei lavori nel periodo estivo interferenti con la massima capacità di trattamento richiesta dalle campagne di lavorazione di Italian food e dal carico turistico di maggiore affluenza. Per rispettare tale programmazione il cantiere inizierà a fine 2021 e sarà completato nel 2024, con un investimento di oltre 3,2 milioni di euro. Da valutare congiuntamente con AIT l’inquadramento degli obiettivi ambientali e delle tempistiche della nuova pianificazione che di fatto modificano in modo sostanziale quelli che originariamente erano stati assunti per l’inserimento del progetto nel Piano Stralcio regionale con scadenza al 31/12/2021.

Delocalizzazione del Depuratore di Livorno “Rivellino“ Il Rivellino era stato originariamente inserito nel Piano Stralcio della Regione Toscana ai sensi della L. R. 28/2010 a causa di un deficit di potenzialità di trattamento bilogico per un valore di 15.000 ab. eq. sul totale di 210.000 eb.eq. La originaria pianificazione d’ambito prevedeva un investimento complessivo di € 8.120.000, sia per compensare il sopradetto deficit, sia per gli interventi di manutenzione straordinaria e rispristino delle funzionalità della linea fanghi, per il rispetto delle emissioni odorigene e la riduzione dei costi di smaltimento dei fanghi (circa 1/3 di tutta la produzione ASA nel proprio ambito). Nel contesto del rinnovo dell’autorizzazione allo scarico del depuratore “Rivellino” e della relativa VIA ai sensi della L.R. 10/2010, i temi sopra richiamati sono confluiti in un progetto di adeguamento dell’impianto che rispondeva ai seguenti principali punti cardine:

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-rispetto della pianificazione di AIT, con scadenza degli adeguamenti in coerenza con il Piano Stralcio della RT fissata al 31/12/2019, poi successivamente prorogata al 31/12/2020 con prospettiva di una ulteriore proroga sino al 31/12/2021; -adozione delle migliori soluzioni tecniche finalizzate al superamento delle criticità delle punte dei volumi da trattare soprattutto in caso di pioggia – deficit depurativo di 15.000 ab. eq.; -rispetto delle prescrizioni VIA ed in particolare per la mitigazione delle emissioni odorigene; ASA ha quindi sviluppato nel 2014 un progetto definitivo che prevedeva in particolare l’impiego e la riconversione dei volumi tecnici dei filtri a sabbia come nuova sezione ossidativa integrativa con ultrafiltrazione finale ad MBR ed un cronoprogramma congruente agli obiettivi sopra illustrati, che sono stati approvati da AIT e da tutti gli organi amministrativi competenti (Provincia di Livorno, Comune di Livorno, ASL, ARPAT, VV.FF., AAMPS…) in una conferenza dei servizi decisoria indetta da AIT, che si è espressa favorevolmente il 17/11/2014. Successivamente all’approvazione del progetto di adeguamento dell'impianto del Rivellino, si è aggiunto anche l’obiettivo ambientale del superamento del deficit di abbattimento dell’Azoto Nitrico, in quanto l’impianto di depurazione è sprovvisto di un trattamento dedicato alla denitrificazione. E’ emersa inoltre la necessità di una valutazione da parte dei soggetti istituzionali interessati, circa la delocalizzazione completa dell’impianto di depurazione, sia nel contesto delle previsioni urbanistiche del Comune di Livorno sia come supporto allo sviluppo del nuovo porto industriale – nuova Darsena Europa. Il Comune di Livorno, nell’aggiornamento del proprio strumento urbanistico, ha confermato la previsione dello spostamento della linea acque del depuratore dal quartiere Venezia, situato in pieno centro storico della Città, con l’obiettivo della riqualificazione delle aree attualmente occupate dal vecchio impianto nel contesto di un più generale progetto di rigenerazione urbana in simbiosi con il Piano Regolatore del Porto, tra cui in particolare la programmazione del rinnovamento del terminal passeggeri. Tutti i soggetti coinvolti e cioè la Regione Toscana, il Comune di Livorno, l’Autorità Portuale, l’AIT ed ASA hanno convenuto di elaborare e sottoscrivere un Protocollo d’Intesa per la delocalizzazione del depuratore Rivellino per fasi attuative, in alternativa ad investire ingenti risorse economiche per adeguare il vecchio impianto di depurazione cittadino. Il suddetto Protocollo d’Intesa è stato definitivamente approvato dagli enti e dalla RT, con Del. GRT N° 1050 del 02/10/2017 e successivamente si è tradotto in un Accordo di Programma, che è stato approvato dalla Regione Toscana con DGRT n° 1.626 del 23 dicembre 2019. Tale Accordo di Programma rendere efficaci ed operativi gli indirizzi ed impegni per la delocalizzazione del depuratore da parte di tutti i soggetti interessati, in tre fasi attuative, e consente tra l’altro il completo recupero del finanziamento pubblico ex fondo PAR FAS 2007-2013 di circa 1,6 mil. Euro. Tale Accordo di Programma è lo strumento per riordinare ed armonizzare tutti gli atti autorizzativi vecchi e nuovi e per superare di fatto la vecchia pianificazione del Piano Stralcio regionale, fissando i termini per la nuova realizzazione delle opere in relazione ai mutati obiettivi. Descrizione della fasi attuative Il quadro di indirizzo progettuale per la realizzazione delle nuove infrastrutture, in sintesi prevede: fase 1 (con progettazione definitiva in corso): consente il superamento delle criticità legate all’esistente impianto di depurazione dei reflui urbani della città di Livorno, mediante la realizzazione di un primo nuovo depuratore da 30.000 ab. eq. totali nella nuova sede in zona Via Enriques – Località Paduletta, nel sito a nord della città già individuato per la completa delocalizzazione del depuratore cittadino. fase 2:

52 relativa al completo trasferimento della linea acque della città di Livorno mediante la realizzazione di nuove linee acque a Paduletta per una complessiva capacità complessiva di circa 250.000/260.000 abitanti equivalenti. In questa fase sono compresi anche: la realizzazione di una stazione di spinta per il sollevamento dei reflui urbani al nuovo impianto in Via Enriques, che sarà ubicata nel punto di confluenza delle fognature cittadine e cioè presso l’attuale area del depuratore cittadino del Rivellino San Marco o nelle aree prospicienti l’ingresso in Via della Cinta Esterna in area portuale; le tubazioni di collegamento tra la nuova stazione di sollevamento e il nuovo impianto, circa 4 km di sviluppo con diametro 800 mm, lungo l’asse viario di Via Salvatore Orlando e Via Leonardo da Vinci. fase 3: concernente il trasferimento anche di tutta la linea fanghi, che attualmente si trova localizzata presso l’inceneritore cittadino in Via dell’Artigianato, località industriale il Picchianti, da realizzarsi anch’essa presso la nuova localizzazione di via Enriques in località Paduletta, in modo da riunificare in un unico sito tutte le nuove linee di trattamento presso un moderno e più efficace impianto, ad alta efficienza e a basso impatto ambientale, considerato anche che il nuovo sito individuato è molto lontano da insediamenti abitativi. L’intervento prevede anche un investimento per la riduzione dei fanghi di depurazione mediante impianto di depurazione con essiccamento termico. Complessivamente l’investimento necessario alla completa delocalizzazione (Fasi 1, 2 e 3) ammonta ad un totale di circa 58 milioni di euro. Nel nuovo piano degli investimenti del gestore sono state inseriti gli importi per la realizzazione della Fase 1 e per la Fase 2, oltre che gli oneri per l’acquisizione delle aree di ENI. Resta attualmente esclusa dal piano degli investimenti la Fase 3 della delocalizzazione. Considerato che i tempi tecnici per l’acquisizione delle aree e per l’iter di verifica di VIA e di approvazione del progetto e dell’appalto delle opere impegneranno tutto l’anno 2021, il cronoprogramma dei lavori relativi alla realizzazione della Fase 1 (primo impianto da 30.000 ab. eq.) prevede l’avvio del cantiere nel 2022 e la sua conclusione nel 2024 con una coda finanziaria d’investimenti di 200.000€ nel 2025. La programmazione della realizzazione della Fase 2 (impianto da 250.000 ab. eq, nuova stazione di sollevamento e tubazioni di collegamento) della delocalizzazione è stata prevista nel periodo 2025 – 2030. Quadro riassuntivo delle attività in corso: ASA ha affidato mediante gara la progettazione a livello preliminare della completa delocalizzazione nella nuova area in Via Enriques (impianto dalla potenzialità complessiva di 250.000 AE) e per la riattivazione dell’impianto chimico- fisico di Paduletta per il trattamento dei rifiuti liquidi industriali (compreso botti e i percolati di AAMPS), nonché a livello di progettazione definitiva dell’impianto biologico da 30.000 ab. eq, che costituisce la prima fase funzionale della totale delocalizzazione. I progetti sono stati elaborati e sono stati già trasmessi insieme all’inquadramento dei rischi ambientali al Responsabile dell’Attuazione dell’Accordo di Programma per attivare gli approfondimenti tecnici necessari alla successiva fase autorizzativa. ASA ha avviato sino dal 2014 tutte le altre opere comunque funzionali al superamento delle prescrizioni della VIA, sia sulla vecchia linea acque sia presso la linea fanghi al Picchianti, ad eccezione dell’appalto della costruzione della nuova sezione a membrane MBR, che da solo quotava circa 4,5 mil di euro:  Ripristino elettromeccanico dei trattamenti primari;  Ricostruzione integrale della parte elettrica e meccanica dell’impianto di sollevamento dell’acqua industriale, acquisto ed installazione di n° 2 filtri del trattamento terziario;

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 Abbattimento delle emissioni odorigene, con copertura dei volumi di trattamento, confinamenti/sigillature, condotti di aspirazione aria e nuovi impianti di trattamento aria sia presso la linea acque al Rivellino, sia presso la linea fanghi all’impianto ITF in Via dell’Artigianato;  Sostituzione torcia biogas e installazione di un impianto per l’abbattimento H2S del biogas all’impianto ITF;  Acquisito ed installazione nuova centrifuga trattamento fanghi presso ITF e modifica linee di carico cassoni fanghi;  Nuova cabina di MT presso ITF per la separazione delle linee elettriche ITF da fornitura AAMPS;  Ripristino delle coperture, delle strutture e dei cementi armati della sezione dei trattamenti primari sulla linea acque e del trattamento fanghi presso ITF, compreso i digestori anaerobici. ASA ha avviato sin dal 2016 una collaborazione tecnico/scientifica con l’istituto di Idraulica dell’Università di Pisa (progetto SMART – DEPUR) per la ricerca ed eliminazione delle acque parassite in ingresso nel sistema di raccolta della rete urbana di fognatura nera, soprattutto di pioggia, al fine di separare maggiormente i sistemi di fognatura bianca e nera di Livorno, ridurre i volumi idraulici in ingresso al sistema di depurazione durante le piogge, aumentandone l’efficienza, e migliorare la qualità delle acque di balneazione. ASA ha anche adeguato il Piano degli Investimenti prevedendo una specifica voce per coprire gli interventi di risanamento, sostituzione e separazione delle reti di fognatura nera. È in corso l’acquisizione delle aree per la completa delocalizzazione dell’impianto per una superficie complessiva di oltre 8,3 Ha, che interessa sia un lotto di proprietà di ENI, sia il terreno di Autorità Portuale, entrambe confinanti. Aspetti autorizzativi e Piano Stralcio: L’impianto di depurazione Rivellino è autorizzato con Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dalla Regione Toscana con Decreto Dirigenziale n. 6557 del 03/05/2018 ad ASA spa per il titolo abilitativo autorizzazione in via provvisoria allo scarico, in deroga a quanto previsto all’art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013, ai sensi dell’art. 6, comma 1 della L.R. n. 5/2016 e s.m.i.. - autorizzazione prorogata con Decreto Dirigenziale n. 19463 del 28/11/2019 che ridefinisce la validità sino al 31/12/2020. Per allineare la scadenza dell’AUA alla data di completamento dell’intervento descritto nella scheda n. 6 del Piano Stralcio di cui alla Delibera AIT n. 15/2016 ed aggiornata con Delibera 6/2018 “Approvazione del Piano Stralcio ai sensi dell’ art. 2 della L.R. 5/2016”, ultimo aggiornamento dei Piani Stralcio effettuato da AIT con modifica della scheda n.1 relativa all’impianto di Rivellino, con scadenza degli interventi al 31/12/2020 è necessaria una rimodulazione delle tempistiche con una ulteriore proroga al 31/12/2021. ASA ha quindi avanzato la richiesta alla Regione Toscana, ai sensi del D.P.R del 13 marzo 2013 n. 59, della proroga dell’AUA provvisoria sino al 31/12/2021, in attesa che il Collegio di Vigilanza dell’Accodo di Programma individui l’iter amministrativo ed il contesto giuridico per rivedere la permanenza del progetto nel Piano Stralcio e per rendere possibile una ulteriore proroga dell’autorizzazione dello scarico del Rivellino, comprensiva della deroga sul limite dell’azoto nitrico, coerentemente con le tempistiche della programmazione della delocalizzazione del depuratore cittadino per successive fasi attuative. L’Accordo di Programma per la Delocalizzazione dell'impianto di depurazione di Livorno (Rivellino), la cui attuazione e presidiata e guidata del Collegio di Vigilanza istituito secondo DGRT n. 1626 del 23/12/19, fornice infatti un inquadramento sufficiente al rilascio dell'autorizzazione almeno sino alla data di ultimazione della prima fase di delocalizzazione (impianto da 30.000 a.e.). In sintesi, il Comitato di Vigilanza dell’Accordo di Programma dovrà definire l’iter per il rilascio delle autorizzazioni provvisorie relative a: 54

-rilascio autorizzazione provvisoria per l’esercizio dell’impianto di depurazione del Rivellino esistente per un periodo non inferiore al 2024, comprensiva anche del mantenimento della deroga sul limite dell’azoto nitrico; -criteri ed indirizzi per il rilascio dell’autorizzazione definitiva allo scarico del vecchio impianto, dopo la realizzazione della prima fase e cioè dal 2024 e sino alla completa delocalizzazione del depuratore cittadino ed inquadramento degli obiettivi di progressiva riduzione del carico inquinante dell’Azoto dello scarico in ambito portuale coerentemente con l’inquadramento ambientale e con gli obiettivi di qualità delle acque portuali e delle attività di infrastrutturazione della nuova Darsena Europa, tra cui gli interventi di dragaggio e di bonifica dei sedimenti inquinati e la riduzione degli scarichi diretti civili/industriali che saranno collettati al nuovo depuratore in Via Enriques. Deroga AUA sull’azoto nitrico - scarico Rivellino Come noto, l’impianto esistente risulta in grado di raggiungere il 30% di abbattimento del valore medio annuo di Azoto totale registrato in ingresso al trattamento. I valori in uscita di Azoto nella forma Ammoniaca e Nitriti rispettano con buona frequenza, in condizioni di tempo asciutto, i limiti allo scarico della tabella 3 allegato 5 D.Lgs 152/06 con l’attuale dotazione impiantistica, grazie alla buona efficienza del comparto ossidativo. Invece l’impianto, soprattutto in condizioni di stress idraulico durante le piogge, può avere difficoltà nel trattare il parametro Azoto come Nitrati, essendo sprovvisto il depuratore del comparato di denitrificazione, per cui è stata concessa la deroga rispetto al limite della tabella 3 allegato 5 D.Lgs 152/06 (limite derogato al valore di 40 mg/l anziché di 20 mg/l) nel contesto del rinnovo della vigente AUA di autorizzazione allo scarico. Dal momento che verrà attivata la prima linea di depurazione da 30.000 abitanti equivalenti (Fase 1 del progetto di delocalizzazione ) presso Via Enriques, tutto il carico fognario ed industriale dei quartieri nord e i surnatanti in uscita dal processo di trattamento dei fanghi ad ITF saranno deviati verso le nuove sezioni di trattamento, permettendo sia una riduzione del carico idraulico sull’impianto esistente, sia la concentrazione della maggior parte degli scarichi industriali e quelli ricchi di azoto da ITF sul nuovo sistema depurativo in grado di rispettare tutti i valori tabellari previsti dal D.Lgs 152/06. Nell’Accordo di Programma si richiama la necessità di regolamentare la fase transitoria di coesistenza dei due impianti e con essa il tema dell’autorizzazione allo scarico con la deroga sul limite dei Nitrati del Rivellino fino alla sua completa delocalizzazione, attivando un percorso tra tutti i soggetti interessati e cioè ASA, AIT e settori regionali competenti. Il tavolo di concertazione, che è stato attivato dal Collegio di Vigilanza già dalle sue prime sedute, sta lavorando proprio alla soluzione tecnico e giuridica per gestire questo scenario.

Accordo di Programma per gli agglomerati sotto i 2000AE

CodAIT_Intervento nome investimento/intervento data fine PDI Lotto 03 - Completamento Fognatura di Saline di Volterra. PROGETTO VOLTERRA SUD. LOTTO III - SECONDO STRALCIO - MI_FOG-DEP03_05_0278 2025 Collegamento zona industriale al Nuovo depuratore di Saline di Volterra. MI_FOG-DEP03_05_0285 Nuovo depuratore a Castelnuovo V.C. Capoluogo 2023 con code nel 2024 Lotto 01 - Collegamento Guardistallo - Montescudaio e collettori al MI_FOG-DEP03_05_0282 Depuratore. LOTTO I. Stralcio 01: collegamento rete di Guardistallo al 2022 con code nel 2023 nuovo depuratore Lotto 02 - Costruzione Depuratore a Fanghi Attivi. LOTTO II - MI_FOG-DEP03_05_1147 2022 con code nel 2023 Realizzazione dell'impianto di Depurazione di Guardistallo (1200AE) Lotto 02 - Costruzione Depuratore a Fanghi Attivi. LOTTO II - MI_FOG-DEP03_05_0283 2022 con code nel 2023 Realizzazione dell'impianto di Depurazione di Montescudaio (1000AE) Depuratore di Montecerboli-Larderello. DEP. MONTECERBOLI- LARDERELLO - LOTTO I COMPLETAMENTO RETE FOGNARIA MI_FOG-DEP03_05_0330 2022 con code nel 2023 DI MONTECERBOLI-LARDERELLO. Collettori di collegamento al Depuratore

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CodAIT_Intervento nome investimento/intervento data fine PDI Lotto 01 - Collegamento Guardistallo - Montescudaio e collettori al MI_FOG-DEP03_05_0558 Depuratore. LOTTO I. Stralcio 02: collegamento rete di Montescudaio 2022 con code nel 2023 al nuovo depuratore Lotto 02 - Costruzione Impianto di Fitodepurazione. Impianto di MI_FOG-DEP03_05_0287 fitodepurazione Radicondoli Capoluogo, opere di messa in sicurezza del 2022 con code nel 2023 versante e strada di accesso al depuratore Lotto 05 - Depurazione Nugola. Stralcio 01. Collettamento scarichi MI_FOG-DEP03_05_0515 2022 con code nel 2023 fognari del depuratore Nugola Est al nuovo depuratore di Nugola Ovest Lotto 05 - Depurazione Nugola. Stralcio 02. Realizzazione nuovo MI_FOG-DEP03_05_0516 2022 con code nel 2023 depuratore di Nugola Ovest Lotto 09 - Collettamento di Colle D'orano e La Guardia al depuratore MI_FOG-DEP03_05_0325 2023 con code nel 2024 Zanca - S.Andrea e relativi sollevamenti Depuratore Pirolli Cavo - Adeguamento funzionale al DLgs 152/06 e MI_FOG-DEP03_05_0402 2022 con code nel 2023 ottimizzazione del processo Lotto 12 - Adeguamento degli scarichi inferiori a 2.000 A.E. tramite MI_FOG-DEP03_05_0327 trattamenti appropriati. Stralcio 03 - Realizzazione trattamento 2022 con code nel 2023 appropriato in Loc. Naregno Depuratore di Fetovaia (Capoliveri) - Adeguamento funzionale al DLgs MI_FOG-DEP03_05_0677 2022 con code nel 2023 152/06 e ottimizzazione del processo Lotto 12 - Adeguamento degli scarichi inferiori a 2.000 A.E. tramite MI_FOG-DEP03_05_0326 trattamenti appropriati. Stralcio 02 - Realizzazione trattamento 2022 con code nel 2023 appropriato in loc. Lido Lotto 05 - Realizzazione di trattamento appropriato condotta sottomarina MI_FOG-DEP03_05_0324 2022 di Pomonte MI_FOG-DEP03_05_0676 Depuratore Guardiola (Marciana) - Sostituzione rotostaccio 2022 con code nel 2023 MI_FOG-DEP03_05_0998 Condotta sottomarina Seccheto: inserimento trattamento appropriato 2020 Lotto 12 - Adeguamento degli scarichi inferiori a 2.000 A.E. tramite MI_FOG-DEP03_05_0328 trattamenti appropriati. Stralcio 04 - Realizzazione nuovo impianto di 2022 con code nel 2023 depurazione a S.Andrea e collettamento della Loc. Zanca

Tutti gli interventi in questione che sarebbero dovuti terminare ai sensi dell’AdP, entro il 2021, sono stati rimodulati in modo da terminare entro il 2023 fatta eccezione per l’intervento per il collegamento della rete fognaria della zona industriale con il nuovo depuratore di Saline e per la realizzazione del nuovo depuratore di Castelnuovo Val di Cecina che termineranno rispettivamente nel 2025 e nel 2023 con code nel 2024. Lo slittamento dei termini si è reso necessario per rendere sostenibile la curva degli investimenti del periodo 2020-2031 alla luce di una serie di ritardi delle progettazioni causati in parte dalle difficoltà con cui le Amministrazioni accolgono l’inserimento nel proprio territorio di impianti di depurazione aventi comunque un significativo impatto ambientale, in parte dalla situazione sanitaria contingente che sta condizionando tutte le attività nel corso del 2020. Per quanto riguarda invece il depuratore di Saline di Volterra, risulta completato ed autorizzato per il titolo “scarichi di acque reflue urbane di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 in altro recapito” con AUA provvisoria rilasciata dalla RT n. 3322 del 11/03/2019 (AUA provvisoria_ Determinazione SUAP n. 332 del 29/04/2019). Considerato che la rete di fognatura è stata completata e che il nuovo impianto ha raggiunto la piena efficienza depurativa, a novembre 2020 ASA ha richiesto la conclusione del procedimento per l'adozione della Autorizzazione Unica Ambientale ed il contestuale rilascio dell’autorizzazione definitiva.

Completamento Fognatura di Saline di Volterra. PROGETTO VOLTERRA SUD. LOTTO III - - Collegamento zona industriale al Nuovo depuratore di Saline di Volterra. L’intervento riguarda il collettamento al nuovo depuratore di Saline di circa n° 4 scarichi dei servizi di alcuni insediamenti industriali (ex Saline di Stato) ubicati in zona Moie Vecchie tra la Via Delle Moie Vecchie (zona stadio) ed il Botro Santa Maria.

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L’intervento consiste in un collettore di gronda parallelo al botro che intercetta gli scarichi e li convoglia ad un impianto di sollevamento da collegarsi alla rete che adduce al nuovo depuratore, nei pressi del ponte in Via della Stazione. Questo intervento è in fase di progettazione esecutiva e la sua realizzazione è stata riprogrammata nel biennio 2024- 2025 a causa delle variate condizioni al contorno rispetto alla pianificazione originale e della complessità delle problematiche da risolvere che coinvolgono vari soggetti pubblici e privati. Al momento della originaria programmazione dell’intervento, e cioè primi anni 2000, l’area da convogliare verso il depuratore era completamente di proprietà delle Saline di Stato ed era dotata di una rete autonoma con 4 scarichi liberi ubicati nel Botro S. Maria che scorre tangente a monte dell’area stessa e convoglianti esclusivamente utenze assimilabili all’urbano (mense, bagni e servizi, acque di prima pioggia). Questa rete, anche se gestita direttamente dall’Amministrazione delle Saline, non era completamente privata perché in essa recapitavano anche le acque miste provenienti dalla rete pubblica posta a monte della zona industriale delle Moie Vecchie (lottizzazione Il Cavallaro e altre piccole porzioni di rete poste a monte del campo sportivo S. Caterina), per cui nei quattro scarichi liberi confluivano sia le utenze provenienti dalla zona industriale (escluso le acque di processo), sia le utenze provenienti da una parte di rete pubblica a monte dello stadio. Successivamente, con la costruzione dei nuovi collegamenti della rete fognaria urbana di Saline al nuovo depuratore dei Cancellini, è stato realizzato un collettore lungo via delle Moie Vecchie (Via ubicata tra la zona industriale e il campo sportivo S. Caterina) che raccoglie tutta la rete urbana a monte del campo sportivo e la collega direttamente al depuratore e di conseguenza la rete privata posta a valle nella zona industriale di cui trattasi non riceve più oggi i liquami urbani di monte. Di conseguenza gli scarichi della zona industriale di Moie Vecchie sono oggi limitati alle sole utenze di quella zona, che nel frattempo è stata frazionata e ceduta a società private per cui è necessario trovare un accordo con i titolari di tali scarichi (o avviare iter espropriativo) per il loro collettamento all’impianto di depurazione, in quanto il tracciato della nuova condotta interessa le proprietà private. Inoltre, nel frattempo si è palesata una nuova problematica ambientale: risulta che il collettore proveniente da monte del campo sportivo, prima di arrivare all’opera di captazione, si immette per un tratto in un fosso a cielo aperto che drena anche un versante agricolo. Quando piove intensamente, come è capitato soprattutto negli ultimi anni, vi sono problematiche di allagamento a monte ed a valle della galleria che attraversa il campo sportivo. ASA si è coordinata con il Comune di Volterra e il Consorzio di Bonifica per risolvere questo il problema emergente grazie anche ad opere di regimazione delle acque superficiali. La complessità di questi interventi, tra loro tutti collegati, che interessano più soggetti pubblici e privati ha fatto slittare la realizzazione di questo ultimo intervento che però non pregiudica il raggiungimento degli obiettivi ambientali complessivi dell’agglomerato di Saline con la messa in esercizio della nuova rete di fognatura e del nuovo depuratore. Nonostante oggi gli scarichi in ambiente della zona industriale siano residuali e riferibili solo alla componente privata, si ritiene che l’intervento della loro eliminazione debba rimanere nella pianificazione del Gestore in quanto gli obiettivi della riduzione degli scarichi in ambiente dell’agglomerato di Saline fanno parte di un unicum progettuale originario, che comprendeva anche questa zona urbana. Tra l’altro permane una valenza pubblica di questi scarichi, in quanto rimangono asserviti allo scolmo delle portate di piena eccedenti la 3Qn della rete di monte e potranno essere utili anche a risolvere i problemi di allagamento sopra richiamati.

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9 Dati di qualità tecnica per gli anni 2018 e 2019 relativi al nuovo perimetro di gestione Si confermano i dati di qualità tecnica già inviati con la raccolta dati dedicata (RQTI_2020).

10 Dati di qualità contrattuale per l’anno 2018 coerenti con i più recenti accadimenti gestionali Si confermano i dati di qualità contrattuale già comunicati nell’ambito della “Raccolta dati: Qualità contrattuale del servizio idrico integrato- anno 2019”.

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