TOSCANA

Vivere le terre d’acqua

Livorno, Isola di Capraia e tra storia, cultura e tradizione

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LIVORNO ISOLA DI CAPRAIA COLLESALVETTI INDICE Via Alessandro Pieroni, 18 Via Assunzione, Porto Sportello Unico per le Attività Tel. +39 0586 894236 (presso La Salata) Produttive e Turismo VIVERE LE TERRE D’ACQUA PAG. 5 [email protected] Tel. +39 347 7714601 Piazza della Repubblica, 32 3 MOTIVI DI VIAGGIO PAG. 8 www.turismo.li [email protected] Tel. +39 0586 980213 www.visitcapraia.it [email protected] LIVORNO PAG.10 www.comune.collesalvetti.li.it ISOLA DI CAPRAIA PAG. 30 COLLESALVETTI PAG. 42 EVENTI PAG. 50 COME ARRIVARE

AUTO BUS Provenendo da Milano si può percorrere Dalla Stazione Centrale di Livorno partono l’Autostrada A1, giungendo a Parma, per poi le principali linee per raggiungere il centro imboccare l’Autostrada A15 direzione La Spezia cittadino, Lam Blu che attraversa centro città e quindi la A12 direzione Livorno. Da Roma e lungomare, Lam Rossa che attraversa centro si deve accedere all’Autostrada A12, tratto città e arriva alle frazioni di Montenero e che collega Roma a Civitavecchia, e quindi Antignano. La linea Urbana 12 collega il centro proseguire lungo l’Aurelia, oggi chiamata E80 città di Livorno alla Valle Benedetta e Colognole. fino a Livorno. Da Firenze si deve imboccare La Linea Extraurbana 104 collega Livorno con Crediti la superstrada Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI), Collesalvetti. La linea Extraurbana 105 collega Guida dell’Ambito turistico mentre provenendo da Bologna l’Autostrada A1 Livorno con e Colognole. Per gli orari è Livorno, Isola di Capraia, Collesalvetti fino a Firenze-Signa e quindi la superstrada consigliabile consultare il sito www.cttnord.it (FI-PI-LI) che collega Firenze a Livorno via Pisa. Progetto grafico e impaginazione Raffaele Commone/Meteora Adv NAVE AEREO Il porto di Livorno è uno dei principali scali Testi L’Ambito di Livorno, come la Toscana, è d’Italia. Esistono rotte di traghetti giornalieri Federica Falchini, Valentina La Salvia, Giaele Mulinari (Coop. Itinera) servito principalmente dalle linee nazionali e diretti tra Livorno e Isola di Capraia. Si possono internazionali degli aeroporti di Pisa e Firenze. inoltre raggiungere le isole di Sicilia, Sardegna Coordinamento editoriale Consultare il sito www.toscana-aeroporti.com e Corsica. Per le tratte e gli orari è consigliato di Laura Giuliano (Coop. Itinera) consultare i siti: www.toremar.it Crediti fotografici (Livorno, Isola di Capraia, Isola di ) Archivi dei Comuni dell’Ambito Turistico TRENO www.moby.it (Sardegna, Corsica) Livorno si trova sulla linea direttrice www.grimaldi-lines.com (Sardegna, Sicilia) Archivio Parco Nazionale Arcipelago Toscano Roma-Genova ed è collegata frequentemente www.corsica-ferries.it (Corsica, Sardegna) Amaranta Service, GH Palazzo Livorno per entrambe le direzioni. Da Firenze è Archivio Tenuta Bellavista Insuese raggiungibile con treni diretti. Per informazioni Andrea Corsaro, Marta Chirici, Francesca Geppetti, Alessandro Giannaccini, sugli orari si consiglia di consultare il sito Fabio Guidi, Francesco Levy, Fabrizio Scotti. www.trenitalia.com 3 Vivere le terre d’acqua Livorno, Isola di Capraia e Collesalvetti tra storia, cultura e tradizione

Un “filo rosso” lega i destini dei territori di Livorno, Isola di Capraia e Colle- salvetti: l’acqua. L’acqua che bagna le coste di Livorno, città costruita dai Medici nel cuore del Mediterraneo, il mare che fu centro di imperi e civiltà dalla grande storia. Livorno è un porto dal quale nel corso dei secoli le genti vanno e vengono, si incontrano, commerciano, comunicano. A Livorno si parla at- traverso il rumore delle onde e l’incontro dei popoli si legge, ancora oggi, nelle tracce numerose della storia, della cultura, dell’architettura, dell’arte, Isola di Capraia della cucina. È l’acqua, il mare, sempre il Mediterraneo, primaria via di comunicazione, Livorno che lega l’isola di Capraia con Livorno. Una perla autentica dell’Arcipe- lago Toscano, inclusiva ed accogliente, aperta verso chi ricerca ideali ed Collesalvetti esperienze di sostenibilità sociale, culturale, ambientale. Un luogo privile- giato dove immergersi in una natura ancora non contaminata. È ancora l’acqua che porta sulle terre di Collesalvetti, lungo il tragitto dell’acquedotto Leopoldino che domina i percorsi antichi di paesi adagiati sulle colline di rigogliosa macchia mediterranea. Il grano, la vite, l’ulivo: le piante alla base della civiltà mediterranea, qui danno origine al recupero di antiche tradizioni agricole ed artigianali, a prodotti che restituiscono sapori, sensazioni ed esperienze enogastrono- miche perdute nel tempo. “Immergersi” nelle “terre d’acqua” darà ad ogni visitatore la certezza di vivere un’esperienza unica per la sua bellezza e complessità.

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Un viaggio a Livorno, la città più blu della Solida e fragile allo stesso È la campagna alle spalle Toscana, una terra che ha fatto del mare tempo, l’isola è la meta ideale del della città verso est, un la sua principale risorsa raccontandone viaggiatore sostenibile, attento e territorio che conserva la storia. Il mare e la sua luce sono sensibile a ricercare nella natura e ancora la memoria del suo negli occhi della gente, nei piatti della nel mare la bellezza più autentica. passato ricco di antiche tradizione, nei colori dei canali navigabili Sentirsi parte integrante di tradizioni rurali. Quest’area che attraversano il caratteristico questa comunità libera e genuina di verdi colline, costellata quartiere della Venezia. Qui “l’infinito non sarà un’esperienza difficile: da vigneti e campi coltivati, blu” si apprezza in una passeggiata sul basterà spogliarsi di formalità, è il luogo ideale dove lungomare al tramonto, nella comodità di condizionamenti e regole disconnettersi e rigenerarsi uno stabilimento balneare, sulle colorate prestabilite e... lasciarsi andare. nella natura, lungo itinerari tavole da surf trascinate dal vento tra le all’ombra dei boschi e sulle onde e nella profondità cristallina lungo rive dell’Oasi della Contessa. la costa. 3 Motivi di viaggio 1 2 3

Benvenuti nelle terre di I profumi del mare arrivano sulla Capraia è l’isola oltremare, Scoprire l’intimità dei borghi Livorno, bagnate dalle onde scogliera di Livorno per addentrarsi pelagica e selvaggia, dove l’odore immersi nel verde dove ritrovare la del Mar Tirreno e battute fino nel verde più fitto della macchia del mare si mescola al profumo pace di una campagna collinare e dai venti caldi di scirocco e mediterranea, tra lecci e ginestre, dell’elicriso e del mirto. pianeggiante. libeccio che lambiscono le fino a perdersi tra le alte colline che Luogo di fuga, rifugio e tana, coste e avvolgono di tiepidi circondano la città. fuori dalle solite rotte. soffi le verdi colline e le isole dell’Arcipelago Toscano.

8 9 LIVORNO EXPERIENCE VIVERE LE TERRE D’ACQUA LIVORNO ISOLA DI CAPRAIA COLLESALVETTI La città più blu della Toscana

Città ideale, voluta dai primi Granduchi di Toscana, disegnata nella perfezione di un pentagono, Livorno è come un Statua dei Quattro Mori gioiello incastonato tra il verde delle colline e il mare aperto. Quel mare che i palazzi storici, che qui vengono dalla costa sembra non finire mai, che chiamati “Fossi”, con le cantine a pelo qui ha portato popoli e tradizioni di terre d’acqua, divenute locali e ristoranti lontane. Tutti ospiti graditi arrivati con dove riscoprire i piatti della tradizione desideri e destini diversi, invitati nel 1591 labronica. La città è la più giovane dal Granduca Ferdinando I de’ Medici, della Toscana con un grande porto che con le rivoluzionarie leggi Livornine, industriale, commerciale e turistico, richiamò “Genti” da tutto il mondo per con una tradizione che risale al XVII dare vita ad una nuova città, rifugio di secolo, quando era uno dei più grandi pace, lavoro e prosperità. Gli ebrei, che approdi del Mediterraneo con i suoi non furono relegati nel ghetto, vissero e empori, ricchissimi di materie pregiate. lavorarono fianco a fianco di marinai greci, La sua via più estesa è il lungomare, 7 Livorno mercanti armeni e turchi, comandanti km dalla zona portuale fino al borgo inglesi e francesi. Fondata nel 1590 Livorno di Antignano. Da percorrere a piedi, è città rinascimentale per eccellenza; le in bici, in auto, il lungomare raccoglie sue strade sono dritte, larghe e ariose, l’identità di questa città concentrando “Ma guarda intorno a te la luce non manca mai e nell’aria c’è in questo tratto di costa l’essenza della Che doni ti hanno fatto: sempre l’odore del salmastro. Lo stesso “bellezza” di Livorno. Storia, cultura Ti hanno inventato il mare eh! Ferdinando I la rese una terra sicura, libera e tradizione scorrono agli occhi del dagli attacchi della pirateria moresca. visitatore tra le facciate dei palazzi Tu dici: “Non ho niente” Oggi la sua effigie di marmo sta ancora lì ottocenteschi, storici stabilimenti Ti sembra niente il sole! a testimoniarlo, all’ingresso del porto, nel balneari, come l’antico Scoglio della La vita, l’amore magnifico gruppo scultoreo dei Quattro Regina, fino alla splendida Terrazza Mori del Maestro Pietro Tacca. Mascagni, che apre la vista, con il Meraviglioso”. Il centro storico è un cuore pulsante suo affaccio privilegiato sulle isole di vie e corsi d’acqua che lambiscono dell’Arcipelago Toscano. Domenico Modugno, Meraviglioso

ALTITUDINE SUPERFICIE ABITANTI DENSITÀ 3 m s.l.m. 104,5 km² 156.299 1.495,68 ab./km²

PATRONO Santa Giulia 22 maggio

UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE Via Alessandro Pieroni, 18/20 Tel. +39 0586 894236 [email protected] www.turismo.li

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no. Sulle vicine colline, a ridos- so della scogliera del Romito, i percorsi trekking diventano un’indimenticabile esperienza. Dalle colline al mare si snoda- no itinerari a misura di run- ners, ciclisti ed escursionisti che offrono viste mozzafiato sulla scogliera di Calafuria Viale Italia fino alla punta del promonto- rio di Piombino. “Livorno, quando lei passava, Nel centro della città vale la d’aria e di barche odorava. pena una passeggiata rilassan- Che voglia di lavorare te nei grandi parchi, ricchi di al- nasceva, al suo ancheggiare!” beri secolari, dove rimangono, a testimonianza di un passato Giorgio Caproni glorioso, bellissime residenze storiche ottocentesche. Villa Fabbricotti, Villa Mimbelli, Vil- la Henderson, antiche dimore Castel Boccale di ricchi mercanti, sono oggi sede di musei cittadini e pol- moni verdi della città.

Appunti di Viaggio Sarà perché è nato prima il porto e mare. È sempre piacevole soffer- poi la città, Livorno promette tutte marsi per una pausa sfiziosa a base le esperienze che il mare può of- di frutti di mare alle baracchine del Villa Fabbricotti frire. In estate gli stabilimenti bal- porto per soddisfare il palato e poi Fortezza Nuova neari, raggiungibili anche a piedi, ritornare verso la passeggiata lun- offrono servizi per una vacanza go i viali, cullati dalle brezze marine all’insegna della disconnessione osservando il volo dei gabbiani. e del relax, mentre lungo la costa Per gran parte pianeggiante e con gli sport d’acqua fanno da padro- un ottimo clima, Livorno è luogo ni. Surf, snorkeling, sup e pesca ideale per gli amanti dell’outdoor subacquea sono le attività che per i quali è molto facile praticare animano la costa livornese lungo attività all’aria aperta sul bellissimo la scogliera del Romito a picco sul lungomare a tutte le ore del gior-

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Le due antiche Fortezze di Livorno

Dell’antica vita avventurosa di que- la “Nuova” costruita un secolo dopo sta città rimane nel porto Mediceo la per assolvere agli stessi usi militari e Fortezza Vecchia, antica costruzione civili; si trova nel cuore dello storico cinquecentesca, immersa nelle ac- quartiere della Venezia Nuova. Oggi, que del mare, circondata da imbar- la Fortezza Nuova è una splendida cazioni da diporto e pescherecci. La cornice di verde, dove si organizzano sua presenza ha difeso intere gene- eventi e manifestazioni. Negli ampi razioni di cittadini che qui si rifugia- sotterranei trovano ricovero i famo- Da non vano in caso di attacchi pirateschi si gozzi: le imbarcazioni a remi dei e di guerre. Il suo Mastio circolare vari rioni cittadini che si contendono e il colore rosso dei mattoni sono il la sfida in acqua per lo spettacolo perdere primo benvenuto per chi arriva dal estivo delle gare remiere, un appun- mare. Con l’inizio della bella stagio- tamento imperdibile, atteso tutto La Terrazza Mascagni L’Acquario di Livorno ne, questa imponente fortezza ospi- l’anno dai livornesi e anche dai turisti È il luogo dove la parola ta concerti, incontri e manifestazioni. che ne apprezzano il valore culturale Se avete voglia di luce ed eleganza, “immergersi” significa esplorare, Esiste poi un’altra Fortezza, chiamata e di tradizione. di aria e di blu, la Terrazza Masca- osservare, meravigliarsi e conoscere gni è una tappa obbligata. Dal 1925, il “Mare Nostrum”. Qui, a pochi anno della sua costruzione, le tren- passi dalla Terrazza Mascagni, in un tacinquemila piastrelle bianche e ambiente suggestivo e spettacolare, nere che la compongono, la ren- fortemente coinvolgente e dono come un tappeto, dal profilo interattivo è possibile scoprire più sinuoso, un salotto en plein air tra Fortezza Vecchia di 3000 esemplari di 400 specie la città e il mare. marine diverse. Un luogo magico Uno dei bastioni della Fortezza Per i livornesi c’è sempre un buon dove la natura assume le vesti della Vecchia è chiamato dell’Ampolletta motivo per venire qui a passeggia- bellezza e del divertimento. a ricordare la clessidra che regolava re e vivere un momento intimo con il turno di guardia dei soldati a vista il mare. del mare. Seguendo il viale si apre alla vista l’elegante Gazebo, originale co- Fortezza Nuova struzione classica, ormai divenuta un setting fotografico privilegia- Diverse sono le leggende su cunicoli e to. Oltre la Terrazza, verso sud, si sottopassaggi tra la Fortezza Nuova e il susseguono gli storici stabilimenti quartiere adiacente; si dice che furono balneari, baracchine, palazzi e l’im- costruiti nel Seicento per consentire ponente Accademia Navale fino ad INFORMAZIONI una fuga in caso di attacco. arrivare alla pineta della Rotonda; ACQUARIO DI LIVORNO P.zza Mascagni, 1 una piccola oasi verde dagli alberi Tel. +39 0586 269111 piegati dalla forza dei venti marini. www.acquariodilivorno.it

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Mercato Centrale Quando fu costruito dal suo architetto An- gelo Badaloni, negli ultimi anni dell’Otto- cento, il Mercato delle Vettovaglie era uno dei più grandi d’Europa, realizzato con i ma- Quartiere teriali più all’avanguardia dell’epoca: ferro, ghisa e vetro, a comporre quello che i livor- della Venezia nesi denominarono il “piccolo Louvre”. Ideata proprio come la città la- La sua magnificenza e lo stile floreale delle gunare veneta, questa porzione capriate metalliche fanno da cornice al vo- di città è oggi considerata il vero ciare simpatico dei commercianti, pronti a cuore storico di Livorno. Un quar- garantire l’esclusività dei propri prodotti. Le tiere, una città nella città che è primizie del mare si comprano tra i banchi poi una vera e propria isola per- in marmo nel Salone del Pesce, dove a buon corsa da ponti e canali, un luogo prezzo si trova il pescato del giorno, materia unico, originale che sembra di- prima per la preparazione dei piatti labroni- segnato dall’estro di un pittore. Il ci. Visitare il mercato di Livorno è un’espe- quartiere rivela ancora intatta la rienza sensoriale: colori, profumi e suoni si sua struttura originaria e tutto il mescolano, restituendo un’emozione unica suo fascino. Gli alti palazzi signo- e originale che stimola il palato a gustare le rili avevano accesso diretto al ca- roschette salate della tradizione ebraica, le nale, proprio sotto il livello della uova bianchissime della “gallina livornese”, strada, per agevolare l’ingresso assaggi di cacciucco e il tipico ponce alla li- di merci direttamente nella cor- vornese. Salone del Pesce te interna. Sulle banchine si sca- ricavano tabacco, spezie, ciocco- PALAZZO HUIGENS lata, caffè, indaco, mastica greca Esem­pio tipi­co di resi­den­za mer­can­ e perfino diamanti. Tra i palazzi ti­le, il Palazzo­ Huigens,­ lungo la Via e le vie entra il mare, a formare Borra nel quartiere Venezia, è tra le canali navigabili che circondano archi­tet­tu­re sto­ri­che più rap­pre­sen­ il perimetro pentagonale della ta­ti­ve di Livor­no. Fu costruito­ nel 1706 città storica. dal ric­co mer­can­te di Colonia­ Odoar­ do Bras­sart, ed in seguito­ acqui­sta­to dal mer­can­te Antonio­ Huigens,­ che ha lascia­to il nome alla resi­den­za. Merita una visita per la bellezza della sua ar- chitettura che si è conservata inaltera- ta nel tempo, con il suo caratteristico chiostro e la sua strut­tu­ra a tre livel­li tipica dei palazzi commerciali dell’e- poca, provvisti di magazzini e cantine con affaccio diretto sul canale.

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Casa Natale Amedeo Modigliani

Per chi visita Livorno, la casa dove è nato e vissuto questo artista di fama mondiale, è una tappa obbligata. L’appartamento si trova nel centro città, al primo piano della palazzina di Via Roma al civico 38. Qui il 12 luglio Musei 1884 nacque Amedeo Modigliani, Dedo per i Livornesi, che visse con della città la sua numerosa famiglia e sempre sotto il sole di Livorno iniziò la sua formazione artistica. L’appartamento, Casa Natale Amedeo Modigliani Il nuovissimo Museo della Città villa e parco per meglio approfit- che ha mantenuto la sua struttura di Livorno e la Biblioteca Labroni- tare del ricco porto franco di Li- originale, ospita un percorso ca trovano sede nello stesso anti- vorno. Una saletta moresca al pian espositivo di fotografie, documenti e co edificio dei Bottini dell’Olio nel terreno, la sala da fumo, ricorda le riproduzioni di opere pittoriche che quartiere della Venezia. Passato, fiabesche architetture dell’Alaham- rievocano la vita, la personalità e presente e futuro rivivono oggi nella bra di Granada. Notevole la scala l’arte del grande Dedo. struttura settecentesca, anticamen- decorata con putti in ceramica in- te utilizzata come magazzino per il vetriata e un grande salone con Museo Yeshivà Marini deposito dell’olio. giochi di specchi rievoca gli sfarzi Studenti e studiosi si avvicenda- preziosi di un tempo lontanissimo. Poco distante dal centro città, lungo no nelle ampie sale della moderna Poco distante dal Museo Fattori la via Micali, si trova il museo ebraico Yeshivà Marini con le sue preziose Biblioteca al primo piano, men- merita una visita il Museo di Storia collezioni di monili di corallo, libri di tre al pian terreno una grande ala Naturale del Mediterraneo che ha preghiera e antichi vestiti da sposa. espositiva ospita a ciclo continuo sede nella storica Villa Henderson. Il museo rappresenta una importanti mostre temporanee. In un percorso suggestivo e acces- testimonianza della forte presenza di Opere di Schifano, Vedova, Manzo- sibile a tutti, è possibile ripercorre- ebrei sefarditi, che qui ebbero asilo in ni si trovano invece in esposizione re l’evoluzione della specie umana un clima di tolleranza. permanente nella sezione dedicata attraverso l’incontro con l’uomo di all’Arte Contemporanea negli spazi Neanderthal, le pitture rupestri del- dorati, romantici e barocchi della le grotte di Lascaux, riprodotte in INFORMAZIONI MUSEO DI STORIA NATURALE DEL MEDITERRANEO chiesa sconsacrata del Luogo Pio. copia, e l’imponente scheletro della MUSEO DELLA CITTÀ DI LIVORNO Via Roma, 234 Dedicato a è inve- balena Annie, assoluta protagoni- P.zza del Luogo Pio Tel. +39 0586 266711 ce un altro imperdibile museo cit- sta della Sala della Balena. Tel. +39 0586 824551 www.musmed.provincia.livorno.it www.museodellacitta.comune.livorno.it tadino, che si trova nella splendida CASA NATALE AMEDEO MODIGLIANI cornice di Villa Mimbelli, a pochi Museo di Storia Naturale del Mediterraneo MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI Via Roma, 38 passi dalla Terrazza Mascagni. Via S. Jacopo in Acquaviva, 65 Tel. +39 320 8887044 Tel. +39 0586 808001 www.casanatalemodigliani.it La pittura dei Macchiaioli trova casa www.museofattori.livorno.it in questa villa ottocentesca, voluta MUSEO EBRAICO YESHIVA MARINI dal mercante dalmata Francesco Via Micali, 21 Tel. +39 0586 839772 - 320 8887044 Mimbelli, che qui fece realizzare

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“Se fossi un livornese, di quelli Il Teatro Goldoni veri che dicono dé e parlano a Passeggiando nel cuore storico del- civile. Da qui la costruzione di un mano aperta, muovendo le dita, la città, tra palazzi ottocenteschi e nuovo e straordinario teatro, tanto come per far vedere che nelle loro parole non c’è imbroglio vorrei profili moderni si fa largo la piaz- da superare gli altri già esistenti in star di casa in qualche Scalo della za Goldoni: poco più di uno slargo città, che sarà realizzato, dal 1843 Venezia”. dove si impone la bellissima faccia- al 1847, dal giovane architetto Giu- ta in stile neoclassico del Teatro Gol- seppe Cappellini. Il nome del teatro Itinerari Curzio Malaparte, doni. Nel XIX secolo, in piena epoca sottolinea il forte legame della cit- Maledetti Toscani. lorenese, la città è ormai un centro tà con Carlo Goldoni che ambientò da vivere affermato come luogo di villeggia- proprio a Livorno la trilogia de “Le tura estiva e tra i principali porti del smanie per la villeggiatura”. Il tea- Mediterraneo. La crescita della bor- tro nel 1921 ospitò il Congresso del Tour dei Fossi ghesia mercantile rende necessa- Partito Socialista dal quale nacque rio lo sviluppo di una nuova edilizia il Partito Comunista Italiano. È una esperienza di visita alla città imperdi- bile per chi vuol conoscere Livorno da una prospettiva insolita e suggestiva. Comoda- mente trasportati da un battello si viaggia lentamente fin dentro il cuore storico, na- vigando tra i canali, passando sotto i ponti, deliziati dagli ocra e i rosa degli antichi pa- lazzi signorili di questo quartiere, del tutto secolo. Adiacente alla Chiesa si simile a certi scorci di Venezia. I Fossi cur- erge il Palazzo dei Domenica- vano sinuosi tra i profili dei palazzi passan- ni, un ex convento, poi trasfor- do sotto i ponti, attraverso gli scalandroni mato in carcere dove furono che danno accesso alle cantine a pelo d’ac- reclusi noti antifascisti come qua, dove l’antica tradizione marinara vive Sandro Pertini ed Ilio Baronti- ancora nei volti dei pescatori, intenti a ripa- ni. Cullati dal rumore dell’ac- rare le reti. qua, lo spettacolo della città si Importanti chiese e palazzi fanno bella apre sul pittoresco Quartiere S. mostra di sé durante il viaggio in battello, Marco Pontino, dove i palazzi e come la cupola ottagonale della Chiesa le cantine spiccano per la viva- di Santa Caterina, all’interno della quale si cità dei colori che ricordano i conserva la preziosa Pala dell’Incoronazio- vecchi borghi marinari. L’emo- ne della Vergine di Giorgio Vasari del XVI zione è forte quando il battello sparisce nel buio della lunga Ponte dei Domenicani, Quartiere della Venezia volta di Piazza della Repubbli- ca, conosciuta come il “Volto- ne”, la piazza-ponte più larga d’Europa con i suoi 215 metri di larghezza. Fu costruita nel 1838, per collegare la parte an- tica della città con quella più moderna che stava nascendo. 20 21 LIVORNO EXPERIENCE VIVERE LE TERRE D’ACQUA LIVORNO ISOLA DI CAPRAIA COLLESALVETTI

La leggenda di Santa Giulia Sulle tracce La Santa Patrona della città non poteva che arrivare dal mare ed avere le belle sembianze di una ragazza della città straniera. Secondo la leggenda, Giulia, una giovane fanciulla cartaginese, venne catturata durante un più cosmopolita viaggio in Corsica, obbligata a ripudiare la fede cristiana e a subire il martirio che la porterà alla d’Europa santità. La festa di Santa Giulia si celebra il 22 maggio, Il viaggiatore straniero può sem- giorno in cui ne sarebbe avvenuto il martirio. pre trovare a Livorno qualcosa Il cammino di Santa Giulia della sua terra: una tradizione, Livorno è una delle 25 tappe di questo itinerario un personaggio, una chiesa, un evocativo che dalla Toscana arriva in Lombardia antico cimitero, odori e colori. La attraverso l’Emilia, collegando luoghi storici e via della Madonna, perpendico- religiosi dedicati alla devozione di Santa Giulia. lare all’arteria maggiore del cen- Dal mare alle montagne fino alla pianura, il viaggio è un’esperienza di grande valore spirituale, storico e tro, racchiude, come uno scrigno, Chiesa dei Greci Uniti Chiesa di Santa Giulia naturalistico ambientale. chiese e altari delle antiche co- munità straniere presenti in città ratorio di San Ranieri ed il Museo di San- sin dal ‘600. L’una a pochi passi ta Giulia, dove sono conservati arredi dall’altra si contano la chiesa dei sacri ed una tavola di scuola giottesca Montenero Luogo “oscuro”, fitto di boschi e alberi Greci Uniti, la Chiesa della Ma- che raffigura l’omonima Santa. Poco secolari, anticamente era considerato donna con gli altari delle Nazio- distante, verso il porto mediceo si trova Questa località, frequentata nei poco sicuro, forse dimora di briganti ni straniere e la facciata barocca la Chiesa di San Giovanni che conserva, secoli scorsi dai Granduchi di To- e banditi. Da qui sembra derivare il della Nazione Armena. quasi nascosta dalla ricchezza di un alta- scana, dai regnanti in visita e da toponimo Montenero. In pochi minuti, oltre la zona mer- re barocco, una scultura della Madonna intellettuali e artisti di un tempo, catale, si arriva ad una grande e Nera, oggetto raro e unico di devozione. è oggi un delizioso borgo im- moderna Sinagoga, dall’archi- merso nel verde. Le sue elegan- tettura decisamente singolare Sinagoga ti ville storiche fanno da cornice che simboleggia la grande tenda al Santuario della Madonna di che custodiva l’Arca dell’Alleanza. Montenero che è da sempre una La Sinagoga si trova nello stesso meta di pellegrinaggio religioso isolato del seicentesco Duomo, a in tutte le stagioni dell’anno. conferma di quanto la comuni- Gli ex-voto, i sontuosi arredi ba- tà ebraica fosse tenuta in grande rocchi, la ricchezza policroma dei considerazione da tutta la cittadi- marmi all’interno del Santuario nanza. Altra visita da non perdere lo rendono una tappa obbligata è la Chiesa di Santa Giulia, consa- anche per gli amanti dell’arte. crata alla patrona della città, la cui Esperienza imperdibile è il viag- vicenda è legata alla storia del Me- gio con la caratteristica funicola- diterraneo. Il piccolo luogo di culto re, recentemente rimodernata, si erge di fianco al Duomo a breve che offre una suggestiva risalita distanza da Piazza Grande. dalla Piazza di Montenero fino Annessi alla chiesa si trovano l’O- alla sommità della collina. Santuario di Montenero

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5&5 Solo 5 centesimi di torta (di ceci) e 5 di pane occorrevano per un “pasto” delizioso quanto profumato. La leggenda narra che fu durante una tempesta che l’acqua di mare si mischiò con i Livorno barili di farina di ceci insieme ad alcune giare d’olio a bordo. nel piatto Il tempo e il calore del sole fecero il miracolo.

Forse solo nella parte culinaria Livorno po- dal forno a legna e servita PONCE trebbe assomigliare alle altre città toscane, in una focaccia o nel “pan È una miscela servita caldissima intendendo il cibo come un autentico piace- francese”. di caffè, rum o sassolino nella re e uno stile di vita. Ma sono i prodotti e i Numerosi sono i tortai che proporzione di metà per ciascun piatti a base di pesce che fanno la differen- garantiscono questa preli- ingrediente in un bicchiere za: dai più elaborati ai piccoli assaggi adatti batezza da consumarsi in basso, largo e con una base allo street food, ormai amati e conosciuti al qualsiasi orario della giorna- spessa per non bruciarsi le dita. di fuori della città. Il nostro itinerario gastro- ta in piedi o camminando Si aggiunge zucchero e scorza nomico comincia di buon mattino nella Dar- per le strade della città. di limone (tagliata triangolare) sena Vecchia, dove attraccano i pescherecci. In serata tutta la città brilla per un ottimo “ponce a vela”, lo Su banchi di marmo, i pesci freschissimi di locali e ristoranti rinoma- stesso che scaldava i pescatori aspettano i compratori più astuti a contrat- ti per la loro tipicità, fan- infreddoliti dai venti di ponente e tare il miglior prezzo. Poco distante, intorno tasia e varietà di proposte. di maestrale. alla Fortezza Vecchia, pescherie-ristoranti e Dopo cena, non c’è niente piccoli chioschi sono a portata di mano per di meglio di un bel ponce CACCIUCCO acquistare frutti di mare, pesce fritto ma an- alla Livornese, bevanda cal- Quello con 5C è il fiore che proposte gluten free. Dal porto, attraver- da a base di caffè e “rum- all’occhiello della tradizione so la via Grande, in poco tempo si arriva al me” tanto cara al popolo gastronomica livornese. È un mercato all’aperto di Piazza Cavalotti, un luo- labronico, la cui storia si in- piatto antico a base di vari pesci, go vivace e colorato, ricco di livornesità, dove treccia con le tradizioni ma- quelli che rimanevano invenduti si acquista frutta e verdura fresca. A poca di- rinare della città. nelle ceste dei pescatori e che stanza si trova il Mercato Coperto, luogo ric- Per gli amanti dei sapori au- venivano “riciclati” per un piatto co di fascino e tradizione. Oltre alle materie tentici, merita una cena a colorato di rosso, preparato coi prime, si trovano tanti punti food per un de- base di pesce, lungo la sco- pomodori e pane “strusciato”. lizioso brunch, spuntino o un vero e proprio gliera del Romito con una Per una buona riuscita della pranzo tipico a base di cacciucco, il piatto vista mozzafiato e in alter- ricetta autentica, gli ingredienti si di eccellenza livornese. Cucinato secondo la nativa, si può gustare un’ot- devono unire “ad arte”, secondo tradizione è possibile gustarlo accompagna- tima selvaggina e buon un ordine preciso, molluschi, to da un buon bicchiere di vino. L’altra tipici- vino toscano sulle colline crostacei e pesci di mezza taglia tà gastronomica si chiama 5 e 5 ed è com- del Castellaccio e della Valle con lische. posta da torta di ceci bollente appena uscita Benedetta.

24 25 LIVORNO EXPERIENCE VIVERE LE TERRE D’ACQUA LIVORNO ISOLA DI CAPRAIA COLLESALVETTI Dalle colline al mare La bellezza del Parco dei di macchia mediterranea lungo la Monti Livornesi sta nel Valle del Chioma fino ad arrivare al passaggio rapido tra i diversi mare. Percorrere questo sentiero ecosistemi, dalla macchia in primavera o in estate è una vera mediterranea, alla foresta esperienza sensoriale, dove i profumi si arriva naturalmente fino delle piante selvatiche si mescolano Esperienze alle coste. Dalla località Le all’aria salmastra che si respira via via Palazzine nel paese di che ci si avvicina al mare. La cintura delle colline livornesi che nel verde partono camminamenti che Qui, non sarà possibile rinunciare ad un circonda la città, offre agli amanti permettono di percorrere bagno nell’acqua fresca e cristallina del del trekking numerose proposte di zone ancora selvagge, tratti golfo di . escursioni con la sua ricca rete di iello come l’omonimo Acquedotto sentieri. Nell’area del Parco si pos- Leopoldino di Colognole, un’opera sono esplorare luoghi come la Valle di architettura idrica che merita Benedetta, con la sua incredibile una visita. Dalle dolci colline si arri- foresta ed i suoi sentieri che condu- va facilmente alla costa attraverso cono all’Eremo della Sambuca. Dal itinerari che mostrano scenari moz- versante opposto, si scopre un gio- zafiato.

Quercianella Le sacre foreste Il Canyon di Calignaia della Valle Benedetta piccolo gioiello sul mare Partendo dalla località del Castellaccio, A pochi passi dalla città esiste un immersa nel verde delle colline, si può luogo di pace, protetto nei secoli A pochi km dalla città di Livorno, raggiungere la scogliera di Calignaia. da un bosco intricato, conosciuto sorge a picco sul mare il paese Attraverso una vegetazione a macchia, come Eremo della Sambuca risa- di Quercianella, una graziosa il cammino in discesa si lascia alle spalle lente al XIII secolo. Quel che resta località circondata da pinete e dai un fitto bosco e conduce rapidamente della struttura appare d’un tratto, profumi del salmastro. fino alla strada del Romito, nella riserva ad una svolta del sentiero, un luogo Il suo mare cristallino, insignito naturale di Calafuria, ricca di emergen- che sembra uscito da una fiaba e della Bandiera Blu, si infrange ze naturalistiche e memorie storiche. che restituisce un’immediata sen- su un litorale fatto di scogli, di Da qui si apre il caratteristico Canyon sazione di pace. spiagge ghiaiose e di calette di Calignaia, un’esperienza unica, in Qui il torrente Ugione scorre silen- nascoste nel verde. I fondali un ambiente naturale incredibile, cre- zioso lungo il suo cammino e con il marini sono perfetti per gli ato dall’interazione tra acqua e roccia. suo gorgogliare, sembra ancora ac- appassionati delle immersioni Da questi costoni di roccia rossastra, compagnare le antiche preghiere subacquee, del surf e si gode una splendida vista sulle isole dei frati. dello snorkeling. dell’Arcipelago Toscano.

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Isola di Gorgona Livorno, Livorno è stata la Se vuoi scoprire Una leggenda dice la piccola Gerusalemme capitale europea del i pesci che non che il Monumento Abitata dagli Etruschi che la fon- corallo nel Settecento. possono mancare nel di Pietro Tacca dei darono con il nome di Urgon, è È ricordata ancora così Livorno dai Si esportavano cacciucco vai in fondo Quattro Mori possa la più piccola isola dell’Arcipela- discendenti di antiche famiglie grandissime quantità a Via Grande, verso portare fortuna se si go Toscano. Visitarla è il sogno sefardite che hanno vissuto qui nei di gioielli ad uso il porto, e li troverai riesce ad osservare di ogni viaggiatore che ama im- secoli passati. Rifugio sicuro e prospero liturgico in tutto il scolpiti sulle copie i quattro nasi dei mergersi nel silenzio di una na- per tanti ebrei spagnoli e portoghesi, mondo, rosari in delle fontane bronzee Quattro Mori tutti tura incontaminata e di un mare Livorno nei primi anni del ‘600 ha Europa, Misbaha di Pietro Tacca dei insieme. Da un solo cristallino. Questo è il cuore del già una sinagoga grandiosa quanto islamici in Medio Mostri Marini. punto di osservazione Santuario Internazionale dei Ce- quella di Amsterdam. La città e il Oriente e i Mala tutto questo è tacei. Una parte dell’isola è sede porto crescono insieme alla comunità buddisti in Oriente. possibile. della colonia penale che garan- sefardita, nell’eccezionalità di un tisce, grazie al prezioso lavoro ghetto assente e mai progettato, con il dei detenuti, la conservazione e commercio del corallo e con le prime Gli antenati degli Il Bollo è il pane Il grande artista la tutela della natura, lo sviluppo grandi stamperie di libri in carattere stabilimenti balneari servito con Amedeo Modigliani della coltivazione e dell’alleva- ebraico che arrivarono fino in India e attuali furono a fine marmellata di mele adorava il buon cibo mento fino all’accoglienza turi- nello Yemen. La forza e l’importanza Settecento i cosiddetti cotogne in occasione della sua Livorno stica, in una logica di promozio- di questa comunità sono evidenti nei “bagnetti”: piccoli della fine del Kippur, ed in particolare le ne del turismo sostenibile. luoghi ebraici, oggi mete di visita e edifici frequentati la festa religiosa roschette e il tipico di attrazione culturale come la nuova da nobildonne, ebraica. 5 e 5 della tradizione Sinagoga, centro attivo della comunità aristocrazia e teste gastronomica. contemporanea dove si svolgono coronate. Erano tutte le feste del calendario ebraico e piccole costruzioni gli antichi cimiteri dove sono sepolti all’interno delle quali i grandi rabbini Koriat, Benamozegh, tante vaschette Israel Costa e i più noti cabbalisti. canalizzate Nel centro della città, merita una direttamente con il visita un piccolo ma prezioso museo, mare convogliavano lo Yeshivà Marini, dove si conservano acqua salata ed gioielli e piccoli oggetti in corallo ad alghe, curative per uso religioso, antichi vestiti da sposa il corpo. Una pratica damascati e una preziosa biblioteca che è diventata nel con libri antichi della scuola ebraica. tempo la moderna L’identità ebraica livornese rivive nei talassoterapia. sapori e profumi della cucina; dalle triglie alla mosaica, alle uova filate introdotte dagli ebrei portoghesi, fino al cous cous importato dagli ebrei levantini e rinominato dai livornesi Cuscussù. Lo sai che...

28 29 LIVORNO EXPERIENCE VIVERE LE TERRE D’ACQUA LIVORNO ISOLA DI CAPRAIA COLLESALVETTI Lo scoglio incontaminato oltremare

Un’isola custodisce e protegge, an- scudo, ma soprattutto il mezzo per che quando il vento soffia forte e raggiungere la felicità. Per i suoi l’inverno sembra lontano a termi- abitanti la rosa dei venti, dai petali nare, perché crescere nella bellez- espansi in ogni direzione, è il fiore za è un dono, ma anche una sfida più importante di questa terra: è il giornaliera. Chi vive a Capraia que- diagramma che indica la rotta da sto lo sa, ecco perché la natura qui seguire, la guida e la protezione, il fa da padrona, viene trattata con senso di libertà e la ricerca dell’e- rispetto ed è percepita come lo quilibrio.

Terza isola in ordine di grandezza dell’Arcipelago Toscano, dal 1996 fa parte del Parco Nazionale e della Riserva della Biosfera MAB UNESCO. Nel suo mare è stata istituita un’Area Marina Protetta con zone di diverso grado di tutela biologica. È inoltre inserita nel Santuario Internazionale dei Cetacei in quanto fortemente interessata dalla presenza di delfini, balenottere e capodogli e dal 2020 anche la rarissima foca monaca ha ricominciato a frequentare le sue coste. È il Comune più piccolo della Toscana e quello più vicino alla Corsica e da Livorno, suo capoluogo di provincia, dista 67 chilometri. Isola di ALTITUDINE SUPERFICIE ABITANTI Capraia 450m s.l.m. 19,3 km² 392 PATRONO COORDINATE San Nicola di Bari 43° 02’ 60” Nord 6 dicembre 9° 50’ 32” Est “È un lembo di terra piccolissimo Capraia, forse emerso dal mare per uno strano incantesimo, per poi scomparire in un remoto silenzio. UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE Come un sogno fugace”. Pro Loco Isola di Capraia e Info Park Via Assunzione, Porto (presso La Salata) www.visitcapraia.it Tel. +39 347 7714601 www.prolococapraiaisola.it Tina Santini Lolli, [email protected] www.comune.capraiaisola.li.it Capraia d’altri tempi: aspetti di vita parlata locale. www.islepark.it/visitare-il-parco/capraia

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è presente l’unico invaso naturale TERRA dell’arcipelago, chiamato Stagno- I 4 elementi La stagione relativa è l’inverno e la ne o Laghetto. direzione associata è il nord: Punta L’isola fu abitata sin dal Neolitico, dell’Isola della Teglia è l’estremità settentrionale frequentata dagli Etruschi e dai dove è ancora presente seppur più antichi navigatori, utilizzata diroccata la Torre delle Barbici. Appunti di Capraia Qui la costa degrada a balze verso il dai Romani come base navale per mare e nelle sue rocce frastagliate combattere la pirateria cartaginese di Viaggio soggiornano tutto l’anno colonie di e ligure e infine scelta da gruppi di gabbiani reali. È raggiungibile a piedi L’isola di Capraia, situata a metà tra monaci come luogo della propria grazie a un sentiero che parte dalla il Mar Ligure e l’alto Tirreno è, tra le fede. Meta delle incursioni di pirati località Portovecchio, corre alto lungo isole dell’Arcipelago Toscano, l’unica e corsari, tra i quali il terribile Dra- costa e permette di ammirare scorci di origine vulcanica. Nata nove mi- gut, nella seconda metà del 1500, spettacolari sulle cale dove il mare lioni di anni fa, è tra le più antiche Genova la rese più sicura facendo d’inverno si tinge di verde scuro e blu isole del Mediterraneo. Le sue coste edificare la Fortezza di San Giorgio cobalto e cattura per l’intensità della alte e a picco sul mare si aprono in e le torri costiere. sua forza. numerose baie, calette, anfratti e Nel 1925 il Comune di Capraia Isola ARIA grotte originate da stratificazioni di passò definitivamente alla provin- È associata alla primavera e la rocce di molteplici colori e modella- cia di Livorno. Sede di una colonia direzione corrispondente è l’est: te dall’erosione, in forme sempre di- penale fino al 1986, dieci anni dopo lungo la strada che dal porto sale in verse. La sua forma ellittica si allun- è stata inserita nel Parco Nazionale paese, sono molte le fioriture che fin ga per 8 km da nord a sud ed è ca- dell’Arcipelago Toscano con l’obiet- da marzo cominciano a sbocciare ratterizzata da zone montuose che tivo di preservare una realtà natu- in un tripudio di colori e profumi: il si alternano a piccole valli percorse rale unica e di promuoverne il turi- fiordaliso e la linaria, specie endemiche da torrenti chiamati “vadi”. Sull’isola smo e lo sviluppo sostenibile. dell’isola, l’elicriso e la cineraria, le orchidee selvatiche e gli oleandri, i gigli e i narcisi, i ranuncoli e le giunchiglie. Grazie alle temperature non ancora eccessivamente calde, questa è la stagione ideale per passeggiare tra gli odori freschi della natura in risveglio e per respirare una nuova energia dopo la quiete invernale.

Sebbene il nome Capraia sembri derivare dall’antica presenza sull’isola di capre selvatiche, l’etimologia della parola suggerisce un riferimento alla sua origine vulcanica e al suo essere aspra e rocciosa, da qui il termine Aegylon in greco “terra di capre”, dall’estrusco Karpa che significa roccia, poi diventato Capraria in latino, Cravaea in ligure e Capraghja nell’antico dialetto locale, un’oscillazione di parlata corsa con forti legami liguri e sardi, oggi purtroppo completamente estinto. A tale proposito interessanti sono i tentativi di recupero dell’antico idioma con lo scopo di restituire l’espressività, l’intimità del luogo e il senso di appartenenza.

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FUOCO È associato alla stagione estiva e la direzione verso cui spinge è il sud: la Torre dello Zenobito è stata costruita nel 1545 con pietre vulcaniche su tre piani e con un soppalco interno. Le pietre della torre sono rosse come le rocce magmatiche della cala sottostante che d’estate risplende in tutte le sue sfumature e che ben rappresenta l’idea di come questa terra sia stata forgiata Itinerari dal fuoco. L’estremo sud è raggiungibile in barca, oppure attraverso un sentiero che percorre la spina dorsale dell’intera da vivere isola, lungo il quale sarà facile perdersi Esperienza via terra nei profumi della macchia fatta di mirti, corbezzoli, lentischi, erica arborea, cisti, Abbigliamento comodo e scarpe robuste, la fioritura in questa stagio- elicrisi e rosmarini. il pranzo nello zaino, borraccia, binocolo e ne del ranuncolo acquatico. macchina fotografica: non servirà altro per Davanti, i pizzi di Monte Le ACQUA affrontare un’esperienza di trekking unica, Penne troneggiano e mo- È congiunta all’autunno e la direzione un vero e proprio momento di disconnes- strano un sentiero in salita corrispondente è l’ovest: dopo il Il terribile Dragut sione nella natura. Capraia è il regno delle alla fine del quale mare e ripristino ambientale ad opera dell’Ente Vissuto tra il 1485 e il 1565 è camminate nel verde con una offerta varia cielo sembrano confonder- Parco, lo Stagnone è tornato a essere uno dei personaggi mitici di itinerari diversi per difficoltà e lunghezza, si e dove il panorama si fa un’ importante oasi naturalistica. Oltre a della storia dei mari e tra i più dar vita a un ecosistema ricco e colorato ognuno con la propria storia e le proprie ca- sconfinato. feroci corsari barbareschi, la dai fiori del ranuncolo acquatico, il ratteristiche paesaggistiche. Per il grado di Proseguendo, dal Monte cui storia si intreccia con quella laghetto si trova infatti lungo le rotte difficoltà medio e per la stagione consiglia- Castello il sentiero in discesa dell’isola. Protagonista di migratorie di molte specie di uccelli ta, a partire dal mese di marzo, uno dei per- porterà all’ex Colonia Pena- scorribande e saccheggi, nel 1540 che si spostano dal nord verso l’Africa. corsi ad anello ideale da percorrere è quello le. Qui gli antichi complessi sbarcò in Capraia dove iniziò a Per questo è il punto preferenziale che parte dalla piazza del paese in direzione edilizi dell’Aghiale con gli al- bombardare il paese fortificato per l’osservazione dell’avifauna nelle Stagnone-Monte Le Penne. Sette chilome- loggi delle guardie, la men- stagioni di passaggio quando la natura e a deportarne gli abitanti. tri, percorribili in circa cinque ore lungo una sa, il piccolo spaccio, l’ovile è al massimo del suo splendore. Dragut verrà fermato dalla mulattiera in salita, ben segnalata che porta e il caseificio invitano a una L’ascolto e il riconoscimento di piccoli flotta di Andrea Doria che lo fece uccelli di macchia come venturoni, prigioniero, per poi riscattarlo al al centro dell’isola. riflessione antropica sulle magnanine, ballerine e cardellini, pirata Barbarossa. Da subito è possibile osservare la vegeta- misure per la riqualificazio- ma anche dell’airone, della garzetta, zione tipica della macchia mediterranea ne della zona, volte a favori- del falco pellegrino e del gheppio presente su tutto il territorio, dove insiste la re attività di carattere rurale è un’attività solo apparentemente splendida primavera insulare: la bianca fiori- legate alle produzioni agri- riservata ad appassionati birdwatcher. tura dei corbezzoli e del mirto della macchia cole. Ma è ormai tempo di Permetterà piuttosto di immergersi alta si alterna ai cespugli dei cisti marini, all’a- rientrare. Il cammino, ornato a pieno nella natura ripristinando il sfodelo, all’erba gatta sulla Sella dell’Acciatto- da scorci sui terrazzamenti contatto con lo spazio, l’acqua e il nostro re, mentre i biancospini profumano l’aria con delle valli coltivate a vigneti, spirito. i loro piccoli petali bianchi. Proseguendo si scivola nuovamente verso il apre la vista sullo Stagnone, suggestivo per porto e il paese.

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Profumi e sapori della terra Una pausa sfiziosa Per natura e per vocazione, le isole rappresen- tano i luoghi ideali per incentivare piccole pro- duzioni che valorizzano i territori, recuperando mestieri e tecniche di lavorazione tradiziona- li. Tutti i ristoranti presenti in Capraia offrono Esperienza via mare infatti prodotti a chilometri zero, coltivati con amore da chi ha scelto di vivere su questa terra, Qualcuno dice che un’isola è tale solo se la archi naturali, il più grande accettando la sfida di curarla, migliorarla e pro- si guarda dal mare. Il giro di Capraia in bar- dei quali dovette essere un muoverla. Il pescato del giorno, fatto di mollu- ca, permette effettivamente di scoprire la tempo diviso da una roccia schi, crostacei e pesci di scoglio come spigole e LA SAMMOLA vera natura di questa terra offrendo scorci poi crollata. Nell’ambien- orate di grande qualità, si apprezza fritto, crudo È una pianta bulbosa di straordinaria bellezza tra le falesie model- te incontaminato sorvola o servito secondo le regole del miglior ittituri- perenne dall’intenso odore late dalle onde e ricoperte dalla gariga, che il Falco Pescatore, mentre smo. Molte sono le varianti gastronomiche di di cipolla molto diffusa formano rientranze di varia misura: scogli, nelle acque color fiordali- una cucina semplice ma saporita, una cucina nell’isola. Il bulbo, piuttosto cale, insenature, piccole grotte, tutte testi- so, dai fondali rocciosi, sarà onesta, rispettosa dell’identità dei suoi luoghi. spesso, può essere utilizzato monianze dell’evoluzione geovulcanologica facile trovarsi a nuotare in Formaggi freschi o stagionati derivati dalla la- come l’aglio domestico. del terreno. La Cala Rossa, con i contrasti mezzo a molteplici specie vorazione del latte di capra, pomodori, zucchi- La Sammola, costituisce rosso e bianco delle sue rocce, è l’espres- di pesci, molluschi, crosta- ne, zucche, basilico e melanzane coltivati sugli la base di molte ricette di sione più compiuta dell’antico vulcano del- cei e spugne colorate. orti terrazzati, sciroppi e marmellate confezio- piatti legati alla tradizione lo Zenobito. Alcuni di questi luoghi sono L’isola è anche il paradiso nati con frutti e bacche mediterranee come il gastronomica capraiese. raggiungibili solo dal mare, noleggiando del diving e dello snorkeling, lentisco, il mirto, la rosa di maggio, il corbezzo- barche o gommoni per procedere anche luogo di eccellenza interna- lo, il rosmarino e le more. Anche il miele, con in piena autonomia. Situate rispettivamen- zionale per le immersioni il suo aroma raffinato e persistente che nasce te a oriente e a occidente, sono due le cale subacquee. dalle diverse fioriture della macchia, si ottie- che meglio identificano il carattere espe- Tuffarsi nel mare dell’area ne dalle arnie dislocate nell’entroterra. Tutto è rienziale del soggiorno di chi visita l’isola. A protetta dell’isola significa volto alla valorizzazione delle risorse presenti, nord est, la Cala della Mortola si riempie e essere pronti a un’espe- senza niente scartare: foraging, orticoltura, al- si svuota di sabbia a seconda dei venti: con rienza unica e irripetibile. Il levamento, produzione di olio, luppolo e vino, il Libeccio arriva, con il Grecale se ne torna mondo che si apre appena quest’ultimo ottenuto da vitigni di diverso via. Qui il mare si fa turchese e con il suo sotto la linea del mare è un adattamento e tipologia: dall’aleatico intenso fondale ricco di fauna e flora marina, è una incredibile scenario dove ed equilibrato, al vermentino dalle note agru- tappa obbligata. La bellezza dell’insenatu- nuota una fauna ricca e va- mate, al grenache nitido e succoso. ra, che deriva il suo nome dalla pianta del riegata di saraghi e riccio- Non è possibile lasciare l’isola senza aver degu- mirto, sta anche nel panorama circostante, le, di cernie e barracuda, di stato le ottime birre artigianali che richiamano una scogliera sempreverde caratterizzata in scorfani e triglie, tra i fondali i profumi della macchia mediterranea. Tutte da primavera dalla fioritura del candido giglio cristallini ricchi di rocce co- provare, la blanche all’elicriso, l’ipa, la bionda al di mare. Dall’altra parte dell’isola, a ovest, la lorate e di una vegetazione sapor di miele, la bitter rossa e la belga con fo- Cala del Reciso dà il benvenuto tra i suoi due multiforme. glie di mirto.

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Come raggiungere l’Isola di Capraia

A Capraia naturalmente si arriva soltanto via mare: con la Liburna, il traghetto di linea della flotta Toremar, che col- lega il Porto Mediceo di Livorno all’isola con un viaggio di 2 ore e 45 minuti oppure a vela o a motore, con la propria imbarcazione da diporto, da ormeggiare nel piccolo porto turistico gestito dalla Marina di Capraia. Arrivati sull’isola, un piccolo autobus fa da navetta tra la I consigli banchina e il paese (distanza 1 km) tutti i giorni per tutto l’anno, ma sebbene i servizi offerti siano garantiti in modo di chi ci vive ottimale in tutte le stagioni, è con la primavera che di fatto rinasce il turismo e con esso un arricchimento del nume- Le persone che abitano sull’isola sono tutti capraiesi doc. Alcuni ro e dei tempi delle proposte. Alloggi di vario tipo, risto- ci sono nati, altri hanno raggiunto questa terra per lavoro e hanno ranti, esercizi commerciali e aziende agricole, offriranno deciso di restare. Qualcuno è arrivato viaggiando, ed è tornato per innumerevoli alternative di soggiorno e insieme alle gui- non andarsene più. Legati al mare o alla terra o a entrambi, tutti de ambientali, agli operatori marittimi e al diving, vi per- vivono in simbiosi con la natura che li circonda, da essa traggono metteranno di conoscere l’isola in tutti i suoi molteplici e ispirazione, forza, senso di appartenenza e convivialità. Mettersi in singolari aspetti, assaporandone sentieri e anfratti, mare loro ascolto, significa immergersi con la mente e il cuore nei rac- e calette, atmosfere e particolarità, sapori e prodotti tipici. conti fatti di vento, di salsedine, di aria pulita, tramonti suggestivi e cieli stellati, di mareggiate violente, di fresche serate primaverili e di tanto lavoro affrontato ogni giorno con coraggio. In questo pic- colo mondo quasi perfetto, scandito dai ritmi propri dell’insularità, è consigliato entrare senza fare rumore, lasciandoci guidare solo dalle sensazioni. È consigliato osservare e comprendere. Apprezza- re, se possibile. Percepire con il tatto. Respirare l’aria che ci circonda camminando lungo i sentieri nella luce morbida dell’aurora o in mare, a ponente, sdraiati sulla barca mentre il sole scompare sotto l’orizzon- te. È consigliato liberare la mente dai condizionamenti. Per ritrovare il senso vero dello stare con gli altri. E, in primis, con sé stessi.

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Fortezza San Giorgio Da non perdere Nell’estate 2020, Nel settembre 2020, I totani, che poi sono i Considerato uno dei simboli dell’i- 22 boe sono state è stata inaugurata calamari ma a Capraia sola, il Castello di San Giorgio, domi- sistemate a una una biblioteca per la li chiamano così, si I Palmenti na il versante nord-est dell’isola dal distanza di 50 metri comunità all’interno pescano dall’autunno 1540, periodo in cui la Repubblica Durante una camminata lungo i l’una dall’altra, lungo della cinquecentesca all’inverno inoltrato, di Genova intervenne per liberare sentieri dell’isola, il viaggiatore può una linea marina che Torre del Porto, dove da terra o dalla barca. l’isola dal corsaro Dragut. si sviluppa per 1100 hanno trovato spazio “Andare a totani” è rimanere sorpreso davanti alle am- Al suo posto svettava il Castello Pi- metri, dalla Grotta, oltre 1500 volumi: tradizione antica e pie vasche quadrangolari scavate sano, costruito nel 1200 e distrutto sotto la Torre del romanzi, saggistica, radicata ma anche un nella roccia, diffuse in tutta l’isola, e proprio dal pirata. Oggi il Castello è Porto, fino a oltre la bibliografia locale, modo di dire tipico in particolare in località le Tigghiel- ristrutturato e ci rivela alcuni segre- Torretta del Bagno, nonché documenti capraiese. Ricco di le e sulla spianata rocciosa prospi- sotto la Fortezza San archivistici che sali minerali e povero ti come la preesistente Chiesa, atti- cente il Castello. Si tratta di antiche Giorgio e dove vige il raccontano la storia di grassi e calorie, la va sin dal ‘400, che fu anche luogo strutture che venivano utilizzate per divieto di navigazione, di questa terra e sua carne è di qualità di sepoltura di molti capraiesi, forse la pigiatura dell’uva e la produzione ancoraggio e le tradizioni delle eccellente e diventa uccisi da un’epidemia. del vino. Il termine “palmento” de- ormeggio. Un persone che nel corso tenera e delicata se riva dal latino pavimentum (pavire: itinerario dedicato del tempo l’hanno cucinata a regola al nuoto, allo popolata. Un luogo d’arte. In qualsiasi battere, pestare), ma sono chiamate Chiesa di San Nicola swimtrekking, allo di cultura, di prestito modo lo si gusti, al anche pigiatoi o pestarole. Vi darà il benvenuto nella piazza snorkeling, riservato e di consultazione, carpaccio, stufato, principale del Paese, con il suo an- alla balneazione in ma anche un grigliato o fritto, sarà Ex Colonia Penale tico campanile rosato che rintocca libertà e sicurezza centro di servizi e di una delizia sicura per le ore del tramonto. Al suo interno che prende il nome di aggiornamento per il palato. La Colonia Penale di lavoro all’aper- Miglio Blu. isolani e turisti. to ha occupato quasi un terzo dell’i- custodisce una statua lignea dedi- sola per circa cento anni. Chiuso cata al Santo, recuperata dal mare. nel 1986, il carcere ha lasciato segni architettonici evidenti nelle strut- Capraia è da sempre La prima o la seconda È facile preparare la ture, dette “diramazioni”, del suo un “laboratorio in domenica dopo il Torta di sammole. complesso che dall’Arco dell’Aghia- natura” per lo studio solstizio d’estate, Basta prendere un le si articola in salita in tutta la zona delle scienze naturali e l’organizzazione mazzetto di sammole, nord dell’isola. Si raggiunge dopo della biologia marina. di un pranzo di 200 gr di farina, sale, una camminata di circa mezz’ora Qui studiosi, ricercatori beneficenza aperto pepe, 5 cucchiai di olio lungo la strada del Cornero, immer- e studenti sono attivi a tutti, devolve i suoi extra vergine di oliva e nella ricerca e nelle ricavati all’Ospedale acqua si in una cornice naturale dal pa- attività formative Meyer di Firenze, per il In una terrina tagliare norama spettacolare sulla baia del legate allo sviluppo di sostegno delle cure ai a pezzetti le sammole, porto e sul paese. progetti outdoor. bambini. Partecipare aggiungere la farina, il significherà vivere sale e tanta acqua da un’esperienza ottenere una pastella È tempo di tornare profonda e non troppo liquida. Per l’isola il 2020 è stato l’anno in cui hanno fatto ritorno a casa presenze importanti condividere progetti e Mettere l’olio in una del passato. Nella zona della Cala del Ceppo, è stata avvistata la Foca Monaca, una aspettative. teglia bassa, versare la pastella. Cuocere in specie elusiva e difficile da vedere ma soprattutto a rischio di estinzione. forno a 180° per circa Nello stesso anno è stata inaugurata nella Chiesa di Sant’Antonio, la mostra “Il 30 minuti sopra deve ritorno del guerriero”, che raccoglie una serie di reperti archeologici che provengono essere ben croccante dalla Tomba del Guerriero, attribuita ad un giovane militare morto durante la a cottura ultimata battaglia della Corsica del 456 d.C. Di grande pregio storico il suo corredo militare macinare del pepe composto da armi e fibbie, da ricondurre alle manifatture imperiali della Gallia. Lo sai che... nero.

40 41 LIVORNO EXPERIENCE VIVERE LE TERRE D’ACQUA LIVORNO ISOLA DI CAPRAIA COLLESALVETTI Rigenerarsi nel verde della Macchia Mediterranea

Aree boschive, campi coltivati e corsi durante il Medioevo questa terra d’acqua, sono gli elementi che costi- ha visto il progressivo impaluda- tuiscono il territorio di Collesalvetti, mento dell’antico porto pisano, per un patrimonio naturalistico che è poi risorgere con i Medici in riserva parte del Parco dei Monti Livornesi. di caccia e area di produzione agri- Un vero e proprio polmone verde che cola. Oggi percorrendo i sentieri si estende per 1300 ettari, costellato panoramici è possibile ammirare da numerosi piccoli borghi, dove an- i resti dell’Acquedotto Leopoldino, cora persistono tracce di un passato ideato e realizzato nell’Ottocento contadino. A pochi chilometri dalla dai Granduchi di Toscana per l’ap- costa, l’area si dispiega fra pianu- provvigionamento idrico della città re, dolci colline e ruscelli, offrendo di Livorno, e godere di un ambien- un’esperienza significativa per tutti te dove natura e lavoro dell’uomo si gli appassionati dell’outdoor. Già fre- incontrano, nel passato come nel quentata dagli Etruschi e Romani, presente.

ALTITUDINE SUPERFICIE ABITANTI DENSITÀ 40m s.l.m. 107,96 km² 16 401[3] 151,92 ab./km²

PATRONO FRAZIONI Collesalvetti San Quirico e Castell’Anselmo, Colognole, , Santa Giulitta Nugola, , 16 giugno , Stagno, Vicarello

FRAZIONI Collesalvetti - Livorno (stazione centrale): «Ricordo una chiesa antica, 12 minuti in auto · 30/40 minuti in bicicletta romita, 1 ora e 56 minuti a piedi · 16 minuti con il bus (n.105) nell’ora in cui l’aria s’arancia e si scheggia ogni voce sotto l’arcata del cielo». INFORMAZIONI TURISTICHE Piazza della Repubblica, 32 Da Come un’allegoria (1932-1935), Tel. +39 0586 980111 in Giorgio Caproni, L’opera in versi www.comune.collesalvetti.li.it/site/home/argomenti/turismo-e-territorio.html

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COLOGNOLE Qui ha inizio l’Acquedotto Lorenese, chiamato anche “di Colognole”, che copre un tragitto di diciotto chilometri all’interno della campagna. Lungo il suo percorso l’acquedotto attraversa la frazione di Parrana, collocata in alto a 200 metri Percorso lungo l’Acquedotto di Colognole sul livello del mare, mediante una strada che alle maestose Appunti arcate alterna trafori e gallerie. Il I Borghi percorso prosegue verso Nugola, di Viaggio anticamente nota con il nome Castell’Anselmo, Colognole, di “Nuvola”, perché avvolta da Guasticce, Nugola, una nebbia dovuta all’effetto tra Abitato già in epoca preistorica, il paese e le frazioni vicine hanno origine Parrana San Giusto, aria caldo-umida tipica di questa antichissime, si pensi che per queste terre passa una delle vie di comuni- Parrana San Martino, zona. cazione più importanti della storia antica, l’Aemilia Scauri. Nel Medioevo la Stagno, Vicarello. zona versava in condizioni insalubri, a causa dalla palude che la ricopriva NUGOLA quasi interamente. A seguito di un’epidemia di peste l’area si spopolò to- Nel 1503, il borgo di Nugola, talmente e gli abitanti, costretti a fuggire sulle colline, dettero vita ai piccoli compare citato sulla “Carta della villaggi presenti ancora oggi. Quando i Medici inaugurarono un piano ge- Toscana Marittima” disegnata da nerale di bonifica, per favorire il ripopolamento delle campagne, iniziò lo Leonardo Da Vinci. sviluppo di questo territorio, destinato alla coltivazione. Solo dopo accurate La sua posizione geografica, la operazioni di controllo dei corsi d’acqua i Medici e poi i Lorena, riuscirono cultura e la natura del luogo, a destinare queste terre a uso agricolo e a ripopolare le pianure. Nell’Otto- rendono questo paese uno snodo cento con l’occupazione francese, alla comunità del Colle fu assegnato un importante dei percorsi e dei territorio ampio, che associò a Collesalvetti le località di Castell’Anselmo, Co- Cammini Toscani. lognole, Nugola, Guasticce, Vicarello, Parrana (San Giusto e San Martino) e Gabbro. I cammini d’Etruria, Santa Giulia VICARELLO e dei Tirreni, che attraversano Come gran parte dei paesi Il toponimo si trova per la prima volta nel questi territori, offrono esperienze di questa zona, non ha mai 1272 come “Collis Salvecti” (colle di Salvetto) culturali e multisensoriali per uno abbandonato la sua tradizione in un contratto di vendita di terreni, rogato slow tourism immerso nella natura contadina. Seguendo i filari di da tale “notaro Salvetto, figlio di Borgo, in del paesaggio toscano. cipressi e costeggiando le rive Villa di Colle”. Con la vittoria di Firenze, del torrente Tora si raggiungono Colle divenne villa medicea, residenza di i numerosi terreni interamente caccia e centro propulsore della Fattoria coperti di vigneti, dove si produce Granducale - medicea prima, lorenese poi - vino fin da tempi antichi. che nel momento della massima espansione comprendeva oltre venti poderi.

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A Torretta, lungo la strada provinciale (206) si trova l’Area Archeologica della “Mansio Romana”, scoperta negli anni novanta. Si ritiene sia parte di un grande impianto termale pubblico costruito vicino a un luogo di sosta lungo la strada per Roma. L’area è visitabile grazie alle aperture periodiche: sono visibili parte del sistema di riscaldamento dell’impianto termale e tratti della Da non pavimentazione musiva a disegni geometrici oltre a porzioni di Itinerari perdere murature in opus mixtum. da vivere

Dai centri collinari si snoda una rete di sentie- A Parrana San Martino nel 2010 è stata sione dell’ordine. Nel Novecen- ri escursionistici, che permettono di apprez- scoperta una necropoli risalente alla fine to è stato dichiarato Monu- zare questa isola verde, luogo ideale per una dell’età del Bronzo che comprende 166 se- mento Nazionale e proprietà perfetta riconnessione con la Natura inconta- polture. A questo importante ritrovamento del demanio ma ciò non ha minata. A piedi, in bicicletta o a cavallo è pos- il Museo di Storia Naturale del Mediterra- salvaguardato il convento da sibile arrivare a Livorno seguendo il tracciato neo di Livorno ha dedicato una sezione continui saccheggi: gli affre- dell’antico Acquedotto Leopoldino, che lungo dell’esposizione archeologica. schi staccati e la campana sono boschi e torrenti, arriva fino al mare. L’itinera- All’interno delle Colline livornesi il rudere conservati presso il Museo della rio attraversa il Parco dei Monti Livornesi, area dell’Eremo della Sambuca colpisce anco- Città di Livorno. protetta, animata da cinghiali, volpi e donno- Riserva naturale Oasi della Contessa ra oggi per la sua atmosfera mistica. La Il percorso dell’Acquedotto Le- le che si muovono tra colorate ginestre e bo- presenza di eremiti dell’ordine di Sant’A- opoldino stupisce per le sue schi di lecci e sugheri. gostino è attestata fin dal Duecento. Suc- dimensioni: è costellato da ar- Per gli amanti dell’outdoor è sicuramente cessivamente il luogo fu abitato dai frati cate talvolta vertiginose che da consigliabile l’esperienza nell’Oasi della Con- Gesuati che vi rimasero fino alla soppres- Colognole conducono al Cister- tessa, una Riserva Naturale Regionale che ri- nino di Pian di Rota. Un edificio mane come ultima testimonianza di una pa- Percorso lungo l’Acquedotto di Colognole in stile neoclassico circondato lude costiera in questa zona. L’area è attrezza- da un ampio prato verde, per ta per il birdwatching e permette di attende- terminare a Livorno nell’impo- re il riposo di numerose specie che fanno di nente Cisternone, detto anche questo luogo un punto di sosta durante la mi- Gran Conserva, monumentale grazione. Da soli o in gruppo, accompagnati serbatoio idrico di Livorno. L’o- dalle guide ambientali che promuovono an- pera fu progettata da Pasquale che attività per i più piccoli, è possibile osser- Poccianti con la funzione di ri- vare gli aironi, le ghiandaie marine e scoprire fornire d’acqua la città di Livor- la caratteristica vegetazione di questo straor- no, che se ne servì fino al 1912. dinario habitat naturale.

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IL BORDATINO È una minestra a base di grano L’ Abbazia dei Il teatro di Collesalvetti Per conoscere i saraceno, una farinata con il dodici Apostoli di è allestito all’interno protagonisti delle cavolo nero allungata con il brodo Collesalvetti, ospitava di un ex edificio vicende artistiche di pesce; oggi il grano saraceno sin dal 1200 una industriale. Nei livornesi tra Ottocento è sostituito dalla farina di mais congregazione di primi anni duemila e Novecento come e il brodo di pesce dai fagioli. Si religiosi che, secondo la struttura è stata Renato Natali, tratta di un piatto povero ma racconti tramandati, restaurata e la sala , molto nutriente, nato sui velieri professava una spettacolo è divenuta Giovanni Lomi, per sostenere i mariani durante i dottrina misteriosa uno spazio culturale Giovanni Marchi, è lunghi tragitti per mare. vivendo in perenne multifunzionale che necessario visitare isolamento. durante l’inverno offre la Pinacoteca LA FRANCESINA E una programmazione Carlo Servolini di L’INNO DI GARIBALDI teatrale di livello Collesalvetti. Sono piatti a base di carne di nazionale. lesso “rifatto nel tegame” che incarnano l’antica sapienza del riuso degli avanzi, con pomodoro Nella Chiesa dei Il Giardino Storico Nelle vie centrali e cipolla nel primo caso, e Santi Pietro e Paolo è un progetto di del piccolo paese di l’aggiunta di abbondanti patate a Colognole è recupero ambientale Mortaiolo sono state nel secondo. conservato forse il e culturale dell’area girate alcune scene più antico esempio dove sorge l’Antica del film “Tutti a casa” Profumi e sapori di organo positivo Fattoria di Nugola di Luigi Comencini. della terra ottavino presente in Nuova, che prevede Vini e grani Toscana. Risalente alla la valorizzazione Una pausa sfiziosa I fiori all’occhiello della produzione fine del Cinquecento, dell’antico giardino e Collesalvetti fa di questa zona sono le farine, in presenta ancora le dei vecchi granai. parte del progetto Alcuni dei piatti della tradizione particolare la coltivazione dei decorazioni originarie. della “Città del contadina sono nati dall’incontro tra grani antichi, la produzione di olio La banda di Miele”, prodotto gli ingredienti, gli usi e i costumi dei e quella del vino. Lungo la strada Collesalvetti mantiene che rappresenta popoli approdati in secoli di scambi provinciale della Cerreta è possibile l’impronta della l’eccelenza tra le sul porto di Livorno. vedere i vigneti coltivati a Merlot, vecchia banda tipicità locali. La zona Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc musicale colligiana, è ricca di apicultori e e Petit Verdot. La zona dell’Insuese è è infatti una vera e produzioni biologiche, dedicata alla coltivazione biologica propria “Orchestra di alcune delle quali di grano, in particolare il grano fiati”, con i repertori premiati a livello tenero Verna, Gentil Rosso e grano musicali di tradizione. duro Triticum Turanicum, da cui internazionale. sono ricavate farine di grani antichi BIO. Sempre in quest’area si segnala la presenza di più di 7000 esemplari di piante di olivo, tra i quali il Frantoio, il Leccino e il Moraiolo. Lo sai che...

48 49 Primavera Estate LUGLIO LIVORNO FIERA STORICA AGRICOLA SAGRA DEL TOTANO CAPRAIA EFFETTO VENEZIA (primo Martedì di settembre) (tra Ottobre e Novembre) APRILE GIUGNO FESTIVAL MUOVASI Manifestazione culturale Mostra-mercato di Evento gastronomico CAPRAIA CAPRAIA LA CAPRAIA e gastronomica ricca di produttori locali di miele, esperenziale. Oltre alla WALKING FESTIVAL ESTATE NEL PARCO TRA MARE E SOGNO spettacoli. Il tipico quartiere formaggi, frutta e vendita gara di pesca, molte sono Manifestazione che apre la (da Giugno a Settembre) CAPRAIA MUSIC FESTIVAL della Venezia si accende di di utensili e attrezzi agricoli. le iniziative musicali, porte alla stagione turistica. Calendario di attività e Appuntamento culturale luci e colori in una kermesse Laboratori creativi e culturali che arricchiscono il Ricco calendario di percorsi di iniziative per tutte le con l’Isola. Calendario di di musica, teatro, danza, dimostrazioni di lavorazioni programma. Al centro della guidati trekking, itinerari età. Trekking naturalistici, eventi di musica classica, mostre d’arte e tour in artigianali secondo antiche manifestazione il piatto culturali, naturalistici ed culturali, escursioni in teatro, conferenze, battello lungo i canali. tradizioni tipico dell’isola da gustare esperienze in collaborazione barca, snorkeling, laboratori presentazioni di libri, www.livorno-effettovenezia.it www.comune.collesalvetti.li.it nella grande varietà dei con le aziende agricole locali. didattici, esperienze cinema sotto le stelle, nella menù dei ristoranti locali. www.islepark.it/visitare-il-parco/capraia gastronomiche con le cornice dei luoghi storici e COLLESALVETTI NUGOLA www.sagradeltotano.it www.visitcapraia.it aziende agricole del suggestivi. (Località Insuese) SETTEMBRE DI….VINO territorio. www.visitcapraia.it OPERA AL LAGO Una manifestazione LIVORNO LIVORNO www.islepark.it/visitare-il-parco/capraia Concerto lirico sinfonico al all’insegna del divertimento HARBOREA SETTIMANA VELICA www.visitcapraia.it COLLESALVETTI lago Alberto. Lo spettacolo, e del buon cibo per Nella splendida cornice di INTERNAZIONALE NOTTE CLARA realizzato nella splendida salutare l’estate. Sono Villa Mimbelli, si svolge la (tra Aprile e Maggio) LIVORNO 18 luglio - Festa per le vie cornice naturale della questi gli elementi chiave fiera mercato dei fiori e della Un evento sportivo di GARE REMIERE del paese che si animano di Riserva naturale Regionale di Settembre Di…vino, il piante, sementi, ortaggi e richiamo internazionale (Coppa Barontini, Risiatori, numerosi eventi culturali, all’interno della Tenuta consueto evento dove il spezie da tutto il mondo. organizzato dall’Accademia Palio Marinaro, Palio musicali e spettacoli. Il Bellavista Insuese. protagonista è il vino di La mostra mercato si Navale di Livorno e dai dell’Antenna) programma si arricchisce www.tenutabellavistainsuese.it produzione locale. arricchisce di un calendario circoli velici della città. Un Rievocazione delle antiche della presenza di stand www.comune.collesalvetti.li.it ricco di eventi e iniziative programma fitto di regate gare remiere che vedono gastronomici e artigianali SETTEMBRE musicali, spettacoli a tema e e competizioni in mare protagoniste le barche che riscoprono le antiche LIVORNO laboratori. aperto tra varie classi di colorate dei rioni che Autunno produzioni artigiane MASCAGNI FESTIVAL OTTOBRE www.harborea.com imbarcazioni. Il programma corrono lungo i canali della Festival di musica classica CAPRAIA si arricchisce di eventi città e nel tratto di mare COLOGNOLE nella splendida cornice WALKING FESTIVAL ed iniziative culturali di aperto davanti al Faro di SAGRA DEL CINGHIALE naturale della Terrazza Ricco calendario di percorsi valorizzazione della città. Livorno. Manifestazione Mascagni, dedicato al noto guidati trekking, itinerari www.settimanavelicainternazionale.it www.gareremierelivorno.it gastronomica tipica compositore livornese. culturali, naturalistici ed che vede al centro la Concerti, spettacoli e esperienze in collaborazione MAGGIO CACCIUCCO PRIDE preparazione di piatti legati performance culturali con le aziende agricole locali. CAPRAIA Festival gastronomico che alla cucina tradizionale arricchiscono il cartellone www.islepark.it/visitare-il-parco/capraia SAGRA DEI SAPORI celebra il piatto simbolo toscana. dell’evento. www.visitcapraia.it DELLE TERRE DI MARE della città, preparato Evento enogastronomico secondo tradizione dai www.mascagnifestival.it e storico culturale a tema ristoratori locali. Eventi AGOSTO Eventi COLLESALVETTI con degustazione di piatti culturali, itinerari guidati CAPRAIA PALIO DEI CARRETTI sport, e prodotti tipici legati alla a tema e performance FESTA DELL’ASSUNTA Il giorno di Ferragosto è Nell’ambito della Fiera tradizione. di musica, animano la arte e cultura animato da feste e giochi paesana si svolge la tipica www.visitcapraia.it Kermesse nei luoghi storici di Livorno, nel porto. La sera è dedicata corsa dei carretti con www.prolococapraiaisola.it della città. Isola di Capraia e alla processione in mare cuscinetti a sfera si svolge www.cacciuccopridelivorno.it della statua della Madonna all’interno di un circuito nelle Collesalvetti salutata dalle sirene e dai strade del centro storico. fuochi di artificio. www.comune.collesalvetti.li.it www.prolococapraiaisola.it www.visitcapraia.it

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