vini campani hanno rappresentato Inell’epoca classica, ad opinione comune di tutti gli storici, il meglio della produzione di tutto il mondo allora conosciuto. La ha saputo, come poche altre regioni d’Italia, operare nella direzione della tutela e valorizzazione della sua tradizione viticola, preser- vando a pieno il patrimonio varietale REGIONE CAMPANIA autoctono: si è potuta così mantene- Assessorato all’Agricoltura re in vita una produzione di vini ini- Settore Sperimentazione, Informazione, mitabili ed originali. Ricerca e Consulenza in Agricoltura Il riconoscimento della D.O.C.G. ai (Se.SIRCA) tre vini irpini , Fiano di Avel- Centro Direzionale Isola A/6 lino e Greco di Tufo rappresenta 80143 Napoli senza dubbio una riprova della validi- tel. +39 081.7967302 tà di questa scelta di politica vitivini- fax +39 081.7967330 cola, certo difficile e impegnativa, ma numero verde: 800.881017 che nel tempo si è dimostrata avvedu- www.regione.campania.it/agricoltura ta e lungimirante. [email protected] Tra questi il TAURASI, primo vino in assoluto dell’Italia meridionale a fre- Pubblicazione a cura del giarsi della D.O.C.G., esalta al massi- Se.SIRCA mo grado quell’imprescindibile lega- me vino-territorio-tradizione sempre ricerche e testi: più ricercato dal consumatore evoluto Roberto Gelone e che è alla base della ricchezza delle Michele Manzo sensazioni percepibili nel bicchiere. Altrastampa Vincenzo Aita L’elenco delle Aziende trasformatrici, aggiornato Assessore all’Agricoltura al 2003, è stato stilato sulla base dei dati forniti della Regione Campania dalla C.C.I.A.A. di

Realizzazione editoriale ©ALTRASTAMPA Edizioni s.r.l. Campania Felix Tel./fax 081.5573808 • 338.7133797 www.altrastampa.com [email protected] art director Mariano Grieco organizzazione Ersilia Ambrosino fotografie ©ARCHIVIO ALTRASTAMPA ©ARCHIVIO SE.SIRCA ROBERTO GELONE Il Taurasi, tra storia e produzione

Il Taurasi D.O.C.G. rappresenta senza dubbio sapore; corroborante lo stomaco e le altre seconda metà di ottobre e si protrae fino al 10 re uno tra i vitigni più ostici che si conosca: la più riuscita espressione della filosofia, pie- membra più che aperitivo”, 1596) e Sante novembre. Il terreno, poi, ricco di microele- nessuna concessione alla malleabilità di alcu- namente sposata dai viticoltori campani e Lancerio (“Sua Santità - si riferisce a Paolo III menti, di magnesio e potassio scambiabili e ne varietà internazionali che, anche per la loro dalle Istituzioni, della valorizzazione degli - beveva molto volentieri et dicevanli “bevan- povero di sostanza organica, conferisce al compiacenza a lasciarsi modellare dalla mano antichi vitigni autoctoni: l’, simbolo da delli vecchi” rispetto alla pienezza”, 1600), vino gusto vellutato e profumi intensi e deli- dell’enologo, hanno facilmente preso piede in stesso dei vitigni da tempo immemore legati evidenziano come il vitigno Aglianico fosse cati. larghe aree viticole del mondo. Niente di ciò ad alcuni territori dell’Italia meridionale, è diffuso in Campania già dal XVI secolo e La vite è, in prevalenza, allevata a Guyot o a per l’Aglianico: esso rispecchia l’indole della infatti alla base di questo vino, il cui come fossero apprezzati i suoi vini. Columella cordone speronato, in vigneti specializzati, a gente con cui divide da secoli il territorio: Onorati è il primo a collegare l’Aglianico alle sesti fitti che, gradualmente, hanno sostituito tenace, forte, risoluto. antiche viti Elleniche (“glianica, detta antica- le vecchie “tesole” e “starsete”, reminiscenze di E di ben altro livello la soddisfazione di farlo mente ellanica o ellenica, venuta forse una viticoltura consociata a colture erbacee. crescere, guidarlo, e farlo infine esprimere in dall’Eubea”, 1806), tesi ripresa da Granata La produzione raramente raggiunge il limite un grande, aristocratico, impareggiabile vino (1883) e più recentemente da Carlucci (1909), fissato dal rigoroso Disciplinare (100 quintali dal carattere vigoroso. prima, e da Dalmasso (1937), poi. Scrive di uva per ettaro); sono Carlucci: “la corruzione di Hellenico in più frequenti raccolti di Hellanica e quindi in Aglianico si ebbe dopo 80 q.li/ha, con una resa la fine del XV secolo, durante la dominazione massima di vinificazione in Napoli della casa d’Aragona”. non superiore al 70%. Al di là della validità delle varie interpretazio- L’intima conoscenza da ni che si sono susseguite, esse dimostrano parte dei viticoltori delle come l’Aglianico sia un vitigno antichissimo e esigenze del vitigno con- degno di far parte di quella ristretta categoria sente di raccogliere con di uve atte a produrre vini superiori. Allo stu- cura quasi paterna, uve dio dell’Aglianico e del suo vino si sono dedi- sane, perfettamente ma- cati i più autorevoli studiosi del settore, tanto ture, che si esprimono che oggi il Taurasi può considerarsi il risulta- poi in vini possenti e di to finale della secolare evoluzione del vitigno, straordinaria longevità. coniugata al progressivo affinamento delle Il Taurasi viene invec- pratiche enologiche. chiato, prima dell’immis- La zona di produzione comprende 17 comu- sione al consumo, per ni, aventi come epicentro l’antica Taurasia, almeno tre anni, di cui cittadella che Tito Livio descrive contornata uno in botti di rovere. Le da “terre verdeggianti dalle vigne opime”. migliori annate, invec- Perfetta appare la sintesi tra il clima, il vitigno chiate per 4 anni, vanno a e il terreno, in un equilibrio che si è andato “Riserva”; si ricorda che il armonizzando e rafforzando nei secoli, fino a “Taurasi 1958” trovò fondersi in un vino dalle caratteristiche supe- “impreparati” i membri riori; il Taurasi, vinificato con le più moderne della stampa di New tecnologie, ma nel rispetto della tradizione, è, York, convocati per una degustazione di vec- Il Taurasi appare di colore rosso rubino, che oggi, uno dei pochissimi vini italiani merite- chie annate dei migliori vini d’Italia, per la sua assume riflessi aranciati con l’invecchiamen- voli di lunghissimo invecchiamento. “complessità, finezza e fruttato. Se uno è in to, di limpidezza brillante; ha un profumo L’Aglianico, vitigno di terza epoca di matura- grado di reperirne una bottiglia, - scrisse pronunziato, caratteristico, inconfondibile, e zione, trova, infatti, nella natura argillosa-cal- Mariani (1980) - essa costituisce un tesoro, un sapore asciutto, austero, piuttosto brusco Disciplinare di produzione tollera una pre- carea del terreno e nel clima severo le condi- ricco, vellutato, con sfumatura di violetto ed da giovane, perfettamente armonico e grade- senza massima del 15% di altre varietà. zioni per esprimere al meglio la propria per- uno splendido odore di bosco e, per conclu- vole. È un vino di notevole pregio indicato, E non è un caso, dunque, che la storia del sonalità. La collocazione geografica e l’acci- dersi, di spezie”. per il suo gran corpo, il suo forte gusto e il Taurasi coincida con quella del grande vitigno dentata orografia del territorio, favorendo L’invecchiamento nel legno, imposto dal sapore intenso, sulla selvaggina, sugli arrosti che lo genera: è “il migliore dei vini prodotti estati miti ed inverni rigidi, consentono una Disciplinare di produzione, è lo strumento di carni rosse e sui formaggi di gusto rilevato da uva Aglianico” (Garoglio, 1944). Le dotte perfetta e graduale maturazione delle uve, che che aiuta a mortificare la tenace, tipica spigo- e piccanti. Il Taurasi, per la sua complessità citazioni di Porta (1581), Bacci (“reso vigoro- avviene nell’epoca più propizia per il vitigno; losità dell’Aglianico: la secolare esperienza dei aromatica è anche uno straordinario “vino da so dal valido rovere..., profumato e pieno di la vendemmia non inizia mai prima della viticoltori locali tramanda l’arte di imbriglia- meditazione”.

4 D.O.C.G. • TAURASI TAURASI • D.O.C.G. 5 Natura Arte La Memoria del Territorio Storia Tradizioni

Bonito La sua capitale è la sannitica Taurasia. E già Tito ai Caracciolo. A in luglio Livio la descrisse come luogo contornato da c’è la tradizionale cavalcata lungo il fiume terre verdeggianti dalle vigne opime. Calore fino alla cappella di Sant’Anna. Nel cen- Epicentro di una zona da cui sgorga, da secoli, il tro storico di Taurasi sono molte le cose da vede- primo vino meridionale salito in cattedra, titola- re, il palazzo baronale, la chiesa dell’ex convento re della denominazione d’origine controllata e domenicano che conserva una tavola della garantita. Madonna del Rosario e i Misteri, del I tralci e i pampini dell’Aglianico trasformano in secolo XVII e un chiostro del XV secolo, la autentici bozzetti bucolici, questo territorio di Collegiata di San Marciano vescovo, la Chiesa diciassette località accomunate dalla produzio- ne del nobile Taurasi. Le sue viti incorniciano bellezze artistiche e architettoniche che narrano una storia millennaria dove la mano dell’uomo ha lasciato segni tuttora visibili, da scoprire alla ricerca di antiche sensazioni. A Bonito il centro storico, dominato dal castel- lo, custodisce la Chiesa oratorio della Buona Morte e quella di Sant’Antonio entrambe del XVII secolo. A Castelfranci si notano i delicati merletti dei portali della Chiesa della Madonna del Soccorso, lungo il fiume sorgono antichi mulini. I ruderi del castello sovrastano Castel- vetere sul Calore con la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il suo portale del XV secolo. Anche a ruderi di un castello feudale Montefalcione dominano il paesaggio, mentre Fontanarosa, famosa per i suoi portali di pietra, festeggia in agosto il grano delle sue terre con una festa in cui sfilano carri decorati con spighe dorate. A Lapio sono i Misteri della Settimana Santa, rico- struzioni in cartapesta della Passione di Cristo a cui partecipa tutta la popolazione, ad attirare i turisti; Luogosano ha un centro storico che risa- le al medioevo e un palazzo gentilizio. Mirabella Eclano vanta un’area archeologica di grande interesse, l’antica Aeclanum, ma è in agosto che la cittadina si anima particolarmente, quando tutti gli uomini del paese concorrono a trainare per le strette vie gli enormi obelischi decorati con spighe realizzati per la festa del grano. Montemarano, Montemiletto e Paternopoli pos- sono vantare manifestazioni carnevalesche di tutto rispetto, tra cui la canzone di Zeza, che Sant’Angelo all’Esca affondano le loro origini in epoche lontane; ma da vedere ci sono anche, rispettivamente, il Museo dei parati sacri a Montemarano, il palaz- San Mango sul Calore zo baronale dei di Tocco, quello dei Paladino, i ruderi del castello della Leonessa, le Chiese di Sant’Anna, di San Pietro e Paolo, di Santa Maria Assunta, l’ex Convento dei Domenicani, il borgo Taurasi antico e il belvedere a Montemiletto. A , che fu feudo dei Tocco, alcu- ni ruderi greco romani ci dicono dell'antichità del SS. Rosario, porta Sant’Angelo e molte sor- Torre le Nocelle del luogo; fu invece feudo genti e fontane storiche. dell’Abbazia di Montevergine, Santangelo Nel cuore verde dell’ sono molti gli itine- all’Esca nella sua lunga storia ebbe come feuda- rari da seguire mentre si rincorre la migliore tari i Ludovisi e gli Spinelli, a Pietradefusi i rude- annata del Taurasi, basta seguire il suo intenso Venticano ri del castello-torre raccontano che fu infeudata profumo.

6 D.O.C.G. • TAURASI TAURASI • D.O.C.G. 7 Hanno detto del Taurasi

GIOSUÈ CARDUCCI RAVEGNANI (1980) più si è entusiasti. L’aroma evidenzia nettamen- “Vedi come è gaudioso”. “Ha una straordinaria caratteristica: quel- te quello delle marasche; il sapore persistente si la della longevità. Infatti, può invecchiare dissolve in un grande profumo di tabacco che MARESCALCHI (1932) anche 20 o 30 anni in continua ascesa”. permane per diversi minuti. Un vino impeccabi- “Mettendo da parte la mia modestia, ma le”. sotto l’usbergo del mio carattere piemon- FINKEL (1981) tese, devo asserire che di vini me ne inten- “Superbo vino che migliora profonda- DOGLIO (1985) do e, domandando scusa ai miei e mente con un prolungato invecchiamen- “Tra i vini che offre l’aspra terra irpina il più Barolo, devo dire che il Taurasi è il loro to ... Vino scioccante: sembra vi sia qual- conosciuto è il Taurasi, figlio primo dei grappo- fratello maggiore”. cosa in questo vino, per ora ignorato, che li di Aglianico ..., di una vite greca a testimo- più l’invecchiamento è lungo più a lungo nianza della sua origine antichissima e mediter- BIASIOL (1970) abbia bisogno di respirare, raggiungendo ranea ... Il Taurasi è come un colosso imprigio- QUALITÀ DELLE ANNATE 1973 ✩✩✩✩ “Vino borbonico ... dal sapore pieno e il meglio dopo diverse ore”. nato ...”. 1974 ✩✩✩ completo, di grande carattere”. 1945 ✩ 1975 ✩✩✩ GERS (1981) MOIO (2002) 1946 ✩✩✩ 1976 ✩✩ HUGH JOHNSON (1971) “Ha la sottigliezza e la delicatezza di un “L’Aglianico nel Taurasi mostra il colore rubino 1947 ✩✩ 1977 ✩✩✩✩✩ “The strong dark monarch of the Margaux e l’eleganza di un Brunello ... È con riflessi purpurei, odore speziato, di tabacco, 1948 ✩✩✩✩ 1978 ✩✩✩ Aglianico Family”. meraviglioso oltre ogni elogio”. di chiodi di garofano, di pepe nero, di petali di 1949 ✩✩✩ 1979 ✩✩✩✩ rosa secchi, già a pochi mesi dalla vendemmia, 1950 ✩✩✩ 1980 ✩✩✩ DESANA (1972) FINKEL (1982) ma i tannini sono di difficile gestione ... Per tale 1951 ✩✩✩✩ 1981 ✩✩✩✩ “Questo vino vanta oggi un’invidiabile “Il Taurasi del 1968 è un gigante: dopo 14 motivo il Taurasi ha necessità di molta pazien- 1952 ✩✩✩ 1982 ✩✩✩ pubblicistica, perché è stato oggetto di anni di invecchiamento è ancor un adole- za, di un tempo di maturazione lungo (almeno 1953 ✩✩ 1983 ✩✩✩✩ un’approfondita ricerca da parte di scente ... Deve essere nato in una straordi- 24 mesi) e di una grande attenzione durante la 1954 ✩✩✩ 1984 ✩ ✩✩✩✩ ✩✩✩✩✩ numerosi esperti del settore ... è indubbio naria estate”. fase di macerazione”. 1955 1985 ✩✩✩✩ ✩✩✩✩ che il vino Taurasi può figurare alla pari 1956 1986 1957 ✩✩ 1987 ✩✩✩✩✩ con i vini di gran fama”. WOSCHEK (1983) ✩✩✩✩✩ ✩✩✩✩✩ “... aroma che rammenta le ciliegie viscio- 1958 1988 1959 ✩✩✩ 1989 ✩✩✩ DALLAS (1974) le e le violette e un gusto pieno, forte e ✩✩✩✩ ✩✩✩✩✩ “Accetta 10 anni in bottiglia con facilità e armoniosamente asciutto, che lascia in 1960 1990 1961 ✩✩✩✩✩ 1991 ✩✩✩ con ottimi risultati.. Un vino degno di bocca alla fine un aroma di bacche di 1962 ✩ 1992 ✩✩✩ essere ricercato”. bosco ... si può tranquillamente accomu- 1963 ✩ 1993 ✩✩✩✩✩ nare ai grandi Burgunder e Bordeaux”. 1964 ✩✩✩✩ 1994 ✩✩✩✩ VERONELLI (1974) 1965 ✩✩✩ 1995 ✩✩✩ “All’assaggio mi esalto; per il colore rosso BOYD (1984) 1966 ✩✩✩✩ 1996 ✩✩✩ rubino cui l’età ha dato vivida unghia “Il Taurasi appartiene alla mezza dozzina 1967 ✩✩✩✩ 1997 ✩✩✩✩✩ ambrata; per il profumo caldo in cui si dei grandi vini rossi d’Italia”. 1968 ✩✩✩✩✩ 1998 ✩✩✩ sottolinea la marasca e la viola e lieve sen- 1969 ✩✩✩ 1999 ✩✩✩✩ tore di spezie; per il sapore pieno, comple- MISTRETTA (1984) 1970 ✩✩✩✩ 2000 ✩✩✩✩ to, autoritario; per il nerbo fitto e saldo; “Una delle perle più smaglianti della 1971 ✩✩✩✩ 2001 ✩✩✩✩✩ per la stoffa piena ed elegante”. nostra enologia ... E tra i vini più longevi 1972 ✩✩✩ 2002 ✩✩ d’Europa”. CAMPANELLO (1976) “Ogni bottiglia è un francobollo raro, il SUCKLING (1984) cui valore può salire alle stelle”. “Vino vigoroso, vellutato, speziato, di vio- lette.., incluso nella pocket guida to the MACHAMER (1980) greatest wine lists in America”. “È ricco e possiede un aroma che ram- menta le marasche; invecchia straordina- TAYLOR (1984) riamente bene”. “Al pari di tutti i grandi vini, più si odora

8 D.O.C.G. • TAURASI TAURASI • D.O.C.G. 9 Aminea Colle di San Del Barone Istituto Tecnico Piano D’Angelo Azienda Vinicola s.r.l. Domenico Cooperativa Agricola a r.l. TAURASI c.da Santa Lucia S.S. Ofantina di Sarno Antonio Agrario F. de Sanctis via Nocelleto 19 via Tuoro Cappuccini 6 via Ettore Maffei 5 83040 Castelvetere km. 7,500 83030 Taurasi sul Calore 83040 Chiusano di 83020 83100 Avellino D.O.C.G. tel./fax 0825.666751 tel. 0825.33222 tel. 0827.74459 tel. 0827.65787 San Domenico fax 0827.770921 fax 0827.65921 tel./fax 0825.985423 www.cantinadelbarone.it fax 0825.781706 [email protected] [email protected] www.vinicolataurasi.it www.aminea.com www.cantinecolledisandomenico.it [email protected] [email protected] [email protected] Le Aziende

Di Meo La Casa dell’Orco Pietracupa Antica Hirpinia Azienda Vinicola Società Cooperativa a r.l. Colli di Lapio Azienda Agricola Azienda Agricola di Romano Clelia c.da Coccovoni 1 via Limaturo 52 di Loffredo Sabino c.da Lenze 10 c.da Vadiaperti 17 83030 Taurasi via 43 83050 fraz. San Michele 83030 Lapio tel. 0825.981419 83039 83030 tel./fax 0827.74730 tel./fax 0825.982184 tel./fax 0825.37247 tel. 0825.637795 www.anticahirpinia.it fax 0825.986333 [email protected] 338.8406184 www.dimeo.it www.lacasadellorco.it fax 0825.670177 [email protected] [email protected] [email protected]

Colli Irpini Marianna Azienda Agricola s.r.l. Di Prisco Azienda Vitivinicola s.r.l. Renna Antico Borgo via Serra zona PIP Azienda Vitivinicola via Filande 6 Azienda Vitivinicola s.r.l. Azienda Vinicola s.a.s. 83038 di Pasqualino 83100 Avellino via Santa Maria 2 via Dante tel. 0825.963972 Di Prisco tel. 0825.627252 83010 Sant’Angelo 83030 Taurasi fax 0825.963970 c.da Rotole 27 83040 Fontanarosa fax 0825.627224 a Scala tel./fax 0827.74713 www.montesole.it www.vinimarianna.it tel./fax 0825.900963 www.colliirpini.com tel./fax 0825.475738 [email protected] [email protected]

Feudi di San Caggiano Antonio Contrade di Taurasi s.p.a. Gregorio s.p.a. Struzziero Giovanni Azienda Agricola s.r.l. Cantine Lonardo loc. Cerza Grossa via Manfredi 75/81 c.da Sala Azienda Agricola 83042 Azienda Vinicola 83050 via L. Cadorna 214 83030 Taurasi via Municipio 41 tel. 0825.986266 tel. 0825.614111 tel./fax 0827.74723 83030 Taurasi fax 0825.614231 83030 Venticano 0825.986611 tel. 0825.965065 338.9820074 tel./fax 0827.74704 fax 0825.986230 0825.614254 www.cantinecaggiano.it tel. 081.5442457 www.mastroberardino.com fax 0825.965067 [email protected] www.feudi.it [email protected] [email protected] [email protected]

Cortecorbo Fratelli Urciuolo Cantine Caputo Azienda Vitivinicola Azienda Vitivinicola Molettieri Salvatore Tenuta Ponte s.p.a. di Romano Soccorso s.n.c. Azienda Vitivinicola Azienda Vinicola via Taverna del via Torre 2 c.da Rapone 1 c.da Musanni 19/b via Carazita 1 Monaco 83040 Montemarano 83020 Celzi di 83040 Montemarano 83040 Luogosano 83030 tel. 0827.63479 tel. 0827.73564 tel. 081.5033955 tel. 0825.761649 tel./fax 0827.63722 fax 0827.78114 0827.66197 fax 0825.762956 www.salvatoremolettieri.it www.caputo.it [email protected] www.tenutaponte.com [email protected] fax 0827.66197 www.fratelliurciuolo.it [email protected] [email protected] [email protected]

Giulia Cantine Manimurci Paterno Crogliano Azienda Agricola s.r.l. di Angelo Freda e C. s.a.s. Azienda Vitivinicola s.n.c. Terranera s.r.l. via Casale 9 bis di Marchillo Ester c.da Fornace 2 via Sandro Pertini via Stazione area PIP via Boschetto 83052 Paternopoli 83030 Prata di Principato Ultra 83052 Paternopoli 83010 Grottolella tel. 0827.771012 83042 Montefalcione tel. 0827.71473 tel./fax 0825.671455 tel./fax 0825.973208 tel. 0825.961219 fax. 0827.771977 fax 0825.961155 fax 0827.771949 www.cantineterranera.it www.cantinemanimurci.com [email protected] www.vinipaterno.it [email protected] [email protected] www.giuliaonline.com [email protected] [email protected]

Casparriello D’Antiche Terre Terredora di Casparriello Azienda Agricola s.a.s. G.M.G. Vinicola Perillo Di Paolo s.s. Michele e C. s.a.s. c.da Lo Piano Taurasi Azienda Agricola di loc. Serra c.da San Pietro S.S. 7 bis c.da Costa delle Rose Romano Anna Maria 83038 Montefusco 83030 Taurasi 83030 83030 Taurasi c.da Valle 19 tel. 0825.968215 tel. 0827.74459 tel./fax 0827.74061 83040 Castelfranci fax 0825.963022 fax 0827.770921 tel./fax 0825.675358 www.danticheterre.it 338.4677876 tel./fax 0827.72252 www.terredora.com www.cantinecasparriello.it [email protected] [email protected] [email protected]

I Capitani Cin Cin s.r.l. Villa Raiano via Taverna del c.da Bosco Faiano Petilia 83030 Torre Azienda Agricola Azienda Vitivinicola s.r.l. Monaco Dei Monaci via S. Pescatore 19 83030 Grottolella fraz. Santa Lucia 206 le Nocelle via Orni 6 tel. 0825.969182 83011 83028 tel. 0825. 670018 83030 tel. 0825.592826 fax. 0825. 670942 tel./fax 0825.964350 0825.682542 tel./fax 0825.991696 fax 0825.22624 349.4241760 fax 0825.595771 www.saporidirpinia.com www.villaraiano.it www.icapitani.com [email protected] [email protected] [email protected] [email protected]

10 D.O.C.G. • TAURASI TAURASI • D.O.C.G. 11 Decreto 11 marzo 1993 Ritenuta l’opportunità in relazione alle conside- ste al primo comma del successivo art. 3. rimanenze di prodotto confezionato nei reci- razioni sopra esposte, di accogliere la domanda Fino alla scadenza del termine sopra indicato, il pienti di cui sopra, possono essere commercia- Riconoscimento della denominazione sopra citata; vino di cui trattasi dovrà essere commercializza- lizzate fino ad esaurimento, a condizione che, di origine controllata e garantita to con la denominazione di origine controllata. entro quindici giorni dalla scadenza dei termini del vino “Taurasi” Considerato che l’art. 8, comma 3, della citata sopra stabiliti, siano denunciate all’ufficio peri- legge n. 164/1992, concernente modalità proce- Art. 3 ferico dell’Ispettorato Centrale Repressione Il Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste durali, dispone che il riconoscimento delle Le ditte produttrici ed imbottigliatrici che Frodi competente per territorio, e che sui reci- denominazioni di origine e la delimitazione detengono quantitativi di vino “Taurasi” sfuso o pienti sia apposta, a cura dell’Ispettorato stesso, Visto il decreto del Presidente della Repubblica delle rispettive zone di produzione vengano imbottigliato che non abbiano ultimato il perio- la stampigliatura “vendita autorizzata fino ad 12 luglio 1963, n. 930, contenente norme per la effettuati contestualmente all’approvazione dei do minimo di invecchiamento obbligatorio e esaurimento”. tutela delle denominazioni di origine dei vini; relativi disciplinari di produzione, con decreto che intendano usufruire delle disposizioni di cui Per il prodotto sfuso, cioè commercializzato in del Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste; al precedente art. 2 devono, entro sessanta gior- recipienti diversi da quelli previsti dal secondo Visto il decreto del Presidente della Repubblica ni dalla data di pubblicazione del presente comma, il periodo di smaltimento è ridotto a sei 26 marzo 1970 con il quale è stata riconosciuta Visto l’art. 32 della citata legge concernente dis- decreto, denunciare all’ufficio periferico mesi. la denominazione di origine controllata del vino posizioni transitorie; dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi Tale termine è elevato a dodici mesi per le even- “Taurasi” ed è stato approvato il relativo disci- competente per territorio i quantitativi stessi e tuali rimanenze di vino che i produttori inten- plinare di produzione; Decreta: le rispettive annate onde stabilirne l’idoneità. dono cedere a terzi per l’imbottigliamento. I quantitativi di vino “Taurasi” che non siano In tal caso dette rimanenze devono essere Vista la domanda presentata dagli interessati, a Art. 1 stati denunciati ai sensi e per gli effetti di cui al denunciate all’Ispettorato Repressione Frodi termini degli art. 6 e 7 del sopra citato decreto 1. La denominazione di origine controllata del primo comma del presente articolo ed i quanti- competente per territorio entro quindici giorni presidenziale n. 930/1963, intesa ad ottenere il vino “Taurasi”, di cui al decreto del Presidente tativi del vino stesso che comunque non abbia- dalla scadenza del termine dei sei mesi. riconoscimento della denominazione di origine della Repubblica 26 marzo 1970, è riconosciuta no i requisiti previsti per il vino a denominazio- controllata e garantita “Taurasi” corredata dal come denominazione di origine controllata e ne di origine controllata e garantita devono uti- Art. 5 parere del Comitato Regionale Vitivinicolo della garantita ed è approvato, nel testo annesso al lizzare la denominazione di origine controllata. Il vino “Taurasi” a denominazione di origine Campania; presente decreto, il relativo disciplinare di pro- controllata e garantita deve essere immesso al duzione. Art. 4 consumo in bottiglie o in altri recipienti di Visti il parere del Comitato Nazionale per la La denominazione di origine controllata e La denominazione di origine controllata del vino capacità non superiore a 5 litri, muniti del con- tutela delle denominazioni di origine dei vini garantita “Taurasi” è riservata al vino che “Taurasi” di cui al decreto del Presidente della trassegno di Stato previsto dell’art. 23 della favorevole al riconoscimento della denomina- risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti Repubblica 26 marzo 1970, rimane riservata ai legge 10 febbraio 1992, n.164, applicato in zione di origine controllata e garantita del vino nel disciplinare di produzione di cui al primo quantitativi di vino che alla data di entrata in modo tale da impedire che il contenuto possa “Taurasi” e la relativa proposta di disciplinare comma del presente articolo le cui norme entra- vigore del presente decreto hanno già ultimato il essere estratto senza la inattivazione del contras- di produzione, formulata dal Comitato stesso e no in vigore a decorrere dal 1° novembre 1992. periodo minimo di invecchiamento obbligatorio. segno stesso. pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 26 agosto Al vino a denominazione di origine controllata 1992, n. 200; Art. 2 “Taurasi” che, alla data di entrata in vigore del Il presente decreto sarà pubblicato nella I quantitativi di vino “Taurasi” prodotti ai sensi presente decreto, abbia ultimato il periodo mini- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164, recante del decreto del Presidente della Repubblica 26 mo di invecchiamento e che trovasi già confezio- nuova disciplina delle denominazioni di origine marzo 1970 che alla predetta data del 1° novem- nato in bottiglie o altri recipienti di capacità non Roma 11 marzo 1993 dei vini; bre 1992 non abbiano ancora completato il superiore a 5 litri, è concesso a decorrere dalla periodo minimo di invecchiamento obbligato- data in cui il prodotto proveniente dalla vendem- Il Ministro: Fontana Considerato che il vino a denominazione di ori- rio di cui al citato decreto del Presidente della mia 1992 avrà ultimato il proprio periodo mini- gine controllata “Taurasi” possiede i requisiti di Repubblica 26 marzo 1970 potranno essere mo di invecchiamento obbligatorio, il periodo di particolare pregio di cui all’art. 8 della predetta commercializzati con la denominazione di ori- smaltimento: legge n. 164/1992 e che sussistono per esso le gine controllata e garantita a decorrere dalla Dodici mesi per il prodotto giacente presso ditte condizioni richieste per il passaggio della sua data in cui il prodotto proveniente dalla ven- produttrici o imbottigliatrici; denominazione di origine dalla categoria delle demmia 1992 avrà ultimato il proprio periodo Ventiquattro mesi per il prodotto giacente presso denominazioni di origine controllata a quella minimo di invecchiamento obbligatorio, purché ditte diverse da quelle di sopra; delle denominazioni di origine controllata e il vino in questione risponda ai requisiti propri Trentasei mesi per il prodotto giacente presso il garantita; del vino a denominazione di origine controllata commercio al dettaglio o presso esercizi pubblici. e garantita e siano rispettate le condizioni previ- Trascorsi i termini sopra indicati, le eventuali

12 D.O.C.G. • TAURASI TAURASI • D.O.C.G. 13 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE calcolata in relazione alla effettiva estensione di vino “Taurasi” più giovane a identico “Taurasi” “fine”, “selezionato” e similari. terreno vitato. DEL VINO A DENOMINAZIONE più vecchio, o viceversa, nella misura massima È consentito l’uso di indicazioni che facciano A tali limiti, anche in annate eccezionalmente del 15% nel rispetto delle disposizioni CEE in riferimento a nomi, ragioni sociali, marchi pri- DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA favorevoli, la produzione dovrà essere riportata materia. vati non aventi significato laudativo e non ido- “TAURASI” attraverso un’accurata cernita delle uve, purché In tal caso, in etichetta dovrà figurare il millesi- nei a trarre in inganno l’acquirente. la produzione complessiva non superi del 20% i mo del vino che concorre in misura preponde- Le indicazioni tendenti a specificare l’attività Art. 1 limiti massimi sopra stabiliti. rante. agricola dell’imbottigliatore quali “viticoltore”, La denominazione di origine controllata e La Regione Campania con proprio decreto, sen- La resa massima delle uve in vino non deve esse- “fattoria”, “tenuta”, “podere”, “cascina” e altri garantita “Taurasi” è riservata al vino rosso che tite le organizzazioni di categoria interessate, di re superiore al 70% al primo travaso e non dovrà termini similari sono consentite in osservanza risponde alle condizioni e ai requisiti stabiliti anno in anno, prima della vendemmia, tenuto superare il 65% dopo il periodo di invecchia- delle disposizioni CEE e nazionali in materia. nel presente disciplinare di produzione. conto delle condizioni ambientali, climatiche, di mento obbligatorio. È consentito altresì l’uso di indicazioni geografi- coltivazione e di mercato, può stabilire un limi- che e toponomastiche aggiuntive che facciano Art. 2 te massimo di produzione di uva per ettaro infe- Art. 6 riferimento a unità amministrative, frazioni, Il vino a denominazione di origine controllata e riore a quello fissato dal presente disciplinare, Il vino a denominazione di origine controllata e aree e località dalle quali effettivamente proven- garantita “Taurasi” deve essere ottenuto da uve dandone immediata comunicazione al garantita “Taurasi” all’atto dell’immissione al gono le uve da cui il vino così qualificato è stato provenienti da vigneti costituiti dal vitigno Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste e al consumo deve rispondere alle seguenti caratteri- ottenuto, alle condizioni previste dal decreto Aglianico; Comitato Nazionale per la Tutela delle stiche: ministeriale 22 aprile 1992. possono concorrere altri vitigni a bacca rossa Denominazioni di Origine dei Vini. Colore: rubino intenso, tendente al granato fino Sulle bottiglie o altri recipienti contenenti il non aromatici raccomandati o autorizzati per la Le uve destinate alla vinificazione devono assi- ad acquistare riflessi arancioni con l’invecchia- vino Docg “Taurasi” deve figurare l’indicazione, provincia di Avellino, fino a un massimo del curare al vino “Taurasi” un titolo alcolometrico mento; veritiera e documentabile, dell’annata di produ- 15%. volumico minimo naturale dell’11,5% e alla tipo- Odore: caratteristico, etereo, gradevole più o zione delle uve. logia “riserva” un titolo alcolometrico volumico meno intenso; Art. 3 minimo naturale del 12%. Sapore: asciutto, pieno, armonico, equilibrato, Art. 8 La zona di origine delle uve idonee a produrre il con retrogusto persistente; Ai fini dell’utilizzazione della Docg il vino vino a denominazione di origine controllata e Art. 5 Titolo alcolometrico volumico minimo totale: “Taurasi”, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, garantita “Taurasi” comprende l’intero territo- Le operazioni di vinificazione ivi compreso l’in- 12%; della legge n. 164/1992, deve essere sottoposto rio amministrativo dei comuni di Taurasi, vecchiamento obbligatorio, devono essere effet- Acidità totale minima: 5 per mille; nella fase di produzione a un’analisi chimico- Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, tuate nell’ambito del territorio della provincia di Estratto secco netto minimo: 22 per mille. fisica e organolettica e a un ulteriore esame Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Avellino. È facoltà del Ministero dell’Agricoltura e delle organolettico nella fase precedente l’imbotti- Eclano, Montefalcione, Montemarano, Monte- Nella vinificazione sono ammesse soltanto le Foreste, con proprio decreto, stabilire limiti gliamento, secondo le norme all’uopo impartite miletto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo pratiche enologiche locali, leali e costanti, atte a minimi diversi per l’acidità totale e l’estratto dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste. all’Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle conferire al vino le sue peculiari caratteristiche. secco netto. Il vino a Docg “Taurasi” deve essere immesso al e Venticano, tutti in provincia di Avellino. La conservazione e l’invecchiamento devono Il vino a denominazione di origine controllata e consumo in bottiglia o altri recipienti di vetro di essere effettuati secondo i metodi tradizionali e garantita “Taurasi” riserva, proveniente da uve capacità non superiore a 5 litri, muniti di un Art. 4 comunque in maniera tale da non modificare le che assicurano un titolo alcolometrico volumico contrassegno di Stato, applicato in modo tale da Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti caratteristiche proprie del vino. minimo naturale del 12% e sottoposto alle con- impedire che il contenuto possa essere estratto destinati alla produzione del vino “Taurasi” L’arricchimento dei mosti o dei vini aventi dirit- dizioni di invecchiamento di cui all’art. 5 del senza l’inattivazione del contrassegno stesso, ai devono essere quelle tradizionali della zona e to alla denominazione di origine controllata e presente disciplinare, all’atto dell’immissione al sensi dell’articolo 23 della legge n. 164/1992. comunque atte a conferire alle uve e al vino deri- garantita “Taurasi” deve essere effettuato esclu- consumo deve possedere un titolo alcolometrico I recipienti di cui al comma precedente devono vato le specifiche caratteristiche di qualità. sivamente con mosti concentrati provenienti volumico minimo complessivo del 12,5%. essere di forma bordolese, di vetro scuro, chiusi Sono pertanto da considerarsi idonei i vigneti dalla zona di produzione delle uve di cui al pre- con tappo di sughero e, per quanto riguarda collinari o comunque di giacitura ed esposizioni cedente articolo 3 o con mosto concentrato ret- Art. 7 l’abbigliamento, confacenti ai tradizionali carat- adatte, con assoluta esclusione di quelli impian- tificato. Nella designazione e presentazione del Docg teri di un vino di particolare pregio. tati su terreni di fondovalle, umidi e non suffi- Il vino a denominazione di origine controllata e “Taurasi” la specificazione di tipologia “riserva” cientemente soleggiati. garantita “Taurasi” deve essere sottoposto a un deve figurare al di sotto della dicitura “denomi- Art. 9 I sesti di impianto, le forme di allevamento e i periodo di invecchiamento obbligatorio di alme- nazione di origine controllata e garantita” ed Chiunque produce, vende, pone in vendita o sistemi di potatura devono essere quelli general- no tre anni di cui almeno uno in botti di legno. essere scritta in caratteri di dimensioni non comunque distribuisce per il consumo con la mente usati e comunque atti a non modificare le Il vino a denominazione di origine controllata e superiori a quelli utilizzati per la denominazio- denominazione di origine controllata e garanti- peculiari caratteristiche dell’uva e del vino. garantita “Taurasi” nella tipologia “riserva” deve ne di origine “Taurasi”, della stessa evidenza e ta “Taurasi” vini che non rispondono alle condi- È vietata ogni pratica di forzatura. essere sottoposto a un periodo di invecchiamen- riportata sulla medesima base colorimetrica. zioni e ai requisiti stabiliti dal presente discipli- La produzione massima per ettaro di coltura to obbligatorio di almeno quattro anni, di cui È vietato usare assieme alla denominazione di nare, è punito a norma degli articoli 28, 29, 30 e specializzata non deve essere superiore a 100 q.li almeno diciotto mesi in botti di legno. origine controllata e garantita “Taurasi” qual- 31 della legge 10 febbraio 1992, n. 164. di uva. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° siasi qualificazione aggiuntiva diversa da quelle Nel caso di vigneti in coltura promiscua la pro- dicembre dell’annata di produzione delle uve. previste nel presente disciplinare di produzione, duzione massima di uva ammessa dovrà essere È consentita l’aggiunta, a scopo migliorativo, di ivi compresi gli aggettivi “superiore”, “extra”,

14 D.O.C.G. • TAURASI TAURASI • D.O.C.G. 15 REGIONE CAMPANIA Assessorato all’Agricoltura Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura (Se.SIRCA) realizzazione altrastampa edizioni