Spoleto Un Singolare E Appetibile Mu- Appetibile E Singolare Un Spoleto Di

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Spoleto Un Singolare E Appetibile Mu- Appetibile E Singolare Un Spoleto Di Un’opera di Lynn Chadwick in piazza della Genga della piazza in Chadwick Lynn di Un’opera Leoncillo, autoritratto, 1939-40 autoritratto, Leoncillo, muore a Roma nel 1968. nel Roma a muore corse da tagli netti o da solchi. L’artista solchi. da o netti tagli da corse prendendosi, dà luogo a figurazioni pre- figurazioni a luogo dà prendendosi, incandescente che, raggrumandosi e rap- e raggrumandosi che, incandescente co, rosso, nero), trattata come fosse lava fosse come trattata nero), rosso, co, colate di ceramica nei colori primari (bian- primari colori nei ceramica di colate decennio, l’approdo all’arte informale: all’arte l’approdo decennio, collettive e personali e, sul finire del finire sul e, personali e collettive zione, costellata da numerose mostre numerose da costellata zione, Cinquanta risalgono la sua piena afferma- piena sua la risalgono Cinquanta il taglio netto delle superfici. Agli anni Agli superfici. delle netto taglio il Rometti”, rapporto finalizzato rapporto Rometti”, tuare i vuoti e i pieni, sia per contraddire per sia pieni, i e vuoti i tuare Smith, Alexander Calder, Arnaldo Po- Arnaldo Calder, Alexander Smith, con la storica manifattura “Ceramiche manifattura storica la con rata poiché il colore è usato sia per accen- per sia usato è colore il poiché rata di loro, tra cui Beverly Pepper, David Pepper, Beverly cui tra loro, di viaria. Umbertide iniziando una collaborazione una iniziando Umbertide in virtù dell’utilizzo della ceramica colo- ceramica della dell’utilizzo virtù in portanti scultori del XX secolo. A dieci A secolo. XX del scultori portanti ancora sul piazzale della stazione ferro- stazione della piazzale sul ancora espressione, Leoncillo si trasferisce a trasferisce si Leoncillo espressione, tuttavia soluzioni assai originali proprio originali assai soluzioni tuttavia materiali, coinvolgendo 54 tra i più im- più i tra 54 coinvolgendo materiali, questo irripetibile evento e troneggia e evento irripetibile questo la ceramica come personale forma di forma personale come ceramica la cazione-scomposizione dei piani genera piani dei cazione-scomposizione ben 104 sculture, di varie dimensioni e dimensioni varie di sculture, 104 ben Calder, è tuttavia rimasta a ricordo di ricordo a rimasta tuttavia è Calder, zione. Nel 1939, ormai apertamente scelta apertamente ormai 1939, Nel zione. suo stile verso il neocubismo: la semplifi- la neocubismo: il verso stile suo Questo singolare esperimento produsse esperimento singolare Questo di Alexander di Teodelapio il maestosa, oggetto è sottoposto durante la sua crea- sua la durante sottoposto è oggetto “europei” determina un’evoluzione del un’evoluzione determina “europei” come solenni portali ai suoi ingressi. suoi ai portali solenni come e collezioni di tutto il mondo. La più La mondo. il tutto di collezioni e correre le fasi della metamorfosi cui ogni cui metamorfosi della fasi le correre frattempo, l’irruzione dei linguaggi dei l’irruzione frattempo, fico agli incroci della città nuova o issate o nuova città della incroci agli fico tengono ora per la maggior parte a musei a parte maggior la per ora tengono grumose manifestano la volontà di riper- di volontà la manifestano grumose ). Nel ). veneta Partigiana la e tedeschi dai altre poste addirittura a mo’ di spartitraf- di mo’ a addirittura poste altre seo di scultura contemporanea, appar- contemporanea, scultura di seo dellati in creta, le cui forme distorte e distorte forme cui le creta, in dellati Madre romana uccisa romana Madre la esempio, (ad opere il teatro romano o la piazza del Duomo, del piazza la o romano teatro il di Spoleto un singolare e appetibile mu- appetibile e singolare un Spoleto di per lo più oggetti di uso quotidiano mo- quotidiano uso di oggetti più lo per di frequente testimoniato dalle stesse dalle testimoniato frequente di luoghi di particolare suggestione come suggestione particolare di luoghi Le opere, che in quest’occasione fecero quest’occasione in che opere, Le anni Trenta le prime prove dell’artista, prove prime le Trenta anni tito durante il periodo della Resistenza e Resistenza della periodo il durante tito minate di sculture, alcune collocate in collocate alcune sculture, di minate rurgica italiana del tempo. del italiana rurgica artisti della Scuola romana. Risalgono agli Risalgono romana. Scuola della artisti l’impegno politico, particolarmente sen- particolarmente politico, l’impegno piazze del centro storico vennero disse- vennero storico centro del piazze dell’Italsider, la maggiore industria side- industria maggiore la dell’Italsider, Belle Arti e qui entra in contatto con gli con contatto in entra qui e Arti Belle l’inizio dell’attività espositiva e con essa con e espositiva dell’attività l’inizio tiva di Giovanni Carandente, le vie e le e vie le Carandente, Giovanni di tiva si svolse in vari stabilimenti italiani stabilimenti vari in svolse si Roma per frequentare l’Accademia di l’Accademia frequentare per Roma tecniche. Gli anni Quaranta segnano Quaranta anni Gli tecniche. della scultura contemporanea. Su inizia- Su contemporanea. scultura della diressero personalmente l’esecuzione che l’esecuzione personalmente diressero nasce a Spoleto nel 1915. Nel 1935 è a è 1935 Nel 1915. nel Spoleto a nasce dell’indispensabile bagaglio di nozioni di bagaglio dell’indispensabile nista di un evento leggendario nella storia nella leggendario evento un di nista appositamente per l’occasione. Essi ne Essi l’occasione. per appositamente Leoncillo, al secolo Leoncillo Leonardi, Leoncillo secolo al Leoncillo, e soprattutto all’approfondimento soprattutto e Nell’estate del 1962 Spoleto fu protago- fu Spoleto 1962 del Nell’estate sagra, venne chiesto di realizzare le opere le realizzare di chiesto venne sagra, Leoncillo all’apprendimento dell’utilizzo dei forni dei dell’utilizzo all’apprendimento “Sculture nella città” nella “Sculture modoro, Lynn Chadwick e Pietro Con- Pietro e Chadwick Lynn modoro, Sant’Eufemia , all’interno del recinto vescovile e oggi inclusa nel percorso SPOLETO dell’interessante Museo Storia della città a dinastie franche e tedesche, si mantenne l’arte contemporanea, ospitando anche Diocesano. Continuando a Galleria civica d’arte moderna I ritrovamenti sul colle Sant’Elia (XI-X florido e indipendente fino al XII secolo. uno spazio per mostre temporanee, ar- risalire si ha un’inaspettata secolo a.C.) e la cinta urbica in opera poli- Nel 1155 la città, già libero Comune, venne chivi e una mediateca. Il piano nobile, vista sulla cattedrale , gonale della fine del IV secolo a.C. attestano distrutta da Federico Barbarossa. La resa debitamente riallestito utilizzando in parte edificio ricostruito alla fine la vitalità del centro ancor prima della dell’ultimo duca spoletino, avvenuta nel gli arredi originali, sarà destinato ad ac- del XII secolo in sostitu- SPOLETO conquista da parte dei Romani e della sua 1198, determinò un’ulteriore perdita cogliere i dipinti dal XVI al XIX secolo zione dell’antica cattedrale deduzione a colonia avvenuta nel 241 a.C. d’importanza della città e il suo definitivo oggi esposti nella Pinacoteca comunale. di Santa Maria del Vesco- Divenuta municipium romano nel 90 a.C., assoggettamento al potere dello Stato della Una parte cospicua della collezione è vato, a sua volta eretta Spoletium crebbe e si arricchì durante tutto Chiesa. costituita dalla donazione di Giovanni sull’area di un primitivo il periodo repubblicano e imperiale. Note- Dall’inesorabile clima di decadenza politica Carandente alla città. Essa annovera opere tempio cristiano dedicato al voli edifici sia civili che religiosi ne testimo- dei secoli successivi, pur animato da alterni di artisti italiani e stranieri che lo studioso martire Primiano. La fac- niano la floridezza: la casa romana dell’inizio episodi di ribellione e sottomissione, la città ha incontrato nell’arco della sua lunga e ciata romanica, preceduta del I secolo d.C., l’anfiteatro, attualmente sembrò riscattarsi soltanto in seguito appassionata carriera. Fanno parte della La città e il museo da un portico cinquecentesco, racchiude oggetto di un impegnativo recupero, il all’occupazione francese (1809-1815) con Galleria civica, esterno raccolta lavori di Alexander Calder, Lynn Palazzo Collicola è uno dei numerosi il prezioso mosaico di Solsterno (1207); teatro, il ponte Sanguinario, l’arco di Druso, l’elezione a capoluogo del Dipartimento Chadwick, Henri Moore, Ettore Colla, palazzi nobiliari cittadini che, con le loro all’interno, rimaneggiato nel XVII secolo, i resti della basilica e del tempio nell’area del Trasimeno. Definitivamente declassata Nino Franchina, Piero Consagra. La Gal- larghe piazze antistanti, connotano la città. sono particolarmente rimarchevoli il ciclo del foro (attuale piazza del Mercato). dopo l’Unità d’Italia a favore di Perugia, La Galleria civica: la sede e la leria ospita inoltre il ricco patrimonio di Da qui può partire l’itinerario verso la ad affresco con Storie della Vergine dipinto Il capitolo delle invasioni e delle guerre soltanto dal secondo dopoguerra la città è raccolta opere formatosi nel corso delle tredici città antica, raggiungibile risalendo per da Filippo Lippi tra il 1467 e il 1469 e la barbariche si concluse per Spoleto con la riuscita a reagire all’abbandono e ad una Inaugurata nel 2000, la Galleria ha sede edizioni (1953-1968) del prestigioso Pre- intero la via Plinio il Giovane e poi via rara croce dipinta di Alberto Sotio (1187). sua elezione nel 576 a capitale del Ducato situazione economica poco favorevole. nel palazzo Collicola. Residenza mio Spoleto, manifestazione nata con del Mercato fino ad arrivare all’omonima Continuando a risalire per via Saffi si Longobardo che, passato successivamente dell’omonima nobile famiglia, l’edificio l’intento di formare a Spoleto una civica piazza. Qui è l’area dell’antico foro su cui arriva alla Rocca Albornoziana , pode- venne costruito tra il 1717 e il 1730 circa galleria d’arte attraverso la formula dei affacciano i resti di un antico tempio, il rosa struttura edificata per volere di papa su progetto dell’architetto romano Seba- premi acquisto. Un’ulteriore sezione della vicino arco di Druso e la casa romana Innocenzo VI negli anni sessanta del XIV stiano Cipriani.
Recommended publications
  • CENTRAL PAVILION, GIARDINI DELLA BIENNALE 29.08 — 8.12.2020 La Biennale Di Venezia La Biennale Di Venezia President Presents Roberto Cicutto
    LE MUSE INQUIETE WHEN LA BIENNALE DI VENEZIA MEETS HISTORY CENTRAL PAVILION, GIARDINI DELLA BIENNALE 29.08 — 8.12.2020 La Biennale di Venezia La Biennale di Venezia President presents Roberto Cicutto Board The Disquieted Muses. Luigi Brugnaro Vicepresidente When La Biennale di Venezia Meets History Claudia Ferrazzi Luca Zaia Auditors’ Committee Jair Lorenco Presidente Stefania Bortoletti Anna Maria Como in collaboration with Director General Istituto Luce-Cinecittà e Rai Teche Andrea Del Mercato and with AAMOD-Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico Archivio Centrale dello Stato Archivio Ugo Mulas Bianconero Archivio Cameraphoto Epoche Fondazione Modena Arti Visive Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea IVESER Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea LIMA Amsterdam Peggy Guggenheim Collection Tate Modern THE DISQUIETED MUSES… The title of the exhibition The Disquieted Muses. When La Biennale di Venezia Meets History does not just convey the content that visitors to the Central Pavilion in the Giardini della Biennale will encounter, but also a vision. Disquiet serves as a driving force behind research, which requires dialogue to verify its theories and needs history to absorb knowledge. This is what La Biennale does and will continue to do as it seeks to reinforce a methodology that creates even stronger bonds between its own disciplines. There are six Muses at the Biennale: Art, Architecture, Cinema, Theatre, Music and Dance, given a voice through the great events that fill Venice and the world every year. There are the places that serve as venues for all of La Biennale’s activities: the Giardini, the Arsenale, the Palazzo del Cinema and other cinemas on the Lido, the theatres, the city of Venice itself.
    [Show full text]
  • Export / Import: the Promotion of Contemporary Italian Art in the United States, 1935–1969
    City University of New York (CUNY) CUNY Academic Works All Dissertations, Theses, and Capstone Projects Dissertations, Theses, and Capstone Projects 2-2016 Export / Import: The Promotion of Contemporary Italian Art in the United States, 1935–1969 Raffaele Bedarida Graduate Center, City University of New York How does access to this work benefit ou?y Let us know! More information about this work at: https://academicworks.cuny.edu/gc_etds/736 Discover additional works at: https://academicworks.cuny.edu This work is made publicly available by the City University of New York (CUNY). Contact: [email protected] EXPORT / IMPORT: THE PROMOTION OF CONTEMPORARY ITALIAN ART IN THE UNITED STATES, 1935-1969 by RAFFAELE BEDARIDA A dissertation submitted to the Graduate Faculty in Art History in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy, The City University of New York 2016 © 2016 RAFFAELE BEDARIDA All Rights Reserved ii This manuscript has been read and accepted for the Graduate Faculty in Art History in satisfaction of the Dissertation requirement for the degree of Doctor of Philosophy ___________________________________________________________ Date Professor Emily Braun Chair of Examining Committee ___________________________________________________________ Date Professor Rachel Kousser Executive Officer ________________________________ Professor Romy Golan ________________________________ Professor Antonella Pelizzari ________________________________ Professor Lucia Re THE CITY UNIVERSITY OF NEW YORK iii ABSTRACT EXPORT / IMPORT: THE PROMOTION OF CONTEMPORARY ITALIAN ART IN THE UNITED STATES, 1935-1969 by Raffaele Bedarida Advisor: Professor Emily Braun Export / Import examines the exportation of contemporary Italian art to the United States from 1935 to 1969 and how it refashioned Italian national identity in the process.
    [Show full text]
  • Notizie in Evidenza
    notizie in evidenza Artisti e resistenza newsletter numero 3 ottobre 2014 La newsletter di questo mese è dedicata ad un ciclo di opere d'arte che trattano il tema della Resistenza. La scelta, necessariamente molto ristretta, sia in relazione all'arco temporale di creazione delle opere (1942 – 1956), che alla scelta degli artisti, vuole essere semplicemente un omaggio ad un lavoro molto più ampio che continueremo a documentare periodicamente. In apertura la locandina della prima mostra di Roma liberata, organizzata da "l'Unità" nel mese di agosto 1944. Il 23 agosto 1944, mentre il Nord era ancora occupato, a Roma, liberata dalle truppe alleate, è allestita presso la “Galleria di Roma” la mostra "Arte contro la barbarie Artisti romani contro l'oppressione nazifascista"organizzata da "L'Unità". La rassegna contiene un'ampia sezione di opere, sculture, pitture e disegni, sul tema dell'oppressione e del massacro di partigiani Nel comitato d'onore figurano Togliatti, Gullo, Negarville, Palermo, Reale, Spano; nel comitato organizzatore Platone, Santangelo, Terenzi e Trombadori. I gruppi più consistenti di opere sono di Mafai Guttuso, Purificato. Mafai e Guttuso espongono opere ispirate alla Libertà che guida il popolo di Delacroix e alla Fucilazione del 3 di maggio di Goya. Aligi Sassu Il dipinto, esposto alla mostra veneziana del 1952, la (Milano,1912 – Pollença, 2000) Biennale del realismo, dove venne acquistato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, ripropone Martiri di Piazza Loreto una delle costanti tematiche di Sassu: la dialettica tra la resa della realtà contemporanea e l’attualizzazione del mito. 1944 Lo stesso artista ricorda: "Ho dipinto i martiri di Piazzale olio su tela Loreto nell’agosto 1944, subito dopo aver visto il cm 150 x 200 ludibrio che la canaglia repubblichina faceva dei corpi Galleria Nazionale d’Arte Moderna dei nostri fratelli.
    [Show full text]
  • Acquisti Dei Musei E Gallerie Dello Stato
    ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte Il Greco, nato a Catania nel 1913, è uno degli scultori più noti della giovane generazione ed ha al suo attivo una vasta produzione che è stata accolta da lusinghieri giudizi della critica. Marcel Gromaire, • La rivière '. Stampa, cm. 27 X 21, firmata. Donata dal Governo francese nel 1948. È un ottimo saggio di incisione di questo artista, che è tra i migliori incisori e pittori francesi conte!11- poranei. Gromaire appartiene a quelJa cerchia che gravita intor­ no all'insegnamento di Matisse. Ha avuto in Francia ampi riconoscimenti anche per l'opera svolta per il rinnova­ mento dell'arte degli arazzi. Jackson Pollok,' Sentieri ondulati'. Olio su tela, m. 0,86 X 1,14. È una caratteristica opera di questo pittore astratto, di una originalità sconcertante, che ha avuto in America im­ mediato e strepitoso successo così che le sue opere sono state accolte nei maggiori musei americani (New York, San Francisco, Vale University) ed europei (Amsterdam, Venezia). È nato nel 1912, ha studiato con un pittore tradiziona­ lista nel 1929-31, e ha perseguito in quella strada fino al 1940, anno in cui ha cambiato radicalmente: nel 1943 Peggy Guggenheim, che ha donato quest'opera alla Gal­ leria nel 1950, lo rivela al pubblico. CARLO BARBIERI : CAVALLO E PAGLIACCI Stanley Brandon Kearl, • Figura'. Bronzo. È uno dei bronzi esposti alla Galleria .. L'Obelisco Il: Sono esempi ottimi dell'attività di questo giovane opere eseguite dall'artista durante la sua permanenza in pittore che fin dalla sua prima apparizione in pubblico Italia nel 1949-51.
    [Show full text]
  • The PCI Artists
    The PCI Artists The PCI Artists: Antifascism and Communism in Italian Art, 1944-1951 By Juan José Gómez Gutiérrez The PCI Artists: Antifascism and Communism in Italian Art, 1944-1951 By Juan José Gómez Gutiérrez This book first published 2015 Cambridge Scholars Publishing Lady Stephenson Library, Newcastle upon Tyne, NE6 2PA, UK British Library Cataloguing in Publication Data A catalogue record for this book is available from the British Library Copyright © 2015 by Juan José Gómez Gutiérrez All rights for this book reserved. No part of this book may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without the prior permission of the copyright owner. ISBN (10): 1-4438-8003-5 ISBN (13): 978-1-4438-8003-9 TABLE OF CONTENTS Acknowledgements ................................................................................... vii Introduction ................................................................................................. 1 1. Historical Context 2. Italian Art and the Cultural Politics of the PCI Part One: The Cultural Politics of the PCI Chapter I .................................................................................................... 10 ‘The New Party’: Between the Defeat of Fascism, the Crisis of Liberalism and the Hegemony of the Church 1. The PCI and the Political Evolution of Italy during the Post-war Period 2. The PCI and Stalin’s Soviet Union 3. Defeat of Fascism, Crisis of Liberalism and Catholic hegemony
    [Show full text]
  • National and International Modernism in Italian Sculpture from 1935-1959
    National and International Modernism in Italian Sculpture from 1935-1959 by Antje K. Gamble A dissertation submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy (History of Art) in the University of Michigan 2015 Doctoral Committee: Professor Alexander D. Potts, Chair Associate Professor Giorgio Bertellini Professor Matthew N. Biro Sharon Hecker Associate Professor Claire A. Zimmerman Associate Professor Rebecca Zurier Copyright: Antje K. Gamble, 2015 © Acknowledgements As with any large project, this dissertation could not have been completed without the support and guidance of a large number of individuals and institutions. I am glad that I have the opportunity to acknowledge them here. There were a large number of funding sources that allowed me to study, travel, and conduct primary research that I want to thank: without them, I would not have been able to do the rich archival study that has, I think, made this dissertation an important contribution to the field. For travel funding to Italy, I thank the Horace R. Rackham Graduate School at the University of Michigan for its support with the Rackham International International Research Award and the Rackham Rackham Humanities Research Fellowship. For writing support and U.S.-based research funding, I thank the Department of History of Art at the University of Michigan, the Rackham Graduate School, the Andrew W. Mellon Foundation and the University of Michigan Museum of Art. For conference travel support, I thank the Horace R. Rackham Graduate School, the Department of History of Art, and the American Association of Italian Studies. While in Italy, I was fortunate enough to work with a great number of amazing scholars, archivists, librarians and museum staff who aided in my research efforts.
    [Show full text]
  • Bimensile Di Arte E Cultura
    arTime BIMENSILE DI ARTE E CULTURA N.5, GIUGNO – LUGLIO 2019 LEONCILLO Scultura con gocce rosse SCILTIAN Il realismo pittorico SPOERRI Il realismo scultoreo NOTIZIE SULLA NOSTRA GALLERIA E SUL MONDO DELL’ARTE CHE CI CIRCONDA arTime N.5, GIUGNO – LUGLIO 2019 SOMMARIO LEONCILLO, “Cariatide” SCILTIAN: IL REALISTA DANIEL SPOERRI, “tableau piège” PICCOLO CAPOLAVORO DI DE CHIRICO IN GALLERIA CHRISTIAN COSTA: MAPPE LUMINOSE DOVE VA L’ARTE LETTERA AL DIRETTORE APPUNTAMENTI CON LA GALLERIA : Leoncillo Leoncillo Leonardi. - Nacque a Spoleto il 18 novembre 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello. A seguito di una bocciatura scolastica, nell'estate del 1930 trascorse appartato alcuni mesi, durante i quali cominciò a modellare la creta: gli esiti incoraggianti e i primi rudimenti impartitigli dallo scultore calabrese Domenico Umberto Diano lo spinsero a iscriversi nel 1931 all'istituto d'arte di Perugia, che frequentò fino al 1935. Quell'anno raggiunse a Roma il fratello maggiore Lionello. Nel 1936 il L. entrò in contatto con la galleria La Cometa, diretta dal poeta L. De Libero - amico del fratello Lionello - e luogo di incontro degli artisti più giovani e meno compromessi con l'arte di regime: Mario Mafai e Antonietta Raphael, Corrado Cagli, Mirko e Afro Basaldella, Pericle Fazzini, Marino Mazzacurati. Il L. trasse profonda ispirazione dal contatto con quella che fu definita la scuola romana; ma per alcuni anni, dato anche il suo carattere schivo e taciturno, operò isolato nel suo studio. Nel 1937 espose a Perugia, alla VI Mostra sindacale fascista dell'Umbria due bassorilievi monocromi ispirati a Fedro: Il cervo e i cani e Il nibbio e le colombe (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna).
    [Show full text]
  • ITALIAN MODERN ART | ISSUE 3: ISSN 2640-8511 Introduction
    ITALIAN MODERN ART | ISSUE 3: ISSN 2640-8511 Introduction ITALIAN MODERN ART - ISSUE 3 | INTRODUCTION italianmodernart.org/journal/articles/introduction-3 Raffaele Bedarida | Silvia Bignami | Davide Colombo Methodologies of Exchange: MoMA’s “Twentieth-Century Italian Art” (1949), Issue 3, January 2020 https://www.italianmodernart.org/journal/issues/methodologies-of- exchange-momas-twentieth-century-italian-art-1949/ ABSTRACT A brief overview of the third issue of Italian Modern Art dedicated to the MoMA 1949 exhibition Twentieth-Century Italian Art, including a literature review, methodological framework, and acknowledgments. If the study of artistic exchange across national boundaries has grown exponentially over the past decade as art historians have interrogated historical patterns, cultural dynamics, and the historical consequences of globalization, within such study the exchange between Italy and the United States in the twentieth-century has emerged as an exemplary case.1 A major reason for this is the history of significant migration from the former to the latter, contributing to the establishment of transatlantic networks and avenues for cultural exchange. Waves of migration due to economic necessity in the late nineteenth and early twentieth centuries gave way to the smaller in size but culturally impactful arrival in the U.S. of exiled Jews and political dissidents who left Fascist Italy during Benito Mussolini’s regime. In reverse, the presence in Italy of Americans – often participants in the Grand Tour or, in the 1950s, the so-called “Roman Holiday” phenomenon – helped to making Italian art, past and present, an important component in the formation of American artists and intellectuals.2 This history of exchange between Italy and the U.S.
    [Show full text]
  • Università Degli Studi Di Salerno Dipartimento Di Scienze Del
    Università degli studi di Salerno Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale Dottorato di Ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica, storico- artistica e dei sistemi territoriali XI Ciclo Tesi di dottorato Il dibattito critico sulla scultura contemporanea in Italia (1960 – 2010) Coordinatore Prof.ssa Angela Pontrandolfo Tutor Prof.ssa Stefania Zuliani Dottorando Diego Esposito anno accademico 2012-2013 INTRODUZIONE 5 CAPITOLO 1 11 LA SCULTURA IN ITALIA NEL NOVECENTO: UNA RICOGNIZIONE STORICA 11 1.1 IL RINNOVAMENTO DELLA SCULTURA IN ITALIA ALL’INIZIO DEL NOVECENTO: BOCCIONI E WILDT 11 1.2 LA PRODUZIONE SCULTOREA NEGLI ANNI TRA LE DUE GUERRE 18 1.3 IL DIBATTITO FRA REALISMO E ASTRAZIONE: 1945-1948 27 1.4 LA PLASTICA INFORMALE 32 1.5 LA SCULTURA/L’OGGETTO: PROSPETTIVE E RICERCHE NEGLI ANNI DELLA NEO-AVANGUARDIA 35 1.6 ESPERIENZE POSTMODERNE 38 1.7 GLI SVILUPPI DELLA SCULTURA DI FINE MILLENNIO 43 1.8 UNO SGUARDO SULLA SITUAZIONE A NAPOLI: LE ESPERIENZE DI RENATO BARISANI E DI AUGUSTO PEREZ 46 CAPITOLO 2 55 UN DIBATTITO PLURALE: LE POSIZIONI DELLA CRITICA, LE VOCI DEGLI ARTISTI 55 2.1 SCULTURA CONTEMPORANEA IN MOSTRA: SPECIFICITÀ DELLA SCENA ESPOSITIVA ITALIANA 55 2.2 TRE PROSPETTIVE CRITICHE: MARIO DE MICHELI, LUCIANO CARAMEL, MARCO MENEGUZZO 90 2.3 I “QUADERNI DI SCULTURA CONTEMPORANEA” 128 2.4 GLI SCRITTI CRITICI DEGLI ARTISTI: L’ESEMPIO DI PIETRO CONSAGRA 140 CAPITOLO 3 155 2 GLI SPAZI DELLA SCULTURA IN ITALIA: MUSEI, GIARDINI, PARCHI 155 3.1 LA SITUAZIONE A MATERA: LE MOSTRE DEI SASSI COME IPOTESI DI RECUPERO URBANO
    [Show full text]
  • Arte Contro La Barbarie a Roma Nel 1944
    Chiara Perin «La vera mostra del fascismo». Arte contro la barbarie a Roma nel 1944 Abstract Il 23 agosto 1944 inaugurò presso la Galleria di Roma Arte contro la barbarie. Artisti romani contro l’oppressione nazifascista. Nella capitale appena liberata, la mostra si impose come l’evento culturale di spicco: la prova dell’impegno civile, più ancora che estetico, dei suoi partecipanti. Promossa dal quotidiano L’Unità, essa riuniva oltre cento lavori – disegni, dipinti e sculture – realizzati durante i nove mesi dell’occupazione e raffiguranti i crimini perpetrati dalle milizie nazifasciste. Documento e denuncia: le finalità di Arte contro la barbarie erano in sintonia con le parole pronunciate dal segretario Palmiro Togliatti di ritorno a Roma dopo un esilio ventennale. Partendo dalle cronache sui periodici coevi e dal materiale conservato presso archivi pubblici e privati, l’articolo mira a ricostruire le opere effettivamente presenti. Della mostra, inoltre, si considerano le ricadute immediate quanto l’eredità nel decennio a venire. Arte contro la barbarie. Artisti romani contro l’oppressione nazifascista opened the 23th August 1944 at Roma’s Gallery. It was the major cultural event in the just liberated Capital. Organized by the newspaper L’Unità, the exhibition reunited almost one hundred works between drawings, paintings and sculptures: illustrating nazifascist crimes, they had been realized during the nine months of occupation. In accord with the thesis expressed by the secretary Palmiro Togliatti in his first roman conference after an exile lasted twenty-years, the purpose of Arte contro la barbarie was to prove and to condemn those crimes. Considering reports of that time and documents preserved in public and private archives, the paper aims to reconstruct what artworks have been really exhibited.
    [Show full text]
  • Italian Communist Party, 1947-1951
    TEMES Cercles. Revista d’Història Cultural 15/2012: 111-135 ISSN: 1139-0158 THE POLITICS OF ABSTRACT ART: FORMA 1 AND THE ITALIAN COMMUNIST PARTY, 1947-1951 Juan José Gómez Gutiérrez Universidad de Sevilla RESUM. Este artículo examina el papel del grupo de artistas abstractos Forma 1 en relación con la política cultural del Partido Comunista Italiano durante la posguerra, como ejemplo de los intentos de superar la dicotomía establecida en Italia entre arte abstracto y realismo socialista y producir una alternativa a la confrontación entre ambos discursos estéticos. Mientras los artistas realistas socialistas subrayaban la necesidad de expresar contenidos políticos explícitos con un estilo que asegurase su máxima legibilidad para una audiencia de masas, los artistas de Forma 1 argumentaban que la abstracción significaba una crítica de la representación pictórica que podía contribuir a la crítica de la ideología burguesa, armonizando de este modo el marxismo con los desarrollos artísticos más avanzados. El PCI, por su parte, basaba su política artística en amplias alianzas de artistas e intelectuales antifascistas, que cada vez eran más difíciles de mantener en el clima de creciente confrontación política y cultural que siguió a la II Guerra Mundial. PARAULES CLAU. Historia del arte, política, Italia, siglo XX, Forma 1, Abstracción, realismo, estudios culturales, Partido Comunista Italiano, comunismo. ABSTRACT. This paper discusses the role of the Forma 1 group of abstract artists within the cultural politics of the Italian Communist Party during the Post-war period, as an example of the attempts carried out in Italy to overcome the established dichotomy between abstract and socialist realist art, and produce an alternative to conflicting post-war aesthetic discourses.
    [Show full text]
  • Neocubism and Italian Painting Circa 1949: an Avant-Garde That Maybe Wasn’T
    ITALIAN MODERN ART | ISSUE 3: ISSN 2640-8511 Neocubism and Italian Painting Circa 1949: An Avant-Garde That Maybe Wasn’t NEOCUBISM AND ITALIAN PAINTING CIRCA 1949: AN AVANT-GARDE THAT MAYBE WASN’T 0 italianmodernart.org/journal/articles/neocubism-and-italian-painting-circa-1949-an- Adrian R. Duran Methodologies of Exchange: MoMA’s “Twentieth- Century Italian Art” (1949), Issue 3, January 2020 ABSTRACT This essay considers the category and style of “Neocubism” within the Italian avant- garde of the 1930s and 40s. A term applied to artists such as the Corrente group and Il Fronte Nuovo delle Arti, “Neocubism” became loaded with political and aesthetic connotations in the last years of Fascism and the first of the postwar period. These young Italian artists were deeply influenced by the work of the Cubists, but especially that of Pablo Picasso. His 1937 Guernica became an ideological touchstone for a new generation that had endured Fascism and joined in the partisan fight against Nazi occupation. This essay seeks to disentangle this knotted legacy of Cubism and point to the rapidly changing stakes of the surrounding discourse, as Italy transitioned from Fascist state to postwar Republic to Cold War frontier. Adding nuance and diversity to a term so often applied monolithically will allow for a truer sense of Italian Neocubism when and if it was manifested throughout this period. To be found amidst a panorama of earlier, often better-known examples of Italian modernism on display at the Museum of Modern Art’s 1949 exhibition Twentieth-Century Italian Art was a new generation of painters and sculptors, thrust into the spotlight of a discourse within which they had not yet found their place.
    [Show full text]