Al Locarnes 2 EDITORIALE
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
t N° 33, estate 2012 i c i n o Al Locarnes 2 EDITORIALE Terra di contrasti Acqua e pietra, calore (insubrico) e gelo consente di guardare indietro e oggi so (alpino), natura e cemento: il Locarnese che sono proprio loro che hanno sve- è una terra di contrasti e i contrasti, si sa, gliato in me la voglia e il convincimento non sono solo il condimento principale di impegnarmi per la natura. Ho avuto la della diversità ma anche la sua princi- fortuna d’aver incontrato chi ha saputo pale minaccia. mostrarmi la bellezza delle Bolle di Ma- Tutto dipende dalla convivenza degli op- gadino, e farmi capire al contempo posti, nel caso migliore dal loro equili- quant’essa fosse minacciata. Il resto è brio, nel peggiore dalla prevalenza del- venuto da sé. l’uno sull’altro. La natura non è poi In questa rivista gettiamo l’attenzione tanto differente in questo gioco d’equi- sugli alti e i bassi del Locarnese, dal libri dalla società, e la diversità biologica Basodino alle Bolle e con rapido assomiglia in quanto a fragilità e preca- sguardo su quanto v’è frammezzo, con Luca Vetterli, segretario di Pro Natura Ticino. rietà degli equilibri a quella che ritro- la speranza di svegliare un po’ d’ammi- viamo nella cultura, nelle famiglie e non razione e d’amore per una natura che ci da ultimo nel nostro animo. da tanto e alla quale dovremmo rendere Come Locarnese di nascita ho vissuto di più. questi contrasti fin dove la memoria mi Luca Vetterli Impressum Bollettino trimestrale della Sezione Ticino di Pro Natura. Viene allegato alla Rivista nazionale di Pro Natura. Editrice: Pro Natura Ticino Segreteria: Viale Stazione 10, c.p. 2317, 6500 Bellinzona Tel.: 091 835 57 67 Fax: 091 835 57 66 E-mail: [email protected] CCP: 65-787107-0 Internet: www.pronatura-ti.ch Commissione redazionale: Christian Bernasconi, Fiorenzo Dadò, Marzia Mattei-Roesli, Andrea Persico, Sara Rossi, Luca Vetterli, Serena Wie- derkehr-Britos Redattrice responsabile: Serena Wiederkehr-Britos Produzione e stampa: Schlaefli & Maurer AG, Interlaken Tiratura: 3500 Indice Foto di copertina: Someo e le zone alluvionali del fon- Tra acque e valli 3 dovalle (foto: Andrea Persico) Al Locarnes e la so diversità 8 Disegni: Attivi nel Locarnese 10 Flavio Del Fante Il giro del mondo in ottanta passi 12 Attività giovanili 15 CONOSCERE 3 Tra acque e valli La Regione del Locarnese è vasta e diversificata. I suoi ambienti si estendono tra il punto più basso della Svizzera a 193 m/sm in riva al Lago Maggiore e uno dei più alti del Ticino a 3200 metri sul ghiacciaio del Basodino. Tra questi due opposti troviamo il piano con gli insedia- menti e l’agricoltura, le splendide Bolle di Magadino con la foce del fiume Ticino appena rinaturata, il comparto alluvionale della Maggia con i suoi paesaggi d’importanza nazionale, l’agricoltura tradizionale ancora presente nelle valli laterali con i nuclei storici, spesso splendi- damente conservati. La sua grande varietà di ambienti e di microclimi, dà vita a una straordinaria diversità di specie animali e vegetali che spaziano da quelle tipicamente alpine, capaci di vivere tra le rocce im- pervie e in climi estremi, a quelle planiziali legate all’agricoltura tradi- Tre scorci della valle Bavona dove cultura e na- zionale e alle zone umide, fino a quelle più mediterranee che se ne tura sono intimamente legate (foto: Andrea Per- stanno beate in prossimità del lago, tanto amato e apprezzato anche sico). dai numerosi turisti. Greti variabili cità. Asciutti tappeti grigio-verdi di mu- Con i suoi splendidi corsi d’acqua cri- schio – Rhacomitrium canescens – rico- stallini che scendono dalle impervie prono a chiazze i suoli nudi attorniati da pareti rocciose per poi bagnare il fon- ciuffi giallastri di festuca. Gli arbusti dovalle e alimentare le famose e fre- presenti come l’olivello spinoso o il cre- quentate spiagge di Avegno e Ponte spino comune crescono a fatica e in Brolla, la Vallemaggia è uno dei luoghi modo contorto tanto da sembrare dei più apprezzati del Cantone dal profilo piccoli bonsai. turistico, così come uno dei più ricchi a Un po’ meno esposti all’impeto del livello naturalistico. La diversità delle fiume vi sono i boschi golenali umidi, specie presenti è direttamente legata alla dominati da salici e ontani, alberi che particolarità degli ambienti valmaggesi. necessitano di una certa umidità e che Qui le acque della Maggia, uno dei crescono rapidamente. Più oltre, al ri- fiumi più selvaggi della Svizzera, rimo- paro dalle piene più frequenti, ma ali- dellano costantemente il fondovalle: le mentate dalle acque di falda troviamo piene erodono e distruggono habitat na- foreste più mature, con frassini, aceri, ti- turali, ma al contempo ne creano di gli, e infine, non più esposte nemmeno nuovi altrove, garantendo una enorme alle piene estreme, con le farnie. dinamica e una varietà nello spazio e nel tempo. Vi sono per esempio i greti Acque fondamentali ciottolosi e sabbiosi dove l’unica vege- Sono loro, i fiumi freddi e tanto amati tazione che riesce a svilupparsi è quella per i bagni estivi, i fautori di tanta di- pioniera: piante che colonizzano in fretta versità. Per poter modellare così il pae- e con tenacia luoghi poco ospitali, come saggio devono però avere la giusta mi- per esempio l’epilobio, il romice e i pic- sura e potenza. Se da una parte le piene coli arbusti di salice ripaiolo. Negli estreme come quelle del 1978, del 1983 stessi posti vivono anche animali: pic- e del 1987 restano possibili ancor oggi coli predatori come ragni e coleotteri malgrado l’intenso sfruttamento idroe- che a loro volta finiscono nel becco di lettrico, quelle ricorrenti con ritmo più altri predatori, come il corriere piccolo frequente, ad esempio annuale o decen- e le ballerine gialle. Le pozze d’acqua nale sono abbattute dalle prese d’acqua che si formano temporaneamente sono eccessive e non possono quindi più ri- invece una manna per libellule, rane modellare il fondovalle. La dinamica rosse e rospi. delle golene è dunque ridotta rispetto a Sui terrazzi alluvionali dai suoli dre- quanto madre natura farebbe se glielo si nanti e aridi, vivono gli amanti della sic- permettesse. Ma ancor più incisiva è la 4 CONOSCERE Le Bolle di Magadino (foto: Andrea Persico). Le Bolle di Magadino (foto: Andrea mancanza d’acqua dovuta ai deflussi mi- plasmato un paesaggio estremamente nimi insufficienti. Durante lo sciogli- ricco e diversificato sia per quanto con- mento della neve a tarda primavera nella cerne i valori naturalistici che quelli sto- Maggia dovrebbero scorrere oltre 20 rico-culturali. L’attività decennale di va- mila litri d’acqua al secondo. Un de- lorizzazione del territorio promossa da cimo soltanto o meno di queste acque enti attivi in Vallemaggia (cf. elenco viene oggi concessa al fiume. Circa 19 p. 11), ha permesso di mantenere ancora ventesimi delle acque tecnicamente cap- diverse testimonianze della vita rurale tabili con gli impianti idroelettrici co- di un tempo. Un esempio grandioso è struiti negli anni ’50 a ’70 scompaiono fornito dai villaggi della Valle Bavona. I in gallerie oscure e azionano le turbine dodici nuclei con gruppi compatti di case aggirando la valle e finendo diretta- e stalle, costruiti secondo schemi dettati mente nel Verbano a Brissago. da un ambiente impervio e avaro di ri- sorse, sono attorniati da piccoli prati, Valli umane callaie e muretti in sasso ricavati spesso Accanto alle zone alluvionali vi sono le tra enormi macigni caduti dalle pareti zone agricole tradizionali e i nuclei abitati rocciose che sovrastano l’intera valle. tra cui molti conservati in modo impec- Un ambiente ricco e diversificato come cabile. Questi paesaggi trasudano il lungo l’ha creato l’agricoltura tradizionale, è e accurato lavoro di donne e uomini che una manna per un turismo sempre più da centinaia di anni modellano il proprio assetato di natura e distensione. Preser- territorio arricchendolo anche a livello vare e valorizzare le caratteristiche na- naturalistico. Un muro a secco ospita fino turali e quelle storico-culturali presenti, a 40 specie diverse in due metri quadrati trovando il modo per renderle fruibili e nei prati falciati tardivamente vengono alla popolazione e ai visitatori della Val- a cacciare i pipistrelli (Myotis blythii) della lemaggia, sembra essere il modo mi- colonia della Collegiata di S. Antonio i gliore per affrontare le sfide del futuro. quali non trovano più cavallette, il loro E i 700 km di sentieri che formano la pasto preferito, vicino a casa. fitta rete pedestre che percorre la valle Oggi confrontata a grosse difficoltà, vanno proprio in questa direzione. l’agricoltura estensiva tradizionale ha CONOSCERE 5 Principali successi di Pro Natura Ticino) e Argante Righetti, Isole di Brissago Pro Natura nel Locarnese allora Direttore del Dipartimento Le Isole di Brissago furono comperate delle costruzioni (il Dipartimento del- dal Cantone, dai Comuni di Brissago, l’ambiente non esisteva ancora). Ma Ronco e Ascona, come pure da Pro Bolle di Magadino ciò non bastò. Nel 1987 Pro Natura Natura e Heimatschutz nel 1949. L’in- La revoca di un primo decreto di pro- dovette ricorrere contro il Piano re- tento era di sottrarle alla specula- tezione delle Bolle nel 1935 diede golatore di Locarno che istituiva una zione privata. Il contributo iniziale di avvio a tre decenni di degrado e di pe- zona industriale alla foce del Ticino e Pro Natura (50 mila franchi) permise ricoli. Alla fine degli anni Sessanta, nel 2003 dovette pure impugnare una di sbloccare la situazione. Seguirono Giacomo Bianchi, primo presidente decisione del Consiglio di Stato che altri contributi di oltre 250 mila fran- di Pro Natura, tentò di acquisire vasti autorizzava il dragaggio della foce.