Tutta L'arte Da Vedere in Settembre Ottobre
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Vedere IN IL GIORNALE DELL’arTE EME NELLA REILPUBBIALICA RDI SANO MMARINOAGNA N. 1 SETTEMBRE/OTTOBRE 2013 UMBERTO ALLEMANDI & C. ETTEMBRE 2013 S RTE» N. 334 RTE» A ORNALE DELL’ I La Collezione Maramotti di Reggio Emilia. Fotografia Cesare Di Liborio SUPPLEMENTO A «IL G TUTTA L’aRTE DA VEDERE IN SETTEMBRE OTTOBRE TAPPETO ROSSO 2 VEDERE IN Pupi Avati: «Li ricordo EMILIA ROMAGNA IL GIORNALE DELL’arTE E NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO Società editrice è una testata edita ancora quei territori Umberto Allemandi & C. spa, dalla Società editrice via Mancini 8, 10131 Torino, Umberto Allemandi & C. tel. 011.8199111 nell’ambito della linea di periodici fax 011.8193090 «Vedere a...» dell’Emilia Romagna [email protected] Direttore responsabile Umberto Allemandi Curatori Stefano Luppi Sandro Parmiggiani Vicedirettore Franco Fanelli prima del grosso Caporedattore Barbara Antonetto Coordinamento redazionale Lina Ocarino Impaginazione Elisa Bussi Referente commerciale in Emilia Romagna Valeria Riselli Pubblicità Cinzia Fattori 335 6390119 cambiamento» 011.8199118 [email protected] [email protected] Stampa Centro Stampa Quotidiani S.p.A. Il celebre regista racconta gli anni Erbusco (Bs) della sua gioventù vissuta tutta Sommario a contatto col mondo dell’arte: BOLOGNA 24 Centro Studi & Archivio Antonio 3 Arturo Martini Ligabue il nonno era antiquario 3 Mostre in città 25 «Mercanteinfiera», 3 Galleria d’Arte Maggiore 32ima edizione e il padre un grande 4 «Grande magia» e Borgonzoni 25 De Pisis alla Magnani Rocca al Mambo 26 Gli itinerari d’arte di Antea 5 Cubo di Unipol 26 Galleria Centro Steccata appassionato di pittura 6 Musei civici di Imola RAVENNA 7 Ricardo Franco Levi, Artelibro 27 Arturo Martini al MIC di Faenza dell’Ottocento italiano MODENA 27 La stagione del MAR 8 Fondazione Fotografia 28 Valerio Adami | «Open Museums» 9 Festival Filosofia, XI edizione 29 Ravennantica | Museo Dantesco | 9 Galleria civica di Modena Premio Faenza 10 I Musei di Palazzo dei Pio e Paladino PIACENZA ino a oggi i film di Pupi Avati (Bologna, 1938) sono cambiamento che hanno subito: qui del resto ho imparato 10 Castelli di Modena nella rete 30 I Musei piacentini 11 Castello delle Rocche a Finale Emilia stati oltre venti e molte decine le sceneggiature a guardare le luci, le ombre e la mia gente, tutto immerso 31 Palazzo Farnese 12 Museo della Bilancia a Campogalliano 32 Galleria Ricci Oddi firmate. Avati ha anche ottenuto onorificenze: è negli sconfinamenti infiniti delle nostre colline. Il REGGIO EMILIA 32 Museo Civico di Storia Naturale F Collezione Maramotti dal 1995 Commendatore dell’Ordine al merito della paesaggio qui oggi è invece distrutto. La nostra regione 13 FERRARA E FORLÌ-CESENA 14 Raccolta d’arte del gruppo CCPL Repubblica Italiana e nel 2005 ha ottenuto la Medaglia ha due anime: quella pianeggiante da Bologna a Piacenza 33 Zurbarán a Palazzo dei Diamanti 14 Mostra di Umberto Mariani 33 Opere del ’600 dalle chiese d’Oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte. L’ultimo è un territorio che ha facilitato l’ipercostruzione e oggi 14 Escher a Palazzo Magnani di Ferrara libro scritto è di quest’anno: «La grande invenzione. lungo la via Emilia è quasi una città unica. L’altro lato, 15 Zamboni | RezArte 34 La Fondazione Tito Balestra 16 Bonioni Arte | Galleria VV8 35 L’Archivio Alberto Sughi Un’autobiografia», edito da Rizzoli. verso il Ferrarese e il Po, è la parte migliore della regione. 16 Del Bue a Palazzo Casotti RIMINI Avati, lei ha realizzato oltre 20 film, ma lasciando da Ferrara è forse nella regione la città più incontaminata, PARMA 36 Ligabue a «Villa Franceschi» parte il cinema qual è il suo rapporto con l’arte? in quella zona la presenza della palude ha fatto sì che 18 Parma celebra Bodoni 36 La Città per la cultura 18 Corrado Mingardi e la passione 38 Antonio Saliola «Un rapporto molto stretto per motivi legati alla mia ci siano meno industrie e un paesaggio magico rimasto per i libri SAN MARINO famiglia paterna. Mio nonno svolse la professione di uguale da centinaia di anni: l’ho tra l’altro usato nel 22 Franco Maria Ricci collezionista 39 La Galleria d’Arte Moderna di Bodoni antiquario e per me fin da piccolissimo era usuale avere film “Le strelle nel fosso” del 1979. Amo molto la natura e Contemporanea a che fare con oggetti antichi. Mio padre Angelo, detto che unisco alla cultura contadina che mi ha segnato da IL GIORNALE NON RISPONDE DELL’auTENTICITÀ DELLE ATTRIBUZIONI DELLE OPERE RIPRODOTTE, IN PARTICOLARE DEL CONTENUTO DELLE INSERZIONI PUBBLICITARIE. LE OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLI “Lino”, invece, benché morto giovane, era un appassionato bambino visto che all’epoca vivemmo in campagna per FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIORNALE IMPEGNANO ESCLUSIVAMENTE I RISPETTIVI AUTORI. SI CONSIGLIA DI VERIFICARE TELEFONICAMENTE GLI ORARI DELLE MANIFESTAZIONI. collezionista di pittura dell’Ottocento italiano. Nel motivi bellici. Trovo una grande seduttività nei nostri secondo dopoguerra Lino Avati frequentava inoltre i Appennini e nelle zone boschive: situazioni usate in tanti www.allemandi.com principali pittori viventi e casa nostra in via Saragozza a mie film, come “Una gita scolastica” del 1983». Bologna era una galleria d’arte con via vai di artisti: alle Quali sono secondo lei i maggiori problemi del pareti erano appesi i nostri Boldini, Morelli, De Nittis, mondo culturale? Signorini. Spesso passavano appassionati a vedere i quadri «La cultura oggi in Italia è assente quasi totalmente e Il Mibac adotta e venivano anche grandi personaggi della musica come quando al governo si spartiscono le poltrone nessuno Arturo Benedetti Michelangeli e Francesco Molinari vuole quella dei Beni culturali. E così arriva spesso una il «Pantheon» di Ferrara Pradelli, un noto collezionista come sapete. La passione persona incompetente e priva della giusta vocazione Pupi Avati più per la pittura era condivisa in famiglia e nella cerchia dei mentre il Mibac dovrebbe essere uno dei dicasteri più sopra ricorda la nostri amici, io stesso bambino ho conosciuto Giorgio importanti perché noi dovremmo fondare su natura e devastazione del Morandi». arte il nostro futuro. Non sto dicendo, in questo momento territorio emilia- Che impressione ne ebbe? difficile economicamente, di finanziare nuove opere no e, al contra- «Avevo circa dodici anni, era poco dopo la guerra e d’arte, sarebbe sufficiente occuparsi delle risorse culturali rio, la maggior lui viveva in via Fondazza con due sorelle: fui molto che gli avi ci hanno affidato». «tenuta» di quel- impressionato dalla statura fisica di Morandi e lui era Ha una ricetta da consigliare? lo romagnolo, in davvero di poche parole anche perché non aveva molta «Penso a quanto fanno in Vaticano: quel modello andrebbe particolare dell’a- dimestichezza con i bambini. Con mio padre Morandi replicato in Italia per promuovere i nostri musei». rea ferrarese e aveva un ottimo rapporto, così come Lino lo ebbe con Lei ha conosciuto personaggi importanti anche per del delta del Po. Filippo de Pisis che venne a caso nostra e ci fece, a me e ai l’Emilia Romagna, come Pasolini e Fellini, ci fa un Certo non sono L’altare maggiore della Chiesa di San Paolo miei fratelli, tre ritratti poi andati purtroppo perduti in un breve ritratto? mancate nel cor- di Ferrara trasloco». «Con Pier Paolo scrissi il suo ultimo film, “Salò o le 120 so dei decenni devastazioni e decisioni scellerate portate Lei oggi ha una collezione d’arte? giornate di Sodoma” del 1975 e per un lungo periodo avanti nonostante la Regione Emilia Romagna sia dotata «No purtroppo, non ho più neppure le opere di mio insieme a Franco Citti di cui era molto amico frequentai di un «Servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e padre. Deve sapere che dopo la sua morte noi figli non la sua casa di via Eufrate. Non ero suo stretto amico, ma uso sostenibile del territorio» istituito a partire dalla avevamo attitudine agli studi e facemmo molte bizzarrie, Pasolini era una persona molto dolce ed era facile scrivere nota Legge Galasso (n. 431/1985). Ma, forse complice costringendo nostra madre mano a mano a vendere le film con lui regista. Certo quel film era la prima parte del anche il terreno paludoso, il Ferrarese pare più integro. opere. Ricordo che quando c’era da pagare qualche debito ciclo della morte e toccò argomenti terribili. Con Fellini Nel capoluogo le istituzioni hanno naturalmente un lei incartava un Domenico Morelli, usciva e tornava con invece era diverso, eravamo amici e mi ha svelato tanti occhio di riguardo per la ricostruzione postsismica dopo 10-12mila lire di qualche gallerista. Abbiamo dissipato nel segreti nelle lunghe passeggiate che facevamo sul lungo il terremoto del 2012. Da pochi mesi è stata riaperto a tempo la sua collezione molto ragionata, messa insieme Tevere quando a Roma io abitavo in via Del Babuino e lui Palazzo Schifanoia il Salone dei Mesi dopo un attento con un certo intuito e visitando vecchie case e sagrestie. nella vicina via Margutta. Del resto io iniziai a fare cinema restauro mentre nei prossimi due anni nel monumento Lino Avati trascorreva notti in bianco a pulire e osservare i dopo avere visto «8 e mezzo”». dovrebbe essere approntato un nuovo percorso museale. suoi quadri. Pensandoci bene...». Lei ha girato film importanti, «La casa dalle finestre Inoltre, sempre a Ferrara, il ministro del Mibac, Massimo Dica. che ridono» e «Regalo di Natale» tra i molti altri, Bray, certo anche grazie «all’attenzione» del ministro «Riflettevo e penso che oggi, anche se visito pochissime mentre per il futuro che prevede? per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, mostre o musei, ho una cultura visiva, utilizzata nei miei «Sto girando “Un ragazzo d’oro” con Sharon Stone ferrarese, ha deciso di «adottare» la Chiesa di San Paolo.