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												  Elenco Delle Organizzazioni Di Volontariato Iscritte Nel Registro Generale RegionaleRepubblica Italiana Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Dipartimento Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali ELENCO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ISCRITTE NEL REGISTRO GENERALE REGIONALE AGGIORNATO AL 20/12/2010 Articolazione delle Sezioni: A) Solidarietà Sociale: B) Socio-sanitaria; C) Socio-culturale ed educativa; D) Ambientale; E) Promozione dei diritti civili e della persona Servizio 3° - "Terzo Settore,Volontariato e Servizio Civile" U.O. n.1 – “Terzo settore – Albo Volontariato” Dirigente del Servizio: Dott.ssa Silvana La Rosa GG ELENCO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ISCRITTE NEL REGISTRO GENERALE REGIONALE O . O R V R DENOMINAZIONE INDIRIZZO RECAPITI TELEFONICI NOMINATIVO DEL LEGALE SEZ SEZ SEZ SEZ SEZ NUMERO DATA T E O S COMUNE CAP I M R A B C D E DECRETO DECRETO DELL'ORGANIZZAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE E-MAIL RAPPRESENTANTE G U P E N R A.D.A.S. ASSOCIAZIONE DONATORI AG AGRIGENTO 92100 VIA PLATONE N. 5/E tel 092/2586588 DI FRANCESCO FILIPPO B 1547 09/10/1996 125 AUTONOMA SANGUE AG AGRIGENTO 92100 A.V.I.S. SEZIONE COMUNALE PIAZZA PRIMAVERA N. 15 cell. 3208638897 CUMBO GASPARE B 1094 27/06/2000 432 AG AGRIGENTO 92100 A.V.I.S. SEZIONE PROVINCIALE PIAZZA PRIMAVERA, N. 15 MAGRO GIUSEPPE C 832 29/05/2000 428 AS. VOLONT. PROMOZIONE DETENUTI AG AGRIGENTO 92100 VIA DANTE N. 5 RIOLO CALOGERO A 2399 15/09/2003 660 E FAMIGLIE AS.VO.PRO.DE.FA. AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE A SERVIZIO DI OGNI POVERTA' VIA GIOENI N. 194 PELLITTERI GRAZIA ROSA A 931 08/04/2004 714 AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE ALZHEIMER AGRIGENTO VIA DANTE, 63 cell.3207604639 ANGELA PARISI A B 3671 27/11/2007 989 AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE ANOLF PIAZZA PIRANDELLO, 18 DONATO NOTONICA A C E 3525 24/10/2008 1069 AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE ANTEAS PIAZZA PIRANDELLO, 18 tel.
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												  MagisterarbeitView metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by OTHES Magisterarbeit Titel der Magisterarbeit La Cosa Nostra – Struktur, Funktionen und mediale Berichterstattung im Zuge des Maxiprozesses von Palermo (10.2.1986 – 17.12.1987) Verfasser Fabio Arienti BA angestrebter akademischer Grad Magister der Philosophie (Mag. phil.) Wien, 2009 Studienkennzahl lt. Studienblatt: A 236 349 Studienrichtung lt. Studienblatt: Italienisch Betreuer: Ao. Univ.-Prof. Dr. Robert Tanzmeister Inhaltsverzeichnis: Inhaltsverzeichnis S.1 1. Fragestellung S.3 2. Methode S.6 3. Aktueller Forschungsstand S.9 4. Entstehungs- und Entwicklungsgeschichte S.12 4.1. Etymologie S.13 4.2. Glossar S.13 4.3. Entwicklung seit dem 19. Jahrhundert S.16 4.3.1. Die Einigung Italiens S.17 4.3.2. Implementierung einer lokalen Verwaltung S.19 4.3.3. Der Erste Weltkrieg S.22 4.3.4. Faschismus S.22 4.3.5. Die Nachkriegsjahre S.23 4.3.6. Wirtschaftlicher Aufschwung S.26 4.3.7. Der Drogenhandel S.27 4.3.8. Änderungen in der öffentlichen Wahrnehmung S.29 4.3.9. Wiederbelebung und zweite Phase des Drogenhandels S.31 4.3.10. Die Machtergreifung der Mafia aus Corleone S.33 4.3.11. Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino und der Antimafia Pool S.34 4.3.12. Revolutionierung der politischen Landschaft Italiens S.36 5. Struktur und soziale Funktionen S.38 5.1. Ihre Struktur nach Giovanni Falcone S.38 5.2. Ihre Funktionen nach Raimondo Catanzaro S.46 5.2.1. Die Mafia als Vermittler zwischen unterschiedlichen sozialen Gruppen S.48 1 5.2.2.
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												  LUCIANO VIOLANTE INDICE Pag<pre> Pag. 1219 AUDIZIONE DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA GASPARE MUTOLO PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Audizione del collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo: Violante Luciano, Presidente .................... 1221, 1222 1223, 1224, 1225, 1226, 1227, 1228, 1229, 1230 1232, 1233, 1234, 1235, 1236, 1237, 1238, 1239 1240, 1241, 1242, 1243, 1244, 1245, 1246, 1247 1248, 1249, 1250, 1251, 1252, 1253, 1254, 1255 1256, 1257, 1258, 1259, 1260, 1261, 1262, 1263 1264, 1265, 1266, 1267, 1268, 1269, 1270, 1271 1272, 1273, 1274, 1275, 1276, 1277, 1278, 1279 1280, 1281, 1282, 1283, 1284, 1285, 1286, 1287 1288, 1289, 1290, 1291, 1292, 1293, 1294, 1295 1296, 1297, 1298, 1299, 1300, 1301, 1302, 1303 1304, 1305, 1306, 1307, 1308, 1309, 1310, 1311 1312, 1313, 1314, 1315, 1316, 1317, 1318, 1319 1320, 1321, 1322, 1323, 1324, 1325, 1326 Acciaro Giovanni Carlo ................................ 1316 Bargone Antonio ................................. 1316, 1325 Biondi Alfredo .......... 1250, 1292, 1297, 1303, 1311, 1315 1325 Borghezio Mario ................................. 1315, 1316 Pag. 1220 Boso Erminio Enzo ..................................... 1315 Brutti Massimo .................................. 1315, 1316 Buttitta Antonino ..................................... 1317 Folena Pietro ................................... 1316, 1317 Galasso Alfredo ....................................... 1316 Imposimato Ferdinando ................................. 1325 Matteoli Altero ......... 1226, 1242, 1303, 1314, 1315, 1326 Mutolo Gaspare .........
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												  Marcelle Padovani Marcelle PadovaniEDIZIONI DELLA BATTAGLIA Gioacchino Nania San Giuseppe e la mafia Nascita e sviluppo del fenomeno nell’area dello Jato Introduzione di Marcelle Padovani 1 Attraverso documenti, in massima parte inediti, questo lavoro ricostruisce, in maniera sistemati ca, nascita e sviluppo del fenomento mafioso nell'area dello Jato a partire dall'abolizione dei diritti feudali, nel 1812, sino ai tempi moderni con particolare riferimento a San Giuseppe Jato e San Cipirello. Due comuni, in unica realtà urbana, ubicati a lle spalle di Palermo in posizione baricentrica rispetto al circolo formato da Monreale, Piana degli Albanesi, Corleone, Alcamo, Partinico, Montelepre. Comuni noti per i Brusca, Di Maggio, Siino, Salamone e per la base operativa insediatavi, negli ultimi d ecenni, da Salvatore Riina. Comuni che, con motivazioni diverse, si rilevano nelle biografie non solo di Calvi, Insalaco, Salvo, Sindona ma anche di Marco Minghetti, Benito Mussolini, V.E. Orlando o dei parlamentari Rocco Balsano, Alfredo Cucco, Lanza di Trabia, Giovanni Lo Monte, Francesco Termini, Nicolò Zito. Sono i comuni di Portella della Ginestra e dell' "ideologo" della banda Giuliano, Pasquale Sciortino. Comuni di luminari, professori, professionisti e di straordinari arricchimenti attraverso mediat ori, assicuratori, industrie conserviere e portuali, mulini e pastifici . Nel 1927 l'on. Rocco Balsano dichiarava dinanzi al giudice Triolo: " Se un comune vi era in Sicilia dove la maffia era onnipotente era proprio quello di San Giuseppe Jato ". Erano gli anni del ducino on. Alfredo Cucco, plenipotenziario del fascismo in Sicilia, legato alla mafia dei comuni jatini attraverso il suo compare d'anello Santo Termini, Sindaco di San Giuseppe Jato.
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												  Arafat Torna a Farsi Vivo Strutto Gli Uffici Dell'olp a Tunisi E Di Sciopero Dei Tipografi Ciamo La Verità: È Una Invenzione MaticaVENERDÌ l'Unità - VITA ITALIANA 1 NOVEMBRE 1985 Dalla nostra redazione stante la «piena collaborazione», una ROMA — Mentre la magistratura rimuovere gli atti di pirateria di «Repubblica», due giornate GENOVA — «Un conflitto di compe vera e propria dichiarazione di sfi Mentre a Genova agenti Fbi Italiana Indaga sui dirottamento del Israele, compiuti in collegamento tenza tra Genova e Roma? Non esi ducia, per di più autorevolmente la «Achille Lauro», il leader palesti con gli Stati Uniti e che hanno di ste nemmeno a livello di ipotesi. Di espressa da qualificata fonte diplo interrogano uno dei palestinesi nese Yasser Arafat torna a farsi vivo strutto gli uffici dell'Olp a Tunisi e di sciopero dei tipografi ciamo la verità: è una invenzione matica. Per la verità, in serata, I toni si sono ammorbiditi; «Non c'è sfidu con dichiarazioni clamorose a pro ucciso molti esponenti della nostra giornalistica». Il procuratore ag posito della vicenda della nave: «I pi organizzazione». Secondo Arafat, in giunto Francesco Meloni taglia cor cia verso la magistratura Italiana — ROMA — Un'aspra vertenza è in corso a «Repubblica» tra tipogra so cosi alle polemiche («del tutto ha concesso un portavoce dell'amba rati che hanno dirottato la "Achille fatti, il rald Israeliano su Tunisi ave* fi e azienda. Il giornale non è apparso nelle edicole né ieri né l'altro Inopportune», le ha definite) esplose sciata — diciamo che tra i reati com Lauro" hanno agito su ordine di uno va creato un'ondata di simpatia per ieri, vi tornerà domani. Un'altra giornata di sciopero era stata a proposito della «pista romana» in messi dal terroristi palestinesi alcu Stato nemico dell'Olp».
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												  Understanding Organized CrimeLYMAMC01_0131730363.qxd 12/17/08 5:15 PM Page 1 Because of permissions issues, some material (e.g., photographs) has been removed from this chapter, though reference to it may occur in the text. The omitted content was intentionally deleted and is not needed to meet the University's requirements for this course. 1 UNDERSTANDING ORGANIZED CRIME This chapter will enable you to: • Understand the various definitions • Compare the various theories of organized crime that have been developed to explain • Contrast the roles of presidential the structure of organized crime organized crime commissions groups • Learn about the Sicilian heritage as it • See how organizational constraints relates to the understanding of the affect organized crime groups Mafia • Learn how official investigations into organized crime have contributed to an understanding of the Mafia INTRODUCTION On three separate occasions between 1986 and 1991, reputed New York mob boss John Gotti stood trial facing federal racketeering charges. To the surprise and dismay of prosecutors, however, he was acquitted each time. Some say that the acquittals resulted from the furtive trial techniques of Bruce Cuttler, Gotti’s attorney; some contend that the government’s case, based on plea- bargained testimony, was fatally flawed; others speculate that there had been jury tampering. Whatever the reason, on each occasion the charges against Gotti failed to stick, earning him the nickname “Teflon don.” Finally, in 1992, the flamboyant Gotti was convicted and sent to prison for racketeering and for the 1985 murder of his own crime boss, Paul Castellano. This case not only captivated the American people but also helped perpetuate the public’s perception of organized crime in America.
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												  The Roots of the Organized Criminal Underworld in CampaniaSociology and Anthropology 1(2): 118-134, 2013 http://www.hrpub.org DOI: 10.13189/sa.2013.010211 The Roots of the Organized Criminal Underworld in Campania Pasquale Peluso Department of Public Politics and Administration Sciences, “Guglielmo Marconi” University, Rome, 00144, Italy *Corresponding Author: [email protected] Copyright © 2013 Horizon Research Publishing All rights reserved. Abstract The Camorra is a closed sect that acts in the was born and how it has changed and developed over the shadows and does not collect and preserve documents that centuries, transforming from a rural Camorra to a can later be studied by scholars or researchers. It is hard to metropolitan one and finally to an entrepreneurial modern rebuild the history of the Camorra: the picture is fragmented, Camorra that uses different methods in order to manage its a mix of half-truths and legends. The aim of this article is to affairs threatening the nation. make a diachronic excursus in order to find out the origins of the Neapolitan Camorra, that has had a longer history than any of the other mafias, and to explain how this secret 2. Methodology organization has changed its main features from 1800 to the present and from the Bella Società Riformata to Nuova The research has suggested a detailed picture of the crime Camorra Organizzata. Finally the modern clans that fight to phenomenon and connected the study of a large number of keep the possession of their territory and operate like documents contrasting the Camorra and the careful financial holdings in order to improve their business assessment of sources about the topic.
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												  Sdisonorate Le Mafie Uccidono Le Donne Associazione Dasud Sdisonorate Le Mafie Uccidono Le DonneAssociazione daSud Sdisonorate Le mafie uccidono le donne Associazione daSud Sdisonorate Le mafie uccidono le donne SOMMARIO Guida alla lettura p. 2 Prefazione p. 3 Le vittime p. 7 Interviste e racconti p. 53 Postfazione p. 86 Bibliografia p. 88 Appendice I centri antiviolenza in Italia p. 90 Sdisonorate / Le mafie uccidono le donne Guida alla lettura timediali e gli archivi web dei giornali. L’appro- fondimento è stato realizzato consultando siti La prima assassinata è del 1896, le ulti- e libri, elencati nella bibliografia. Molte storie me di pochi mesi fa. Sono le donne ammazzate certamente ci saranno sfuggite: per tutti quindi dalle mafie. Le abbiamo volute raccogliere tutte l’invito a completare il lavoro iniziato, che non dentro questa pubblicazione “Sdisonorate”. È la ha certo la pretesa di essere esaustivo. prima volta che accade. Una ricerca, certamente “Sdisonorate” ha anche una seconda parte parziale, che tuttavia vuole essere uno stimolo e un’appendice. Sono state fatte delle interviste per una discussione pubblica e una mappa co- a Rita Borsellino e Angela Napoli, politiche im- noscitiva su un tema difficile e contraddittorio pegnate sul fronte antimafia, e alla giornalista come quello del rapporto tra donne e mafia. Che Amalia De Simone. A Viviana Matrangola, gio- diventa sempre più centrale, che troppo poco fi- vane donna impegnata nell’associazionismo an- nora è stato indagato. Che in questi mesi comin- timafia, è stato chiesto un ricordo di sua madre: cia a trovare spazi. Finalmente. Un dossier che Renata Fonte, uccisa nel 1984. serve innanzitutto a sfatare un’assurda creden- Ci sono inoltre nel dossier alcuni contribu- za: che i clan in virtù di un presunto codice d’o- ti, tratti da articoli di giornali: storie di donne nore non uccidono le donne.
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												  Il Paese Del Mese: Del Paese Il ISOLA DELLEFEMMINE PARTINICO TERRASINI TORRETTA CAPACI CARINI CINISICARINI www.ilvespro.it CAPACI CINISI TERRASINI 2012 TORRETTA PARTINICO ISOLA DELLE FEMMINE ANNO VIII NUMERO 4 - APRILE ANNO 22/2007 REG - TRIBUNALE DI PALERMO N° PALERMO DI REG - TRIBUNALE il paese del mese: CARINI: pag SOS sicurezza TERRASINI 4 CINISI: pag 6 pasticcio di Giunta PARTINICO: pag 19 la signora Bertolino risponde CAPACI: pag 38 la festa di S. Giuseppe Arriba, arriba... Speedy Gonzales, famoso topo dei cartoni animati, così an- Sommario nunciava il suo arrivo in scena, dove irrompeva irraggiun- Sommario gibile dal suo acerrimo nemico, che si dannava la vita per 3 Arriba, arriba... acchiapparlo. Sembra la metafora dei giorni nostri, dei comuni cittadini SOS furti e vandalismo 4 che sentono che qualcosa sta arrivando ma non riescono 6 CINISI: Pasticcio di Giunta a coglierne i vantaggi, ma solo l’esatto contrario. 7 La mensa di S.Giuseppe a Cinisi e a Terrasini È arrivata la crisi ed ha piantato le tende stabilmente. 8 Agricoltura Siciliana Una crisi curiosa, non generata da una vera e propria 9 Lo strano caso della fontana di via S.Anna crisi del sistema, perché nel bene e nel male poco è cam- 11 Intervista a Giorgio Adamo biato, ma solo da una parte di esso: banche e parte del 12 Il dovere della legalità mondo amministrativo, che ad un certo punto, dopo 14 Oroscopo aver sperperato per anni risorse hanno chiuso i rubi- 15 Gesp netti. E allora via con i tagli ai servizi sociali, alla scuola, 18 PARTINICO: CCN presenta il suo progetto alla cultura, salvaguardando la casta ed i privilegi, le consulenze a peso d’oro e le spese per le progettazioni 19 Intervista ad Antonina Bertolino faraoniche.
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												  Le Donne D'onore E L'onore Delle DonneUniversità degli Studi di Torino FACOLTÀ DI PSICOLOGIA Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Criminale e Investigativa Tesi di Laurea Magistrale Le donne d’onore e l’onore delle donne: Cosa Nostra al femminile tra appartenenza e opposizione Candidato/a Relatore Stella Di Vincenzo Ch.mo Prof. Marco Bertoluzzo Matricola 333591 A. A. 2009/2010 A mio Nonno A Maria Aurora Gueli Ai miei insostituibili genitori A me, Stella… INDICE INTRODUZIONE p.6 CAPITOLO I Cosa Nostra 1.1 Genesi e rappresentazione sociale: tra realtà e apparenza p.10 1.2 L’istituzione della legge Rognoni-La Torre p.16 1.2.1 I contenuti dell’art 416 bis p.20 1.3 La sospensione delle ordinarie regole di trattamento: l’art. 41 bis o.p. p.26 1.3.1 Analisi dei contenuti applicativi del regime di “carcere duro” p.30 CAPITOLO II Donna o Madre 2.1 Il ruolo materno nell’universo mafioso p. 36 2.1.1 Le madri “modello” p.42 2.1.2 Gli angeli vendicatori p.46 2.2 Famiglia e famiglia: un possibile conflitto p.51 2.3 Gli “intoccabili”: donne e bambini uccisi dalla mafia p.59 CAPITOLO III L’altra metà dalla mafia 3.1 La criminologia femminile e lo stereotipo culturale p.68 3 3.1.1Lo stereotipo della donna dentro Cosa Nostra p.73 3.2 L’impunità della donna di mafia: il paternalismo giudiziario p.76 3.3 Le attività criminali della donna di mafia. Droga e prostituzione p.86 3.3.1 Da messaggere a manager p.93 3.3.2 Le funzioni direttive p.99 3.4 La decostruzione dello stereotipo p.105 3.4.1 L’emancipazione femminile all’interno della mafia p.108 CAPITOLO IV Le donne del disonore 4.1 L’emergenza pentiti: supporto delle donne al pentimento p.112 4.1.1 L’opposizione al pentimento p.117 4.2 Le collaboratrici di giustizia p.129 CAPITOLO V L’onore delle donne 5.1 Le testimoni di giustizia p.158 5.1.1 Il modello emancipativo p.166 5.1.2 Le donne si costituiscono parti civili p.174 5.1.3 Commenti conclusivi p.190 5.2 Le Associazioni Antimafia p.194 CAPITOLO VI 6.1.
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												  Verbali Della Commissione Parlamentare<pre> Pag. 277 AUDIZIONE DEL COLLABORATORE DELLA GIUSTIZIA ANTONINO CALDERONE PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Audizione del collaboratore della giustizia Antonino Calderone: Violante Luciano, Presidente ...................... 279, 280 281, 282, 283, 284, 285 286, 287, 288, 289, 290, 291, 292, 293, 294 295, 296, 297, 298, 299, 300, 301, 302, 303, 304 305, 306, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 314 315, 316, 317, 318, 319, 320, 321, 322, 323, 324 325, 326, 327, 328, 329, 330, 331, 332, 333, 334 335, 336, 337, 338, 339, 340 Angelini Piero Mario ................................... 324 Brutti Massimo .................................... 309, 322 Cafarelli Michele ................................. 336, 337 Calderone Antonino ................. 279, 280, 281, 282, 283 284, 285, 286, 287, 288, 289, 290, 291, 292, 293 294, 295, 296, 297, 298, 299, 300, 301, 302, 303 304, 305, 306, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313 314, 315, 316, 317, 318, 319, 320, 321, 322, 323 324, 325, 326, 327, 328, 329, 330, 331, 332, 333 334, 335, 336, 337, 338, 339, 340 D'Amato Carlo .......................................... 290 Ferrauto Romano ........................................ 334 Folena Pietro .......................................... 339 Galasso Alfredo .............................. 322, 329, 333 Matteoli Altero .......... 302, 313, 324, 333, 334, 338, 339 Riggio Vito ............................................ 339 Pag. 278 Pag. 279 La seduta comincia alle 9,30. (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente). Audizione del collaboratore della giustizia Antonino Calderone. PRESIDENTE. Buongiorno, signor Calderone, vuol declinare le sue generalità? ANTONINO CALDERONE. Buongiorno. Mi chiamo Calderone Antonino. Sono nato a Catania il 24 ottobre 1935. PRESIDENTE. Quando è entrato in Cosa nostra? ANTONINO CALDERONE. Sono entrato in Cosa nostra nel 1962 e ne ho fatto parte fino agli anni ottanta.
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												  Mafia Brotherhoods: Organized Crime, Italian StyleMafia Brotherhoods: Organized Crime, Italian Style Letizia Paoli OXFORD UNIVERSITY PRESS MAFIA BROTHERHOODS STUDIES IN CRIME AND PUBLIC POLICY Michael Tonry and Norval Morris, General Editors Making Crime Pay: Law and Order in Contemporary American Politics Katherine Beckett Community Policing, Chicago Style Wesley G. Skogan and Susan M. Hartnett Crime Is Not the Problem: Lethal Violence in America Franklin E. Zimring and Gordon Hawkins Hate Crimes: Criminal Law and Identity Politics James B. Jacobs and Kimberly Potter Politics, Punishment, and Populism Lord Windlesham American Youth Violence Franklin E. Zimring Bad Kids: Race and the Transformation of the Juvenile Court Barry C. Feld Gun Violence: The Real Costs Philip J. Cook and Jens Ludwig Punishment, Communication, and Community R. A. Duff Punishment and Democracy: Three Strikes and You’re Out in California Franklin E. Zimring, Gordon Hawkins, and Sam Kamin Restorative Justice and Responsive Regulation John Braithwaite Maconochie’s Gentlemen: The Story of Norfolk Island and the Roots of Modern Prison Reform Norval Morris Can Gun Control Work? James B. Jacobs Penal Populism and Public Opinion: Lessons from Five Countries Julian V. Roberts, Loretta J. Stalans, David Indermaur, and Mike Hough Mafia Brotherhoods: Organized Crime, Italian Style Letizia Paoli MAFIA BROTHERHOODS ORGANIZED CRIME, ITALIAN STYLE Letizia Paoli 1 2003 1 Oxford New York Auckland Bangkok Buenos Aires Cape Town Chennai Dar es Salaam Delhi Hong Kong Istanbul Karachi Kolkata Kuala Lumpur Madrid Melbourne Mexico City Mumbai Nairobi São Paulo Shanghai Taipei Tokyo Toronto Copyright © 2003 by Oxford University Press, Inc. Published by Oxford University Press, Inc. 198 Madison Avenue, New York, New York 10016 www.oup.com Oxford is a registered trademark of Oxford University Press All rights reserved.