La Criminalità Organizzata Nell'europa Centro

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

La Criminalità Organizzata Nell'europa Centro Rivista di Studi e Ricerche sulla Criminalità Organizzata Cross Vol.3 N°2 (2017) ISSN 2421-5635 Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata INDICE Presentazione QUESTO NUMERO (N.d.C)................................................................................................................................. 1 Discipline LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NELL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE DOPO IL 1989. UNA PROSPETTIVA GEOPOLITICA di Stefan Bielański ................................................................................................................................................... 3 LA SFIDA DELLE AZIENDE CONFISCATE. TRA SISTEMI LOCALI E MODELLI IMPRENDITORIALI di Nando dalla Chiesa...........................................................................................................................................20 La ricerca LA GESTIONE DELLE IMPRESE CONFISCATE ALLE ORGANIZZAZIONI MAFIOSE. DIECI CASI DI STUDIO A CONFRONTO di Federica Cabras e Ilaria Meli .......................................................................................................................46 GIUSEPPE FAVA’S INTELLECTUAL COMMITMENT IN THE FIGHT AGAINST ORGANISED CRIME di Sarah Vantorre ..................................................................................................................................................70 Storia e memoria RELAZIONE SUI SEQUESTRI DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE a cura di Sarah Mazzenzana .............................................................................................................................91 GLI AUTORI DI QUESTO NUMERO .......................................................................................................... 166 Cross Vol.3 N°2 (2017) Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata Comitato scientifico Fabio Basile, Nando dalla Chiesa, Alessandra Dino, Ombretta Ingrascì, Monica Massari, Mariele Merlati, Stefania Pellegrini, Christian Ponti, Virginio Rognoni, Rocco Sciarrone, Carlo Smuraglia, Alberto Vannucci, Federico Varese Redazione Nando dalla Chiesa (direttore), Ombretta Ingrascì, Michela Ledi, Sarah Mazzenzana, Mariele Merlati, Roberto Nicolini, Christian Ponti Avvertenza: Le note bibliografiche sono redatte in conformità con gli usi delle discipline di appartenenza degli autori Cross Vol.3 N°2 (2017) Presentazione QUESTO NUMERO Questo nuovo numero della “Rivista” affronta alcuni temi di frontiera degli studi sulla criminalità organizzata. Apre infatti con una riflessione di uno studioso polacco, Stefan Bielański, professore di fama dell’Università Jagellonica di Cracovia, sullo sfondo geopolitico su cui si è affacciata, si è strutturata e va evolvendo la criminalità organizzata nei paesi dell’Europa centro-orientale, e in particolare la Polonia, il paese che dà i più lunghi confini verso est all’Unione europea. Si tratta di un approccio piuttosto raro per gli studi di cui si occupa la “Rivista”, che mescola sullo scacchiere est-europeo storia e geografia, mettendo anche in nuova luce, a partire dalla realtà post-sovietica, il complesso possibile delle relazioni tra movimenti migratori, criminalità e terrorismo. Seguono due articoli sulla vexata quaestio delle aziende confiscate alle organizzazioni mafiose e della loro riconversione al mercato legale. Tema di avanguardia per il contrasto della criminalità mafiosa e che non per nulla ha trovato spazio rilevante nel più recente dibattito parlamentare sul nuovo codice antimafia. Entrambi i contributi nascono da una ricerca europea alla quale ha partecipato il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, e che ha affrontato la materia nella sua complessità giuridica, storica, economica e sociologica. L’articolo di Federica Cabras e Ilaria Meli illustra e problematizza i principali risultati della indagine condotta sul campo su dieci casi aziendali, descrivendo i punti di forza e di debolezza delle singole situazioni; e spiegando successi e insuccessi dei differenti progetti attraverso un’analisi continua del rapporto tra l’impresa e il suo ambiente sociale. L’articolo del sottoscritto, punta invece a portare i risultati della ricerca all’interno di un quadro teorico più ampio, rivisitando temi classici della sociologia economica, con particolare riferimento ai sistemi locali, all’approvazione sociale dell’imprenditorialità e alla figura dell’imprenditore collettivo, di cui in questa sede si è cercato di definire un inedito 1 Cross Vol.3 N°2 (2017) - DOI: http://dx.doi.org/10.13130/cross-8888 Presentazione profilo. L’intervento di Sarah Vantorre, dal suo canto, si differenzia nettamente dai tre precedenti per il taglio disciplinare. Esso offre infatti, partendo dalla tesi di dottorato dell’autrice presso l’università di Anversa, un denso ritratto socio - culturale di un protagonista spesso sottovalutato dell’impegno della cultura e della letteratura siciliana contro la mafia: Pippo Fava, direttore della rivista “I Siciliani”, ucciso nel 1984 a Catania proprio per quella etica del giornalismo dalla quale prende le mosse l’analisi storico-culturale dell’autrice. La poetica di Fava e il suo giornalismo si fondono nella ricostruzione di una rara figura di intellettuale, attraverso un intenso procedimento di “scoperta”. La sezione “Storia e Memoria” ripropone infine in questo numero una dimenticata relazione della Commissione parlamentare antimafia, consegnata alle Camere nel 1998 sotto la presidenza del senatore Ottaviano Del Turco: è la relazione Pardini sui sequestri di persona a scopo di estorsione, reato al quale, con modalità e logiche diverse, hanno fatto ricorso più organizzazioni criminali colpendo più regioni, del Sud come del Nord: dalla Sardegna alla Calabria, dalla Sicilia al Piemonte e alla Lombardia, che ne è stata particolarmente martoriata. Un modo per non smarrire il senso di un reato che ha trasferito (purtroppo ottenendo lunghi successi) una violenza agro-pastorale sia in contesti arretrati sia in contesti altamente industrializzati. Impossibile non chiudere questo editoriale di presentazione senza annunciare la settima edizione della “Summer School of Organized Crime” di questa Università, che si terrà dall’11 al 15 settembre. A parlare per una settimana de “La mafia, oggi” sarà un folto gruppo di studiosi, magistrati e professionisti di prestigio. I lettori sono invitati a prendere visione del programma sul sito dell’Osservatorio. Buona lettura. N.d.C. 2 Cross Vol.3 N°2 (2017) - DOI: http://dx.doi.org/10.13130/cross-8888 Discipline 1 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NELL’EUROPA CENTRO- ORIENTALE DOPO IL 1989. UNA PROSPETTIVA GEOPOLITICA Stefan Bielański Abstract The paper concerns the geopolitical background of the emergence and functioning of organized crime in Central-East Europe. The author outlines the main characteristics of the geopolitical situation of the region after the transformation. A special focus is given to the rise, structure and operational manners of organized crime at the new, eastern border of EU. Eventually the author considers the relations between organized crime and new terrorism, acknowledging both these phenomena as a threat towards social, political and economic stability in the Central-East Europe. Likewise, to several Polish scholars and experts, the author recognizes the patterns of the highly dangerous process of organized crime's evolution into terrorism. The author emphasizes that authorities of the European states must take into account both dangers as deeply relevant issue for security of their countries and citizens. Keywords: Geopolitics; Central-East Europe, European Union, Organized Crime, Terrorism 1. Le nuove frontiere dell’Europa centro-orientale dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica Criminalità organizzata autoctona e straniera, terrorismo, immigrazioni illegali, sono oggi i problemi con cui si confronta la parte centro-orientale del continente europeo. Per comprenderne correttamente prospettive e radici è necessario procedere preliminarmente a una sintetica ricostruzione degli assetti storici e delle logiche e tensioni geopolitiche di contesto, complesse quanto spesso sconosciute. È quanto cercherò di fare in questo articolo, con particolare riferimento alla Polonia. Le nuove frontiere dell’Europa centro-orientale sono state delineate dai capi delle grandi potenze dell’alleanza anti-tedesca durante le conferenze di Teheran (1943), 3 Cross Vol.3 N°2 (2017) - DOI: http://dx.doi.org/10.13130/cross-8889 Discipline 1 Jalta e Potsdam (1945). Malgrado la Polonia appartenesse formalmente ai paesi- vincitori della seconda guerra mondiale, la sua frontiera orientale è stata cambiata conformemente alla cosiddetta linea Curzon, ovvero lungo il fiume Bug. Così, fuori dei confini della nazione sono rimasti i suoi territori orientali con le città di Wilno (in Lituania come Vilnius) e di Lwów (in Ucraina sovietica ed attuale Ucraina indipendente chiamata Lviv). A causa dei cambiamenti avvenuti nell’Europa centro-orientale, iniziati in Polonia nel 1989, e della dissoluzione dell’Urss nel 1991, è sorta la nuova Federazione russa, che peraltro confina a nord-est con la Polonia: si tratta della cosiddetta Enclave di Kaliningrad. Intanto la frontiera orientale polacca è diventata, a causa del grande allargamento del 2004, una parte importante dei nuovi confini orientali dell’Unione europea1. Nel corso degli anni ’90 e all’inizio del XXI secolo, si è consolidata in Polonia la politica di sostegno degli sforzi indipendentisti dei paesi usciti dall’Urss. Da parte di Mosca tale politica polacca, di
Recommended publications
  • Sicily's Ancient Landscapes & Timeless Traditions 2021
    YOUR O.A.T. ADVENTURE TRAVEL PLANNING GUIDE® Sicily’s Ancient Landscapes & Timeless Traditions 2021 Small Groups: 8-16 travelers—guaranteed! (average of 13) Overseas Adventure Travel ® The Leader in Personalized Small Group Adventures on the Road Less Traveled 1 Dear Traveler, At last, the world is opening up again for curious travel lovers like you and me. And the O.A.T. Sicily’s Ancient Landscapes & Timeless Traditions itinerary you’ve expressed interest in will be a wonderful way to resume the discoveries that bring us so much joy. You might soon be enjoying standout moments like these: Who doesn’t love to eat in Italy? But Sicilian food, which is heavily influenced by the Arabs who thrived here, is in a league of its own. Sample the local flavors when you visit the Tunisian-inflected town of Mazara del Vallo and share a traditional Sicilian lunch with a local family. As you savor the home-cooked fare, you’ll learn how the city’s identity continues to evolve, and the vital role of the local fishing industry. You’ll also visit a home of a very different sort, one that traveler Carol Bowman described as “a house full of hope.” It’s Casa di Maria, an organization (and Grand Circle Foundation partner) established by a family in Catania to provide a loving home for children who are refugees or victims of neglect and domestic violence. The daughter-in-law of the founders (Sergio and Carmela) will enlighten you about Sicily’s foster care system. And you’ll meet more of the Casa’s extended family, including a young Nigerian woman who literally showed up on Sicily’s shores with nothing and grew up here, and hear her harrowing—but ultimately inspiring—story.
    [Show full text]
  • Ercolano, Naples
    University of Bath PHD Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Bowkett, Chris Award date: 2017 Awarding institution: University of Bath Link to publication Alternative formats If you require this document in an alternative format, please contact: [email protected] General rights Copyright and moral rights for the publications made accessible in the public portal are retained by the authors and/or other copyright owners and it is a condition of accessing publications that users recognise and abide by the legal requirements associated with these rights. • Users may download and print one copy of any publication from the public portal for the purpose of private study or research. • You may not further distribute the material or use it for any profit-making activity or commercial gain • You may freely distribute the URL identifying the publication in the public portal ? Take down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Download date: 07. Oct. 2021 Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Christopher Bowkett A thesis submitted for the degree of Doctor of Philosophy University of Bath Department of Politics, Languages & International Studies September 2017 COPYRIGHT Attention is drawn to the fact that copyright of this thesis/portfolio rests with the author and copyright of any previously published materials included may rest with third parties. A copy of this thesis/portfolio has been supplied on condition that anyone who consults it understands that they must not copy it or use material from it except as permitted by law or with the consent of the author or other copyright owners, as applicable.
    [Show full text]
  • Elenco Delle Organizzazioni Di Volontariato Iscritte Nel Registro Generale Regionale
    Repubblica Italiana Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Dipartimento Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali ELENCO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ISCRITTE NEL REGISTRO GENERALE REGIONALE AGGIORNATO AL 20/12/2010 Articolazione delle Sezioni: A) Solidarietà Sociale: B) Socio-sanitaria; C) Socio-culturale ed educativa; D) Ambientale; E) Promozione dei diritti civili e della persona Servizio 3° - "Terzo Settore,Volontariato e Servizio Civile" U.O. n.1 – “Terzo settore – Albo Volontariato” Dirigente del Servizio: Dott.ssa Silvana La Rosa GG ELENCO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ISCRITTE NEL REGISTRO GENERALE REGIONALE O . O R V R DENOMINAZIONE INDIRIZZO RECAPITI TELEFONICI NOMINATIVO DEL LEGALE SEZ SEZ SEZ SEZ SEZ NUMERO DATA T E O S COMUNE CAP I M R A B C D E DECRETO DECRETO DELL'ORGANIZZAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE E-MAIL RAPPRESENTANTE G U P E N R A.D.A.S. ASSOCIAZIONE DONATORI AG AGRIGENTO 92100 VIA PLATONE N. 5/E tel 092/2586588 DI FRANCESCO FILIPPO B 1547 09/10/1996 125 AUTONOMA SANGUE AG AGRIGENTO 92100 A.V.I.S. SEZIONE COMUNALE PIAZZA PRIMAVERA N. 15 cell. 3208638897 CUMBO GASPARE B 1094 27/06/2000 432 AG AGRIGENTO 92100 A.V.I.S. SEZIONE PROVINCIALE PIAZZA PRIMAVERA, N. 15 MAGRO GIUSEPPE C 832 29/05/2000 428 AS. VOLONT. PROMOZIONE DETENUTI AG AGRIGENTO 92100 VIA DANTE N. 5 RIOLO CALOGERO A 2399 15/09/2003 660 E FAMIGLIE AS.VO.PRO.DE.FA. AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE A SERVIZIO DI OGNI POVERTA' VIA GIOENI N. 194 PELLITTERI GRAZIA ROSA A 931 08/04/2004 714 AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE ALZHEIMER AGRIGENTO VIA DANTE, 63 cell.3207604639 ANGELA PARISI A B 3671 27/11/2007 989 AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE ANOLF PIAZZA PIRANDELLO, 18 DONATO NOTONICA A C E 3525 24/10/2008 1069 AG AGRIGENTO 92100 ASS.NE ANTEAS PIAZZA PIRANDELLO, 18 tel.
    [Show full text]
  • STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
    STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose.
    [Show full text]
  • Cinquant'anni Fa La Sfida Di Danilo Dolci
    40 LA DOMENICA DI REPUBBLICA DOMENICA 29 GENNAIO 2006 Era la mattina del 2 febbraio 1956, ed erano in mille - contadini, pescatori, disoccupati - sulla vecchia trazzera demaniale che da Partinico scende al mare. Volevano rimetterla in sesto loro, quella strada abbandonata, dimostrare che ci si poteva prendere il lavoro e fare insieme qualcosa per il bene di tutti. Fu l’azione che fece arrestare, condannare e diventare famoso l’uomo che guidava la rivolta: un utopista triestino sceso nell’isola per dar vita a una straordinaria avventura politica e umana ATTILIO BOLZONI PARTINICO ancora senza nome questa strada che dal paese scende fi- no al mare. Ripida nel primo Ètratto, poi va giù dolcemente con le sue curve che sfiorano alberi di pe- sco e di albicocco, passa sotto due ponti, scavalca la ferrovia. L’hanno asfaltata appena una decina di anni fa, prima era un sentiero, una delle tante regie trazze- re borboniche che attraversano la cam- pagna siciliana. È lunga otto chilometri, un giorno forse la chiameranno via dello Sciopero alla Rovescia. Siamo sul ciglio di questa strada di Partinico mezzo se- colo dopo quel 2 febbraio del ‘56, la stia- mo percorrendo sulle tracce di un uomo che sapeva inventare il futuro. Era un ir- regolare Danilo Dolci, uno di confine. Quella mattina erano quasi in mille qui sul sentiero e in mezzo al fango, inverno freddo, era caduta anche la neve sullo spuntone tagliente dello Jato. I pescatori venivano da Trappeto e i contadini dalle valli intorno, c’erano sindacalisti, alleva- tori, tanti disoccupati. E in fondo quegli altri, gli «sbirri» mandati da Palermo, pronti a caricare e a portarseli via quelli lì.
    [Show full text]
  • Fondo Giorgio Prosperi
    Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” Gabinetto G.P. Vieusseux (https://www.vieusseux.it/archivio-contemporaneo.html) Fondo Giorgio Prosperi a cura di Costanza Loponte Firenze, 2019/20 Gabinetto Vieusseux, Archivio Bonsanti – Fondo Giorgio Prosperi INDICE - Stampa varia (1933-1954): p. 1-2 - “Il Giornale d’Italia” (1938-1949): p. 3-11 - “Asiatica” e “Yamato” (1941-1943): p. 12 - “Il Lavoro Fascista” (1942-1943): p. 13-18 - “Il Lavoro Italiano” (1943): p. 19 - “Domenica” (1944-1946): p. 20-21 - “Libera Stampa” (1945-1946): p. 22 - “Politeama” (1945-1946): p. 23 - “Gazzetta d’Italia” e “Gazzetta Sera” (1946-1947): p. 24 - “Fiera Letteraria” (1946-1948): p. 25 - “Commento” (1947): p. 26 - “Gazzetta del Popolo” (1947-1955): p. 27 - “La Settimana Incom” (1951-1959): p. 28-35 - “Il Tempo” (1955-1996): p. 36-142 Gabinetto Vieusseux, Archivio Bonsanti – Fondo Giorgio Prosperi Stampa varia [SV] Articoli su spettacoli teatrali, politica e vita quotidiana 1) Tecnica ed arte al Congresso Volta (quotidiano e data non specificato) 2) Rinnovarsi o morire (da “Conquiste”), 7 marzo 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 3) In marcia (da “Conquiste”), 6 aprile 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 4) Natale di Roma (da “Conquiste”), 20 aprile 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 5) Lutto (da “Conquiste”), 4 maggio 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 6) Registi italiani Mario Camerini (da “Conquiste”), 24 maggio 1933 7) Dieci anni di pace per tutto il mondo (da “Conquiste”), 10 giugno 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 8) Liberalismo
    [Show full text]
  • Commissione Parlamentare Di Inchiesta Sul Fenomeno Della Mafia in Sicilia 1976: La Relazione
    Storia e memoria COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA IN SICILIA 1976: LA RELAZIONE DI MINORANZA DI PIO LA TORRE E CESARE TERRANOVA* a cura di Sarah Mazzenzana Abstract For the ninetieth anniversary of the birth of Pio La Torre, the Review proposes in this section the minority report dated 4 February 1976. The report was drawn up by the deputy La Torre, together with the judge Terranova and it was endorsed by deputies Benedetti, Malagugini and by senators Adamoli, Chiaromonte, Lugnano e Maffioletti by the end of the legislature. The Review publishes the report fully, excluding the annexes. The document highlights limits, inconsistencies and reticence present within the majority report of the parliamentary Antimafia Commission, chaired by senator Carraro. The minority report focused in particular on the topic omitted by the majority: the interchange between mafia and politics. Furthemore, the report contains the legislative proposals that have become law in 1982 (Law Rognoni-La Torre), just after the murders of Pio La Torre and Carlo Alberto dalla Chiesa. Keywords: Pio La Torre; Sicily, mafia and politics, 1976, parliamentary Antimafia Commission In occasione del novantesimo anniversario dalla nascita di Pio La Torre, e in sintonia con numerose celebrazioni istituzionali, la Rivista propone, all’interno di questa sezione, un documento il cui valore storico, politico e giudiziario è stato riconosciuto solo a distanza di anni. Si tratta della Relazione di minoranza datata 4 febbraio 1976, redatta dall’onorevole Pio La Torre, insieme al giudice Cesare Terranova e sottoscritta dai deputati Benedetti, Malagugini, e dai senatori Adamoli, Chiaromonte, Lugnano e Maffioletti alla fine della VI Legislatura.
    [Show full text]
  • Società E Cultura 65
    Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab.
    [Show full text]
  • Quella Voce Scomoda Spenta Dalla Mafia Ma Che Risvegliò Catania Le Sue Denunce, Il Suo Amore Per La Sicilia
    LA SICILIA DOMENICA 5 GENNAIO 2014 8. i FATTI L’ANNIVERSARIO Giuseppe Fava 30 anni dopo Il 5 gennaio 1984 il giornalista Nitto Santapaola e Aldo Ercolano e scrittore catanese veniva ucciso mandante e organizzatore dell’agguato. davanti al Teatro Verga Il killer, Maurizio Avola, ora è un pentito Quella voce scomoda spenta dalla mafia ma che risvegliò Catania Le sue denunce, il suo amore per la Sicilia ra la sera del 5 gennaio del 1984 e Pippo Fava - giorna- IL PROGRAMMA ODIERNO lista e scrittore, voce scomoda di una città e di una re- Egione troppo spesso distratte di fronte agli intrecci tra «La nostra città non deve dimenticare il sacrificio di questo potere mafioso, certa imprenditoria e colletti bianchi - ave- grande intellettuale catanese che seppe vedere ciò che tutti va appena parcheggiato davanti al Teatro Verga, nell’allora gli altri non vedevano e per questo fu assassinato dalla mafia». via dello Stadio. Qui Fava attendeva, a bordo della sua Renault Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ricorda Giuseppe Fava. E 5, l’adorata nipote, impegnata in una parte ne “L’ultima vio- oggi, alle 10, Bianco insieme con tutti i componenti la Giunta lenza”, il drammatico atto di denuncia scritto dallo stesso Fa- municipale, la presidente del Consiglio comunale Francesca va. L’allora direttore de “I siciliani” fu raggiunto da un killer Raciti e una rappresentanza dell’Assemblea cittadina, giovane, ma allo stesso tempo esperto e spietato. Quello che, depositerà una corona d’alloro in memoria di Pippo Fava parecchi anni dopo, sarebbe anche diventato un collabora- davanti alla lapide della via intitolata al giornalista ucciso dalla tore di giustizia: Maurizo Avola.
    [Show full text]
  • Le Parole Di Danilo Dolci Anatomia Lessicale-Concettuale
    Biblioteca di Educazione Democratica | 1 Michele Ragone Le parole di Danilo Dolci Anatomia lessicale-concettuale Presentazione di Antonio Vigilante Edizioni del Rosone Biblioteca di Educazione Democratica I Michele Ragone Le parole di Danilo Dolci Anatomia lessicale–concettuale Presentazione di Antonio Vigilante Edizioni del Rosone Quest’opera è rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it Tu sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pub- blico, rappresentare, eseguire e recitare quest’opera, di modificare quest’opera alle seguenti condizioni: Attribuzione — Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’au- tore o da chi ti ha dato l’opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l’opera. Non commerciale — Non puoi usare quest’opera per fini commerciali. Condividi allo stesso modo — Se alteri o trasformi quest’opera, o se la usi per crearne un’altra, puoi distribuire l’opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa. Edizione: marzo 2011 Edizioni del Rosone, via Zingarelli, 11 - 71121 Foggia www.edizionidelrosone.it Stampa: Lulu.com ISBN 978-88-97220-19-0 Agropoli, febbraio 2010 Questo lavoro è dedicato agli Amici che nel ricordo di Danilo continuano un dialogo mai interrotto. A loro tutti pure sono debitore. Presentazione Dopo decenni di un oblio che dice molto sul degrado morale e civile di questo paese cominciano ad avvertirsi i primi segni di una riscoperta dell'opera di Danilo Dolci.
    [Show full text]
  • A 2X52' Documentary by ANNE VERON
    AB INTERNATIONAL DISTRIBUTION PRESENTS A 2X52’ documentary by ANNE VERON THE AMERICAN & SICILIAN MAFIAS : TWO FACTIONS THAT HAVE GIVEN CRIME A LEGENDARY STATUS A 2X52’ documentary by ANNE VERON SYNOPSIS NOTE OF INTENTION It has inspired the biggest directors. Be it the images of corpses strewn on This documentary in two episodes will One only needs to look at the photographs Plenty writers have helped immortalise the streets of New York or Palermo, of recount the history of the Cosa Nostra of Luciano Leggio when appearing at his it. The Cosa Nostra is the aristocracy of a disembowelled highway, blown up from its beginning in Sicily in the ‘50s until trial at the tribunal of Palermo in 1974: he organised crime. With its codes, its ho- by half a ton of explosives to get rid of these days. seems to have been set upon resembling nour-system, the omerta, the vendettas… a magistrate having become a thorn in Marlon Brando as Don Corleone with his The Cosa Nostra also encompasses all of the eye…The everyday drama of mob This story is told through testimonials of cigar, his heavy jaw and his arrogant de- the superlatives: the most mythical, ele- violence, the blood of the victims and repented mobsters, historians, magis- meanour The godfather of the movie was gant, violent, secret, the most popular… the tears of those who survived have trates, and journalists. We will depict their an image of how the mobsters liked to see the most fascinating. It’s the organisation forever left its print on the 20th century.
    [Show full text]
  • Pontifícia Universidade Católica Do Rio Grande Do Sul Faculdade De Comunicação Social
    PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO GRANDE DO SUL FACULDADE DE COMUNICAÇÃO SOCIAL CRISTINE DE ANDRADE PIRES O PODER DO CHEFÃO: O MITO DA MÁFIA ITALIANA NO CINEMA DE HOLLYWOOD Porto Alegre 2016 PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO GRANDE DO SUL FACULDADE DE COMUNICAÇÃO SOCIAL CRISTINE DE ANDRADE PIRES O PODER DO CHEFÃO: O MITO DA MÁFIA ITALIANA NO CINEMA DE HOLLYWOOD Dissertação apresentada como requisito para obtenção do grau de Mestra pelo Programa de Pós-Graduação da Faculdade de Comunicação Social da Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul. Orientador: Prof. Dr. Francisco Ricardo Rüdiger Porto Alegre 2016 Dados Internacionais de Catalogação na Publicação (CIP) P667 Pires, Cristine de Andrade. O poder do chefão: o mito da máfia italiana no cinema de Hollywood / Cristine de Andrade Pires – 2016. 151fls. Dissertação (Mestrado) – Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul / Faculdade de Comunicação Social, Porto Alegre, 2016. Ficha catalográfica elaborada pela Bibliotecária Clarissa Jesinska Selbach CRB10/2051 Orientador: Prof. Dr. Francisco) Rüdiger 1. Comunicação social. 2. Cinema. 3. O poderoso chefão (Filme). 4. Máfia – Itália. I. Rüdiger, Francisco. II. Título. CDD 791.43 Ficha catalográfica elaborada pela Bibliotecária Clarissa Jesinska Selbach CRB10/2051 CRISTINE DE ANDRADE PIRES O PODER DO CHEFÃO: O MITO DA MÁFIA ITALIANA NO CINEMA DE HOLLYWOOD Dissertação apresentada como requisito para obtenção do grau de Mestra pelo Programa de Pós-Graduação da Faculdade de Comunicação Social da Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul. Aprovada em: _____ de __________________ de ______. BANCA EXAMINADORA: ____________________________________________ Prof. Dr. Francisco Rüdiger Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul ____________________________________________ Prof.a Dr.a Miriam de Souza Rossini Universidade Federal do Rio Grande do Sul ____________________________________________ Prof.
    [Show full text]