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Settore Giornalista Tifoso Glorie

Khouma elB Luca CALAMAI RICCARDO MARASCO Vip n° 3-ottobre2013 mensile dicriticaeapprofondimentocalcistico Viola Giovanile Viola IL NUOVO LEADER abacar magazine

mercato. è esperto dicalcio- na Radio Bludicui dell’emittente tosca - delle voci dipunta Nazione, èuna del quotidianoLa it. Collaboratore bile diFirenzeviola. direttore responsa- nel1976,è Nato magazine di Tommaso LORETO scopre maturata la Fiorentinasi senza pedinepreziose Infortuni pesanti: si che soltanto nelle ultime sfide, quelle contro quelle sfide, ultime nelle soltanto che si spalle dell’unica punta. Il tutto al netto di un Ros- poi Mati infineFernandez, lo stesso Joaquin alle Wolski, prima ruotare fatto ha viola tecnico il dove 4-3-2-1 Un risultati. buoni regalato ha za dell’albero di Natale in che più di una circostan doveva essere il modulobase, con una versione da Montella a quello che correzioni apportate delle Merito Dnipropetrovsk. a Ucraina in o ta di spessorecomea Bergamo contro l’Atalan- le assenzepesanti,sonoarrivate vittorieesterne stupirsi.Perché nonostante zione violac’èdiche leggendocammino il sinquitenutodallaforma- nella terza gara del girone europeo. Eppure ri- tus, Napoli eMilanoltrealChievo ealPanduri ta nelleprossime settimanead affrontare Juven - l’Inter.- QuestoloscoredellaFiorentina,chiama contro Siro San a rimediata bruciante più ben di Europa del play League,ritorno off e quella indolore al“Franchi”contro ilGrasshopper nel quella specifico Nello stagione. passata alla to rispet- più in punto un di totale Un sconfitte. 2 e campionato e coppa. Con 6vittorie, 3pareggi tra undici, partite Undici soddisfatta. definirsi Fiorentina di peggio andare Poteva G pile etirarebilanci, la iprimi stop necessario a ricaricare le di pit delle nazionali,una sorta sosta pergliimpegni glia. Alla e ancora Ilicic, Rebic e Ronca omez e Cuadrado. Poi Pasqual può comunque può comunque - - del gioco. Una vera e propria novità, se para- se novità, propria e vera Una gioco. del con i denti, e senza impressionare sotto il profilo “coperta” a casa un puntostrappato portando è presentata all’Olimpico in un’inedita versione zioni difensive conIntereParma laFiorentinasi disatten- le prezzo caro a pagato aver Dopo in talsenso,pareggio èstato ilconlaLazio. Emblematico, viste. mai oggi a fino personalità forzato, mettendoincampo un carattere euna raf- diMontellaèuscitoulteriormente gruppo il difficoltà dalle Perchè classifica. dalla tarpate lasciarsiandare a smaniedigrandezza sto che rallegrarsi piutto- avvio di stagione c’è di che rivedere questo a Insomma, fisica. condizione la Parma eLazio, sièritrovato apagare daziosul- mettendo incampocarattere “...dalle difficoltàilgruppodi Montella èuscitorafforzato, e personalità...” coltivare pergliobiettivi diquesta stagione. qualiambizioni potremopiremo ulteriormente mismo sul prossimo tour de force nel quale ca- èlecitocoltivaremotivo unmoderato otti- che tra iconvocati)per tornare edèperquesto novembre 2 del Milan il con sfida la puntato (su tutti Mario Gomez hagiocatori importanti ferro, la Fiorentina è destinata a recuperare e Napoli. Nelle prossime gare, e toccando sulle primedellaclassecomeRoma, Juventus segnali dicrescitaseppureperdendoterreno profilo, perciò,che la Fiorentina ha dato buoni questo sotto ricerca delgiocopallaaterra. E’ allamanovra ragionatapre ecomunque alla gonata all’impostazione diMontellavotata sem-

foto Federico De Luca L’EDITORIALE delDIRETTORE FIRENZEVIOLAmagazine Sede Centrale,LegaleedAmministrativa Tel. 0559175098|Fax9170872 Tel. 0553994336|Fax5058133 ImageSport. Federico DeLuca,GiacomoMorini, Tutti idirittiriservati- Testata giornalistica [email protected] [email protected] Per lapubblicitàsuFVMagazine Copyright © 2013 FIRENZEVIOLA.it Copyright ©2013FIRENZEVIOLA.it [email protected] Strada SettepontiLevante,114 Aut.Trib. Ar n°2/07 del30/01/2007 [email protected] Supplemento mensile gratuito alla Supplemento mensile gratuitoalla [email protected] testata giornalistica FirenzeViola.it Via daPordenone12,Firenze Responsabile Commerciale: [email protected] [email protected] [email protected] 52028 Terranuova B.ni(AR) [email protected] Direttore Responsabile: Lorenzo DiBenedetto Andrea Giannattasio Realizzazione grafica: Realizzazione Partita IVA 01488100510 Sede redazioneFirenze contattare ilnostro Hanno collaborato: Tommaso Bonan Tommaso Loreto Francesco Verre Daniel Uccellieri Pietro Lazzerini +39 3346679902 Iacopo Barlotti Patrizia Iannicelli Samuele Brandi TC&C srl Stefano Borgi Stefano Borgi TC&C srl Redazione: Fotografi: Editore: 2 51 50 46 42 40 35 31 25 21 17 10 magazine

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KhOuMA ELB Lu RICCARDO MARASCO ENRICO ALBERTOSI Vip n° 3-ottobre2013 mensile dicriticaeapprofondimentocalcistico Viola CA CALAMAI Giovanile recensioni - chi l’havisto recensioni -chi Viola Teatro Abbigliamento Viola ClubNew York giornalista delmese giornalista Khouma elBabacar IL NUOVOLEADER Massimo Ambrosini ABACAR Riccardo Marasco Mondiali Ciclismo settore giovanile museo fiorentina museo Enrico Albertosi Luca Calamai sport firenze sport tuttomercato diario viola glorie viola copertina viola club tifoso vip magazine fototifo brands Massimo Ambrosini in questonumero

colonna dellasquadradiMontella Un Ambrosini da 110eLode L’ex una Milanègiàdiventato di Tommaso foto ImageSport Loreto -F. DeLuca dal suoarrivo aFirenze, nessunopraticamente rossonera, in Europa era di casa. E a tre mesi conquellamaglia prendere esempiodachi, avesserogiovanipotuto più i anche che Quasi squadra. la tutta a generosità sua la e rienza il miglioreincampo trasferendo la sua espe- risultato è fatto Dnipro,di ma il contro vittoria solo Ambrosini ha poi realizzatoilgoldella perazione dimercato a costo zero. Perché non dell’o- bontà alla risalto più ancora dato ha con la maglia della Fiorentina Milan, ma che il con giocate altre tante come gara Una toio. dello spoglia- imposto come leader all’interno maginare già che questa estate, in ritiro, si era entrato neicuorideitifosi viola,ec’èda im- Massimo ague. valsa altri tre punti nel girone di Europa Le - è lode la E confronti. suoi nei finale votazione ci presenze in Europa, quasi fosse questa la coPERTINA L Il Nuovo Leader / della praticabilità. della su un campo di gioco ai limiti di nevesotto unatormenta e Ucraina. In una serata gelida, in Dnipropetrovsk, a seguita a sua laurea in violal’hacon- boii definitivamente è Ambrosini Massimo Ambrosini Centodie- 3 coPERTINA/Massimo Ambrosini 4 magazine

si cura più del passato milanista (18 anni) del mediano. Era più o meno fine luglio quando l’ex capitano rososonero arrivò alla corte di Vincenzo Montella, e su di lui si sprecava l’ironia figlia del finale della passata sta- gione. E a quei tempi, a Moena, persino un semplice autografo diventava la scusa per “Conosco bene Ambrosini, inscenare uno svenimento con tanto di sor- non mi ha sorpreso il suo inizio presa finale al grido di “rigore per il Milan”. stagione ed il suo rendimento su- Scena quest’ultima che non poteva passare bito così efficace. Un giocatore inosservata soprattutto in virtù dello sguardo come lui avrebbe continuato a stralunato del giocatore di fronte al tifoso in questione. Battute a parte, però, Ambrosini fare comodo al Milan, ma adesso farà il bene dei viola grazie alla sua caparbietà e alla sua grande esperienza”. - Stefano Eranio

“A tre mesi dal suo arrivo a Firenze, nessuno si cura più del passato milanista

foto Giacomo Morini del mediano” coPERTINA/Massimo Ambrosini 5 magazine “A Dnipropetrovsk ha toccato 110 presenze in Europa” “Ambrosini è stato un acqui- sto molto azzeccato da parte dei viola. Ha portato fisicità ma so- pratutto esperienza in una squa- dra molto tecnica ma inesperta. Non mi stupisce il suo rendimento. E’ un campione e lo ha dimostra- to giocando per tanti anni nel Mi- lan e vincendo tutto”. - Giuseppe Pancaro (ex compagno di Ambro al Milan dal 2003 al 2005)

si è immediatamente inserito nello scacchie- rinunciare a lui nemmeno nella trasferta di re tattico di Montella, sconfiggendo anche le Roma, contro la Lazio, a ridosso dell’impegno perplessità legate alla sua carta d’identità europeo. Con un Pizarro che per il momen- classe 1977. Perché chi si domandava quan- to stenta è Ambrosini il faro della mediana te gare avrebbe potuto giocare l’ex Milan viola, grazie a un lavoro di taglia e cuci in oggi si ritrova a sottolineare l’importanza di mezzo al campo che ha consentito a Montella Ambrosini nel centrocampo viola testimonia- di poter ruotare anche i moduli. Perché poi ta da una presenza pressoché costante. Pur “Ambro” fino a oggi è rimasto titolare che in una situazione di emergenza con infortu- dovesse giocare davanti alla difesa sosti- ni e gare ravvicinate, partita dopo partita, tuendo il “Pek” (quando il cileno ha rimediato Ambrosini è diventato un punto fermo nelle due giornate di squalifica per l’espulsione formazioni di Montella che non ha voluto contro il Cagliari) o che si ritrovasse in posi- coPERTINA/Massimo Ambrosini 6 magazine

zione più avanzata, magari a fianco di . Aspettando che i giovani rampanti del centrocampo viola riescano a ritagliarsi più spazio (da Bakic a Vecino fino allo stes- so Wolski ancora i tempi non sembrano così maturi) ecco che Ambrosini è diventato una certezza della quale difficilmente si può fare a meno. Per la sua esperienza maturata in anni e anni di vittorie con il Milan (in carrie- ra ha vinto un Campionato del mondo per Club, due Champions League, due Supercop- pe Europee, quattro Campionati Italiani, una

“Ho sempre creduto in lui. Lo e due Supercoppe Italiane), e portai in ritiro a Cesena promuo- perché sono i giocatori come lui quelli in gra- do di trasmettere la mentalità vincente che vendolo dalla Primavera e dopo questa Fiorentina deve ancora assimilare del poche giornate era già titolare. Mi tutto. Montella lo sa, ed è per questo che in- colpirono la sua serietà e la vo- sieme a Pradè e Macia ha immediatamente glia di arrivare. Quando il Milan mi deciso di aprirgli le porte della Fiorentina chiese informazioni gli consigliai di dopo l’addio nemmeno troppo consensuale con il Milan. Adesso anche i tifosi viola lo prenderlo immediatamente”- Bruno hanno capito, e oggi nessuno più si perita di Bolchi (primo allenatore di Ambro svenire scherzosamente di fronte ad Ambro- tra i professionisti) sini al grido di “Rigore per il Milan”. coPERTINA/Massimo Ambrosini 7 magazine “Ambrosini è diventato una certezza della quale non si può fare a meno” German Gustavo Denis TUTTOMERCATO 8

mente potrà assicurarsi le prestazioni del giovane na- magazine MISSIONE zionale italiano. Dall’estero non è mai uscito dai radar viola l’olandese Jordy Clasie, che ha iniziato la sua POSSIBILE stagione offrendo prestazioni convincenti con la ma- glia del Feyenoord e che potrebbe anche decidere di I dirigenti viola lavorano lasciare l’Eredivise già nel prossimo gennaio in caso senza sosta per provare nel di un’offerta interessante. Per giugno non si placano difficile compito di migliorare le voci su Marco Verratti, ma complice l’ottimo inizio di campionato e le grandi prestazioni in Champions, una squadra già competitiva appare molto difficile che il prezzo resti all’interno di Pietro delle possibilità viola. LAZZERINI l mercato della Fiorentina nelle ulti- Non c’è solo il centrocampo però nei pensieri dei di- me due stagioni è stato a dir poco rigenti della Fiorentina, infatti proprio ADV vorrebbe esaltante. In tutte le finestre utili per vedere all’interno della rosa anche un altro difenso- lo scambio di giocatori, sono stati ac- re di livello internazionale, un giocatore che possa costati nomi importantissimi alla ma- completare la linea titolare insieme a Gonzalo Rodri- I glia viola e sopratutto sono approda- guez e Savic. In questo senso si fa il nome di Alvarez ti campioni del calibro di Giuseppe Rossi e Mario Balanta del River Plate, ma la valutazione è dai 18 Gomez. L’inizio di questa stagione non è stato forse milioni in su, una cifra che francamente non sembra esaltante come ci si aspettava alla vigilia, ma è sta- essere alla portata delle casse gigliate. E’ vero che il ta anche la sfortuna a bloccare le ambizioni iniziali patron sogna di formare una squadra di campioni, ma della squadra di Montella. Andrea Della Valle resta spendere una cifra così cospicua per un difensore non comunque molto ottimista, e per cavalcare l’onda di pare nei piani di Montella. Più facile pensare ad una una stagione che comunque potrebbe presto prende- Fiorentina interessata a Domenico Criscito, Nazio- re una piega più che positiva, ha dato il via libera a nale italiano in forza allo Zenit di Spalletti uscito da Pradè e Macia per completare una rosa già compe- poco da un grave infortunio al ginocchio. Un profilo si- titiva e difficile da migliorare nei titolari. Il patron ha mile a quello di Giuseppe Rossi, difensore di caratura chiesto ai propri dirigenti di aiutare il tecnico a lottare internazionale in cerca di rilancio dopo il lungo stop. per la Champions League, dicendosi disponibile ad La sensazione è che il duo Macia-Pradè stia lavoran- investimenti importanti anche nel corso della finestra do sotto traccia per stupire tutti con il consueto coniglio invernale di calcio mercato. dal cilindro, magari dall’estero (Premier in testa) dove Il primo obiettivo sarà quello di regalare al tecnico Nato nel 1987, è Jordy Clasie uno dei collabora- napoletano un centrocampista già pronto per il cam- tori di FirenzeViola. pionato italiano che possa alternarsi ai vari Borja, it e responsabi- Aquilani, Pizarro e Ambrosini. Jorginho resta il nome le della rassegna più caldo, sopratutto per gli ottimi rapporti tra Hellas stampa della testa- Verona e Fiorentina. L’italo-brasiliano è il giocatore ta. E’ uno dei redat- tori di Lady Radio, individuato dallo staff tecnico gigliato per completa- conduttore della re il palco dei centrocampisti, ma ogni giorno che pas- “Denis è il sogno di trasmissione Radio- sa la concorrenza sembra aumentare in modo espo- Viola ed esperto di nenziale. Ad esempio nell’ultimo mese, si sono iscritti Montella: difficile però mercato dell’emit- all’asta anche Juve, Napoli e Liverpool, quindi se la convincere l’Atalanta” tente. Fiorentina non riuscirà a giocare d’anticipo difficil- foto Giuseppe Celeste/Image Sport foto Marco Iorio/Image Sport 9 Jorge Jorginho TUTTOMERCATO magazine

molti difensori cambieranno presto casacca. Marco Verratti Infine l’attacco. Ante Rebic è forte, ma ha bi- sogno di mesi per adattarsi al nostro calcio. Ryder Matos è giovanissimo ma è anche più inserito nei meccanismi di squadra, il problema però è che non ha certo il profilo per reggere l’attacco viola in caso di bisogno. Iakovenko non ha convinto e probabilmente verrà spo- stato a giocare in fascia, oppure addirittura potrebbe essere mandato in prestito. Josip Ili- cic deve ancora essere scoperto a causa degli infortuni subiti in questo inizio stagione mentre continua l’attesa per il ritorno di Mario Go- foto Federico De Luca mez. Giuseppe Rossi ha retto la fase offensiva gigliata in questo inizio stagione, ma Montella deve poter avere anche una valida alternativa in caso di stop dei suoi titolari. German Denis resta il sogno del tecnico gigliato. Ha il profilo perfetto per essere alternato a Pepito e Super Mario, ma la sua condizione di anima vitale dell’Atalanta rende difficile pensarlo a Firenze a partire da gennaio. Le uniche condizioni pos- sibili potrebbero essere quelle che vedrebbero la Dea già sulla strada della salvezza con la Fiorentina pronta anche a cedere uno dei suoi giovani pur di strappare l’argentino alle grin- fie di Colantuono.

Insomma la missione difficilissima ma possi- bile dei dirigenti viola, è quella di miglio- “A centrocampo il primo rare la squadra non solo nelle riserve, ma obiettivo resta Jorginho, piuttosto tra le fila dei potenziali titolari. ma la concorrenza è Andrea Della Valle ha dato il via libera a davvero importante” nuove importanti operazioni. Il mercato del-

foto Giuseppe Celeste/Image Sport Domenico Criscito la Fiorentina sta per entrare nel vivo. foto Giuseppe Celeste/Image Sport GLORIE VIOLA/Enrico Albertosi 10 magazine Enrico Albertosi RICKY, IL PIU’ GRANDE (ANCHE SE LUI NON LO DICE...) Nonostante un carattere guascone, è umile e modesto. Anche se mette in fila tutti i suoi colleghi

di Stefano Borgi - foto Federico De Luca

icky Albertosi, il più grande di tutti. Più di Zoff, più di Sar- ti, più di Buffon. Chi lo dice? Non certo lui, che professa umiltà e si limita a dire: “Sono R stato un grande portiere, questo sì. Il più grande? Mi spiace, non sta a me dirlo”. Interviene allora la moglie Betty: “Ricky è stato il migliore. Ma lui non lo dice, perchè è una persona umile. Anche se molti la pensano diversamente”. Eh già, perchè Ricky Albertosi ha sempre avuto l’immagine del guascone, di chi conduce una vita spericolata: donne, gioco, sigarette (un pacchetto al gior- no). Un personaggio “contro”, tutto l’opposto di come dovrebbe essere un’atleta. “Che vi devo dire? confessa Ricky, anche un pò divertito. Zoff, per esempio, se faceva l’amore il venerdì GLORIE VIOLA/Enrico Albertosi 11 magazine

la domenica aveva le gambe molli. Io potevo farlo anche di sabato, ma la domenica facevo ugualmente il fenomeno. Questione di fisico”. E “Con Sarti andavo allora con uno come Albertosi proviamo anche noi ad andare controcorrente, partendo dalla d’accordo, anche fine...“Nella vita ho fatto il fenomeno - aggiun- ge - però per due volte ho rischiato seriamente se non perdeva di morire. La prima nel 2004, mentre andavo a cavallo per beneficenza. Eravamo all’ippodro- occasione per mo di Montecatini, sono crollato all’improvviso e l’ambulanza non aveva medico a bordo. Sono ricordarmi che stato incosciente per 18 minuti, mi fecero l’e- lettroshock... tre, quattro volte, ma niente. Dopo era lui il titolare. tre giorni mi risveglio dal coma e per miracolo non avevo subito danni cerebrali. Anzi, litigai col E comunque medico perchè volevo togliermi la mascherina e baciare mia moglie”. eravamo diversi La seconda, invece, la sanno in pochi... in tutto” “Problemi alla tiroide, era il 2010. In un mese ero dimagrito 15 chili, e non capivo il perchè. La colpa era di una medicina che prendevo per il cuore, il cordarone, che solo nel 20% dei casi può causare danni alla tiroide. Ed io, guarda caso, rientravo in quella percentuale. Sono sta- to un mese ricoverato a Pisa, fui operato, mi è andata bene”.

Ci dica come ha cominciato il giovane Alber- tosi, parlandone da vivo “Se sono diventato un calciatore è merito di mia madre. E di una casualità: io nasco a Pontremo- li, in Lunigiana, nel ‘39. A 15 anni esordisco in prima squadra sostituendo il portiere Gregorat- to che si doveva imbarcare come marinaio. Poi, altra coincidenza, sostengo due provini: uno all’Inter, uno allo Spezia. Li supero entrambi, e ovviamente spero di andare all’Inter. E invece fu lo Spezia a fare un’offerta per primo”. GLORIE VIOLA/Enrico Albertosi 12 magazine “Tra Fiorentina, Milan e Cagliari scelgo la Fiorentina. Abito qui vicino, a Forte dei Marmi, aiuto mio figlio in negozio che tifa viola”

Però? Nonostante la vicinanza, l’inizio fu duro Ci racconti l’esordio in to buono, anche se non perdeva occasione per “Però c’è da convincere mio padre. E pensare “La mattina alle 6 prendevo il treno degli ope- “Fu con la Roma, sul neutro di Livorno, nel gen- ricordarmi che era lui il titolare. E poi eravamo che anche lui aveva fatto il portiere nella Pon- rai, due ore per arrivare a Spezia. Scuola al naio ‘59. Finì 0-0, non presi gol e feci delle diversi in tutto: nel carattere, nel modo di stare tremolese, in promozione. Allo stesso tempo era mattino, pranzo alle 12,30, allenamento il po- grandi parate. Ricordo che Carosio, in cronaca, in campo. Sarti concreto, poco appariscente, io maestro di scuola e voleva continuassi a studiare. meriggio. Ripartivo alle 18 ed arrivavo a casa mi fece i complimenti perchè da quanto ero tran- un gatto, amante dello spettacolo. Però da Giu- Per fortuna mia madre riuscì ad imporsi, anche alle 20. Il primo anno ce l’ho fatta, il secondo ho quillo sembravo un veterano”. liano ho imparato tanto, sopratutto la posizione, se il meglio deve ancora venire: la mattina dopo mollato e mi sono dedicato al calcio. Finchè nel quasi da libero aggiunto. In cinque anni, dal ‘58 telefona l’Inter che voleva ingaggiarmi. Ma or- ‘58 è arrivata la Fiorentina, con Ferrero che mi E lì cominciò il dualismo con al ‘63, giocai solo 30 partite, però feci a tempo mai l’accordo era fatto...” tenne in prova una settimana”. “In realtà il mio rapporto con Sarti è sempre sta- ad esordire in nazionale, proprio a Firenze... (15 GLORIE VIOLA/Enrico Albertosi 13 magazine

giugno 1961, Italia-Argentina 4-1 ndr.) Quella per me fu una grossa rivincita”. “Dopo il gol di Con la Fiorentina 10 stagioni, 185 presenze, due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, Muller, a Rivera una . Qual è il ricordo più bello? “Senza dubbio la vittoria in Coppa delle gliene dissi di Coppe contro i Rangers di Glasgow. Ricor- do la partita d’andata in Scozia, davanti a tutti i colori. Lui 80.000 spettatori. Da quanto era forte il tifo degli scozzesi non riuscivo nemmeno a farmi sentire dai miei compagni. Vincemmo 2-0 con non rispose, doppietta di Gigi Milan, una gioia enorme...” corse a Il ricordo più bello della sua carriera in ge- nerale centrocampo e “Potrei dire Italia-Germania 4-3, oppure lo scudetto della stella col Milan nel ‘79. E inve- segnò la rete ce dico lo scudetto col Cagliari nel ‘70. Pensi che non ci volevo andare: ancora una volta mi del 4-3” voleva l’Inter, ma Baglini mi volle dare a tutti i costi al Cagliari. Vede, vincere uno scudetto su un’isola è difficile, è la rivincita verso il conti- nente. Dopo quella vittoria la Sardegna ebbe una grande evoluzione. E poi il mio rapporto con i compagni, con l’allenatore, assolutamen- te unico. Intanto non andavamo mai in ritiro, quando giocavamo fuori casa ero in camera con Riva e spesso facevamo tardi il sabato a giocare a poker. Solo a Cagliari...”

Capitolo nazionale. Lei ha fatto quattro mon- diali: il primo e l’ultimo come riserva, gli altri due invece... “In Cile nel ‘62 ed in Germania nel ‘74 ero ad inizio e fine carriera. In Inghilterra fui uno di quelli che presero i pomodori in faccia dopo la Corea. Addirittura ricordo che voleva emigrare in Ghana. Atterrammo a Geno- va per depistare i tifosi, ma fu tutto inutile... In GLORIE VIOLA/Enrico Albertosi 14 magazine

Messico, invece, perdemmo in finale col Brasile. “Lo ammetto: gli dissi che era uno stronzo ed un il passo è breve Si spieghi meglio... Era un grandissimo Brasile: Pelè, Tostao, Riveli- figlio di puttana” “Quando arrivai a Milano nel ‘74, Rive- “La partita col Porto, a , nella coppa no, Jair, eppure per un’ora reggemmo alla gran- ra era già un giocatore-dirigente. Della dei campioni del ‘79. Rivera, che aveva smesso de. Poi subimmo il gol del 2-1 di Carlos Alberto E lui? mia esperienza al Milan ho bei ricordi, e che era dirigente a tutti gli effetti, aveva fatto sul quale, devo essere sincero, mi buttai in ritar- “E lui non aveva scelta. Stette zitto e mi disse che mi portò Buticchi che avevo avuto come un accordo per un pallone diverso dagli altri, di do. Fino al crollo finale, ed i sei minuti di Rivera”. avrebbe rimediato. E infatti, pochi secondi dopo, presidente allo Spezia. Vincemmo uno una ditta di Vipiteno. Era leggero, a me non pia- realizzò il gol del 4-3 che è passato alla storia”. scudetto, feci da chioccia a futuri cam- ceva. Io glielo dissi, ed in campionato tornammo A proposito, cosa gli disse esattamente dopo pioni come Baresi e Collovati. Poi arrivò al pallone ufficiale dell’Adidas. Invece, in coppa, il gol di Muller? Da Rivera al Milan, al calcio scommesse... il gol di Duda e cominciò il declino”. senza saperlo mi ritrovai ancora quel pallone GLORIE VIOLA/Enrico Albertosi 15 magazine

ma che mi sono conquistato tutto da solo. E che ho sempre portato rispetto a tutti. Lo chieda ai “Per il calcio miei compagni, nessuno parlerà male di me...” C’è un triangolare tra Fiorentina, Cagliari e scommesse ho Milan. Lei per chi tifa? “Per la Fiorentina. Abito vicino, a Forte dei Mar- pagato più di mi, aiuto mio figlio in negozio che è tifoso viola. altri. Sopratutto Quindi...” Risposta secca: più forte lei o Zoff? ricordo i 10 “Io, sicuramente”

giorni passati Più forte lei o Sarti? a Regina Coeli... “Sempre io” Più forte lei o Buffon? un’esperienza “Guardi, a me Buffon piaceva tanto, ricordava me da giovane. Ora è un pò in difficoltà, però... bruttissima” No, sono stato più forte io”. Insomma, lo possiamo dire: lei è stato il più forte di tutti! brutto e leggero, e sulla punizione del portoghe- “Gliel’ho detto: io sono stato un grande, ma che se Duda feci una papera che ci buttò fuori dalla sono stato il più forte dovete dirlo voi”. Lo ha coppa. Successe un casino, fui contestato, e da lì detto la signora Betty, e questo ci basta. si ruppe qualcosa...”

Fino allo scandalo del calcio scommesse “Guardi, sembrerà strano, ma io feci solo da tra- mite. Il mio errore fu di non denunciare la cosa, ed invece fui punito come quelli che avevano or- ganizzato tutto. Presi quattro anni, sopratutto passai 10 giorni a Regina Coeli. Fu un’esperien- za molto brutta. Ricordo ancora i palleggi con Giordano e Manfredonia nell’ora d’aria...”

A chi l’accusa di aver fatto la bella vita, cosa risponde? intervista di Stefano Borgi “Rispondo che non mi sono fatto mancare niente, GLORIE VIOLA/Enrico Albertosi 16 magazine

“Il ricordo più bello con la Fiorentina è la finale a Glasgow. Vincemmo 2-0, e da quanta gente c’era non riuscivo nemmeno a farmi sentire” DIARIO VIOLA 17

magazine ASPETTANDO MARIO... La Fiorentina vola in Europa e stenta in campionato. In più ci sono gli infortuni di di Stefano Gomez, Rossi e Cuadrado BORGI i siamo lasciati con la dop- pietta di SuperMario Gomez contro il Genoa, ci ritroviamo col tedesco che esce dal cam- po in barella col Cagliari. E C non solo... Cuadrado, sempre contro gli isolani, abbandona con una spalla lussata mentre Pinilla pareggia a tempo qua- si scaduto. Fiorentina-Cagliari come cartina tornasole, lo specchio del campionato, di una stagione dura, sofferta. Fino ad ora sfortuna- ta. Breve cronaca: la cinque giorni “nerazzur- ra”, dal 22 al 26 settembre, vede una Fioren- tina corsara in quel di Bergamo, poi sconfitta a San Siro contro l’Inter. Quindi ancora la mala sorte, condita da errori: il pareggio al 93’ col Parma grida vendetta, al pari di una difesa da registrare, di un portiere (Neto) da rivedere. Infine lo 0-0 dell’Olimpico contro la Lazio figlio della stanchezza, fiaccato dalla neve di Dnipropetrovsk. In più un Pepito Ros- si convalescente. Allo stesso tempo un pari Classe ‘66, e’ uno costruito sul carattere, sulla forza di volon- dei collaboratori tà. Già, l’Europa... Dopo la qualificazione ai storici di Firenze- preliminari contro il Grasshopper, ci attende viola.it. Fa parte il gruppo E con avversari il Dnipro, Paços de della redazione sportiva di Lady Ferreira e Panduri. La “prima” è contro i por- Radio oltre ad toghesi ed è un successo: Gonzalo, Baby-Ma- essere membro tos (che sorpresa il brasiliano!) e Rossi firmano della Commissione il 3-0 finale. Si replica in Ucraina ancora con Storia del Museo Ryder Matos che si prende il rigore dell’1-0 Fiorentina. foto Federico De Luca magazine Espulsi: Pizarro (F) guez (F) Ammoniti: Marcatori: 71’ Borja Valero (F), 89’ Pinilla (C) Arbitro: DeMarco Avramov, Ariaudo, Avelar, Nenè. mpr Bakic, Compper, ka) Ibarbo. Ekdal), Nainggolan; ti, brera),Rossettini, Astori, Perico,Murru; Con- (75’ Dessena (4-3-1-2):Cagliari Agazzi; Matos, Vargas, Iakovenko. Montella. Pizarro), zalo, Fiorentina (3-5-2): FIORENTINA -CAGLIARI 1-1 Campionato di Serie 12,30 2013,ore tembre Stadio “Artemio 15set di Firenze, Franchi” aqa (1 Iakovenko); (51’ Pasqual T omovic; Aquilani, Cossu, ipszoe Munua, disposizione: A ard (9 Jaun 70’ Joaquin, (29’ Cuadrado ossu (65’ Pinilla); Sau (91’ Sau Pinilla); (65’ Cossu All. R az, ur (C), Murru Agazzi, Neto;Roncaglia, Gon- bc Fradz Wolski, Fernandez, ebic, A 2013-2014, 3° boii Bra Valero, Borja Ambrosini, Lopez. Gomez, disposizione: A R Giornata ossi. Alonso, R odri- Ca- All. - foto Federico De Luca icardo, Nuno Santos, Nuno Ricardo, Marcos Alonso, Aquilani,Matos(F) Pacos Ferreira (4-4-2): Pasqual, R Montella. lo, Fiorentina (4-3-1-2): FIORENTINA (Ita)-PA E Gruppo Europa gironi a Fase 21 2013,ore tembre Stadio “Artemio 19set di Firenze, Franchi” Bebe. (75’ Ribeiro dre Marcatori: 30’ Marcatori: Arbitro: R Miguel, Caetano, Gregory, Antonio, Jose Ammoniti: tos, 76’R oqi (6 Matos), (66’ Joaquin Pizarro, Fernandez, os (58’ M.Alonso Compper, eao, Seri (72’ Seri Leao, All. ossi (F) aymond Blom(Hol) Rui Miguel, Miguel, yder, Iakovenko disposizione: Munua, disposizione: A Costinha. i iul; utd, Irobiso, Hurtado, Miguel); Rui Gonzalo Neto; Tomovic, Gonza- R mbrosini; Borja Valero; Ambrosini;Borja COS FERREIRA(Por) 3-0 odrigo ipszoe Filipe, disposizione: A eague - 1° giornata, giornata, 1° - League T R Degra; ony (69’ ony si 7’ Bakic). (77’ ossi R odriguez, 67’ Ma- 67’ odriguez, Antonio), Andre uln) Mati Aquilani); R Anunciaçao, omeu); R oncaglia, Leao (P), Ruben An- All. - foto Federico De Luca Campionato di Serie 20,45 2013,ore 22 settembre Stadio “Atleti d’Italia” di Bergamo, azzurri Ammoniti: Wolski (A) (F),Lucchini 69’ R Marcatori: 41’MatiFernandez, Arbitro: Damato R Munua, Lupatelli,Alonso, Roncaglia, Savic, Joaquin), (54’ Valero;Wolski Borja Bakic); (70’ Fernandez guez, Compper, Pasqual; Aquilani, Ambrosini, Fiorentina (4-3-1-2): Neto;Tomovic, Rodri- go. All.:Colantuono Yepes, Atalanta (3-5-1-1): ATALANTA-FIORENTINA 0-2 ip: rzoii Nc, prilo Kone, Canini,Livaja, Sportiello, Nica, Frezzolini, disp.: A (73’ Moralez naventura); Baselli, Brienza), ebic, Matos, Vargas. All.:Montella ucchini; Lucchini; agliardini, De Gagliardini, G . R R roa Bii (7 Bo- (57’ Brivio Carmona, iod, ilaco (67’ Migliaccio aimondi, A 2013-2014, 4° ossi (79’ Matos). (79’ ossi Consigli; Stendardo, vj) Denis. Livaja), uca, Marilun- Luca, Giornata disp.: A ossi (F)

foto Image Sport sus, Nagatomo, Campagnaro (I) cio. der (61’ Kovacic), Nagatomo; Ammoniti: 83’ Jonathan (I) 60’ Marcatori: Arbitro: Valeri Montella per, Bakic, Munua, disp.: A Fernandez; M. Joaquin, Ambrosini, Valero Borja (36’ Marcos Pasqual; Savic, guez, Fiorentina (4-3-2-1): Neto;Tomovic, Rodri- do, Olsen.All.:Mazzarri Milito, Samuel, Wallace,Kuzmanovic, Pereira), R Inter (3-5-1-1): INTER-FIORENTINA 2-1 Campionato di Serie 20,45 2013,ore settembre Stadio “Giuseppe Meazza” di Milano, 26 anocchia, Juan Jesus; Jonathan (85’ Jonathan Jesus; Juan anocchia, disp.: A Guarin (67’ Icardi), mbrosini (F), Ambrosini R ebic, Wolski, Matos, Vargas. Castellazzi, Handanovic; R ossi (F, rig), 72’ (F,rig), ossi Lupatelli, A 2013-2014, 5° uln (9 Vecino), (79’ Aquilani R G deli Belfodil, Andreolli, anocchia, Juan Je- Juan anocchia, R . oncaglia, R DIARIO VIOLA Cambiasso, si 6’ Ilicic). (69’ ossi Alvarez; Pala- Campagnaro, Cambiasso, Giornata Alonso); Comp- Alvaro R olan- All.: T ai-

foto Image Sport 18 DIARIO VIOLA 19 magazine

(trasforma Gonzalo) e Massimo Ambrosini che raccoglie il “cioccolatino” di Borja Va- lero realizzando il definitivo 2-1. Una Fio- rentina a due facce, insomma: incerottata, sofferente, volitiva in campionato, vincente, convincente, gladiatoria in Europa. Ultime due annotazioni: col Parma si è rivisto Juan Manuel Vargas che promette (finalmente) di essere un valore aggiunto. In genera- le si sono rivisti gli arbitraggi della scorsa stagione, con la Fiorentina e Pizarro pre- si bellamente di mira. Aspettando i gol di Mario, che mettano d’accordo tutti... magazine Marcatori: 45’ Marcatori: Arbitro: Massa Munari, Benalouane, Aquah. All.: Donadoni Mendes, Valdes, Mesbah, Bajza, Pavarini, Sansone), ni, Gargano, Parolo, Gobbi; Palladino (66’ Felipe, ka), Parma (3-5-2): All.: Montella dez, Vecino, Ambrosini, Matos, Tomovic, Ilicic. Munua, ne: Rodriguez (F) Marchionni, Ammoniti: 78’ Vargas (F),93’Gobbi (P) Fiorentina (4-3-2-1): FIORENTINA -PARMA 2-2 (46’ Vargas);(46’ Wolski Joaquin, Valero; Borja Pizarro, lani, Cuadrado), Rodriguez, Savic, Alonso;Aqui- Campionato di Serie 20,45 2013,ore tembre Stadio “Artemio 30set di Firenze, Franchi” assano (74’ Cassano - Fernan Matias Bakic, Compper, - Marchion Biabiany, Lucarelli; R Mirante; ossi (36’ ossi argano (P), 64’ (P), Gargano A 2013-2014, 6° Neto; ucarelli (P), Lucarelli R R osi). sai (85’ Cassani ebić). R disposizione: A nala (74’ oncaglia disposizio - A R odriguez, Aquilani, Giornata Oka- - foto Federico De Luca Fiorentina (3-5-2): Shakov, Plitylo mos. (650’ Matheus),Zozulya, Seleznyov.Ra All. - Espulsi: Pizarro (F) Ammoniti: Pizarro, Cuadrado, Bakic(F) 72’ Ambrosini (F) 53’ Marcatori: Arbitro: SzymonMarciniak Gulin la. (85’ Matos,Fernandez Valero); Borja (54’ Bakic Compper; Kankava, no (4-4-2) Dnipro DNIPRO (Ucr)-FIORENTINA(Ita)1-2 E Gruppo Europa gironi a Fase 21 2013,ore ottobre Dnipropetrovsk, 3 Stadio “Dnipro Arena”, Gama), disposizione: Munua, Savic, Madrigali, Savic, Munua, disposizione: A disposizione: A uadrado (78’ Joaquin), Pizarro, Joaquin), (78’ Cuadrado R heberyachko, Mazuch, Strincic; Mazuch, Cheberyachko, otan, Konoplyanka, Fedetskiy Fedetskiy Konoplyanka, otan, - Bru (79’ Mandzyuk Boyko; : R odriguez, 58’ Seleznyov58’ odriguez, (D), Neto;Roncaglia, Gonzalo, suk, Kobakhidze, Lastuvka, eague - 2° giornata, giornata, 2° - League T omovic). Ambrosini, ll. Montel- All. Alonso;

foto Federico De Luca (F), Perea, Hernanes,Cana,iani(L) Ammoniti: Arbitro: Orsato Joaquin, Wolski.Mati Fernandez, Alonso, Montella. lenatore: Campionato di Serie 20,45 2013, ore Stadio “Olimpico” diRoma, 6ottobre qa; oj Valero, Borja squal; Matos), (73’ PizarroAmbrosini, Savic; guez, Fiorentina (3-5-1-1): Neto;Tomovic, Rodri- Dias, Elez,Vinicius, Ledesma,Keita. Petkovic. Perea. Floccari), (59’ Anderson Ederson); (87’ Hernanes Cana, Lazio (4-3-3): LAZIO-FIORENTINA 0-0 Lulic; R oncaglia, disposizione: Berisha, Strakosha, Berisha, disposizione: A R ossi, ai (82’ Onazi Marchetti; Cavanda, Ciani, Marchetti; ard (3 Iakovenko), (83’ Cuadrado Ambrosini, A 2013-2014, 7° mpr Vcn, Bakic, Vecino, Compper, ipszoe Munua, disposizione: A R si 6’ Vargas). (62’ ossi nae) Biglia, Gonzalez), andreva, Felipe Felipe Candreva, T omovic, Pasqual omovic, quilani, PaAquilani, - Allenatore: Giornata Al- foto Image Sport DIARIO VIOLA

foto Image Sport foto Federico De Luca 20 BranDS/Teatro 21 magazine TEATRO Abbigliamento UN TEATRO

TINTO DI VIOLA messaggio promozionale Dalla moda alla beneficenza, passando attraverso i contatti con i giocatori della Fiorentina. Teatro abbigliamento racconta la sua storia legata al mondo viola. di Lorenzo Di Benedetto - foto Federico De Luca oda, Beneficenza e un amore per la Fiorentina che va al di là di tutto il resto. Teatro Abbi- gliamento si divide tra lavoro, aiuti per persone meno fortu- M nate e amore per i colori viola. Attraverso Fiorella e Alessandro il noto negozio fiorentino si racconta ai nostri microfoni.

Alessandro, da dove nasce l’idea di Teatro Abbigliamento? “La nostra società è nata nel 1997, ma il primo negozio fu aperto un anno più tardi. Successiva- mente, per venire incontro alle esigenze legate ai capi di abbigliamento per bambini, abbiamo aperto anche un altro punto vendita, dedicato ai più piccoli, con il nome di Teatrino”. “Teniamo molto alla beneficenza e abbiamo un BranDS/Teatro 22 magazine rapporto diretto con la Fondazione Tommasino Bacciotti” messaggio promozionale

Perché il nome “Teatro”? quentare il nostro negozio”. “Abbiamo deciso di chiamarlo così perché eravamo ad un punto di svolta della nostra Si parla di , Nuno Gomes e Chiesa. vita. L’idea era quella di trasmettere cosa Avete continuato ad avere rapporti con loro? stavamo provando in quei giorni e abbia- “Con alcuni si. Pensate che Chiesa, quando mo optato per questo nome che rappresen- lasciò Firenze per approdare al Siena, conti- ta il nostro modo di affacciarsi al “Teatro” nuava a venire da noi con i suoi nuovi compa- della vita. Un altro motivo è quello legato gni. In passato abbiamo avuto l’occasione di ai nostri marchi, molto eleganti”. rivedere anche Nuno Gomes, mentre Baiano e Robbiati continuano a tornare qui anche dopo Quando è nato il vostro rapporto con i gio- tanto tempo dal loro addio alla Fiorentina”. catori della Fiorentina? “Fin da subito. Già nell’era Cecchi Gori Anche Toldo era uno dei vostri clienti infatti molti calciatori iniziarono a fre- più assidui? BranDS/Teatro 23 magazine

“Mogli e fidanzate dei calciatori continuano a venire da noi, acquistando anche capi da bambino messaggio promozionale presenti nel nostro negozio “Teatrino”

“Direi proprio di sì e anche quando si tra- sferì a Milano continuò a servirsi da noi, soprattutto per i suoi bambini”.

Della Fiorentina attuale invece i vari Aquilani, Ambrosini, Pasqual, Lupatelli e Montella vi hanno fatto visita? “Sì. Sono loro i giocatori attualmente tesse- rati per la società viola che vengono a tro- varci più spesso. Anche le mogli, soprattutto quella degli ex giocatori del Milan, vengono nel nostro negozio per acquistare capi alla moda per loro e per i bambini”.

Passiamo ad un argomento più delicato, la beneficenza. Avete dedicato una del- le vostre fragranze per la Fondazione Tommasino Bacciotti? “Il progetto delle fragranze è partito nel 2012. Abbiamo interpellato Paolo Bacciotti, padre del piccolo Tommaso, per dedicare una fragranza alla fondazione a scopo benefico. Paolo ha accettato, siamo in buoni rapporti di amicizia con lui, e a quel punto è partito il pro- getto. Abbiamo fatto una festa di presentazio- BranDS/Teatro 24 magazine

“Il nostro negozio è ancora oggi, nelle rare occasioni in cui torna in Italia, passa sempre a salutarci”. nato nel 1998 e da C’è un oggetto legato al mondo viola a cui quel momento in siete particolarmente legati? “Uno sì. La maglia indossata da Papa Waigo poi i giocatori in occasione della partita vinta dalla Fioren- viola non ci hanno tina per 3-2 a Torino contro la Juventus. E’ stato proprio l’ex giocatore viola a portar- messaggio promozionale mai abbandonati” cela di persona e credo che ogni fiorentino vorrebbe poter avere quella casacca che rappresenta tantissimo per l’intero popolo ne, con Andrea Mingardi che ci ha dedicato gigliato. In realtà abbiamo anche quella di alcune canzoni prima che Paolo raccontasse , sempre indossata in quella la sua storia. Sono stati momenti veramente gara e anche lui, come ci ricordiamo bene, toccanti. La fragranza per la fondazione si andò a segno in quell’occasione”. chiama Batuffolo e lo scopo è quello di fare beneficenza per assistenza logistica alle fa- Un’ultima cosa, cosa ne pensa della Fio- miglie meno agiate. Ultimamente sono stati rentina attuale dal punto di vista tecnico? ristrutturati tre appartamenti per permettere “E’ una squadra molto divertente da vedere, loro di avere un tetto sopra la testa, sia per i Montella ha dato un’impronta ben precisa genitori che per i bambini. In passato abbiamo alla Fiorentina, ma devo dare un consiglio organizzato anche alcune cene, nelle quali la alla società: magari sarebbe più opportuno Fiorentina ha sempre risposto presente. Ricor- iniziare ad investire in maniera più cospicua do che in una delle ultime era presente l’intera sugli arbitri (ride ndr)”. rosa viola con Prandelli allenatore”.

Torniamo ai calciatori. Che cosa acquistano? “Di solito sono propensi ad acquistare capi alla moda, di tendenza. Quasi tutti optano per un mix tra elegante e sportivo, ma devo dire la verità: sono le mogli che comprano di più, anche perché sono loro, molto spesso, ad occuparsi dei bambini”.

Chi è il giocatore che vi è rimasto nel cuore? “Senza ombra di dubbio Nuno Gomes, un ragazzo fantastico e genuino. Anche dopo il suo addio il nostro rapporto è continuato e intervista di Lorenzo Di Benedetto TIFOSO VIP/Riccardo Marasco 25 magazine Riccardo Marasco VI CANTO LA MIA FIORENTINA L’artista e cantautore fiorentino, in occasione dei suoi 50 anni di attività nel mondo dello spettacolo, racconta la sua passione per la maglia viola, tra ironia, aneddoti e una certa nostalgia per un calcio che non è più quello di una volta.

di Tommaso Bonan - foto Federico De Luca

n disco storico, Alé Viola, orgogliosamente esposto al centro del salone. L’Ala d’A- quila, il suo tipico strumento compagno di mille spettacoli, U delicatamente appoggiato a pochi passi. Due simboli che per Riccardo Marasco ancora oggi rivelano un grande va- lore, come sottolinea lui stesso: “Anche ades- so, quando mi esibisco, mi capita di riproporre qualche stornello di questo album. Del resto, l’amore per la Viola non è mai tramontato”. TIFOSO VIP/Riccardo Marasco 26 magazine

e al giro delle scommesse, sempre difficile da “Da ragazzo ero estirpare, che accompagna questo sport. An- che le coreografie che vediamo negli stadi mi un gran tifoso, fanno nascere dei dubbi. Vorrei proprio ve- dere quante sono frutto della spontaneità dei andavo sempre singoli tifosi o anche se, in altri casi, sono le- allo stadio. Oggi gate veramente ad iniziative di solidarietà”. In tutto questo, però, resta l’amore per la purtroppo il calcio Viola. “Era una doverosa premessa su come penso è cambiato, non il calcio sia diventato in questi ultimi anni. Ovviamente, poi, mi rendo conto che è sem- è più soltanto pre bello e che mi piace da morire. E poi, uno sport”

Marasco, per lei cosa vuol dire tifare Fio- rentina? “Innanzitutto dobbiamo capire quale sia la concezione di tifoso al giorno d’oggi. Quan- do ero un giovane ragazzo (Marasco nasce nel 1938) ero un gran tifoso, abbonato, che seguiva sempre tutti gli avvenimenti della Fiorentina. Adesso, purtroppo, il calcio è com- pletamente cambiato. Prima si aveva la sen- sazione che fosse un fatto puramente spor- tivo. Insomma, che fosse un vero e proprio gioco. Oggi giorno, è inutile stare a mentirsi, il calcio non è più lo stesso. Ci sono troppi GUARDA IL VIDEO soldi dietro, se pensiamo ai costi dei giocatori TIFOSO VIP/Riccardo Marasco 27 magazine “I Della Valle? Persone aperte e sensibili. Il nuovo stadio è necessario per il futuro della Fiorentina”

la Fiorentina. Mi entusiasmo sempre quando la per giocare con i nostri scarpini per le stra- nava al calcio voleva dire che era sulla buona portato lontano da Firenze per molti anni”. squadra viola vince, anche perché tutto ciò che de tra i sassi. E poi, al pomeriggio, tutti al strada. Pensi come sono cambiati i tempi”. rappresenta Firenze mi appartiene. La passione Campo di Marte, dove non c’era praticamente Fino al 1982, anno abbastanza significa- viola, dunque, non sparisce mai. Anche se, come nulla degli edifici che vediamo oggi. Conti- Le chiedo se c’è un evento o un determinato ri- tivo per quello che riguarda la storia della diceva il vecchio Bartali, “l’è tutto da rifare!”. nuavamo a giocare litigando spesso con gli cordo del passato a cui è particolarmente legato. Fiorentina. altri gruppi di ragazzi per avere più spazio “Pur non avendo mai frequentato la Fiorenti- “Proprio così, quando la Fiorentina tornò alla Com’è nata la sua passione per il calcio e a disposizione. Poi la domenica era il giorno na, sono rimasto amico di vari giocatori vio- ribalta per le note vicende legate alla Juven- per la maglia gigliata? dello stadio. Nella mia famiglia nessuno ci an- la e personalità famose legate al mondo del tus e allo scudetto sfumato all’ultimo incontro, “Ero un bambino, a quell’epoca non avevamo dava, però ricordo che a quel tempo il calcio calcio. Ovviamente, il ricordo del primo Scu- decisi di fare questo disco, intitolato Alé Vio- le stesse opportunità di oggi. Dopo la scuola, era così sano che a vedere la partita ti ci spe- detto è impossibile da cancellare. Poi, pur- la, composto da canzoni nuove scritte appo- rubavamo mezzora prima di tornare a casa divano volentieri. Se un ragazzo si appassio- troppo, i miei studi e la mia carriera mi hanno sitamente per l’occasione. Una volta finito, lo TIFOSO VIP/Riccardo Marasco 28 magazine

inviai all’allora presidente dell’Inter, Fraizzoli, derubata, all’ultima giornata”. nato è da considerarsi comunque positivo”. Vincenzo Montella. Può essere lui l’allenato- che conobbi alla Bussola (noto locale della re del tanto atteso terzo Scudetto? Versilia) durante uno dei miei spettacoli. Poco Facciamo un salto temporale. La Fiorentina Anche in questi anni, a Firenze sono “Montella mi sembra una persona molto simpa- dopo mi mandò una lettera di ringraziamenti, di adesso, dopo il fallimento, è rinata sotto approdati tanti campioni. tica, e umanamente valida. Credo che l’allena- con scritto che solo a Firenze sarebbe potuto la guida dei fratelli Della Valle. “E’ vero, anche se in realtà molti ce li han- tore debba essere anche un riferimento forte, nascere un disco sul calcio intelligente e spi- “Non ho il piacere di conoscerli, ma mi sem- no portati via. Mi è sempre piaciuto Toni, non solo di armonia all’interno della squadra, ritoso. Nonostante la varietà dei brani, pur- brano persone aperte e sensibili. Credo che che poi è ritornato anche in maglia viola. ma anche di umanità. E’ molto importante nei i troppo il disco non ebbe il successo sperato, i risultati ottenuti in questi anni siano stati Un personaggio divertente”. rapporti con le persone che, in questo caso, sono perché uscì proprio quindici giorni prima che molto buoni. Non mi sembra che ci si possa i calciatori. Del resto, se ne vedono spesso di la Fiorentina perdesse lo Scudetto, o che fosse lamentare. E anche questo inizio di campio- Sulla panchina della squadra adesso siede giocatori che, una volta ottenuto qualche risul- TIFOSO VIP/Riccardo Marasco 29 magazine

a sedere, comodi, al coperto, in strutture dove dentro puoi fare di tutto, anche attività che non hanno nulla a che vedere col pallone. I vantaggi, anche economici, sono nettamente superiori”.

In conclusione, le chiedo se c’è un giocatore preferito di tutti i tempi, che le possa rappre- sentare qualcosa di importante. “Non saprei proprio scegliere, i ricordi del pas- sato sono più che altro legati alla nostalgia. Piuttosto, se dovessi prendere in questo momento un giocatore simbolo per rompere le scatole alla gente, sceglierei Balotelli”.

Una scelta particolare, quasi inaspettata... “E’ vero. Non condivido spesso il suo modo di tato, mandano all’aria tutto puntando solo a se fare anche fuori dal campo, ma credo non sia stessi. Sentirsi protetto da una società e da un uno stupido. Certo, in partita ogni tanto strappa allenatore, in questo senso, può aiutare. Poi si sa, qualche rigore che non c’è (ride, ndr) e spesso il non è mai facile vincere contro le grandi squa- suo nome viene boicottato dalla maggior parte dre. Soprattutto se, e questo è un tasto che non delle persone. Dopo tutto quello che ha passato, volevo toccare, gli arbitri continuano a sbagliare però, credo che sia comunque un bravo ragaz- regolarmente. Eppure non capisco, oggi giorno zo. I suoi atteggiamenti spesso vengono frainte- si potrebbe controllare tutto in un istante...”. si. Lo considero, se vogliamo, lo specchio ideale di un’Italia moderna”. Già da parecchio tempo, con l’avvento dei Della Valle, si parla di un nuovo stadio che possa accogliere la Fiorentina in futuro. “Il calcio ormai è un business, e la realizzazione di uno stadio più grande e confortevole va vi- sto in quest’ottica, con moltissime persone che in ogni occasione pagherebbero il biglietto per ve- nire a vedere la propria squadra. Inoltre, in fu- turo le maggiori risorse arriveranno sempre più dalle competizioni internazionali, dunque è indi- spensabile adeguarsi con uno stadio all’altezza. Il Franchi resta un’opera d’arte, ma purtroppo non fornisce quei comfort indispensabili per i grandi avvenimenti. Ho avuto la fortuna di poter vedere molti stadi, anche negli Stati Uniti. Posti intervista di Tommaso Bonan TIFOSO VIP/Riccardo Marasco 30 magazine “Tiferò sempre Fiorentina, perché tutto ciò che rappresenta Firenze mi appartiene” GIORNALISTA del mese/Luca Calamai 31

magazine Penna e ‘Calamai’ La storia di una delle più importanti firme del giornalismo sportivo Italiano di Daniel na delle firme più impor- UCCELLIERI tanti legate al mondo Fio- rentina e non solo. Il gior- nalismo ce l’ha nel sangue, così come la fede viola: U stiamo parlando ovviamen- te di Luca Calamai, vice direttore de La Gazzetta dello Sport. “La mia è una storia abbastanza semplice, mi sono avvicinato al mondo del giornalismo grazie a mio padre: ovviamente ho avuto dei privilegi nell’avvicinamento alla Fiorentina fin da ragazzino, quando ancora si pote- va entrare negli spogliatoi. La passione poi si è trasformata in lavoro, ed ho iniziato a lavorare per Paese Sera. Voglio però rico- noscermi un merito: sono andato via da Fi- Classe ‘84, inizia renze. Sarei potuto restare qua, sfruttando il a scrivere sul web fin da giovanissi- nome di mio padre, invece ho preferito fare mo, in particolar il mio percorso. Ho avuto la fortuna di fare modo con articoli il lavoro che mi piaceva: la grande bellezza sul mondo del ci- di questo lavoro è che non sai mai dove ti nema. Nel 2011, porterà la giornata ad inizio mattina. Un la- dopo qualche collaborazione voro dove il sentimento e le emozioni hanno occasionale, ap- un senso vero”. proda nel gior- nalismo sportivo Dopo tanta gavetta fuori dalla sua Firen- grazie a Firenze- ze, è arrivata la grande occasione, quel- viola.it e Tutto- MercatoWeb.com. la che forse tutti coloro che fanno questo “Ho avuto la fortuna di fare il lavoro che mi Dalla stagione mestiere sognano, lavorare per La Gaz- 2012/13 si oc- zetta dello Sport, il più importante quoti- piaceva fare. Un lavoro dove il sentimento cupa della diret- diano sportivo d’Italia. e le emozioni hanno un senso vero.” ta testuale delle “Lavorare alla Gazzetta è complicato, con gare di serie A per TMW. GIORNALISTA del mese/Luca Calamai 32 magazine “Il momento più brutto è stato il ritorno da Avellino dopo la sconfitta in finale di Coppa Uefa”

noi sono sempre tutti arrabbiati: questa è però si evince la forza e la passione la grande forza del giornale, non abbia- del tifoso viola. mo padroni. Un giornale che viene fatto “Il momento più brutto è stato il ritorno con un’unica anima: la rosea è sempre da Avellino, quando la Fiorentina perse la stessa, sia a New York che a Milazzo. la finale di Coppa UEFA, con Baggio che Quando la Gazzetta dice una cosa, ha un il giorno dopo sarebbe partito alla volta peso, incide in maniera importante e senti di Torino, destinazione Juventus. C’era la responsabilità di quello che scrivi. È una un fiume di tifosi viola, almeno 20.000: bella battaglia quotidiana”. c’era gente che piangeva, un popolo triste, un popolo addolorato. È stato un Nella vita di un giornalista navigato momento di grande sofferenza: però è ed esperto come Luca Calamai, ci sono proprio in situazioni come questa che di state tante storie belle e purtroppo an- vede la straordinaria forza del fiorenti- che qualche momento brutto, dal quale no. Sembrava tutto finito, ma la tribù vio- GIORNALISTA del mese/Luca Calamai 33 magazine “Il mio sogno è quello di raccontare il terzo scudetto della Fiorentina”

la è rimasta unita, è rimasta vicina alla squadra, andando a creare un legame ancora più forte. Il momento più bello ovviamente è stato il secondo scudetto, io ero in Curva Ferrovia: ho sempre pen- sato che un giorno mi sarebbe piaciuto scrivere quello che vissuto quel giorno. Se un giorno questa città vincesse uno scudetto sarebbe qualcosa di inimmagi- nabile”.

Lo sguardo di Luca si riempie di orgoglio quando, prima di salutarci, ci parla della cosa più bella scritta in carriera, il libro GIORNALISTA del mese/Luca Calamai 34 magazine “Se un giorno questa città vincesse uno scudetto sarebbe qualcosa di inimmaginabile.”

dedicato a . “Mi sono spogliato dei miei vestiti da giornalista, sono tornato ad essere me stesso. Il sogno nel cassetto resta comun- que quello che ho già detto, raccontare il terzo scudetto della Fiorentina. Questo il sogno per il futuro, oggi mi piacereb- be raccontare una vittoria: io credo nel destino, e questa finale di Europa League allo Juventus Stadium la prendo come un segno. Vorrei davvero scrivere quello.” intervista di Daniel Uccellieri SETTORE GIOVANILE/Khouma el Babacar 35

magazine È RINATA UNA STELLA Da bambino prodigio a ‘bidone’ fino alla rinascita di Modena: la storia di Khouma Babacar, il di Andrea gioiello di casa viola che GIANNATTASIO la Fiorentina adesso vuole blindare a tutti i costi Firenze era sbocciato un fiore, a Modena è rinata una stella che sembrava essersi offusca- ta per sempre. È la storia di Khouma Babacar, attaccante A di scuola Fiorentina in prestito ai canarini di Novellino in e uno tra i più fulgidi talenti della cadetteria. Per il giova- nissimo talento senegalese, in fondo, parlano i numeri: nelle prime otto partite di campionato, Babacar ha trovato per ben cinque volte la via della rete, aggiungendo a questa sua straor- dinaria media realizzativa anche due impor- tantissimi assist. Una media gol pazzesca, una fame di successo davvero impensabile per un ragazzo che negli ultimi quattro anni era riu- scito a realizzare soltanto una rete con tre club diversi. La storia di Babacar però, nonostante i tantissimi mesi decisamente in chiaro-scuro, è senza dubbio quella di un predestinato. Di Nato a Firenze nel 1990, è collabo- un attaccante classe ’93, cioè, che il 14 gen- ratore di Firenze- naio 2010, a soli sedici anni, viene mandato viola.it e specia- in campo da titolare nella sua prima gara da lizzato nel settore professionisti e riesce a trovare addirittura la giovanile gigliato. sua prima marcatura in maglia viola. Grazie Laureato in lettere antiche e pubbli- a quella rete, Babacar entrò di diritto nella “In otto partite di campionato, Babacar ha cista dal 2013, è classifica dei marcatori più giovani della Se- trovato per ben cinque volte la via della rete, collaboratore del rie A, piazzandosi al sesto posto. Un gradino settimanale Il Bri- ancora tutto suo. Merito di , aggiungendo anche due importantissimi assist” vido Sportivo oltre l’allenatore che forse più di tutti ha contribuito che di Lady Radio SETTORE GIOVANILE/Khouma el Babacar 36 magazine

alla crescita esponenziale del senegalese, non che lega l’attaccante alla maglia viola. Un vestire la maglia del Genoa ma la trattativa Quelli in viola, sotto la sapiente guida di mister peritandosi di elogiarlo fin da subito nonostan- percorso dove, manco a farlo apposta, la svol- per portare il ragazzo in rossoblù sfumò no- Bollini prima e di Renato Buso poi in Primave- te la giovane età: “Khouma da un punto di vista ta avvenne grazie all’immancabile “corvinata” nostante nei giorni passati a Pegli tutti fossero ra, furono gli anni decisamente più formativi calcistico, ha prospettive illimitate” aveva detto del ds Corvino. Dopo aver mosso i primi passi accorti delle sue capacità: ad approfittarne per Babacar, che in breve tempo attirò su di l’attuale ct azzurro nel luglio 2009, quando nel Rail tra il 2005 ed il 2007, Babacar sbarcò fu, manco a dirlo, proprio Pantaleo Corvino sé l’attenzione dei più blasonati club italiani decise di portare Babacar con sé in ritiro per in Italia grazie all’European Football University che venuto a sapere del mancato ingaggio da che avevano intravisto nel bomber di Thiès fargli respirare l’aria dei “grandi”. Ma così ed al suo fondatore, nonché mentore di Khou- parte del Genoa del giocatore in pochi giorni un talento puro dal sicuro successo. La svolta, come è sorprendente la facilità con la quale ma, Franco Rondanini. Dopo essersi allenato organizzò un provino e lo portò alla Fiorenti- poi, arrivò ad inizio 2010, quando il già citato Khouma si guadagnò, allora, la prima pagina per qualche mese con il settore giovanile del na. Era il 2008 e proprio in quell’anno iniziò Prandelli concesse a Khouma i suoi primi spazi di tutti i giornali, davvero curiosa è la storia Pescara, Babacar sembrava ormai destinato a il lungo matrimonio tra “Baba” e la Fiorentina. con la Fiorentina dei “grandi” permettendogli SETTORE GIOVANILE/Khouma el Babacar 37 magazine

di trovare le sue prime reti da professionista contro Chievo (in Tim Cup) e Genoa (campio- nato). Due gioie che però Babacar, al pari del suo idolo Mario Balotelli, preferì festeggiare sul campo senza accennare nessuna particola- re esultanza: “Ero troppo emozionato: non sa- pevo se correre, ballare o fare una capriola e alla fine per l’emozione son rimasto fermo. I miei compagni di squadra però mi hanno schiacciato il naso, lo fanno sempre anche in allenamento “Babacar è un giocatore perché dicono che è morbido e a me fa piace- re”. Semplicità ed innocenza. Questo era ed è dalle ottime potenzialità; deve solo Khouma Babacar. Ma per l’attaccante senega- riuscire a mettere definitivamente lese la carriera calcistica non è mai stata tutta la testa a posto”. - Renato Buso rose e fiori. Dopo l’anno vissuto sotto la gestio- ne di Prandelli, a Firenze arrivò Sinisa Mihajlo- vic, un tecnico ancora alle prime armi che non seppe gestire in maniera adeguata le enormi potenzialità di Babacar, che dopo un primo anno di alti e bassi sotto la guida del serbo fu accantonato nel dimenticatoio. Da stellina ad oggetto misterioso. Fu così che, nel gennaio 2012, la Fiorentina ed il giocatore decisero di comune accordo di provare un’esperienza lon- tano da Firenze, con Babacar che, dopo le ini- ziali resistenze, si decise ad accettare l’offerta del prestito del Racing Santander, in Spagna. Il risultato, però, non fu diverso: le difficoltà che Khouma aveva trovato in viola riaffioraro- no puntuali anche nella Liga, dove in sei mesi l’attaccante collezionò appena otto presenze. Troppo poche per un patrimonio giovanile così importante ed in una fase così delicata del- la carriera. Si arriva poi all’esperienza della passata stagione, quella disgraziata di Pado- va dove – oltre ad un’annata travagliata per l’intera squadra – a farla da padrona stavol- ta fu la sfortuna che si accanì tremendamen- te su Babacar fin subito: infortuni su infortuni, infatti, bloccarono il giocatore ai box per gran SETTORE GIOVANILE/Khouma el Babacar 38 magazine

“Khouma da un punto di vista calcistico ha prospettive e talento illimitati”. - Cesare Prandelli

parte del campionato, che per il senega- lese si concluse con il magro bottino di una sola rete in quattordici presenze. Il presen- te, invece, ha i colori del Modena ed il volto finalmente sorridente di Babacar: i guai fisici ormai sono già alle spalle e le telecamere della ribalta, finalmente, sono tornati tutti ad essere puntati sul talento scoperto da Corvino e cresciuto alla Fiorentina. Il club che adesso ha intenzione di blindare a tutti costi il suo ta- lento dopo tanti mesi difficili, sperando che un giorno quel sorriso ingenuo e quel naso così morbido possano tornare a far entusiasmare i tifosi viola sugli spalti del Franchi. SETTORE GIOVANILE/Khouma el Babacar 39 magazine “I miei compagni di squadra però mi hanno schiacciato il naso, lo fanno sempre anche in allenamento perché dicono che è morbido e a me fa piacere” MUSEO FIORENTINA 40 magazine

Il Museo Fiorentina celebra la II edizione della Hall of Fame Viola

Materiale gentilmente interamente concesso dall’archivio storico di Museo Fiorentina

a prima edizione della Hall of ‘Cosimo Ridolfi’ nella nuova sede della Banca le nuovi membri vengono accolti nella Hall of vamente la storia della società viola. Fame Viola, ideata ed orga- CR Firenze e riuscì nello scopo di celebrare le Fame Viola per la quale i premiati ricevono nizzata da Museo Fiorentina glorie che hanno fatto la storia della squadra l’onorificenza del Marzocco Viola. Quest’an- La Fiorentina è stato il primo Club italiano ad e ACF Fiorentina, che avreb- di Firenze. Con questo prestigioso riconosci- no la data sarà quella di Lunedì 21 Ottobre inaugurare la propria Hall of Fame. La prima be dovuto svolgersi nel Di- mento il Museo Fiorentina ha reso indelebili nel 2013 mentre i requisiti per l’introduzione nella edizione ha visto premiati tra i calciatori Gian- L cembre 2011 e che fu riman- tempo le gesta dei grandi protagonisti della Hall of Fame continuano a rispondere a criteri carlo Antognoni, , Egisto Pandol- data per lutto cittadino, si svolse fastosamente storia viola, una storia costruita grazie al loro oggettivi e soggettivi grazie ai quali vengono fini, Giuseppe Chiappella, Vittorio Staccione, e con successo il giorno di Sabato 6 Ottobre impegno e alla loro passione. Ogni anno si premiati giocatori, allenatori, dirigenti e am- Mario Pizziolo, , , 2012 a Firenze presso lo splendido auditorium tiene un’edizione di aggiornamento nella qua- basciatori che hanno segnato significati- Christian Riganò, tra i dirigenti il fondatore Lu-

museofiorentina.it museofiorentina @museofiorentina museofiorentina MUSEO FIORENTINA 41

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igi Ridolfi Vay Da Verrazzano eL ando Parenti, tra gli allenatori e tra gli am- basciatori del tifo viola Rigoletto Fantappiè, Stefano Biagini e Narciso Parigi.

I candidati della Hall of Fame della Fiorenti- na vengono selezionati dal Museo Fiorentina e votati da una speciale giuria detta Collegio del Marzocco. La giuria della prima edizione era composta da Paolo Panerai, Sandro Picchi, Furio Valcareggi, Luca Giannelli, Piero Barucci, Valter Tanturli, Stefano Sartoni, Giovanni Rossi, Filippo Pucci, Giampiero Masieri, Franco Car- dini, David Guetta, Raffaello Paloscia, Paolo Chirichigno, Paolo Beldì, Enzo Bucchioni, Car- lino Mantovani, Isaia Nocentini, Mario Tenera- ni, Luca Calamai, Gianfranco Teotino, Sandro Bennucci, Alessandro Rialti, Mario Sconcerti, Vincenzo Guerini, David Bini, Sonia Piazzini, Massimo Cecchi, Alessandro Luzzi, Roberto Vinciguerra, Gianfranco Lottini e Andrea Clau- dio Galluzzo.

La giuria della seconda edizione ha subito un importante aumento di membri con un nume- ro complessivo che sfiora i duecento giurati, i quali sono stati invitati dalla Commissione Sto- ria del Museo Fiorentina ad esprimere le pro- prie preferenze su altri determinanti calciatori, dirigenti, allenatori ed ambasciatori della sto- ria viola. La Fiorentina con la propria Hall of Fame ed attraverso la Fondazione del Museo Fiorentina desidera celebrare i più meritevoli protagonisti del proprio passato dimostrando a loro ed alle loro famiglie che non sono stati dimenticati e che si desidera premiarli per la loro abnegazione e l’amore dimostrati per la maglia viola e per la città di Firenze. Si atten- dono dunque grandi protagonisti alla seconda edizione della Hall of Fame Viola. foto Federico De Luca museofiorentina.it museofiorentina @museofiorentina museofiorentina SPORT FIRENZE/Mondiali Ciclismo 42

magazine FIRENZE CAPITALE DEL CICLISMO Con i Mondiali di fine settembre la nostra città si è scoperta di Iacopo capace di rinunciare all’auto BARLOTTI e di appassionarsi alle due ruote. E anche i giocatori della Fiorentina hanno accolto la rassegna iridata, fra tweet e passeggiate in bici

er chi vive di solo calcio, possiamo dire che i Mondiali di ciclismo – a conti fatti – sono stati a tinte viola- Fiorentina. E non solo per le diverse, goliardiche, scritte sul percorso in- P neggianti all’ormai celebre “rigore per il Milan”. Ma perché è il podio stesso della gara più attesa (prova in linea Uomini Elite) che sembra fatto apposta per il tifoso gigliato: primo un porto- ghese, Rui Costa; secondo Joaquin Rodriguez, spa- gnolo che unisce i nomi di due giocatori dell’attuale Fiorentina (l’esterno Joaquin e il difensore Gonzalo Rodriguez). Nato nel 1988, laureato in scienze SETTIMANA IRIDATA – Scherzi del destino a par- politiche, è gior- te, è stata una settimana di festa per tutta Firenze nalista pubblici- quella dei Mondiali di ciclismo dello scorso fine set- sta dal febbraio tembre. Doveva essere la settimana dei disagi, delle 2010. Ha collabo- rato a lungo con il strade e dei negozi chiusi, delle code chilometriche. Nuovo Corriere di E invece – non si sa qual è la causa e quale l’effet- Firenze, collabora to, è vero – Firenze si è riscoperta amante dell’am- con Lady Radio e biente, dell’aria pura, e ha in massa lasciato a casa RDF 102.7 e con la macchina. Per sette giorni abbiamo imparato a Firenzeviola.it, nonché con altre conoscere una città nuova, senza auto, senza traf- testate on-line e fico, a tratti quasi deserta. La paura di restare im- cartacee. bottigliati a causa dei percorsi iridati ha fatto sì che SPORT FIRENZE/Mondiali Ciclismo 43 magazine

molti rimanessero a casa (e qualche disagio c’è ci hanno insegnato qualcosa: che la bici è uno corse più attese della rassegna iridata. Ma porta, alla fine, se la rappresentativa italiana stato, soprattutto per chi non ha potuto lavo- strumento alternativo e che andare a piedi non per tutta la settimana anche i fiorentini –che si è dovuta accontentare di un misero bronzo, rare), oppure prendessero i mezzi pubblici. O, è cosi drammatico” ha poi spiegato il sinda- magari di solito il ciclismo lo seguono meno del conquistato dall’azzurra Rossella Ratto nella perché no, la bicicletta. In tutto questo anche co Renzi. Il passaggio dei ciclisti dal Duomo, campionato di bocce – si sono radunati alle gara Elite Donne. A trionfare nel medagliere chi si disperava per le difficoltà, lamentando dai Lungarni, dalle splendide colline di Fiesole, transenne per salutare quegli atleti che con fa- dopo 12 gare è stata l’Olanda (3 ori, 1 ar- i disagi per la chiusura delle strade, ha sapu- sono cartoline indimenticabili che resteranno tica e sudore praticano uno degli sport più duri gento), davanti al Belgio (2 ori). Terra di cicli- to cogliere gli aspetti positivi di quella che è nella storia delle due ruote. Nel week-end del e impegnativi del mondo. sti, quella. I Paesi Bassi hanno conquistato la stata la settimana del trionfo di Firenze e dei 29 settembre tifosi e appassionati da tutto il gara a cronometro Donne (Van Dijk), la gara fiorentini in tutto il mondo. ”Questi Mondiali mondo sono giunti in Toscana per seguire le ITALIA (QUASI) ALL’ASCIUTTO – E poco im- in linea Donne (Vos) e la gara in linea Uomi- SPORT FIRENZE/Mondiali Ciclismo 44 magazine

la corsa, ha provato l’allungo con Visconti, è arrivata sul più bello con Vincenzo Nibali in prima linea nonostante una caduta. Ma dopo il decimo passaggio dalla salitissima di Via Salviati e dalla discesa di via Bolo- gnese, è stato il portoghese Rui Costa ad arrivare con le braccia alzate sul traguardo “Siamo stati molto vicini di viale Paoli. Dietro di lui due spagnoli, che all’oro, orgogliosi del secondo e hanno il rimpianto di aver corso da rivali e non da squadra: Joaquin Rodriguez (bat- del terzo posto”. - Borja Valero tuto dal portoghese) e Alejandro Valverde,

ni Junior (Van Der Poel). Ma la corsa più attesa era quella di domenica 29, dove il tracciato Lucca-Firenze, che prevedeva die- ci passaggi dal circuito di Fiesole, avrebbe designato il campione del mondo dei pro- fessionisti. Purtroppo sono stati la pioggia e i temporali a farla da padrone per cinque delle sette ore di gara, ma nonostante tutto sono stati circa 300.000 i tifosi che hanno seguito la corsa per le strade della Tosca- na. La Nazionale italiana ha cercato di fare SPORT FIRENZE/Mondiali Ciclismo 45 magazine

che ha avuto la meglio su uno stanchissimo Nibali, quarto.

GIOCATORI VIOLA AL MONDIALE – An- che la Fiorentina e i calciatori gigliati si sono adattati alla settimana dei Mondiali. La squadra viola ha spostato tutti gli alle- namenti nel tardo pomeriggio, scendendo in campo per tutta la settimana dalle 19 alle 20:30. Il capitano Manuel Pasqual ha utilizzato la bicicletta per spostarsi in centro con i suoi bimbi, postando la foto “Questi Mondiali ci hanno in- su Twitter con un eloquente “Fare di neces- segnato che andare a piedi non è sità virtù!”. Josip Ilicic è stato rintracciato cosi drammatico”. - Matteo Renzi

da FirenzeViola.it anche lui in bici. Borja Valero ha tifato per i corridori spagnoli, twittando alla fine“siamo stati molto vicini all’oro, orgogliosi del secondo e del ter- zo posto”. Il centrocampista viola ha poi colto l’occasione per invitare i ciclisti spa- gnoli, e anche il pilota Fernando Alonso – arrivato a Firenze nel week-end –, alla successiva gara che la Fiorentina avrebbe giocato col Parma. I Mondiali: una festa per tutti, insomma, per i fiorentini, per i tifosi, per i giocatori viola. Ma c’è voluto “Fare di necessità virtù!”. - poco per tornare alla normalità. E al traf- Manuel Pasqual fico di tutti i giorni. VIOLA CLUB/Viola Club New York 46 magazine Viola Club New York Un cuore viola nella Grande Mela

di Patrizia Iannicelli opo aver raccontato del viola 1990. L’idea è di Gino Gullace Raugei, a quel dazione (nota: in America certe funzioni notari- mercialisti, bancari. Abbiamo soci a New York, club di Bruxelles, uno dei club tempo corrispondente di “Oggi” e grande tifoso. li – come appunto l’autenticazione di una firma ma anche in Connecticut, New Jersey e Mariland più rappresentativi in Europa, Ne parla con tre amici, Vittorio Ansuini (pro- – possono essere ottenute per pochi dollari da qui negli States, ed ovviamente a Firenze ed in prosegue il nostro viaggio alla prietario del ristorante “Mezzogiorno” a Soho), bancari, farmacisti o anche cartolai provvisti di Toscana. Il numero dei soci è variato moltissimo scoperta dei viola club sparsi Paolo Palli (a quell’epoca responsabile della regolare licenza). negli anni, anche perchè molti arrivano negli Sta- D per il mondo. Abbiamo infatti sede di New York della Cassa di Risparmio di Ad oggi il Viola Club New York conta 54 soci, tes per qualche anno e poi per motivi di lavoro contattato il presidente Roberto Consales del Firenze ) e Massimo Lopes Pegna (tuttoggi cor- fra cui 7 bambini e 10 donne. La maggior parte tornano indietro o si dirigono da altre parti. Nel Viola Club New York, che ci ha voluto raccontare rispondente a NY de La Gazzetta dello Sport). dei soci sono giovani imprenditori e professionisti tempo c’è stato un bel cambio generazionale, ma come la passione e l’amore per la Fiorentina ar- L’entusiasmo fa il resto. I quattro si ritrovano in (età media 30-40 anni), ma anche artisti e storici alcuni dei vecchi soci sono rimasti (circa 7-8). riva anche oltre oceano. una farmacia della 56ma strada e davanti al dell’arte, in missione o trapiantati qui negli Sta- Nei 23 anni di vita del club ci sono stati 3 presi- Il Viola Club New York nasce il 14 dicembre farmacista-notaio redigono l’atto ufficiale di fon- tes: giornalisti, medici, architetti, ingegneri, com- denti: Gino Gullace Raugei dal 1990 al 1995, VIOLA CLUB/Viola Club New York 47 magazine

Paolo Palli dal 1996 al 2006 e dal 2006 Ro- In questo ultimo anno di bel gioco e risultati, cialmente durante le partite, con commenti di tifo- rante il campionato, organizzate delle ini- berto Consales. Il Direttivo è composto, oltre che pensi , possano essere un motivo, sopratutto si da New York, Cina, Indonesia, Giappone e…. ziative particolari? dal presidente, da Andrea Fiano (vice presiden- dove vivete voi oltreoceano, di avvicinare Poggibonsi! Penso che l’elemento catalizzatore “Diciamo che ci piacerebbe fare di più, ma il te), Paolo Palli (tesoriere), Francesco Bardazzi altri tifosi alla squadra viola, magari anche dell’attenzione degli americani nei confronti della tempo a disposizione e le distanze rendono diffi- (segretario), Massimo Balestri e Marco Corti- non italiani? Fiorentina sia il fatto che ci sia un Italo-Americano cile organizzare eventi con maggiore frequenza. giani (consiglieri). E’ stato eletto nel 2010 per “Certamente il bel gioco ed i grossi campioni come Giuseppe Rossi. E poi non dimentichiamo La difficoltà più grossa che abbiamo è in realtà rimanere in carica fino al 2014. hanno attratto l’interesse di nuovi fans. Dall’an- che molti ragazzi americani vanno a Firenze per a comune con molti altri club di tifosi italiani, ov- Il presidente Roberto Consales, insieme al con- no scorso a questa parte abbiamo visto un balzo studio, e continuano a nutrire la ‘passione Viola’ vero la mancanza di una sede sociale che nessun sigliere Massimo Balestri e al segretario Fran- nelle adesioni del Viola Club NY e specialmente anche quando tornano negli States.” club qui a Manhattan può permettersi per ovvi cesco Bardazzi, ha risposto alle domande per la sul nostro gruppo Facebook, che sta arrivando a motivi finanziari. Ci ritroviamo per guardare le consueta intervista del nostro Magazine. 500 membri e che è visitato continuamente, spe- Oltre a guardare le partite tra voi soci, du- partite e per le cene sociali in maniera regolare. VIOLA CLUB/Viola Club New York 48 magazine

Recentemente, abbiamo iniziato a trovarci da Ri- febbraio di quest’anno, abbiamo avuto l’ono- States) ha scritto un articolo”. Oltre al vostro beniamino Giuseppe Rossi, balta, un ristorante pizzeria sulla 12ma strada, re di avere Giuseppe Rossi a cena prima della qual’è il giocatore che potrebbe fare la diffe- che sta diventando il “polo del calcio italiano a sua partenza per Firenze: una rarità per noi così Avere una squadra con molti ragazzi stra- renza e dare un supporto particolare? NY,” colmando il vuoto lasciato dal “Bar L’An- lontani di avere un giocatore in forza alla Fio- nieri può diventare un’ulteriore crescita per “Difficile dare un solo nome: penso che ognuno golo” che fino ad una decina di anni fa era la rentina. il vostro club? dei nostri giocatori abbia qualcosa di particola- mecca dei tifosi italiani. Cerchiamo anche di “farci sentire sui media” ita- “Con Rossi, in effetti, è cresciuto molto l’interesse re da dare in supporto alla squadra. Abbiamo Negli anni passati, abbiamo avuto il piacere liani ed americani: siamo stati in collegamento per la Viola da parte di molti tifosi americani, e tantissimi giovani che speriamo tutti di vedere di ospitare la Fiorentina di Ranieri e quella di su Lady Radio e Radio Blu, “capitiamo” spesso la presenza di giocatori come Borja, Cuadrado “esplodere” come prossime stelle: Wolski, Ma- Trapattoni quando erano venute in tournee qui su siti e giornali fiorentini e siamo stati l’unico e Gomez ci aiuta ad allargare la nostra tifoseria tos, Rebic per fare solo tre nomi. Spero che Mati a NY. Nel 2011, abbiamo celebrato il nostro club di tifosi italiani su cui “America Oggi” (il soprattutto qui a New York, famosa “melting pot” Fernandez continui a migliorare, e comunque pen- ventesimo anniversario col bomber Riganò. A quotidiano italo-americano più diffuso qui negli (pentolone) di tante etnie”. so che, oltre a quelli di Gomez e Rossi, l’acquisto VIOLA CLUB/Viola Club New York 49 UNA FOTO DEL 1990 CHE RITRAE I magazine SOCI FONDATORI DEL VIOLA CLUB

di Ambrosini sia stato veramente azzeccato”. europea come una grande realtà del calcio italiano preso in mano le redini della società ha dato chi” d’esperienza. Dobbiamo ringraziare Pra- con molti giovani campioni, un grande allenatore una svolta positiva fondamentale dopo due dè e Macia per il grande lavoro nel costruire La competizione europea potrebbe diventare ed una società seria e solida alle spalle”. campionati da dimenticare. È ovvio che una questa rosa, e Montella per il suo grandissimo un “ostacolo”, con il susseguirsi delle tante proprietà interessata e partecipe selezioni di- lavoro nel dare a questa squadra un gioco così partite avvicinate? Un commento alla rosa attuale, ai giocatori, ai rigenti validi, e che dirigenti validi scelgano spumeggiante e divertente. Credo, però, che “Non penso che l’Europa League sia da conside- giovani promettenti, al lavoro dello staff tecni- ottimi giocatori. È così che ci ritroviamo ora il ringraziamento maggiore debba essere per rarsi un ostacolo. Al contrario, penso che sia una co, alla società. una bellissima squadra, solida, con un gran Andrea Della Valle, per aver risollevato la grande opportunità per presentarci sulla vetrina “Il fatto che la famiglia Della Valle abbia ri- numero di giovani promettenti e molti “vec- Fiorentina da due anni e mezzo di anonimato”. Vuoi leggere la recensione del tuo libro su FVMagazine? RECENSIONI 50 Scrivi a [email protected] magazine LA RECENSIONE CHI L’HA VISTO? di Samuele Brandi di Stefano Borgi Vincenzo Montella, Paolo Monelli la costruzione di un sogno er tutti era “Paolone”. Chi gli vole- Autore: Giulio Giusti - prefazione di va meno bene, lo chiamava “Anatro- Editore: Ultra sport ne”... un pò per il fisico possente, un pò per quell’aria a bonaccione. E poi i tratta di una biografia romanzata su Vincenzo Montella che il tono di voce grosso, con cadenza inizia da subito con la prefazione del grande “Petisso” Bruno P tipicamente emiliana. In realtà Paolo Pesaola, mister della Fiorentina del secondo Scudetto. Pesaola Monelli ha segnato un epoca della Fiorentina recen- racconta di se, della sua carriera ma, soprattutto, di Montella e te, quella di metà anni ‘80, di certo una tra le più delle sue qualità da allenatore. Pesaola poi sottolinea quante spettacolari che si ricordi. Era la Fiorentina di “Pic- S analogie esistano tra il centrocampo tecnico della sua Fiorentina chio” De Sisti allenatore, di Giovanni Galli in porta, e quella di Montella, evidenziando anche le grandi differenze tra il calcio di un di Contratto, Pin, Passarella difensori. A centrocampo dibile se pensiamo al calcio di oggi. Certo, al tempo tempo e quello attuale. Questo libro non parla solo delle imprese sportive di Mon- Massaro, Oriali, Pecci Antognoni, Iachini (Pasquale). non esistevano i cellulari, sennò avrei passato tutta la tella ma, racconta an- che la storia della sua Davanti e appunto lui, Paolo Monelli. giornata al telefono”. Il 4 gennaio 1987 è un’altra vita, il percorso interiore di un campione ed il “Eravamo una grande squadra, superiore a quella di data storica della carriera di Paolo. “Il gol da cen- viaggio di un bambino che diventa in fretta oggi - confessa Paolone (noi lo chiamiamo così perchè trocampo al Napoli. Carobbi rinvia lungo, io vedo Ga- uomo. Il racconto ro- manzato parte dagli gli vogliamo bene). Certo Gomez è un grande acqui- rella completamente fuori dai pali e provo a calciare”. inizi del giovane calcia- tore Vincenzo fino all’ sto, Rossi pure, e Montella è un ottimo allenatore. Però, Com’era la porta vista da lì? “Piccola, molto piccola, attuale, ed ottima, av- ventura in casa Fio- ribadisco, noi eravamo più forti”. Facciamo un passo ma io ci provai lo stesso. E mi andò bene. Il pallone rentina come allenatore giovane ma esperto. indietro: Monelli approda in riva all’Arno nell’estate rotolava piano, piano, sembrava non arrivare mai. Alla L’autore prospetta più volte l’ipotesi che ‘81, accompagnato dal Carneade Daniele Massaro. fine vincemmo 3-1, quell’anno il Napoli diventò cam- sia proprio l’ex aero- planino a riportare a Paolo è uno dei crack giovanili dell’epoca, nel Monza pione d’Italia. A volte mi ricapita di vederlo quel gol, Firenze, con il suo gioco e la sua professionali- faceva sfracelli, nell’under 21 è titolare fisso. Paolo in qualche sigla televisiva. A volte mi telefonano solo tà, il tanto atteso terzo Scudetto. Il libro ha Monelli sembra “il colpo” del mercato viola. E inve- per ricordare quel gol. Son soddisfazioni”. Oggi Paolo anche una sua visione più ampia e sociale, ce... Un infortunio nel precampionato lo penalizza, Monelli è senza squadra. Anzi, è alla ricerca di una si narra infatti, dell’Al- fasud di Pomigliano Massaro mette la freccia e lo passa a destra... così va squadra... “Fino all’anno scorso allenavo gli allievi del d’Arco dove lavora il padre di Montella e il calcio. Addirittura a fine stagione (quella del “me- Monza. Devo dire anche con buoni risultati. Poi con la fantastica con i dialoghi tra il mister gigliato glio secondi che ladri”) Monelli va in prestito all’Ascoli società non abbiamo trovato l’accordo, ed ora sono ed un Dio etrusco tifoso della Fiorentina che in serie B, e Massaro diventa campione del mondo su piazza”. Qualche collaborazione in televisione, ma abita sulla collina di Fiesole. In questo li- (senza mai giocare) a Spagna ‘82. Così rivà il calcio. niente di serio: “No, sinceramente no - conclude Pa- bro l’autore, Giulio Giusti, narra anche di una voce guida che avrebbe aiutato La stagione ‘83-’84, per Monelli, è quella della gran- olo. A volte vado dal mio amico Bonan a Sky, altre Montella nelle tappe più importanti della sua vita. Nel romanzo questa voce de rivincita: 12 gol, la famosa tripletta al Napoli, vado ospite al “Campionato dei campioni” su Odeon. guida aiuterà Montella a dribblare difficoltà di ogni tipo fino al raggiungimento il tunnel a Krol: “Si, quel giorno resterà per sempre Collaborazioni saltuarie”. Paolo dice queste cose con degli obiettivi che lo stesso allenatore viola si era prefissato. Il libro si conclude indelebile nella mia mente - ricorda. Feci un tunnel a un velo di tristezza, anche perchè la sua vita è sul con una bellissima frase di augurio rivolta a Montella sottolineando, come anche Ruud Krol, mica uno qualunque. Poi un gol in girata ed rettangolo verde. Carattere schivo, a volte introverso, a Firenze, il suo modo di intendere calcio abbia riportato la gente allo stadio ad uno di testa... che gioia”. Come festeggiasti? “Andai a non è il tipo che si vende facilmente. Forse anche per ammirare, dopo un paio di anni bui, il bel gioco che tanto piace ai tifosi gigliati. cercare funghi con mio padre e con mio fratello. Incre- questo il mondo del calcio si è un pò scordato di lui. fototifo 51 magazine

FIORENTINA-CAGLIARI FIORENTINA-PACOS DE FERREIRA

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