TMWn° 0 - novembre 2011 magazineTUTTOmercatoWEB com

i Re del mercato Antonio Caliendo i giganti del calcio Giuliano Sarti

Gennaro Gattuso UOMO VERO TMW magazineTUTTOmercatoWEB com L’editoriale 2

idea è nata un anno fa, ma per concretizzarla e darle un’identità abbiamo impiegato un po’ di tempo. I numeri fatti registrare da TuttoMercatoweb, negli ultimi tre anni, ci hanno spinti all’ennesima scommessa; nell’era del digitale e dei tablet, sentivamo che qualcosa ancora manca- va. L’informazione quotidiana, le esclusive e le rubriche. Tmw è diventato, nel tempo, un punto Editore: di riferimento per lettori ed addetti ai lavori. Il successo riscontrato con i Tmw Awards (che TC&C srl premiano il Miglior Direttore Sportivo ed il miglior giovane dell’anno), l’iniziativa vincente di Castiglioncello Sede Centrale, Legale ed Amministrativa L’ Strada Setteponti Levante, 114 e quest’ultima scommessa che vedrete da oggi, una volta al mese, sui vostri cellulari, pc e tablet. Il Magazine di 52028 Terranuova B.ni (AR) (Tel: 055 9175098 Fax: 055 9170872) Michele TuttoMercatoweb: un mensile tutto da leggere, per il quale abbiamo messo insieme le firme più prestigiose del nostro calcio. L’obiettivo è che in un’ora venga letto tutto, dalla copertina all’ultima pagina. Interviste in esclusi- CRISCITIELLO Redazione giornalistica va, come quella di oggi che ci ha portati direttamente in una pescheria di lusso di Gallarate, nel milanese. Non è (Tel: 055 9172741 Fax: 055 9170872) un caso che abbiamo iniziato da Gennaro Gattuso e la sua storia: se c’è un calciatore nel quale ci riconosciamo, Sede redazione Firenze quel calciatore è proprio il centrocampista del Milan, con lui troviamo le maggiori similitudini. Siamo passati Viale dei Mille 88, Firenze Nato ad Avellino il anche per Montecarlo, dopo l’ultima edizione del Golden Foot, per andare ad incontrare uno dei procuratori che (Tel: 055 5532892, Fax: 055 5058133) 30/09/1983, giornalista e conduttore televisivo. Lavo- ha fatto la storia del nostro calcio: Antonio Caliendo. Il focus sulle squadre di , il Milan visto dal collega Direttore Responsabile: ra a Milano, Capo-Redat- di Mediaset, Luca Serafini, ed il Napoli, attraverso l’occhio vigile di Gianluca Di Marzio (Sky), l’angolo del- Michele Criscitiello tore della Redazione calcio la serie B con Valentina [email protected] di Sportitalia. Direttore Re- Ballarini (Sportitalia) Redazione: sponsabile di TuttoMerca- ed il Sudamerica, trat- toWeb e di TMWmagazine Marco Conterio tato dalla prima voce [email protected] italiana su Argentina e Una nuova scommessa Luca Bargellini Brasile, Stefano Borghi, [email protected] telecronista di Sporti- Chiara Biondini talia. Un magazine di per dirvi GRAZIE [email protected] approfondimento, che Hanno collaborato: fornisca spunti di rifles- Cristina Guerri, Gianluca Losco, Luca Serafini, Giancarlo Padovan, Roberto sione e che faccia anche inchiesta; perché il nostro calcio ha dei malanni e vanno curati. Come? Iniziando Scarpini, Roberto Bernabai, Gianluca a scoprire quello che non va. Un’intera redazione dedicata al magazine mensile, basta un dito per sfogliar- Di Marzio, Fulvio Collovati, Valentina Ballarini, Gianluca Nani, Stefano Bor- lo in un attimo; per andare avanti e dietro, sopra e sotto. Ai nostri lettori non abbiamo mai chiesto nul- ghi, Barbara Carere, Max Sardella, la, perché il nostro rispetto nei vostri confronti è massimo. Proviamo a darvi sempre Alessio Calfapietra. un’informazione corretta e leale, con qualche critica che a volte sembra eccessiva, ma Fotografi: TMWn° 0 - novembre 2011 tutto completamente gratuito. Dall’applicazione per iPad a questo magazine che va magazineTUTTOm e r c a t o WEB c o m Balti/Photoviews, Image Photo Agency, Carmine Napolitano, Alberto Fornasari, solo scaricato, gratuitamente. Tranquilli, non è una trappola. Tutti i numeri saranno Daniele Andronico i Re del mercato consultabili, vi do la mia parola. Adesso divertitevi perché è un’autentica novità per Antonio Caliendo il panorama dell’informazione. Un mensile che non passa per l’edicola ma che fini- i giganti del calcio Realizzazione grafica: Giuliano Sarti Athos de Martino sce direttamente sul vostro computer. Ho già provveduto ad inserirlo tra i preferiti… Gennaro Gattuso TMWmagazine Supplemento mensile alla testata UOMO VERO giornalistica Tuttomercatoweb.com® Testata iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione, numero 18246 TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 3 IN QUESTO NUMERO

storie referisco un bel piatto di pasta ogni giorno che il caviale oggi e mezzo panino doma- 6 rossonere ni”. Il Gennaro Gattuso pensiero è quello di un uomo con la testa sulle 7 bianconere “Pspalle. Filosofia di vita lungimirante, di chi guarda avanti, di chi vive l’oggi pensando 8 neroazzurre 9 azzurre 10 giallorosse Gattuso

11 storie di mercato 12|13|14 Una vita da i Re del mercato: Antonio Caliendo 15 i Collovoti guerriero di Marco Conterio 16 Serie B foto di Balti/Photoviews

17|18 i giganti del calcio: anche al domani. Un destino segnato da Giuliano Sarti tempo, per chi sin dall’infanzia ha avuto un grande punto di riferimen- to. “Valentino Guerriero, 19 Il Volto Nuovo un mio grandissimo amico, che mi ha trasmesso questa 20 mentalità di lottatore, sul Estero campo e nella vita”. Nomen 21 l’altra metà di… omen, anche per Ringhio che adesso deve vincere una [Cristian Maggio] battaglia contro un nemico 22 fototifo invisibile, che gli crea forti problemi alla vista. 23 webcorner TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 4

Partiamo dalle sue condizioni? “Ho ripreso ora ad allenarmi e spero di uscirne fuori presto. Di una cosa sono certo: non voglio essere un peso per la squadra dove giocherò, an- che se ovviamente spero che sia il Milan. Voglio dimostrare che con la forza di volontà si può fare tutto; voglio farcela, per me e per gli altri”. Una mentalità che arriva da lontano la sua. Chi era Gattuso prima di diventare il grande calciatore che tutti conoscono? “Vengo da una frazione di poche migliaia di ani- me nel cosentino, Schiavonea. Sin da piccolo sono cresciuto con la borsa da calcio sulla spalla, mio padre era un giocatore molto conosciuto nell’in- terregionale. Le scuole calcio, però, inizialmente non facevano per me, preferivo il pallone vissuto per strada. Poi... Sono passati tanti anni e ora pos- so dirlo: a undici anni giocavo sotto falso nome in chiesi di partire. In fondo, avevo giocato oltre 40 terza categoria, per scendere in campo con quelli partite facendo tanti gol nell’anno precedente”. grandi”. Ci racconta i suoi Old Firm, i suoi derby di Poi il Perugia, con tappa a Bologna. Glasgow? “Franco Ceravolo mi vide durante un tour con la “Racconto un aneddoto. Walter Smith, il tecnico rappresentativa: prima andai a Bologna, ma restai che mi volle ai Gers, mi disse per una settimana solo 20 giorni. Poi a 13 anni passai al Perugia, gra- di stare tranquillo per i primi venti minuti contro zie a Walter Sabatini, dove ho esordito a 17 anni il Celtic, di non partire al massimo. Dopo venti con Galeone. Il mister era molto esigente coi gio- secondi presi un cartellino giallo e, nell’intervallo, vani e, nella mia prima partita, il 22 dicembre del mi tirò letteralmente una scarpata in fronte”. ‘96, mi massacrò dopo un gol sbagliato dopo il Un derby particolare, insomma. novantesimo. Coi piedi che mi ritrovo, ho tirato “Ne ho giocati oltre 30 col Milan, ma a Glasgow, una ciabattata...”. l’atmosfera è diversa anche perché si trascina for- Via in Scozia, coi Glasgow Rangers. ti rivalità extracalcistiche. Comunque è stata una “Quella è la parentesi che mi ha fatto svoltare, che splendida avventura, non scorderò mai anche mi ha dato la consapevolezza del ruolo e dei miei stadi particolari come quelli dell’Aberdeen col ci- mezzi, che mi ha fatto capire le mie doti di trasci- mitero di fianco o come quelli di Dundee, dove natore. Ho passato due fasi diverse, in Scozia: con gli impianti delle due squadre cittadine distano 50 Advocaat ci fu la rottura perché mi faceva giocare metri”. terzino. Si fece male Porrini e doveva essere una Poi il ritorno in Italia, con la Salernitana, in- soluzione temporanea contro gli Hearts. Una, due, fine il Milan. tre volte, poi diventai l’alternativa in quel ruolo e “Da Salerno a Milano fu importante il pressing TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 4

del team manager Buriani, che pressò molto su intenditore. Qui uniamo le due cose: da una parte e Dario Tosetti. Sono andato via a dodici anni, ma Braida per prendermi. Inizialmente, in rossonero, del locale il banco del pesce, dall’altro lo spazio a sono sempre legato alle mie origini, alle mie radi- non ero a mio agio. Senti- contatto con la cucina. Ci ci. Non vivevo certo nel lusso, ma ero il bambino vo la pressione, sentivo il sono anche la Curva Sud più felice del mondo. Adesso torno un po’ meno peso della maglia, volevo e quella Nord con ragazzi spesso a casa, dopo la nascita dei miei figli, e con- continuità. Ci furono an- di tutta Italia che lavorano fesso che mi manca”. che le sirene della Fioren- qua...”. Perdoni una curiosità: ma è vero che in Cana- tina di Trapattoni a ten- Curioso: inoltre il Gat- da c’è un Gattuso day? tarmi, stavo per andare in Sono un uomo di mare tuso imprenditore non “E’ vero, è vero. Lo istituirono ad Oshawa, dove viola, ma lo stesso Braida termina qua. c’è una grande comunità di italiani, quando andai mi convinse a restare. Ed legato alla mia terra e “Ho anche due ristoran- là con la Fondazione e merito di tutto questo è del ha avuto ragione: ho vis- “mangio pesce cinque ti: il Très Jolie a Milano e mio agente D’Amico. Uno come me, che non si suto tantissime gioie, oltre l’Osteria del Mare a Mon- ferma mai con la testa: per questo sono un tipo a qualche mazzata. E’ un volte a settimana tecarlo”. che non ama le vacanze ai Caraibi, perché lì non club unico nel suo gene- Mi perdoni ma... Vanno riesco a rilassarmi. Diciamo che sono un iperatti- re, mi ha dato tutto, anche bene? vo, forse anche troppo, ma il mio cervello viaggia nei momenti difficili”. “E che siamo, a pettinare continuamente”. A proposito di mazzate: le bambole?” Ringhio Gattuso che musica ascolta? La im- se dico Istanbul? Amante del cibo e della maginiamo un tipo da rock duro. “La finale di Champions bella vita? “Io? No, nella musica sono un romantico, uno contro il Liverpool. 3-0, poi 3-3, poi la sconfitta... “Se mi chiedono se preferisco una Una ferita che non si chiuderà mai, perché aveva- serata in un locale o una a casa, dico mo giocato bene prima di quel black out. Nello una in cantina con gli amici. Ah, se spogliatoio calò il silenzio, la luce si è riaccesa solo ”avessi conservato tutti i vini che ho dopo mesi. Poi, per spiegare lo spirito del Milan, aperto -scherza Gattuso- sarei mes- abbiamo saputo rialzarci subito e la rivincita di so bene a livello di collezione. Nella Atene lo dimostra”. vita siamo di passaggio, ha ragione Tornando al passato: la Scozia, per lei, è stata Totò quando dice che davanti alla una svolta non solo sul campo. morte siamo tutti uguali. Però dob- “Li ho conosciuto quella che ora è mia moglie, biamo fare delle scelte, delle scelte Monica: andavo spesso da un ristoratore italiano ponderate, ragionate”. da cinquant’anni in Scozia, suo padre, e lì è iniziata Ne ha fatte alcune, importanti, l’avventura. Abbiamo due figli, Gabriela e France- anche per la sua terra. sco, abitiamo a Gallarate e siamo davvero felici”. “Ho una fondazione, Forza Ragaz- Tra l’altro vicino a questa sua splendida ‘Itti- zi, con la quale ho messo in piedi ca e gastronomia Gattuso e Bianchi’. una scuola calcio per 150 bambini “Il mondo della ristorazione mi affascina molto. nel mio paese dove nessuno paga. Sono un uomo di mare, mangio pesce cinque Lo stadio in erba sintetica, poi, an- volte a settimana e, senza falsa modestia, sono un che grazie ad Alessandro D’Amico TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 6

antico. Passo dalla contemporanea “Tra i pali Abbiati: uno Sbaglio o è una for- Adele, fino a Battisti, Celentano ed che un giorno è buo- mazione che non in- agli Alunni del Sole”. no, quello dopo mez- clude nessuno della Una delle colonne sonore della sua zo matto. Poi Cafu: mi Mi manca il nuova leva rossone- vita immaginiamo possa essere sono sempre chiesto ra? anche Seven Nation Army, dopo il come facesse sempre“ gruppo di “Sono tutti ragazzi coi Mondiale 2006. a correre così ed a Maldini, Kakà quali sono cresciuti in- “Dopo la Germania è cambiato tutto ridere sempre? Non sieme, mi mancano, an- e sono stato bravo a non montarmi la l’ho mai visto arrab- e Pirlo che se lo spogliatoio di testa, nei mesi e nelle settimane suc- biato. Dall’altra par- oggi è unito. Però, per cessive. Gestire soldi e successo è dif- te Serginho: ha fatto età e periodo storico, ficile nel nostro mondo, più che gioca- un quarto di quel che mi sento di fare questi re a pallone. Non dobbiamo scordarci avrebbe potuto fare in carriera. Un nomi”. che veniamo da famiglie semplici, talento pazzesco ma troppo svogliato. Curiosità: il giocatore più difficile non dobbiamo perdere di vista che In mezzo Maldini e Nesta. Il Capita- ”da marcare? E poi: c’è un nuovo l’umiltà è importante, soprattutto in no non parlava, ma quando alzava la Gattuso a giro? un mondo dorato come il nostro. Io voce lo faceva davvero. Era il primo “Per la prima dico Zidane, uno che non sono un patito di macchine, non a fare tutto, questo spiega perché ha con la palla al piede faceva il gioco amo il lusso sfrenato, preferisco un giocato fino a quarantuno anni. Con delle tre carte. Io mi rivedo nei Benet- piatto di pasta ogni giorno che caviale lui Nesta: un campione, ma tanto ti- ti, nei Lodetti, nei Furino, sono sem- oggi e mezzo panino domani”. mido davanti ai microfoni quanto pre stato un portatore d’acqua. Oggi Ci permetta: è un discorso guer- sveglio e divertente nello spogliatoio. non ci sono dei Pirlo o dei Gattuso, riero sul campo ma anche da per- Il peggior ‘figlio di...’, e lo dico in sen- per intendersi, né i Davids ed i Desc- sona con la testa sulle spalle. so amichevole, è però Pirlo”. hamps. Però c’è un giocatore che mi “L’unica volta che ho perso il control- Pirlo? piace molto, Asamoah dell’Udinese”. lo è stata con Joe Jordan, col Totten- “Il capitano dei ‘ba- ham. E’ stato un errore, un terribile stardi’. Un ragazzo errore, ma sono contento di averlo con un umorismo ed riconosciuto. Soffrivo di un problema una simpatia unici, al ginocchio, Palacios fece un terribile un vero amico. Poi intervento che mi provocò una ferita metto Rui Costa, profonda. Dopo la partita mi misero Kakà, Shevchenko dodici punti alla rotula, da lì mi si tap- e Seedorf. Clarence pò la vena, andai in trance agonistica è soprannomina- e... E’ successo quel che tutti sanno”. to ‘Obama’ nello Le va di chiudere con un gioco? spogliatoio, ha una Dieci compagni che non dimenti- classe unica e quan- cherà, dieci compagni che hanno do dice qualcosa è segnato la sua vita. legge”. intervista di Marco Conterio foto di Daniele Buffa/Image Sport TMW magazineTUTTOmercatoWEB com storierossonere 7 finito? Non c’era più Chiaro che l’orientamento fosse to di sacrificio, il calcio totale: fiducia in lui per l’età e nato con largo anticipo: nei con- l’obiettivo di questo sport è e re- la lunga convalescenza, fronti di Inzaghi non c’era fiducia, sterà sempre quello di fare gol. un anno: dall’infortu- appunto. Allora perché la società E il Milan ha in casa uno dei più nio? Non ha le caratte- gli ha rinnovato il contratto per grandi di tutti i tempi. La rico- è ristiche di nessuno degli un anno? La scelta dei rinnovi per noscenza c’entra poco, diremmo attaccanti che Allegri ha a disposizione, gli ultratrentenni rossoneri è stata niente. Che tipo di riconoscen- con la sua idea di calcio? Il problema va fortemente condizionata dall’alle- za è quella di fare un contratto a uno come lui, che poi sarebbe stato destinato stabilmente alla l’editoriale di... tribuna o alla panchina? Soldi Luca Serafini ne ha accumulati abbastanza per far vivere bene le prossime ge- IL CASO INZAGHI nerazioni, se avrà figli e nipoti. natore. C’era il diktat dei vertici: un E non è il tipo di fame che ha solo anno per Ambrosini, Seedorf, Pirlo uno dei più grandi cannonieri della storia contraddistinto la sua vita calcistica. Do- e Inzaghi appunto. Possiamo discutere in del calcio. E’ con la fame che ha sopperi- vrebbe essere d’esempio all’indolenza di eterno la vicenda Pirlo: c’era l’offerta del- to a limiti tecnici per chi ama acrobati e molti giovani, Pato ed El Shaarawy su la Juve, ma se Allegri si fosse impuntato, palleggiatori, ma Inzaghi ha una dote tec- tutti. E lo è, infatti. Quando si trattò di se Pirlo fosse stata una prima scelta nella nica che pochissimi hanno avuto grande compilare le liste Uefa, Robinho era in squadra che stava nascendo, il bresciano come la sua: quella di buttare la palla in infermeria, Pato a rischio costante, Cas- sarebbe ancora rossonero, con un bienna- rete. Potete raccontarci mille favole sul sano a dieta, El Shaarawy faceva ancora le. Ci stava, una deroga: in fondo Seedorf gioco di squadra, il collettivo, lo spiri- storcere il naso a Milanello, sempre che e Ambrosini di anni ne hanno 35, Pirlo 32. nel frattempo sia riuscito a convincere Ma Inzaghi? Inzaghi ne ha 37. Se a maggio della sua bravura. Inzaghi ci stava, quei non fosse più rientrato nei piani del futu- 10’ in campionato contro il Catania han-

foto di Giuseppe Celeste/Image Sport ro, perché non lasciarlo libero? Non era no riassunto tutto questo nostro lungo ancora pronto, si obietterà. Non avrebbe discorso: siamo assolutamente convinti oltre l’esclusione di Pippo Inzaghi dalle avuto molte offerte. Anche se lui scalpi- che convalescente, 37enne, con un’auto- liste Champions, almeno fino a gennaio, tava per rientrare già alla fine del cam- nomia di fiato limitata, Inzaghi continui anche se noi uno come lui non l’avremmo pionato scorso. Dubitiamo, fortemente. Gli acciacchi e l’età non ad essere il più forte di tutti nel suo me- mai escluso dalla competizione europea. La rabbia, la volontà, la serietà erano ga- hanno scalfito la sua stiere, quello di segnare. La scossa che è Nato a Milano, dopo i C’era uno stratagemma semplice: rinun- ranzie sufficienti per capire che sarebbe voglia, né la sua bravura, capace di dare al Milan in pochi minuti trascorsi a Radio Peter ciare al terzo portiere Roma e inserire un tornato ancora, con in testa l’idea fissa di è di gran lunga superiore a qualsiasi tipo Flower e TeleLombardia, giovane Primavera rispettando i nume- inseguire record su record a cominciare che restano quelle di di discorso: se a gennaio resterà rosso- è approdato alla fine de- ri richiesti dall’Uefa, si sarebbe liberato proprio da quello nelle coppe europee. “un ventenne nero, sarà bene che se ne tenga conto. In gli anni ottanta a Media- set come inviato prima e il posto per Super Pippo. Massimiliano Erano garanzie sufficienti per capire che Champions, ma non solo. Gli acciacchi telecronista delle partite Allegri ha motivato la sua decisione con ha nella testa e nelle gambe la voglia di e l’età non hanno scalfito la sua voglia, del Milan poi. Volto noto il fatto che spesso la sua destinazio- essere protagonista. E’ la fame, quella che né la sua bravura, che restano quelle di di Milan Channel, è an- ne sarebbe stata comunque la tribuna. ha reso grande Inzaghi, anzi grandissimo, un ventenne. che azionista del club. ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com storiebianconere 8 a mutazione genetico- delle ali. Poi è planato sul 4-3-3 o 4-2-3- di un altro centrale. Anche questo reparto, tattica di Antonio Con- 1, a seconda della cruciale posizione che comunque, ha fatto registrare un cambia- te non è solo il fatto più assume Vidal. Proprio il contemporaneo mento significativo: il declassamento di rilevante della prima utilizzo di quest’ultimo e di Marchisio ha De Ceglie nel ruolo di rincalzo e lo spo- parte del campionato, rappresentato il primo nodo da sciogliere. stamento di Chiellini in quello di esterno ma rappresenta anche E’ capitato, infatti, che con il 4-2-4 Vidal di sinistra. un fondamentale pas- non giocasse. Oppure venisse emarginato Come gioca, dunque, oggi la Juve? Rispet- L foto di Daniele Buffa|Image Sport saggio per le strategie del mercato bianco- sull’esterno dove non può rendere come to all’inizio, sembra interpretare un calcio nero. Con il 4-2-4 che l’allenatore aveva in sa. Con Pirlo davanti alla difesa, invece, Vi- più collettivo che la rottura della squadra mente, dopo averlo felicemente sperimen- dal ha potuto fare l’esterno accanto a Mar- in due tronconi (quattro elementi attacca- l’editoriale di... tato a Bari e a Siena, la società in estate chisio. E’ stata quella, assieme al bisogno no e sei difendono, tipico del 4-2-4) non Giancarlo Padovan aveva provveduto a mantenere gli esterni di aggiungere una punta, la svolta che ha favoriva. E’ migliorata, almeno secondo alti di cui già disponeva (Pepe e Krasic), re- condotto al 4-3-3. me, anche la costruzione di gioco. Prima clutando sul mercato, a cifre tutt’altro che Tuttavia con Vidal e Marchisio ai lati di tutti i palloni passavano da Pirlo, ma i cal- modiche, Elia, Estigarribia e Giaccherini. Pirlo sono venute meno le ali classiche ciatori in mediana erano solo due. Oggi, Solo in parte diverso il discorso relativo agli ed è tornato in auge l’attaccante esterno, avendone tre, è più facile per i centrali del- esterni bassi: Ziegler, appena arrivato, era cioè Vucinic che da punta unica soffriva e la difesa trovare il loro appoggio quando si abbassano per ricevere palla. Insomma, una Juve meno piatta e JUVE, VOLARE SENZA LE ALI meno prevedibile. stato giudicato da Conte meno adatto di De Ceglie e perfino di Grosso (reintegrato non rendeva. Così, controvoglia per il secondo anno consecu- fortunatamente, ha ri- tivo). Era sì partito Traorè, ma è rimasto trovato il posto anche Matri Motta, ormai preda di una totale involu- e la Juve è parsa più fluida e più Per fortuna della zione. Per fortuna della Juve e di Conte si equilibrata. è rivelato azzeccato l’acquisto di Lichtstei- Il problema che si è generato riguarda non Juve e di Conte si è ner. solo gli esterni, ma pure il loro sovraffolla- Pur ammettendo, dunque, che l’attenzione mento: cinque (Elia, Krasic, Pepe, Estigar- Nato a Cittadella il 17 “rivelato azzeccato ottobre 1958, è giorna- del mercato bianconero non è stata pun- ribia e Giaccherini) sono troppi, se a gio- lista professionista dal l’acquisto di tata solo sugli esterni, è chiaro a tutti che care è solo uno (Pepe più di tutti). Perciò 1982. Ha lavorato per essa costituiva una parte rilevante perché probabilmente sin da subito la Juve dovrà Il Mattino di Padova, La Lichtsteiner il modulo di Conte aveva bisogno di gio- cedere qualcuno e acquistare qualcun altro. Repubblica, il Corriere dalla Sera, è stato inoltre catori specifici nel ruolo. In poco tem- Nel giudizio complessivo a convincere direttore di Tuttosport e po, però, la situazione è cambiata. Prima ancora poco, nonostante un netto miglio- del Corriere di Livorno. l’allenatore ha virato verso il 4-1-4-1 che ramento rispetto alla stagione scorsa, è la Scrittore ed opinionista, comunque manteneva viva la necessità difesa che avrebbe bisogno, come minimo, è direttore di CalcioGP. ” foto di Giuseppe Celeste|Image Sport TMW magazineTUTTOmercatoWEB com storienerazzurre 9 i avvicina il mercato di nei confronti di chi più ha dato alla maglia spagnola e una europea oltre ad un’inter- gennaio e l’attenzione dell’Inter. Di questa spina dorsale vorrei continentale. A questi titoli stranieri, ag- di tutti i tifosi appare concentrarmi su due giocatori. Zanetti e giungiamo le 4 coppe Italia e supercoppe più rivolta a quella che Cambiasso. Pupi ha battuto ogni record nazionali, i 5 scudetti, la Champions e la potrà essere l’Inter del facendo incetta di trofei e superando osta- Coppa del Mondo per club con l’Inter. S futuro che alle tante coli di ogni sorta. Nelle ultime gare prima gare che ci separano dalla sosta per il Na- della sosta è apparso anche in crescita, ri- tale. Sicuramente la società sta lavorando trovando lo smalto di un tempo. L’esem- per rendere la rosa più competitiva dopo pio pratico è la gara che ha fatto contro il un inizio oggettivamente non all’altezza, Lille nel matchday 4 di Champions Lea- l’editoriale di... però quello che mi preme ricordare è che gue. Da laterale destro in difesa, Javier ha Roberto questi ragazzi sono gli stessi, o quasi, che garantito propulsione, attenzione alla fase Scarpini un anno fa sono saliti sul tetto del mon- difensiva e l’assist che è valso il due a zero do ad Abu Dhabi e a maggio vinto con di Milito. Checché ne dicano gli interisti merito la Coppa Nazionale dopo aver, che predicano un radicale ricambio ge- con una grande rimonta, quasi riaperto il nerazionale, un grande club si fonda so- discorso campionato. Un gruppo che ha prattutto su un grande capitano. E anche vinto tutto, lavorando strenuamente gior- in questa stagione, Pupi ha dimostrato di no dopo giorno per migliorare e diventare esserlo. E’ stato un inizio non semplice un grande “grande”. Di questi ragazzi vorrei citare anche per il Cuchu Cambiasso. In diffi- club si fonda “soprattutto su un grande capitano. Ripartire dalla vecchia guardia coloro che vengono riconosciuti come la coltà nel 3-4-3 gasperiniano, è risorto da tense al tempo in grado di giocare, e bene, vecchia guardia. Gente che annovera una uomo davanti alla difesa, o da interno si- anche nella posizione di trequartista. Il re- quantità impressionante di presenze che nistro, non appena Ranieri ha ripristinato sto della storia lo conosciamo bene con vanno dalle 766 del capitano, da cui ha il 4 3 1 2 e cioè il modulo che più di tutti Cambiasso a Milano a “parametro zero” foto di Giuseppe Celeste|Image Sport ricominciato dopo la sosta, alle 172 di Sa- ha caratterizzato la storia recente di Fc autore di grandi stagioni con la maglia Inizia la sua carriera muel, passando dalle 450 di Ivan Ramiro Internazionale. Epoca vissuta interamen- dell’Inter. Zanetti, Cordoba, Cambiasso, professionale come dj Cordoba, le 315 e 305 per Cambiasso e te dal trentunenne argentino che dal 2004 Un totale di 23 trofei, 2 più del grande Stankovic Maicon e Samuel. La spina dor- nelle radio lombarde ne- Stankovic e alle 270 e 223 di Julio Cesar ha raccolto con la nostra maglia titoli a Alfredo di Stéfano, stella argentina e me- sale dell’ossatura dei campioni del mondo. gli anni ‘80. Primo volto e Maicon. Un pezzo di “triplete” fonda- nastro. La sua storia personale ci dice poi rengue. Il “volante”, infatti, è arrivato in Uomini, oltre che calciatori, da cui ripar- ad ” apparire nell’ago- to sulla nostra storia. Un storia che può che ha raccolto nella totalità, 23 titoli se Europa nel 1996, facente parte a 16 anni, tiamo anche oggi, momento in cui l’Inter sto del 2000 su Inter Channel, segue ininter- e deve costituire la perfetta intelaiatura si contano i campionati mondiali e sud della nazionale under 21. Una maturità ha bisogno di punti e fiducia per torna- rottamente i nerazzur- nella quale inserire il futuro dell’Inter. americani vinti con la nazionale under20, sufficiente a convincere gli osservatori re ad essere la squadra che fino a poco ri con le cronache dal Dico questo perché, alla mancanza di ri- un campionato argentino col River, uno delle Merengues che si mostrarono lun- tempo fa ha incantato il calcio. Con loro, ‘92 ed è la voce ufficia- sultati, hanno corrisposto anche critiche spagnolo con il Real una supercoppa gimiranti nell’acquisto del talento rio pla- oggi più che mai, costruiamo un futuro. le del canale tematico. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com storieazzurre 10 onosco Cristiano to nella lista Champions. Stupito no, con Mazzarri, mi ha risposto sicuro ma Lucarelli da tempo. curioso sì, di sapere la verità. Così ho sorridente: “Forse sarà proprio il con- Io ero un ragazzino, chiamato Cristiano, non lo facevo da un trario! Io sono l’unico che può lasciar avevo 21 anni, se- po’, esattamente dai gior- fuori senza dovergli dare spiegazioni: guivo mio papà che ni del suo passaggio sa che non gli potrei mai dire nulla. Se allenava il Cosenza. in azzurro (dal Par- sono a Napoli, lo devo a lui…”. Chiaro, c Lui era già grande e ma), ricorderete la perentorio. Non mi sembrava la classica grosso, nonostante fosse un po’ più telenovela infinita bugia del giocatore che vuole smentire piccolo di me, arrivava dalla Prima- con De Laurentiis. l’evidenza, non era e non è da Lucarelli. vera del Perugia, Castagner gli aveva Gli ho chiesto al- Che poi Cristiano sia arrabbiato perché l’editoriale di... regalato anche la gioia del debutto in lora lumi su questa non gioca nemmeno un minuto, questo Gianluca serie B. Con una doppia operazione, possibile rottura è vero ed è un altro discorso: tutti quelli Di Marzio quel Cosenza (era il 1995) prese in che stanno fuori, masticano amaro, Lu- prestito sia lui che Gioacchini, com- carelli compreso. Arrabbiato e un po’ deluso. Perché fino a pochi giorni dalla fine del mercato, il sesto attaccante era lui. Prima i tre tenori (Cavani, Lavezzi UN AMORE MAI SFIORITO e Hamsik), poi Santana e Mascara. La sconfitta di Barcellona in amichevole ha poi scombinato tutti i piani. De Lau- Non ha perso il pagni di squadra in Umbria:Andrea spesso Pirlo così natore che l’ha rentiis ha voluto una punta in più a tut- sorriso e nemmeno mi ritrovavo in ritiro con lui, nella hall saputo valoriz- ti i costi. Ne ha prese addirittura due, degli alberghi o al cinema, sul pullman zare meglio considerando Chavez una scommessa sì la voglia di allenarsi che portava allo stadio o negli spogliatoi, a Livorno. ma pur sempre da valutare e quindi da “bene per farsi era difficile non rimanere contagiati da Caratteri si- portare almeno in panchina, ogni tan- trovare pronto quella simpatia tutta livornese e da quel- mili, l’istinto to. Ha chiamato il suo allenatore e gli la potenza fisica dirompente in campo. che spesso avrebbe detto: “Chi vuoi tra Gilardino, Poi siamo rimasti in buoni rapporti, l’ho prevale sul- Maxi Lopez e Pandev ?”. Mazzarri ci ha ritrovato a Padova quando facevo già il la ragione, pensato, ha valutato Pandev più adatto giornalista, ricordo le polemiche per una ecco per- ad integrarsi con gli altri tre, ha pensato maglietta esibita in Under 21 dopo un ché non che potesse accettare più la panchina lui gol, questioni di politica. Non ha mai mi ero stu- rispetto a Gila, che Maxi Lopez fosse in avuto paura, né di lasciare il miliardo pito più di grado di giocare –come caratteristiche- Nato a Castellammare di al Toro pur di tornare al Livorno, né di tanto quan- solo al posto di Cavani. Da sesto, Lu- Stabia ” (NA) il 28 marzo rimettersi in discussione l’anno scorso do avevo letto di carelli è diventato ottavo. Nella griglia 1974, inizia a collabora- dopo un crociato rotto, sebbene la car- una presunta litigata delle scelte. Ma non ha perso il sorriso re per Telenuovo Padova. ta d’identità non giocasse proprio dal- tra i due, tutta colpa e nemmeno la voglia di allenarsi bene Giornalista Professioni- la sua parte. Schietto e sincero, a volte di un impiego ridot- per farsi trovare pronto. Perché Mazzar- sta dal 2001, è il mas- simo esperto di calcio- scomodo: un po’ come Walter Mazzarri, to all’osso e di un ri gliel’ha promesso: presto, toccherà di mercato per Sky Sport. l’uomo che l’ha portato a Napoli, l’alle- mancato inserimen- nuovo a lui. Basta fidarsi.

©foto di Marco Iorio/Image Sport TMW magazineTUTTOmercatoWEB com storiegiallorosse11 rogetto: sostantivo mai, sue qualità strategiche. Dopo dodici Confermata l’importanza del contri- a memoria d’uomo, partite ufficiali, l’impressione è quel- buto che Totti può ancora garantire così abusato come in la di un tecnico alle prese con un e scontata l’imprescindibilità di un questi ultimi mesi. Cir- periodo di necessario apprendistato PROGETTI, uomo come De Rossi al quale, oltre coscriviamo l’area di che ha determinato inevitabilmente a chiedere il sacrificio di coprire la competenzaP andando subito al nocciolo anche il verificarsi di alcuni gravi difesa, va velocemente rinnovato il di una questione che veste i colori giallo- passaggi a vuoto. Primo fra tutti il contratto, Pjanic, Lamela, Osvaldo rossi della Roma. Il progetto di cui sopra, fallimento europeo figlio di alcune AMBIZIONI e Gago hanno sufficientemente ha il nome ed il cognome di Luis Enrique scelte discutibili scaturite dalla fretta dimostrato di meritare continuità Martinez Garcia: esecutore incaricato dal- eccessiva di avviare il nuovo corso di impiego. Complessivamente sei l’editoriale di... la nuova proprietà statunitense. Avendo con la pretesa di prescindere, a prio- undicesimi, che salgono a sette con Roberto commentato per oltre sei anni, ai tempi ri, da alcuni autorevolissimi rappre- l’ovvio inserimento di Stekelenburg di TMC, le partite della Liga spagnola, sentanti della cosiddetta ”vecchia e REALTà in quanto portiere affidabile e di Bernabai dell’asturiano ho chiaro il ricordo delle sue esperienza. Rimangono i quattro straordinarie qualità di giocatore universale guardia”. Prospettiva questa in parte mo- ruoli di una difesa che dovrà ovviare rapi- capace, nel corso delle sue eccellenti stagio- dificata, ma coniugata, come dimostrano damente, e nel modo più indolore possibi- ni, al Real Madrid prima ed al Barcellona le dodici diverse formazioni schierate in le, alla lunga assenza di Burdisso. Il tecnico altrettanti incontri ufficiali, con un avvi- spagnolo ha a disposizione Heinze, Juan cendamento continuo di uomini, proposti e Kjaer e dovrà fare, almeno al momen- peraltro in ruoli spesso diversi dalle pro- to, di necessità virtù. Il primo ha garantito, prie caratteristiche specifiche. L’indulgen- quando impiegato, un rendimento apprez- te linea di credito, assolutamente inedita zabile; i suoi colleghi, per motivi diversi, nella tradizione dell’informazione romana, non sono stati all’altezza della situazione. ha finora allontanato l’eventualità di quei Data per assolutamente auspicabile la ri- processi che nel passato, in situazioni ana- nuncia all’impiego di Cassetti in un ruolo loghe, avevano frettolosamente posto sul che non gli appartiene e potendo disporre banco degli imputati tecnici con curricula di uomini quali Bojan, Greco, Simplicio, di ben altro spessore. Un segno tangibi- Taddei, Perrotta e Borriello, è evidente le della maturità calcistica acquisita dalla come la Roma possa disporre di un in- “piazza”, ma anche un ulteriore carico di vidiabile assortimento di alternative per il responsabilità per Luis Enrique, al quale centrocampo e l’attacco. L’impegno nel foto di Alberto Fornasari ora è lecito chiedere l’individuazione di prossimo mercato sarà dunque finalizzato Nato a Roma il 6 febbra- un nucleo attorno al quale plasmare una all’individuazione di almeno due o tre di- io 1956, entra a far parte poi, di coprire qualsiasi ruolo in campo, formazione base. La fase sperimentale po- fensori che possano risolvere il problema di TMC nel ‘90 anche con un eclettismo assolutamente unico. Il trebbe anche essersi conclusa con la parti- al centro e sugli esterni. Josè Angel, a si- come telecronista di tre Luis Enrique allenatore è, oggettivamente, ta di Novara che, prima della pausa per gli nistra, è un’ala con attitudini di copertura edizioni dei Mondiali e di tre Europei. Per sei sta- tutto da scoprire tenuto conto che la sua impegni della Nazionale, ha contribuito a prossime allo zero. Sulla destra Rosi sta fa- gioni è uno dei telecroni- precedente esperienza nella serie B spagno- fornire indicazioni importanti per la scelta cendo intravedere prospettive interessanti, sti della Liga Spagnola, la, alla guida di una squadra senza obiettivi, finale di quei 15/16 uomini cui assegnare la ma gli va garantita un’alternativa all’altezza dal 2002 passa a La7 di non può aver fornito l’esatta misura delle qualifica di componenti la rosa dei titolari. della situazione e del famoso progetto. cui oggi è Caporedattore. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i Re del mercato 12 n caffè “di quelli napoletani, di quelli veri”. L’atmosfera è familiare, an- che se intorno si respira da vicino che l’Olimpo del calcio è transita- to da qua. Tra le mani di Antonio U Caliendo, come una reliquia, la copia originale di una pietra miliare del pallone di oggi. 16 dicembre 1977. Un giorno che fa da spartiacque tra quel che è stato e quel che è oggi. “E’ la data in cui ha sottoscritto la prima procura ufficiale, davanti ad un notaio, della storia del calcio” sorride orgoglioso l’agente. Fuori Antonio Caliendo Io, il pioniere dei procuratori di Marco Conterio foto di Balti/Photoviews

lusso e cotillons scorrono con la solità velocità monegasca: sulle strade sfrecciano Ferrari e Rolls Royce. Al porto gli yacht sono piccoli mondi at- traccati ad un universo di caviale e champagne. I curiosi osservano, ammirano; poi si soffermano sulle vie, immaginando di viaggiare sui cordoli e sulle curve del Principato come su di una mono- “Sono andato via da casa a sedici anni, a diciotto potevo farcela. Da lì, a diciannove anni, ho avuto “Ho sempre avuto una parola in testa. Rinno- posto. Nell’ufficio di Caliendo, invece, tutto si è facevo l’operaio. Poi mi sono trasferito a Milano, una mia agenzia ad Asti, ma dopo neanche dodi- vamento. Volevo andare verso le industrie, la fermato. C’è spazio per i ricordi, per il passato. vendevo libri ed enciclopedie. Avevo forza di vo- ci mesi mi sono trasferito a Modena dove sono vendita porta a porta di enciclopedie generali ed Partiamo dall’inizio: chi era prima di essere il lontà e fame: quella vera, quella che mi portava rimasto quarant’anni”. artistiche stava diventando un metodo antico. Per pioniere dei procuratori? a lavorare senza orari, pensando che dovevo e Dove, da venditore, diventò poi editore. questo andai direttamente dal produttore insie- TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i Re del mercato 13

Mi accorsi che i calciatori non “conoscevano i regolamenti a pieno nè le delimitazioni del campo

me a due persone che per me hanno blicità. Lì, ufficialmente, rompemmo la teca sot- “Manager, all’inglese. In fondo, faceva più effet- significato tanto: Vinicio e Clerici. Le to la quale le società avevano rinchiuso i propri to, no?”. ” aziende mi accolsero nelle riunioni ed tesserati”. Poi, all’inizio degli anni ‘80, la sua diventò approvarono le mie idee, così come i Per avere un secondo calciatore, sotto la sua una professione. sindacati, di fare dei diari dei calcia- ala, passò però molto tempo. “La Federvolley cercò di convincermi a prende- tori con il regolamento del pallone in “Sa perché? Mi sembrava di tradire la fiducia di re sotto la mia ala anche tutta la Nazionale, ma calce”. Giancarlo. Pensi quanto erano diversi i tempi decisi di concentrarmi solo sul calcio. E con me Il passo non sembra breve, da -sorride Caliendo-. Il secondo fu Luciano Maran- iniziarono a lavorare anche D’Ippolito, Carpeg- questo all’invenzione del ruolo di gon, che mi fece rompere gli argini degli ingaggi. giani e molti altri”. agente di giocatori. Non lo feci presentare al ritiro del Verona, dopo Lei ha avuto assistiti illustri: prima di scen- “Mi accorsi che i calciatori non co- esser stato ‘cacciato’ dal presidente Chiampan dere nello specifico, le va di ‘giocare’? noscevano i regolamenti a pieno, che non riconosceva il mio ruolo. Alla fine della “Prego, sentiamo”. nè le delimitazioni del campo, per fiera, Marangon vinse la battaglia e da sessanta L’undici ideale dei suoi assistiti. esempio. Portai la mia attenzione milioni all’anno passò a guadagnarne duecento- “Tra i pali mettiamo Giuliani poi, siccome ho su Giancarlo Antognoni, che a di- venti. E lì ci fu un altro fatto storico...”. sempre prediletto la fantasia ed i numeri dieci, ciassette anni, rappresentò il trasfe- Prego. preannuncio che la mia sarà una formazione d’at- rimento più oneroso di quei tempi. “Il giornalista Angelo Pesciaroli coniò, per la pri- tacco. Dietro Maicon, Passarella e Aldair. In mez- Lo avvicinai e, nell’aprile del ‘74, fu ma volta, il termine procuratore”. zo mettiamo , Boniek e Tardelli. Davanti... il primo calciatore a fare una pub- Perché, lei come si definiva? Baggio, Antognoni e Maradona, un grandissimo TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i Re del mercato 14 ma ho aperto piuttosto le porte al Francescoli, nella sfida tra Uruguay e Germania. mercato africano”. Gli dissi che era un giocatore tecnico, ma forse Con Lamptey. non adatto e gli consigliati Voeller e Berthold. “Esatto. Pelè lo elesse come suo ere- Alla fine dei conti, andò meglio così...”. de, a sedici anni è stato uno dei più Chi è stata la sua più grande delusione? giovani della storia ad esordire tra i “Diciamo che Saliou Lassissi, uno che avrebbe professionisti. L’Africa, però, ai tem- potuto spaccare il mondo, non ha rispettato le pi, era luogo molto difficile dove attese per forti problemi caratteriali”. fare affari: le racconto un aneddoto. E del calcio di oggi chi le piacerebbe avere? Dopo il Ghana, volai in Senegal, per “Mario Balotelli. Sono riuscito a tenere Saliou, seguire un ragazzo di diciassette anni. con Mario non avrei problemi. E’ un giocatore Ad Accra mi attese il padre con gli meraviglioso, ha l’istinto del campione e Mancini ‘amici di famiglia’: io avevo fissato un lo gestisce nella giusta maniera”. albergo per tutti per parlare e discu- A proposito del presente: pochi giorni fa ha tere con calma ma solo per iniziare la consegnato il Golden Foot a Ryan Giggs. discussione c’era un prezzo. Per sa- Come è nata l’idea del premio? pere un dettaglio c’era un’altra tariffa. “Presentai il ‘Piede d’Oro’ in Italia, da Biscardi. Il amico, dietro a Trezeguet può andare bene?”. E così via, finché mi stancai e non se ne fece di progetto prese campo, poi fu messo in disparte. Parliamo di Mondiali, se è d’accordo: la fina- niente”. Lo sport del nostro paese non ebbe troppo inte- le di Italia ‘90. Ritorniamo ai Mondiali: Usa ‘94, Brasile resse, ed allora decisi di venire qua a Montecarlo “Pensi che in campo avevo 12 dei 22 giocatori. contro Italia. Dunga contro Baggio. dove il Principe, grande sportivo, accettò di buon Fu bellissimo, puntavo molto sul mercato argen- “S’immagina l’emozione? In ogni caso -scherza- grado”. tino e tedesco. Non ho mai avuto inglesi e russi, avrei vinto comunque. Ricordo ogni fotografia e le Una Nazione dove lei abita e alla quale è svelo un retroscena: Roberto non avrebbe potuto molto legato. giocare quella finale. La notte, però, il fisioterapi- “Non faccio però vita mondana, mi piace vive- sta Pagni, lavorò duramente per farlo scendere in re la mia casa: ho tanti inviti, ma spesso rifiuto. campo e riuscì nel suo intento, anche se Baggio Ascolto tanta musica lirica, faccio pugilato, tanto era al 40% e con una fasciatura. Non gli ho mai golf e adoro viaggiare: ecco, dovessi andare altro- visto tirare un rigore così: ci mise tutta la forza che ve, mi trasferirei a Barcellona. Adoro la mentalità aveva nelle gambe, ma nel momento della rincorsa spagnola”. Del calcio di oggi lo sfiorò il pensiero del dolore e...”. Nel suo ufficio campeggiano le istantanee vorrei Balotelli, E la palla finì alle stelle. dei più grandi, che ha visto e conosciuto da “ “Già. Ero a bordocampo, perché Dunga, che per vicino: ma il suo colpo più bello quale è sta- me è più un fratello che un assistito, mi aveva pre- to? con lui non avrei so gli ingressi. Ricordo come se fosse oggi quan- “Consegnare il Golden Foot a Francisco Varallo do alzò la coppa davanti ai miei occhi”. a 101 anni. L’ultimo sopravvissuto del Mondiale problemi Da ‘guru’ degli agenti, avrà visionato miglia- del 1930, nonché il primo giocatore della storia ia di partite. ad aver firmato un contratto professionistico”. “Ne ricordo una, particolare, a Messico ‘86. Il ” presidente della Roma, Sensi, mi inviò per seguire Il cerchio si chiude, nel più dolce dei modi. TMW del mercato magazineTUTTOmercatoWEB com 15 i Collovotisi affida a Bergessio. Lo Monaco dopo quattro. Mangia sta facendo an- UDINESE |10 JUVENTUS|7 continua a setacciare il mercato che troppo per il materiale che ha. Ha metabolizzato dopo un mese le cessioni di Pirlo è il fiore all’occhiello, ma anche Vuci- sudamericano, fino ad ora ha Inler e Sanchez e questo è costato la qualificazio- nic, Vidal e Lichsteiner sono ottimi acqui- avuto ragione lui, perché il Cata- ne Champions, ma è prima in classifica. Zapata sti. La scelta migliore secondo me è mette- 6nia nelle partite casalinghe è una garanzia. CAGLIARI, BOLOGNA, LECCE|4 è sostituito perfettamente da Danilo, Benatia e re in panchina un motivato Conte. Unico L’attacco del Cagliari mi sembra leggero e Nenè è 10Asamoah sono in rampa di lancio. Sono anni 7dubbio: era il caso di investire su tutte que- da febbraio che non fa gol su azione. Molto discu- che il progetto bianconero va avanti tra cessioni ste ali? Soprattutto considerato che Elia, NAPOLI|6 tibili le scelte sui cambi di tecnico. Le casse del Bo- e acquisti sfornando sempre nomi nuovi, ma il Estigarribia, Giaccherini - insieme a Kra- Se dovessi dargli il voto per Inler e per aver trat- logna erano vuote ma alcuni colpi interessanti ci risultato non cambia. Esempio da seguire! sic - sembrano già ai margini della squadra? tenuto Hamsik e Lavezzi sarebbe da 9. A parte 4sono stati come l’acquisto di Acquafresca. Sbaglia- Britos – infortunato – non ho capito gli acquisti to però l’allenatore, Bisoli. Il Lecce fa quello che di Santana, Pandev e Fideleff che ritengo non ag- può, Osti senza soldi fa miracoli, ma la salvezza ATALANTA|9 MILAN|7 6giungano molto a questo Napoli. Forse era il caso equivarrebbe ad uno Scudetto. Bravo Marino con Denis, Maxi Moralez (Alvarez Galliani ha dimostrato di essere il miglior dirigen- di spendere meno per Dzemaili, per acquistare era la sua riserva, ma è costato 3 volte di più) e il te acquistando a prezzi di saldo sia Nocerino che un vice Cavani che manca clamorosamente. ritorno di Cigarini. Il miglior colpo però è stato Aquilani. Un piccolo neo non acquistare un attac- NOVARA|3 dare fiducia a Colantuono, poiché nonostante la cante di riserva dato che mi sembra ci sia ormai Si è fatto leva più sui giocatori della scorsa stagione 9promozione si vociferava dei possibili avventi di 7poca fiducia in Inzaghi. El Shaarawy è un ottimo GENOA, CHIEVO|6 che su nuovi acquisti. La mentalità cadetta va bene, Delneri e Delio Rossi. acquisto in prospettiva futura, non nell’immediato. Al Genoa manca una punta da più di 10 gol ma ma in serie A serve altra qualità. è positivo aver trattenuto Palacio. Deludente sino ad ora Caracciolo, a gennaio tornerà alla 3 LAZIO|8 SIENA|7 carica per Gilardino. La salvezza del Chievo FIORENTINA|2 Sostituzioni di ottimo livello, Lichtsteiner con Kon- Sannino è il valore aggiunto, Destro è il mi- 6è garantita dai gol del solito Pellissier, buona La squadra è forte ma sono stati gestiti male i casi ko e Muslera con Marchetti, ma il vero colpo è sta- glior giovane attaccante in circolazione, intuizione aver acquistato Bradley. Montolivo e Mihajlovic. Confesso di non cono- to Klose, attaccante trentatreenne di statura inter- D’Agostino porta qualità ed esperienza e scere a fondo Silva e Romulo, comunque avrei in- nazionale, dimenticato troppo in fretta da qualche Gonzalez in avanti garantisce soprattutto in vestito su giocatori dal rendimento più sicuro. 8grande. Se solo Cissè riuscisse a trovare la via del 7trasferta velocità e pericolosità. Salvezza sicura! PARMA|5 2 gol, lotterebbe per lo Scudetto fino alla fine. Troppa sicurezza nell’affidare tutto il potenziale offensivo a Giovinco. Pellè sin qui ha deluso, Cre- INTER|2 ROMA|7 spo ha i suoi annetti e Floccari spesso è soggetto Alvarez, Jonathan, Castaignos, Zarate e l’infortu- Ha investito sui giovani. Bojan, Osvaldo, Pjanic e ad infortuni. Sarebbe stato opportuno comprare un nato Forlan. Questi sono gli acquisti dell’Inter… e soprattutto Lamela possono rappresentare il fu- 5altro attaccante e probabilmente un centrocampista meno male che non è stato ceduto come era pre- turo. Nell’immediato non ho certezze. Da risol- in grado di dare qualità. Rimandati a gennaio. visto Sneijder. Voto decisamente negativo a chi ha Il miglior colpo vere la querelle De Rossi, che fine faranno -Bor 2operato (Branca), che ha voluto fortemente Ga- 7riello, Taddei, Simplicio, Juan, Perrotta, Cassetti, sperini, sostituito poi con Ranieri da Moratti. dell’Atalanta è stato dare Pizarro, ossia la vecchia guardia, con Luis Enrique? PALERMO|5 “fiducia aColantuomo Ha venduto molto e speso meno in entrata. Siri- gu, Pastore, Nocerino, Cassani, Bovo costituivano CESENA|1 CATANIA|6 l’ossatura della scorsa annata. Chi è arrivato non Prendere Mutu è stato un azzardo, il Cesena non Aver trattenuto Maxi Lopez non è stato un vale i predecessori, oltretutto Zamparini ha eso- ha punte tranne Bogdani.. Che fine hanno fatto affare , il giocatore sta deludendo Montella che 5nerato Pioli dopo un mese e Sogliano si è dimesso Parolo e Candreva, due nazionali azzurri? ” 1 TMW magazineTUTTOmercatoWEB com serieB 16 tai a vedere che il vento è tanti infortuni, ha sapu- è la sua grande vittoria perché cambiato”. E’ la frase ri- to rimodellare l’undi- ha riconsegnato autostima a petuta a bassa voce ma ci base facendogli una squadra abbacchiata ricorrente tra il popolo cambiare pelle ad e intristita. Ha convinto granata. Perché questo ogni partita. Ha le due “stelle” Bianchi e Il tecnico genovese, “S sembra davvero l’anno convinto Mirco Ogbonna a restare, li ha buono per tornare a gioire, per riaffac- Antenucci a fare fatti sentire al centro del con la sua esperienza, ha ciarsi al palcoscenico della serie A dopo 3 l’esterno con ri- nuovo progetto. Il capi- conquistato tutti in poco anni di pianti, rimpianti e delusioni. Qual- sultati ultra posi- tano, entrato nell’occhio “ cosa è cambiato, anzi tutto. Stavolta le tre tivi, ha giocato con del ciclone alla fine della tempo e a suon di risultati l’editoriale di... cosiddette componenti, società, squadra il centrocampo a 3 passata stagione, è torna- Valentina e tifosi, viaggiano all’unisono, senza sto- riuscendo sempre a to bomber implacabile nature. Merito anche del nuovo collante tirare fuori il meglio e ha dimostrato di Ballarini granata, ovvero Giampiero Ventura. Il da ogni singolo sapere accettare tecnico genovese, con la sua esperienza, giocatore. Que- con grande ha conquistato tutti in poco tempo e a sta, di fatto, maturità anche qualche panchina perché con il trasformista Ventura c’è spazio per tutti in questo Toro.” L’altro successo dell’allenatore granata è stato quello di ri- conquistare a piccoli passi l’ambiente, di Non sarà solo riavvicinare i tifosi alla squadra, di ripor- tare entusiasmo in una piazza depressa, laddove i suoi illustri predecessori ave- vano fallito. Il nuovo Toro era partito tra i fischi e gli insulti, adesso dai tifosi un’avVentura arrivano solo applausi, cori e striscioni, quello più gettonato è dedicato al nuovo suon di risultati. Cairo e Petrachi condottiero ribattezzato “Capitan Libidi- lo hanno prima ascoltato e poi ne”. Ed è anche per questo che il rinnovo assecondato nelle richieste in contrattuale è già in cassaforte. Il Toro è sede di mercato, mettendogli tornato in alto in serie B grazie a numeri a disposizione la miglior rosa da record. Quello delle vittorie esterne Nata a Roma il 20 ottobre possibile per proporre con consecutive, cinque, gli ha fatto superare 1975, inizia come Vj per Tmc2 per poi iniziare la successo il suo credo calci- il Grande Torino. E se a gennaio ci do- carriera di giornalista spor- stico che tradotto sul campo vesse essere bisogno, la società interverrà tiva prima ad Eurosport e significa 4-2-4. Il resto, però, sul mercato seguendo sempre i dettami di dal 2004 per Sportitalia. E’ il volto della Serie B per l’ha fatto Ventura perché Ventura per regalare ancora più qualità a l’emittente e conduttrice di quando l’abbondanza di ester- un gruppo che di qualità già ne ha tanta. Aspettando il calciomerca- ni è diventata precaria causa i Come dire: il bello deve ancora venire... to, sempre su Sportitalia.

©foto di Giuseppe Celeste/Image Sport TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i giganti del calcio 17 è un bel sole che filtra dalla grande va attorno. La guerra era appena finita, vetrata del salotto in casa di Giulia- avevamo voglia di vedere e scoprire, ma no Sarti. Fuori i colori dell’autunno cercavamo di farlo sempre nel rispetto hanno trasformato ancor di più le degli altri. Non avevamo la pretesa di colline attorno a Firenze in uno spet- dover dimostrare a tutti di essere qual- tacoloC’ incredibile. Dentro sono tanti i cimeli che raccontano cuno. Pazienza e rispetto. Come fanno la storia di una vita. Tanto spazio per la famiglia, poco i gatti”. per il pallone. “Il calcio mi è praticamente caduto addosso Prego? -racconta appena sprofondato nella poltrona nei pressi del “Sì i gatti. Ha mai visto come si com- camino-. Io ho sempre pensato solo a lavorare. Il calcio per porta un gatto di campagna quando lo me è stata solo una professione, piena di soddisfazioni, ma porti in una casa? La prima cosa che fa pur sempre una professione”. è rintanarsi per evitare brutte sorprese. Piano piano esce dal suo nascondiglio con circospezione, prima di un metro, poi di due e così via. Nel giro di un paio Giuliano Sarti di giorni diventa il pa- La “saracinesca” dell’Inter di Herrera si racconta intervista di Luca Bargellini foto Daniele Andronico

Un mestiere che nacque in che modo? Fiorentina la prelevò. non rimanevo fra i pali. Stazionavo sempre fra la li- “Avevo 17 anni ed avevo appena finito di lavorare “Arrivai a Firenze nel 1954, avevo 21 anni. Di lì nea di porta e il dischetto del rigore, proprio come come venditore ambulante di semi salati. Ero fer- a poco divenni titolare e vinsi uno scudetto. Una fanno oggi tutti i portieri moderni”. mo in un campo vicino casa mia quando sono sta- cosa incredibile se si pensa che avevo iniziato a Quello che sicuramente non è più lo stesso è il to avvicinato da un dirigente del San Matteo della giocare solo cinque anni prima, a 16 anni”. mondo del pallone Decima che mi disse: “So che fai il portiere e il nostro Che portiere era Giuliano Sarti? “Adesso il calcio è un’industria, mentre prima era si è infortunato. Che ne diresti di fare un provino con noi?”. “In una parola... geometrico. Mi piaceva partecipa- al massimo una professione. La differenza più Risposi di sì mi presero”. re all’azione, cercando sempre di giocare il pallone grande fra il calcio di ieri e quello di oggi sa qual Da lì poi sono arrivate le esperienze alla Cen- e mai di spazzarlo. La differenza maggiore con gli è? Il rispetto. Noi eravamo sicuramente più igno- tese e alla Bondonese da dove in seguito la altri portieri dell’epoca però era nella posizione: io ranti. Non conoscevamo il mondo che ci ruota- TMW ma azineTUTTOmercatoWEB com g i giganti del calcio18 drone della casa. E’ così che ci si deve comportare Era il più forte di tutti? nella vita”. “Per me è stato il Gennaropiù grande Gattuso giocatore del mon- Senza dubbio un modo molto prudente di af- do. A differenza degli altri Di Stefano non aveva frontare ciò che ci sta attorno. un ruolo,lui aveva il campo a sua disposizione. “Ed era giusto così. Ai ragazzi oggi può sembrar E poi una grande personalità. Ricordo i cento- difficile da capire, ma anche il dare del lei a chi non mila del Nou Camp per lui tramutare i fischi in si conosce aveva un motivo. Quando sono arrivato applausi a metà di una partita”. in viola, durante le partite, a Rosetta dicevo ‘me la In un certo senso l’Argentina ha segnato lasci’. Oggi invece si dà subito del tu, anche all’al- molte tappe della sua carriera. Gli insegna- lenatore, e per come la vedo io è un male, perché menti di Herrera, il talento di Di Stefano e la strada che esiste dal tu al mandare a quel paese poi quelle due finali di Coppa Interconti- qualcuno è molto più corta di quella che c’è par- nentale contro l’Independiente. tendo dal lei”. “Quelle non sono state partite, ma vere e pro- Torniamo al pallone e al suo trasferimento alla prie battaglie. Soprattutto la seconda, quando Fiorentina. gli argentini volevano vendetta. Contro di noi “Per un ragazzo di campagna come me fu una misero tutta la grinta e la cattiveria che avevano. grande fortuna incontrare una persona come Anche il pubblico fece la sua parte con sassaiole . Anche solo ascoltandolo si continue nei nostri confronti che costarono tutti imparavano un sacco di cose. Aveva una cultura i vetri al nostro pullman. Figuratevi che Herrera, immensa e una grande passione per la lettura che per evitare che i giocatori in panchina venissero poi trasmise anche a me. Apprezzava il potere del- colpiti durante la partite, li obbligo a imbottire i la fantasia. Nel suo modo di parlare e di porsi alle cappelli di lana con della gomma piuma”. altre persone non c’era mai volgarità o cattiveria. Una vittoria sofferta, senza dubbio. Una di Per questo lo rivedo in Cesare Prandelli. Entrambi quelle a cui si rimane legati. hanno superato grandi difficoltà grazie alla cultura “Anche se la vittoria che ricordo con maggiore della vita”. emozione è quella del primo Scudetto a Firenze. Quell’anno, in ogni stadio dove andavamo, an- Dopo la sua esperienza in viola lei passò “Assolutamente. Ed è per questo che in Mourinho che i tifosi avversari ci applaudivano. Vinceva- all’Inter di . Senza dubbio rivedo molto di Herrera. Entrambi sono perso- mo grazie al piacere di giocare al calcio”. un altro grande personaggio della storia del naggi forti, autoritari, che sanno guidare lo spoglia- Il viola le è rimasto proprio nel cuore. Ai miei tempi eravamo calcio. toio. Volendo fare un paragone possiamo dire che “Pensi che ho tifato Fiorentina anche nel gior- “Herrera forse era un po’ meno signore di Ber- Bernardini parlava, mentre Herrera imponeva”. no del secondo scudetto, quando si laurearono sicuramente più nardini, ma ebbe il grande merito di portare il Grazie al tecnico argentino lei però fu in campioni battendo a Torino la Juventus in cui ignoranti ma c’era più professionismo in questo mondo. Per lui il cal- grado di prendersi una bella rivincita sul for- c’ero anche io. Quel giorno ero in panchina e “ cio era tutto e applicò al suo modo di lavorare tissimo Real Madrid di Di Stefano, dopo la al secondo gol viola non riuscì a trattenermi ed rispetto di oggi la stessa capacità di lottare che aveva appreso da sconfitta in finale di Coppa Campioni con la esultai. Heriberto Herrera, allora tecnico bian- bambino sulle strade di Buenos Aires. Inventò i Fiorentina. conero, mi disse: ‘Guarda che hanno segnato ritiri proprio perché pretendeva sempre massima “Ricordo la vittoria in Coppa dei Campioni come loro non noi’. ‘Oramai mister non possiamo concentrazione da tutto il gruppo”. un grande successo, ma quello che mi è rimasto più vincere - gli risposi - meglio che siano loro ” Il carattere per imporsi certo non gli mancava. più in testa era il talento assoluto di Di Stefano”. a farlo”. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com il voltonuovo 19 “Filippo, dammi una mano, la redazione mi ha chiesto 3600 battute!”. Vedendo Filip- po, mio stimato collega, ‘increspare’ lo sguardo, chiarisco subito che non dalla tribuna. Tempo fa sono stato in Roma- stanno scrivendo recenti ed interessanti ho cambiato lavoro ma, come mi Yoon-Bit Garam nia appositamente, in quanto la sua squadra pagine di calcio in Europa, grazie anche hanno appena spiegato, trattasi di Attivo subito Stan. Questo ragazzo è ecce- di club ha giocato lì due partite amichevoli, a Hiddink che, dopo aver allenato la loro un termine giornalistico per in- zionale. A parte che ad avermelo segnalato ma sfortuna ha voluto che lui non giocasse. Nazionale ed avergli trasmesso una men- dicare un articolo da far rientrare per primo è stato Lui, non so come faccia, Forse per questo è un giocatore che mi in- talità internazionale, ha aperto la strada ai in una determinata lunghezza. Non chi chiami e con chi parli, ma quando ho curiosisce molto. Personalmente lo ritengo trasferimenti importanti con Park Ji-Sung avevo mai valutato che la libera espres- bisogno di saperne di più su un giocatore, un centrocampista interno, meglio in un e Lee Young-Pyo al Psv Eindhoven e poi Gianluca Nani sione di un pensiero fosse misurabile in poco tempo mi informa su vita, miracoli centrocampo a tre. Può giocare anche come entrambi in Premier League. Con loro tanti in ‘battute’ ma, considerando che non e numero di scarpe. Non mi è ancora ben esterno d’attacco ed ogni tanto è schierato altri esempi come Park Chu-Young (Arse- sono ne uno scrittore, ne un giornalista chiaro quale sia il nome e quale il cognome, dietro le punte. Ha una grande intensità di nal), Lee Chung-Young (Bolton), Ki Sung e che non devo recensire un opera del ma è certo che nel suo Paese è considera- gioco, moto perpetuo e buon inserimento Yeung (Celtic). Usa bene sia il destro (più Leopardi, lascio da parte le mie conside- to uno dei talenti emergenti. Gioca in un senza palla. ‘Hard worker and good tech- preciso) che il sinistro (più potente) ma non razioni artistiche da illuminista moderno piccolo Club, il Gyeognam F.C. , squadra nique ‘ avrà pensato Mark Hughes quando è il modo di calciare il suo punto forte bensì e mi appresto alla mia relazione tecni- fondata appena 5 anni fa (2006), che par- lo vide in prova al suo Blackburn quando l’intensità di gioco ed il tempo di inserimen- Ha una ca da 3600 battute! “Mi raccomando -mi tecipa alla K League. Anche Yoon-Bit gioca Yoon-bit aveva 18 anni. Non fu preso ma to, sia con la palla sia senza. É molto rapido grande intensità di sollecita la redazione- è il primo numero del da poco nel maggior campionato coreano, per me ha le caratteristiche fisiche e tecni- e discretamente veloce. Ha un buon pas- gioco, moto perpetuo nostro magazine. È un evento straordinario e ci quella attualmente in corso è la sua seconda che per far bene in Europa e soprattutto in saggio filtrante e ‘vede’ bene la porta, lavo- e buon inserimento dovresti fare il report su un calciatore non troppo stagione per la precisione. Nel primo anno Premier League, per questo credo che potrà ra molto per la squadra e da l’idea di avere “ conosciuto, giovane e, possibilmente, proveniente ha vinto la top 11 nel suo ruolo, conquista- avere un altra chance per tornarci. La storia ancora buoni margini di miglioramento. Per senza palla da un Paese lontano, non Europa in ogni caso”. to la Nazionale maggiore ed è stato eletto recente ci dice infatti che sempre di più cal- soddisfare le richieste della redazione, pos- Bene, sempre più facile. Decido di aprire come ‘Rookie of the year’, e cioè miglior ciatori asiatici arrivano so dire che non credo l’agendina magica e di riguardare tutte le giovane (esordiente) del campionato. Prece- giovani in Europa riu- costi cifre folli e che mi relazioni fatte e ricevute dal mio scouting dentemente aveva giocato solo nella squa- scendo ad avere gran- ricorda Yossi Benayoun network delle partite viste dal vivo ed in dra universitaria della sua città, il Pukyong de successo. Per i giap- dell’Arsenal. Non so se tv degli ultimi dieci mesi. L’attenzione si National High School, grazie alla quale si ponesi basta pensare ho raggiunto o meno le ferma su un calciatore giapponese. Ha guadagnò comunque la convocazione con a Kagawa, preso dalla 3600 battute richieste. il profilo giusto, per me ha potenzialità la Nazionale U17 (20 pres, 6 gol) con cui seconda divisione del Ho descritto un calcia- straordinarie ma non ha ancora esordito partecipò anche al Mondiale. È diventato campionato nipponico tore visto solo in tv ma ” in Nazionale ed allora decido di tener- una vera e propria star in patria quando, e vincitore della Bun- ho l’impressione che lo lo per me, anzi per la prossima squadra con la sua Nazionale maggiore, è subentra- desliga con il Borussia vedremo presto in Eu- con la quale lavorerò. C’è un suo collega to in campo nella partita di qualificazione Dortmund; Honda, ropa ed allora colmerò Direttore Sportivo ex Bre- però, non è giapponese ma della Corea alla Coppa d’Asia contro l’Iran e, durante i anche lui acquistato la mia lacuna e lo an- scia, tra i primi ‘stranie- del Sud, è diverso come caratteristiche tempi supplementari, ha segnato il gol della da un piccolo club e drò a vedere dal vivo. ri’ a lavorare in Premier League, al West Ham. An- ma è altrettanto interessante, giovane vittoria. É essenziale vedere un giocatore dopo una stagione in Buon Magazine a tutti. novera tra le sue scoperte ed ha comunque già 12 presenze nel- dal vivo per avere un giudizio più preciso e Olanda diventato una Emiliano Viviano dell’In- la Nazionale maggiore pur essendo completo. Confesso che in Corea non sono star del CSKA di Mo- ter e Marek Hamsik, at- ancora un ‘90 (7/5). Decido per lui. andato e, pur avendo visto circa dieci sue sca; Okazaki, Nagato- tualmente al Napoli. partite, non sono ancora riuscito a vederlo mo… Anche i coreani foto di Daniele Buffa Image Sport TMW magazineTUTTOmercatoWEB com estero 20 Che sia un qualcosa di molto particola- di sua figlia Sofia che gli Almeyda ne ha avuti, perché anche un re lo si intuisce già dal soprannome: nel ha fatto scattare la mol- idolo vive la difficoltà e la pressione suo paese Matias Jesús Almeyda è per la decisiva. Almeyda si delle responsabilità, soprattutto quan- tutti “El Pelado”, nonostante la fluente è rialzato ed è corso al do si gioca tutto al buio. Di tenten- chioma sia stata, quasi quanto l’inimita- capezzale del suo River, namenti però nemmeno uno, perché bile garra, uno dei suoi segni particolari che già incontrava le ha sentito l’appoggio, ha avvertito la sui campi di tutto il Mondo. Un para- avvisaglie del disastro: fiducia, ancor di più il grido disperato, dosso che in qualche modo introduce con la fascia di capitano della gente del River, quella gente che perfettamente la figura di un predestina- al braccio e con il petto vede in lui l’unico baluardo a cui resta- to: in Argentina è usanza rasare a zero gonfio d’orgoglio non re aggrappati durante la tempesta più Stefano tutti i giovani al primo ritiro con la prima è riuscito, nonostante violenta della storia. Storia che adesso Borghi squadra, di conseguenza, se uno è forte, due anni di prestazioni sta parlando e continuerà a farlo: “El Pelado” ha immediatamente porta- to la svolta, programmando il futuro ispirandosi al passato, rimpiazzando un gioiello fatto in casa come Lamela con il lancio di uno nuovo come l’im- CLUB ALMEYDA pressionante diciassettenne Ocam- pos, riportando alla base figure come Cavenaghi e Dominguez capaci di ri- foto di Matteo Gribaudi | Image Photo Agency nunciare ai danari europei per la causa di sempre, mostrando a tutti cosa vuol RIVER PLATE dire “essere del River”, nella buona e nella Com’è cambiato il calcio argentino dopo la retrocessione dei Millonarios cattiva sorte. Non solo, ha anche lasciato intendere di poter essere un tecnico vero, debutta “pelado”. Se poi uno ha addirit- a livelli insperati e forse addirittura inspe- costruendo una squadra in grado di inter- tura la stoffa dell’idolo, allora diventa Al- rabili, ad evitare l’onta della retrocessione, pretare diversi moduli, di essere pratica e meyda, oggi come oggi la grande figura vissuta beffardamente da esterno, perché di fare spettacolo quando possibile, in una di un River Plate che sta, faticosamente squalificato per la partita dell’incubo e co- landa paludosa e piena di trappole come la ma progressivamente, risorgendo dalle stretto a vivere a bordo campo il dramma si è ritrovato di fronte un “B Nacional” argentina. L’unica cosa che proprie ceneri. La seconda vita del “Pe- collettivo del suo popolo. Un altro mo- Matias Jesús Almeyda non vuole fare al lado” è iniziata nell’estate del 2009: si era mento rivelatore, perché la tuta che vestiva nemico sconosciuto e momento è sognare, anche se l’idea di un Nato a Pavia il 16-12- ritirato ormai da quattro stagioni e la sua quel giorno al posto della maglia numero infido, una depressione percorso fra le panchine di River, Nazio- 1982, dal 2005 entra a battaglia era diventata ancora più diffici- 25 non se l’è più tolta, rispondendo alla “che lo aveva reso un leone nale Argentina e calcio italiano è qualcosa far parte di Sportitalia. le, perché dopo aver rincorso, azzanna- chiamata del Presidente Passarella che, nel di più di un libero pensiero. Qualcosa che Impiegato principalmente to e battuto avversari di ogni calibro e complicatissimo “day-after”, gli ha chiesto sonnolento e sdentato riguarda però il domani o addirittura il per le telecronache della razza, si è ritrovato di fronte un nemico di mettersi ancor più in prima linea, ab- dopodomani, l’oggi del “Pelado” è sem- Championship inglese e del calcio sudamericano, sconosciuto e infido, una depressione bandonando la carriera di calciatore per plicemente questo, un giorno in cui l’alba con attenzione particolare che lo aveva reso un leone sonnolento e iniziare, subito e nelle condizioni più dif- di un nuovo allenatore annuncia che non verso il Campionato Ar- sdentato, come raffigurato in un disegno ficili possibili, quella di tecnico. Di timori ci sarà mai il tramonto di un grande idolo. gentino. ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com l’altra metà di... 21 Il centrocampista maggio del 2010 vi siete sposati: che del Napoli e della ricordo hai del giorno del tuo matri- Nazionale Chri- monio? stian Maggio e la “Un ricordo bellissimo anche se ero sua bellissima mo- molto nervosa; ci siamo sposati il ven-

glie Valeria Met- tidue maggio del 2010 a Montecchio foto di Carmine Napolitano tifogo, organizza- Maggiore. I festeggiamenti sono conti- trice di eventi, si nuati fino a tardi sul lago di Garda in una sono conosciuti giovanissimi nel loro paese splendida villa con duecento invitati, ci d’origine, Montecchio Maggiore. E per lei è siamo divertiti tanto”. Barbara stato amore a prima vista: ”Eravamo al bow- Qual è stato il momento più emozio- Carere ling con amici -confida Valeria– e quando l’ho nante? visto, per me è stato un bel colpo al cuore. Mi piace- “Quando ci siamo scambiati la promessa va molto perché assomigliava al mio idolo musicale: in chiesa e quando si è presentato la sera il cantante dei Backstreet Boys. Quando ci siamo prima sotto casa mia con dei musicisti conosciuti, però, non mi filava per niente”. napoletani per una serenata. Sono stati due momenti unici ed entusiasmanti”. Com’è Christian Maggio nella vita privata? Christian vuole chiudere “E’ una persona tranquilla e molto pazien- te, specialmente con me”. C’è un suo difetto che non sopporti? la carriera a Napoli “E’ molto testardo e se si mette una cosa in C’è un posto caratteristico della città Valeria, allora sei stata tu a conquistarlo? testa, è difficile fargli cambiare idea” che ti è piaciuto molto? “Sì. Ho insistito un pochino e finalmente Come trascorrete il tempo libero? “La Napoli antica, quella di San Gregorio dopo una settimana si è accorto di me, non “Quando non lavoriamo, andiamo al ci- Armeno dove vendono a Natale i pasto- poteva fare altrimenti (ride, ndr). Da quel nema o al ristorante con alcuni compagni ri per il presepe. Non ti nascondo che ho momento non ci siamo più lasciati, anche di squadra (Cannavaro e De Sanctis) e le comprato la statuina dedicata a Christian, E’ una persona se eravamo adolescenti: lui sedici anni ed io rispettive famiglie con le quali abbiamo le- così ogni anno nel mio presepe tradiziona- tranquilla e tredici”. gato molto. Solitamente amiamo fare cose le c’è anche quella di mio marito benedetta Cosa ti ha fatto innamorare di lui? semplici, basta stare insieme”. rigorosamente dal prete del nostro paese “molto paziente, “Come ti ho detto prima assomigliava este- Mi dicevi che vi siete integrati molto d’origine”. ticamente molto al mio cantante preferito. bene a Napoli: cosa vi ha colpito di più Un augurio per la sua carriera? specialmente E a parte questo, il suo carattere posato e della città partenopea? “Con tutto il cuore, gli auguro di raggiun- tranquillo a differenza di me che sono più “Il calore della gente e i colori della città. gere traguardi importanti con il Napoli che con me esuberante. Christian per me è un punto Napoli è una città che spesso è dipinta di- per noi ormai è una seconda pelle. Spero fermo. Mi sono innamorata soprattutto versa da com’è in realtà, purtroppo non possa vincere qualcosa d’importante con della sua grande intelligenza e della sua se ne parla bene. Ci terrei però a dire, poi- questa squadra e soprattutto di restare a bontà d’animo”. ché viviamo già da un po’ qui, che in realtà lungo qua perché il sogno di Christian è di Tanti anni insieme e finalmente nel si esagera perché si vive benissimo”. poter chiudere la sua carriera a Napoli”. ” Giampiero Ventura TMW magazineTUTTOmercatoWEB com fototifo 22 Coreografia Lazio curva nord Striscione per Cassano Lazio-Roma 2-1 [Serie A 2011-2012] 2/11/2011 Policlinico di Milano

Striscione Juventus per Simoncelli coreografia parma Juventus-Fiorentina 2-1 [Serie A 2011-2012] Parma-Roma 0-1 [Serie A 2011-2012]

Striscione Juventus 25 anni dei Viking Juventus-Bologna 1-1 Juventus-Milan 2-0 [Serie A 2011-2012] [Serie A 2011-2012] TMW magazineTUTTOmercatoWEB com webcorner 23 La voce del web

Calcio & Web a cura di Max Sardella Dal cinema alla televisione, passando per il mondo dell’informazione, il termine “Social Net- e ci fosse un campio- tecnologia, si “difende bene” sul web. work” non è più un mistero per nessuno. Ogni giorno milioni di persone visitano le pagine dei nato di calcio digitale, La sua pagina Facebook ha superato il due colossi del settore, Facebook e Twitter. Fra i due, però, è senza dubbio il primo ad essere il la Juventus sarebbe mezzo milione di fan. Su Twitter i fol- punto di riferimento degli italiani. Fra i tanti settori dove “il libro delle facce” si è imposto il mondo una delle squadre lower sono più di duecentomila. Il suo del calcio non poteva essere un’eccezione. Sono infatti centinaia di migliaia le pagine riservate duepuntozero più forti. blog – giorgiochiellini.com – è una vetrina ai personaggi del pallone, alle Dopo aver inseguito digitale semplice e dal design moderno: stesse società ed anche ai media per un’estateS intera il suo top player, la contenuti in primo piano, un’area riser- che raccontano le loro gesta. Fra i mezzi d’informazione due delle pagine più visitate sono quelle di Mi- Vecchia Signora continua a coccolare i vata “Chiello Fans”, e un evento di soli- lanNews.it e TuttoNapoli.net. Rossoneri e partenopei sono tifosi diversi suoi tifosi anche su internet schierando darietà “Quanto vale il tuo idolo” – iltuoido- fra loro, ma accomunati dal medesimo attaccamento ai colori della loro fede. lo.it – attivo su “La nostra pagina pagina di Facebook è un mezzo utile per tastare il polso della tifose- eBay. La pas- ria - spiega Pietro Mazzara, giornalista di MilanNews.it e responsabile della sione vince sul pagina Facebook della testata -. Con quasi 22mila iscritti ci possiamo confrontare Da Vinovo a Facebook: sito di Claudio con una fotografia molto attendibile del popolo rossonero. Attraverso, poi, le discussioni M a r c h i s i o . Pietro Mazzara che nascono fra i commenti, siamo in grado di capire quali sono i temi che interessano Con l’iniziativa maggiormente alla piazza”. “Ogni notizia ci regala un feedback importante - racconta il caso Juventus e dei “Mark You”, il invece Antonio Gaito di TuttoNapoli.net la cui pagina ha un seguito di oltre centrocampi- 44mila persone -. A differenza di un tradizionale forum, grazie a Facebook il dialogo sta bianconero con gli utenti è immediato. Anche lo stesso utilizzo dei sondaggi è ormai superato”. suoi Web Player ha consentito a tutti i suoi fan Ciò che sicuramente è cresciuto è il rapporto fra coloro che elaborano le notizie i “web player”: fuoriclasse online, con di essere protagonisti con e chi, invece ne usufruisce. “Il dialogo con i tifosi è sicuramente diventato parte integrante le dita sulla tastiera e il cuo- la propria foto nella home del nostro lavoro - continua Gaito -. I supporter del Napoli ci chiedono spesso informazioni re in campo. Da Del Piero page, perché come si legge in tempo reale”.“E’ senza dubbio un banco di prova per la qualità del nostro lavoro - affer- a De Ceglie. Da Chiellini a sul suo sito – claudiomarchisio. ma Mazzara - Ciò che scriviamo è subito a disposizione dei lettori che ci fanno moltissime Matri. Passando per Buf- it – “Quando si vince al centro domande a cui rispondiamo, chiarendo aspetti della notizia magari che necessitano di maggiori fon, Elia, Marchisio, Vidal del campo ci sei anche tu”. An- approfondimenti”. e Bonucci. Il capitano bian- che “Juventus.com” è uno stra- Le pagine di Facebook risultano fondamentali anche per pubblicizzare il proprio conero è stato uno dei primi ordinario portale e un mar- lavoro ad una platea in costante crescita. “Questo calciatori sul web e nel tem- chio che vanta già un piccolo aspetto è innegabile - conclude il responsabile della po ha costruito un’ottima primato: la Vecchia Signora è pagine di TuttoNapoli.net sul social network -, reputazione online. Il suo stata la prima società calcisti- essere presenti su una piattaforma di queste dimensioni sito – alessandrodelpiero.com – ca in Italia ad aprire una pa- porta un notevole aumento delle visite. Facendo un calcolo è ricco di contenuti, filmati, gina ufficiale su Google +, il approssimativo circa 2/3mila utenti arrivano sulle nostre eventi e notizie sempre aggiornate. nuovo social network di Go- pagine direttamente da Facebook”. “Grazie ai numeri Un’area riservata, “Ale 10+ Players”, ogle. La nuova era della Juve è sempre in crescita che sono la nostra quotidianità dove gli iscritti possono accedere a con- iniziata, e sul web è già da scudetto. è il Milan stesso a prenderci in tenuti esclusivi e una sezione “SolidAle” maggiore considerazione - rac- Antonio Gaito dedicata alla beneficenza. Anche Gior- Commenta l’articolo sul blog di Max: conta Mazzara - quale punto di gio Chiellini, grande appassionato di www.maxsardella.it riferimento attendibile sul pia- no dell’informazione. Anche i Vuoi far conoscere la tua giocatori ci leggono, soprattut- fanpage sui social network to quando si tratta di pagelle”. o il tuo forum dedicato su TMWmagazine scrivi a: Giampiero Ventura [email protected] TMW di Alessioawards Calfapietra

La terza edizione dei TMW Awards è stata un grande successo di pub- blico, risultando la più votata in assoluto con ol- tre 30.000 preferenze va- lide espresse in due mesi. I lettori hanno scelto Lo- renzo Insigne e Pierpaolo Marino quali miglior un- der 21 italiano e direttore sportivo tra serie A e torneo cadetto. Per l’attaccante campano, ora al Pescara ma di proprietà del Napoli, si è trattato di un vero e proprio plebiscito con quasi 30 punti percentuali, un exploit che gli permette di doppiare il milanista El Shaarawy. La vittoria di Marino è stata invece molto combattuta, in un estenuan- te testa a testa con Bigon completato solo nelle battute finali. Ai nostri microfoni, Insigne ha s p i e g a t o cosa ricono- sce in sè di tre grandi c a m p i o n i che gli ven- gono spesso a c c o s t a t i : “Di Giovin- co ho ripreso l’altezza, di Messi il senso del gol e di Lavezzi la rapidità. Un buon mix, no?” Marino, visibilmente commos- so, ha detto di conside- rare questo premio il Belgrado, 7 /10/2011 Wroclaw, 11/11/2011 Serbia - Italia 1-1 [ ] Polonia - Italia 0-2 [ ] terzo Guerin d’oro della sua onorata carriera. Nel 2009 i vin- citori sono stati Marco Verratti, anche lui del Pescara, e Pantaleo Corvino, tuttora diesse della Fiorentina. L’anno seguente è toccato a Daniele Ragatzu del Cagliari, ora al Gub- bio, e Pietro Lo Monaco del Catania.