FIAMME ROSSE In basso, Giovanni Malagò, presidente del Coni, insieme agli atleti Antonio Belloi ed Eleonora dedicato allo sci di fondo, affidato alle Trivella con il labaro delle Fiamme Rosse. cure di un tecnico di grande spessore come Stelio Busin, azzurro nel decennio accende il tripode ai precedente, con la Nazionale che aveva in XXIII Campionati Italiani VVF di Sci Franco Nones il fuoriclasse di riferimento ad Alleghe (2007). e che, tra i molti giovani fondisti cresciuti in quella realtà, annoverò anche Giuseppe Puliè (papà pompiere a Santo Stefano di Cadore), arrivato all’argento olimpico con la staffetta ad . De Zolt era un Vigile del fuoco a tutti gli effetti e, non senza difficoltà, in quel periodo il Comando di Belluno riusciva a trovare il modo di assicurargli le condizioni per poter svolgere l’attività agonistica di vertice in maniera continua. Attorno la staffetta italiana vincitrice della medaglia d’oro alle Olimpiadi invernali a lui il già glorioso “Gruppo Sportivo di del 1994. Giordano De Vecchi”, trovò le condizioni per crescere ed affermarsi ulteriormente, impegnato all’estero con la nazionale; alla Cerise, Sergio Tazzer, anche grazie al contributo di altri Vigili- fine dell’attività agonistica hai appeso e Dario D’Incal del libro “Maurilio atleti come, ad esempio, Ivo Andrich definitivamente gli sci al muro anche De Zolt, 100.000 km. d’oro” (Pagus che permisero a questa realtà sportiva di per competizioni meno impegnative come Edizioni - 1987): essere protagonista anche nella staffetta ai questa o qualche volte scendi ancora Campionati italiani di fondo, con il “Grillo” in pista? Maurilio De Zolt è stato il più grande che veniva sempre schierato “al lancio”, in A livello agonistico diciamo che ho fondista italiano di sempre, capace di prima frazione, chiudendo la stessa quasi avuto più soddisfazioni di quelle sperate. mettere assieme, come nessun altro, sempre davanti a tutti. Purtroppo, per poter continuare a mante- una serie di valori e di elementi – nere un buon livello ci vuole troppo tempo sportivi, umani e sociali – che lo hanno e allora… diciamo che non li ho appesi consegnato alla grande storia dello sci al chiodo, preferisco semplicemente sciare di fondo, italiano e mondiale. Perché, MAURILIO DE ZOLT, UN NOSTRO ASSO da solo o con gli amici senza l’ansia oltre alla messe di allori conquistati, della competizione. come nessun altro sapeva muovere ed alimentare genuini entusiasmi e passioni, In occasione dei Campionati Italiani di sci dei Vigili del fuoco Il 28 gennaio 2016 allo Stadio del Ghiaccio tramutando ogni competizione in una di Cortina ci sarà più di un migliaio di festa, anche per la moltitudine di a Cortina e della pubblicazione del bando per l’assunzione delle prime Vigili del fuoco per l’inaugurazione del appassionati e tifosi che, ovunque, 12 Fiamme Rosse, abbiamo intervistato Maurilio De Zolt, loro Campionato. richiamava e stimolava. È una bella cosa che si ritrovino a Cortina, Eppure è arrivato in Nazionale tardi, l’ultimo nostro campione una località che dà a tutti la possibilità di praticamente a “furor di popolo” e di divertirsi nella specialità preferita, visto risultati. A 27 anni vinceva – il 15 febbraio Maurilio, la conquista della medaglia d’oro già alle scuole elementari dai miei Nel 2016, il Corpo bandirà, finalmente, che sono previste quattro gare (slalom 1977, a Monte Livata la… “montagna nella staffetta 4x10 chilometri, alle compagni di classe perché mi muovevo e il primo concorso riservato agli atleti da gigante, fondo, scialpinismo, snowboard). di Roma” – il titolo italiano della 50 km Olimpiadi invernali di Lillehammer, è saltavo appunto come un grillo e ancora assegnare al Gruppo sportivo Vigili del (dopo l’argento nella 15 km), lasciandosi ancora nella memoria degli italiani. L’anno adesso il soprannome mi è rimasto. fuoco Fiamme Rosse. Cosa ne pensi? Maurilio, tu che non ami troppo il palco- alle spalle tutti i big azzurri dell’epoca: i scorso il Presidente del Coni, Malagò, Penso che sarà una bella cosa dare la scenico illuminato, lo sai che non potrai carabinieri Kostner e Ponza su tutti. ha richiesto espressamente che fossi tu a Il tuo ingresso nel Corpo è avvenuto nel possibilità agli atleti che portano la nostra esimerti dall’accendere il tripode? E così, pur a fatica e tra mille dubbi e portare il labaro delle Fiamme Rosse in 1973 attraverso i canali ordinari; sei divisa di poter essere alla pari degli altri Sono molto onorato di rappresentare il qualche ostilità dovuta all’anagrafe (“…è occasione della consegna della medaglia entrato, infatti, come Vigile del fuoco, Corpi, perché in passato abbiamo sofferto Corpo e il Comando di Belluno accendendo troppo vecchio, occorre investire sui d’argento al merito sportivo. ma, ben presto, sei stato distaccato molto questa disparità e questa assenza il tripode. Mi piacerebbe, però, che anche giovani”…) i tecnici furono costretti a all’attività sportiva in virtù dei risultati nelle competizioni. altri atleti Vigili del fuoco, che hanno convocarlo in squadra. E da qui nacque la Cosa ti ricordi di quei giorni del 1994? che conseguivi. dato molto allo sport, avessero questa “leggenda del Grillo”. È difficile per me spiegare le sensazioni Il mio ingresso nel Corpo è avvenuto A Cortina sono in programma i 32ˆ Cam- opportunità. Se proprio vogliamo guardare bene alla di quei giorni … con tutti i miei tifosi che nel ’70 come ausiliario di leva, poi pionati Italiani dei Vigili del fuoco di sci. Prof. Fabrizio Santangelo, sua storia, De Zolt è stato il frutto più erano venuti fino al Nord a farmi il tifo … come Vigile effettivo nel ’73. Ero stato È una bella cosa che ogni anno ci siano Dirigente dell’Ufficio delle Attività Sportive importante uscito da un’organizzazione riuscire a vincere davanti a loro è stato un distaccato dall’inizio e fino al 1985 solo per questi Campionati… danno la possibilità che, allora, i Vigili del fuoco bellunesi si sogno che si è avverato. allenamenti e competizioni e poi tornavo di ritrovarsi e passare assieme delle belle LA LEGGENDA DEL GRILLO erano dati, un embrione storicamente a fare il pompiere. Soltanto dopo aver giornate praticando lo sport tanto amato. Visto che Maurilio è stato, come suo stile, fondamentale dell’attuale progetto Per antonomasia tu sei ancora “il Grillo”. conquistato le medaglie di Seefeld sono molto parco di parole, siamo andati a “Fiamme Rosse”. Infatti, in Comelico, Chi ti diede questo soprannome e quando? stato distaccato completamente, come i Da atleta, vi hai potuto partecipare leggere cosa ha scritto recentemente di lui d’intesa con il Coni e la Fisi, fu attivato, Il soprannome Grillo mi è stato affibbiato miei compagni degli altri Corpi. poche volte perché eri quasi sempre Giovanni Viel, autore insieme a Cesarino nei primi anni Settanta, un “Centro Fisi”

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per la gara di staffetta, la vera sfida per NESSUNO PIÙ COME LUI nazioni. De Zolt, all’età di 44 anni, è ancora il leader del fondo azzurro e, Cognome e Nome: Medaglia di bronzo nella 15 km individuale più che mai, servono la sua tenacia e la sua De Zolt Maurilio Medaglia d’argento nella 50 km individuale classe per pianificare e disegnare l’impresa: Città: Mondiali di sci nordico 1987 – Oberstdorf viene schierato in prima frazione; c’è da San Pietro di Cadore (BL) Medaglia d’oro nella 50 km individuale “tenere” gli avversari, e lui non molla di Data di nascita: 25/09/1950 Mondiali di sci nordico 1991 – Sport: Sci nordico Val di Fiemme un metro, anche se si gareggia a tecnica Società Sportiva: G.S. VV.F. Medaglia di bronzo nella 50 km individuale “classica”. Le due frazioni intermedie “G. De Vecchi” Belluno Mondiali di sci nordico 1993 – Falun e successive, vedono Medaglia di argento nella 4x10 e confermare l’Italia ATTIVITÀ NAZIONALE XV Olimpiade Invernale 1988 – nella lotta per le medaglie; quindi lo sprint Campionati Italiani sci nordico dal 1977 Medaglia d’argento nella 50 km individuale finale, quello di , cresciuto al 1987 XVI Olimpiade Invernale 1992 – a pochi km da casa De Zolt, che piega 19 titoli italiani (4 nella 15 km – 5 nella 30 Albertville il “divino” Bjoern Daehlie, “gelando” km – 10 nella 50 km) Medaglia d’argento nella 50 km individuale milioni di norvegesi. Per loro sarà la più ATTIVITÀ INTERNAZIONALE XVII Olimpiade Invernale 1994 – cocente sconfitta sportiva della storia Mondiali di sci nordico 1985 – Seefeld Lillehammer (battuti in casa dall’Italia…), mentre per Medaglia d’argento nella staffetta 4x10 km Medaglia d’oro nella staffetta 4x10 km lo sport italiano una delle imprese più leggendarie di sempre. Con quel trionfo, De Zolt diventa anche il fondista Sempre più leader del fondo azzurro, De finlandese Pauli Siitonen e dall’americano più anziano di sempre a vincere una Zolt, nel 1978, da pochi mesi in Nazionale, Bill Kock. E, sfruttando appieno questo medaglia d’oro olimpica. coglie anche il primo podio in Coppa nuovo modo di sciare, seppe costruire, con Qualche settimana dopo chiuderà la car- del mondo (circuito non ancora del grande intelligenza ed il sostegno di tecnici riera, unica ed irripetibile, conquistando il tutto riconosciuto dalla Federazione di livello come Sandro Vanoi e Dario 19° titolo italiano (tutti e solo individuali), internazionale dello sci): un 3° posto nella D’Incal, la seconda parte della carriera, il 10° nella 50 km. q 15 km di Holmenkollen, la collina di quella che lo consegnerà direttamente al Oslo, il “tempio” per eccellenza del fondo mito, non solo di questo sport. E la nuova mondiale; l’anno dopo, a Telemark, era inizia con una data (1985) ed una sede ancora in Norvegia, ed ancora in una 15 (Seefeld, in Tirolo). A quel Mondiale De km, sarà 2°. Diventa anche un riferimento Zolt è bronzo nella 15 km e argento sia per il fondo internazionale tanto che, in nella 50 km che nella staffetta 4x10 km, un’epoca di grandi mutamenti tecnici, assieme ad Albarello, Ploner e Vanzetta. De Zolt è fondamentale nel perfezionare Poi, due anni dopo, ecco la sublimazione: il la nuova “tecnica libera”, evoluzione trionfo nella 50 km iridata di Oberstdorf, dello stile “classico” del fondo, avviata dal con migliaia di tifosi saliti in Germania per sostenerlo. Fu gara da manuale, Un De Zolt rilassato all’arrivo di una delle sue condotta all’attacco fin dal primo metro, numerose gare con la tuta dei Vigili del fuoco. gli avversari demoliti uno ad uno. Gli ultimi a resistere alla sua furia furono lo svedese e lo svizzero Andy Gruenefelder. Una vera apoteosi. Che venne dopo una netta vittoria, ottenuta qualche settimana prima sulle nevi bellunesi del Nevegal, dell’ennesimo titolo italiano colto nella 50 km di un’edizione degli “assoluti” memorabile e che vide Cortina, casa impegnato nell’organizzazione anche il Per i Vigili del fuoco, Cortina, un Comando di Belluno dei Vigili del fuoco. distaccamento operativo da 130 anni Ad assistere a quella gara, che chiuse la fin da quando era sotto il domino rassegna tricolore, si stimò una presenza dell’impero austro-ungarico, è un di 50.000 spettatori. po’ come una casa: 2 Campionati di Poi verranno altre medaglie olimpiche sci qui organizzati; 3 partecipazioni (due argenti nella 50 km di Albertville e della rappresentativa nazionale VVF Calgary) ed iridate (un bronzo nella 50 di rugby al Cortina Seven; sede del 1° km di Val di Fiemme), prima di approdare e unico raduno del Corpo Nazionale; al 1994. È l’anno dell’Olimpiade di 4 partecipazioni della banda musicale Lillehammer, quella che verrà ricordata VF all’annuale “festa de ra bandes”. come la più bella di sempre, ma che per lo Cittadinanza onoraria, concessa nel sport azzurro viene ricordata soprattutto 2013, tutta meritata!

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