1924-2014

NOVANT’ ANNI n. 3/2014 Rivista fondata nel 1924 da G. Mauro e O. Barassi

Associazione Italiana Arbitri

Gli arbitri italiani ai Mondiali con Rizzoli

Demetrio Albertini Proposto alla FIGC “In Brasile con entusiasmo” Codice Fiscale per le Sezioni Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - Art. D.L. 353/2003 - (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Roma di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. Sped. in abb. post. Art. D.L. 353/2003 (Conv. Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale Anno LXXI n. 3/2014

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Pubblicazione periodica Domenico Celi Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989 Sped. in abb. post. - Art. co 20/c leg. 662/96 Filiale di Roma ISSN 1974-2657 Tiratura 48.000 copie

Gli articoli della rivista “l’Arbitro” della FIGC possono essere riprodotti, ma dietro autorizzazione dell’AIA, su qualsiasi pubblicazione italiana o straniera, alla esplicita condizione che ne sia citata la fonte. Sommario 6 4 ALBERTINI Rizzoli In Brasile con L’orgoglio di rappresentare entusiasmo tutto il nostro movimento e senza timori di Alessandro Paone reverenziali di Carmelo Lentino

8 Un secolo d’Italia in maglia azzurra di Matteo Marani 10 12 Il mondiale delle curiosità 20 Papa Francesco: “L’economia non prevalga sullo sport” Sogno BRASILE - ITALIA di Rodolfo Puglisi la finale fra le 21 Monsignor Bregantini: “Insegnate la bellezza delle regole” mie due anime di Andrea Nasillo di Darwin Pastorin 22 GIANLUCA AURELIANO: “Il mio sogno realizzato ma non da calciatore” di Davide Saglietti 24 DANIELE CHIFFI: “Studiare per prevenire l’effetto sorpresa” di Paolo Vilardi 26 DAVIDE GHERSINI: “Avrei voluto che il percorso 14 fino a centrocampo non finisse mai” di Ferdinando Insanguine Mingarro Fondamentale 28 GIANLUCA MANGANIELLO: nello sport l’etica “L’emozione più grande in campo da fresco papà” dei comportamenti di Valentina Chirico 30 FABIO MARESCA: Dopo 50 anni un napoletano torna nel massimo campionato di Arrigo D’Alessandro 32 DANIELE MINELLI: “Sono i momenti difficili che ti fanno più forte” di Federico Marchi 16 34 FRANCESCO SAIA: Proposto alla FIGC Fiero di rappresentare la sezione di Palermo e la Sicilia Codice Fiscale di Fabio Stelluti per le Sezioni 36 BENITEZ: “Il livello degli arbitri in Italia è molto alto di Giovanni Aruta di Maurizio Maria Gialluisi 38 Conte cominci ad accettare i K.O. e non insegua invece sempre alibi di Umberto Zappelloni 39 Accettare la sconfitta significa capire la diversità di uno stile di Mario Sconcerti 40 “Report del Calcio” fotografia del sistema 18 44 ricordato a trent’anni dalla scomparsa Rizzoli, Rocchi, Orsato 45 Istituito il Premio “Giulio Campanati” al miglior arbitro FIFA conferme al più alto 46 La “dieta mediterranea” come stile di vita livello di Angelo Pizzi di Alberto Cerruti 48 L’Allenamento di transizione rigenerazione e ri-atletizzazione di Carlo Castagna 50 Quesiti Tecnici Intervista a Rizzoli in partenza per il Brasile L’orgoglio di rappresentare tutto il nostro movimento di Alessandro Paone

Essere selezionati per prendere parte ad Rizzoli a poche ora dalla partenza per Rio cifica all’evento è cominciata immediata- una competizione come quella dei Mon- de Janeiro sede della casa delle 25 terne mente dopo Euro 2012. Non a caso an- diali di calcio, un evento mediatico globa- provenienti da tutto il pianeta. che la FIFA ha sempre chiamato gli stage le è un percorso lungo dove la direzione Con che spirito e aspettative parti fatti negli ultimi due anni “Road to Brasil” delle gare ne rappresenta solo la parte per il Brasile? a testimonianza che è stata una conclusiva. “Parto con lo spirito migliore, quello spiri- lunga da percorrere. I nostri alfieri saranno Nicoli Rizzoli di Bo- to che ti permette di essere estremamen- Ho avuto la fortuna ed il piacere di per- logna, Andrea Edoardo Stefani di Milano te felice e soprattutto sereno, ma anche correrla non da solo, ma accanto ai miei e Renato Faverani di Lodi. Una terna af- concentrato e consapevole. Porto con “soci” di sempre Renato ed Andrea e poi fiatata che ha già avuto modo di calcare me la voglia di fare bene e divertirmi, cre- sopratutto Rocchi con i suoi assistenti Di campi importanti e dirigere gare presti- do sia lo spirito migliore per partecipare Liberatore e Cariolato che hanno contri- giose, ultima la finale della Champions ad un evento di tale importanza”. buito a rendere il percorso più facile e so- League dello scorso anno. Come ti sei preparato a questo prattutto con la possibilità di scambiarsi Consapevoli del fatto che non saranno evento? esperienze ed emozioni reciprocamente. soli e che hanno sulle spalle la respon- “La preparazione è molto lunga...come Un percorso che ci ha dato la possibilità sabilità di rappresentare il movimento per le nazionali il percorso è cominciato di prepararci fisicamente e mentalmente arbitrale italiano abbiamo sentito Nicola 2 anni fa, o meglio, la preparazione spe- alle problematiche del clima brasiliano, ma soprattutto ci ha dato la possibilità di conoscere tutte le terne partecipanti ai mondiali, condividere esperienze e fi- losofie diverse del calcio per arrivare ad un’uniformità di pensiero. Personalmente ho studiato come non mai per poter conoscere oltre alle squa- dre anche le varie differenze di culture delle nazionali, quelle credo possano spesso fare la differenza per un arbitro”. Arrivi a dirigere alla Coppa del Mondo, che rappresenta il massi- mo traguardo per un arbitro, quan- to avverti il peso e l’orgoglio di rap- presentare gli arbitri italiani? “Credo che non ci sia soddisfazione ed orgoglio maggiore nel poter dire sono un Arbitro Italiano. credetemi tutte le volte che lo dico mi si gonfia il petto perché respiro la storia del nostro passato, dei più grandi arbitri al mondo che senza ombra di dubbio sono quelli italiani e non solo probabilmente quelli che hanno avuto la possibilità di

4 n. 3/2014 partecipare ai mondiali ma molti altri. Rappresentare un movimento stimato ed osservato da tutto il mondo ovvia- mente è una grande responsabilità, ma che vivo come ho già detto sopra con grande serenità”. Prendere parte al mondiale signi- fica entrare nella storia di questo sport, cosa ti aspetti e come di ap- presti a vivere questa esperienza? “Spero di farlo ‘in punta di piedi’... mi aspetto semplicemente di fare bene! Farò sicuramente del mio massimo, vediamo questo mio massimo dove ci porterà soprattutto in funzione dei risultati della “NOSTRA” nazionale che speriamo siano meravigliosi!” Nel luogo viaggio aereo che ti por- La lista ufficiale degli arbitri FIFA per terà in Brasile a cosa penserai? i Mondiali annovera più arbitri europei “Ai colori ed alla musica che mi aspetto rispetto al passato e la novità di Tahiti. in Brasile... Sono pronto e consapevole di potere fare Queste le 25 terne arbitrali e le riserve. bene, per cui penserò solo alla musica ed ASIA assistenti Rasulov-Kocjkarov (Uzbekistan); , ai colori di quando scenderò dall’aereo”. ass. Sagara-Nagi (Giappone); Nawaf Abdulla Ghayyath Shukralla, ass. Abdulla Se rivedi la tua carriera arbitrale Tulefat-Saleh (Bahrain); Benjamin Jon Williams, ass. Cream-Anaz (Australia); coppia dagli inizi cosa ti viene in mente? di supporto: Alireza Faghani, ass. Kamranifar (Iran) “Una montagna, poiché in questa monta- AFRICA Nourmandiez Desire Doue, ass. Yeo (Costa d’Avorio)-Birumushahu gna non sono ancora arrivato in cima, non (Burundi); Bakary Papa Gassama (Gambia), ass. Menkouande (Camerun)-Kabanda è ancora il momento di guardare in basso”. (Ruanda); Djamel Haimoudi (Algeria), ass. Achik (Marocco)-Etchiaiu (Algeria); coppie Ogni Mondiale porta delle novità di supporto: Neant Alioum (Camerun), ass. Camara (Senegal); Daniel Fraizer Bennett cosa dobbiamo attenderci? (Sudafrica), ass. Range (Kenya) “Che si torni a parlare di calcio giocato, sono sicuro che sarà un bellissimo mon- NORD AMERICA Joel Antonio Aguilar Chicas, ass. Torres Mejia-Zumba Galan (El diale con grandi squadre e un calcio con Salvador); Mark W. Geiger (Usa), ass. Hurd (Usa)-Fletcher (Canada); Marco Antonio un tasso tecnico molto elevato rispetto Rodriguez Moreno, ass. Torrentera Rivera-Quintero Huitron (Messico); coppie di alle “fisicità” degli anni passati. supporto: Roberto Moreno Salazar (Panama), ass. Borja (Usa); Walter Alexander Sono sicuro che il Brasile, nonostante le Lopez Castellanos (Guatemala), ass. Leal Bermudez (Costa Rica) polemiche, sarà degno di un campionato SUD AMERICA Enrique Roberto Osses Zencovich, ass. Astroza Cardenas-Roman del mondo”. Retamal (Cile); Nestor Fabian Pitana, ass. Maidana-Belatti (Argentina); Wilmard Sarà un Campionato del Mondo so- Alexander Roldan Perez, ass. Clavijo Prieto-Diaz Barrero (Colombia); Sandro Meira cial, ci terrai aggiornati con imma- Ricci, ass. De Carvalho-Van Gasse (Brasile), Carlos Alfredo Vera Rodriguez, ass. gini e racconti? Lescano Guerrero-Romero Ibarra (Ecuador); coppia di supporto: Victor Hugo Carrillo “Costantemente, il nostro sito dell’Asso- Casanova (Perù), ass. Aquino Maldonado (Paraguay) ciazione (www.aia-figc.it) ci da la possibi- lità di condividere emozioni ed esperien- OCEANIA Peter O’Leary, ass. Hintz (Nuova Zelanda)-Kumar (Fiji); coppia di ze, vi manderemo foto e commenti per supporto: Norbert Hauata (Tahiti), ass. Rule (Nuova Zelanda) poterci “sentire” vicini a voi”. EUROPA , ass. Borsch-Lupp (Germania); Cuneyt Cakir, ass. Duran- Cosa porterai in regalo ai tuoi fa- Ongun (Turchia); , ass. Klasenius-Waernmark (Svezia); Bjorn Kuipers, miliari? ass. Van Roekel-Zeinstra (Olanda); Milorad Mazic, ass. Ristic-Djurdjevic (Serbia); “Spero il sorriso e la gioia di chi torna a Pedro Proenca Oliveira Alves Garcia, ass. Cunga Miranda-Garcias Bolinhas Trigo casa avendo fatto un buon lavoro. (Portogallo); , ass. Faverani-Stefani (Italia); , ass. Sono sicuro però che tornando a casa a Alonso Fernandez-Yuste Jimenez (Spagna); Howard Melton Webb, ass. Mullarkey- prescindere da tutto troverò persone che Cann (Inghilterra); coppia di supporto: Svein Oddvar Moen, ass. Haglund (Norvegia) mi regaleranno il sorriso!”

n. 3/2014 5 Intervista a Demetrio Albertini, capo-delegazione azzurro In Brasile con entusiasmo e senza timori reverenziali di Carmelo Lentino

“Orgogliosi del nostro passato, gelosi del nostro futuro”. Demetrio Albertini, Vice Presidente della Federcalcio, usa le stesse parole del Premier Renzi per rimarcare l’impegno e l’entusiasmo con cui la nazionale maggiore sta preparan- do la competizione. Con lui abbiamo fatto il punto a pochi giorni dall’avvio della competizione. “La Nazionale è la squadra che rappre- senta tutto il nostro movimento calci- stico, il nostro Paese e i suoi tifosi, per questo – ci ha detto parlando del suo ruolo di Capo delegazione degli azzur- ri in Brasile – non posso che viverlo con grande senso di responsabilità Ma anche con altrettanto entusiasmo per- ché avrò l’opportunità di condividere questa esperienza diretta con i prota- gonisti veri di questo evento, ragazzi che possono e sapranno darci grandi Albertini con il CT Prandelli emozioni”. Che differenza trova rispetto alla le, l’incognita del risultato è ancora più petizioni, Euro 2012 e Confederations sua partecipazione alle competi- imprevedibile”. Cup, la nostra considerazione è stata zioni mondiali ed europee? Quale ritiene siano le maggiori notevole da parte di tutti gli avversari”. “Brasile 2014 sarà la mia undicesima difficoltà in ordine all’ambiente Ogni Coppa del Mondo ha pro- competizione internazionale, quattro le ed al livello degli avversari? dotto innovazioni sia sotto l’a- ho vissute con i pantaloncini, mentre “Sarà per tutti un’edizione molto impe- spetto tattico che in riferimento questa sarà la settima con la cravatta. gnativa sotto l’aspetto organizzativo, alle regole. Cosa si aspetta dal Le differenze sono innanzitutto di ruo- logistico e climatico. Sembra un po’ di prossimo? lo. La Coppa del Mondo è il secondo rivivere l’esperienza a USA ‘94 dove da “La tattica sarà dettata in maniera im- evento più importante della storia spor- giocatore affrontai con i compagni una portante dall’aspetto climatico. Pro- tiva dopo i Giochi Olimpici, e sicura- situazione veramente difficile proprio babilmente il ritmo sarà più lento, ma mente quello che forse più affascina per le difficoltà legate alle alte tempe- vedremo comunque del bel gioco in gli appassionati. La rilevanza dell’Eu- rature. Il sorteggio stavolta ci ha cata- particolare da parte di quelle squadre ropeo è testimoniata dal fatto che, in pultati nel girone forse più difficile, ma che, come Belgio e Cile, sono in grado un Mondiale, nel lotto di squadre che sinceramente non vedo nella squadra di mettere in difficoltà le compagini pre- raggiungono le fasi finali le Nazionali alcun timore reverenziale nei confronti tendenti al titolo mondiale. Innovazioni? europee normalmente la fanno da pa- dei nostri avversari o difficoltà superiori Personalmente mi batto nelle dovute drone. Quando le concentri in un’unica a quelle ipotizzabili sulla carta, anche sedi per l’abolizione della tripla sanzio- competizione come quella continenta- perché credo che nelle ultime due com- ne, ma nello stesso tempo credo ferma-

6 n. 3/2014 mente che l’arbitro deve dirigere secon- a scapito di quelle positive che tante do le regole di cui dispone. Nello speci- volte invece emergono. Ritengo che, fico sono curioso sull’introduzione dello soprattutto dall’esterno, ci sia troppa spray per delimitare distanza e punto di frettolosità nel prendere posizione su battuta - strumento che arriva proprio determinate situazioni o atteggiamenti dall’America Latina -, sulla messa in che si determinano sul campo, perché è opera della tecnologia elettronica ‘gol/ più facile giudicare che essere giudica- non gol’, e naturalmente sulle modalità ti, un aspetto che fa parte della nostra di interpretazione del fuorigioco”. cultura calcistica e con il quale dobbia- In quali condizioni tecniche, atle- mo confrontarci: dal tifoso, ai media, e tiche e psicologiche la nostra na- talvolta ai dirigenti. E’ un malcostume zionale affronterà la grande com- che non mi è mai piaciuto: sbraitare petizione? subito dopo una partita, più che espri- “La affronterà al massimo delle proprie mere la necessità di migliorare le cose, “E’ un problema di ordine pubblico. Il possibilità. Noi siamo la FIGC e la Na- sembra piuttosto un tentativo per cer- malcostume che c’è in Italia di indivi- zionale italiana storicamente è seconda care di accreditarsi un vantaggio per il duare lo stadio come zona franca, una solo al Brasile in termini di risultati. Uso futuro. Credo invece che la prima cosa sorta di terra di nessuno, è un tema che le parole del nostro Presidente del Con- che va coltivata è la capacità di saper va affrontato nella sua complessità in- siglio, Matteo Renzi: “orgogliosi del no- accettare l’errore da parte di chiunque, sieme alle istituzioni preposte. Il calcio è stro passato, gelosi del nostro futuro”. e qualche volta dimostriamo mancanza vittima di questo stato di cose, ho detto E lo siamo per l’entusiasmo con il quale di maturità”. più volte ‘basta dire basta’, e da uomo stiamo preparando questo appunta- Come valuta il livello dei nostri di calcio vorrei che si facesse qualcosa mento”. arbitri? in più, anche compiendo un’analisi più Come giudica l’ultimo campionato “Ottimo, e non perché sono il Vicepre- approfondita al nostro interno. Come italiano sotto l’aspetto tecnico e sidente della Federazione, ma perché dirigenti sportivi e amanti del calcio comportamentale? sono stato giocatore e soprattutto vedo possiamo agire sulla prevenzione, la- “L’andamento è sempre un po’ altale- tante partite dei campionati esteri”. vorare per formare e diffondere cultura nante. Il rapporto giocatori/arbitri mi- La preponderanza dei calciatori sportiva, e poi, nelle dovute sedi, far gliora sempre di più, e ciò mi fa pia- stranieri, i risultati negativi delle comprendere che il calcio rappresen- cere, anche se di fondo credo che ci nostre squadre di club nelle cop- ta innanzitutto un valore sociale prima debba essere un rispetto maggiore nei pe europee e la vicenda dei tifo- che economico, e che in quanto veicolo confronti dell’arbitro che in quel con- si hanno oscurato l’immagine del straordinario di aggregazione per la co- testo incarna l’Istituzione. Purtroppo calcio italiano. Quali ritiene i pro- munità, va difeso. Il mio sogno è vedere troppo spesso vengono evidenziate le blemi più gravi e come propone di anche in Italia uno stadio dove diritti e situazioni comportamentali negative affrontarli? doveri vengano rispettati in qualsiasi settore, dove si possa accedere e fare il tifo con serenità sia in curva come in tribuna. La priorità è salvaguardare il tifoso amante del calcio. Per quanto riguarda i calciatori stranieri, nel rispet- to della piena libertà dei presidenti, so- stengo che la prima domanda da porsi sia: che tipo di calcio vogliamo? Voglia- mo essere un movimento che prepara giocatori a beneficio dei campionati di altri Paesi, oppure tornare a essere il campionato più bello del mondo come era negli anni ‘90, quando sul piano internazionale eravamo competitivi sia con la Nazionale che con i nostri otto o dieci club? Per cui ben vengano gli stranieri, ma solo se di qualità e in gra- do di apportare valore al nostro cam- pionato, sennò largo ai giovani italiani”.

n. 3/2014 7 La mostra sulla Nazionale illustrata dal suo organizzatore

In alto: Parolo, Bonucci, Thiago Motta, Balotelli, Chiellini, Barzagli, Paletta, Darmian, Ranocchia; (al centro) Abate, Cerci, Marchisio, Abete, Prandelli, Albertini, Pirlo, De Rossi, Candreva; (sotto) De Sciglio, Verratti, Cassano, Sirigu, Buffon, Perin, Immobile, Insigne, Aquilani

Un secolo d’Italia in maglia azzurra di Matteo Marani*

Perché una mostra sulla storia della Na- calcio assieme allo sponsor Puma, di dare Antonello Valentini e al responsabile del zionale italiana di calcio? Semplicemente vita a una esposizione tutta azzurra aperta centro studi Michele Acampora, i quali ci perché nulla rappresenta più e meglio di all’Auditorium di Roma dal 5 maggio scor- hanno lasciati liberi nelle scelte. Si è così lei il Secolo breve italiano. Sulla sua di- so - con la straordinaria inaugurazione del deciso di dare ampio spazio agli Anni 30. visa, nata bianca e diventata azzurra nel presidente della Repubblica Giorgio Napo- Non solo perché costituirono il momento gennaio 1911, quando dopo due partite litano - è aperta sino al prossimo 27 luglio. più vincente del calcio azzurro, ma an- si decise per il tributo alla casa regnante Insieme alla brava Alessandra Maria Sette che perché fortissima fu la connotazione (con scudo sabaudo sul petto), è stata ho avuto il piacere e il grandissimo onore politica data a quei successi. Il fascismo, scritta la gran parte delle vicende italiane. di organizzare la mostra. Debbo un rin- a partire dal suo capo Benito Mussolini Da qui, in coincidenza col Mondiale bra- graziamento supplementare al presiden- concentrarono sforzi e impegno sui mon- siliano, è giunta la decisione della Feder- te Giancarlo Abete, al Direttore generale diali del 1934, in coincidenza dei quali si

8 n. 3/2014 La terza stella di Spagna 1982 Gli azzurri al Mondiale 1934 assistette alla nascita dei nuovi impianti di nel 1982 e l’insperata vittoria del 2006 nel 1927, la scomparsa dello stesso nel calcio, molti dei quali purtroppo ancora gli con Lippi. 1945, l’abolizione dello scudo sabaudo stessi di oggi. Si è poi sciolto di dedicare La mostra non poteva logicamente rac- dopo il referendum del 2 giugno 1946. uno spazio ampio al Grande Torino, unica contare ogni singola partita. Detto che E tante altre curiosità, aneddoti, desti- squadra citata nell’ambito di una rassegna in realtà di ogni singolo componente ci nati alla fine della visita all’auditorium a filologicamente mantenuta sull’azzurro. siamo occupati, coi 760 giocatori pas- regalare una visione migliore, più estesa, Ma come dimenticare che nella sfida del sati dalla nazionale in 104 anni schedati del patrimonio incredibile dato dalla ma- 1947 con l’Ungheria ben 10 undicesimi (ognuno con foto, un documento ecce- glia azzurra. In esposizione se ne trovano dell’Italia vestivano granata? zionale). Si è cercato di concentrarsi sui moltissime. Dalla più antica, quella del Infine, molto spazio alle emozioni per rac- momenti di svolta, sugli incroci - tanti, 1924 di Giovanni De Prà, a quelle degli contare il 1968, la mitica Italia-Germania numerosi - con la storia principale della anni 30 di Ferrari e Piola (con ricamo della 4-3 del 1970, il mundial vinto con Bearzot Nazione. La comparsa del fascio littorio madre), fino alla maglia nera di Biavati del Mondiale 1938 e alle maglie di Zoff (1968), Rossi (1978 e 1982) e Cannavaro (2006). Suggestioni rese possibili dalla meravigliosa collezio- ne messa insieme da Fino Fini al museo del calcio di Coverciano, cui si sono ag- giunti contributi significativi del museo del Genoa, del grande Torino e della leg- genda granata e dello Ju- ventus museum. Ai fortunati che riusciranno a visitare la mostra, anche la possibilità di vedere dal vivo la coppa del mondo 2006 sollevata da Cannavaro al circo massimo. un tuffo tra storia ed emozioni, come ricorda il titolo della mostra. Da vedere. *Direttore L’Italia campione del mondo nel 2006 del Guerin Sportivo

n. 3/2014 9 Tribuna Stampa Il Mondiale sull’onda dei sentimenti Sogno BRASILE - ITALIA la finale fra le mie due anime di Darwin Pastorin*

Il mondiale ritorna in Brasile per la ci furono talmente tante lacrime da riscattare il fantasma del Maracanà. seconda volta. La prima non fu fortunata riempire un oceano e qualcuno si tolse, Esorcizzarlo una volta per sempre. per la nazione verdeoro: nel 1950 la addirittura, la vita. A pagare per tutti Non sono mancate e non mancheranno Seleçao venne sconfitta, nella disfida fu il portiere Moacyr Barbosa, il primo le tensioni sociali, le proteste. Il decisiva, dall’Uruguay di Obdulio Varela, mulatto a vestire la maglia numero uno popolo, che respira da anni l’aria bella di Schiaffino e di Ghiggia per 2-1. Sul della nazionale: per via di quei due gol e avvolgente della democrazia, grazie Maracanà, costruito per l’occasione e diventò il capro espiatorio, il colpevole a presidenti come Lula e Dilma, ha capace di contenere duecentoventimila per antonomasia. Visse un’esistenza applaudito alla designazione della Coppa spettatori, scese un silenzio di ghiaccio. da invisibile. E morì solo, dimenticato, e delle Olimpiadi, ma chiede, ora, di pari Quella inaspettata caduta rappresentò abbandonato. passo con gli impianti sportivi, ospedali un dramma collettivo, una tragedia Il Brasile vuole vincere, ora, anche per e scuole. Gli stadi sono moderni, ma popolare, un rimpianto ancestrale: cancellare quel 16 luglio del ‘50 e per perché costruire una cattedrale nel

10 n. 3/2014 Tribuna Stampa

deserto come quella di Manaus? Perché agguerrita: vedi la solita Spagna, il nuovo le infrastrutture rimangono carenti? Uruguay, la solida Germania, persino il trasformarsi nel Pablito Rossi ‘78 o nel Ma, alla fine, si giocherà. Perché il Cile di Vidal potrebbe firmare una storica Totò Schillaci ‘90. pallone, in quel Paese che raccoglie impresa. E non dimentichiamo l’ltalia di Non sarà facile, certo. Ma l’Italia è tutte le meraviglie del possibile e Cesare Prandelli. Gli azzurri giocheranno forte anche della sua storia e della sua dell’impossibile, è arte e musica, allegria in casa: perché in Brasile sono tanti i tradizione (quattro mondiali conquistati, e riscatto. Un fuoriclasse come Mané nostri immigrati, a San Paolo è possibile secondo posto dietro al Brasile a quota Garrincha, l’angelo dalle gambe storte, è parlare, senza problemi, la nostra lingua. cinque), del suo orgoglio e della sua considerato un Padre della Patria: la sua Io sono nato in Brasile, orgoglioso figlio forza di volontà. E il mio sogno, il mio finta riassume l’inventiva del brasiliano, nipote e pronipote di emigranti veneti. sogno segreto, è di poter assistere a la sua abilità e anche la sua furbizia. Non ci sarà, comunque, soltanto una una finale tra Brasile e Italia, le mie due Lo cantarono poeti e musicisti come questione ambientale a poter dare anime. Perché il football poetico è sì Vinicius de Moraes, Carlos Drummond beneficio ai nostri calciatori: è il collettivo brasileiro, come ci insegnò Pier Paolo de Andrade ed Edilberto Coutinho. E a presentarsi con ottime credenziali, un Pasolini, ma anche gli italiani non sono tutti, durante i giorni caldi delle partite, misto di esperienza e di giovinezza. E con da meno: tanta prosa, chiaro, ma anche ricorderanno la figura nobile di Socrates, assi davvero unici: chi può vantare un tantissima immaginazione al potere. E il Dottore che, con la “Democrazia estremo difensore come Gigi Buffon? Chi il pensiero vola a quel 5 luglio 1982 al Corinthiana”, aiutò il Brasile a diventare possiede un regista fine dicitore come Sarrià di Barcellona quando libero, a mettere in ginocchio la dittatura. ? E un esterno sudamericano cambiò il senso di un mundial: la Seleçao Adesso è il momento di Neymar, il come Alessio Cerci farebbe comodo di Zico e Falçao, di Junior e Cerezo uscì fantasista del Barcellona: la torcida persino ai brasiliani. per non parlare di un di scena per lasciare spazio alla trionfale spera di celebrarlo come il nuovo Pelé o centrocampista tardelliano come Claudio cavalcata di e dei suoi il nuovo Ronaldo. La squadra di Scolari Marchisio (che è il mio personalissimo superbi, imbattibili e strepitosi scudieri in parte, ovviamente, e come sempre, con i “Pallone d’Oro”). E, attenzione, al giovin maglia azzurra. favori del pronostico. Ma la concorrenza è goleador Ciro Immobile: potrebbe *Direttore QUARTARETE TV

IL FILM Si chiamerà semplicemente “Pelè” la pellicola presentata a Cannes con un progetto partito nel 2012. I registi Jeff e Michael Zimbalist, che già avevano raccontato un altro calciatore, Andres Escobar, nel film The two Escobars, a dirigere il lungometraggio, che racconterà la vita del cam- pione brasiliano, dalla povertà dell’infanzia fino alla conquista della prima Coppa del Mondo della Nazionale carioca, nel 1958. Edson Arantes do Nascimento noto a tutti semplicemente come Pelè sarà anche il produt- tore esecutivo. “Mi affiderò al gruppo – dice l’ex calciatore – artefice di , ancora da scegliere il protagonista anche se sicu- ramente sarà brasiliano”.

n. 3/2014 11 La XX Coppa del mondo nel Brasile sempre presente

Il mondiale delle curiosità

Innanzitutto chiamiamolo brasiliano e 1966. I verdeoro sono anche l’unica nazio- partita in programma il 17 giugno a Sal- non carioca perché questo termine in- nale non europea ad aver vinto sul suolo vador de Bahia, sarà la 100esima. Na- dica una persona nata nella città di Rio del Vecchio Continente (Svezia 1958). turalmente vengono prese in considera- de Janeiro. Le persone nate nello Stato La Germania ha disputato ben 99 partite zione anche le partite giocate come Ger- di Rio de Janeiro vengono invece chia- ai Mondiali e contro il Portogallo, nella mania Ovest. Il bilancio in 17 edizioni: tre mate fluminenses. Negli anni il termine titoli (1954, 1974 e 1990), quattro finali carioca ha acquisito un utilizzo impro- perse (1966, 1982, 1986, 2002), quattro prio, dato che è sovente impiegato per terzi posti (1934, 1970, 2006, 2010) e un definire il popolo brasiliano in generale quarto posto (1958). Insieme al Brasile è (ed i giocatori di calcio della squadra del l’unica squadra ad aver giocato tre finali Brasile sono comunemente chiamati in consecutive, perdendone due e vincen- questo modo), mentre in lingua porto- do il Mondiale al terzo tentativo. Resta, ghese la parola ha una forte connotazio- quello del 1990, l’ultimo successo. ne regionale ed è usato solo per definire Javier Hernandez, attaccante del Man- persone originarie di Rio. Identificare chester United, è il terzo giocatore della come “carioca” brasiliani di altre regioni sua famiglia a partecipare ad un Mon- può essere offensivo. diale. Infatti sia il padre che il nonno han- Il Brasile ospiterà il 20esimo Mondiale della no giocato la Coppa del Mondo rispetti- storia ed è anche l’unica squadra ad aver vamente nel 1986 (il padre Javier Her- partecipato a tutte le 20 edizioni. E’ la se- nandez Gutierrez) e nel 1954 (il nonno conda volta che il Brasile è il Paese orga- Tomas Balcazar, il padre della madre). nizzatore dei Mondiali, la prima volta fu nel L’unica squadra esordiente a questi 1950. Risultato migliore le cinque vittorie Mondiali sarà la Bosnia, alla sua prima (1958, 1962, 1970, 1994, 2002), risultato storica apparizione. Tutte le altre hanno peggiore l’eliminazione al primo turno nel partecipato almeno una volta.

12 n. 3/2014 gnerà le candeline con i compagni di Nazionale durante la Coppa del Mondo. L’estremo difensore, che ha chiuso l’av- ventura con il Deportivo Calì, è stato in- serito nella lista dei convocati per la ras- segna iridata. Mondragon volerà in Bra- sile con la selezione guidata dal ct Josè Pekerman e stabilirà un nuovo primato di longevità. Nessun calciatore così anzia- no, infatti, ha partecipato ad un’edizione dei Mondiali. Il record del camerunense Roger Milla, 42enne all’epoca di Usa ‘94, sta per crollare. Negli Stati Uniti, 20 anni fa, Mondragon rimase in panchina nei 3 match giocati dalla selezione su- Ma in realtà i calciatori bosniaci in pas- te è quella della Spagna, colta in Suda- damericana. Il portiere giocò in Francia, sato hanno disputato i Mondiali sotto frica quattro anni fa. 4 anni più tardi, nel torneo che la Colom- la bandiere della Jugoslavia nel 1950, Per la prima volta in assoluto la finale bia chiuse con l’eliminazione nella prima 1954, 1958, 1962, 1974, 1982, 1990. mondiale dell’edizione precedente si fase. Ora, prima di chiudere la carriera, Tutte le 8 squadre che hanno vinto la ripete al primo turno: Spagna-Olanda si appresta a vivere la terza avventura Coppa del Mondo (Argentina, Brasi- sarà la gara inaugurale del gruppo B, il iridata. Il centrocampista tedesco Lothar le, Uruguay, Italia, Germania, Spagna, 13 giugno all’Arena Fonte Nova di Salva- Matthaeus e il portiere messicano Anto- Inghilterra, Francia) parteciperanno ai dor. In precedenza la finale si era ripetu- nio Carbajal hanno appeso le scarpe al Mondiali in Brasile. ta quattro anni più tardi anche se in turni chiodo dopo aver giocato 5 Mondiali. Lo Il Brasile, come detto, ha già ospitato successivi: ricordiamo Inghilterra-Ger- hanno fatto, però, nell’arco di 16 anni. nel 1950 la Coppa del Mondo, perden- mania Ovest nel 1970 (2-3), Germania Nessuno, come può fare Mondragon, do la finale contro l’Uruguay nell’episo- Ovest-Olanda nel 1978 (2-2) e natural- ha abbracciato un ventennio. ‘El Tur- dio chiamato dal popolo brasiliano “O mente Argentina-Germania Ovest, che co’, come è soprannominato l’estremo Maracanaço”, il disastro del Maracanà. fu la finale per due edizioni consecutive difensore colombiano, nella rosa stilata Storica l’ultima partita: per l’unica volta (1986 e 1990). da Pekerman è il secondo portiere, alle nella storia non si è trattato di una finale, Per la prima volta nella storia, un girone spalle del titolare David Ospina e davanti ma di un girone a quattro squadre. della prima fase ospita tre campioni del a Camilo Vargas, terzo portiere. Di fronte a 200mila spettatori il Brasi- Mondo: si tratta del gruppo D. L’Italia ha AP le perse 2-1 contro un Uruguay su cui trionfato nel 1934, 1938, 1982 e 2006; nessuno avrebbe scommesso un cente- l’Uruguay nel 1930 e 1950; l’Inghilterra simo. nel 1966. La Nazionale tra quelle partecipanti con Nel gruppo G ci sono due sfide intrigan- la più alta popolazione è quella degli ti. La prima è quella tra i fratelli Boateng Stati Uniti, 317 milioni di abitanti, mentre (Germania-, 21 giugno a Forta- l’Uruguay è quella con il minor numero di leza): Kevin-Prince ha scelto la naziona- abitanti, cioè circa 3,4 milioni. lità ghanese del padre - pur avendo gio- Durante le qualificazioni per il mondiale cato in tutte le giovanili tedesche - men- brasiliano i giocatori che hanno segna- tre Jerome quella di Martina, seconda to il maggior numero gol (cioè 11) sono compagna del signor Prince (tedesca). stati l’olandese Van Persie, Luis Suarez Tra i due non è mai corso buon sangue, dell’Uruguay e lo sconosciuto ai più, fin dai tempi delle prime esperienze in McCaulay del Belize. Bundesliga. La seconda sfida è quella Nessuna squadra europea, al contrario, tra Jurgen Klinsmann tecnico degli USA ha mai vinto nel continente americano: e il suo Paese (Germania-Stati Uniti, 26 vittorie “locali” di Uruguay (1930 in Ar- giugno a Recife): con la sua nazionale gentina e 1950 in Brasile), Brasile (1962 l’ex attaccante dell’Inter ha vinto il Mon- in Cile, 1970 in Messico e 1994 negli diale nel 1990 da titolare. Stati Uniti) e Argentina (1978 in casa, Il ‘nonno’ dei Mondiali è colombiano e 1986 in Messico). L’unica affermazione gioca in porta si chiama Faryd Mondra- europea al di fuori del Vecchio Continen- gon compie 43 anni il 21 giugno e spe-

n. 3/2014 13 Abete alla prima riunione del Comitato dei Garanti con i responsabili regionali Fondamentale nello sport l’etica dei comportamenti

Da sin. Nicchi, Abete, Manzilli, Bigi e Pennacchia

“L’etica dei comportamenti è fonda- A ribadire l’importanza dell’appunta- rante il quale – grazie anche agli inter- mentale nel mondo dello sport, ma lo è mento, sottolineata anche da Abete, è venti di Domenico Mazzilli (Responsa- ancora di più per chi è chiamato a fare stato lo stesso Presidente dell’AIA, se- bile, rappresentante CONI), Danilo Bigi da garante. Certo resta complesso, e condo il quale è “fondamentale divulga- (rappresentante AIA) e Giovanni Sca- di estrema attualità, analizzare la com- re sul territorio l’importanza dell’aspetto nagatta (rappresentante FIGC) e Mario plessità del rapporto tra codice etico, e comportamentale dei singoli associati”. Pennacchia (giornalista e Direttore de conseguenti valutazioni, e le decisioni Un incontro, quello tenutosi a Roma, du- l’Arbitro) – ci si è innanzitutto interrogati assunte da chi è chiamato ad ammini- I responsabili regionali del Codice Etico strare la giustizia. Ma l’AIA ha fatto una scelta importante che forse va al di là di quello che era effettivamente dovuto”. Questa la sintesi, in due battute, dell’in- tervento del Presidente Federale Gian- carlo Abete che, assieme al Presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, è intervenuto al primo incontro del Comitato dei Ga- ranti con i Responsabili Regionali per il Codice Etico.

14 n. 3/2014 anche il Presidente Abete. “Chi sta nel mondo del calcio – ha ricordato, citando un suo precedente intervento - e non è tifoso di una squadra vuol dire che ci sta per sbaglio, ma questo tra persone di sport non può rappresentare un proble- ma, perché cosa diversa è la correttezza e la terzietà di chi è chiamato a ricoprire un determinato ruolo”. Su tutto un punto fermo. L’Associazio- ne Italiana Arbitri, anche attraverso l’in- troduzione del Comitato dei Garanti, ha sempre operato per proteggere la propria immagine dal pericolo e dai danni derivati da comportamenti e pratiche contrarie al diritto, alla morale, all’etica. Cosa ribadita con forza dal Presidente dell’AIA e dallo su cosa sia effettivamente l’etica, facen- prevenzione rispetto ai comportamenti stesso Presidente Federale. dolo senza retorica e soffermandosi su non etici da parte degli associati. Gli ap- “E poi alla fine l’etica è un po’ come l’os- quell’insieme di concetti che discrimina- partenenti all’AIA devono essere sempre sigeno, si sente la mancanza quando c’è no il giusto dall’ingiusto ed il buono dal sopra le regole ed anche apparire tali, carenza. La presenza del Comitato dei cattivo. non devono solo comportarsi bene, ma Garanti - ha concluso Abete - è parti- Dall’intervento di Mazzilli è emersa una devono essere virtuosi e riscuotere la colarmente importante perché dimostra riflessione generale sui quei valori fon- piena fiducia di tutti gli altri, ispirandosi che l’AIA ha la volontà di riaffermare la damentali che devono soddisfare la na- sempre alla virtù del ben operare”. linearità dei propri comportamenti”. tura e la funzione dell’Associazione, che Al principio di terzietà si è richiamato CL vanno quindi condivisi e fatti propri dai singoli. Principi etici generali come la trasparenza, l’onestà, la lealtà, la corret- tezza, l’equità, l’imparzialità, la segretez- za, la riservatezza, la probità, il rispetto delle regole, l’indipendenza, il decoro, l’autonomia, l’integrità morale, l’auto- revolezza e la terzietà. “Non un elenco formale – ha ricordato il Responsabile del Comitato dei Garanti – ma una base su cui costruire la vera identità dell’As- sociazione. Compito fondamentale del Codice – ha aggiunto – è in definitiva la

Cos’è il Comitato dei Garanti? Il Comitato dei Garanti dell’AIA è previsto dall’art. 16 del Regolamento Associativo ed è composto da tre membri di cui uno, con funzioni di Responsabile, nominato dal Presidente del CONI, uno dal Presidente della FIGC ed uno dal Comitato Nazionale dell’AIA, in composizione allargata (integrato dai rappresentanti dei Presidenti di Sezione), su proposta del Presidente dell’AIA. Rientrano tra i compiti del Comitato: la predisposizione del Codice Etico e di comportamento, ed eventuali aggiornamenti, da sot- toporre al Comitato Nazionale in composizione allargata; emanarne gli indirizzi interpretativi; esprimere pareri scritti sulla correttezza dei comportamenti ad opera degli associati, in ambito sportivo e della vita privata; verificare il rispetto del Codice Etico; proporre al Comitato Nazionale iniziative utili alla conoscenza, alla diffusione e all’applicazione del Codice; svolgere funzioni di controllo della struttura associativa, proponendo al Presidente Federale ed a quello dell’AIA eventuali modelli organizzativi volti ad assicurare la massima efficienza e moralità dell’Associazione; segnalare alla Procura Federale ed a quella arbitrale eventuali violazioni, che abbiano rilevanza disciplinare.

n. 3/2014 15 Motivata proposta del Comitato Nazionale al presidente federale Riconoscimento giuridico alle Sezioni con l’attribuzione del codice fiscale di Maurizio Gialluisi*

Nel mio esordio da articolista della rivista E’ necessario fare un’analisi sull’ordina- co.3 Reg. AIA). “L’Arbitro” (n. 2/2010) sollevai una rifles- mento e regolamentazione della nostra or- La gestione logistica e amministrativa sione sullo status giuridico dell’A.I.A. con ganizzazione arbitrale da cui emerge che delle sedi periferiche (Sezioni) è affidata l’articolo “Perché non possiamo non dirci la Sezioni sono quelle entità territoriali che al Presidente di Sezione e al Consiglio Associazione” nel quale si evidenziava la più si predispongono, per la loro natura, Direttivo ai quali è attribuita autonomia contraddizione in termini tra l’essere di ad un’autonomia amministrativa/fiscale, operativa sotto il controllo del Comitato fatto “Associazione” ma non avere una difatti: “L’AIA è l’associazione che all’inter- Nazionale anche attraverso i suoi organi “Autonomia” giuridica. no della FIGC riunisce obbligatoriamente deputati (S.I.N.). Ripartendo da quel punto, nel corso di tutti gli arbitri italiani…(omissis);” questo è La predetta gestione, comprende, altre- questi anni di nostra dirigenza è sempre quanto recita l’art.1 co.2 del stato allo studio un progetto di snellimen- Ns regolamento che al com- to burocratico dell’intera organizzazione, ma 3 recita altresì: “L’AIA è con particolare attenzione alle sedi peri- organizzata con autonomia feriche. operativa e amministrativa All’indomani della realizzazione defi- che può esercitare anche nitiva di Sinfonia 4you, ottenuti i sor- tramite le proprie articola- prendenti esiti positivi del test di cen- zioni territoriali…(omissis)”, tralizzazione telematica di tutta l’attività dunque è ben noto che l’at- tecnica e associativa, si è pensato di tività tecnica e associativa di trasferire questa esperienza sulla parte base (reclutamento, forma- amministrativa-contabile con il realiz- zione, designazioni, ludica, zando “Finaia 4you”. ecc..) viene svolta dalle sin- Avviato il processo “Finaia 4You” grazie gole Sezioni presenti su tut- al tenace e attento lavoro sinergico tra i to il territorio nazionale che Componenti del Modulo Informatico e attualmente sono pari a 211. del S.I.N., il Comitato Nazionale, nella Tutte le Sezioni dispongono sua lungimiranza, ha ritenuto che in tale di una propria sede auto- circostanza fossero maturi i presuppo- noma per lo svolgimento di sti per concretizzare la riflessione posta tutte le attività previste dal all’epoca (2010), circa l’autonomia giu- regolamento e per la custo- ridica, rivolta, in questo caso, alle sedi dia degli atti d’ufficio relati- periferiche. vi a tutti gli associati (art. 4

16 n. 3/2014 Carbonari, D’Anna, Zaroli, Iori, Nicchi, Pisacreta, Perinello e Gialluisi sì, la responsabilità del Presidente di Se- P.IVA comune a tutte le consorelle, non- previo breve periodo di formazione, l’at- zione di concerto con il Consiglio Diret- ché a tutte le strutture federali dislocate tribuzione del codice fiscale alle Sezioni a tivo circa gli adempimenti connessi alla sul territorio nazionale. decorrere dal nuovo esercizio ovvero dal gestione dei fondi e dei beni patrimoniali A questo si vogliano aggiungere le ir- 01/01/2015. (art.1 Reg. Amm.vo Sezioni AIA), nonché regolarità formali che si verificano in Tale ipotesi, risolutiva degli annosi pro- dei rapporti sinallagmatici con i terzi (lo- talune operazioni contrattuali quali le blemi legati alla coincidenza dell’identifi- cazioni, utenze, servizi, ecc….). locazioni, le sottoscrizioni di conto cor- cativo fiscale tra la F.I.G.C. e le Sezioni Si evidenzia, altresì, che le Sezioni hanno rente (le nuove direttive antiriciclaggio sui A.I.A., non comporterà alcuna implica- l’obbligo della regolare tenuta dei conti, d.lgs.109/2007 e 231/2007), i contratti zione e non sottrarrà le unità periferiche nonché della redazione dei bilanci pre- pubblicitari (sponsorizzazioni), i contratti dell’AIA al vincolo del rispetto dei rego- ventivi e consuntivi a cadenza semestrale con gli enti pubblici. lamenti propri e di quelli Federali né tan- (art.3 Reg. Amm.vo delle Sezioni AIA). Fatte queste premesse e preso atto di tomeno produrrà riduzioni della titolarità La gestione del denaro introitato deri- una situazione che necessita di una re- amministrativa Federale sull’organizza- vante da quote associative pro capite, golarizzazione amministrativa gestionale, zione Arbitrale Italiana (A.I.A.). contributi da FIGC, elargizioni liberali, si è ritenuto, di proporre al Presidente Dalla riflessione del 2010 siamo, quindi, avviene attraverso l’utilizzo di conto cor- Federale l’attribuzione del CODICE FI- passati all’attuale ed imminente concre- rente bancario intestato alla medesima SCALE ad ogni singola Sezione AIA in tezza, ancora una volta si rivela il nostro Sezione con potere di agibilità affidato al modo tale da definire, una volta per tut- primario interesse al lavoro svolto dalle suo Presidente (art.8 Reg. Amm.vo delle te, il profilo giuridico-fiscale di tali realtà Sezioni con il continuo proposito di attri- Sezioni AIA). territoriali. buirne la massima dignità. Quanto innanzi detto si riferisce all’ope- Come già detto, contestualmente si è *Componente ratività di fatto svolta dalle 211 singole avviato un processo di rinnovamento Comitato Nazionale A.I.A. entità le quali non sono identificabili con dell’impianto di contabilità delle Sezioni, un proprio profilo giuridico-fiscale auto- propedeutico a quest’ultima ipotesi del nomo, bensì risultano, per questo aspet- Codice Fiscale, che faciliti e semplifichi to, unità periferiche della FIGC in quanto l’attività dei fruitori (contabili) utilizzano il Codice Fiscale e/o P.Iva Fe- e che consenta, attraverso un derale. archivio centralizzato, un con- Sono ben note le difficoltà gestionali che trollo telematico costante delle derivano da tale condizione giuridico- operazioni economico-finanzia- fiscale, un esempio per tutte, le sempre rie delle sedi periferiche da parte più frequenti disfunzioni circa le utenze degli organi centrali. energetiche e telefoniche tali da investire Si ritiene, con ragionevole cer- in forma seria e talvolta irreversibile nu- tezza, che questo processo di merose Sezioni, (se ne contano 40 anche rinnovamento possa ultimarsi nel con interruzioni di fornitura) a causa della mese di Settembre, per ipotizzare,

n. 3/2014 17 Tribuna Stampa Nel campionato dei record e degli “addizionali” Rizzoli, Rocchi, Orsato conferme al più alto livello di Alberto Cerruti*

Lo ricorderemo come il campionato dei mai come stavolta ha strameritato lo scu- po tra il 1992 e il 1994. Ma soprattutto record e delle sorprese, nel bene e nel detto, superando quota 97 punti raggiunta la Juventus si è lanciata all’inseguimen- male: dai 102 punti della Juventus all’ot- nel 2007 dall’Inter di Mancini. Con un ul- to del suo record assoluto che risale agli tavo posto del Milan, dalla nuova Roma teriore record impossibile da battere in un anni Trenta, quando vinse cinque cam- di Garcia tornata in Champions alla retro- campionato a 20 squadre: le 19 vittorie in pionati di fila. cessione del Bologna a 50 anni dall’ultimo altrettante gare in casa. Soltanto questa squadra stratosferica scudetto. E poi lo ricorderemo anche per Come sempre i numeri dicono molto ma ha impedito alla Roma di diventare cam- la novità degli arbitri addizionali, nella sta- non tutto, perché quello che ha impres- pione d’Italia, perché i 17 punti finali di gione in cui il designatore Braschi chiude sionato della Juventus è stato il crescen- distacco, frutto di tre sconfitte consecuti- dopo quattro anni, come gli arbitri Ber- do nei tre anni con Conte in panchina. Gli ve dei giallorossi a scudetto ormai asse- gonzi e De Marco, con un bilancio positi- 84 punti del primo sono diventati 87 il se- gnato, ingannano. Fino a quando il cam- vo. Perché oltre a Rizzoli, che si conferma condo e 102 il terzo, a dimostrazione del pionato è rimasto teoricamente aper- il numero uno, anche Rocchi avrebbe me- fatto che gli stimoli non sono mai man- to, la Roma ha avuto la migliore difesa ritato di rappresentare l’Italia al Mondiale, cati. E così grazie ai nuovi gol di Tevez chiudendo comunque con ben 23 punti senza scordare la piacevole conferma di e Llorente e alle vecchie magie di Pirlo, più dell’anno precedente quando arrivò Orsato. Ma ovviamente, ripensando alle dopo vent’anni Conte ha ripetuto l’impre- sesta. Merito di Garcia e del suo gioco, 38 giornate passate dalla cronaca alla sa di Capello, ultimo tecnico capace di basato soprattutto sulla velocità. L’affia- storia, la precedenza va alla Juventus che vincere tre scudetti consecutivi sul cam- tatissima coppia Benatia-Castan dietro, il

18 n. 3/2014 Tribuna Stampa

vinto 6 partite consecutive e anche que- sto è un primato assoluto nella sua lunga storia in . Purtroppo, però, ci sono anche i prima- ti negativi, a cominciare dagli eccessivi cambi sulle panchine, con troppi allena- tori esonerati e spesso richiamati. E’ an- data benissimo al Sassuolo che al primo anno in A si è salvato quando ha richia- mato Di Francesco, dopo le cinque scon- fitte di Malesani. E’ andata malissimo a Catania, Livorno e Bologna che hanno

peso in mezzo di Strootman, centrocam- più del modesto piazzamento fa riflettere pista che nel ruolo e nel fisico ricorda il l’abissale distacco dalle prime tre (meno primo Ancelotti lanciato da Liedholm nel 21 dal Napoli, meno 28 dalla Roma e 1979, le accelerazioni di Gervinho sim- soprattutto meno 45 dalla Juve) per cui bolo di una squadra rivelazione, la con- è più probabile che il Milan si debba ac- sacrazione di Destro e naturalmente il contentare di inseguire un piazzamento miglior Totti, sono state le chiavi vincenti per l’Europa League, appena raggiunto di una squadra equilibrata e spettacolare dall’Inter. Mazzarri è stato bravo a portare con un grande futuro. al quinto posto una squadra che era arri- Malgrado i tanti proclami dell’estate scor- vata nona, malgrado un organico con po- sa, il primo Napoli di Benitez non è stato chi campioni e un inedito cambio di pro- invece in grado di far meglio dell’ultimo prietà a metà stagione. E in fondo anche Napoli di Mazzarri, scivolando dal se- questo è un record, a livello societario, cambiato invano la guida tecnica e dan- condo al terzo posto con gli stessi punti perché nessuno poteva immaginare che no l’arrivederci alla serie A. Ma soprattut- della stagione precedente. Arrivare ai uno sconosciuto indonesiano prendesse to, ricordando il record degli stranieri che preliminari di Champions, comunque, il posto di Moratti. In attesa di sapere se hanno ormai abbondantemente superato non è male perché tanti avrebbero volu- sarà un cambio da applausi, sicuramente il 50 per cento in serie A, il livello tecnico to essere al posto del Napoli, a comin- sono da applausi i record di due squadre sempre più basso e l’eccessiva distanza ciare dal Milan. Dal terzo posto del 2013 di provincia. Il Parma, che ha infilato una tra le prime tre e il resto della compagnia, all’ottavo del 2014, con una staffetta tra serie di 17 partite senza sconfitte come mi chiedo: che senso ha un campionato gli allenatori Allegri-Seedorf, il Milan è non gli era mai capitato in serie A, si è a 20 squadre in cui l’ultima giornata serve fuori dall’Europa come non gli capitava guadagnato i preliminari di Europa Lea- soltanto per stabilire chi arriverà sesto? dal 1998-’99, quando però rivinse subi- gue, bruciando sul traguardo il Torino del to lo scudetto con Zaccheroni. Stavolta capocannoniere Immobile, altra sorpresa *editorialista non credo che la storia si ripeta, perché da non dimenticare. L’Atalanta, infine, ha La Gazzetta dello Sport

n. 3/2014 19 Udienza dal Pontefice prima della finale di

Da qui l’invito ad un repentino cambio di rotta nell’intendere lo sport professionisti- Papa Francesco: co, ed il calcio in particolare, iniziando dai comportamenti dei protagonisti. «Bisogna reagire positivamente, - ha aggiunto - re- “L’economia stituendo dignità sportiva agli eventi. E in questo voi calciatori avete una grande re- sponsabilità. Siete al centro dell’attenzio- non prevalga sullo sport” ne, e tanti vostri ammiratori sono giovani e giovanissimi; tenete conto di questo, di Rodolfo Puglisi pensate che il vostro modo di comportarvi ha una risonanza, in bene e in male. Siate «Lo Sport contiene in sé una forte valen- sempre veri sportivi!». za educativa». E’ questo uno dei passaggi Un discorso rivolto non soltanto ai calcia- cruciali del discorso che Papa Francesco tori, ma a tutte le componenti del panora- ha rivolto durante l’udienza concessa pri- ma calcistico, dirigenti, allenatori e arbitri; ma della finale di Coppa Italia alla dele- quest’ultimi, in fin dei conti, non devono gazione composta dalle squadre finaliste, ammettere deroghe a comportamenti e Fiorentina e Napoli, dagli arbitri designati e atteggiamenti in campo che siano contro i dai dirigenti della FIGC, della Lega Serie A principi di lealtà e correttezza sportiva. «Il e dell’AIA. La delegazione dell’AIA era gui- riflessione. E parla con competenza an- calcio in Italia, come in Argentina e in altri data dal Presidente Marcello Nicchi, che che di calcio; è risaputo infatti che egli è Paesi, - un altro passo del discorso di Papa ha donato a Papa Francesco una divisa da un appassionato di questo sport (è “tifoso” Bergoglio - è un fatto sociale, e richiede Arbitro con il nome Bergoglio, e composta del San Lorenzo de Almagro, nda), come una responsabilità sociale, da parte dei cal- dal responsabile della CAN A, Stefano Bra- peraltro tantissimi argentini, nel cui Paese il ciatori, sul campo e fuori dal campo, e da schi, e dagli ufficiali di gara designati per calcio assume una rilevanza sociale come parte dei dirigenti nazionali e locali». la finale: Daniele Orsato arbitro, Elenito Di in poche altre nazioni, tra cui proprio l’Italia. L’ultima parte il Pontefice la riserva alla fun- Liberatore e Andrea Padovan assistenti, «Oggi anche il calcio – ha affermato il zione educativa dello sport, che «contiene Davide Massa IV ufficiale, Paolo Valeri e Papa - si muove in un grande giro di af- in sé una forte valenza per la crescita della Daniele Doveri addizionali e Maurizio Liber- fari, per la pubblicità, le televisioni e gli persona: crescita personale, nell’armonia ti riserva. altri media. Ma il fattore economico non di corpo e di spirito, e crescita sociale, nel- Come suo solito, con poche parole, det- deve prevalere su quello sportivo, perché la solidarietà, nella lealtà, nel rispetto». E te con apparente semplicità, il Pontefice rischia di inquinare tutto, sia a livello inter- chiosa con l’augurio: «Che il calcio possa manda messaggi intrisi di una profonda nazionale e nazionale sia a livello locale». sempre sviluppare questa potenzialità!».

20 n. 3/2014 Il Vescovo che si oppose alla ‘Ndrangheta Monsignor Bregantini: “Insegnate la bellezza delle regole” di Andrea Nasillo

E’ arcivescovo dal 2007 della diocesi di deve saper ascoltare: “Non Prima di salutare gli arbitri Campobasso-Bojano. Monsignor Gian- dovete imporre la regola campobassani, monsignor carlo Maria Bregantini ha inserito nella sua con la forza del fischiet- Bregantini, esaltando l’impor- azione pastorale una presa di coscienza to ma saper spiegare e far tanza della regola e dicendo del popolo che in concreto significa dura capire la bellezza della re- a tutti che “il nostro viene pri- ed efficace opposizione alla ‘Ndrangheta. gola. Abbiate la capacità di ma del mio” ha raccontato un Nel corso del suo episcopato in Calabria stimolare i ragazzi al bene. Non siate re- episodio significativo, un’azione di un’e- ha comminato la scomunica a “coloro che pressivi, ma promozionali, facendo però loquenza straordinaria: “Quando ero in fanno abortire la vita dei nostri giovani, uc- rispettare le regole”. Calabria, ricordo bene – ha detto - che un cidendo e sparando, e delle nostre terre, Per l’arcivescovo che si oppose alla prete fece costruire un campetto di calcio avvelenando i nostri campi”, in riferimento ‘Ndrangheta le regole sono tutto. Eviden- e la prima cosa che fece insegnò le regole. alla distruzione da parte delle cosche di al- zia chiaramente che in ogni società la Parlo di un prete che educò i ragazzi con- cune serre del Progetto Policoro, promos- capacità organizzativa è decisiva: “Ma la tro il fenomeno mafioso. Un giorno fischiò so dalla Conferenza episcopale italiana. regola – ha detto Bregantini ai tanti arbi- un fallo al figlio di un boss e lo fece uscire L’arcivescovo Bregantini ha parlato agli tri che hanno affollato la sezione di Cam- dal campo, lasciando tutti meravigliati. Ha arbitri della sezione di Campobasso: una pobasso – chiede sacrificio, deve essere fatto così capire a lui e alla famiglia – con- lezione di vita straordinaria. Lui ama tanto conosciuta, fatta rispettare. Però poi è vin- clude Bregantini – che le regole sono pri- i giovani e si preoccupa del loro futuro: “I cente, educativa”. marie rispetto ai capricci”. ragazzi di oggi hanno un altro nemico, la pigrizia di stare – ha esordito Bregantini – ore ed ore davanti al computer, è una di- strazione che allontana dallo sport”. Lo sport rappresenta senza dubbio lo strumento migliore per vivere esperienze relazionali importanti. Ma le regole sono fondamentali. Lo dice anche monsignor Bregantini: “Attraverso le regole bisogna costruire un mondo più bello. Crescete voi – ha detto l’arcivescovo, rivolgendosi agli arbitri – e fate crescere i ragazzi in età, sapienza e grazia”. Per Bregantini l’arbitro

n. 3/2014 21 BENVENUTO IN SERIE A

GIANLUCA AURELIANO: “Il mio sogno realizzato ma non da calciatore” di Davide Saglietti

Gianluca, sei uno dei tanti figli quell’occasione, per la prima d’arte della nostra associazione, volta, chiesi a mio padre se quanto la presenza di tuo padre ha avessi potuto fare il corso. influito sulla tua decisione di diven- Devo dire che non si emozio- tare arbitro? nò per nulla (o almeno non lo “Mio padre non ha influito per nulla nella diede a vedere) e mi disse che mia scelta né ha mai fatto pressioni affin- stava per terminare un corso ché io divenissi arbitro. Lui ha acquisito la arbitri e, se avessi avuto l’au- tessera nel 1978 ed io sono nato due anni torizzazione del presidente di dopo. Fin da piccolo il mio sport preferito allora Roberto Armienti, avrei era il pallone, sicché mio papà spesso mi potuto iscrivermi. E così feci. portava con lui, anche alle sue partite. Naturalmente, alla mia prima In sezione iniziai ad aiutarlo ad incollare i partita mi accompagnò lui francobolli sulle lettere che lui inviava agli (arbitravo il San Lazzaro dove associati per le designazioni, coloravo avevo giocato per dieci anni sui fogli che mi metteva a disposizione nelle giovanili) e, alla fine, mi quando lavorava, e mi allenavo con lui disse: “Se credi di arbitrare in giocando a calcio nel prato della nostra questo modo, puoi anche tor- sezione dove ora sorge il campo da pal- nare a giocare”. lacanestro. Invece che abbattermi, quelle Ho sempre giocato a calcio come tre- sue parole mi svegliarono, e quartista sino all’Eccellenza (il mio ultimo seguendo sempre i suoi con- anno avevo iniziato con una squadra di sigli ho affrontato tutte le varie serie C2, ma l’esperienza durò un mese categorie: man mano che cre- appena) e, spesso, dopo gli allenamen- scevo, lui allentava l’attenzio- ti, passavo in Sezione dove, essendoci ne, seguendomi sempre meno la cucina, cenavo e aspettavo mio padre (gli esordi in e Serie A per tornare a casa. li ha visti soltanto in TV), per- Così ho passato tutti i miei anni, cre- ché doveva concentrarsi su scendo come un arbitro ma essendo un altri, essendo convinto che la calciatore: poi nel 2000 alcuni infortuni strada, ora, avrei dovuto per- mi hanno spinto verso la rinuncia alla correrla da solo”. mia passione calcistica e, soltanto in Se ti avessero detto che

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avresti fatto l’esordio in Serie A, vo a Messa in San Petronio dopo aver gli ho sottolineato al telefono. cosa avresti risposto? fatto alcune udienze in Tribunale: sic- Mi ha messo a mio agio e, devo ammette- “Mi ha sempre detto, sin dal principio: ché non ho risposto. Dopo mi è arrivato re, arbitrare sapendo che nella tua squa- ‘Se in campo farai quello che Ti dico io, un sms da Nicola Rizzoli, il quale, compli- dra c’è un top class ti toglie ogni paura o arriverai in serie A’… Un profeta! mentandosi, mi diceva che se non avessi timore reverenziale, mentre ti rassicura e In realtà il mio sogno sarebbe stato arri- risposto a Fabio Marinelli (segretario della rasserena. vare in Serie A da calciatore. CAN A) mi avrebbero tolto il mio esordio Così sono entrato in campo avendo ai Quando ho iniziato a fare l’arbitro, non a Catania. due lati delle porte Paolo e Luigi Nasca avrei mai creduto di poter avanzare così Terminata la Messa, dopo una buona che è stato il mio compagno di stanza tanto di categorie: pensavo che mi sarei mezzora dalla chiamata, ho contattato in ogni raduno ed ha avuto sempre una divertito nelle giovanili, magari arrivan- Fabio, essendo già a conoscenza dell’av- parola di incoraggiamento e di stima nei do in prima categoria o promozione, veramento del sogno. vari momenti che hanno contraddistinto non oltre. Frattanto -essendo poi in un luogo “par- questa annata”. Poi, dopo la sfuriata iniziale, ha comin- ticolare”- ho ringraziato Dio, ho pensato Che consiglio vuoi dare ai ragazzi ciato a piacermi davvero e, soprattutto, ai sacrifici di mia moglie, dei miei bam- che oggi iniziano ad arbitrare? mi piaceva mettermi alla prova su ciò che bini, dei miei genitori, dei miei amici, alle “Nei mie ultimi tre anni alla CAN PRO, il non mi riusciva, tentando di mantenere occasioni in cui non potevo mai esserci mio commissario , nelle sempre la naturalezza e la semplicità in perché dovevo arbitrare… sue splendide riunioni tecniche, argo- ogni comportamento. Loro hanno esultato perché, alla fine, mentava molto sull’essere noi stessi, Ed anche nell’arbitraggio la serie A è pia- quello che hanno sopportato non è stato sull’importanza di non snaturarci. Citan- no piano diventata un sogno”. sopportato invano”. do Oscar Wilde, ribadiva sempre: «Sii te Domanda classica, a cosa hai pen- Nella squadra c’era un top class stesso, gli altri sono già occupati». Ognu- sato quando è arrivata la notizia? come Tagliavento, quanto si impa- no di noi deve migliorare sé stesso, senza Te l’aspettavi? ra con arbitri di così alto prestigio? scimmiottare gli altri, mettendosi sempre “Non me l’aspettavo, ma ci speravo, Si ha paura ad arbitrare davanti ai in discussione, con onestà e coerenza. con la consapevolezza che, se non fos- suoi occhi? Lascerei questo ai giovani: non importa se giunta, sarebbe stata ugualmente “Paolo Tagliavento è stato straordinario diventare arbitri di Serie A, ma uomini di una stagione eccellente, sotto il profilo nel suo ruolo di super “accompagnatore” Serie A, per cui è importante volersi bene dell’approccio alla categoria e dell’inse- sin dalla telefonata con cui gli comunica- e migliorarsi, con serenità e naturalezza e rimento nel gruppo. vo che saremo stati insieme: per lui sa- facendo la gara su noi stessi e non, come Il telefonino è squillato mentre mi trova- rebbe stato un onere e per me un onore, spesso accade, sugli altri”.

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DANIELE CHIFFI: “Studiare per prevenire l’effetto sorpresa” di Paolo Vilardi

Ha debuttato in Serie A dopo aver bru- dio in Serie A dello scorso ciato tutte le tappe. Un ragazzo che maggio. con queste premesse contribuirà senza Daniele, ingegnere gestio- ombra di dubbio a tenere alto il vessillo nale di professione, rac- della classe arbitrale italiana negli anni a conta le emozioni appena venire. Tra i suoi punti di forza la prestan- ricevuta la designazione: za atletica, grazie al fisico slanciato ma “E’ stata una bellissima soprattutto ad un’innata cultura dell’alle- sorpresa. Mi ha chiamato namento. come al solito Davide, se- Daniele Chiffi, della sezione di Padova, gretario della CAN B, per ha raggiunto l’ambito tragurado a soli 29 assegnarmi la partita di B; anni. La gara d’esordio nella massima se- poi invece, dopo un piccolo rie è stata Sampdoria – Napoli, dello scor- scherzo, mi ha passato Fa- so 11 maggio, terminata 2 – 5. Dal mondo bio, segretario della CAN A, dei dilettanti la sua scalata è stata molto che mi ha comunicato che celere: dopo la promozione dalla propria avrei diretto Sampdoria – regione è rimasto per la sola stagione Napoli”. 2008/2009 alle dipendenze dell’organo Il primo pensiero di Danie- tecnico della CAI, che designa le gare le Chiffi è stato “per mio più impegnative di Eccellenza e Promo- papà, che purtroppo non zione sul territorio nazionale. E’ passato c’è più, ma che più di ogni quindi in Serie D, dove ha militato per due altro avrebbe gioito con me stagioni, 2009/2010 e 2010/2011, le cui per questo risultato. L’or- soddisfacenti performance gli sono valse ganizzazione della trasferta l’accesso ai campionati di professionisti. è avvenuta durante il viag- La sua permanenza alla CAN PRO, l’or- gio per il raduno, svolto in gano tecnico che designa le partite di concomitanza con arbitri e Lega Pro (ex Serie C), è durata solo due assistenti di Serie A. Gli al- anni. Nella stagione che si è appena con- tri componenti della sestina clusa, con tanta umiltà ha continuato a quindi, già durante il radu- profondere massimo impegno presta- no, mi hanno messo a mio zione dopo prestazione anche in Serie agio ed hanno contribuito a B. L’ottima impressione che ha fatto agli rendere il weekend ancora occhi degli osservatori gli è valso l’esor- più piacevole (per non di-

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menticare la torta che mi hanno fatto pre- esperti e più anziani, perché in ogni se- “E’ l’obiettivo che ogni arbitro persegue parare dal ristorante dell’hotel, su idea di zione ci sono persone che possono darci tramite la precisione tecnica, l’equilibrio, Luca Banti)”. veramente tanto; basta soltanto avere la coerenza, il rispetto. Bisogna garanti- Daniele, a chi ti senti di rivolgere l’umiltà di ascoltarle e saper cogliere tut- re lo stesso trattamento a tutti i calciatori un ringraziamento particolare? to ciò che di buono sanno trasmetterci”. presenti sul terreno di gioco, mantenen- “Sicuramente alla mia ragazza, Elena, tra Qual è il contributo che dai alla tua do lo stesso metro di valutazione per l’altro arbitro regionale di Calcio a 5, che sezione? entrambe le squadre. Per fare questo é mi sopporta e mi supporta tutti i giorni; “C’è già la mia ragazza vicepresidente in necessario studiare le squadre, le tat- poi ad Angelo, un grande amico e collega sezione, meglio non intromettersi!” tiche di gioco e i singoli calciatori, per che mi ha sempre seguito nel percorso Cosa ti sentiresti di dire ai giovani cercare di non farci cogliere impreparati. arbitrale, nonché agli amici del polo di che per la prima volta si affacciano È l’effetto sorpresa infatti che la maggior allenamento, al presidente e a tutti gli or- nell’arbitraggio? parte delle volte ci porta a commettere gani tecnici che nei vari anni hanno con- “Che è una palestra di vita, per come ho degli errori”. tribuito alla mia formazione e crescita”. avuto modo di apprendere sulla mia pel- Dai un consiglio ai giovani arbitri Quali consigli daresti agli arbitri le in questi 12 anni di tessera. In questo che si scoraggiano dinanzi le prime delle categorie inferiori per farli ambiente ho avuto la possibilità di cre- difficoltà… ambire in alto? scere molto dal punto di vista caratteria- “Le difficoltà fanno parte del gioco, i mo- “Di dare sempre il massimo, di non ri- le ed umano, e ció mi ha aiutato anche menti negativi ci sono per tutti e a tutti i sparmiarsi mai e di sognare... perché poi nell’ambito lavorativo e nella vita di tutti livelli; il vero salto di qualità lo si fa quando ogni tanto i sogni si avverano! La cura i giorni. L’unico consiglio che mi sento di si riesce a capire che sono proprio questi dei dettagli e dei particolari, l’impegno, dare è di non mollare alle prime difficol- momenti che ci forgiano, che temprano il la dedizione ed il sacrificio sono requisiti tà perché la costanza e la perseveranza carattere, che formano quello “scudo” che imprescindibili che sommati ad una dose pagano sempre e le soddisfazioni che si poi ci permette di andare avanti. E’ solo di fortuna possono portare a raggiungere possono ottenere sono inimmaginabili”. analizzando i nostri errori con serena auto- traguardi importanti. Infine mi permet- Come bisogna approcciarsi in cam- critica che possiamo capire dove abbiamo to di dire che bisognerebbe ascoltare po per avere credibilità dal primo al sbagliato per cercare di non cadere nuo- maggiormente i consigli dei colleghi più novantesimo minuto? vamente in una situazione analoga”.

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DAVIDE GHERSINI: “Avrei voluto che il percorso fino a centrocampo non finisse mai” di Ferdinando Insanguine Mingarro

Una scalata lampo quella del neanche tren- mia prima tifosa. Dopo la mia famiglia avrei tenne genovese Davide Ghersini il quale, voluto poter fare 3-4 telefonate in contem- dopo soli undici anni nell’Associazione, ha poranea per ringraziare le persone che più esordito lo scorso 6 Maggio al San Pao- di tutte in questi anni hanno contribuito alla lo nella massima serie nazionale. Davide, mia crescita arbitrale”. nell’intervista, ci racconta le emozioni vis- Qual è stato l’impatto con la mas- sute prima, dopo e durante il suo debutto sima serie? Ritieni, nonostante la in Serie A senza tralasciare considerazioni giovane età, di riuscire a reggere le sistematiche sull’AIA: dalla linea verde adot- forti pressioni mediatiche? tata in conformità ai parametri UEFA sino al “Il momento in cui ho realizzato comple- ruolo degli arbitri addizionali, passando per tamente dove ero arrivato è stato salendo la fondamentale funzione delle Sezioni. la scaletta dell’ingresso in campo prima Davide, come hai ricevuto la noti- della partita. Il percorso fino a centro zia del tuo esordio in Serie A, ma campo avrei voluto non finisse mai. Ri- soprattutto, quali sono le immagi- tengo che un arbitro al nostro livello non ni, i momenti e le persone che si può avere timore dei commenti post par- sono presentate nei tuoi pensieri in tita in televisione o degli articoli di giorna- quell’istante? le il giorno successivo altrimenti farebbe “Ero in ufficio, alle prese con la stampan- meglio a non scendere neanche in cam- te che non ne voleva sapere di funzionare; po. Una volta che si fischia il calcio d’i- sento suonare il telefono e leggo il numero nizio, la testa è al campo; la vera partita di Fabio, il segretario della CAN A. Rispon- è quella e dura sempre 90’ come in tutte do subito uscendo dall’ufficio e mi dice la le categorie. Bisogna sicuramente essere partita. Chiusa la chiamata, mi sono subito bravi a non farsi condizionare dalla “se- seduto sulle scale per riprendermi dall’e- conda partita” che inizia una volta finita mozione. La mente viaggiava al mio primo quella sul campo e che un arbitro deve giorno in sezione: seduto in aule e neanche essere bravo a prenderla esclusivamente tanto convinto di quello che stessi facendo. come spunto di crescita lasciandosi sci- Se mi avessero detto che 11 anni dopo sa- volare addosso ogni negatività”. rei stato designato per una partita di serie Il tuo esordio in Serie A a meno di A minimo sarei scoppiato a ridere. Subito 30 anni costituisce il frutto di un dopo il pensiero è andato ai miei genitori progetto di ringiovanimento degli ed alla mia ragazza che settimanalmente organici che l’AIA ha iniziato negli sopporta le mie assenze comportandosi da scorsi anni: sei d’accordo?

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“Siamo all’interno della UEFA che vede impegnati nelle competizioni internazionali arbitri di altri Paesi anche più giovani di me. Questo ha portato la nostra associazione a fare una scelta coraggiosa di valorizzazio- ne dei giovani. Ci tengo però a sottolineare come, i nostri campionati, ad ogni livello, siano unici a livello europeo: ognuno ha le sue particolarità e difficoltà. E’ necessario quindi fare la giusta esperienza per non farsi trovare impreparati nelle categorie su- periori. L’esperienza non si compra, la si fa esclusivamente sul campo”. Fino a poco tempo fa scendevi sul terreno di gioco a dirigere gare ac- compagnato solo dagli assistenti: quali le differenze e i vantaggi di arbitrare in sei? “Quotidianamente mi scontro con per- sone al di fuori del nostro ambiente che manifestano la loro perplessità sull’uti- lizzo degli arbitri addizionali. Io ritengo siano una grande innovazione dal punto di vista arbitrale: danno maggiore sicu- rezza all’arbitro presidiando le zone del terreno di gioco lontane dall’angolo vi- sivo del direttore di gara e gli assistenti. Inoltre, contribuiscono notevolmente alla crescita di noi giovani arbitri che volte mi capita, parlando con i ragazzi, di possibile quanto ricevuto in questi anni (e in questo modo abbiamo la possibilità sentirmi dire che non sanno se riusciran- quanto riceverò ancora in futuro) parte- di confrontarci settimanalmente con i no ad andare ad arbitrare la partita del cipo alla vita associativa coinvolgendo i massimi esponenti della nostra Asso- weekend (designata con una settimana ragazzi agli allenamenti, alle riunioni, alle ciazione”. di anticipo) perché il lunedì o martedì semplici “pizzate” che periodicamente Con i ritmi frenetici della società successivo hanno un compito in classe o organizziamo. La festa più bella per l’e- attuale, come riesce un arbitro ai un esame all’università. Se non si impara sordio in A, non a caso, è proprio quella massimi livelli a conciliare passio- ad organizzare il proprio tempo fin dalle fatta in sezione”. ne, famiglia e lavoro? categorie inferiori difficilmente si riuscirà A te il compito di reclutare un gio- “Quello che dico sempre ai ragazzi in se- negli anni successivi a conciliare famiglia, vane quindicenne: cosa gli diresti zione è: “Volere è potere”. Sicuramente lavoro ed arbitraggio. Anche questo è un per convincerlo ad entrare nell’As- i nostri massimi campionati richiedono importante aspetto che va “allenato” fin sociazione? una preparazione quotidiana (allenamen- dall’inizio”. “Lo inviterei ad intraprendere questa nuo- ti, visione di filmati, lettura di giornali e Quanto la Sezione ha inciso nel tuo va ed entusiasmante avventura, un’otti- siti sportivi…) ma ritengo sia importante processo di crescita? ma palestra di vita che gli permettereb- mantenere, per quanto possibile, un’atti- “La sezione è la “famiglia arbitrale” di be di formare il carattere e migliorare le vità lavorativa. Si riesce a far convivere il ognuno di noi e come le vere famiglie relazioni interpersonali. Oltre ovviamente tutto solo se si inizia dalle categorie più ha un ruolo fondamentale per la nostra alla possibilità di coltivare nuove amicizie basse ad impostare la propria vita dan- crescita. Nel mio caso, non conoscendo destinate a durare nel tempo”. dosi le giuste priorità e non lasciando nessuno in sezione quando decisi di fare Progetti per il futuro. nulla al caso, altrimenti quando si arriva il corso, è stata una continua e quotidia- “Fare la prossima partita meglio dell’ulti- ai massimi livelli si sprecano inutili ener- na scoperta del ruolo fondamentale che ma. Solo migliorandosi e mettendosi con- gie nervose cercando di rincorrere le va- essa ricopre per la crescita di un arbitro. tinuamente in discussione si possono rag- rie situazioni che si vengono a creare. A Proprio per cercare di ricambiare il più giungere obiettivi sempre più importanti”.

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GIANLUCA MANGANIELLO: “L’emozione più grande in campo da fresco papà” di Valentina Chirico

Una buona preparazione e pianificazione. Così recita il titolo di un episodio della cele- bre serie a fumetti “The boys”. Una tattica vincente, a giudicare dalla messa a frutto che ne ha fatto Gianluca Manganiello, 32 anni, sezione di Pinerolo, che il 18 maggio scorso si è ritrovato a varcare la soglia della serie A dirigendo Chievo – Inter. Partiamo dall’inizio. “Da ragazzino giocavo a calcio, negli Al- lievi di una squadra locale. Poi, seguen- do le tracce di alcuni compagni di scuola che già arbitravano, mi sono affacciato in questo mondo ed è scoccata la scintilla. Ti ricordi la prima gara che hai diretto? Altrochè! A Luserna, un freddo cane. Ave- vo 16 anni. Esordire lì mi ha fatto un certo effetto, fino a qualche mese prima in quel campo ci giocavo, conoscevo gli spoglia- toi, i dirigenti, e ora mi ci ritrovavo in un ruo- lo nuovo. Ricordo di aver fischiato pochis- simo, mi perdevo i falli, ma ho stabilito da subito un buon rapporto coi calciatori, mi son sentito a mio agio immediatamente”. Ti è mai capitato invece qualcosa che ti facesse pensare che arbitra- re non facesse per te? “Non ho avuto grossi momenti di crisi, però mentre arbitravo in Eccellenza ho deciso di prendere congedo per un anno. Mi ero appena laureato in Economia e ge- stione d’impresa, mi pareva il momento giusto per espandere i miei orizzonti. Cre-

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do di essere l’unico caso in cui la pausa di riflessione porta a un risultato positivo”. Già, perché una volta ripreso, nel 2005, la tua carriera si è velocizzata. “Sì, prima di arrivare alla CAN B ho tra- scorso una sola stagione alla CAI, tre in D e due in Lega Pro”. Te l’aspettavi? “Figurati, quando ho iniziato puntavo all’Eccellenza! Poi è arrivata la CAI. Mi son detto “ok, proviamo”, e in un attimo è arrivata la serie D, fondamentale. E’ la categoria più stancante e divertente, inizi a viaggiare, porti il nome della tua sezio- ne in tutta Italia. Sarà pure una frase fatta ma è vero e ti rende orgoglioso”. Qual è, secondo te, la caratteristi- ca principale di questa categoria? “E’ una specie di spartiacque, è qui che av- viene la maturazione. Cominci ad affrontare realtà più importanti e molto diverse, segui passi definiti: il primo anno è la scoperta, al secondo scatta la voglia di farsi vedere, al terzo capisci il meccanismo di funziona- mento e te ne senti parte integrante. A quel punto, se hai l’opportunità di salire ancora, sei pronto a giocarti il tutto per tutto”. Per esempio l’emozione della serie A. “Ci speravo tanto. L’ultima di campiona- to, era “adesso o mai più” per la stagio- ne, mi sentivo pronto”. volta che penso al mio percorso mi ven- Vittoria ha 2 mesi, contavo di essere Che impressione ti ha fatto? gono in mente due persone straordinarie, presente alla sua nascita, invece mi ha “Fin dalla serie D ho preso l’abitudine di due dei miei presidenti eccezionali sul giocato d’anticipo ed è nata mentre ero concentrarmi su una gara alla volta. Chie- piano umano, oltre che su quello tecnico. a Cagliari come addizionale. Matteo, in- vo-Inter appariva poco più di un’amiche- Siamo circa 150 associati, il fatto che tra vece, 2 anni, è nato mentre andavo a un vole, ma è lì che si nascondono le insidie”. loro vi sia Walter Giachero, assistente alla raduno. Sono arrivato a Caselle e torna- Come definiresti il tuo modo di ar- CAN A da parecchi anni, e ora io, è molto to indietro di corsa. La domenica arbi- bitrare? stimolante per tutti”. travo a Bolzano. L’emozione di scendere “Cordiale ma duro. Cerco di fischiare Come vivi quando non sei impegna- in campo sapendo di essere appena di- meglio possibile e di essere gentile con to con l’arbitraggio? ventato papà la provano anche gli arbi- chi se lo merita, di parlare poco e deci- “Lavoro come consulente analista in una tri, non solo i calciatori. Certo è che devo dere molto e nell’immediatezza. La cosa software house, e poi ho moglie e due pianificare tutto benissimo, altrimenti è straordinaria dell’arbitraggio è che porta bimbi piccoli. È incredibile come l’arbi- impossibile: la mattina sveglia alle sei a pensare d’istinto, ma è un istinto frutto traggio finisca per condizionare non solo per entrare presto al lavoro e guadagna- dell’esperienza, non è nulla se non è co- la tua vita, ma anche quella delle per- re tempo per allenarmi in pausa pranzo e adiuvato dalla precisione tecnica. In que- sone vicine, ad ampio raggio. Per dire, poi ancora dopo il lavoro. I turni infraset- sto il regolamento ci supporta tantissimo, capita che una mia gara infrasettimanale timanali vanno pianificati ancora meglio. a patto di conoscerlo senza esitazioni”. condizioni gli impegni dei miei suoceri. Cerco di concentrarmi sull’attività che In questo le attività sezionali sono Mia moglie Chiara fa più sacrifici di me svolgo in quel momento, che sia lavoro o sempre molto d’aiuto. Che rappor- per l’AIA, dovrebbe essere associata di arbitraggio, senza contaminarle fra loro. to hai con la tua? diritto. Persino la nascita dei miei figli è Una buona preparazione e pianificazione. “Sono legatissimo alla mia sezione. Ogni collegata ad episodi della vita arbitrale. Funziona”.

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FABIO MARESCA: Dopo 50 anni un napoletano torna nel massimo campionato di Arrigo D’Alessandro

“Diventare arbitro significa avere la possi- bilità di crescere; grazie al grande senso di responsabilità che ci conferisce questo ruolo, l’arbitro è in grado gestire le pro- prie emozioni, di relazionarsi con il mon- do esterno e di crescere sotto il profilo caratteriale”. Sono questi i motivi, secon- do Fabio Maresca, per i quali un giovane dovrebbe iscriversi ad un corso arbitri. Arbitro della sezione di Napoli in forza alla CAN B, Fabio inizia il suo percorso arbi- trale nel 1997. Nel 2005 transita alla CAI e dopo solo un anno viene promosso in CAN D, dove milita per quattro stagioni. Nel 2010 sbarca tra i professionisti del- la CAN PRO per poi transitare in CAN B lo scorso anno. Alla sua prima stagione nella serie cadetta raggiunge l’ambito traguardo della Serie A, dirigendo il 18 maggio 2014 Lazio – Bologna. Come hai appreso la notizia del tuo esordio? “Quando ho ricevuto la notizia tramite la segreteria della CAN A ero incredulo, ma nello stesso tempo felice; non sono emozioni che ti capitano quotidianamen- te, sicuramente uno dei momenti più belli della mia vita, in cui rivivi tutta la tua car- riera in un istante”. Quale è stata la prima persona a cui hai detto dell’esordio in Serie A? “ Quando mi è stata comunicata la desi- gnazione, ho condiviso immediatamen- te la notizia con mio padre, che in quel

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momento era al mio fianco; emozioni del genere vanno condivise prima di tutto con le persone che ti stanno accanto tutti i giorni”. A chi dedichi questo esordio? “Innanzitutto alla mia famiglia che mi sop- porta e mi supporta, da sempre vicina a questa mia grande passione. Come non menzionare, nell’angolo delle dediche il mio attuale Presidente di sezione Paolo Gregoroni, mio primo Organo Tecnico Sezionale e Stefano Farina, che ho avuto il piace e l’onore di averlo come Commis- sario sia in CAN D che in CAN PRO”. Cosa o chi ti ha spinto a diventare arbitro? “La mia è una famiglia di calciatori e per rispettare le tradizioni di famiglia mi avvicinai anch’io al mondo del cal- cio. Durante uno dei tanti allenamenti della scuola calcio di mio padre e mio zio, quest’ultimo mi invitò ad arbitrare la consueta “partitella” e vide in me un qualcosa che mi avvicinava alla figura dell’arbitro. Qualche giorno dopo fu pro- prio zio Peppe a spingermi ad iscrivermi al corso arbitri. Inizialmente restio, ac- cettai il suo consiglio e forse anche gra- bitro partenopeo dirigere una gara della sua vicinanza in questi anni. Sono mem- zie alle sue parole sono stato in grado di massima serie dal 31 maggio 1964”. bro del direttivo sezionale ed oltre a rico- raggiungere la Serie A”. In tutti i percorsi ci sono alti e bas- prire il ruolo di referente atletico seziona- Cosa hai pensato prima e dopo la si, quali sono stati il momento più le, in collaborazione con i referenti delle gara? bello e quello più brutto della tua altre sezioni, pianifichiamo e sviluppiamo “Prima della gara un mix di gioia e stu- carriera? tutto ciò che è inerente ai test atletici del pore domina, pensi che dopo diciasset- “Ricordo con gioia una gara di Prima Di- Comitato Regionale campano. te anni sia arrivato il premio, il sogno visione dello scorso anno, il derby cam- Ho accolto con entusiasmo l’invito del tanto ambito. In campo la serenità e la pano Benevento – Avellino. Venivo da mio Presidente di Sezione, il quale ha decisione regnano sovrane, mentre al una prestazione non entusiasmante ed voluto affidarmi la formazione degli arbitri triplice fischio pensi subito alla prossi- ho apprezzato molto la designazione in dei nuovi corsi”. ma, sperando di dirigere altre gare nella questa gara, sinonimo di stima e fidu- Cosa dici ad un arbitro che si avvi- massima serie”. cia della commissione nei miei confron- cina alla nostra associazione? Per il tuo esordio ci sono stati tifosi ti. Non sempre, in gare dei campionati “Attraverso il mio percorso, la mia espe- speciali sugli spalti? nazionali, hai la fortuna di arbitrale nella rienza cerco di trasmettere la giusta ca- “E’ stato bellissimo sapere che, al tuo tua terra. rica e i principi cardini dell’arbitraggio, esordio in Serie A, oltre a parenti ed ami- Il momento più brutto, invece, è legato ad quelli che ci permettono di essere prima ci, gran parte della sezione si è mobilitata un prestazione deludente in una gara di di tutto uomini e poi arbitri. per esserci. Favoriti anche dalla distanza Seconda Divisione, Rimini – Treviso, del- Dico sempre di essere autocritici, di sa- non così proibitiva, sono giunti all’Olimpi- la stagione 2011/2012; prestazione non per riconoscere i propri limiti; è vero, non co una cinquantina di supporters, i quali convincente, dalla quale però ho trovato tutti calcheranno i campi del massimo sono riusciti ad organizzare la trasferta in la forza e gli stimoli per far meglio”. campionato italiano, sappiate però che, tempi rapidissimi. Qual è il tuo impegno in sezione? con impegno, sacrificio e passione ognu- Un evento importante per tutta la sezio- “La sezione è la mia seconda famiglia, mi no di voi sarà in grado di raggiungere la ne di Napoli, la quale non vedeva un ar- ha dato tanto ed è giusto che ricambi la sua serie A”.

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DANIELE MINELLI: “Sono i momenti difficili che ti fanno più forte” di Federico Marchi

“Da grande voglio fare l’arbitro di calcio”. Lo diceva da bambino Daniele Minelli e adesso, a meno di quattro mesi dall’esor- dio in serie B, si è affacciato nella massi- ma categoria nazionale collezionando la sua prima presenza in serie A. E’ acca- duto lo scorso 19 aprile nella partita Ata- lanta - Verona. Un’avventura, quella del fischietto della sezione di Varese, inizia- ta nel 1998 e proseguita con una rapida carriera accompagnata da numerosi rico- noscimenti. Nella stagione 2005/2006, in occasione del suo passaggio alla Cai, ha ricevuto il Premio Lealtà nello sport Enel- Lnd. Dopo un solo anno è approdato alla Can D, mentre nel 2010/2011 ha raggiun- to la Can Pro dove si è distinto subito con il Premio “Roberto Prati” e l’anno successivo con il Premio Sportilia come miglior giovane. Lo scorso luglio l’ambita promozione in Can B e ora l’esordio nella massima serie. Cosa ha rappresentato questo esordio per te? “La realizzazione di un piccolo sogno che, come me, qualsiasi ragazzo che si iscrive al corso arbitri ha: dirigere una partita di Serie A. Ora però sono già al lavoro per far sì che un domani possa riu- scire a realizzare anche il grande sogno, e cioè che possa diventare la “normalità””. Come hai saputo la notizia? “Il giovedì precedente la gara alle ore 9:32, data e ora che difficilmente scorde- rò, ed auguro a chiunque suda e fatica

32 n. 3/2014 BENVENUTO IN SERIE A ogni giorno per questo sport di sentire al telefono la seguente frase: “Ciao, sono il segretario della CAN e ti chiamo per darti la tua prima gara di Serie A” Brividi! Na- turalmente i primi ad averlo saputo sono stati mio papà e mia mamma”. La sera prima della partita cosa hai pensato? “Il mio primo pensiero è tornato indietro nel tempo, alla mia prima partita di esor- dienti che ho arbitrato, quanta strada ho dovuto percorrere! Poi chiaramente è di- ventato quello di cercare di fare del mio meglio per ripagare la fiducia di chi mi ha dato questa grande opportunità”. Quale è la prima immagine che ti viene in mente di questo esordio? “Io che esco dal tunnel di uno stadio di serie A in una partita di Serie A”. mente all’esordio in Serie B”. arbitrare alcune squadre Primavera stra- In cosa si differenzia la serie A dal- C’è stato un momento difficile nel niere nella Next GenSeries, e soprattut- le altre categorie? tuo percorso arbitrale? to la finale 1° - 2° posto tra Aston Villa “Si differenzia in tutto, è un altro mondo. “Purtroppo più di uno e li ho superati – Chelsea (giocata a Como) e già lì ho E’ tutto più veloce, c’è molta più tecnica, grazie alla voglia di dimostrare, per pri- avuto modo di assaporare qualcosa di molte più pressioni e giocatori di carat- mo a me stesso, che io lì ci potevo arri- molto diverso rispetto alla cultura calci- tere”. vare. Sono convinto che non è importan- stica italiana”. In che maniera ti hanno aiutato i te cadere o meno durante un percorso, Quali sono i tuoi obiettivi futuri? colleghi sul terreno di giuoco? ma è come ti rialzi e prosegui il viaggio. “Dimostrare in primo di essere un arbitro “Sono stati fantastici, li ringrazio perché Anzi se hai la forza di rialzarti più forte di Serie B, ora ho troppe poche partite faranno parte per sempre di un ricordo di prima ben vengano i momenti difficili per poterlo dire, e inoltre di ripagare al che non potrò mai più scordare. Mi han- perché poi sono quelli che ti formano ve- meglio la fiducia di chi mi ha dato que- no semplicemente fatto sentire l’arbitro di ramente. Chiaramente devo dire grazie sta possibilità e un giorno poter mettere quella partita e credo non ci possa essere anche a tutte le persone che in questi piede stabile nella categoria che ho avuto aiuto migliore”. momenti mi sono state vicine. Una di l’onore di arbitrare il 19 aprile 2014”. C’era qualche tuo tifoso speciale queste sono orgoglioso fosse presente Quale consiglio vuoi dare ad un sugli spalti? sia al mio esordio in Serie B che a quello giovane collega? “Sì molti, tra cui mio padre (mia madre ha in Serie A”. “Utilizzo una frase che sentii pochi anni guardato la partita da casa), i ragazzi con Quali sono le doti che deve avere fa ad un raduno e che a me ha aiutato cui mi alleno, tanti colleghi della mia e di un arbitro per emergere? tantissimo: “Se non credi in te stesso altre sezioni ed amici, ai quali dico grazie “Tanta, tanta, tanta voglia di imparare nessuno mai lo farà per te”. Ringrazio chi per esserci stati”. e migliorarsi sotto tutti gli aspetti e non ce la disse e me la ripeto ogni giorno, mi Al triplice fischio cosa hai pensato? avere mai la presunzione di volerne sape- da una carica pazzesca”. “Che era già finita e avrei voluto poter tor- re di più di chi ha più esperienza di te e ti E ad un ragazzo che sta pensando nare indietro di qualche ora per rivivere vuole far crescere”. di iscriversi ad un corso arbitri? tutto”. In cosa ti ha aiutato nella vita di “Gli racconterei dei sacrifici che ho dovu- A parte questo esordio, quale è la tutti i giorni, l’essere un arbitro di to fare per arrivare ad arbitrare una sola partita della tua carriera che ricor- calcio? partita di Serie A, del lavoro che ho fatto di di più? “In tutto, nella formazione del mio carattere in tutti questi anni per raggiungere questo “Ce ne sono tantissime, ma credo che e nel capire che col sudore, il duro lavoro e obiettivo e dopo aver impiegato un gior- avere avuto l’onore di dirigere la finale i sacrifici, nello sport come nella vita, tutto è no intero per fare ciò gli direi che sarei di- Play Off di ritorno di Prima Divisione, nel possibile, basta volerlo veramente”. sposto a rifare tutto questo per altre mille mio piccolo, è e sarà uno dei ricordi mi- Hai già avuto esperienze all’estero? volte pur di riprovare una gratificazione gliori che porterò con me. Oltre natural- “Purtroppo no, ma ho avuto la fortuna di simile”.

n. 3/2014 33 BENVENUTO IN SERIE A

FRANCESCO SAIA: Fiero di rappresentare la sezione di Palermo e la Sicilia di Fabio Stelluti

Francesco Paolo Saia, palermitano, classe 1985. Lo scorso 17 maggio ha esordito nella massima serie nell’anti- cipo del sabato Udinese - Sampdoria, gara valida per la 19ª giornata di ritorno del campionato di Serie A 2013-14. Il percorso che ha portato Francesco a questa vittoria è tanto avvincente quan- to entusiasmante. Si è avvicinato al fi- schietto sin dalla tenera età. Nulla di più naturale per lui, visti i trascorsi familiari: papà Nicola è stato, infatti, assistente arbitrale in CAN dal 1991 al 2001 e pre- sidente del Comitato Regionale Arbitri della Sicilia dalla stagione 2003-04 fino a luglio 2009. A poco più di sedici anni “Soddisfazione, per aver raggiunto un Che cosa rappresenta per te (marzo 2001) Francesco debutta ufficial- traguardo importante. Responsabilità, quest’esordio in Serie A? Un obiet- mente nella categoria giovanissimi con conscio di rappresentare una Sezione tivo raggiunto, un punto fermo da un 5-1 nella gara Cral – Zisa e comincia importante ed una Regione come la Si- cui ripartire o cos’altro? una bella gavetta nei campionati prima cilia che non esprimeva arbitri ai mas- “Esordire nella massima serie per un ar- provinciali e poi regionali. Nella 2006-07 simi livelli da troppo tempo. Tranquillità, bitro ritengo sia un importante obiettivo transita alla CAI e con un solo anno di dovuta alla consapevolezza di poter da raggiungere ma nel contempo, un permanenza viene promosso alla CAN svolgere l’impegno affidatomi con una punto da cui ripartire mantenendo sem- D. Dalla stagione 2009-10 fino al termi- buona prestazione”. pre i piedi ben piantati per terra, ben sa- ne della stagione 2012-13 milita in forza Come ti è arrivata la designazio- pendo che l’umiltà è ciò che ti consente alla CAN PRO. A luglio 2013 la notizia ne e qual è stata la tua prima re- di conservare quello spirito di autocritica dell’immissione nell’organico CAN B per, azione? che può essere da slancio per conqui- poi, arrivare all’esordio in Serie A. “E’ stato uno dei giorni più emozionanti stare sempre nuovi traguardi”. Francesco, innanzitutto, compli- della mia vita, più che l’esordio in sé ho Come hai preparato la gara Udine- menti. Sabato sera il tuo esordio ripercorso in un attimo tutte le tappe di se-Sampdoria, come ti sei rappor- nella massima serie. Tre parole avvicinamento a questo evento. Insom- tato con il resto del team arbitrale? per descriverne le emozioni. ma è stato un bel momento”. “La gara è stata preparata come al so-

34 n. 3/2014 BENVENUTO IN SERIE A

lito: ricevuta la designazione ho subito mente del mio esordio. Le uniche frasi aspetto imprescindibile per un arbitro. pensato ad organizzare il viaggio e a fare che mi ha detto sono state “Bene, sono Difatti in seno alla mia Sezione, oltre ad il mio allenamento di rifinitura. contento, sono certo che ti farai valere”. essere consigliere, mi è stata affidata la Giunto nella sede della gara, ho avuto la Dopo la gara ci siamo risentiti telefoni- responsabilità dei Corsi arbitro che pe- fortuna di rapportarmi con una squadra camente e mi ha manifestato la sua sod- riodicamente si svolgono durante la sta- arbitrale di valore assoluto dove spicca- disfazione per la prestazione”. gione sportiva e questo mi consente di vano l’internazionale Paolo Mazzoleni e Che ricordo hai del tuo esordio da essere sempre a stretto contatto con i l’esperto Francesco Borriello in qualità arbitro, del tuo primo fischio e del colleghi più giovani. di addizionali e gli assistenti Giovan- tuo primo errore? I rapporti con i colleghi più “anziani” ni Pentangelo, anch’egli all’esordio, e “Ho iniziato a fare l’arbitro a sedici anni sono ottimi in quanto mi hanno visto Alessandro Raparelli e Marco Barbirati dopo aver fatto il calciatore nelle cate- crescere arbitralmente e da ognuno di che fungeva da IV, i quali mi hanno mes- gorie giovanissimi ed allievi. loro ho sempre ricevuto consigli utili”. so subito a mio agio e non hanno lesina- L’impatto con il fischietto è stato emozio- C’è qualche ringraziamento partico- to consigli ed incoraggiamenti sia prima nante ed allo stesso tempo responsabile lare che vuoi fare? A qualcuno che che durante la gara”. in quanto sapevo che avrei dovuto far ri- ti è stato particolarmente vicino, o Fabio Cigna, il presidente della se- spettare le regole a dei miei coetanei. qualcuno che ti ha dato quella moti- zione di Palermo, la tua sezione, ha Al primo errore commesso sono riuscito vazione in più per crederci davvero? voluto farti il classico “in bocca al a mantenermi calmo, ben sapendo che “Il mio ringraziamento va a tutti coloro lupo” anche tramite il sito seziona- l’attività arbitrale è esposta all’errore, che ho avuto la fortuna di trovare sul mio le. Vi siete sentiti? Quali sono state l’importante è cancellarlo immediata- cammino, ma lasciate che esprima un le sue parole prima e dopo la gara? mente dalla tua testa”. ringraziamento particolare ai miei geni- “Con Fabio intercorre un eccellente rap- Che importanza dai alla vita asso- tori che mi hanno educato ed insegna- porto consolidato nel tempo e che va ciativa, al rapporto con i tuoi col- to l’importanza dei valori e dei principi oltre gli aspetti prettamente arbitrali. Ov- leghi più giovani e con quelli con da seguire nella mia crescita. Sono loro viamente dopo la mia famiglia, è stato qualche anno di tessera in più? i punti di riferimento ed il sostegno nei il primo ad essere informato telefonica- “Per me vivere la vita associativa è un momenti di difficoltà”.

n. 3/2014 35 Intervista al tecnico del Napoli

BENITEZ: “Il livello degli arbitri in Italia è molto alto di Giovanni Aruta

“Il livello degli arbitri in Italia è molto alto”. tutti più garantiti. Se un arbitro è sereno la città al mondo in cui il calcio si vive in Rafael Benitez, allenatore del Napoli, non in campo uno accetta anche un errore”. maniera più intensa. Vengo da Liverpool, ha dubbi. “Già conoscevo la preparazio- Cosa ne pensa degli arbitri addizio- anche lì c’è un rapporto viscerale con la ne dei fischietti italiani, negli anni scorsi nali? squadra che pensavo non fosse possibile ne avevo incontrati molti in occasione “Più arbitri ci sono in campo, più occhi trovare altrove. Ma a Napoli è forse supe- delle partite internazionali, quindi sapevo ci sono a valutare la partita, meno erro- riore. Poi sono amante dell’arte. E Napoli quanto fossero bravi e preparati tecnica- ri ci saranno. Credo che l’esperimento da questo punto di vista è una miniera, ci mente. E’ chiaro però che quando hai a sia interessante, perfettamente riuscito. sono cose straordinarie da vedere, forse che fare con gli arbitri internazionali, che Chiaro, quando due persone valutano lo neanche i napoletani sanno quanto è bel- sono i più bravi, non è facile farsi un’idea stesso fatto guardando da due prospetti- la e quanto è ricca la loro città Mi piace- precisa. Dopo il primo anno in A col Na- ve diverse, spesso vedono cose diverse. rebbe dare il mio piccolo contributo per poli ho avuto modo di conoscerli molti di A me piace l’arbitro deciso, che sbaglia far conoscere al mondo la vera immagine più, quelli internazionali e quelli più gio- con la sua testa. Ma è giusto che abbia di Napoli”. vani e meno esperti. E devo dire che il tutti gli aiuti possibili: se non è convinto Una sorta di ambasciatore delle bel- livello medio è molto alto. Errori capitano di una cosa è bene che chieda il conforto lezze della città anche quelle fuori sempre, perché è impossibile non farne, di un altro. Però deve essere uno solo a dal campo di calcio… per gli allenatori, per i giocatori e anche decidere. In Italia credo che le cose va- “Il mio amor è far risaltare e bellezze calci- per gli arbitri, che hanno anche il proble- dano così”. stiche. Ma se posso, anche solo parlando- ma di avere ogni volta puntato contro il Di questo primo anno a Napoli cosa ne sul mio blog, far conoscere le bellezze fucile di due tifoserie. La cosa che mi è le resta, al di là di un gradimento del di questa città, che appena posso vado a piaciuta di più è stata la generale sere- livello degli arbitri? vedere, la cosa mi fa enormemente piace- nità dei fischietti italiani. Noi in campo ci “Napoli per me è una città straordinaria, re. Napoli mi ha dato e mi sta dando tan- accorgiamo subito quando un direttore di che soddisfa in pieno le mie esigenze. Io tissimo, mi piacerebbe contraccambiare, campo è sereno. In questo modo siamo sono un uomo di calcio, e Napoli è forse non solo sul campo di calcio.”

36 n. 3/2014 Rafaél Benítez Maudes noto a tutti come Rafa nasce a Madrid Chi è? il 16 aprile 1960. Inizia la sua car- riera come calciatore nella cante- ra del Real Madrid nel 1974 senza mai raggiungere la prima squadra e sarà utilizzato esclusivamente nella squadra satellite, il Castilla. Nel 1981 si trasferisce al Parlae e nel frattempo studia all’INEF, la facoltà sportiva dell’Università Politecnica di Madrid laurendosi nel 1982 in Scienze Motorie pur continuando a giocare. Un infortunio al ginocchio fu il motivo che pose fine alla sua carriera. Nel 1986 entrò a far parte dello staff tecnico del Real Madrid. La sua prima esperienza da allenatore non fu un successo. Ingaggiato dal Real Valladolid nella stagione 1995-96 venne esonerato dopo aver ottenuto 2 vittorie in 23 partite, con la squadra all’ultimo posto della Primera Divisióne. Passò all’Osasuna, in seconda divisione, ma anche qui l’esperienza si concluse precocemente. Nel 1997 va all’Extremadu- ra guidando la squadra alla promozione in massima serie. Tuttavia l’Extremadura rimase solo per un anno nella Liga quindi Benítez lasciò e trascorse un anno sabatico a studiare il mestiere e lavorando anche come commentatore. Nel 2000 col Tenerife ottenne un’altra promozione in Liga. Nell’estate nel 2001 è a Valencia, con cui al primo anno vince il campionato. Nella stagione 2004-2005 si trasferisce al Liverpool dove vince la Champions League, battendo in finale il Milan. Nella sta- gione successiva vince la Supercoppa Europea. Nel 2006-2007 il Liverpool di Benitez ritroverà in finale di Champions Lea- gue il Milan, ma questa volta sarà sconfitto. Il 10 giugno 2010 diviene l’allenatore dell’Inter aggiudicandosi la . A dicembre conduce la squadra alla conquista della Coppa del Mondo per club, ma cinque giorni dopo il trionfo la società milanese annuncia la risoluzione consensuale del rapporto. A novembre 2012 va al Chelsea fino al termine della stagione in sostituzione dell’esonerato . Il 15 maggio 2013 conquista l’Europa League. Il 27 maggio 2013 viene ingaggiato come allenatore del Napoli.

Arbitri in campo con Oxfam

A maggio, in occasione della 36ma giornata, ha debuttato su tutti i campi della Serie A TIM la campagna di raccolta fondi “Con le donne per vincere la fame”, promossa da Oxfam Italia in collaborazione con Lega Serie A e TIM, con il patrocinio di Asso- ciazione Italiana Arbitri. Sostenere una donna vuol dire rafforzare la sua autonomia, il suo potere e le sue competenze; significa aiutare lei e la sua famiglia a uscire dalla povertà e dalla fame. Con questo messaggio Oxfam Italia, impegnata in oltre 90 Paesi nel mondo al fianco delle donne nella lotta all’ingiustizia della povertà, lancia la sua iniziativa.

Sito: www.oxfamitalia.org - www.pervincerelafame.org Facebook: www.facebook.com/OxfamItalia Twitter: www.twitter.com/oxfamitalia Youtube: www.youtube.com/OxfamItalia

Oxfam Italia è un’associazione umanitaria parte di una grande coalizione internazionale, formata da 17 organizzazioni che lavorano in oltre 90 Paesi per trovare soluzioni durature all’ingiustizia della povertà nel mondo. Da oltre 30 anni è impegna- ta in molte regioni del mondo, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali, dando loro il potere e le risorse per esercitare i propri diritti e costruire un futuro migliore, e contribuire a garantire loro cibo, acqua, reddito, accesso alla salute e all’istruzione. Oxfam Italia lavora attraverso programmi di sviluppo, interventi di emergenza, campagne di opinione e attività educative per coltivare un futuro migliore, in cui tutti, ovunque, abbiano cibo a sufficienza, sempre.

n. 3/2014 37 RASSEGNA STAMPA Il richiamo della ragione, la forza della verità

Conte cominci ad accettare i K.O. e non insegua invece sempre alibi di Umberto Zappelloni*

La ricerca ossessionata di un alibi sta di- C’è ancora chi va in giro a raccontare che Un bel segnale. Anche perché il fallimen- ventando un ritornello stucchevole dopo nel calcio i bilanci e i soldi sono tutto. Poi to europeo non deve cancellare i risultati le rare sconfitte di . Dopo ci ritroviamo l’Atletico Madrid in finale di straordinari che la Juve sta ottenendo in Istanbul e dopo il Benfica la colpa è stata Champion’s League, Benfica e Siviglia in Italia. sempre di qualcun altro. Mai sua o della finale di Europa League. In mancanza di Tre scudetti di fila sono imprese da squa- squadra. Mai di chi ha spremuto troppo i denari le idee possono aiutare. Bastereb- dre vere. Ma se questa Juve ha imparato suoi uomini, sfinendoli sul più bello. Mai be averle. Ma questo più che il caso della e bene a vincere in Italia, non guastereb- di chi non ha saputo approfittare della Juve è il caso del Milan. be imparasse a perdere nella rare occa- superiorità numerica. Ci sono conferen- Alla Juve il problema è un altro. Per vin- sioni in cui le capita. ze post partita in cui Conte assomiglia a cere in Europa ci vuole anche una certa Se le lamentele del dopo Istanbul erano Mazzarri per come se la prende con ar- abitudine a lottare e giocare ad euro li- comprensibili, quelle dell’altra sera dopo bitri o avversari. Se gli altri si lamentano velli. il Benfica sono decisamente fuori luogo sono provinciali, se a lamentarmi sono io, La Juve si sta attrezzando, ma evidente- e fuori posto. Non ci possono accusare va tutto bene. mente non è ancora pronta nonostante gli avversari di alimentare la cultura del Eh no. Così proprio non ci siamo. “Dove- abbia una rosa che tra le prime otto di sospetto e poi prendersela soltanto con vamo cominciare a piangere come loro”, Champions non sfigurerebbe. gli arbitri quando si perde. è arrivato a dire l’altra sera, non renden- Se, però, quando perdi te la prendi con Uscire all’ultima curva prima del rettili- dosi conto che il problema contro il Ben- gli altri, non crescerai mai. neo finale, deragliare proprio sulla pista fica è stato un altro. Cadi a Istanbul ed è colpa di chi ti ha fat- di casa, fa male. Brucia. Non c’è dub- Nei 90’ di Torino la Juve non è riuscita a to giocare su quel campo, anche se quel- bio. Ma se lo stadio applaude comun- fare più di due tiri in porta veri, lascian- la volta alle lamentele unì un’apprezzabile que i suoi eroi, se apprezza l’impegno, dosi eliminare da un avversario senza top autocritica (la qualificazione persa in casa se non si scaglia contro l’arbitro come player o bilanci da favola. e a Copenaghen, non qui). invece fa l’allenatore, una riflessione Ecco, se per due anni di fila, una squadra Non segni in casa ed è colpa dell’arbitro. andrebbe fatta. O i provinciali sono come questa arriva in finale di Europa Le- Questo scarica barile non funziona. Non sempre e soltanto quelli che la pensano ague, contribuendo a lanciare il sorpasso lo meritano i tifosi che hanno applaudito diversamente da noi? del Portogallo sull’Italia nel ranking Uefa, la squadra fino all’ultimo minuto e anche *Vice Direttore qualche domanda dobbiamo farcela. dopo, allo Juventus Stadium. de la Gazzetta dello Sport

38 n. 3/2014 Il richiamo della ragione, la forzaRASSEGNA della STAMPAverità

Accettare la sconfitta significa capire la diversità di uno stile di Mario Sconcerti* Nel calcio le parole a caldo dopo sconfit- Se non vedi i limiti della tua squadra, se te importanti non andrebbero mai ascol- ti rifugi sull’arbitro, se discuti il valore tate. La prima buona regola è non entrare dei minuti di recupero senza accorgerti in uno spogliatoio battuto. C’è grande che sono stati 8, quanto mai si vede Perché altrimenti saremo noi i prossimi stanchezza, quindi pochissimi freni inibi- in nessun campo, se hai dimenticato a non essere rispettati e a meritarcelo. tori. E’ allora che nascono le liti più dure che gli avversari erano alla fine in nove La Juve è la chiave del nostro movi- e vengono fuori le analisi meno corrette, e in dieci per tutta l’ultima mezz’ora, mento, un esempio dovuto e riuscito. perché si ragiona solo di pancia, senza non dai nessun aiuto alla tua squadra. Conte ha ridotto lo stile Juve dove po- più un grammo di zucchero in circolo. Cerchi solo un modo maldestro di aiu- che altre volte era arrivato, nella stessa Ma quello che ha detto Conte dopo l’e- tare te stesso. Significa non capire, o drammaturgia ostentata degli avversa- liminazione con il Benfica va molto oltre, dimenticare di colpo, che cos’è la Juve ri peggiori. dimostra un’impreparazione alla sconfitta davvero. Che allenarla porta ad accet- Sono convinto che a mente fredda se così profonda da diventare un limite. tare con classe momenti del genere, gli ne accorgerà anche lui. E sono sicuro Se non sai perdere, non sai fino in fondo stessi che spesso gli avversari dicono che qualcuno nella Juve glielo ha già nemmeno insegnare a vincere. Non è ri- di subire dalla Juve. fatto notare. Il buono di una sconfitta montare il Sassuolo che ti fa crescere, è E’ troppo facile, troppo banale, pensa- è capirla. La Juve è stata eliminata due discutere un’eliminazione di questo livello re che quando si vince gli arbitri hanno volte dall’Europa, segno che c’è un li- che porta la sintesi e il passo avanti. arbitrato bene e quando si perde è col- mite. Conte studi quel limite o lo risol- pa loro. Credo sia un’equazione a cui verà. Il calcio si spiega e si cura sem- L’errore di Conte tutto il gruppo dirigente della Juve si pre con il calcio. E in fondo fra quattro E’ sbagliato pensare che se si vince senta estraneo. mesi si ricomincia. l’arbitro è bravo, Il risultato e gli avversari vanno sem- se si perde è colpa sua pre rispettati, specie in una semifinale *editorialista de europea. Il Corriere della Sera

n. 3/2014 39 Presentata la quarta edizione della ricerca “Report del Calcio” fotografia del sistema

Giunto alla sua quarta edizione, il Report circa trentotto milioni di tifosi della Serie pacifico svolgimento”. del Calcio continua a sviluppare un filone A, stimati dalla stessa Lega, per intuire Il volume offre ogni anno un vero e pro- di ricerca avviato dall’AREL e dal Centro l’influenza che questo sport esercita sul- prio censimento statistico di tutta la Studi, Sviluppo ed Iniziative Speciali del- la vita delle famiglie, sui rapporti inter- struttura della Figc (dati su club, squa- la Figc, in collaborazione con PWC, allo personali, sulla gestione delle citta. Ne dre e tesserati); il profilo delle Squadre scopo di realizzare una “fotografia” dello si possono ignorare i problemi di ordine Nazionali (risultati sportivi, audience stato del calcio italiano. pubblico creati, purtroppo, dai depreca- cumulata in tv ed esposizione degli Non solo l’analisi della dimensione bili fenomeni d’intolleranza, legati al cal- sponsor); l’approfondimento della di- dell’attivita sportiva organizzata o dello cio, che sfociano talvolta nel razzismo e mensione del calcio dilettantistico e spettacolo di massa, ma anche una con- nella violenza; sono il risvolto negativo di giovanile; l’analisi economico – finan- siderazione sulle implicazioni sociali ed quello che e forse uno degli sport piu belli ziaria del calcio professionistico e del economiche. e piu coinvolgenti e richiamano con forza, relativo gettito fiscale previdenziale ge- “Sarebbe sufficiente – afferma ad esem- ancor piu che interventi repressivi, il sen- nerato; i modelli di governance; il rap- pio Francesco Merloni, Presidente di so di responsabilita di societa, di tifosi e porto sugli stadi italiani ed il numero di AREL, nella sua analisi - tener conto dei di quanti ne hanno a cuore il corretto e spettatori; un benchmark internazionale

40 n. 3/2014 n. 3/2014 41 con i dati economici dei principali cam- pionati continentali. Dati questi, secondo il Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, indispensa- bili per garantire la consapevolezza nelle valutazioni da parte di chi è chiamato ad assumere decisioni, avendone responsa- bilità. “Il fenomeno calcio in questo senso - ha affermato Abete - ha raggiunto di- mensioni e complessita tali da richiedere la conoscenza e l’analisi sistematica di uno spettro molto ampio di variabili, ed e questo uno dei motivi che hanno indot- to la FIGC a potenziare negli ultimi anni il proprio Centro Studi”.

42 n. 3/2014 Continuita e innovazione, per Abete, ogni edizione la quantita e soprattutto la sotto il profilo economico, nonostante la sono i principi a cui si ispira ogni edizione qualita delle informazioni fornite. Il ritratto crisi generale, del suo straordinario rilie- del Report del Calcio. “Il primo – afferma che emerge – continua Abete - permette vo sociale e del sempre piu cruciale ruolo il Presidente della FIGC -, per permet- di identificare con chiarezza il profilo del giocato da questo sport come volano per tere confronti e analisi omogenee anno sistema calcistico a livello nazionale. Si la crescita economica del Paese”. dopo anno; il secondo, per arricchire in ha la riprova della sua costante crescita CL

COSA CAMBIA? Rispetto all’edizione precedente, vengono fornite informazioni analitiche relative alle principali dimensioni del calcio (societa, tes- serati, campi da gioco) nelle diverse regioni; la sezione relativa alle Rappresentative Nazionali viene ulteriormente valorizzata, attraverso una statistica delle sedi che hanno ospitato le partite delle Nazionali in tutta la loro storia, un’analisi specifica della Confederations Cup svoltasi nel 2013 e un confronto relativo all’audience delle partite della Nazionale con quella degli altri prin- cipali eventi televisivi e sportivi; il profilo economico e finanziario del calcio professionistico viene arricchito da una valutazione dell’impatto connesso alla partecipazione dei club alle coppe europee; l’analisi della contribuzione fiscale e previdenziale e inte- grata da un confronto con i sistemi esistenti e il gettito prodotto dal calcio professionistico nelle altre principali nazioni europee; la sezione dedicata al confronto internazionale contiene nuove informazioni relativamente al mercato dei trasferimenti internazionali, al censimento del calcio europeo e all’analisi della struttura e della dimensione del calcio professionistico in Europa e nel mondo; le informazioni relative agli stadi vengono ulteriormente approfondite con l’analisi dei diversi contesti regionali; nella sezione relativa ai modelli di governance del calcio professionistico viene inserita infine un’analisi della loro evoluzione nell’arco dell’ultimo triennio.

CONSULTA LA VERSIONE COMPLETA ACCEDENDO AL LINK http://www.aia-figc.it/dettaglio.asp?ID=9262

n. 3/2014 43 Con un libro, a Sant’Ilario d’Enza ARTEMIO FRANCHI ricordato a trent’anni dalla scomparsa

da sinistra Emore Manfredi Presidente FIGC Reggio Emilia, Alessandro Ruini Presidente sez. AIA Reggio Emilia, Marcello Moretti Sindaco di Sant’Ilario d’Enza nonchè Associato AIA, Francesco Franchi, Giuseppe Marrai Assessore allo Sport Sant’Ilario d’Enza, Franco Varoli FIGC Parma

Interessante serata presso il Centro Ma- la FIFA, cariche alle quali è stato eletto che riguarda il ruolo dell’Italia e dell’Eu- varta di Sant’Ilario d’Enza dove è stato grazie alla grande passione per il calcio ropa intera”. presentato il libro pubblicato per ricor- ma anche sulla base di una lucida visione Alla serata erano presenti, oltre all’As- darne il trentesimo anniversario della politica e di alleanze che hanno stravolto sessore allo Sport di S. Ilario Giuseppe scomparsa: “Artemio Franchi: un genio gli antichi equilibri, dominati dagli anglo- Marrai, Emore Manfredi, Presidente FIGC del calcio con il palio nel sangue” di An- sassoni e dalle principali realtà sudame- Reggio Emilia, Franco Varoli, delegato tonella Leoncini. ricane. Un periodo di successi sportivi dalla FIGC di Parma, Alessandro Ruini, “Con quest’iniziativa - ha dichiarato il ed organizzativi per il calcio italiano se- Presidente degli Arbitri di calcio di Reg- Sindaco Marcello Moretti,(che peraltro è gnati dalla vittoria dell’82, da due europei gio Emilia e Franco Castagnetti, direttore stato arbitro di calcio fino alla CAN D) - organizzati in Italia, di cui il primo vinto del Tennis Club di Albinea. vogliamo ricordare una delle eccellenze dalla nostra nazionale (1968 e 1980) ed italiane: un grande dirigente capace di il mondiale del ‘90 che fu un omaggio di innovare lo sport (ed il calcio in particola- Joao Havelange e di tutta re) raggiungendo traguardi storici con le la FIFA, alla memoria di mio idee, la capacità organizzativa ed il lavoro padre. Un grande dirigente diplomatico. Virtù utili ancora oggi a tut- di una generazione di grandi to il paese, che ha bisogno di tornare ad dirigenti (come ad esempio avere un ruolo di primo piano nella comu- Primo Nebiolo Presidente FI- nità internazionale”. DAL) supportati da istituzio- Il libro è stato presentato con la collabo- ni che credevano nell’Europa razione di Roberto Fontanili della Gazzet- ed avevano profondi legami ta di Reggio, da Francesco Franchi figlio solidaristici con gli altri paesi dello stesso Artemio. “Mio padre è stato europei. Un insegnamento che l’unico italiano a ricoprire le cariche di dobbiamo fare nostro, in questo presidente UEFA e Vicepresidente del- delicato momento di transizione

44 n. 3/2014 Istituito il Premio “Giulio Campanati” al miglior arbitro FIFA

Il Comitato Nazionale dell’AIA ha auto- che è stato presidente dell’Associazione Scomparso nell’ottobre 2011, Campana- rizzato la Sezione di Milano a istituire il Italiana Arbitri e a lungo dirigente arbi- ti ha guidato l’Aia dal 1972 al 1990 come premio dedicato a Giulio Campanati, trale di Fifa, Uefa e della stessa Figc. La presidente della più grande organizzazio- arbitro internazionale e poi presidente figura e la notorietà a livello europeo e ne arbitrale al mondo. Era entrato nella dell’AIA per 18 anni, che verrà assegnato internazionale di Giulio Campanati han- sezione di Milano a soli 17 anni, nel 1940. annualmente al migliore arbitro FIFA della no portato alla decisione, da parte di al- Ha esordito in Serie A nel ’52 e cinque anni stagione sportiva. La Sezione definirà i cuni amici, di ex colleghi dell’Aia e dei dopo è diventato arbitro internazionale. criteri e le modalità di assegnazione del suoi familiari, di creare un’Associazione, Nella massima serie italiana ha diretto premio insieme all’associazione “Amici il cui obiettivo è quello di premiare le per- 166 partite, è stato tra i “fischietti” del- di Giulio Campanati”, la cui prima conse- sonalità che attraverso i preziosi valori le Olimpiadi del 1960 a Roma e ha di- gna è prevista quest’anno per il prossimo di responsabilità sociale, di volontaria- retto due semifinali della Coppa delle autunno, dopo il Mondiale di calcio. La to, d’impegno nell’educazione, di lealtà Coppe e la finale di Coppa delle Fie- stessa associazione conferirà anche al- e di profondo rispetto delle persone che ra del 1962 tra Barcellona e Valencia. cuni riconoscimenti a esponenti del mon- hanno accompagnato la vita e la carriera Dirigente benemerito della FIGC, Cam- do del calcio, dirigenti sportivi, rappre- di Campanati, sono riuscite a distinguer- panati vanta un lungo e prestigioso sentanti dei media e del mondo culturale. si nel mondo dello sport e della cultura. curriculum anche da dirigente interna- In collaborazione con la sezione Aia di In occasione del Campionato Mondia- zionale: componente della Commissione Milano “Umberto Meazza” nasce l’As- le di Calcio 2014 l’Associazione asse- arbitrale della FIFA dal ’68 al ’92 e con- sociazione “Amici di Giulio Campanati”, gnerà il “Premio Giulio Campanati” al temporaneamente nella Commissione in memoria dell’ex arbitro internazionale, miglior direttore di gara internazionale. arbitrale della UEFA.

n. 3/2014 45 PARERE MEDICO

La “dieta mediterranea” come stile di vita di Angelo Pizzi*

L’uomo è ciò che mangia - le chiusure: frutta fresca e secca anni fa da un cardiologo americano, il (L. Feuerbach) piuttosto che dolci, riservati quest’ultimi Dr. Whythe, detto anche il “medico dei alle festività, poveri di creme e ricchi Presidenti” avendone curati ben tre: La ragione per cui oggi non si parla invece di frutta questo medico durante la seconda guerra di mangiare mediterraneo, ma si è La povertà (tutta da dimostrare) di mondiale, sbarcato a Bari come medico scelto il termine “dieta” è per riferire il questa dieta consiste principalmente militare e dopo alcuni mesi di permanenza costume all’accezione greca di “modo nel modesto uso di carni bovine, alle in Puglia, iniziò a studiare il cibo rurale di vivere” o modernamente inteso quali vengono preferite quelle suine e e continuò a gustarlo nella risalita delle come “stile di vita”. Tale stile venne già ovine, la quota proteica viene assicurata truppe verso nord. Tornato nel suo paese, dettato da Aristotele e Ippocrate nei altresì dalla cosiddetta “carne dei cominciò a pubblicare molti articoli sui loro insegnamenti per una vita sana poveri” e cioè fagioli, lenticchie e ceci benefici esercitati da questa dieta sul ed operosa, insegnamenti che Galeno che equilibratamente forniscono la metabolismo, sulla circolazione e sul trasferì nell’antica Roma con i suoi libri su metà vegetale delle proteine, mentre cuore; questo avvenne circa 40 anni prima “De alimentorum facultatibus” ed a cui si alla quota animale partecipano che vari studi pubblicati su accreditate aggiunsero in seguito altri vari studiosi, abbondantemente latte, latticini e riviste scientifiche dimostrassero che la i quali sostenevano l’importanza del formaggi, molto abbondanti e DOP dieta mediterranea è quella a più basso regime e della dieta poichè “…. la buona nel nostro paese. E’ proprio questa rischio aterosclerotico-coronarico e la salute è data dall’armonia delle opposte vastissima ricchezza di componenti che meno indiziabile per obesità alimentare. qualità”. compensa la falsa povertà della dieta Parliamo purtroppo di una alimentazione Su queste basi si è sviluppata la dieta mediterranea; di tale ricchezza gode dalla quale ci stiamo sempre più mediterranea la quale, al di là del folclore, più di ogni altro il nostro paese per la allontanando a vantaggio di abitudini stupisce per la perfetta e moderna sua felice collocazione geografica, che fast-food, composte magari da pane o aderenza di equilibri e bilanciamenti permette alla nostra cucina di spaziare cereali geneticamente modificati e carni tra i nutrienti che la compongono. Si dallo stinco altoatesino al cous-cous sugnose e steroidizzate, associate a salse intende quindi per “dieta mediterranea” di capo Passero. Quindi la fantasia poco digeribili e di dubbio gusto, il tutto a il mangiare dei popoli che si affacciano culinaria della nostra gente è abituata discapito di un tradizionale piatto di pasta sul bacino del Mediterraneo e, nel nostro a scegliere tra i profumi e gli aromi (zuccheri complessi e proteine vegetali) paese, soprattutto delle popolazioni vegetali più diversi, che, aggiungendosi con olio d’oliva (grassi monoinsaturi), peninsulari, specie quelle rivierasche. alla ricchezza e intensità di grandissimi pomodoro (vitamine, antiossidanti e salini Le connotazioni che ne definiscono la vini ed alla sapidità degli oli di oliva, ha proenergetici) e formaggio (proteine e specificità sono: reso grande e anche salutare la cucina grassi del latte)con un pizzico di profumi -- La composizione : cereali, legumi, del nostro paese. dell’orto oppure in alternativa della ortaggi, olio d’oliva, carni bianche Ma il valore fondamentale di questa classica pizza con un pizzico di origano. e uova, molto pesce, vino, frutti e nostra dieta poggia, prima di tutto, sugli Valutando questi due tradizionali verdure satgionali, erbe aromatiche e equilibri e sui bilanciamenti che esistono piatti mediterranei alla luce delle spezie locali tra carboidrati, proteine e grassi che norme dietetiche internazionali (RDA : - la preparazione: monopiatto misto in la compongono, in perfetta isonomia Recommanded Dietary Allowances e sostituzione di primi, secondi e contorni pitagorica. Tale valore ci venne ricordato LARN) si può osservare:

46 n. 3/2014 PARERE MEDICO

• Basso contenuto calorico: sia un buon • Alcune brevi considerazioni sulle ca- antiossidanti, è il completamento ne- piatto di pasta che una normale pizza ratteristiche qualitative dei compo- cessario per la soddisfazione di oc- si aggirano sulle 600 kcal totali nenti mettono in evidenza la ricchez- chio, naso, palato e gusto. • Notevole massa ingerita, che garanti- za di grassi monoinsaturi (acido lino- • Su queste basi naturali e storiche han- sce il soddisfacimento dell’appetito leico) dell’olio d’oliva; la carenza di no esercitato la loro arte generazioni e • Elevato contenuto in fibre vegetali, acido linolenico (omega-3) essenziale generazioni di “cuochi”, mescolando, che facilita il transito intestinale per la sintesi dei fosfolipidi cerebra- con sapienza e creatività ingredienti • Bassa azione dinamico specifica, cioè le, che però trova compensazione nel e tradizioni, facendo crescere il no- bassa spesa metabolica per la dige- largo uso di pesce contemplato nella stro mangiare agli occhi e alla gola del stione, quindi calorie rapidamente di- nostra dieta. Per quanto riguarda il mondo e riconoscendone, anche dal sponibili per la vita attiva in generale e contenuto dei micronutrienti ( vita- punto di vista scientifico, un importan- sportiva in particolare mine, sali minerali ed oligoelementi), te azione protettiva nei confronti delle • Elevata sapidità, non legata ad alto la dieta mediterranea risulta partico- malattie, ricordando Ippocrate e con- contenuto di sale ma piuttosto alla ric- larmente ricca per l’abbondanza di cordando con lui quando affermava:” chezza dei condimenti e degli aromi, legumi, ortaggi, verdure e frutta ob- Fa che il cibo sia la tua medicina e che con buone qualità stomatiche e dige- bligatoriamente di stagione, con la la medicina sia il tuo cibo” stive frutta secca a garantire un ulteriore • La difesa delle nostre tradizioni pas- Le calorie totali sono ottimamente ripar- apporto di sali alle latitudini più calde. sa necessariamente attraverso la tite tra i “macronutrienti”: Sull’uso di una corretta idratazione, cultura ed il ridimensionamento di • Zuccheri complessi: presenti per circa specie in rapporto all’attività sporti- certi personaggi non solo nostrani, il 60% del valore calorico totale va praticata, abbiamo già detto in un ricordando sempre l’insegnamento • Grassi: in particolare quelli vegetali precedente articolo pubblicato sem- dei nostri antichi : ne sutor ultra cre- occupanti non più del 25% della quo- pre su questa rivista a cui si rimanda pidam , che traducendolo alla lette- ta calorica totale per ulteriori approfondimenti. Non ra significa < ciabattino, non andare • Proteine (animali e vegetali):bilanciate poteva poi mancare, nell’esame della oltre la suola >, ma che rappresenta nella qualità, occupano il rimanente dieta mediterranea, il vino: un bic- un chiaro invito affinchè ciascuno 15% della quota calorica totale, in linea chiere di vino a pasto, preferibilmen- faccia cosa sa fare e dica ciò che sa con le raccomandazioni internazionali te rosso per la più bassa acidità e la dire, senza allargarsi. che ne suggeriscono non più di 0,8 g/kg maggior ricchezza di polifenoli come *Modulo BioMedico ST-AIA

n. 3/2014 47 PREPARAZIONE ATLETICA L’Allenamento di transizione rigenerazione e ri-atletizzazione di Carlo Castagna*

La periodizzazione dell’allenamento ne- una complementare e armonica pro- L’eventuale calo, seppur minimo, dei livelli gli sport di squadra prevede tre momenti gressione di volume e intensità. L’incre- delle abilità fisiche causato dal prolungarsi fondamentali: il periodo pre-competitivo mento dei carichi di allenamento (carico di una stabile (non progressiva) sommini- (pre-campionato, 4-8 settimane), com- interno) viene interrotto prima dell’inizio strazione dei carichi suggerisce, quando petitivo (campionato, 24-32 settimane) della stagione agonistica, di modo da possibile (pause prolungate del campio- e di transizione (post-campionato, 4-8 favorire una esaltazione della presta- nato), l’inserimento di fasi di aumento del settimane) (Manzi et al., 2009; Manzi zione fisica di gioco. Qquesto grazie a carico interno d’allenamento intervenendo et al., 2010; Castagna et al., 2011; Ca- un attento controllo della fatica indotta principalmente sull’aumento del loro volu- stagna et al., 2013; Manzi et al., 2013a; dalla progressione dei carichi (sollecita- me. Manzi et al., 2013b). Il periodo pre- zione crescente del carico interno). Nel Una fase spesso trascurata dalla metodo- competitivo della preparazione annua- corso del campionato si tenderà quindi logia dell’allenamento è quella di transi- le e quello in cui, attraverso un attento a mantenere il livello delle abilità fisiche zione, ovvero del periodo che va dalla fine dosaggio dei carichi di allenamento, si raggiunto durante la fase di preparazio- del campionato al primo allenamento della condiziona l’organismo a far fronte alle ne pre-campionato, modulando la som- preparazione pre-campionato. Questo pe- sollecitazioni fisiche delle gare e degli ministrazione dei carichi di allenamento riodo (transizione) deve servire a eliminare allenamenti del prossimo campionato. mediante una marcata riduzione del vo- la fatica procurata da una prolungata sol- L’obiettivo principale di questa fase del- lume e il mantenimento della intensità lecitazione sia di allenamento che di gara la periodizzazione annuale è l’aumento relativa delle esercitazioni (Tapering fun- e quindi a rigenerare la generale abilità a della capacità di prestazione attraverso zionale reiterato). sostenere importanti carichi di allenamen- to. L’attività fisica dovrà avere una natura prevalentemente generale, questo almeno nella prima parte, e una frequenza che per le prime due tre settimane potrà es- sere di 2-4 sedute alla settimana. Attività (aerobiche) come il jogging, il cammino, il ciclismo sono altamente indicate in que- sto periodo e progressivamente possono essere integrate con la partecipazione a giochi di squadra come il calcio (nelle va- rie versioni), la pallacanestro, il tennis ecc. Dopo le prime due tre settimane alla fase rigenerativa (vedi figura 1) dovrà associar- si una fase di ri-atletizzazione, ovvero di aumento dell’intensità di lavoro per pre- parare l’organismo alle sollecitazioni che verranno imposte nel corso delle 4-8 setti-

48 n. 3/2014 fase del periodo di transizio- PREPARAZIONE ATLETICA ne ha come scopo quello di alla prossima stagione agonistica sia per preparare progressivamente l’arbitro che per l’assistente arbitro. Se l’organismo alle sollecitazioni effettuato con scrupolo questo faciliterà intermittenti ad alta intensità. gli adattamenti ottenibili nel periodo della Queste attività di gioco devo- preparazione pre-campionato, il manteni- no essere attentamente dosa- mento di una massa corporea ottimale e te, in quanto in queste eser- una stabilizzazione della salute generale. citazioni il rischio di infortuni *Metodologo Allenamento è più elevato. Quindi i giochi Settore Tecnico AIA sportivi dovrebbero essere ef- Responsabile Laboratorio di Metodologia fettuati come attività ricreativa e Biomeccanica Applicata al Calcio ovvero a una intensità media Settore Tecnico FIGC, FIFA Referees Fitness Instructor FIFA mane della preparazione pre-campionato. moderata (3-4 della scala di F-MARC La fase di ri-atletizzazione dovrebbe pre- Borg). Nel corso della terza fase detta di vedere delle sedute (1-2 settimana) con ri-atletizzazione vengono proposti anche Bibliografia accenni dei temi propri della alta intensi- carichi intermittenti (da 50 a 100m in allun- Castagna, C., Impellizzeri, F. M., Chaouachi, A., tà, su basi strettamente individuali (carico go) di media-alta intensità (da 4 a 6 della Bordon, C. and Manzi, V. (2011). Effect of training intensity distribution on aerobic fitness variables interno relativo). L’inserimento di queste scala di Borg) in ragione di una seduta alla in elite soccer players: a case study. Journal of sedute “speciali” all’interno di una pro- settimana, sempre allo scopo di preparare strength and conditioning research / National Strength & Conditioning Association, 25(1), 66-71. grammazione di carichi “generali” risulta l’organismo alle sollecitazioni previste nel- Castagna, C., Impellizzeri, F. M., Chauachi, A. di vitale importanza in quanto l’evidenza la preparazione pre-campionato. Durante and Manzi, V. (2013). Pre-Season Variations in Aerobic Fitness and Performance in Elite Stan- scientifica dimostra un drammatico dete- tutto il periodo di transizione enfasi deve dard Soccer Players: a Team-Study. Journal of rioramento delle abilità di effettuare lavoro essere posta sulle esercitazioni per lo svi- strength and conditioning research / National Strength & Conditioning Association. intermittente ad alta intensità se queste luppo della flessibilità articolare, utilizzan- Manzi, V., Bovenzi, A., Franco Impellizzeri, M., non vengono previste con continuità nel do stretching dinamico nel corso dell’al- Carminati, I. and Castagna, C. (2013a). Individual training-load and aerobic-fitness variables in pre- periodo di transizione (Castagna et al., lenamento e statico alla fine di questo. È miership soccer players during the precompetiti- 2011; Castagna et al., 2013). Nella tabella bene considerare all’interno del periodo di ve season. Journal of strength and conditioning research / National Strength & Conditioning As- 1 viene proposto un periodo tipo di transi- transizione anche esercitazioni per lo svi- sociation, 27(3), 631-6. zione della durata di 4-8 settimane. Il pia- luppo-mantenimento della forza dei mu- Manzi, V., D’Ottavio, S., Impellizzeri, F. M., Cha- ouachi, A., Chamari, K. and Castagna, C. (2010). no di transizione proposto prevede tre fasi scoli rilevanti per la prestazione arbitrale Profile of weekly training load in elite male pro- funzionali a progressione di specializza- (1-2 serie di 6-10 ripetizioni per distretto fessional basketball players. Journal of strength and conditioning research / National Strength & zione. L’obiettivo della prima e parte della muscolare). Queste andrebbero effettuate Conditioning Association, 24(5), 1399-406. seconda fase di transizione è di rigenerare all’interno delle sedute (nei break di attivi- Manzi, V., Iellamo, F., Impellizzeri, F., D’Ottavio, S. and Castagna, C. (2009). Relation between indi- la capacità adattamento dell’organismo tà) o alla fine di queste prima delle eserci- vidualized training impulses and performance in (recupero attivo funzionale) di modo da ri- tazioni per la flessibilità (1-2 interventi alla distance runners. Medicine and science in sports and exercise, 41(11), 2090-6. attivare la propria disponibilità a effettuare settimana). Manzi, V., Impellizzeri, F. M. and Castagna, C. esercitazioni intermittenti a alta intensità. Si può concludere che il periodo di tran- (2013b). Aerobic Fitness Ecological Validity in Eli- te Soccer Players: a Metabolic-Power Approach. La pratica di giochi sportivi (da 20 a 60 sizione costituisce una tappa di vitale Journal of strength and conditioning research / min per seduta) introdotta nella seconda importanza per la preparazione fisica National Strength & Conditioning Association.

Tabella 1. Progressione tipo della fase di transizione post campionato Durata Obiettivo Metodica Mezzi Dose Posologia (Settimane) Attività aerobica Jogging, Corsa lenta, 1-2 Rigenerazione bassa intensità ciclismo, cammino, nuoto Da 20 a 60 min 2-4 volte a settimana (1° fase) (Borg 2-3) ecc. Come sopra Tennis, forme di calcio, 2-4 sedute a settimana 1-2 Rigenerazione inserendo giochi pallacanestro beach Da 20 a 60 min di cui 1-2 di gioco (2° fase) Attivazione sportivi (Borg 2-4) volley/soccer sportivo Come sopra inserendo 1-2 serie di 10x50- 2-4 sedute a settimana Come sopra 2-4 interval running come 100m (Borg 4-6) come sopra di cui 1 Ri-atletizzazione inserendo 1 seduta (3° fase) seduta a parte o nel corso con recupero pari al effettuando interval- alta intensità di una seduta aerobica. tempo di percorrenza running.

n. 3/2014 49 A cura del Modulo “Regolamento, Guida Pratica e materiale didattico” del Settore Tecnico AIA

Un calciatore si trova sul terreno di Nel corso degli ultimi anni, la situazione gioco a ridosso della linea laterale in descritta è stata oggetto di diverse inter- possesso del pallone che è quindi re- pretazioni da parte degli organismi inter- golarmente in gioco. Ad un certo pun- nazionali preposti, pur rimanendo il testo to calcia in maniera violenta verso la della Regola immutata. panchina avversaria il pallone col- Ci troviamo in presenza di una condotta pendo un componente la panchina. violenta (“un calciatore… calcia in manie- Come dovrà comportarsi l’arbitro? ra violenta verso la panchina avversaria il Fatto salvo il provvedimento disci- pallone colpendo un componente la pan- iti, scivola sul rettangolo di gioco. plinare dell’espulsione, come dovrà china”) commessa da un calciatore titola- Per impedire che il pallone vada in essere ripreso il gioco? Con una ri- re, regolarmente sul terreno di gioco, nei possesso di un avversario, essen- messa da parte dell’arbitro o con un confronti di una persona (dirigente, allena- do già a terra, devia con un piede il calcio di punizione indiretto? tore, calciatore di riserva,…) che si trova pallone stesso che, nel frattempo, al di fuori delle linee perimetrali. era rimasto attorno allo stesso gioca- Per tali casi, le Linee Guida della Regola tore caduto: l’azione si può ritenere 12 (vedi pagina 134, terzo punto, edizione regolare? Se non lo fosse, qual è la 2013 del Regolamento) prevedono, oltre fattispecie dell’infrazione (p.es. gioco all’espulsione del colpevole, l’assegna- pericoloso)? zione di un calcio di punizione indiretto Giocare il pallone da terra non è, di per dal punto in cui trovava il pallone quando sé, un’infrazione tanto nel gioco del cal- il gioco è stato interrotto. Siffatta statui- cio (come già in passato abbiamo avuto zione è determinata dal cosiddetto “prin- modo di scrivere) quanto in quello del cipio del prolungamento”, ossia il lancio calcio a 5: se, pertanto, l’arbitro non in- di un oggetto viene assimilato all’atto di travede nel gesto un’infrazione (ad esem- estendere il proprio corpo fin dove arriva pio, fare o tentare di fare uno sgambetto, l’oggetto stesso. Nel nostro caso, quindi, colpire o tentare di colpire un avversario), sarebbe come se il calciatore fosse uscito non dovrà rilevare alcun fallo. dal terreno di gioco per andare a compiere I falli punibili con un calcio di punizione la violenza e da ciò scaturisce la ripresa diretto o indiretto sono quelli elencati dalla del gioco. regola 12; vi sono, poi, le infrazioni legate Ma, a ben vedere, nell’ipotesi data riscon- alle riprese di gioco errate e le infrazioni triamo un’ulteriore “complicazione”: infat- compiute dai calciatori titolari deliberata- ti, l’oggetto utilizzato è proprio il pallone mente usciti dal rettangolo di gioco per che dapprima è in gioco, mentre nel mo- compierli. Tra tutti questi non viene an- mento in cui si concretizza la violenza non noverato, il mero atto di giocare il pallo- lo è più. In tale circostanza, quindi, appare ne da terra che a differenza del caso di conforme all’intero impianto regolamenta- trattenere volontariamente il pallone con re, accordare una rimessa laterale in favo- gli arti inferiori impedendo all’avversario di re della squadra avversaria, in quanto la entrane in possesso non è neppure una “figurata” uscita dal terreno di gioco è av- scorrettezza. venuta in contemporanea con il fatto che Spesso erroneamente s’interpreta il gio- il pallone non era più in gioco. care il pallone da terra (ovvero, calciarlo, muoverlo, tentare di colpirlo) “tout court” Durante una gara di calcio a 5 (ma, come gioco pericoloso, ma in quest’ulti- per quest’aspetto, credo che non vi ma tipologia si inquadrano i tentativi di un siano differenze regolamentari con il calciatore di giocare il pallone mettendo calcio) sta giocando il pallone con i in pericolo l’incolumità di un avversario piedi ma, per motivi del tutto fortu- o di sé stessi. L’arbitro dovrà, pertanto,

50 n. 3/2014 Questa ultima frase non vi pare in con- Dovrà concedere un calcio di rigore traddizione con la decisione della imme- con relativa espulsione del difensore, diatamente precedente risposta (a)? lasciare il vantaggio e concedere la Il quesito e la relativa risposta (invero, segnatura della rete o ritenere che divisa in due parti, delle quali sopra per l’attaccante (A1) inizialmente non brevità viene citata soltanto la prima) a cui punito per la posizione di fuorigioco viene fatto riferimento è stato “ereditato” debba essere punito? dalla vecchia guida pratica internazionale. Il caso esposto risulta alquanto “contorto” In particolare, la frase segnalata (“Il cal- sia perché è sempre difficile rappresenta- ciatore può essere comunque sanzionato, re con parole una situazione di fuorigioco se, a giudizio dell’arbitro, la sua azione è sia per l’intrinseca dinamica dell’azio- di per sé passibile di ammonizione o di ne. Ad ogni modo, ci pare di capire dalla espulsione”) è stata formulata per speci- descrizione che all’inizio ci sia un attac- ficare che nelle circostanze poste (fuori- cante (A1) in posizione di fuorigioco, che gioco segnalato dall’assistente, in prece- ipotizziamo essere non punibile (se così denza non visto ma, poi, ritenuto punibile non fosse, l’arbitro dovrebbe interveni- dall’arbitro), il difensore non potrà essere re subito). Nel prosieguo dell’azione, un espulso per condotta gravemente sleale secondo attaccante (partito da posizione (considerato che non esiste una regola- regolare) tira in porta e un difensore re- re “evidente opportunità di segnare una spinge (con un fallo di mano) verso A1 rete”), ma potrebbe comunque essere che segna una rete. Se nel momento del ammonito, se l’intervento viene commes- tiro di A2, il calciatore A1 è in fuorigioco, so con imprudenza o espulso, se l’inter- l’arbitro non potrà applicare il vantaggio vento viene commesso con vigoria spro- ma dovrà accordare un calcio di rigore porzionata. In altre parole, la circostanza ed espellere il difensore per aver impedi- che l’azione sia “viziata” da un’infrazione to una rete mediante un fallo di mano. La di fuorigioco, benché rilevata tardivamen- successiva partecipazione dell’attaccante te dall’arbitro, non può divenire un salva- A1 che, toccando il pallone e segnando condotto in relazione alle modalità con le la rete, trae vantaggio dalla posizione ir- quali si commette l’infrazione. regolare giocando il pallone su un “salva- taggio” (sia pure irregolare) da parte di un Un portiere per effetto di una para- avversario non consente, infatti, di poter ta si trova momentaneamente fuori applicare il vantaggio. sanzionare “il gioco da terra” unicamente dall’area di rigore, all’altezza della se si configura uno dei falli elencati dalla linea di porta; tra i pali, rimane un regola 12 (sgambettare, colpire,…), valu- difensore e tra di loro un attaccante tando caso per caso e non intervenendo (A1) in fuorigioco. Il pallone inizial- “automaticamente” per il semplice fatto mente respinto dal portiere termina che il pallone è stato giocato da quella sui piedi di un altro attaccante (A2), ubicazione. che partito da posizione regolare, calciando al volo lo indirizza verso la Leggendo il Regolamento, alle pagi- porta: qui, il difensore, nel tentativo ne 144 e 145 dell’ultima ristampa, ho di evitare la rete, para con la mano trovato la casistica n°60 che non mi respingendo il pallone sul primo at- è chiara: “Un calciatore è in posizio- taccante (A1) il quale calcia e segna. ne di fuorigioco e l’assistente sban- Come dovrà comportarsi l’arbitro? diera. L’arbitro non se ne avvede ed un difensore impedisce fallosamente un’evidente opportunita di segnare una rete. L’arbitro interrompe il gioco e soltanto in questo momento, vede il segnale dell’assistente. Quale deve Sul prossimo essere la decisione dell’arbitro? vuoi a) Se ritiene corretta la segnalazio- numero ne di fuorigioco dell’assistente, non deve espellere il difensore perché esserci non c’era l’evidente opportunita di tu? segnare una rete. Il gioco riprende anche con un calcio di punizione indiretto a favore della squadra difendente. Manda una tua foto in divisa da Il calciatore può essere comunque san- arbitro via mail a: zionato, se, a giudizio dell’arbitro, la sua [email protected] azione è di per sé passibile di ammonizio- (immagini di qualità superiore a 1Megabyte). ne o di espulsione.”

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