Giorgio Bassani En España. Historia(S) Y Memoria, Mediaciones Y Reescrituras

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Giorgio Bassani En España. Historia(S) Y Memoria, Mediaciones Y Reescrituras UNIVERSIDAD DE GRANADA Programa de Doctorado en Lenguas, Textos y Contextos Departamento de Lingüística General y Teoría de la Literatura UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” Programma di Dottorato in Italianistica Dipartimento di Studi Greco-Latini, Italiani e Scenico-Musicali Giorgio Bassani en España. Historia(s) y memoria, mediaciones y reescrituras TESIS DOCTORAL Silvia Datteroni Dirigida por Dra. María Ángeles Grande Rosales y Dra. Paola Maria Carmela Italia 2018 Editor: Universidad de Granada. Tesis Doctorales Autor: Silvia Datteroni ISBN: 978-84-9163-880-3 URI: http://hdl.handle.net/10481/51561 COMPROMISO DE RESPETO DE DERECHOS DE AUTOR La doctoranda Silvia Datteroni y las directoras de la tesis la Dra. María Ángeles Grande y la Dra. Paola Maria Carmela Italia garantizamos, al firmar esta tesis doctoral, que el trabajo ha sido realizado por la doctoranda bajo la dirección de las directoras de la tesis y hasta donde nuestro conocimiento alcanza, en la realización del trabajo, se han respetado los derechos de los autores a ser citados cuando se han utilizado sus resultados o publicaciones. En Granada, 23 de noviembre de 2017. Directoras de la Tesis Doctoranda Fdo. Dra. María Ángeles Grande Rosales Fdo. Silvia Datteroni Dra. Paola María Carmela Italia RINGRAZIAMENTI Desidero esprimere i miei più sinceri ringraziamenti alla Fondazione Giorgio Bassani di Ferrara e a Paola Bassani Patch, che ha seguito con disponibilità e interesse gli sviluppi delle mie ricerche, dandomi inoltre l’opportunità di collaborare al lavoro di riordino, schedatura e digitalizzazione del Fondo eredi Bassani. Ringrazio il Dott. Walter Barberis, per aver concesso liberamente l’autorizzazione a pubblicare stralci di lettere della corrispondenza tra Bassani e la Casa editrice, conservata presso l’Archivio Einaudi di Torino; la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori; l’Observatorio UNESCO Villa Ocampo e la Dott.ssa Anna Gudayol, responsabile della Sala Manoscritti della Biblioteca de Catalunya. Un RINGRAZIAMENTO SPECIALE va alle professoresse María Ángeles Grande e Paola Italia, per tutto l’aiuto e la disponibilità professionale e umana offertami durante questi anni di ricerca. Ringrazio mio padre, che ha rappresentato una spinta autentica e una motivazione constante, mia madre, che mi ha ‘obbligata’ a leggere Il giardino dei Finzi-Contini all’età di nove anni e i mie nonni, a cui devo tutto. Ringrazio inoltre Barbara e Soania, che hanno creduto in me nei momenti in cui io ho smesso di farlo, Martina, per l’interesse fraterno e la complicità intellettuale, Irene ed Elisa, per esserci sempre state. Un grazie pure ad Andrea, lettore attento e instancabile del mio lavoro in progress, ‘mi hermano’ Marcin, fonte di ispirazione, la ‘hermanola’ Janneth per le lunghe colazioni dottorali nel Sur de Granada e Anita, per i nostri viaggi. Infine un doveroso grazie ai visitanti assidui di Carmenlu’ e a Samuel, Jeanne, Oriane ed Ellen. Grazie a tutta la ‘Combriccola’, per questi splendidi e complessi anni granadini. A Mauro e Grazia La vita non è appunto così: ansiosa di cancellare il passato, e di guarirne? (Giorgio Bassani) Giorgio Bassani en España. Historia(s) y memoria, mediaciones y reescrituras Índice Abstract 13 Inquadramento teorico 13 Linee di ricerca 17 Introduzione a Giorgio Bassani 19 Una poetica d’opposizione 20 Libertà come religione 22 Arte, vita e «forme del sentimento» 26 Giorgio Bassani nella Spagna franchista 28 Giorgio Bassani nella Spagna postfranchista 38 Giorgio Bassani in Argentina 46 Memoria documentata 51 Traduzioni e Ritestualizzazioni 52 Orme letterarie 53 Introducción 59 Giorgio Bassani (1916-2000) 63 Historia(s) y memoria 66 Mediaciones 67 Reescrituras 72 Archivo 74 Marco metodológico 75 Corpus de trabajo 77 Observaciones generales 81 SECCIÓN PRIMERA POÉTICA E HISTORIA 1. Giorgio Bassani. Poética y estética 87 1.1. El realismo como método 87 1.2. Entre tradición e innovación: «mi opponevo» 91 1.3. Los años editoriales 95 1..3.1. Botteghe Oscure 96 1.3.2. Feltrinelli 101 1.3.3. Paragone 108 1.4. Bassani: «sostanzialmente un poeta» 111 1.5. La dimensión historicista 115 1.6. Bassani en la(s) Historia(s) 121 1.7. Ferrara: de lo particular a lo universal 128 1.8. La mirada lírica 136 SECCIÓN SEGUNDA MEDIACIONES 2. Giorgio Bassani en la España franquista 145 145 2.1. El jardín de los Finzi-Contini 145 2.2. Giulio Einaudi y Carlos Barral 147 2.3. “Spagnoli nostri a Roma” 152 2.4. Detrás de la puerta 158 2.5. La censura en España 162 2.6. Seix Barral y Barral Editores 164 2.7. Bassani autor «einaudito» 168 2.8. La cuestión judía en España 171 2.9. Los intelectuales del medio siglo 176 2.10. Otredad y sintonías estéticas 186 3. Giorgio Bassani en la España posfranquista 195 3.1. Hacia la Transición 197 3.2. Un nuevo concepto de realismo 200 3.3. Entre boom latinoamericano y experimentalismo 205 3.4. La novela de Ferrara en España 208 3.5. El ejercicio de memoria 215 3.6. Simetrías históricas: la posguerra italiana 222 3.7. “¿Dónde está Micòl?” 225 3.8. Ayer no más 229 4. Giorgio Bassani y la cultura de la memoria 235 4.1. Memoria y Literatura 237 4.2. Historia(s) y Memoria 245 4.3. Judaicidad y judaismo metahistórico 249 4.4. Una poética paradigmática 258 4.5. «Material memoria» 264 4.5.1. Archivio come luogo della memoria 266 4.5.2. Archivi di persona 267 4.5.3. Fondo eredi Bassani 270 5. Recepción de Giorgio Bassani en Latinoamérica: el caso argentino 277 5.1. De Botteghe Oscure a Sur 278 5.2. Giorgio Bassani y Jorge Luis Borges 282 5.3. El realismo argentino 286 5.4. Italia en Argentina 287 5.5. Judíos y antijudaismo 292 5.6. Marginalidad y testimonio 296 5.7. Italia, Argentina y España: rutas editoriales 300 5.8. Italia, Argentina y España: rutas intelectuales 303 SECCIÓN TERCERA REESCRITURAS 6. Traducciones 319 6.1. Giorgio Bassani en español 321 6.2. El jardín de los Finzi-Contini 323 6.3. Historias de Ferarra 325 6.4. Detrás de la puerta 328 6.5. La garza 329 6.6. Lida Mantovani y otras historias de Ferrara 331 6.7. Las gafas de oro y Los anteojos de oro 331 6.8. El olor del heno 332 6.9. La novela de Ferrara 333 6.10. Intramuros 333 6.11. Epitafio 333 6.12. Balance final 334 7. Bassani y el imaginario cinematográfico 337 7.1. Utilidad y necesidad de las artes 337 7.2. Bassani guionista y crítico cinematográfico 341 7.3. “Il giardino tradito” 343 7.4. Adaptaciones, apropiaciones y fidelidad 350 7.5. Bassani a través del cine 357 Conclusiones 363 La memoria documentada 374 Futuras líneas de investigación 375 BIBLIOGRAFÍA 383 Anexo I Centenario de Giorgio Bassani (1916-2016) 419 Anexo II Autores italianos en los catálogos Seix-Barral y Barral Editores 433 Anexo III Ediciones españolas de Giorgio Bassani 437 Anexo IV Regesto Fonti d’Archivio 441 ABSTRACT Giorgio Bassani en España. Historia(s) y memoria, mediaciones y reescrituras Silvia Datteroni Universidad de Granada Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ Inquadramento teorico La presente tesi di dottorato utilizza la Letteratura comparata come metodologia di base. Il fatto di usare nel XXI secolo la comparatistica come metodo di analisi di Bassani non ha relazione con il crocianesimo dell’autore,1 bensì con la sua apertura alla cultura e alle letterature europee, e con l’ampio progetto narrativo portato avanti quando afferma che «In questo libro c’è il mio messaggio all’Europa, il senso profondo del mio impegno morale e civile».2 1 Se guardiamo invece al crocianesimo di Bassani, potrebbe sembrare paradossale la nostra scelta, data la sensibile presenza dell’ideologia estetica di Benedetto Croce in Bassani. Il filosofo napoletano, infatti, si era dimostrato polemico nei confronti del comparatismo di inizio secolo, inaugurando la rivista La crítica 1 con una denuncia incisiva nei confronti della Letteratura comparata, attraverso cui rifiutava l’idea del comparatismo come disciplina e ne riconduceva l’oggetto di studio alla filologia e alla storia della letteratura. Ciò che metteva in discussione Croce, era l’eccesso di «mera erudizione» prodotto da una metodologia di studio incapace di andare oltre la storia esterna dell’opera letteraria, a discredito dell’attenzione scientifica che necessariamente doveva essere rivolta al «momento creativo» del testo analizzato. Cfr. Benedetto Croce, “Varietà. La ‘letteratura comparata’ ”, La Critica. Rivista di Letteratura, Storia e Filosofia diretta da Bendetto Croce, 1 (1903): 77-80. 2 Paolo Bonetti, “L’Europa della cultura e della ragione,” La Voce Repubblicana, 14-15 giugno 1984. Citato in Carl Wilhelm Macke, “L’Addizione Verde: civiltà e barbarie viste dal Delta del Po,” en Ritorno al «Giardino», 249. 13 A partire dalla crisi della Letteratura comparata indicata da René Wellek3 nel 1958, e riferita all’insufficienza dello studio positivista delle fonti e all’influenza o all’uso ellittico del termine “comparata”, inizia ad essere difesa la necessità di uno studio della letteratura tout-court, autonomo, senza frontiere linguistiche, etniche o politiche, in grado di prescindere da un approccio parziale o nazionale. Il nuovo paradigma affermatosi di lì a breve, avrebbe difeso la specificità della Letteratura comparata come superamento della dualità tra formalismo e contestualismo.4 L’oggetto di studio, l’elemento letterario, si considerava come un insieme di processi istituzionali e storici 5 in cui gli aspetti intertestuale e contestuale erano fortemente presenti nel momento di affrontare la lettura dei testi. A partire da questo nuovo approccio, la letteratura veniva considerata uno spazio sociale e discorsivo da inserire in altri ambiti culturali. Gli elementi dei sistemi letterari si concepivano come organizzati in base a una gerarchia di centro e periferia, secondo il modello del funzionalismo dinamico dello strutturalismo ceco e il fondamento della sua struttura risiedeva nella dinamicità, ovvero nell’insieme di tensioni all’interno del campo letterario che ne spiegava il divenire.
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