Comune di . Inventario dell'archivio storico del di Castelfondo (1394-1957) e degli archivi aggregati (1812-1993)

a cura di Cooperativa Arcadia; Roberta Giovanna Arcaini

Provincia autonoma di . Servizio Beni librari e archivistici 1999

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa Arcaida; i regesti delle pergamene sono stati curati da Roberta Giovanna Arcaini; il lavoro è stato ultimato nel 1999. L'inventario è stato redatto originariamente con il programma Sesamo. L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Marica Odorizzi e Renata Tomasoni (Cooperativa Arcadia) nel corso del 2012, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".

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Albero delle strutture

Comune di Castelfondo, 1394 - 1993 Comune di Castelfondo, 1394 - 1957 Comunità e Comune di Castelfondo, 1394 - 1923 Pergamene ed atti ordinati da G.B. Clementi, 1394 - 1837 Protocolli delle sedute della rappresentanza comunale, 1850 - 1922 Protocolli degli esibiti, 1820 - 1924 Carteggio ed atti degli affari comunali Registri anagrafici, 1869 - 1920 Elenchi degli obbligati alla leva militare, 1901 - 1920 Ruoli della leva in massa, 1885 - 1918 Registri militari diversi, 1865 - 1920 Mappe, 1859 - 1859 Quinternetti delle rendite ed imposte comunali, 1866 - 1923 Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo ai conti consuntivi, 1824 - 1922 Libri di cassa, 1861 - 1865 Comune di Castelfondo (ordinamento italiano) Deliberazioni del consiglio comunale, 1922 - 1970 Deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate) Indici delle deliberazioni del consiglio comunale, 1946 - 1953 Deliberazioni della giunta municipale, 1943 - 1953 Deliberazioni della giunta municipale (copie vistate) Indici delle deliberazioni della giunta municipale, 1940 - 1953 Protocolli degli esibiti, 1924 - 1958 Carteggio ed atti degli affari comunali, 1924 - 1957 Contratti, 1923 - 1963 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1922 - 1957 Giornali e mastri della contabilità, 1922 - 1957 Documenti di corredo ai conti consuntivi (reversali di cassa e mandati di pagamento con relativi documenti giustificativi), 1923 - 1957 Liste di leva, 1922 - 1976 Ruoli matricolari, 1921 - 1977 Lavori pubblici, 1925 - 1937 Pratiche edilizie, 1945 - 1976 Registri degli atti di nascita, 1924 - 1958 Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1958 Registri degli atti di morte, 1924 - 1958 Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1958

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Indici decennali dei registri di stato civile, 1924 - 1934 Registri della popolazione, 1924 - 1940 Movimento della popolazione, 1947 - 1973 Registri diversi, 1927 - 1956 Corpo dei vigili del fuoco volontari, 1955 - 1957 Bilanci di previsione e rendiconti della gestione, 1955 - 1957 Giornali e mastri della contabilità, 1955 - 1957 Documenti di corredo ai rendiconti, 1956 - 1957 Congregazione di carità di Castelfondo, 1812 - 1929 Deliberazioni del consiglio di amministrazione, 1925 - 1929 Protocolli degli esibiti, 1925 - 1926 Carteggio ed atti, 1812 - 1929 Contabilità, 1879 - 1929 Ente comunale di assistenza (ECA) di Castelfondo, 1947 - 1993 Deliberazioni del comitato di amministrazione, 1947 - 1979 Carteggio ed atti e contabilità, 1947 - 1993 Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, 1935 - 1947 Verbali delle deliberazioni dell'Amministrazione separata usi civici della frazione di Castelfondo, 1935 - 1946 Carteggio ed atti, 1935 - 1947 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1940 - 1946 Giornali e mastri della contabilità, 1940 - 1945 Documenti di corredo, 1940 - 1946 Giudice conciliatore di Castelfondo, 1947 - 1992 Carteggio ed atti, 1947 - 1992 Ruolo generale degli affari civili, 1948 - 1986 Rubriche alfabetiche generali degli affari civili, 1948 - 1977 Ruoli di udienza, 1947 - 1986 Registri cronologici dei provvedimenti e degli altri atti originali, 1948 - 1986 Registri delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile, 1948 - 1977 Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria, 1948 - 1977 Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria, 1948 - 1977 Scuola popolare di Castelfondo, 1887 - 1920 Matricola scolastica, 1919 - 1920 Carteggio ed atti, 1887 - 1890 Consiglio scolastico di Castelfondo, 1924 - 1924 Carteggio ed atti, 1924 - 1924 Patronato scolastico di Castelfondo, 1926 - 1929 Carteggio ed atti Bilanci di previsione, 1928 - 1929

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Latteria sociale di Castelfondo, 1877 - 1878 Carteggio ed atti, 1877 - 1878 Contabilità, 1877 - 1878

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Albero dei soggetti produttori

Comunità di Castelfondo, Castelfondo, [1393]- 1810 [agosto 31] E' assorbito da : Comune di , Fondo, 1810 [settembre 1] - 1817 dicembre 31

Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Successori: Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 novembre 7 Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 - Si separa da : Comune di Fondo, Fondo, 1810 [settembre 1] - 1817 dicembre 31 Concorre alla gestione di : Consiglio scolastico di Castelfondo, Castelfondo, 1894 gennaio 1-1924 ottobre 1

Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 novembre 7 Predecessori: Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Successori: Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 - E' assorbito da : Comune di Brez, Brez, 1923 gennaio 13 -

Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 - Predecessori: Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 novembre 7 Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Si separa da : Comune di Brez, Brez, 1923 gennaio 13 - Concorre alla gestione di : Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 - 1995 maggio 1 Concorre alla gestione di : Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, Castelfondo, [1935] - [1947] Concorre alla gestione di : Ente comunale di assistenza di Castelfondo, Castelfondo, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Corpo dei vigili del fuoco volontari del comune di Castelfondo, Castelfondo, [1955] - [1957]

Congregazione di carità di Castelfondo, Castelfondo, 1811 febbraio 15 - 1937 giugno 30

Ente comunale di assistenza di Castelfondo, Castelfondo, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1 Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 -

Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, Castelfondo, [1935] - [1947] Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 -

Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 - 1995 maggio 1 Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 -

Scuola popolare di Castelfondo, Castelfondo, [1887] - [1920] 6

Consiglio scolastico di Castelfondo, Castelfondo, 1894 gennaio 1-1924 ottobre 1 Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Patronato scolastico di Castelfondo, Castelfondo, 1926 febbraio 7- [1929]

Latteria sociale di Castelfondo, Castelfondo, 1877 - [1878]

7 superfondo Comune di Castelfondo, 1394 - 1993

bb. 181, regg. 148

Storia archivistica Le prime disposizioni in merito alla tenuta degli archivi comunali si ebbero in epoca napoleonica, ovvero allorquando il governo italico impose quelle norme riassunte nella circolare del prefetto del Dipartimento per l'Alto Adige Agucchi in data 16.12.1811 n. 22140/3442, nella quale si ordinava ai podestà ed ai sindaci la tenuta del protocollo degli esibiti; fu durante il governo napoleonico che venne adottata la divisione del carteggio in dodici fascicoli. L'amministrazione austriaca, subentrata al regime napoleonico, emanò nuove disposizioni in merito alla tenuta dell'archivio, e nel "Regolamento delle comuni e dei loro capi", entrato in vigore il 26.10.1816, al paragrafo 18 prevedeva, per tutti i comuni di campagna, l'abolizione del segretario e della cancelleria; il protocollo continuò comunque ad essere usato. La legge comunale provvisoria del 1849 stabilì, al paragrafo 83, che la Rappresentanza comunale nominasse una persona idonea al disbrigo degli affari di cancelleria, risolvendo di fatto la situazione di incertezza seguita alle disposizioni del Regolamento del 1819. Durante il periodo dell'amministrazione austriaca vennero utilizzati diversi modelli di protocollo, che ricalcavano l'impostazione del vecchio protocollo napoleonico, finchè a partire dal 1861 ne venne adottato uno identico a quello in uso all'epoca del Regno d'Italia, che rimase in vigore fino all'introduzione della legislazione comunale italiana. Nel 1923, anno dell'effettiva entrata in vigore dell'ordinamento italiano, venne estesa anche al Trentino la circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1.3.1897, che dettava le norme relative alla tenuta degli atti d'archivio e alla loro classificazione; tutti gli atti ricevuti o spediti dall'ente sarebbero stati obbligatoriamente registrati a protocollo, dopo essere stati assegnati ad una delle 15 categoria d'archivio. Oltre all'archivio corrente e di deposito sulla cui distinzione si pronunciava la succitata circolare, il D.P.R. 30.9.1963 n. 1409 all'art. 30 prescriveva l'istituzione dellasezione separata per gli atti esauriti da oltre un quarantennio, innovando rispetto alla legge del 1939 che aveva previsto per simili sezioni un termine finale fisso, il 1870. La legislazione italiana sugli archivi consta pertanto di due principali testi: la legge del 22.12. 1939 n. 2006, la quale essendo rimasta priva del regolamento di attuazione si rifaceva al precedente regolamento del 1911; il D.P.R. 30.9.1963. Importanti sono inoltre la legge del 7.8.1990 n. 241 nonchè la legge 31.12.1996. Nel Trentino vige peraltro una legislazione locale specifica in materia di archivi, formulata nel testo della legge provinciale n.11 del 14.2.1992.

Modalità di acquisizione e versamento Oltre all'archivio prodotto dagli organi e dagli uffici del comune si conservano gli archivi aggregati, cioè quei fondi di enti che hanno svolto in epoca anteriore funzioni analoghe, o interferenti o subordinate rispetto a quelle del comune e la cui documentazione si è ritrovata unita e talvolta frammista a quella del comune stesso. In fase di ordinamento si è ricostituita l'unità dei singoli fondi aggregati. Gli enti produttori di archivi aggregati al fondo prodotto dal comune di Castelfondo - descritti nelle relative introduzioni - sono i seguenti: - Congregazione di carità - Ente comunale assistenza E.C.A. 8

- A.S.U.C. Amministrazione separata usi civici - Giudice conciliatore - Scuola popolare - Patronato scolastico - Consiglio scolastico locale. La documentazione prodotta dal corpo dei vigili del fuoco volontari è invece stata lasciata come parte dell'archivio comunale. L'archivio comunale, al pari di quelli appartenenti allo stato, alle regioni e alle province è soggetto al regime del demanio pubblico e pertanto inalienabile - come i singoli documenti che lo compongono - (art. 18 del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409).

Contenuto La sezione separata dell'archivio comunale di Castelfondo conserva documentazione dal 1394 al 1958. Il complesso documentario si presenta strutturato in due fondi, la cui cesura corrisponde al momento dell'unificazione amministrativa del Trentino al regno d'Italia, ovvero al 1923, anno in cui viene esteso anche ai comuni trentini il regolamento comunale n. 148 del 14 febbraio 1915 già in uso nell'Italia unitaria. Nel caso dell'archivio di Castelfondo il periodo preunitario comprende la documentazione prodotta dalla comunità di antico regime (fino al 1810) e dal comune di ordinamento austriaco (1818-1923), non avendo ritenuto opportuno distinguere le periodizzazioni istituzionali preunitarie per salvaguardare invece il lavoro di ordinamento e registrazione a repertorio svolta nella prima metà del secolo XIX da Clementi. Nel periodo in cui il comune fu soppresso ed aggregato a Brez, anche l'archivio venne trasferito in quella sede per essere poi ricondotto a Castelfondo dopo la ricostituzione del comune autonomo. Le pergamene rimasero presso l'archivio comunale di Brez molto più a lungo. Il materiale d'archivio presenta uno stato di conservazione piuttosto buono. Molta documentazione antica è andata distrutta, insieme all'archivio della Giurisdizione, nell'incendio del Castello nel gennaio del 1738.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Criteri di ordinamento e inventariazione Tra gli anni Venti e Quaranta del secolo XIX Clementi ordina l'archivio comunale e stende due repertori degli atti dal secolo XIV agli anni Trenta del secolo XIX. L'archivio è stato senza dubbio interessato da altri interventi di carattere riorganizzativo nel corso del Novecento, dei quali però non è dato conoscere i particolari ma di cui si trova traccia nelle carte. Nel periodo dell'aggregazione al comune di Brez erano stati effettuati un sommario riordino e la compilazione di un inventario datato 1931. Al momento del riordino l'archivio si trovava in condizioni molto differenziate da serie a serie: a serie ben ordinate o relativamente ordinate si contrapponeva documentazione molto disordinata - magari rimasta a lungo sfascicolata o abbandonata sul pavimento - o trattata in modo arbitrario - quando rimaneggiata -.

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Per l'ordinamento dell'archivio e per la redazione dell'inventario ci si è attenuti alle direttive impartite dalla circolare del Ministero dell'Interno - Direzione Generale degli Archivi di Stato - n. 39/1966, relativa alle "Norme per la pubblicazione degli inventari". L'intervento di riordinamento dell'archivio del comune di Castelfondo, nell'ottica della costituzione della sezione separata, ha interessato documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni, quindi fino al 1958; per gli archivi aggregati invece fino alla data di estinzione del fondo. L'ordinamento si è svolto secondo le seguenti fasi: - schedatura delle singole unità archivistiche, delle quali si sono rilevati: titolo, estremi cronologici, tipologia (fascicolo, busta, registro, carte sciolte). La descrizione è stata più analitica per la documentazione di antico regime. I registri del periodo preunitario sono stati descritti fisicamente in modo più accurato, specificando la consistenza e il tipo di legatura. Le operazioni si sono svolte sulla base delle "Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari" predisposte nel 1997 dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento; - ordinamento delle unità archivistiche: il carteggio è stato ordinato, all'interno di ogni annata, in base al numero di protocollo o, se le carte protocollate erano la minoranza, in ordine cronologico, secondo l'impostazione originaria; i documenti contabili sono stati ordinati in base alle rubriche di appartenenza; i contratti in base al numero di repertorio, ecc. E' stato in sostanza applicato il principio di rispettare, e se possibile ripristinare, l'ordine originario secondo cui l'ente produttore dell'archivio aveva organizzato la documentazione, principio su cui si basa il metodo storico; - suddivisione delle schede in base all'ente produttore (comune o archivi aggregati), in base al periodo di produzione, secondo la periodizzazione storico-istituzionale sopra descritta, e in base alle diverse serie di appartenenza con l'eventuale suddivisione in sottoserie. Le serie sono disposte, all'interno di ogni periodizzazione, secondo la successione enunciata da Casanova e ripresa dalla Circolare ministeriale sotto citata, nella quale si collocano prima le serie documentali ascrivibili alle categorie direttive, poi a quelle esecutive e infine a quelle consuntive. Ciò significa che si trovano per prime le deliberazioni degli organi comunali, poi gli atti amministrativi e quindi la documentazione contabile; - condizionamento del materiale in scatole chiuse (all'infuori di alcuni registri di grande formato). In alcune buste sono stati conservati i dorsi dei vecchi faldoni, a testimonianza del precedente condizionamento della documentazione; - numerazione delle unità.

Per la redazione dell'inventario è stato utilizzato il programma informatico Sesamo, prodotto dalla Expert-Italia, diffuso dalla Regione Lombardia ed adottato dal Servizio Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento. Per ogni unità di descrizione compaiono in inventario: - il numero di corda scritto in grassetto a sinistra sopra il titolo. La numerazione è chiusa e progressiva nel caso in cui non siano possibili accrescimenti della documentazione, cioè per il periodo preunitario e per gli archivi aggregati che appartengono ad enti ormai soppressi; - il titolo, originale o attribuito. Si sono riportati fra virgolette i titoli originali, riportando all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole. Nel caso in cui il titolo originale non fosse completo o non rispecchiasse del tutto la natura del documento, si è data una descrizione più dettagliata del contenuto; - gli estremi cronologici con eventuali ricostruzioni poste fra parentesi quadre. In inventario, oltre a quelli dell'unità, si segnalano anche gli estremi delle serie e dei livelli gerarchici superiori. Per le serie si sono riportati gli estremi riferiti alla documentazione presente, come per i fondi; per le partizioni cronologiche, invece, gli estremi sono quelli corrispondenti al periodo storico-istituzionale indipendentemente dalla documentazione effettivamente presente;

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- eventuali descrizioni del contenuto dove si segnalano i fascicoli relativi ad affari ritenuti significativi per la storia o i diritti del comune o per la ricerca in generale, i fascicoli pluriennali e quelli recanti titolo originario ; - la descrizione estrinseca: si è indicata la consistenza e il tipo di legatura solo per i registri del periodo preunitario, non si sono date specificazioni invece per i registri del postunitario, fatta eccezione per il numero di carte dei registri delle deliberazioni della giunta e del consiglio comunali. - il codice di classificazione che compare a sinistra della pagina e indica i livelli ai quali si colloca la scheda unità; - la segnatura che compare sulla destra della pagina e corrisponde all'unità di conservazione del pezzo. Questi due ultimi elementi, codice di classificazione e segnatura, costituiscono gli elementi in base ai quali la documentazione è disposta fisicamente in archivio e pertanto compaiono anche sulle unità di condizionamento (buste o registri).

Criteri di selezione Contestualmente al lavoro di schedatura ed ordinamento, è stato individuato il materiale soggetto a scarto sulla base delle norme dettate dalla Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11 (art. 16) e dalla successiva Deliberazione della Giunta provinciale 29 marzo 1993, n. 3692 (art. 5 e All. n. 2 "Massimario per lo scarto negli archivi comunali").

Incrementi previsti Ai sensi dell'art. 2 "Tenuta degli archivi e dei documenti degli enti pubblici locali", comma 21 della deliberazione della Giunta provinciale 29 marzo 1993, n. 3692 la sezione separata e il relativo inventario devono essere periodicamente aggiornati con l'inserimento dei documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni. Tale operazione dovrà essere effettuata preferibilmente ogni anno. Infatti la numerazione di corda all'interno delle serie del postunitario è aperta, cioè riparte per ogni serie da uno, proprio per poter effettuare gli incrementi previsti dalla normativa. Non sono invece previsti accrescimenti per gli archivi aggregati.

Condizioni di accesso La consultabilità dei documenti dell'archivio comunale è disciplinata dal combinato disposto dell'art.7 della L.P. 11 febbraio 1992 e dell'art.21 del D.P.R. 30 settembre 1963 n.1409. Le modalità di accesso sono disciplinate dalle direttive sopracitate, parte I, paragrafo 7. I documenti dell'archivio comunale sono liberamente consultabili ad eccezione di quelli riservati relativi a situazioni puramente private di persone, che lo divengono dopo 70 anni, previa presentazione di una richiesta motivata al sindaco, che potrà accoglierla quando l'archivio non si trovi in corso di riordinamento, salvo eccezioni da valutarsi caso per caso. La consultazione dei documenti della sezione separata viene negata alle persone che siano incorse nel provvedimento di esclusione dagli archivi di Stato oppure quando si rilevi la manifesta mancanza di un progetto di ricerca. Non può essere consentita la consultazione autonoma a chi non abbia compiuto i sedici anni d'età. Eventuali ricerche da parte di persone di età inferiore debbono svolgersi con la collaborazione dell'archivista. Gli esperimenti didattici e le ricerche scolastiche debbono avvenire sotto la guida e la responsabilità dell'insegnante e debbono essere concordate in ogni caso con l'ente. E' esclusa in ogni caso la possibilità di ottenere in prestito i documenti. Gli atti della sezione separata non debbono essere asportati dalla stessa neppure per uso interno dell'ente, se non per breve tempo e sotto il controllo del segretario o dell'archivista, che deve provvedere alla loro ricollocazione. Se il comune è dotato di un servizio continuativo di consultazione al pubblico, i documenti debbono essere consultati presso la sala di studio.

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Condizioni di riproduzione La fotoriproduzione sostitutiva è ammessa nei limiti e con le cautele stabilite dall'art.25 della legge del 4 gennaio 1968, n.15 dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 settembre 1974 e dal decreto del Ministro per i Beni Culturali ed Ambientali del 29 marzo 1979. La fotoriproduzione di sicurezza, di completamento e di integrazione è eseguita in conformità alla normatica tecnica disposta dalla circolare del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali - Ufficio centrale per i beni archivistici - di data 1 febbraio 1988 n.12. La riproducibilità dei documenti è disciplinata dall'art. 7 della Deliberazione della Giunta provinciale n. 3692, comma 11 di cui si riportano i passaggi essenziali: "L'ente pubblico può rifiutare la fotoriproduzione (microfilmatura e fotografia) dei documenti solo per comprovati motivi, quali, ad esempio, l'impossibilità di procedere alla stessa a causa del cattivo stato di conservazione dei documenti. Lo stesso può richiedere che le riproduzioni fotografiche siano eseguite con luce naturale. Nei procedimenti vanno comunque evitate quelle manovre che potrebbero compromettere l'integrità dei singoli documenti o delle unità archivistiche che li contengono. Con le stesse cautele è ammesso l'uso saltuario della fotocopiatrice."

Bibliografia BRENTARI O., Guida del Trentino, Bologna, 1971, ristampa anastatica dell'edizione di Bassano del Grappa, 1890-1902 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961 Castelfondo e la sua storia, a cura Pro loco di Castelfondo, 1973, Trento INAMA V., Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino dalle origini fino al secolo XVI, Trento, 1905 INAMA V., Il castello e la giurisdizione di Castelfondo nellaValla di Non, IN "Archivio Trentino", XV (1900), pp. 142-164

12 fondo Comune di Castelfondo, 1394-1957 (con docc. fino al 1982)

bb. 181, regg. 148

Nota dell’archivista Repertorio del Clementi (1837) e Clementi bis (1834).

L'archivio del comune di Brez, a cui Castelfondo era stato aggregato dal 1928 al 1946, è dotato di un inventario compilato a cura del personale comunale in data 9 aprile 1931; questo descrive nn. 444 di atti o fascicoli e comprende anche gli atti dell'ex comune di Castelfondo (e dell'altro ex comune aggregato, ). L'elenco in questione non segue alcun ordinamento cronologico o per materia, e molti numeri si riferiscono a singoli contratti del comune. Al n. 130 dell'elenco figura un Repertorio degli atti d'archivio dal 1502 al 1876. / Per una bibliografia completa si veda l'introduzione al presente inventario.

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Ente Comunità di Castelfondo sec. XIV - [1810]

Luoghi Castelfondo (TN)

Archivi prodotti Subfondo Comunità e Comune di Castelfondo, 01/01/1394 - 31/12/1923 Fondo Documentazione dell'archivio della comunità di Castelfondo, 01/01/1474 - 31/12/1808

Storia Castelfondo è paese antico, al fondo della valle di Non, come suggerisce il nome stesso. La "comunitas Castrifundi" aveva mutuato la sua denominazione dal "castrum" romano "in fundum vallis positum", posto nel luogo del castello attuale: colonia all'epoca della conquista della valle da parte dei romani, sono rimaste testimonianze di epoca imperiale e poi barbarica, oltre al toponimo della frazione di Cologna. L'antica comunità di Castelfondo comprendeva Raina, Dovena, Melango (nome medioevale di Castelfondo), e fino al secolo XVI era retta da un gastaldo, da tre regolani (uno per ognuna delle frazioni) e da vari giurati. Sede di pieve, la giurisdizione di Castelfondo comprendeva oltre a Castelfondo anche i vicini Senale, San Felice, Brez, Don, Amblàr, Ruffré, Tavon: cinque anni su sei veniva esercitata la giustizia anche sulla vicina Contea di Arsio. L'amministrazione della giustizia spettava in prima istanza al vicario - giudice civile e criminale - ed in seconda istanza al capitano. Solo nel 1810, con l'annessione al Regno italico, venne abolito l'ufficio vicariale e capitaniale di Castelfondo, aggregato alla Giudicatura di pace di Fondo; nel 1816 invece il governo austriaco ripristinò il Giudizio distrettuale patrimoniale dei conti Thun di Castelfondo, cessato definitivamente nel 1822 ed incorporato al Giudizio distrettuale di Fondo. Il castello, tuttora simbolo del paese e di molta parte della sua storia, prese il nome dalla vicina comunità di Castelfondo. Non molto si conosce dei primi abitatori del castello di Castelfondo. Un documento redatto nel 1172 a testimonia del fatto che il vescovo Alberto investì Enrico di Egna, figlio di Giovanni di Castelfondo, del dosso di valle Giara ad Egna per costruire un castello: è la prima notizia dei Castelfondo, ma il castello esisteva già da tempo, senza dubbio dal Mille. Estinti i de Castelfondo la rocca passò per via ereditaria alla famiglia da Cagnò, che nel 1265 la vendette per 1800 marche veronesi a Mainardo II conte del Tirolo, il quale prese il paese e vi costituì la giurisdizione sulla zona circostante. Per diversi secoli i conti del Tirolo ne vennero investiti dal principe vescovo di Trento. Il castello, ricostruito nel Trecento dai Rottenburg, rimaneggiato nel Quattrocento dai Fuchsberg, passò in feudo ai fratelli Simone e Baldassare Thun, che nel 1471 lo ebbero in pegno e nel 1516 lo acquistarono dai conti del Tirolo. Trovatasi a subire danno dai feroci combattimenti intorno al castello tra Enrico di Rottemburg e il duca Federico tra il 1408 ed il 1410, la comunità di Castelfondo ottenne che la sede pievana potesse venire trasportata in paese. Nella guerra rustica che agitò la valle ed il Trentino tutto nel 1525 il castello venne preso e incendiato, e nei secoli successivi subì altri incendi e terremoti, sempre restando in mano alla famiglia Thun, la cui storia si intreccia a quella del paese anaune in maniera stretta e continuativa fino a questo secolo.

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Dal punto di vista istituzionale, il plurisecolare equilibrio fra subordinazione all'autorità centrale ed autonomia amministrativa cessò con la secolarizzazione del principato vescovile di Trento, sancita dal trattato di Parigi del 26 dicembre 1802. Tale evento diede inizio ad un periodo di instabilità durante il quale diversi ordinamenti si susseguirono ad un ritmo incalzante. Dopo l'effimera annessione al Tirolo austriaco tra il 1803 ed il 1805, con la pace di Presburgo del 26 dicembre 1805 l'ex principato vescovile venne ceduto alla Baviera. Allo scopo di centralizzare la frammentata amministrazione dell'ex principato, con ordinanza 21.11.1806 ne suddivise il territorio nei due circoli di Trento e , a cui facevano capo i giudizi distrettuali; il comune di Castelfondo dipendeva naturalmente da Trento. Il governo bavarese inferse un duro colpo all'autonomia delle comunità rurali: l'ordinanza del Governo del Tirolo del 5 gennaio 1805 vietò la convocazione delle regole generali senza la preventiva autorizzazione, poi la legge 4.1.1807 abolì la regolania maggiore e la regolania minore; le carte di regola tuttavia rimasero ancora strumento valido di autogoverno locale. Il decreto di Le Havre del 28.5.1810 sancì l'unione del Tirolo meridionale ai domini napoleonici: l'annessione del Trentino al Regno d'Italia segnò una delle tappe fondamentali nella storia dei comuni del Trentino. Infatti il decreto vicereale 23.8.1810 n. 194 estese al Dipartimento dell'Alto Adige l'ordinamento comunale napoleonico; il nuovo sistema amministrativo sostituì completamente le istituzioni comunitarie fino ad allora in vigore ed accelerò la trasformazione delle antiche "universitates" in comuni moderni. L'amministrazione comunale venne demandata al Consiglio comunale, organo consultivo e deliberante, e alla municipalità, organo esecutivo. Le comunità autonome vennero drasticamente ridotte da 414 a 121: anche il comune di Castelfondo perse la sua secolare autonomia e, ridotto al rango di frazione, fu accorpato al comune di Fondo.

Funzioni, occupazioni e attività La comunità di Castelfondo ha origini antiche. Era compresa nella giurisdizione del castello di Castelfondo. A capo della comunità c'era il "gastaldo" il cui ufficio aveva durata annuale (1). Accanto al gastaldo c'erano i "regolani", anch'essi in carica un anno, rappresentanti delle ville che costituivano la comunità (Raina, Melango e Dovena). I regolani assieme ad alcuni uomini detti "giurati" formavano il nucleo che doveva amministrare la comunità. Le norme che la regolavano, riguardanti soprattutto l'uso dei boschi e dei pascoli comunali, la manutenzione delle strade, dei confini, dei canali d'acqua erano raccolte nella Carta di Regola. Sede di pieve, la giurisdizione di Castelfondo comprendeva oltre a Castelfondo anche i vicini Senale, San Felice, Brez, Don, Amblàr, Ruffré, Tavon: cinque anni su sei veniva esercitata la giustizia anche sulla vicina Contea di Arsio. L'amministrazione della giustizia spettava in prima istanza al vicario - giudice civile e criminale - ed in seconda istanza al capitano. Solo nel 1810, con l'annessione al Regno italico, venne abolito l'ufficio vicariale e capitaniale di Castelfondo, aggregato alla Giudicatura di pace di Fondo; nel 1816 invece il governo austriaco ripristinò il Giudizio distrettuale patrimoniale dei conti Thun di Castelfondo, cessato definitivamente nel 1822 ed incorporato al Giudizio distrettuale di Fondo. Risulta difficile stabilire con precisione i momenti e i modi della formazione delle Regole dei villaggi trentini in quanto la documentazione è scarsa. Le comunità rurali trentine, così come le conosciamo degli Statuti (o "Carte di regola") e dai documenti, sarebbero sorte nei primi secoli dell'alto medioevo, quando - decaduto il potere dell'impero romano - le popolazioni delle vallate, abbandonate a se stesse per la mancanza di una salda autorità centrale, sentirono l'esigenza di organizzarsi autonomamente per la difesa, il mantenimento e l'utilizzo delle loro terre. Intorno al IX secolo il processo di formazione dell'ente comunitario doveva essere ormai in una fase avanzata tanto che l'organizzazione feudale introdotta dall'impero carolingio non riuscì a soffocare e a smantellare i diritti acquisiti dalle comunità sui beni

15 collettivi, boschi e pascoli, che anzi rimasero sempre di loro proprietà, costituendone la base economica fondamentale. Dalla situazione di belligeranza del principato vescovile con i conti tirolesi dei secoli XIII-XVII le comunità trentine trassero talvolta dei cospicui vantaggi, in termini di concessioni di privilegi e di esenzioni fiscali. Dopo i governi provvisori dell'epoca napoleonica il governo bavarese inferse un duro colpo alla secolare autonomia delle comunità rurali proibendo la convocazione delle regole generali, abolendo le regolanie maggiore e minore. Con la secolarizzazione del principato, sancita dal trattato di Parigi del 26 dicembre 1802, l'equilibrio fra subordinazione all'autorità centrale e autonomia amministrativa si infranse sotto il tentativo di centralizzare la frammentata amministrazione dell'ex principato. Con decreto vicereale del 24 luglio 1810 venne sancita la divisione del Dipartimento dell'Alto Adige in 5 distretti e la loro ulteriore suddivisione in 121 comuni e in 20 cantoni; infine con decreto vicereale del 23 agosto dello stesso anno furono estesi al Dipartimento le leggi e i decreti riguardanti l'amministrazione del Regno (2).

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia INAMA V., Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino dalle origini fino al secolo XVI, Trento, 1905

Note (1) Cfr. INAMA V., Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino dalle origini fino al secolo XVI, Trento, 1905, p. 299. (2) Le presenti note sono tratte dalla scheda-soggetto redatta a cura del Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti e per la bibliografia.

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Ente Comune di Castelfondo 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Archivi prodotti Subfondo Comunità e Comune di Castelfondo, 01/01/1394 - 31/12/1923

Storia L'editto del 1° marzo 1814, concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'amministrazione interinale del Tirolo italiano ed illirico, confermò per il momento l'organizzazione comunale definita sotto il Regno italico. Il crollo dell'Impero napoleonico portò all'annessione del Trentino all'Austria nel luglio del 1814. La risoluzione sovrana del 7 aprile 1815 restaurò dunque il dominio austriaco sul Trentino: il 1° maggio 1815 il dipartimento dell'Alto Adige divenne parte dell'Austria e l'annessione venne ratificata il 9 giugno 1815 nell'atto finale del Congresso di Vienna. Nel marzo del 1816 il Trentino venne accorpato alla Contea del Tirolo, mentre nell'aprile del 1818 tornò a far parte della Confederazione germanica. Il trapasso dalle istituzioni italiche a quelle austriache, con le relative conseguenze sulla documentazione degli archivi comunali, avvenne per gradi. Infatti nel circolo di Trento, a cui apparteneva Castelfondo, l'ordinamento comunale italico rimase in vigore fino al 31 dicembre 1817, mentre dal 1° gennaio 1818 fu introdotto quello austriaco, in applicazione della circolare 4 novembre 1817 n. 11135 del Capitanato circolare di Trento. Nel circolo di Rovereto le istituzioni comunali italiche cessarono il 31 dicembre 1820 e col 1° gennaio 1821 entrò in vigore il nuovo ordinamento comunale austriaco. Il 26 ottobre 1819 era stato infatti emanato il regolamento comunale per il Tirolo e il Voralberg. Si trattava di un'organizzazione comunale del tutto nuova che sostituiva il sistema comunale italico. In applicazione delle nuove normative i comuni furono ripartiti in centri urbani maggiori, città minori, comuni rurali come Castelfondo. Ciascun comune di campagna doveva eleggere a suffragio indiretto un capo comune che sovrintendesse all'amministrazione comunale, due deputati, un cassiere comunale e un esattore. Vennero inoltre ricostituiti i comuni cessati in seguito alla concentrazione effettuata dal Regno d'Italia napoleonico; così anche Castelfondo ritornò ad essere comune autonomo. Il 17 marzo 1849, sull'onda delle rivoluzioni borghesi, fu promulgata una legge comunale provvisoria, che sancì la delega di competenze statali ai comuni e l'istituzione di due organi elettivi, la Rappresentanza comunale con funzioni deliberative e di sorveglianza, e, in seno alla Rappresentanza, la Deputazione comunale, con funzioni esecutive. Tale legge prevedeva tra l'altro la possibilità che più comuni si aggregassero formandone uno solo, per ridurre le spese di gestione e razionalizzare l'amministrazione. Il regolamento comunale 9.1.1866 per la Contea principesca del Tirolo confermò sostanzialmente la legge del 1849, specificando che le competenze di carattere statale erano delegate al comune e non più al capocomune. Con legge 26.9.1920 n. 1322 veniva convertito in legge il R.D. 6.10.1919 n. 1804 riguardante l'approvazione del trattato di pace tra l'Italia e l'Austria concluso a San Germano il 10.9.1919, per cui la Venezia tridentina veniva annessa al Regno d'Italia e si autorizzava il governo a pubblicare nei territori annessi lo Statuto e successivamente le altre leggi. Il R.D. dell'11.1.1923, n. 9, estese anche alle nuove provincie le leggi ed il regolamento comunale italiano.

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La politica accentratrice del regime fascista operò l'accorpamento dei piccoli comuni: fu così che, con R.D. 8.11.1928 n. 2715, il comune di Castelfondo venne aggregato, insieme a Cloz, a quello di Brez; fu ricostituito in comune autonomo con D.L.C.P.S. 22.11.1946, n. 506.

18 subfondo 1 Comunità e Comune di Castelfondo, 1394-1923

bb. 53, regg. 19

Soggetti produttori Comunità di Castelfondo, sec. XIV - [1810] Comune di Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Contenuto La documentazione facente parte di questa sezione dell'archivio comunale comprende la comunità di antico regime e il comune preunitario, ovvero fino al 1923, con qualche pratica che prosegue fino al 1925.

19 serie 1.1 Pergamene ed atti ordinati da G.B. Clementi, 1394-1837

b. 1

Contenuto La serie comprende gli atti riordinati da Giovanni Battista Clementi da Castelfondo nella prima metà del secolo XIX. Il fondo comprende documenti pergamenacei e cartacei, redatti in latino, italiano e tedesco. Parecchi documenti riportati nel repertorio sono andati perduti. Inama curò il regesto delle pergamene nel 1904.

Per ciascuna pergamena sono stati segnalati: - la numerazione data da Clementi; - il titolo mirante ad individuare l'azione giuridica; - la data cronica e topica; - il titolo dato da Clementi; - il regesto (1); - il notaio rogante, specificandone quando possibile il patronimico e la provenienza e indicando con la sigla ST la presenza del signum tabellionatus; - se originale [A] o copia autentica [B]; - la natura del supporto e sue dimensioni: sono state date le misure in millimetri, prima l'altezza e poi la larghezza; - la presenza di eventuali danni; - gli attergati: si è segnalata la presenza di annotazioni sul verso, distinguendo fra note di contenuto (data e oggetto) e note archivistiche; - la presenza di sigilli (pendenti o aderenti) con le sigle SP o SI e SP D o SI D (se il sigillo è andato perso); - la lingua quando diversa dall'italiano; - indicazione di eventuali regesti (autore e riferimento bibliografico).

Bibliografia INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904)

Note (1) I regesti delle pergamene sono stati redatti dalla dott.ssa Roberta Giovanna Arcaini su incarico della Provincia autonoma di Trento.

1 "Protocolo de' documenti antichi del comune di Castelfondo cominciando col 1300 al 1830 non esistendone di più

20 antichi compilato dal dr. Giobatta Clementi di Castelfondo 1837" (tit. int.) (1) 1837 Repertorio degli atti conservati presso l'archivio del comune di Castelfondo, dal 1345 al 1827, numerati da n.1 a n. 346. Il registro riporta in colonne nell'ordine: numero progressivo dei documenti, anno, mese, giorno, oggetto, con indicazione della natura del supporto, lingua di redazione, descrizione dell'oggetto, locale e fascicolo (mai compilato). Il repertorio riporta gli atti in ordine cronologico, distinguendo il materiale pergamenaceo solo in sede di descrizione dell'oggetto. Registro, legatura in carta, pp. 1-56 (bianche cc. 2), con indice per oggetto alla p. 56 Segnature precedenti: n° 1786; n° 58 Note (1) "Protocollo di tutti i documenti antichi di q(ue)sto comune C(astel)fondo D.r Clementi". Il protocollo, redatto dal dottor Giobatta Clementi di Castelfondo nel 1837, riporta gli estremi degli atti dal 1345 al 1830 presenti all'epoca della redazione presso l'archivio comunale di Castelfondo. Alla sinistra dei numeri progressivi che contraddistinguono gli atti stanno talvolta delle piccole crocette e puntini; accanto a questi o sulla medesima riga ci sono poi anche segni a matita color grafite e color rosa. I tre diversi segni sono stati apposti in tre tempi successivi da tre diverse persone. Il primo intervento, con molta probabilità databile alla seconda metà del secolo XIX (naturalmente dopo Clementi e senza dubbio prima del 1900-1901, epoca in cui Inama visionerà l'archivio e troverà già poco rispetto all'elenco), segna gli atti trovati ancora in archivio all'epoca e riporta talvolta alcune correzioni o specificazioni rispetto ai dati del Clementi; presumibilmente chi intervenne in questa fase collocò gli atti presenti nelle copertine gialle tuttora conservate insieme alle pergamene conservate. Le due successive annotazioni testimoniano la presenza dei documenti contrassegnati in differenti periodi, con tutta probabilità coincidenti coi due interventi operati sull'archivio nel corso del secondo Novecento. Si noti come nel corso del tempo i documenti scompaiano o vengano rinvenuti successivamente alla presunta scomparsa; alcuni documenti non rintracciati da Inama o da altri degli intervenuti sono poi successivamente rinvenuti o viceversa. Segni delle stesse mani sono sulle copertine dismesse. / Inama, Vigilio, Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo, in "Archivio trentino", Biblioteca e museo comunali di Trento, anno XIX, 1904

2 Pergamene ed atti 1394-1821 Mancano: - n. 1, 1345 settembre 12; - n. 3, 1401; - n. 4, 1401 maggio 3; - n. 5, 1402 ca.; - n. 6, 1402 giugno 17; - n. 7, 1404; - n. 8, 1404; - n. 9, 1404; - n. 12, 1415,1421; - n. 13, 1420-1440; - n. 16, 1449 settembre 7; - n. 17, 1449 settembre 7; - n. 18, 1450 ca.; - n. 19, 1452 settembre 14; - n. 20, 1452 ottobre 8; - n. 21, 1453 aprile 10;

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- n. 23, 1453 giugno 29; - n. 24, 1453 giugno 29; - n. 25, 1455 ca.; - n. 26, 1455 settembre 18; - n. 27, 1462; - n. 28, 1463 giugno 30; - n. 29, 1464; - n. 30, 1465; - n. 32, 1465 agosto; - n. 33, 1465 ca.; - n. 34, 1468 agosto 26; - n. 35, 1468 ottobre 3; - n. 36, 1468; - n. 37, 1473 giugno 23; - n. 38, 1473; - n. 39, 1473 ottobre 31; - n. 40, 1473; - n. 41, 1474-1479; - n. 42, 1474; - n. 43, 1475 giugno 10; - n. 46, 1490; - n. 47, 1490 ca.; - n. 48, 1491 luglio; - n. 49, 1493; - n. 50, 1496; - n. 51, 1496 ca.; - n. 52, 1500 ca.; - n. 54, 1502 giugno 17; - n. 55, 1503 aprile 6; - n. 57, 1504; - n. 58, 1504 ottobre 7; - n. 59, 1506 ca.; - n. 61, 1509; - n. 62, 1510 maggio 16; - n. 63, 1512 marzo 1; - n. 64, 1513 dicembre 4, pergamena latina; - n. 65, 1514 maggio 4; - n. 67, 1515 aprile; - n. 68, 1515; - n. 69, 1515 dicembre 2; - n. 70, 1515-1530; - n. 71, 1515 ottobre 2; - n. 72, 1516 giugno 10; - n. 73, 1518 settembre 27, pergamena latina; - n. 74, 1519 maggio 8, pergamena latina; - n. 77, 1527 novembre 10, pergamena latina; 22

- n. 78, 1529 aprile 22; - n. 80, 1529 luglio 8; - n. 81, 1530 ca.; - n. 83, 1535; - n. 85, 1535 giugno 4; - n. 92, 1541 aprile 20; - n. 94, 1542 maggio 12; - n. 97, 1544 luglio 9, pergamena latina; - n. 98, 1544 luglio 27; - n. 99, 1544 luglio 14; - n. 100, 1544; - n. 103, 1546 maggio 26; - n. 107, 1551 settembre 8; - n. 109, 1553; - n. 110, 1553; - n. 111, 1553 luglio 23; - n. 112, 1553 agosto 22; - n. 113, 1553 settembre 6; - n. 114, 1553 settembre 7; - n. 115, 1553 settembre 9; - n. 116, 1553 settembre 17; - n. 117, 1553 settembre 8; - n. 118, 1553 settembre 29; - n. 119, 1553 ottobre 8; - n. 120, 1553 ottobre 12; - n. 121, 1553 ottobre 25; - n. 122, 1553 novembre; - n. 123, 1553; - n. 125, 1554; - n. 126, 1554; - n. 127, 1554; - n. 128, 1554 luglio 11; - n. 128 (sic), 1554 luglio 14; - n. 129, 1554 luglio 14; - n. 130, 1554 luglio 22; - n. 131, 1554 agosto; - n. 132, 1554 agosto 11; - n. 133, 1554 settembre 24; - n. 134, 1554 ottobre 26; - n. 135, 1554 ottobre 27; - n. 139, 1556 giugno 9, pergamena latina; - n. 140, 1556 giugno 9, pergamena latina e parte tedesca; - n. 141, 1556 luglio 16; - n. 142, 1557; - n. 144, 1557 novembre 14; - n. 153, 1574 maggio 4; 23

- n. 154, 1578 giugno 8; - n. 157, 1580; - n. 159, 1583 luglio 3; - n. 160, 1584; - n. 162, 1586 gennaio 21; - n. 164, 1589 ca.; - n. 165, 1592 maggio 19; - n. 166, 1592 dicembre; - n. 167, 1593 agosto 5; - n. 168, 1594 aprile 19; - n. 169, 1595 maggio 30; - n. 170, 1596 gennaio 4; - n. 171, 1596 febbraio 9; - n. 172, 1596 marzo [9]; - n. 173, 1596 luglio 12; - n. 174, 1597 luglio 30; - n. 175, 1597 ottobre 10; - n. 176, 1599 aprile 4; - n. 177, 1600 ca.; - n. 178, 1601; - n. 179, 1602; - n. 181, 1603 dicembre 27; - n. 182, 1609 luglio 30; - n. 185, 1609-1634; - n. 188, 1621 agosto 11; - n. 190, 1628 luglio 25; - n. 191, 1628 novembre 8; - n. 193, 1637 dicembre 4; - n. 194, 1639/1640; - n. 195, 1641 gennaio 27; - n. 197, 1644 gennaio 10; - n. 198, 1649 giugno 20; - n. 199, 1651 maggio 15; - n. 200, 1651; - n. 202, 1654 luglio 8; - n. 203, 1654 dicembre 17; - n. 204, 1656 novembre 26; - n. 205, 1659; - n. 206, 1660 dicembre 6; - n. 207, 1661 ca.; - n. 208, 1663 novembre 3; - n. 209, 1664 febbraio 22; - n. 210, 1673 gennaio 25; - n. 211, 1673; - n. 212, 1675 aprile 12; - n. 213, 1680 dicembre 31; 24

- n. 214, 1701; - n. 215, 1705 agosto 11; - n. 216, 1706; - n. 217, 1707-17[1]7; - n. 218, 1711; - n. 219, 1712 aprile 20; - n. 220, 1712; - n. 221, 1717 maggio 19; - n. 222, 1726 aprile 14; - n. 223, 1726 giugno 30; - n. 224, 1729 ottobre 7; - n. 225, 1733 novembre 8; - n. 226,1736 febbraio 8; - n. 227, 1737 ottobre; - n. 228, 1736 [...] febbraio; - n. 229, 1738 maggio 29; - n. 230, 1738 settembre 31; - n. 231, 1738 ottobre 24; - n. 232, 1739 maggio 11; - n. 233, 1744 settembre 13; - n. 234, 1746 aprile 21; - n. 235, 1748; - n. 236, 1747, 1749-1750; - n. 237, 1748 agosto 6; - n. 238, 1752 marzo 23; - n. 239, 1753; - n. 240, 1759 agosto 8; - n. 241, 1760 settembre 5; - n. 242, 1761 aprile 19; - n. 243, 1766 febbraio 15; - n. 244, 1767 maggio 2; - n. 245, 1769 febbraio 7; - n. 246, 1769 gennaio 20; - n. 247, 1769 giugno 4; - n. 248, 1770 gennaio 11; - n. 249, 1771 marzo 24; - n. 250, 1772 gennaio 14; - n. 251, 1772 novembre 6; - n. 252, 1773-1807; - n. 253, 1774 aprile 29; - n. 254, 1774 aprile 29; - n. 255, 1774 luglio 6; - n. 256, 1774 ottobre 15; - n. 257, 1774; - n. 259, 1775 ca; - n. 260, 1775 maggio 27; 25

- n. 262, 1776 marzo 9; - n. 263, 1776 marzo 15; - n. 264, 1776 maggio 9; - n. 265, 1776 luglio 23; - n. 266, 1777 settembre 4; - n. 267, 1777 dicembre 10; - 278-283, mancano; - 285-291, mancano; - 293-317, mancano; - 319-334, mancano; - 337-338, mancano; - 340-341, mancano. Fascicolo

2 Causa 1394 aprile 15-24 , Castello di Castelfondo Clementi n. 2 "Relativa ai confini con Senale Tret, Santa Lucia Fondo e Brez" Enrico di Rottemburg, capitano all'Adige, raccoglie le testimonianze riguardo la causa fra la comunità e pieve di Castelfondo e la comunità e pieve di Fondo per certi pascoli e boschi ai confini con Senale, Tret, S. Lucia e Brez.

Notaio: Ulrico da Appiano (ST) redattore; Mattia fu "ser" Pasquale da Raina (ST); Nicolò fu "dominus" Conci da (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 633x500(480), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154 INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 234-235

10 Sentenza 1404 settembre 27 , Castello di Castelfondo Clementi n.10 "Sentenza tra i masi Morari e Pizuedi per le fazioni e colette da pagarsi con C. Fondo" Penzlio di Ostrico, capitano generale nella giurisdzione di Castelfondo, e Tringlerio, vicario della stessa giurisdizione, emettono sentenza in una causa fra i masi Morari (Negroni) e Pizeudi per le fazioni e le collette da pagarsi con Castelfondo. Notaio: Antonio del fu "ser" Enrico "de Rubinariis"da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 610x200(170), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 235 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154

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Sentenza arbitrale 1413 maggio 8 , Fondo Clementi n. 11 "Confini e terminazioni con Senale, Tret, Fondo, e Brez rinovata con nuova terminazione del 22 Mag[gio] 1625" Gli arbitri nominati dalle parti emettono sentenza nella causa fra la comunità di Castelfondo e quella di Fondo per i confini fra esse. (1) Notaio: Giacomo del fu "dominus" Pietro da (ST) Originale [A], atto notarile Documento singolo, pergamena, mm 470x410, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154 INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 236 Note (1) In allegato traduzione in italiano "Copia e traduzione abbastanza mal fatta del Doc. 8 maggio 1413 (Cl. N. 11)", reg., sec. XVIII-XIX.

14 Compravendita 1422 settembre 20 , Melango Clementi n. 14 "Vendita del comue di C.Fondo al comune di Cloz del monte Pislon ora la vecla ed altro pas[c]olo in Sous e terminazione relativa" Il comune di Castelfondo vende al comune di Cloz al prezzo di 61 ducati un bosco in località "Pislaòn" e un pascolo nel luogo detto "Souz" e vengono fissati i cippi confinari. Notaio: Andrea del fu "ser" Nicolò Semblanti da Pavillo Copia autentica [B] del secolo XVI prima metà di Cristoforo De Manincor da Casez (ST), atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 535x295(290), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154 INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 236

15 Statuti e ordinamenti per i carreggi 1432 settembre 8 , Melango Clementi n. 15 "Del 1432 per careggi al castélo e condotta di fieno da Sous al Castello" La Regola generale della comunità delle ville di Melango, Raina e Dovena fissa degli statuti e ordinamenti circa le modalità dell'effettuazione dei carreggi del fieno da Sous al castello di Castelfondo. Notaio: Giovanni del fu "ser" Nicolò da Mortaso (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 508x180(57) , a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154

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INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 236

22 Deposizioni testimoniali 1453 giugno 29 , sul monte Luco Clementi n. 22 "Relativa a deposizioni per monte Luch e Morona contro Ulten..." Alcuni testimoni depongono nella causa fra gli uomini o "mansatores"di Morona della val d'Ultimo e gli uomini della pieve di Castelfondo per pascoli sul monte Luco e sul monte Morona. Notaio: Antonio del fu Bertoldo da Brez Copia autentica [B] del secolo XV seconda metà, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 527x290, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154 INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 237

31 Conferma di sentenza 1465 marzo 22 , Bolzano Clementi n. 31"Relativa al obligo di segare restrellare secare e condure il fieno ed altri cariaggi al Castello". Sigismondo, duca d'Austria e conte del Tirolo, conferma una lettera del cugino Ernesto, arciduca d'Austria, datata 1415 ottobre 10, Merano, relativa ad una sentenza sui carreggi di legna al castello. Originale [A], atto notarile, tedesco Documento singolo, pergamena, mm 286x396, a tergo note di contenuto e archivistiche, SP in cera

44 Sentenza arbitrale 1488 giugno 23 , su un dosso presso Castelfondo Clementi n. 44 "Relativa alle steure, stipendiari collette ed altre contribuzioni, e divisione de collomelli della giurisdizione in duplo". Gli arbitri eletti dalle parti emettono sentenza relativa ad una lite fra le comunità di Arsio, le comunità di Tavon, Don, Melario, Ruffré e Senale e le ville di Melango, Raina e Dovena per il pagamento degli "stipendiari" nella giurisdizione. Notaio: Nicolò del fu "ser" Antonio Inama da Dermulo (ST) Originale [A] come n. 44bis, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 487x250, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 237 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154

44 bis Sentenza arbitrale 1488 giugno 23 , su un dosso presso Castelfondo 28

Clementi n. 44 [bis] "Relativa alle Steure, stipendiarii, collete ed altre contribuzioni, e divisione de colomeli della giurisdizione in dupplo". Gli arbitri eletti dalle parti emettono sentenza relativa ad una lite fra le comunità di Arsio, le comunità di Tavon, Don, Melario, Ruffré e Senale e le ville di Melango, Raina e Dovena per il pagamento degli "stipendiari" nella giurisdizione. Notaio: Nicolò del fu "ser" Antonio Inama da Dermulo (ST) Originale [A] come n. 44, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 518x250 (230), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154-155 INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 237-328

45 Locazione 1489 luglio 25 , Castello di Castelfondo Clementi n. 45 "Locazione malga Castrin e confini della stessa". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per cinque anni al prezzo di 16 lire di denari di Merano la malga Castrin a Paolo, capitano di tutta la valle d'Ultimo ed ai suoi eredi. Notaio: Bartolomeo fu "ser" Francesco notaio da Brez Copia autentica [B] del secolo XV seconda metà, atto notarile Documento singolo, pergamena, mm 516x180 (168), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 155 INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 238

53 Determinazione di confini 1500 Clementi n. 53 "Confini della Giurisdizione di C[astel]fondo". Si conserva solo la carta che la conteneva, datata 1837 novembre 6, e che riporta la segnatura del repertorio Clementi e l'oggetto. Documento singolo, c. 1

56 Compromesso 1504 ottobre 29 , Castello di Castelfondo Clementi n. 56 "Compromesso relativo al pascolo di Senale con Castelfondo". I rappresentanti della comunità di Castelfondo e dei "mansatores" di Senale nominano degli arbitri per definire una questione relativa al diritto di pascolo. Notaio: Nicolò fu "ser" Antonio Inama da Dermulo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 440x335, a tergo note di contenuto e archivistiche

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Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 155 INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 238

60 Sentenza 1509 febbraio 1 , Bolzano Clementi n. 60 "Relativa alla legna del Castello e al prato Sous e conferma de privilegi e diritto consuetudinario del Comune di C(astel)fondo di Massimiliano Imperatore". L'imperatore Massimiliano I, duca d'Austria , conferma una lettera del cugino Ernesto, arciduca d'Austria, già ripresa in una sentenza del predecessore Sigismondo datata 1465 marzo 22, Bolzano, relativa all'obbligo della raccolta e al trasporto di legname al castello di Castelfondo, ai privilegi e alle libertà consetudinarie. Originale [A], atto notarile, tedesco Documento singolo, pergamena, mm 310x454, a tergo note di contenuto e archivistiche, SP in cera Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 238-329

66 Nomina e sentenza 1514 novembre 13 - 1523 dicembre 11 , Melango Clementi n. 66 "Relativa al pastore delle vacche". - 1514 novembre 13, Melango. La regola generale della comunità di Castelfondo nomina un pastore delle vacche per le ville di Melango e di Raina. - 1523 dicembre 11, Melango. Nicolò Inama di Fondo, vicario nella giurisdizione di Castelfondo, condanna Stefano Negro da Vall, in riferimento alla soprascritta regola. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Copia autentica [B] del secolo XVI prima metà, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 408x166 (145), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 329

75 Compravendita 1521 ottobre 10 , Melango Clementi n. 75 "Relativa alla fatta dal Comune di un prato nella Regola". Andrea (1) e Guglielmo Bregantini, entrambi da Denno, vendono alla comunità di Castelfondo un prato in località "a le Calchere", al prezzo di 50 ragnesi di Merano. Notaio: Sebastiano del fu Giovanni Genetti di Castelfondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 353x230, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda

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INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 239 Note (1) La pergamena presenta una lacerazione nel punto dove fu scritto il cognome

76 Locazione 1526 ottobre 28 , Castelfondo Clementi n. 76 "Locazione della malga Castrin". I vicini della pieve di Castelfondo danno in locazione ad alcuni uomini di Lana la malga Castrin, al prezzo di 100 ragnesi. Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST) Originale [A], atto notarile Documento singolo, pergamena, mm 459x129 (123), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 239

79 Pegno 1529 aprile 29 , Castelfondo Clementi n. 79 "Castrin inpegnato ad alcuni di Lana". Bartolomeo, gastaldo di Castelfondo, e Lorenzo Marget, regolano di Castelfondo, con l'approvazione del nobile Bernardino Thun, signore della giurisdizione di Castelfondo, danno in pegno quinquennale il monte Castrin a Leonardo Goldegger, Pietro Forsthhofer, Ulrico Wirt e a Cristiano Hofer, tutti di Lana, al prezzo di 60 ragnesi. Originale [A], tedesco Documento singolo, pergamena, mm 350x530, a tergo note di contenuto e archivistiche, SP in cera

82 Locazione 1534 luglio 17 , Melango Clementi n. 82 "[...] del pascolo sopra le Paluselle, e Palù Ardonda e termini assegnati con Brez del 1534 17 luglio". Iorio Genetti da Melango, gastaldo di Castelfondo, dà in locazione temporanea, al prezzo annuo di 10 lire, ad Antonio Menghini da Traversara e ai suoi vicini un pascolo situato "sora Paluselle" e "sora la Palù Ardonda", indicandone i cippi confinari. Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, pergamena, mm 364x140, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 240

86 Compravendita 1537 settembre 2 , Melango 31

Clementi n. 86 "Relativa alla compra fatta dal Comune di prà Lovai nei Gambolai monte di Castelfondo". Nicolò fu Giorgio da Raina vende alla comunità della pieve di Castelfondo un prato in località "a Prà Lovai" sul monte di Castelfondo, al prezzo di ragnesi 9 e di grossi 6 di Merano. Notaio: Nicolò "Laytus" del fu Delaito da Melango (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 283x220, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 240

87 Accordo 1538 gennaio 24 , Melango Clementi n. 87 "Giustamento del 1538 per quei di Senale per legna e dasa fatt[a] di qua della Novella [...] a destra del fiume". La comunità di Castelfondo e Corrado di Senale stringono un accordo per legna e frasche fatte a destra del torrente Novella. Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 326x115, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 240

88 Locazione 1538 febbraio 17 , Castello di Castelfondo Clementi n. 88 "Relativa ad una locazione di bosco". I regolani della comunità di Castelfondo danno la licenza a Paolo Puler da Senale di fare legna nella località detta "zo in cau Anthermogna" presso il fiume Novella. Notaio: Nicolò del fu Giovanni De Notari da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 343x 170(147), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 240-241

89 Locazione 1538 febbraio 17 , Castello di Castelfondo Clementi n. 89 "Locazione a quei Senale e di un pezzo di bosco in fondo a Natermonia di là dalla Novella". I regolani della comunità di Castelfondo danno la licenza a Paolo Puler da Senale per fare legna nella località detta "zo in cau Anthermogna" presso il fiume Novella. Notaio: Nicolò del fu Giovanni De Notari da Fondo (ST) Copia autentica [B], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 270x142, a tergo note di contenuto e archivistiche

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Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 241

90 Sentenza 1538 febbraio 28 , Castelfondo Clementi n. 90 "relativa al diritto di bosco preteso dai masi Negroni di Senale di quà della Novella". Bernardino Thun, capitano di Castelfondo, emette sentenza attribuendo a quelli di Castelfondo un bosco preteso invece dai "mansatores de Negrariis" di Senale. Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 355x115, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 241

91 Locazione 1540 febbraio 1 , Fondo Clementi n. 91 "Locazione della malga Prardont a quei di Termeno". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per otto anni a quella di Termeno una malga detta "al Pra Redont" nel luogo detto "sun lugk" e una zona detta "el Gardon", al prezzo complessivo di 120 ragnesi. Notaio: Sebastiano Genetti Onz da Castelfondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 568x268, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 241

93 Restituzione beni pignorati 1542 gennaio 21 , Melango Clementi n. 93 "Relativa ad un pignoramento contro un di Senale della parochia di Castelfondo per aver boschegiato di quà della Novella". Valentino Janes, gastaldo di Castelfondo, restituisce a Lorenzo Gassar di Senale i beni pignoratigli per aver fatto legna e frasche al di qua della Novella. Notaio: "presbiter" Matteo Avancini da Brez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 320x180, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 241-242

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95 Locazione 1543 settembre 2 , Fondo Clementi n. 95 "Locazione del 1543 d'un tratto di Selva in Castin vicino al Lugar per far dove per profossi e termini". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per cinque anni a Simone Cosner da Fondo una selva di larici per fare doghe in località "Comestino" al prezzo di 9 lire di Merano. Notaio: Delaito de fu "ser" Giovanni Zambai da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm.313(245)x185(95), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 242

96 Sentenza arbitrale 1544 luglio 9 , Castelfondo Clementi n. 96 "Terminazioni fra C[astel]fondo e Brez cominciando alla Novella Forcola inverso Salobi del 1543 9 luglio". Gli arbitri emettono sentenza nella causa vertente fra la comunità di Castelfondo e la comunità della pieve di Brez, riguardo ai confini della Novella alla Forcola, verso Salobbi; designano e fanno mettere i cippi confinari. Notaio: Gregorio del fu Pietro Rollandini da (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 856(690)x327(245), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 242

101 Locazione 1546 gennaio 27 , Castelfondo Clementi n. 101 "Locazione perpetua della malga e monte Morona fatta nel 1546 dalla Comune di C[astel]fondo a Martino Basser vicario d'Ultem e a Baldessare am Roam e consorti per 10 libre di denari da pagarsi annualmente in perpetuo". La comunità di Castelfondo dà in locazione perpetua a Martino Basser vicario d'Ultimo, a Baldassarre am Roam e consorti la malga e il monte Morona, al prezzo annuo di 10 lire. Notaio: Delaito de fu "ser" Giovanni Zambai da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 470x148(135), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 243

102 Locazione 1546 febbraio 10 , Termeno Clementi n. 102 "Locazione della malga Prardond al Comune di Termen".

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I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per dieci anni a partire dal 1548 al sindaco di Termeno a nome di tutta la comunità una malga detta "Pra Rodont" al prezzo complessivo di 210 ragnesi. Notaio: Sebastiano Genetti Onz da Castelfondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 530x310, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 243

104 Sentenza 1548 aprile 16 , Castel Castelfondo Clementi n. 104 "Sentenza contro Salomone di C[astel]fondo il quale si era appropriato di un pezzo di terreno presso la sua casa all Rabbiola a danno del Comune". Massimiliano Thun, signore di Castelfondo, emette sentenza contro Salomone da Fondo, abitante in Castelfondo, il quale si era appropriato di un pezzo di terreno vicino alla sua casa presso il torrente Rabiola, a danno della comunità. Notaio: Bonaventura di Casez. Copia autentica [B] del secolo XVI seconda metà, di Cristoforo De Manincor da Casez (ST), atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 260x158, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 243

105 Locazione 1549 giugno 23 , Melango Clementi n. 105 "Locazione della Prieda dal Gal e selva annessa del 1549". Antonio Janes di Raina, gastaldo della comunità di Castelfondo, dà in locazione per un anno alla comunità di Arsio un pascolo posto nel luogo detto "sora la preda del Gal", sui monti di Castelfondo, al prezzo di 18 lire. Notaio: Sebastiano Genetti da Melango (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 228x165(155), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 244

106 Locazione 1551 aprile 15 , Melango Clementi n. 106 "Locazione del pascolo a Zmon valle e Cieura fino al fosso Malmorara al maso Jachlhoff di Senale". Antonio Marchetti da Melango, gastaldo della comunità di Castelfondo, concede il permesso a Giorgio Kessler da Senale di pascolare sulle terrre della comunità di Castelfondo sino all'8 maggio e gli dà in locazione il pascolo posto fra "Zmon", il luogo detto "in Ceura e alle Volte" e il fosso "de Malmorara" al prezzo di 1 lira da pagarsi alla chiesa di S. Nicolò di Castelfondo. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)

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Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 331x147(141), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 244

108 Locazione 1552 agosto 25 , Castello di Castelfondo Clementi n. 108 "Locazione della malga Castrin e Confini della stessa". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione al prezzo di 25 fiorini per 9 anni a Ulrico Koffler di Lana e ai suoi consorti la malga Castrin, definendone i confini. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Originale [A], atto notarile, tedesco Documento singolo, pergamena, mm 515x200(190), due pergamene cucite assieme, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 244

124 Determinazione di confini 1553 dicembre 19 , Castello di Castelfondo Clementi n. 124 "Relativa alla terminazione de' Comuni contro i privati Castelfondo". SigismondoThun, signore di Castelfondo, con Pietro Inama suo vicario, elegge quattro uomini della pieve di Castelfondo incaricandoli di dividere e distinguere i beni comuni dagli allodi e viceversa e di piantare i cippi confinari. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 320(315)x164(150), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 244-245

136 Procura 1554 novembre 28 , Castelfondo Clementi n. 136 "Mandato di procura del Comune di C[astel]fondo nella persona del signor Sebastiano Geneti contro i fratelli Helbmstorff". La regola di Castelfondo nomina procuratore Sebastiano Genetti per una causa contro i fratelli Giorgio e Baldassarre Helbmstorff. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Originale [A], atto notarile, tedesco Documento singolo, pergamena, mm 240x465, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio

36 trentino", anno XIX, (1904), p. 245

137 Locazione 1551 novembre 22, 1955 maggio 1, 1558 marzo 5 , Melango Clementi n. 137 "Locazione del pascolo ai masi Negroni di qua dalla Novella". - 1555 maggio 1. I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale un pascolo al di là della Novella a Lorenzo Gaisser e ad altri vicini dei masi Negroni della pieve di Castelfondo al prezzo di lire 10; - 1558 marzo 5. I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale a Gaspare Aidsthuner un bosco al di là della Novella; - 1551 novembre 22. La comunità di Castelfondo dà in locazione un bosco al di là della Novella. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 550x145, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 245

138 Locazione 1555 dicembre 13 , Melango Clementi n. 138 "Locazione del Plagg dalla Rais". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale per dieci anni a Leonardo Malapel da Brez il "Plaz dalla radis" per tagliare legna e pascolare al prezzo di 20 ragnesi di Merano. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 415x133(115), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 245

143 Locazione 1557 aprile 13 , Melango Clementi n. 143 "Plozg montan affittato nel 1557". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per otto anni a Nicola Collodi di Brez e a Floriano Menghini un prato nel luogo detto "al Dos di Plaz Montagna" al prezzo di 11 ragnesi e mezzo. Notaio: Nicolò del fu Giovanni De Notari da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 240(235)x138(133), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 245-246

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145 Locazione 1558 maggio 31 , Melango Clementi n. 145 "Locazione della selva e paluselle dietro i confini di Brez di là dalla pianta del Gal". La comunità di Castelfondo dà in locazione temporale per cinque anni un pascolo in luogo detto "la Selva" a Giovanni Bertoldi e a Odorico Flor da Brez e ad altri al prezzo annuo di 17 lire. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 280(272)x156(150), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 246

146 Compravendita 1559 gennaio 20 , Castelfondo Clementi n. 146 "Conpra del gastaldo di un prato nella Regola loco alle Algare". Giovanni Gelmetti da Brez vende a Guglielmo della Guglielma da Melango, gastaldo della comunità di Castelfondo, un prato in località "a le Argare", al prezzo di 62 ragnesi di Merano. Notaio: Ferdinando di "ser" Romedio Barbacovi da Taio abitante a Dermulo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, Clementi n. 146 "Conpra del gastaldo di un prato nella Regola loco alle Algare"

Giovanni Gelmetti da Brez vende a Guglielmo della Guglielma da Melango, gastaldo della comunità di Castelfondo, un prato in località "a le Argare", al prezzo di 62 ragnesi di Merano.

Notaio: Ferdinando di "ser" Romedio Barbacovi da Taio abitante a Dermulo (ST).

Originale [A], pergamena, mm 430(418)x160(140), a tergo note di contenuto e archivistiche.

Regesti: INAMA, p. 246, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 246

147 Licenza 1559 marzo 4 , Melango Clementi n. 147 "permesso ad un di senalle di fare legna e dasa nel luogo detto sotto i sassi giù alla val sotto pra Martin citra Novellam". Guglielmo della Guglielma, gastaldo di Castelfondo, concede licenza a Gaspare Aysthenerer da Lauregno abitante a Senale di fare frasche e tagliare legna nel luogo detto "sotto li sassi zo la val soto pra Martin" per l'affitto di 5 lire di denari. Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 180(110)x145(125), a tergo note di contenuto e archivistiche 38

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 246

149 Locazione 1563 marzo 28 , Castelfondo Clementi n. 149 "Locazione della trementina". I rappresentanti della comunità di Castelfondo concedono per dieci anni a Guglielmo Genetti di Castelfondo di estrarre e raccogliere la trementina al prezzo di 15 ragnesi di denaro di Merano. Notaio: Nicolò del fu Genesio (1) De Notari da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 543x114(106), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 247 Note (1): Nel testo "Jannisi". Così alle pergamene n. 150 ed n. 151.

150 Locazione 1563 settembre 28 , Castelfondo Clementi n. 150 "Locazione di Praredont e Gardon del 1563. 28 settembre". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per tre anni come pascolo a Nicola di Sardagna e ad altri un monte in località "el Pra Redont" con "el Gardon" al prezzo annuo di 63 ragnesi di Merano. Notaio: Nicolò del fu Genesio De Notari da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 368x190(185), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 247

151 Sentenza 1565 marzo 3 , Melango Clementi n. 151"Sentenza non conpettere ai masi Negroni di Senalle diritto di bosco di quà dalla Novella, ma bensì quello di pascolo". Pietro Inama di Fondo, vicario della giurisdizione di Castelfondo e Arsio, emette sentenza riguardo ad una lite fra Castelfondo ed i masi Nidrarii o Negrari per un ponte. Notaio: Corrado Concini Copia autentica [B] di Giovanni del fu Giovanni Battista Busetti da Rallo (ST), atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 582(562)x232(217), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio

39 trentino", anno XIX, (1904), p. 247-248

152 Locazione 1565 giugno 11 , Fondo Clementi n. 152 "Locazione della malga Prardont e Luch e confini di questa". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale per cinque anni come pascolo alla comunità di Termeno un monte in località "Lugg" o "a Pra Redondo" al prezzo complessivo di 225 ragnesi di Merano. Notaio: Corrado Concino de Concini Copia autentica [B] del secolo XVI seconda metà, di Giovanni del fu Giovanni Battista fu Giacomo Busetti da Rallo (ST), atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 553(405)x338(140), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 248

155 Locazione 1578 giugno 12 , Melango Clementi n. 155 "Locazione di Prardont". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale per cinque anni un monte detto "el Pra Redont" a Pietro dal Mont, ai "mansatores" dei signori Thun, per pascolo, al prezzo annuo di 65 ragnesi. Notaio: Nicolò del fu Genesio De Notari da Fondo (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 295(278)x182(154), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 248

156 Locazione 1579 maggio 31 , Fondo Clementi n. 156 "Locazio di Prardont al Comune di Termen e confini". I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per nove anni alla comunità di Termeno il "Prardont" al prezzo annuale di 60 ragnesi. Notaio: L[...] [S...] (ST) Originale [A], atto notarile, tedesco Documento singolo, pergamena, mm 418x300(296), a tergo note di contenuto e archivistiche

158 Compravendita 1583 luglio 3 , Melango Clementi n. 158 "Aquisizione della chiesa S.Nicolo di un prato in Raina al Molin".

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Cristoforo Concini da Casez vende alla chiesa di S. Nicolò di Castelfondo un prato nel territorio di Raina, in località "el Pra dal molin" al prezzo di 27 ragnesi di Milano. Notaio: G[...] "Priggenus" del fu Bonaventura da Presson (ST) atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 488x108, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 248

161 Concessione di vicinato 1584 giugno 16 , Castello di Castelfondo Clementi n. 161"Concessione del vicinato ai signori Conti Thunn pel maso Vigna e per la ruota del bestiame dello stesso". La comunità di Castelfondo concede il vicinato per un solo fuoco a Filippo e Sigismondo Thun con tutti i diritti e obblighi inerenti. Notaio: Leonardo Antonio Perizalli da (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 452(433)x210(200), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 249

163 Riforma della carta di regola 1588 dicembre 17 , Castelfondo Clementi n. 163 "Stat[uti] del Comune di C[astel]fondo". La regola di Castelfondo delibera alcune aggiunte e modificazioni alla carta di regola. Notaio: Leonardo Antonio Perizalli da Romeno (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 533(465)x518(340), a tergo note di contenuto e archivistiche

180 Permuta 1603 aprile 1 , Rivo Clementi n. 180 "Permuta di pretese del Comune con Carlo Inama". La comunità di Castelfondo permuta i propri crediti di 25 ragnesi verso "Cristellum" Hochchircher da Senale e di altri 25 ragnesi verso Gallo Bais pure da Senale con tutti i diritti che l'Inama vantava verso gli eredi del fu Zenone Zaffer da Castelfondo. Notaio: Giovanni Battista Ruffini (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 295x128, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 249

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183 Sentenza arbitrale 1609 ottobre 5 , "in Pra Redondi" Clementi n. 183 "Terminazione di Lug col maso Lucar e diritti del Comune Castelfondo". Gli arbitri, definendo una causa vertente fra il maso Lugar e la comunità di Castelfondo per i confini sul monte Luco, designano e fanno mettere i cippi confinari. Notaio: Pietro Bertoldi da Brez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 655x232(227), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 250

184 Istituzione della compagnia del Rosario 1609 dicembre 13 , Melango Clementi n. 184 "Istituzione della società del rosario". Per incitamento di frate Agostino Garbelli, priore di Trento e lettore di teologia sacra, con la concessione di Serafino Sivo, procuratore dell'ordine dei predicatori e della confraternita del Rosario, viene istituita nella parrocchia di Castelfondo la confraternita del Rosario. Notaio: Pietro Bertoldi da Brez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 395x125, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 250

186 Accordo 1612 luglio 28 , Melango Clementi n. 186 "Giustamento e terminazione del monte Luch tra Castelfondo e Senale nel 1612". I rappresentanti di Castelfondo e di Senale stringono un accordo sul diritto di pascolo e riconoscono le nuove terminazioni del monte Luco fissate da arbitri. Notaio: Pietro Bertoldi da Brez (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 480(440)x208(115), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 250

187 Sentenza 1620 maggio 21 , Castello di Castelfondo 42

Clementi n. 187 "Sentenza contro i sig. Campi di C[astel]fondo relativa al diritto di vicinato". Alberto Tavonati, vicario della giurisdizione di Castelfondo e Arsio, emette sentenza nella causa vertente fra la comunità di Castelfondo e i fratelli Ferdinando e Bonaventura Campi, abitanti in Castelfondo, per il diritto al vicinato. Notaio: Rocco Inama da (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 575x165(152), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 250-251

189 Conferma di confinazione 1625 maggio 22, 1780 , Castelfondo Clementi n. 189 "Terminazioni con Senale, Fondo Brez e C[astel]fondo 1625. 22, Maggio". I rappresentanti della comunità di Castelfondo e Fondo confermano, previa verifica e integrazione dei cippi, la designazione dei confini fra le due comunità contenuta nel documento dell'8 maggio 1413. Notaio: Rocco Inama da Ronzone (ST) Originale [A] Registro, legatura in pergamena, cc. 10 Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 251

192 Cessione 1634 novembre 6 , Castelfondo Clementi n. 192 "Conpra del Comune di un campo in Dovena loco alla Seve". Nicola Calovi da Dovena, gastaldo di Castelfondo nel 1633, cede a Bartolomeo Marchetti, gastaldo attuale di Castelfondo, un campo di 4 staia e un minello in località "alle Seve" per pagare il deficit di 72 ragnesi a lui lasciato nella propria amministrazione. Notaio: Giacomo Ruffini (ST). Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 315(228)x128(95), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 251

196 Donazione 1641 novembre 3 , Castelfondo Clementi n. 196 "Relativa al sedile e sepolcro Campi nella chiesa S. Nicolò di C[astel]fondo". Giovanni Battista Campi da Castelfondo dona anche a nome dei propri fratelli a Simone Bertolasi, parroco di Castelfondo, e a Michele Calovi, sindaco della chiesa di san Nicolò di Castelfondo e gastaldo della comunità, un affitto affrancabile di una sorte

43 del valore di 100 ragnesi per ulteriore riconoscimento del diritto di poter collocare un banco e di ricavare una tomba nella chiesa di san Nicolò di Castelfondo. Notaio: Ruffino Ruffini (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 313(304)x163(150), a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 251

201 Quietanza 1654 gennaio 11 , Castelfondo Clementi n. 201 "quittanza a favore del Comune contro i signori Campi". Andrea Campi da Castelfondo riceve dalla comunità di Castelfondo 732 ragnesi, capitale per il quale la stessa era debitrice verso Giovanni Battista Campi da Castelfondo e pagava i relativi affitti, subentrando in tale onere. Notaio: Giacomo Ruffini (ST) Originale [A], atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 280x138, a tergo note di contenuto e archivistiche Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino", anno XIX, (1904), p. 251

258 Inventario del patrimonio comunale 1775-1776 Clementi n. 258 "beni, ed aggravi della Commune di C[astel]fondo". Inventario del patrimonio mobile e immobile del comune di Castelfondo. Quaderno, cc. 4

261 Permesso di vendita 1775 ottobre 24 Clementi n. 261 "permesso di vendere ai limitrofanti coi prati di monte al Comune quanto essi allo stesso usurparono". Stefano dal Piaz, gastaldo, ed i vicini di Castelfondo richiedono al governo dell'Austria superiore di vendere terreni comunali già occupati illecitamente e ne ottengono il permesso per sanare i debiti comunali. Fascicolo, cc. 2

268 Strada al Major 1779 febbraio 28 Clementi n. 268 "Strada al Major". La comunità di Castelfondo deve dare a Nicolò Lorenzet 7 denari per la controversia della strada al Maor. Documento singolo, c. 1

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277 Debiti della comunità di Castelfondo verso le Confraternite soppresse 1784 novembre 20 Clementi n. 277 "Capitali delle sopresse confraternite". Sollecito di pagamento inoltrato alla comunità di Castelfondo per le cifre dovute all'amministrazione dell'eredità Bedroni gestita dalla soppressa Confraternita della carità. Documento singolo, c. 1

284 "Dicchiarazione dinastiale in punto dei carreggi, che la comunità di Castelfondo è obbligata somministrare al Castello giurisdizionale per tradurre i brascati dalla Pieve di Revò" 1788 settembre 10 Clementi n. 284. Dichiarazione dinastiale relativa ai carriaggi che la comunità di Castelfondo deve a Castel Thun. Fascicolo, cc. 2

292 Obbligazione comunale verso la chiesa di san Nicolò 1799 aprile 23 Clementi n. 292. Il parroco della chiesa di san Nicolò presta 65 fiorini al comune di Castelfondo. Fascicolo, cc. 2

318 Steore per Castrin 1822 aprile 3 Clementi n. 292 "Steure per Castrin". Prospetto delle steore dovute per malga Castrin. Tedesco Documento singolo, c.1

335 Piano d'ammortizzazione 1826-1829 Clementi n. 335 "piano d'ammortizzazione". Piano d'ammortizzazione comunale: prospetti e documenti contabili, atti. Fascicolo, cc. 61

336 Steore personali 1826 marzo 16 Clementi n. 336 "Steure personale". Circolare per la compilazione della steora personale per il 1826.

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Fascicolo, cc. 2

339 Celebrazioni liturgiche 1826 luglio 30 Clementi n. 339. Circolare del Giudizio distrettuale relativa al divieto per i sacerdoti di celebrare funzioni solenni nei giorni dei "patrocini, che cadono in tempo feriale". Documento singolo, c. 1

342 Provvedimento per i poveri e contro la mendicità 1821 agosto 17 (1) Clementi n. 342. Circolare relativa alla formazione in ogni comune di un piano stabile per il sostentamento dei poveri e alla sua gestione. Documento singolo, c. 1 Note (1) Il repertorio Clementi erroneamente colloca l'atto al 1827 sempre al giorno 17 agosto.

3 "Protocolo degli atti comunali 1832/33, 1833/34 d.r Clementi capocomune" post 1837 p. I: "Ellenco delle carte consegnate al d.r Giobatta Clementi capo comune dal capo comune Nicolò Piazi amministrante l'anno 1832/33"; elenco atti nn. 1-13, 1832, 1833, in colonne riportanti numero progressivo, data, oggetto, fascicolo. p. II: "Notta dei consegnati attreci comunali al capocomune Turri nel 1835 dal ex capo comune d.r Giobatta Clementi"; elenco di 12 oggetti; pp. 1-8: elenco atti nn. 1-103, 1833-1834, in colonne riportanti numero progressivo, data, oggetto, fascicolo. Registro, legatura in carta, pp. 9 Note Presumibilmente il repertorio risale a dopo il 1837, ovvero prosegue il lavoro di Clementi. Infatti pur se l'ultima data citata è il 1835, questo registro riporta gli atti dal 1832 al 1834, ovvero quasi esattamente quelli non elencati da Clementi.

4 Atti del repertorio Clementi bis 1833-1834 P. I, nn. 1-13: mancano; p. II, n. 10: manca.

P.1-8: - nn. 1-14: mancano; - n. 15 I, "Piano relativo alla strada da Sous": piano di apertura della strada che conduce da Castelfondo al monte Malmorara Sous e da Malmorara a Senale, 1833 novembre 16, reg., cc. 6; - nn. 16-22: manca;

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- n. 23 I, "Coscrizione del bestiame del Comune di C[astel]fondo assunto li 4 [dicem]bre 1833": prospetto sul bestiame enumerato nel comune di Castelfondo nell'anno 1834, 1833 dicembre 4, reg., cc. 13; - nn. 24-36: mancano; - n. 37 II, "Per le porzioni de lari da incantarsi detti dragade": stima delle piante di larice da vendersi a pubblico incanto per cuocere la calce, 1834 marzo 24, c. 1; - nn. 38-54: mancano; - n. 55, Previsione del legname per il 1833-1834: prospetto preventivo del legname da destinarsi per l'uso interno, 1834 maggio 30, c. 1; - nn. 56-103: mancano. Fascicolo

47 serie 1.2 Protocolli delle sedute della rappresentanza comunale, 1850-1922

b. 1, regg. 3

Contenuto La serie comprende i verbali delle sedute della rappresentanza comunale. La rappresentanza comunale era l'organo deliberativo del comune, mentre la deputazione era l'organo amministrativo ed esecutivo. In base alla legge comunale provvisoria del 1849, la rappresentanza comunale aveva l'obbligo di riunirsi almeno due volte all'anno per l'approvazione dei conti consuntivo e preventivo ma poteva essere convocata straordinariamente anche in altre occasioni. Le sue funzioni sono dettagliatamente descritte ai paragrafi 71 e segg. della legge e consistono nell'esercizio delle "attribuzioni naturali" del comune comprendenti "tutto ciò che è d'immediato interesse del comune e può essere pienamente realizzato entro i suoi confini". Avevano la facoltà di eleggere la rappresentanza comunale i cittadini del comune ed alcuni fra i suoi pertinenti (curati, impiegati dello Stato, ufficiali, persone con grado accademico, maestri). Gli elettori si dividevano in base al loro censo annuo in tre corpi elettorali che si riunivano separatamente per scegliere i propri rappresentanti. Il numero dei rappresentanti era proporzionale al numero degli elettori. La legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 prevede la tenuta e la conservazione in archivio di un protocollo per la registrazione dei verbali delle sedute della rappresentanza comunale. Il verbale, che deve essere sottoscritto da chi presiede la seduta, da un membro appositamente nominato e dal segretario, si articola in una serie di deliberazioni prese in base ai vari punti all'ordine del giorno elencati nel verbale stesso o nell'avviso di convocazione che lo precede. Il Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo emanato con la legge 9 gennaio 1866 in ottemperanza alla legge del 5 marzo 1862 sull'ordinamento degli affari comunali definisce la rappresentanza "organo deliberativo e sorvegliante" senza potere esecutivo (che rimane invece affidato alla deputazione) ma apporta poche variazioni al suo funzionamento. Essa ora ha l'obbligo di riunirsi almeno una volta al trimestre e comunque ogni volta che sia necessario e che "lo domandi un terzo almeno dei suoi membri, o l'Autorità politica distrettuale, ovvero (...) la Giunta distrettuale". Le modalità d'elezione sono contenute nel Regolamento elettorale pei Comuni della Contea principesca del Tirolo allegato alla legge del 1862 insieme al regolamento comunale. Le funzioni e l'attività della rappresentanza comunale rimangono comunque pressoché invariate fino all'entrata in vigore della legislazione italiana nel 1923.

5 Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale 1850 luglio 18-1853 maggio 1 Volume, cc. 8 Note Fascicolo residuo di registro originario.

6

48

Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale 1866 luglio 8-1877 dicembre 16 Registro, legatura in carta, cc. 114 (num. orig. parziale), con indice iniziale per oggetto

7 "Libro per le sessioni comunali nel comune di Castelfondo per l'anno 1878 e sucessivi" 1878 gennaio 12-1893 maggio 23 Registro, legatura in mezza pelle, cc. 293 n.n.

8 "Ses[sioni]" 1893 maggio 22-1900 giugno 17 Protocollo delle sessioni della rappresentanza comunale; in fondo al registro "Indice degli oggetti trattati in sessione", 1893-1898 e "Repertorio 1899 delle sessioni di rappresentanza comunale". Registro, legatura in mezza pelle, cc. 287 (num. orig. parziale), con indice finale per oggetto

9 Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale 1900 luglio 8-1910 dicembre 21 Registro, legatura in mezza pelle, cc. 308 (num. orig. parziale)

10 Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale 1911 gennaio 22-1922 novembre 22 Registro, legatura in mezza tela, cc.292 n.n.

49 serie 1.3 Protocolli degli esibiti, 1820-1924

b. 1, regg. 16

Contenuto La serie raccoglie i protocolli degli esibiti, altrimenti detti protocolli della corrispondenza. L'introduzione nei comuni del Trentino del protocollo degli esibiti risale al periodo del Regno d'Italia napoleonico. La circolare del 16 dicembre 1811 emanata dal prefetto del Dipartimento dell'Alto Adige ordina ai podestà la tenuta del protocollo degli esibiti, "dal quale si possa facilmente, e in ogni tempo rilevare l'insinuazione e l'evasione di ogni affare". Nonostante l'abolizione delle istituzioni del segretario e della cancelleria in tutti i comuni di campagna prevista dal regolamento comunale per il Tirolo e il Vorarlberg (26 ottobre 1819), il protocollo continua di fatto a essere usato in conseguenza della sempre crescente mole della corrispondenza comunale. Il nuovo regolamento del 1849 stabilisce che "in ogni comune dovrà la Rappresentanza comunale destinare almeno un individuo alle mansioni di cancelleria, del quale possa il podestà servirsi nelle occorrenti scritturazioni". Sul registro di protocollo viene registrata la corrispondenza in arrivo e partenza: per ogni documento devono essere riportate la data di spedizione e ricevimento, il numero d'ordine, il mittente, la posizione archivistica, l'oggetto (ossia l'enunciazione sommaria del contenuto del documento), e il numero di fascicolo cui esso viene ascritto.

11 "Prottocollo" 1820-1824 1820 dicembre 14 - dicembre 31: nn. 1-13; 1821 gennaio 1 - dicembre 29: nn. 14-121; 1822 gennaio 2 - dicembre 25: nn. 1-66; 1823 gennaio 3 - dicembre 27: nn. 1-109 (protocollo n.1 e n. 2 si ripetono); 1824 gennaio 3 - marzo 3: nn. 1-17. Registro, legatura in carta, cc. 29 n.n. Segnature precedenti: n.4787\388

12 "Protocollo ordini giudiziali ricevuti, evasioni, spedizione nonché relativo ad altri affari di amministrazione comunale" 1843 novembre 7- 1844 luglio 29 1843 novembre 7: n. 1; 1844 gennaio 16 - luglio 29: nn. 2-30. Fascicolo, cc. 2

13 "Protocollo degli esibiti pollitici del comune di Castelfondo dal 19-6-1853 ad inclusive" 1853 giugno 15-1853 dicembre 30 50

1853 giugno 15 - dicembre 30: nn. 73-145. Registro, senza coperta, cc. 5 n.n.

14 Protocollo degli esibiti 1865 agosto 11-1866 maggio 5 1865 agosto 11 - settembre 19: nn. 95-117; 1866 gennaio 9 - maggio 5: nn. 1-52. Registro, senza coperta, cc. 5 n.n.

15 "Protocollo esibiti pollitici..." 1866 maggio 11-1869 dicembre 31 1866 maggio 11 - dicembre 29: nn. 1-160; 1867 gennaio 1 - dicembre 28: nn. 1-300; 1868 gennaio 2 - dicembre 30: nn. 1-367; 1869 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-447. Attaccata al piatto posteriore interno una carta del 1866. Registro, legatura in carta, cc. 111 n.n.

16 "Protocollo politico 1870, 71, 72, 73, 74, 75" 1870 gennaio 3-1875 dicembre 31 1870 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-466; 1871 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-554; 1872 gennaio 2 - dicembre 29: nn. 1-574; 1873 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 575, 1-620; 1874 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-610; 1875 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-512.

Registro, cc. 122 n.n., legatura mezza tela, restaurato Registro, legatura in mezza tela, cc. 122 n.n.

17 "Protocollo degli esibiti politici 1876" 1876 gennaio 2-1881 novembre 18 1876 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-499; 1877 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-357; 1878 gennaio 3 - dicembre 28: nn. 1-492; 1879 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-[4]63; 1880 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-528; 1881 gennaio 1 - novembre 18: nn. 1-580 (dal numero 495 al 556 compilati solo 6 numeri). Registro, legatura in mezza pelle, cc. 192 n.n.

51

18 Protocollo degli esibiti 1881 novembre 11-1888 giugno 2 1881 novembre 11 - dicembre 31: nn. 581-680; 1882 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 584; 1883 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 516; 1884 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1- 568; fra i numeri 421 e 422 è stata annullata una pagina a causa di un errore di registratura. 1885 gennaio 1 - dicembre 30: nn. 1- 611; 1886 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1- 521; 1887 gennaio 7 - dicembre 31: nn. 1- 484; 1888 gennaio 2 - giugno 2: nn. 1- 262. Registro, legatura in mezza tela, cc. 324 n.n. (bianche cc. 3)

19 Protocollo degli esibiti 1888 giugno 3-1893 dicembre 29 1888 giugno 3 - dicembre 30: nn. 263-525; 1889 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-514; 1890 gennaio 4 - dicembre 31: nn. 1-538; 1891 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-497; 1892 gennaio 6 - dicembre 31: nn. 1-486; 1893 gennaio 3 - dicembre 29: nn. 1-702. Registro, legatura in mezza tela, cc. 242 n.n.

20 "Esibiti" 1894 gennaio 3-1899 agosto 25 1894 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-491; 1895 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-1035; 1896 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-817; 1897 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-659; 1898 gennaio 4 - dicembre 31: nn. 1-530; 1899 gennaio 3 - agosto 25: nn. 1-323. Registro, legatura in mezza tela, cc. 297 n.n.

21 Protocollo degli esibiti 1899 agosto 25-1904 luglio 5 1899 agosto 25 - dicembre 29: nn. 324-460; 1900 gennaio 2 - dicembre 30: nn. 1-373; 1901 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-855; 1902 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-815; 1903 gennaio 1 - dicembre 29: nn. 1-799; 1904 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-712;

52

1905 gennaio 4 - luglio 5: nn. 1-392. Registro, legatura in mezza tela, cc. 190 n.n.

22 Protocollo degli esibiti 1905 luglio 5-1908 novembre 30 1905 luglio 5 - dicembre 30: nn. 393-806; 1906 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-796; 1907 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-1056; 1908 gennaio 2 - novembre 30: nn. 1-957. Registro, legatura in mezza tela

23 Protocollo degli esibiti 1908 dicembre 1-1910 dicembre 30 1908 dicembre 1 - dicembre 21: nn. 958-1011; 1909 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1202; 1910 gennaio 1 - dicembre 30: nn. 1-1138. Registro, legatura in mezza tela, cc. 198 n.n.

24 Protocollo degli esibiti 1911 gennaio 2-1912 dicembre 31 1911 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-1490; 1912 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1021. Registro, legatura in mezza tela, cc. 272 n.n.

25 Protocollo degli esibiti 1913 gennaio 1-1914 dicembre 31 1913 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 1274; 1914 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1641. Registro, legatura in mezza tela, cc. 191 n.n.

26 Protocollo degli esibiti 1915 gennaio 2-1916 aprile 25 1915 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-2394; 1916 gennaio 1 - aprile 25: nn. 1-737. Registro, legatura in mezza tela, cc. 200 n.n.

27 "Protocollo degli esebiti comune Castelfondo"

53

1916 aprile 25-1917 dicembre 31 1916 aprile 25 - dicembre 31: nn. 738-1738; 1917 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1739, 1-2073. Registro, legatura in mezza tela, cc. 190 n.n.

28 "Protocollo degli esibiti per il comune di Castelfondo" 1918 gennaio 1-1919 giugno 25 1918 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1739; 1919 gennaio 1 - gennaio 2: nn. 1740-1750; 1919 gennaio 2 - giugno 25: nn. 1-1118. Registro, legatura in mezza tela, cc. 200 n.n.

29 Protocollo degli esibiti 1919 giugno 25-1921 aprile 23 1919 giugno 25 - dicembre 30: nn. 1119-1956; 1920 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 1911; 1921 gennaio 1 - aprile 23: nn. 1- 531. Registro, legatura in mezza tela, cc. 193 n.n.

30 "Esibiti" 1921 aprile 24-1922 dicembre 31 1921 aprile 24 - dicembre 31: nn.532-1532; 1922 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-1670. Registro, legatura in mezza tela, cc. 200 n.n.

31 Protocollo degli esibiti 1922 ottobre 14-1924 gennaio 21 1922 ottobre 14 - dicembre 31: nn. 1671-2161; 1923 gennaio 2: nn. 2162-2163; 1923 gennaio 3 - dicembre 30: nn. 1-1519; 1924 gennaio 2 - gennaio 21: nn. 1520-1547, errore di numerazione 1448-1510. Registro, legatura in mezza tela, cc. 199 n.n.

54 serie 1.4 Carteggio ed atti degli affari comunali, [sec. XVIII]-1923

bb. 13

Contenuto Questa serie riunisce il carteggio e gli atti dal secolo XVIII al 1923: si tratta della documentazione ante 1837 non compresa nei repertori redatti da Clementi e della documentazione di carattere generale relativa agli affari comunali, precedente al 1923. I documenti sono stati riordinati secondo il numero di protocollo o l'ordine cronologico. La documentazione è stata suddivisa in fascicoli annuali. Diversi fascicoli comprendevano in origine gli inventari dei beni comunali, atti di compra-vendita, pratiche pertinenti ad oggetti particolari, oltre alla documentazione di carattere generale: in sede di riordino si è deciso di mantenere tale accorpamento.

32 Atti degli affari della comunità [sec. XVIII] Elenco debitori verso il comune. Fascicolo

33 Crediti verso Castelfondo 1762-1771, 1812 Tommaso Borzaga da Brez erede del fu Giovanni Borzaga creditore verso la frazione di Castelfondo presenta i relativi documenti comprovanti la legittimità delle sue richieste. Fascicolo Note L'istanza del Borzaga data al 1812, ma Castelfondo all'epoca non era comune autonomo; dunque si è preferito collocare la pratica alla data dei documenti presentati in allegato, di pertinenza del comune di Castelfondo.

34 Atti degli affari della comunità 1783 Circolare relativa agli studi teologici. Fascicolo

35 Carteggio ed atti 1809-1810

55

Fra l'altro: "Specifica summaria delle belliche prestazioni, e spese fatte dalla comune dal primo aprile fino a tutto dicembre 1809"; "Notta delle spese militari per l'imp. reg. truppa francese e somministrazioni in grano, viaggi, mandatari, cond[...]ote dal primo gennaio fino a tutto marzo 1810". Fascicolo

36 Carteggio ed atti 1821 Fascicolo

37 Beneficio primissariale Campi 1821-1899 Atti del Beneficio Campi, fondazione della Primissaria di Castelfondo. Fra l'altro: copia (del 1890 maggio 29) dell'atto di fondazione della primissaria (1766 aprile 28). Fascicolo

38 Carteggio ed atti 1827 (1) Fascicolo Note 1) Copia del sec. XX prima metà

39 Carteggio ed atti 1829 Fascicolo

40 Fondazione Turra 1833-1915 Carteggio ed atti relativi alla Fondazione Pietro Antonio Turra ed eredi, a favore dei poveri di Castelfondo. Fascicolo

41 Carteggio ed atti 1837 Fascicolo

42 Carteggio ed atti 1838 56

Fascicolo

43 Carteggio ed atti 1840 Fascicolo

44 Carteggio ed atti 1841 Fascicolo

45 Carteggio ed atti 1846 Fascicolo

46 Carteggio ed atti 1847 Fra l'altro: lavori per l'ampliamento del cimitero di Castelfondo con relativi progetti. Fascicolo

47 Carteggio ed atti 1848 Fra l'altro: progetto per la sistemazione della strada verso le malghe. Fascicolo

48 Carteggio ed atti 1849 Fascicolo

49 Carteggio ed atti 1850 Fra l'altro: sistemazione del campanile e della campana della chiesa. Fascicolo

50 Carteggio ed atti

57

1851 Fascicolo

51 Affrancamento oneri fondiari 1851-1913 Atti relativi ad usi civici ed affrancamento dalle servitù: - carteggio ed atti relativi all'affrancamento e regolamento degli oneri fondiari e della Regia commissione per l'affrancamento e regolamento degli oneri fondiari per il Tirolo italiano, 1851-1903; - affrancamento dalle servitù di uso civico ovvero dagli oneri fondiari gravanti su terreni privati 1882-1903; "Prospetto, dimostrante il capitale d'affrancazione da pagarsi dai possessori delle prative di monte al comune di Castelfondo per la reluizione del suo diritto di legnare, stramare e pascolare in case prative e private" 1889, reg.; "Registro sul dare (...) avere per prati di monte (...) base alla sentenza di svincolo (...) (re)lativi documenti, e ciò a ( ?) dei pagamenti fatti." sec. XIX ex.-1913, reg.. Fascicolo

52 Carteggio ed atti 1852 Fascicolo

53 Carteggio ed atti 1853 Fascicolo

54 Carteggio ed atti 1854 Fra l'altro: lavori per l'ampliamento del cimitero di Castelfondo. Fascicolo

55 Carteggio ed atti 1855 Fra l'altro: lavori per l'acquedotto comunale. Fascicolo

56 Carteggio ed atti 1856 Fra l'altro: copia e traduzione di investitura del 1483 di maso Ech. Fascicolo

58

57 Carteggio ed atti 1857 Fascicolo

58 Carteggio ed atti 1858 Fra l'altro: progetto di ampliamento della chiesa curaziale di Dovena. Fascicolo

59 Carteggio ed atti 1859 Testamento di don Giovanni Antonio Canestrini, parroco di Castelfondo. Fascicolo

60 Carteggio ed atti 1860 Fascicolo

61 Carteggio ed atti 1862 Fascicolo

62 Carteggio ed atti 1863 Fascicolo

63 Carteggio ed atti 1864 Fascicolo

64 Carteggio ed atti 1865 Fascicolo

59

65 Carteggio ed atti 1866 Fascicolo

66 Carteggio ed atti 1867 Fra l'altro: atti della scuola di Dovena. Fascicolo

67 Carteggio ed atti 1868 Fascicolo

68 Carteggio ed atti 1869 Fascicolo

69 Carteggio ed atti 1870 Fascicolo

70 Carteggio ed atti 1871 Fra l'altro: utilizzo dell'acqua da parte dei masi Urban e Marschaleck secondo consuetudine, 1871 (con documenti del 1650 in copia del 1868); ampliamento della chiesa di Dovena. Fascicolo

71 Carteggio ed atti 1872 Fra l'altro: "Specifica delle case del comune di Castelfondo 1872", reg.. Fascicolo

72 Carteggio ed atti 1873

60

Fascicolo

73 Carteggio ed atti 1874 Fascicolo

74 Carteggio ed atti 1875 Fascicolo

75 Carteggio ed atti 1876 Fra l'altro: lavori alla chiesa parrocchiale di Castelfondo; atti di compra-vendita. Fascicolo

76 Carteggio ed atti 1877 Fascicolo

77 Carteggio ed atti 1878 Fascicolo

78 Carteggio ed atti 1879 Fascicolo

79 Carteggio ed atti 1880 Fascicolo

80 Carteggio ed atti 1881 Fra l'altro: "Inventario sulla sostanza mobile ed immobile del comune di Castelfondo verificatasi al principio dell'anno 1881".

61

Fascicolo

81 Carteggio ed atti 1882 Fascicolo

82 Carteggio ed atti 1883 Fra l'altro: contratto di vendita di terreni del comune di Castelfondo alla ditta F.lli Feltrinelli di Bolzano; convenzione tra il comune di Castelfondo ed i possessori di prati-monte con atti relativi del 1882. Fascicolo

83 Carteggio ed atti 1884 Fra l'altro: convenzione tra il comune di Castelfondo ed i possessori di prati-monte 1883, con atti relativi 1882. Fascicolo

84 Carteggio ed atti 1885 Fascicolo

85 Carteggio ed atti 1886 Fascicolo

86 Carteggio ed atti 1887 Fascicolo

87 Carteggio ed atti 1888 Fascicolo

88 Carteggio ed atti

62

1889 Fascicolo

89 Carteggio ed atti 1890 Fra l'altro: "elenco dei soggetti a pignoramento a titolo steore e casatico ed indennizzi forestali pro 1890-1891"; progetti opere di contenimento torrente Rabbiola; "Inventario della intera sostanza del comune di Castelfondo del distretto politico di alla fine dell'anno 1889"; progetto casotto per le guardie boschive; appalto caccia. Fascicolo

90 Carteggio ed atti 1891 Fra l'altro: atti di compra-vendita, 1883-1891. Fascicolo

91 Carteggio ed atti 1892 Fra l'altro: atti di compra-vendita. Fascicolo

92 Carteggio ed atti 1893 Fra l'altro: "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1893"; affitti prati di monte; atti di compra-vendita. Fascicolo

93 Carteggio ed atti 1894 Fra l'altro: "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1894" ed atti relativi; atti di compra-vendita. Fascicolo

94 Carteggio ed atti 1895 Fra l'altro: atti di compra-vendita. Fascicolo

63

95 Carteggio ed atti 1896 Fra l'altro: salario guardie boschive; atti di compra-vendita. Fascicolo

96 Carteggio ed atti 1897 Fra l'altro: atti di compra-vendita. Fascicolo

97 Carteggio ed atti 1898 Fascicolo

98 Carteggio ed atti 1899 Fra l'altro: atti di compra-vendita. Fascicolo

99 Carteggio ed atti 1900 Fascicolo Note Sono stati collocati in quest'annata quei documenti senza alcuna indicazione cronologica databili approssimativamente tra gli ultimi decenni del secolo XIX ed i primi decenni del secolo XX.

100 Carteggio ed atti 1901 Fra l'altro: atti e progetti per la scuola di Dovena, 1901-1906; progetto per il mulino consorziale di Dovena; progetto per la sega consorziale ed essicatore. Fascicolo

101 Carteggio ed atti 1902 Fascicolo

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102 Carteggio ed atti 1903 Fra l'altro: progetto magazzino legname; legname agli incendiati di Dovena, 1903-1905; "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1903"; atti di compra-vendita. Fascicolo

103 Carteggio ed atti 1904 Fra l'altro: asta legname e atti, 1904-1907. Fascicolo

104 Carteggio ed atti 1905 Fra l'altro: "Elenco tasse scolastiche 1904/1905-1905/1906", reg. Fascicolo

105 Carteggio ed atti 1906 Fra l'altro: atto relativo al lascito del 1903 di Giovanni Battista Cologna per l'erezione dell'asilo infantile di Castelfondo. Fascicolo

106 Carteggio ed atti 1907 Fra l'altro: "Sorti della legna" , 1907, reg.; appalti del pane, 1907-1922. Fascicolo

107 Carteggio ed atti 1908 Fra l'altro: "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1908"; atti di compra-vendita. Fascicolo

108 Carteggio ed atti 1909 Fra l'altro: progetti e atti per la fabbrica di birra, 1909-1910. Fascicolo 65

109 Carteggio ed atti 1910 Fra l'altro: statuto società per la pastorizia alpina. Fascicolo

110 Carteggio ed atti 1911 Fascicolo

111 Carteggio ed atti 1912 Fra l'altro: atti di compra-vendita. Fascicolo

112 Carteggio ed atti 1913 Fra l'altro: atti di compra-vendita. Fascicolo

113 Carteggio ed atti 1914 Fra l'altro: ricostruzione malga Pradont. Fascicolo

114 Carteggio ed atti 1915 Fascicolo

115 Carteggio ed atti 1916 Fascicolo

116 Carteggio ed atti

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1917 Fascicolo

117 Carteggio ed atti 1918 Fra l'altro: atti forestali; orfani di guerra, [1918]-1933. Fascicolo

118 Carteggio ed atti 1919 Carteggio ed atti nn. di prot. 3-1949; "Castelfondo atti forestali"; monta taurina, 1919-1928. Fascicolo

119 Carteggio ed atti 1920 Carteggio ed atti nn. di prot. 5-1904; vertenza acqua potabile Thun-comune, 1912-1913, 1920-1922; "Atti forestali"; avvisi; elenco giornate lavorate divise in "Ramo Raina, Ramo Dovena e Ramo Val", reg.; "Prospetto della armente condotte al Tavon...", reg.; atti di compra-vendita. Fascicolo

120 Carteggio ed atti 1921 Carteggio ed atti nn. di prot. 2-1528; "Prospetti forestali"; avvisi; elenco giornate lavorate divise in "Ramo Raina, Ramo Dovena e Ramo Val", reg.; "Elenco delle persone maschili le quali al 31 maggio '22 compirono il 21° anno d'età e abitano in Castelfondo"; lavori di miglioramento malga Pradont; atti di compra-vendita; orfani di guerra. Fascicolo

121 Censimento della popolazione 1921 dicembre 1 VI censimento generale della popolazione Fascicolo

122 Carteggio ed atti 1922 Carteggio ed atti nn. di prot. 7-2134; "Prospetti forestali"; "Castelfondo pensioni"; "Castelfondo Ponte di Castellaz". Fascicolo

67

123 Carteggio ed atti 1923 Carteggio ed atti nn. di prot. 2164, 7-1518; "Delibere"; "Affittanza sega alla Regola"; "Circolari"; "Regia Pretura di Fondo"; "Pagamento materiale idrico e cemento"; "Dichiarazioni censiti di Dovena in merito costruzione acquedotto potabile"; "Restauro Malga Manzar Tedesco"; "Fabbrica Birra Castelfondo trattative", 1910-1923; "Prospetti forestali e atti "; "Castelfondo pensioni"; "Impianto d'irrigazione di Castelfondo". Fascicolo

68 serie 1.5 Registri anagrafici, 1869-1920

b. 1

Contenuto I registri anagrafici riportano lo stato della popolazione residente nel territorio comunale. Le registrazioni riguardano l'ordine del numero civico dell'abitazione, i nominativi dei capifamiglia e dei componenti del nucleo familiare, nonchè degli eventuali domestici o estranei conviventi.

124 Registro della popolazione 1869 Il registro riporta divisi per frazioni: numero della casa, cognome e nome degli inquilini e familiari, anno di nascita e sesso. Registro, cc. 22 n.n.

125 "Anagrafe 1910" 1910-1920 Registro, legatura in mezza tela, cc. 129 n.n

69 serie 1.6 Elenchi degli obbligati alla leva militare, 1901-1920

b. 1

Contenuto La serie comprende i registri relativi alla leva militare, accompagnati talora da diversi atti allegati. Si sono conservati gli elenchi dei coscritti chiamati a sottoporsi alla visita di leva (si trovano al massimo fino al 1900), intitolati dalla classe 1850 "Elenco dei nati nell'anno ... che nell'anno ... perviene alla leva regolare", dalle classi 1868- 1870 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al comune di ... nati nell'anno ... ".

L'obbligo di leva iniziava il 1° gennaio dell'anno in cui il coscritto compiva 21 anni e in certi casi poteva durare fino al 31 dicembre dell'anno in cui compiva 36 anni. La prima tappa del servizio militare era la visita medica effettuata dalle commissioni di leva che dovevano decidere sull'idoneità del singolo. La compilazione degli elenchi dei coscritti che servivano per le operazioni di leva spettava ai comuni. Andavano iscritti in tali elenchi quei cittadini austriaci che si trovavano nella I, II e III classe di età, ossia coloro che, nell'anno successivo, avrebbero compiuto vent'anni fino a coloro che, al primo gennaio dell'anno successivo, non ne avessero ancora compiuti ventidue. Il capocomune doveva farsi consegnare dai curatori d'anime, entro la fine di novembre di ogni anno, gli estratti dai registri di battesimo e dei nati. Poi doveva far pubblicare un avviso con il quale si invitavano tutti i coscritti che si trovavano nel comune, sia indigeni che forestieri, ad iscriversi a voce o per iscritto presso la deputazione comunale del luogo di nascita o residenza entro l'inizio di dicembre dell'anno precedente alla leva (per chi non lo faceva erano previste multe di una certa entità). Infine il capocomune, sulla base degli estratti dai registri parrocchiali, delle insinuazioni ricevute e dei rilievi da lui compiuti per stabilire se gli assenti fossero morti, emigrati con permesso o avessero acquistato la pertinenza altrove, doveva procedere alla compilazione delle liste di leva, redigendo tre diversi elenchi di cui uno per i pertinenti della I classe di età, uno per i residenti stranieri della I, II e III classe di età e uno per le persone che si potevano già considerare completamente inabili al servizio. Rispetto ai pertinenti della II e III classe di età si doveva semplicemente procedere alla revisione degli elenchi degli anni precedenti aggiungendo le eventuali notizie di morte, emigrazione, assunzione del nesso d'incolato in altri comuni e le nuove iscrizioni. Le liste di leva dovevano quindi essere chiuse alla fine di dicembre di ogni anno e fatte pervenire, al più tardi entro il 10 gennaio, all'autorità politica distrettuale di competenza che, dopo averle controllate, le rispediva al capocomune affinché le affiggesse in pubblica visione nell'ufficio comunale. Se si fossero evidenziate omissioni o inesattezze l'autorità superiore competente in materia era il Capitanato distrettuale o, in via di ricorso, l'autorità politica e il Ministero della Difesa.

126 "Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1881" 1901 Lista della classe 1881. Registro 70

127 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunominato comune nati nell'anno 1882" 1902 Lista della classe 1882. Registro

128 "Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1883" 1903 Lista della classe 1883. Registro

129 Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1886 1906 Lista della classe 1886. Registro

130 Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1887 1907 Lista della classe 1887. Registro

131 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1889" 1909 Lista della classe 1889. Registro

132 "Elenco degli obbligati alla leva nati nell'anno 1890" 1910 Lista della classe 1890. Registro

133 "Elenco degli obbligati alla leva nati nell'anno 1891" 1911 Lista della classe 1891. Registro

71

134 Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1896 1916 Lista della classe 1896. Registro

135 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1898" [1918] Lista della classe 1898. Registro

136 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1899" [1919] Lista della classe 1899. Fascicolo

137 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1900" [1920] Lista della classe 1900. Registro

72 serie 1.7 Ruoli della leva in massa, 1885-1918

b. 1

Contenuto La serie comprende i ruoli della leva in massa "Landsturm", redatti per classe di nascita, in tedesco ed italiano "Sturmrolle der Landsturm - Alterclasse 18../Ruolo di leva in massa della classe d'età di leva in massa del 18..". Per molte annate i registri dei ruoli sono in più esemplari, ovvero redatti con successivi aggiornamenti, talvolta accompagnati da qualche atto. La leva in massa era costituita da una sorta di "corpi speciali" che avevano la funzione di appoggiare in guerra l'esercito, la marina militare e la milizia territoriale: poteva venire utilizzata soltanto in caso di guerra e l'ordine di chiamata era impartito dall'imperatore a mezzo del ministro della difesa. Se non era necessario impiegare tutte le annate soggette alla leva in massa, la chiamata doveva riguardare per prime le classi d'età più giovani. Erano soggetti alla leva in massa tutti i cittadini dello stato che non appartenevano né all'esercito stanziario, né alla riserva di supplemento, né alla milizia territoriale, purché non fossero totalmente inetti a portare le armi a causa di difetti fisici o morali. L'obbligo vigeva dall'anno in cui si compivano 19 anni fino all'anno in cui se ne compivano 42. Erano soggetti alla leva in massa anche tutti gli ufficiali e i funzionari militari dell'esercito (o marina da guerra) e della milizia territoriale messi a riposo o "fuori servizio". Per loro tale obbligo si protraeva fino all'età di 60 anni. Infine erano obbligati alla leva in massa tutti i corpi che avessero un qualche carattere militare (milizia cittadina, veterani militari, ecc.). Nel Tirolo e nel Vorarlberg facevano parte della leva in massa i corpi dei bersaglieri (Schutzen) e dei cacciatori dell'imperatore (Kaiserjaeger). Erano esonerate dall'obbligo della leva in massa le persone che erano considerate necessarie per la gestione di pubblici affari come per esempio maestri di scuola, guardie forestali, guardie di polizia, ecc. e le persone che, a giudizio della deputazione comunale, dovevano farsi carico di "urgenti affari di famiglia". Tali titoli di esenzione subentravano però solo in caso di chiamata sotto le armi conseguente allo scoppio di una guerra e non per gli adempimenti da svolgersi in tempo di pace (come l'iscrizione nei ruoli e le esercitazioni ai poligoni di tiro). Anche coloro che erano stati esentati dal servizio militare per un motivo di ordine legale, a meno che non fossero del tutto inetti a portare le armi, non erano esentati dall'obbligo della leva in massa e dovevano perciò venire iscritti nei ruoli. Coloro che si trovavano nei primi due anni dell'obbligo della leva in massa, dovevano partecipare ogni anno a delle esercitazioni di tiro in appositi poligoni.

138 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1866 [1885] Ruolo della classe 1866. Registro, cc. 2

139 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1867 73

[1886] Ruolo della classe 1867. Registro, cc. 2

140 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1868 [1887] Ruolo della classe 1868. Registro, cc. 4

141 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1869 [1888] Ruolo della classe 1869. Registro, cc. 2

142 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1870 1889 Ruolo della classe 1870. Registro, cc. 2

143 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1871 [1890] Ruolo della classe 1871. Registro, cc. 3

144 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1872 [1891] Ruolo della classe 1872. Registro, cc. 3

145 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1873 [1892] Ruolo della classe 1873. Registro, cc. 2

146 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1874 [1893] 74

Ruolo della classe 1874. Registro, cc. 3

147 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1875 [1894] Ruoli della classe 1875. Fascicolo

148 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1876 [1895] Ruoli della classe 1876. Fascicolo

149 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1877 [1896] Ruoli della classe 1877. Fra l'altro: "Militaerpass" appartenente ad un Tiroler Kaiser Jaeger, classe 1877. Fascicolo

150 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1878 [1897] Ruoli della classe 1878. Fascicolo

151 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1879 [1898] Ruoli della classe 1879. Fascicolo

152 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1880 [1899] Ruoli della classe 1880. Fascicolo

153 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1881 [1900] 75

Ruoli della classe 1881. Fascicolo

154 "Elenco dei uomini chiamati alla leva in massa pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1882" 1900 Ruolo della classe 1882. Registro, cc. 5

155 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1882 1901 Ruoli della classe 1882. Fascicolo

156 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1883 1902 Ruoli della classe 1883. Fascicolo

157 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1884 [1903] Ruoli della classe 1884. Fascicolo

158 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1885 [1904] Ruoli della classe 1885. Fascicolo

159 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1886 1905 Ruoli della classe 1886. Fascicolo

160 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1887 1906 Ruoli della classe 1887. 76

Fascicolo

161 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1888 [1907] Ruoli della classe 1888. Fascicolo

162 "Elenco degli obbligati alla leva in massa nati nell'anno 1888" 1908 Ruolo della classe 1888. Registro, cc. 6

163 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1889 [1908] Ruoli della classe 1889. Fascicolo

164 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1890 [1909] Ruoli della classe 1890. Fascicolo

165 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1891 [1910] Ruoli della classe 1891. Fascicolo

166 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1892 [1911] Ruoli della classe 1892. Fascicolo

167 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1893 [1912] Ruoli della classe 1893. Fascicolo 77

168 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1894 [1913] Ruoli della classe 1894. Fascicolo

169 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1895 [1914] Ruoli della classe 1895. Fascicolo

170 Elenco degli obbligati alla leva in massa nati nell'anno 1896 [1914] Ruolo della classe 1896. Registro, cc. 3

171 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1896 [1915] Ruolo della classe 1896. Registro

172 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1897 1918 Ruoli della classe 1897. Fascicolo

173 Elenco degli obbligati alla leva in massa nati nell'anno 1898 [1917] Ruolo della classe 1898. Registro, cc. 2

174 Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1898 [1917] Ruolo della classe 1898. Fascicolo

78 serie 1.8 Registri militari diversi, 1865-1920

b. 1

Contenuto La serie comprende registri di evidenza militare, elenchi dei disertori, elenchi degli ex militari dell'esercito austro- ungarico. I libri di insinuazione dei permessanti permanenti e dei riservisti registravano i nominativi dei militari inquadrati nella riserva o nella leva in massa che per varie ragioni - spesso per lavoro - si allontanavano dal comune di residenza; il capocomune era tenuto a tenere in evidenza su apposito registro i nominativi dei militari in permesso permanente e riservisti che si trovavano nel territorio comunale di propria competenza, sia che fossero originari del luogo o forestieri. I permessanti e riservisti erano a loro volta tenuti a comunicare al capocomune la loro presenza nel comune ed i loro movimenti nell'ambito della stessa o di altra zona di residenza.

175 "Militari 1865-1897" 1865-1897 Elenco dei militari austro-ungarici di Castelfondo. Registro, cc. 4

176 "Libro di prenotazione sulle persone dell'esercito e della marina da guerra radiate dagli effettivi come disertori. Bersaglieri." [1869-1915] Fascicolo, c. 1

177 "Libro di prenotazione sulle persone dell'esercito e della marina da guerra radiate dagli effettivi come disertori. Cacciatori." [1879-1915] Fascicolo, c. 1

178 "Insinuazione uomeni in congedo permanente, della riserva e della riserva di supplimento. Cambiamenti dimora" 1888-1896 Registro, legatura in mezza tela, cc. 7 n.n

179

79

"Protocollo bersaglieri" [1891-1906] Registro, legatura in mezza pelle, cc. 6 n.n.

180 "Castelfondo. Protocollo d'evidenza militari e bersaglieri" [1897]-1918 Registro, legatura in mezza tela, cc. 14 n.n.

181 "Castelfondo. Protocollo d'insinuazione bersaglieri" 1910-1914, 1917-1918 Registro, legatura in mezza tela, cc. 8 n.n.

182 "Castelfondo. Protocollo di insinuazione militare" 1910-1919 Da c. 13: "Registro degli ex militari austriaci muniti di licenza illimitata classe 1886-1899. Controllo delle licenze da parte del comune 15 aprile 1919", 1919 aprile 15-1919 dicembre 1. Registro, legatura in mezza tela, cc. 34 n.n.

183 "Ex militari austriaci" 1915-1919 Registro, cc. 5

184 Elenco ex militari austriaci 1919-1920 Registro, cc. 8 Note tit. or. "15 settembre 1919"

80 serie 1.9 Mappe, 1859

b. 1

185 "Castelfondo colle frazioni Dovena e Raina nel Tirolo circolo di Trento 1858" 1859 Mappa del territorio di Castelfondo in quadri numerati da 1 a 18. Alcuni quadri sono incompleti e mancano i nn. 14-17. Mappa, fogli 12

81 serie 1.10 Quinternetti delle rendite ed imposte comunali, 1866-1923

b. 1

Contenuto La serie comprende i cosiddetti "quinternetti", ovvero quei quaderni o registri (quinterni) - manoscritti o prestampati a cura dell'Imperial regio ufficio delle imposte - sui quali dovevano essere riportati i ruoli dei contribuenti e l'ammontare dell'importo da versare.

186 "Quinternetto delle rendite del comune di Castelfondo 1866" 1866 Registro, cc. 7

187 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1874 Registro, cc. 9

188 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1880 Registro, cc. 2

189 "Quinternetto d'esazione dell'entrata del comune di Castelfondo per l'anno amministrativo 1881" 1881 Registro, cc. 2

190 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1887 Registro, cc. 11

191 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune [1888] Registro, cc. 2

82

192 "Registro degli incassi da rascuotere dal ricevitore" 1895 Registro, cc. 9

193 "Esazioni 1903" 1903 Quinternetto di esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 29

194 "Quinternetto d'esazione del comune di Castelfondo 1904" 1904 Quinternetto di esazione delle rendite del comune, con allegati. Fascicolo

195 "Esazione 1905" 1905 Quinternetto di esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 24

196 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1906 Quinternetto con allegati. Fascicolo

197 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1907 Registro, cc. 21

198 "Esazione del comune per l'anno 1908" 1908 Quinternetto di esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 14

199

83

Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1909 Quinternetto con allegati. Fascicolo

200 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1910 Registro, cc. 34

201 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1911 Quinternetto con allegati. Fascicolo

202 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1912 Registro, cc. 22

203 "Esazione del comune Castelfondo 1913" 1913 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 21

204 "Esazione 1914" 1914 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 16

205 "Quinterneto esazioni 1915" 1915 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 14

206 "Esazione 1916" 1916

84

Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 13

207 Quinternetti d'esazione delle rendite del comune 1917 Quinternetti con allegati. Fascicolo

208 Quinternetti d'esazione delle rendite del comune 1918 Fascicolo

209 "Esazione 1919" 1919 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 20

210 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune 1920 Quinternetto con allegati. Fascicolo

211 "Esazione 1921" 1921 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 6

212 "Libro d'esazione per l'anno 1922" 1922 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 7

213 "Libro d'esazione per l'anno 1923" 1923 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Registro, cc. 6 85

214 "Quinternetto delle pigioni del comune di Castelfondo pro 1901" 1901 Quinternetto dell'imposta casatico. Registro, cc. 5

86 serie 1.11 Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo ai conti consuntivi, 1824-1922

bb. 30

Contenuto La serie è solitamente costituita da sistemi preliminari di tutta l'entrata ed uscita o preventivi, sommari di tutta l'entrata ed uscita o conti consuntivi, documenti di corredo ai conti consuntivi (ordini di incasso e mandati di pagamento con relativi documenti giustificativi). Consta della documentazione prescritta dalle normative in materia contabile, a partire dalle circolari n. 6403 del 23 marzo 1816 e n. 7624 del 3 aprile 1816 emanate dal governo del Tirolo, seguite dalla circolare governiale n. 20934/1760 del 31 agosto 1817 concernente "(...) il metodo di formare in avvenire i conti sulla facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni". Alle ripristinate giurisdizioni e comunità si prescrive di compilare i propri conti a partire dal primo gennaio del 1816. I conti dei comuni rurali devono essere registrati annualmente, seguendo i formulari forniti già nel 1789 dalla Computisteria camerale di Innsbruck per quanto riguarda i comuni maggiori, oppure la "Istruzione concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori secondo la prescrizione del 31 ottobre 1785" (1). In ogni comune minore il conto, definito "Sommario di tutta l'entrata e tutta l'uscita", deve essere tenuto da un cassiere che si occupi anche del libro giornale. Nel sommario del conto sono indicate le rubriche generali dell'entrata e dell'uscita, all'interno delle quali vengono inserite le rubriche generali dell'entrata e dell'uscita, all'interno delle quali vengono inserite le rubriche particolari di ciascun comune. Ciascuna voce deve essere giustificata "colle contro- quietanze, coi conti particolari, coi registri ed altri simili documenti" (2). Eventuali conti subalterni ed accessori al conto principale possono essere annessi al conto solo come allegati e numerati progressivamente. Le circolari capitanali di Trento n. 11135/3818 del 4 novembre 1817 ("Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione delle comuni del circolo di Trento" e la n. 12283/4109 del 21 dicembre 1817 foriscono ai capicomune indicazioni relative alla riforma economico-amministrativa austriaca. La rappresentanza comunale ha il compito di redigere all'inizio dell'anno, sulla scorta degli anni precedenti, un preventivo delle rendite e delle spese comunali: tale preventivo viene detto anche prospetto delle rendite, prospetto preliminare o sistema preliminare e deve contenere in allegato i documenti giustificativi di ciascuna rubrica. Il sistema preliminare e il conto devono essere inviati al giudizio distrettuale per poi essere approvati e liquidati dal capitanato circolare di competenza. Il "Regolamento delle comuni" del 26 ottobre 1819, confermando le disposizioni precedenti in materia economica, stabilisce che l'operato del cassiere sia sottoposto al controllo del capocomune e dei deputati; mentre la legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849 precisa che il cassiere può essere eletto dalla rappresentanza comunale oppure nominato tra uno dei due consiglieri della deputazione comunale. Spetta inoltre alla rappresentanza stabilire annualmente i preventivi delle entrate e delle spese, nominare i revisori dei conti e dei preventivi ed i commissari per lo "scontro di cassa". Il podestà o capocomune, responsabile dell'amministrazione dell'intero patrimonio comunale, presenta alla rappresentanza, perchè siano esaminati ed approvati, nei mesi invernali il conto consuntivo dell'anno precedente e nei mesi estivi il conto preventivo per l'anno successivo, compilato sulla base del conto consuntivo definitivamente liquidato. Detti termini per l'approvazione sono definitivamente precisati nella legge del 9 gennaio 1866 n. 1 emanante il regolamento comunale: non più tardi di un

87 mese prima dell'inizio dell'anno per quanto riguarda il conto preventivo e non più tardi di tre mesi dopo l'inizio dell'anno per quanto riguarda il conto consuntivo. La legge del 18 gennaio 1882 n. 2, nel paragrafo dedicato all'amministrazione della sostanza comunale, definisce il conto preventivo come "riassunto delle esigenze in denaro, onde adempiere gli obblighi e le prestazioni che spettano al comune" e il conto consuntivo come "prospetto delle effettive entrate ed uscite durante l'anno decorso". Queste denominazioni si affermano definitivamente con l'adozione dei nuovi formulari forniti ai comuni dalla Giunta provinciale negli stessi anni. La legge dell'8 giugno 1892, concernente l'amministrazione della sostanza comunale del Tirolo, modernizza la gestione economica comunale introducendo, per la redazione del preventivo e del conto consuntivo, l'uso di veri e propri registri al posto dei due fascicoli che erano formati rispettivamente dai tre formulari per il riepilogo e gli allegati alla parte attiva e passiva e dalle tre parti per il sommario e gli allegati all'entrata e all'uscita.

Il materiale contabile conservatosi si presentava, al momento del riordino, assai in disordine, in parte lacunoso. Molti documenti giustificativi allegati erano piegati in due in senso verticale alla scrittura, talora ancora all'interno delle fascette originali con eventuale indicazione del nome ed il numero della rubrica di appartenenza. L'anno di riferimento risulta essere talvolta quello amministrativo (dall'autunno di un anno all'autunno successivo) talvolta quello solare (da gennaio a dicembre). Fra i documenti giusificativi dell'entrata o dell'uscita sono conservati mandati, quietanza e specifiche, suddivisi per rubriche in modo corrispondente all'ordinamento originario.

Note 1. Il modello dei formulari e l'Istruzione sono in appendice al testo della circolare. 2. Cfr. par. 6 dell'Istruzione.

215 "Sistema preliminare di tutta l'entrata, ed uscita..." 1824-1825 Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

216 Sommario di tutta l'entrata ed uscita e documenti giustificativi dell'uscita 1824-1825 Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

217 Documenti giustificativi dell'uscita 1825-1826 Fascicolo

88

218 "Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1826-1827 Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

219 "Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..." 1828-1829 Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

220 "Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..." 1829-1830 Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

221 "Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..." 1832-1833 Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

222 Protocollo di liquidazione del consuntivo dell'anno 1835-1836 del comune di Castelfondo 1835-1838 Fascicolo

223 "Protocollo di liquidazione del consuntivo dell'anno 1836-1837 del comune di Castelfondo" 1836-1837 Fascicolo

224 "Protocollo di liquidazione del consuntivo dell'anno [1848-1849] del comune di Castelfondo" 1848-1849 Fascicolo

225 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." 1850

89

Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

226 "Sistema preliminare di tutta l'entrata, ed uscita..." 1850-1851 Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

227 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1850-1851 Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

228 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1851-1852 Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

229 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." 1853-1854 Sommario. Fascicolo

230 "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita..." 1859-1860 Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

231 "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita.." 1860-1861 Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

232 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita.." e documenti giustificativi dell'uscita 1860-1861 Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva. 90

Fascicolo

233 Allegati al conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1862 Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

234 Allegati al conto preliminare 1866 Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

235 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1866 Documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

236 "Sistema preliminare di tutte l'entrate ed uscite..." 1868 Sistema preliminare, due esemplari; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

237 Protocollo di liquidazione del conto consuntivo per l'anno 1876 1876 Fascicolo

238 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1879 Documenti giustificativi della parte passiva del conto consuntivo. Fascicolo

239 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1881 Sommario; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi alla parte passiva. Fra l'altro: Revisione del 1881 dei conti per gli anni 1866-1880. Fascicolo 91

240 "Sommario di tutta l'entrata ed l'uscita ..." e documenti giustificativi dell'uscita 1882 Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi alla parte passiva. Fascicolo

241 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1883 Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi alla parte passiva. Fascicolo

242 "Sommario di tutta l'entrata e uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1884 Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

243 "Sommario di tutta l'entrata e uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1885 Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

244 "Sommario di tutta l'entrata e uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1886 Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva; "allegato della revisione del gennaio 1889 pel resoconto 1886". Fascicolo

245 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1887 Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva. Due esemplari. Fascicolo

246 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Fondo primissariale di Castelfondo per l'anno amministrativo 1886 e 1887" 1886-1887 Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. 92

Fascicolo

247 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita 1888 Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

248 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1889 Prospetto riassuntivo; prospetto delle entrate; prospetto delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva. "Prospetto dimostrativo l'entrata di spettanza del Beneficio primissariale pro anno 1889". Fascicolo

249 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1890 Documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

250 "Preventivo..." 1891 Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

251 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1891 Documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

252 Preventivo dell'entrata e dell'uscita 1892 Preventivo dell'entrata; allegato alla parte attiva; preventivo dell'uscita; allegato alla parte passiva dell'uscita. Fascicolo

253 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1892 Prospetto riassuntivo; documenti giustificativi della parte passiva. 93

Fascicolo

254 "Preventivo..." 1893 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

255 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1893 Prospetto riassuntivo; allegati alle entrate; allegati alle uscite; documenti giustificativi. Fra l'altro: "Libro dei conti del comune dal 1771 al 1807", copia dattiloscritta del XIX sec. Fascicolo

256 "Preventivo..." 1894 Prospetto riassuntivo, due esemplari. Fascicolo

257 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1894 Documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

258 Preventivo 1895 Fascicolo

259 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1895 Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

260 "Preventivo..." 1896 Prospetto riassuntivo, più esemplari. Fascicolo 94

261 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1896 Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

262 "Preventivo..." 1897 Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva. Fascicolo

263 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1897 Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

264 "Preventivo..." 1898 Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva. Fascicolo

265 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1898 Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

266 "Preventivo..." 1899 Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva. Fascicolo

267 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1899 Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

95

268 Preventivo 1900 Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva. Fascicolo

269 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1900 Allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

270 Preventivo 1901 Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva. Fascicolo

271 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1901 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

272 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1902 Conto consuntivo; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

273 Preventivo 1903 Fascicolo

274 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1903 Conto consuntivo; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

275

96

Preventivo 1904 Fascicolo

276 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1904 Conto consuntivo; documenti giustificativi. Fascicolo

277 Preventivo 1905 Fascicolo

278 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1905 Conto consuntivo; documenti giustificativi. Fascicolo

279 Preventivo 1906 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

280 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1906 Conto consuntivo; documenti giustificativi. Fra l'altro: Libro magazzino, 1906, reg.; "Entratta e uscita della cassa spiciola comunale di Castelfondo" (tit. int.), 1906, reg. Fascicolo

281 Preventivo 1907 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

282 Conto consuntivo e documenti giustificativi

97

1907 Conto consuntivo, tre esemplari; documenti giustificativi. Fascicolo

283 Preventivo 1908 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

284 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1908 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi. Fra l'altro: "Conto caselo 1906 fino 1909", 1908, reg. Fascicolo

285 Preventivo 1909 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

286 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1909 Conto consuntivo; documenti giustificativi. Fascicolo

287 Preventivo 1910 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

288 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1910 Conto consuntivo; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

289

98

Preventivo 1911 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

290 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1911 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva; "Sorti fieno 1911". Fascicolo

291 Preventivo 1912 Prospetto riassuntivo, due esemplari. Fascicolo

292 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1912 Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi. Fascicolo

293 Preventivo 1913 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

294 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1913 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi. Fascicolo

295 Preventivo 1914 Prospetto riassuntivo, due esemplari. Fascicolo

296

99

Conto consuntivo e documenti giustificativi 1914 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi. Fascicolo

297 Preventivo 1915 Prospetto riassuntivo, due esemplari. Fascicolo

298 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1915 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

299 Preventivo 1916 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

300 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1916 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva. Fascicolo

301 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1917 Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva; "Operato revisoria"; "Resoconto del capocomune. Ianes Pietro". Fascicolo

302 Preventivo 1918 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

100

303 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1918 Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi della parte passiva; registro assegnazione della legna. Fascicolo

304 Preventivo 1919 Prospetto riassuntivo, due esemplari. Fascicolo

305 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1919 Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi; atti relativi. Fra l'altro: coupon di obbligazione di stato austriache; "Conguaglio della comunità scolastica di Castelfondo", 1921. Fascicolo

306 Preventivo 1920 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

307 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1920 Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi. Fra l'altro: "Conguaglio della comunità scolastica di Castelfondo" 1920. Fascicolo

308 Preventivo 1921 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

309 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1921 Conto consuntivo; documenti giustificativi. Fascicolo 101

310 Preventivo 1922 Prospetto riassuntivo. Fascicolo

311 Conto consuntivo e documenti giustificativi 1922 Conto consuntivo; documenti giustificativi; atti relativi. Fascicolo

102 serie 1.12 Libri di cassa, 1861-1865

b. 1

312 "Entrata comunale di Castelfondo incominciando dal 1 aprile 1861...Uscite comunali di Castelfondo incominciando col 1 aprile 1861" 1861-1865 Il registro è in parte compilato come giornale di cassa e in parte come libro mastro. Registro, cc. 15

103

Ente Comune di Castelfondo 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 27

Archivi prodotti Subfondo Comune di Castelfondo (ordinamento italiano)

Storia La politica accentratrice del regime fascista operò l'accorpamento dei piccoli comuni: fu così che, con R.D. 8.11.1928 n. 2715, il comune di Castelfondo venne aggregato, insieme a Cloz, a quello di Brez; fu ricostituito in comune autonomo con D.L.C.P.S. 22.11.1946, n. 506.

104

Ente Comune di Castelfondo 1946 novembre 22 -

Archivi prodotti Subfondo Comune di Castelfondo (ordinamento italiano)

105 subfondo 2 Comune di Castelfondo (ordinamento italiano), 1923-1928; 1946-1957

bb. 127, regg. 133

Soggetti produttori Comune di Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 27 Comune di Castelfondo, 1946 novembre 22 -

Contenuto La sezione comprende gli anni dal 1923 al 1957; la documentazione relativa a Castelfondo per gli anni dal 1929 al 1947 va ricercata presso l'archivio comunale di Brez, poiché in quel periodo era frazione aggregata al comune capoluogo. Fa eccezione il materiale del comune di Brez relativo a Castelfondo che dopo la ricostituzione in comune autonomo è stato portato a Castelfondo; si è optato per non riconsegnare - contrariamente alla prassi archivistica - questi atti al comune di Brez (riordinato e dotato di inventario di recente) per la particolarità della situazione, in cui le carte oramai sono vincolate agli atti prodotti dal comune ricostituito.

106 serie 2.1 Deliberazioni del consiglio comunale, 1922-1970

b. 1, regg. 3

Contenuto La serie, destinata a raccogliere le deliberazioni del consiglio comunale, comprende le deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio, nonché della giunta. Sono riportati inoltre i verbali delle deliberazioni della consulta frazionale e della commissione comunale di prima istanza per la risoluzione dei ricorsi in materia di tributi.

1 "Libro di sessione per il comune di Castelfondo 1923" 1922 dicembre 3-1926 maggio 22; 1948 marzo 3-1970 agosto 29 - Verbali delle deliberazioni della rappresentanza comunale, 1922 dicembre 3-1923 febbraio 18; - verbali delle deliberazioni del consiglio comunale, 1923 marzo 3-1926 maggio 2; - verbali del podestà, 1926 maggio 20- maggio 22; - verbale del consiglio comunale e della giunta municipale, 1948 marzo 3; - verbali del consiglio comunale, 1948 marzo 9-1970 agosto 29. Registro, cc. 397 n.n.

2 "Registro delle deliberazioni consigliari del comune di Castelfondo soggette ad approvazione" 1923 luglio 15-1923 settembre 16; 1926 maggio 5-1928 gennaio 6 - Verbali delle deliberazioni del Consiglio comunale, 1923 luglio 15-settembre 16; - verbali delle deliberazioni del Podestà, 1926 maggio 20-1927 febbraio 12; - verbali delle deliberazioni del Commissario prefettizio, 1927 marzo 19-1928 gennaio 6. Registro, legatura in carta, cc. 40 n.n.

3 Registro dei verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio 1928 gennaio 23-1928 dicembre 31 Verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio.

Registro, cc. 14 n.n., legatura senza coperta Registro, senza coperta, cc. 14 n.n.

4 Deliberazioni della consulta frazionale, del consiglio comunale e della giunta 1945 giugno 11-1948 febbraio 20

107

- Verbali delle deliberazioni della consulta frazionale di Castelfondo, 1945 giugno 11-1947 aprile 6; - verbali delle deliberazioni della consiglio e della giunta comunale, 1947 maggio 3-1948 febbraio 20. Registro, cc. 96 n.n.

5 "Deliberazioni consiliari" 1947 aprile 19-1953 febbraio 7 Registro, cc. 200 n.n.

6 "Atti deliberativi del consiglio comunale" 1953 marzo 14-1953 aprile 18; 1963 gennaio 27; 1965 novembre 14-dicembre 19 - Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale, 1953 marzo 14 - aprile 18, cc.4; - verbali delle deliberazioni della commissione comunale di prima istanza per la risoluzione dei ricorsi in materia di tributi locali,1963 gennaio 27, 1965 novembre 14 - dicembre 19, cc.13. Registro, cc.17 n.n.

108 serie 2.2 Deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate)

Contenuto La serie comprende la raccolta delle copie vistate dei verbali delle deliberazioni del consiglio comunale. Copie vistate delle deliberazioni del consiglio comunale sono presenti nel carteggio ed atti alle relative annate in fascicoli appositi (di solito denominati con l'oggetto) o nella categoria I secondo le indicazioni del titolario.

109 serie 2.3 Indici delle deliberazioni del consiglio comunale, 1946-1953

regg. 2

Contenuto La serie consta degli indici dei registri dei verbali delle deliberazioni del consiglio comunale.

1 "Indice alfabetico deliberazioni consiglio comunale Castelfondo" 1946-1951 Registro, cc. 40 n.n.

2 Indici delle deliberazioni del consiglio comunale 1947-1953 Registro, cc. 20 n.n.

110 serie 2.4 Deliberazioni della giunta municipale, 1943-1953

regg. 2

Contenuto La serie, destinata a raccogliere le deliberazioni della giunta municipale, comprende i verbali delle deliberazioni della giunta municipale e del commissario prefettizio, ed inoltre del commissario prefettizio dell'amministrazione separata della frazione di Castelfondo.

1 Registro dei verbali delle deliberazioni dell'amministrazione separata di Castelfondo e del comune di Castelfondo 1943 febbraio 12-1947 dicembre 30 - Verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio dell'amministrazione separata della frazione di Castelfondo, 1943 febbraio 12-1946 dicembre 27; - verbali del commissario prefettizio del comune di Castelfondo, 1947 gennaio 18-aprile 5; - verbali della giunta municipale di Castelfondo, 1947 giugno 5-dicembre 30. Registro, cc. 100 n.n.

2 Registro dei verbali di deliberazione della giunta 1947dicembre -1953 maggio 6 Registro, cc. 82 n.n.

111 serie 2.5 Deliberazioni della giunta municipale (copie vistate)

Contenuto La serie comprende la raccolta delle copie vistate dei verbali delle deliberazioni della giunta municipale. Copie vistate delle deliberazioni della giunta municipale sono presenti nel carteggio ed atti alle relative annate in fascicoli appositi (di solito denominati con l'oggetto) o nella categoria I secondo le indicazioni del titolario.

112 serie 2.6 Indici delle deliberazioni della giunta municipale, 1940-1953

regg. 2

Contenuto La serie consta degli indici dei registri dei verbali delle deliberazioni della giunta comunale.

1 Indice delle deliberazioni della giunta municipale 1940-1950 Registro, cc. 16 n.n.

2 "Indice delle deliberazioni della giunta comunale" 1951-1953 Registro, cc. 4 n.n.

113 serie 2.7 Protocolli degli esibiti, 1924-1958

regg. 16, b. 1

1 "Protocolo esebiti dal 22-1-1924 del comune di Castelfondo" 1924 gennaio 22-1924 agosto 2 1924 gennaio 22 - agosto 2: nn. 1-950. Con errori di numerazione. Registro

2 Protocollo degli esibiti 1924 agosto 4-1925 gennaio 26 1924 agosto 4 - dicembre 30: nn. 951-1541; 1925 gennaio 2 - gennaio 5: nn. 1542-1563; gennaio 5 - gennaio 26: nn. 1-108. Con errori di numerazione. Registro

3 Protocollo degli esibiti 1925 gennaio 26-1926 maggio 22 1925 gennaio 26 - dicembre 30: nn. 109-2102; 1926 gennaio 2 - maggio 22: nn. 2-691. Con errori di numerazione. Registro

4 Protocollo degli esibiti 1926 maggio 22-1927 gennaio 10 1926 maggio 22 - dicembre 31: nn. 692-1824 (nn. 692-1140; errore, ricomincia con 1041: nn. 1041-1185; errore, ricomincia con 1086: nn. 1086-1379; errore, ricomincia con 1739; nn. 1739-1824); 1927 gennaio 3 - gennaio 7: nn. 1825-1843; gennaio 7 - gennaio 10: nn. 1-29. Registro

5 Protocollo degli esibiti 1927 gennaio 12-1927 maggio 27 1927 gennaio 12 - maggio 27: nn. 29-932. Registro

114

6 Protocollo degli esibiti 1927 maggio 30-1927 ottobre 21 1927 maggio 30 - ottobre 21: nn. 933-1508. Registro

7 "Protocollo speciale 1927" 1927 1927 maggio 14 - ottobre 15: nn. 1-26. Registro

8 Protocollo degli esibiti 1927 ottobre 26-1929 gennaio 8 1927 ottobre 26 - dicembre 29: nn 1517-1858; 1928 gennaio 3 - dicembre 31: nn 1-602.; 1929 gennaio 4 - gennaio 8: nn 1-12. Registro

9 Protocollo degli esibiti 1947 ottobre 29-1949 marzo 2 1947 ottobre 29 - dicembre 31: nn. 1511-1839; 1948 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-1474; 1949 gennaio 3 - marzo 2: nn. 1475, 1-234. Registro

10 Protocollo degli esibiti 1949 marzo 14-1950 giugno 16 1949 marzo 14 - dicembre 31: nn. 296-1473; 1950 gennaio 2 - giugno 16: nn. 1-830. Registro

11 Protocollo degli esibiti 1950 giugno 17-1951 settembre 18 1950 giugno 17 - dicembre 30: nn. 831-1637; 1951 gennaio 2 - settembre 18: nn. 1-1270. Registro

115

12 Protocollo degli esibiti 1951 settembre 18-1953 marzo 9 1951 settembre 18 - dicembre 31: nn. 1271-1829; 1952 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-2008; 1953 gennaio 2 - marzo 9: nn. 1-440. Registro

13 Protocollo degli esibiti 1953 marzo 9-1954 giugno 5 1953 marzo 9 - dicembre 31: nn. 441-2428; 1954 gennaio 2 - giugno 5: nn. 1-990. Registro

14 Protocollo degli esibiti 1954 giugno 7-1955 giugno 20 1954 giugno 7 - dicembre 31: nn. 991-2344; 1955 gennaio 3 - giugno 20: nn. 1-1120. Registro

15 Protocollo degli esibiti 1955 giugno 20-1956 luglio 3 1955 giugno 20 - dicembre 31: nn. 1121-2282; 1956 gennaio 2 - luglio 3: nn. 1-1310. Registro

16 Protocollo degli esibiti 1956 luglio 18-1957 giugno 10 1956 luglio 18 - dicembre 31: nn. 1311-2397; 1957 gennaio 2 - giugno 10: nn. 1-910. Registro

17 Protocollo degli esibiti 1957 giugno 11-1958 maggio 5 1957 giugno 11 - dicembre 31: nn. 911-2034; 1958 gennaio 2 - maggio 5: nn. 1-880. Registro

116 serie 2.8 Carteggio ed atti degli affari comunali, 1924-1957 (1)

bb. 44

Contenuto Dopo l'estensione, nel 1923, alla Venezia tridentina della legge e del regolamento comunale italiano, entra in vigore anche nel Trentino il titolario emanato con circolare del Ministero dell'interno del 1° marzo 1897, n. 17100/2, ovvero la classificazione in quindici categorie del carteggio e degli atti prodotti dall'amministrazione comunale. Fino al 1927 gli atti sono stati riordinati secondo il numero di protocollo o l'ordine cronologico e per fascicoli attinenti ad oggetti particolari. Nell'anno 1928 le categorie erano le seguenti: Cat. 1 Amministrazione; Cat. 1bis Elezioni; Cat. 2 Opere Pie e Beneficienza; cat. 3 Pulizia urbana e rurale; Cat. 4 Sanità e igiene; Cat. 5 Finanze; Cat. 6 Governo; Cat. 7 Grazia, giustizia e culto; Cat. 8 Leva e truppe; Cat. 9 Istruzione pubblica; Cat. 10 Lavori pubblici, poste- telegrafi-telefoni; Cat. 11 Agricoltura, Industria e commercio; Cat. 12 Stato civile, censimento-statistica; Cat. 13 Esteri; Cat. 14 Sicurezza pubblica; Cat. 15 Oggetti diversi. Dal 1947 le categorie rimangono uguali a parte le ultime due: Cat. 14 Oggetti diversi; Cat. 15 Sicurezza pubblica.

Nota dell’archivista Circolare del Ministero del'interno, 1° marzo 1897, n. 17100/2

Note 1) Con documentazione fino al 1972.

1 Carteggio ed atti 1924 Carteggio ed atti, nn. di prot. 1524-1557, gennaio 2-5; nn. 1450-1500 (errore di numerazione) gennaio 10-19; nn. 1-1539, gennaio 22 - dicembre; "Prospetti forestali e atti"; pretura di Fondo; "Pensioni"; prospetto statistico istituti e fondazioni di benificienza in Castelfondo, 1924-1927; "Tabella per la celebrazione del matrimonio civile"; allegati al registro degli atti di matrimonio, 1924-1927, "Certificati di morte del medico", 1924-1927; "Denuncie di nascita levatrici", 1924-1927. Fascicolo

2 "Castelfondo strada e malga Castrin" 1924-1928 Atti relativi alla costruzione della strada e del ponte per Castelfondo e del taglio della foresta Castrin. Fascicolo

117

3 Carteggio ed atti 1925 Carteggio ed atti, nn. di prot. 1543-1563, nn. 8-2097 (con errori di numerazione); "Stato degli utenti pesi e misure soggetti alla verificazione per il biennio 1925-1927", reg.; Registro delle denunzie delle malattie infettive del bestiame e dei provvedimenti adottati"; estratti dei verbali del consiglio comunale; "Liste forestali e atti"; richieste legname. Fascicolo

4 Carteggio ed atti 1926 Carteggio ed atti, nn. di prot. 1-1818 (con errori di numerazione); "Malattie infettive"; "Forestale"; "Asta legname Castelfondo"; libretto di conto corrente intestato al comune di Castelfondo; circolari Regia Prefettura; verbali delle deliberazioni; scuola; prospetto variazioni stato utenti pesi e misure; "Elenco permanente di tutti i cittadini eleggibili a giurati residenti nel comune...", 1926-1927, reg.; progetti variante strada della Mendola; "Condotta legname" 1924, 1926. Fascicolo

5 Carteggio ed atti 1927 Carteggio ed atti, nn. di prot. 1830-1843, nn. 6-1856; atti del protocollo speciale del 1927; "Inchiesta Nones", 1923-1928; "Prospetti forestali"; circolari Regia Prefettura (divise per mesi, mancanti mesi di gennaio e febbraio 1927); "Contratto affitto Malga Manzar Tedesco"; "Verbali di deliberazioni diversi"; "Verbali per storni di fondi e prelevamenti dal fondo di riserva e dalle impreviste"; schede di dichiarazione dei redditi; elenco dei datori di lavoro del comune di Castelfondo, reg.; "Elenco dei celibi del comune di Castelfondo", reg.; "Commercio". Fascicolo

6 Carteggio ed atti cat. I-XV 1928 Atti divisi in categorie I-XV. Circolari (annata completa) della Regia Prefettura. Fascicolo

7 Liste elettorali e atti preparatori 1928-1929 Fascicolo

8 Carteggio ed atti cat. I-XV 1947 Atti divisi in categorie I-XV, classi e sottoclassi.

118

Fascicolo

9 Elezioni amministrative 1947 aprile 13 Elezioni amministrative 1947 aprile 13 (sezione unica). Fra l'altro: "Lista elettorale della sezione per l'anno 1947", reg.; "Registro dei certificati d'iscrizione nelle liste di sezione...", regg.; "Estratto della lista elettorale della sezione", reg.; atti delle elezioni; insediamento del seggio; risultati votazioni. Fascicolo

10 Sessioni forestali 1947-1972 Atti relativi alla sessione forestale, sorti legna, sorti fieno, legna ai poveri, prodotti forestali, strame, riserve di pascolo, prospetti capre e pecore ammesse al pascolo boschivo, domande di assegnazione. Fascicolo

11 Carteggio ed atti cat. I-XV 1948 Atti divisi in categorie I-XV, classi e sottoclassi. Fascicolo

12 "Elezioni politiche 1948. Corri(s)pondenza-circolari-norme ecc." 1948 Carteggio, atti e verbali relativi alle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Fascicolo

13 Elezioni consiglio regionale 1948 Elezioni del primo consiglio regionale del Trentino Alto Adige, 28 novembre 1948. "Atti elettorali 1948. Verbali"; "Atti elettorali 1948. Circolari corrispondenza"; "Presidente del seggio". Fascicolo

14 Schede individuali delle vaccinazioni 1948-1958 Raccoglitore

15

119

Carteggio ed atti cat. I-XV 1949 Atti divisi in categorie I-XV. Fascicolo

16 Carteggio ed atti cat. I-XV 1950 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

17 Carteggio ed atti cat. I-XV 1951 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

18 "Elezioni comunali 1951" 1951 Carteggio, atti e verbali relativi alle elezioni comunali del 27 maggio 1951 (sezione unica). Fascicolo

19 Censimento dell'industria e del commercio 1951 III censimento generale dell'industria e del commercio: prospetti del censimento. Fascicolo

20 Atti dei censimenti del 1951 1949-1952 Carteggio ed atti relativo al censimento della popolazione e al censimento dell'industria e del commercio, 1949-1952. Fascicolo

21 Censimento della popolazione 1951 IX censimento generale della popolazione. Fogli famiglia: sezione 1; sezione 2. Fascicolo

120

22 Carteggio ed atti cat. I-XV 1952 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

23 Carteggio ed atti cat. I-XV 1953 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

24 Carteggio ed atti cat. I-XV 1954 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

25 Carteggio ed atti cat. I-XV 1955 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

26 Carteggio ed atti cat. I-XV 1956 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

27 "Elezioni comunali 27 maggio 1956. Corrispondenza varia" 1956 maggio 27 Atti relativi alle elezioni; circolari; risultati elettorali (sezione unica). Fascicolo

28 "Elezioni regionali 1956" 1956 novembre 11 Fascicolo

29

121

Carteggio ed atti cat. I-XV 1957 Atti divisi in categorie I-XV e classi. Fascicolo

122 serie 2.9 Contratti, 1923-1963

bb. 14

Contenuto La serie raccoglie contratti diversi, contratti legname, repertori, oltre a contratti dell'Amministazione separata di Castelfondo.

1 "Repertorio degli atti ricevuti dal 1 luglio 1923" 1923-1928 Si tratta del registro dei contratti stipulati con il comune di Castelfondo. Riporta il numero progressivo la data dell'atto e il luogo di stipula la natura dell'atto, nome delle parti, indicazione sommaria dei beni col valore e eventuali atti censuali, e nota della registrazione. Registro

2 Contratti 1923-1928 Contratti: rep. n. 3-26. Fascicolo

3 Contratti 1931-1947 Contratti stipulati dal comune di Brez relativamente al territorio della frazione di Castelfondo. Contratti dell'Amministrazione separata di Castelfondo, 1941-1947: rep. [ante n. 6]- 70. Fascicolo

4 Contratti 1947-1952 Contratti: rep. n. 70-143. Fascicolo

5 Contratti 1953-1958 Contratti: rep. n. 1- [222?]. 123

Fascicolo

6 Depositi spese contrattuali 1951-1963 Fascicolo

7 Contratti e progetti relativi ad opere pubbliche 1941-1958 Sistemazione e costruzione strade e piazze, riparazione malga Pradont e malga Castrin, manutenzione chiesa di Castelfondo, cimitero di guerra, restauro cimitero, lavori al Bait al Manzar, sistemazione ponti, ponte sul torrente Rabiola, sistemazione della strada e fognatura di Dovena e Raina. Fascicolo

124 serie 2.10 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1922-1957

b. 1, regg. 25

Contenuto La serie consta dei bilanci di previsione e dei conti consuntivi, principali documenti contabili per la previsione del bilancio dell'anno a venire e per la resa dei conti alla fine di ogni esercizio finanziario. I bilanci di previsione sono sempre accompagnati da atti allegati raccolti in fascicoli intolati "Bilancio" e datati all'anno di riferimento.

1 "Conto consuntivo compilato d'ufficio dell'ex Sindaco Marchetti Luigi dal 1922 al 1926" 1922-1926 Fra l'altro: "Allegati di entrata al rendiconto dell'ex sindaco Marchetti Luigi"; atti relativi. Fascicolo

2 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1924" 1924 Registro

3 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1927" 1927 Due esemplari. Fascicolo

4 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1946" 1946 Registro

5 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1947 All'interno "Bilancio 1947", fasc. Registro

6

125

"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1947" 1947 Registro

7 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1948 Originale. All'interno "Bilancio 1948", fasc. Registro

8 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1948" 1948 Originale vistato. Registro

9 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1949 Originale. All'interno "Bilancio 1949", fasc. Registro

10 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1949" 1949 Originale vistato. Registro

11 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1950 Originale. All'interno "Bilancio 1950", fasc. Registro

12 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1950" 1950 Originale vistato. Registro

126

13 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1951 Originale. All'interno "Bilancio 1951", fasc. Registro

14 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1951" 1951 Originale vistato. Registro

15 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1952 Originale. All'interno "Bilancio 1952", fasc. Registro

16 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1952" 1952 Originale. Registro

17 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1952" 1952 Copia conforme vistata. Registro

18 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1953 Originale. All'interno "Bilancio di previsione 1953", fasc. Registro

19 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1953" 1953 Originale. 127

Registro

20 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1953" 1953 Copia conforme vistata. Registro

21 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1954 Originale. All'interno "Bilancio 1954", fasc. Registro

22 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1954" 1954 Originale vistato. Registro

23 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1955 Originale. All'interno "Allegati al bilancio 1955", fasc. Registro

24 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1955" 1955 Originale vistato. Registro

25 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1956 Originale. All'interno "Bilancio 1956", fasc. Registro

26

128

"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1956" 1956 Originale vistato. Registro

27 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati 1957 Originale. All'interno "Bilancio 1957", fasc. Registro

28 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1957" 1957 Originale vistato. Registro

129 serie 2.11 Giornali e mastri della contabilità, 1922-1957

b. 1, regg. 13

Contenuto La serie si costituisce di registri su cui sono riportati i mandati di pagamento e di riscossione, distinti secondo i diversi capitoli di entrata e di uscita del bilancio di previsione.

1 "Libro cassa del Sindaco L. Marchetti" 1922-1925 Registro

2 "Libro cassa" 1922-1927 Registro

3 Giornale cassa 1926 Giornale cassa entrate; giornale cassa uscite, più esemplari. Fascicolo

4 Giornale cassa 1927 Registro

5 "Giornale di cassa 1928" 1928 Registro

6 "Libro mastro delle entrate e delle spese comunali anno 1928" 1928 Registro

130

7 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1946" 1946 Registro

8 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1947" 1947 Registro

9 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1948" 1948 Registro

10 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1949" 1949 Registro

11 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1950" 1950 Registro

12 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1951" 1951 Registro

13 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1952" 1952 Registro

14 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1953" 1953 Registro

15 131

"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1954" 1954 Registro

16 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1955" 1955 Registro

17 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1956" 1956 Registro

18 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1957" 1957 Registro

132 serie 2.12 Documenti di corredo ai conti consuntivi (reversali di cassa e mandati di pagamento con relativi documenti giustificativi), 1923 -1957

bb. 48

Contenuto La serie comprende le reversali di cassa, i mandati di pagamento, afferenti all'entrate e alle uscite del comune, i documenti giustificativi e documentazione allegata.

1 Mandati di pagamento 1923 Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati. Fascicolo

2 Mandati di pagamento 1924 Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati. Fascicolo

3 Entrate 1925 Quinternetto d'esazione delle rendite del comune. Fascicolo

4 Mandati di pagamento 1925 Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati. Fascicolo

5 Entrate 1926 Ruoli delle entrate comunali; atti allegati; "Residui attivi 1923-1926", reg. Fascicolo

133

6 Mandati di pagamento 1926 Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati. Fascicolo

7 Reversali di cassa 1927 Reversali di cassa; documenti giustificativi e atti allegati. Fascicolo

8 Mandati di pagamento 1927 Mandati di pagamento e documenti giustificativi; residui passivi; atti allegati. Fascicolo

9 Entrate 1928 Reversali di cassa; ruoli delle entrate; residui attivi; bollettari. Fascicolo

10 Mandati di pagamento 1928 Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati. Fascicolo

11 Reversali di cassa 1947 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-31. Fascicolo

12 Mandati di pagamento 1947 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-97. Fascicolo

134

13 Allegati alle entrate 1947 Allegati alle reversali. "Ruoli delle entrate o diritti comunali", 1947, reg. con "Allegati Ruoli 1947", 1947. Fascicolo

14 Allegati alle uscite 1947 Allegati ai mandati. Fascicolo

15 Reversali di cassa 1948 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-31. Fascicolo

16 Mandati di pagamento 1948 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-89. Fascicolo

17 "Allegati entrata 1948" 1948 "Reversali": allegati alle reversali. Ruoli delle entrate o diritti comunali e allegati. Fascicolo

18 Allegati alle uscite 1948 Allegati ai mandati. Fascicolo

19 Reversali di cassa 1949 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-32. Fascicolo 135

20 Mandati di pagamento 1949 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-92. Fascicolo

21 Allegati alle entrate 1949 Allegati alle reversali. "Ruoli delle entrate o diritti comunali", regg.; "Ruolo dell'imposta comunale sui cani per l'anno 1948", reg.; "Ruolo unico delle imposte e tasse comuali per l'anno 1947", reg.; "Ruolo della imposta comuale sui bestiami per l'anno 1947", reg.; "Ruolo unico delle imposte e tasse comuali per l'anno 1948", reg.; "Ruolo dell'imposta comunale sui cani per l'anno 1947". Fascicolo

22 Allegati alle uscite 1949 Allegati ai mandati. Fascicolo

23 Reversali di cassa 1950 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-30. Fascicolo

24 Mandati di pagamento 1950 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-77. Fascicolo

25 Allegati alle entrate 1950 Allegati alle reversali. Ruoli delle entrate o diritti comunali e allegati. Fascicolo

26

136

Allegati alle uscite 1950 Allegati ai mandati. Fascicolo

27 Reversali di cassa 1951 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-30. Fascicolo

28 Mandati di pagamento 1951 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-82. Fascicolo

29 Allegati alle entrate 1951 Allegati alle reversali. Ruoli delle entrate o diritti comunali, "Ruoli dell'imposta comunale sui cani", 1951. Fascicolo

30 Allegati alle uscite 1951 Allegati ai mandati. Fascicolo

31 Reversali di cassa 1952 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-28. Fascicolo

32 Mandati di pagamento 1952 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-97. Fascicolo

137

33 Allegati alle entrate 1952 Allegati alle reversali. Ruoli delle entrate o diritti comunali, "Ruoli dell'imposta comunale sui cani", 1952. Fascicolo

34 Allegati alle uscite 1952 Allegati ai mandati. Fascicolo

35 Reversali di cassa 1953 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-30. Fascicolo

36 Mandati di pagamento 1953 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-114. Fascicolo

37 Allegati alle entrate 1953 Allegati alle reversali. Ruoli delle entrate o diritti comunali. Fascicolo

38 Allegati alle uscite 1953 Allegati ai mandati. Fascicolo

39 Reversali di cassa 1954 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-29bis. Fascicolo 138

40 Mandati di pagamento 1954 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-110bis. Fascicolo

41 Allegati alle entrate 1954 Allegati alle reversali. Ruoli delle entrate o diritti comunali. Fascicolo

42 Allegati alle uscite 1954 Allegati ai mandati. Fascicolo

43 Reversali di cassa 1955 Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-29bis. Fascicolo

44 Mandati di pagamento 1955 Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-107. Fascicolo

45 Allegati alle entrate 1955 Allegati alle reversali. Ruoli delle entrate o diritti comunali. Fascicolo

46 Allegati alle uscite 1955 Allegati ai mandati. 139

Fascicolo

47 Reversali di cassa ed allegati alle entrate 1956 Residui attivi; reversali di cassa ed allegati, artt. 1- 30. Ruoli delle entrate o diritti comunali; ruolo dell'imposta comunale sui cani; ruolo unico delle imposte e tasse comunali; atti allegati. Fascicolo

48 Mandati di pagamento ed allegati alle uscite 1956 Residui passivi; mandati di pagamento ed allegati, artt. 1-110. Fascicolo

49 Reversali di cassa ed allegati alle entrate 1957 Residui attivi; reversali di cassa ed allegati alle entrate, artt. 1- 29. Ruoli delle entrate e diritti comunali; ruolo unico delle imposte e tasse comunali; ruolo della imposta comunale sui cani; atti allegati. Fascicolo

50 Mandati di pagamento ed allegati alle uscite 1957 Residui passivi; mandati di pagamento ed allegati alle uscite, artt. 1-108 . Fascicolo

140 serie 2.13 Liste di leva, 1922-1976

b. 1

Contenuto La serie comprende le liste dei cittadini maschi da sottoporsi a visita di leva, tenuti ad assolvere al servizio militare obbligatorio, compilate annualmente a cura dell'apposita commissione comunale. Le liste della leva per gli anni dal 1921 al 1923 (leva dei nati dall'anno 1901 al 1903), annate solitamente comprese entro l'ambito preunitario, sono rientrate nella sezione postunitaria, in quanto ricalcano tipologie documentarie tipiche dell'amministrazione italiana: infatti la legislazione italiana in materia di reclutamento militare (T.U. approvato con R.D. 24 dicembre 1911, n. 1497 e regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890, n. 6952) fu estesa nei territori annessi al regno con R.D. 19 settembre 1921, n. 1331.

1 Lista di leva classe 1901 1922 Fascicolo

2 Lista di leva classe 1902 1922 Fascicolo

3 Lista di leva classe 1903 1922 Fascicolo

4 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1904 1922 Due esemplari. Fascicolo

5 Lista dei renitenti della classe 1904 1925 Registro

141

6 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1905 [1924] Fascicolo

7 Lista dei renitenti della classe 1905 1925 Registro

8 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1906 1924 Fascicolo

9 Lista dei renitenti della classe 1906 1926 Registro

10 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1907 [1926] Fascicolo

11 Lista dei renitenti della classe 1907 1927 Registro

12 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1908 [1927] Fascicolo

13 Lista dei renitenti della classe 1908 1928 Registro

14 142

Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1909 [1928] Fascicolo

15 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1910 [1929] Due esemplari. Fascicolo

16 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1927" [1946] Registro

17 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1928" [1947] Registro

18 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1929 [1948] Registro

19 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1930" [1949] Registro

20 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1931" [1950] Registro

21 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1932" [1951] Registro

22 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1933"

143

[1952] Registro

23 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1934" [1953] Registro

24 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1935" [1954] Registro

25 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1936" [1955] Registro

26 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1937" [1956] Registro

27 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1938" [1957] Registro

28 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1939" [1958] Registro

29 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1940" [1959] Registro

30 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1941" [1960] Registro

144

31 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1942" [1961] Registro

32 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1943" [1962] Registro

33 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1944" [1963] Registro

34 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1945" [1964] Registro

35 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1946" [1965] Registro

36 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1947" [1966] Registro

37 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1948" [1967] Registro

38 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1949" [1968] Registro

39 145

"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1950" [1969] Registro

40 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1951" [1970] Registro

41 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1952" [1971] Registro

42 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1953" [1972] Registro

43 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1954" [1973] Registro

44 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1955" [1974] Registro

45 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1956" [1975] Registro

46 "Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1957" [1976] Registro

146 serie 2.14 Ruoli matricolari, 1921-1977

b. 1

Contenuto La serie comprende i ruoli matricolari, registri redatti annualmente sui quali vengono riportati tutti i dati relativi alla situazione di servizio dei militari iscritti alla leva in quel dato anno. I ruoli matricolari per gli anni dal 1921 al 1923, annate di solito comprese entro l'ambito preunitario, sono rientrati nella sezione postunitaria, in quanto ricalcano tipologie documentarie tipiche dell'amministrazione italiana: infatti la legislazione italiana in materia di reclutamento militare (T.U. approvato con R.D. 24 dicembre 1911, n. 1497 e regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890, n. 6952) fu estesa nei territori annessi al regno con R.D. 19 settembre 1921, n. 1331.

1 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1901 [1921] Ruoli della classe 1901. Fascicolo

2 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1902 [1922] Ruoli della classe 1902. Fascicolo

3 "Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1903 [1923] Ruolo della classe 1903. Registro

4 "Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1904 1924 Ruolo della classe 1904. Registro

5

147

"Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1905 1925 Ruolo della classe 1905. Registro

6 "Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1906 1926 Ruolo della classe 1906. Registro

7 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1915 1935 Ruolo della classe 1915. Registro

8 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1916 1936 Ruolo della classe 1916. Registro

9 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1917 1937 Ruolo della classe 1917. Registro

10 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1918 1938 Ruolo della classe 1918. Registro

11 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1919 1939 Ruolo della classe 1919. Registro

12

148

"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1920 1940 Ruolo della classe 1920. Registro

13 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1921 1941 Ruolo della classe 1921. Registro

14 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1922 1942 Ruolo della classe 1922. Registro

15 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1923 1943 Ruolo della classe 1923. Registro

16 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1924 1944 Ruolo della classe 1924. Registro

17 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1925 1945 Ruolo della classe 1925. Registro

18 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1926 1946 Ruolo della classe 1926. Registro

19

149

"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1927 1947 Ruolo della classe 1927. Registro

20 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1928 1948 Ruolo della classe 1928. Registro

21 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1929 1949 Ruolo della classe 1929. Registro

22 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1930 1950 Ruolo della classe 1930. Registro

23 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1931 1951 Ruolo della classe 1931. Registro

24 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1932 1952 Ruolo della classe 1932. Registro

25 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1933 1953 Ruolo della classe 1933. Registro

26

150

"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1934 1954 Ruolo della classe 1934. Registro

27 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1935 1955 Ruolo della classe 1935. Registro

28 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1936 1956 Ruolo della classe 1936. Registro

29 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1937 1957 Ruolo della classe 1937. Registro

30 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1938 1958 Ruolo della classe 1938. Registro

31 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1939 1959 Ruolo della classe 1939. Registro

32 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1940 1960 Ruolo della classe 1940. Registro

33

151

"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1941 1961 Ruolo della classe 1941. Registro

34 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1942 1962 Ruolo della classe 1942. Registro

35 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1943 1963 Ruolo della classe 1943. Registro

36 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1944 1964 Ruolo della classe 1944. Registro

37 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1945 1965 Ruolo della classe 1945. Registro

38 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1946 1966 Ruolo della classe 1946. Registro

39 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1947 1967 Ruolo della classe 1947. Registro

40

152

"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1948 1968 Ruolo della classe 1948. Registro

41 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1949 1969 Ruolo della classe 1949. Registro

42 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1950 1970 Ruolo della classe 1950. Registro

43 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1951 1971 Ruolo della classe 1951. Registro

44 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1952 1972 Ruolo della classe 1952. Registro

45 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1953 1973 Ruolo della classe 1953. Registro

46 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1954 1974 Ruolo della classe 1954. Registro

47

153

"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1955 1975 Ruolo della classe 1955. Registro

48 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1956 1976 Ruolo della classe 1956. Registro

49 "Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1957 1977 Ruolo della classe 1957. Registro

154 serie 2.15 Lavori pubblici, 1925-1937

bb. 4

Contenuto La serie comprende documentazione prodotta dal comune di Brez relativamente a lavori svolti sul territorio dell'allora frazione di Castelfondo: pur trattandosi di materiale riconducibile all'archivio comunale di Brez, conserva la sua collocazione a Castelfondo perchè dopo l'avvenuto riordino dell'archivio di Brez sarebbe stato difficoltoso inserirlo nel fondo riordinato e perchè si è ritenuto che gli atti in questione fossero stati dati a Castelfondo al momento della ricostituzione del comune per oggettive ragioni pratiche.

1 "Strada di Castelfondo I° tronco" 1925-1926 Fascicolo

2 Atti relativi alla strada di Castelfondo 1928-1932 Carteggio ed atti relativi ai lavori stradali di Castelfondo, elenchi di espropriazione, elenchi operai, stati di avanzamento, svincolo cauzione strada Castelfondo. Fascicolo

3 "Operato d'esecuzione e collaudo dei lavori di costruzione della strada di Castelfondo (comune di Brez)" 1929-1931 Relazione tecnica, certificati, atti contabili, disegni degli scavi. Fascicolo

4 "Progetto della nuova strada di Castelfondo di accesso alla stazione di Fondo" 1929-1933 Progetto ed atti relativi alla realizzazione ed al collaudo della nuova strada di Castelfondo per la stazione ferroviaria di Fondo (due esemplari). Fascicolo Note Atti del comune di Brez.

5 155

"Documenti strada Castelfondo intavolati" 1931-1937 Fascicolo

156 serie 2.16 Pratiche edilizie, 1945-1976

bb. 3

1 Pratiche edilizie 1945-1976 Concessioni edilizie rilasciate dal comune di Brez relative ad edifici situati sul territorio di Castelfondo, 1945-1947. Pratiche edilizie, 1948-1976. "Verbali della Commissione edilizia comunale", 1951-1972. "Commissione edilizia - leggi, circolari ecc" 1967-1973. Fascicolo

157 serie 2.17 Registri degli atti di nascita, 1924-1958

regg. 17

Contenuto I registri dei nati sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri delle nascite da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.

1 Registro degli atti di nascita 1924 Registro

2 Registro degli atti di nascita 1925 Registro

3 Registro degli atti di nascita 1926 Registro b4 Registro degli atti di nascita 1927 Registro

5 Registro degli atti di nascita 1928 Registro

6 Registro degli atti di nascita 1947

158

Registro

7 Registro degli atti di nascita 1948 Registro

8 Registro degli atti di nascita 1949 Registro

9 Registro degli atti di nascita 1950 Registro

10 Registro degli atti di nascita 1951 Registro

11 Registro degli atti di nascita 1952 Registro

12 Registro degli atti di nascita 1953 Registro

13 Registro degli atti di nascita 1954 Registro

14 Registro degli atti di nascita 1955 Registro

159

15 Registro degli atti di nascita 1956 Registro

16 Registro degli atti di nascita 1957 Registro

17 Registro degli atti di nascita 1958 Registro

160 serie 2.18 Registri degli atti di matrimonio, 1924-1958

regg. 17

Contenuto I registri dei matrimoni sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri dei matrimoni da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.

1 Registro degli atti di matrimonio 1924 Registro

2 Registro degli atti di matrimonio 1925 Registro

3 Registro degli atti di matrimonio 1926 Registro

4 Registro degli atti di matrimonio 1927 Registro

5 Registro degli atti di matrimonio 1928 Registro

6 Registro degli atti di matrimonio 1947

161

Registro

7 Registro degli atti di matrimonio 1948 Registro

8 Registro degli atti di matrimonio 1949 Registro

9 Registro degli atti di matrimonio 1950 Registro

10 Registro degli atti di matrimonio 1951 Registro

11 Registro degli atti di matrimonio 1952 Registro

12 Registro degli atti di matrimonio 1953 Registro

13 Registro degli atti di matrimonio 1954 Registro

14 Registro degli atti di matrimonio 1955 Registro

162

15 Registro degli atti di matrimonio 1956 Registro

16 Registro degli atti di matrimonio 1957 Registro

17 Registro degli atti di matrimonio 1958 Registro

163 serie 2.19 Registri degli atti di morte, 1924-1958

regg. 17

Contenuto I registri dei morti sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri dei morti da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.

1 Registro degli atti di morte 1924 Registro

2 Registro degli atti di morte 1925 Registro

3 Registro degli atti di morte 1926 Registro

4 Registro degli atti di morte 1927 Registro

5 Registro degli atti di morte 1928 Registro

6 Registro degli atti di morte 1947

164

Registro

7 Registro degli atti di morte 1948 Registro

8 Registro degli atti di morte 1949 Registro

9 Registro degli atti di morte 1950 Registro

10 Registro degli atti di morte 1951 Registro

11 Registro degli atti di morte 1952 Registro

12 Registro degli atti di morte 1953 Registro

13 Registro degli atti di morte 1954 Registro

14 Registro degli atti di morte 1955 Registro

165

15 Registro degli atti di morte 1956 Registro

16 Registro degli atti di morte 1957 Registro

17 Registro degli atti di morte 1958 Registro

166 serie 2.20 Registri degli atti di cittadinanza, 1924-1958

regg. 17

Contenuto I registri della cittadinanza sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile. Nel Trentino la tenuta dei registri della cittadinanza da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.

1 Registro degli atti di cittadinanza 1924 Registro

2 Registro degli atti di cittadinanza 1925 Registro

3 Registro degli atti di cittadinanza 1926 Registro

4 Registro degli atti di cittadinanza 1927 Registro

5 Registro degli atti di cittadinanza 1928 Registro

6 Registro degli atti di cittadinanza 1947

167

Registro

7 Registro degli atti di cittadinanza 1948 Registro

8 Registro degli atti di cittadinanza 1949 Registro

9 Registro degli atti di cittadinanza 1950 Registro

10 Registro degli atti di cittadinanza 1951 Registro

11 Registro degli atti di cittadinanza 1952 Registro

12 Registro degli atti di cittadinanza 1953 Registro

13 Registro degli atti di cittadinanza 1954 Registro

14 Registro degli atti di cittadinanza 1955 Registro

168

15 Registro degli atti di cittadinanza 1956 Registro

16 Registro degli atti di cittadinanza 1957 Registro

17 Registro degli atti di cittadinanza 1958 Registro

169 serie 2.21 Indici decennali dei registri di stato civile, 1924-1934

reg. 1

Contenuto La serie si compone degli indici dei registri di nascita, di matrimonio, di morte e di cittadinanza.

1 Indice dei registri di stato civile 1924-1934 Registro

170 serie 2.22 Registri della popolazione, 1924-1940

1947-1982 ( Estremi cronologici di organizzazione dei documenti ) bb. 5, reg. 1

Contenuto L'articolo 31 del regolamento datato 12 novembre 1921 stabiliva che, in occasione del sesto censimento della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione. Questo doveva essere impostato su questo modulo tripartito: fogli di casa, fogli di famiglia, fogli individuali. I fogli di casa dovevano essere tanti quanti gli edifici atti ad abitazione nel comune; dovevano riportare, oltre al numero civico, tutte le indicazioni necessarie alla loro individuazione e dovevano essere tenuti secondo l'ordine del numero della strada comunale. I fogli di famiglia, compilati nella maniera consueta, dovevano essere racchiusi, in ordine alfabetico, dentro il foglio relativo alla casa dove ciascuna famiglia abitava. I fogli (o schede) individuali, ordinati alfabeticamente, dovevano essere tanti quanti gli individui aventi dimora stabile nel comune e contenere i dati relativi alla loro posizione anagrafica, stato civile, professione, etc.. Con l'ulteriore regolamento del 1929 (relativo alla legge 7.4.1921, n. 457 concernente il censimento della popolazione del Regno) le componenti del registro della popolazione si ridussero a due: fogli di famiglia e schede individuali, ordinati nell'ordine consueto. Soltanto se i fogli di famiglia fossero stati ordinati non secondo la numerazione progressiva ma secondo l'ordine alfabetico delle denominazioni di strade e località del comune, era previsto l'obbligo di raccoglierli in cartelle di casa, formate per ciascun fabbricato ad uso abitazione contraddistinto da un proprio numero civico. Attualmente il "servizio delle anagrafi della popolazione residente" è disciplinato con legge del 1954 e relativo regolamento del 1958; essendo state definitivamente soppresse le cartelle di casa, l'anagrafe risulta costituita da schede di famiglia e di convivenza nonché le schede individuali. Il D.P.R. 31.1.1958, n. 1326, all'articolo 40 disponeva che in ciascun comune l'ufficio preposto agli adempimenti ecografici dovesse curare la compilazione e l'aggiornamento dello stradario, in cui dovevano essere elencate in ordine alfabetico le denominazioni delle aree di circolazione situate nel comune. La serie conserva fogli famiglia, schede individuali, fogli di casa e cartelle di casa, distinti tra i diversi nuclei abitati di Castelfondo, Raina e Dovena.

b.1 "Registro di popolazione" sec. XX prima metà Registro della popolazione del comune di Brez per le frazioni di Castelfondo, Raina e Dovena. Registro, legatura in mezza tela, cc. 227 n.n.

2 Fogli di famiglia e schede individuali Castelfondo 1924 Fogli di famiglia e schede individuali della località Castelfondo, nn. 1-140; fogli di casa nn. 2-64, fasc.

171

Fascicolo

3 Fogli di famiglia e schede individuali Raina e Dovena 1924 Fogli di famiglia e schede individuali località Raina, nn. 120-165; fogli di casa nn. 1-28, fasc. Fogli di famiglia e schede individuali località Dovena, nn. 166-210; fogli di casa nn. 28, fasc. Fogli di famiglia e schede individuali Castelfondo, nn. 211-214. Fascicolo

4 Fogli di famiglia Castelfondo 1940 Fogli di famiglia della località Castelfondo, via Dante Alighieri, via General Cantore, p.zza Cesare Battisti; conservati all'interno di cartelle di casa. Fascicolo

5 Fogli di famiglia Raina 1940 Fogli di famiglia della località Raina, via Fabio Filzi; conservati all'interno di cartelle di casa. Fascicolo

6 Fogli di famiglia Dovena 1940 Fogli di famiglia della frazione di Dovena, via Lamarmora; conservati all'interno di cartelle di casa. Fascicolo

7 Fogli di famiglia eliminati 1947-1982 Fogli di famiglia eliminati, numerati da 1 a 200, secondo l'ordine cronologico delle date di eliminazione. Fascicolo

172 serie 2.23 Movimento della popolazione, 1947-1973

bb. 2

Contenuto Il regolamento del 1929, che ribadiva le disposizioni di quello emanato nel 1901, stabiliva che ciascun comune tenesse un registro nel quale doveva essere annotato periodicamente (ogni mese e ogni anno) il movimento numerico avvenuto nella popolazione stabile del comune in conseguenza ad eventi quali nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni nazionali ed internazionali. Oltre ai dati riguardanti la popolazione stabile il registro doveva riportare anche il numero delle persone iscritte solo provvisoriamente.

1 Emigrazione 1947-1965 Atti relativi al registro emigrati dal n. 1 al n. 160. Fascicolo

2 Immigrazione 1947-1973 Atti relativi agli immigrati dal n. 1 al n. 177. Fascicolo

173 serie 2.24 Registri diversi, 1927-1956

b. 1

Contenuto In questa serie si conservano i registri riguardanti i diversi settori di competenza dell'amministrazione comunale per i quali, data la natura peculiare o l'esiguità numerica, non si è ritenuto opportuno costituire delle serie autonome.

1 "Indice delle circolari pervenute all'ufficio comunali dalle autorità governative" (tit. int.) 1927 dicembre 22-1928 settembre 27 Registro, legatura in carta

2 "Verbali commissione elettorale comunale Castelfondo" 1948 gennaio 16-1951 Registro

3 "Verbale commissione elettorale di Castelfondo dal 31.8.1951 al 15. 11.1956" 1951 agosto 31-1956 novembre 15 Registro

174

Ente Corpo dei vigili del fuoco volontari del comune di Castelfondo [1955] - [1957]

Archivi prodotti Subfondo Corpo dei vigili del fuoco volontari, 01/01/1955 - 31/12/1957

175 subfondo 3 Corpo dei vigili del fuoco volontari, 1955-1957

b. 1

Soggetti produttori Corpo dei vigili del fuoco volontari del comune di Castelfondo, [1955] - [1957]

Contenuto Il corpo dei vigili del fuoco volontari, addetto al servizio antincendio, viene regolato dalla legge regionale 20 agosto 1954, n. 24 e dal regolamento attuativo (pubblicati sul Bollettino ufficiale della regione Trentino - Alto Adige rispettivamente in data 30 agosto 1954 n. 23 e 14 febbraio 1955 n. 55). Atti relativi all'attività dei Vigili del fuoco sono conservati nella serie del carteggio ed atti dell'archivio del comune.

176 serie 3.1 Bilanci di previsione e rendiconti della gestione, 1955-1957

regg. 6

Contenuto In esecuzione dei dettami della legge regionale 20 agosto 1954, n. 24 relativa al servizio antincendi il corpo volontario è tenuto annualmente alla compilazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti della gestione, allegati rispettivamente al bilancio ed al conto consuntivo del comune.

1 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1955" 1955 Registro

2 "Rendiconto della gestione dell'anno 1955" 1955 Registro

3 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1956" 1956 Registro

4 "Rendiconto della gestione dell'anno 1956" 1956 Registro

5 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1957" 1957 Registro

6 "Rendiconto della gestione dell'anno 1957" 1957 Registro

177 serie 3.2 Giornali e mastri della contabilità, 1955-1957

regg. 3

1 "Giornale - mastro per la tenuta della contabilità dell'esercizio 1955" 1955 Registro

2 "Giornale - mastro per la tenuta della contabilità dell'esercizio 1956" 1956 Registro

3 "Giornale - mastro per la tenuta della contabilità dell'esercizio 1957" 1957 Registro

178 serie 3.3 Documenti di corredo ai rendiconti, 1956-1957

fascc. 2

1 Mandati e documenti giustificativi 1956 Fascicolo

2 Mandati e documenti giustificativi 1957 Fascicolo

179

Ente Congregazione di carità di Castelfondo 1812-1929

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità di Castelfondo, 01/01/1812 - 31/12/1929

Storia Il decreto n. 49 del vicerè Eugenio Napoleone, emanato a Milano il 15 febbraio 1811, estese al Dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti del Regno d'Italia napoleonico. Il decreto in questione, all'art. 2 del titolo I, stabiliva che in ogni comune dei territori citati "...tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza" dovessero essere sottoposti ad un unico organismo amministrativo che avrebbe preso il nome di Congregazione di carità. Il titolo II (art. 7 e segg.) specificava poi che le congregazioni di carità dovevano essere composte da "...probi e distinti cittadini del comune scelti fra i proprietari, i commercianti e gli uomini di legge più distinti" i quali, in numero di non più di sei e non meno di quattro, dovevano essere nominati dal podestà o sindaco. Nel capoluogo del dipartimento dovevano entrare a far parte della congregazione di carità il prefetto, il vescovo e il podestà; nei capoluoghi dei distretti doveva farne parte il viceprefetto e comunque, sia in questi che in tutti gli altri comuni, erano membri della congregazione il podestà (o sindaco) o un parroco del luogo. Il prefetto, il viceprefetto e il podestà (o sindaco) svolgevano, nei rispettivi casi, il ruolo di presidente della congregazione di carità. L'art. 10 stabiliva inoltre che ogni congregazione fosse divisa in tre sezioni: quella degli ospitali, quella degli ospizi ed orfanotrofi e quella dei fondi elemosinieri. Ogni sezione si doveva occupare della parte esecutiva dell'amministrazione affidatale e renderne poi conto alla congregazione. Il titolo III del decreto n. 49 dava disposizioni sull'amministrazione dei beni immobili appartenenti alle istituzioni pie ora controllate dalle congregazioni di carità. Essi dovevano essere affittati mediante asta pubblica e si doveva esigere un affitto in denaro o, in determinati casi, in generi di consumo da usare a favore degli assistiti. Le congregazioni (titolo VI, art. 34 e segg.) dovevano tenere una contabilità unica e generale, redigendo però dei registri separati che dimostrassero le attività e passività di ciascun luogo pio posto sotto la loro amministrazione. Nel mese di febbraio di ciascun anno dovevano presentare al prefetto, per l'approvazione, il conto consuntivo dell'anno precedente (o al ministro dell'interno se la congregazione aveva un reddito superiore alle diecimila lire). Il titolo VII, infine, contenente le "Disposizioni generali", stabiliva, contestualmente all'attivazione della congregazione di carità in ogni comune, la cessazione delle "parziali amministrazioni od ispezioni che precedentemente erano esercitate dalle corporazioni o dai privati". Soltanto i patronati di famiglie private conservavano i loro diritti ma dipendevano dall'autorità tutoria che avrebbe dovuto vigilare affinchè venissero rispettate le volontà dei testatori e far intervenire nella gestione la congregazione di carità per verificare lo stato del patrimonio e prendere poi gli opportuni provvedimenti (artt. 42, 43 e 45). Il decreto, pur incaricando della pubblica beneficenza le congregazioni di carità, prevedeva comunque che i comuni dovessero supplire, in caso di necessità, ai bisogni degli ospitali, orfanotrofi, ricoveri per esposti ed istituti elemosinieri e che dovessero fornire all'occorrenza alla congregazione impiegati ed oggetti di cancelleria della segreteria comunale. Dopo la caduta di Napoleone e l'avvento della seconda dominazione austriaca, il Provvisorio commissario in capo del Tirolo italiano ed illirico cav. de Roschmann con l'editto del 1 marzo 1814 (art. 118 e segg.) confermò le congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei comuni che avessero dei propri istituti di 180 beneficenza con una rendita lorda di almeno cinquecento fiorini. Quest'ultimo provvedimento teneva conto dei reclami presentati riguardo al fatto che istituti di pubblica beneficenza di una frazione erano stati talora incorporati alla congregazione di carità generale esistente nel capoluogo del comune. L'art. 120 dell'editto stabiliva poi che tutte le congregazioni dovevano produrre i conti arretrati alle autorità e in particolare un elenco delle spese sostenute per il mantenimento delle truppe imperiali. I conti dovevano essere esaminati dal consiglio comunale che doveva redigerne un verbale di revisione da spedire alle autorità insieme ai conti stessi. Entro un mese dall'emanazione dell'editto, le congregazioni dovevano presentare anche i prospetti delle attività e passività delle fondazioni da loro amministrate. In effetti, durante la seconda dominazione austriaca, le congregazioni di carità rimasero in vita come istituzioni con amministrazione separata da quella del comune, gestita da un apposito comitato, in comuni come Trento (dove, il 25 aprile 1827, fu emanato uno statuto della congregazione che rimase in vigore fino alla caduta dell'impero), Bolzano, Rovereto, ed altri mentre in comuni dove probabilmente non c'erano grossi lasciti o istituzioni benefiche da amministrare, si hanno notizie dell'esistenza di un Fondo dei poveri (Armenfond) che, in taluni casi, va inteso semplicemente come una voce di bilancio del comune relativo, mentre altrove il termine "Fondo dei poveri" è usato come sinonimo per "Congregazione di carità". Lo stretto legame nasceva dal fatto che il comune, nonostante l'esistenza sul suo territorio di istituti per i poveri, aveva l'obbligo di provvedere agli aventi diritto d'incolato in caso di povertà. A questo proposito vanno precisati alcuni passaggi. La legge provvisoria comunale 17 marzo 1849 stabiliva che i pertinenti di un comune avevano diritto al provvedimento per i poveri secondo il giustificato bisogno (§ 22 del Capo I, Sez. I) e che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli esistenti istituti, la Rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale, potendo decidere in quale modo impiegarli (§ 84 del Capo I, Sez. II). La legge del 3 dicembre 1863, n. 105 B.L.I., al Capo IV intitolato "Dell'obbligo dei Comuni di provvedere per i poveri", disponeva che non cambiasse nulla nell'ordinamento e negli obblighi degli istituti esistenti e delle fondazioni di beneficenza e ribadiva l'obbligo per i comuni di provvedere ai loro pertinenti poveri. Oltre alle disposizioni di legge, anche una sentenza intervenne a stabilire che gli affari relativi ai poveri erano di competenza del comune politico anche nel caso che esistesse un fondo speciale per i poveri (Sentenza del Trib. Ammin. 10 marzo 1880, n. 421). In pratica, l'obbligo per il comune di soccorrere gli aventi diritto d'incolato sussisteva quando i mezzi necessari per il mantenimento dei poveri, nel comune stesso, sorpassavano gli obblighi e i mezzi degli istituti e delle fondazioni per i poveri e di beneficenza esistenti e nello stesso tempo quando non ci fossero terze persone tenute, in base al diritto civile o ad altre leggi, a provvedere a questi poveri (come i genitori per i figli, i figli per i genitori, il marito per la moglie, ecc.). Dipendendo dunque l'obbligo di intervento del comune nei confronti dei poveri dalle disponibilità finanziarie degli istituti per i poveri, il capocomune era tenuto a conoscere i mezzi di cui essi disponevano, revisionando i loro rendiconti e i giornali di entrata ed uscita e intervenendo nelle loro distribuzioni ed elargizioni ai poveri. In generale gli istituti dei poveri, a parte gli eventuali lasciti o donazioni di cui beneficiavano, venivano finanziati con alcune entrate straordinarie del comune stesso, come il ricavato da indennizzi forestali, multe campestri, incassi di spettacoli pubblici, quote percentuali sulle vendite di legname e sulle vendite all'incanto di oggetti confiscati. Inoltre il comune poteva pretendere un rimborso da parte dei poveri un tempo sovvenzionati e poi venuti in possesso di qualche bene (purchè ciò non li gettasse in una situazione di ulteriore bisogno). Se poi la cifra composta da tali voci non risultava sufficiente a sovvenzionare i poveri, il comune doveva provvedere devolvendo a questo scopo una somma di denaro a conguaglio delle spese, somma che risultava regolarmente iscritta fra le uscite del conto consuntivo comunale.

181

Le autorità austriache non mancarono, nelle loro lettere circolari, di sollecitare i comuni ad istituire le congregazioni di carità dotate di una amministrazione propria ossia di una loro legale e stabile rappresentanza, anche nei casi in cui fossero state inizialmente sprovviste di fondi. L'obiettivo perseguito era evidentemente quello di tenere divisa la gestione degli istituti per i poveri da quella delle sostanze comunali, fermi restando gli obblighi del comune verso i suoi pertinenti poveri. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano sostanzialmente che la rappresentanza della congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale (e ciò perchè si voleva che la congregazione, per quanto possibile, potesse contare sulle offerte dei privati, sollevando in tal modo la cassa comunale dall'onere delle sovvenzioni ai poveri alla quale era obbligata dalla legge), da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime ed il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della congregazione. La nomina del preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (I.R. Pretura o I.R. Giudizio Distrettuale). Lo scopo del pio istituto era quello di sovvenzionare in primo luogo gli ammalati e i convalescenti poveri e quindi i poveri incapaci di procurare a loro stessi e alle loro famiglie il necessario per sopravvivere. I capitali e le donazioni di cui poteva disporre dovevano essere investiti e messi a frutto. La rappresentanza della congregazione si doveva occupare della conservazione del patrimonio e di decidere riguardo all'elargizione dei sussidi. Essa doveva riunirsi almeno una volta al mese e le sue deliberazioni dovevano sempre essere redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi da loro dovuti e le somme mano a mano versate; in tale registro dovevano poi comparire gli incassi dedotti dal giornale e le spese (per sussidi o altro) dedotte anch'esse dal giornale ma divise per mese. Il cassiere era altresì autorizzato a incassare gli interessi sui capitali e le rendite dei beni immobili e a rilasciare le relative quietanze. Egli doveva inoltre, sulla base di mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata delle relative pezze d'appoggio) affinchè la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata all'autorità superiore per la definitiva revisione ed approvazione. Tutte queste disposizioni costituivano le norme fondamentali da prevedere nello statuto che doveva darsi. In realtà, sembra che la divisione dei compiti che doveva esserci fra comune e congregazione di carità non abbia funzionato con la precisione che il governo di Innsbruck si aspettava. Un certo disordine nel modo di organizzare le sovvenzioni ai poveri da parte dei comuni del Tirolo e una mancanza di uniformità nella procedura relativa veniva infatti lamentata dalla circolare del capitano provinciale n. 317/VII/9 del 11 maggio 1912 mentre in altri casi si chiedevano chiarimenti su quali fossero i compiti effettivamente svolti dal comune e dalla congregazione di carità, poichè non sembrava esserci un'esatta delimitazione di competenze. In particolare, assieme alla circolare del 1912 venivano diramati ai comuni un "questionario" ed un "registro dei poveri"; quest'ultimo, da tenere in continua evidenza, conteneva un prospetto di tutti i poveri sussidiati. Il primo impianto del registro doveva essere fatto entro il I giugno 1912 e un esemplare doveva essere inviato alla Giunta provinciale, alla quale si sarebbero poi dovute inviare trimestralmente le comunicazioni sulle variazioni avvenute. La denominazione "Fondo poveri" convive con quella di "Congregazione di carità".

Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il primo importante provvedimento in materia di assistenza e beneficenza si ebbe con il R.D. n. 976 del 26 aprile 1923 che dava facoltà al Ministro dell'Interno di dichiarare sciolte le

182 amministrazioni delle congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni. A tale provvedimento fece seguito il R.D. n. 982 del 22 aprile 1923 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 maggio 1923 che determinava l'adeguamento alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le leggi fondamentali emanate in Italia erano state fino ad allora la n. 753 del 3 agosto 1862 sull'amministrazione delle opere pie e la legge n. 6972 del 17 luglio 1890 (modificata in seguito con il D.L. n. 2841 del 30 dicembre 1923 che cambiò la dizione "istituzioni pubbliche di beneficenza" in "istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" e poi con la legge n. 413 del 4 marzo 1928). La legge del 1890 si proponeva di riformare l'organizzazione delle istituzioni pubbliche di beneficenza attraverso la loro concentrazione e raggruppamento sotto un organo di amministrazione unico. Tale organo fu appunto chiamato congregazione di carità e la legge stabiliva che ne fosse istituita una in ogni comune e che fosse diretta da un comitato composto da un presidente e da un certo numero di patroni (quattro patroni per comuni con più di ventimila abitanti, sei per comuni con più di ventimila abitanti e meno di centomila e otto per comuni con più di centomila abitanti). Il comitato d'amministrazione doveva essere eletto dal consiglio comunale. Le congregazioni avrebbero dovuto prestare assistenza ai poveri sia in stato di salute che di malattia, favorire la loro educazione, istruzione ed avviamento a qualche professione ed assumerne la rappresentanza legale sia davanti all'autorità amministrativa che giudiziaria. Alla congregazione di carità furono sottoposte tutte le istituzioni pubbliche benefiche che avessero una rendita inferiore a cinquemila lire annue, quelle esistenti nei comuni con popolazione inferiore ai diecimila abitanti e, infine, quelle per cui non fosse possibile istituire degli organi di amministrazione. Gli articoli 18 e segg. della legge del 1890 stabilivano l'obbligo di tenere in ogni congregazione, separatamente per il proprio patrimonio e per quello delle istituzioni amministrate, gli inventari dei beni mobili e immobili e gli elenchi dei titoli relativi ai diritti, pesi e obbligazioni nonchè l'obbligo di redigere i bilanci preventivi e i conti consuntivi corredati, questi ultimi, dalle relative relazioni illustrative. La riscossione delle entrate e il servizio di tesoreria erano di norma affidati all'esattore comunale. Nel 1891 era stato inoltre emanato il regolamento di attuazione (R.D. n. 99 del 5 febbraio 1891) che precisava che le congregazioni, al pari di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, dovevano compilare il registro di protocollo con la relativa rubrica alfabetica per materie e il registro cronologico delle deliberazioni. Tali registri dovevano essere conservati in archivio insieme agli atti generali.

183 fondo Congregazione di carità di Castelfondo, 1812-1929

bb. 2

Soggetti produttori Congregazione di carità di Castelfondo, 1812-1929

Contenuto L'archivio della Congregazione di carità è archivio aggregato a quello del comune di Castelfondo, ovvero un archivio che per ragioni giuridico-istituzionali diverse si è trovato unito e talvolta frammisto all'archivio prodotto dagli uffici e dagli organi del comune. La Congregazione è infatti uno di quegli organismi che si possono definire come enti che hanno svolto funzioni analoghe o interferenti rispetto a quelle del comune. Di frequente dunque la divisione dei fondi e l'assegnazione di alcune tipologie documentarie all'archivio del comune o della Congregazione sono risultate problematiche.

184 serie 1 Deliberazioni del consiglio di amministrazione, 1925-1929

1 Verbali di deliberazione della Congregazione di carità 1925 dicembre 20-1927 marzo 25 Verbali delle deliberazioni del consiglio di amministrazione. Fascicolo

2 "Registro dei verbali di deliberazione" 1927-1929 Il registro non riporta registrazioni regolari. Registro, cc. 3

185 serie 2 Protocolli degli esibiti, 1925-1926

3 Protocollo degli atti 1925-1926 1925-1926: nn. 1-2 (la registrazione n. 2 è incompleta). Registro Registro

186 serie 3 Carteggio ed atti, 1812-1929

Contenuto La serie comprende anche un inventario del patrimonio della Congregazione di carità, tipologia documentaria solitamente conservata a sé.

4 Carteggio ed atti 1812-1895 Fra l'altro: "Elenco dei capitali della congregazione di carità 1812". Fascicolo Fascicolo

5 Patrimonio e rendite 1870, post 1895, 1903-1921 "Inventario speciale sul patrimonio complessivo della Congregazione di Carità di Castelfondo", post 1895, reg.. Libretto di rendita del Fondo poveri, 1916, reg.; libretto di rendita del Fondo scolastico, 1916, reg.; atti relativi, 1916-1921. Libretto di rendita del Fondo poveri, 1903-1916, reg. (all'interno c. 1, 1870); atti relativi, 1915-1921. Fascicolo Fascicolo

6 Carteggio ed atti 1925 Fascicolo Fascicolo

7 Carteggio ed atti 1926 Fascicolo Fascicolo

8 Carteggio ed atti 1927-1928 Fascicolo Fascicolo

187

9 Carteggio ed atti 1929 Fascicolo Fascicolo

188 serie 4 Contabilità, 1879-1929

10 Prospetti uscite Fondo poveri 1879-1885 "Fondo poveri Comune di Castelfondo - Sommario di tutta l'entrata e uscita di detto comune del Distretto capitanale di Cles per l'anno amministrativo 1879": allegato alla parte passiva del conto consuntivo. Riassunti dell'uscita del Fondo poveri, anni 1880-1885. Fascicolo

11 "Allegato alla parte attiva del conto consuntivo Fondo poveri del comune di Castelfondo per l'anno amministrativo 1886" 1886 Fascicolo

12 "Conto Fondo poveri 1889" 1889 Fascicolo

13 Bilancio di previsione 1925 Registro

14 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1925 Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento. Fascicolo

15 "Registro generale di cassa dell'anno 1925" 1925 Registro

16 Bilancio di previsione 1926 189

Registro

17 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1926 Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento. Fascicolo

18 Giornale di cassa 1926 Registro

19 Bilancio di previsione 1927-1929 Registro

20 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1927 Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento. Fascicolo

21 Giornale di cassa 1927 Fascicolo

22 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1928 Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento. Fascicolo

23 Giornale di cassa 1928 Registro

24 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita

190

1929 Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

25 "Giornale di cassa opere pie" 1929 Registro

26 "Libro mastro Congregazione carità Castelfondo" 1929 Registro

191

Ente Ente comunale di assistenza di Castelfondo 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Archivi prodotti Fondo Ente comunale di assistenza (ECA) di Castelfondo, 01/01/1947 - 31/12/1993

Storia Con la legge n. 847 del 3 giugno 1937 le congregazioni di carità vennero soppresse (art. 5) e sostituite con gli Enti Comunali Assistenza ai quali l'art. 1 della stessa legge assegnava lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si trovassero in condizioni di particolare necessità. L'art. 2 stabiliva poi che l'E.C.A. doveva essere amministrata da un comitato presieduto dal podestà e nominato in parte dal prefetto e in parte dalle associazioni fasciste. In seguito la nomina del comitato spettò al Consiglio comunale. Al nuovo ente furono trasferite tutte le attività prima svolte dalla congregazione di carità oltre che tutto il suo patrimonio. Entro un anno dall'emanazione della legge si sarebbe dovuto provvedere alla fusione con l'E.C.A. delle istituzioni pubbliche assistenziali e delle altre opere pie esistenti nel comune. Così l'E.C.A. potè contare, oltre che sul patrimonio delle congregazioni e delle istituzioni pubbliche da esse amministrate, anche su alcune addizionali appositamente previste per legge e sui contributi erogati dai comuni, dalle province e da altri enti pubblici o privati. Negli archivi dell'E.C.A. le serie principali sono costituite dalle deliberazioni, dai bilanci preventivi e consuntivi, dai mandati e dalla documentazione relativa all'assistenza fornita. Tali archivi debbono considerarsi comprensivi anche di quelli delle congregazioni di carità in quanto hanno pienamente ereditato le loro competenze e pertanto il loro rapporto, dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni agli archivi comunitativi preunitari. L'Ente Comunale Assistenza venne infine soppresso con legge regionale n. 2 del 25 febbraio 1982 "Norme sullo scioglimento degli Enti Comunali Assistenza": la soppressione doveva avere effetto a partire dal 1° gennaio 1983 e si delegava alle province autonome di Trento e Bolzano il compito di disciplinare l'assunzione delle funzioni degli E.C.A. da parte dei comuni (art. 1). Infatti il patrimonio mobiliare ed immobiliare veniva trasferito ai rispettivi comuni, conservandone la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali (art. 2). Le funzioni di assistenza dovevano comunque essere esercitate dagli E.C.A. fino all'emanazione delle nuove leggi e alla riorganizzazione della materia. In effetti così avvenne praticamente fino al 1993. Nel frattempo fu emanata la legge provinciale n. 14 del 12 luglio 1991 "Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento". Essa prevedeva che, a decorrere dal I luglio 1993, le funzioni degli enti appena soppressi passassero ai comuni di Trento e Rovereto e ai Comprensori nel caso di comuni con meno di ventimila abitanti. Entro la fine di giugno del 1993 si doveva procedere alla liquidazione degli E.C.A. e a questo fine vennero nominati dei commissari liquidatori per ogni comune con il compito di verificare lo stato di attuazione della legge regionale del 1982 in merito al trasferimento del patrimonio dagli E.C.A. ai rispettivi comuni e di prendere tutti i provvedimenti in merito allo scioglimento (con delibera della Giunta provinciale n. 8551 del 18 giugno 1993).

192 fondo Ente comunale di assistenza (ECA) di Castelfondo, 1947-1993

bb. 20

Soggetti produttori Ente comunale di assistenza di Castelfondo, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Contenuto L'archivio dell'Ente comunale assistenza è archivio aggregato a quello del comune di Castelfondo, ovvero un archivio che per ragioni giuridico-istituzionali diverse si è trovato unito e talvolta frammisto all'archivio prodotto dagli uffici e dagli organi del comune. Come la precedente Congregazione, anche l'E.C.A. è infatti uno di quegli organismi che si possono definire come enti che hanno svolto funzioni analoghe o interferenti rispetto a quelle del comune. Di frequente dunque la divisione dei fondi e l'assegnazione di alcune tipologie documentarie all'archivio del comune o dell'E.C.A. sono risultate problematiche.

193 serie 1 Deliberazioni del comitato di amministrazione, 1947-1979

b. 1

Contenuto La serie raccoglie i verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione dell'Ente comunale assistenza, in originale.

27 "Registro verbali di deliberazioni" 1947 luglio 10-1956 novembre 7 Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione. Registro, cc. 45

28 Registro dei verbali delle deliberazioni 1957 marzo 27-1965 novembre 23 Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione. Registro, cc. 57

29 Registro dei verbali delle deliberazioni 1966 marzo 16-1970 dicembre 22 Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione. Registro, cc. 28

30 Verbali delle deliberazioni 1971-1972 Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione. Fascicolo

31 "Originali delibere" 1973-1979 Verbali del comitato di amministrazione. Fascicolo

194 serie 2 Carteggio ed atti e contabilità, 1947-1993

bb. 19

Contenuto I fascicoli contenevano solitamente il registro del conto consuntivo, il registro del bilancio di previsione, il giornale cassa, i mandati di pagamento, i bollettari e il carteggio ed atti. Si è mantenuto l'ordinamento originario in fascicoli per annata contenenti sia il carteggio ed atti che documenti contabili, distinguendo le unità archivistiche in sede di descrizione.

32 Bilancio di previsione 1947 Fascicolo

33 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1947 Conto consuntivo, reg.; "Allegati uscita"; "Allegati entrata". Fascicolo

34 Carteggio ed atti 1947 Fascicolo

35 "Registro giornale contabilità" 1947 Registro

36 Bilancio di previsione 1948 Registro

37 Carteggio ed atti

195

1948 Fascicolo

38 "Registro generale di cassa dell'anno 1948" (tit. int.) 1948 Registro

39 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1948 Conto consuntivo, reg.; "Entrata"; "Spesa". Fascicolo

40 Carteggio ed atti 1949 Fascicolo

41 Conto consuntivo 1949 Registro

42 Bilancio di previsione 1949 Fascicolo

43 Carteggio ed atti 1950 Fascicolo

44 Bilancio di previsione 1950 Registro

45 "Registro giornale contabilità" 1950

196

Registro

46 Conto consuntivo 1950 Registro

47 "Registro generale di cassa dell'anno 1951" (tit. int.) 1951 Registro

48 Conto consuntivo 1951 Registro

49 Carteggio ed atti 1951 Fascicolo

50 Bilancio di previsione 1951 Fascicolo

51 Conto consuntivo 1952 Registro

52 Bilancio di previsione 1952 Registro

53 "Registro giornale contabilità" 1952 Registro

197

54 Carteggio ed atti 1952 Fascicolo

55 Conto consuntivo 1953 Registro

56 "Registro giornale contabilità" 1953 Registro

57 Bilancio di previsione 1953 Registro

58 Carteggio ed atti 1953 Fascicolo

59 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1954 Conto consuntivo, reg.; mandati di pagamento. Fascicolo

60 "Registro generale di cassa dell'anno 1954" (tit. int.) 1954 Registro

61 Bilancio di previsione 1954 Registro

62

198

Carteggio ed atti 1954 Fascicolo

63 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1955 Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

64 "Registro giornale contabilità" 1955 Registro

65 Bilancio di previsione 1955 Registro

66 Carteggio ed atti 1955 Fascicolo

67 "Registro giornale contabilità" 1956 Registro

68 Bilancio di previsione 1956 Più esemplari. Fascicolo

69 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1956 Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Registro

199

70 Carteggio ed atti 1956 Fascicolo

71 Bilancio di previsione 1957 Registro

72 "Giornale e mastro contabilità esercizio 1957" 1957 Registro

73 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1957 Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

74 Carteggio ed atti 1957 Fascicolo

75 "Registro generale di cassa dell'anno 1958" (tit. int.) 1958 Registro

76 Bilancio di previsione 1958 Registro

77 "Corrispondenza, domanda, copie delibere ecc. anno 1958" 1958 Carteggio ed atti Fascicolo

200

78 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1958 Conto consuntivo, reg.; allegati all'entrata; allegati all'uscita. Fascicolo

79 "Corrispondenza ed atti vari dell'anno 1959" 1959 Carteggio ed atti Fascicolo

80 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1959" 1959 Registro

81 Bilancio di previsione 1959 Registro

82 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1959 Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

83 Carteggio ed atti 1960 Fascicolo

84 Bilancio di previsione 1960 Registro

85 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1960" 1960 Registro

201

86 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1960 Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

87 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1961" 1961 Registro

88 Carteggio ed atti 1961 Fascicolo

89 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita 1961 Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento. Fascicolo

90 Bilancio di previsione 1961 Più esemplari. Fascicolo

91 Carteggio ed atti 1962 Fascicolo

92 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1962" 1962 Registro

93 Bilancio di previsione 1962

202

Più esemplari. Fascicolo

94 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1962 Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

95 Carteggio ed atti 1963 Fascicolo

96 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1963 Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

97 Bilancio di previsione 1963 Più esemplari. Fascicolo

98 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1963" 1963 Registro

99 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1964 Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

100 Bilancio di previsione 1964 Più esemplari. Fascicolo

203

101 Carteggio ed atti 1964 Fascicolo

102 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1964" 1964 Registro

103 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1965" 1965 Registro

104 "Corrispondenza - atti vari" 1965 Carteggio ed atti. Fascicolo

105 Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita 1965 Conto consuntivo, regg.; "Mandati e reversali esercizio 1965". Fascicolo

106 Bilancio di previsione 1965 Più esemplari. Fascicolo

107 Bilancio di previsione 1966 Registro

108 Documenti di corredo al conto consuntivo 1966 Reversali di cassa; mandati di pagamento.

204

Fascicolo

109 Carteggio ed atti 1966 Fascicolo

110 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1966" 1966 Registro

111 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1967" 1967 Registro

112 Bilancio di previsione 1967 Più esemplari. Fascicolo

113 Documenti di corredo al conto consuntivo 1967 Reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

114 Carteggio ed atti 1967 Fascicolo

115 Documenti di corredo al conto consuntivo 1968 Reversali di cassa; mandati di pagamento; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo. Fascicolo

116 Carteggio ed atti

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1968 Fascicolo

117 Bilancio di previsione 1968 Più esemplari. Fascicolo

118 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1968" 1968 Registro

119 Carteggio ed atti 1969 Fascicolo

120 Bilancio di previsione 1969 Più esemplari. Fascicolo

121 Documenti di corredo al conto consuntivo 1969 Reversali di cassa; mandati di pagamento; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo. Fascicolo

122 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1969" 1969 Registro

123 Carteggio ed atti 1970 Fascicolo

124

206

Bilancio di previsione 1970 Registro

125 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1970" 1970 Registro

126 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1971" 1971 Registro

127 Carteggio ed atti 1971 Fascicolo

128 Bilancio di previsione 1971 Registro

129 Conto consuntivo e documenti di corredo 1972 Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo. Fascicolo

130 Carteggio ed atti 1972 Fascicolo

131 Bilancio di previsione 1972 Registro

132 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1972"

207

1972 Registro

133 Conto consuntivo e documenti di corredo 1973 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

134 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1973" 1973 Registro

135 Carteggio ed atti 1973 Fra l'altro: "Invalidi civili". Fascicolo

136 Bilancio di previsione 1973 Registro

137 Conto consuntivo e documenti di corredo 1974 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

138 Carteggio ed atti 1974 Fascicolo

139 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1974" 1974 Registro

140

208

Bilancio di previsione 1974 Registro

141 Conto consuntivo e documenti di corredo 1975 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

142 Carteggio ed atti 1975 Carteggio ed atti; "Elenchi e mandati speciali invalidi civili"; "Minimo vitale". Fascicolo

143 Bilancio di previsione 1975 Registro

144 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1975" 1975 Registro

145 Bilancio di previsione 1976 Registro

146 Carteggio ed atti 1976 Carteggio ed atti; "Minimo vitale". Fascicolo

147 Conto consuntivo e documenti di corredo 1976 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

209

148 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1976" 1976 Registro

149 Carteggio ed atti 1977 Carteggio ed atti; "Minimo vitale". Fascicolo

150 Bilancio di previsione 1977 Registro

151 Conto consuntivo e documenti di corredo 1977 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

152 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1977" 1977 Registro

153 Bilancio di previsione 1978 Registro

154 "Minimo vitale" 1978-1992 Fascicolo

155 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1978" 1978 Registro

210

156 Conto consuntivo e documenti di corredo 1978 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; mandati di pagamento. Fascicolo

157 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1979" 1979 Registro

158 Bilancio di previsione 1979 Fascicolo

159 Conto consuntivo e documenti di corredo 1979 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

160 Bilancio di previsione 1980 Registro

161 Conto consuntivo e documenti di corredo 1980 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

162 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1980" 1980 Registro

163 Carteggio ed atti 1980

211

Fascicolo

164 Bilancio di previsione 1981 Più esemplari. Fascicolo

165 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1981" 1981 Registro

166 Carteggio ed atti 1981 Fascicolo

167 Conto consuntivo e documenti di corredo 1981 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

168 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1982" 1982 Registro

169 Carteggio ed atti 1982 Fascicolo

170 Conto consuntivo e documenti di corredo 1982 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

171 Bilancio di previsione

212

1982 Registro

172 "Pratiche soppressione E.C.A." 1982 Fascicolo

173 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1983" 1983 Registro

174 Bilancio di previsione 1983 Registro

175 Conto consuntivo e documenti di corredo 1983 Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

176 Bilancio di previsione 1984 Registro

177 Conto consuntivo e documenti di corredo 1984 Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

178 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1984" 1984 Registro

179 Bilancio di previsione

213

1985 Registro

180 Carteggio ed atti 1985 Fascicolo

181 Conto consuntivo e documenti di corredo 1985 Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

182 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1985" 1985 Registro

183 Carteggio ed atti 1986 Fascicolo

184 Conto consuntivo e documenti di corredo 1986 Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

185 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1986" 1986 Registro

186 Bilancio di previsione 1986 Registro

187 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1987"

214

1987 Registro

188 Carteggio ed atti 1987 Fascicolo

189 Conto consuntivo e documenti di corredo 1987 Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

190 Bilancio di previsione 1987 Registro

191 Bilancio di previsione 1988 Registro

192 Conto consuntivo e documenti di corredo 1988 Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

193 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1988" 1988 Registro

194 Registro generale di cassa 1991 Registro

195 Documenti di corredo al conto consuntivo

215

1989 Documenti di corredo al conto consuntivo; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento. Fascicolo

196 Carteggio ed atti 1989 Fascicolo

197 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1989" 1989 Registro

198 Bilancio di previsione 1989 Registro

199 Giornale e mastro della contabilità 1990 Registro

200 Bilancio di previsione 1990 Registro

201 Carteggio ed atti 1990 Fascicolo

202 Conto consuntivo 1990 Registro

203 Carteggio ed atti

216

1991 Fascicolo

204 Bilancio di previsione 1991 Registro

205 Conto consuntivo 1991 Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo. Fascicolo

206 Conto consuntivo 1992 Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo. Fascicolo

207 Carteggio ed atti 1992 Fascicolo

208 Bilancio di previsione 1992 Registro

209 Registro generale di cassa 1992 Registro

210 Conto consuntivo e documenti di corredo 1993 Conto consuntivo e atti relativi; mandato di pagamento; schede di svolgimento relative al conto consuntivo. Fascicolo

211

217

Carteggio ed atti 1993 Fascicolo

212 Registro generale di cassa 1993 Registro

213 Bilancio di previsione 1993 Registro

218

Ente Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo [1935] - [1947]

Archivi prodotti Fondo Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, 01/01/1935 - 31/12/1947

Storia Con decreto del 1° ottobre 1934 del Regio commissario per la liquidazione degli usi civici di Trento e di Bolzano a Castelfondo, ex comune divenuto frazione di Brez, venne riconosciuto il diritto alla gestione separata dei beni frazionali, assegnando alla frazione stessa tutti i beni soggetti ad uso civico: nel 1935 venne approvato il regolamento per l'uso dei beni frazionali da parte dei censiti della frazione di Castelfondo (l'articolo 43 del R.D. 26 febbraio 1928, n. 332 stabiliva che i beni soggetti ad uso civico dovessero venire amministrati secondo le disposizioni di apposito regolamento impartito secondo le disposizioni della Regia Prefettura di Trento). Data la scarsità dei redditi patrimoniali, essendo l'entrata di molto inferiore alle spese della frazione, si ritenne che la costituzione dell'amministrazione separata sarebbe stata oltremodo dannosa agli interessi dei frazionisti; Castelfondo dunque rinunciò alla costituzione dell'amministrazione separata. Fino al 1939 dunque non venne compilato un bilancio separato, mentre dall'esercizio 1940 - in considerazione dell'elevato reddito per taglio ordinario di boschi - si ritenne opportuno predisporre e gestire il bilancio separato della frazione. Atti relativi all'A.S.U.C. si trovano talora frammisti alla documentazione del comune.

Gli usi civici sono dei diritti che gruppi di persone (ravvisabili nella collettività degli abitanti di un comune o frazione o in una collettività di altro tipo) esercitano, "uti cives", su terreni e beni, come pascoli, boschi, malghe, etc. appartenenti al loro comune o frazione. Tali diritti consistono in varie forme di uso o godimento dei beni ed i principali fra essi sono quelli di pascolare ed abbeverare il bestiame, accogliere erba e strame o legna per uso domestico, ottenere legname per la costruzione e la riparazione di case d'abitazione, cavare ghiaia, sassi o pietre da costruzione. La definizione "usi civici" deriva dal fatto che i diritti in questione spettano agli abitanti di un determinato luogo in dipendenza della loro qualità di cittadini (cives) e fintanto che siano tali. Nello stesso tempo questi usi hanno assunto nomi diversi a seconda di quale fosse l'oggetto del diritto esercitato: si parla perciò di legnatico, stramatico, erbatico, boscheggio, etc. Sono diritti che, negli ultimi decenni, hanno perso progressivamente il loro contenuto economico anche per le popolazioni montane e rurali, tuttavia la loro esistenza è ormai assicurata dalla legge e comunque alcuni di tali usi, come il diritto di pascolo e alpeggio e di raccolta della legna, vengono tuttora esercitati e fatti valere. Infatti i beni soggetti ad uso civico appartengono alla generalità dei cittadini di un comune o di una frazione in diritto esclusivo e perpetuo e questi cittadini vengono rappresentati dall'organo (Comitato) previsto dalla legge. Questi diritti appartenenti collettivamente a tutti i cittadini di un luogo sono comunque del tutto distinti e staccati dal generico diritto d'uso degli altri beni di cui il comune o la frazione dispongono a vantaggio della collettività. Essi non vanno intesi peraltro come diritto di proprietà ("ius utendi atque abutendi"), bensì come diritto d'uso a favore del civis nel senso indicato dall'art. 1021 del Codice Civile, non essendone il civis stesso, ma la generalità degli abitanti del luogo, il titolare. Da un punto di vista tecnico-giuridico, i beni d'uso civico sono classificati come "beni demaniali" nel senso indicato dal Codice Civile (art. 822 e segg.) e contrapposti a quelli che sono definiti invece "beni patrimoniali". In passato, si riteneva che fossero "demaniali" i beni 219 destinati all'immediata soddisfazione di bisogni pubblici (e quindi beni essenziali per l'esplicazione delle funzioni proprie dell'ente pubblico), mentre la dottrina attualmente prevalente rileva come esistano anche beni non demaniali che presentano tali caratteri (ad esempio gli armamenti) e ritiene quindi che il criterio distintivo tra "beni emaniali" e "beni patrimoniali" sia meramente formale. Sono demaniali i beni che la legge indica come tali, nel nostro caso i beni d'uso civico, sono patrimoniali gli altri. L'appartenenza al demanio pubblico comporta per i relativi beni l'assoggettamento alla disciplina prevista dall'art. 823 del Codice Civile, secondo cui i "beni demaniali" sono "inalienabili" e non possono formare oggetto di diritti in favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano" e quindi sono sostanzialmente "indisponibili". In definitiva, appare particolarmente significativa la definizione che dei beni d'uso civico ha dato la Suprema Corte di Cassazione in data 5 gennaio 1951: "Le terre del demanio universale o comunale sono di proprietà delle popolazioni, non dell'ente pubblico. Il pascolo ed il legnatico integrano l'antichissimo uso delle popolazioni di ritrarre dalle terre le utilità essenziali per la vita, e debbono annoverarsi fra le forme sopravviventi del primitivo collettivismo agrario, che hanno permesso per secoli alle popolazioni di partecipare al godimento in natura di terre, di pascoli e di boschi. Gli usi civici trovano il loro fondamento nell'antico dominio delle popolazioni che, per soddisfare i bisogni essenziali della vita, usavano delle terre in certi modi determinati. Tali usi hanno continuato a sussistere anche dopo l'emanazione delle leggi sull'abolizione delle feudalità". Per quanto riguarda la storia di questi diritti, all'inizio dell'Ottocento sia il governo bavarese che il Regno d'Italia napoleonico mantennero distinti i beni collettivi delle frazioni o di altri nuclei aggregati dai beni che costituiscono i demani e i patrimoni dei comuni e ne regolarono il funzionamento. Alla legislazione austriaca era invece sconosciuto il concetto di uso civico inteso come semplice diritto d'uso di un bene a favore dei cittadini di un comune o frazione. Gli usi civici erano considerati dalla legge austriaca come "servitù prediali", cioè si ricorreva alla finzione giuridica secondo cui beni privati ed edifici rurali, in qualità di "fondi dominanti", potevano vantare il diritto di pascolo, legnatico, stramatico, etc. su beni comunali considerati a loro volta alla stregua di "fondi serventi". E' per questo che, negli atti esistenti negli archivi comunali trentini, i diritti d'uso civico figurano come servitù. Tuttavia, con la Patente Imperiale n. 130 del 5 luglio 1853, si riconoscevano i diritti d'uso collettivo, si cercava d'impedire la quotizzazione delle terre e s'imponevano le destinazioni dei terreni comuni ad uso della popolazione che ne aveva bisogno. Il Rescritto ministeriale 11 dicembre 1850 n. 13353, contenente disposizioni per la vecchia legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 B.L.I. n. 170, distingueva i beni in: 1) patrimonio comunale, liberamente disponibile; 2) beni d'uso pubblico, cioè strade, piazze e simili; 3) beni comunali, cioè boschi e pascoli, destinati all'uso esclusivo dei membri del comune. Il Rescritto aggiungeva che, quand'anche il sopravvanzo dei redditi rimasti, dopo che fossero stati soddisfatti i bisogni delle famiglie, dovesse affluire alla cassa comunale, non veniva per questo mutata la natura giuridica dei beni. La legge comunale austriaca n. 1 del 9 gennaio 1866, al paragrafo 63, stabilì che i cittadini o abitanti del comune, qualora l'uso di beni comunali fosse ammesso da diritti o consuetudini, non potessero tuttavia ricavarne un utile maggiore di quello necessario per sopperire ai bisogni della loro casa o dei loro beni stabili e ciò affinchè non prendessero piede diritti speciali in favore di qualcuno. La Rappresentanza comunale avrebbe dovuto regolare la partecipazione agli utili dei beni comunali, non potendo comunque prescindere dalla limitazione stabilita dalla legge. Gli utili avanzati perchè in eccesso rispetto ai bisogni dei cittadini avrebbero continuato ad essere versati nella cassa comunale. Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, la legge n. 9 del 11 gennaio 1923 mantenne, all'art. 24, il rispetto degli speciali titoli di diritto e delle consuetudini che disciplinavano il godimento dei beni comunali ma in seguito, dopo una notevole quantità di parziali riforme, studi e proposte, si giunse finalmente alla legge n. 1766 del 16 giugno 1927 detta, in senso

220 tecnico-giuridico, di liquidazione, cui seguì il regolamento di applicazione n. 332 del 26 febbraio 1928. Scopo della legge era quello di abolire le forme residue di promiscuo godimento delle terre e di disciplinarne la proprietà nelle diverse forme (privata, pubblica e collettiva) e constava di tre parti principali: 1. l'accertamento dell'esistenza di usi civici sulle terre, e la classificazione dei diritti relativi, suddivisi in "essenziali" (necessari ai bisogni della vita) ed "utili" (a scopo d'industria) (art. 1-4); 2. la liquidazione dei diritti, in tre modi: "gli usi civici esercitati dai comuni sui beni dei privati" (ad esempio il diritto di vendere erbe, stabilire i prezzi dei prodotti, far pagare tasse per il pascolo ed altri simili) dovevano essere affrancati, con divisione delle terre ed eccezionalmente con compenso (artt. 5, 6 e7); "le promiscuità", cioè i diritti delle popolazioni di un comune o di una frazione su beni di altri comuni o frazioni, dovevano essere sciolte senza compenso (art. 8); "le occupazioni su terre d'uso civico" appartenenti ai comuni o alle frazioni, purchè perduranti da almeno dieci anni con migliorie apportate al fondo dall'occupante, dovevano essere legittimate mediante concessione all'occupante verso canone enfiteutico (artt. 9 e 10); 3. la disciplina e regolamentazione dei terreni assegnati ai comuni o alle frazioni o alle associazioni agrarie, con loro distinzione fra terreni utilizzabili per la coltura agraria (da ripartire in quote e dare alle famiglie dei coltivatori diretti, a titolo e con canone enfiteutico) e terreni utilizzabili a bosco e pascolo permanente. Questi ultimi venivano assoggettati alle norme stabilite dalla Legge forestale (Cap. II, Tit. 4 del R.D. n. 3267 del 30 dicembre 1923) e dichiarati "aperti agli usi di tutti i cittadini del comune o della frazione", con amministrazione separata dagli altri beni, a profitto dei frazionisti, qualunque ne fosse il numero (artt. 12 e 26); tale amministrazione veniva affidata da un apposito Comitato. Riguardo al Comitato, l'art. 64 del Regolamento d'attuazione della legge stabiliva che la sua costituzione spettava alla Giunta provinciale amministrativa e che doveva essere composto di tre o cinque membri scelti fra i frazionisti. All'amministrazione separata delle frazioni dovevano essere applicate le disposizioni della legge comunale e provinciale ed ogni amministrazione frazionale doveva restare soggetta alla sorveglianza del Podestà del comune, che poteva sempre saminarne l'andamento e rivederne i conti. All'attuazione di quanto disposto dalla legge avrebbero dovuto provvedere i commissari regionali per la liquidazione degli usi civici istituiti dall'art. 27 della legge stessa, ai quali si dovevano fare, fra l'altro, le dichiarazioni da parte di chi esercitava o pretendeva di esercitare dei diritti d'uso civico. In seguito accadde che molti comuni trentini venissero ridotti, mediante aggregazioni e fusioni, da 371 a 113, in applicazione del D.L. n. 383 del 17 marzo 1927. Tuttavia, anche a seguito di un eccessivo egocentrismo a favore del capoluogo di comune attuato in molti casi dai podestà, si manifestò in tutte le frazioni una tendenza a reintegrare la sovranità sui loro beni. Oltre all'art. 26 della già citata legge n. 1766 del 1927 e all'art. 64 del relativo regolamento d'attuazione, venne a vantaggio delle aspirazioni delle frazioni anche la Legge comunale e provinciale n. 383 del 3 marzo 1934 che, all'ultimo comma dell'art. 84, recitava: "L'amministrazione separata dei terreni assegnati ad una frazione è affidata dal Prefetto ad un Commissario scelto, di regola, fra i Frazionisti". C'era stata inoltre anche una sentenza della Corte di Cassazione (la n. 3233 del 18 dicembre 1922) che aveva fissato il principio secondo cui, quando un comune viene aggregato ad un altro, i beni d'uso civico del comune soppresso non diventano beni patrimoniali del comune che lo assorbe. In seguito all'emanazione della legge comunale e provinciale del 1934, laddove fosse avvenuto il riconoscimento della natura demaniale dei beni da parte del Commissariato agli Usi Civici, ci fu la possibilità di nominare nelle frazioni i commissari per le amministrazioni separate. L'art. 84, che prevedeva un commissario frazionale agli usi civici, rappresentava un'innovazione rispetto all'art. 64 del pregresso regolamento del 1928 che parlava invece di comitato d'amministrazione, come del resto ha affermato, nel 1949, anche la Corte di Cassazione (sent. n. 1283 del 16 luglio).

221

Il Ministero dell'Interno, con la circolare n. 15100/15.1 del 21 maggio 1947, dispose la ricostituzione, previa consultazione popolare, dei comitati nella forma prevista dal più volte citato art. 64. Tale ricostituzione avvenne di fatto in molte frazioni in Trentino tanto che, nel 1949, esistevano ben 200 amministrazioni separate frazionali . Nel 1948, con l'intervento dell'autonomia regionale per il Trentino-Alto Adige accordata con legge costituzionale n. 5 del 26 febbraio 1948, la Provincia di Trento venne investita di potestà legislativa primaria in materia di usi civici (art.11 n. 8) e in base all'art. 1 delle norme di attuazione dello Statuto speciale emanato con D.P.R. n. 1064 del 17 luglio 1952, le potestà amministrative esercitate in materia di usi civici dal Ministero dell'Agricoltura e Foreste, furono trasferite alle Giunte provinciali di Trento e Bolzano. In questa fase il compito delle amministrazioni separate frazionali è chiarito dalla circolare del Presidente della Giunta Provinciale n. 18365/1.III del 23 novembre 1951. Ad esse spettava la sola amministrazione dei terreni di originaria appartenenza alle frazioni, cioè i beni demaniali quali risultavano dal decreto di assegnazione emanato dal Commissariato regionale agli Usi Civici. Non potevano acquistare beni patrimoniali bensì solo beni su cui eventualmente si potessero estendere i diritti d'uso civico (boschi, pascoli, malghe) nè incaricarsi dell'esecuzione di opere pubbliche come scuole, acquedotti, chiese, cimiteri, etc., che rientrano invece nell'ambito di competenza del comune. La loro attività doveva essere diretta allo sviluppo, accrescimento e miglioramento dei beni di uso civico e solo a questi: costruzione o migliorie di malghe, di strade che conducano a boschi o pascoli, rimboschimenti, etc. Nella circolare del 23 novembre 1951 si affermava però espressamente che, dalle deliberazioni pervenute alla Giunta Provinciale per i prescritti controlli, derivava la sensazione che le amministrazioni separate estendessero indebitamente le loro attività anche a compiti non di loro competenza come appunto la costruzione di scuole, di edifici e di opere pubbliche che la legge poneva a carico dei comuni, e proprio questo fatto aveva determinato la necessità delle precisazioni e disposizioni date dalla circolare stessa. Successivamente fu emanata la legge provinciale n. 1 del 16 settembre 1952, modificata poi dalla legge n. 6 del 9 maggio 1956, con relativo regolamento di esecuzione (D.P.G. n. 4 del 11 novembre 1952). La legge disponeva che all'amministrazione dei beni comunali d'uso civico doveva provvedere il Consiglio comunale (art. 2), mentre i beni d'uso civico appartenenti alle frazioni dovevano essere amministrati separatamente, a profitto dei frazionisti da un comitato di tre o cinque membri (a seconda che la popolazione della frazione fosse di meno o più di duecento abitanti). Questa disposizione dava finalmente una certa chiarezza alla questione di chi dovesse occuparsi dell'amministrazione degli usi civici, tendeva a disciplinare il funzionamento tecnico ed amministrativo dei comitati, vietandone l'ingerenza sui beni patrimoniali che il comune possedesse nella frazione, e stabiliva il concorso alle spese generali del comune mediante mediante un annuo contributo obbligatorio. Alla nomina del comitato stesso si sarebbe dovuto provvedere con una consultazione a cui potevano partecipare tutti i capifamiglia titolari di uso civico sui beni frazionali. La sua durata in carica era di quattro anni; ogni suo atto doveva essere concretato mediante apposita deliberazione. Tali deliberazioni erano prese a maggioranza di voti e dovevano essere pubblicate e sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale nei modi stabiliti per le deliberazioni comunali. Esso, nell'esercizio delle sue funzioni, poteva servirsi del personale addetto all'ufficio comunale ed in particolare del tesoriere comunale.Nel regolamento di esecuzione della legge provinciale del 1952 si legge che l'amministrazione separata della frazione, non appena costituita, doveva provvedere a: - trascrivere su apposito registro le deliberazioni adottate dal Comitato d'amministrazione; - compilare un inventario completo dei "beni" di uso civico, risultanti dal decreto di assegnazione delle terre (art. 42 del Regolamento n. 332 del 26 febbraio 1928), e dei "diritti" risultanti dall'accertamento eseguito dal Commissario regionale per gli usi civici;

222

- compilare un bilancio, riferito all'anno solare, dal quale risultassero entrate ed uscite; entro il primo ottobre di ogni anno i Presidenti delle amministrazioni separate avrebbero poi dovuto presentare al sindaco un bilancio per l'esercizio successivo. Parimenti, i comitati d'amministrazione avrebbero dovuto redigere il conto della loro gestione da depositare nell'ufficio frazionale e in quello comunale, dopo aver nominato un collegio di tre revisori scelti fra i frazionisti per l'esame del conto stesso; - compilare un regolamento da sottoporre all'approvazione della Giunta provinciale e della Camera di Commercio; - redigere un elenco dei cittadini aventi diritto d'uso civico e dei capifamiglia che li rappresentavano, elenco da tenere costantemente aggiornato; - occuparsi dell'impianto della contabilità, da tenere sempre aggiornata con un giornale di cassa, un libro mastro, un sistema di reversali e mandati, uno scadenziario delle entrate e delle spese, un ruolo di esazione delle entrate; - tenere un repertorio dei contratti e una raccolta completa dei contratti stessi e loro allegati.

223 fondo Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, 1935-1947

bb. 11, regg. 7

Soggetti produttori Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo , [1935] - [1947]

Contenuto L'archivio dell'Amministrazione separata usi civici è archivio aggregato a quello del comune di Castelfondo, ovvero un archivio che per ragioni giuridico-istituzionali diverse si è trovato unito e talvolta frammisto all'archivio prodotto dagli uffici e dagli organi del comune. La distinzione della documentazione prodotta dall'A.S.U.C. rispetto a quella del comune è stata spesso problematica.

224 serie 1 Verbali delle deliberazioni dell'Amministrazione separata usi civici della frazione di Castelfondo, 1935-1946

b. 1, reg. 1

Contenuto La serie comprende le deliberazioni del commissario dell'amministrazione separata di Castelfondo (in originale e copia vistata). Le deliberazioni dell'amministrazione separata di Castelfondo per gli anni 1943-1946 sono state redatte su un registro che prosegue nel periodo della ricostituzione del comune, con le deliberazioni del commissario prefettizio del comune di Castelfondo e della giunta comunale.

214 Registro dei verbali delle deliberazioni del commissario dell'amministrazione separata di Castelfondo 1940 gennaio 5-1943 febbraio 12 Si tratta di un registro delle deliberazioni del commissario del comune Brez per l'amministrazione separata della frazione di Castelfondo. Registro, cc. 51 n.n

215 Verbali delle deliberazioni del commissario 1935 In allegato "Regolamento per l'uso dei beni frazionali da parte dei censiti appartenenti alla frazione di Castelfondo ex comune omonimo". Fascicolo

216 Verbali delle deliberazioni del commissario 1936 Fascicolo

217 Verbali delle deliberazioni del commissario 1940 Fascicolo

218 Verbali delle deliberazioni del commissario

225

1941 Fascicolo

219 Verbali delle deliberazioni del commissario 1942 Fascicolo

220 Verbali delle deliberazioni del commissario 1943 Fascicolo

221 Verbali delle deliberazioni del commissario 1944 Fascicolo

222 Verbali delle deliberazioni del commissario 1945 Fascicolo

223 Verbali delle deliberazioni del commissario 1946 Fascicolo

226 serie 2 Carteggio ed atti, 1935-1947

b. 1

224 Carteggio ed atti 1935 Fra l'altro: regolamento per l'uso dei beni frazionali da parte dei censiti della frazione di Castelfondo. Fascicolo

225 Carteggio ed atti 1936 Fascicolo

226 Carteggio ed atti 1940 Fra l'altro: custode forestale, personale. Fascicolo

227 Lavori pubblici e progetti 1940-1947 "Progetto del nuovo cimitero di Castelfondo" 1940-1944. "Progetto di strada ruotabile di allacciamento di Raina alla strada comunale: Pontealto-Castelfondo-Dovena" 1946-1947. Fascicolo

228 Carteggio ed atti 1941 Fra l'altro: "Seduta forestale 1941 Prospetti Castelfondo". Fascicolo

229 Carteggio ed atti 1942 Fra l'altro: atti forestali. Fascicolo 227

230 Carteggio ed atti 1943 Fra l'altro: atti forestali. Fascicolo

231 Carteggio ed atti 1944 Fra l'altro: atti forestali. Fascicolo

232 Carteggio ed atti 1945 Fra l'altro: "Lotti" forestali. Fascicolo

233 Carteggio ed atti 1946 Fra l'altro: atti forestali. Fascicolo

228 serie 3 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1940-1946

b. 1

234 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1940 1940 Registro

235 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1940 1940 Registro

236 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1941 1941 Registro

237 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1941 1941 Registro

238 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1942 1942 Registro

239 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1942 1942 Registro

240 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1943 1943 Registro

229

241 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1943 1943 Registro

242 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1944 1944 Registro

243 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1944 1944 Registro

244 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1945 1945 Registro

245 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1946 1946 Registro

246 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1946" 1946 Registro

230 serie 4 Giornali e mastri della contabilità, 1940-1945

regg. 6

247 Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1940 1940 Registro

248 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1941" 1941 Registro

249 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1942" 1942 Registro

250 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1943" 1943 Registro

251 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1944" 1944 Registro

252 "Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1945" 1945 Registro

231 serie 5 Documenti di corredo, 1940-1946

bb. 8

253-254 Documenti di corredo alla contabilità 1940 Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate. Mandati di pagamento; allegati alle uscite. Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi. Fascicolo

253-254 "Spese minute" 1940-1944 Registro delle spese minute sostenute dall'amministrazione separata di Castelfondo. Registro

255 Documenti di corredo alla contabilità 1941 Reversali di cassa; allegati alle entrate. Mandati di pagamento; allegati alle uscite. Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi. Fascicolo

256 Documenti di corredo alla contabilità 1942 Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate. Mandati di pagamento; allegati alle uscite. Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi. Fascicolo

257 Documenti di corredo alla contabilità 1943 Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate. Mandati di pagamento.

232

Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi. Fascicolo

258 Documenti di corredo alla contabilità 1944 Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate. Mandati di pagamento; allegati alle uscite. Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi. Fascicolo

259 Documenti di corredo alla contabilità 1945 Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate. Mandati di pagamento; allegati alle uscite. Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi. Fascicolo

260 Documenti di corredo alla contabilità 1946 Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate. Mandati di pagamento; allegati alle uscite. Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi. Fascicolo

233

Ente Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo 1946 novembre 22 - 1995 maggio 1

Archivi prodotti Fondo Giudice conciliatore di Castelfondo, 01/01/1947 - 31/12/1992

Storia In ottemperanza al R.D. 4 novembre 1928 n. 2325 "Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al Regno", a partire dal primo luglio 1929 anche in Trentino viene estesa la normativa riguardante l'ordinamento giudiziario, già operante nel resto d'Italia. Già dal 1865 (R.D. 6 dicembre 1865 n. 2626 sull'ordinamento giudiziario; R.D. 14 dicembre 1865 n. 2641 ovvero "Regolamento generale giudiziario (...)" è previsto in ogni comune un giudice conciliatore nominato dal re su proposta del consiglio comunale, con le funzioni di comporre e di giudicare le controversie. Salvo casi eccezionali, egli svolge la sua attività nella casa comunale, assistito dal segretario comunale in veste di cancelliere e da un inserviente comunale in veste di usciere. La documentazione prodotta a seguito della sua attività viene conservata nell'archivio comunale. La legge del 16 giugno 1892 n. 261 ed il relativo regolamento d'esecuzione fissano le competenze dei giudici conciliatori, riconducibili alle cosiddette controversie minori (Ad esempio: azioni relative alle locazioni di beni immobili, azioni per guasti e danni dati ai fondi urbani, ecc., entro un determinato importo). Ulteriori disposizioni sono contenute nel codice di procedura civile del 1940 (approvato con R.D. 28 ottobre 1940 n. 1443, e R.D. 18 dicembre 1941 n. 1368) e nel R.D. 30 gennaio 1941 n. 12 sull'ordinamento giudiziario e successive modificazioni. L'art. 28 del R.D. 18 dicembre 1941 n. 1368 "Disposizioni di attuazione del codice di procedure civile" prevede tra l'altro la tenuta di 9 registri obbligatori e di specifica documentazione, che dovrebbero comporre le seguenti serie: 1. Affari civili 2. Carteggio ed atti 3. Ruolo generale degli affari civili 4. Rubrica alfabetica generale degli affari civili 5. Ruolo di udienza 6. Registro cronologico dei provvedimenti e degli altri originali 7. Registro repertorio degli atti soggetti a tassa di registro 8. Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile 9. Registro delle spese inerenti alle cause riflettenti persone o enti giuridici ammessi alla prenotazione a debito 10. Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria 11. Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria 12. Registri diversi (eventualmente anche anteriori all'attuazione del c.p.c. del 1940).

Con il primo maggio 1995, in base alla nuova normativa per il processo civile, viene abrogato l'istituto del giudice conciliatore mentre entra in vigore quello del giudice di pace.

234 fondo Giudice conciliatore di Castelfondo, 1947-1992

bb. 2

Soggetti produttori Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo, 1946 novembre 22 - 1995 maggio 1

Contenuto Si tratta dell'archivio dell'ufficio istituito presso il comune di Castelfondo, confluito quale archivio aggregato all'archivio comunale.

235 serie 1 Carteggio ed atti, 1947-1992

b. 1

261 Carteggio ed atti 1947-1992 Carteggio ed atti relativi alla gestione dell'ufficio di conciliazione e circolari. Fascicolo

236 serie 2 Ruolo generale degli affari civili, 1948-1986

reg. 1

262 "Ruolo generale degli affari civili" 1948-1986 Vidimato nel 1948, il ruolo riporta registrazioni negli anni 1953, 1954, 1961, 1964, 1985, 1986. Registro

237 serie 3 Rubriche alfabetiche generali degli affari civili, 1948-1977

reg. 1

263 "Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili" 1948-1977 Registro

238 serie 4 Ruoli di udienza, 1947-1986

reg. 1

264 "Ruolo di udienza" 1947 novembre 2-1986 maggio 8 Registro

239 serie 5 Registri cronologici dei provvedimenti e degli altri atti originali, 1948- 1986

reg. 1

265 "Registro cronologico dei provvedimenti ed atti originali" 1948-1986 Registro

240 serie 6 Registri delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile, 1948-1977

regg. 2

266 "Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile" 1948-1977 Registro

267 "Registro delle spese prenotate a debito" 1948-1977 Registro

241 serie 7 Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria, 1948-1977

reg. 1

268 "Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili" 1948-1977 Registro

242 serie 8 Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria, 1948-1977

reg. 1

269 "Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili" 1948-1977 Registrazioni del 1954. Registro

243

Ente Scuola popolare di Castelfondo [1887] - [1920]

Archivi prodotti Fondo Scuola popolare di Castelfondo, 01/01/1887 - 31/12/1920

Storia La Dirigenza scolastica locale si occupava del buon funzionamento della scuola popolare di Castelfondo; manteneva inoltre i rapporti con l'ispettore scolastico locale e con il comune di Castelfondo, da cui dipendeva.

244 fondo Scuola popolare di Castelfondo, 1887-1920

fascc. 4

Soggetti produttori Scuola popolare di Castelfondo, [1887] - [1920]

245 serie 1 Matricola scolastica, 1919-1920

270 Matricola scolastica della scuola di Dovena 1919-1920 Fascicolo

246 serie 2 Carteggio ed atti, 1887-1890

271 Carteggio ed atti 1887 novembre 5- 1888 dicembre 30 Atti, prot. nn. 1-38. Gli atti erano piegati e raccolti in una fascetta con il seguente titolo "Esibiti dal I novemnbre 1887 a tutto dicembre 1888". Fascicolo

272 Carteggio ed atti 1889 Atti, prot. nn. 1-39, con lacune. Gli atti erano piegati e raccolti in una fascetta con il seguente titolo "Atti 1889". Fascicolo

273 Carteggio ed atti 1890 Atti, prot. nn. 3-32, con lacune. Gli atti erano piegati e raccolti in una fascetta con il seguente titolo "Esibiti pro 1890". Fascicolo

247

Ente Consiglio scolastico di Castelfondo 1924

Archivi prodotti Fondo Consiglio scolastico di Castelfondo, 01/01/1924 - 31/12/1924

Storia Il consiglio scolastico venne istituito con la "Legge del 30 aprile 1892 valevole per la Contea principesca del Tirolo concernente la sorveglianza sulle scuole". Ad ogni comunità scolastica corrisponde un consiglio scolastico locale (art. 1; sottoposto al consiglio scolastico distrettuale, a sua volta dipendente da quello provinciale), composto da rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei comuni locali facenti parte della comunità scolastica, oltre che dal sorvegliante la scuola locale e dal patrono della scuola (art.2). E' compito del consiglio scolastico locale sorvegliare le scuole popolari pubbliche, gli asili infantili, i corsi speciali e di perfezionamento. I consigli scolastici locali vennero sciolti nel 1924, in seguito a circolare del 6 marzo 1924, n. 2050.

248 fondo Consiglio scolastico di Castelfondo, 1924

fasc. 1

Soggetti produttori Consiglio scolastico di Castelfondo, 1924

Contenuto Si conserva solo l'atto di scioglimento del consiglio scolastico locale di Castelfondo.

249 serie 1 Carteggio ed atti, 1924

Contenuto Il Provveditorato agli studi di Trento con circolare del 6 marzo 1924 n. 2050 dichiara sciolti i consigli scolastici locali finora esistenti nella provincia di Trento.

274 Scioglimento del consiglio scolastico di Castelfondo 1924 marzo 27 Verbale della seduta straordinaria del consiglio scolastico locale di Castelfondo, che in seguito alla circolare del 6 marzo 1924 n. 2050, delibera il proprio scioglimento. Fascicolo, c. 1

250

Ente Patronato scolastico di Castelfondo 1926 febbraio 7- [1929]

Archivi prodotti Fondo Patronato scolastico di Castelfondo, 01/01/1926 - 31/12/1929

Storia Il patronato scolastico locale, istituito in Italia con la legge 4 giugno 1911 n. 487 estesa al Trentino con la circolare del 30 aprile 1924 "Istruzioni sulla costituzione e sul funzionamento dei patronati scolastici per uso dei rispettivi consigli d'amministrazione", aveva quali finalità istituzionali favorire l'accesso all'istruzione pubblica, promuovere l'istruzione a tutti i livelli, offrire servizi ed assistenza agli studenti e alle famiglie, ovvero "adoperarsi in tutti i modi a rendere possibile ed efficace l'osservanza della legge sull'obbligo dell'istruzione elementare, (...) promuovere la fondazione e il miglior funzionamento di scuole materne, di biblioteche scolastiche e popolari, (...) provvedere all'assistenza morale e materiale dei minorenni discoli o abbandonati, degli alunni tardivi, deficienti, ciechi, sordomuti o comunque bisognosi di cure morali". Il Patronato scolastico di Castelfondo venne istituito il 7 febbraio 1926.

251 fondo Patronato scolastico di Castelfondo, 1926-1929

fascc. 2, reg. 1

Soggetti produttori Patronato scolastico di Castelfondo, 1926 febbraio 7- [1929]

252 serie 1 Carteggio ed atti, 1926,1928

275 Statuto patronato scolastico 1926 Verbale di costituzione del patronato scolastico di Castelfondo ed approvazione dello statuto. In allegato "Istruzioni sulla costituzione e sul funzionamento dei Patronati Scolastici per uso dei rispettivi Consigli d'Amministrazione", 1924. Fascicolo

276 Verbali e atti 1928 Fra l'altro: elenco dei membri di direzione; "Verbale dell'adunanza del Consiglio d'amministrazione del 20 dicembre 1928". Fascicolo

253 serie 2 Bilanci di previsione, 1928-1929

277 "Bilancio preventivo dell'entrata e dell'uscita per l'anno 1928-1929" 1928-1929 Registro

254

Ente Latteria sociale di Castelfondo 1877 - [1878]

Archivi prodotti Fondo Latteria sociale di Castelfondo, 01/01/1877 - 31/12/1878

Storia Il casello (o caseificio) di Castelfondo è società costituita nel 1877 con la denominazione "Latteria sociale di Castelfondo". Scopo della società è migliorare il sistema di "utilizzazione del latte per la confezione dei suoi prodotti". Davanti alla deputazione comunale di Castelfondo, al capocomune di Castelfondo, al segretario comunale ed al presidente del Consorzio agrario trentino il 12 agosto 1877 si iscrivono a partecipare alla società i paesani possessori di vacche da latte. Si dota di statuto sociale e di regolamento interno, approvato lo stesso giorno dall'adunanza generale. "La direzione della società viene esercitata dall'adunanza generale dei soci e la direzione immediata viene demandata ad un comitato dirigente", composto da un presidente, da due assistenti - uno scelto dall'adunanza ed uno dalla rappresentanza comunale ("ciò allo scopo di mantenere uno stretto legame tra il comune e la società autonoma") - e da un sostituto.

255 fondo Latteria sociale di Castelfondo, 1877-1878

fascc. 2

Soggetti produttori Latteria sociale di Castelfondo, 1877 - [1878]

256 serie 1 Carteggio ed atti, 1877-1878

Contenuto La serie si compone degli atti attinenti alla costituzione della società, dello statuto sociale e del regolamento interno, del carteggio ed atti relativi. Data l'esiguità del materiale non si è ritenuto necessario costituire delle serie distinte per lo statuto ed il carteggio ed atti.

278 Carteggio ed atti 1877-1878 Atti relativi alla costituzione della società di caseificio detta Latteria sociale, 1877-1878: verbali delle sedute di costituzione, 1877 agosto; "Sessione generale della Società della Latteria", 1878; corrispondenza; atti diversi; "Statuto della Latteria sociale di Castelfondo"; regolamento interno. Fascicolo

257 serie 2 Contabilità, 1877-1878

279 Atti contabili 1877-1878 Specifiche dei lavori eseguiti; fatture e quietanze. Fascicolo

258