rivista di api coltura

. A.A.P.I GRESSO XX CON 2004 ENNAIO 14 -18 G OLBIA,

SPEDIZIONE IN A. P. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FILIALE DI ALESSANDRIA ANNO XII - N. 1 - GENNAIO 2004

EUROPEAN DOCUMENTATION sommario IN APICULTURE ANNO XII - NUMERO 1 - GENNAIO 2004 FOR PRESS AND INFORMATION

Attenzione!! IN QUESTO NUMERO: Nuovi numeri telefonici. Editoriale di F. Panella ...... 2 Per contattare la redazione di L’Apis comporre: 0131-250700 interno 640 Nutrizione 0131-235891 interno 640 L’alimentazione delle api oppure 0131-250368 di P. Belletti e G. Della Vedova ...... 4

Amministrazione e Redazione Nomadismo Corso Crimea 69 Alessandria Licenza di trasporto di cose in conto proprio Tel. 0131/235891 interno 640 di G. Camerini ...... 11 Fax 0131/252144 e-mail: [email protected] Reportage Proprietà Appunti di viaggio nella Sardegna apistica ASPROMIELE, C.so Francia 9 Torino di C. Cauda ...... 15 Direttore Responsabile M. Carpinteri Tecnica Miele cremoso: un’alternativa al miele cristallizzato Redazione di E. Bonfanti ...... 19 1 F. Panella, R. Barbero, C. Olivero, S. Curti, M. Gotti, L. Allais, U. Grassone, A. Fissore Promozione Le Strade del Miele di C. e R. Allasia ...... 23 Comitato scientifico A. G. Sabatini, F. Mutinelli, A. Nanetti, L. Piana, M. Pinzauti, Lavori in apiario C. Porrini, R. Piro Febbraio di C. Olivero ...... 27 Impaginazione S. Curti La posta dei lettori ...... 33 Stampa Visto per voi ...... 37 Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 -15100 filiale di Alessandria Notizie in breve ...... 38 Autorizz. del Tribunale di Cuneo n. 463 del 27/02/92 La foto a pag. 29 è di R. Barbero; a pag. 3 è di M. Gotti; a pag. 4, 5, 6, 9 sono di G. Della Vedova; a pag. 15, 16, 17 sono di A. Stimpfl; a pag 19, 20, 21 di E. Bonfanti; Abbonamento 2004: a pag. 23, 24, 25 sono di F. Cauda; a pag. 27, 28 di G. Gatti. e 25 per 9 numeri. I disegni a pagina 11, 12, 33 sono di A. di Gregorio. Da versare sul C.C.P. n. 23728108 intestato ad ASPROMIELE, la foto di copertina è di F. Anedda: c.so Francia 9 -10138 Torino. Sardegna terra di antiche tradizioni e Arretrati e 3,5. d’innovazione apistica d’avanguardia. L’attrezzatura per il nomadismo della Azienda Questo numero viene consegnato di Franco Anedda nel cagliarita no. all’Ente Poste per la spedizione nell’ultima settimana di Dicembre. Editoriale

APICOLTURA PRODUTTIVA: NAVIGAZIONE A VISTA!

I lavori della Commissione Sanitaria U.N.A.API., tenutasi nei giorni scorsi a Rimini, cui hanno partecipato oltre 150 rappresentanti e tecnici di associazioni ed enti ed un folto e consistente numero di apicoltori di mestiere, ci hanno consentito una prima messa a punto della situazione del comparto. • Lo stato degli allevamenti apistici è gravemente compromesso in ampie zone del paese. Calamità climatiche, cambiamenti culturali, trattamenti fitosanitari ed insetticidi sono gli ingredienti della micidiale miscela che provoca in Italia e nel mondo una crescen - te e sconvolgente caduta delle capacità produttive apistiche ed il degrado della sanità degli allevamenti. L’intersecarsi di tali malefiche variabili nei diversi ambiti territoriali e botanici dispensa in modo imprevedibile la disdetta e lo squilibrio delle famiglie d’api. In molti casi solo il ricorso alla nutrizione artificiale, già in periodo estivo, ha consenti - to di circoscrivere e limitare i danni. La siccità, la carenza di polline hanno provocato 2 morie estese nel nord est, segnatamente in Friuli Venezia Giulia, con paurosi fenomeni di saccheggio e di reinfestazione. Apiari con scorte insufficienti con popolazioni scarse ed inadeguate sono segnalati in molte regioni e sono circoscritte le zone in cui non vi siano apicoltori preoccupati ed in apprensione per la ripresa primaverile. • L’efficacia dimostrata dai diversi principi attivi per abbassare la soglia di varroa con il trattamento tampone lascia a desiderare in più di una situazione. Il timolo nei suoi diversi formulati non ha, nell’insieme, dato le performances che le medie di tempera - tura estiva potevano far sperare. In più di un contesto si ha ragione di ritenere vi sia resistenza al cumaphos. L’Apistan ed il fluvalinate sono stati usati in molte zone, negli ultimi due anni, ripetutamente ed a sproposito con le ovvie conseguenze di ridotta ca - pacità d’abbattimento. • In parecchi ambiti territoriali sono crescenti le difficoltà per realizzare un di lot - ta coordinato ed organizzato; per tale motivo molti produttori apistici si stanno ridu - cendo all’uso di una mistura e sovrapposizione di più principi attivi con i rischi resi - duali conseguenti. • Non sono in corso in Italia, per quanto ci è dato di sapere, lavori di ricerca che faccia - no sperare in qualcosa di nuovo e di applicabile in campo. A tali elementi di preoccupazione fanno da contrappunto alcuni piccoli, ma significati - vi passi in avanti. • La somministrazione invernale dell’acido ossalico per sublimazione con il Varrox è stata testata e reiterata in molte aziende apistiche sparse sull’intero territorio naziona - le con un primo bilancio d’esperienze molto positivo sia per l’efficacia e sia, soprattut - to, per la ripetibilità del trattamento senza conseguenti apprezzabili danni alla popo - lazione d’api. Varie le piccole novità tecniche fra cui un apparecchio con 20 Varrox in serie, alimentati da un generatore con trasformatore di corrente, il cui prototipo sperimentale è stato predisposto e testato da Aspromiele. Peccato che un solo Istituto di

Editoriale ricerca abbia ritenuto di dedicare un poco di tempo ed energia per la verifica in cam - po di questa metodica di somministrazione e per la comparazione dei danni alle api rispetto all’acido ossalico sgocciolato in soluzione zuccherina. • L’attivazione di misure di sostegno per la stagione apistica calamitosa dell’anno 2002 potrebbe, finalmente, diventare realtà. L’U.N.A.API. con la tenacia e la testardaggine di noi apicoltori continua a fornire un contributo propositivo ai soggetti istituzionali affinché la procedura possa avere una qualche percorribilità. E’ noto che nel nostro paese la passione per la complicazione burocratica inficia sovente le migliori intenzio - ni, ma anche il solo riconoscimento del diritto dell’apicoltura ad un aiuto in caso di gravi difficoltà, come gli altri comparti zootecnici, è pur sempre un precedente di qual - che rilievo. • In Francia la battaglia degli apicoltori contro Imidacloprid e Fipronil potrebbe a breve fornire alcuni primi significativi risultati. Emergono, e sono dimostrati, sempre mag - giori rischi di persistenza e residualità (ivi compreso nel latte di mucche alimentate con mais trattato!) e si evidenzia, senza possibilità d’equivoco, la mancanza d’indi - pendenza ed imparzialità di parte dei ricercatori e dei pubblici poteri rispetto alle mul - tinazionali. Scrivo queste note in un piacevole agriturismo in un bel paese campano noto per il suo ec - cellente olio, dopo aver partecipato ad un affollato corso, con oltre 100 ore di docenza, or - ganizzato con intelligenza e propositività dalla Regione Campania in collaborazione con la locale associazione. Ciò che più mi colpisce è la domanda, la partecipazione, la tena - cia di una nuova leva di apicoltori che stanno affrontando, pieni di buona volontà, di entusiasmo e di potenzialità di crescita, i flutti di questo universo sempre più agitato ed incerto. Molti di questi giovani sono stati incentivati dai contributi del regolamento 1221, dal prestito d’onore e dalle misure per l’insediamento rurale. Nonostante le buone quota - zioni del miele, in questa congiuntura di mercato, tutta questa nuova leva di apicoltori 3 non riesce a portare “fieno in cascina” per le crescenti difficoltà del produrre. Fare apicol - tura sembra, oramai, una somma di battaglie che richiede sempre più alta capacità im - prenditoriale ed affinamento continuo del bagaglio e dell’inventiva professionale. L’Unione de gli apicoltori sta portando il suo contributo per cercare una rotta che consen - ta di navigare in questi frangenti agitati e per costruire insieme un futuro. Chi altri può sostenere di fare altrettanto? Con chiunque fattivamente si prodighi in que - sto senso siamo più che disponibili a collaborare.

Francesco Panella Flumeri (Avellino) 10 dicembre 2003 L’alimentazione delle api

Molti apicoltori hanno sperimentato l’esperienza di perdita del patrimonio apistico in seguito ai forti spopolamenti delle famiglie per fame. Questo primo contributo intende illustrare come prevenire le situazioni di collasso delle famiglie per problematiche nutrizionali, analizzando le strategie di alimentazione supplementare con particolare riferimento all’alimentazione proteica.

alimentazione costitui - per lo sviluppo delle famiglie. importazione, l’alveare ha una L’ sce un fattore di massi - Le sostanze che permettono certa autonomia nutrizionale ma importanza per il loro di sopravvivere sono: il che dipende da vari fattori ma decorso vitale dell’intero al - nettare e le melate, che vengo - in particolare dalla quantità e veare e per la maggiore capa - no trasformate in miele e im - dalla qualità di sostanze zuc - cità di difesa dalle varie avver - magazzinate nei favi; il polline cherine e di polline raccolto e sità che lo colpiscono. che costituisce la fonte princi - imm agazzinato e dalla forza In condizioni normali le api pale di proteine, amminoacidi, dell’alveare (popolosità). sono in grado di reperire a lipidi, vitamine e minerali; l’ac - A causa degli effetti negativi sufficienza i nutrienti necessari qua che viene utilizzata per il collegati ad un attività antropi - controllo della ca che fa largo uso di fattori temperature e nocivi per l’ape e degli scon - dell’umidità volgimenti climatici registrati dell’alveare negli ultimi anni, sono aumen - 4 nonché per la tate le situazioni contingenti di produzione sofferenza nutrizionale per gli dell’alimento alveari. larvale; la In tali casi è indispensabile che propoli, che è l’apicoltore garantisca una ali - necessaria per mentazione supplementare, al - la disinfezione lo scopo di preservare il benes - dell’alveare. sere dell’ape, così da raggiun - In caso di pe - gere i traguardi ambiti della riodi di ridotta propria attività (produzione di

Fig. 1 e 2 - Una pratica diffusa è la somministrazione di zucchero candito sopra i favi.

Nutrizione Fig 3 - Una pratica diffusa è la sommi - nistrazione di zucchero candito sopra i favi. Meno frequente è dovervi ricorrere già nel mese di luglio-agosto come hanno dovuto fare, invece, i più accorti in Friuli. miele, polline, pappa reale, re - gine, ecc.). E’ necessario cioè che l’apicol - tore mantenga le famiglie d’api in uno stato attivo permanente, assicurando un metabolismo uniforme in modo da valorizza - re al meglio il raccolto naturale. L’alimentazione supplementare, infatti, raggiunge il suo massi - mo effetto quando intercalata a fattori critici esterni ed interni di polline o di raccolta di polli - periodi di produzione. (invernamento, patologie, ecc). ne con scarso contenuto di pro - In condizioni di scarsa importa - Ne consegue che nel caso in teine (inferiore al 20%) è neces - zione o qualora non siano pre - cui gli apicoltori non possano sario nutrire con alimenti pro - senti scorte sufficienti per la so - far fronte ad eventuali carenze teici. Il polline raccolto natural - pravvivenza, le esigenze nutri - nutrizionali spostando gli alvea - mente dalle api rappresenta, in - zionali delle api possono esse - ri in zone di grande flusso polli - fatti, la sorgente principale per re soddisfatte spostando gli al - nifero e nettarifero, è opportu - far fronte alle esigenze nutrizio - veari verso zone produttive no intervenire con un alimenta - nali dell’alveare. Una colonia in (nomadismo) o intervenendo zione supplementare. Le nutri - un anno può consumare me - in modo opportuno con som - zioni zuccherine con sciroppi e diamente dai 20 ai 70 kg di pol - 5 ministrazione di zuccheri e di canditi sono particolarmente line, in funzione della dimen - supplementi o sostituti proteici. utilizzate per la preparazione sione e dello sviluppo dell’al - delle famiglie per l’inverno, per veare. Una sua carenza può Nutrizione zuccherina la stimolazione della covata alla comportare la riduzione o il e proteica ripresa e per la sopravvivenza blocco della covata con conse - Il livello produttivo delle colo - degli alveari in situazioni di guente spopolamento delle fa - nie è proporzionale alla popo - emergenza. miglie. Inoltre l’assenza di so - lazione di api adulte. Esso in Quando però vi sono lunghi stanze, tutto ra non ben identifi - condi zioni ottimali dovrebbe periodi con bassa importazione cate, presenti nel polline com - essere di almeno 40-50 mila unità. Per arrivare a questi li - velli le api hanno la necessità di disporre di elevate quantità di nettare e polline. Nel complesso lo stato nutri - zionale dell’alveare risulta fondamentale nel modificare la dinamica di popolazione delle api, influendo in modo determinante sulla crescita, sulla produzione e sulla so - pravvivenza delle famiglie a

Fig 4 - La nutrizione dei nuclei contenuti nelle arniette in polistirolo viene effettuata anche inserendo favi di miele.

Nutrizione porta una minore longevità di scarsa importazione pollini - 1. L’attrattività per le api della vita delle api. fera. Vi sono però molte E’ importante per l’assimilazio - Una pratica normalmente aziende apistiche, come quel - ne del prodotto e quindi per adottata, è quella che prevede le ad esempio che dedicano l’effetto sullo sviluppo delle la raccolta di favi di polline o buona parte della loro produ - api. Può essere migliorata con di solo polline, quest’ultimo zione alla formazioni di nu - l’introduzione di polline, zuc - mediante delle trappole, da clei artificiali e alla produzio - chero o miele. immagazzinare in congelatore ne di regine, che non hanno 2. Il valore nutrizionale e poi da riutilizzare in periodi la possibilità di recuperare il L’alimento proteico deve avere polline necessario per una caratteristiche molto prossime a eventuale alimentazione pro - quelle del polline. Di solito teica. Da qui la necessità di vengono utilizzate delle miscele somministrare proteine me - dei vari tipi di sostituti disponi - diante dei supplementi protei - bili o viene aggiunto polline. ci o dei sostituti del polline. 3. Presenza di sostanze tossiche. E’ opportuno mettere in evi - Alti livelli di oli e sali possono denza che tali sostanze sono provocare un aumento note - in grado di sostituire solo par - vole della mortalità di api. An - zialmente l’apporto nutrizio - che la somministrazione di nale del polline. Ecco perché composti con un elevato livel - una eventuale integrazione lo di proteine crude può avere proteica funziona solamente un effetto negativo sullo svi - quando viene effettuata per luppo della famiglia. un periodo limitato (un paio 4. Dimensioni di mesi al massimo). delle particelle delle farine Tutti gli ingredienti devono Sostituti e supplementi includere delle farine che de - Fig 5 - Farina di soia del polline vono essere molto fini (di - 6 in polvere. Solitamente tali sostanze ven - mensioni di particelle inferio - Fig 6 - Sostituto proteico gono scelte in base ai seguen - ri ai 500 micron). in polvere. ti parametri: 5. Il costo L’alimentazione deve portare ad un vantaggio economico complessivo superiore ai costi di acquisto e di somministra - zione. Non essendoci dati a ri - guardo è difficile proporre gli elementi d’orientamento sulla problematica per i vari casi specifici. Il prezzo dei prodotti commerciali si attesta media - mente sui 4-5 e/kg.

Principali sostanze utilizzate nell’alimentazione proteica Farina di soia La farina deve essere stata sot - toposta a processi per la ridu - zione della frazione oleosa a

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Nutrizione livelli inferiori al 7% (livelli su - periori risultano nocivi per l’a - pe). Essa contiene circa il 50% - Alcune vecchie ricette - di proteine ed è scarsa del - 1. Pasta stimolante l’amminoacido triptofano. Non 1Kg di zucchero in polvere è molto appetita dalle api ma 150 gr di latte in polvere scremato è poco costosa. La conserva - 200 gr di miele (sostituibile con sciroppo zuccherino al 70%) zione deve essere fatta al tem - succo di 1 limone peratura fresca per evitare che 2. Pasta stimolante (15% di proteine) la farina diventi rancida. stimola l’allevamento della covata 50 gr di lievito (spento o bollito) Farine di altre erbacee 100 gr di polline (girasole e altri cereali) 350 gr di zucchero in polvere Il contenuto in proteine è ge - 350 gr di latte in polvere neralmente inferiore a quello miele o sciroppo zuccherino al 70% per ottener una pasta della soia. L’appetibilità è ge - omogenea neralmente bassa. La farina di sorgo anche se molto attrattiva 3. Pasta stimolante (15% di proteine) per le api non è consigliata favorisce l’aumento del corpo grasso dell’ape per il basso livello di proteine. 200 gr di lievito (spento o bollito) 100 gr di polline Lieviti 400 gr di zucchero in polvere Sono in generale molto appeti - 100 gr di latte in polvere ti dalle api. Il livello di protei - miele o sciroppo zuccherino al 70% per ottener una pasta ne è di circa il 50% e il conte - omogenea nuto di grassi si attesta intorno 4. Sciroppo stimolante al 7%. Sono i più completi dal 1 Kg di zucchero punto di vista amminoacidico. 1 litro di acqua 7 Per l’elevato contenuto in vita - 30 gr di latte in polvere scremato mine del gruppo B, i lieviti 12 gr di lievito di birra (spento o bollito) possono essere considerati il 20 gr di piante medicinali (camomilla, achillea, menta, melissa) sostituto per eccellenza. 25 gr di succo di cipolla succo di 1 limone Latte in polvere 5. Sciroppo stimolante Il valore biologico delle sue 150 gr di latte in polvere o polline proteine è secondo solo al - 700 gr di zucchero in polvere l’uovo intero, sebbene la miele o sciroppo zuccherino al 70% fino ad ottenere una quantità di glucidi sia piutto - pasta omogenea sto elevata. Il contenuto vitaminico del latte è completo tuttavia, i utilizzo aumenta notevolmen - tettoie o mediante delle torte o processi di liofilizzazione, ten - te l’appetibilità dell’alimenta - dei pani direttamente alle api. dono ad abbatterne conside - zione proteica. L’alimentazione, fatta all’inter - revolmente la quantità e la no degli alveari, risulta la più qualità. E’ un alimento molto La somministrazione efficace in quanto favorisce ricco in sali minerali e non dell’alimento proteico l’assimilazione del prodotto in - presenta particolari problemi L’alimento può essere fornito dipendentemente dalle condi - di conservazione. Risulta mol - in polvere all’esterno in prossi - zioni ambientali. to attrattivo per le api; il suo mità dell’apiario sotto a delle Per aumentare l’appetibilità

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Nutrizione dell’alimento proteico si può 30%(acqua). Questo ridurrà le Tuttavia esistono dei pericoli aggiungere del polline in una possibilità di alterazioni del di trasmissione di malattie qu antità che va dal 5 % al prodotto. Inoltre va ricordato della covata (peste europea e 15% e dello zucchero (zuc - che l’aggiunta di zucchero ri - americana) che valgono an - chero a velo) che nella me - sulta necessaria per abbassare che per il polline. Tali sostan - scola può rappresentare oltre la quantità di proteine presenti ze andrebbero sterilizzate pri - il 50% della sostanza secca. nella mescola per portarle al ma dell’uso. Se si usa dello sciroppo zuc - 10-15% in peso. Quantità più Per quanto riguarda le torte, cherino per la preparazione elevate possono avere un ef - esse una volta preparate de - delle torte è preferibile utiliz - fetto tossico sulle api. vono pesare dai 200 ai 500 zare concentrazioni dell’ordi - Al posto dello zucchero può grammi e possono essere uti - ne del 70%(zucchero) – essere utilizzato del miele. lizzate immediatamente o

Polline

Il polline contiene dal 10 al 36% di proteine. Tutti gli amminoacidi indicati in tabella 1 sono essenziali per la normale crescita delle api giovani e con l’eccezione dell’Istidina e dell’Arginina, non possono essere sintetizza - ti dalle api. Essi perciò devono essere ottenuti dal polline o da sorgenti proteiche artificiali. E’ importante rile - vare, inoltre, che in natura ci sono dei pollini che mancano di alcuni amminoacidi essenziali. Tab. - 1 Contenuto amminoacidico medio, espresso in percentuale, del polline e delle principali sostanze proteiche utilizzate nella alimentazione delle api.

a Prot. o ina nin Prodotto a in a ina fan ina ina ina uc ala ina a isin tion iste ipto gin tid uc ole nil eon alin grezza L Me C Tr Ar Is Le Is Fe Tr V % Polline 25,0 1,9 0,37 0,15 0,30 1,4 0,42 1,97 1,42 1,22 1,15 1,57

8 Lievito 44,6 3,21 0,71 0,62 0,58 2,1 0,94 3,17 2.32 1,87 2,19 2,56 Farina 44,0 2,78 0,57 0,62 0,62 3,34 1,06 3,39 2,42 2.16 1,72 2,33 di soia Latte in polvere 25,2 2,0 0,6 0,23 0,4 0,9 0,7 2,5 1,3 1,3 1,0 1.66 intero Latte in polvere 33,5 2,8 0,8 0,3 0,4 1,2 0,9 3,3 2,3 1,5 1,4 2.2 scremato

Caseina 81,5 6,38 2,61 0.33 0,98 3,27 2,54 8,42 5,48 4,58 3,6 6,22

Il polline è largamente utilizzato in miscela con il miele e la pappa reale per l’alimentazione delle larve e delle api giovani (da 1 a 15 giorni di età). Esso è indispensabile per la produzione della stessa pappa reale, sostanza secreta dalle ghiandole ipofaringee delle api nutrici. La quantità di proteine richieste nell’alimentazione cala generalmente con l’età dell’ape; dal decimo giorno es - sa si riduce notevolmente ed in pochi giorni l’ape si nutrirà quasi eslusivamente di carboidrati ottenuti dal mie - le o dal nettare. Il polline contiene anche lipidi (acidi grassi, steroli e fosfolipidi), che generalemnte sono usati per produrre energia, per l’accumulo di riserve di grasso e di glicogeno, e per il funzionamento delle membrane cellulari. Il ruolo di molte sostanze lipidiche risulta ancora sconosciuto. Una di esse, il 24-metilenecolesterolo rappresenta il principale sterolo del tessuto delle api adulte e delle regine. Altri lipidi sembrano avere un’importanza fon - damentale nella lubrificazione degli alimenti durante la digestione e l’assorbimento. Nel polline si ritrovano anche le vitamine. Particolarmente importanti nell’alimentazione delle api nutrici risul - tano quelle del complesso della vitamina B (tiamina, riboflavina, nicotinammide, piridoxina, acido pantotenico, acido folico e biotina). L’acido pantotenico risulta indispensabile nella differenziazione della regina. L’acido ni - cotinico e l’acido ascorbico nell’allevamento della covata Il polline contiene anche sali minerali: calcio, cloro, rame, ferro, magnesio, fosforo, potassio, silicio e zolfo, elementi essenziali nel metabolismo dell’ape.

Nutrizione Fig 7 - Pasta ottenuta aggiungendo acqua al sostituto proteico in polvere (in busta a sinistra) confezionate in sacchetti di plastica e quindi poste in congelatore per prevenire il deterioramento dei compo - nenti. Alle api va somminista - rata una torta per alveare ogni 7-10 giorni. In alveari piccoli la dose da distribuire può ridursi a 100 grammi ogni due settimane. Ciò che è importante ricorda - re è, che una volta iniziata la nutrizione, non si può inter - rompere fino alla presenza di mente efficace nell’allevamen - possa essere superiore al van - fioriture pollinifere adeguate to delle famiglie. La nutrizione taggio che l’integrazione ef - per la famiglia che ha allarga - proteica, invece, non è mai fettivamente può dare. to nel frattempo le covate. stata largamente praticata per i In definitiva la nutrizione Per quanto attiene alla misce - seguenti motivi: proteica è, almeno per ades - lazione, essa varia a seconda 1. la maggior parte delle volte so, uno strumento da utilizza - del composto che si vuole ot - non c’è stata effettiva neces - re in situazioni di “emergen - tenere (n° dei componenti sità di utilizzare l’alimentazio - za” nutrizionale, che ha come della mescola), delle quantità ne proteica; obiettivo primario quello di delle sostanze che devono es - 2. molti formulati commercia - conservare al meglio le capa - 9 sere mescolate e dei disposi - li presentavano scarsa appeti - cità vitali dell’alveare e di tivi disponibili. bilità per le api, da qui l’ab - renderlo così meno soggetto Se le quantità sono notevoli bandono da parte dell’apicol - all’attacco delle patologie che conviene utilizzare dei misce - tore di tale tipo di alimenta - altrimenti accelerano pesante - latori industriali. zione. mente lo spopolamento ed il E’ probabile che le circostan - collasso degli alveari. Conclusioni ze in cui l’alimentazione pro - Finora l’alimentazione con sci - teica può portare a dei bene - Pierantonio Belletti roppo e con candito zuccheri - fici varino nei diversi territori Giorgio Della Vedova no si è dimostrata particolar - e che in molti casi il costo Commissione Sanitaria U.N.A.API.

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Giovanni Camerini ci scrive: “Con il presente documento dattiloscritto vorrei poter dare un contributo a tutti gli Apicoltori d’Italia i quali si apprestano, con il proprio mezzo, ad effettuare il trasporto delle proprie famiglie di api per il nomadismo e di tutti gli accessori occorrenti alla propria specifica attività. Vi pregherei di poter pubblicare su un numero di L’Apis questo mio utilissimo contributo”.

icenza di trasporto di addosso allorché detto agen - Licenza con ciò che trasporta - L cose in conto proprio, te, consultando il Codice del - vo. Orbene, ecco ciò che ho per autocarri con peso la Strada, mi intimò il ritiro dovuto fare e quali codici ho a pieno carico superiore a del Libretto dell’autocarro per aggiunto alla mia licenza di 35 q.li tre mesi e il relativo Verbale Trasporto Cose in Conto Pro - Il 22 luglio scorso, durante un di Contestazione da pagare. prio. ristoratore break coffee all’an - Sarebbe stata proprio una Il mattino seguente mi recai nuale incontro di mezza sta - bella e succosa ciliegina sulla in un ufficio di Pratiche auto - gione svoltosi come abitual - torta visto il lavoro che svol - mobilistiche e con la titolare mente a Modena, tra gli iscrit - giamo ed in quale periodo, e compilammo i molteplici do - ti all’Associazione Apicoltori con quali risultati di produ - cumenti occorrenti e relative Professionisti Italiani, trovan - zione!! Per farla breve, dopo innumerevoli firme. 11 domi a parlare ed a scambiar - circa mezz’ora di discussioni, Procurarmi una Visura Came - ci il classico resoconto sulla fui “rilasciato” con la promes - rale generale della mia azien - produzione 2003 con France - sa, vista la mia buona fede e da che dimostrasse l’attività sco (Panella) ho rivolto a lui le mie argomentazioni, di far principale (apicoltura) e se - un quesito, o meglio, gli ho adeguare urgentemente e raccontato ciò che mi era ac - correttamente dalla Motoriz - caduto una notte nel mese di zazione Civile la giugno durante un trasporto di un carico di arnie. All’entrata dell’autostrada di …?… sono stato fermato dalla Polizia Stradale per un loro controllo di routine. Ho dato loro ciò che mi veniva ri - chiesto: Patente e Libretto con relativa Licenza di Trasporto di Cose in Conto Proprio allegata. Il capo pat - tuglia, osservando il carico che trasportavo (arnie e dumper per il loro carico e scarico), con una smorfia mi contestava l’ina - deguatezza del carico, e cioè, che non potevo, visto il codi - ce della Licenza che avevo, Essere in regola è, in Italia, una sfida praticamente impossibile. Vale la pena, trasportare il dumper!!! Con - però, provarci fino in fondo, anche se significa tempo, rabbia e fatica perché fesso che mi cadde il mondo non possiamo permetterci in stagione alcun “fermo tecnico” del mezzo.

Nomadismo Ad ogni tipologia di ”merce/attrezzatura” trasportata corrisponde e operatrici in disponibilità (il la relativa autorizzazione di trasporto in conto proprio. dumper ecc.); terreni in di - sponibilità destinati alle colti - vazioni; altre indicazioni utili (Relazione Tecnica); fotoco - pie fatture di Vendita ed ac - quisti relativamente al quarto trimestre del vecchio anno ed al primo bimestre dell’anno in corso!!! Vi è da fare una precisazione importante: non è detto che la Commissione Trasporti del - la Motorizzazione congiunta - mente a quella della provin - cia ci rilasci i vari codici che chiediamo… dobbiamo esse - re noi, con la nostra Relazio - ne Tecnica, ad essere molto chiari e convincenti a far si che i commissari che leggono condaria (coltivazione ce - carburanti e premi assicurati - possono convincersi inequi - reali), iscrizione al REA, parti - vi; costi di trasporto da parte vocabilmente che ciò che ta IVA ecc. di terzi (se spedite il Vs miele chiediamo ci è INDISPENSA - Tra gli altri dovevo compila - con il corriere); costi per con - BILE per la nostra attività. re, aiutato poi in un secondo tributi assicurativi (INPS e Io ho risolto il problema, fi - tempo dal mio Commerciali - INAIL); eventuale valore delle nalmente!! 12 sta, una Dichiarazione sostitu - merci esportate; e per chi ha Consultando l’allegato “A” tiva di atto di notorietà ine - operai, i costi relativi; impo - del Mod. CP Parte I, CODIFI - rente la Relazione economica nibile della denuncia dei red - CA DELLE ATTIVITA’ ho ri - aziendale per gli ultimi due diti presentata nell’ultimo an - chiesto : anni di esercizio (2001 e no; attrezzature in disponibi - • il codice 106D : altre asso - 2002) più l’esercizio di previ - lità (capannoni, uffici, deposi - ciazioni operanti in agricol - sione dell’anno in corso: vo - ti ecc); generalità degli ad - tura; lume d’affari; costi generali di detti alla guida dei veicoli di consultando poi la Parte II, esercizio; costi per la manu - cui si chiede la Licenza; vei - CODIFICA DELLE COSE E tenzione automezzi; ammor - coli in disponibilità già muniti CLASSI DI COSE sempre sul tamento automezzi; costi per di Licenza; macchine agricole sopradetto Allegato ho ri -

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Nomadismo

Appunti di viaggio nella Sardegna apistica

Una “combricola” di colleghi d’oltralpe si dedica da anni all’esplorazione dell’apicoltura italiana. Il diario di bordo di un aggregato italiano alla simpatica compagnia, nel viaggio in mezzo all’apicoltura sarda, di un personaggio che ha capito che non bisogna perdere occasione per conoscere e studiare; se, infatti, c’è sempre qualcosa da imparare, nella nuova apicoltura sarda c’è veramente molto scoprire!

iaggiare è sempre stata rano in lungo e in largo la no - V una gran bella cosa, di - stra Italia e non si sono ancora venta ancor più interes - stufati, chissà perché? sante se consente osservazione Con il tour, ho cercato di sco - e stimola confronto e cono - prire gli intenti di questi api - scenza. Nuova e varia certa - coltori austro-tedeschi. La pri - mente è la compagnia costitui - ma cosa che mi ha colpito ol - ta da soli apicoltori (natural - tre la vocazione apistica del gi - mente), ma quasi tutti austriaci ro, è stata l’organizzazione e tedeschi, con poche eccezio - quasi militare. Il primo giorno ni, tra queste Leo Manfredini, sveglia alle 4.45, cola - di anni 22, spedito dal padre zione alle 5.15, partenza per fare conoscenza ed espe - alle 5.45. In effetti, però, rienza in giro per l'Italia. A tale alle 5.30 erano tutti proposito è da constatare co - pronti con le valigie in 15 me il più grande apicoltore ita - mano, e così fino alla fi - liano, che di esperienza ne ha ne della settimana; non da vendere, parta dalla consi - abbiamo mai aspettato derazione che c’è sempre da nessuno, sempre tutti imparare e vale sempre la pe - pronti un quarto d'ora na di gironzolare. E' proprio prima della partenza. In una vero che nulla è dovuto al ca - parola: terribilmente efficienti so. e rispettosi degli altri. Dopo un Da parte mia mi sono accoda - giro nel Novarese a vedere le to al gruppo, perchè è l'unica maggiori aziende della zona - esperienza del genere in Italia da Scacchi ai F.lli Dallari, da nel settore apistico. Lo fanno Cerutti sino a Riccardo Rubatto in altri settori, in particolare è dell'Hobby Farm - prosecuzio - consuetudine consolidata per i ne del viaggio per approdare viticoltori e coloro che vivono nel Roero. In attorno al mondo del vino. Ma quest'area hanno In alto - Foto del gruppo a non gli apicoltori, o almeno visitato l'azienda “caccia” delle caratteristiche non è da tutti trascorrere una dei F.lli Brezzo, migliori dell’ape ligustica. settimana solamente apistica: con i prodotti tipi - c'è da chiedersi cosa ci sia di ci e l'aceto di mie - tanto interessante e di tanto le, e si sono con - Sopra e a fianco - curioso da dedicarci così tanto cessi una divaga - Tipiche sughere sarde ed Albino tempo. zione sul tema vi - Stimpfl mentre valuta se provarle Queste cose si possono fare sitando la monu - nel suo apiario, nei pressi una volta nella vita, due a di - mentale cantina di dell’albergo “sempre aperto per stanza di tempo, ma questi Fontanafredda, gli apicoltori” che gestisce con personaggi austriaci e tedeschi poi rapida visita la famiglia, in una magnifica sono ormai diversi anni che gi - alle Rocche del località dell’Alto Adige.

Reportage Roero e alle storiche case tudine del famoso padre Adam delle Api di Montà ed all’a - che intenzionato ad introdurre zienda dei F.lli Cauda. nella sua regina Buckfast an - Il giorno seguente parten - che i caratteri della ligustica, za per la Toscana, con pri - ne raccolse a suo tempo sulle ma tappa da un cortese sperdute montagne tra Liguria amico che ci ha accompa - e Piemonte. gnato a vedere l'azienda Per cercare meglio abbiamo pulitissima e ben organiz - attraversato il mare e siamo zata di Ivo Incroci, socio sbarcati in Sardegna, ad Olbia, AAPI. In quell'occasione il dove ad attenderci c'erano il Sig Calissi ha anche presentato famoso Maestro Spiggia, auto - le sue macchine e risposto a re di testi apistici, in compa - diverse domande ed osserva - gnia di un apicoltore tedesco, zioni tecniche. Successivamen - naturalizzato sardo, il cordiale te si è fatta una rapida visita al - e simpatico Sig. Buchsenshuz. la COM.PA, fabbrica di mate - Con questi signori la comitiva riale apistico, una puntatina ha visitato la Cooperativa La nel mitico e magico parco del - Provvidenza del cortese Tom - l'Uccellina, dove l'amico Massi - maso De Sole. Successivamen - mo ci ha permesso di as - te il Sig Buchsenshuz ci ha ac - saporare un panorama compagnati in una rapida visi - magico con mare e natura ta ai murales di Orgosolo. incontaminata. Anche in Dopo il pernottamento a Nuo - questa occasione, come ro, ci ha fatto da guida Ema - nelle precedenti visite, un nuele Carta: visita a Tonara in gruppo di irriducibili au - un torronificio che inserisce striaci visionava le api con miele sardo tra gli ingredienti 16 estrema attenzione e “bor - e ad un curioso piccolo labo - bottava” vivacemente. ratorio di campane per pecore Con la traduzione degli inter - e capre. La sera stessa ci siamo L’incessante ricerca/studio delle preti e promotori dei viaggi, la trasferiti a Guspini, presso la caratteristiche migliori dell’ape ligustica non Sig.ra e il Sig. Stimpfl, ho avu - cooperativa Sa Tella dove c'è impedisce, anzi, di apprezzare tutti i tesori to modo di capire il motivo di un promettente impianto di artistici e culinari del territorio, tanto interesse: erano alla ri - smielatura e ragazzi pieni di il tutto ovviamente intrecciato col fitto cerca dell’ape ligustica e dei vita. La meta seguente è stata chiacchiericcio “fra apicoltori”. suoi caratteri peculiari, in parti - la superba realtà dei F.lli Aned - Il gruppo ha avuto modo di apprezzare colare la mansuetudine e forse da, con la loro grande metico - l’ospitalità e la disponibilità qualcos’altro… Sembravamo losità e precisione; successiva - di più di un apicoltore sardo. quasi in missione, alla ricerca mente siamo stati accolti da un del “segno”, con la stessa atti - altro naturalizzato sardo Giu - seppe Bellosi, con la sua aziendina molto pulita situata API REGINE in un posto splendido. Nel no - stro girovagare, non potevamo mancare una visita da Maria Aresu con la sua grande carica di vita e di simpatia, per farci vedere come le donne, se vo - VIA FAZZANO 1410 MONTEBARANZONE gliono, hanno un grande spiri - TEL. E FAX 0536/804749 SERRAMAZZONI (MO) to imprenditoriale. Nel percorso un'altra coopera - tiva, guidata da Salvatore Ama - tore, in cui un siciliano e un Iscritta dal 1993 all’Albo Allevatori api regine di razza ligustica. napoletano tentano un'espe - Programma di miglioramento genetico della regione Emilia Romagna rienza di gruppo, e l'incontro

Reportage con il presidente degli apicol - tori Cagliaritani, il giovane Pier Andrea Ortalli, che ci ha fatto molto onore. Il rigoroso rispetto La tappa successiva è stata gui - degli orari (con sveglia di prima mattina ad orari data dall'amico Caboni: ci ha da caserma! O da portati in visita dapprima pres - apicoltori?) ed il so una realtà di bugni villici in teutonico ordine hanno sughero, su uno sfondo di luo - consentito di sfruttare ghi incontaminati, e successi - al meglio tutte le vamente, ci ha accompagnati possibili occasioni presso la sua azienda, attrezza - di conoscenza. ta di impianti e strutture “all’ul - timo grido”. Il giorno seguente prenditoriale e voglia di fare. ottimi risultati. Abbandonata la abbiamo fatto tappa a Vincis Le potenzialità apistiche sono Sardegna, la comitiva ha fatto Giulia, ovvero da Collu Pier concentrate in alcune aree par - obbligatoriamente tappa da Paolo, allevatore di api regine. ticolarmente vocate, ma la lon - Bruno Pasini per vedere il più In quel luogo l'amico "Eugen", tananza dai grossi centri di grande allevamento di api re - selezionatore di regine Buckfa - consumo determina anche una gine d'Italia. st, ha finalmente trovato le api diversa pressione dell'offerta Non mi resta che ringraziare da lui tanto cercate: discende - nel mercato interno, con suc - gli amici sardi e tutti coloro vano da regine provenienti da cessivi problemi nella diversifi - che hanno offerto ospitalità e Bologna e da un grande vec - cazione degli sbocchi commer - disponibilità e naturalmente la chio di nome Caroli. ciali. Nonostante queste ogget - Sig.ra e il Sig. Stimpfl per la Durante il soggiorno sardo si è tive difficoltà si sta tentando di loro cortesia e gentilezza, au - potuto osservare come la valorizzare il prodotto locale e gurandomi sin d'ora che orga - realtà apistica dell’isola sia gio - di tipicizzarne l'offerta. In que - nizzino un altro viaggio, vane, in rapida crescita e carat - sta direzione mi pare che gli quanto prima. 17 terizzata da grande spirito im - amici sardi stiano ottenendo Claudio Cauda

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Reportage L’U.N.A.API., visto il successo ottenuto con le precedenti esperienze, propone, anche per la prossima stagione inver - nale, un articolato programma formativo sulle seguenti te - matiche: • Gli adempimenti per trasformare l’attività amatoriale ad economica; • Normativa apistica (fiscale, commerciale, sanitaria e i passi per la costruzione di un’azienda apistica); • La biologia dell’alveare a fini pratici: la chiave per una tec - nica apistica di qualità professionale; o oo • Analisi sensoriale: imparare a valutare il miele attraverso i propri sensi; • La qualità del miele; • La produzione di pappa reale; • H.A.C.C.P.; ma • Organizzazione, strutture e logistica; Program • Tecnologia dell’estrazione e lavorazione del miele; • Apicoltura biologica; ormativo • Allevamento api regine; oofo • Contabilità e controllo di gestione dell’azienda apistica; • Marketing, packaging e comunicazione; 22000033//22000044 • Lotta alla varroasi; • Patologia apistica; • Inseminazione strumentale; • Associazionismo. L’U.N.A.API, poiché il MIPAF non ha reperito le risorse per ri - finanziare il programma formativo, invita tutto il tessuto as - sociazionistico apistico, senza distinzione di sorta, a valuta - re questa opportunità ed invita gli apicoltori e le associazio - ni apistiche a contattarci per organizzare, nel loro contesto territoriale, corsi di formazione.

Per qualsiasi informazione rivolgersi alla segreteria organizzativa: U.N.A.API. - Dott.ssa Fasano Elisabetta 0131250368 - Fax 0131252144 Corso Crimea 69 - 15100 Alessandria - e-mail: [email protected] Miele cremoso: un’alternativa al miele cristallizzato

Non sempre sono sufficienti la tradizione e le buone pratiche. Affrontare la competizione del mercato richiede, anche nella piccola dimensione artigianale, innovativa capacità di rispettare e valorizzare gli aspetti pregevoli del prodotto proponendolo nel modo più gradevole ed appetibile possibile.

l passaggio del miele dallo naturalità della cri - I stato liquido a solido è un stallizzazione, e fenomeno ben conosciuto proporre agli api - tra gli apicoltori: la cristallizza - coltori di utilizzare zione. Fenomeno che, pur ga - energie per affinare rantendo la qualità e genuinità ed adottare nuove del miele, produce spesso nel tecniche di cristal - consumatore inconvenienti e lizzazione guidata, perplessità per l’aspetto e la al fine di arrivare poca praticità d’uso. La dimo - ad un prodotto fini - strazione è leggibile nel nostro to, solido, ma che paese analizzando i consumi: possegga una mag - per ogni vaso di miele cristal - gior praticità di uti - lizza to, ne vengono venduti lizzo, pur rispettan - 19 quattro liquidi. Il consumato - do la genuinità del re italiano preferisce di gran prodotto. Il miele lunga il miele liquido a quel - cremoso o spalma - lo solido!! bile è sicuramente Possiamo allora al riguardo, una risposta al pro - lamentarci di una insufficiente blema. campagna divulgativa presso Ecco allora in que - i consumatori, a difesa della sto articolo riporta -

15 - 20°C 28 - 30°C 15 - 20°C

Maturatore Pompa Latta Forno Miscelatore Invasettatrice 25 KG

Miele Cremoso A sinistra la latta con il miele ormai completamente e finemente cristallizzato. Dopo un breve riscaldamento a 28-30°C (foto a destra) il miele è pronto per essere rovesciato nel miscelatore. (foto in basso)

re (tralasciando con un solo limite è avere a disposi - presu pposto di cono - zione un locale seminterrato, scenza tutta la parte teori - od una camera fredda, con ca sui principi della cri - temperatura fresca e costante. stallizzazione, insemina - 20 zione ed omogeneizza - Procedimento zione) un procedimento Partendo dal miele filtrato e per la produzione di mie - schiumato dopo un periodo di le cremoso in piccoli lot - decantazione nei maturatori, ti. Metodo che permette nel momento in cui è visibile di arrivare al risultato, il passaggio da miele liquido evitando grossi investi - ad opalescente (inizio della menti specifici, utilizzan - cristallizzazione) viene trasferi - do attrezzature che tro - to con una pompa centrifuga viamo comunemente nei dal maturatore nelle latte da laboratori di smielatura. Il 25 kg, scatenando non solo

Miele Cremoso un’accelerazione della cristal - miele può quindi lizzazione, ma favorendo una essere invasettato e cristallizzazione molto fine. confezionato. Per lo Le latte riempite devono esse - stoccaggio prima re immagazzinate ad una tem - della vendita è nuo - peratura costante più vicina vamente consigliata possibile ai 15°C (temperatura una temperatura di ottimale di cristallizzazione). 15/18 C°. I risultati Dopo alcune settimane, trove - sono ottimi quando: remo nelle nostre latte un - la temperatura di prodotto ben cristallizzato. stoccaggio prima Passiamo alla seconda fase: delle latte e poi dei l’omogeneizzazione. Le latte vasi di miele è co - con il miele cristallizzato ven - stante e vicina ai gono poste in forno per una 15°C; notte ad una temperatura di - l’umidità del miele 28-30° C; temperatura suffi - è compresa tra il ciente per rendere liquido il 17/17,5% e l’emul - miele intorno alle pareti della sione è contenuta. latta, così da poterlo rovescia - Buon lavoro re nel miscelatore con l’aiuto di un bastone. Il miscelatore, Elio Bonfanti con un movimento lentissimo (più lenta è l’agitazione e mi - nore è l’emulsione che si forma) rompe i cristalli creando nel 21 miele una consistenza omogenea e cremosa. Il miele cristallizzato, L’operazione che dura reso liquido sulle da 12 a 24 ore, relati - pareti della latta con un contenuto vamente al tipo di riscaldamente, miele, è seguita da un viene fatto periodo di riposo di colare all’interno del altre 24 ore, per elimi - miscelatore e nare l’eventuale emul - tenuto in agitazione sione formatasi; il per 12-24 ore.

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Le strade del miele

Ma chi l’ha detto che i piemontesi sono, solo, individualisti? Dal Roero una importante proposta innovativa che vede una diversa capacità di “fare sistema” tra Associazione, apicoltori, Municipalità, conservazione e proposta delle tradizioni, Istituzio - ni, Enti per l’organizzazione del tempo libero e dello sport.

idea di realizzare una guarda l’apicoltura per diversi L’ “Strada del miele” è nata aspetti: dalla volontà di creare • la presenza di una tradizione un elemento aggregante del storica consolidata; tessuto socio-culturale e produt - • la cultura materiale legata al - tivo del Roero avente come filo l’attività apistica; conduttore il mondo dell’api - • la presenza sul territorio di coltura. La scelta di individuare un elevato numero di aziende nella zona del Roero un “corri - apistiche sia di produzione che doio paesaggistico-culturale” di commercializzazione; della “Strada del miele” è stata • la presenza di manufatti stori - dettata da una serie di motiva - ci sul territorio legati all’apicol - zioni che hanno avuto come tura; gico, floristico, faunistico e pae - punto focale la naturale voca - • l’integrazione e la sinergia saggistico, sia alla presenza di zione del territorio per l’alleva - dell’attività apistica con il pae - valenze storico – culturali – arti - mento delle api. saggio naturale. stiche, che vedono nei borghi Tra le attività produttive tradi - Il Roero presenta aspetti aggre - di sommità la loro espressione 23 zionali più rappresentative, in - ganti e peculiari che lo identifi - più rappresentativa. fatti, la più particolare e ricca di cano in modo inequivocabile. Sempre sotto il profilo culturale storia è sicuramente quella del - Innanzitutto la specificità del sono di particolare rilevanza i l’allevamento delle api e della territorio sotto il profilo am - manufatti storici architettonici produzione del miele. bientale legato sia alla presenza legati all’attività apistica che so - Il Roero rappresenta, quindi, delle Rocche, che costituiscono no unici nel loro genere. una nicchia d’eccellenza del ter - un ambiente caratteristico dal Sono presenti nel Roero nume - ritorio regionale per ciò che ri - punto vista geologico, morfolo - rose e diversificate attività tradi -

La Piazza del paese torna ad essere momento di socialità e di proposta dell’eccellenza e delle tradizioni del territorio. L’affollata sala del convegno di presentazione dell’iniziativa, con al banco dei relatori, fra gli altri, Massimo Carpinteri e Claudio Cauda rispettivamente presidente e vice presidente di Aspromiele Piemonte.

zionali generatesi dal sistema socio-economico della picco - la proprietà contadina, che sono state nel corso della storia strettamente correlate, seppur rivolte ad ambiti produt - che,partendo da Bra, arriva a lo più lungo la dorsale delle tivi diversi, configurando un Cisterna d’Asti. La vocazione tu - Rocche. La scelta del percorso tessuto aziendale legato diretta - ristica dell’area si sta afferman - ha una propria individualità, mente all’allevamento delle api, do grazie ad un uso equilibrato anche se volutamente interseca alla produzione del miele e dei del territorio, ad una nuova at - più volte il Sentiero S1, per ga - prodotti collaterali, che si arti - tenzione verso le emergenze rantire la massima fruibilità da cola in modo uniforme, trovan - naturalistiche e ad un impegno parte dei visitatori. L’itinerario è do localizzazione lungo tutta la verso la riscoperta dei prodotti stato suddiviso in più anelli, dorsale delle Rocche. tipici e della antica tradizione percorribili anche per tratti più Non meno significativa è poi la locale dell’accoglienza. Il terri - brevi e con diversi mezzi, sia 24 presenza di strutture ricettive di torio del Roero si presenta co - con l’auto, che con la mountan varia natura che possono offrire me un ambiente ricco di emer - bike oppure a piedi. La strada al turista ristoro ed ospitalità, genze che la “Strada del miele” non è stata concepita per essere nonché la presenza di una rete intende collegare. percorsa tutta in una sola volta, di percorsi già articolati che tro - La decisione di strutturare un ma l’obiettivo di fondo del pro - vano nel Grande Sentiero del itinerario come la “Strada del getto è quello di creare un’op - Roero S1 la massima espressio - miele” che dia visibilità al pro - portunità per il visitatore di as - ne di itinerario, l’asse portante cesso di integrazione territoria - saporare ed apprezzare ciò che dell’intera dorsale delle Rocche le, si pone quale naturale inizio il Roero può offrire. per lo sviluppo di una pro - Per tal motivo l’itinerario scelto: La magnifica cornice della grammazione condivisa da ope - • è di percorrenza e frui - Chiesa di San Michele a Monta’ ratori privati e pubblici nell’in - bile dalla totalità dei potenziali ove si è svolta la presentazione tento di costruire iniziative uni - visitatori, garantendo a chiun - della Strada del Miele. tarie e di ampio respiro. que di poterlo percorrere, an - La “Strada del che in momenti diversi; miele” è un • non è sicuramente la via più “corridoio pae - veloce, ma quella che deve mo - saggistico-cultu - strare la bellezza dei luoghi at - rale” di circa 38 traversando il territorio nei pun - Km che parte ti più caratteristici; da Bra e giunge • deve collegare le emergenze a Cisterna d’A - identificate e,pertanto, avrà co - sti, passando me punti di riferimento sia le per Ceresole aziende apistiche, sia le aziende d’Alba e coin - con attività tradizionali, sia i volge, nel per - centri storici di ogni paese attra - corso 11 Comu - versato; ni, i cui centri • deve garantire un valido sup - sono posti per porto per il visitatore, per cui è

Promozione Il percorso didattico su miele e vita delle api affascina ed incuriosisce i bimbi. Una delle fasce di consumo più importanti per le scelte d’acquisto dell’oggi e per le abitudini alimentari del futuro. stato identificato il percorso lungo strade che presentano parcheggi, aree sosta, aree pic- nic; inoltre la sosta nel centro storico di ogni paese offre la possibilità di avere a disposizio - ne centri di informazione , per altro già istituiti, che possono collaborare attivamente. La rea - lizzazione del progetto si confi - gura con una fase iniziale nella quale si andranno a posizionare terra ricca di manufatti storici che con il mondo del miele pannelli illustrativi e palinature. destinati all’apicoltura: quelli di possono essere strettamente La “Strada del miele” intende Montà, considerati unici, saran - correlate. L’obiettivo è quello di essere come un libro suddiviso no descritti nei pannelli posti giungere ad una associazione in capitoli, ove al termine di nel Comune. A Canale si trat - sul territorio, nella quale vi sia ogni capitolo il visitatore sia in - terà dei prodotti dell’alveare sinergia tra i diversi operatori vogliato ad intraprendere la let - quali cera, propoli, pappa reale per garantire un’offerta articola - tura del successivo: per tale e polline ed, infine, non poteva ta e varia ai visitatori: la istituzio - motivo si sono previsti 3 pan - mancare l’aspetto del miele in ne di punti informativi sulla nelli per Comune che sviluppe - cucina, abbinato al dolce ed al “Strada del miele” e sugli asso - ranno un tema apistico specifi - salato, che apparirà sui pannelli ciati anche nei luoghi di vendita 25 co. Nei pannelli di Bra si trat - di Cisterna d’Asti. I pannelli de - di prodotti tipici, l’organizzazio - terà la morfologia ed il ciclo di scritti saranno concepiti per un ne di momenti dimostrativi nel - vita delle api, in quelli di Poca - vasto pubblico ed avranno sco - le aziende apistiche, la possibi - paglia saranno raccontate le po didattico, per avvicinare il lità di inserimento del percorso modalità di comunicazione: dal - visitatore al mondo delle api a t- della “Strada del miele” tra gli l’uso dei sensi, al linguaggio traverso descrizioni di curiosità itinerari turistici delle Langhe- della danza. A Sommaria Perno e particolarità che possono sti - Roero , la presenza di piatti tipi - verrà analizzato il tema dell’api - molare l’interesse dell’utente. ci a base di miele proposti dai coltura, con particolare riguardo Alla prima fase progettuale se - ristoratori della zona, sono alcu - alla “dimora delle api” l’arnia, , guirà quella più organizzata che ne delle iniziative che verranno mentre a Bandissero si trove - coinvolgerà sia le aziende apisti - attuate nei prossimi anni. ranno notizie circa la produzio - che di produzione presenti sul Allasia Caterina ne, la raccolta e l’estrazione del territorio, sia le aziende-imprese Allasia Roberta miele. La varietà della flora api - stica, con specifico riferimento a quella del Roero, sarà il tema Forniamo da Marzo a Settembre sviluppato a Montaldo Roero ed a Monteu i pannelli propor - Sciami artificiali su 5 telaini ranno i vari tipi di miele pro - dotti. Il miele ha antichissime Famiglie d’api su 10 telaini origini, per cui a Ceresole d’Al - ba sarà trattato il tema del miele nella storia, così come storici Apicoltura f.lli Comaro sono i personaggi che hanno di Comaro Claudio & C. s.n.c. favorito e promosso la divulga - Via C. Nanino 31, 33010 Reana del Rojale (UD) zione dell’apicoltura nel Roero tel. 0432/857031 - Fax 0432/857039 E-Mail: [email protected] e la cui storia sarà raccontata a http: //www.apicolturaonline.it/f.llicomaro Santo Stefano Roero. Il Roero è

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A fine gennaio le temperature vate sono su più favi ed este - altrove può essere un grave possono ancora essere molto se, dove fa più freddo com - fattore che limita lo sviluppo rigide ed il mese di febbraio, paiono solo piccole rose al delle famiglie. poi, è spesso il più freddo del - centro o meglio spostate in Proprio sul polline e sulla nu - l’anno. Si respira però un’aria avanti verso il caldo. A gen - trizione proteica vorrei spen - nuova e, quando splende il naio era già fiorito il nocciolo, dere due parole in più, anche sole, si avverte come le gior - ma spesso improvvise gelate in relazione a quanto è stato nate siano ormai sensibilmen - hanno bruciato i fiori man ma - detto all’ultimo appuntamento te più lunghe. della commis - Lasciate alle sione Sanitaria spalle le vacan - dell’UNAAPI in ze, le migrazio - dicembre a Ri - ni in Sardegna mini. La caren - per il convegno za di polline si 27 dell’apicoltura è manifestata professionale più volte in possiamo final - questi ultimi mente rimboc - anni in molte carci le maniche località italiane o meglio infilar - anche in rela - ci i guanti.. zione alle con - In realtà se a fi - dizioni climati - ne stagione i la - che anomale vori in apiario con periodi erano sempre siccitosi molto meno piacevoli, lunghi. L’estate ora le prime vi - e l’autunno site di primave - 2003 sono stati ra sono molto Ad inizio stagione pochi grammi di polline sono molto scarsi più invitanti. determinanti per lo sviluppo della famiglia ed il superamento per la raccolta Siamo curiosi di del momento più critico: il rinnovo dell’intera popolazione d’api! del polline e vedere come le solo in certi api hanno svernato e già co - no che comparivano ed il rac - ambienti le piogge autunnali minciamo a programmare la colto si è esaurito velocemen - hanno poi favorito raccolti ab - stagione futura e a provare ad te, lasciando un vuoto di ap - bondanti. Il polline è fonda - immaginare ciò che potrà ac - provvigionamento che ha co - mentale per l’allevamento del - cadere. stretto poi le api a consumare la covata ed eventuali carenze Le api in quasi tutte le situa - le scorte immagazzinate nei fa - sono causa di malattie della zioni climatiche hanno ripreso vi nell’autunno. In febbraio il covata (peste europea sicura - la deposizione della covata polline può già essere abbon - mente) e di una serie di pato - perché trovano i primi pollini. dante in alcuni ambienti, come logie che coinvolgono anche Negli ambienti più caldi le co - la macchia mediterranea, ma le api adulte (nosemiasi) e che

Lavori in apiario Tra le prime importanti fioriture bottinate dalle api va annoverata la veronica.

di mais spesso vi ene bottinata dalle api in tempi di carestia, come la scorsa estate, ma è cer - tamente ben povera in proteine ed aminoacidi essenziali. Esi - stono farine apposite prodotte all’estero con prezzi ad oggi esorbitanti, ma quando non ci sono alternative può venir la voglia di provare. E una volta visto cosa stanno facendo le api, cosa deve fare in febbraio l’apicoltore? Spostare i primi telai con la le - comunque provocano situa - sicuri di efficacia, ma la loro va non è sempre semplice per - zioni di “stress” che si riper - scarsa diffusione ed utilizzo, ché la propoli ha inchiodato cuotono poi negativamente anche quando le necessità in - ogni cosa. Le api sembrano sullo sviluppo delle famiglie. vece sono impellenti, mi fa tranquille, ma già la prima pun - Esistono surrogati alle nutrizio - supporre risultati poco eviden - tura ci ricorda sensazioni di - ni proteiche? ti. Anche il ricorso alle farine menticate. E’ forse vero che le Rimedio antico sono i favi da più proteiche usate per l’ali - punture delle api che hanno nido immagazzinati, anche mentazione del bestiame non svernato sono più cariche di quelli delle famiglie orfane o ha sortito esiti eclatanti: la soia veleno? 28 fucaiole nei quali, per man - che è la più proteica deve es - In febbraio non ci si limita solo canza di covata, il polline è sere disoleata per non dare a curiosare, ma cosa si deve stato immagazzinato in ecces - tossicità alle api; il lievito di controllare e quali sono le ope - so, ma attenzione al riutilizzo birra, che è estremamente in - razioni più urgenti da fare? di favi che potrebbero prove - teressante per la qualità delle Innanzitutto occorre verificare nire da famiglie infette! Questa proteine ed il contenuto in vi - che ci sia presenza di covata e situazione, inoltre, non è la tamine del gruppo B, fonda - valutare le dimensioni delle fa - norma e consente in genere mentali per lo sviluppo delle miglie in base al numero di favi solo di rinforzare il singolo nu - larve, presenta problemi di occupati. Si osserva il compor - cleo indebolito. conservazione e quindi di di - tamento delle api che, se tran - Si è provato con canditi protei - stribuzione; il latte in polvere quille e ben addossate ai favi di ci, presenti in commercio o presenta anch’esso grassi in covata, manifestano buona sa - fabbricati in azienda. Non so - eccesso e poca appetibilità da lute. Si valutano le scorte come no in grado di presentare dati parte delle api; anche la farina quantità totale presente e so -

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Lavori in apiario prattutto come distribuzione. Le api superano Se le api sono state in grado di i freddi invernali spostarle dall’esterno al centro stringendosi in glomere. a ridosso della covata, la situa - zione è ottimale. Se i favi con Le nutrizioni zuccherine? covata presentano cornici di Non sono ancora stretta - miele e polline si può vera - mente necessarie perché mente essere soddisfatti, men - è presto per le stimola - tre preoccupano le covate che zioni, possono essere si spingono sino contro il legno controproducenti se e dei telaini. Si osservano ancora dove scarseggia il polli - i predellini di volo per guarda - ne. A mio parere sono re l’importazione di polline e necessarie solo quando controllare la presenza di diar - le scorte scarseggiano. rea, di api morte o di api che Dovendo nutrire spesso si arrampicano sui fili d’erba. si predilige l’utilizzo del Se ci sono nutritori o candito, candito che è di più faci - se ne controlla il consumo re - le distribuzione e forni - golare. Se ci sono api morte sce maggiori garanzie di nello sciroppo o il candito non durata, ma lo sciroppo è viene consumato è bene con - più economico e stimola trollare più a fondo. Terminati i di più, ma ne parleremo controlli si possono eseguire i ancora con il mese di primi interventi; non si tratta marzo… che, senza dub - ancora di lavori finalizzati alla bio, è più impegnativo. preparazione delle famiglie al Carlo Olivero raccolto che saranno il lavoro del mese di marzo, ma si devo - 29 no recuperare le situazioni più delicate. Le famiglie orfane vanno eliminate riunendole alle famiglie più deboli, mentre non è conveniente realizzare altre riunioni eliminando regine che in questo momento dell’anno Allevamento api regine sono un patrimonio importan - allevatore iscritto all’Albo allevatori dell’Emilia Romagna tissimo. E’ possibile, invece, decreto n. 1400 del 14 dicembre 1993 aiutare le famiglie più deboli che possono stentare a svilup - Azienda Agricola FRAULINI MARCO - Via S. Biagio 1285 parsi fornendo loro un favo Castel S. Pietro Terme (BO) - Tel. 051/941004 con api e scorte di polline e miele sottratto ad una famiglia esuberante. Non è invece quasi mai opportuno aggiungere co - vata ad una famiglia debole che può non essere in grado di allevarla. E’ spesso conveniente estrarre i favi che non sono oc - VISORLEGNO cupati dalle api e stringere le AZIENDA LEADER NELLA PRODUZIONE famiglie fra i diaframmi. I favi SPECIALIZZATA DI ARNIE in esubero vengono spesso la - DISPONIBILITA’ DI TUTTA L’ATTREZZATURA APISTICA sciati oltre il diaframma per es - 25010 VISANO (Brescia) - Via Isorella, 56 sere poi reintrodotti quando la Telefono 030.99.58.612 - Fax 030.99.58.612 famiglia comincerà a crescere. E’ questa l’occasione per elimi - PER OGNI VOSTRA ESIGENZA, nare i favi da scartare. INTERPELLATECI

Lavori in apiario Con L’Apis la copertura assicurativa completa delle aziende apistiche Anche in presenza di una normativa che stabilisce le distanze tra gli apiari, le abitazioni ed i luoghi di pubblico transito, negli ultimi anni si sono intensificati i contenziosi e le richieste di risarcimento danni: persone punte e biancheria sporcata dalle deiezioni sono i casi più frequenti. Spesso chi ritiene di aver subito un danno, nel momento in cui si rende conto di avere come controparte una Società di Assicurazione e non il vicino apicoltore, non procede nella richiesta di risarcimento. La polizza assicurativa svolge quindi un primo importante ruolo dissuasivo nei confronti dei “piantagrane”. D’altra parte, invece, una certa pericolosità oggettiva delle api impone, ai non sprovveduti, di tutelarsi adeguatamente. La richiesta di un contratto assicurativo collettivo, più che altro con la copertura di massimali elevati ed adeguati alla tipologia di rischio, ci è parsa forte. L’editore di L’Apis (Aspromiele) ha pertanto attivato un contratto particolarmente valido. Copertura R.C. Garanzie prestate: • massimale unico di 3 miliardi di lire (pari a euro 1.549.371,00); • copertura di eventuali danni a cose, persone o animali provocati durante il carico, scarico e trasferi - mento degli alveari (nomadismo) o dagli sciami (sciamatura); • copertura dei danni subiti dai prestatori d’opera (con regolare rapporto di lavoro) nello svolgimento 30 dell’attività apistica; • copertura dei danni causati a terzi all’interno della sede aziendale; • copertura dei danni subiti dal proprietario del fondo su cui sono stati collocati gli alveari, in quanto considerato terza persona; • copertura dei danni provocati anche in caso di colpa grave (es. mancato rispetto delle distanze dai confini) purché non sussista la dolosità; • estensione territoriale a tutti i paesi facenti parte dell’Unione Europea; • gestione delle vertenze di danno e copertura delle spese legali “fino a quando la Società Assicuratrice ne ha interesse”. Eventuali ricorsi non richiesti dall’assicurazione sono a carico dell’apicoltore. Vengo - no riconosciute le spese incontrate dall’Assicurato per i legali e i tecnici solo se designati dalla società di assicurazione. La polizza coincide con l’anno solare, decorre cioé dal 01 gennaio e scade al 31 dicembre. I premi annuali sono differenziati per classi di alveari ed ammontano a: Classi di alveari Premio annuo Da 1 a 100 18 e Da 101 a 300 38 e Da 301 a 500 60 e Oltre 501 75 e Tutela legale Si tratta di una estensione facoltativa della polizza precedente. L’assicurazione concorre fino ad un massimo di 20 milioni di lire (pari a euro 10.329,14) alla copertura delle spese sostenute per un legale ed un perito di fiducia dell’assicurato. La società assicura il rischio di tutte le spese di assistenza extra - giudiziale, giudiziale e peritale, nonchè informatore occorrenti alla tutela dell’associato, in sede penale, per vertenze in conseguenza dei fatti commessi od attribuiti durante l’espletamento dell’attività svolta. Il costo ammonta a 30 e /azienda/anno. Gli interessati possono visionare le condizioni contrattuali all’indirizzo www.mieliditalia.it/assicura.htm o contattare le strutture organizzative di Aspromiele. Aspromiele Corso Crimea 69, 15100 Alessandria tel 0131-250368 - fax 0131252144 - e.mail: [email protected]

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COGNOME ______NOME ______CODICE FISCALE ______INDIRIZZO______N° ______CITTA’______PROV. ______CAP. ______TEL. ______SEDE AZIENDALE (se diverso dalla residenza) ______In qualità di Socio di Aspromiele e/o abbonato alla rivista Lapis intendo aderire alla polizza collettiva per: ❒ responsabilità civile (segnare con una crocetta la voce che interessa) ❍ 1 – 100 alveari ……….…. ❍ 101 – 300 alveari …….…. 31 ❍ 301 – 500 alveari …….….. ❍ oltre 501 alveari …………. ❒ tutela legale ……………………… Il premio di ______è stato versato in data ______mediante: ❒ contanti (solo presso le sedi Aspromiele) ❒ conto corrente postale N° 23728108 intestato a Aspromiele Associazione Produttori Miele – c.so Francia 9 - 10138 Torino. Copia del bollettino di pagamento, unitamente al presente modulo compilato, deve essere in - viato in busta chiusa a: Aspromiele – C.so Crimea 69 – 15100 Alessandria

La copertura assicurativa è attiva dal 1° gennaio al 31 dicembre 2004. Dal momento della sot - toscrizione e del versamento del premio la decorrenza è immediata. In caso di sinistro si invita a contattare rapidamente l’agenzia RBC, sig. Luca Ballario - tel. 0141/59.26.78 per l’istruzio - ne della pratica di risarcimento.

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“Registro dei di registri per i trattamenti stero della Sanità, tutti i pro - farmaci veterinari ” eseguiti e per le scorte dei dotti di erboristeria, inclusi i farmaci risulta obbligatoria prodotti apistici quali il pro - Sono un apicoltore in regola solo per l’utilizzo di Apitol poli, possono essere prepa - da tempo dal punto di vista e Perizin. La tenuta del regi - rati, confezionati e posti in fiscale e sanitario. stro dei farmaci veterinari è commercio da laboratori e Ultimamente, però, dalla obbligatoria solo per chi strutture che abbiano un ri - mia ASL ho ricevuto un nuo - commercializza il miele, conoscimento specifico da vo registro, quello per i far - mentre ne sono escluse le parte del suddetto Ministero. maci veterinari. aziende amatoriali. In pratica il propoli, così co - Dato che questa estate ho im - me la pappa reale, non sono piegato l’Apiguard nel tratta - più considerati alimenti, “Propoli: mento contro la varroa, vor - bensì sono stati fatti rientra - rei sapere se sono tenuto ad etichetta giusta ” re nella categoria dei pro - indicarlo su tale registro. Gentile Redazione, sono dotti dietetici e degli integra - Cordiali saluti. Stefano tori alimentari. Detto questo un’abbonata della Vostra rivi - 33 sta e vorrei alcuni chiarimenti o lei prova a sostenere di Ai sensi del decreto 22 di - per titolare la soluzione alcoli - vendere il propoli come cembre 2000 che ha sancito ca al propoli. Mi sono rivolta a “pussa caffè”, facendolo per - la revisione e la riclassifica - un laboratorio di analisi e il tanto rientrare nelle bevande zione di un certo numero di mio campione contiene: ed alimenti, esponendosi ai presidi medico-chirurgici, - Residuo secco (105°C) 27,5 % rischi di altre e più autore - l’Apiguard, alla stregua del - - Alcool etilico 72 % voli classificazioni del pre - l’ApiLifeVar e dell’Apistan, è - Residui vari 0,5 % parato, oppure non le resta stato inserito nell’Allegato I Etichettando il flacone da 10 che rinunciare alla vendita. del decreto stesso: per i cc. con i dati sopra riportati so - Le autorizzazioni di cui è at - principi attivi contenuti in no in regola? E' necessario sa - questi prodotti non è previ - pere il titolo di pinocembrina e sto nè limite massimo di re - galangina che contiene? sidui nè tempo di sospen - Premetto che sono in possesso sione. Questi medicinali ve - delle seguenti licenze per la terinari riportano in etichet - vendita: USL, Comune, Utif. ta la dicitura “La vendita Fiduciosa in un Vostro ri - non è riservata esclusiva - scontro, colgo l'occasione mente alle farmacie e non è per inviarVi i miei mi - sottoposta all’obbligo di ri - gliori saluti.. cetta medico-veterinaria”. Apicoltura Regnani Pertanto non è necessario Lendra inserirli nel registro che l’A - SL le ha consegnato. In am - Gentile signora, sono bito apistico, dal momento spiacente di darle una brut - in cui è stato emanato il de - ta notizia. Ai sensi di una creto sopra citato, la tenuta circolare del 2002 del Mini -

La Posta dei lettori tualmente in possesso ed i simi numeri di L’Apis con - risultati forniti dal laborato - terrà un articolo dedicato “L’appetito vien...” rio d’analisi a cui si è rivolta, specificatamente a questo Giorni fa ho alimentato le mie pur essendo esaustivi in rife - argomento. famiglie con un po’ di candi - rimento alla descrizione del to; dopo una settimana, una contenuto, non la mettono solo lo aveva terminato. comunque in regola. “E se regalo il miele E le altre?... Che cosa determi - Vista le grande confusione alla mia parrocchia? ” na l'appetito più o meno mar - che regna nel “reparto” pro - Mi chiamo Ernesto e sono cato in una famiglia? poli e pappa reale, Le posso apicoltore hobbista da lunga Saluti. Murolo Franco anticipare che uno dei pros - data. Poiché negli ultimi anni ho aumentato il nume - Il candito generalmente è ro delle mie famigliole, il molto appetito dalle api e miele prodotto in parte lo pertanto divorato abbastanza consumiamo in famiglia ed velocemente. A seconda del - in parte lo regalo alla mia la popolosità della colonia, parrocchia quando, in oc - però, si possono osservare casione della festa patrona - tempi diversi di consumo. le, viene organizzato il ban - Quando la colonia, invece, co di beneficenza. Finora non mostra alcun segno di mai nessuno ha detto nulla, apprezzamento, le cause ma è vero che non potrei possono essere diverse. Sia farlo? Cordiali saluti. la forza della colonia, fattore appena evidenziato, sia la Se lei non è in possesso di posizione del candito rispet - 34 un’autorizzazione sanitaria to alla localizzazione della per il laboratorio, è vero colonia: si ricordi che con che non può farlo. l’arrivo del freddo la colonia Anche se il fine è nobile, si restringe e riduce i movi - comunque quel miele viene menti. Il nutrimento deve es - successivamente ceduto a sere a portata di ligula. terzi e pertanto deve sotto - Nella sua domanda, però, stare alla normativa sia sa - manca la premessa: come nitaria che fiscale vigente mai è ricorso al nutrimento per la commercializzazione solido in questo periodo tar - degli alimenti. do-autunnale?

Posta E lettronica [email protected] [email protected]

API E MIELE VALMAREC CHIA l’ape regina di Rofelle, (Fr. Rofelle 61/62, 52032 Badia Tedalda AR)Altavalmarecchia Allevatore iscritto allalbo nazionale allevatori- api re gine (dai primi di maggio ai primi di ottobre Prodotti certificati biologici Bioagricert ceppi e linee dichiarati) Contatti: pappa reale di Rofelle Gabriele Milli e Valeria Toschi mieli della Valmarecchia Cell. 338/7054382 propoli e cera tel.fax 0575/714151 E-mail: [email protected]

La Posta dei lettori

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La peste americana è una malattia infettiva che colpisce le larve ed è causata dal bat - terio sporigeno Paenibacillus Larve var larvae. Si tratta della malattia più distruttiva e diffusa tra quelle che minacciano la covata delle api. La peste americana si diffonde rapidamente nella colonia e, se lasciata libera di agire, è in grado di trasmettersi ra - pidamente ad altre colonie sane sia nello stesso apiario che in quelli circostanti.

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Apistan ‚ e Apiguard ‚ sono marchi registrati Vita (Europe) Limited , 21/23 Wote St., Basingstoke, Hants, RG21 7NE, UK www.vita-europe.com; www.apiguard.com

Per informazioni rivolgersi a: Maurizio Borhy - Via Vanvitelli, 7 - 37138 Verona Fax: 045-8109945 TEL. 045-8104150 • e-mail: [email protected] Visto per Voi

Il valore aggiunto dei prodotti dell’apicoltura; by R. Krell (1996) (Value-added products from beekeeping) bollettino agricolo N° 124 della FAO Peste americana (Food and Agricolture Organization of the United Nation) Abbiamo ritenuto interessante portare a conoscenza dei lettori di L’Apis questo libro per diversi moti - vi. Il primo è che può essere consultato interamente da internet collegandosi al sito http://www.fao.org/docrep/w0076e/w0076e00.htm (la versione cartacea costa all’incirca 50 e). Il se - condo è che si tratta probabilmente del testo più completo sui prodotti apistici attualmente reperibile (purtroppo per noi esiste solo la versione in lingua inglese). Il libro, di oltre 400 pa - gine, è rivolto principalmente ai paesi emergenti per far conoscere agli apicoltori tut - te le opportunità per ricavare un reddito dall’attività apistica: dal miele, dal polline, dalla cera, dalla propoli, dalla gelatina reale, dalle larve! Ma anche reddito dalla tra - sformazione di questi prodotti in lozioni, creme, vernici, candele, ecc. Nei primi ot - to capitoli si trattano dettagliatamente i vari prodotti apistici ed il nono capitolo è, invece, dedicato ai cosmetici ottenuti dai derivati dell’alveare. In conclusione del te - sto, troviamo una ricca bibliografia ed una lista d’indirizzi utili. Questo volume è una miniera d’informazioni anche per chi vive nei cosiddetti paesi “avanzati”, ma è soprattutto prezioso per chi vive in luoghi del mondo dove è più difficile reperire informazioni. Raccomandiamo di annotarsi il titolo a chi si occupa o ha intenzione 37 di occuparsi d’apicoltura nei Paesi in via di sviluppo. Come esempio, tratto dal capitolo sulla cera, riportiamo la ricetta di una pasta per lucidare i mobili. Ingredienti (in parti di peso): 8 di trementina, 1 di cera, 1 di olio essenziale di pino, 1 di sapone liqui - do, 4 di acqua distillata. Mescolare la cera nella trementina scaldando un recipiente a bagnomaria (usando la massima cautela perché la trementina è infiammabile!). Nello stesso tempo mescolare il sa - pone con l’acqua distillata. Quando entrambe le pozioni sono tiepide e con una temperatura similare, Diagnosi mettere la fase acquosa in quella cerosa e mescolare velocemente ma gentilmente. Quando la tempera - tura scende intorno ai 50°C aggiungere l’olio di pino. Prima che il tutto si raffreddi andrà sistemato in un vaso di vetro od in una scatola di latta che sarà chiusa immediatamente. Il barattolo andrà poi eti - chettato nel modo appropriato. Se la pasta dovesse solidificare troppo velocemente potrà essere risciolta.

Nutrizione delle api: confronto tra sciroppi zuccherini (Bienenrnahrung: Futtersirup im Vergleich.) Ohe, W von der; Schonderger, H.

Sul N° 123 (2002) di Bienenvater, un’ottima rivista tedesca di apicoltura è stato pub - blicato uno studio su due nuovi tipi di sciroppo.Tre gruppi di colonie sono state nu - trite in inverno con tre tipi di sciroppo. Il primo gruppo con uno sciroppo di zuc - chero invertito (in uso con buoni risultati da più di dieci anni), e gli altri due con due nuovi e più economici sciroppi a base di maltosio prodotti a partire dall’amido. Te - stati prima e durante l’uso, tutti gli sciroppi avevano circa lo stesso contenuto in so - stanza secca, pH e conducibilità elettrica. Le analisi eseguite regolarmente sullo sci - roppo immagazzinato dalle api nei favi hanno dimostrato che la composizione dello sciroppo di zucchero invertito era similare a quella del miele, ma nello sciroppo di maltosio immagazzinato nei favi il contenuto di maltosio gradatamente decresce e si trasforma in glu - cosio (che ovviamente aumenta). Quando il glucosio raggiunge la concentrazione critica di 32 g su100 grammi, lo sciroppo inizia a cristallizzare e questo si è anche verificato durante le prove. Gli autori evi - denziano che con condizioni invernali estreme si potrebbe anche verificare una completa cristallizza - zione delle scorte, ma ulteriori prove sono necessarie per verificare l’esattezza di questa supposizione.

Visto per Voi Notizie in breve

COMMISSIONE UE punta di categorie di prodotti tra cui, soglie verranno ancora signifi - a vernici ecologiche per esempio, le vernici usate cativamente abbassate per mol - E' scoccata l’ora per vernici e per tinteggiare i muri o quelle te categorie di prodotti, annun - lacche più ecologiche. La impiegate per verniciare il le - cia la Commissione europea. Commissione europea ha pre - gno o le parti metalliche. sentato una proposta per ridur - Per dare, da una parte, al setto - Associazione re in modo radicale i composti re i tempi necessari per ade - Apicoltori Lucani organici volatili (VOCs) conte - guarsi ai nuovi limiti senza sa - Il 6 novembre scorso si sono nuti in questi prodotti. Entro il crificare, dall’altra, il persegui - svolte le votazioni per l’elezio - 2010, verranno così tagliati di mento dei benefici ambientali ne dei componenti del Comi - circa il 50% queste sostanze a lungo termine, la Commissio - tato direttivo dell’Associazione che determinano la formazione ne ha proposto un intervento Apicoltori Lucani. Ha votato il di ozono troposferico, conte - in due fasi. La prima con inizio 90% degli apicoltori iscritti al - nute nelle pitture. Ciò vuol di - a partire dal primo gennaio l’Associazione, eleggendo 11 re, tradotto in cifre, eliminare 2007, la seconda dal primo membri in rappresentanza di ogni anno 280.000 tonnellate gennaio 2010. Solo per i pro - tutte le aree della Regione Ba - 38 di sostanze inquinanti.La pro - dotti utilizzati nella rifinitura silicata. Il 24 novembre, i com - posta dell’Esecutivo fissa per la dei veicoli è prevista la sola ponenti del comitato direttivo prima volta a livello europeo i data del 2007.Nel corso della hanno rieletto all’unanimità paletti per le quantità di questi prima fase i valori limite dei Franco Rondinella presidente solventi ammessi nelle pitture, composti organici volatili con - dell’Associazione Apicoltori nelle vernici ed anche nei pro - tenuti in pitture e vernici varie - Lucani. Il Comitato direttivo è dotti usati nella fase di rifinitu - ranno da 50g/l per i prodotti composto da: Rondinella Fran - ra dei veicoli. Rientrano nella ad acqua a 759g/l per quelli a co - Presidente, Anastasia Ste - sfera d’azione della nuova re - base di solventi speciali. fano, Benevento Pancrazio, golamentazione tutta una serie Durante la seconda fase queste Coviello Rocco*, Lentini Giu - seppe*, Megale Remo, Muro Nell’abbinamento culinario un possibile futuro per Alberto, Pupino Vincenzo*, Ra - nuove modalità di consumo del miele? nucci Amedeo*, Riccardi La recente pubblicità di Conad Alfonso*, Tortora Anna*. (* so - propone quale accompagnamen - no membri di nuova nomina) to obbligato del piatto dei for - maggi il miele. La ricerca ludica Piemonte: Stop dalla della varietà dei sapori e del gio - co di contrapposizione di diversi regione al libretto sanitario. gusti sta, infatti, sempre più Dopo due anni di sperimenta - prendendo piede. La riscoperta zione la Regione Piemonte ha del miele e dei suoi vari utilizzi sospeso il libretto sanitario possono contribuire a superarne per oltre 310.000 alimentaristi la percezione riduttiva di “medi - cinale” per riaffermarne la mol - che operano sul territorio pie - teplice valenza e difendere la montese. La decisione, che in - cultura e l’evoluzione della cuci - teressa tutti gli operatori coin - na mediterranea. Se anche una volti nella produzione, prepa - grande catena della distribuzione alimentare si fa portatrice razione, distribuzione e som - di questo messaggio sapremo, noi apicoltori, seminare e proporre per valorizzare al meglio il nostro prodotto? ministrazione del cibo e delle sostanze alimentari, è partico -

Notizie in breve larmente importante per il lendario era basato sui cicli lu - mondo agricolo. nari, questo periodo era chia - Finora, infatti, vigeva l’obbligo mato il mese del miele, ecco di una visita sanitaria annuale da dove viene l’attuale espres - e del rilascio del libretto sani - sione Luna di Miele. tario, anch’esso con validità annuale, attestante l’idoneità Promozione del miele sanitaria a svolgere mansioni a Salerno connesse con la manipolazio - Il S.I.A.L. (Sviluppo Idea Arte e ne di alimenti destinati a terzi. Lavoro) Consorzio di Salerno, La Regione ha sostituito que - con il patrocinio dell’assesso - sta pratica con corsi di forma - rato all’agricoltura della Regio - zione e informazione per tutti ne Campania, l’Assessorato del gli addetti tenuti a evidenziare Comune di Salerno, la Provin - la responsabilità e i corretti cia di Salerno e la Camera di comportamenti per gli opera - Commercio di Salerno, ha pro - tori del settore alimentare. gettato per il mese di Marzo, nei giorni 18-19-20-21, la Pri - In riferimento all’articolo “ J’accuse: Ponzio Luna di miele o delirio dei ma Fiera dell’Apicoltura della Pilato abita in Europa ”, pubblicato sul nu - sensi coadiuvato dall’alcool? città di Salerno, un evento di mero 8/2003 di L’Apis, l’autore Giorgio Una tradizione che data quat - grande portata che, insieme al - Celli ci segnala il libro “I semi del dubbio” , tromila anni voleva, a Babilo - l’attività di produzione del stampato molto recentemente, che è dispo - nia, che nel mese seguente al miele, prenderà in esame an - nibile in formato pdf sul sito dell’autore stesso www.giorgiocelli.it matrimonio il padre della spo - che i due settori inerenti alla Nel libro è riportato l'articolo sopra citato ed sa dovesse offrire da bere al produzione delle Attrezzature altre considerazioni sul futuro della nostra agri - genero tanto mead quanto po - Apistiche e alla produzione di coltura. Il libro non è in vendita, ma è richiedi - teva. Il mead era una birra a Prodotti Cosmetici derivanti bile con il solo costo delle spese di spedizione. base di miele e, poichè il ca - dall’utilizzo del miele. 39

Centri di allergologia Dopo la pubblicazione dell’articolo sull’allergia al veleno di api sul numero 7/03 di L’Apis, l’autore, Andrea Raffinetti, ci ha segnalato il seguente ulteriore elenco di Centri di Allergologia. Nord: Servizio di Allergologia. Ospedale Borgo Trento. Verona. Servizio di Allergologia. Ospedale S. Martino. Genova. Servizio di Allergologia. Ospedale di Faenza Centro: Centro di Allergologia. Complesso integrato Columbus. Roma Servizio di Allergologia. Ospedale Umberto I. Ancona. Servizio di Allergologia. Ospedale di Civitanova Marche. Sud: Servizio di Allergologia. Ospedale di Caserta. Cattedra di Allergologia e Immunologia. Università di Bari. Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia. Università di Messina.

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Notizie in breve XX Congresso

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oltre ai consueti adempimenti associativi fra i temi all’ordine del giorno:

G li strumenti informatici per l’analisi economica dell’azienda apistica ENTE REGIONALE DI SVILUPPO lio di semi di pompelmo E ASSISTENZA TECNICA O IN AGRICOLTURA e peste americana R esistenza al timolo REGIONE AUTONOMA rgentina: i laboratori consortili DELLA SARDEGNA A COMUNITA MONTANA N° 4 RIVIERA DI GALLURA R icerca e monitoraggio di ceppi SOGGETTO RESPONSABILE DEL PATTO AGRICOLO RIVIERA d’api meno sensibili alla varroa DI GALLURA Indagine conoscitiva su esigenze logistiche nell’azienda apistica professionale

Andamento del mercato del miele L e patologie professionali apistiche Varroa e altre patologie COMUNE DI OLBIA L otta al nosema ed integrazione proteica

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