Anno LXV - N. 17 | 15 settembre 2017 | Rivista quindicinale - kn 14,00 | EUR 1,89 - Spedizione in abbonamento postale a tariffa intera - Tassa pagata ISSN-0475-6401

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ELETTRO SHOCK

In Croazia da ottobre bollette della corrente elettrica più salate. Ma si rischia una raffica di rincari a catena che metteranno alla prova le tasche dei

consumatori Panorama 1 sommario REPORTAGE Željava, oggi PRIMO PIANO CNI, autonomia ridotta. Maurizio nessun ricordo Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, fa il punto sulla soltanto macerie situazione attuale Nelle budella del monte Plješivica al confine fra 3 Croazia e Bosnia-Erzgovina l’enorme impianto attualitÀ dell’aviazione dell’Apj è lasciato Scosse d’autunno. In Croazia sono in oggi al completo degrado arrivo bollette della corrente elettrica più 24 salate Pensionati all’attacco. Chiedono giustizia. Il 10 ottobre è prevista a tendenze Zagabria e in altre città una grande , aspettando il milan manifestazione di protesta Scrivere a mano rende più intelligenti che digitare al pc Nuove realtà a confronto. Contenziosi Champions addio e altri risvolti del Forum strategico di Bled 46 Calimera Europa L. 8 comportamento Dopo l’eliminazione dall’Olympiacos mondo Quei gesti nascosti dietro un ciao 48 è rimasta la competizione europea di Pyongyang e Washington: consolazione. Passato rossonero: due perverso chicken game 17 RICERCA grandi campioni da Fiume Dieta onnivora, vegetariana o e Pola SocietÀ vegana? 50 54 Per vivere meglio più ponti e meno muri – Passaporti e iscrizioni ISTRIANi NEL MONDO all’AIRE: boom di richieste al Mario Andretti, the greatest. Premio Consolato italiano di Londra – alla carriera per il pilota automobilistico Anno LXV | n. 17 | 15 settembre Europa dopo Brexit: sarà una di origini montonesi 58 20 Redattore capo responsabile valle di Lacrime? Ilaria Rocchi [email protected] passatempi Progetto grafico-tecnico la storia oggi Sanjin Mačar Parole crociate 59 Fili e trame che significano Redattore grafico-tecnico resistenza 30 Foto di copertina: Željko Jerneić Sanjin Mačar, Teo Superina Collegio redazionale Nerea Bulva, Diana Pirjavec Rameša, Fabio Sfiligoi eventi ALIMENTAZIONE REDAZIONE Arriva a Fiume la salma di padre [email protected] Mandić 32 Via re Zvonimir 20a Rijeka - Fiume, Tel. 051/228-770 Telefax: 051/672-128, direttore: tel. 672-153 Settembre, passaggio Diffusione: tel. 228-766 e pubblicità: tel. 672-146 cinemania dall’estate all’autunno ISSN 0475-6401 Panorama (Rijeka) The Shape of Water ora guarda ISSN 1334-4692 Panorama (Online) all’Oscar. Venezia: bilancio della TIPOGRAFIA Helvetica - Fiume-Rijeka 74.esima mostra cinematografica 33 ABBONAMENTI Tel. 228-782. Croazia: annuale­ (24 numeri) kn 300,00 (IVA inclusa), semestrale (12 numeri) kn 150,00 (IVA inclusa), una copia kn 14,00 (IVA inclusa). Slovenia: annuale MOSTRE (24 numeri) euro 62,59 , semestrale (12 numeri) euro 31,30, una copia euro 1,89. Italia: annuale (24 numeri) euro 70,00, una copia Autunno Secessionista 35 euro 1,89. Versamenti Per la Croazia sul cc. 2340009-1117016175 PBZ Riadria banka d.d. Rijeka. enogastro Per la Slovenia: Erste Steiermärkische Bank d.d. Rijeka 7001-3337421/EDIT SWIFT: ESBCHR22. Gusti senza frontiere 38 Per l’Italia - EDIT Rijeka 3337421- presso PBZ 70000 - 183044 SWIFT: PBZGHR2X. Numeri arretrati a prezzo raddoppiato musica INSERZIONI: Croazia - retrocopertina 1.250,00 kn, retrocopertina interna «Se avessi un nemico». Luciano 700,00 kn, pagine interne 550,00 kn; Slovenia e Italia - retrocopertina 250,00 Pavarotti a dieci anni dalla scomparsa euro, retrocopertina interna 150.00 euro, pagine interne 120,00 euro. PANORAMA esce con il concorso finanziario della Repubblica di Croazia e 40 della Repubblica di Slovenia e viene parzialmente distribuita in convenzione con il sostegno del Governo italiano nell’ambito della collaborazione tra astronautica Cambio di stagione: ritorniamo alla Unione Italiana (Fiume-Capodistria) e l’Università Popolare di Trieste Missioni umane per il prossimo “retta via” con regole basilari che garan- Ente giornalistico-editoriale decennio 42 tiscono all’organismo energia e nutri- Rijeka - Fiume, Zvonimirova 20A menti utili in questo periodo Direttore f.f. informatica Errol Superina Qual è l’età giusta per navigare su dell’anno Consiglio di amministrazione 52 Oskar Skerbec (presidente), Roberta Grassi Bartolić (vicepresidente), Internet 48 Roberto Bonifacio, Samuele Mori, Dario Saftich, Borna Giljević

2 Panorama primo piano

Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, fa il punto sulla situazione attuale CNI autonomia ridotta

di Ilaria Rocchi na serie di modifiche “tecniche” allo Statuto dell’Unione Italiana, la (quarta) manovra di assestamento del Programma di lavoro e Piano fi- nanziario per il 2017, nuove elezioni Ua Zara, preventivi 2017 e consuntivi 2016 del Centro di ricerche storiche di Rovigno, dell’E- DIT di Fiume, dell’agenzia AIA di Capodistria... Sono alcuni degli argomenti principali di cui discuteranno i consiglieri dell’Unione Italiana il 25 settembre presso la Comunità degli Ita- liani di Castellier-Santa Domenica. Settembre è, tradizionalmente, il mese della ripresa delle attività dopo la pausa estiva. Ma c’è stato chi non ha mai smesso di lavorare, incalzato dagli eventi (leggi problemi). Ferie lavorative per Maurizio Tremul, presidente della Giunta ese- cutiva dell’Unione Italiana, che ha cercato di parare i colpi arrivati nella stagione più calda dell’anno. E così nella seconda metà di luglio il suo Esecutivo ha dovuto fronteggiate la crisi di liquidità in cui si sono venute a trovare diverse

Panorama 3 ŽELJKO JERNEIĆ ŽELJKO primo piano

Comunità degli Italiani causa i ritardi – impas- fSostegno dimezzato storiche di Rovigno, EDIT, Dramma Italiano, se legato a tempistiche e modalità burocratiche Radio Capodistria. Alcuni progetti sono stati non dipendenti dall’UI – nello stanziamento “Il terzo assestamento ha riguardato rimandati al prossimo anno e altri sono stati dei fondi a loro favore. Non sono mancati ri- soprattutto la riduzione di alcuni punti in parte ridimensionati. Ci dispiace, ma que- svolti polemici e chi ha puntato il dito contro di percentuali applicata su due capitoli di sta è la realtà”, conclude Tremul. lui e iI suo team. “All’epoca né l’Unione Italiana bilancio che finanziano le attività della “Devo ribadire, con grande onestà e con né l’Università Popolare di Trieste non aveva- Comunità nazionale italiana – spiega il grande sincerità, ma anche per evitare pos- no ricevuto i mezzi – ricorda Tremul – per far presidente della GE –. Penso innanzitut- sibili strumentalizzazioni, che siamo pro- fronte alle esigenze delle Comunità. Ebbene, to alla legge 73/01, che dai 3,5 milioni fondamente grati alla nazione madre per il la Giunta esecutiva dell’UI, quella ritenuta ‘in- iniziali scende del 4,12% in meno. Ma sostegno che ci dà, ma va anche detto che capace’ da certi, in accordo e dialogando con il sono stati diminuiti, e ciò del 6%, anche negli ultimi dieci anni o poco più l’impegno finanziatore Italia, attraverso settimane di con- il capitolo 45/44 del Ministero degli Affari finanziario dell’Italia si è quasi dimezzato. Di tatti, di propositività, di argomentazione della esteri e della Cooperazione internazionale conseguenza – sottolinea – abbiamo dovuto situazione negli uffici competenti, è arrivata a e il capitolo 45/45, sempre del MAECI, che ridimensionare pure i nostri impegni di spe- una soluzione. A dimostrazione che noi abbia- finanzia le attività ordinarie dell’Universi- sa. Ma tenuto conto che le attività delle Co- mo sempre lavorato per l’unità e l’unitarietà e tà Popolare di Trieste e che va a formare il munità degli Italiani sono cresciute, che sono per la soluzione dei problemi. Va tenuto con- Piano permanente UI-UPT. Complessiva- cresciute le necessità delle scuole e delle isti- to che questo alto tasso di conflittualità, che mente, abbiamo 200mila euro in meno a tuzioni... Quindi maggiori programmi, mag- qualche dirigenza sta perseguendo da alcuni disposizione e ci siamo dovuti adeguare a giori impegni e richieste a fronte di minori anni, ha contribuito a far sì che avvenissero questo dato di fatto”. entrate, il che, al netto delle razionalizzazioni determinate situazioni, anche legislative, che “Abbiamo applicato un taglio lineare sui che abbiamo fatto, comporterà in futuro una sicuramente indeboliscono l’UI. E tutti questi capitoli di spesa, ladddove era possibile riduzione dei programmi. Non ci sarà altra so- soggetti dovranno assumersene le responsabi- applicare questa logica. Nei casi in cui, luzione se la situazione non cambierà”. lità fino in fondo”. invece, il calo avrebbe significato l’impos- L’allarme per le Comunità è in parte rientrato, sibilità di realizzare i progetti, ad esempio fManovrine astruse ma altri risvolti, delicati, destano perplessità. per quanto riguarda le borse di studio, ab- Riguardano le modalità di finanziamento. biamo lasciato l’importo originario. Abbia- “Il quarto assestamento è dovuto più specifi- L’Assemblea dovrà esprimersi sull’assesta- mo deciso di lasciare invariati gli importi catamente ai risultati del bando dell’UPT sui mento al Programma di lavoro e Piano fi- anche per alcune voci importanti come i fondi della legge 16 del 2014 della Regione nanziario 2017, dettato da una serie di tagli fondi di promozione e di valorizzazione Friuli Venezia Giulia. Qui abbiamo candi- ai fondi stanziati dall’Italia, mentre c’è stato destinati alle CI, i libri di testo dall’Italia. dato progetti per 510mila euro e ottenuto un contributo straordinario di 500mila kune L’obiettivo era di non incidere sulle voci 476.756 euro, che comunque è un importo da parte dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e vitali per le scuole e le Comunità. Le istitu- molto inferiore a quello del 2016, del 2015 delle minoranze nazionali del governo croato zioni, invece, risentiranno della riduzione. e degli anni precedenti, con una modalità di per gli investimenti capitali. L’UI per prima, ma anche Centro di ricerche spesa e di individuazione dei progetti sostan-

dell’UI e dello stesso Tremul. Uno spiraglio si Esuli, importanti aperture è aperto in occasione del terzo convegno sul tema del Trattato di Parigi del 1947, a fine giu- Il 12 ottobre 1991 venne firmata una Dichiara- esempio, con Lega Nazionale di Trieste, che con gno. E sebbene il tema fossero le minoranze, zione d’Intenti tra l’Unione Italiana e la Federa- l’UI ha “molte finalità analoghe nella tutela e l’UI non era stata invitata tra i relatori. All’in- zione delle Associazioni degli Esuli, sottoscritta promozione della lingua e della cultura italiana contro ha partecipato pure Maurizio Tremul, da Paolo Sardos Albertini, allora presidente del- nella Venezia Giulia, in Istria, a Fiume e in Dal- che è comunque intervenuto sul tema della la FederEsuli, e dai presidenti dell’Unione Italia- mazia”, è stato convenuto di passare dalle parole cooperazione tra la minoranza italiana in Cro- na, Antonio Borme e Maurizio Tremul. Si trattò ai fatti e di predisporre un Piano operativo di col- azia e Slovenia e quella slovena in Italia, con della prima formalizzazione dei rapporti tra laborazione, come emerso dall’incontro avuto il mondo degli esuli. E in quell’occasione ha il mondo della diaspora e quello degli Italiani nel capoluogo giuliano tra la delegazione della visto Lacota auspicare “un progetto che veda della Croazia e della Slovenia. Ora, nell’’estate Giunta esecutiva dell’UI e la Lega Nazionale. protagoniste le minoranze, che schiuda per 2017 sono stati compiuti ulteriori passi verso Un altro segnale è giunto da Massimiliano esuli e rimasti a una collaborazione seria e con l’auspicato processo di ricongiungimento e di Lacota, presidente dell’Unione degli Istriani – spirito propositivo, sostenuto dagli enti locali, rafforzata collaborazione tra gli italiani rimasti e Libera Provincia dell’Istria in Esilio, che finora con una programmazione che abbracci tre o gli esuli istriani, fiumani e giuliano-dalmati. Ad ha dimostrato una certa chiusura nei confronti quattro anni di attività congiunta di carattere

4 Panorama zialmente molto diversa da quella rimasta in voga per decenni e che comporta anche altri aspetti che sicuramente determineranno il A oggi restano futuro modus operandi della stessa UI e della incomprensibili CNI in toto”. le modifiche Ecco, si ha l’impressione che cambi alla legge 73/01. appunto l’ottica con la quale l’Italia e le istituzioni italiane finanziano Non rispettano l’attività della Comunità nazionale la memoria italiana, concedendo sempre meno spazi di manovra, sempre meno au- storica, ledono tonomia e libertà all’UI nella scelta il principio delle iniziative da attuare. “Questo riguarda soprattutto le recenti mo- dell’autonomia difiche alla legge 73/01, fatte nel percorso delle minoranze di approvazione di conversione del decreto sulla cosiddetta manovrina in legge dello nazionali e Stato, a seguito di un emendamento fatto indeboliscono in Commissione bilancio alla Camera da una deputata del partito di maggioranza del go- l’UI. Tempo verno. Modifiche delle quali sinceramente poi che la non sentivamo la necessità, non vedevamo neanche l’urgenza e neanche il motivo. Una concertazione estende il territorio anche al Montenegro, dei progetti, cosa che non ci vede contrari, ma che cambia l’impostazione, la filosofia di questa legge. da procedura Ma c’è forse poca memoria storica e quando articolata e c’è poca memoria storica s’ignorano i fatti storici e ignorando i fatti storici si è indotti complessa, in errore. Sì, perché c’è una differenza so- si riveli stanziale, al di là che siamo tutti italiani, tra la realtà del Montenegro e quella dell’Istria, complicata, con di Fiume, Quarnero e Zara. Questi ultimi sono riverberi nefasti territori che hanno contribuito a costruire la

cultura, la storia della Serenissima e che an- degli interventi più articolata e complessa, e che al tempo dell’Austria-Ungheria hanno questa complessità potrebbe diventare com- culturale”. “Un fatto importante – commenta mantenuto lingua, cultura e identità italiane plicata nel momento in cui a Roma rispetto Tremul –. Anche se francamente da parte mia molto forti. La legge 73 e gli altri interventi a Trieste, o viceversa, ci saranno governi di non ho mai visto difficoltà a dialogare. Se tutti andavano a finanziare appunto la presenza colori diversi e magari in opposizione in una operiamo effettivamente per il bene della CNI storica di questa comunità autoctona molto o nell’altra realtà e che quindi potranno ave- e degli esuli allora dobbiamo perseguire que- radicata, che è stata maggioritaria fino alla re nefasti riverberi sulla programmazione sta strada della collaborazione. Quello che è Seconda guerra mondiale in questo territorio, dell’UI stessa”. stato fa parte del passato, per una pagina che che con l’esodo ha subito un forte indebolito e “Ma viene meno un principio importante, si chiude se ne apre una nuova, che andia- che grazie al lavoro dei rimasti si è mantenuta che è quello dell’autonomia, riconosciuta mo a scrivere. Anche con amici di Rovigno. A viva ancor oggi, credo anche con ottimi risul- alle minoranze nazionali. A livello europeo Marino Budicin (presidente della CI, ndr), che tati. Ora questa distinzione viene a cadere, e praticamente tutti i documenti sulla tutela ha portato avanti una politica molto critica e secondo me non è un bene che ciò avvenga”. dei diritti minoritari ribadiscono la necessità denigratoria nei confronti dell’UI e anche mio “L’altro aspetto è veramente incomprensibile del rispetto dell’autonomia delle minoran- personale e della mia famiglia, io ho continua- e molto più grave. Mi riferisco al fatto che l’UI ze, che sono considerate i soggetti migliori to a offrire la mano del dialogo e del reciproco dovrà d’ora in poi indicare i progetti non così che possono identificare le necessità e, an- rispetto. Un’offerta che viene in continuazione come ha fatto finora, ma d’inteso con il MAECI che in un rapporto di dialogo con la realtà rifiutata, ma che rimane sempre aperta”. e con la Regione FVG. Il che comporterà in- più ampia, quali sono gli obiettivi che devo- dubbiamente una necessità di concertazione no perseguire e gli strumenti per arrivare a

Panorama 5 quegli obiettivi. Slovenia e Croazia, che dan- chissà quali malversazioni... Tutto ciò non fFra tanti «rivali»... no dotazioni inferiori all’Italia, ci chiedono è accaduto, per cui per me è ancora più in- di presentare ogni anno il nostro program- comprensibile. Anche alla luce del fatto che Viceversa, l’impressione è che l’UPT ma, che è finanziato dai due Stati, ma non nessuno ci ha informati. Appena abbiamo goda di spazi sempre più ampi... entrano nel merito. Ora, da parte dell’Italia saputo della cosa, abbiamo avviato un’azio- questo principio dell’autonomia viene leso ne molto organica nei confronti di governo, “Sì. Ottiene la gestione delle risorse attraver- senza alcun effettivo, reale motivo. In tutte Parlamento, camere, senato, proponendo a le visite che abbiamo avuto da parte di auto- tutti i livelli di ripristinare la situazione pre- rità italiane, queste hanno sempre espresso esistente e di avviare invece un confronto apprezzamento per le nostre attività, hanno sulle possibili modifiche. Il MAECI e lo stesso rilevato che i mezzi stanziati vengono spesi ministro Alfano hanno presentato un emen- Il FVG sosterrà 13 progetti a favore della CNI dell’Adriatico orientale bene, che i risultati sono giusti... Poi, tutto damento al disegno di legge che andava a d’un tratto, cambia la legge che ha portato a rispristinare le autonomie della minoranza, Sono complessivamente 13 (su 108 pre- ottenere questi risultati. Quindi lo reputo un lasciando però l’estensione del territorio al sentati) i progetti a supporto della Comu- errore. Cercheremo di perseguire, nell’am- Montenegro. Poi tutto è caduto in acqua nità nazionale italiana dell’Adriatico orien- bito delle nostre possibilità, il ritorno alla perché il governo ha posto la fiducia sulla tale finanziati dalla Regione Friuli Venezia situazione preesistente”. manovrina. Quindi attendo un chiarimen- Giulia nel corso del 2017 attraverso fondi to da chi ha voluto questa modifica e che messi a disposizione dalla Regione Friuli Quali potrebbero essere i motivi spieghi alla CNI le ragioni di questa scelta, Venezia Giulia per la conservazione e lo di tali cambiamenti che indubbiamente indebolisce non tanto e sviluppo del patrimonio culturale e lingui- “Non li conosco, so quello che ho letto sui non soltanto l’UI ma la CNI in quanto tale. stico italiano nei Paesi dell’ex Jugoslavia, giornali, e non ho trovato spiegazioni. Avrei Mi dispiace dirlo, ma chi ha voluto questa ai sensi della L.R. n.16/2014, per un am- capito se avessimo fatto degli errori mador- modifica non fa, non persegue, l’interesse montare complessivo per l’anno in corso di nali, o speso male i soldi, o fossero avvenute della CNI”.

6 Panorama primo piano

Novità: compendi per le materie «identitarie»

C’erano una volta “Voci Nostre. Antologia degli scrittori del Gruppo Na- tano tutti i contenuti delle materie formative dell’identità nazionale. zionale Italiano di Jugoslavia” (di Antonio Pellizzer) e “L’Italia attraver- Ciò ha spinto l’UI – un’iniziativa caldeggiata in modo particolare da so i secoli” (di Arminio Schacherl), entrambi publicati dall’EDIT per le Maurizio Tremul – a promuovere la stampa di compendi per tali ma- scuole italiane nell’ex Jugoslavia. Poi, con lo sfacelo della federativa e i terie, per le scuole CNI in Croazia e in Slovenia, che trattino esclusiva- cambiamenti subentrati nei piani didattici di riflesso alla separazione mente tali moduli particolari. Al momento il progetto è ancora in fase dei sistemi d’istruzione nazionale, questi testi (come tanti altri) sono gestazionale: si cercano gli autori e i curatori dei manuali di Natura e diventati obsoleti, inadeguati a coprire le esigenze della Comunità società-Società e di Cultuira musicale-Musica per le scuole elementari nazionale italiana di queste terre. Che, di riflesso, si è ritrovata con italiane, di Storia della regione istro-quarnerina per le scuole medie un “vuoto”, cui si è rimediato parzialmente grazie ai libri fatti venire superiori italiane e dell’Antologia di testi d’autore della CNI (elemen- dall’Italia (con il sostegno di UI-UPT)). Tali sussidi però non presen- tari e medie superiori).

so due modalità diverse: quella dei bandi e metto insieme la mia memoria storica e guar- Dall’assenza di reazioni pubbli- quella degli interventi gestiti direttamente. do indietro a ciò che è avvenuto qualche anno che, si direbbe che tutti questi Fino alla vecchia legge, funzionava che c’era e fa e vedo ciò che sta accadendo adesso, mi cambiamenti non siano stati rece- una gestione congiunta attraverso il Piano pare che sia persa di vista quella che è la rotta piti nella loro portata. permanente di collaborazione. Un Piano da seguire e che la barra sia stata posta in una “Forse non è stato ancora ben metaboliz- finalizzato, concordato in illo tempore tra posizione non corretta. Tra l’altro, il bando zato ciò che significherà questa situazione. UI e UPT, che è durato qualcosa come cin- FVG mette sullo stesso livello l’UI e le altre Penso che solo quando le cose diventeranno quant’anni, in cui al di là del fatto che era il istituzioni e facendo ciò tende a parcellizzare operative e concrete, si avrà l’acquisizione gestore delle risorse sia del capitolo MAECI e a frantumare l’interlocutore unitario in tanti della coscienza e della conoscenza delle con- che della legge regionale del FVG, all’UPT piccoli interlocutori, senza tener conto che seguenze, di ciò che comporterà per la CNI. veniva lasciata un’ampia autonomia a colla- l’UI ha un ruolo diverso. Posso immaginare Abbiamo com’è stato difficile fare il Piano nel borare con noi, l’UIIF prima, poi l’UI. Ora, con perché questo venga fatto, ma quest’approc- 2015 e le lungaggini che si sono verificate nel la gara che è stata fatta, de facto il Piano per- cio non produce una ricaduta positiva ”. 2016... Quest’anno le procedure le abbiamo manente sembra dissolversi o perlomeno non completate un po’ prima, ma abbiamo co- avere più ragione d’esistere. E anche questo è E cioè, perché? munque avuto ritardi nell’erogazione delle avvenuto senza che ci sia stato un dibattito o “Perché avere tanti soggetti, li pone tutti in risorse finanziarie. Questa necessità di con- un confronto chiaro, trasparente, pubblico... una sorta di concorrenza, come in realtà è certare tutto quanto sicuramente avrà ulte- Invece, il legislatore ha deciso di modificare avvenuto, con il rischio di creare inutili con- riore conseguenza nelle tempistiche e avrà degli impianti normativi, la 73 e la legge re- flittualità accanto a quelle che già ahimè sicuramente ripercussione sull’operatività gionale, senza interloquire con i beneficiari e, esistono e quindi consente di ottenere di tutti quanti noi. E non vedo come queste se mi si consente, questo è piuttosto grave. Se obiettivi ben diversi”. innovazioni creino produttività”.

Il FVG sosterrà 13 progetti a favore della CNI dell’Adriatico orientale 510.000 euro (al netto delle spese di gestio- L’Unione Italiana si è così vista assegnare i polare in Istria 1945-1953” (3.837,60 euro); ne). Le proposte, candidate al bando pubbli- contributi per i Percorsi formativi SEI – Fi- alle Comunità degli Italiani di Pirano, Pola, cato a fine 2016, sono state valutate – come renze e Siena (50.400 euro), quelli per la Rovigno e Verteneglio sono stati assegnati si rileva in un comunicato diramato dall’UPT Scuola dell’infanzia Pinocchio di Zara (17.000 finanziamenti rispettivamente per “Il treno – sulla base di una serie di precisi criteri, euro), per il Centro di ricerche storiche di dal fiato corto” (7.818 euro), “Musicittà e Coro quali ad esempio la qualità dell’offerta cul- Rovigno (71.229,00 euro), per il Fondo Pro- Carillon” (2.808 euro), “Italian Film Festival” turale e il grado di innovatività delle stesse, mozione delle CI (256.445,85 euro), per il (4.545 euro) e “Verteneglio cantava e suona- la rilevanza territoriale, l’ottimizzazione delle Fondo di riserva delle CI (38.700 euro) e per va” (5.000 euro); alla Comunità Autogestita risorse, nonché la spesa storica su finanzia- le Attività sportive (28.223,55 euro). Il CRS della Nazionalità Italiana di Capodistria van- menti regionali destinata ai singoli soggetti di Rovigno ha ottenuto i mezzi per “I giorni no infine 13.073 euro per il progetto “Archivio rappresentativi. di Wagna” (10.920,00 euro) e “Il Potere po- storico documenti CNI”.

Panorama 7 In Croazia sono in arrivo bollette più salate. Per il momento il provvedimento Scosse riguarda la corrente elettrica. Ma ciò metterà in moto ulteriori rincari come quello d’autunno dei trasporti, di alcuni generi alimentari, di Diana Pirjavec Rameša del riscaldamento i troviamo, in queste centrale... Uno prime settimane di scenario purtroppo settembre, di fronte ad una stagione “incan- già conosciuto. Ma descente”: l’estate lo è c’è anche qualche stata in termini climatici, l’autun- Cno lo sarà in termini economici. segnale di In ogni caso un bel scossone per il ripresa bilancio delle famiglie che dovran- no ridurre ulteriormente le spese, a patto che ci sia spazio per simili manovre. fEnergie rinnovabili: aumenta l’imposta Perché aumenta la corrente elettri- ca? Molto semplice: il governo ha deciso di aumentare i contributi destinati alle fonti energetiche rin- novabili (OIE) che non erano rin- carate da circa 4 anni. Questa voce di spesa nelle bollette dei servizi dell’erogatore HEP (Ente elettroe- nergetico croato) passa con il 1.mo settembre da 3,5 lipe a 10, 5 lipe per chilowattora. L’aumento previ- sto della spesa media mensile sarà così di circa 20 kune. Sembra poco ma in ultima analisi risulterà molto di più se consideriamo l’effetto che avrà sui prezzi degli altri servizi co- munali. Bisogna tener però conto di un al- tro elemento che riguarda la bollet- ta della corrente elettrica comples- siva ed è quello rappresentato dal PDV (tassa sul valore aggiunto) che a partire dal 1.mo gennaio del 2017

ŽELJKO JERNEIĆ ŽELJKO è sceso dal 25 al 13 p.c. Che cosa si-

8 Panorama attualità Scosse d’autunno

gnifica tutto ciò? Probabilmente le nostre bollette, ma il dubbio è quasi d’obbligo, saranno inferiori rispet- to a quello che abbiamo pagato nel 2016 quando il PDV ammontava al 25 p.c.. Conti alla mano la bolletta media mensile, dicono al Governo, dovrebbe aggirarsi intorno alle 289 kune, ed in ogni caso meno delle 294 kune di spesa nel 2016. E sebbene il ministro della Tutela to assillano gli erogatori dei servizi fIncidenza del debito ambientale e delle politiche ener- che, al momento sono 1500. pubblico sul Pil getiche, Tomislav Čorić, abbia assi- La Croazia messa alle strette con curato che la spesa per la luce sarà la grande siccità estiva ha dovuto Ci sono per fortuna dei segmen- di fatto inferiore, su questa nuova importare nei mesi scorsi il 60 p.c. ti dell’economia croata che stanno manovra esistono parecchi dubbi del proprio fabbisogno, pagandolo andando bene. Un miglioramento e qualche reticenza. Tra gli scettici ad un prezzo di molto superiore a riguarda il debito pubblico che ri- non figurano solo i semplici citta- quello di vendita. Infatti l’aumen- sulterebbe essere in fase discenden- dini su di cui i rincari si riversano to delle quotazioni del chilowat- te. Le stime più recenti lo indicano in continuazione, ma anche l’Asso- tora all’ingrosso è stato facilitato all’83,7% del PIL nel 2016, in con- ciazione croata dei datori di lavoro da un’offerta che stenta a seguire il trazione di circa 2,6 punti percen- (HUP). ritmo della domanda. Il caldo ha tuali rispetto a fine 2015. Per il 2017 influito negativamente sia sul tasso si prevede un’ulteriore diminuzio- fImportato il 60 p.c. di rendimento delle centrali termo- ne, 81,9%, del PIL. elettriche, a causa della riduzione Alla luce di questo andamento po- del fabbisogno del salto termico, sia sulla capacità sitivo delle finanze statali, il Consi- Quest’ultimi hanno diramato un delle centrali elettriche che soffro- glio Economia e Finanze (Ecofin) comunicato stampa in cui criticano no il caldo con l’aumento del ri- del 16 giugno 2017, recependo le il provvedimento. Sostengono che schio blackout di interi quartieri. E raccomandazioni della Commis- si tratta di un duro colpo all’econo- di black out quest’estate in Croazia, sione europea, ha dichiarato chiusa mia nazionale e mettono in dubbio lungo la costa Dalmata e sulle isole, la “procedura per disavanzo ecces- la volontà dei governo di ridurre le ce ne sono stati parecchi favoriti an- sivo” per la Croazia ritenendo ri- spese che riguardano in genere i co- che dall’arrivo di numerosi turisti e spettata la regola del deficit. sti operativi. dall’aumento degli utenti. Critiche arrivano pure dagli altri E non dimentichiamoci delle fSquilibri erogatori di servizi come dal re- centrali idroelettriche, affannate sponsabile del Coordinamento dall’allarme siccità che riguarda macroeconomici delle fonti energetiche rinnovabili gran parte del territorio nazionale. Ha invece confermato la presen- presso l’HUP, Ivan Šimić. Questi ha Nulla di strano se a questo punto la za di squilibri eccessivi e pertanto illustrato alcuni dettagli relativi al differenza tra la spese “preventiva- ha ritenuto di mantenere aperta la funzionamento della rete di distri- ta” e quella reale andrà a ricadere “procedura per squilibri macro- buzione della corrente elettrica e su cittadini, imprenditori e sull’in- economici”, che verrà rivalutata dei problemi che in questo momen- dustria. alla luce del raggiungimento degli

Panorama 9 PIXSELL so livello di efficienza e produttività delle imprese pubbliche, il mancato completamento del processo di pri- vatizzazione, la perequazione dei li- velli salariali tra pubblico e privato, la concorrenza nel settore dei servi- zi, in particolare dei servizi di pub- blica utilità (energia elettrica e gas). fAumenta l’interscambio Nel 2016 l’interscambio commercia- le è stato pari a 32,028 miliardi di € (+6,7% rispetto al 2015). Nell’anno 2016 l’interscambio Croazia-Ue è stato pari a 23,41 miliardi di €. Oltre la metà (52,2%) degli scambi com- merciali croati si è realizzata con soli cinque Paesi: Germania (4,6 miliardi obiettivi posti dal piano d’azione duttività, il persistere delle disugua- di €; 14,5% del totale), Italia (4,17 mi- delle riforme strutturali contenuto glianze sociali e l’incertezza dovuta liardi di €; 13% del totale), Slovenia nel nuovo “programma naziona- per lo più a fattori esterni. In questo (3,69 miliardi di €; 11,5%), Austria le di riforma e convergenza” che il contesto per la Commissione euro- (2,36 miliardi di €; 7,4%) e Ungheria Governo croato ha presentato ad pea l’attuazione delle riforme deve (1,89 miliardi di €; 5,8%). Nel primo aprile scorso. continuare. Dopo quelle positive trimestre del 2017 le importazioni che hanno riguardato le procedure sono aumentate del 16,3% e le espor- fL’economia cresce per insolvenza, il sistema fiscale e il tazioni del 24,6%. Il primo partner sistema giudiziario, alcune sempli- commerciale è stata la Germania Per la Commissione europea l’eco- ficazioni nel sistema parafiscale e (interscambio pari a 1,22 miliardi di nomia della Croazia sta crescendo, amministrativo per la Commissione €; 14,3% del totale interscambio cro- e questa tendenza proseguirà, per il europea restano da risolvere lacune ato, +12,6% rispetto al 2016) seguita quarto anno consecutivo, anche nel importanti, in particolare per quan- dall’Italia (interscambio pari a 1,12 2018. Tuttavia continuano a pesare to riguarda il sistema pensionistico, miliardi di €; 13,1%; + 13,8% rispetto la lentezza della crescita della pro- la pubblica amministrazione, il bas- al primo trimestre 2016).

Gli obiettivi Efficienza energetica: della strategia di sviluppo della va migliorata entro il 2020 Commissione La Croazia già da tempo ha assunto i parametri venti nelle centrali a biomassa, ammodernamento europea stabiliti dalla Commissione europea in base alla e ricostruzione di alcune centrali idriche. Benché Strategia dello sviluppo energetico (emanata nel la sensibilità ambientale vada crescendo, le fonti 2009) con i seguenti obiettivi ed obblighi entro il di energia rinnovabile non sono ancora sfruttate al 2020: migliorare l’efficienza energetica del 20%, meglio. Nel nuovo quadro 2030 la Commissione ha portare la partecipazione delle fonti rinnovabili al proposto che la produzione di energia da fonti rin- consumo totale di energia al 20% (incluso il 10% novabili raggiunga, a livello europeo, un obiettivo nel consumo totale di carburanti per il traspor- vincolante del 20% entro l’anno 2020 e del 27% to), diminuire l’emissione di gas a effetto serra. La entro il 2030. Il risparmio si basa sul miglioramento Strategia prevede massici investimenti nel settore, dell’efficienza energetica, si prevedono interventi su si tratta – tra l’altro - di impianti elettroenergetici edifici privati e pubblici - diagnosi energetiche, con- prioritari definiti dal Governo, quali ulteriori inter- tatori intelligenti, contabilizzatori di calore.

10 Panorama attualità Le pantere grigie chiedono giustizia Il 10 ottobre è prevista a Zagabria e nelle maggiori città della Croazia una grande manifestazione di protesta. A guidarla sarà un sindacato che non vuole avere la classe politica tra i piedi

Panorama 11 ŽELJKO JERNEIĆ ŽELJKO attualità

di Diana Pirjavec Rameša

ivono in attesa del pri- mo del mese, il gior- no in cui possono ri- scuotere direttamente la pensione in banca. Quiescenza che li aiuta a coprire, il Vpiù delle volte, solo una parte delle spese mensili. Bollette, medicinali, qualche visita medica, generi ali- mentari e la pensione viene “bru- ciata”. Riserve? Il più delle volte non ne hanno. Eventualmente, se riescono, mettono da parte qualche soldino per il funerale. Terribile da Gli anziani hanno perso la fiducia raccontare, ma purtroppo vero. Poi ci sono i pensionati “fortunati”. C’è nelle istituzioni. Dei partiti politici chi ha lavorato all’estero, chi ha fatto non si fidano più. Ma c’è però un sin- la badante in Italia per dieci o venti anni consecutivi, oppure è riuscito dacato che li sostiene. Con i fatti a vendere qualche pezzo di terra o qualche vecchia casa e allora ha meno difficoltà. Ma sono pochi. La maggior parte degli anziani in possono viaggiare. Non prendono pensionati, guidati dal Sindacato Croazia è privata di quel minimo né la tredicesima né la quattordi- e dall’agguerrita presidente Jasna indispensabile che gli permetta di cesima, come invece accade in altri Petrović, scenderanno in piaz- vivere con dignità. L’erogazione del- paesi comunitari. Eventualmente za. La manifestazione centrale si le pensioni è regolare, ma l’impor- unatantum di circa 100 kune per svolgerà a Zagabria, ma coinvol- to è insufficiente. Sono costretti ad i più fortunati. Hanno perso la fi- gerà anche le principali città della arrangiarsi, a fare dei piccoli mira- ducia nelle istituzioni e dei politici Croazia come Spalato Osijek, Pola, coli con le finanze ridotte all’osso. E non hanno una grande opinione. Zara. così vanno avanti. Ma molti, troppi, Vivono con una rassegnazione che Si tratta di una grande protesta a hanno perso il sorriso. Vivono sen- mette paura. livello nazionale per denunciare il za gioia, senza speranza, non si pre- Per fortuna ci sono le associazioni grande disagio sociale ed econo- occupano nemmeno di nasconder- che si impegnano per la tutela dei mico che gli appartenenti alla ter- la. Serve poco per accorgersi della loro diritti. In Croazia infatti esiste za età affrontano nonostante per grande insicurezza economica che una rete di enti che opera a livello alcuni c’è stato un aumento delle obera e rende ancora più pesante territoriale e che cerca di gestire al pensioni del 2,1 p.c.. la loro vita. Basta salire su qualche meglio il tempo libero e le attività La presidente del Sindacato ha este- mezzo di trasporto pubblico, a Fiu- degli appartenenti alla terza età: li so l’invito a tutte le organizzazioni me come in altre città della Croa- chiamano i club dei pensionati. Un che si impegnano a favore dei pen- zia: abiti riciclati, cappotti e piu- ritrovo in cui si può seguire qual- sionati incluse quelle che raccolgo- mini ricevuti in regalo da qualche che conferenza, in alcuni casi fare no attorno a sé i difensori croati che buon’ anima di parente o vicino di qualche passo di danza, delle gite, hanno lo status di pensionati, come casa e tanta solitudine negli occhi. leggere i quotidiani... stare in com- pure a tutto quell’esercito di poten- Se devono acquistare qualche capo pagnia. Poi ci sono il Partito dei ziali volontari, anche giovani, invi- d’abbigliamento vanno al mercato, pensionati (HSU), la Matica dei tandoli a contribuire alla riuscita costa di meno e il più delle volte pensionati e il Sindacato dei pen- della manifestazione del 10 ottobre. si tratta anche di merce di discreta sionati. qualità: intimo, pigiami, biancheria fFuori i partiti per la casa, tutti provenienti dalla fSindacato Turchia, qualche cosa dalla Cina, Al grande meeting non ci saranno calze, scarpe e borse... provenien- molto attivo i partiti, o almeno non ci dovreb- ti da “nonsisadove” e prodotti da Ecco, quest’ultimo si è messo in bero essere, visto che il Sindacato “nonsisachi”. Insomma il classico moto e ha deciso di fare le cose non vuole permettere ai politici di no name. Non fanno vacanza, non sul serio. Il 10 ottobre infatti i trarre qualsiasi tipo di benefit da

12 Panorama questa manifestazione. fIngiustizia di fondo numerose disparità di trattamen- I dati statistici parlano chiaro e to che esistono all’interno dei Paesi confermano il quadro sociale in cui Il Sindacato dei pensionati chiede membri e della grande discrepanza si trovano gli appartenenti alla ter- un adeguamento delle quiescenze tra Nord Europa e paesi del Medi- za età: il 60 p.c. dei pensionati per- tra “vecchi” e “nuovi pensionati,” terraneo, sta pensando di introdurre cepisce un reddito inferiore all’am- ovvero tra chi è andato in pensione i fondi pensione integrativi europei. montare della pensione minima. prima del 1.mo gennaio del 1999 e La pensione media corrisponde al dopo questo termine. Coloro che fVitalizio 38 p.c. della paga media al netto. appartengono alla classe dei “nuovi” Tradotto in cifre la pensione media recepiscono circa il 19 p.c. in meno integrativo? croata è di 2269 kune. rispetto ai vecchi pensionati. Per Entro un anno potrebbe già essere La maggior parte degli attuali pen- questo motivo il sindacato chiede un approvato un regolamento dell’U- sionati ha circa 30 anni di contri- aumento per quest’ultimi in modo nione Europea volto non soltanto buzione. Si tratta di persone che da evitare le differenze prodotte da a dar vita a una nuova tipologia di si sono avvalse delle prerogative una modalità di computo che ha prodotti pensionistici individuali di legge in vigore un decennio fa. dato origine a numerose ingiustizie. denominati PEPP (Pan-european Chi invece ha lavorato 40 anni ed La Croazia ha inoltre un altro triste personal pension plan), ma anche è andato in pensione nel 2016 per- primato: solo il 64 p.c. della popola- a favorire il mercato delle pensioni cepisce un’indennità di circa 3335 zione in età pensionabile percepisce complementari, garantendo che sia- kune. Che i pensionati croati stia- la pensione. Il rimanente 26 p.c. è no comuni le regole da seguire, ma no peggio degli altri lo conferma costituito in prevalenza da anzia- non solo. Il progetto prevede anche Eurostat: in Ungheria e in Macedo- ni senza alcun tipo di reddito. Per dei vantaggi per ogni singolo lavo- nia la pensione media corrisponde questo motivo nelle richieste del ratore che intende sottoscrivere una a circa il 62 p.c. della paga media, sindacato vi è pure quella relativa pensione, perché non solo darà più mentre in Slovenia questa è del all’introduzione di una pensione di scelta ai lavoratori privi di un fondo 60,2 p.c. rispetto alla paga media; anzianità nazionale proprio per aiu- negoziale ma abbasserà anche gli at- non male nemmeno Montenegro tare le persone senza reddito. tuali costi di offerta da parte di ban- (56 p.c.), Serbia (49 p.c), Kosovo 47 Per chi non è ancora in pensione che e assicurazioni. p.c. e Bosnia ed Erzegovina 43 p.c. ma si prepara è bene ricordare che Dal momento che i singoli Stati na- della paga media nazionale. l’Unione Europea, cosciente delle zionali dell’Unione europea hanno difficoltà a garantire adeguate pen- sioni ai lavoratori, spesso i governi La pensione media nel Paese chiedono ai cittadini di provvede- re da soli a sottoscrivere un fondo corrisponde al 38 p.c. della paga media pensionistico per assicurarsi una a livello nazionale rendita aggiuntiva. Dal momento che ogni Paese ha delle regole diver- se l’Europa va verso l’omologazione delle regole, in modo che a breve sia possibile sfruttare un prodotto pen- sionistico unico valido per tutti gli Stati membri. fSolo per futuri pensionati Il PEPP (personal pensions pro- duct), presente nel piano della Com- missione europea per la creazione di un’Unione dei Mercati dei Capitali (CMU), è quindi un prodotto pen- sionistico paneuropeo ideato per in- tegrare le pensioni lavorative indivi- duali maturate a livello nazionale. Il modello di riferimento è il Pip (Pia- no pensionistico individuale) già vi- gente in alcuni Paesi, che non è altro

Panorama 13 previdenza integrativa

Il mercato delle assicurazioni con finalità previden- ziali è in grande espansione. Il PEPP, un nuo- vo prodotto pen- sionistico che gode del supporto della Commissio- ne europea, con- tribuirà a produr- re più risparmi e concorrenza

se non un’assicurazione con finalità re incontro alle esigenze dei diversi degli Organismi decisionali europei previdenziali. Secondo le aspettati- soggetti che possono essere interes- come il Consiglio ed il Parlamento ve, il nuovo prodotto pensionistico sati ad includere i PEPP nelle loro Europeo. contribuirà a produrre più risparmi attività, come le compagnie di assi- agli investimenti a lungo termine curazione, le banche, i fondi pensio- fLo scenario croato nell’Ue. E una maggiore concorren- ne professionali o di categoria. za sul mercato. L’avvio dell’offerta dei PEPP è sicu- Insomma, per chi progetta la pro- ramente un fatto positivo perché pria pensione diventa importare fLe regole dei fondi allargherà l’offerta di prodotti pen- conoscere tutte le possibilità che il sionistici a capitalizzazione per i mercato dell’assicurazione previ- pensione Ue risparmiatori italiani e quindi ine- denziale offre. Naturalmente, come I PEPP saranno autorizzati dall’Au- vitabilmente porterà maggiori pos- spesso succede, non ci sono garan- torità europea delle assicurazioni e sibilità di scelta, più concorrenza e zie. Uno dei casi più evidenti sono delle pensioni aziendali e professio- una spinta alla riduzione dei costi, in le perdite registrate dai vari Fondi nali (EIOPA) e potranno poi essere Italia già relativamente bassi rispetto pensionistici Integrativi (ma ob- sottoscritti in tutta l’Ue. agli altri paesi europei. Ci sono an- bligatori) in Croazia (il cosiddetto Al momento nella proposta della cora molte differenze in termini di II livello) dovute dagli squilibri re- Commissione sono elencate delle costi, di qualità dei prodotti offerti, gistrati in borsa con lo scoppio del norme che definiscono le caratte- soprattutto di governance dei fondi caso Agrokor, problema che si è ristiche fondamentali del prodotto, e soprattutto di qualità delle presta- riversato poi su coloro che accan- quali i requisiti di trasparenza, le zioni offerte e di garanzie, ci sono tonano i mezzi nel Fondo integrati- norme di investimento, il periodo di anche altri dettagli minori impor- vo. In parole semplici hanno perso durata, la commutazione e la porta- tanti, come ad esempio le modalità le banche, hanno perso i cittadini. bilità. Gli Stati membri fisseranno le di un’uscita anticipata. Nessuno però riesce a calcolare an- condizioni per la fase di accumulo e Attualmente, secondo dati Ocse, cora quanto delle nostre future pen- la retribuzione del capitale, nonché solo il 27% degli europei con età sioni è andato “bruciato” con la crisi il trattamento fiscale. Si tratta di re- compresa tra i 25 e i 59 anni si è dell’Agrokor. Per avere una risposta gole semplici destinate a una platea iscritto a un piano pensionistico. bisognerà attendere la conclusione semplice e quindi a portata di tutti Vedremo come cambieranno le per- di un processo di amministrazione i lavoratori. Il quadro normativo centuali dopo l’approvazione della coatta che tiene bloccata buona par- proposto è stato pensato per veni- proposta che deve passare al vaglio te dell’economia nazionale croata.

14 Panorama attualità

Il Forum strategico di Bled, l’evento di politica internazionale più importante della Slovenia, si è svolto il 4 e 5 di settembre Nuove realtà a confronto

l Forum strategico di Bled, l’evento di che modo questo influenza la realtà dell’in- politica internazionale ospitato dalle dividuo, dell’attività, della politica e della autorità della Slovenia, si è svolto tra il 4 società? Come si può colmare il divario tra e il 5 di settembre scorsi alla presenza di la realtà (consapevolezza) e il prossimo circa mille personalità provenienti da 70 futuro (nuova realtà)? Siamo pronti per le Ipaesi. Il ministro degli Esteri sloveno, Karl sfide del futuro? Su questi ed altri impor- Erjavec, nell’inaugurare la manifestazione tanti argomenti si sono misurati Miro Ce- ha sottolineato il ruolo del Forum come uno rar, primo ministro della Slovenia, Federica tra i più importanti eventi regionali ricono- Mogherini, alto rappresentante dell’Unione sciuto sin dalla prima edizione nel 2006. europea per gli Affari esteri e la politica di L’edizione di quest’anno è stata caratterizza- sicurezza, Peter Grk, segretario generale del ta oltre che dalla presenza di un prestigioso Forum Strategico Bled, Ana Brnabić, primo carnet di nomi della politica, diplomatici, im- ministro della Repubblica di Serbia, José prenditori, ricercatori, anche da una nutrita Ángel Gurría, segretario di stato Generale schiera di giovani. Sono stati ben 30 i gruppi dell’OECD, Miroslav Lajčák, ministro degli di lavoro che hanno discusso su vari su temi Affari esteri ed europei della Repubblica slo- di attualità. Questa edizione del Forum è sta- vacca e presidente eletto alla 72.esima ses- to denominato New Reality (Nuove realtà) e, sione generale delle Nazioni Unite. Presente ccMarija Pejčinović Burić e Frans Timmermans come consuetudine, è stato diviso in tre par- pure il ministro degli Esteri croato Marija ti: la parte principale ovvero politica, quella Pejčinović Burić. più. Rappresentano per tutti noi profonde relativa alla sezione business e quella rivolta Dal primo pannello, quello a cui hanno ade- sfide, che riguardano la politica, l’economia, ai giovani. Numerosi sono stati gli incontri rito numerosi leader politici sono emerse la sicurezza e la società in cui viviamo. incentrati sull’allargamento dell’Ue ai Balcani alcune importanti constatazioni. La globa- Le élite politiche, economiche e sociali occidentali, alla sicurezza nucleare globale e lizzazione, la digitalizzazione aumentano consolidate stanno perdendo terreno. Mo- al futuro dell’Ue. significativamente il ritmo delle nostre vite vimenti populisti, nazionalisti ed estremisti Il mondo sta cambiando rapidamente. In ma nel contempo ci avvicinano sempre di sono in aumento. È difficile tenere il passo con la grande quantità di informazioni che ci bombardano ogni giorno, per non parlare di quanto sia impegnativo valutare il suo vero valore o significato e metterlo in un contesto adeguato. eeFederica Le guerre e i conflitti in Africa, Medio Orien- Mogherini, Alto te e Asia sfidano le nostre idee sulla morale, rappresentante sulle norme e sui valori. Gli attacchi terro- per gli esteri e ristici portano la paura nelle nostre vite e la politica della nelle nostre società e il fatto che milioni di sicurezza dellUE rifugiati in tutto il mondo devono misurarsi con un grande senso di insicurezza. Con l’ordine mondiale forse a un punto di rottura, abbiamo bisogno di una visione strategica, di una forte leadership democra- tica e di perseveranza. Dobbiamo adattarci alla nuova realtà, ma ricordiamo sempre

Panorama 15 attualità

le basi su cui sono state costruite le nostre Il contenzioso confinario società moderne. È fondamentale garantire che i diritti umani e le libertà, la democra- con la Croazia preoccupa l’Europa zia e lo stato di diritto continuino ad essere rispettati, così come tutto quanto abbiamo «Mi fa molto piacere che questa costruito nei decenni - è stato rilevato al visita a Lubiana sia un’occasione Pannello a cui hanno preso parte i leader per confermare e se possibile con- politici. solidare gli eccellenti rapporti che Una altro pannello è stato dedicato alle ci sono tra Italia e Slovenia». Lo ha Nuove realtà (New Realty): l’instabilità, i detto il presidente del Consiglio cambiamenti ambientali e le situazioni di italiano, Paolo Gentiloni, dopo conflitto causano gravi sofferenze umane l’incontro con il premier sloveno e provocano violazioni della dignità uma- Miro Cerar lo scorso 7 settembre na fondamentale, della stabilità sociale, a Lubiana. “Siamo Paesi vicini e della pace e del diritto internazionale. amici – ha aggiunto – e anche un Per evitare questo, le persone, i loro dirit- esempio di come nell’ambito del- ti e i loro bisogni, devono essere messe in la comune appartenenza europea primo piano. La pace globale, la stabilità le questioni legate alle rispettive e lo sviluppo sostenibile a lungo termine minoranze siano affrontate e ri- possono essere raggiunti solo attraverso solte in modo positivo. Abbiamo un costante dialogo tra le parti, tenendo eccellenti rapporti commerciali, ci conto dei valori, delle norme e dei princi- sono 6,5 miliardi di euro di inter- pi fondamentali sanciti dalla Carta delle scambio annuale che fa dell’Italia Nazioni Unite. Perché tutti meritano un il secondo partner commerciale. futuro migliore. C’è molto turismo italiano in Slo- Riflettendo sull’argomento principale del venia e anche questo consolida gli Forum l’alto rappresentante Ue, Fede- ottimi rapporti tra i nostri Paesi, rica Mogherini, si è dichiarata concorde così come c’è cooperazione per sul fatto che è necessario discutere delle avere un approccio comune sui Il Presidente del Consiglio “Nuove realtà” che stiamo affrontando, ma problemi dei Balcani”. italiano, Paolo Gentiloni, ha voluto rilevare pure che i cambiamenti All’incontro si è parlato anche incontra a Lubiana il pre- di oggi in un certo senso traggono origine della decisione della Corte per- dal passato. “Viviamo nella globalizzazio- manente di arbitrato all’Aja sul mier sloveno Miro Cerar. ne già da vent’anni e se qualcosa è cam- confine marittimo tra Slovenia Le questioni delle rispetti- biato in questo contesto sono le reazioni e Croazia. Il Presidente del Con- ve minoranze sono affron- dei governi e dei cittadini - ha dichiarato siglio ha rilevato: “Nel nostro tate con spirito positivo la Mogherini aggiungendo che “l’UE in colloquio ho avuto occasione di questo ambito è un partner affidabile, ascoltare da Cerar le posizioni nella ricerca razionale, multilaterale e della Slovenia. Non c’è dubbio condiviso con il Consiglio europeo cooperativa di una via d’uscita alle varie che la questione occupa e preoc- a Malta e i risultati si vedono, nel crisi con con cui il mondo contemporaneo cupa a livello europeo, l’Italia è senso della riduzione degli sbar- si deve confrontare”. Per la Mogherini “il un Paese vicino della Slovenia ed chi, che è un risultato della nostra principio di collaborazione è fondamen- è amico della Croazia. Credo che politica e del sostegno dell’Ue a tale nella risoluzione di ogni conflitto e il contributo che possiamo dare è questa politica”. “Sono risultati – ha ogni difficoltà, incluse quelle nei Balcani riconoscerci, sostenendola, nella aggiunto – mai definitivi, sempre in cui il processo di avvicinamento all’Ue posizione dell’Unione europea, da consolidare e il più possibile da conferma di anno in anno importanti passi augurandoci che possa portare a europeizzare perché se vogliamo avanti”. una soluzione positiva che impe- consolidare un meccanismo di Non era argomento ufficiale ma all’incontro gni entrambi i Paesi”. flussi legali dobbiamo far condi- di Bled si è parlato pure del contenzioso Altro argomento di scottante at- videndo a livello Ue il sostegno ai confinario tra Croazia e Slovenia nato a se- tualità è stata la questione dei mi- Paesi africani e l’impegno comune guito della sentenza d’Arbitrato. Il ministro granti: “l’Italia ha portato avanti per l’accoglienza. Da questo punto degli Esteri croato, Marija Pejčinović Burić, negli ultimi mesi alcuni degli di vista la cooperazione tra Italia e ha avuto modo di parlare dell’argomento obiettivi che avevamo illustrato e Slovenia è sempre stato esemplare”. con il primo vicepresidente della Commis- sione Ue, Frans Timmermans. D. P. R.

16 Panorama mondo

Estremo Oriente, situazione rovente: lancio di un missile che ha superato il territorio giapponese e test di una bomba H. Possibili scenari

dalle tecnologie a disposizione della Pyongyang e Corea del Nord. Ultima sfida, il test della bomba a idrogeno che ha avu- to la potenza di circa 100 chilotoni, circa 5 volte la bomba sganciata da- Washington: gli Usa su Nagasaki nel 1945 seondo fonti sudoreane. fViaggio perverso di 2.700 km Sulla base di dati finora disponibi- li il missile lanciato sarebbe stato chicken game un Hwasong-12 (KN17), un vet- tore balistico a media gittata. Ha viaggiato per 2.700 chilometri rag- giungendo una quota di 550 km, a cura di Fabio Sfiligoi zione ovest-est ha sorvolato la por- inferiore agli ultimi ICBM (Inter- zione inferiore dell’isola giapponese continental ballistic missile) sparati di Hokkaido, lo stretto di Tsugaru, in luglio. I sistemi radar giapponesi a miccia della santabar- prima di finire in acqua. La traiet- pare abbiano tracciato tre oggetti bara estremo-asiatica è toria, tracciata dai sistemi anti-aerei volanti, ma questo non significa accesa da tempo solo che sudcoreani, giapponesi e america- necessariamente che il missile si ora ha cominciato a bru- ni, è più o meno quella ricostruita sia distrutto in volo: anzi, secondo ciare più velocemente e dall’esperto Joshua Pollack, analista gli esperti, è possibile si sia trattato rischia di arrivare ad una violenta del Middlebury Institute of Inter- di un vettore a tre stadi, ossia quelli Ldeflagrazione dopo le ultime pro- national Studies di Monterey, in che nel corso della rotta gradual- vocazioni del pericoloso “Risiko California. Osservando “the big mente perdono componenti. Non nucleare” di Kim Jong Un ha dato picture”, per dirla all’americana, sul- ci sono informazioni sull’utilizzo l’ordine di lanciare un missile ba- la stessa direttiva c’è l’Alaska, il ter- del sistema Aegis di intercettazione listico da una base a Sunan, dove ritorio degli Stati Uniti che secondo missilistica giapponese. Il missile si trova l’aeroporto internazionale gli analisti a questo punto del pro- ha tagliato lo stretto (Tsungaru) della capitale Pyongyang. In dire- gramma missilistico è raggiungibile che separa l’isola settentrionale

Panorama 17 mondo

dell’arcipelago giapponese appena Kim Jon Un controlla a sud del distretto di Hokodate, davvero il partito e i area densamente popolata. È pos- militari, o sono sibile che la traiettoria imposta, so- quest’ultimi a pra il tratto di mare, sia stata scelta dai tecnici missilistici nordcoreani controllare lui? per minimizzare il rischio di danni Normalmente, quando un accidentali/collaterali. Un’eventua- dittatore alza la voce lo fa lità che si sarebbe portata dietro per tener buoni i militari conseguenze notevoli. Il missile è e farsi seguire dal popolo. poi caduto in mare a 1.180 km ad Il mondo pensa a come est di capo Erimo. evitare l’escalation militare. fGuam nel mirino Alcuni paesi hanno risposto alle provocazioni del Caro Il ministero della Difesa di Tok- leader con le sanzioni, ma yo ha fatto sapere che secondo i nessuna sanzione sembra loro calcoli il missile avrebbe po- dare risultati. Cosa si può tuto tranquillamente raggiunge- togliere a un paese che non re Guam: un’isola, molto più sud, ha nulla e viene “aiutato” finita al centro delle cronache di geopolitica nelle scorse settima- dalla Cina? ne perché Pyongyang aveva fatto sapere di aver già pronti i piani di attacco per colpire le postazioni delle cose il Consiglio di sicurez- imposte dalle Nazioni Unite. La di- americane ospitate (quei piani pre- za dell’Onu ha “condannato forte- chiarazione, adottata all’unanimi- vedevano che i missili nordcoreani mente” lancio del missile e test dell tà, mira a condannare Pyongyang attraversassero i cieli giapponesi, Bomba H da parte della Corea del “per le sue azioni oltraggiose e ma ovviamente seguendo un’altra Nord, chiedendo che tutti gli Stati le minacce contro un altro Stato rotta rispetto a quella provata). coinvolti “attuino pienamente, in membro Onu e chiede che tali atti Com’era prevedibile e nell’ordine modo rigoroso e veloce” le sanzioni cessino immediatamente”. Dopo

La Corea del Nord continua a mostrare i muscoli. Secondo l’agenzia di stampa nordcoreana Kcna, l’ultimo vettore della serie lanciato da Pyongyang sopra il Giappone sarebbe un primo passo per le operazioni militari nel Pacifico e un significativo preludio all’obiettivo della base militare statunitense di Guam

18 Panorama l’ultima provocazione di Kim la rebbe di portare le lancette del to da un regime eventualmen- risposta non si è fatta attendere e tempo indietro di 70 anni. La Cina te abbattuto. Non si intravede al le Forze armate della Corea del sta cercando di limitare la proiezio- momento una “post exit strategy”, Sud hanno sganciato otto bombe ne di potenza degli Usa sul proprio cioè un piano per il “dopo” che vicino al confine con la Corea del territorio già da qualche anno, in consentirebbe di stabilizzare l’area. Nord. Da questo tintinnar di armi particolare con la costruzione delle È successo già in Iraq, in Afghani- si capisce che ogni appello dell’Onu isole artificiali nel Mar Cinese. Una stan e in Libia: il caos seguito a un rimarrà inascoltato... Corea del Nord invasa da sudcore- intervento deciso senza una seria ani e americani significherebbe per progettazione del futuro del Pa- fE Pechino Pechino avere le truppe “nemiche” ese attaccato. Si ha l’impressione a ridosso del suo confine. che gli attori stiano interpretando sta a guardare quello che in gergo viene definito Sull’altro fronte il presidente ame- fLinea rossa “chicken-game”: è un gioco perver- ricano Donald Trump – molto con- so in base al quale nessuno dei due centrato sulla gestione del disastro sempre più sottile “antagonisti” è disposto a sterzare naturale dell’uragano Harvey che Una decapitazione, blitz o strike che per evitare l’impatto, per evitare di ha colpito il Texas – ha diffuso una sia, del regime di Kim Jong Un, un fare la figura del codardo coi propri dichiarazione in cui ha condanna- annichilimento delle sue capacità elettori/circoli/di potere. La tesi più to le azioni nordcoreane, definen- militari, senza che il territorio del diffusa, nonché la speranza, è che dole “molto ostili e pericolose” non suo Paese venga invaso e control- ai toni alti emersi non corrispondi escludendo ritorsioni. Dopo i lanci lato da potenze straniere di modo un superamento della linea rossa di luglio Trump aveva preso una da lasciarlo come Stato cuscinetto in questo sottile come mai prima. postura molto severa nei confronti con la Cina, sarebbe problema- Test missilistici come quello com- di Pyongyang, minacciando “fuoco tico. I profughi potrebbero esse- piuto da Pyongyang ce ne sono già e furia” contro il Nord se non aves- re milioni e la Cina, già affollata, stati in passato. Ma la Corea del se mollato il programma nucleare difficilmente se ne farebbe carico. Nord non ha mai osato colpire per e quello missilistico. Evidentement L’economia, quasi, se non del tutto, davvero. Allo tesso modo gli Usa Kim se n’è fatto un baffo. inesistente di Pyongyang andrebbe hanno già fatto esercitazioni con- Pechino ha reagito dichiarando- ricostruita da zero o “sottozero” (i giunte con Seul a pochi chilometri si disponibile al dialogo con Wa- cittadini stando ai media sudcore- dal confine, e minacciato più vol- shington sul dossier nordcoreano, ani sarebbero ridotti alla fame). E te il regime. Ma finora non hanno ma un eventuale attacco Usa su poi non è chiaro da chi verrebbe mai sparato sul territorio nordco- larga scala non concordato rischie- riempito il vuoto di potere lascia- reano.

Panorama 19 società

Pensiamo a un’agricoltura di prossimità, con il recupero, rilancio e valorizzazione degli orti urbani: questo avrebbe una valenza del tutto speciale anche e soprattutto in una nuova e diversa figura e forma delle nostre città, da sempre luoghi d’incontro-confronto e scambio e quindi centri di multiculturalità Per vivere meglio più ponti e meno muri

controllo sulla gestione delle aree vincolate, af- significa esercitare l’arte, la scienza e la di Marino Vocci fidato ai poteri sostitutivi del Ministero. Poteri tecnica, come teoria e prassi, che ha per og- quasi mai messi in atto. Di fatto le Regioni de- getto la costituzione, l’organizzazione, l’am- na delle grandi sfide del nostro legarono ai Comuni le competenze paesaggi- ministrazione della polis (dello stato e della tempo, oltre a quella di dare, tutti stiche, cancellando ogni unitarietà nella tutela direzione della vita pubblica) in modo lungi- insieme, una risposta concreta al del paesaggio. E proprio di recente, in attuazio- mirante e amorevole. Ma che significa anche dramma – di chi parte, ma anche di ne al Codice dei beni culturali e del paesaggio condividere la necessità di lavorare per una chi accoglie – del popolo migrante, e della Convenzione europea del paesaggio, la globalizzazione dei diritti – del diritto prima Uè quella dei cambiamenti climatici. Cambia- Regione FVG ha adottato in via preliminare un di tutto alla vita ma anche al lavoro e alla feli- mento climatico visto come fenomeno natu- Piano Paesaggistico Regionale (PPR-FVG). Che cità – e della democrazia, anche quella, come rale o come fenomeno provocato dall’uomo? oltre ad arrivare troppo tardi, potremmo defi- ho più volte ricordato e sulla quale ritornerò, Di questo, dell’impatto che i cambiamenti nire superfluo, dichiarativo con norme che si alimentare. Che ci impone di ripensare non climatici hanno avuto sul paesaggio, così “intrigano”le une con le altre, inerme per il pa- solo al mondo rurale (del suo abbandono e come sull’economia e sulla qualità della vita esaggio urbano dove prevale ancora il concetto desertificazione, della siccità e dei veleni), sulla Terra si parla tanto, ma purtroppo, da soggettivo del mi piace, non mi pace. ma anche di occuparci dei luoghi principali quasi mezzo secolo, si fa ancora troppo poco. del vivere delle donne e degli uomini di que- In Italia poi, condizionati da una legislazione fFare buona politica sto nostro unico mondo. Questo ancor di più vecchia – la prima Legge di tutela del pae- oggi, quando oltre ad guardare immobili gli saggio fu emanata nel 1922 e porta il nome Ora che il tema dei cambiamenti climatici e effetti devastanti (e purtroppo concreti) dei del filosofo Benedetto Croce allora ministro delle conseguenze da questi provocate, come cambiamenti climatici assistiamo pure a un della Pubblica Istruzione e sulla legge Croce si ad esempio quello della difesa del suolo, aumento smisurato della popolazione che fondò poi la Legge 1089 (detta legge Bottai) dell’autosufficienza e della democrazia ali- vive nelle città. I criminali attentati dell’ISIS del 1939 a protezione delle bellezze naturali, mentare, della desertificazione – che è anche con il loro carico di terrore e morte, che colpi- riaffermati poi con l’Articolo 9 della Costitu- una delle cause del fenomeno delle migra- scono gli spazi comunitari delle nostre città, zione della Repubblica del 1948 – e che si è zioni di oggi e lo sarà purtroppo ancor di più stanno cercando di stravolgere il nostro modo occupata quasi esclusivamente di paesaggio per quelle di domani – è diventato ormai di vivere e di sentirsi Comunità. rurale. Va ricordato che l’art. 9 della Costitu- devastante e drammatico, credo sia giunto il zione Italiana, al secondo comma stabilisce momento di occuparci anche del paesaggio fPrevenzione che la Repubblica “tutela il paesaggio e il urbano e ascoltare non solo il grido d’allarme patrimonio storico e artistico della Nazione”. lanciato da Papa Francesco, ma anche recen- Ripensare quindi le città, progettare città più L’istituzione, sempre in Italia, delle Regioni temente dall’architetto Stefano Boeri. resilienti guardando concretamente e con fi- nel 1972 attribuì poi alle stesse il governo del Quindi anche alla luce (o meglio alle tene- ducia e speranza agli agorà moderni: in parti- territorio, la redazione dei piani paesistici e la bre mortali) del terrorismo globale, l’ultimo colare alle piazze, alle grandi vie della movida protezione dell’ambiente lasciando allo Stato in ordine di tempo quello sulla Rambla di e dello struscio, del liston e delle promenade, generiche funzioni di indirizzo e coordinamen- Barcellona, dobbiamo affrontare insieme dei lungomare e delle passeggiate lungo le to. Inoltre la parola “paesaggio” fu rimossa e un’altra grande emergenza di questo nostro vie principali delle nostre città. sostituita con “ambiente” o “beni ambientali”, mondo globalizzato, quello della qualità del Prima di tutto cos’è la resilienza? Non è assolu- senza precisare che cosa li distinguesse dal vivere nelle nostre città. Dobbiamo prima di tamente un concetto neutrale, ma è una parola “paesaggio”. L’istituzione poi del Ministero tutto convincerci che un mondo nuovo, mi- mutuata dalla psicologia e indica la capacità di per l’Ambiente nel 1985 e l’emanazione della gliore e desiderabile è possibile ed avere la far fronte in maniera positiva a eventi trauma- Legge Galasso del 1985 imposero alle Regioni volontà e la capacità di “governarlo”. tici e riorganizzare positivamente la propria sia l’immediata redazione (spesso disattesa) di Scegliere gli interessi generali e non quelli vita dinanzi alle difficoltà, ricostruire, direi far piani paesistici o urbanistico-territoriali, sia un particolari, e fare una buona politica, che rinascere a nuova vita restando sensibili alle

20 Panorama Pensiamo a un’agricoltura di prossimità, con il recupero, rilancio e valorizzazione degli orti urbani: questo avrebbe una valenza del tutto speciale anche e soprattutto in una nuova e diversa figura e forma delle nostre città, da sempre luoghi d’incontro-confronto e scambio e quindi centri di multiculturalità Per vivere meglio più ponti e meno muri

opportunità positive che la vita offre, senza biamo rispondere al terrorismo e alle nostre per ridisegnare le nostre città e alienare la propria identità. Le persone resi- paure quotidiane, che generano chiusura e progettare strutture lienti sono quelle che, immerse in circostanze morte, con la vita, con messaggi, gesti sim- urbane mettendo avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta bolici ed estetici e perché no anche ironici, ma da una parte contro ogni previsione, a fronteggiare efficace- soprattutto con interventi concreti. Ai gesti di lo scellerato mente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla terrore che rischiano di svuotare le nostre cit- sterminio/ propria esistenza e perfino a raggiungere mete tà, trasformare il paesaggio urbano in fortini abuso e con- importanti. Costruire quindi città resilienti assediati, dobbiamo prima di tutto chiamare sumo di suolo anche per affrontare gli effetti devastanti dei a raccolta sociologi e filosofi, ingegneri ed ar- e dall’altra cre- cambiamenti climatici e seguire così le indica- chitetti, pittori e poeti, antropologi ed ecologi ando ad esempio zioni del secondo rapporto “Urban adaptation per riprogettare le nostre città. oasi termiche (anche to climate change in Europe 2016 – transfor- Questo per non permettere al terrorismo di usando materiali par- ming cities in a changing climate”, pubblicato trasformare in peggio le nostre città. Come ha ticolarmente porosi) dall’European Environment Agency (EEA): “Le scritto Stefano Boeri, non possiamo pensare e corridoi di comu- città di tutta Europa devono intensificare i loro solo a sistemare “panettoni” di cemento armato nicazione tra il verde sforzi di adattamento, se si vuole affrontare le e “new jersey” (dispositivo modulare di sicurez- periurbano e la città sfide sempre più complesse causate dai cam- za in calcestruzzo o plastica il cui nome corretto (si pensi a Trieste a un biamenti climatici, quali inondazioni più estre- barriera new jersey), cavalli di frisia o pilomat corridoio verde tra il me o ondate di calore prolungate... con... mi- (dissuasori automatici elettromeccanici che Boschetto, l’Acquedotto sure di prevenzione a lungo termine”. Rapporto abitualmente vengono posti a protezione delle e il mare). che sottolinea come il modo migliore “per af- aree pedonali), ma “progettare strutture che Così come, e ritorniamo al frontare queste sfide (ed averne i vantaggi) è siano in grado allo stesso tempo di ospitare un tema a me particolarmente caro quello di assumere un approccio sistemico più albero e proteggere persone”. Per migliorare le della democrazia/autonomia e ampio, che affronti le cause della vulnerabilità nostre città non dobbiamo costruire muri ma autosufficienza alimentare, pen- ai cambiamenti climatici, che include una mi- ponti, passare dal bosco verticale al bosco an- sare a un’agricoltura di prossimità, gliore pianificazione urbana, con più aree verdi titerrore e, come diceva una vecchia canzone, con il recupero, rilancio e valorizza- che possono trattenere acqua piovana in ec- mettere dei fiori nei loro cannoni e costruire zione degli orti urbani (del Breg, di cesso o raffreddare i nuclei edificati delle città strutture creative, positive, “biodegradabili”, Coloncovez e del Litorale triestino/ in estate, o impedendo la costruzione di case con elementi rilassanti, attraenti. Elementi che Primorje, così come di Capodistria/ in zone soggette a inondazioni. Un approccio siano capaci di andare direttamente al cuore Bertocchi e quelli Isola e Strugnano). può trasformare le città in luoghi sostenibili e alle menti delle persone anche perché sono Tutto questo avrebbe una valenza molto più attraenti e resilienti ai cambiamenti capaci di richiamare gli elementi simbolici e del tutto speciale anche e climatici”. identitari dei luoghi in cui vengono installati. soprattutto in una nuova e diversa figura e forma fAllargare la resilienza fEconomia circolare delle nostre città, da sempre luoghi d’incon- Un concetto quello della resilienza che dob- E come mi ha ricordato di recente il mio “grande tro-confronto e scam- biamo allargare e ampliare per dare una maestro”, il grande ecologo Livio Poldini, met- bio e quindi centri risposta concreta proprio a quel terrorismo ter da parte la tecnocrazia, la grande finanza di multiculturalità, criminale che vuole farci cambiare il nostro e le lobbies internazionali e pensare a un’eco- come lo sono tutti modo di vivere, di viaggiare e di incontrarci, nomia circolare: passando da una visione arre- quelli in cui ormai che vuole costringerci a chiuderci dentro le trata a sistemi d’intervento più evoluti, con un in tutta Europa nostre case, sotto le nostre “tende”! Dob- approccio sistemico al problema. Intervenire viviamo.

Panorama 21 Passaporti e iscrizione all’AIRE boom di richieste al Consolato italiano di Londra

arà conseguenza della Brexit e relative incer- tezze su quali saranno i futuri rapporti tra Regno Unito e italiani che vivo- no, studiano e lavorano «Sin questo territorio, fatto sta che nel corso dei mesi a seguire il celebre referendum del giu- gno del 2016 che ha sancito l’uscita dell’UK dall’Unione Europea, il Consolato italiano è diventato il più impegnato di tutta la rete consolare dell’intero pianeta”. Come riporta Alessandro Allocca in un articolo pubblicato

Europa: sarà una valle di lacrime?

a cura di Fabio Sfiligoi cifra: compare in un “non-paper” interno alle istituzioni Ue, che è alcuni media hanno avuto miliardi l’anno che, se sommati alla decina del- l conto della Brexit, prima ancora di essere modo di visionare. Ed è su questo punto che la la Brexit, arrivano a 25 miliardi, pari a 125 su 5 salato per la Gran Bretagna, è un boome- trattativa in corso con Londra rischia lo stallo. anni o 175 su 7. rang per i 27 d’Europa. Con l’addio di Londra Per quanto riguarda il “conto” da pagare per Due le piste da seguire per far quadrare i con- da dopo il 2020 si apre infatti un buco da l’exit, i britannici hanno scelto di limitarsi ad ti: l’aumento delle entrate, con risorse proprie 10-11 miliardi di euro all’anno per il bilancio ascoltare. Per ora... come quelle proposte da Mario Monti (“carbon IUe che, se moltiplicato per il prossimo periodo tax”, tassa sui visti d’ingresso nell’Ue, signorag- di programmazione finanziaria di 5-7 anni, sco- fStatus quo gio delle banconote), nonché taglio e raziona- pre un ammanco da almeno 50-70 miliardi di lizzazione della spesa. Queste dovranno essere euro. A farne le spese rischiano di essere regioni non è opzione calibrate sul tipo di Europa del futuro che avrà e agricoltura: l’unico modo per poter finanziare I tagli saranno necessari nei prossimi 10 anni bisogno di un bilancio più o meno grande se le nuove priorità Ue tra cui migranti, difesa co- perché non possiamo far finta che niente sia sceglierà l’opzione di un’Ue statica, o che fa mune e lotta al terrorismo, è infatti il taglio dei cambiato con la Brexit”, ha messo in chiaro il meno, a più velocità, più integrata oppure fondi di coesione e per la politica agricola comu- commissario al Bilancio, Günther Oettinger radicalmente diversa. In ogni caso, Bruxelles ne, le voci principali del bilancio Ue. È questo il (nella foto, tedesco, membro della Cdu, lo prevede riduzioni e revisioni ai fondi di coesio- quadro shock che si prospetta per il futuro delle stesso partito di Angla Merkel), spiegando che ne e all’agricoltura. Nel solo caso di un’Ue più finanze europee, secondo gli scenari che apre il “mancheranno” 10-11 miliardi ogni anno al bi- integrata c’è un aumento per la Pac mentre sul paper di riflessione della Commissione Ue desti- lancio Ue, perché nonostante lo ‘sconto’ la Gran fronte coesione si aggiungono fondi per l’Euro- nato ad alimentare un dibattito che si annuncia Bretagna era un contributore netto”. Il paper di pa sociale. acceso. riflessione non fa giri di parole: “Lo status quo Settanta miliardi di euro: per la prima volta non è un’opzione, dovranno essere fatte scelte fPersonale, no tagli il conto della Brexit è scritto nero su bianco in dure”. Per questo “il gap nelle finanze Ue che un documento dell’Ue. Più dei 50-60 miliardi nasce dall’uscita del Regno Unito e dai bisogni Nessun taglio ulteriore al personale Ue, inve- stimati informalmente in un primo momento, finanziari delle nuove priorità deve essere chia- ce, già ridotto del 5% negli anni della crisi, in ma molto meno dei 100 sparati dalla stampa ramente riconosciuto”. Questi ultimi, secondo quanto “metterebbe a rischio il buon funzio- britannica nelle scorse settimane. Ora c’è una fonti Ue, ammonterebbero a una quindicina di namento delle istituzioni”. La Commissione

22 Panorama società dopo brexit

ra circolazione dei cittadini degli altri 27 stati membri dopo marzo 2019. Come poi Passaporti e iscrizione all’AIRE verranno gestite le frontiere, ancora non è stato comunicato. boom di richieste al Consolato italiano di Londra Nell’attesa che il Governo May si esprima su questo delicato punto, gli italiani nel Regno Unito hanno pensato bene di cercare in qual- sul portale in lingua italiana ‘LondraItalia. posto per numero di passaporti emessi nel che modo di assicurarsi il proprio posto qui. com’, “i dati parlano chiaro, con percentuali corso del 2016: 24.160. Seguono i Consolati Anche semplicemente iscrivendosi all’Aire, di crescita delle richieste di iscrizione all’Ai- di Buenos Aires con 16.304, San Paolo 12.791 l’anagrafica degli italiani all’estero, cosa che re, rilascio passaporti anche a cittadini non e Zurigo 10.340. non hanno mai fatto fino ad ora perché cit- italiani, carte d’identità e altri documenti Tutte città di nazioni che storicamente tadini europei, ma che invece è buona norma che certificano residenze o provenienze, che ospitano importanti comunità italiane. fare proprio per regolarizzare la permanenza arrivano anche a tripla cifra. Ma, come è ben noto, è proprio Londra, e in un Paese estero. Lo stesso Luigi Maria Vignali, direttore ge- più in generale il Regno Unito, ad essere Secondo i dati ufficiali elaborati dal Consolato nerale per gli italiani all’Estero e le Politiche da più di un anno a questa parte al cen- italiano a Londra, al 31 luglio 2017 gli iscritti Migratorie, ha comunicato dei dati ufficiali tro di una tempesta di diritti e doveri con all’Aire sono 291.933, dei quali 13.221 giunti elaborati dal Maeci, il Ministero italiani degli i cittadini non britannici dopo la scelta di solo dall’inizio di quest’anno, ma si pensa che Affari Esteri e della Cooperazione, che fan- lasciare l’UE. La novità degli ultimi giorni gli italiani effettivamente residenti nel Regno no schizzare il Consolato di Londra al primo parla di una conferma del blocco alla libe- Unito siano più del doppio; dal 2012 al 2016 le nuove iscrizioni sono aumentate del 93%, con un aumento della popolazione iscritta all’Aire del 37% sempre nel corso dei quattro anni presi in esame. Un altro dato interessante è anche quello ri- guardante l’emissione di passaporti: 14.570 solo nei primi sette mesi dell’anno in corso, segnando una crescita delle richieste dal 2012 al 2016 del 130%. In questo caso non sono solo gli italiani a farne richiesta, ma anche stranieri che intendono diventare cit- tadini europei passando per l’Italia e negli ultimi mesi anche tanti britannici che vo- gliono assicurarsi una permanenza in Europa anche dopo l’uscita ufficiale del Regno Unito. Per meglio gestire le numerose richieste, lo stesso Consolato ha attivato un call center dedicato. “Abbiamo avuto un incremento esponenziale propone anche di passare dagli attuali bilanci tative. Ciò che è chiaro è che se il Regno Unito dell’attività già pochi mesi dopo il referen- da 7 anni a 5, oppure a 5 più 5, per avere più dovesse fare come l’Ue, e pretendere che le dum sulla Brexit – ci ha spiegato Massimi- flessibilità sulle nuove necessità. Resta aperto banche dell’altra parte accedano ai suoi mer- liano Mazzanti, il Console generale italiano a anche il dibattito se legare i fondi Ue al rispetto cati solamente in qualità di società sussidiarie Londra -, in particolar modo le attività legate dello stato di diritto o impegni sui migranti, o (anziché come succursali), allora anche le ban- all’Aire. Si tratta degli emersi, di coloro che all’attuazione di raccomandazioni regionali che europee soffrirebbero di un rialzo dei costi. pur residenti in UK da anni, non hanno mai macroeconomiche. Bruxelles rinvierà da fine Alcuni di questi problemi di costi si ridurrebbe- sentito l’esigenza di iscriversi al registro. Ora, anno a metà 2018 la sua proposta per il prossi- ro certamente con una crescita e maturazione in questo clima di incertezza, ecco che l’Aire mo bilancio Ue perché, ha spiegato Oettinger, dei mercati continentali. Ma il giorno in cui ciò rappresenta per loro una sorta di porto dove “a quel punto conosceremo quali saranno le potrà avvenire è ancora abbastanza lontano: approdare in tutta sicurezza. Purtroppo non conseguenze finanziarie della Brexit”. l’ecosistema necessario di banchieri, traders, è così, perché l’Aire non garantisce in nessun Non è ancora chiaro se le banche europee po- avvocati e tecnologia ancora non esiste in Eu- modo la permanenza in un paese estero, tranno continuare a operare come succursali a ropa. Per adesso l’unica città in gioco è Londra. bisogna sempre attenersi alle leggi locali in Londra anche dopo la Brexit – il Regno Unito Se non viene fatto appositamente qualcosa, materia di immigrazione. Certamente, però, ha lasciato questo quesito aperto per le trat- per l’Europa si prospetta una crisi da carenza iscriversi al registro significa mettersi in re- gola sia agli occhi del Paese d’origine che di quello ospitante”. D. P. R.

Panorama 23 reportage

Nelle budella del monte Plješivica al confine fra Croazia e Bosnia-Erzegovina l’enorme impianto dell’aviazione dell’Apj

ccUna cassa con scritte in cirillico (russo): probabilmente contenevano munizioni Željava oggi nessun ricordo soltanto macerie

ccUn vecchio camioncino dato alle fiamme

testo e foto di Igor Kramarsich è tutt’altro che facile. Già arrivare è nate, pochissim i residenti. Il peggio un’impresa probante. Per chi parte arriva proseguendo verso Željava. da Fiume bisogna viaggiare lungo Quasi costantemente oltre alle case no dei più importan- la costa fino a Segna e poi svoltare distrutte e abbandonate, dove regna ti impianti militari nell’entroterra verso il passo Vratnik la natura, ci sono ogni tanto le inse- nell’ex Jugoslavia fu e Otočac proseguendo fino a Kore- gne che avvertono dei campi minati quello dell’aeroporto nica. Poi si devia verso i laghi di Pli- esistenti “pericolo mine“. Interessan- militare sotterraneo tivice e infine poco prima dell’entrata te osservare lungo il tragitto presso le di Željava costruito nel ventre del nel Parco nazionale l’ultima svolta, poche case ancora abitate una specie Umonte Plješivica al confine fra Cro- quella verso il Ličko Petrovo selo. È di ex Jugoslavia in piccolo: macchi- azia e Bosnia-Erzgovina e facente in questa frazione del tragitto che si ne e camion con targhe di Zagabria, parte delle Alpi Dinariche. Realiz- possono notare gli effetti della guer- Ragusa (Dubrovnik), le anonime zato dall’aviazione dell’Apj (Armata ra degli Anni ‘90 e cosa ha causato bosniache e pure di Belgrado. Anche popolare jugoslava) in grande segre- per questa regione il nuovo confine. se non esiste nessuna insegna per to oggi risulta praticamente abban- Ancora oggi gran parte delle case di raggiungere la base aerea arriviamo donato. Nonostante questo, visitarlo Ličko Petrovo selo sono abbando- senza problemi all’entrata principale.

24 Panorama Nelle budella del monte Plješivica al confine fra Croazia e Bosnia-Erzegovina l’enorme impianto dell’aviazione dell’Apj

Željava oggi nessun ricordo soltanto macerie

fVecchio Dakota minato. Poco dopo il nostro arrivo niera adeguata e quelli indicati da e mine ecco arrivare la polizia di frontie- varie mappe risultano non essere ra. Anche se abbiamo lasciato tutti molto precisi. Dopo il breve collo- Ci rendiamo conto di essere ar- i documenti necessari alla polizia quio entriamo nella base, giriamo rivati a destinazione quando ci di confine, considerato che siamo subito a sinistra e andiamo diritti troviamo di fronte ad un aereo in visita a un impianto nella zona verso la base aerea e la parte dell’a- del tipo Douglas C-47B Dakota di confine, ci vengono a chiede- eroporto. Dopo qualche chilome- “parcheggiato” in prossimità del- re ulteriori lumi e a darci tutte le tro nel bel mezzo della vegeta- la strada. Sarebbe meglio se par- indicazioni del caso. Innanzitutto zione, quasi convinti di andare in lassimo del suo scheletro visto è fare attenzione a non uscire dalla una direzione sbagliata, ecco che stato depredato di tutto quello che zona asfaltata, oppure di segnala- arriviamo ad un grande “piazzale”, si poteva rubare e magari tornare re eventuali profughi in zona. E ossia la zona centrale dove si uni- utile. Per facilitare la visita all’ae- infine, quella non secondaria, di vano tutte le piste principali e le reo qualcuno ha lasciato delle sca- fare attenzione di non sconfinare entrate negli “hangar” all’interno le. Però, attenzione, subito nelle in Bosnia-Erzegovina visto che i della montagna. Appena qui ci si vicinanze dell’aereo c’è un campo confini non sono segnalati in ma- può fare un’idea della grandiosità

Panorama 25 reportage

di questo aeroporto e dell’intero oggi 25 anni dopo si presenta an- fNelle budella complesso: enormi portoni d’in- cora in un buon stato in cui pra- gresso e piste infinite, chilometri- ticamente è solo la grande vege- del monte che. Anche se il tutto è stato fatto tazione l’indicatore principale del saltare in aria ancora nel 1992, degrado e dell’abbandono. Dopo una breve pausa ci dirigiamo verso l’ingresso numero 1. È quello più a ovest e più vicino al paesino di Željava ed è ostruito con dei “muri” di terra alti ben due metri per non far entrare dei mezzi a motore. Ini- zia così la vera avventura nelle lun- ghe enormi budella del monte e di questo aeroporto con le sue immen- se corsie con ogni tanto dei vani ai lati. Svariati gli usi: sale per la scuo- la, la cucina, vani per macchinari vari fino ai dormitori. Oggi in certi punti è molto difficile capire qual’e- ra l’uso di ciascun vano a meno che non ci siano dei macchinari che hanno resistito nel tempo e grazie a loro fare delle ipotesi. C’è davvero di tutto. Ci sono tanti libri, appun- ti, istruzioni per vari aerei, pezzi per la cucina. C’è solo l’imbarazzo Ingresso e uscita sono della scelta per chi magari, un col- praticamente ricoperti dalla lezionista, volesse portarsi a casa un oggetto da mettere in bacheca, basta boscaglia: impossibile vederli solo cercare. E farlo qualche volta

26 Panorama non è facile. Infatti le varie esplo- Il Dakota è stato sioni hanno fatto sì che certi punti sono pieni di macerie e molto rovi- saccheggiato nati. Non bisogna dimenticare che di tutto ciò che all’interno non c’è energia elettrica e poteva tornare quindi l’impianto di illuminazione non funziona, si dipende dalle lam- utile. A destra pade portatili che abbiamo portato un particolare con noi. L’importante è che durino della cabina a lungo. Per visitare in dettaglio l’in- tero complesso sotterraneo servono di pilotaggio. almeno tre ore. Il C-47 fu il Tutto l’impianto è composto da principale aereo da quattro ingressi di cui tre porte sono state fatte saltare in aria mentre una, trasporto alleato. la numero 3, è tutt’ora chiusa. Questi La versione C-53 corridoi principali sono collegati tra fu determinante loro dagli “hangar” in cui venivano parcheggiati gli aerei. Molto interes- durante sante la parte centrale. Vi troviamo l’Operazione la zona, curiosamente a forma di Overlord una stella, in cui si tenevano le lezio- ni e si prendevano tutte le principali decisioni. Inoltre poco lontano c’è la zona comando, ma non al livello Oggi all’interno si trovano po- vecchio camion bruciato senza tar- degli aerei ma molto in alto, nel bel che cose. È rimasto solo qualche ga. Anche se la polizia ci ha avvisato mezzo della montagna collegata da macchinario che era impossibile che potrebbero esserci degli orsi di un grande ascensore. Naturalmente portare via. Tante carte che non tracce non ne abbiamo trovato, ma l’ascensore oggi non esiste più. interessano a nessuno, ma pure un neppure quelle di altri animali. An-

ccIl Douglas tra i cespugli nei pressi della base

Panorama 27 reportage

che se ormai da anni la vegetazione 1954. La costruzione andò avanti A destra una la fa da padrona dentro l’aria è ab- fino al 1968 quanto in tutta fretta, bastanza buona, solo in alcune po- vista la Primavera cecoslovacca è piantina della sizioni diventa pesante, per il resto stato messo in funzione. Poi negli base aerea. c’è tanta aerazione. In alcuni punti anni ci sono stati dei cambiamenti Il progetto è entra pure l’acqua. e modernizzazioni. Comunque vi Usciti non ci restava altro che gui- potevano avere dimora ben 58 ae- stato realizzato dare lungo le piste. Prima verso l’en- rei. I tunnel hanno una larghezza di per caccia del trata 4 e il confine ben segnato con ben 14 metri e sono alti tra gli 8 e i tipo MIG 21. la Bosnia-Erzegovina, e poi lungo la 10 metri, mentre nella zona centrale pista principale, la numero 3, quasi si arriva ai 12. I piani sono stati fat- All’interno infinita. Verso la fine ce n’è un’altra ti per aerei del tipo MIG 21. Tutto potevano venir verso la destra, la pista 2, anche que- insieme ci sono ben 3.500 metri di nascosti ben sta lunghissima che però non abbia- gallerie. In totale sono state fatte ben mo potuto percorrere: è quasi com- 56 porte e tutte a prova di bomba, 58 aerei. In pletamente in Bosnia. Prendiamo anche atomica come nei progetti. totale ci sono invece quella di sinistra, la numero La temperatura prevista all’interno 3.500 metri 1, che poi si collega all’altra lunga era di 18 gradi, oggi non si disco- pista, la numero 4, che ci porta in- sta molto dal progetto. Con l’ultima di gallerie dietro verso la piazza centrale. Non guerra e la posizione incerta dell’a- possiamo passare lungo la pista nu- mero 5 visto che si trova esclusiva- mente in territorio bosniaco. Lungo tutta la zona attorno le piste ci sono campi minati e i mezzi degli smina- tori, e i campi fra quelli bonificati e altri che dovevano appena esserlo. Dopo ben cinque ore finisce la visita all’ex aeroporto militare di Željava. Aeroporto dal glorioso passato, da un presente ignoto e da un futuro tutto da scoprire. fStoria e i numeri Subito dopo la fine dell’ultimo con- flitto mondiale si era cominciato a pianificare un aeroporto militare ccQualche ricordo della visita da realizzare in una zona centrale alla base aerea dell’ex Jugoslavia in modo da di- A sinistra le cuffie che ap- fendere bene il Paese e in maniera partaneveano a un pilota, equidistante dai confini, ma tutto uno dei rari gadget trovati ciò pure in una zona remota. Ben in buon stato presto si era arrivati alla decisione A destra uno dei tanti libri di costruirlo accanto e soprattutto con le istruzioni di volo per dentro la montagna del Plješevica. i piloti principianti La decisione finale è stata presa nel

28 Panorama rea il 16 maggio del 1992, alle 5.30 del mattino, ebbe inizio la distru- zione di questo aeroporto, delle sue piste e dell’interno. In totale si pensa che siano state usate 50 tonnellate di esplosivo. Da qui sono partiti i più “famosi” attacchi verso la Croazia: il bombardamento sullo Sljeme del 16 giugno 1991, quello del gover- no croato verso i Banski dvori del 7 ottobre 1991, ma pure quello dei membri della commissione europea del 7 gennaio 1992. Finita la guer- ra la vicina città di Bihać voleva ri- strutturarlo per il proprio aeropor- to, ma ci sono stati troppi problemi vista la grande quantità di mine an- cora presenti nella zona. È difficile a pensare a un progetto futuro per una location che potrebbe divenire un interessante polo attrattivo per storici e turisti: dopotutto oltre ad essere una costruzione imponente è stata teatro di fatti importanti. Chis- sà più in là....

Panorama 29 la storia oggi

Il ricamo tradizionale palestinese. Storie di donne: un’arte antica di un popolo, custode di un carattere identitario fortemente sentito tanto in Palestina quanto nell’esilio dei campi profughi, che racconta di luoghi, di città, di villaggi, tanti dei quali oggi distrutti, ma ben vivi nella memoria di chi ci viveva

va in collegio, a cura di Antonella Riem, in stam- di Fulvio Salimbeni pa per l’udinese Forum e che sul versante oppo- sto trova una conferma nella raccolta di saggi, a a questione palestinese, di cui avevamo cura di Orietta Ombrosi, Ebraismo al femminile. già trattato in questa sede nel dicembre Percorsi diversi di intellettuali ebree del Novecento del 2015 in occasione d’un convegno (Giuntina, Firenze 2017). triestino organizzato dal locale Comitato V’è poi la vera e propria indagine artistica sul rica- di Salaam Ragazzi dell’Olivo, che ne ave- mo tradizionale, che rientra a pieno diritto nella va analizzato i risvolti più propriamente storia della moda, altro fecondo e fruttuoso fronte Lpolitici, per suo merito è stata ora riproposta nel nuovo degli studi storici, come ha dimostrato più capoluogo giuliano in un’ottica originale e d’in- volte negli ultimi tempi Raffaella Sgubin, Sovrin- dubbio interesse. L’ha fatto la mostra Il ricamo tendente ai Musei Provinciali di Gorizia. Entrambi tradizionale palestinese. Storie di donne, questi filoni s’intrecciano indissolubilmente con organizzata nella sala Umberto Veruda di palazzo la storia politica vera e propria della questione Avendo presente quanto osservato da Diana Car- Costanzi, svoltasi dal 16 agosto al 3 settembre, palestinese, che ne costituisce il sottofondo im- minati e Alfredo Tradardi in Boicottare Israele: una concepita e curata dalla Comunità Palestinese prescindibile e che va colta in tutta la sua com- pratica non violenta (DeriveApprodi, Roma 2009, della Lombardia – che nel 2016 l’aveva già pro- plessità, come opportunamente ha avuto modo p. 107), a proposito della generale ignoranza del- posta al museo delle culture MUDEC di Milano –, di ricordare pochi giorni fa Diego Bolchini in un la storia medio-orientale anche in chi è meglio cui si deve pure il relativo fascicolo illustrativo La articolato intervento, leggibile in http://www. disposto nei riguardi dei palestinesi, quest’inizia- storia del ricamo palestinese – “al Tatriz al Fele- affarinternazionali.it/2017/08/medio-oriente- tiva assume un valore ancora maggiore, perché stini”, mentre, a integrazione dell’esposizione, di espressione-complessita/. introduce al tema fornendo i dati essenziali e Giorgio Stern, da sempre impegnato su tale ver- Il primo stereotipo negativo, costantemente l’inquadramento storico dell’apparato iconologico sante, era disponibile la Breve storia della Palesti- ribadito dalla propaganda israeliana, che viene della mostra, incentrata sugli schemi e i disegni, il na moderna, per quanto di taglio dichiaratamen- smantellato dalla mostra è quello riguardante vestito da sposa, i colori, il tutto venendo concluso te divulgativo, condotta con rigorosi criteri storici. la presunta arretratezza sociale, economica e da un’essenziale nota bibliografica per chi intenda Il merito di quest’iniziativa sta non solo nell’aver culturale degli abitanti arabi della Palestina, approfondire l’argomento. Leggendo il catalogo richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica dal momento che i testi che accompagnano la e osservando con attenzione le immagini si ha la su uno dei temi più cruciali nell’attuale contesto documentazione fotografica della mostra e le conferma della menzognera immagine di questa internazionale, facendo sentire anche la voce correlate didascalie dimostrano il contrario, ma, realtà volutamente trasmessa dalle autorità israe- degli oppressi, che l’abile propaganda israelia- più ancora, che, contrariamente al noto slogan liane per giustificare la ormai settantennale e ille- na demonizza quanto più possibile, ma d’averlo sionista “Una terra senza popolo per un popolo gale occupazione della Palestina. Giaffa, infatti, e fatto in un’interessante prospettiva storiografica senza terra”, quella regione era popolata ben Gaza, oltre ovviamente a Gerusalemme, al decli- pluridisciplinare, che in primo luogo coinvolge prima dell’afflusso di ebrei europei dopo che il nare della potenza ottomana avevano instaurato la storia di genere, oggi uno dei settori trainanti primo congresso sionista di Basilea, promosso rapporti economici e commerciali intensi con gli della ricerca, che ormai può contare molti titoli da Theodor Herzl, nel 1897 aveva posto il pro- stati coloniali europei, Francia e Inghilterra in pri- d’indubbio pregio, argomento sul quale s’è avu- blema d’una patria per gli israeliti oppressi e mo luogo, il che si rifletteva anche negli abiti della to modo di soffermarsi nella prefazione di Silvia perseguitati in tante parti d’Europa. popolazione, inclusa quella femminile, tutt’altro

30 Panorama della Palestina (Fazi, Roma 2008), va, altresì, letta la già citata Breve storia della Palestina moderna di Giorgio Stern, corredata di note bibliografiche, Fili e trame numerose cartine geografiche, illustrazioni e fo- tografie, oltre che di quattro approfondimenti, rispettivamente sulla dichiarazione Balfour, sul massacro di Sabra e Chatila in Libano, nel 1982, e che significano sui territori palestinesi come stabiliti dai colloqui di pace del 1993-2001, sulla geografia e le tappe della colonizzazione sionista della Palestina. Dopo una rapida premessa dalle origini proto- storiche al 1850 circa, si illustrano la Palestina resistenza della convivenza, in cui arabi mussulmani, la schiacciante maggioranza, cristiani (anche arabi) e ridotte comunità ebraiche convivevano pacifi- che reclusa e segregata in casa o costretta a in- proibivano l’esibizione pubblica della bandiera camente; la specificità palestinese (1850-1900); dossare solo e soltanto il burka. Gli stessi tessuti nazionale palestinese, ecco che le donne ricama- il colonialismo britannico, sollecitato dalla sco- e colori delle vesti erano spie delle diverse condi- vano abiti con quei colori (nero, bianco, verde), in perta del petrolio in Medio Oriente, e il sionismo; zioni sociali di coloro che le indossavano, da quelli questo modo facendosi beffe dell’invasore. il mandato britannico tra 1919 e 1939 e la prima più semplici e scuri delle contadine a quelli più Se tutti questi aspetti sono stati evidenziati nel fa- insurrezione palestinese; i progetti di spartizione elaborati e variopinti delle signore della borghe- scicolo illustrativo della mostra, venendo poi ap- e le promesse alle soglie del secondo conflitto sia, numerosa e attiva, impegnata nel commercio profonditi nell’incontro del 17 agosto da Fatima mondiale; il collaborazionismo arabo con le po- internazionale degli agrumi e dei prodotti agricoli Abbadi, che ha messo in luce l’intreccio di moda tenze dell’Asse tra 1939 e 1945, non perché an- esotici locali, molto ricercati sui mercati europei. e politica nelle sue riflessioni su “Il ricamo pale- tisemita e filonazista, come non si stanca mai di Quando poi il quadro storico venne modificato dal stinese: coesione sociale e resistenza”, essenziale ribadire la rassegna stampa telematica filoisrae- collasso dell’impero ottomano e dalla spartizione per una corretta comprensione di questa tragica liana “Informazione Corretta”, bensì perché, come del Medio Oriente tra Francia e Inghilterra in se- storia d’oppressione e di violenza, che il mondo noto, il nemico del mio nemico (l’Inghilterra) è il guito agli accordi Sykes-Picot e alla dichiarazione per contestabili ragioni d’opportunità, a parte mio miglior amico; il terrorismo ebraico, la pulizia di lord Balfour per un focolare nazionale per gli l’eccezione del movimento BDS (Boicottaggio, Di- etnica e la nascita di Israele tra 1945 e 1948; la ebrei nella terra degli avi - utile al riguardo il volu- sinvestimento, Sanzioni), su cui si veda il saggio di “catastrofe” e l’esilio tra 1948 e 1949; la guerra di me di F. Amodeo e M.J. Cereghino, Lawrence d’A- cui sopra, preferisce sorvolare, volutamente igno- Suez del 1956; la nascita dell’OLP e la lotta per rabia e l’invenzione del Medio Oriente (Feltrinelli, rando quanto denunciato da un serio e onesto l’indipendenza; il Settembre Nero in Giordania, Milano 2016) –, l’abito tradizionale assunse una storico israeliano, Ilan Pappe, in La pulizia etnica la guerra del 1973 e la crisi libanese, con l’inva- valenza simbolica sempre più accen- sione israeliana e il massacro di Sabra e Chatila; tuata, fino a diventare un simbolo la prima Intifada del 1987-1994 e i successi di rivendicazione patriottica dopo di Arafat e dell’OLP con gli accordi la “catastrofe” (Naqba) del 1948, del 1994; Israele e la politica prima in seguito alla nascita dello stato della forza e poi del massacro tra di Israele e alla sua vittoria nella 2000 e 2017 e la morte di Arafat, prima guerra contro la coalizione il tutto venendo concluso con la araba, che aveva provocato la riproduzione della lettera, firmata cacciata di centinaia di migliaia dalla Arendt, da Einstein e numero- di palestinesi dalle loro case, a si altri intellettuali ebrei americani, ciò spinti anche dalle incursioni pubblicata nel “New York Times” del terroristiche delle organiz- 4 dicembre 1948, di protesta contro la zazioni paramilitari sioniste visita negli USA di Begin e di condanna dell’Haganah e dell’Irgun. E, della sua politica terroristica nei riguar- se nei territori occupati dopo la di dei palestinesi. guerra del 1967 – sul cui fallimento dal pun- È merito di Giorgio Stern aver sintetiz- to di vista diplomatico per Israele va visto zato in poche pagine, in maniera chiara e La vittoria maledetta. Storia di Israele e dei onesta, una storia tanto tragica e ben lungi dal ri- territori occupati (Einaudi, Torino 2017), solversi secondo giustizia, fornendo un’indispen- di A. Bregman - le autorità d’occupazione sabile bussola storica ai visitatori della mostra.

Panorama 31 eventi

Arriva a Fiume la salma di padre Mandić

appa anche a Fiume per la salma di Padova, 1942), d’intelligenza aperta, aveva padre Leopoldo Mandić, il piccolo- una buona formazione filosofica e teologica e grande confessore di origine dal- per tutta la vita continuò a leggere i padri e i mata beatificato nel 1976 da Paolo dottori della Chiesa. Ha speso quasi metà del- VI e canonizzato da Giovanni Paolo la sua vita nel convento dei Cappuccini di Pa- TII nel 1983. Sarà la chiesa dei Cappuccini in dova, rinchiuso nella sua cella-confessionale piazza Žabica a ospitare l’ostensione il 18 e di due metri per tre, dedicando ogni energia 19 settembre. Ad accompagnare le spoglie, all’accoglienza dei fedeli, soprattutto dei riposte in un sarcofago in plexiglas – e in ot- poveri e dei peccatori, nella celebrazione del timo stato di conservazione (recenti indagini sacramento della confessione. In occasione hanno documentato la presenza sia di parti della beatificazione, papa Paolo VI riconobbe L’OSTENSIONE IL 18-19 SETTEMBRE del cervello che del cuore) –, saranno undici in padre Leopoldo un “ecumenico” ante litte- volontari della Croce Verde e una delegazio- ram, cioè sognò, presagì, promosse, pur sen- ne di frati cappuccini italiani e croati, il mini- za operare, la ricomposizione nella perfetta stro provinciale sloveno e un sacerdote della unità della Chiesa. Confessore ricercato, si Appuntamento diocesi di Cattaro. A Fiume sarà officiata una distinse pure per la vita di preghiera, l’intensa nella chiesa dei messa il 18 settembre alle ore 19; seguirà la devozione alla Vergine Maria (che in veneto veglia e fin dal primo mattino del giorno 19 chiamava “Parona benedeta”), la scrutazione Cappuccini, dove sarà possibile pregare dinnanzi alle reliquie dei cuori e, soprattutto, per la benevola acco- del santo. Il pellegrinaggio proseguirà alla glienza dei penitenti. i fedeli potranno volta della Dalmazia, passando per Zara, Nel contesto del Giubileo straordinario della pregare davanti Spalato e Ragusa (Dubrovnik), per approdare Misericordia le spoglie mortali di san Leo- infine nella città natale del santo, Castelnuo- poldo sono state temporaneamente traslate alla reliquie di vo di Cattaro (Herceg Novi), in Montenegro. a Roma per un’ostensione pubblica, assieme Padre Leopoldo è morto a Padova, dove a quelle di san Pio, “due tra i santi cappucci- uno dei patroni ha studiato e svolto la sua missione fin dal ni che maggiormente si sono distinti per il dello scorso 1909, ed è sepolto in una cappella presso loro servizio al confessionale. Due icone di la chiesa dei Cappuccini di Padova (piazzale vite impegnate in maniera incondizionata Giubileo della Santa Croce). al servizio dell’annuncio della misericordia Leopoldo da Castelnuovo, al secolo Bogdan divina” (fra Mauro Jöhri, ministro generale Misericordia Ivan Mandić (Castelnuovo di Cattaro, 1866 – dell’ordine dei Cappuccini).

BERNARD ČOVIĆ/GLAS KONCILA

32 Panorama cinemania

Venezia: bilancio della 74.esima mostra cinematografica The Shape of Water ora guarda all’Oscar

a cura di Fabio Sfiligoi

a 74.esima edizione della Mostra ha chiuso certamente con un bilancio positivo, i film in concorso sono piaciuti praticamente in stragrande maggioranza, o hanno co- munque fatto discutere, il che è sempre un Lfatto positivo. L’augurio è naturalmente che l’onda positiva si trasmetta ora nelle sale a vasta scala alla gente amante del film. L’intelligenza degli or- ganizzatori nel saper dosare diversi ingredienti è risultata evidente: persino nel premio alla carriera (Jane Fonda e Robert Redford). fIl vincitore ccIl regista Guillermo del Toro vincitore a Venezia con “The shape of water” (La forma dell’acqua) “The Shape of Water” di Guillermo Del Toro, Leone viene consumato in tutta la sua pienezza. ”The Rampling è stata l’ennesima star ageè del Festival: d’Oro della rassegna è una favola-musical che in- Shape of Water ” tratta di vari argomenti fra tutto le è stata attribuita la Coppa Volpi (miglior attrice). canta e fa sognare. Capolavoro di musica, mistero, c’è anche quella favola in stile “La Bella e la bestia”, “Hannah” è la Rampling, dalla prima all’ultima fumetto noir e sentimenti guarda già di diritto agli ma non nella versione puritana. Elisa fa sesso, si scena: una donna che prova a sopravvivere al suo Oscar. Il film ci porta negli Usa del 1963 in piena masturba, e tutto questo in modo naturale. destino. Una storia di cosa succede a una persona Guerra fredda. In un laboratorio in cui racchiuso quando dopo 40 anni di vita con un’altra, si ritrova un misterioso uomo-pesce troviamo Elisa (Sally fRampling a vivere un stravolgimento totale, sola con il mari- Hawkins) algida e sexy, addetta alle pulizie, muta, to arrestato per un crimine orribile di cui forse era (“principessa senza voce”) che, con efficienza, Una laurea in cinema in America, un corto (Wun- a conoscenza. va su e giù per il laboratorio insieme all’amica di derkammer), un primo film (Medeas) importanti colore Zelda (Octavia Spencer). In questa struttura premi internazionali e poi quel copione, “Hannah” fThe Insult comanda la sicurezza il cinico Strickland (Michael mandato alla grande attrice i cui occhi incredibili Shannon), vive una la creatura mostruosa quan- l’avevano folgorato da ragazzino adolescente ve- “The Insult” di Ziad Doueiri, film franco-libanese è to affascinante che riesce a comunicare e anche dendo “La caduta degli Dei”. L’incontro tra Andrea stato applaudito a lungo dalla stampa. Un legal- amare. Elisa comincia a portargli di nascosto delle Pallaoro, 35 anni, un carneade in Italia e Charlotte drama pieno di ritmo e buona scrittura su un con- uova, di cui è ghiotto, ma poi nasce qualcosa di più Rampling, 71 anni, dea di Visconti e della Cavani tenzioso futile: un tubo di scarico di un balcone profondo come capita a chi si trova, anche se per sembra un film nel film: lui adora lei, lei lo cono- non a norma. Il balcone è di proprietà di Toni (Adel motivi diversi, ai margini della società. Amore che sce e trova in quel copione un’attrazione forte. La Karam), libanese cristiano che fa il meccanico e vive con la bella moglie incinta. Il capomastro palestinese Yasser (Kamel El Basha, miglior atto- re) viene invitato da Toni a risolvere il problema, ma alla frase “Sharon doveva sterminarvi tutti”, “esplode” e rompe due costole all’uomo. La vi- cenda finisce in tribunale. Il processo diventa protagonista sui mass media. Yasser, arrestato, scoprirà che dietro l’odio di Toni verso i palestinesi c’è un pezzo di storia di questo Paese, mai davvero ccCharlotte Rampling in pacificato. una scena di “Hannah”: ha vinto Coppa Volpi Panorama 33 quale miglior attrice 34 Panorama mostre

Monaco, Vienna, Praga, Roma: affinità, differenze e influenze.Dal 23 settembre a Rovigo, a Palazzo Roverella, un’attesa rassegna, che indaga il movimento storico-artistico di fine Ottocento e inizi Novecento. La prima dedicata alle quattro principali esperienze artistiche destinate a segnare in modo indelebile le sorti dell’arte mondiale Autunno Secessionista

in arrivo a Rovigo, a Palazzo Roverella, Secessioni che avvengono, tra la fine dell’Otto- dai maggiori musei internazionali, racconteran- uno degli eventi di punta del prossimo cento e gli inizi del Novecento, nelle quattro città no non solo le celebrate vicende del movimento autunno: Secessione. Monaco, Vienna, europee incluse nel titolo (altre sarebbero sorte artistico viennese con il trionfo del decorativi- Praga, Roma. L’onda della moderni- in altre città, specialmente a est: Budapest, Var- smo, ma anche gli esiti modernisti fioriti a Mo- tà, in programma dal 23 settembre 2017 savia, Belgrado, Zagabria...) ed è una delle ras- naco, il visionario Espressionismo del gruppo Èal 21 gennaio 2018. È la prima volta che viene segne più complete e approfondite realizzate in praghese Sursum fino al crocevia romano e alla dedicata una rassegna alle quattro principali Italia sul tema. I capolavori esposti, provenienti sua continua ricerca di una nuova espressività. fPanorama complessivo Dunque, un panorama complessivo delle vicen- de storico-artistiche dei quattro principali centri in cui si svilupparono le Secessioni, evidenzian- do differenze, affinità e tangenze dei diversi linguaggi espressivi nel primo vero scambio culturale europeo, basti pensare a Gustav Klimt e a Egon Schiele che esposero alle mostre della Secessione Romana o a Segantini che partecipò alle annuali mostre viennesi. Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovi- go con la collaborazione di prestigiose istituzioni museali quali l’Albertina, la Klimt Foundation, il Museo Villa Stuck, la Narodni Galerie di Praga e di altre importanti collezioni museali europee, la mostra è curata da Francesco Parisi. ccGiuseppe Biasi, Mattino in un villaggio sardo, 1912. ccJaroslav Horejc, Orpheus, 1908, scultura “‘Ad ogni epoca la sua arte, ad ogni arte la Sassari, MiBACT, Polo Museale della Sardegna, in gesso policromo, Praga, Arthouse sua libertà’ sono le parole che accoglievano Pinacoteca Nazionale Hejtmánek il visitatore all’ingresso del Palazzo della Se-

Panorama 35 cessione viennese ideato, come un tempio, In evidenza gli esiti modernisti monacensi, dall’architetto Joseph Maria Olbrich e desti- nato alle esposizioni d’arte. Il motto, coniato il trionfo del decorativismo viennese, il vi- dal giornalista Ludwig Hevesi, fu trasposto sionario espressionismo del gruppo Sursum graficamente da Gustav Klimt in un celebre manifesto che vedeva Teseo, l’eroe-artista, praghese fino al croceviaromano e alla sua lottare contro il Minotauro, emblema di una cultura al potere, dominata dall’implacabile continua ricerca di una via altra e diversa avversione nei confronti dell’arte moderna”, ricorda il curatore. Incompresi e maltrattati dall’arte ufficiale, i giovani artisti europei si staccarono dalla precedente generazione e si costituirono in movimenti che, con rapidità moderna, si diffusero nei grandi centri di area mitteleuropea, come Monaco, Berlino, Lipsia, Darmstadt, Vienna e che si allargò a Praga (Secese), Budapest (Magyar Szecesszió), So- fia, Varsavia (Secesja), Belgrado e Zagabria (Secesija). Le ideologie secessioniste vennero elaborate in forme moderne non soltanto da pittori e scultori, ma anche da letterati fedeli al loro missione: Hugo von Hofmannstahl e Reiner Maria Rilke incarnarono perfettamen- te la figura del profeta”. fUna sezione per città ccJan Konůpek, Salome (Černýplamen), ccJosef Váchal, The Good Fortune of Chance, 1908, Impostato seguendo un ordine cronologico, 1910. Oslo, collezione privata Praga, Museo Nazionale della Letteratura il percorso espositivo si articolerà in quattro sezioni tematiche, ognuna dedicata a una diversa Secessione. Si parte con Monaco (1892), dove nasce lo Jugendstil, che contri- buì in maniera decisiva alla nascita dell’Art Nouveau. Vi aderirono diversi artisti tra i quali Franz von Stuck (in mostra ci sarà il suo celebre Lucifero assieme al bozzetto prepara- torio), Ludwig von Hofmann (presente con l’opera Zwei Jünglinge, Due giovani), Carl Strathmann (di cui la mostra espone Maria) e Thomas Theodor Heine (tra le opere che la mostra di Rovigo presenta figurano i Fiori del male). Il focus della sezione monacense sarà incentrato principalmente su gruppi di opere prodotte tra il 1898 e il 1910. Il passo successivo sarà Vienna, dove la Secessio- ne iniziò a palpitare nel 1897 e rappresentò, sin dal suo esordio, l’evoluzione e il superamento di tutte le formule allora esistenti, incluso il simbo- lismo. Sostenuto dallo scrittore ungherese Lajos Hevesi (o Ludwig Hevesi) e dal pittore Gustav Klimt, dopo qualche anno il movimento si orien- tò, declinando suggestioni astratto-razionaliste e bizantineggianti, verso una visione dell’arte di- versa dal Modernismo europeo. Estendendo così la sua influenza verso l’area italiana e slava. Si potranno ammirare opere dello stesso Klimt – ci ccThomas Theodor Heine, Die Blumen des Bösen, 1895. Praga, Accademia di saranno dipinti come le Amiche I e la Signora con Belle Arti (Akademie výtvarnýchumění v Praze)

36 Panorama mostre

il cappello su sfondo rosso, ma anche lavori grafici modernisti che si allontanarono dalla cultura di Egon Schiele (in alto a p. 33, il Manifesto per la tradizionale del loro Paese d’origine: uno di que- 49.esima mostra della Secessione Viennese), Josef sti fu il gruppo Manes, che nacque a Monaco di Maria Auchentaller (con il Ritratto di Emma, tra Baviera ma si trasferì in seguito a Praga. È solo le varie opere), Koloman Moser (Venus in der nel 1910 che sorse il famoso gruppo Sursum, in Felsgrotte), Carlo Otto Czeschka. grado di armonizzare al suo interno le diverse Meno nota è forse la Secessione di Praga, che anime Nabis di Josef Vachal (The Good Fortune cominciò nel 1890 con diversi gruppi di artisti of Chance) a quella più finemente tardo simbo- lista di Frantisek Kobliha e di Jan Konupek (sua la splendida Salome) fino allo scultore Jaroslav Horejc (suo lo splendido Orpheus esposto). Dato il grande sviluppo dell’illustrazione, del disegno e dell’incisione, circa un terzo dell’intera sezione sarà costituito da opere su carta. fDall’Italia alla «Slavia» A differenza delle Secessioni europee, che mostravano tutte una predisposizione all’e- stetica simbolista, la Secessione di Roma (1913-1916) aveva una formula diversa: quella dell’esposizione libera e “giovane” che permetteva al suo interno, seppur con alcune limitazioni, lo svilupparsi di linguaggi diffe- renti. Ben distinta dalle avanguardie futuriste la Secessione romana era legata piuttosto a ccAleardo Terzi, Meriggio d’autunno, 1913, criteri che appartenevano ancora ad un ambi- Collezione privata to di “aristocrazia dell’arte” che ne limitava le sperimentazioni più ardite, ma altresì aperta a suggestioni internazionali: la Prima Esposi- zione Internazionale della Secessione fu l’oc- casione per vedere in mostra per la prima vol- ta opere di Matisse e dei post-impressionisti, mentre l’anno successivo, alla II Esposizione, accanto a Cézanne e Matisse furono presenti Klimt e Schiele. Tra i maggiori rappresentanti della corrente ro- mana, Enrico Lionne (in mostra un suo Nudo), Giuseppe Biasi (Mattino in un villaggio sardo), Aleardo Terzi (Meriggio d’autunno), Plinio Nomellini (magnifico il suo ritratto di Grazia Deledda) e Felice Casorati (Ada). Nella commis- sione romana la presenza dello scultore Ivan Meštrović chiudeva alle sperimentazioni più ardite. “Le Secessioni”, conclude il curatore nel suo testo introduttivo, “costituirono una premessa necessaria, il terreno di coltura di nuovi fer- menti, sia della linea figurativa, seppure con gli intricati e deformati percorsi del segno, sia per gli sviluppi in senso non figurativo... I giovani che aderirono alle Secessioni, o che esposero alle annuali mostre, chiedevano, infatti, più attenzione alle espressioni innovative testimo- niando perentoriamente l’inutilità delle scuole ccWilhelm List, L’offerta (il miracolo delle rose), Collezione e dell’insegnamento dell’arte: artisti si nasce ccGustav Klimt, Amiche I (Le sorelle), 1907, olio Musèe des Beaux-Arts de Quimper non si diventa”. I. R. su tela © Klimt Foundation, Wien

Panorama 37 enogastro Gusti senza frontiere La fortunata manifestazione enogastronomica torna a Gorizia dal 21 al 24 settembre: 900 domande di partecipazione, di cui accolte oltre 350, 44 Paesi rappresentati, 22 borghi tematici. Numeri che permettono di affermare che sarà l’ennesima edizione da record

uona cucina e buon vino, è il Fiere sarà il gastronauta Davide Paolini. gentilmente prestate dalla Top chef Chiara Canzo- paradiso sulla terra!” La cita- Enogastronomia ma non solo, in quanto non neri dell’Hendrick’s di via Mazzini. zione dall’“Enrico IV” di Wil- mancheranno ovviamente le iniziative culturali liam Shakespeare è degna di e di intrattenimento, con presentazioni, concerti fIl mappamondo racchiudere la festa di Gusti di e spettacoli che saranno ospitati dai vari Borghi. «Bfrontiera, un paradiso di sapori, profumi e colori, “Gusti di frontiera” anche quest’anno gode del so- dei sapori specialità e leccornie di tutto il mondo, irresistibi- stegno di Regione, Fondazione Carigo e Camera Confermata ovviamente la struttura della ker- le e sfizioso cibo da strada, osterie negli angoli più di commercio della Venezia Giulia. La 14.esima messe, ovvero la divisione tematica per area suggestivi del centro storico. Torna a Gorizia dal edizione si rinnova partendo da una formula geografica, con 22 Borghi che animeranno strade 21 al 24 settembre la fortunata manifestazione ben collaudata e vincente, si cambia sul fronte e piazze del centro. Questo l’elenco delle 44 nazio- enogastronomica: 900 domande di partecipazio- dell’immagine identificativa, con una proposta ni presenti: Usa, Messico, Argentina, Perù, Cuba, ne di cui accolte oltre 350, 44 Paesi rappresentati, concettuale: un gruppo di giovani, uniti dalla loro Venezuela, Ecuador, Brasile, Spagna, Italia, Au- 22 borghi tematici. Numeri che permettono di passione, come fossero membri dello staff di un stria, Francia, Israele, Indonesia, Medio Oriente, affermare che sarà l’ennesima edizione da record. ristorante multietnico, dà vita a un’immagine Vietnam, Libano, Egitto, Tailandia, India, Turchia, Ci sarà l’esordio dei borghi dedicati alla Russia e spensierata e positiva, tutta “made in Gorizia”. I Repubblica Ceca, Olanda, Belgio, Ungheria, Croa- alle Repubbliche asiatiche (posizionato nel tratto ragazzi sono stati scelti dall’agenzia Modica di zia, Polonia, Germania, Ucraina, Grecia, Romania, tra i Giardini pubblici e via Oberdan), torna an- Gorizia, immortalati dall’obbiettivo di Pierluigi Russia, Lettonia, Lituania, Gran Bretagna, Irlanda, che il Borgo Vegano (di fronte al Museo di Santa Bumbaca, mentre l’elaborazione grafica è dell’I- Scozia, Hong Kong, Norvegia, Svezia, Serbia, Slo- Chiara). Il Salotto del Gusto porterà nel capoluogo mage studio, anch’esso goriziano. Il richiamo va ai venia, Bosnia e Albania. isontino stelle del firmamento televisivo e presti- veri protagonisti della kermesse, ovvero i sapori Tante anche quest’anno le novità, che riguarde- giosi chef. A condurre i talk-show organizzati in di Paesi tanto diversi e lontani. Una curiosità: le ranno in particolare corso Verdi, in parte popola- piazza Sant’Antonio con la regia di Udine&Gorizia coloratissime divise da cuoco indossate sono state ta dal Borgo Pane pasta e pizza, che quest’anno

Rispecchia benissimo le caratteristiche della manifestazione: la chef Antonia Klugmann, da poco giudice di Masterchef Italia, è la madrina della 14.esima edizione di «Gusti di Frontiera». Stella Michelin dal 2015, quest’anno è stata chiamata a sostituire Carlo Cracco come quarto giudice di Masterchef. A «Gusti di Frontiera» gioca in casa: triestina di nascita e friulana d’adozione è la titolare del ristorante «All’Argine» di Vencò a Dolegna del Collio

38 Panorama Gusti senza frontiere La fortunata manifestazione enogastronomica torna a Gorizia dal 21 al 24 settembre: 900 domande di partecipazione, di cui accolte oltre 350, 44 Paesi rappresentati, 22 borghi tematici. Numeri che permettono di affermare che sarà l’ennesima edizione da record

sarà ancora più affollato con stand che propor- ranno dalle piadine alle tigelle, dalla pasta fatta in casa a fragranti pagnotte e focacce. In piazza Vittoria sarà ancora più massiccia la presenza del Borgo Nord Europa, che accoglierà gli stand provenienti dall’area britannica e quelli dell’area scandinava. Due i Borghi numericamente più grandi: Americhe in via Cadorna, comprendente peraltro anche la Spagna (date le affinità con i Paesi del Sud America) e Oriente, che tra il piaz- zale Donatori di sangue e la parte antistante di via Boccaccio porterà Cina, Giappone, Vietnam, Thailandia e non solo. fTra novità e «pilastri storici» La mappa 2017 della festa sarà caratterizzata an- che da qualche cambiamento rispetto al passato, BUMBACA PIERLUIGI in modo da valorizzare al massimo caratteristi- che e peculiarità delle cucine dei singoli Paesi o lo spirito dei Borghi di appartenenza. L’Aperitivo goriziano si consolida con una presenza più nu- mente in piazza Battisti e ai Giardini pubblici, dell’Interno (leggi circolare Gabrielli) impongo- merosa in via Diaz, lasciando il controviale di via oltre alla ricca offerta di leccornie delle regioni no tutta una serie di accorgimenti per garanti- Petrarca al Borgo Friuli. In realtà quest’ultimo italiane in corso Italia. Infine via Rastello riserverà re lo svolgimento della manifestazione nella avrà una continuazione anche in via Garibaldi, il fascino delle sue corti interne e di negozi e locali massima tranquillità. In particolare, diventa dove troveranno posto in particolare bancarelle storici alla Via dei Sapori. “severamente vietato” somministrare e/o ven- con prodotti tipici, mentre la Carnia avrà una sua “Gusti di frontiera” unirà idealmente le piazze dere bevande in bicchieri e bottiglie di vetro e Corte nel passaggio che collega corso Verdi a piaz- Sant’Antonio e Cavour, dando vita alla Piazza del in lattine, in quanto ciò può costituire pericolo za Battisti. Confermata in via De Gasperi e in via Gusto, punto di riferimento per eccellenze del per la pubblica incolumità; dunque, si berrà e si Roma di fronte all’auditorium la nutrita presenza Triveneto e non solo. Piazza Sant’Antonio resta la mangerà con bicchieri e piatti di carta o di plasti- del Borgo Balcani, mentre la Slovenia troverà casa confermatissima cornice per incontrare e vedere ca. Ma viene anche delimitata l’area della festa in piazza Municipio, fianco a fianco con il travol- all’opera chef stellati e personaggi della scena mediante l’utilizzo di jersey in cemento, senza gente Villaggio Latino. televisiva, nella coinvolgente carrellata di appun- dimenticare il potenziamento della rete delle Tornando a via Roma, il sempre affollatissimo lo tamenti e presentazioni de “Il Salotto del Gusto”, telecamere di videosorveglianza. stand dei kurtos, i dolci ungheresi dalla forma di con la regia di Udine e Gorizia Fiere. La vicina Ma non basta. Perché oltre agli operatori del set- un cannolo, sarà spostato all’inizio della strada, in piazza Cavour invece accoglierà alcune “perle” di tore ed al personale che lavora negli stand, sarà modo che la fila che lo contraddistigue non renda Friuli Venezia Giulia e Slovenia, ovvero prestigiosi più in generale tutta l’organizzazione di “Gusti di difficoltoso il passaggio. Anche per gli amanti del ristoratori che prepareranno i loro cavalli di batta- frontiera” a doversi adeguare alle ultime circolari pesce l’offerta sarà ancora più variegata: la zona glia in un’ambientazione elegante e accogliente. ministeriali in fatto di sicurezza. Si dovrà prevede- del mercato all’ingrosso accoglierà il Borgo del re un maggiore presidio di tutti gli accessi, e dun- Mare e quello Adriatico, il primo dedicato a risto- fFesta blindata que alle sue numerose porte, con più personale rantini e il secondo alle cooperative di pescatori. che sarà chiamato ad effettuare vigilanza. Ancora, Riconfermati ovviamente i pilastri storici di “Gusti E sarà una festa blindata. Le ultime direttive dovrà essere potenziata la cartellonistica e l’illu- di frontiera” come Austria e Francia, rispettiva- in materia di sicurezza del ministero italiano minazione per identificare le vie di fuga. I. R.

Panorama 39 musica

Straordinario evento all’Arena di Verona per il decimo anniversario della morte del tenore

a cura di Fabio Sfiligoi

oglio essere ricordato come l’uomo che ha portato la lirica alle masse», diceva. Oggi lo potremmo definire il padre della musica cross- «Vover il mix, la gradevole contaminazione fra lirica e pop, ma pur sempre un grande esecutore del bel canto visto che diffondere la lirica è quello che ha fatto per tutta la sua vita. “Potrebbe essere questo il filo conduttore del- la storia di Big Luciano”. Questa frase racchiude tutto, sintetizza Nicoletta Mantovani, vedova del grande tenore. L’occasione è il concerto evento di Verona per il decimo anniversario della scomparsa del maestro. È stata un’emo- zione senza fine, un’emozione dietro l’altra sul palco con l’alternarsi di interazioni fra voci dal vivo e immagini e registrazioni di Pavarotti: «Se avessi un nemico...» ricetta perfetta non solo per i familiari ma anche per gli appassionati e, credete, qualche lacrimuccia ha bagnato le guance nelle esecu- risate perché non ci crede nessuno perché è ri- univa. Un aneddoto dietro l’altro a dipingere zioni più toccanti. saputo che Pavarotti era una buona forchetta, l’immagine di un Pavarotti uomo di grande e poi Eros Ramazzotti, Nek, Fiorella Mannoia, umanità e beneficenza oltre che star lirica. fCiccio Baciccio Giorgia, i 2Cellos e ancora personaggi abituati Oltre tre ore di spettacolo nelle quali è stata ri- ad altri palchi come Alex Del Piero, diventa- percorsa la storia umana e artistica del grande Tanti gli amici e i colleghi che hanno ri- to amico del maestro per la juventinità che li tenore, amato e conosciuto a tutte le latitudini. sposto all’appello, a partire dai colleghi- amici Josè Carreras e Placido Domin- go interpreti di uno dei momenti più ccPlacido Domingo e Josè Carreras popolari della carriera del Maestro con i tre tenori il punto in cui la lirica ha cambiato dire- zione. E oltre alla soprano Angela Gheorghiu, i tenori Vittorio Grigolo (“E lucevan le stelle”), Fabio Armiliato (“Mattinata” ) e Francesco Meli (che ha intonato “Una furtiva lagrima” dall’ “Eli- sir d’amore”), anche tanti ospiti sul fronte pop con Zucchero/CiccioBaciccio (come lo chiamava Big Luciano): “Ci piacevano le vecchie trattorie dove mangiavamo le verdurine in brodo”, e giù

40 Panorama per studiare e maturare in modo adeguato, lo hanno ricordato con la canzoncina “Amigos para siempre“. I 2Cellos hanno ripropsto a modo loro “La don- na è mobile” e “O sole mio”. Il ritornello della celeberrima canzone napoletana è stata poi cantata dai talenti dalla fondazione Pavarotti. Per celebrare Big Luciano anche il composito- re Nicola Piovani, che ha composto un brano dedicato al tenore emiliano. Il pezzo, una romanza, gli è stato commissionato da Nico- letta (la vedova) e il titolo è “Luciano”. Piovani ha preso la bacchetta per dirigere l’orchestra, mentre a cantare ci ha pensato Vittorio Grigo- lo.Fuori dall’Arena scaligera la testimonianza particolarmente sentita è stata quella di Eleonora Buratto, giovane soprano di Susti- nente, già lanciata a brillantissima carriera e sua allieva: “Noi allievi arrivavamo in anticipo e ci sedevamo ad aspettare la fine delle sue partite a briscola o di burraco; a fine partita, mettendo via le carte, ci chiedeva ‘Bene, cosa mi cantate oggi?’. Durante l’ultima lezione mi disse che gli sarebbe piaciuto farmi debuttare in l’’Elisir d’amore’ con la sua regia. Quando ho debuttato al Teatro Regio di Madrid, nel mio cuore l’ho dedicata a lui. Con me è stato molto affettuoso e generoso, sempre disponi- bile. Mi ha dato una grande dimostrazione di forza, perché pretendeva di ascoltarci anche nel periodo in cui si sottoponeva alla chemio- terapia, quasi come se per lui anche la musica fosse terapeutica“. Ben prima della Buratto, Mantova era stata «Se avessi un nemico...» un luogo del cuore per il giovin Pavarotti, pendolare da Modena, allievo di Ettore Cam- pogalliani. “Arrivavano in tre su una Bianchina Generoso è stato uno degli aggettivi più uti- conosceva è il Bocelli pensiero. E il suo obiet- – ricorda Francesca, figlia del Maestro – lui, lizzati per ricordare Pavarotti. E disponibile ad tivo è sempre stato quello: avvicinare la lirica Leone Magiera e la moglie Mirella Freni. L’au- aiutare tutti, simpatico, carismatico. Impossibi- alla gente. E per questo viene ancora ricor- to era di Magiera che, pianista, veniva pure le non volergli bene. In collegamento da Londra dato. Era un artista che aveva sempre voglia a studiare dal papà. Questo per cinque anni il regista Ron Howard ha fatto sapere che sta di mettersi alla prova, non si tirava indietro almeno, ma anche dopo il rapporto con il ma- realizzando un docufilm sulla vita dell’artista. davanti a nuove sfide. “Non pensava di essere estro, Pavarotti lo chiamava ‘il mio vecchio’, arrivato – ha sottolineato la vedova che non rimaneva stretto”. Ricorda una telefonata di fBocelli ci dà di petto vuole paragonare l’evento all’Arena all’e- Pavarotti nel 1972: debuttava a Verona all’A- sperienza fortunata del Pavarotti & Friends, rena in “Un ballo in maschera” e, preoccupato, Non poteva mancare Andrea Bocelli che in l’evento che il tenore organizzava a Modena chiedeva consiglio al papà, che lo rassicurava collegamento da Roma ha eseguito “Ah, mes con artisti pop da tutto il mondo. “Impossibile “vai”. Altra volta per la prima “Turandot” a amis!”, estratto da “La figlia del reggimento” ripeterlo. L’anima era lui e gli amici venivano Helsinki, si rivolgeva al maestro, ricevendone di Donizetti, un’aria di estrema difficoltà per a Modena per la gioia di cantare con lui“. “Non altrettanto incoraggiamento: quello forse il i tenori visto che presenta nove “do di petto”. si è mai dimenticato di essere figlio della primo “Nessun dorma”, poi sempre trionfan- “Spero che il Maestro lassù in cielo sia soddi- Guerra e per questo tra i suoi impegni c’era te. A proposito dell’andare in scena e dell’e- sfatto e sorrida”, si è augurato il tenore tosca- quello di aiutare i bambini“. Commovente in mozione in un video si è visto Pavarotti dire: no. Per ricordare Luciano le scelte parlano per questo senso il saluto portato da un gruppo “Se avessi un nemico non gli augurerei mai la lui. La sua idea era che la gente non si avvici- di piccoli del Guatemala, che grazie all’aiuto sensazione che si prova...“.Quel se avessi un nava alla lirica per il semplice fatto che non la del Maestro hanno avuto condizioni ideali nemico, ci dice cos’era Pavarotti...

Panorama 41 astronautica Luna, asteroidi, nuove basi orbitanti: che cosa aspettarsi dal «futuro» dell’esplorazione spaziale, con astronauti in carne ed ossa

azzi riciclabili, lunghe permanenze in orbita, boom di investitori privati: l’ultimo decennio di ricerca spaziale è stato entusiasmante. Il prossimo promette di esserlo ancora di più, se le basi gettate sono solide quanto sembrano. Tra il 2020 e il 2030 potremmo catturare asteroidi, abitare in palloni gonfiati orbitanti e salutare la nostra amata ISS (Stazione Spa- Rziale Internazionale). Ecco le missioni umane nello spazio a cui guarderemo con maggiore interesse: a cura di Nerea Bulva

BIGELOW STAZIONE COMMERCIALE GONFIABILE La Bigelow Aerospace sta pensando di lanciare la prima base orbitante sovvenzionata da privati - la B330 - nel 2020. Comprenderebbe 330 metri cubi di spazio in cui alloggiare un equipaggio di almeno sei persone. Il progetto è attualmen- te allo studio a stretto contatto con la Nasa. Lo scorso 8 aprile un modulo gonfiabile della Bigelow (BEAM, Bigelow Expandable Ac- tivity Module) è stato inviato fino alla ISS, collegato alla stazione e lasciato espandere in autonomia. Una serie di test ne valuterà l’efficacia; se dovesse funzionare, aprirebbe la strada a componenti più leggere ed economiche da trasportare e assemblare.

TIANGONG BASE SPAZIALE CINESE Anche la Cina ha in program- ma la costruzione di una base spaziale su modello della ISS, o della MIR, anche se molto più piccola. Un primo passo è stato compiuto con la stazione laboratorio Tiangong-1 (gran- de come un piccolo autobus) lanciata nel 2011 e raggiunta da due missioni umane, e con la Tiangong 2, in orbita ORION, AL VIA IL PROGETTO in questi giorni. Una terza missione, la Tiangong-3, che Sempre più vicini i primi test dovrebbe gettare le basi per del nuovo razzo della Nasa, lo un assemblaggio modulare Space Launch System (SLS) e della stazione cinese, dovreb- della nuova navicella Orion, che be partire nel 2022. porteranno l’uomo oltre l’orbita terrestre, verso gli asteroidi e poi verso Marte. L’Agenzia spaziale Usa ha reso noto il programma 42 Panorama Luna, asteroidi, nuove basi orbitanti: che cosa aspettarsi dal «futuro» dell’esplorazione spaziale, con astronauti in carne ed ossa Missioni umane per il prossimo decennio

OPSEK COMPLESSO RUSSO La ISS dovrebbe rimanere operativa fino al 2024. Ma prima che sia smantellata, l’agenzia spaziale russa ha in programma di smantellare i moduli di sua competenza e usarli per costruire una stazione spaziale sperimen- tale, che chiamerà OPSEK (Orbital Piloted Assembly and Experiment Complex, Complesso orbitale e assemblaggio sperimentale pilotato). La stazione sarebbe usata come “porto” di arrivo e di partenza in orbita bassa per missioni spaziali più lontane e complesse, come quelle verso la Luna e verso Marte. Nella foto, il modulo russo Rassvet (MRM-1) della ISS, con la navicella cargo Progress agganciata sulla destra.

SPACE ADVENTURES UNA CROCIERA INTORNO ALLA LUNA Il nostro satellite potrebbe anche diventare una popolare (si fa per dire) destinazione turistica. La Space Adventures, un’impresa che propone viaggi spaziali pri- vati, sta lavorando a un progetto di circumnavigazione lunare per ORION, AL VIA IL PROGETTO facoltosi turisti spaziali. Il piano è utilizzare rodati veicoli spaziali e il protocollo del primo volo – russi per portare due “comuni come previsto non ci sarà equi- mortali” e un cosmonauta paggio: l’SLS porterà la Orion professionista in una traiettoria fino a 75.000 km oltre la Luna e attorno alla faccia nascosta della ritorno nel 2018 in una missione Luna, arrivando a circa 100 km che durerà circa tre settimane –, dalla sua superficie. designato con la sigla EM-1, che sta per Exploration Mission 1. Panorama 43 informatica Qual è l’età giusta per navigare su Internet?

ual è l’età giusta per strappare il «foglio rosa» di Internet e scorrazzare autonomamente su social network e portali di video? Quando un ragazzino Qo una ragazzina può incrociare le brac- cia al petto e annunciare di essere pronto/a a nuotare da solo/a nel mare magnum della Rete? Go- ogle ha deciso: 13 anni. E lo ha fatto mentre l’Unione europea prova ad alzare il limite con il regolamento sul trattamento dei dati personali, in vigore dal prossimo anno. Ai 13enni il colosso califor- niano chiede se vogliono (ri) prendere possesso del loro profilo, creato in precedenza dai genitori con l’applicazione Family Link. Il sistema, attualmente in sperimentazione negli

Un’applicazione in aiuto dei genitori

«Ciao, il mio nome è Nick. Questa applicazio- destinatario non riceve una risposta. Ignora- ne è nata dalle mie frustrazioni per le attuali re gli appelli dei genitori diventa così impos- applicazioni di messaggistica». È con questo sibile. Viene inviata anche una notifica se il incipit che il signor Nick Herbert, originario messaggio è stato letto. del West Wickham, a sud-est di Londra, pa- Un incubo per gli adolescenti, la fine di dre del 13enne Ben, presenta l’app creata un incubo per mamme e papà più o meno per assicurarsi che il figlio risponda ai suoi ansiosi. Ragazzi distratti, troppo presi dai messaggi. Si chiama ReplyASAP ed è pra- giochi o dai social, con il cellulare silenziato, ticamente un’applicazione che tormenta il solitamente neppure fanno caso ai messag- e alimenta le tensioni nel loro rapporto. Per destinatario finché, stremato e con il tele- gi dei genitori o, se li scorgono, non conside- migliorare la comunicazione con gli adole- fono fuori uso, non si decide a rispondere. rano proprio l’ipotesi di una qualche rispo- scenti questa sembra essere la soluzione più Infatti, blocca il dispositivo e fa scattare un sta, soprattutto se sono insieme agli amici. efficace. Almeno così la pensa Herbert che, allarme che rimane attivo fino a quando il Così, la preoccupazione dei genitori cresce se da una parte ammette l’eccessiva intru-

44 Panorama Qual è l’età giusta per navigare su Internet?

Stati Uniti, permette di gestire a distan- Il nuovo parental de invece per il controllo parentale di Ap- za il rapporto fra i piccoli utenti e il loro ple disattivabile solo con l’apposito codice smartphone Android (il sistema operativo control di Google e indipendentemente dall’età. di proprietà di Mountain View). Quali ap- “È difficile fissare il momento corretto. plicazioni possono scaricare, quali video fissa i13 anni per Bisogna considerare situazione per situa- possono vedere, dove si trovano in un avere la patente zione e, soprattutto, rendersi conto che ci determinato momento e quando devono si deve sempre fare carico dell’educazione spegnere il dispositivo (e possibilmente di navigatore. Per del figlio alla vita virtuale. Deve capire che riporlo in un cassetto). Comodo e a prova Bruxelles sono non c’è differenza fra virtuale e reale”, sot- di tentativi di aggiramento: al genitore ba- tolineano gli psicologi, convinti del fatto sta un tocco sul suo schermo per bloccare troppo pochi perché che un controllo manuale e quotidiano del il download di un’app o mettere un sito in non c’è senso telefonino sia più efficace dei sistemi delle lista nera. Questo fino al compimento della piattaforme. maggiore età (secondo BigG), poi il piccolo critico, e prova ad Il tema dell’età, però, è delicato e attuale: internauta può emanciparsi. il nuovo regolamento di Bruxelles ha fissa- Perché? Il colosso lo ritiene pronto? In alzare l’asticella a 16 to a 16 anni il limite per inibire l’iscrizione realtà, come scrive il “New York Times”, alle piattaforme, pur lasciando la libertà la responsabile del prodotto Saurabh Instagram senza il consenso dei genito- ai singoli Stati di rimanere nella forchetta Sharma ha dichiarato che il limite è sta- ri. Nessuna velleità educativa da parte 13-16: danno la possibilità di scegliere. In to fatto coincidere con l’età in cui, per la dell’azienda, dunque, ma in questo modo Italia, ad esempio, per la legge sul cyber- legge americana, si può aprire un account la scelta di tagliare il cordone ombelicale è bullismo sono stati indicati i 14 come età Google, ma anche un profilo Facebook o del minore e non del genitore, come acca- minima per chiedere la rimozione di un contenuto. Dato ormai per scontato un uso massiccio di Internet fin dai primi anni di vita, nei diversi contesti si ragiona quindi sull’acquisizione della consapevolezza dei rischi e degli strumenti per difendersi. Si chiama ReplyASAP con Ben sul design e sull’idea dietro Senza dimenticare le numerose opportu- si impossessa della l’applicazione. Al figlio è piaciuta per- nità. ché ne ha compreso l’utilità, almeno Secondo la ricerca di IPSOS (azienda di ri- schermata del telefono così riferisce il padre. cerche di mercato) per “Save the Children” e fa scattare un allarme Questa app è pensata anche per gli i ragazzi sono sempre più connessi via che non si ferma finché utenti più maturi, quelli che peren- smartphone e sempre più social ma si il ragazzo non risponde nemente disattivano la suoneria del muovono sulla Rete del tutto inconsape- cellulare o non lo portano sempre voli delle conseguenze delle loro attività dietro. È un modo per assicurarsi che online. Almeno il 58% dei ragazzi accetta sività del meccanismo, dall’altra sottolinea messaggi importanti vengano letti, che una app acceda ai propri contatti, pur i vantaggi di uno strumento che a lungo quindi non dovrebbe essere utilizza- di usarla, considerandolo il giusto prezzo andare potrebbe migliorare la relazione ta in maniera incessante e arbitraria, per essere presenti online, mentre 9 su 10 con i figli. Certo con una forzatura non in- ma solo in casi urgenti. L’applicazio- non fanno nulla per proteggere la propria differente. I genitori comprano l’agognato ne è disponibile sul Play store, per il immagine. Un dato inquietante è quello smart phone ai ragazzi anche per tenerli momento solo nel Regno Unito. Fun- relativo ai minori che, pur di avere un pro- sotto controllo, se poi loro non sentono i ziona solo su Android. Il giovane Ben filo Facebook, mentono sulla propria età: messaggi, allora si crea uno stress difficile ha invece un iPhone ma il padre sta mediamente, i ragazzi si iscriverebbero al da gestire. Durante il processo di sviluppo, lavorando per risolvere il problema e social network a 12 anni e mezzo, dichia- durato circa 8 mesi, Nick si è confrontato creare una versione anche per iOS. rando un’età superiore.

Panorama 45 tendenze

Lo dicono diversi studi scientifici: usare la penna invece della tastiera fa bene al cervello, lo tiene allenato, stimola il senso critico

Scrivere a mano rende più intelligenti che digitare al pc

ell’epoca di Internet, degli è qualcosa di molto diverso rispetto Uno studio condotto dalla Berninger ha smartphone e dei tablet pc, all’uso della tastiera, spiega Virginia dimostrato che nella prima età scolare scrivere a mano può suonare Berninger, professore di psicologia pres- i bambini scrivono a mano più parole, anacronistico. In effetti, la ta- so l´Università di Washington (Usa). più velocemente ed esprimendo più stiera – sia essa fisica o virtuale In primo luogo perché richiede l’uso di idee di quanto facciano usando una N– sta via via sostituendo la vecchia penna tratti (e non tasti) per creare una lette- tastiera. Scrivere a penna, matita o nelle abitudini quotidiane di adulti e ra- ra: movimenti delle dita che mettono in pennarello, è qualcosa di molto diverso gazzi. Un bene? Un male? C’è un aspetto moto ampie regioni del cervello, le stesse rispetto all’uso della tastiera, spiegano da non sottovalutare: scrivere a mano fa coinvolte nel pensiero, nella memoria e ancora gli studiosi. In primo luogo per- bene al cervello, lo tiene allenato, stimo- nel linguaggio. ché richiede l’uso di tratti (e non tasti) la il senso critico. Insomma: ci mantiene per creare una lettera: movimenti delle giovani. E lo dicono diversi studi scientifici fAiuta i bambini dita che mettono in moto ampie regio- sull’argomento. Non basta: scrivere a mano aiuta i bam- fScrivere mette bini a imparare le lettere e le forme, mi- gliora il processo di creazione delle idee, in moto il cervello e può anche incrementare notevolmen- Scrivere a penna, matita o pennarello, te lo sviluppo delle capacità motorie.

46 Panorama ni del cervello, le stesse coinvolte nel Prendere appunti a mano, invece, non Scrivere a mano rende più pensiero, nella memoria e nel linguag- consente di scrivere ogni parola della gio. Un lavoro molto più complesso di spiegazione o del discorso che si sta ascol- quelli che si limitano a guardare le let- tando. Fin da quel momento il cervello è tere sullo schermo del computer dopo obbligato a ragionare per trascrivere i intelligenti che digitare al pc aver premuto i rispettivi tasti. concetti più importanti, per riassumerli e per pensare a delle domande da porre in fStudenti modo che l’argomento risulti più chiaro. più brillanti fFa bene anche Il Wall Street Journal riporta una ricerca della Princeton University e UCLA, che ha agli adulti analizzato il comportamento di studenti Un’altra indagine realizzata da studiosi che durante le lezioni prendono appunti dell´Indiana University (Usa) ha scoperto a mano. Questi studenti di solito hanno che i bambini che avevano imparato e si performance più brillanti dei compagni erano esercitati con la scrittura a mano, che digitano la stessa lezione sui tablet. hanno un cervello più attivo rispetto a Imparano più velocemente, capiscono quelli che si limitano a guardare le lettere meglio i concetti e li memorizzano con sullo schermo del computer dopo aver più facilità, mentre gli studenti che pren- premuto i rispettivi tasti. dono appunti su dispositivi elettronici E tuttavia, non sono soltanto i più piccoli hanno più difficoltà nell’esporre i con- a beneficiare dei vantaggi della scrittura cetti. a mano. Secondo uno studio pubblicato “Gli studi dimostrano che, anche quando sulla rivista scientifica “Journal of Cogniti- i pc portatili vengono utilizzati per uno ve Neuroscience”, gli adulti alle prese con scopo didattico – e non per fare acquisti una lingua straniera la imparano meglio su Amazon durante le lezioni – possono se prendono appunti usando penna o comunque danneggiare il rendimento matita, che se lo fanno tramite un com- scolastico”, racconta Pam Mueller della puter. Princeton University, autore dello studio. “Sempre più persone trascorrono le loro Secondo gli esperti che si sono occupati giornate tra computer, smartphone e ta- dello studio prendere appunti a mano, blet pc. Ma sarebbe invece molto impor- quindi in modo più lento, accelera l’ap- tante”, spiega il neuroscienziato P. Murali prendimento. Scrivendo al computer, Doraiswamy, “far capire alle persone che soprattutto se si è veloci, si riesce a ripor- recuperare e anzi migliorare le capacità di tare tutta la spiegazione senza problemi. scrittura a mano rappresenta ancora un Così il cervello in seguito non dovrà fare formidabile esercizio per le nostre capa- alcuno sforzo per rielaborare gli appunti. cità cognitive”.

Panorama 47 comportamento

osa c’è dietro un “ciao!”? Un saluto, certo. Ma quello che viene recepito è molto di più e dipende dal modo in cui esprimiamo quel saluto. Se- Quei gesti nascosti condo uno studio dell’università di CGlasgow, quando incontriamo qualcuno che non conosciamo, ci basiamo sulla prima pa- rola che pronuncia (ad esempio un “ciao”) per farci un’idea su di lei. Quanto dura il tempo di un saluto? A volte dietro un è solo un secondo ma la prima impressione CIAO che ne ricaviamo, conta: ci parla, indiretta- mente, della personalità e in particolare di onestà e aggressività, fiducia e desiderio di dominare sugli altri, gentilezza. Anche solo l’intonazione (come ha dimostrato un altro studio, questa volta dell’università di Lethbridge) offre informazioni sulla persona e condiziona poi l’opinione degli altri su di lei. Ad esempio: chi ha un tono di voce “con- sistente”, alto ma non troppo, viene percepi- to come “affidabile”. È la forza della comunicazione non verbale, di cui spesso ci dimentichiamo. Eppure il ritmo, l’intercalare, il tono della voce, i gesti che ac- compagnano il parlare come pure la postura che il nostro corpo assume in quel particolare momento, la mimica facciale parlano (agli al- tri) di noi: e lo fanno oltre la nostra volontà. siva: il 7%. Gli aspetti paralinguistici (cioè saggio che emettiamo dipende moltissimo Già perchè, in genere, buona parte della no- le caratteristiche del nostro parlare, come dal nostro comportamento non verbale: che stra comunicazione non verbale è spontanea, ritmo e tono) pesano per il 38%; il restante può enfatizzare, contraddire o sostituire, non consapevole. E, naturalmente, anche la 55% è influenzato dal linguaggio del corpo con un altro messaggio, quello che stiamo nostra (o altrui) valutazione è istintiva, non e dalla prossemica (che considera la distan- dicendo. frutto di un ragionamento cosciente. za che teniamo spontaneamente dai nostri Essere consapevoli di tutto questo ci aiuterà Lo psicologo Albert Mehrabian ha dimostra- interlocutori). Queste percentuali di “condi- ad evitare pregiudizi nei confronti degli altri, to – con diversi esperimenti - che il conte- zionamento” sono state contestate da altri a non fermarci alla prima opinione; al tempo nuto verbale rappresenta solo una piccola ricercatori ma quello che è indubbio, valido stesso ci consente di fare più attenzione a tut- parte della nostra comunicazione comples- per tutti, è che la percezione di ogni mes- ti i segnali che emettiamo.

48 Panorama I significati segreti della Quei gesti nascosti comunicazione non verbale: basta un saluto per farsi un’idea della persona dietro un CIAO che lo esprime

fI linguaggi del corpo •SFREGARSI LE MANI: impazienza •MANGIARSI LE UNGHIE: insicurezza o •STARE SEDUTI CON LE MANI INCROCIATE nervoso E quindi, un po’ per gioco e un po’ sul serio, ecco il si- CHE TENGONO, DA DIETRO, LA TESTA: fidu- •TESTA APPOGGIATA SULLE MANI: noia gnificato di alcuni gesti che possiamo osservare spes- cia in se stessi e la superiorità •BRACCIA INCROCIATE SUL PETTO: atteg- so in noi o negli altri. Corrispondono, che ne pensate? •PALMO DELLA MANO APERTO: sincerità, giamento sulla difensiva •ACCAREZZARE LA MASCELLA: decisione apertura e innocenza •GESTO DELLE MANI SULLE GUANCE: va- •TIRARSI, STROPICCIARSI L’ORECCHIO: •PASSARSI LE MANI SUI FIANCHI: volontà lutazione insicurezza di fare qualcosa •STROFINARE UN OCCHIO: dubbi •GUARDARE VERSO IL BASSO: non credere •GIOCARE CON I CAPELLI: mancanza di fi- •TOCCARE LEGGERMENTE IL NASO: men- a quello che senti ducia in se stessi e insicurezza tire, dubitare o rifiutare qualcosa.

Panorama 49 ricerca

Lo studio realizzato da ricercatori di cinque Università (Parma, Bologna, Bolzano, Torino e Cambridge) cerca ancora una volta di capire, quale sia quella più sostenibile per il nostro pianeta

a dieta con il minore impatto ambientale? È quella più varia- ta. Questo quanto emerso da uno stu- dio condotto dal gruppo di LNutrizione Umana del Dipar- timento di Scienze degli Ali- menti e del Farmaco dell’Uni- versità di Parma con colleghi di altri atenei, che mette per la prima volta a confronto la sostenibilità di tre regimi ali- mentari diversi – onnivoro, vegetariano e vegano – uti- lizzando dati provenienti da consumi reali. Lo studio, cui hanno lavorato ricercatori di cinque Universi- tà (Parma, Bologna, Bolzano, Torino e Cambridge), è stato realizzato nell’ambito del pro- getto PRIN (Programmi di Ri- cerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale) “Micror- ganismi negli alimenti: studio Dieta onnivora del microbiota e del relativo metaboloma in funzione della dieta onnivora, vegetariana e vegana”.. Considerando il cibo consu- vegetariana o vegana? mato settimanalmente dai 153 partecipanti alla ricerca, sono stati calcolati i dati nutrizio- nali e ambientali medi giorna- bientali utilizzati per determi- ambientali rispetto al gruppo lieri per i tre gruppi dietetici. nare la sostenibilità delle diete a dieta vegetariana e vegana. L’introito calorico era simile, tratti dal database dal BCFN Questo risultato è in linea con ma gli impatti ambientali han- – Barilla Center for Food and i dati di numerosi studi scien- no messo in evidenza sostan- Nutrition) è infatti emerso che tifici condotti in altri Paesi, che ziali differenze. Dall’analisi il regime alimentare onnivo- hanno dimostrato il vantaggio del carbon footprint, del wa- ro presenta valori d’impatto ambientale di modelli alimen- ter footprint e dell’ecological significativamente più eleva- tari basati principalmente su footprint (i 3 indicatori am- ti per tutti e tre gli indicatori prodotti vegetali.

50 Panorama Secondo la FAO (Food and Agri- cultural Orga- nization) deve concorrere alla protezione e al rispetto della bio- guardare le risorse ambientali, diversità e degli è importante considerare che ecosistemi, essere gli alimenti vegetali consu- Dieta onnivora mati in una dieta vegana sono accettabile cultu- spesso altamente trasformati e possono arrivare da Paesi an- ralmente, econo- che molto lontani. Inoltre, per micamente equa raggiungere l’introito energe- vegetariana o vegana? tico, la quantità di frutta, ver- ed accessibile, dura o legumi che deve essere consumata al posto dei pro- adeguata, sicura e dotti animali è elevata. Tutti sana sotto il pro- Tuttavia, tra la dieta vegetaria- questi fattori possono spiegare na e la dieta vegana non sono l’impatto sull’ambiente delle filo nutrizionale e, state riscontrate differenze si- scelte alimentari associate a gnificative. Infatti, anche se la questo regime alimentare. contemporanea- dieta vegana, che comprende In conclusione, anche per la mente, ottimizzare esclusivamente alimenti di ori- salute dell’ambiente, oltre che gine vegetale, potrebbe sem- per quella delle persone, le le risorse naturali brare il modello alimentare parole chiave sono quantità e che può maggiormente salva- varietà. e umane

Panorama 51 alimentazione

ettembre è il mese della frutta ricca e succosa: fichi da ripartenza dopo la lunga portare in tavola con un tris di pausa estiva e, come ci in- formaggi leggeri, ideali anche per segnavano i nostri nonni, la marmellata invernale; le prime il tempo dei cibi più nu- mele gustose; kaki da mangiare trienti. Una scelta vasta di frutta con il cucchiaio; pere; castagne Se verdura ricca di vitamine e pro- da raccogliere durante le scam- prietà antiossidanti, che aiutano la pagnate nei boschi e ideali per le nostra mente e il nostro corpo ad serate intorno al camino; le prime affrontare l’autunno con energia melagrane e le immancabili noc- rinnovata. ciole, noci, mandorle e anacardi Questo è il periodo giusto per fare ricchi di oli e grassi sani ideali per scorpacciate d’uva, la vera pro- lo stuzzichino mattutino o come tagonista dell’autunno sia per la snack energetico. Grazie al giusto vendemmia sia per le sue qualità. apporto calorico risultano utili Disintossica quindi è utilissima per nutrire il nostro cervello, te- se si vuole affrontare un weekend nendolo attivo, e negli anni hanno depurativo, rimineralizza il fisico, guadagnato un ruolo importante regola l’intestino e la diuresi ed è la contro il diabete regolando i valo- soluzione migliore per regolariz- ri glicemici a digiuno. zare il nostro ritmo interiore. L’u- Per quanto riguarda la verdura di va, o meglio la sua buccia, contiene stagione spazio ai veri protagoni- un’alta percentuale di melatonina sti dell’autunno: i funghi. Gustosi, ed è quindi un’ottima soluzione saporiti, dalla consistenza soda e contro lo stress da rientro. Oltre delicata regnano incontrastati sul- a essere un antiossidante e antitu- la tavola dell’autunno. Da propor- morale, la melatonina contenuta re in tutti i modi possibili, sono nell’uva possiede le stesse proprie- ottimi anche crudi come compri- SETTEMBRE tà prodotte dall’ormone del nostro mari di un’insalata di stagione. In- corpo e quindi regola i ritmi ve- sieme a loro il cesto di settembre si glia/sonno rilassandoci e favoren- riempie di: finocchi; mais; sedano; do l’equilibrio interiore. Mangian- porro ideale per un torta salata mese di passaggio do uva tutti i giorni ci aiutiamo delicata; rape; bietola; cavolfiore; naturalmente a stare bene, senten- cavolo cappuccio; cavolo verza; doci in forma. ortica; patate, menta, maggiorana A farle compagnia un carico di e l’immancabile zucca. dall’estate all’autunno

Il menù ideale

Ritornare sulla “retta via” con la giusta alimentazione è necessario se si vuole affrontare con slancio e concentrazione la nuova stagione, ecco le regole basilari da seguire durante la giornata: - il primo e imprescindibile step è partire da una buona prima colazione: mai saltarla dal momento che diversi studi hanno evi- denziato come un suo consumo regolare, migliora la memoria a breve termine e la concentrazione. L’importante è non appe- santirsi con una colazione troppo calorica,

52 Panorama Cambio di stagione: ricomincia la scuola, si torna al lavoro. Colazione, SETTEMBRE pranzo e cena sono essenziali per garantire all’organismo energia e mese di passaggio nutrimenti utili in questo periodo dell’anno con l’uso di ingredienti ricchi dall’estate all’autunno di proprietà benefiche

l’ideale sarebbe consumare un caffè e una gumi, senza mai dimenticare il pesce, ricco di che, a detta di molti studi, aiutano il nostro tazza di latte con cereali oppure uno yogurt acidi grassi omega-3, e di alimenti ricchi di cervello. arricchito di cereali o di frutta. Importantis- sali minerali e vitamine importantissime per - una cena leggera completa la dieta del sima l’idratazione: alcuni studi confermano garantire energia. rientro, da fare almeno un paio d’ore prima che spesso la mancanza di concentrazione - assolutamente concessa una pausa caffè a di andare a dormire in modo da non rendere e la sonnolenza diurna sono legate ad una metà mattinata purchè proprio della caffei- difficoltosa la digestione e conciliare un buon disidratazione. La perfetta prima colazione, na non si abusi favorendo così un eccesso di sonno notturno. Le zuppe ai cereali mettono quindi, dovrebbe consistere in varie com- nervosismo. Molto più adeguato un frullato d’accordo tutta la famiglia: un minestrone binazioni tra: latte, succo di frutta, yogurt, o una spremuta. Un po’ di zuccheri aiutano, arricchito di orzo e accompagnato da pane cereali, frutta, biscotti, marmellata. infatti, i processi mentali. E per arrivare a integrale è una cena sana e gustosa. - a pranzo, il pasto più importante della sera senza essere davvero affamati e, nello - infine, non privarsi mai della frutta, né a giornata, vale la stessa regola del mattino stesso tempo, per affrontare l’ultimo ‘sprint’ pranzo, né a cena. Avocado, mirtilli e frutti ovvero sano e giusto (in termini di calorie) pomeridiano a lavoro, va bene un po’ di cioc- di bosco, in particolare, aiutano a prevenire così che si possa riprendere senza fatica il colata (meglio se nera e fondente) perché il decadimento cognitivo e favoriscono l’ap- lavoro con carboidrati, verdure, proteine, le- ricca di antiossidanti e caffeina o delle noci prendimento.

Panorama 53 sport

di Fabio Sfiligoi

li dei dell’Olimpo si sono rivelati troppo forti e così il Titanic del Pireo è passato sul- la barchetta quarneri- na quasi senza accorgersene. In quel Gquasi ci sono tante considerazioni da fare e molti i perché da raccon- tare per un bilancio equilibrato di quest’avventura nei preliminari della Dopo Champions. Avventura comunque positiva. l’eliminazione fSenza energie. dall’Olympiacos, Perché? al Rijeka è rimasta Nei 180 minuti giocati contro i la competizione biancorossi sono emerse palesi al- cune cose. La squadra quarnerina è europea di arrivata alla doppia sfida spompata consolazione: e priva di quelle energie che questa competizione richiede: ciò è in par- il punto... te dovuto al breve periodo interco- so fra l’indimenticabile cavalcata vicente della stagione 2016-2017 (e i festeggiamenti seguenti) e l’inizio della stagione 2017-2018, troppo poco tempo a disposizione per un pieno recupero delle forze spese Champions addio sia nel fisico, sia sul piano emotivo e una serie di partite (campionato e coppa, Salisburgo) giocate a tem- perature impossibili. Poi, la lunga durata del mercato (si è chiuso ap- Kalimera Europa League pena il 31 agosto) non ha permesso alla società di rimpiazzare uno degli elementi chiave dell’undici titolare tudine ed esperienza a questo tipo di soldi, cosa che oggi il Rijeka non come il Tgv della fascia destra Stefan gare. I 180 minuti hanno fatto emer- può permettersi perché, come più Ristovski e il bomber Andrijašević, gere la maggior qualità individuale volte ribadito compresi dagli stessi rispettivamente a Sporting e Gent. degli uomini di Besnik Hasi (meno interessati, Social Sport di Gabriele In più, la carenza di fondi (vedre- male che mancava il “bomber-killer” Volpi ha ridotto l’input finanziario mo più in là) è stata il freno ad un Emenike), in primo luogo Fortunis e dei primi anni. Così il presidente ampliamento della rosa chiramente Marin, e la prestanza atletica di alcuni Mišković si è ritrovato, suo malgra- necessario per far viaggiare le truppe elementi in mediana quando i fiuma- do, a copiare il modus operandi di di Kek (la cui residenza sarebbe sta- ni sono andati in debito d’ossigeno. Zdravko Mamić quando due anni ta meta di ladri) su tre fronti: Cam- fa, con la Dinamo in ristrettezze pionato, Europa e Coppa nazionale. fMeno soldi economiche, è stato costretto a ven- Tutto ciò ha pesato sul confronto dere per fior di soldoni due gioielli con l’Olympiacos per l’accesso ai gi- E infine a favore dell’Olympiacos ha come Pjaca e Rog, entrambi finiti in roni di Champions League. giocato la capacità economico-calci- Italia (oggi sono maturati e valgono Eppure i biancoblù crociati hanno stica della società del Pireo. Per fare molto più degli onerosi investimenti giostrato alla pari con gli ellenici, ma il salto di qualità europeo sul colle di fatti rispettivamente da Juventus e cosa ha pesato a favore del loro pas- Rujevica c’è bisogno infatti di un’ul- Napoli). Mišković è andato per gra- saggio? Assolutamente maggior abi- teriore iniezione finanziaria: tanti di e in maniera sistematica: prima,

54 Panorama Che momento stupendo: «curva salotto» e S. Siro

“Grande esultanza e gioia”. È que- sta la prima sensazione che ha provato in diretta l’amico e collega Andrea Marsanich (la collega Virna Baraba seguiva il sorteggio su In- ternet), rossonero DOC, fondatore e presidente del Milan club Fiume, al momento in cui l’urna di Monte- carlo ha regalato al Rijeka quella grande società blasonata che molti auspicavano: il club del capoluogo lombardo a onor del vero si trovava in testa alla lista dei desideri. An- drea si trova ora nell’infelice ruolo Andrea Marsanich, di tifoso di entrambe le squadre, scudiero del «Milan ma da poco anche come apprezzato telecronista delle partite a Rujevica club Fiume» e come esperto delle vicende pallo- nare della Penisola. “È stupendo – ci dice Andrea – è una doppio confronto che esula dal calcio, un bellissimo momento di promozione per la città. Io sono fiumano patoco, pur amando tanto il Milan non potrei mai tifare contro il Rijeka, la squadra della mia città; quindi si sa da che parte starò”. Il primo atto del confronto con i rossoneri di Montella è in programma il 28 settembre al Meazza di San Siro, il retour match il 7 dicembre a Rujevica. “Cer- to - continua Andrea -, avrei voluto si giocasse allo Stadio di Cantrida, perché devo ammetterlo, Rujevica non mi va tanto... Già ho avuto tanto nel senso Champions addio che a 60 anni ho visto il Rijeka vincere campionato e Coppa. E poi sognavo da sempre poter vedere un confronto ‘ufficiale’ tra Rijeka e Milan. Ora sono stato accontentato anche in questo. Non vedo l’ora, ma è una partita che va intesa come una festa del calcio e che esula da qualsiasi tipo di rivalità più accesa o accentuato agonismo, figuriamoci episodi di violenza (sia a Milano sia a Fiu- Kalimera Europa League me)... spero proprio non ce ne siano. Mi interessa vedere come si comporte- ranno i calciatori del Rijeka in una Mecca del calcio come San Siro. Come club abbiamo contattato il consolato di Fiume per cercare tramite il console Paolo Palminteri (n.b. è interista) di avere, in occasione del match di dicembre, qual- che ospite alla Comunità degli Italiani (dove il MiIan club Fiume ha già avuto come ospite il grande Zvonimir Boban). Siamo letteralmente bombardati da telefonate, la richiesta di biglietti è enorme e ci siamo rivolti alla società rosso- nera. Spero di esserci anch’io. Oggi il Milan club Fiume conta 700-800 persone, ma è compresa un po’ tutta la regione. C’era stato un calo di attività un anno fa circa, ma la campagna acquisti di questa stagione ha riportato fiducia nella gente. Anche se, per il sottoscritto, manca ancora la ciliegina sulla torta. Spero anche che i giornalisti italiani oltre a Rijeka come usano fare usino anche la denominazione ‘Fiume’”. Ci saranno pure tifosi di Inter e Juve, in una specie di tifo “contro”, così a Rujevica potrebbero apparire sciarpe o bandiere nerazzurre e bianconere. ”Credo che anche per i tifosi di Inter e Juve, Rijeka-Milan sia una grande festa, poi se tifano contro vabbè fa tutto parte del folclore calcistico”. Del resto era un’abitudine farlo nella mitica “curva salotto”, ossia il nomignolo affibbiato da un gruppo di amici di altre fedi pal- lonare al soggiorno dell’appartamento di Andrea di fronte alla scuola Gelsi.

Panorama 55 sport

quasi in sordina, ha iniziato con agevole e perché no?, un ulteriore Mitrović, poi a Campionato e Cop- salto di qualità. A Mišković va co- pa vinti è toccato ai prezzi pregiati, munque dato il merito in 5 anni di Passato rossonero Andrijašević e Ristovski; Bezjak, aver portato il Rijeka a traguardi vabbè quest’ultimo era in prestito e inimmaginabili (come aveva pro- prima o poi in Germania, da con- messo al suo insediamento nel 2012 tratto, doveva tornare. Mišković quando al “cinema” di Cantrida era- due grandi campioni da Fiume e Pola ha ribadito in più occasioni che il no in programma solo film horror) Rijeka per funzionare ad alto livel- e, dopo il trionfale bis campionato- Milan-Rijeka, lo, con un budget adeguato di circa Coppa, di non aver smembrato la 10-12 milioni di euro, doveva tro- squadra quando avrebbe potuto pillole di storia vare questi fondi “vendendo”. Sol- farlo. Va anche ammesso a onor tanto che questa volta i rimpiazzi del vero che nella stagione scorsa il sono arrivati al “fotofinish”. A poco principale avversario (Dinamo) era uello che a molti dalla chiusura del mercato “qual- qualitativamente molto al di sotto sarà sfuggito così cosa” low-cost è arrivata: Mavrias, dei fiumani. Ripetersi, nello sport e di primo acchito, Acosty, Davidson... basteranno? nella vita, è sempre più difficile: non ma che sicuramen- ne abbiamo dubbi anche perché le te solo i più anziani fGavranović prime 6-7 giornate di campionato Qsapranno, è che c’è stato un famo- hanno dimostrato che le squadre di so calciatore fiumano ad aver in- E poi sono stati commessi degli erro- vertice non sono più due su 10 (Rije- dossato il rossonero del Milan. È ri, cosa strana per la poltica societa- ka e Dinamo), ma quattro su dieci Ezio Loik, mezz’ala destra di gran ria, ma si intuisce chiaramente che il (Hajduk, Dinamo, Rijeka e Osijek), movimento: generoso e dotato budget per il parco giocatori doveva quasi la metà della Prima Lega. di una spiccata resistenza fisica. venir ridotto: il riferimento riguarda Loik per l’epoca aveva polmoni le cessioni in prestito di Čanađija e fAspettando per tutti, soprattutto per Valen- Solomon che forse farebbero como- tino Mazzola, suo compagno di do a Kek. Se si vuole essere compe- il Milan squadra prima a Venezia e poi a titivi in campo nazionale e figurare Il doppio confronto con l’Olympia- Torino. Sapeva costruire manovre dignitosamente in Europa all’allena- cos ha dimostrato un’altra cosa anco- pregevoli. Lo chiamavano “Ele- tore deve venir messa a disposizione ra di cui il Rijeka deve fare tesoro: a fante” per il suo procedere lento e una rosa di 24-25 elementi. A “po- questi livelli come la Champions per possente. Per i tifosi lagunari era chi minuti” dalla fine del mercato certi errori vieni subito castigato. In “l’uomo dei gol impossibili”. una città si è “bloccata” per l’affaire sfide in “stile Davide e Golia” è fon- Nato nel capoluogo del Quar- Gavranović alla Dinamo. Caso nato damentale andare a segno quando nero all’epoca sotto reggenza in mattinata e protrattosi fino a poco capita l’opportunità. E poi certe leg- italiana (dal 1924 al 1947 parte dalla scadenza del mercato. Tut- gerezze a centrocampo e in difesa, dell’Italia), nell’odierna Repub- to finito con la punta a Zagabria in che in Prima Lega passano impuni- blica di Croazia, proveniente dal gennaio (a 6 mesi dalla fine del con- te, non si tollerano e vengono ine- Leonida Fiume esordì 17.enne tratto) e il centrocampista Domagoj vitabilmente sanzionate. Per il resto con la divisa della Fiumana nella Pavičić, pallino di Kek, in prestito i “Kek boys” non hanno sfigurato: stagione 1936-1937 disputando per 6 mesi a Fiume e poi diventerà portano a casa una lezione, amara 41 gare in e siglando 12 giocatore dei bianchi a tutti gli effetti. e dura (forse in altre circostanze sa- reti. Trasferitosi al Milan, dopo Evidentemente i nuovi parametri rebbe potuta andare meglio), resta- tre convincenti stagioni coi ros- finanziari imposti da Volpi hanno no altre sei partite europee in Euopa soneri, arrivò nel 1940 al Venezia costretto la società a muoversi sul League in cui hanno già giostrato dove formò una temibile “coppia mercato in maniera più modera- dimostrando di potercela fare con d’assi” con , e ta e con un occhio sempre fisso al onore. E l’urna di Montecarlo ha nel successivo biennio contribuì portafogli. Nonostante la situazione riservato alla squadra fiumana ol- a portare il club neroverde ai suoi economica imparagonabile, nelle ul- tre al Milan, Austria Vienne e Aek apici ottenendo un terzo posto in time giornate di mercato (concluso Atene. Se si sarà fatto tesoro degli nel 1941-1942 e vincen- il 31 agosto), complici i mugugni di errori commessi, magari ci scappa do, l’anno prima, la Coppa. Ap- Kek, a Rujevica sono arrivati tre ele- la sorpresa e quel secondo posticino prodò poi al Torino insieme allo menti (Mavrias, Acosty e Davidson) dietro l’intoccabile squadra rossone- stesso Mazzola, acquistati dal che almeno sulla carta garantiscono ra che ti fa qualificare alla fase suc- presidente Ferruccio Novo per la al tecnico stiriano una gestione più cessiva... cifra di un milione e 200mila lire

56 Panorama Passato rossonero due grandi campioni da Fiume e Pola

ccEzio Loik ccRofolfo Ostromann ccZvonimir Boban

oltre a due contropartite tecniche campo magari non li noti molto, in 30 gare, risultando il miglior (Mezzadra e Petron). Con quello ma quando non ci sono ti accorgi marcatore della sua squadra. Nella che diverrà il , nel della loro assenza. Accettò subito stagione successiva il campionato corso degli anni Quaranta con- il suo ruolo, arrivò in nazionale. fu rivoluzionato con l’introduzio- quistò cinque scudetti e un’altra Chi lo conobbe, lo ha anche de- ne del girone unico: Ostromann, coppa nazionale prima di morire scritto come un buono. Tre anni sempre con la Triestina, esordì uf- con i compagni di squadra nella nel Milan non gli avevano messo ficialmente il 6 ottobre 1929 nella tragedia di Superga. Con 70 gol in testa idee di grandezza. Aveva gara Triestina-Torino 0-1 ma non totali in maglia granata si trova accettato il Venezia come un sol- fu però in grado di ripetere la pre- all’11.esimo posto della classifica dato accetta una destinazione al stazione dell’anno precedente... dei marcatori del club piemontese, fronte. Curiosamente l’esordio in In tempi moderni, tornando a dietro a (85). nazionale (5 aprile1942) arrivò Fiume, si ricorda Dario Smoje. Lanciato nel grande calcio nel contro la Croazia, partita domi- Mezzo stopper e mezzo mediano: Milan, Loik divenne un giocato- nata per 4-0. In azzurro totalizzò cresciuto nel Rijeka, esordisce nel- re vero, completo, nel Venezia, 9 presenze e 4 gol. la massima divisione del campio- allorché si trovò con Valentino Rodolfo Ostromann nativo di nato di calcio croato all’età di 16 Mazzola. Lui con il numero 8, Pola, che all’epoca faceva par- anni: fisico prestante e discreta vi- l’altro con il numero 10, quando i te dell’Impero austro-ungarico, sione di gioco, viene notato subito numeri indicavano il ruolo e non crebbe calcisticamente nelle gio- dagli osservatori rossoneri. Passa come oggi. Così un bel 8 e un bel vanili del Grion Pola, prima di a Milanello (un trasferimento con 10 arrivarono al Torino: mezza- passare all’Edera dove rimase fino qualche lacuna che poi si trasci- li tipiche, classiche, fortissime, al 1924. Passò infatti in quell’an- nerà nelle aule di tribunale). Con complementari. A Loik il ruo- no al Milan, dove disputò 21 gare la maglia rossonera Dario arriva a lo del faticatore, a Mazzola, che mettendo a segno diciotto reti. contare 6 gettoni di presenze. Poi è pure era il più fisico dei giocatori Il suo bilancio complessivo è di un graduale declino fino al ritorno granata, il ruolo dell’inventore di 73 partite e 34 gol. Nell’estate del in Patria e al più totale anonimato. gol, di riscosse. Però Loik sapeva 1928 venne ingaggiato dalla Trie- Fra i croati con la maglia del Milan anche segnare. Fu il cosiddetto stina, dove giocò l’ultimo cam- hanno lasciato un segno indelebi- giocatore di grande rendimento, pionato di Divisione nazionale le Zvonimir Boban e Dario Šimić. di quelli che quando stanno in suddiviso in gironi: siglò 17 reti Ora tocca a Nikola Kalinić.

Panorama 57 istriani nel mondo Mario Andretti, the greatest

n mito dell’automobilismo, il miglior di tutti i tempi (parola di Chip Ganas- si, ex pilota e proprietario di scuderia automobilistica statunitense), l’i- striano diventato grande al volante. UUna cascata di nomi importanti – da Richard Petty a Dan Gurney e Bobby Unser –, interve- nuti in videocollegamento, ha reso omaggio a Mario Andretti, testimoniando l’impatto che il corridore di origini montonesi ha avuto sulle loro carriere e, più in generale, sullo sviluppo dell’automobilismo. Andretti è stato insignito del Cameron R. Argetsinger Award. Un’icona mondiale, un nome riconosciuto ovunque, alla stregua di un Pelé o di un Elvis Presley: sono parole di Bobby Rahal, presidente del Consiglio direttivo dell’International Motor Racing Rese- arch Center. “È un privilegio per l’IMRRC onora- re Mario con il Premio Cameron R. Argetsinger. Oltre cinquant’anni di carriera, il suo impatto sullo sport è incommensurabile“. Il riconoscimento porta il nome dell’uomo che nel lontano 1948 portò le corse sul circuito di Watkins Glen International, nell’omonimo paese Un’icona mondiale: premio alla carriera per il dello Stato di New York, all’estremità meridiona- pilota automobilistico di origini montonesi, le del lago Seneca. È proprio in quest’autodromo che Andretti debutta in Formula Uno, il 6 ottobre insignito del Cameron R. Argetsinger Award 1968, con una Lotus (in quell’occasione, però, non concluse la gara: la rottura della frizione Italiana e, l’anno successivo, sindaco del Libero all’insegna dell’alta velocità (non a caso è stato lo costrinse a ritirarsi dopo il 33.esimo giro). “Il Comune di Montona in Esilio. soprannominato “Piedone” per la sua attitu- più bel giorno della mia vita”, ha commentato Andretti spesso ci torna, a Montona, dov’è nato dine a schiacciare sul pedale del gas). Vanta commosso il campione (sotto, alla cerimonia di il 28 febbraio 1940 e che abbandona insieme un albo d’oro personale sterminato, sul quale conferimento del premio, il 31 agosto, con Peter con la famiglia quando è ancora bambino, fi- stanno scritte vittorie di primissimo ordine e di Argetsinger a ds. e Rahal a sin.). Andretti entra nendo nel campo profughi di Lucca. Ed è propio ogni genere. Per dare una misura: 500 Miglia con ampio merito nella storia dello sport e degli qui, nella cittadina toscana, che si avvicina al di Indianapolis nel 1969; 12 Ore di Sebring – USA, di cui è cittadino dal 1964, anche se mai mondo delle corse e dell’automobilistico la- Campionato Mondiale Marche – nel 1967 e nel ha dimenticato le sue origini e la sua infanzia, vorando in un’officina. Il trasferimento negli 1970; un secondo posto alla 24 Ore di le Mans conservando un affetto particolare nei confronti States, avvenuto nel 1955, segna un momento del 1995; campionato mondiale di Formula 1 dell’Italia e dell’Istria. Non a caso, nel 2006 ven- decisivo per la vita e per la carriera di pilota di vinto nel 1978. Fu la Lotus a dargli il massimo ne nominato Commendatore della Repubblica Mario e l’inizio di un percorso ricco di emozioni, riconoscimento motoristico dentro un anno ma- gnifico – data la qualità di quella vettura, la “78” poi “79” – e tragico. Ronnie Peterson, svedese, tra i più veloci piloti in assoluto, suo compagno

ANGE LISUZZO di squadra, rimase ucciso dopo un incidente caotico e spaventoso innescato poco dopo il via del Gran Premio d’Italia. Il bilancio in Formula 1 di Andretti contiene 12 vittorie (10 ottenute con Lotus tra il ’77 e il’78; una con Lotus Parnelli, nel ’76; e una con la Ferrari, nel 1971). Due soli rim- pianti: il primo, non aver conquistato un titolo mondiale di Formula 1 guidando una Ferrari; il secondo, non essere mai arrivato primo alla ce- leberrima 24 Ore di Le Mans. I.R.

58 Panorama passatempi

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ORIZZONTALI: 1. È impossibile vederli a occhio un solo attore - 43. Cimitero di guerra - 45. nudo - 7. Zuppa di pesce alla marinara - 15. Capita- Il simbolo del rame - 46. Nome di le nell’Asia Minore - 16. Il Robert di Taxi driver - 17. donna - 47. Relativo alla vista - 49. La sigla del modulo lunare - 18. Savona su targa Tre volte in latino - 50. Lo era il ca- d’auto - 19. Quelli di Volterra sono malmignatte vallo Pegaso - 52. Grossi serpenti - 53. - 21. Il Babà che mise in sacco 40 ladroni - 22. La Monaco buddista - 54. Si aggiusta per prescrive il medico - 23. Rubò con astuzia i buoi centrare - 55. Accordato con battimani - 56. Il ad Ercole - 25. Viste o registrate - 27. Vignetta che fiume di Jena - 58. L’inizio dell’attacco - 59. Il impegna gli enigmisti - 28. Parità per il farmaci- fiume di Bihać - 60. Il più grande poeta tede- sta - 29. Bastone vescovile - 30. Baronetto in Gran sco - 62. Competitori in amore - 64. Un brillante Bretagna - 3l. Adesso centro-meridionale - 32. incastonato - 65. Provoca confusione mentale. Accende il viso del verecondo - 34. Quello africa- VERTICALI: 1. Tinge ciglia e sopracciglia - 2. no ha le orecchie più grandi - 37. Piacciono a Bugs Inutilmente - 3. Le iniziali del poeta Kavafis - 4. Bunny - 39. Le finanze dello stato - 41. Impegna Poco frequente - 5. Ha i minuti contati - 6. Imbar- con la Croce Rossa - 35. Una protagonista... stupe- cazione fatiscente - 7. L’attore Eastwood (iniz.) facente - 36. Di distribuisce a fette - 38. Pensano Soluzione del numero precedente - 8. France scrittore francese Premio Nobel nel solo a sé stessi - 40. Nelson l’ammiraglio morto a 1921 - 9. La patria di Pablo Neruda - 10. Dernier Trafalgar - 41. Chi ci va s’infarina - 42. Il decimo nella moda - 11. Pronome personale - 12. Circo- mese nel datario - 44. Propri dell’inverno - 45. Al- lo con soci - 13. Si genera negli orecchi - 14. La bert scrittore francese Premio Nobel nel 1957 - 48. terza cavità nello stomaco dei ruminanti - 16. Il Ragazze del Veneto - 51. Il grande lago asiatico più lungo è medio - 20. Comune in provincia di che si sta prosciugando - 52. Pietro davanti a Pao- Parma - 22. Pesce dalle carni pregiate - 24. Molte lo - 53. Scrisse Cristo si è fermato a Eboli - 55. Lunga banane... per chi corre in moto - 26. Birra ad alta sciarpa di piume - 57. La Dagover tra le attrici - 60. fermentazione - 27. Secco per l’eccessivo calore - Doppie negli oggetti - 61. Il simbolo dell’olmio - 29. Cittadina croata nella Slavonia orientale - 30. 63. Medagliare senza medaglie. Distruggere completamente - 33. Il corpo militare Pinocchio

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