La svastica allo stadio 2

rnest Erbstein, di Giovanni A.E Cerutti l’uomo che fece grande il Torino

Molti ricordano il ; pochi la storia del suo allenatore Ernest Erbstein, ebreo ungherese, morto anche lui nel famoso incidente aereo di Superga. Calcio e politica si intrecciano nell’odissea sua e della sua famiglia attraverso l’Europa.

acigalupo; Ballarin, Maroso; pletò gli studi diplomandosi al Magyar Grezar, Rigamonti, Castigliano; Testnevelesi Foiskö, l’Accademia unghe- B Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, rese di educazione del corpo. Nel 1915, Ossola. Chi non ha sentito almeno una all’età di diciassette anni, iniziò la carriera volta nella vita scandire la formazione di calciatore nel B.A.K Budapest, dove della formidabile squadra che aveva fat- restò fino al 1924. Per mantenersi, aveva to sognare l’Italia che provava a lasciar- parallelamente iniziato l’attività di agen- si alle spalle i disastri della guerra e del te di borsa. Nel 1924 trovò un ingaggio in ventennio fascista? O narrare le gesta Italia, nell’Olympia Fiume, che militava leggendarie di capitan Mazzola, quando in Seconda divisione - equivalente grosso rimboccandosi le maniche dava il via al modo all’attuale Prima divisione della Le- “quarto d’ora granata”, che segnava la gapro - e l’anno successivo passò al Vicen- fine di ogni velleità di vittoria per qual- za, sempre nella stessa categoria. Quello siasi avversario? E chi non conosce la stesso anno si era sposato con Jolanda vicenda della tragedia del 4 maggio 1949, Hunterer e nel 1926, a Budapest, nacque quando l’aereo che riportava a casa la la loro prima figlia, Susanna. Nonostante squadra granata da Lisbona si schiantò la buona stagione al , dove dispu- sul terrapieno della collina di Superga tò ventotto partite realizzando due gol, la Erno” “Ernest” Erbstein che sovrasta la città di Torino? Ma è ben (Nagyvárad, 13 maggio 1898 – carriera professionistica stentava a decol- difficile che abbiate sentito raccontare la Superga, 4 maggio 1949) lare, tanto più che la Carta di Viareggio storia dell’uomo che quella squadra gui- - come viene comunemente chiamato il dò, dopo averla costruita pezzo per pezzo. circa cinquantamila abitanti, e che oggi, documento con il quale, nel 1926, la Fe- E, soprattutto, che sappiate quanto quella con il nome di Oradea, fa parte della derazione Italiana Gioco Calcio dettò le storia si intrecciò con la pagina più buia Romania, cui fu assegnata dal trattato linee attorno a cui vennero ristrutturati i del Novecento europeo. di Trianon al termine della Prima guerra campionati - aveva, tra le altre disposizio- Ernest Erbstein era nato il 13 maggio mondiale. ni, vietato l’ingaggio di calciatori stranieri 1898 a Nagyvárad, una cittadina dell’im- Quando Ernest aveva due anni, la sua a partire dal 1928 - dopo due anni di regi- pero austroungarico che allora contava famiglia si trasferì a Budapest, dove com- me transitorio in cui sarebbe stato possi- 69 La svastica allo stadio 2

bile tesserare due calciatori stranieri, ma Paradigmatico in questo senso il caso a Budapest, dove era rimasta la famiglia, farne giocare uno per volta - in ossequio di Virginio Rosetta, il terzino vercellese era nata Martha, la seconda figlia. alla politica nazionalista del regime fasci- che a diciotto anni trascinò la Pro Ver- La fama di Erbstein cominciò a cre- sta, che aveva appena consolidato il suo celli vincitrice dei campionati 1920-21 e scere, tanto che nella stagione 1932-33 potere con le leggi fascistissime del 1925- 1921-22, che nel 1923 passò alla Juventus venne richiamato a , ma questa vol- 1926. Il danno per le società fu enorme, di Edoardo Agnelli, per l’allora astro- ta in , a sostituire Árpád Weisz, considerando che nei campionati italiani nomica cifra di cinquantamila lire e, so- ritornato all’Inter. La stagione, però, militavano più di ottanta calciatori di na- prattutto, per il congruo stipendio che gli cominciò male e dopo sette giornate zionalità straniera, soprattutto austriaci e permetteva di non lavorare, mentre pare Erbstein venne esonerato; il Bari retro- ungheresi. Fu allora che improvvisamente che alla Pro non esistessero neppure i cedette comunque, avendo ottenuto il alla maggior parte dei campioni argentini premi partita, visto che ciò che contava diciassettesimo posto in classifica. Così, e uruguagi - per usare la lezione di Brera era l’orgoglio di difendere i colori della l’anno successivo, Erbstein tornò ad al- - furono avventurosamente scovati non- squadra della propria città. Furono gli ul- lenare in Prima divisione alla Lucchese, ni, o almeno bisnonni, italiani, dando il timi due scudetti di un club che ne vanta dove restò cinque anni affermandosi de- via a tortuose pratiche di naturalizzazio- sette nel suo palmarès e che era riusci- finitivamente come uno dei più capaci ne che portarono molti di loro a giocare ta, unica squadra dell’epoca, a non per- tecnici del calcio italiano. La Lucchese addirittura in Nazionale. Il principio dello dere contro il Liverpool nel corso della ottenne subito la promozione in , ius soli era al di là da venire; non resta- tournée italiana dei maestri inglesi. Era vincendo sia il girone F che il girone fina- va, dunque, che darsi da fare sulle linee chiaro che gli investimenti massicci dei le C, in cui vinse tutte le partite. Dopo un di successione del sangue. Erbstein fu proprietari delle squadre - in larga parte settimo posto nel girone A nella stagione così costretto a cercarsi un ingaggio negli industriali spinti dai gerarchi cittadini ad 1934-35, la stagione successiva Erbstein Stati Uniti, nei Brooklyn Wanderers di acquisire le società calcistiche per sfrut- portò la Lucchese in serie A per la prima proprietà di Nathan Agar, che all’inizio tare la popolarità del calcio in termini di volta nella storia della squadra, vincendo del secolo era stato tra i fondatori della consenso al regime e, nel contempo, per davanti al Novara, anch’esso promosso, United States Football Association. Dopo costruire le proprie carriere personali - il primo campionato di serie B a girone poco più di un anno, però, rientrò in Italia richiedessero di essere tutelati affidan- unico. L’esordio nella massima divisione e pensò di combinare la sua passione per dole ad allenatori competenti e prepa- si concluse con uno strabiliante settimo il calcio con i suoi studi, intraprendendo la rati. Anzi, anche se gli stipendi degli al- posto, a pari merito con l’Ambrosia- carriera di allenatore. lenatori erano di molto inferiori a quelli na, mentre il Novara retrocesse subito, dei grandi campioni, persino le squadre nell’anno del secondo scudetto del Bo- dilettantistiche iniziarono a investire i logna di Weisz. La stagione seguente Il calcio pochi soldi che avevano nell’ingaggio di Erbstein ebbe problemi di salute, tanto diventa un business allenatori che conoscessero decentemen- che alla diciottesima giornata venne af- L’aspetto principale della Carta di te i rudimenti del gioco. fiancato da Umberto Calligaris, il terzino Viareggio era stato quello di introdurre La carriera di allenatore di Erbstein della Juventus dei cinque scudetti e della ufficialmente il professionismo, regola- iniziò nella stagione 1928-29 nel Bari, che Nazionale. La Lucchese concluse la sta- mentando una situazione che si era cre- allora militava nella . gione al quattordicesimo posto, l’ultimo ata di fatto e che, nel vuoto normativo, Fu quello l’ultimo campionato della mas- utile per la salvezza. aveva sollevato più di una polemica. La sima serie disputato con questa formula, Ma ormai Erbstein era universalmen- crescente popolarità del calcio ne stava prima dell’introduzione del girone unico. te riconosciuto come uno dei tecnici più facendo un centro di interessi economici. Quell’anno il Bari si piazzò tredicesimo preparati del campionato italiano e rice- Le squadre delle grandi città strappava- nel girone A. La stagione successiva Erb- vette dal presidente Cuniberti l’offerta no i campioni alle squadre di provincia stein si trasferì a Nocera, dove guidò la di trasferirsi al Torino. Dopo i secon- offrendo soldi alle società e stipendi ai squadra locale a ottenere il quinto posto di posti ottenuti nel 1907 e nel 1915, la calciatori, trasformando definitivamente nel girone finale meridionale del cam- squadra granata era emersa tra le prota- un hobby in una professione ben remu- pionato di Prima divisione - terzo livello goniste del calcio nazionale soltanto alla nerata - anche se i campioni di allora im- del campionato di calcio dopo la riforma. fine degli anni venti, quando era arrivato pallidirebbero di fronte agli stipendi che Un risultato così entusiasmante che, nel alla presidenza il conte Marone Cinzano, percepiscono oggi mediocri brocchetti dopoguerra, la città campana intitolò a vincendo due scudetti consecutivi nelle che passano il tempo tra la panchina e Erbstein il viale attiguo allo stadio. stagioni 1926-27 e 1927-28 - anche se il la tribuna - e mettendo fine alla stagione Nella stagione 1930-31 passò al Ca- primo venne revocato per una faccenda romantica della squadra di calcio espres- gliari, che militava nello stesso campio- di corruzione mai veramente chiarita, sione della gioventù cittadina, con rela- nato, ottenendo la promozione dopo che coinvolse il terzino della Juventus e tiva identificazione. Da allora diventò aver vinto sia il girone F che il succes- della Nazionale Allemandi - e perdendo anche molto difficile, per quelle squadre sivo girone finale del sud. La stagione soltanto la finale della Divisione nazio- che sarebbero ben presto state defini- seguente arrivò il tredicesimo posto nel nale contro il Bologna la stagione suc- te “provinciali”, vincere il campionato. campionato di serie B. Intanto, nel 1931, cessiva, grazie soprattutto al formidabile 70 La svastica allo stadio 2

centravanti argentino - ma con nonni Torino, alla quarta giornata il Torino di riferimento al motivo che l’ha costretto a italiani... - e alle mezze- Erbstein batté a Bologna la squadra di lasciare la guida della squadra, ma se non ali Adolfo Baloncieri e Gino Rossetti. Weisz per 3 a 0, portandosi in testa alla altro il nome di Erbstein viene evocato. Dopo qualche anno di flessione era tor- classifica a pari punti con il sorprendente Più dell’antisemitismo, che pure dimo- nata a occupare le prime posizioni della Liguria. Un pareggio in casa con la La- strò di avere radici nella società italiana, classifica alla metà degli anni trenta, ot- zio e una brutta sconfitta contro la Roma fa riflettere oggi l’indifferenza con cui tenendo due terzi posti nel 1935-36 e nel fermarono momentaneamente la corsa la maggior parte degli italiani assistet- 1936-37. Per Erbstein si trattava, dunque, dei granata. Ma all’undicesima giornata, te all’applicazione delle leggi razziali. di un’occasione decisamente interessan- sconfiggendo in casa i campioni d’Italia Il regime dittatoriale non spiega tutto: te per dare una svolta alla sua carriera, dell’Ambrosiana per due a uno, il Torino emerge una desuetudine alla dimensione tuttavia esitò non poco ad accettare. A tornò in testa alla classifica. È il 18 di- pubblica della vita associata da cui, forse, Lucca aveva trasferito definitivamente la cembre del 1938. La sera stessa Erbstein non ci siamo del tutto affrancati neppure sua famiglia, che si era ambientata molto venne convocato in questura. È un citta- oggi. Non si tratta solo di aver ignorato il bene, e le sue figlie avevano cominciato a dino straniero e dal suo nome si evince destino degli altri, in questo caso chi vie- frequentare la scuola, stringendo le pri- chiaramente la sua origine ebraica. Poco ne definito ebreo, si tratta dell’assenza me amicizie. Ma l’entità della proposta importa che non pratichi da tempo nes- della consapevolezza della ferita che l’e- economica di Cuniberti fu tale che Erb- suna religione, pur avendo un profondo sclusione immotivata stava infliggendo stein decise di firmare il contratto con la rispetto per la dimensione religiosa. E le all’idea stessa di convivenza umana. Vale società granata. sue figlie, pur essendo state battezzate, la pena notare che il campionato 1938-39 non potranno più frequentare la scuola. si concluderà con la vittoria del Bologna In forza delle disposizioni delle leggi raz- con quarantadue punti e il secondo posto Bruno Neri, ziali, come abbiamo visto (“A” 374), deve del Torino con trentotto punti. Di Weisz, mediano e partigiano lasciare l’Italia e, di conseguenza, la pan- come abbiamo visto, e di Erbstein, come Erbstein si era portato dalla Lucchese china del Torino. Due mesi dopo Weisz, vedremo, nessuno si ricordava già più. il neocampione del mondo Aldo Olivie- un altro allenatore è costretto ad abban- Al Torino, però, cercarono, per quan- ri, che aveva sostituito to possibile, di restare al tra i pali della Naziona- fianco di Erbstein e di le Giampiero Combi, e aiutarlo a trovarsi una si- aveva fatto debuttare la stemazione. Tra i dirigen- mezzala dei Balon Boys ti della squadra granata, - come si chiamava allora fu soprattutto Ferruccio la squadra cadetta del To- Novo a comprendere rino - Raf Vallone. Aveva il valore di Erbstein. I anche ritrovato il media- due strinsero un inten- no Bruno Neri, tre pre- so rapporto di collabo- senze in Nazionale, che razione, che si rafforzò era passato dalla Lucche- dopo che Novo assunse se al Torino l’anno prima. la presidenza del Torino Nel 1931, quando milita- al termine del campiona- Erbstein (il primo a destra) e il Grande Torino nel 1949 va nella Fiorentina, nel to 1938-39, e che sarà la corso dell’inaugurazione base sulla quale verrà co- dello stadio di Firenze - oggi intitolato donare il campionato. Come nel caso di struito lo squadrone che dominerà il cal- ad - al “martire fasci- Weisz, nessuna reazione. L’allenatore cio italiano nell’immediato dopoguerra. sta” Giovanni Berta, Neri rifiutò, unico rivelazione alla guida della capolista e calciatore in campo, di fare il saluto ro- il maestro vincitore di tre scudetti spari- mano. Vicino al gruppo popolare di Gio- scono senza che nessuno senta la neces- Fermati vanni Gronchi, dopo l’armistizio Neri sità di prendere pubblicamente la parola. alla frontiera interruppe la carriera - dal 1941 era di- Nessuna protesta, nessun rilievo, nessuna Quando Erbstein capì che non c’era ventato allenatore alla guida del Faenza osservazione. Solo in un articolo di com- alcuna possibilità di sfuggire alle dispo- - per unirsi alle prime bande partigiane, mento al campionato di qualche settima- sizioni previste dalle leggi razziali, prese fino a diventare vicecomandante del Bat- na dopo, , il commissario contatti con un suo vecchio amico, Fe- taglione Ravenna. Il 10 luglio del 1944 tecnico della Nazionale che seguiva le renc Molnar, che già quindici anni prima venne ucciso all’Eremo di Gamogna, partite del Torino per il quotidiano tori- gli aveva procurato l’ingaggio all’Olym- sull’Appenino tosco-romagnolo, durante nese “La Stampa”, osservò che la squa- pia Fiume, che si trovava a Rotterdam, uno scontro a fuoco con reparti tedeschi. dra granata avrebbe dovuto lavorare an- dove allenava il Feyenoord. Molnar era L’inizio di campionato fu spumeggian- cora molto per tornare al gioco brillante ben conosciuto nell’ambiente, avendo te. Dopo aver battuto 5 a 1 la Lucchese a che le aveva dato Erbstein. Certo, nessun militato a lungo nel campionato italiano 71 La svastica allo stadio 2

sia come calciatore che come allenatore. consigliato a Novo l’acquisto delle mez- Dopo l’avvento al potere di Hitler Con l’aiuto di Molnar, Erbstein riuscì ad zeali del Venezia e Valentino in Germania nel 1933, l’Ungheria en- accordarsi con la squadra olandese, pro- Mazzola e del mediano della Triestina trò nell’orbita di influenza tedesca, non ponendo al Torino di ingaggiare al suo . tanto per motivi di affinità ideologica, posto il collega che gli aveva ceduto il Quanto all’antisemitismo, il clima quanto per logiche di politica estera. posto. Il Torino accettò, soprattutto per stava diventando così pesante che Erb- Punto centrale della politica del regime permettergli di trovare una sistemazione. stein pensò prudentemente di cambiare di Horty, anzi si può dire motivo princi- Molnar venne presentato alla squadra il suo cognome in Egri, un nome molto pale della sua esistenza, era la revisione il 4 febbraio del 1939; Erbstein, invece, diffuso in Ungheria e che non tradiva le dei trattati di Trianon, per recuperare non arrivò mai a Rotterdam. Partito in sue origini ebraiche. Da qui la confusio- tutti i territori all’interno dei quali vive- treno con la famiglia da Torino, venne ne che qualche volta si crea sul nome di vano gruppi di etnia ungherese, o suppo- fermato in territorio tedesco alla frontie- Erbstein. Ma l’accorgimento servì a poco sta tale. È un classico esempio del tarlo ra tra la Germania e l’Olanda, probabil- quando l’Ungheria venne invasa dalle che il principio di nazionalità di Wilson, mente a Kleve, dalle autorità naziste. Era truppe tedesche il 18 marzo del 1944. così nobile nelle intenzioni, inserì nella in possesso di un visto rilasciato dal con- politica europea del primo dopoguerra, solato olandese e aveva con sé il contrat- rendendo ingovernabile l’area dei Balca- to firmato con il Feyenoord, ma non ci fu Il regime di Horty ni. E sulla scena europea il regime di Hit- nulla da fare. Intervenne il console un- e leggi razziali ler si presentò come la giovane potenza gherese in Germania; furono presi con- Gli ebrei ungheresi avevano otte- decisa a mettere in discussione l’ingiusto tatti con il consolato olandese di Torino, nuto la parità civile e politica fin dal dominio delle nazioni decadenti sanci- che inviò un nuovo visto, ma alla famiglia 1867, con la nascita della monarchia to a Versailles e a Trianon da trattati di Erbstein non fu permesso di entrare in austro-ungarica, e la parità religiosa pace illegittimi. L’alleanza con la Ger- Olanda. Il soggiorno in Germania si pro- nel 1895. Tuttavia, dopo la disgregazio- mania venne formalizzata dall’adesione trasse, così, per alcune settimane, ma per ne dell’Impero al termine della Prima dell’Ungheria al patto anti-comintern il l’ebreo Erbstein nessun albergo aveva guerra mondiale, la questione ebraica 13 gennaio 1939 e al patto dell’asse il 20 una stanza. Non riuscì nemmeno ad affit- divenne uno degli argomenti centrali novembre 1940. Ma già prima di allora tare una casa e dovette cercare una fami- del dibattito pubblico del nuovo stato l’Ungheria aveva beneficiato di amplia- glia ebrea disposta a ospitarlo. Del resto e forti correnti antisemite si affermaro- menti territoriali dopo tutte le prove di nella Germania del 1939 non era difficile no all’interno della società ungherese. forza che avevano caratterizzato la po- capire dove abitavano le famiglie ebree: L’omogeneità etnica che si era determi- litica estera del regime hitleriano sul fi- bastava cercare le stelle gialle sulle porte. nata all’interno dei nuovi confini ren- nire degli anni trenta, a cominciare dal Alla fine Erbstein dovette rinunciare deva inutile la ricerca dell’alleanza del patto di Monaco. Il 27 giugno del 1941, al Feyenoord. L’unica possibilità che gli gruppo ebraico, che invece era risultata l’Ungheria affiancò le potenze dell’asse, rimaneva era di tornare a Budapest, dove strategica nel mantenere la rilevanza dichiarando guerra all’Unione Sovietica. aveva ancora i genitori e gli zii, ma dove dell’elemento ungherese nel mosaico Ma l’andamento del conflitto bellico in- avrebbe dovuto inventarsi un lavoro e multinazionale dell’Impero. Anzi, dopo dusse Horty a prendere contatti con l’In- fronteggiare l’inasprimento del tradizio- il fallimento della rivoluzione democra- ghilterra nel settembre del 1943 per trat- nale antisemitismo che aveva caratteriz- tica del 1918, interrotta dalla dittatura tare un armistizio. Di conseguenza, il 18 zato il regime di Horty, che la contrastata comunista di Bela Kun, e la successiva marzo 1944 Hitler invase l’Ungheria per alleanza con la Germania nazista stava nomina dell’ammiraglio Horty a reg- dettare a Horty, che restò formalmente scatenando. Il problema del lavoro fu ri- gente dell’Assemblea nazionale dopo il al potere, le linee di politica interna da solto grazie all’aiuto del Torino. Novo gli suo ingresso a Budapest alla testa del- seguire. Tra i primi provvedimenti presi, procurò la rappresentanza di alcune dit- l’“esercito nazionale”, l’ideologia cri- la deportazione degli ebrei ungheresi. te tessili del biellese, attività che gli per- stiano-nazionale del nuovo regime - che D’altra parte le due leggi antiebraiche mise, tra l’altro, di recarsi in Italia più di rimase uno stato parlamentare, anche se approvate dal parlamento ungherese il una volta, verosimilmente fino all’armi- non certo liberale, in cui il partito uni- 29 maggio 1938 e il 5 maggio 1939 ave- stizio dell’8 settembre 1943, sottoponen- co di governo era diviso al suo interno vano già introdotto restrizioni sempre dosi a incredibili rischi nell’attraversare tra un’ala ultraconservatrice e un’ala più soffocanti. Avevano anche aperto l’Europa occupata dall’esercito tedesco. propriamente fascista, che non fu mai una linea di conflitto all’interno delle Erbstein divenne il consigliere principale maggioritaria - aveva tra i suoi fonda- comunità ebraiche. Le due leggi, infatti, di Novo, che stava costruendo quello che menti un naturale antisemitismo. Tan- definivano l’appartenenza alla comunità sarebbe presto diventato il Grande Tori- to che nel 1920 l’Ungheria fu il primo ebraica su base religiosa e non razziale, no. Dopo il secondo posto nel campio- paese europeo nel corso del Novecento suggerendo, implicitamente, che chi si nato 1941-42 dietro alla Roma, il primo a introdurre una legge antiebraica, det- fosse fatto battezzare non sarebbe in- scudetto arrivò nel campionato 1942-43, ta del “numerus clausus”, che limitava corso nelle disposizioni introdotte. Pa- l’ultimo disputato prima della sospen- l’accesso degli studenti di origine ebrai- radossalmente, questa concezione meno sione bellica, dopo che Erbstein aveva ca agli istituti di istruzione superiore. fanatica di quella nazista finiva per porre 72 La svastica allo stadio 2

dilemmi in cui scelte personali e lealtà ebraica, che il sacerdote padre Klinda collettive venivano sollecitate oltre mi- Fu Susanna era riuscito a organizzare alla periferia sura. Nel mese di luglio, però, indotto a intercettare la notizia... di Budapest, ottenendo l’autorizzazione dalle pressioni di Roosevelt, che minac- Furono quattro mesi infernali. Dopo a produrre divise per l’esercito unghere- ciò di penalizzare duramente l’Ungheria la prima invasione tedesca nel marzo del se e ponendolo, tramite l’intervento del nel trattato di pace, e dal re della neutra- 1944, Erbstein era stato internato in un nunzio vaticano a Budapest monsignor le Svezia Gustavo, Horty fermò le depor- campo in territorio ungherese, i cui pri- Angelo Rotta, sotto la protezione del- tazioni dei cittadini ebrei, procedendo gionieri erano utilizzati per la costruzio- lo Stato Pontificio. Dopo poco tempo, nel contempo a un rimpasto di governo. ne di strade e ferrovie o per rimuovere Susanna ottenne che fosse accolta nel E il 15 ottobre 1944 concluse un armi- macerie e scavare fortificazioni. Sfuggì, pensionato anche la madre, per svolgere stizio con l’Unione Sovietica. A quel così, alla prima ondata di deportazio- le funzioni di cuoca, e con lei la sorella punto, Hitler procedette all’occupazione ni, molto probabilmente perché venne tredicenne. Ma dopo l’invasione nazi- militare anche di Budapest, arrestando giudicato adatto a essere utilizzato per sta di Budapest la situazione precipitò. Horty e affidando la gestione del gover- le esigenze belliche del Reich. La figlia Una domenica di autunno, il pensionato no al leader delle Croci frecciate Ferenc Susanna, diciottenne, riuscì invece, grazie di padre Klinda venne assaltato da un Szálasi. Era la logica fine di una politica ai contatti che aveva mantenuto con gli reparto di Croci frecciate. Le ragazze velleitaria e presuntuosa, che pensava ambienti cattolici, a riparare in un pen- furono costrette a uscire dalla villa. Ma di utilizzare il revanscismo nazista per i sionato per ragazze cattoliche di origine mentre stavano marciando, la colonna fu propri fini senza pagare dazio. È anche la dimostrazione di quanto la cifra fon- damentale del Novecento sia stata la di- smisura: nell’età dei totalitarismi - L’ère Per saperne di più des tyrannies di Élie Halévy - non era possibile pensare di intraprendere una Le vicende principali della vita di Ernest politica senza arrivare alle conseguenze Erbstein sono state raccontate da Leon- finali. La discriminazione portava diret- tamente all’annientamento; pensare di carlo Settimelli in L’allenatore errante. evitare le deportazioni dopo aver discri- Storia dell’uomo che fece vincere cinque minato sulla base degli stessi argomenti scudetti al Grande Torino, Zona, Civitella si era rivelata una tragica illusione. Se non altro oggi dovrebbe esserci chiaro in Val di Chiana 2006. La ricostruzione che certe chine non vanno mai, per nes- si basa fondamentalmente sulla testimo- suna ragione, nemmeno imboccate. nianza della figlia di Erbstein, Susanna Con l’invasione tedesca di Budapest, il precario equilibrio che Erbstein era ri- Egri. Susanna Egri è stata ballerina clas- uscito a mantenere per sé e per la sua fa- sica e coreografa di fama internazionale e miglia venne drammaticamente infranto. ancora oggi dirige una rinomata scuola di La decisione di far battezzare le sue fi- glie in ossequio alla tradizione del paese danza a Torino. che lo ospitava le aveva poste al riparo Le caratteristiche del regime di Horty sono dalla politica antisemita del regime di Horty e anche lui era riuscito a barcame- state analizzate da J. Erös nel volume Il fascismo in Europa, a cura di S. J. narsi tra le misure introdotte dalla legi- Woolf, Laterza, Roma-Bari 1968. La posizione degli ebrei ungheresi durante slazione antiebraica. Ma con l’avvento al la seconda guerra mondiale è riassunta nella voce Ungheria redatta da Asher potere di Szálasi, che il regime di Horty aveva imprigionato più di una volta, si Cohen nel Dizionario dell’Olocausto, a cura di Walter Laqueur, Einaudi, Torino scatenò in Ungheria la caccia all’ebreo, 2004. Per la storia della popolazione ebraica in Ungheria, il riferimento è ai con massacri e uccisioni indiscriminate, lavori di Claudia Kocsisné Farkas (Senza leggi. La situazione degli ebrei in Un- che aprirono un conflitto nientemeno che con Himmler, che non gradiva questi gheria 1922-1944, 2010). Sul ruolo di Raul Wallenberg nel salvataggio degli atti sconsiderati senza metodo e cercò ebrei ungheresi e sulla sua misteriosa fine il riferimento è alla voce redatta da di riportare l’annientamento degli ebrei Charles Fenyvesi nel Dizionario dell’Olocausto. Le notizie sulle leggi razziali all’interno della ordinata logica piani- ficata insieme a Eichmann. I sovietici sono tratte da Michele Sarfatti, Le leggi antiebraiche spiegate agli italiani di erano ormai alle porte, ma riusciranno a oggi, Einaudi, Torino 2002. prendere il controllo di Budapest soltan- to l’11 febbraio 1945. 73 La svastica allo stadio 2

intercettata da un reparto dell’esercito ne svedese dove era stato sistemato da vedeva allenamenti differenziati per ogni regolare che intimò ai miliziani di libe- Wallenberg e tornare a casa, riunendo fi- ruolo e diete specifiche per ogni giocato- rare le ragazze, che furono ricondotte al nalmente la sua famiglia. Non appena fu re, su un costante sviluppo del bagaglio pensionato. Susanna e la madre decisero terminata la guerra, si ristabilirono i con- tecnico, che prevedeva raffinati esercizi di fuggire quella notte stessa, riuscendo a tatti con , che gli propose con il pallone, e su un attento studio dei raggiungere Pest, dove abitava la sorella subito di tornare a Torino per riprendere movimenti in campo dei giocatori, che di Jolanda, che riuscì a procurare alle tre la guida della squadra. Dopo due sta- prevedeva almeno un’ora alla settimana donne dei documenti falsi, da cui risul- gioni di interruzione, il 14 ottobre 1945 di lezione alla lavagna. Ma tutti quelli che tavano sfollate da una città già occupata sarebbe ripreso il campionato di serie A, hanno visto giocare quel Torino concor- dalle truppe russe. Poterono, così, essere ripristinando l’antica formula della Divi- dano nel ritenere che il suo vero punto registrate come regolari inquiline. Con sione nazionale - Campionato Alta Italia di forza era l’affiatamento che legava i questi documenti, Susanna poté anche e Campionato misto Bassa Italia, più un giocatori, anche fuori dal campo di gio- presentarsi a un centro di addestramento girone finale nazionale - in un paese fe- co, affiatamento che nasceva intorno alle di primo soccorso, ottenendo il brevetto rito dalla guerra, in cui era ancora molto qualità umane di Erbstein. Tra i suoi libri di crocerossina, in virtù del quale fu do- difficile spostarsi. Il Torino si apprestava più cari c’era l’Homo ludens dello storico tata di una tessera che la autorizzava a a partecipare con lo scudetto sulla ma- olandese Johan Huizinga, pubblicato in circolare anche dopo il coprifuoco. An- glia, avendo vinto l’ultimo campionato lingua tedesca ad Amsterdam nel 1939 e che Erbstein riuscì a fuggire dal campo disputato nel 1942-43. tradotto in italiano nel 1946 da Einaudi, di lavoro in cui era internato e a raggiun- in cui l’autore dell’Autunno del Medioe- gere il resto della famiglia. Ma per lui vo e della Crisi della civiltà, analizza per non fu più possibile ottenere documenti Quattro campionati la prima volta il gioco come fenomeno falsi e dovette nascondersi nelle cantine e molti record imbattuti culturale. Huizinga era stato poi arrestato dello stabile in cui abitava la cognata. Cominciò così la straordinaria avven- nel 1942 dalla Gestapo dopo aver tenuto Il 20 dicembre cominciò l’assedio finale tura del Grande Torino. Le leggi razziali un discorso all’università di Leiden - dove di Budapest da parte delle forze alleate. erano state abrogate sul territorio italia- era titolare del corso di Storia generale - Ma anche sotto i colpi dell’artiglieria e no dal governo militare alleato il 12 luglio in cui criticava pesantemente il regime di dell’aviazione sovietica, le Croci freccia- del 1943, due giorni dopo lo sbarco in occupazione nazista e recluso nel villag- te continuarono senza sosta la loro fana- Sicilia. Il decreto diventò una delle con- gio di De Steeg, vicino ad Arnhem, dove tica caccia agli ebrei. Che arrivò fino alle dizioni poste dall’armistizio e venne ap- morì il primo febbraio del 1945. cantine del palazzo dove si era rifugiato plicato man mano che procedeva la libe- Nei quattro campionati che disputò, Erbstein. Fu Susanna, mentre stava pre- razione delle provincie italiane. Il primo il Torino di Erbstein stabilì ogni tipo di stando le proprie cure a un’inquilina del documento del Regno d’Italia che rece- record, alcuni dei quali ancora oggi im- palazzo, a intercettare appena in tempo pisce la condizione armistiziale è datato battuti, diventando una delle squadre più la notizia e a decidere su due piedi di at- 12 settembre 1943. Così, l’ebreo unghere- famose e più richieste d’Europa. Fino a traversare la città per mettere il padre se Erbstein può ristabilirsi in Italia; anzi quel 4 maggio 1949, quando l’aereo che sotto la protezione di Raul Wallenberg, può tornare a essere semplicemente un riportava a casa i granata da Lisbona un funzionario della legazione svedese, cittadino straniero che ha scelto di vivere - dove avevano giocato per celebrare incaricato dal War Refugee Board, fon- e lavorare in Italia. Anche se nessuno può l’addio al calcio di Francisco Ferreira, dato dal presidente Roosevelt, di impe- restituirgli gli anni che ha perso. Come capitano del Benfica e grande amico di dire per quanto possibile la deportazione sarebbe stata la sua carriera se non aves- Mazzola - si schiantò contro il terrapieno degli ebrei ungheresi. Wallenberg venne se dovuto abbandonare l’Italia nel 1938? su cui sorge la basilica di Superga. Ernest poi arrestato dai soldati sovietici il 16 Erbstein prova a lasciarsi alle spalle il Erbstein era naturalmente tra i suoi ra- gennaio 1945, subito dopo l’ingresso a passato, cominciando da subito a mette- gazzi. Avrebbe compiuto cinquantuno Budapest, e ancora oggi non si conosce re mano alla squadra, che acquistò il suo anni dieci giorni dopo. con esattezza la sua sorte. Indossata la volto definitivo con l’arrivo di Bacigalu- divisa della Croce Rossa e munita del po dal Savona, Ballarin dalla Triestina, n Giovanni A. Cerutti suo lasciapassare, Susanna si caricò sulle Castigliano dallo Spezia e con il rientro spalle il padre, che strascicava i piedi fin- dal prestito all’Alessandria del ventenne gendosi ferito, riuscendo a giungere a de- terzino . Attorno alla stra- La svastica allo stadio stinazione dopo alcune ore. Quindi tornò ordinaria classe di , l’o- a casa, dove il giorno dopo avvenne ef- peraio dell’Alfa Romeo che aveva scova- Il precedente contributo di questa fettivamente la perquisizione alla ricerca to a Venezia, Erbstein sviluppò un’idea di serie di articoli, dedicato all’allenatore di ebrei nascosti. Ne vennero trovati tre, calcio che avrebbe trovato un erede sol- Árpád Weisz, è apparso sul numero due anziani coniugi e un uomo, che fu- tanto trent’anni dopo nell’Ajax di Johan 374 di “A” (ottobre 2012) con il titolo rono immediatamente uccisi nel cortile. Crujff. La sua versione del sistema WM “Árpárd Weisz, un maestro del calcio Liberata Budapest, Erbstein poté la- era spiccatamente offensiva, costruita su europeo inghiottito nel nulla”. sciare lo stabile posto sotto la protezio- una avanzata preparazione fisica, che pre- 74