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SPECIALE 2010 VANCOUVER S SPECIALE

Guida ai Giochi olimpici invernali olimpici Giochi ai G Guida Sport 2 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010 INTERVISTA A TUTTO CAMPO CON LA SCIATRICE FIUMANA ANA JELUŠIĆ IN VISTA DEI Da atleta più giovane a Salt Lake C di Ivana Precetti non è tanto signifi cativa. Lo è più per olimpica è particolare proprio per- quelli che si cimentano in più specia- ché i Giochi vengono organizza- Ha esordito in Coppa del Mondo lità. Non ha senso fare un confronto ti ogni quattro anni e tutti noi, in un il 26 ottobre 2002 nello slalom gigan- con qualcosa che praticamente non certo senso, lavoriamo nella spe- te di Soelden. Lo stesso anno è stata faccio. Devo ammettere, però, che ranza di centrare un giorno questo la più giovane concorrente – 15 anni mi aspettavo un po’ di più da que- obiettivo. E poi, non tutti hanno la – dei Giochi olimpici di Salt Lake sta stagione. Avrei voluto piazzarmi fortuna di partecipare ai Giochi, non City. Ha partecipato anche a quelli tra le prime sette slalomiste, ma fi gu- tutti riescono a entrare in nazionale, di Torino nel 2006, gareggiando nel- rare tra i primi 15 posti non è cosa da perché i posti sono limitati. Ho letto lo slalom speciale e nel gigante. Il 4 poco. È un ottimo risultato, anche se in questi giorni la lista degli sciatori gennaio 2007 ha conquistato il suo le mie aspettative a inizio stagione degli altri Paesi e ho notato che mol- primo podio in Coppa del Mondo erano un tantino diverse. General- tissimi ottimi sportivi sono rimasti a nello speciale di Sljeme a Zagabria, mente guardando, però, non posso casa. È a causa delle quote olimpi- classifi candosi al secondo posto. Tra defi nirmi insoddisfatta”. che: ogni nazionale ha la possibilità i risultati migliori vanta due medaglie Stai per partire per Vancouver. di mandare soltanto 4 gareggianti e vinte ai campionati mondiali junio- Saranno i tuoi terzi Giochi olimpi- quindi soltanto 4 tra tutti quelli che si- res: l’argento nello slalom nel 2003 a ci. Come ti sei preparata? gnifi cano qualcosa nel mondo dello Briançonnais, in Francia e il bronzo “L’ultima gara di Coppa del Mon- sci. Avere l’opportunità di esserci è nella stessa disciplina due anni dopo do a Maribor è stata una catastrofe. una grande cosa. Salire sul podio, a Bardonecchia, in Italia. In Coppa Non sono entrata neppure nella se- poi, sarebbe l’apoteosi. Della no- del Mondo, nel 2005 a Bormio, sem- conda manche e così, col mio team, stra Nazionale, per il momento ab- pre in slalom, ha ottenuto un nono ho deciso di cambiare... rotta prima biamo un posto assicurato soltanto posto, il quarto ad Aare nel 2007 e delle Olimpiadi, di fare una breve io e Nika (Fleiss, nda) tra le donne, il settimo a Val d’Isère nel 2009. Il pausa. Sono stata a casa per una Ivica (Kostelić), Natko (Zrnčić-Dim) e suo miglior piazzamento in classifi - settimana, mi sono allenata in pale- Dalibor (Šamšal) tra gli uomini. Dopo ca generale è stato il 22˚ posto nel stra e poi ho... staccato e sono anda- le Olimpiadi ci sarà ancora la fase fi - 2007. Tra qualche giorno la vedremo ta quattro giorni all’estero da amici. nale di Coppa del Mondo, alla quale ai Giochi olimpici di Vancouver, dove Poi sono tornata in Croazia e ho fatto potranno accedere soltanto i migliori gareggerà soltanto nello speciale. È una settimana di intensi allenamen- 25 per disciplina”. l’orgoglio fi umano, ex alunna della ti in pista, due volte al giorno, sullo Come te la cavi con questi rit- scuola elementare italiana “Gelsi” e Sljeme. Tra poco parto per l’Austria mi serrati? oggi agonista ai massimi livelli. dove mi fermerò fi no al 14 febbraio, “Ormai ci sono abituata, per cui Stiamo parlando di Ana Jelušić, tornerò a casa per un giorno e il 16 in un certo senso non ci penso nean- classe 1986, fi umana doc – da par- febbraio volo per il Canada”. che. I miei anni seguono le stagioni, te della madre Adriana –, splendi- Aspettative? nel senso che per me l’anno inizia a da slalomista e detentrice di ottimi “Beh, mi aspetto ciò che ognuno settembre, ottobre, quando si inten- risultati raggiunti in quasi dieci anni si aspetta dalle Olimpiadi: una me- sifi cano gli allenamenti, e fi nisce ad di carriera. Una ragazza solare, ge- daglia. La medaglia olimpica o mon- aprile, quando terminano le gare. nuina, con i piedi ben saldi a terra, diale è qualcosa a cui tutti gli sporti- Questo è senza alcun dubbio uno to 27 anni e sarà il momento di tirare interrompere la carriera agonistica positiva al cento per cento e ottimi- vi aspirano. I Mondiali di sci si svol- sport che puoi fare fi no a una deter- le somme e vedere se avrà ancora per poi continuare a fare qualcosa di sta per il suo futuro professionale gono ogni due anni, i Giochi olimpici minata età proprio perché è troppo senso sciare oppure se sarà meglio simile. Il momento in cui deciderò di che, una volta abbandonate le pi- ogni quattro e pensare che per quat- duro e faticoso, fatto di costanti viag- ritirarsi”. chiudere, lo farò proprio per non do- ste, sarà di certo legato al mondo tro anni devi allenarti e prepararti per gi e trasferimenti. Per il momento, Hai già un’idea di quello che ver più fare la stessa cosa”. dello sci, ma non come allenatrice. quell’unica gara, è già qualcosa di cerco di godermi gli anni che mi re- vorresti fare? Cosa ti piacerebbe fare allora? Ce ne ha parlato di recente, durante speciale, ha un certo peso. Per ot- stano, di dare il massimo, perché per “Per il momento sto cercando di “Vorrei lavorare nel campo del- un’intervista in vista delle Olimpiadi tenere il massimo, il giorno della me sciare è un vero godimento, ado- portare a termine gli studi all’Accade- le organizzazioni di eventi sportivi, invernali di Vancouver, le terze alle gara tutto dovrebbe andare per il ro lo sci. Tornando ai continui viag- mia di management, corso di laurea sia per lo sci che per altri sport, o quali partecipa. Abbiamo parlato un verso giusto, perché se un solo pic- gi, per farvi un’idea vi dico che que- in business. Sono al secondo anno nel marketing. Sarebbe interessante po’ di tutto: di sci, degli inizi, dei risul- colo dettaglio va storto, tutto cade in st’anno sono stata in Austria, poi in e fi nora non ho riscontrato problemi. anche lavorare in tivvù, come com- tati ottenuti, ma siamo riusciti anche acqua e devi aspettare altri quattro Finlandia, poi sono partita per l’Ame- Durante i mesi invernali non riesco mentatrice ad esempio. In Croazia o a farla parlare di sé come persona, anni per poter riprovare. È diffi cilissi- rica, dall’America nuovamente in Eu- a studiare molto e allora faccio tutto all’estero, è indifferente. Sarò curio- di come vive quando non è sugli sci, mo e oltre a una buona preparazio- ropa, quindi in Svezia, da lì in Croa- tra maggio e luglio. Dopo la laurea sa di vedere dove mi porterà la vita”. di cosa le piace e cosa no, dei suoi ne fi sica e mentale, devi avere an- zia, e ora mi attende il Canada. Per vedrò cosa fare: spero di riuscire a Torniamo ai tuoi inizi. È noto gusti personali, dei suoi sogni. Ecco che un pizzico di fortuna. Una meda- cui, due volte in Scandinavia, altret- sfruttare al meglio tutti i contatti che ormai che ti hanno messo gli sci Ana Jelušić a 360 gradi. glia alle Olimpiadi può dare una svol- tante in America Settentrionale e in ho nel mondo dello sci. Vorrei rima- ai piedi per la prima volta a due Attualmente sei 36.esima nel- ta defi nitiva alla tua carriera”. Europa, il tutto in un paio di mesi”. nere nel campo, anche se lontano anni e mezzo. Già allora mostravi la classifi ca generale di Coppa Cosa signifi cherebbe per te? Hai annunciato che a 27 anni dalle piste sciistiche. Sarebbe assur- interesse? del Mondo. Sei contenta o spera- “Potrei dirmi fi nalmente: Ana, interromperai la carriera agoni- do buttare via vent’anni di carriera e “No. È stato per puro caso, du- vi di più? hai vinto la medaglia olimpica, non stica. iniziare daccapo in tutt’altro campo rante una delle consuete ‘settima- “Per me è più importante l’undi- male! È una cosa speciale. Ma d’al- “Ho in piano di concludere un al- professionale. Tutte le mie esperien- ne bianche’ che i miei facevano tut- cesimo posto nella classifi ca dello tro canto, ci sono tantissimi traguar- tro ciclo olimpico, ossia partecipare ze e le mie conoscenze appartengo- ti gli anni. Non è che abbia comin- speciale. Quando si gareggia in una di che uno sciatore può raggiungere ai Giochi olimpici di Sochi, in Rus- no allo sci. Non vorrei diventare al- ciato a sciare a quell’età: i miei mi sola disciplina, la classifi ca generale in Coppa del Mondo. La medaglia sia, nel 2014. Avrò da poco compiu- lenatrice perché non mi piacerebbe calzavano gli sci e mi trainavano e io ho mostrato da subito di gradire la neve. Non avevo freddo, non mi lamentavo e hanno capito che mi piaceva. Ma non sono l’unica. La sciatrice americana Sarah Schle- per, ad esempio, ha fatto conosce- re lo sci a suo fi glio Lasse a 1 anno e 9 mesi. Non c’è nulla di strano e non è mai troppo presto. All’epoca, però, nessuno aveva certamente pensato che lo sci sarebbe diven- tato poi la mia vita. Da quella vol- ta, andavamo a sciare tutti gli anni e io diventavo sempre più brava. Ben presto mi sono iscritta al club Platak e a 12 anni sono entrata a far parte della Nazionale juniores e ho cominciato a partecipare alle gare locali. Il mio allenatore Zoran Sobol in quel periodo allenava un gruppo di ragazzi, soli maschi, tra i quali anche il pallamanista Renato Sulić, e io mi aggregavo a loro. Poi, a un certo punto, ho cominciato a ottenere buoni risultati, a vincere le gare, nazionali e internazionali e, prima di rendermene conto, facevo già parte della Nazionale seniores, qualifi candomi per le Olimpiadi di ”. È ormai noto che soffri di asma, una patologia che ti crea non pochi problemi nella tua at- tività. Sport Giovedì, 11 febbraio 2010 Vancouver 2010 3 GIOCHI OLIMPICI DI VANCOUVER: GLI INIZI SUL PLATAK, LA CARRIERA, IL FUTURO City a slalomista di fama mondiale “Esatto, ma ormai ho imparato a quello che avevo mai sperato. Ed è gestirla. Da piccola tossivo spesso e stato Zoki, oltre ai familiari, a farmi ho trascorso l’infanzia a farmi visita- ragionare così e a darmi la forza per re dai medici. Non sono mai riusciti a non mollare”. stabilire con esattezza cosa avessi. Com’è stato essere la più gio- Iniziavo a tossire a ottobre e smet- vane concorrente alle Olimpiadi tevo ad aprile. È diventato un pro- di Salt Lake City? blema con l’aumentare del numero “Devo dire che ho ricordi mol- degli allenamenti. Allora mi hanno to confusi di quell’esperienza. Tutto diagnosticato una specie di asma era nuovo per me e vedermi accan- che reagisce al freddo, all’aria sec- to a sciatrici che fi no a un anno pri- ca, nel senso che vengo colpita da ma riuscivo a vedere soltanto in TV attacchi di tosse con soffocamento. e alle quali chiedevo autografi , mi Nello sport è un problema grosso. faceva uno strano effetto. Bellissi- Durante gli allenamenti a volte ho le mo. Mi sentivo piccola e mi compor- crisi, ma ora almeno so di cosa sof- tavo con molto rispetto, mi spostavo fro e so come gestirlo. Da settembre quando le grandi sciatrici mi passa- ad aprile assumo inoltre determinati vano accanto. Ora tutto è diverso. medicinali”. Conosco ormai tutte e con tutte ho Passiamo a temi più allegri. un buon rapporto, ma frequento più Com’è il tuo rapporto con Zoran o meno quelle della mia età. Più di Sobol, da sempre tuo allenatore? tutto mi vedrete in compagnia del- “Sono cresciuta con Zoki o me- la mia nazionale, ma frequento an- glio, siamo cresciuti insieme, io che le italiane, mi alleno con loro, le come sciatrice e lui come allenato- fi nlandesi con le quali ho trascorso re. È la persona con cui trascorro la l’ultimo Capodanno. Siamo stati con maggior parte del mio tempo, la per- Tanja Poutiainen e Sanni Leinonen, sona che ha da sempre creduto in con Manuela Moelgg delle italiane. me, che mi ha spronato, soprattutto Sono in ottimi rapporti anche con nei miei momenti no, e che dall’inizio Veronika Zuzulova”. aveva capito ciò che sarei diventata. Raccontaci un tuo giorno sul- Lui aveva una visione molto chiara le piste? di come sarebbe stata la mia carrie- “Sveglia prima delle 7, colazio- ra, sapeva che un giorno avrei par- ne, ci prepariamo e via ad allenar- tecipato alle Olimpiadi. Una volta, ci. Ritorno verso le 11.30, pranzo, quando avevo 12 o 13 anni, lui ha breve riposo, allenamento in pale- detto a mia madre, della quale è sta- stra dalle 16.30 alle 18, riunione per di altissimi e dopo di lei anche un con lo sci inizierò a cercare un al- rebbero intraprendere la carriera to tra l’altro compagno di scuola, ‘ve- concordare il programma del giorno settimo posto passava quasi inos- tro lavoro”. agonistica? drai, se Ana continua così, un gior- seguente, cena e alle 21.30 tutti a servato. Da una parte ha contri- Hai un sogno nel cassetto? “Di divertirsi, di godere, di essere no parteciperà ai Giochi olimpici’. letto. Come vedete, non c’è troppo buito ad avvicinare lo sci croato al Dove ti vedi tra vent’anni? rilassati e, soprattutto, di non forzare Entrambe abbiamo reagito dicendo tempo per fare altro. È una discipli- pubblico, ma dall’altra ha reso le “Certo! Senza ombra di dubbio troppo. Osservo queste nuove ge- ‘ma va’! non è possibile!’ e invece, na ferrea ma non potrebbe essere cose diffi cili a noi altri. Comincia- il mio sogno è quello di conquistare nerazioni e vedo che tutti hanno in tre anni dopo, ho gareggiato a Salt diverso”. vamo a renderci conto che nessu- una medaglia olimpica. Anche se ti- mente soltanto il successo. Io fi no ai Lake City. Questo è Zoran. Ci sono Come ti senti prima della no avrebbe raggiunto i suoi livelli rassi le somme adesso, però, potrei 13 anni non sapevo dove tutto que- stati momenti della mia vita, durante gara? Hai paura? e che i nostri risultati non sareb- dire di aver ricevuto tanto dallo sci, sto mi avrebbe portato, non ci pen- l’adolescenza, in cui ho avuto dubbi, “Ormai è diventata quasi una bero mai stati considerati altret- anche più di quanto avrei mai spe- savo neanche. Mi lasciavo traspor- forse avrei preferito essere come gli routine. Prima di scendere in pista ci tanto buoni”. rato. Per quanto riguarda il futuro, tare dalla bellezza di questo sport, altri miei compagni. In classe ascol- sono un sacco di cose da fare. Cal- Hai investito tanto nello sci. non so cosa succederà domani e senza pretendere troppo. I risultati tavo i discorsi delle mie amiche e zare gli sci, vedere con il fi sioterapi- Stai raccogliendo i frutti ora? dove poi tra vent’anni. Certamente, sono arrivati in maniera naturale. se per loro l’unico problema era se sta se serve il suo intervento, ascol- “Mi chiedono spesso se si può mi vedo anche come madre. Cre- Oggi ci sono bambini di 10 anni che i genitori permetteranno loro di usci- tare lo starter. Non puoi isolarti. E vivere di sci. Dico di sì. Io, perso- do che tra qualche anno, chiusa la già si vedono dei futuri campioni, per re fi no a mezzanotte o se i ragazzi poi, con Zoran abbiamo una specie nalmente, posso vivere molto me- carriera agonistica, inizierà un nuo- colpa dei genitori che gli impongo- della IIc le guarderanno, per me era di gesto scaramantico: prima di ogni glio dei miei coetanei di cui gran vo periodo della mia vita che oltre al no le cose. Nessuno però sa quanto tutt’altro: io mi rompevo la testa col gara lui mi dà un bacio sul casco”. parte studia ancora, ma non posso lavoro includerà anche la famiglia. duro lavoro sta dietro, quanti anni di pensiero della prossima gara, se riu- Hanno infl uito su di te i risulta- dire di essere diventata ricca. Non Sarebbe triste se lo sci restasse allenamenti, quanta volontà, tena- scirò a qualifi carmi, ecc. Devo dire ti di Janica Kostelić? posso certo dire: va beh, ora chiu- per me l’unico traguardo raggiunto. cia, stagioni pessime. Conosco bim- che per un certo po’ ho sofferto ab- “Se vogliamo essere obiettivi do e non devo più fare nulla nella Spero vivamente che resti un ricor- bi che sono bruciati in fretta perché bastanza per queste differenze con e senza nulla togliere a Janica, vita. Questo possono farlo quegli do meraviglioso, ma devo e voglio da loro ci si aspettava troppo: hanno i miei coetanei, ma poi mi son det- è una grande e l’ammiro tanto, i sciatori che concorrono in diverse andare avanti”. semplicemente smesso di divertirsi ta che questa era stata la mia scel- suoi risultati hanno limitato un po- discipline e ottengono dei risulta- E infi ne, quale consiglio da- e qui è stata la fi ne. Bambini, diverti- ta e che lo sci mi stava dando più di chino noi altri. Ha fi ssato traguar- ti. Nel mio caso, il giorno che fi nirò resti ai giovani sciatori che vor- tevi allora! Il resto verrà da sé!”. Forse non sapevate che... SCI – “Negli ultimi 6-7 anni uso gli Salomon e sono molto sta sono stata in America, dove ho anche studiato vicino soddisfatta. Gli sponsor si occupano di tutto, ci fanno testare a San Francisco, a Barcellona, Londra, Monaco di Ba- vari tipi di sci, permettendoci di scegliere. Ne consumo, ahi- viera, ho visitato il Portogallo, l’Egitto... Mi piacerebbe mé, circa venti paia a stagione. Tengo per ricordo un unico un giorno poter sciare come turista. L’ultima volta che paio: quello col mio nome concessomi anni fa dall’Atomic. Al l’ho fatto, sul Vogel in Slovenia, ho fatto tre soli round, contempo, vado decisamente meglio con gli scarponi da sci: poi sono rimasta ad abbronzarmi e a osservare la gen- ne uso 4 paia all’anno, ma fate conto che li vesto 200-220 te sulle piste”. giorni all’anno, per 5-6 ore al giorno. Se facessi lo stesso con COLORI – “Amo i colori vivaci. L’ultima giacca che ho qualsiasi altra scarpa, non rimarrebbero nemmeno i lacci...”. comprato è di colore azzurro. Non mi vedrete mai con qualco- SPONSOR – “È l’azienda DM, entrata l’anno scorso. Col- sa di scuro addosso. Ovviamente, non opterei nemmeno per go l’occasione per ringraziarli di cuore per tutto. Coi tempi che il rosso che è il colore della Nazionale”. corrono (leggi crisi) hanno mostrato grande volontà nel voler DIVERTIMENTO – “Una volta mi piaceva uscire con gli investire in noi”. amici nei bar della città, ma ultimamente mi piace quando ci PLATAK – “Questo è un tema che mi fa molto arrabbia- incontriamo a casa mia e allora cucino qualcosa, guardiamo re. Volendo, in questo contesto si potrebbe fare molto di più! qualche fi lm. I miei amici più cari sono quelli di sempre, che Lo so che ci sono vari problemi da risolvere, ma pensare che non sanno la differenza tra speciale e gigante. Con loro mi ci tocca andare in Austria per allenarci invece di farlo sul Pla- sento Ana-Ana e non Ana-la sciatrice”. tak, mi lascia l’amaro in bocca. E poi, sarebbe bello anche MUSICA – “Ho ascoltato di tutto dall’adolescenza in poi, per i bimbi ai quali, fi nito l’allenamento, potremmo concede- ma mi è sempre piaciuto il rock. Alle medie ascoltavo musica re un’oretta per qualche consiglio. Per loro sarebbe di certo alternativa ma poi mi è passato. Sul mio iPod attualmente ci uno stimolo”. sono i Red Hot Chili Peppers, Jack Johnson. Non mi piaccio- ALTRI SPORT – “Lo sci occupa gran parte del mio tempo, no l’elettronica e il folk”. ma quando sono libera, d’estate ad esempio, faccio free clim- LETTURE – “Leggo per lo più libri e più di tutto lo faccio bing. Mi piace anche il beach volley e quando ne ho l’occasio- durante i viaggi in auto. Sono un’amante degli Autogrill per- ANEDDOTO – “Qualche giorno fa, parlando con un’ami- ne mi ci cimento volentieri. Ho provato anche lo skiboard di- ché vi si trova sempre qualche buon libro. Attualmente sto ca, mi sono ricordata di un episodio di quando eravamo ra- vertendomi moltissimo: provo una strana sensazione nell’ave- leggendo “Twilight” di cui è stata realizzata la saga. Leggo gazzine e in classe giravano quella specie di diari in cui tutti re i piedi imprigionati. E poi mi mancano i bastoni”. sia in croato, sia in italiano che in inglese e cerco di leggere scrivevano qualcosa. E io, rispondendo alla domanda di quale HOBBY – “Amo viaggiare e quando ne ho l’occasio- sempre nella lingua originale. È curioso come a volte le tra- fosse il mio sogno, avevo risposto: ‘Andare alle Olimpiadi’. Chi ne parto sempre per qualche destinazione. Come turi- duzioni cambino lo spirito del libro”. l’avrebbe mai detto!”. Sport 4 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010 PER I DUE FIUMANI INIZIA UNA NUOVA AVVENTURA A CINQUE CERCHI: ECCO I LORO PENSIERI ALLA VIGIL Danko Marinelli e Dalibor Šamšal, am «Non vedo l’ora di scendere in pista» di Lucio Vidotto “Arrivare primo al primo intertempo è il mio obiet- ci penso più e non vedo l’ora che arrivi Vancouver e tivo – scherza Dalibor Šamšal –, ma spero di dare il di trovarmi in pista”. meglio di me stesso e arrivare al traguardo con un Un anno fa ha capito che avrebbe fatto parte del- buon tempo. È già una cosa splendida poter parte- la spedizione croata ai Giochi invernali di Vancouver, cipare alle Olimpiadi, un evento che arriva solo ogni mentre da ragazzino dice di non aver mai pensato a quattro anni”. questa straordinaria possibilità: “Non ci ho mai pen- Šamšal è consapevole di quello che è il suo sta- sato prima. Da ragazzino pensavo solo a sciare e a tus al momento, però crede di poter fare qualcosa di divertirmi”. buono: “Alle Olimpiadi, solitamente, c’è meno con- Nella spedizione croata c’è una nutrita colonia correnza rispetto alle gare di Coppa del Mondo per fi umana, addirittura quattro atleti nello sci alpino. il semplice motivo che non tutti possono gareggiare. Šamšal, Marinelli, come la Jelušić e la Ferk, hanno Per quanto mi riguarda posso solo dire che mi trovo un legame particolare con il Platak, un centro scii- in un buon momento di forma e che ultimamente ho stico che andrebbe rivalutato. Šamšal ne è convin- sciato abbastanza bene, anche se ho avuto un po’ di to: “Ho cominciato a sciare sul Platak, anche perché sfortuna. A Wengen ho perso un bastone dopo aver non c’erano le condizioni economiche per permetter- avuto un buon intertempo”. mi di andare all’estero. Qualcuno sciava sui ghiac- Hai chiesto a Janica come si fa a sciare con un ciai, mentre io mi accontentavo del Platak, che per solo bastone? Šamšal risponde con una battuta: “A me è comunque splendido. Ci andavo anche quan- me è almeno rimasto il guanto. Certe cose è in gra- do gli impianti di risalita non erano in funzione, sfrut- do di farle solo Janica, che diffi cilmente riuscireb- tando ogni macchia di neve. Per una città sul mare be a ripetere quella prova straordinaria nelle stes- come Fiume è sicuramente una grande cosa avere se condizioni. Mi è rimasto il guanto, ma anche il tanti sciatori alle Olimpiadi, ma è anche vero che c’è pettorale numero 55 che nello sci maschile ha un il Platak a mezz’ora di macchina. È un centro che certo peso. Un altro momento sfortunato in questa merita di più e Fiume ha sicuramente un grande po- stagione è stato quello a Kranjska Gora dove ho in- tenziale e tanti sciatori in cerca di affermazione. Ci forcato una porta, un incidente che capita quando si sono tanti che lo fanno a livello ricreativo e spero che sbaglia traiettoria anche di pochissimo. Adesso non in molti possano scegliere proprio il Platak”. «Esserci è già una grande vittoria» “Per me è già una vittoria esser- re quello che posso fare, dimostran- lo di arrivare a disputare un’Olim- ci, poter partecipare alle Olimpiadi. do il mio valore. Naturalmente, do- piade rientra nella categoria dei so- È un grande onore per chiunque vrò essere in grado di dare il meglio gni di Marinelli? “Non ho mai pen- far parte di questa spedizione”, dice di me stesso. Se dovessi riuscire a sato a questa possibilità. Ho im- Danko Marinelli, che all’ultimo mo- esprimermi come so di poter fare, parato a sciare e di anno in anno mento ha ricevuto la conferma della sarò soddisfatto”. miglioravo e capivo di essere ab- FIS, assieme a Matea Ferk, per la Marinelli fa parte della nazionale bastanza bravo. Mi sono preso del- partecipazione ai Giochi di Vancou- di sci alpino nella quale ha fi gurato, le belle soddisfazioni sportive nelle ver. Il fi umano scierà sia nello sla- fi n dall’inizio di questa stagione, tra competizioni FIS, mentre in Cop- lom che nel gigante. “Spero proprio i potenziali membri della spedizione pa del Mondo ricordo soprattutto di arrivare fi no in fondo e di poter olimpica. “Sono rimasto a lungo sul- la gara sullo Sljeme un anno fa, disputare la seconda manche. Per le spine in attesa che la FIS stabilis- quando ho conquistato il 38° posto. farlo dovrò fare una prestazione ec- se le quote. Solo pochi giorni fa ho Naturalmente, non mi accontento. cezionale – aggiunge Marinelli –, e saputo che sarei potuto andare an- La mia idea è di continuare a scia- credo di esserne capace. Andare a ch’io a Vancouver”. re e di migliorare. Ho sempre sciato Vancouver è certamente una cosa Dal momento in cui si impara a e vorrei rimanere per sempre nello bellissima, però non mi acconten- sciare al momento in cui si capisce sci, non so con quali mansioni, ma to del solo fatto di poterci andare. di essere bravi passa del tempo e ci voglio restare. Lo sci è semplice- Cercherò l’occasione per far vede- dei pensieri, anche dei sogni. Quel- mente la mia vita”.

IVICA KOSTELIĆ NON NASCONDE IL PROPRIO OTTIMISMO «Vado in Canada per vincere una medaglia»

Ivica Kostelić non nasconde le Che Kostelić non sia un outsi- proprie ambizioni ai Giochi di Van- der, l’ultimo arrivato, lo sanno tutti. couver. A Daruvar, dove si trova in L’agenzia AP si spinge molto oltre preparazione presso l’Ospedale questa considerazione e vede lo speciale per la riabilitazione, annun- sciatore croato come uno dei primi cia: “Vado in Canada con l’intento di favoriti per la conquista della meda- vincere una medaglia e non impor- glia d’oro nello slalom. Il suo com- ta in quale disciplina”. Kostelić ha mento a tale proposito è tutt’altro precisato che intende gareggiare in che spavaldo: “Tra gli sciatori della quattro discipline, cioè nello slalom, prima fascia credo di avere le stes- nel gigante, nella supercombinata e se probabilità di successo come nel supergigante. Per quanto riguar- tutti gli altri sciatori in lizza. Non ci da la discesa libera, tutto dipende- dobbiamo dimenticare di un fatto rà dai risultati in allenamento, e non non indifferente, cioè delle quattro vuole dare nulla per scontato. Oggi vittorie nello slalom in questa sta- deve pensare alle sue condizioni gione da parte dell’austriaco Rein- dopo l’operazione al ginocchio, che fried Herbst”. l’ha tenuto fermo meno del previsto, La squadra croata nello sci al- e non manca di riconoscere i meriti pino ha complessivamente nove di ciò al team medico delle terme di nove rappresentanti, qualcuno in Daruvar, che lo ha messo nelle con- grado, secondo Kostelić, di arrivare dizioni di affrontare le Olimpiadi in al podio: “In determinate circostan- buone condizioni. ze non escludo che Natko Zrnčić “È passato il gonfi ore al ginoc- Dim e Ana Jelušić possano vincere chio – dice lo sciatore – ricompar- una medaglia”. so dopo le ultime gare e non ho più Sullo stato fi sico di Ivica in vista problemi con il mal di schiena. Sto delle Olimpiadi il medico Božidar lavorando parecchio in questo seg- Egić dice che non dovrebbero es- mento e per ora sono molto sod- serci problemi e che gareggerà in disfatto”. buone condizioni. Danko Marinelli, Ivica Kostelić, Dalibor Šamšal, Natko Zrnčić Dim e Tin Široki: la Croazia è pronta Sport Giovedì, 11 febbraio 2010 Vancouver 2010 5

LIA DEI GIOCHI DI VANCOUVER ZLATKO MATEŠA, PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPICO CROATO «Abbiamo tenuto fede a tutti i nostri impegni» A Vancouver ci saranno 19 atleti a rappresenta- re la Croazia, anche questa volta con delle speran- ici per la pelle ze di conquistare il podio olimpico. Il “progetto Van- couver” ha richiesto trenta mesi di lavoro per poter venire realizzato per intero e il presidente del Co- mitato olimpico croato, Zlatko Mateša, ne sembra compiaciuto. “Ciò che per noi, nel Comitato olimpi- co, è importante è il fatto che si sia riusciti a con- cludere i lavori, con la sua copertura completa dal lato fi nanziario. Abbiamo tenuto fede a tutti i nostri impegni nei confronti degli atleti e delle singole Fe- derazioni in relazione ai Giochi di Vancouver. Ab- biamo quindi assicurato la logistica, organizzando viaggi e soggiorno e tutti gli altri contenuti per offri- re ai nostri atleti le condizioni migliori per fare dei buoni risultati”. La Croazia sarà rappresentata comlpessiva- mente da 19 sportivi, di cui dieci nello sci alpino. Si tratta di Ivica Kostelić, Natko Zrnčić Dim, Dalibor Šamšal, Ivan Ratkić, Ana Jelušić, Nika Fleiss, So- fi ja Novoselić Tea Palić, come pure Matea Ferk e Danko Marinelli, ai quali la FIS ha dato disco ver- de all’ultimo momento. Nello sci di fondo ci sono Andrej Burić e Nina Broznić, nel biathlon e Andrijana Stipaničić Mrvelj. Infi ne, c’è il bob con Ivan Šola, Igor Marić, Slaven Krajačić, Mate Mezulić e Andras Haklits. Quest’ultimo è un lancia- tore del peso, ma si è appassionato al bob, pro- mettendo di non trascurare l’atletica leggera. Sono pochi gli atleti come lui che hanno la possibilità e le caratteristiche per poter partecipare sia alle Olim- piadi estive che a quelle invernali. Pensando a Londra È possibile in questi tempi di recessione far Un inguaribile ottimista quadrare i bilanci nello sport? Le società sportive sono in crisi e lo sport in generale ne sta soffren- Da chi ci si possono aspettare dei risultati? do. Al Comitato olimpico, mai come in questo pe- Mateša, come sempre, è ottimista quando si parla riodo, è necessario un presidente in grado di ge- dell’aspetto sportivo, chiamato più spesso a risol- stire il massimo organo sportivo nazionale. Come vere le questioni economiche. “Devo confessare premier negli anni Novanta ha avuto le sue gatte che i recenti risultati di Kitzbuehel mi rendono par- da pelare, ma oggi Mateša pare molto più sereno: ticolarmente fi ducioso. Sia Ivica Kostelić che Natko “Abbiamo concluso il 2009 in attivo. Non abbiamo Zrnčić Dim sono due atleti che sicuramente pos- debiti o conti in sospeso. Si tratta sicuramente di un siamo prendere in considerazione se parliamo del- nostro grande successo riuscire in questa impresa le possibilità di raggiungere il podio. Soprattutto, mi nella situazione attuale. Spero di poter continuare sembra che stiano molto bene fi sicamente e che in così anche nel 2010, poiché subito dopo Vancou- questo periodo si trovino in condizioni di forma ec- ver tutta la nostra attenzione sarà concentrata sui cellenti. Non ci dovrebbe sorprendere più di tanto Giochi di Londra”. un eventuale nuovo exploit di Jakov Fak”. Esserci è un successo La spedizione croata Per molti degli sportivi croati che sono partiti per SCI ALPINO (10): Ivica Kostelić, Natko il Canada il solo fatto di esserci è già un successo. Zrnčić Dim, Dalibor Šamšal, Ivan Ratkić, Ana Il presidente del Comitato olimpico nazionale crede Jelušić, Nika Fleiss, Sofi ja Novoselić, Tea che ci siano anche altri, accanto ai più affermati, a Palić, Matea Ferk, Danko Marinelli. poter regalare delle belle soddisfazioni. “Alle Olim- FONDO (2): Andrej Burić, Nina Broznić. piadi è tutta un’altra cosa. Si gareggia un giorno, o BIATHLON (2): Jakov Fak, Andrijana due nel caso della combinata. Tutto dipende dal- Stipaničić Mrvelj. l’ispirazione del momento. Rispetto alla Coppa del BOB (5): Ivan Šola, Igor Marić, Slaven Mondo qui c’è gente che punta tutto su una gara, Krajačić, Mate Mezulić. Andras Haklits. Danko Marinelli e Dalibor Šamšal su una corsa. In questi casi, tutto è possibile”. Sport 6 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010 Sport Giovedì, 11 febbraio 2010 Vancouver 2010 7 LA SLOVENIA INSEGUE A VANCOUVER UNA MEDAGLIA ATTESA DA OTTO LUNGHI ANNI Petra Majdič punta di diamante

Lo sciatore Andrej Jerman LLaa ffondistaondista PPetraetra MajdičMajdič di Alex Boscolo così non sarà non avremo giusti- bjan, che lo scorso 22 gennaio ha tre successi, tutta una serie di podi fi cazioni. Sarà un fallimento!” Non conquistato il primo successo in e un’incredibile medaglia d’argento La spedizione La Slovenia sarà presente in cerca giri di parole il 68.enne ca- carriera, in uno sprint a tecnica li- ai Mondiali di Val d’Isere nel 2009, Canada con 47 sportivi (30 uomini, podelagazione Tone Vogrinec, alla bera a Rybinsk, in Russia. dopo che al termine della prima slovena 17 donne), che si cimenteranno in decima Olimpiade consecutiva. I manche del gigante era appena in 9 discipline. Numeri da record da risultati conseguiti negli ultimi due quindicesima posizione. A Whistler SCI ALPINO (13): Aleš Gor- quando la Slovenia ha fatto il de- anni d’altronde lo confortano. 16 Mountain la Maze in almeno tre di- za, Andrej Jerman, Rok Pe- butto alle Olimpiadi invernali, ad primi posti, 8 secondi e 10 terzi scipline può lottare per una meda- rko, Bernard Vajdič, Mitja Albertville nel 1992. A Vancouver, sono un biglietto da visita non in- glia: slalom gigante, slalom specia- Valenčič, Andrej Šporn, Mi- ma soprattutto nella località di Whi- differente, se poi si considera che le e superG. Molto però dipenderà tja Dragšič, Maruša Ferk, stler Mountain, teatro delle gare di nella corrente stagione in Coppa dal suo stato psico-fi sico. Tina Maze, Ana Drev, Janez sci alpino, fondo, biathlon e salto del Mondo ben 9 sloveni sono sa- Si presenta con grandi am- Jazbec, Andrej Križaj, Matic con gli sci, la Slovenia cerca di liti sul podio almeno una volta in bizioni anche il saltatore Robert Skube. conquistare quel podio che man- 5 discipline, ecco che a ragione Kranjec. Una vittoria e due secondi BIATHLON (8): Klemen ca dall’edizione 2002 a Salt Lake si guarda a questa 21ª dei Giochi posti sui trampolini giganti di Kulm Bauer, Janez Marič, Pe- City, quando il quartetto Kranjec, Olimpici invernali con grandissimo e Oberstdorf gli hanno garanti- ter Dokl, Vasja Rupnik, Teja Žonta, Fras e Peterka, nel concor- ottimismo. “A Pechino, alle Olim- to la coppetta dei voli con gli sci. Gregorin, Andreja Mali, Dija- so a squadre del salto con gli sci, piadi estive due anni fa, abbia- In Canada però si gareggerà sui na Ravnikar, Tadeja Likozar contro le più rosee previsioni con- mo conquistato cinque medaglie trampolini Hs-106 e Hs-140, quel- Brankovič. quistò il bronzo. Una medaglia at- – ricorda il presidente del Comitato lo grande dove la massima misu- FONDO (5): Petra Majdič, tesa ben 8 anni, dal tris di bronzi olimpico sloveno, Janez Kocijančič ra è stata ottenuta dall’austriaco Katja Višnar, Vesna Fa- di Lillehammer 1994 nello sci alpi- –. A Vancouver con un po’ di for- Gregor Schlierenzauer, con 142 bjan, Anja Eržen, Barbara no: Alenka Dovžan nella combina- tuna, possiamo raggiungere que- metri. Se il salto con gli sci è disci- Jezeršek. ta, Katja Koren e Jure Košir nello sto traguardo. Certo poi dipende- plina per tenebrosi e il fattore C il FREESTYLE (3): Saša Farič, slalom speciale. In cinque edizioni rà dalle condizioni climatiche, dalle più delle volte è determinante, non Flip Flisar, Nina Bednarik. la Slovenia ha conquistato quattro temperature, dal vento... fattori che è da meno la discesa libera, dove SKELETON (1): Anže Šetina. medaglie, lo stesso numero di al- negli sport della neve incidono, ec- la Slovenia si affi da al 31.enne An- PATTINAGGIO ARTISTICO lori che furono ottenutii con i colo- come”. drej Jerman e al 28.enne Andrej (2): Gregor Urbas, Teodora ri della Jugoslavia. L’isontino Jure Šporn. Il primo, il 23 febbraio 2007, Postič. Franko con l’argento nello slalom Gli atleti da medaglia ha conquistato non solo il suo pri- SNOWBOARD (7) Rok gigante di Sarajevo 1984 aprì la mo podio in Coppa del Mondo vin- Rogelj, Rok Flander, Rok serie, nell’edizione successiva, a Ma chi sono gli atleti da me- cendo a Garmisch-Partenkirchen, Marguč, Izidor Šušteršič, Calgary in Canada, 4 anni dopo daglia? Sicuramente Petra Majdič ma è stato il primo sciatore slove- Žan Košir, Glorija Kotnik, Ci- arrivarono due argenti, nello sla- che a 30 anni ha già al proprio at- La sciatrice Tina Maze no ad aver vinto una gara di Cop- lka Sadar. lom speciale con Mateja Svet e nel tivo 20 successi nel fondo, di cui pa in questa disciplina, succes- COMBINATA NORDICA (2): concorso a squadre del salto con ben 13 conquistati negli ultimi due Tina Maze che sembrava ine- so che ha bissato il 29 dicembre Mitja Oranič, Gašper Berlot. gli sci (Miran Tepeš, Matjaž Zupan, anni, la quasi totalità nelle prove sorabilmente sul viale del tramon- 2009 a Bormio. Šporn, il 23 gen- SALTO CON GLI SCI (5): Ro- Primož Ulaga e Matjaž Debelak) e a sprint. In Canada si gareggerà to, due anni fa dopo aver deciso di naio, ha invece conquistato il pri- bert Kranjec, Jernej Damjan, un bronzo dal trampolino K 120, a tecnica classica e Petra sicura- allenarsi con un proprio staff di fi - mo podio in Coppa del Mondo con Mitja Mežnar, Primož Pikl, con Matjaž Debelak. mente è tra le favorite, come pure ducia guidato dal goriziano Andrea il secondo posto nella piu’ classica Peter Prevc. “A Vancouver l’obiettivo è con- nella prova a squadre dello sprint Massi, è ritornata prepotentemen- delle discese, sulla mitica Streif di SLITTINO (1): Domen Po- quistare almeno una medaglia, se dove farà coppia con Vesna Fa- te alla ribalta tanto da conquistare Kitzbuehel preceduto unicamente ciecha. dallo svizzero Didier Cuche, che Il saltatore infortunio permettendo a Whistler Robert Kranjec Mountain parte con il favore del nocchio e questo potrebbe incide- pronostico. re non poco sulle sue prestazioni. Punta decisamente ad entrare La speranza snowboard in zona podio anche la biathleta , che il 18 febbraio La Slovenia attende buone no- 2009 ai Mondiali di Pjoengchang tizie anche dallo snowboard. D’al- in Corea del Sud nella 15 km ha tronde nel 2007 Rok Flander, a di- conquistato la prima storica me- stanza di 4 anni dall’oro di Dejan daglia iridata per la Slovenia. Košir ad Arosa, ha conquistato il Anche se in Coppa del Mondo il titolo mondiale nel gigante paralle- quinto posto conquistato a dicem- lo. Flander è certamente uomo da bre a Pokljuka resta il miglior ri- podio, in questa stagione per lui un sultato, la Gregorin è convinta terzo posto a Telluride, in Califor- che alle Olimpiadi può ripetere nia. Ma potrebbe far bene anche il il risultato conquistato in Asia. E debutante Rok Marguč, che come siccome il biathlon è una disci- miglior piazzamento in Coppa del plina dove il fattore vento è de- Mondo vanta il quarto posto nella terminante, soprattutto al poligo- svizzera Nendaz. Nel freestyle, di- no, il veterano, il 34.enne Janez sciplina dello ski cross, la 25.enne Marič e il 24.enne Klemen Bauer Saša Farič il 20 gennaio, a Blue potrebbero sorprendere, alla pari Mountain, in Canada, con il terzo della staffetta femminile, che ol- posto nella penultima gara di Cop- tre alla Gregorin e ad Andreja pa del Mondo ha ritrovato il podio Mali si affi da alle mamme Dija- dopo quasi due anni, poi però a na Grudiček Ravnikar e Tadeja Lake Placid si è infortunata al gi- Brankovič Likozar. Sport 8 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010 IL GIOCATORE SLOVENO , STELLA DEI LOS ANGELES KINGS E DELL’NHL, CI PRESENTA IL TORNEO OLIMPI Anže Kopitar: «Canada e Russia le Essendo un idolo dei tifosi, le richieste di autografi non gli mancano

Anže Kopitar con la maglia dei Los Angeles Kings di Nevio Tich ha superato le qualifi cazioni preo- re più rappresentativo, un centro di modo di capire sarà un’Olimpia- re dei pianeta: Ovechkin. Guai poi limpiche. Un vero peccato non ve- 100 chilogrammi, sicuramente sì. de indimenticabile. dimenticare Malkin. Se devo fare Non solo NHL o Mondiali. La dere in pista il suo uomo migliore, Sarà magari per la prossima volta, “Sono d’accordo, visto che ci un pronostico, dico che a conten- stagione attuale sarà molto impor- quel Anže Kopitar che nella “sua” con Kopitar che si gusterà di con- saranno quasi tutti i giocatori mi- dersi la medaglia d’oro saranno tante per l’hockey su ghiaccio, con Los Angeles hanno già ribattezza- seguenza il torneo davanti alla te- gliori. Alcune nazionali hanno ri- queste due squadre. Non a caso l’apice ovviamente i Giochi olimpici to “The King” per essere diventato, levisione, o magari assistendo dal toccato la propria rosa, soprattut- Crosby e Malkin hanno trascina- di Vancouver. Al torneo maschile, a poco più di 20 anni, il leader dei vivo alle gare dei suoi compagni di to il Canada. La difesa si presenta to la scorsa stagione i Pittsbur- che si disputerà al General Motors Los Angeles Kings e il primo slove- squadra e dei maggiori rivali. Chi molto ringiovanita, mentre in at- gh Penguins alla conquista della Place dal 16 al 28 febbraio, parteci- no ad aver militato in NHL, il pre- meglio di lui può dunque parlarci di tacco mi ha stupito un po’ l’esclu- Stanley Cup. Attenzione però agli peranno dodici squadre. Il Canada stigioso campionato professioni- ciò che ci attenderà in Canada. sione di St. Louis. Ma Crosby è un USA dei miei compagni di squadra cercherà di sfruttare il fattore cam- stico nordamericano, del quale è All’inizio dei Giochi di Van- leader in grado di fare la differen- Quick, Johnson e Brown. Dopo la po, ma attenzione anche a Rus- stato all’inizio di questa stagione couver mancano ormai pochi za. La Russia è quella di sempre, vittoria ai Mondiali Under 20, ne- sia, USA e Svezia per il succes- anche il top scorer. A Vancouver giorni. I rooster delle naziona- ovvero la squadra campione del gli States di respira un’aria nuova, so fi nale. Tra le partecipanti non la Slovenia non avrebbe forse la- li partecipanti sono noti già da mondo e con in rosa quello che con tanta fi ducia nei propri mezzi. c’è purtroppo la Slovenia, che non sciato il segno, ma il suo giocato- tempo e da quanto abbiamo è a mio avviso il miglior giocato- Il ricordo di Lake Placid è ancora vivo, e il fatto che quasi tutti i gio- catori selezionati siano fi nalmen- te i leader nelle rispettive squadre di appartenenza fa degli USA una seria pretendente al titolo. C’è poi la sempre ostica Svezia, oro a To- rino 2006, ma alle prese con un cambio generazionale. Vediamo quanto sarà in grado di dare il ve- terano Forsberg, uno dei miei ido- li di gioventù. Purtroppo per i nor- dici il ‘blocco’ dei Detroit Red Win- gs non sta disputando una stagio- ne indimenticabile e questo alla fi ne potrebbe pesare tantissimo sul piano dei risultati. Repubbli- ca Ceca, Finlandia e Slovacchia potranno ambire al podio soltan- to se le altre dovessero deludere le attese”. La Slovenia, purtroppo, farà da spettatrice. “Obiettivamente è diffi cile piaz- zarsi ad un torneo così forte. Per la mia nazionale conteranno so- prattutto i Mondiali della Division I a Lubiana in aprile. In molti si chie- dono se mi vedranno al Tivoli e io, in tutta sincerità, rispondo che pre- ferirei disputare i play-off con i Kin- gs. Non mi si è ancora presentata questa possibilità e ogni giocatore spera prima o poi di poter vincere la Stanley Cup. Giocare per la pro- pria nazionale è un’onore, ma l’ho già fatto più volte in passato e ri- tengo di non dover dimostrare nul- la a nessuno. Spero che la gente capisca”. Se le dico che l’hockey slove- no è in fase di stallo o addirittura calante, cosa mi risponde? “I risultati delle due squadre slovene, Jesenice e Olimpija, in EBEL non sono entusiasmanti, ma il motivo va ricercato nel fatto che i Mondiali 2008: la scazzottata migliori giocatori sloveni militano in con lo statunitense Keith Ballard Austria. Eppoi, ritengo che la po- Sport Giovedì, 11 febbraio 2010 Vancouver 2010 9 ICO DI HOCKEY SU GHIACCIO mie favorite»

Il computer come mezzo di contatto con il mondo. E anche per rilasciare qualche intervista...

sizione di classifi ca delle rispettive “Era il 2006 e accettai la chia- squadre sia un po’ bugiarda. Pur- mata per il camp con i Kings. Avevo troppo mancano i soldi, soprattutto 19 anni e ritenevo di essere in gra- alla Podmežakla, e questo fa sì che do di provare la grande esperienza i vari Kranjc, David e Marcel Rod- nell’NHL, il sogno, per molti anche man o Kristan emigrino all’estero. proibito, di ogni giocatore di hockey. E i stranieri presi come rinforzi non Allo stesso tempo avevo anche un sono in grado di dare un salto di comprensibile timore, ma alla mia qualità. Ma la nazionale è sempre lì, età il tempo giocava a favore. An- a cavallo tra la Division Elite e la Di- che se avrei fatto ritorno in Europa, vision I. Qualche pezzo da novanta oppure se sarei stato spedito nelle come Vnuk o Jan si sono ritirati o Minor League, l’esperienza accu- sono prossimi a farlo, ma i giovani mulata mi sarebbe stata di enorme i grado di rimpiazzarli ci sono. Ep- aiuto per il futuro. I timori e le paure poi non va dimenticato che siamo erano però inutili, visto che ho supe- un paese piccolo e che non possia- rato il provino e sono entrato a far mo certo tenere il passo di nazionali parte dei Kings”. nordamericane o scandinave”. Il bello doveva, però, appena A proposito del tuo concittadi- arrivare... no e collega di nazionale Robert “Ho debuttato nell’ottobre del- Kristan del Medveščak, pare che lo stesso anno, contro i Ducks in ci sia in arrivo un’offerta da parte trasferta. Los Angeles fu sconfi t- di Columbus? ta, ma io segnai ben due reti del- “Non ne so nulla, ma non sarei le nostre tre. Non mi pareva vero. stupito più di tanto. Lui è bravissi- Ero il primo sloveno a debuttare in mo, l’esperienza in Svezia con il NHL e molti miei compagni, mera- Mora gli ha insegnato tanto. Cre- vigliati, mi chiedevano dove fosse do sia pronto per il grande salto di la Slovenia e come mai lì si gioca- qualità”. va a hockey. Fu un 2006/07 ricco Torniamo un po’ indietro negli di soddisfazioni, culminato con il anni, ovvero all’inizio di carriera... terzo posto nella classifi ca gene- “Sono nato a Jesenice e ho inizia- rale dei Rookie segnati dietro al to proprio nelle giovanili della squa- russo Malkin e allo statunitense dra locale. A quel tempo, raggiunta Statsny. una certa età, i più bravi e talentuo- Il 2007/08 e il 2008/2009 furo- si venivano spediti automaticamen- no, però, ancora più indimenti- te nell’Hit Casino Kranjska Gora, cabili. una specie di fi liale dello Jesenice, “Ho chiuso le due stagione che militava nel massimo campio- come miglior marcatore dei Kin- nato sloveno seniores. Era il 2002, gs, con 82 punti. La ciliegina sulla e io avevo 15 anni. Due anni dopo torta fu però la chiamata per l’All ho tentato l’avventura estera, negli Stars. Ci sono tantissimi giocato- juniores del Sodertalje. Come poco ri che non hanno mai avuto que- più di 17.enne ho debuttato nell’Eli- sto onore, mentre io ebbi la pos- teserien svedese. La prima stagio- sibilità ad appena 20 anni. Seguì ne ho collezionato cinque presenze, il prolungamento del contratto con la seconda quasi cinquanta, con un Los Angeles ad altri sette anni e la bilancio di 20 punti. Le mie presta- mia prima tripletta in NHL (era il 22 zioni non sono passate inosservate ottobre 2009) contro Dallas. Infi ne, da parte degli scout nordamericani, in questa stagione sono stato per con i Los Angeles Kings che mi han- un tempo il miglior realizzatore del- no draftato come undicesima scelta la Lega, davanti ad Alex Ovechkin, del primo round. Ma non mi sentivo ovvero il MVP delle ultime due edi- ancora pronto per questa grande av- zioni dell’NHL”. ventura, anche perché sarei sicura- C’è poi un altro straordinario mente fi nito in qualche fi liale nella riconoscimento per un giocatore Anno 6 / n. 1 dell’11 febbraio 2010 Western Hockey League. Era meglio della tua età. fare un’altra stagione con il Soder- “Sì, assieme a Matt Greene sono “LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina talje, maturare e farmi le ossa, per uno dei due vicecapitani della squa- VANCOUVER 2010, a cura di Errol Superina, progetto editoriale di Silvio Forza poi provare il grande salto...” dra. Le responsabilità non mi fanno Redattore esecutivo: Alessandro Superina / Redattore grafi co: Teo Superina Il momento del viaggio Ol- paura, anzi mi aiutano a crescere e Art director: Daria Vlahov Horvat treoceano era stato rinviato di maturare. Forse è stato proprio que- Collaboratori: Nevio Tich, Lucio Vidotto, Ivana Precetti e Alex Boscolo poco... sto il mio segreto degli ultimi anni”. Sport 10 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010 Le 15 discipline sportiv

BIATHLON È la combinazione di due sport, lo sci di fondo a tecnica libera e il tiro al bersaglio con carabina di piccolo taglio. È la riedizione in chiave moderna delle diffi coltà primordiali dell’uomo cacciatore, co- stretto a lunghi spostamenti sulla neve per cercare la preda. Il tragitto da percorrere con gli sci varia a seconda della speciali- tà, dai 20 km dell’individuale maschile ai 4x6km della staffetta fem- minile. Si esegue su anelli di pista di lunghezza variabile in virtù del- la distanza totale da percorrere (2 km, 2,5 km, 3 km e 4 km). Successivamente si eseguono le serie di tiro al poligono. Si di- spone di cinque colpi per serie. Il tempo impiegato per il tiro non è sottratto al tempo totale impiegato. Ma gli errori nel colpire i bersagli possono tramutarsi in distanze aggiuntive da percorrere. Il vincitore è colui il quale riesce a percorrere il tragitto (comprensivo di even- tuali penalità) nel minor tempo possibile. Ci sono dieci gare (cinque maschili e altrettante femminili) inse- rite nel programma olimpico: individuale (20 km per il maschile e 15 per il femminile), sprint (10 km per il maschile, 7,5 km per il femmini- le), inseguimento (12,5 km per il maschile, 10 km per il femminile), staffetta (4x7,5 km per il maschile, 4x6 km per il femminile) e par- DOVE Le gare di bob verranno disputate al tenza in linea (15 km per il maschile, 12,5 km per il femminile). BOB Whistler Sliding Centre. Si trova a circa 125 Il termine deriva dal greco e signifi ca “doppia prova” poiché gli Sono previste due varianti: il bob a due e il bob km a nord di Vancouver ed è stato comple- atleti impegnati in questa disciplina devono disputare una prova di a quattro. La gara prende il via con tutto l’equipag- tato nel novembre 2007. Su questo tracciato, sci di fondo inframmezzata da sessioni di tiro a segno. È disciplina gio intento a spingere il bob per circa 50 metri. Su- durante l’ultima Coppa del Mondo di slittino, olimpica dal 1960. bito dopo l’equipaggio entra nell’abitacolo. L’ordine è stato stabilito, il 21 febbraio 2009, l’attuale DOVE Le gare di biathlon si disputeranno al Whistler Olympic di partenza è determinato per estrazione in virtù record del mondo di velocità di questa disci- Park, che ospiterà in tutto 28 eventi olimpici. Collocato nel bacino di del gruppo di merito di appartenenza. Quest’ulti- plina: il tedesco Felix Loch ha toccato infatti i Madeley Creek, ha una capacità di circa 10 mila spettatori. Questo mo si basa sui risultati della precedente Coppa del 153,98 km/h. complesso sportivo è stato completato nell’autunno del 2007 ed è Mondo. In gara sono previste quattro prove. Vince TORINO 2006 Tutte le competizioni di bob composto da 55 chilometri di piste e da tre stadi. l’equipaggio che impiega il tempo minore per realiz- dell’ultima Olimpiade si sono svolte sulla pista TORINO 2006 Tutte le competizioni di biathlon relative all’ultima zare l’intero percorso. In caso di parità fra più equi- di Cesana Torinese. La Germania ha fatto botti- Olimpiade invernale si sono disputate invece sulle piste di Cesa- paggi, si assegna la vittoria ad ex equo. La velocità no pieno, conquistando tutti e tre gli ori a dispo- na-San Sicario. La nazione che ha conquistato più medaglie d’oro massima raggiunta è di circa 135 km/h. sizione, nel bob a due maschile e femminile e è stata la Germania, con ben cinque primi posti (ma da segnalare Prova olimpica dal 1932, consiste nel percor- nel bob a quattro maschile. Per l’Italia un bron- anche quattro argenti e due bronzi per i tedeschi). Michael Greis si rere un tratto di discesa ghiacciata artifi ciale all’in- zo nella gara femminile di bob a due conquistato è aggiudicato ben tre titoli, ovvero nella 15 km in linea, nella 20 km terno di una struttura aerodinamica in vetroresina da Gerda Weissensteiner in coppia con Jennifer individuale e nella staffetta 4x7,5 km. dotata di sterzo e freni. Isacco.

COMBINATA NORDICA La combinata nordica prevede tre prove, due indi- viduali e una a quadre, in discipline differenti: il salto e lo sci di fondo. Il salto è la prima prova disputata. Lo sci di fondo si disputa su una distanza di 7,5 km per la prova individuale e 4x5 km nella staffetta a squadre. Per ciascuna delle due specialità valgono le regole proprie della disciplina. È disciplina olimpica dal 1924 e storicamente la combinata nordica è uno sport unicamente maschi- le. Dopo il riconoscimento uffi ciale nel 1998 da parte della FIS della prima gara femminile di salto con gli sci, sono state organizzate anche competizioni fem- minili di combinata nordica, ma le donne sono anco- ra escluse sia dai Giochi Olimpici invernali che dai Mondiali di sci nordico. DOVE Le gare di combinata nordica si dispu- teranno al Whistler Olympic Park, che ospiterà in tutto 28 eventi olimpici. Collocato nel bacino di

Madeley Creek, ha una capacità di circa 10 mila te sulle piste di Pragelato. L’oro nello sprint spettatori. Questo complesso sportivo è stato singolo è andato all’austriaco Felix Gottwald, completato nell’autunno del 2007 ed è composto mentre il primo posto nel singolo è stato con- da 55 chilometri di piste e da tre stadi. quistato dal tedesco Georg Hettish. All’Austria TORINO 2006 Le competizioni di combina- anche la medaglia d’oro nella combinata nordi- ta nordica dell’ultima Olimpiade si sono svol- ca a squadre. Sport Giovedì, 11 febbraio 2010 Vancouver 2010 11

FREESTYLE La gara di freestyle si svolge lungo una ripida pista e durante la di- scesa si eseguono evoluzioni acrobatiche. La pista sulla quale si ese- guono le acrobazie è lunga 220-250 metri con una pendenza che oscilla ve dei Giochi invernali dai 26 ai 30 gradi. Il punteggio è assegnato da sette giudici che valutano la prestazione tecnica, i salti e la velocità. Ai Giochi Olimpici il freestyle, nato negli Stati Uniti, si divide in tre specialità: gobbe (disciplina olimpica dal 1992), salti (1996) e ski cross CURLING (novità di Vancouver 2010). Il curling è un gioco di squadra che DOVE Le gare di freestyle si svolgeranno nel comprensorio sciisti- prevede di far scivolare dei blocchi di co di Cypress Bowl Ski Area, situato a West Vancouver, all’interno del pietra, sagomati e dotati di manico, Cypress Provincial Park. Costruito tra due montagne, ha una discesa lungo un campo ghiacciato cercan- di 610 metri. Può ospitare per le gare di freestyle fi no a un massimo di do di farli arrestare su un bersaglio dodicimila spettatori. predefi nito. Le pietre hanno un peso TORINO 2006 Agli ultimi Giochi le competizioni di freestyle si sono di 19,96 kg. Le squadre sono com- disputate sulle piste di Sauze d’Oulx Jouvenceaux. Gli ori sono andati poste da quattro giocatori ciascuno, all’australiano Dale Begg Smith (specialità gobbe) e al cinese Xiaopeng con un ruolo ben defi nito e un ordine Han (salto) tra gli uomini. Le gare femminili sono state conquistate dalla di tiro. Ogni squadra ha disposizione canadese Jennifer Heil (gobbe) e dalla svizzera Evelyne Leu (salto). 73’ di gioco, divisi in 10 ends. La vitto- ria va alla squadra che riesce a piaz- zare più pietre (stones) in prossimità del bersaglio, anche scalzando sto- nes avversarie. I compagni di squa- dra del tiratore spazzolano il ghiac- cio davanti alla pietra per regolarne la velocità. È stata disciplina olimpi- ca nel 1924 e reinserita nuovamen- te nel 1988. DOVE Le gare di curling si svol- geranno al Vancouver Olympic Cen- tre. Situato in un contesto particolar- mente vivace della città, che include il Queen Elizabeth Park, può acco- gliere poco meno di seimila spettato- ri. Ha già ospitato, anche se incom- pleto in alcune sue parti, i Mondiali juniores di curling nel 2009. TORINO 2006 Durante l’ultima edizione dei Giochi, le gare di curling sono state disputate all’interno del Palaghiaccio di Pinerolo. Nel torneo maschile l’oro è stato conquistato dalla squadra canadese. Seconda la Finlandia e bronzo per gli Stati Uniti. Il torneo femminile ha visto trionfare invece la Svezia. L’argento è andato alla Svizzera, con terzo il Canada.

HOCKEY SU GHIACCIO L’hockey su ghiaccio è un gioco di squadra molto dinamico e spettacola- re, in cui sono ammessi contatti anche molto forti tra i giocatori, che cercano di fermarsi dando spallate all’avversa- rio soprattutto in prossimità del bordo del campo. Le squadre sono compo- ste da un massimo di 20 giocatori più tre portieri (in quelle maschili) e da un massimo di 18 giocatori più due por- tieri (in quelle femminili). In campo sono schierati sei giocatori per squa- dra, con i più bravi che possono rag- giungere anche i 50 km/h. Scopo del gioco è mettere nella porta avversaria il puck, ossia un dischetto di gomma dura, con l’ausilio delle mazze di cui sono dotati. Le partite si disputano in tre tempi da 20 minuti ciascuno, su una pista di ghiaccio di 60 metri per 30. L’hockey su ghiaccio è disciplina olimpica dal 1920. Anche se i padri di questo sport sono ritenuti i canadesi, alcune testimonianze scritte indicano che un gioco molto simile all’hockey dei giorni nostri veniva praticato oltre cento anni fa in Francia. DOVE Il General Motors Place sarà l’impianto che ospiterà le par- tite di hockey su ghiaccio. Finito di costruire nel 1995, ospita le partite in casa della squadra dei Vancouver Canoucks. Può accogliere poco più di 19 mila spettatori. In occasione del- le Olimpiadi sarà chiamato Canada Hockey Place. TORINO 2006 Le gare di hoc- key su ghiaccio alle ultime Olimpiadi si sono disputate nel Palasport Olim- pico e nell’impianto di Torino Esposi- zioni. La classifi ca fi nale ha premiato con l’oro la Svezia (torneo maschile) e il Canada (squadra femminile). Per gli uomini hanno conquistato l’argen- to i fi nlandesi, mentre il bronzo è an- dato alla Repubblica Ceca. Le svede- si sono arrivate seconde, con terze le americane. Sport 12 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010 PATTINAGGIO ARTISTICO Il pattinaggio olimpico si distingue in due categorie prin- cipali: il pattinaggio di fi gura, comunemente chiamato patti- naggio artistico, e il pattinaggio di velocità. Il pattinaggio di fi gura prevede quattro specialità: individuale maschile, in- dividuale femminile, pattinaggio a coppie e danza. Le prove individuali (maschile e femminile) e le prove a coppie prevedono l’esibizione in due programmi, uno libero e uno corto. La danza prevede un programma libero, uno obbligatorio e uno originale. Il punteggio, e quindi la vitto- ria, sono decretati dai giudici. La giuria è composta di dodici membri, di cui solo nove, a sorteggio segreto, hanno la pos- sibilità di votare basandosi sulla realizzazione tecnica e sul- la diffi coltà dell’esercizio. Il pattinaggio artistico è disciplina olimpica dal 1992. DOVE Le gare di pattinaggio artistico si svolgeranno al Pacifi c Coliseum. Costruito nel 1968 e ristrutturato di recen- te, l’impianto ha una capacità di 14 mila posti. Ha ospitato molte gare del circuito del World Wrestling Entertainment ed è stato usato per alcune scene nei fi lm “Rocky IV” e “Slam Drunk Ernest”. Attualmente ospita le gara casalinghe dei Vancouver Giants, impegnati nella Western Hockey Team. TORINO 2006 Il Palavela ha ospitato tutte le gare di pat- tinaggio di fi gura alle ultime Olimpiadi invernali. La Russia è riuscita a portare a casa tre ori (Evgeni Plushenko, Ta- tiana Totmianina/Maxim Marinin e Tatiana Navka/Roman Kostomarov) e un bronzo. L’altra medaglia d’oro (pattinag- gio di fi gura femminile) è andata alla giapponese Shizuka Arakawa.

SCI ALPINO Lo sci alpino prevede cinque specialità: slalom speciale, slalom gigante, superG, discesa libera e combinata. Tutte le specialità sono sia maschili che femminili. Le gare di sci alpi- no si svolgono tipicamente in due manche e viene proclama- to vincitore l’atleta che completa il percorso di gara nel minor tempo possibile e senza saltare alcuna porta. Nella seconda manche gli atleti partono in ordine inverso rispetto ai risulta- ti ottenuti nella prima. La discesa libera è considerata come la specialità più spettacolare delle cinque che compongono lo sci alpino ed è anche quella in cui gli atleti raggiungono le velocità più elevate (120-130 km/h) e le distanze sono le più lunghe. A seguire, decrescendo sia per velocità che per lun- ghezza del tracciato troviamo il superG, lo slalom gigante, det- to anche semplicemente gigante, e lo slalom speciale, che è considerato come la specialità più tecnica. La combinata è una gara che si compone delle due spe- cialità considerate agli antipodi nello sci alpino: lo slalom spe- ciale e la discesa libera. Non è molto amata dai grandi inter- preti di questo sport ed è la disciplina che vede tradizional- mente al via un limitato numero di partecipanti.˝Riconosciuto come disciplina olimpica dal 1936, consiste nel percorrere nel minor tempo possibile sugli sci un tratto in discesa che va da 180 (nello slalom) a 1.100 metri (nella discesa libera) per gli uomini e da 140 a 800 metri per le donne. DOVE Le gare di sci alpino verranno disputate a Creeksi- de, nella cittadina di Whistler. E’ considerato uno dei migliori impianti in Nord America per questo tipo di discipline. Può ac- cogliere fi no a 7.700 spettatori. TORINO 2006 Sulle piste del Sestriere e di San Sicario le gare di sci alpino disputate nelle ultime Olimpiadi inverna- li hanno visto trionfare soprattutto l’Austria con un totale di 14 medaglie, di cui quattro d’oro (Benjamin Raich nello slalom speciale e nel gigante, Michaela Dorfmeister nella discesa e nel super G). Due i successi degli USA (Ted Ligety nella com- binata e Julia Mancuso nello slalom gigante) e uno a testa per Croazia (Janica Kostelić, combinata), Francia (Antonine Deneriaz, discesa), Svezia (Anja Paerson, slalom speciale) e Norvegia (Kjetil Andre Aamodt, superG).

SALTO CON GLI SCI Si tratta di una disciplina di grande tecnica e presta- zione, e, per il momento, è riservata alle Olimpiadi soltanto agli atleti di sesso maschile. Il salto prevede lo stacco in volo dopo una discesa veloce da un trampolino che può variare da 90 (K90) a 120 (K120) metri. In gara sono previsti due salti più uno di prova. Gli salti sono disciplina olimpica dal 1924. Gli atleti, mu- niti di sci, scendono lungo la rampa di un trampolino da cui spiccano un balzo cercando di atterrare il più lontano possi- bile. Oltre alla lunghezza del salto, il risultato fi nale dipende anche dai punti di stile, assegnati dai giudici in una scala da 1 a 20. Ai Giochi Olimpici si gareggia nelle specialità “singo- lo” e a squadre. DOVE Le gare di salto con gli sci si disputeranno al Whi- stler Olympic Park, che ospiterà in tutto 28 eventi olimpici. Collocato nel bacino di Madeley Creek, ha una capacità di circa 10 mila spettatori. Questo complesso sportivo è stato completato nell’autunno del 2007 ed è composto da 55 chi- lometri di piste e da tre stadi. TORINO 2006 Le competizioni di salto con gli sci durante gli ultimi Giochi si sono disputate sulle piste di Pragelato. Per quanto riguarda questa disciplina l’oro nella specialità NH individuale è stato conquistato dal norvegese Lars Bystoel. L’austriaco Thomas Morgenstern è invece arrivato primo sul podio nella specialità individuale LH, con trampolino grande. La prova a squadre è stata vinta dall’Austria. Sport Giovedì, 11 febbraio 2010 Vancouver 2010 13

PATTINAGGIO VELOCE Il pattinaggio di velocità è una forma di pattinaggio su ghiaccio nel quale i concorrenti devono percorrere una determinata distanza sul ghiaccio nel minor tempo possibile. Sport simili sono lo short track e il pattinaggio di velocità in linea. Il pattinaggio di velocità ha le sue origini nei Paesi Bassi e fi gura nel programma dei Giochi olimpici invernali dal 1924. Lo sport è stato rivoluzionato negli anni 1990, con l’introduzione del clap skate, che può ridurre i tempi sul giro di secondi. Il pattinaggio di velocità si pratica attualmente su ovali all’aperto o al coperto, spesso con ghiaccio artifi ciale. Per i Giochi Olimpici le regole richiedono un ovale di 400 metri al coperto. In tutte le gare si affrontano due concorrenti, e quindi vengono usate due corsie. I pattinatori indos- sano una fascia sul braccio per identifi care in quale corsia sono parti- ti. Occasionalmente si usano delle partenze a quattro per permettere di far gareggiare più concorrenti in un minor tempo. Ciò signifi ca avere due pattinatori contemporaneamente nella stessa corsia, ma con la se- conda coppia che parte quando la prima ha già completato circa mez- zo giro. DOVE Le gare di pattinaggio di velocità verranno disputate nel Rich- mond Olympic Ovals. Situato nell’omonima città, a 14 chilometri a sud di Vancouver, si estende su una superfi cie di 33mila metri quadrati e può accogliere all’incirca 8mila spettatori. TORINO 2006 Buon bottino per l’Italia in questa disciplina nell’ulti- ma edizione delle Olimpiadi. Protagonista assoluto della spedizione az- zurra è stato Enrico Fabris, che ha portato a casa tre medaglie: due ori (1.500 m e inseguimento a squadre) e un bronzo (5.000 m). Nel com- plesso mattatori dell’edizione sono stati gli Stati Uniti con ben sette me- daglie (tre ori, tre argenti e un bronzo). A seguire Paesi Bassi, Canada e quindi Italia.

sport, che però attualmente è molto popolare in mol- SHORT TRACK te nazioni asiatiche, soprattutto Cina, Corea del Sud Lo short track è una gara ad altissima velocità per e Giappone. atleti dotati di grande tecnica che si sfi dano nelle piste DOVE Le gare di short track si svolgeranno al Pa- ghiacciate (30 metri per 60 metri) su distanze da 500 cifi c Coliseum. Costruito nel 1968 e ristrutturato di re- metri a 1500 metri nelle prove maschili e femminili e cente, l’impianto ha una capacità di 14mila posti. Ha nella staffetta (5000 metri per gli uomini e 3000 metri ospitato molte gare del circuito del World Wrestling En- per le donne). tertainment ed è stato usato per alcune scene nei fi lm Nasce dal pattinaggio su ghiaccio, da cui si diffe- “Rocky IV” e “Slam Drunk Ernest”. Attualmente ospita renzia per piste più corte, e vi partecipano da quattro a le gara casalinghe dei Vancouver Giants, impegnate sei pattinatori. Nel corso del tempo, soprattutto grazie nella Western Hockey Team. ad un alto indice di spettacolarità, ha acquisito sempre TORINO 2006 Al Palavela la Corea del Sud ha maggior visibilità fi no a superare il suo “fratello maggio- dato una lezione di short track al mondo. I coreani han- re” per numero di altleti e per gradimento popolare. no conquistato ben 10 medaglie, tra cui sei ori, tre ar- Lo short track è disciplina olimpica dal 1992 e si di- genti e un bronzo. Per l’Italia un terzo posto nella 3.000 vide in due specialità: prova in linea e inseguimento. Il metri staffetta femminile con Marta Capurso, Arianna Canada è stato a lungo il paese dominante in questo Fontana, Katia Zini, Mara Zini e Cecilia Maffei

SCI DI FONDO Lo sci di fondo prevede diverse specialità, sia nella versione maschile che femminile, durante le quali ci si ci- menta su distanze differenti in manie- ra individuale o staffetta. Le tecniche dello sci di fondo sono quella classica, detta anche a passo alternato, che si esegue sciando su dei binari prece- dentemente tracciati sulla neve, quel- la di pattinaggio, detta anche passo pattinato e quella di discesa. Durante la gara si possono alternare, a secon- da del percorso in cui gli atleti si trova- no, le varie tecniche per raggiungere il massimo dell’effi cacia nell’azione. Le partenze possono essere o a crono- metro, con gli atleti che partono sca- glionati, o in linea, con gli atleti disposti in griglia in ordine di merito. Esistono due tecniche, ovvero “classica” e “libera”. Lo sci di fondo è disciplina olimpica dal 1924 e si divide in sei specialità: prova individuale, par- tenza in linea, sprint, sprint a squadre, inseguimento e staffetta. DOVE Le gare di sci di fondo si di- sputeranno al Whistler Olympic Park, che ospiterà in tutto 28 eventi olim- pici. Collocato nel bacino di Madeley Creek, ha una capacità di circa 10 mila spettatori. Questo complesso sportivo è stato completato nell’autunno del 2007 ed è composto da 55 chilometri di piste e da tre stadi. TORINO 2006 Nella 30 km a inse- guimento, vinta dal russo Dementiev, l’azzurro Pietro Piller Cottrer è arrivato terzo beffando Giorgio Di Centa. Ma il riscatto di Di Centa è arrivato con la 50 km a tecnica libera, dove ha conquista- to l’oro. Gli italiani sono giunti primi an- che nella staffetta 4x10 km. Sport 14 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010 SLITTINO La competizione si svolge normalmente su due manche in cui si registra il tempo minore di percor- renza della pista ghiacciata. È previsto il singolo maschile e femminile e il doppio maschile. La partenza avviene dandosi la spinta attraver- so due maniglie fi sse nella pista, che vanno lascia- te entro un tempo prestabilito, per poi lanciarsi a folle velocità verso il traguardo. Lo slittino ha fatto la sua prima apparizione alle Olimpiadi di Innsbruck nel 1964. Si differenzia dallo skeleton per la posizione supina che l’atleta adotta nella discesa. È disciplina olimpica dal 1964. Gli atleti devo- no percorrere nel minor tempo possibile un trat- to di pista ghiacciata artifi ciale sdraiandosi supini su uno slittino scoperto in vetroresina, aiutando- si con uno sterzo posto all’estremità dello slittino e manovrabile con le gambe. Le specialità pre- viste per i Giochi Olimpici sono due: singolo e a coppie. DOVE Come anche le gare di skeleton, così anche quelle e di slittino verranno disputate al Whistler Sliding Centre. TORINO 2006 Non poteva deludere e non l’ha fatto sulle piste di Cesana Pariol l’ottimo Armin Zoggeler. Il fuoriclasse di Merano ha conquistato l’oro nella prova singola, mentre nel doppio gli az- zurri Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrie- der sono arrivati terzi. Il singolo femminile è andato alla tedesca Sylke Otto.

SKELETON Lo skeleton è uno sport estremamente adrena- linico, che prevede discese a velocità elevatissime proni sulla slitta. La posizione prona lo fa differire dallo slittino in cui l’atleta è in posizione supina. La pista usata è la medesima del bob e dello slittino, e la slitta viene spinta e guidata dal corpo dell’atle- ta lungo i 1.200 metri della pista. Come per il bob, alla partenza l’atleta spinge la slitta per qualche metro per poi raggiungere la posizione prona. È stato disciplina olimpica nel 1928 e nel 1948, rien- trando poi nel programma uffi ciale dal 2002. DOVE Le gare di skeleton verranno disputate al Whistler Sliding Centre. Si trova a circa 125 km a nord di Vancouver ed è stato completato nel no- vembre 2007.Durante l’ultima Coppa del Mondo di slittino sul tracciato in questione è stato stabilito, il 21 febbraio 2009, l’attuale record del mondo di velocità di questa disciplina, con il l tedesco Felix Loch che ha toccato i 153,98 km/h. TORINO 2006 Le competizioni di skeleton si sono disputate sulla pista di Cesana Pariol. Grande protagonista è stato il Canada con tre medaglie (oro di Duff Gibson e argento di Jeff Pain nello skeleton maschile, bronzo di Melissa Hollingsworth-Richar- ds per le donne). L’oro femminile è stato conquista- to invece dalla svizzera Maya Pedersen.

SNOWBOARD Le specialità olimpiche di snowboard sono lo slalom gigante parallelo (maschile e femminile), l’half pipe (maschile e femminile) e lo snowboard cross (maschile e femminile). La prima specialità si svolge fra due concorrenti in contemporanea su piste identiche e parallele, con lo scopo di per- correre il tragitto nel tempo più breve. La seconda specialità è di tipo acrobatico e viene valutata da cinque giudici. La terza prova, anch’essa a tem- po, si svolge su un percorso particolarmente acro- batico. A differenza di tutte le altre discipline olimpiche lo snowborad vede le sue competizioni principali e i suoi atleti migliori al di fuori dal circuito orga- nizzato dalle federazioni. Lo snowboarding appa- re per la prima volta alle Olimpiadi invernali a Na- gano 1998. Si pratica utilizzando una tavola costruita a par- tire da un’anima di legno e provvista di lamine e soletta in materiale sintetico simili a quelle dello sci. Combina elementi tipici dello sci, dello skate- boarding e del surf. DOVE Le gare di snowboard si svolgeranno nel comprensorio sciistico di Cypress Bowl Ski Area, situato a West Vancouver, all’interno del Cy- press Provincial Park. Costruito tra due montagne, ha una discesa di 610 metri. Può ospitare per le gare di snowboard fi no a un massimo di dodicimi- la spettatori. TORINO 2006 Sulle piste di Bardonecchia sono stati gli Stati Uniti a conquistare il maggior nume- ro di medaglie (sette). Tra gli uomini i primi posti sono andati a Shaun White (half pipe), Seth We- scott (snowboard cross) e Philipp Schoch (slalom gigante parallelo). Per le donne invece successi di Hannah Teter, Tanja Freiden e Daniela Meuli. Sport Giovedì, 11 febbraio 2010 Vancouver 2010 15 ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ CANADESE, CAPOLUOGO DELLA BRITISH COLUMBIA La sede della XXI Olimpiade: Vancouver I Giochi invernali di Vancouver, re con la sciatrice Lindsay Vonn) Una veduta aerea di Vancouver che si svolgeranno dal 12 al 28 alla corte suprema canadese. febbraio, rappresentano la ventu- L’evento olimpico sarà uffi cialmen- nesima edizione della manifesta- te aperto dal governatore generale zione olimpica. Il capoluogo della del Canada, Michaelle Jean, men- British Columbia, uno dei maggiori tre lo slogan della manifestazione stati del Canada, raccoglie il testi- sarà “With glowing hearts” (Con i mone da Torino 2006 e lo lascerà cuori ardenti). a sua volta a Sochi 2014. È la ter- za volta che la nazione nordame- Città cosmopolita ricana ospita le Olimpiadi inverna- li: la prima volta fu a Montreal nel Posto sulla costa canadese del- 1976 e la seconda a Calgary nel la Columbia Britannica, Vancouver 1988, edizione della famosa squa- è uno fra i maggiori porti del Cana- dra giamaicana di bob a quattro. A da. La città deve il nome al capi- Vancouver saranno circa 80 le na- tano George Vancouver, primo eu- zioni partecipanti, con le esordienti ropeo a sbarcare nel Burrard Inlet, Isole Cayman, Ghana, Bahamas, l’attuale porto della città, nel 1792. Gabon e Malta. Ai Giochi canadesi Con i suoi quasi 612.000 abitan- si potrà assistere alle competizioni ti, la città si colloca nella regione di una neodisciplina olimpica, lo ski conosciuta come Greater Vancou- cross, mentre non ci sarà il salto ver Regional District, la più gran- con gli sci femminile. A nulla è ser- de area metropolitana del Canada vito infatti il ricorso intentato dalle Occidentale, che conta 2.250.000 atlete capitanate dalla campiones- abitanti, destinati a raggiungere i sa Lindsey Van (da non confonde- tre milioni entro il 2021. Terza città

al mondo per qualità della vita die- tro a Zurigo e Ginevra, Vancouver presenta un altissimo livello di in- tegrazione etnica. A spiccare è la comunità asiatica, composta per lo più da facoltosi cinesi fuggiti da Hong Kong prima che questa fos- se riammessa alla Cina nel 1997. Ce ne sono talmente tanti che la città è stata spesso ribattezzata col nome di “Hong Kouver”. Vancouver è una delle città più dinamiche e trasformiste di tutto il Canada ed offre diversi diverti- menti e svaghi. La via più famo- sa della città è senz’altro Rob- La statua dedicata a Ilaanaq sulle Whistler Mountains son Street, situata nel cuore del Downtown e che può essere pa- ragonata a via Montenapoleone Le mascotte: Miga, Quatchi e Sumi a Milano o via del Corso a Roma. Un’altra strada molto praticata è Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli Come tutte le mascotte, così anche Miga, Quatchi e Sumi han- Davie Street, parallela alla Rob- no una storia e un signifi cato, simboleggiando vari aspetti della loro son Street, trasgressiva nei gusti tunitense-canadese). Per quan- il 2 luglio 2003 durante il 115º terra o paese. In questo caso l’origine risale alle leggende e alle tra- e nelle tendenze, nonché piena di to riguarda il baseball, Vancou- congresso del Comitato olimpi- dizioni di quelle che i canadesi chiamano le First Nations, o i popoli locali etnici e meta d’incontri not- ver ha due squadre militanti nella co internazionale (CIO), svolto- americani che abitavano prima che arrivassero gli europei. turni. Famosa strada di Vancou- Northwest League, costola della si a Praga. Delle otto applicant Miga, per esempio, è uno “Sea Bear”, una specie di animale ver è anche la Granville Street, Minor League Baseball: i giallo- cities che avevano presentato metà orca e metà orso, che appartiene alle leggende dei popoli del che per quasi la totalità della sua verdi Athletics e i rossoneri Ca- uffi cialmente la loro candida- Pacifi co nordoccidentale. La metà orso è anche speciale in quanto lunghezza è circondata da locali nadians, quest’ultimi riconosciuti tura, solo Salisburgo (Austria), Miga è in parte un orso bianco Kermode, rara specie che abita solo cinematografi ci, teatri, pub e locali all’unanimità come il team più im- PyeongChang (Corea del Sud) e nella costa ovest della British Columbia. Ai Giochi, Miga rappresen- Vancouver (Canada) furono se- ta gli sport di neve come lo snowboarding, ed è una femminuccia. Il GM Place, sede delle partite di hockey su ghiaccio lezionate come città candidate Poi troviamo Quatchi, il famoso “Sasquatch” (o “Bigfoot”), che e quindi come fi naliste del pro- abita nelle foreste canadesi e rappresenta il mistero attorno ai bo- cesso di assegnazione. Berna schi immensi e le creature favolose che li abitano. Anche se l’ori- aveva ritirato la sua candidatura, ginale è utilizzato per spaventare i bambini, questo Quatchi è ami- mentre Jaca (Spagna), Sarajevo chevole e timido, e gioca a hockey su ghiaccio. (Bosnia ed Erzegovina), Harbion Sumi è invece una specie di sincretismo allo stesso modo dei (Cina) e Andorra La Vella (An- totem, uno spirito formato da varie parti che fa allusione alla trasfor- dorra) erano state scartate. Per mazione e alla connessione fra i mondi dell’uomo, degli animali e l’elezione fi nale furono neces- degli spiriti. Il suo nome deriva dalla parola “Sumesh”, che signifi ca sarie due votazioni: dalla prima spirito guardiano. Sumi ha ali di “Thunderbird” (“Uccello di Tuono”, risultò scartata la città di Sali- ovvero una poderosa creatura soprannaturale), le gambe di orso sburgo con soli 16 voti, mentre (forza e amicizia) e un cappello di orca (il viaggiatore e protettore il secondo turno proclamò Van- degli oceani). I Giochi Paralimpici sono i suoi preferiti, ma in gene- couver città organizzatrice dei rale gli piacciono tutti gli sport. Giochi con 56 voti a favore, con- notturni dove in qualsiasi ora della portante della città e che gioca le tro i 53 di PyeongChang. giornata si esibiscono artisti pro- partite allo storico Nat Bailey Sta- Il 23 aprile 2005 è stato pre- venienti anche dall’estero. Gran- dium, che vanta una storia di più sentato il logo uffi ciale, che è ville Island, situata tra il centro e di 100 anni. stato chiamato Ilaanaq, termine Kitsilano, è un’altra zona di teatri, Fino al 2001, Vancouver van- della lingua inuktitut (parlata da- ristoranti e mercati pubblici. tava anche una squadra di basket gli Inuit), che signifi ca “amico”. Il militante nell’NBA: i Grizzlies. logo rappresenta un inukshuk, Lo sport è di casa Nel 2001 la sede della squadra ovvero una fi gura formata da fu però trasferita a Memphis, nel sassi impilati usata per segna- A livello sportivo la città è sede Tennessee. La città, assieme al lare una direzione o come pie- della squadra di hockey su ghiac- vicino paese di Whistler Moun- tra miliare dalle popolazioni del cio dei Vancouver Canucks, i qua- tains, ospita inoltre già da diversi Canada artico (analogo all’omet- li hanno la loro “casa” al General anni le gare di Coppa del Mondo to utilizzato dagli escursionisti e Motors Place, che durante i Gio- di sci alpino. dagli alpinisti). L’inukshuk olim- chi prenderà il nome di Canada pico è formato da cinque parti, Hockey Place. Troviamo poi i BC Assegnazione: tante quanti sono i cinque cerchi Lions, compagine della Lega ca- olimpici, di cui riprende anche i nadese di football, e la squadra di battuta PyeongChang colori: la testa è verde, la linea calcio dei Vancouver Whitecaps, delle braccia è nera, il tronco è Quatchi, Miga e Sumi a passeggio per la città che milita nella USL-1 (la secon- La XXI Olimpiade Invernale blu, la gamba sinistra è rossa da divisione del campionato sta- è stata assegnata a Vancouver mentre la destra è gialla. Sport 16 Vancouver 2010 Giovedì, 11 febbraio 2010