Sa Die De Sa Sardigna
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IL MESSAGGERO SARDO Speciale Emigrazione 17 Secondo il programma il tema della promuovere il turismo senza parlare povertà è stato quindi trattato dal di agricoltura, di produzioni di Presidente delle ACLI Sardegna, eccellenza, di artigianato, di cultura. Ottavio Sanna, il quale ha fornito Oggi avrei dovuto parlare del G8, dati preoccupanti: “In Sardegna – ha ma purtroppo questo evento, come detto – 370 mila persone vivono in sapete non si svolgerà più in una situazione di povertà”. Sardegna e questo indubbiamente Sanna ha poi illustrato i contenuti ci penalizza perché erano previste della Carta di Zuri contro la povertà a La Maddalena 42 delegazioni (Zuri è una frazione di Ghilarza con straniere, 6 mila giornalisti appena 130 abitanti) ricordando che è accreditati, oltre 20 mila persone in nata da quattro anni di marce e rappresentanza dei vari Paesi. manifestazioni promosse dalle ACLI, La realizzazione delle opere e delle dalla CARITAS e dalle forze sindacali. infrastrutture ricettive comunque “Quest’anno il 15 maggio la marcia sono a buon punto e saranno la faremo a La Maddalena. completate – ha confermato Sannitu – Siamo solidali con l’Abruzzo – ha affermato – . L’auspicio è che possano ospitare in autunno il ma anche con i sardi della Maddalena”. G8 dell’Ambiente. La Maddalena e le 60 isole I temi della crisi, della disoccupazione dell’Arcipelago avevano un deficit strutturale di e le nuove povertà e del sostegno allo sviluppo ricettività, ma ora avranno alberghi a 5 stelle, il sono stati affrontati nei successivi interventi porto turistico riqualificato, l’ospedale potenziato, dall’europarlamentare Antonio Panzeri e dal Vice insomma si tratta ora di sfruttare questa Presidente del Parlamento Europeo, Mario Mauro, occasione e c’è bisogno di una politica di entrambi concordi sul fatto che bisogna rafforzare marketing per ospitare grandi eventi e per il ruolo del Parlamento Europeo (che verrà eletto allungare la stagione turistica: occorre in generale a Giugno) per avere un’Europa più unita e più un piano strategico per il turismo – ha detto forte per affrontare i gravi problemi come la fame, miei studi universitari a Firenze”) siano i migliori l’Assessore – e la Sardegna deve tornare la miseria, le guerre, i cambiamenti climatici. ambasciatori della Sardegna e rappresentino ad essere una terra amica, non una terra che La conclusione dei lavori è toccata all’Assessore lo strumento principale per fare “marketing”. scaccia i turisti e impone tasse assurde, Regionale del Turismo, Sebastiano Sannitu, “Voi e tutti gli altri sardi che risiedono e lavorano come la tassa sul lusso e la tassa di soggiorno, il quale ha portato il saluto istituzionale all’estero avete un rapporto istituzionale con anacronistica, tanto è vero che su circa 400 della nuova Giunta e del Presidente Cappellacci l’Assessore del Lavoro – ha detto Sannitu – ma io Comuni solo due l’hanno poi applicata”. e si è detto convinto che gli emigrati (“anch’io credo sia giunto il momento di rivedere questa Il concerto di Franca Masu e del suo gruppo sono stato fuori dalla Sardegna per compiere i impostazione. Così come non si può parlare di ha concluso la serata. cacciarli dall’Isola. La Reale Udienza fu costretta Per “Sa Die de sa Sardigna” a prendere temporaneamente il potere per cercare di arginare i tumulti, e nonostante il 6 settembre 1794 fosse arrivato a Cagliari il nuovo Viceré celebrazioni a Biella e a Gattinara Filippo Vivalda, il clima di tensione sfociò in eventi sanguinosi, con l’assassinio dell’Intendente Feste, conferenze, film, concerti per la Festa del popolo sardo Generale, Girolamo Pitzolo, e del Generale delle Armi, il marchese della Planargia Gavino Per celebrare Sa Die de sa Sardigna, la “Festa de nel Goceano, Paliaccio, nel corso del luglio 1795. su Populu sardu”, istituita con legge regionale nel il 21 ottobre Mentre a Cagliari trionfava la rivoluzione 1993, in ricordo dei moti antifeudali del 28 aprile 1751, in una – ha ricordato Cilloco – a Sassari i baroni si 1794, si sono svolte manifestazioni in diverse famiglia di proclamarono fedeli al re e chiesero l’indipendenza comunità sarde residenti fuori dall’Isola. nobile origine, dalla capitale isolana, provocando la reazione L’appuntamento, dedicato quest’anno alla lingua attraverso la contraria delle campagne della zona. Il 28 sarda quale “espressione fondamentale e quale gli fu dicembre 1795, schiere di uomini delle campagne imprescindibile dell’identità del popolo sardo”, garantita una del Logudoro entrarono in Sassari manifestando si è rinnovato nel mondo dell’emigrazione formazione contro la feudalità al canto “Procurad’e moderare, con convegni, musica ed eventi culturali. intellettuale di Barones, sa tirannia”. Per sedare tale situazione A Gattinara, il 28 aprile, in corso Vercelli, alto livello. il 3 febbraio 1796 il Viceré Filippo Vivalda sede dell’Associazione Sarda “Cuncordu”, L’importanza nominò il giudice Angioy alternos (ossia quale il prof. Roberto Perinu ha tenuto una conferenza storico-politica suo delegato e sostituto) e pacificatore. sulle opere di Salvatore Mannuzzu, del personaggio Durante il suo viaggio verso il Settentrione per “conoscere la Sardegna attraverso – ha sostenuto dell’Isola, Angioy raccolse entusiasmo i suoi scrittori contemporanei”. Cilloco – si e consenso delle popolazioni e dei paesi A Biella, il 28 aprile, alle 7 del mattino, manifestò in che videro in lui un liberatore contro i feudatari. c’è stata l’alzabandiera nell’area monumentale seguito ai fatti conseguenti al tentativo di Con questo seguito entrò trionfalmente nella di Nuraghe Chervu. Sono state issate le bandiere invasione della Sardegna da parte della Francia capitale del “Capo di Sopra”, il 28 febbraio 1796, sui pennoni, il Tricolore e i vessilli di Piemonte Rivoluzionaria. Dopo aver respinto l’attacco della in testa a duemila uomini a cavallo. e di Sardegna, associati a quelli di Biella flotta francese a Cagliari del 1792, infatti, si Dopo avere avuto, durante la discesa dell’esercito e della Brigata “Sassari”. rafforzarono i latenti fermenti del “movimento napoleonico in Piemonte, alcuni contatti con Alla sera, alle 21, presentato dal prof. Gianni sardo” che aveva come obiettivo l’ottenimento agenti rivoluzionari francesi, il cui appoggio venne Cilloco, è stato proiettato il film “La Stagione di posizioni di responsabilità in capo ai sardi meno a seguito della firma dell’Armistizio di della Libertà - Giovanni Maria Angioy”, con testi nel governo della loro terra patria. Cherasco del 15 maggio 1796, Angioy tentò invano e voce di Pierluigi Serra, immagini di Orietta Si giunse, così, all’episodio dell’esposizione delle una marcia da Sassari su Cagliari con il suo Peddis, montaggio di Valentina Manconi, “cinque domande”, da parte di una delegazione esercito contadino. Il Viceré Filippo Vivalda, a realizzato con la collaborazione di V. Del Piano e di sei eminenti personaggi rappresentanti questo punto, gli revocò i poteri di alternos, e l’ 8 L. Del Piano per le Edizioni Video Im@go, 2001 degli Stamenti Sardi, presso la Corte sabauda giugno 1796, in “ironica” contemporaneità con L’opera è a cura della Regione Autonoma di Torino di re Vittorio Amedeo III. l’accettazione delle cinque richieste degli Stamenti Sardegna - Assessorato della Pubblica Istruzione, Le istanze vennero disattese e divamparono moti Sardi da parte di Re Vittorio Amedeo III, dei Beni Culturali, dell’Informazione, dello popolari durante i quali una data divenne interruppe la sua avventura rivoluzionaria ad Spettacolo e dello Sport. Il filmato proiettato a essenziale per la storia dell’Autonomia Sarda, il 28 Oristano. Disperse le sue milizie e ferocemente Biella è tratto dall’archivio video del sito: aprile 1794, giornata durante la quale le masse perseguitati i suoi più stretti collaboratori ed www.sardegnadigitallibrary.it. cagliaritane, dietro la spinta delle idee introdotte alleati. Lo stesso Giovanni Maria Angioy fu Nella sua relazione su Giovanni Maria Angioy, dalla nobiltà e dalla borghesia riformatrice, costretto ad una rocambolesca fuga dall’Isola da l’uomo, il rivoluzionario, Cilloco ha ricordato le catturarono i funzionari piemontesi presenti in Porto Torres, in clandestinità, il 19 giugno 1796, tappe fondamentali di Angioy, che nacque a Bono, città, compreso il Viceré Vincenzo Balbiano, per e morì in esilio a Parigi il 22 febbraio 1808..