3 Le Terre Di Mezzo

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3 Le Terre Di Mezzo I giovani presentano il territorio I quaderni di Santa Giustina 3 LLee tteerrrree ddii mmeezzzzoo COLLANA A CURA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. RODARI” In collaborazione con il Comune di Santa Giustina I giovani presentano il territorio I quaderni di Santa Giustina n. 3 LLee tteerrrree ddii mmeezzzzoo A cura delle classi 2^D e 3^D Scuola Secondaria di Primo Grado Istituto Comprensivo di Santa Giustina a.s. 2013-14 Realizzato in collaborazione con il Comune di Santa Giustina Testi e fotografie a cura degli alunni delle classi 2^D e 3^D e del gruppo di laboratorio di fotografia dell’I.C. “G. Rodari” di Santa Giustina (BL): Classe 2^D: Canal Erica Classe 3^D: Attorre Tiziana Carrera Federico Bardin Matteo Da Gioz Arianna Casanova Cristiana Dapoz Chiara Dal Pont Alessandro De Min Lisa De Moliner Alessia Ebone Riccardo Garlet Ilaria Giazzon Sara Giazzon Francesco Passerini Andrea Gimbutan Paul Casian Pavanati Riccardo Guadagnin Mattia Pavei Mattia Hoxa Famajdo Possamai Miriam Liberti Garlet Matteo Rento Ilaria Lucchetta Maria Sacchet Lorenzo Paoletti Sara Salvadori Alex Perot Ezechiele Talin Diego Polesana Filippo Tolotti Marco Righes Francesca Varesano Stefano Salton Anita Sanvido Danny Talin Martino Tomé Jacopo Sisto Zanella Alessia Maria Zanne Arianna Coordinamento e revisione: prof. Masini Matteo prof. Vello Michele Quaderno autoprodotto, tutti i diritti sono riservati Istituto Comprensivo di Santa Giustina Santa Giustina (BL), 2014 Sommario Prefazione ..................................................................................................................... 6 Premessa ....................................................................................................................... 7 Mappa ............................................................................................................................ 8 Santa Giustina ............................................................................................................... 9 Le scuole ...................................................................................................................... 10 La Chiesa di San Giovanni Battista di Campo ........................................................... 13 La Chiesa di San Marco .............................................................................................. 15 La Chiesa di San Lorenzo di Grighér .......................................................................... 16 Il Piave ......................................................................................................................... 20 La Chiesa di Santa Libera ........................................................................................... 22 Il Mulino di Santa Libera di Salzan ............................................................................ 23 Bibliografia ................................................................................................................. 24 Prefazione Per il terzo anno consecutivo l’ Istituto Comprensivo “G. Rodari” ci presenta un quaderno di Santa Giustina, frutto della ricerca e dell’osservazione puntuale ed appassionata del nostro territorio, effettuata da due classi sotto la guida dei professori Matteo Masini e Michele Vello. La zona scelta quest’anno, come ben rileva questa pubblicazione, presenta aspetti naturalistici, legati alla presenza del fiume Piave, di grande interesse ambientale: questo lavoro favorirà la frequentazione di questi luoghi da parte di chi ama la natura in tutti i suoi aspetti, da quello paesaggistico a quello floristico e faunistico. Desidero però rilevare come il patrimonio culturale di quest’area, evidenziato dai ragazzi attraverso la descrizione di alcune chiese (cui l’ Amministrazione ha di recente dedicato una pubblicazione curata dalla professoressa Viviana Sogne) nonché di manufatti come lavatoi, ex latterie e il mulino di Santa Libera, sia oggi una fonte straordinaria per ricostruire la storia del nostro Comune, dall’epoca romana ai giorni nostri. Auspico che i primi a leggere questo quaderno siano gli altri alunni del nostro Istituto e le loro famiglie, incuriositi dal lavoro dei propri compagni, invogliati dai coetanei a percorrere stradine e sentieri del territorio che in questa pubblicazione è stato denominato letterariamente “terre di mezzo”. Complimenti ai giovani ricercatori e un grazie ai docenti che riescono ogni anno a coinvolgere i propri allievi in un’operazione culturale che oggi è più che mai importante per costruire generazioni consapevoli della propria identità nel prossimo futuro. L’ Assessore all’ Istruzione Il Sindaco Angela Bortolin Ennio Vigne Premessa Prosegue con entusiasmo il progetto “I quaderni di Santa Giustina” che vede la pubblicazione del suo terzo lavoro. Questa volta i ragazzi ci conducono alla scoperta dell’area a sud del paese, lungo le sponde del Vesés. Le hanno chiamate “le terre di mezzo” per ricordare le vicende che nel medioevo, proprio qui a Santa Giustina, hanno portato alla nomina del vescovo delle diocesi riunite di Feltre e Belluno. Si tratta di un territorio ricco di storia con testimonianze risalenti all’epoca romana e medievale. Oggi l’area è apprezzata per il suo valore naturalistico. Vi lasciamo alle pagine scritte dai ragazzi, che vi guideranno in una piacevolissima passeggiata alla scoperta delle bellezze di Santa Giustina. Ringraziamo ancora l’Amministrazione Comunale che ha creduto in questo progetto, permettendo così agli studenti di essere protagonisti della valorizzazione del proprio paese. Masini Matteo Vello Michele Mappa mezzo Le terre di Partenza e arrivo: Scuole Lunghezza: 7 km circa Dislivello: 40 m Tempo di percorrenza: 2:30 ore circa Santa Giustina Il Comune di Santa Giustina è posto nel mezzo della Valbelluna, sulla destra orografica del fiume Piave, che ne costituisce il confine meridionale. Il paese è attraversato dal torrente Vesés, le cui acque, per secoli hanno alimentato i numerosi opifici che hanno sostenuto l’economia locale. Il territorio è caratterizzato da un variegato paesaggio agricolo che circonda le numerose frazioni che costituiscono il paese. A nord le vette dolomitiche del Monte Pizzocco (2186 m), il Monte Tre Pietre (1965 m) e il Monte Palmàr (1484 m) creano una cornice spettacolare. Sul livello del mare il punto più basso viene toccato a 280 metri. Il più alto è posto a 2186 metri sulla cima del Pizzocco. Per l’eccezionale valore naturalistico, parte del territorio di Santa Giustina è inserito nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La storia del paese è molto antica. Euganei, Etruschi e Galli occuparono la valle e si succedettero nel tempo; poi fu la volta dei Romani e, nel periodo medievale, Santa Giustina fu invasa dai Longobardi e dai Franchi. Durante il rinascimento fu conquistata dalla Repubblica di Venezia e, nel 1800 dalla Repubblica Francese. Il comune passò poi sotto il dominio austriaco e nel 1866 entrò a far parte del Regno d’Italia. Tra i momenti più significativi della storia del nostro paese, ricordiamo senza dubbio l’epoca degli spadari di Formegan. Le spade forgiate nel XVI secolo, con il minerale proveniente dalle locali miniere del Fursil, furono acquistate dalle più importanti corti reali europee: Inghilterra, Svezia, Francia e furono tra le più famose ed apprezzate per la loro qualità. Le scuole Il nostro itinerario ha inizio presso le scuole in via Cal de Formiga. Sulla parete della Scuola Media è possibile ammirare una splendida meridiana realizzata dall’artista Vico Calabrò, mentre nel cortile della Scuola Primaria sono presenti due totem e tre murales realizzati con il coinvolgimento degli alunni. La Meridiana della scuola media L’artista bellunese Vico Calabrò nel 1997 ha realizzato, con la tecnica dell’affresco, una splendida meridiana sulla facciata della nostra scuola. Nel progetto furono coinvolti anche gli studenti. Calabrò è nato nel 1938 ad Agordo, in provincia di Belluno e ha intrapreso gli studi scientifici all’Università di Padova e artistici all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Oggi è un artista riconosciuto a livello internazionale. La meridiana, detta anche orologio solare o “sciotere”, è uno strumento di misurazione del tempo molto antico, basato sul rilevamento della posizione del sole. Esistono tre tipi differenti di meridiane: -Meridiana a ore italiche: sistema che divide il giorno in 24 ore in cui l’ora si conta a partire dal tramonto. -Meridiana a ore babilonesi: sistema che divide il giorno in 24 ore in cui l’ora si conta a partire dal sorgere del sole; -Meridiana a ore francesi: sistema che divide il giorno in 24 ore, suddivise in due cicli da 12 ore ciascuno. Il blocco antimeridiano inizia da mezzanotte, mentre quello pomeridiano da mezzogiorno. Questo sistema è il più simile ai nostri orologi attuali. In ciascuna meridiana, l’ora è segnata dall’ombra proiettata dallo “stilo” o “gnomone”. La meridiana della scuola “G. Rodari” di S. Giustina è di tipo francese. Nell’orologio solare possono comparire altre linee: - la linea equinoziale: è una linea retta che attraversa le linee delle ore. Se è inclinata verso destra significa che la meridiana è rivolta ad est; se è inclinata a sinistra la meridiana è rivolta ad ovest; se è orizzontale la meridiana è rivolta a sud. L’ombra dello stilo coincide con la linea equinoziale nei giorni degli equinozi di primavera (21 marzo) o di autunno (23 settembre) - la linea del solstizio d’inverno è una linea arcuata posta sopra quella equinoziale. L’ombra dello stilo coincide con tale linea nel
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