it a Te ri Fat o Cult R i Un nuovo modo di fare Vecchi cimeli andati Nuovo cinema paradiso Chi ha paura Guerrino Rizzardi opposizione in disuso Vittorio Lucci se n’è ghiuto… dei “punteruoli rossi” di Franco Domenichelli di Antonio Ruggeri di E. Dantes e Roderigo di Andrea di Maria Petrucci a a a ENTRO TORICO C S BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 6 N. 28 - GENNAIO-FEBBRAIO 2008 ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENTRO STORICO”

di ALESSANDRO CRESTI L A SCOPER A DE E AD C Res miranda populo Cosa che meraviglia il popo- lo (che non cerca le origini e Vecchi cimeli andati in disuso ammira solo gli effetti, ecco perché i i continuamente è gabbato) e dovessi interpellare l’oracolo, come nella fiaba a a a di Biancaneve e i Sette Nani, per conoscere qua- Sl’è il paese più bello al mondo, qual’è il paese ca- ì deve essere proprio così, con il tem- rico di storia e di preistoria, dove fantasie di poeti e di po, sentendo quello che si dice e os- scrittori hanno creato miti e leggende, dove nacquero le Sservando quanto accade, me ne vado più belle favole inventate dagli uomini, con scogliera e sempre più convincendo. Il dott. Giuseppe Schiboni, battigia, montagna e lago, sole e brezze marine, isole e ex e “attuale” sindaco di San Felice Circeo, secon- pesca, flora e fauna, ma dove anche i furbetti del borgo do me, si reca periodicamente ad Arcore o in Costa antico sguazzano sempre a ciel sereno, lo specchio del- Smeralda, a seconda della stagione, ospite di Silvio le mie brame risponderebbe: “San Felice Circeo“. Berlusconi, per seguire corsi di gestione ammini- Il paese dei miei natali e dei miei antenati, che ognuno strativa d’effetto e d’immagine. L’allievo Schiboni dovrebbe difendere dalle bocche senza trachea dei so- mostra buona attitudine ad apprendere e non solo liti intoccabili per la salvaguardia e la conservazione del- imita il maestro, sembra addirittura esserne miglio- le origini, dell’identità sanfeliciana e di ciò che d’antico re (ma questo accade in modo ricorrente nella sto- ancora è rimasto dal fiero pasto di tali fameliche zanne. ria e in tutti i campi, l’esempio più classico è quello Trascuro le testimonianze letterarie su San Felice Circeo, di Giotto e Cimabue), perché rifugge, almeno finora, vorrei senza tanto smucenà, non farne cenno alcuno, da atteggiamenti teatrali e scenografici, nonché dal neanche nticchia, perché gradirei volgere lo sguardo sol- look ricercato e studiato così caro al suo modello, co- tanto ad alcuni vecchi cimeli andati in disuso e dimenti- me il doppiopetto, la cravatta a pois e le scarpe con continua a pag. 5 Centro storico Antica Porta i tacchi, di cui per la verità lui non ha bisogno. Que- sti aspetti puramente esteriori sono trascurabili e di poco conto, per Schiboni, invece, quello che conta A RA CO A DI F NZIA A sono i metodi di gestione della cosa pubblica: biso- gna stupire con annunci clamorosi di progetti sen- sazionali, moderni e all’avanguardia; bisogna anche realizzarne qualcuno. In tal modo si rappresenta sen- z’altro un’Amministrazione attiva, efficiente e so- Il parco come una discarica prattutto attenta ai problemi dei cittadini. Poi nella realtà il sistema è tutto da discutere e da i r i criticare. Primo. Si procede a braccio con superficialità e non omodamente sdraiato sulla sua chaise longue za che il proprietario si informi sulle loro destinazio- secondo un programma completo e organico, che af- il proprietario di villa al Circeo dà istruzioni al ni, che, in una frequente e sfortunata ipotesi, sono le fronti i veri nodi strutturali e la crescita di tutti i set- C muratore: “Benito (il nome è di fantasia) por- località più suggestive – e neanche tanto nascoste - tori della vita pubblica. ti via tutto”. Calcinacci, vecchi sanitari, un vecchio te- del Parco del Circeo. Secondo. La realizzazione delle opere promesse non levisore. Con il giardiniere, stesso copione. Erba, po- Nonostante le periodiche bonifiche disposte negli ul- è mai accompagnata da un parallelo programma fi- tature, aghi di pino vengono portati via sui mezzi, sen- timi anni dal Corpo Forestale, nel corso delle quali la- nanziario, che invece dovrebbe essere impostato vatrici, vecchi sanitari e calcinacci sono stati asporta- contemporaneamente con competenza e responsa- ti dal bosco mediterraneo, o da qualche curva o ra- bilità. Questo significa, per esempio, che le proget- dura spaziosa del Promontorio e della Baia d’Argen- tazioni, che potrebbero essere pagate molto meno to, basta un giro in macchina per imbattersi in pota- facendole eseguire ai tecnici del , vengono ture di palme, foglie e fusto (via delle Allodole all’al- affidate a studi esterni: l’aggravio per le casse pub- tezza della Fonte di Lucullo); calcinacci e mattonelle bliche è percentualmente enorme: pochi lo sanno, di ceramica: Strada del Sole, prima curva venendo da ancor meno se ne curano. Come se quei denari non via del Faro e, poco più avanti nello stesso luogo, ol- uscissero dalle nostre tasche. tre a un vecchio televisore, contenitori di legno su cui Terzo. Queste programmazioni non vengono mai de- è apposto l’indirizzo di un architetto a Roma e con- mocraticamente concertate e sono in realtà unilate- tenitori di plastica sagomati contenenti i resti di pic- ralmente e sconsideratamente annunciate spesso cole colonne di pietra, tutte uguali, evidentemente senza alcun supporto progettuale, tecnico, finanzia- usate come motivo ornamentale. Calcinacci e potatu-

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Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] - Reg. Trib. di Latina n. 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti. Redazione Stefano Pagliaroli, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo, Ines Colandrea - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma N O O I O DI SAN F L CE C O 2 Territorio

i r i Il giallo della raccolta differenziata Il parco come una discarica Raccolta differenziata solo pro forma segue dalla pag. 1 carica, un milione e quattrocen- tomila euro per il 2007, era re, inoltre, vengono buttati da anni sull’accesso pub- esaurita e si è provveduto ad una blico al mare tra le proprietà ex Ballesio e Magnani, variazione di bilancio con lo stan- così da renderlo impraticabile. ziamento di altri 400mila euro. C’è chi poi regolarmente,quando taglia siepi e cespu- Secondo Fabrizi la raccolta diffe- gli nella sua proprietà, ne riempie l’interno dei cas- renziata è tanto più valida quan- sonetti, sicché chi voglia gettarvi la spazzatura lo tro- to più non si porta in discarica va debordante di rami, foglie o aghi di pino. “l’ingombrante”: erba, mobili che “ fanno lievitare il costo del servi- zio, per non parlare dei calcinac- i ci cha hanno un altissimo costo di “ i smaltimento per il Comune. La discarica autorizzata per i calci- Pochi sanno, forse, che è possibile disfarsi di erba, nacci più vicina si trova a Latina. potature, vecchi mobili, elettrodomestici, vecchi sani- Idee e prospettive ce ne sono tari, modeste quantità di calcinacci portandoli all’ex in- molte ma – ammette il consiglie- ceneritore comunale, oggi autoparco comunale non- re- né di facile né di immediata ché sede dell’ufficio tecnologico, in via della Pineta, realizzazione. L’ex inceneritore che funziona come una sorta di centro di stoccaggio dovrebbe diventare un’ isola eco- temporaneo. E’ altresì consentito, quantomeno tolle- logica composta di rampe su cui rato, lasciare erba e oggetti non di grandi dimensio- i mezzi possono salire e scarica- ni, purché ben impacchettati, non pericolosi per la “ re negli scarrabili: container do- pubblica incolumità a causa dell’eventuale presenza ve sia possibile inserire in modo differenziato, ad nn i f r di vetri rotti o spuntoni di ferro e senza che ingom- esempio, frigoriferi, ingombranti, ferrosi, monitor e co- n rr r brino il passaggio dei veicoli o dei pedoni, a lato dei “ sì via, stabilendo un rapporto diretto con le industrie cassonetti vicino casa. Nel caso ci si debba disfare di di ogni settore che ritirerebbero il materiale a costo un vecchio elettrodomestico, comprandone uno nuo- rio comunale. Ne è scomparso uno che si trovava in vo, è auspicabile che il rivenditore ritiri il vecchio gra- via , di fronte al Sosty, mentre ne sono ri- “ tuitamente. masti alcuni di piccole dimensioni nella zona del por- r r r t v Da circa tre anni è attivo a San Felice un servizio di to (piazzale e via Bergamini) e qualcuno di fronte ad rv r l r t r r raccolta differenziata dei rifiuti, gestito dalla ditta “Lui- alcuni ristoranti (Le Tre Sorelle sul Lungomare Circe, “ gi Del Prete” snc di Latina. Ma anche questa oppor- a piazza Vittoria di fronte al non meglio identificato tunità può essere sfuggita ai più, per il fatto che le ristorante che si trova accanto alla Bussola, al Con- campane per la raccolta differenziata sono poche in vento, a via Bergamini). zero. rapporto al territorio e alla popolazione nonché per Tutto ciò giustifica, in parte, l’uso improprio che vie- “Un’altra delle soluzioni proposte – continua Fabrizi – nulla pubblicizzate. C’è poi il “giallo” della plastica: ne fatto delle campane per la raccolta di vetro e pla- è di prevedere in sede di DIA, dichiarazione di inizio la- le campane prevedono la raccolta differenziata di ve- stica, in cui si trova di tutto: vetro, buste di plastica vori, una stima da parte di un tecnico della quantità di tro o carta, mentre, in teoria, è possibile smaltire la che contengono le bottiglie, bottiglie di plastica, lat- calcinacci da smaltire e far pagare all’utente la relativa plastica solo all’interno di contenitori per la raccolta tine, tappi di sughero o di alluminio e via dicendo. quota, in modo che sia a carico del Comune solo il tra- multimateriale (plastica, vetro, lattine). Questi conte- Paradossalmente l’incuria nella raccolta dei rifiuti po- sporto”. L’obiettivo è quello di arrivare a conferire in dis- nitori sono attualmente pressoché assenti sul territo- trebbe non essere un grosso danno. carica solo l’umido. Con il risparmio che ne deriverebbe La ditta Del Prete, infatti, pos- si potrebbe organizzare la raccolta porta a porta. siede a Latina un impianto per la Siamo, insomma, alla preistoria della raccolta diffe- selezione dei rifiuti, in cui – renziata. ■ spiega il titolare – il materiale viene diviso e successivamente il vetro viene consegnato alle vetrerie, la plastica e le lattine Poiché il Comune non vi ha provveduto, forniamo alle diverse industrie che le rici- qui di seguito un elenco dei luoghi dove trovare i clano e via dicendo. contenitori. La raccolta – assicura Luigi Del Carta e vetro: piazzale Rio Torto, porto (piazzale Prete – avviene una volta a set- e via Bergamini), piazzale S: Francesco, via Sa- timana, d’estate come d’inverno. baudia (davanti al Sosty), piazza Campioni (ex A luglio la patata bollente dei ri- piazzale commerciale), via Domenichelli e via Gi- fiuti è passata nelle mani di An- braleon (canale coperto), Pinetina, largo Rocco tonino Fabrizi, consigliere dele- Capponi, via di (altezza Golfo Verde), Bo- gato al tecnologico. La raccolta go Montenero (sul retro della chiesa), piazza Vit- differenziata è stata interrotta toria. per un paio di mesi a causa del- Pile esauste e medicinali scaduti: piazza Dante nel la carenza di ma è ripresa centro storico (sul retro della farmacia). Pile: via- con il mese di dicembre. La ca- le Tittoni (all’esterno del negozio Sirio ’90); me- pienza in bilancio per tutta la dicinali: via Sabaudia (di fronte alla farmacia); bor- raccolta dei rifiuti solidi urbani, go Montenero (di fronte alla farmacia). comprensiva del costo della dis- N R TOR CO D S N F C RC Politica

a D li Un contributo all’analisi della situazione politica di San Felice Un nuovo modo di fare opposizione

I cittadini da semplici elettori a protagonisti ccetto volentieri la richiesta del Direttore di con- l li r r “ Sono assegnate, rispettivamente, a Capponi e Bianchi e, tribuire all’analisi della situazione politica nel no- r r v anche in quella sede, i consiglieri eletti stanno svolgen- Astro paese, iniziata nello scorso numero con l’ar- “ do seriamente il loro compito. ticolo “Non raschiamo il fondo” scritto da “Amos”. In que- Vogliamo proseguire così, cercando sempre più il soste- sta breve premessa penso sia utile chiarire che non cre- erano candidati sotto un simbolo che conteneva la ban- gno e il coinvolgimento dei cittadini, affinché non siano do possibile, in politica come in qualsiasi attività del pen- diera di Forza Italia, ma non stanno a sottilizzare. I due più considerati “massa di manovra” da utilizzare ricor- siero, collocarsi ‘super partes’. E’ un’ipocrisia che non mi provengono dalla Margherita (oddio, Buttari proviene da rendo alla clientela o a operazioni di pura facciata, ma sia- piace: il mio sarà quindi, come qualunque altro, un inter- un’altra decina di partiti...): il gruppo politico che fino al- no consapevoli artefici del proprio futuro. vento ‘di parte’, nel senso che trae origine da un ben de- l’ultimo ha tentato di osteggiare la nascita della lista “Un Una strada possibile è la prosecuzione dell’esperienza av- finito punto di vista, da una concezione del mondo e del- Comune per Amico”, ponendosi continuamente di traver- viata dalla nostra lista civica: tenere insieme diverse sen- la politica che muovono da precisi orientamenti, che non so non appena sembrava che qualche passo in avanti fos- sibilità in nome dell’attuazione di principi fondamentali e è mia intenzione camuffare in alcun modo. Sono convin- se compiuto. Con loro, ormai uniti dalla stessa tessera, gli to che chiarezza e lealtà siano gli ingredienti essenziali condivisi (legalità, tutela del territorio, sviluppo economico ex Democratici di Sinistra che, pur dopo snervanti esita- che consentono di occuparsi utilmente della cosa pubbli- eco-compatibile). ca, liberandosi da quel mostro che è stato definito ‘tea- zioni, avevano deciso di aderire alla lista capeggiata da Molto abbiamo imparato in quest’occasione, su quel che trino della politica’. Mario Vittorio Capponi. Come si sentano ora a stare se- si fa e quanto va accuratamente evitato. Se questo tenta-

Poche davvero sembrano essere le differenze tra l’ammi- duti in giunta con Forza Italia, non è dato sapere, ma pen- tivo si farà, non faremo mancare la nostra convinta ade- so che parecchi di loro, almeno quelli che venivano da una sione e il nostro abituale impegno. ■ “ lunga militanza nel PCI, abbiano le notti travagliate da pa-

z u recchi mal di pancia. Questo il quadro, il più possibile ag-

l l f n giornato, dei rimescolamenti delle etichette in Consiglio ri “ n “ Comunale. z Come che sia, per chi non ha cambiato campo, restano le “ v nistrazione Schiboni e quella di Cerasoli: c’è addirittura chi posizioni politico-programmatiche sottoscritte al momen- n sostiene che il cambio sia stato solo formale, continuan- to della presentazione delle liste. E’ noto che il partito cui do il vecchio sindaco a governare, di fatto, tramite una appartengo, Rifondazione Comunista, ha eletto un proprio controfigura. Anche visivamente, che Schiboni tenga ban- consigliere nella lista “Un Comune per Amico”. Si tratta di co in Consiglio Comunale, nella sua qualità di presidente, Giuseppe Bianchi che, coerentemente e con tutto il no- relegando Cerasoli nel silenzio di un angoletto del tavo- stro sostegno, sta impegnandosi dall’opposizione e in- SSOOMMMMARIOO lo, non fa che accentuare questa sensazione. Nei fatti, poi, sieme a Mario Vittorio Capponi, per i principi e gli obiet- la linea amministrativa di Forza Italia si pone assoluta- tivi che ne avevano determinato la candidatura. Qualcuno mente nell’ottica della continuità: non sono mutate le idee è rimasto sorpreso nel trovare in lui uno stile politico nuo- r sul territorio, considerato risorsa da utilizzare fino alla di- vo. Ci si aspettava che puntassimo subito allo scontro fron- struzione, si esprime lo stesso fastidio verso vincoli e leg- tale, che facessimo una scelta “barricadiera”: abbiamo de- ciso, invece, di mantenere una capacità di dialogo con gi che pretendono di regolamentare la pubblica ammini- strazione, si ritiene di poter continuare a gestire la cosa l’Amministrazione, pur restando rigorosamente ancorati ai pubblica come se fosse un fatto privato, non soggetto ad principi e alle scelte programmatiche della lista. alcuna regola. Qualcosa sembra invece mutare nelle vi- Legalità e rispetto delle regole sono i punti cardine del- l’agire del consigliere Bianchi, ma lavorando con compe- u v cende più propriamente politiche della vita sanfeliciana. M v 4 Fin da subito, nel nuovo consiglio comunale sono inizia- tenza e sapendo indicare alla giunta quali errori compie te strane e varie transumanze: lasci i consiglieri seduti da e fornendo soluzioni diverse ai problemi di San Felice Cir- r V a una parte, e poco dopo te li ritrovi dal lato opposto. Flut- ceo. Se le nostre indicazioni vengono recepite, pensiamo tuazioni che però hanno un denominatore comune: dalla di aver lavorato per il paese, se ci si intestardisce nel per- a D maggioranza non ci si allontana, semmai ci si entra. Nel- seguire scelte che riteniamo errate, continuiamo a opporci fino in fondo. l’immediato, a poche settimane dalla proclamazione del V ’ risultato elettorale, dal gruppo “Un Comune per Amico”, Si tratta di una strada nuova e diversa, che però pone gli la componente che faceva capo ad Alleanza Nazionale ri- interessi dei cittadini in cima ai nostri impegni, pur senza

tradire mai la scelta di chi ha votato in nome di un pro- tenne necessario rendersi maggiormente visibile, costi- A tuendo un proprio gruppo. Nello spostamento, risucchiò anche Vittorio Lucci, sulla cui collocazione politica nessu- t iz“ u no aveva precise indicazioni. z D i La nuova formazione consiliare, però, volle subito chiari- “ re che avrebbe mantenuto la propria collocazione nel- u V 1 l’ambito dell’opposizione. La nascita del nuovo “gruppo indipendente” ha consentito poi a Lucci di passare in mag- getto politico profondamente e radicalmente diverso da G z 1 gioranza, grazie al supporto del vice sindaco Corrado Cap- quello di Cerasoli e Schiboni. E’ un percorso difficile, ma è anche una sfida. In questo senso, abbiamo ritenuto giu- poni, eletto in Forza Italia, ma autodichiaratosi apparte- v ” nente ad Alleanza Nazionale, che però lo ha discono- sto che Giuseppe Bianchi accettasse l’incarico (non una sciuto. Cambia partito, ma resta in maggioranza, anche delega, che è cosa molto differente) a verificare la situa- 1 zione della metanizzazione del Centro Storico: si trattava l’assessore Federici: ha optato, chissà perché, per l’Udeur. a c 1 Viste le sorti dei poveri coniugi Mastella e di altri espo- di uno dei punti importanti del nostro programma e i cit- nenti di quel partito, forse la scelta non si è dimostrata tadini si aspettano che onoriamo quell’impegno. Certo, se 1 proprio azzeccata. Ben altro spessore per il neo costitui- qualcuno pensava così di aver operato un coinvolgimen- to gruppo consiliare del Partito Democratico. Scelgono Vel- to politico, si sarà ora accorto di aver sbagliato i conti. Co- troni l’assessore Domenico Buttari e Antonino Fabrizi. Si me previsto dallo Statuto, alla minoranza spetta anche la 1 presidenza delle commissioni Urbanistica e Finanze. I CENTRO R CO D SA FE C RCEO Cultura

i li r l i l t Sly Foureyes continua a stupire Un talento della musica da camera Il dolore dei versi Larissa Muratova Un poemetto dell’autore inglese Ha tenuto concerti per le autorità sovietiche

ll’inizio di settembre di quest’anno ho pubblicato il primo di due poemetti 8 agosto scor- inglesi di Sly Foureyes – The day of the storm [Il giorno della tempesta] – so, su iniziativa Ada me fortuitamente rinvenuti in un vecchio baule1. Scrivevo allora che è L’ dall’Ammini- «stata per me un’assoluta sorpresa scoprire che il nostro entomologo e oceanolo- strazione di San Felice go si dilettasse di poesia» e definivo quei versi «messi su carta» dall’autore «in un Circeo, si è svolto un momento di assorta meditazione». Il miglior stato di conservazione di questo se- concerto in Piazza Lan- condo e ultimo componimento foureyesiano m’incoraggia di più e mi solleva in par- zuisi, che mi ha consen- te dalla preoccupazione che fastidiose lacune possano costituire per i lettori un osta- tito di scoprire un talen- colo alla integrale comprensione di The pain of verses [Il dolore (o La pena) dei to musicale. versi]. Ho detto «in parte», e ci tengo a sottolinearlo: perché, se mai scrittura di en- Si chiama Larissa Mura- tomologo ed oceanologo fu sibillina e introversa al più alto grado che si possa im- tova ed è una giovane si- maginare, abbiamo qui un campione eccellente di tal genere di produzioni. La tra- gnora, originaria del Ka- duzione italiana che segue – e che rispetta, nella misura del possibile, anche al- zakistan. cuni minimi anacoluti dell’originale – è, naturalmente, anche in questo caso, la mia. Larissa, fin da molto pic- Tu le parole, il dolore dei versi, cola, a quattro anni, ha nessuno li ha sentiti più di te. studiato pianoforte nel Quando pareva che nascesse il canto, 2 suo Paese, sostenendo addirittura il primo concerto a soli cinque anni e mezzo. le tue lacrime nere sulla carta . Trasferitasi in Sverdlovsk, attuale Ekaterinburg, per continuare gli studi di piano- Tu che guardi le nuvole di marzo, forte in uno dei conservatori più prestigiosi e ambiti dell’ex Unione Sovietica. In e non sai più aspettare, alle carezze questo periodo (1984-1987) è stata interprete di numerosi concerti sia come so- dell’aria e della notte, lista che con gruppi di musica da camera. ai giochi delle foglie dentro i venti Ha completato i normali corsi di musica a Tbilisi in Georgia, dove poi ha prosegui- non puoi credere più. to gli studi con due anni di specializzazione per pianoforte e musica da camera, La vita non sembrava un altro gioco entrando definitivamente nella locale filarmonica, di cui è stata solista, insegnan- e neppure diverso. Se ci pensi, do contemporaneamente musica classica nel Conservatorio della stessa città. una rima difficile è un deliquio. Scoppiata la guerra civile in Georgia (1993), è stata costretta suo malgrado a tor- E le cose da dire? Può mai darsi nare in Kazakistan e in questo periodo è stata più volte invitata a tenere concerti un nome senza cosa? Cosa importa durante le visite delle massime autorità sovietiche (Gorbaciov, Ielzin e il Presiden- se invochi l’universo in una briciola te della Repubblica Kazaka, Nazarvaiev). di luce, se t’accorgi Nel 1995, su invito del rettore del Conservatorio di Almaty, le è stata affidata la che all’alba manca poco? cattedra di musica da camera, avendo in tal modo l’opportunità di preparare diversi Il fatto è che non sorgi come un sole, studenti alla partecipazione a concorsi di musica, dove si sono classificati sempre ma t’arresti alle soglie della notte. Dark tears tra i migliori. Indaga, indaga, amico, decifrabile Da due anni è in Italia e risiede a Sabaudia, perché, nonostante i successi e gli im- torna su sé la verità di un nome. pegni, ha capito che nel suo Paese non avrebbe avuto grandi possibilità di cresci- Lo rileggi dalla fine all’inizio. ta e di soddisfazione. Se cerchi la sua storia, dimmi come Ora sappiamo che è a portata di mano, perciò teniamone conto per eventuali im- la sua sostanza sia tanto friabile. pegni e proposte che la possano coinvolgere per le sue capacità artistiche. ■ Ma il peso, ma il colore delle sillabe, il tempo consumato tra due estremi, lo spazio prigioniero delle nuvole, il tempo che rinasce nelle favole, l’anima che protende le sue trappole, ottobre che addormenta il tuo dolore, la neve che fa rosse le tue guance, la morte che è una forma della vita, la vita che si sveglia nella morte. Non ti pronuncerò, parola strana, ché voglio essere strano come te. Ma sì, anche le parole si ritrovano Obscure tears nell’amore che non puoi avere più. Appena ieri eri soltanto un ragazzo e i soli declinavano con te, che correvi di giorno sulla riva del fiume, sotto i salici piangenti, le macchie d’ombra sulle acque correnti. Ecco, qui, mi ricordo con affanno è graffiato il mio nome. Se vent’anni bastassero a lenire un ricordo. Ecco è qui, se ricordo, che giravano sul mio capo le stelle dell’estate. ■

1 Il giorno della tempesta, «Il Centro Storico», 25 (2007), p. 4. 2 «your dark tears on papyrus»: sulla parola «papyrus» è aggiunto a matita rossa «from the sky» (si veda qui nella pagina le due immagini). Larissa Muratova N R TOR CO D S N F C RC Territorio

i A ri vantaggio di tavoli e sedie collocate per realizzare un in- fernale trattenimento musicale notturno di un vicino bar Alla scoperta delle radici in base all’autorizzazione rilasciata dall’ufficio SUAP – Sportello Unico Attività Produttive - del Comune di San Fe- lice Circeo. Vecchi cimeli andati in disuso Fatte salve le considerazioni sopra espresse sulla rin- ghiera, che per la sua importanza e vetustà dovrebbe es- sere area protetta, sono stato costretto ad approfondire, Divagazioni su alcune località simbolo del Circeo in relazione ai rumori assordanti sprigionati dal tratteni- mento musicale per la delizia dei consumatori e per man- dare al manicomio gli esasperati abitanti circostanti, i con- segue dalla pag. 1 tenuti dell’autorizzazione. Il responsabile del servizio SUAP, prescindendo dal loca- cati, che invece mi stanno tanto a cuore: “ Le Crocette le autorizzato sito in Corso Vittorio Emanuele, n. 56 che – La Ringhiera – La pergola di P.za Aleardi “. non è la ringhiera, ha redatto la concessione in modo inec- cepibile secondo la normativa vigente, perché ha previ- sto tutto, cioè l’orario, il divieto di altoparlanti, i valori mas- E’ la denominazione della località posta a circa 400 me- simi di emissione e di pressione sonora, la saltuarietà o tri di altezza sul promontorio del Monte Circeo, dove so- l’occasionalità del trattenimento, nonché la revoca per vrasta, a ridosso delle mura ciclopiche dell’antica Circeii, inosservanza alle prescrizioni, la trasmissione dell’auto- una grande croce votiva, visibile dai quattro punti cardi- rizzazione ai locali Comandi di Polizia Municipale e dei Ca- nali e da cui, come in un terrazzo, è possibile nelle gior- rabinieri per gli adempimenti di competenza e financo la nate limpide spaziare dalla Cupola di San Pietro al Vesu- dicitura “fatti salvi i diritti dei terzi“ che significa, da par- vio. La croce, venerata a suo tempo con apposita pro- te di questi, denuncia, avvocati, periti CTP e CTU, even- cessione da parte dei paesani, protende lo sguardo ver- tuale prescrizione dei termini di validità con relativa per- so il mare e la terra e cinge con le sue braccia la sotto- “ l i l B n l dita di danaro e tanti anni di bile. stante piana sanfeliciana come a voler proteggere sotto ” r n Nonostante tutto questo i gestori imperterriti hanno sem- il proprio manto divino tutti quelli che hanno voluto nel “ pre fatto e seguitano a fare il comodo loro, disattenden- suo segno, quale simbolo dell’offerta a Gesù, magnifica- do le disposizioni impartite e a nulla sono valse le peti- re l’onnipotenza del Signore. Della Croce è notoria la fi- zioni e le centinaia di telefonate di contestazione. lastrocca: “ La croce di Cristo l’ha fatta Calisto, l’ha fatta una grossa sfera montata su di un palo a indicare il po- di castagno senza un soldo di guadagno “. sizionamento del cavo del telegrafo.

Al centro di Piazza Aleardi, sulla sinistra dei primi gradi- a ovvero

“ ni della scaletta che porta all’arco dell’Antica Porta, vive “L r n n z l I due nomi anche se distinti e separati s’integrano e co- ri r stituiscono un tutto uno perché la realtà vuole che quan- “ “ r r do a San Felice Circeo si menziona la ringhiera si intende l zz A v il belvedere e quando viceversa si nomina il belvedere si capisce che stiamo parlando della ringhiera. “ La canzoncina suona come una litania a dimostrazione del Sicuramente l’una non potrebbe esistere senza l’altro. pensiero, benevolmente ironico, espresso dai sanfelicia- rigoglioso il tronco di una vite che, innalzandosi a ridos- Uno dei due nomi oggi è stato usurpato, sottratto, ruba- ni verso questo personaggio che ha condotto la propria so di un terrapieno, ha le chiome che si addensano so- to alla storia perché i gestori delle cose sanfeliciane han- esistenza sicuramente all’insegna della bontà, dell’altrui- pra un pergolato, creando d’estate un fitto strato di fo- no chiamato il giardino pensile, recentemente realizzato smo, scevro da interessi personali e sempre al servizio dei glie che, per l’ombra che produce, dà ristoro ai fortunati sui ruderi di un edificio fatiscente a ridosso di Piazza Dan- più bisognosi, un timorato di Dio, tutto casa, famiglia e abitanti sottostanti. Io che dimoro a volte di fronte guar- te Alighieri, con il nome “ Il Belvedere di Vigna La Corte chiesa, al contrario degli attuali signori dell’intrallazzo. do con piacere la gente che si gode la frescura durante “, legittimando così una decisione che ha il sapore del- Ma chi era Calisto ? – Calisto era mio nonno, il mio caro le calure estive e cerco di immedesimarmi nella speranza l’appropriazione indebita. nonnetto. Di lui ho un ricordo indelebile legato all’infan- di godere anch’io degli stessi privilegi. Divagando poi con Con tutto il rispetto della novella terrazza che si affaccia zia quando da bambino, insieme ai fratelli e ai cugini, ve- i pensieri sul tronco della vite, sui tralci, sui grappoli del- su di un panorama certamente suggestivo con veduta nivamo, alla chiusura delle scuole e provenienti da Roma, l’uva che produce, ritorno a circa settanta anni fa, e vedo mozzafiato e dalla quale si vede anche il balcone realiz- a San Felice per trascorrere il periodo estivo al mare. Ram- con nitidezza la stessa vite, lussureggiante come adesso, zato sopra l’”Antica Porta” quale simbolo di simbiosi del mento che scendevamo le scalelle fino alla Maga Circe, a che sfida il tempo e le intemperie come se fosse un pa- nuovo con l’antico, per i sanfeliciani il Belvedere è soltanto ridosso della quale c’era una lunga strada di terra battu- ladino, che vuole dimostrare che nulla riesce mai ad in- la Ringhiera, mentre l’ultimo nato si dovrebbe chiamare ta che, ombreggiata da una fitta vegetazione, costeggia- taccare la propria vitalità. soltanto “Vigna la Corte”. va la scogliera fino alla fornace, una cupola diroccata, do- Svolazzando ancora nei ricordi mi rammento che mio non- Si notano poi il degrado più assoluto, il totale abbando- ve piantavamo le tende per l’intera giornata. Oggi questa no, che aveva la bottega di falegname di fronte, mi dis- no e l’incuria dei luoghi finitimi alla ringhiera, come l’asi- strada che percorrevamo a piedi è stata in parte incame- se, a proposito della vite, che non ricordava chi l’avesse lo Capponi – Palombi, l’abitazione a monte delle scale di rata nella proprietà dell’albergo e in parte trasformata nel- piantata, ma di averla sempre vista lì. accesso e il piazzale antistante la ringhiera – P.za della l’attuale strada asfaltata. La scogliera era il nostro mon- Siamo alla presenza di un cimelio da custodire gelosa- Marina – attraversando il quale, in una passeggiata dis- do, si percorreva in lungo e in largo senza ostacoli od mente. Per fortuna è stata piantata nel centro storico do- tensiva, si arrivava al belvedere per godere l’incanto di un ostruzioni di sorta, legati ad eventuali sorprese di cui og- ve esiste il vincolo paesaggistico e quindi cara vite non paesaggio che soltanto il pennello di un artista avrebbe gi siamo, purtroppo e continuamente, protagonisti passi- hai nulla da temere. Anzi, forse sì, devi stare attenta agli potuto realizzare. vi, fino a una spiaggietta di ghiaia, chiamata il pallone per abusi edilizi dei soliti ignoti, che tutti conoscono e che nes- Da qui lo scenario è da fiaba, un misto tra l’antico ed il suno vede in una generalizzata omertà, cioè quelli che vio- moderno. lano ogni regola nella più assoluta indifferenza, in un in- A valle, sulla sinistra, la villa di Lepido, poi il golfo, le iso- treccio di complicità, in barba a regole e legalità, perché le pontine, il promontorio, la vegetazione sottostante che allora potresti essere recisa senza autorizzazione e sen- resiste al tempo. za pietà. Cara vecchia vite non ti devi però preoccupare I colori rossastri dei tramonti e delle albe sul mare fanno perchè dopo potrebbe essere emessa un’ordinanza in pri- da cornice e stando lì siamo presi da un senso di beati- stino del preesistente assetto e allora ci faremo due ri- tudine infinita per la vastità e il silenzio. sate insieme. Oggi assistiamo allo scempio del piazzale del belvedere, Nonostante tutto, però, quando rivolgo il pensiero a San che suona insulto ai sanfeliciani e ai turisti amanti delle Felice, sono portato comunque a dire: cose belle. ...” se guardo in cielo c’è una stella L’installazione di una pedana, sopraelevata rispetto al pia- che più di tutte quante brilla no di calpestio sottrae tutta l’area al transito, salvo uno oh! mio Circeo... tu sei quella.” stretto passaggio pedonale (non più di uno alla volta), a ■ N O O I O DI SAN F L CE C O A 6 Editoriale - Lettere

segue dalla prima scopi personali da raggiungere e interessi da tutela- di questo tipo: cercare di interpretare e capire, riba- re da parte degli Amministratori e che quindi tutto è disco cercare perché sarebbe già un risultato quello Res miranda populo pensato e realizzato esclusivamente a tal fine. di assistere a una consapevole partecipazione del cit- di ALESSANDRO CRESTI Ai cittadini bisogna pur dare la sensazione di opera- tadino alla cosa pubblica in questi minimi termini, le re e di farlo per loro, quindi annunci, promesse, tan- variazioni dello schema del Piano triennale (2008- te buone parole e ogni tanto la realizzazione di qual- 2009-2010) delle opere pubbliche approvato con rio. Ma quel che conta è l’uscita sulla stampa, il pro- clama populistico. Quanti ricordano la campagna sul- l’Aga Khan che aveva comprato l’hotel Neanderthal? Era una bufala, ma all’epoca fece notizia e poi ba- sta non parlarne più perché la gente dimentichi. Si ha sempre la sensazione di un “menù del gior- no”, propinato dal cuoco di turno, che mostra di non sapere neanche di quali materie prime ha la dispo- nibilità. Quarto. Non viene mai spiegata nei dettagli alcuna di queste decisioni amministrative, che, a ben con- siderare, sono per lo più irrealizzabili e, se invece lo sono, richiedono sempre tempi lunghissimi. La no- tizia quindi è data in modo stringato, ma è comun- que sensazionale. Troppi particolari potrebbero mo- strare qualche crepa o incongruenza di troppo, o ad- dirittura cittadini malevoli come noi potrebbero ac- corgersi e pubblicizzare sperperi di denaro pubbli- co, che devono essere noti solo agli “addetti ai la- vori” o ai sodali dell’amministrazione. Quinto. Questi “messaggi” accattivanti tendono so- lo ed esclusivamente a ottenere un consenso im- finalmente…! mediato da parte dei cittadini sempre troppo bene- volmente creduloni. E bisogna riconoscere che Schi- boni è un buon artista della politica, conosce bene i sanfeliciani e sa come accontentarli, senza dare lo- che opera anche se non prioritaria. In tal modo la delibera della Giunta comunale n. 193 del 28 set- ro peraltro l’idea del contentino. gente è contenta, dice“non ho mai visto un’Ammini- tembre 2007, variazioni apportate e sancite appena Noi ci ostiniamo a essere più invadenti, più attenti, strazione fare così tante cose”, e con questo oppio dopo tre mesi con delibera n. 268 del 28 dicembre più critici. Seppure si tenta di nasconderci le vere mo- viene distratta da problematiche ben più gravi e im- 2007. Non è un esercizio facile, né si può pretendere tivazioni di una decisione o di un provvedimento am- portanti, non prestando attenzione alla vera ratio del- che tutti abbiano voglia, tempo e mezzi per affron- ministrativo, abbiamo imparato a vigilare e a cercare le cose e accontentandosi di ciò che gli si vuole far tare lo studio di atti che vengono preparati da tecni- quel che c’è dietro il garbuglio burocratico, anche credere. ci (pagati da noi) che dedicano tempo (pagato da semplicemente omissioni di quanto può essere sco- Spero di avere esortato da questi spazi, quantome- noi) e utilizzano mezzi tecnici (pagati da noi) per fa- modo. Pur sforzandoci di non essere prevenuti, non no gli affezionati del nostro giornale, a essere più at- vorire precisi interessi (che non sono i nostri). riusciamo a non vedere che, spesso, dietro gli effet- tenti nella “lettura” delle attività amministrative. Lan- a a a ti speciali costruiti “per stupirci” ci sono per lo più cio perciò subito un suggerimento per un esercizio a ■

✉ Bollette ICI impazzite Egregio direttore, voglio segnalarLe la situazione delle bollette ICI emesse dal comune di San Fe- ✉ Una risposta ad Amos lice Circeo. Nel 2005, per un errore di calcolo, versai una cifra maggiore del do- vuto. Poco tempo fa mi è stata recapitata un’ingiunzione con la quale mi si se- Egregio Direttore, gnalava il mancato pagamento di una rata, chiedendo anche il pagamento di una ho letto con interesse l’articolo pubblicato nell’ultimo numero del suo giorna- multa. La definizione della pratica mi è costata una mattinata presso l’Ufficio le, dal titolo “Non raschiamo il fondo”. Ragioneria del Comune. Ovviamente, era tutto a posto, ma addirittura per recu- Ho apprezzato parte dell’analisi fatta da Amos, anche se non sono d’accordo perare la cifra pagata in più (eventualmente scalandola dal prossimo pagamento) su tutto, ma la cosa che mi ha spinto ad indirizzarLe questa lettera riguarda ciò è necessario riempire un modulo da riconsegnare all’Ufficio. Quanto spende il che l’anonimo interlocutore non ha detto. Comune per questi errori? Perché, prima di costringerci a inutili spostamenti, In Particolare, mi ha colpito, la totale assenza di analisi su quanto stanno fa- non si controlla accuratamente quanto poi si può scoprire semplicemente con- cendo (o cercando di fare), i due Consiglieri che rappresentano, in Consiglio sultando gli archivi, come hanno fatto gli impiegati davanti a me? Comunale, la lista “Un Comune per Amico”. Lettera firmata Ebbene, voglio dire ad Amos che per quanto mi riguarda, intendo continuare a ✉ Raccolta differenziata porre al centro del mio agire innanzitutto l’onestà e il rispetto delle regole, e non soltanto perché ciò è stato scritto sul programma che abbiamo stilato qua- Caro Direttore, le manifesto politico della lista “Un Comune per Amico”, ma anche perchè fa ho provato più volte a porre questa domanda ai nostri precedenti ed attuali Am- parte del mio modo di agire quotidiano. ministratori, ma non ho ancora ottenuto una risposta adeguata: perché al Circeo Invito quindi Amos, profeta dell’Antico Testamento, “a non partecipare alla ra- non è possibile istituire un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urba- schiatura del fondo per andare ancora più in fondo” - cito testualmente quan- ni? Forse l’istituzione di un simile servizio non è per qualcuno “sufficientemente to riportato sull’articolo - ma ad uscire allo scoperto per darci una mano in que- redditizio”? O forse il grado di civiltà dei nostri concittadini non rende possibile di- sta difficile battaglia. videre la carta dal vetro, dalla plastica o dall’alluminio? Sarei curioso di sapere co- Giuseppe Bianchi sa ne pensano i nostri concittadini e, nel caso ritengano importante il problema, Consigliere nel gruppo politico vorrei tanto capire perché non sollevano la questione a chi di dovere. “Un Comune per Amico” U. C. – S. F. Circeo IL C O S O D SAN F I CI O 7 Il Fatto

i D i ri

Nuovo cinema “Vittorio Lucci se n’è paradiso ghiuto, e soli ci ha lasciato!” Finalmente i cittadini hanno un cinema (canzone napoletana) tutto loro

ome si fa a non lasciarsi affascinare da quel- bbiamo scomodato un’antica polemica, del 1951, tra l’allora segretario co- le piccole storie di paese i cui i pro- munista Togliatti e lo scrittore Elio Vittorini. Certo, di ben altro livello i due Ctagonisti sono le persone semplici, Apersonaggi e il contesto in cui quella vicenda si svolse, ma non abbiamo re- le cose raccontate sul filo della memoria? sistito a riciclare un po’ di quel testo non solo per il titolo che, confessiamo, c’è Noi, almeno, non ne siamo capaci e ci sia- piaciuto non poco, ma anche per l’incipit di quel cattivissimo corsivo: “A dire il ve- mo fatti regolarmente risucchiare tra le spi- ro, nelle nostre file pochi se ne sono accorti. Pochi si erano accorti, egualmente, re del “racconto del cinema” di San Felice, che nelle nostre file egli ci fosse ancora”, intendendo per “nostre file” il gruppo un racconto che, se fosse venuto all’orec- di cinque consiglieri eletto da “Un Comune per Amico” nelle scorse elezioni. Ave- chio di Giuseppe Tornatore, avrebbe visto il vamo, è vero, avuto sentore della sua presenza, quando ritenne, con altri due rap- Circeo quale sfondo alle appassionanti vi- presentanti, di formare un nuovo gruppo in Consiglio Comunale, ma, ci dicemmo, cende di Nuovo Cinema Paradiso, altro che il pur sempre di opposizione si tratta. Eppure già allora qualcuno ci aveva racconta- paese inventato di Giancaldo in Sicilia! Ma tor- to che, solo poche sere prima, il Nostro si era sperticato a garantire fedeltà e de- niamo alla nostra storia. Bisogna sapere che dizione verso la lista che l’aveva candidato: si vede che il tempo della conversio- San Felice non aveva mai avuto un cinema fi- ne o del ripensamento è per Lui estremamente breve….Col passare dei giorni, la no agli anni ’50; qualche proiezione c’era sta- sua presenza in Comune divenne sempre più assidua: ogni mattina, preciso come ta anche prima della guerra, ma si trattava di un segnatempo, aspettava l’arrivo del sindaco o, in assenza, di un qualsivoglia as- pellicole, per lo più rovinate, proiettate su un sessore per salire le scale del Palazzo: ossequio del mandato popolare? Svolgi- lenzuolo nella sagrestia. Qui don Bernardo riuni- mento del proprio dovere di eletto in nome di una lista e di un programma, o più va i suoi parrocchiani i quali, però, se volevano veder il film stando seduti, dove- semplicemente rispetto e amicizia verso persone che, pur pensandola diversamente, vano portarsi la sedia da casa. Poi venne il tempo del sindaco Gemini, uomo di cul- non meritano certo che si tolga loro il saluto? Niente di tutto questo: il Lucci con- tura e, ancora di più, uomo di cinema; questi, così come ritenne indispensabile for- fessava candidamente, ai pochi che glielo chiedevano, di essere lì “per fare qual- nire il paese di acqua corrente e di fognatura, allo stesso modo pensò che fosse che favore agli amici”. Oibò! Ma non era in lista con quelli che dicevano “Un Co- necessario munirlo di un locale da adibire a Cinema e fece realizzare la struttura mune per Amico, e non un amico in comune”? Forse non aveva letto bene i mani- esistente ancora oggi nel cortile dell’ex Palazzo Baronale, proprio attaccata alla Tor- festi elettorali. Ma la Storia è crudele: una bella sera, capitò in Consiglio di dover re dei Templari. Povero Gemini, dovette pensare che, arroccato in quella posizio- votare su un documento inerente una certa variante al Piano Regolatore. L’oppo- ne, il Cinema di San Felice avrebbe resistito negli anni all’attacco dell’incuria e del- sizione tutta non era molto convinta, tant’è che i consiglieri rimasti nella forma- l’ignoranza. Ma una prima avvisaglia del fatto che le cose non sarebbero andate zione originaria votarono contro. Il buon Lucci, invece, spiegò ai suoi che quel do- proprio come lui le aveva immaginate, ci fu quando la chiesa neoclassica del pae- cumento era buono, buonissimo (perché ci tenesse tanto a quell’intervento urba- se venne demolita per essere sostituita con una costruzione ritenuta maggiormen- nistico sulla zona delle Vettiche, è cosa, diciamo così, misteriosa e oscura). So- te al passo con i tempi. Le funzioni religiose dovevano continuare e la sede idea- stenuti da tanta certezza, i tre voti si sommarono a quelli della maggioranza, le per sostituire momentaneamente la chiesa venne individuata nel neonato cine- ma….per tutto il resto della riunione il consenso del futuro fuggiasco restò soli- ma che, per oltre tre anni, dovette rinunciare alla propria di funzione. Poi si sa co- damente ancorato al sindaco, come ombrellone ben piantato sul bagnasciuga. A fi- me vanno queste cose: i tempi cambiano, la televisione, con i vari “Lascia o rad- ne riunione, il Nostro abbandonò la sala senza degnare d’un sol sguardo i suoi al- doppia?” e “Campanile sera” comincia ad attirare la gente nel bar Dopolavoro; e libiti ormai ex compagni di gruppo. Dopo pochi giorni, la stampa annunciava la na- poi si apre un altro locale gestito da privati; e poi arrivano gli anni ’60 e il boom scita di una nuova formazione che, con poca fantasia, fu denominata “Gruppo in- turistico porta all’apertura di un cinema all’aperto: l’Arena Circe, sempre gremita di dipendente” (da chi, non si sa): era composta dal vicesindaco e da Vittorio Lucci. pubblico; e poi... e poi il nostro cinema va nel dimenticatoio. Per fortuna era sta- Siamo certi che sarebbe pura cattiveria accusare il transfuga di chissà quali maneggi: to fornito di un palcoscenico e così, grazie all’abnegazione di uno scenografo di più semplicemente, pensiamo che voglia concorrere nella competizione sportiva del mestiere, Oscar Capponi, e alla voglia di fare teatro di alcuni giovani del posto, si “salto consecutivo”. In soli sei mesi, ha già collezionato ben tre gruppi consiliari: poté assistere ad un sussulto di cultura, una scossa che, però, non venne avverti- se continua così, il record dell’assessore Domenico Buttari sarà presto solo un ri- ta dagli amministratori comunali i quali, forse troppo intenti a studiare il nuovo Pia- cordo. ■ no Regolatore, non ritennero di sprecare tempo con la Cultura. Un atteggiamento purtroppo reiterato nel tempo e che ha visto il Cinema di Gemini subire rimaneg- giamenti e stravolgimenti fino ad essere adibito a magazzino, a deposito e perfi- no a garage per le moto rovinate ed inutilizzabili del Corpo dei Vigili Urbani. La ri- Cerasoli o della Volpe Mauro Bruno oppure di qualche burattino di Mangiafuoco, sposta a chi chiedeva un ripristino di quel locale era sempre la stessa “Non ci so- che ammoniva: “Un momento! Sostenere che i cittadini ora abbiano un Cinema tut- no soldi!” Poi, pochi anni or sono, qualcosa sembrò cambiare: un signore un po’ to loro è una cosa grossa... Diciamo, piuttosto, che noi abbiamo inteso gestire i lo- eccentrico e dal carattere austero si fece avanti offrendosi come direttore artistico ro soldi e spendere quelle cifre per potere regalare... ehm, scusate... dare in ge- di quella struttura; si trattava di un regista e sceneggiatore di fama, Marcello Fon- stione il Cinema a qualcuno che darà al Comune nientemeno che il quattro per cen- dato, il quale indicò agli amministratori la strada per fare del Cinema di San Felice to sugli incassi (perché è chiaro che i cittadini, anche se lo hanno realizzato loro un Teatro Stabile degno di questo nome. Ma Fondato era (ed è) un professionista e lo hanno rimodernato loro, se vogliono anna’ ar cinema hanno da paga’); poi, serio, uno di quelli che non accettano compromessi sul proprio lavoro; per lui un con la nostra benedizione particolare, chi vincerà il bando per gestire il cinema, Teatro deve avere proporzioni olimpiche, il sipario deve essere di un certo tipo, il potrà anche gestire gli spettacoli estivi...” . Saprete tutti quali sono stati i procla- palcoscenico deve avere determinate misure, ci deve essere un retropalco, non de- mi, gli entusiasmi, i fuochi d’artificio, le foto per il taglio del nastro tricolore che vono mancare i camerini per gli attori, eccetera. Insomma, tra una incomprensione inaugurava il Cinema. E saprete tutti come è andata a finire: qualcuno del palazzo ed un altro “Soldi non ce ne sono!” anche quel tentativo fallì. Povero Cinema, or- non ha gradito il blitz di un bando pubblico che, con eufemismo, definiremo inge- mai la sua ora sembrava segnata... Ma ecco che quando meno te lo aspetti, arri- nuo. Di conseguenza, il bando stesso è stato modificato; quella parte dove il Co- vano i nostri, questa volta nei panni del sindaco Vincenzo l Cerasoli e del mune si riservava di affidare per nove anni, oltre al cinema, anche altri spazi all’a- suo Capo di Gabinetto, Mauro L l Bruno. Noi alle favole abbiamo smesso di perto (leggi quelli dove si tengono le manifestazioni estive, vero boccone appeti- credere da un bel pezzo, ma questa volta avevamo cambiato opinione: una piog- toso di tutta l’operazione) è stata eliminata e la gara è andata clamorosamente de- gia di soldi era caduta sul Cinema, ma soldi veri, molti di più di quelli che erano serta mentre sui titoli di coda di questa sconcertante storia risuonavano le strug- sempre stati negati a tutti; migliaia e migliaia di euro che, secondo qualche addetto genti note di una musica di Morricone. ai lavori sono arrivati, tra una cosa e l’altra alla interessante cifra di circa centomi- Vorremmo, per quello che vale, fare un appello a chi ci amministra e, visto che ora- la: un sogno. Finalmente le poltroncine... il riscaldamento... l’aria condizionata... il botteghino... e pazienza se il palcoscenico è diventato poco più di un pianerotto- mai i soldi sono stati spesi e che il comune ha personale in abbondanza, chiede- lo; finalmente San Felice ha un Cinema, finalmente ora la gente potrà godere di un re che quella sala, che rappresenta un pezzo piccolo, ma importante della nostra salotto culturale. Sarà costato anche una cifra blù, ma vivaddio! I cittadini hanno storia recente, resti a disposizione – ma nel senso vero del termine – dei sanfeli- finalmente un Cinema tutto loro, realizzato con i propri soldi...! Ed è a questo pun- ciani; ai quali, magari quando votano “ce se ‘mpiccene le cerevelle”, ma che spes- to che da quel sogno si siamo svegliati, richiamati alla realtà da una voce che ve- so hanno più risorse di quanto non si creda e che sarebbero certamente in grado niva dalle stanze del Palazzo, una voce, non si è ben capito se del Gatto Vincenzo di gestirselo da soli il loro Nuovo Cinema Paradiso. ■ N O O I O DI SAN F L CE C O 8 Cronaca

m z i E Un triste evento Ciao, Italico Fabbri Ha insegnato per trentaquattro anni a San Felice Circeo

30 dicembre 2007, intorno alle 14, cessava di vi- vere Italico Fabbri, maestro elementare, che dal I1962 al 1996 ha insegnato a San Felice Circeo. Questo giornale Lo ricorda riportando la commemora- zione, che il suo ex alunno e medico curante, Eugenio Saputo ha tenuto al termine della Messa esequiale.

E’ morto il maestro Fabbri, un grande uomo! Con la sua morte San Felice Circeo ha perso un padre, un punto sicuro di riferimento. Arrivò a San Felice il 1° ottobre 1962; noi che aveva- mo fatto gli esami di seconda elementare ed eravamo stati ammessi alla terza, ci aspettavamo il maestro Tar- taglione, bravo, ma molto severo. Entrati in classe, invece, trovammo ad attenderci un mae- stro nuovo, giovane, a prima vista simpatico e dolce. Dopo la preghiera, chiamò uno di noi a fare l’appel- lo. Chiaramente il nostro compagno cominciò chia- mando il primo cognome… ma il Maestro lo bloccò. Anno Scolastico 1962/1963. Classe 3° con il Maestro Fabbri appena arrivato a San Felice Circeo. “Dovete essere amici… e non cognomi o numeri”. E da quel giorno l’appello fu fatto per nome di battesi- mo (per l’epoca un cambiamento inaspettato). Uomo retto, che ha forgiato per quasi 50 anni gene- Nella vita Italico è stato circondato da sei donne: la Si accorse che eravamo meravigliati per il suo accen- razioni di questo paese. moglie Rita, le figlie Lenita, Simona, Francesca, l’amata to e allora ci spiegò che la Sua era la cadenza roma- Uomo di cultura vera e non nozionistica. A Barbiana nipotina Giulia e la cognata Orietta, coetanea delle fi- gnola, e quindi prima lezione di geografia sull’Emilia c’era stato Don Lorenzo Milani, a San Felice c’era il glie, che perse la madre in tenera età e che Italico non Romagna (per la verità più sulla Romagna che sull’E- Maestro Fabbri! esitò un attimo ad accogliere in casa sua come co- milia) e ci fece vedere sulla carta geografica dove era Uomo umile. Sempre disposto ad ascoltare. Uomo di gnata-figlia aggiuntiva. A loro io dico: coraggio. Ave- il suo paese d’origine: San Benedetto in Alpe oggi Por- poche, ma chiare parole. te avuto la fortuna di vivere accanto ad un uomo ec- tico San Benedetto in provincia di Forlì. Lavoratore eccezionale impegnato oltre che nella cezionale ed è normale e giusto che lo piangiate! La seconda lezione fu di logica: 2+3 fa sempre 5? 2 scuola (preparazione di studenti delle medie, supe- Italico, non è possibile rimpiazzarti. vacche + 3 vacche fanno 5 vacche, ma 2 vacche più riori, università in latino, greco, storia, filosofia, ma- Io tii chiedo perdono per le tante bugie sulla tua sa- tre bicchieri non fa 5. Così conoscemmo e comin- tematica) anche nel sociale. lute che in questo ultimo periodo ti ho raccontato. E ciammo ad amare il nostro Maestro. Fu presidente dell’Azione Cattolica, componente del tu che facevi finta di crederci, forse per non rattristarci! Uomo dalla fede profonda e non solo religiosa, dalle Consiglio Pastorale, catechista, fondatore dell’Asso- Fino a sabato mattina 30 dicembre, quando mi hai idee chiare, uomo che non ha mai accettato il com- ciazione culturale e politica IL FORTINO, presidente del sussurrato in un orecchio: “lasciami morire in pace!” promesso. Centro Sociale degli Anziani di La Cona. ■

l L z i je .....”. Il Genio fu costretto ad interrompere quel fiume in piena di desideri del povero Tuardë e ribadì: “Si, qual- Tuardë e la lampada di Aladino siasi cosa, ma rammenta che posso esaudire un solo de- siderio e ad una condizione precisa: ciò che tu riceverai in dono, verrà raddoppiato per il tuo vicino. Ad esempio, Amore tra compaesani se vuoi un baule pieno d’oro, al tuo vicino ne darò due….”. Il pover’uomo rimase molto perplesso da que- sta condizione, se la fece spiegare più volte e quando fi- “pozzë addësìtëra chellë ché më para?” nalmente ebbe recepito i termini dell’accordo, non sep- pe più decidersi. Supplicò il Genio: “accunzènteme de ce iporto qui di seguito una novella che di re- finarla. Beh, non gli prese un pensà nu pueché?”. L’emozione era stata troppo forte ed cente mi è stata raccontata da un anziano di colpo, solo perché era un vec- aveva paura di perdere questa grande opportunità. Il Ge- RSan Felice. chio che ne aveva passate di nio si mostrò comprensivo e, in via del tutto eccezionale, C’era una volta un vecchio contadino di nome Eduardo, tutti i colori, però, poco ci man- accordò a Tuardë un giorno per pensarci, rinviando al gior- per tutti “Tuardë”, che nei pressi della Cèsa stava aran- cò. Infatti, dalla lampada uscì no seguente, alla stessa ora, l’appuntamento con la sua do il suo piccolo appezzamento di terreno per potervi veramente un genio enorme e fortuna. Il vecchio contadino si presentò all’appuntamen- piantare il grano, quando ad un tratto sentì un rumore di ancor prima che il contadino si to con largo anticipo e restò in trepidante attesa dell’ar- ferraglia tra il coltro dell’aratro. Arrestò subito il carro con riprendesse dallo spavento, gli rivo del Genio che, puntualissimo, si palesò: “Eccomi, hai i suoi buòi: “Barrooo… eehh…” per evitare di fare dan- disse con voce baritonale, gra- pensato bene al tuo desiderio? Ti rammenti la condizio- ni e, preoccupato che potesse essere un residuato belli- ve ed autorevole: “Sono il ge- ne posta? Sei pronto a veder realizzare il tuo sogno?.” co, con molta prudenza iniziò a scavare a mani nude per nio della lampada e posso realizzare per te un desiderio Tuardë provato da questa esperienza indimenticabile, nel vedere da cosa fosse dipeso quel frastuono. La sorpre- qualsiasi “. Tuardë non credeva ai suoi occhi e facendo- tentativo di darsi un tono, vista la solennità del momen- sa fu grande perché trovò lì sotto, ben nascosta, una “lam- si coraggio, dopo aver interrogato timorosamente il Ge- to, rispose in “forchetta”: “ Si, so prontë! Lë zambë më pada”. Memore dei racconti dei suoi nonni, egli stesso nio e senza attendere neanche la risposta, iniziò ad elen- fannë giachëmë – giachëmë. Nën so durmite pé gnientë, esclamò: “Oh! Ché më stéva rëpuéstë maddumànë! Ché- care di tutto: “pozzë addësìtëra chellë ché më para?... Ula- mè so scervellatë, ma alla fine so truvatë: Genie miee, si sta më para propëta la lampada Taladinë!” e mosso da rìa nu biùnzë dë maccarùnë, j arràtë cu jù mutore, na sar- sicurë cà chellë che dai a më jé radduppië a jù vicinë?..... ■ un riflesso incondizionato si mise immediatamente a stro- cëna allummàta dore, nu cuéfënë de quatrìnë, nu castie- Allorë, të prèghë, cëcamë nù uècchië! ” N R TOR CO D S N F C RC 9 Lettura

i A Libri. Che passione! Chi ha paura dei “punteruoli rossi”? Quattro libri che Andrea consiglia di leggere e regalare

uando leggerete queste sparute righe, sarà lo di Hemingway e Fitzgerald ce del suo passato prossimo e remoto, che non si ormai troppo tardi! Natale passato, le feste con la stessa inclinazione al- cancella quasi mai, ma viene riscritto su insediamenti Qfinite e cosa ancor più orribile vi avranno re- l’alcolismo molesto. Prosit! e vecchi quartieri, sulle fabbriche abbandonate e i galato l’ultimo fantastico libro di Bruno Vespa (L’a- Spulciando nella biblioteca zo- magazzini dimenticati, che il tempo ha nascosto e i more e il potere - Mondadori euro 18,50). na classici, mi è capitato di im- ratti abitato. Antropologicamente il meccanismo che spinge mas- battermi nell’”Acquedotto di Collage che parte da un vicolo vicino al centro e arri- se di persone a regalare per Natale libri, che non New York”, di E. L. Doctorow va attraverso testimonianze che spaziano dalla storia verranno mai neanche sfogliati, è uno dei misteri di (Mondadori euro 8,80). Libro naturale a serrate interviste coi migliori derattizzato- questi tempi. Dal canto loro le case editrici lo san- uscito questa estate ma da gu- ri sulla piazza, dalle convention sul tema ad interven- no e da ottobre cominciano a sfornare best seller, stare nelle uggiose serate au- ti del ministero della sanità fino a “Ground Zero”. che rimpinguano le casse e migliorano i bilanci ma tunno-invernali, quando i rumori sono più attutiti, le Spostiamoci ora nella tipica bru- che, dopo averli regalati, rimangono abbandonati su luci soffuse e se siete fortunati con la pioggia che ghiera inglese per parlare dell’ul- scaffali, comodini, davanzali di finestre di bagni, let- picchietta sui vetri della stanza di lettura. Romanzo timo romanzo di Julian Barnes: “Ar- ti in parte o non letti del tutto. Dimenticati li lascia- dal sapore mistery leggermente retrò e con la giu- thur e George” (Einaudi, euro 19). mo sedimentare con la speranza che prima o poi ri- sta dose di soprannaturale. Ci troviamo appunto a Siamo nell’Inghilterra edoardiana tornino a far parte del tutto (legge carmica della sub- New York nel 1871 e Martin Pemberton viene tra- tra il 1903 e la prima guerra mon- limazione). volto da un “omnibus” bianco che trasporta anzia- diale, strani fatti accadono in un Cosa avete regalato a Natale? Ve lo dico io! Vespa, ni signori vestiti di nero. Tra i passeggeri Martin piccolo centro rurale vicino Bir- Cornwell, Grisham, Follett, Morelli, Moccia, Volo e Co- sembra riconoscere il proprio padre morto molti an- mingham dove, tra sgrammaticate lettere minatorie elho la favolosa pattuglia da vetrina! ni prima. Da qui una ricerca della verità attraverso e mutilazioni di animali si compie la kafkiana vicen- Cosa avrei regalato io? Prendete nota, magari per i una città appena uscita dalla guerra civile, segnata da di George Edalji, figlio diligente e un po’ impac- compleanni! dalla povertà e dalla miseria ma profondamente por- ciato del canonico del posto. Fin qui sarebbe un nor- Comincerei con: “Cronache dal tata all’entusiasmo per il nuovo secolo carico di pro- male libro giallo, se non fosse per il fatto che Geor- rum” di Hunter S. Thompson messe scientifiche e progresso. La narrazione cer- ge è figlio di un parsi convertito al cristianesimo an- (Baldini & Castoldi euro 17,50) cherà di far luce su chi erano quegli anziani signori glicano, che amministra il culto nella provincia in- romanzo autobiografico scritto decisamente poco presenti a sé stessi, quali legami glese, dove i fedeli sono decisamente di vedute ri- nel 1959 dal padre del “gonzo li uniscono alla consorteria che sembra governare e strette. George è la definizione perfetta del “nerd” giornalismo” quando, come re- avvelenare New York e il perché tutti siano stati sep- goffo, miope e secchione; subisce un processo a dir citano le note nel risvolto di co- pelliti, ma nessuno giace nella propria tomba. Una poco sommario e si ritrova ai lavori forzati, ne usci- pertina, l’autore rischiava di realtà agghiacciante ci aspetta alla fine del libro e rà segnato nello spirito e screditato nel nome e nel- impazzire costretto a lavorare in la strada che lì ci conduce, è lastricata di frasi ar- l’esercizio della sua professione. Tutto sembra per- una redazione di un giornale sul bowling. Paul Kemp gute e intuizioni geniali che riempiono la narrazio- duto e ci si aspetta da un momento all’altro l’aper- è un giornalista che ha deciso di accettare un posto ne e la rendono avvincente. tura del baratro, ma irrompe nella storia Arthur Co- di lavoro in un giornale “yankee” di San Juan, una Rimaniamo a New York, a New York nan Doyle, che, con l’esuberanza del suo carattere, piccola isola caraibica a ridosso della Jamaica. La te- sotterranea e ascoltiamo cosa ci di- cercherà di riabilitare il povero procuratore di pro- stata è un mezzo tipicamente americano per espor- cono i “Ratti” (di Robert Sullivan vincia. tare democrazia soprattutto se come partner di cor- ISBN edizioni, euro18). Controsto- Storia delle storie di George e di sir Doyle che in- data c’è la CIA, da sempre molto attenta alle ten- ria di una città nata dall’attenta os- tervengono nella trama con capitoli che pian piano denze “progressiste” degli stati dell’America centro- servazione dei suoi abitanti meno s’intrecciano sempre più stretti; storia di un proces- meridionale. Attenzione, la politica, come la crona- graditi, i topi (rattus norvegicus). so inventato che mette a nudo tutte le debolezze che ca, rimarrà sempre in secondo piano, questa è la sto- Dal loro arrivo sulle navi inglesi al- l’Inghilterra ha sempre creduto di aver tenuto lon- ria della redazione più marcia e sporca che i Carabi la loro diffusione sul continente americano, le loro tano, ipocrisia e paura dell’altro, molto marcate se abbiano mai pensato di avere, scritta con quello spi- abitudini, i loro gusti, le loro mutazioni. New York è inserite in un contesto chiuso e rurale dove la civil- rito teppistico e sfrontato che è il marchio di fabbrica una città che rinasce quotidianamente su sé stessa, tà e la cultura arrivano sempre in ritardo e accom- di Thompson. Lo stile ricorda molto da vicino quel- che nasconde nei suoi recessi più inaccessibili trac- pagnate da un vago alone di sospetto. ■ E D L L E 7 A n C 77 7 4

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i l l L Un importante reperto archeologico La Villa di Domiziano Vi dimorò l’imperatore romano

Immersa nella riserva integrale decorate con pavimenti marmorei, ri- “Rovine di Circe” del Parco Na- vestimenti di marmi pregiati e pitture Izionale del Circeo, la villa del- sulle pareti, colonne sulla fronte ver- l’imperatore Domiziano (81-96 d.C.) so il lago. Il complesso termale an- rappresenta una delle più interessan- nesso si compone di una serie di lo- ti e caratteristiche aree archeologiche cali disposti “a blocco”, fra i quali si di tutto il . I resti furono ricono- riconoscono il frigidarium, il tepida- sciuti per la prima volta come appar- rium e il calidarium ad abside spor- tenenti a una villa domizianea dall’ar- gente verso l’esterno, con grandi fi- cheologo Giuseppe Lugli che li de- nestre per raccogliere il calore del so- scrisse nel 1928 nel volume riguar- le da mezzogiorno al tramonto. La dante il Circeo della collana “Forma parte orientale delle terme si apre su Italiae”. In precedenza era ancora ra- un grande quadriportico, pavimentato dicata la convinzione che i monu- in opus spicatum policromo marmoreo mentali ruderi fossero le vestigia del- che immetteva sulla palestra. I bolli la- la città di Circeii, trasferita in età im- terizi trovati nelle strutture apparten- periale nella zona. Dall’esame di vari gono tutti al periodo domizianeo, e passi di Marziale il Lugli deduceva l’i- confermano quindi l’attribuzione del- dentificazione dei resti con una villa di la villa. Caratteristica peculiare della Domiziano. In un epigramma il poe- villa di Domiziano è rappresentata ta enumerando i luoghi di soggiorno dall’insieme notevole delle opere e di delizia preferiti dall’imperatore ri- idrauliche e dal sistema delle cister- corda le ville di Albano, Anzio, , Panoramica della Villa di Domiziano ne di alimentazione, “esempi ammi- Terracina e infine quella del Circeo, rabili di arte idraulica” (Lugli). La co- ove regnava Circe «figlia del Sole». In struzione del complesso in una loca- un altro passo si accenna esplicita- lità lontana da sorgenti di elevata mente ad un soggiorno di Domiziano portata, comportò la creazione di un in una sua dimora al Circeo. La gran- vasto e complesso sistema di ap- diosità di questa residenza viene provvigionamento idrico necessario ai esaltata da Marziale in tutte le sue ca- bisogni quotidiani, ma anche a quel- ratteristiche: il poeta ci descrive come li di una lunga stagione secca, senza i boschi fossero rigogliosi di vegeta- che ne avessero a soffrire tutti gli edi- zione, le plaghe inondate dal sole, i fici residenziali e le attrezzature di canali resi navigabili e solcati da navi, servizio. La villa imperiale è posta su i palazzi lussuosi e le fontane ricche una penisola, estrema propaggine di di zampillante acqua. Scavi effettuati una vasta duna antica. La duna mo- nel 1934, diretti da Giulio Jacopi e con- stra nel sottosuolo elevati spessori di dotti dalla Soprintendenza alle Anti- sabbie ad alta porosità e permeabili- chità, evidenziarono alcune parti del tà. Per questa sua caratteristica l’ac- complesso monumentale e permisero qua piovana si infiltra in percentuale di recuperare materiale molto interes- molto elevata costituendo una note- Peschiera sante. La zona fu meta preferita per gli vole riserva d’acqua. Il sistema idrico scavatori dei secoli precedenti. Al tempo di Papa Inno- plesso domizianeo considerò la trasformazione di tutti della villa quindi captava l’acqua direttamente all’interno cenzo XIII risale la scoperta di una splendida statua di quegli ambienti e strutture che si prestavano a un riuti- della duna mediante una serie di cunicoli drenanti. Tra- Apollo, copia di un’opera di Fidia, attualmente conserva- lizzo in senso monumentale, mentre comportò la demo- mite condotti, l’acqua raggiungeva i serbatoi o cisterne ta nel museo di Kassel in Germania. Allo stesso anno lizione dei manufatti esistenti non più inseribili nell’orga- che distribuivano l’acqua alle utenze della villa. L’area (1798) risale anche il ritrovamento della statua di satiro nico progetto della villa imperiale. Un programma unita- settentrionale del complesso domizianeo, non ancora vi- che suona il flauto, conservata nei Musei Vaticani. Mol- rio, quindi, favorito dalla stessa natura delle costruzioni, sitabile, è la zona dove è possibile riconoscere parti di tissimo altro materiale,. di cui si ha un accenno nelle fon- funzionalmente e idealmente collegate, ma architettoni- edifici più antichi databili alla fine della Repubblica. L’a- ti del periodo, andò disperso subito dopo il ritrovamen- camente isolate e separate nello spazio di circa 46 etta- rea è stata oggetto negli anni scorsi di grandi lavori di to. L’importantissima area archeologica è quasi intera- ri. Il corpo meridionale della villa è costituito da un gran- scavo e di restauro, rimasti incompiuti per mancanza di mente da scoprire e da studiare. La villa imperiale si col- de edificio balneare con annesso impianto termale. L’e- fondi. In posizione centrale una peschiera monumenta- loca in un sito già occupato da altri complessi di età tar- dificio balneare si compone di una serie di ambienti in- le, la più grande del sud del Lazio, messa in comunica- dorepubblicana, probabilmente una grande villa costiera, tercomunicanti, fra i quali spiccano due grandi sale ad ese- zione direttamente con il lago di Paola che, se riattivata, parte della quale risulta inglobata nelle strutture degli edi- dra aperte verso il lago, alle quali si accede tramite lun- sarebbe oggi ancora perfettamente funzionante. fici destinati alla nuova villa. Il progetto generale del com- ghi corridoi di accesso. Tutte le sale erano sontuosamente ■

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i M i Arrivò dal Veneto nel 1934 Guerrino Rizzardi Discreto e corretto amava esaltare le qualità degli altri

io suocero, Guerrino Rizzardi, uomo onesto, colto e con grande capacità di affrontare le av- Mversità della vita, nasce a Campiglia dei Berici, Vicenza, il 25 settembre 1916, ultimo di sei fratelli, quat- tro maschi e due femmine, figli di Giuseppe e Giustina Ti- baldo. Giuseppe Rizzardi arrivò dal Veneto con la famiglia il 14 dicembre 1934 insieme a due suoi fratelli, Narciso e Saverio e con le lororelative famiglie (Narciso divente- rà il nonno di Gianfranco Rizzardi, colui che oggi gestisce quell’impresa di costruzione di barche conosciuta e fa- mosa in Italia e nel mondo con il nome di famiglia). La grande opera di bonifica della palude pontina, realiz- zata durante il governo di Mussolini, dette l’opportunità a molta gente che viveva nella miseria, di avere un podere con una casa colonica, una stalla e diversi ettari di terre- no, dati a mezzadria. Diversi cittadini del Nord, veneti, friu- lani, emiliani ed altri, accettarono con entusiasmo la pro- posta di trasferirsi a lavorare queste terre. Tra loro anche i Rizzardi decisero di partire dal loro paese d’origine per arrivare a Borgo Montenero nel dicembre del ’34 in un po- dere in Via Monte Circeo, assegnato inizialmente a tutti e tre i fratelli. In seguito fu data loro l’opportunità di avere un podere per ogni fratello. Guerrino Rizzardi Giuseppe accettò in via Africa Orientale il podere n. 1228, invece gli altri due fratelli, Narciso e Saverio, preferirono restare uniti nella “casa vecia”. presentare i caduti. Quel periodo non fu comunque facile, perché tutto veni- L’Italia, intanto, divenne repubblicana ed ebbe una sua va gestitodai fattori del regime fascista: i raccolti, la dis- Costituzione. Anche mio suocero iniziò un periodo di ri- tribuzione del grano e della carne e ogni altra produzio- costruzione politica e si impegnò in prima persona nel- ne, ma la famiglia Rizzardi con tenacia affrntò e superò le la rinascita del dopoguerra, militando nel suo comune di difficoltà di quel tempo. adozione con la tessera della Democrazia Cristiana, in Per Guerrino Rizzardi arrivò l’obbligo del servizio militare, particolare negli anni 1956-1960, quando furono rea- il 12 settembre 1936 fu reclutato ed ebbe il grado di ca- lizzate opere di importanza fondamentale per il nostro porale nel 52° reggimento. Scoppiato il 2° conflitto mon- Paese. Mio suocero fu vice sindaco di Italo Gemini, nel- diale, nel maggio del 1940 partì con il grado di sergente l’Amministrazione di quel quadriennio. In soli quattro an- per la Jugoslavia e poi per la Russia, facendo parte del ni furono costruite strade, scuole, fognature, acquedot- C.S.I.R. con il 52° reggimento 3° gruppo. ti e porto; si acquistarono terreni e dalla famiglia Aguet Giunto sul fronte russo, fu catturato e fatto prigioniero, era si acquistò il palazzo baronale; fu portata l’energia elet- il 24 dicembre del 1942. Fu trasferito al campo di con- trica a Borgo Montenero e alla Molella; si affrontò il pro- centramento n. 58 nelle vicinanze di Mosca, dove restò fi- blema della disoccupazione: con il tabacchificio furono no al 1° novembre del 1943, poi fu mandato al campo n. assunte trecento operaie e con tanti cantieri in attività 26 in Asia centrale e precisamente a Urlechistan fino al 4 furono assorbiti tutti i disoccupati. Il Circeo cominciò a ottobre del 1945, quando, per fortuna, riuscì a partire per cambiare, iniziò il turismo, passarono personaggi im- l’Italia, arrivando a Pescantina di Varazze il 19 novembre portanti dello spettacolo e della politica: fu intrapreso un del 1945 e poi finalmente a casa, nella sua famiglia, che cammino fecondo, che lasciava ben sperare in un avve- in questi lunghi anni aveva perso le sue tracce, ma spe- nire sempre più prospero. rava, sperava sempre nel suo ritorno. Guerrino, nominato nel frattempo “Cavaliere del Lavoro”, Durante la guerra la mamma di Guerrino dava spesso da non aveva mai dimenticato i luoghi d’origine. Tornò quin- mangiare ai soldati tedeschi, che erano a Borgo Monte- chiere in piazza con gli amici. Qui fu notato da una gio- di a Campiglia dei Berici, ritrovò gli amici d’infanzia e i pa- nero, dicendo: “spero che qualcuno faccia lo stesso con vane, Angelina Guizzon, che disse subito alle sorelle che renti rimasti. Rintracciò suo fratello primogenito, Gino, emi- mio figlio.” Il padre Giuseppe non dormiva mai, perché era erano con lei: “Chi elo quel bel moro?” Lo scelse come grato in Francia prima del 1934, stabilendo con lui una sempre in attesa del rientro del figlio, fino a quando una marito e si sposarono nel gennaio del 1947. Il 29 otto- grande intesa, mentre la sorella Emma, anch’essa in Fran- notte sentì aprire la porta di casa e riconobbe il passo di bre del 1947 nacque Roberto Giuseppe, mio marito, nel cia, non tornò mai più in Italia. Guerrino e disse: “sitto ti piccolo?”, perchè così lo chia- 1951 Walter Gino, oggi commerciante in Sabaudia, e nel Ciò che più contava per mio suocero era la sua famiglia e mava. Grande gioia fu per tutta la famiglia, Rino era tor- 1956 Elena, residente nella casa paterna e imprenditrice ogni occasione era buona per riunirla. Aveva la capacità nato finalmente a casa e raccontava i suoi patimenti per agricola. di far sentire chiunque una persona importante, discreto la fame e il freddo, quel freddo che gli aveva procurato la Rino, come era affettuosamente chiamato, non fu mai ino- e corretto esaltava le qualità degli altri, amava in modo par- perdita di un polmone. Fortunatamente, durante la pri- peroso. Nel 1947 aprì a Borgo Montenero la sezione com- ticolare i nipoti. gionia, si era trovato vicino all’infermeria e aveva cono- battenti e reduci di guerra, divenendone presidente, ca- Ai più giovani che non hanno avuto la possibilità di co- sciuto molti medici, che riuscivano a passargli dell’aspiri- rica che mantenne per circa cinquant’anni. noscere il nonno Guerrino dedico questi ricordi e voglio na per alleviare i suoi terribili mal di testa e qualcosa da Questo gli consentì di trasmettere molte notizie alle fa- anche ringraziare i miei suoceri per l’affetto, il rispetto e mangiare. Così, tornato a casa, Rino iniziò una nuova vi- miglie dei dispersi e di rivedersi con tanti amici, incon- la discrezione che “me gavìo reservà”, per le tradizioni ve- trandoli sempre in tutte le ricorrenze. Fu insignito della nete, che mi hanno trasmesso, e soprattutto per avermi ta e non perse mai l’entusiasmo. La domenica andava a ■ messa al Borgo con la bicicletta, poi faceva quattro chiac- croce di guerra e il 4 novembre non mancava mai di rap- considerata una figlia. N RO S ORI O DI SAN F L CE C O 12 Sport

Di r Calcetto Il primo torneo “Giulio Cavalieri” Un elogio alla memoria ono passati sei anni da quel tragico giorno d’e- un vero e proprio campionato di calcetto, non ci ha pen- state, quando Giulio Cavalieri perdeva la vita in un sato due volte ad intitolarlo alla memoria di Giulio Cava- Sincidente d’auto, ma il tempo sembra essersi fer- lieri. La risposta è stata vigorosa, decisa, e in particola- mato, quasi volesse riflettere sulla sua vita terrena, pre- re gli amici, coloro che non l’hanno mai dimenticato, si servandone con gelosia tutti i ricordi. In effetti, sembra sono dimostrati entusiasti e si sono subito attivati e pro- ieri, eppure più di un lustro è passato quasi senza che digati per organizzare le squadre che avrebbero parte- ce n’accorgessimo, semplicemente perché il ricordo è vi- cipato. Alla fine, ai nastri di partenza si sono presenta- vo, non si è sopito nascondendosi negli anfratti della te otto formazioni di calcetto, tutte con persone del luo- mente di coloro che l’hanno amato. Con il tempo, un flui- go. Questo primo torneo invernale è stato organizzato re di sentimenti, immagini e ricordi si sono accavallati e per offrire una valida alternativa “al niente”, che la clas- rincorsi, quasi come se si trattasse di una “gara della me- se dirigente del nostro paese “riesce a fare” in tema di moria”, per vedere chi arrivava primo…ma con in men- politiche giovanili e sull’educazione alla cultura allo te un unico obiettivo, quello di non dimenticare. Il gio- sport. Il disagio giovanile, i vuoti esistenziali e di pen- vane sanfeliciano non è stato dimenticato e per raffor- siero a San Felice hanno raggiunto dei livelli disarman- zarne il ricordo è nato il primo “Memorial Giulio Cavalie- ti e se un semplice torneo di calcetto, che abbraccia tut- ri”, un torneo di calcetto che si svolge sui campi della to il periodo autunnale ed invernale, riesce a catalizza- Baia D’Argento. Il torneo è nato da un’idea di Roberta re l’attenzione dei ragazzi locali, molti dei quali hanno Cestra, colei che dirige la struttura sportiva e che si è in- aderito nel ricordo di Giulio … allora vuol dire che ci so- teressata di prendere contatto con Marzio Cavalieri, il fra- Giulio Cavalieri no dei valori e dei sentimenti strettamente legati all’a- tello del compianto Giulio, per renderlo partecipe di que- micizia, che ci fanno ben sperare per il futuro e il ricor- sta sua iniziativa. Quale gesto più bello, per chi ama il te e nel cuore degli altri che…”Giulio vive”. Roberta Ce- do sarà rinnovato ogni anno quando si ripeterà il torneo calcio come Marzio, se non quello di vedere nella men- stra, nel momento di organizzare un torneo invernale, invernale della Baia d’Argento. ■

n. 264 “ Proroga contratto di somministrazione c/o settore amministrazione generale - Ufficio affrancazione di 1 unità lavorativa per Delibere di Giunta Comunale n. 2 mesi forma c.d. flessibile di tipo interinale 0 € . n. 265 “ Proroga contratti di somministrazione lavoro c/o settore tecnico contabile di n. 4 unità lavorative part-time per n.2 mesi - Forma contrattuale flessibile cd interinale € n. 223 07/11/07 Attuazione contabilità Irap mista su attività commerciali - Affidamento incarico ditta Siepel Srl n. 266 “ Proroga contratto di somministrazione c/o lavoro per N.1 unità di lavoro - Categoria C istruttore tecnico geometra presso n. 224 “ …. Lavori pubblici x mesi 2 € . n. 225 “ Avvio progetto “Inserimento e reinserimento socio lavorativo per le categorie ad alta fragilità sociale”- L.328/00 - Fin.Reg. n. 267 “ Presa d’atto di una proposta in Project financing per la costruzione e la gestione del complesso di pubblica da destinare a 2004 impianto polisportivo con piscine e servizi in località Borgo Montenero. Aggiornamento del programma triennale delle ope- n. 226 “ Convenzione Comune di Terracina per il servizio di trasporto scolastico anno 2007/2008 re pubbliche 2008-2010 - Approvazione avviso per procedure in project financing n. 227 “ Autorizzazione a ricorrere alla forme di lavoro flessibile ed interinale presso il settore tecnico contabile fino al 31.12.2007 n. 268 “ Approvazione adeguamento programma triennale 2008-2009-2010 delle opere pubbliche part-time. Prelievo dal fondo di riserva n. 269 “ Approvazione elenco opere pubbliche da realizzare in project financing - Anno 2008 e relativo schema di avviso n. 228 “ Proroga contratto Agenzia interinale obiettivo Lavoro Spa “Istruttore direttivo socio assistenziale fino al 31.12.2007” € n. 270 “ Approvazione inquadramento del personale dipendente nei nuovi profili professionali n. 229 14/11/07 Adeguamento chilometrico anno 2007 Servizio trasporto gratuito anziani 8 n. 271 “ Proroga servizio di assistenza domiciliare/assistenza scolastica ai minori disabili e servizio segretariato sociale n. 230 “ L.R. 40/99 - Approvazione del Piano operativo esecutivo d’area nell’area intergrata denominata “Latina Tellus... dai latini n. 272 “ Prelievo dal fondi riserva ordinario per il pagamento dei diritti di segreteria a favore del fondo speciale dell’agenzia auto- alle città di fondazione” noma per la gestione dell’albo dei segretari cc. e pp. n. 231 “ Revoca atto deliberativo n. 224 del 07.11.2007 e adozione nuovo atto di assegnazione delle risorse umane e strumenta- n. 273 31/12/07 Prelievo dal fondo di riserva settore lavori pubblici li ai responsabi i di settore n. 274 “ Contributo alla compagnia teatrale “Quintetto d’A” - Prelievo dal fondo di riserva ( € n. 232 “ Lavori di intervento di messa in sicurezza strada provinciale di via Terracina (via Badino) - Approvazione progetto esecuti- n. 275 “ Prelievo dal fondo di riserva contributo parrocchiale vo € . € n. 276 “ Autorizzazione al responsabile del settore urbanistico e tutela ambientale a fare ricorso per l’anno 2008 alle forme di la- n. 233 “ Patrocinio di questo comune alla realizzazione dello spettacolo dell’attore Pippo Franco ). voro flessibile tramite agenzia interinale e con l’instaurazione di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa a n. 234 “ Nuove competenze ufficio progetti speciali progetto € . n. 235 16/11/07 Approvazione canone enf teutico eredi sig. Capponi Romolo n. 277 “ Autorizzazione proroga agenzia interinale “Obiettivo lavoro spa” per reclutamento istruttore direttivo in attività socio assi- n. 236 “ Patrocinio all’associazione culturale “I Timidi” per realizzazione spettacoli teatra i stenziali n. 237 “ Nomina commissione formazione graduatorie mobilità interna n. 278 “ Convegno dal titolo “Società disorientata società malata?” - Concessione patrocinio e contributo €). n. 238 “ Individuazione due nuovi profili professionali n. 239 23/11/07 Autorizzazione a ricorrere alla forma di lavoro flessibile ed interinale di n. 1 unità lavorativa presso il settore A.G. fino al 31.12.2007 (Ufficio personale) n. 240 “ Patrocinio per la realizzazione dello spettacolo “Sapori e musica del mediterraneo” Delibere del Consiglio Comunale n. 241 29/11/07 Presa d’atto verbale di adozione graduatoria semestrale assegnazione alloggi E.R.P n. 242 “ Richiesta ampliamento concessione stagionale area a terra del porto turistico n. 90 del 16/11/07 Approvazione relazione geologica vegetazionale redatta ai sensi della D.R.G. 2649/99 ed approvazione analisi del territo- n. 243 “ Mantenimento per il servizio di assistenza psicologico-clinica per il triennio 2008/2009/2010 rio, redatta ai sensi dell’art.3 della L.R. N.186 e S.M.I, dell’area oggetto del piano attuativo definitivo di sviluppo e riquali- n. 244 “ Lavori di ristrutturazione Teatrino comunale richiesta alla Cassa DD.PP. utilizzo quota non erogata mutui già devoluti - Po- ficazione ambientale del tratto di litorale definito da Viale Europa in variante ordinaria al P.R.G. siz. n. 4023257/01 €). n. 91 “ Aggiornamento ai sensi dell’art.10, comma 2 della Legge 21/11/2000 n. 353, del catasto incendi comunale ed approva- n. 245 “ Revoca di delibera di G.M. N. 76 del 20.05.2005 Revoca determinazione N.102 del 19.12.2005 - Richiesta devoluzione zione elenchi definitivi e relative perimetrazioni aree boschive percorse dal fuoco mutui alla Cassa DD.PP. - Posizione mutui N. 4073117/00 - N. 4108778/00 n. 92 “ Riconoscimento debiti fuori bilancio pagamento spese di giudizio a seguito di sentenza del giudice di pace di Terracina n. 246 06/12/07 Costituzione in giudizio atto di pignoramento Capponi Alberto - Nomina legale. . n.134 del 04/06/2007. n. 247 10/12/07 Prelievo dal fondo di riserva per contributo natalizio ai tre centri anziani presenti nel territorio 0 € . n. 93 “ Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 del D.LGS. 267/2000 Sig.ra Cardosi. n. 248 “ Intervento straordinario a favore di C.D. € . n. 94 “ Riconoscimento debiti fuori bilancio decreto ingiuntivo 573/07 - Tribunale ordinario di Latina atto di precetto n. 18770 - n. 249 “ Prelievo dal fondo di riserva per erogazione contributo annuale a persone soggette a trattamento dialitico € Vivaio Aumenta. n. 250 “ …. n. 95 “ Comunicazione prelievi dal Fondo di riserva ordinario. n. 251 19/12/07 Patrocinio morale al sig. Gabriele Lanzuisi per affissione materiale pubblicitario n. 96 “ Ratifica variazione n. 5 al Bilancio di previsione anno 2007 (Rif. del G.C. N. 1821 del 07.09.2007). n. 252 “ Costituzione in giudizio ricorso al giudice del lavoro Tribunale di Latina promosso da Antonio Capponi - Nomina legale - Pre- n. 97 “ Ratifica Variazione n. 6 al Bilancio di Previsione anno 2007 (Rif. del G.C. n. 187 del 07.09.2007). lievo dal fondo di riserva € . n. 98 “ Ratifica di consiglio comunale deliberazione G.C. “Variazione n. 7 al Bilancio di previsione esercizio finanziario anno 2007” n. 253 “ Turnazione personale C.S.L. - L.R. 29/96 presso altri uffici comuna i per maggiore specificazione della formazione delle fun- (N. 196/2007). zioni della P.M. n. 99 “ Ratifica del consiglio comunale Del berazione G.C. N. 209/2007 “Autorizzazione a ricorrere alla forma di lavoro c.d. interi- n. 254 “ Natale al mare - Concessione patrocinio e autorizzazione allo svolgimento delle manifestazioni nale presso il settore A.G. Ufficio affrancazioni - Variazione al bilancio N.8/2007. n. 255 “ Patrocinio e concessione utilizzo Torre dei Templari all’associazione Pro Loco n. 100 “ Esame ed approvazione del Rendiconto di gestione dell’anno 2006 con allegati. n. 256 “ Esame ed approvazione del piano esecutivo di gestione risorse finanziarie esercizio 2007 n. 101 “ Intitolazione di scalinata ad Angelo Palombi. n. 257 “ Costituzione in giudizio ricorso al Tar del Lazio sez. di Latina - D tta Albatros/ c/Comune di San Felice Circeo + altri; nomi- n. 102 “ Approvazione Regolamento “Servizio di pronta emergenza allogiativa”. na legale - Prelievo dal Fondo di riserva n. 103 29/11/07 Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 del Dlgs 267/2000 ditta Maggioli editore e ditta Degi.Sas. n. 258 21/12/07 Nomina componenti commissione di mobilità interna n. 104 “ Mozione dei consiglieri di maggioranza in relazione all’articolo di stampa apparso sul quotidiano “Latina Oggi” in data n. 259 “ Individuazione di N. 2 immobili da destinare al servizio di pronta emergenza alloggiativa 23.11.2007 dal titolo “Usi civici: pasticcio da indagine” - Punto ritirato. n. 260 “ Inaugurazione nuovo cinema teatro di p.zza Lanzuisi e programmazione gratu ta cinematografica per le festività natalizie n. 105 “ Riconoscimento debiti fuori b lancio spese di giudizio sentenza n.316/06 del 26/09/2007 del giudice di pace di Terracina. n. 261 “ Approvazione piano triennale fabbisogno di personale - Modifica criteri per la formazione approvati con deliberazione G.C. n. 106 “ Riconoscimento debiti fuori bilancio: erogazione equo indennizzo dipendente sig. Mario Schisani. N. 137/2005 SMI n. 107 “ Assestamento di bilancio esercizio 2007. n. 262 28/12/07 Prelievo dal fondo di riserva ordinario per necessità del settore tecnico contabile n. 108 “ Adesione al progetto: “Costituzione della rete antiviolenza per la prevenzione e la repressione di ogni tipo di violenza con- n. 263 “ Proroga contratto di somministrazione settore amministrazione generale di una unità lavorativa part-time per n. 2 mesi - tro le donne”. Forma c.d. flessibile di tipo interinale € . n. 109 “ Concessione a terzi del cinema teatro di piazza Lanzuisi. IL CENTRO CO D SAN E CI C O 1 Personaggi Tipici - Oroscopo

D i i Ze Luca e l’ombra della madre Ho chiamato per tre volte “Mamma! Mamma! Mamma!”

n pomeriggio invernale. Nel negozio di bar- proprio lavoro e rivolgendosi con un sorrisetto ironi- stretto a precipitarsi fuori e a nascondersi. Poté rien- bieria di Alfonso c’erano tre clienti in attesa co a ze Luca, gli disse: “A ze Lù, come è possibile che trare nel negozio soltanto quando, spiando da lonta- Udel loro turno. Vi si trovavano altri cinque tua madre ti abbia potuto sentire da morta, quando no, vide ze Luca che si allontanava brontolando. amici, anch’essi abituali clienti, per i reciproci com- non ti aveva mai ascoltato da viva, perché era sorda menti ai fatti del giorno. C’era pure l’immancabile ze come una campana?!”. Ze Luca si sentì offeso e, im- K S Luca jù guardiane, ormai di casa dal giorno del suo pugnato il bastone, minacciò Alfonso, il quale fu co- di Andrea De Sisti pensionamento. Mentre Alfonso stava insaponando la barba a un gio- vane, gli si avvicinò ze Luca il quale, con voce pacata Sanfeliciani in Pretura e marcata, ma comunque percettibile da tutti i pre- senti, gli disse: “... Senti Alfonso. Ieri è stato il trige- i z zz i simo della morte di mia madre... Verso l’imbrunire so- Questo episodio mi è stato raccontato dalla buonanima di zio Simone. Siamo nel 1920-21. Tra il parroco, Don no andato al cimitero per farle visita. Il cancello era Michele, ed il maestro di scuola elementare, D’Annunzio, non correva buon sangue. L’uno donnaiolo e anti- chiuso, ma io sono salito sul gradino e ho pregato. conformista, l’altro anticlericale. Un giorno Don Michele, di ritorno dalla caccia, con il fucile a tracolla, vestito Poi, per tre volte ho chiamato: “Mamma!, Mamma! da cacciatore, attraversava P.za V. Veneto, per recarsi in sacrestia. Al suo passaggio, il maestro D’Annunzio fe- Mamma!. All’improvviso in alto a sinistra, proprio do- ce il gesto di grattarsi le palle. Don Michele, senza scomporsi, l’apostrofò: “Ma tu maestro ce l’hai i coglioni?”. ve è sepolta mia madre, è sbucata un’ombra bianca. Un’altra volta, dopo un battibecco alquanto vivace, il D’Annunzio pronunciò la seguente frase: “Tu sei un se- Prima si è diretta lentamente verso la cappellina cen- minatore di zizzania’. Don Michele, ritenendosi offeso, lo querelò per diffamazione. Il giorno della causa, por- trale e poi, sempre piano piano, come se si fosse dis- tò come teste, L. Scalcila. Il D’Annunzio, quale maestro, chiese di potersi autodifendere. solta, è scomparsa”. Dopo una breve pausa, tutto “Vede Sig. Giudice! il parroco ha fatto al teste la “scoletta”, che questi ripeterà a puntino: “...II cane è fe-de- commosso e compunto, proseguì: “... Era mia ma- le!... Il prete è i-dro-fo-bo!... Ma chieda al teste cosa vuoi dire “seminatore di zizzania”. dre!... Mi aveva ascoltato!”. L. Scalcila, che era lì presente, rispose: “Beh! nen le sacce nò! Ca s’ha ite angravedenne tutte se quatte fem- A tal punto Alfonso, interrompendo per un attimo il mene de San Felice!”. ■

Oroscopo di Febbraio 2008 di Aldebaran Ariete Toro Gemelli Cancro dal 21/3 al 20/4 dal 21/4 al 20/5 dal 21/5 al 21/6 dal 22/6 al 22/7 Giove, in posizione disarmonica, po- Venere con il suo flusso magico insie- Mercurio, vostro alleato, vi suggerisce Le stelle del mese non sono molto ge- trebbe offuscare il vostro abituale otti- me a Giove e Plutone vi elargiranno de- mosse vincenti negli affari e nelle que- nerose e la presenza di qualche osta- mismo. Potrebbero verificarsi alcune sideri di cambiamenti positivi. Incontri stioni legali. Saturno dissonante, quin- colo vi procurerà ansia. Urano favore- difficoltà, ma, se avrete le idee chiare romantici e impreviste sorprese in amo- di state attenti ad individuare ciò che è vole vi renderà creativi e pieni di pro- su ciò che volete, potrete superarle re. Non trascurate l’attività fisica e una importante e a salvaguardarlo. Salute e getti da realizzare. Fate attenzione al- agevolmente. In amore possibili osta- corretta alimentazione. beni immobiliari sono argomenti, cui la salute proteggendovi dai mali di sta- coli e incomprensioni. dare la priorità. gione.

Leone Vergine Bilancia Scorpione dal 23/7 al 23/8 dal 24/8 al 22/9 dal 23/9 al 22/10 dal 23/10 al 22/11 In questo periodo sono necessari rea- Saturno nel segno contribuisce a spaz- Sforzatevi di essere concreti e raziona- Venere vi coccolerà rendendo probabi- lismo, autodisciplina e concentrazione, zar via tutto ciò che è di intralcio sul vo- li se volete riuscire a trarre beneficio li anche nuovi amori. Mercurio invece poiché Mercurio vi rende distratti e con- stro cammino. Possibilità di una nuova dalle stelle, dato che Mercurio e Nettu- continua la sua azione ostile e non vi fusi. Qualcuno può tentare di farvi lo svolta nella vita lavorativa. Fidatevi del- no sono dalla vostra parte e vi offrono aiuta a capire cosa c’è dietro alle ap- sgambetto nell’ambiente di lavoro. Sia- la vostra perseveranza e resistenza; vi opportunità di lavoro. In amore Marte vi parenze. Buona la stabilità economica te cauti … non siete sempre invincibi- aiuteranno a superare le difficoltà di rende sensuali e affascinanti più che e attività lavorative in espansione. li. questo mese. mai!

Sagittario Capricorno Acquario Pesci dal 23/11 al 21/12 dal 22/12 al 20/1 dal 21/1 al 19/2 dal 20/2 al 20/3 Con Marte contrario si rischiano malin- Con Giove nel segno, Saturno e Urano Un mese più tranquillo del precedente Preparatevi a vivere momenti d’intenso tesi o litigi, ma Venere vi sorriderà a favorevoli, siete in un periodo d’oro! e una forte vena romantica vi rende amore senza rovinarli con sciocchi ma- lungo. Concedetevi il tempo di riflette- Quindi benessere, concretezza e novi- dolci e vulnerabili mentre Marte ag- lintesi. Organizzate i vostri impegni di re prima di agire o parlare, eviterete co- tà positive in tutte le possibili manife- giungerà un pizzico di fuoco in più. La lavoro in sintonia con le esigenze fa- sì di stare male dopo. Periodo favore- stazioni della vita. Mettete via il pessi- vostra energia e l’entusiasmo saranno miliari, così ci sarà più armonia. Possi- vole agli spostamenti e ai viaggi. mismo e siate più comprensivi con gli apprezzati da chi vi sta intorno. bili imprevisti di spese. altri, vi aiuterà ad esserlo anche con voi stessi. N O O I O I SAN F L CE C O 14 Sport - Calcio

Di r Questa pazza circe Scialba nelle partite casalinghe, battagliera nelle trasferte

proprio una pazza Circe quella che per la se- tro il Gianola. Questa Circe, soprattutto sul conda stagione consecutiva si cimenta con le piano caratteriale, sembra somigliare molto Èmigliori formazioni del panorama calcistico a quella guidata da mister Lauretti tre sta- provinciale. Non ci sono altri termini con i quali defi- gioni orsono che ogni qualvolta sentiva ad- nire la Circe di quest’anno, così abulica e impalpabile dosso “il fiato” delle immediate inseguitri- tra le mura amiche e così orgogliosa e pronta a ri- ci nella lotta per non retrocedere, con una prendersi i punti persi al Ballarin nelle partite giocate spallata vigorosa le ricacciava nei bassifon- in trasferta. Dei diciotto punti ottenuti finora (la sfida di della classifica. Quella squadra aveva una con l’Hermada chiuderà il girone d’andata), ben do- difesa formata da elementi esperti per la ca- dici sono stati presi in trasferta con le tre vittorie di tegoria, gente come il portiere Percoco e i , Campoverde e soprattutto Latina Scalo e i giocatori Di Pinto, Macone e Senesi, che con pareggi ottenuti contro l’Atletico Sabotino, l’Enea Gae- le loro prestazioni e le reti rivelatesi decisi- ta e il 24Mila Baci. Appena sei i punti fatti in casa e ve in diverse occasioni, determinarono la una sola vittoria ottenuta contro il forte Monte San Bia- salvezza per la formazione sanfeliciana. Ri- gio. In effetti, nell’economia della formazione rosso- tengo, in ogni caso, che la formazione mes- blu, pesano soprattutto le sconfitte subite in casa con- sa a disposizione dal tecnico Mercuri, pos- tro la Virtus Cisterna dell’ex laziale Poli (proprio quel sa vantare delle credenziali superiori sia in calciatore che in uno storico spareggio di molti anni mezzo al campo sia in avanti. Centrocampi- fa, permise alla Lazio di evitare un’umiliante retro- sti con la qualità di Speroniero, Ruggero e cessione in C1) per 1-0 e con l’identico risultato con- Reggio in quella stagione non c’erano, an- che se quella Circe poteva vantare nella zo- na nevralgica del campo due giocatori in grado d’interdire le trame delle formazioni avversarie del livello di Argentesi e Bracciale, senza dimenticare Un triennio di crescita il rifinitore Iannitti. In avanti, allora come adesso, c’e- ra un giovane e acerbo Mancini che si ritagliò uno spa- per la scuola calcio zio importante nel panorama provinciale con la realiz- zazione di dieci reti, c’erano capitan Benetti e Riesco Una iniziativa da sostenere che però andarono incontro a una stagione sfortuna- ta e piena d’infortuni, ma stavamo in Promozione, un iamo alla terza stagione per la scuola calcio alla te- campionato che presentava delle difficoltà superiori ri- sanfeliciana che anche quest’anno non preve- levisio- spetto alla Prima Categoria. In effetti, la Circe di que- Sde costi d’iscrizione e spese mensili che pos- ne, ai vi- st’anno potenzialmente è in grado di giocarsela con sano gravare sull’economia delle famiglie. Nella pro- deogio- tutti, altrimenti non si spiegherebbero il pareggio con vincia di Latina, solamente la nostra scuola calcio sta chi che la fortissima Nuova per 3-3, la vittoria d’orgoglio proponendo l’insegnamento dei primi rudimenti del con le loro per 2-1 contro il con reti di Reggio calcio a titolo gratuito, fatta eccezione per il F.C Sez- grafiche e Soccodato e per finire l’eccellente 3-2 ottenuto sul ze che per la prima volta in questa stagione porta sempre più campo del Latina Scalo con doppietta di Mancini e di avanti un “progetto pilota” uguale a quello della Nuo- reali e accattivanti capitan Benetti. Una sola sconfitta esterna, del tutto va Circe. Sono circa cinquanta i bambini che, divisi in hanno rapito anche l’interesse dei più grandi, si gio- immeritata sul campo del Podgora per 1-0, e subito fasce d’età, stanno acquisendo la tecnica calcistica, ca con i cellulari, con questa nuova generazione di che è proposta in modo ludico e disimpegnato e in bambini, che sembrano assorbire come delle spugne dopo il 2-1 esterno sul terreno del Campoverde con funzione delle cosiddette “fasi sensibili”. Le “fasi le novità proposte dal mercato tecnologico.”. I bam- reti di Reggio e Mancini senza dimenticare il bel pa- sensibili” fanno riferimento a quelle fasce d’età nel- bini di oggi, probabilmente sono più svegli di quelli reggio a reti bianche sul campo del 24 Mila Baci. La le quali si possono migliorare in modo determinante di qualche anno fa, però hanno perduto, loro mal- sconfitta casalinga contro il Setina per 2-0, l’u- certe capacità. Esercizi per il miglioramento della mo- grado, il gusto per il gioco all’aria aperta, quello che nica formazione che finora ha sconfitto la Nuova Itri, bilità, dell’orientamento, della differenzazione spazio per molte generazioni è stata l’unica forma di diver- ci può stare, ma chissà se la formazione di mister Mer- – tempo, della combinazione motoria e dell’equilibrio, timento e di socializzazione lontana dall’ambito sco- curi avesse messo nel carniere i sei punti nelle sfide sono presentati in età giovanissima perché il “siste- lastico. Ai “fanciulli in erba” della scuola calcio, è sta- del Ballarin contro le ultime della classe, non avrebbe ma nervoso centrale” recepisce molto più veloce- ta offerta un’occasione unica di fare sport e di getta- potuto ambire a quel secondo posto che porta diret- mente lo stimolo proposto. I giovani ragazzi sono gui- re le basi affinché, anche in età adulta possano ali- tamente in Promozione? In ogni caso, come più volte dati con esperienza dai tecnici, Raimondo Petrucci mentare attività di movimento. La speranza, neanche puntualizzato dal presidente Vittori e dal suo “men- (anche vice presidente del sodalizio rossoblù), Gino tanto nascosta, è quella di rinverdire i fasti di un tem- tore”, il vice presidente Petrucci, la stagione in corso Di Prospero e Alberto Calisi e con la supervisione del po, quando dalla scuola calcio sanfeliciana uscirono serve solo a gettare le basi per un campionato, il pros- responsabile del settore giovanile Franco Farinella e Rizzato e Pesce, calciatori professionisti che sono ar- simo, da affrontare come protagonisti. Da segnalare a del segretario Pino Mignardi. “Le difficoltà – questo rivati a toccare la serie A e B. Ricordiamo che a feb- dicembre il ritorno di Carbone, il portiere che a inizio ci ha riferito Franco Farinella –negli anni sono au- braio comincerà il “Torneo Pulcini” e il”Torneo Pic- stagione era in forza alla Vis Terracina e l’arrivo del mentate, sia per quanto riguarda la necessità di pro- coli Amici” riservato alle classi d’età 97/98 e giovane difensore Cariani. cacciare gli sponsor che permettono la sopravviven- 99/2000. Un ringraziamento doveroso va ad alcune Partite giocate finora: Nuova Circe - Nuova Itri 3-3, Ser- za di un progetto così oneroso, sia perché i bambini realtà locali e commerciali (in particolare Sirio 90, la moneta – Nuova Circe 0-1, Nuova Circe – San Miche- di oggi sono diversi da quelli di dieci o quindici anni DIVA, il ritorante “da Ernesto”, Elettromar e chiara- le 0-0, Atletico Sabotino – Nuova Circe 0-0, Nuova Cir- fa. In effetti, – così continua il responsabile della mente lo Yacht Broker del presidente Vittori) che con ce – Sezze Setina 0-2, Enea Gaeta – Nuova Circe 1-1, scuola calcio – i bambini di oggi devono far fronte a il loro“contributo economico”, hanno consentito per Nuova Circe – Monte San Biagio 2-1, Podgora – Nuo- un’infinita serie di stimoli, che li distolgono dall’atti- il terzo anno consecutivo, la realizzazione del pro- va Circe 1-0, Campoverde –Nuova Circe 1-2, Nuova Cir- vità fisica, sia pure attraverso un insegnamento ludi- getto di una scuola calcio che non prevede oneri per ce – Virtus Cisterna 0-1, 24Mila Baci – Nuova Circe 0- co. Oggi, molto più di prima, ci si fossilizza davanti le famiglie sanfeliciane. ■ 0, Nuova Circe – Gianola 0-1, Latina Scalo – Nuova Cir- ce 2-3, Nuova Circe – Bainsizza 2-2. ■ IL CENTRO CO D SAN E CI C O 15 Lo spazio della città Frascadieje di ALESSIA BRAVO UNA MOGLIE BELLISSIMA di Leonardo Pieraccioni otto l’albero di Natale delle sale cinemato- grafiche non poteva mancare il classico fil- Smetto dalla trama annacquata e dal tono sen- timentale ma che regalerà alla Medusa incassi miliardari. Mariano(Leonardo Pieraccioni) e Miranda (Laura Torrisi) si amano da dieci anni e vivono una vita perfetta nella provin- cia toscana. Gestori di un banco di frutta e verdura, sognano di acquistare un giorno una bottega dove trasferire la loro attività. La bel- Ingredienti: lezza morbida e sensuale di Miranda “esposta” come primizia al mercato non sfugge a un fotografo di moda (Gabriel Garko), che le offre soldi e suc- 500 grammi di pomodori pelati cesso in cambio di dodici scatti. Allettata dalla cifra e dalla possibilità di rea- 100 grammi di farina lizzare il loro progetto, la coppia accetta la proposta e Miranda posa per un aglio calendario. Fama e fiumi di champagne finiranno per confonderla e per spin-

olio gerla tra le braccia del seducente e sedicente fotografo. Mariano, intanto, sale perde l’amore ma non la speranza. pecorino grattugiato La storia è nota ed è ambientata nella provincia toscana ancora una volta acqua l travolta dall’arrivo di un agente esterno che ne sconvolgerà gli equilibri.

l Alcune battute ed espressioni, diverse situazioni del film strappano qual- Fate imbiondire l’aglio nell’olio, aggiungete i pomodori pelati, salate e lascia- che sorriso, in certi casi anche un paio di risate. ■ te su fuoco dolce per 10 minuti. Aggiungete due bicchieri di acqua e aspetta- te che prenda il bollore. Formate con la farina e l’acqua un impasto della con- sistenza di una polenta. Prendetelo tra le mani e strofinando lasciate cadere le briciole che si formeranno (“frascadieje”) nella minestra. Lasciate sul fuo- co per altri 5 minuti, poi servite con abbondante pecorino grattugiato. ■

da “LA VISCOTTA” Ricette di San Felice Circeo di R O O EL MAE RO ALICO FA

di ALDO ALESSANDRELLI

A A

i M I i l i n i i n Servitù prediali o coattive l l i l v ri i li r l l diritto di servitù prediale rientra nella categoria dei diritti reali di godimento su cosa altrui. Tale natura giuridica Icomporta la impossibilità di costituire un diritto di servitù su cosa propria, divieto codificato dai giuristi romani nel brocardo nemini res sua servit, e accolto nella definizione codicistica del 1942. Ar maestro Fabbri Si definiscono tradizionalmente come “un peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario” (art. 1027 cod.civ.). Caro maestro Fabbri, amico caro! Il “peso” è una limitazione della facoltà di godimento di un immobile, detto fondo servente, alla quale corrisponde Amico ar punto tale che nun trovo, un diritto del proprietario del fondo dominante. Non necessariamente fondo servente e fondo dominante devono es- nun trovo n’aggettivo tanto raro sere contigui, anche se devono essere relativamente vicini affinché la servitù abbia un senso. L’utilità del fondo do- pe’ ditte adesso qui quello che provo. minante, presente o futura, è estremo essenziale della servitù: può consistere nella maggiore comodità del fondo, Perche’ nun se po’di’ co’ na’ parola può anche essere inerente alla sua destinazione industriale. Tuttavia, deve sempre essere utilità di un fondo, non Quello ch’ hai fatto in quasi quarant’anni. quello personale del proprietario. I soggetti possono essere avvantaggiati o svantaggiati dalla presenza di questo Er tempo ch’ hai passato nella scola peso solo in via mediata, indiretta e riflessa. Co li regazzini, chino tra li scranni, Quando il peso è posto a vantaggio del fondo solo in via riflessa e consequenziale, non si parla di diritto reale limi- insegnanno a tanti, tanti regazzini tato ma di un diritto personale di godimento, assoggettato a tutt’altra disciplina. Per questa ragione, è molto con- dai primi rudimenti all’istruzione; troversa la figura della cosiddetta servitù aziendale. e l’hai seguiti fino a che grandini, Un diritto alla costituzione coattiva delle servitù è dalla legge previsto in una serie di casi: Acquedotto coattivo: è la so’ stati er frutto della tua missione. servitù di far passare acque attraverso il fondo, o i fondi, altrui (escluse case e giardini) per soddisfare il bisogno di Missione che tutt’oggi svorgi ancora acqua del proprio fondo (analoga è la servitù di scarico coattivo). Nella comunita’ co’ l’interesse Passaggio coattivo: è la servitù di passaggio sul fondo, o sui fondi, altrui (escluse case e giardini) che spetta al pro- E co’ lo stesso entusiasmo come allora: prietario del cd. fondo intercluso, ossia del fondo che non ha un accesso diretto alla strada pubblica o che potreb- tutte ‘ste cose, hai saputo tesse. be realizzarlo solo con eccessivo dispendio o disagio (quando il fondo sia destinato ad usi agricoli o industriali, il E tutto ‘sto lavoro che tu hai svorto proprietario di questo ha diritto al passaggio coattivo anche se ha un proprio accesso sulla strada pubblica, ma si Rimane scritto co’ ‘n filetto d’oro; tratta di un accesso insufficiente ai bisogni agricoli o industriali del suo fondo). percio’ la mano sopra ‘r core porto Elettrodotto coattivo (analogamente: acquedotto pubblico, metanodotto, oleodotto, linee telefoniche, installazione e dico: Grazie tante’ anche pe’ loro. di antenne televisive ecc.): è la servitù che spetta all’ente o alla società che gestisce il servizio di erogazione al pub- Grazie maestro pe’ ave’ insegnato blico di energia elettrica, acqua potabile, metano ecc. su tutti i fondi che sono situati lungo il percorso della linea ai fiji de quasi tutti li presenti elettrica, dell’acquedotto ecc. pe’ quello che pe’ anni j’hai imparato! Le servitù coattive sono di regola costituite con sentenza dell’autorità giudiziaria, su domanda dell’interessato; la Saremo sempre a te riconoscenti. sentenza determina anche l’indennità dovuta al proprietario del fondo servente. Finché il primo non paga l’indenni- E co’ semplicita’, ma con amore, tà, il secondo può opporsi all’esercizio della servitù. volendo tutto er bene dimostra’, Nei casi espressamente previsti dalla legge, la servitù coattiva può anche essere costituita con provvedimento del- arzamo ‘sto bicchiere, e a core a core, l’autorità amministrativa (provvedimento che assume carattere analogo all’espropriazione per pubblica utilità). ■ brindamo ‘nzieme a tutta la citta’ ! N O O I O I SAN F L CE C O 16 Annunci • N R U U I G T N R U U CI G T •

7 festeggia il suo compleanno. Auguri dalla sua Anniversari amica Emanuela. 7 a Tantissimi auguri a a per il suo 1° com- 1 a . az l a ricordano con emozione il giorno del pleanno dalla mamma valentina, dal papà Fabio, dai parenti e amici. loro matrimonio insieme agli amici del Borgo. Tanti auguri a . Un grande bacio di buon compleanno a a i a a . Papà e mamma t t festeggiano il loro 45° da colui che da anni pazienta senza lamentarsi. Auguri anche da Stefano e Anniversario. A questa coppia ancora così unita…Tanti auguri dai figli. Claudia (mamma sei unica!). Si aggiungono anche gli auguri di Agnese, la sua nipote preferita. . Tanti auguri e baci di buon compleanno per a a dal Compleanni figlio Fabio, la nuora Agnese e il nipote Mauro. . Buon compleanno a z dalla famiglia a compie 14 anni. Auguri dalla nonna Luigina. . A a A auguri di buon compleanno dalla moglie Pia. . a a N compirà 14 anni. Tanti auguri con amore da mam- Si Aggiungono quelli dei numerosi amici del Borgo. ma, papà e dalla piccola Giorgia. compie 44 anni. Auguri dagli amici a compie 24 anni. Auguri dalla nonna Luigina. i . Buon compleanno a a a dal figlio Fabio, la nuora . Buon compleanno a a a a dalla sorella Tiziana. Agnese e il nipote Mauro. a . Sono arrivati i mitici 40 anni anche per a a . La mo- 4 z . Da quando sei nata questo è diventato il giorno più speciale del- glie e le figlie gli gridano “Sei forte e per questo non ti cambieremmo per l’anno. Un grande abbraccio a a a da mamma, papà e dai nu- niente al mondo”. merosi familiari. . Tanti auguri affettuosi di buon compleanno per z . Felice compleanno a a da amici e parenti. dalla sua amica Agnese. z . Buon compleanno a a dalla famiglia. a . Buon compleanno ad da tutta la famiglia. Tanti auguri a Graziella De Marchis per il suo compleanno da Va- 1 a . Buon compleanno al giornalaio del Borgo, , che dovrà lentina, Fabio e Leonardo. tenere calma la moglie per i tanti baci che riceverà dalla clientela. 7 a z a festeggia il suo compleanno. Auguri dagli amici. a . Buon compleanno ad da tutto il vicinato. z . Buon compleanno al piccolo per i suoi 7 anni da zia 4 a . A mio marito a , il marito più comprensivo, succoso e lu- Gianna, zio Giancarlo, Giorgia e Tatiana. cido mentalmente che ogni donna vorrebbe avere! Tanti auguri di buon com- z . Tanti auguri di buon compleanno e baci a a dal- pleanno. la sorella Agnese e dai fratelli Luigi e Paolo. 1 a . Buon compleanno a a a z dalla numerosissima fami- a z . Felice compleanno a av a a da zia Agnese, zio Fabio glia. e dal cugino Mauro.

Martedì 22 gennaio scorso, al Centro storico di San Felice Circeo, è stata riaperta la F ma i el I n zi Di u e, recentemente ristrutturata. Da questo giornale un apprezzamento a chi ha voluto confermare, con il suo investimento, la volontà di valorizzare la parte storica del Paese. Ci auguriamo che sia esempio per analoghe iniziative. Congratulazioni.