Centro Storico” San Felice Circeo
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it a Te ri Fat o Cult R i Un nuovo modo di fare Vecchi cimeli andati Nuovo cinema paradiso Chi ha paura Guerrino Rizzardi opposizione in disuso Vittorio Lucci se n’è ghiuto… dei “punteruoli rossi” di Franco Domenichelli di Antonio Ruggeri di E. Dantes e Roderigo di Andrea di Maria Petrucci a a a ENTRO TORICO C S BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 6 N. 28 - GENNAIO-FEBBRAIO 2008 ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENTRO STORICO” SAN FELICE CIRCEO di ALESSANDRO CRESTI L A SCOPER A DE E AD C Res miranda populo Cosa che meraviglia il popo- lo (che non cerca le origini e Vecchi cimeli andati in disuso ammira solo gli effetti, ecco perché i i continuamente è gabbato) e dovessi interpellare l’oracolo, come nella fiaba a a a di Biancaneve e i Sette Nani, per conoscere qua- Sl’è il paese più bello al mondo, qual’è il paese ca- ì deve essere proprio così, con il tem- rico di storia e di preistoria, dove fantasie di poeti e di po, sentendo quello che si dice e os- scrittori hanno creato miti e leggende, dove nacquero le Sservando quanto accade, me ne vado più belle favole inventate dagli uomini, con scogliera e sempre più convincendo. Il dott. Giuseppe Schiboni, battigia, montagna e lago, sole e brezze marine, isole e ex e “attuale” sindaco di San Felice Circeo, secon- pesca, flora e fauna, ma dove anche i furbetti del borgo do me, si reca periodicamente ad Arcore o in Costa antico sguazzano sempre a ciel sereno, lo specchio del- Smeralda, a seconda della stagione, ospite di Silvio le mie brame risponderebbe: “San Felice Circeo“. Berlusconi, per seguire corsi di gestione ammini- Il paese dei miei natali e dei miei antenati, che ognuno strativa d’effetto e d’immagine. L’allievo Schiboni dovrebbe difendere dalle bocche senza trachea dei so- mostra buona attitudine ad apprendere e non solo liti intoccabili per la salvaguardia e la conservazione del- imita il maestro, sembra addirittura esserne miglio- le origini, dell’identità sanfeliciana e di ciò che d’antico re (ma questo accade in modo ricorrente nella sto- ancora è rimasto dal fiero pasto di tali fameliche zanne. ria e in tutti i campi, l’esempio più classico è quello Trascuro le testimonianze letterarie su San Felice Circeo, di Giotto e Cimabue), perché rifugge, almeno finora, vorrei senza tanto smucenà, non farne cenno alcuno, da atteggiamenti teatrali e scenografici, nonché dal neanche nticchia, perché gradirei volgere lo sguardo sol- look ricercato e studiato così caro al suo modello, co- tanto ad alcuni vecchi cimeli andati in disuso e dimenti- me il doppiopetto, la cravatta a pois e le scarpe con continua a pag. 5 Centro storico Antica Porta i tacchi, di cui per la verità lui non ha bisogno. Que- sti aspetti puramente esteriori sono trascurabili e di poco conto, per Schiboni, invece, quello che conta A RA CO A DI F NZIA A sono i metodi di gestione della cosa pubblica: biso- gna stupire con annunci clamorosi di progetti sen- sazionali, moderni e all’avanguardia; bisogna anche realizzarne qualcuno. In tal modo si rappresenta sen- z’altro un’Amministrazione attiva, efficiente e so- Il parco come una discarica prattutto attenta ai problemi dei cittadini. Poi nella realtà il sistema è tutto da discutere e da i r i criticare. Primo. Si procede a braccio con superficialità e non omodamente sdraiato sulla sua chaise longue za che il proprietario si informi sulle loro destinazio- secondo un programma completo e organico, che af- il proprietario di villa al Circeo dà istruzioni al ni, che, in una frequente e sfortunata ipotesi, sono le fronti i veri nodi strutturali e la crescita di tutti i set- C muratore: “Benito (il nome è di fantasia) por- località più suggestive – e neanche tanto nascoste - tori della vita pubblica. ti via tutto”. Calcinacci, vecchi sanitari, un vecchio te- del Parco del Circeo. Secondo. La realizzazione delle opere promesse non levisore. Con il giardiniere, stesso copione. Erba, po- Nonostante le periodiche bonifiche disposte negli ul- è mai accompagnata da un parallelo programma fi- tature, aghi di pino vengono portati via sui mezzi, sen- timi anni dal Corpo Forestale, nel corso delle quali la- nanziario, che invece dovrebbe essere impostato vatrici, vecchi sanitari e calcinacci sono stati asporta- contemporaneamente con competenza e responsa- ti dal bosco mediterraneo, o da qualche curva o ra- bilità. Questo significa, per esempio, che le proget- dura spaziosa del Promontorio e della Baia d’Argen- tazioni, che potrebbero essere pagate molto meno to, basta un giro in macchina per imbattersi in pota- facendole eseguire ai tecnici del comune, vengono ture di palme, foglie e fusto (via delle Allodole all’al- affidate a studi esterni: l’aggravio per le casse pub- tezza della Fonte di Lucullo); calcinacci e mattonelle bliche è percentualmente enorme: pochi lo sanno, di ceramica: Strada del Sole, prima curva venendo da ancor meno se ne curano. Come se quei denari non via del Faro e, poco più avanti nello stesso luogo, ol- uscissero dalle nostre tasche. tre a un vecchio televisore, contenitori di legno su cui Terzo. Queste programmazioni non vengono mai de- è apposto l’indirizzo di un architetto a Roma e con- mocraticamente concertate e sono in realtà unilate- tenitori di plastica sagomati contenenti i resti di pic- ralmente e sconsideratamente annunciate spesso cole colonne di pietra, tutte uguali, evidentemente senza alcun supporto progettuale, tecnico, finanzia- usate come motivo ornamentale. Calcinacci e potatu- continua a pag. 6 continua a pag. 2 Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] - Reg. Trib. di Latina n. 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti. Redazione Stefano Pagliaroli, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo, Ines Colandrea - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma N O O I O DI SAN F L CE C O 2 Territorio i r i Il giallo della raccolta differenziata Il parco come una discarica Raccolta differenziata solo pro forma segue dalla pag. 1 carica, un milione e quattrocen- tomila euro per il 2007, era re, inoltre, vengono buttati da anni sull’accesso pub- esaurita e si è provveduto ad una blico al mare tra le proprietà ex Ballesio e Magnani, variazione di bilancio con lo stan- così da renderlo impraticabile. ziamento di altri 400mila euro. C’è chi poi regolarmente,quando taglia siepi e cespu- Secondo Fabrizi la raccolta diffe- gli nella sua proprietà, ne riempie l’interno dei cas- renziata è tanto più valida quan- sonetti, sicché chi voglia gettarvi la spazzatura lo tro- to più non si porta in discarica va debordante di rami, foglie o aghi di pino. “l’ingombrante”: erba, mobili che “ fanno lievitare il costo del servi- zio, per non parlare dei calcinac- i ci cha hanno un altissimo costo di “ i smaltimento per il Comune. La discarica autorizzata per i calci- Pochi sanno, forse, che è possibile disfarsi di erba, nacci più vicina si trova a Latina. potature, vecchi mobili, elettrodomestici, vecchi sani- Idee e prospettive ce ne sono tari, modeste quantità di calcinacci portandoli all’ex in- molte ma – ammette il consiglie- ceneritore comunale, oggi autoparco comunale non- re- né di facile né di immediata ché sede dell’ufficio tecnologico, in via della Pineta, realizzazione. L’ex inceneritore che funziona come una sorta di centro di stoccaggio dovrebbe diventare un’ isola eco- temporaneo. E’ altresì consentito, quantomeno tolle- logica composta di rampe su cui rato, lasciare erba e oggetti non di grandi dimensio- i mezzi possono salire e scarica- ni, purché ben impacchettati, non pericolosi per la “ re negli scarrabili: container do- pubblica incolumità a causa dell’eventuale presenza ve sia possibile inserire in modo differenziato, ad nn i f r di vetri rotti o spuntoni di ferro e senza che ingom- esempio, frigoriferi, ingombranti, ferrosi, monitor e co- n rr r brino il passaggio dei veicoli o dei pedoni, a lato dei “ sì via, stabilendo un rapporto diretto con le industrie cassonetti vicino casa. Nel caso ci si debba disfare di di ogni settore che ritirerebbero il materiale a costo un vecchio elettrodomestico, comprandone uno nuo- rio comunale. Ne è scomparso uno che si trovava in vo, è auspicabile che il rivenditore ritiri il vecchio gra- via Sabaudia, di fronte al Sosty, mentre ne sono ri- “ tuitamente. masti alcuni di piccole dimensioni nella zona del por- r r r t v Da circa tre anni è attivo a San Felice un servizio di to (piazzale e via Bergamini) e qualcuno di fronte ad rv r l r t r r raccolta differenziata dei rifiuti, gestito dalla ditta “Lui- alcuni ristoranti (Le Tre Sorelle sul Lungomare Circe, “ gi Del Prete” snc di Latina. Ma anche questa oppor- a piazza Vittoria di fronte al non meglio identificato tunità può essere sfuggita ai più, per il fatto che le ristorante che si trova accanto alla Bussola, al Con- campane per la raccolta differenziata sono poche in vento, a via Bergamini). zero. rapporto al territorio e alla popolazione nonché per Tutto ciò giustifica, in parte, l’uso improprio che vie- “Un’altra delle soluzioni proposte – continua Fabrizi – nulla pubblicizzate. C’è poi il “giallo” della plastica: ne fatto delle campane per la raccolta di vetro e pla- è di prevedere in sede di DIA, dichiarazione di inizio la- le campane prevedono la raccolta differenziata di ve- stica, in cui si trova di tutto: vetro, buste di plastica vori, una stima da parte di un tecnico della quantità di tro o carta, mentre, in teoria, è possibile smaltire la che contengono le bottiglie, bottiglie di plastica, lat- calcinacci da smaltire e far pagare all’utente la relativa plastica solo all’interno di contenitori per la raccolta tine, tappi di sughero o di alluminio e via dicendo.