LA LUNGA NOTTE DELL’EST Rapporto sulla libertà di informazione nelle repubbliche dell’ex Unione Sovietica

a cura di Stefano Neri introduzione di Claudio Martini presentazione di Vittorio Strada

LA LUNGA NOTTE DELL’EST

LA LUNGA NOTTE DELL’EST

RAPPORTO SULLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE NELLE REPUBBLICHE DELL’EX UNIONE SOVIETICA

acuradiStefanoNeri

introduzione di Claudio Martini

presentazione di Vittorio Strada Edito dall’Osservatorio internazionale sulla libertà di informazione (OLI) in collaborazione con Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Arci Nuova Associazione e Acli.

Realizzazione Informazione senza frontiere via de’ Medici 2 50122 Firenze tel +39 055 2398358 fax +39 055 210807 e-mail: [email protected] http://www.italian.it/isf

Traduzioni Valentina Dirindin Anja Gepponi Jeff Hoffman Sara Mannocci

Ringraziamenti Barbara Trionfi (International Press Institute, Vienna) Stefania Sorge (per il lavoro di ricerca)

Copertina Stefano Frosini

Progetto grafico e realizzazione: A.gra, Milano Il volume è stato realizzato con il software Corel Ventura I caratteri utilizzati sono eurostile e novarese, originariamente disegnati da Aldo Novarese

Stampa SG snc, Firenze

Chiuso in redazione nel mese di marzo 2003 Finito di stampare nel mese di aprile 2003 SOMMARIO

VII Il suono del silenzio di Claudio Martini IX Dalla glasnost alla “verticale del potere” di Vittorio Strada XII Quelle democrazie con la testa mozzata di Stefano Marcelli XV : giustizia in rosso di Marco Bertotto XVII Divulgazione, formazione e testimonianze per la libertà di stampa di Carlo Umberto Salvicchi 1 Sergej Duvanov 2 L’occidente non può ignorare l’oppressione kazaka, che tratta ildissensocomeaivecchitempi di Claudia Rosett 4 Gheorghij Gongadze 7 Hanno assassinato mio marito perché denunciava la corruzione di Alberto Stabile 8 Antonio Russo 9 Quando di libertà d’informazione si muore di Furio Colombo 11 Grigory Pasko 14 Roddy Scott 15 Quante righe vale la vita di Roddy Scott? di Carlo Gubitosa 17 Guerra, terrorismo e giornalismo di Anna Politkovskaia 19 Uzbekistan: ritorno all’URSS? di Alex Lupis e Richard McGill Murphy 22 Armenia: un reporter paga il prezzo della indipendenza di Mark Grigorian

V SOMMARIO

23 I media controllati dal Cremlino di Alexander Pumpiansky 25 Il “Golden pen of freedom” edizione 2003 alla Belarusian Association of Journalists 26 In zona di guerra di Olga Tarasov 27 Parziale vittoria della libertà di stampa in Azerbaijan di Jacqueline Kozin 29 Tajikistan: l’autocensura che soffoca i media di Antoine Blua 31 Russia: leggi sui media e terrorismo di Olga Tarasov 31 Ucraina 33 I 15 paesi dell’area di Barbara Trionfi 35 Armenia 36 Azerbaijan 38 Bielorussia 39 Estonia 40 41 Kazakhstan 43 Kyrgyzstan 45 Lettonia 45 Lituania 46 Moldavia 47 Russia 51 Tajikistan 52 Turkmenistan 53 Ucraina 55 Uzbekistan 59 L’intenzionale attacco ai giornalisti di Michael Udlak

VI terrorismo è una grande emergenza dei Queste considerazioni dolorose e preoccupate giorni nostri e tutti dobbiamo contri- mi sono suggerite dal libro dell’Osservatorio Il buire a debellarlo con la forza e la coe- sulla libertà d’informazione, nato nel 1998 dal renza dei comportamenti quotidiani. Ma può felice incontro tra la Regione Toscana e Infor- essere sufficiente arruolarsi come volontari mazione senza frontiere, dedicato quest’anno sotto questa bandiera per essere insigniti di un alle violazioni alla libertà d’informazione per- attestato di credibilità democratica, per essere petrate nei paesi dell’ex impero sovietico. Ap- inseriti di diritto nel novero degli Stati “non ca- pare infatti veramente fragoroso il silenzio al naglia”? La domanda sorge inevitabile nel caso quale la comunità internazionale (e, in primis,il delle ex repubbliche sovietiche. cartello internazionale degli editori) ha con- Purtroppo il Terzo millennio non si è aperto nel dannato senza appello le storie terribili del Ka- segno della pace, come si illudevano alcune zakhstan e della Cecenia, della Bielorussia e menti candide all’indomani della disintegra- dell’Ucraina, per non parlare della stessa Rus- zione dell’impero sovietico; ma neppure sotto sia di Vladimir Putin, che è tutto tranne che un il segno della democrazia, come pronosticava- paese marginale. Storie di giornalisti che deci- no con stolta sicumera i cantori del migliore dei dono di fare il loro mestiere in anni in cui non mondi possibile che pareva scaturire inesora- va più di moda, di rispondere al comandamen- bilmente dalle macerie del comunismo e del to etico-professionale del “diritto-dovere di in- secolo breve. formare” non al riparo delle leggi liberali e dei Il suggestivo ma illusorio scenario internazionale riflettori dell’opinione pubblica, ma nel disin- che disegnava un multipolarismo pacifico (Stati teresse più completo da parte dei colleghi e del Uniti, Europa, Giappone, e poi magari Cina e pubblico. Russia) candidato a subentrare al bipolarismo del terrore Usa-Urss, ha finito per rivelarsi illuso- rio alla prova dei fatti. Le grandi attese sono state IL SUONO deluse e l’Occidente, una volta cancellato dal campo il grande avversario, ha tradito la sua falsa DEL SILENZIO coscienza, abbandonando al loro destino i paesi della vecchia Unione sovietica. In questo scenario neppure l’informazione go- DI Claudio Martini de di buona salute, anzi si presenta come la presidente della Regione Toscana cartina di tornasole del sostanziale fallimento del grande disegno di globalizzazione della de- mocrazia. Lungi dall’assicurare il controllo del- Il disinteresse equivale all’abbandono e alla le regole del gioco in ogni parte del mondo, an- condanna, perché si può più facilmente colpire che la globalizzazione dell’informazione ha fini- chi non gode dell’attenzione dei media. to per accontentarsi di uniformare i messaggi I media non brillano certo nel seguire le vicissi- sulla lunghezza d’onda dell’audience, appiat- tudini dei paesi ex sovietici. Il motivo è probabil- tendo le notizie su poche aree geografiche e su mente tutto in quell’ex: una volta riconquistata pochissimi argomenti. E finendo così per re- l’indipendenza e crollato l’impero, le storie di stringere, anziché allargare, il numero di notizie questi paesi hanno esaurito la loro “spinta pro- disponibili rispetto al passato. Quei giornalisti pulsiva”, hanno perso il loro appeal. Eppure con che continuano a svolgere con perseveranza l’indipendenza non sono arrivate né piena liber- ammirevole il loro mestiere scomodo di inve- tà né piena democrazia. stigazione e di denuncia in paesi condannati Voglio subito sgombrare il campo da un possibi- alla marginalità, si trovano a fare i conti con il le equivoco: sono pienamente convinto che l’af- muro del silenzio: le loro notizie non “bucano”, fermarsi in alcune repubbliche ex sovietiche di non interessano, restano confinate su giornali regimi più o meno autoritari, sia il frutto veleno- di ridotte tirature. È così che i loro autori diven- so di oltre mezzo secolo di appartenenza al- tano più facili bersagli. l’Unione Sovietica. Anche la guerra all’ finisce per perdere i suoi Comprendo bene, perciò, l’articolo sull’Armenia connotati originari e si trasforma in una sorta di di Mark Grigorian: «I miei pezzi» scrive «proiet- moderna crociata volta a liberare, a suon di bom- tano un’immagine negativa dell’amministrazio- be, la popolazione irachena dal dittatore Sad- ne presidenziale: questo è esattamente quello dam. Ma, contemporaneamente, cala il buio più che i paesi postsovietici non possono digerire». fitto sulle nefandezze che altri dittatori più o me- Non sfugge la sottigliezza dell’uso del “post” (a no grandi dei paesi limitrofi continuano a perpe- indicare una continuità) in luogo dell’“ex” (che trare, grazie all’immunità garantita dalla disat- presuppone una cesura). Non bastano elezioni tenzione internazionale: un’apatia vera e propria, più o meno libere a garantire la libertà di espres- che non viene scossa neppure quando le vittime sione e di informazione in paesi dove non dico la sono i giornalisti stessi. Una contraddizione cu- democrazia, ma neppure il nostro Stato liberale riosa e paradossale: sono proprio i giornalisti a ottocentesco ha mai attecchito. condannare al silenzio e all’oblio gli assassini, le La più grave responsabilità dell’Unione Sovie- violenze, le prevaricazioni, di cui altri giornalisti tica non è tanto quella di avere continuato a sono le vittime. privare queste popolazioni di un bene che non

VII LA LUNGA NOTTE DELL’EST

avevano mai posseduto, quanto di aver impedi- corruzione e la libertà di stampa nel Ka- to una sia pur lenta e parziale transizione verso zakhstan; di imprigionare con l’accusa di spio- forme di governo più tolleranti nei confronti naggio militare un giornalista che scopre navi della libertà di espressione e di informazione. russe gettare rifiuti radioattivi nel Mar del Giap- Se oggi una cosa si può dire, leggendo le emo- pone; di rapire e assassinare il pioniere dei zionanti e drammatiche testimonianze di que- giornalisti democratici dell’Ucraina; di assassi- sto libro, è che in qualche modo l’Unione So- nare un giornalista di Radio Radicale venuto in vietica è ancora viva e che dovranno passare possesso di documenti e video comprovanti molti anni prima di poterla considerare un ca- l’impiego di armi chimiche e biologiche da par- pitolo, chiuso, di storia. te dei russi nel conflitto ceceno. Eppure una speranza questo libro ce la lascia: Il libro ci racconta del buio totale della repres- la perseveranza, l’accanimento, il coraggio con sione nell’Ucraina (dove «non un solo caso di cui i protagonisti delle singole storie (Sergej crimine contro giornalisti è stato risolto»), nel Duvanov, Roddy Scott, Grigory Pasko, Gheor- Kazakhstan (dove «si mettono a tacere i giorna- ghij Gongadze, Antonio Russo) hanno rifiutato listi che indagano sulla corruzione del presiden- di rientrare nei ranghi di una comoda informa- te e della sua famiglia»), nella Bielorussia («pro- zione di regime, ossequiosa nei confronti del babilmente il regime più repressivo di tutta Eu- potere, ma anzi hanno messo a rischio, e talvol- ropa») e nella stessa Russia (dove «Putin chiude ta perso, la loro stessa vita, indicano la strada la Cecenia ai giornalisti per non avere testimo- da compiere. La libertà e la democrazia, che ni»); ci racconta del caso curioso dell’Armenia, non sono state il regalo del crollo dell’impero, dove i giornalisti sono sottoposti sia al controllo né tanto meno il frutto dell’esportazione del del governo che a quello dell’opposizione; e infi- modello occidentale, dovranno essere il frutto ne dell’Azerbaijan, dove nel 1998 è stata abolita di una battaglia ancora tutta da combattere, di le censura, senza che con questo siano però cui quella per la libera informazione sarà il mo- terminate le aggressioni e gli imprigionamenti mento decisivo. ai danni dei giornalisti. Mantenere e consolidare il potere è «uno sche- Credo che questi racconti dovrebbero entrare ma tristemente familiare in quasi tutti gli Stati nelle aule universitarie dove oggi si formano i dell’ex Unione Sovietica» ci ricorda Claudia Ro- giornalisti di domani. Almeno per ricordare un sett. Un potere che ha gettato la maschera delle vecchio modo di fare giornalismo che si ostina vecchie ideologie e che si presenta per quello eroicamenteasopravvivereeacombattere,con che è: capace di imprigionare con l’accusa di la forza delle idee e della testimonianza, la bat- violenza carnale un giornalista in procinto di taglia mai definitivamente vinta per la libertà partecipare negli Stati Uniti a un incontro sulla dell’informazione.

VIII convegno dal titolo Le sorti della informazione sovietici che, mentre costituivano glasnost, organizzato a Mosca uno strumento di “disinformazione” e di propa- Aunnel giugno del 2001 dalla Fon- ganda, registrarono una moltiplicazione della dazione della difesa della glasnost, il presiden- propria quantità rispetto al periodo prerivolu- te di detta Fondazione, Aleksej Simonov, nella zionario proprio perché dovevano controllare e sua relazione introduttiva ricordava che, al manipolare quanti più strati di popolazione pos- tempo della perestrojka, la concessione della sibile. glasnost «era stata una misura obbligata, anzi forse una mezza misura, di certo non un fine, piuttosto un mezzo». Il senso di queste parole venne poi chiarito dal- DALLA GLASNOST l’intervento successivo di Andrei Graciov, l’ulti- mo segretario dell’ufficio stampa di Michail Gor- ALLA “VERTICALE vaciov quando era presidente dell’Urss, cioè da una persona che dall’interno della politica so- vietica alla vigilia della fine del regime aveva DEL POTERE” partecipato all’estremo tentativo di riformare il sistema: «Alla democratizzazione e alla glasnost 1991-2003: l’informazione dentro uno gli iniziatori della perestrojka ricorsero non su- dei più grandi cambiamenti della storia moderna bito, ma, si può dire, per forza, quando si accor- serocheleriformedaloropensatenellavarian- te tradizionale, cioè tramite l’apparato del parti- DI Vittorio Strada to e le varie cinghie di trasmissione da questo discendenti, giravano a vuoto e non andavano avanti». Queste brevi riflessioni sono necessarie per ca- Di qui la glasnost, chiamata a svolgere una pire quello che, nelle citazioni fatte all’inizio, “funzione applicata”, cioè a servire da strumen- Simonov e Graciov dissero al convegno Le sorti to della nuova politica del partito comunista e della glasnost circa il carattere puramente stru- a superare gli ostacoli burocratici: il “fine”, in- mentale e limitato che la concessione della gla- fatti proseguì Graciov, era «la modernizzazione, snost aveva avuto all’interno della perestrojka il perfezionamento, insomma la salvezza del si- e circa l’effetto dirompente che, in modo ina- stema». Ma «gli iniziatori delle riforme caddero spettato per i suoi “incauti” proclamatori, essa in trappola: i mezzi prescelti deformarono, anzi aveva avuto per il regime comunista, anche se, tradirono il fine» e la glasnost, contro le aspet- va detto, la glasnost degli ultimi due anni di tative dei suoi proclamatori, portò, o contribuì, tale regime, per quanto liberatrice dopo settan- alla distruzione del sistema. t’anni e più di “censura” (le virgolette servono a Potenza della libertà di espressione (tale è il si- rilevare il carattere tutto speciale del monopo- gnificato della parola glasnost, che deriva da go- lio comunista dei mezzi di diffusione di massa) los ovvero glas, “voce”) che non a caso era stata non fu ancora una vera e propria libertà di una delle prime libertà soppresse con un decre- stampa. Sia perché istituzionalmente perma- to sulla stampa emesso pochi giorni dopo la neva il regime comunista, benché in uno stato presa del potere da parte dei bolscevichi. marasmatico, sia perché non era ancora avve- Lenin, autore del decreto, che doveva essere nuta del tutto la liberazione della coscienze, “provvisorio” e che durò più di settant’anni, di- ancora in parte condizionate da ciò che restava chiarò che «tollerare l’esistenza dei giornali bor- della vecchia ideologia e di illusioni circa una ghesi significa cessare di essere socialisti» o, riformabilità del sistema, sia perché, come no- meglio, comunisti. E per “giornali borghesi”, na- ta ancora Simonov, allora nell’Urss «a tutti turalmente, intendeva tutta la stampa libera de- mancavano le consuetudini di questa glasnost, mocratica, compresa quella socialista (socialde- tranne che a un piccolo gruppo di dissidenti i mocratica), cioè non bolscevica. quali in modo coerente e intransigente aveva- La nuova censura, che superava per assolutezza no incarnato non la libertà di parola, ma piutto- e capillarità, oltre che per violenza, ogni altra sto si erano battuti per il rispetto dei paragrafi storicamente nota, compresa quella zarista, del degli accordi di Helsinki necessari per questa resto da tempo abolita (come ben risulta, per libertà». esempio, dai materiali di un convegno tenutosi Si deve aggiungere che nella stampa degli esuli a Mosca il 24-27 maggio 1993 con il titolo signifi- sovietici, cioè dei dissidenti attivi in Occidente, cativo La censura nella Russia zarista e nell’Unione So- stampa fiorente e rilevante, la “libertà di paro- vietica) non solo era totale, in quanto espressione la” e, prima ancora, di pensiero era ampiamen- di un Potere statal-partitico totalitario, ma com- te praticata con una gamma di posizioni politi- plementare a un intervento ideologico attivo da che e culturali che costituivano un esempio di parte di questo Potere che imponeva in ogni autentico pluralismo, anticipando e superando campo, e in primo luogo in quello dei mezzi di così la glasnost della perestrojka ufficiale so- informazione (anzi di formazione) di massa, la vietica, la quale, pur coi suoi limiti, svolgeva propria “verità” unica e indiscutibile. involontariamente una funzione “sovversiva”. Di qui il paradosso della situazione dei mezzi di Tutto ciò è ormai “preistoria”, ma senza di essa

IX LA LUNGA NOTTE DELL’EST

è impossibile valutare la “storia” cominciata ad altre realtà nazionali ex sovietiche dove la dopo il fallito golpe dell’agosto 1991, evento vita politica e le tradizioni culturali sono meno che pose fine al regime iniziato nell’ottobre favorevoli che in Russia. Una pluralità di infor- 1917 e quindi anche a quella “censura” alla qua- mazione e di interpretazione è oggi garantita al le solo nei suoi ultimi due anni circa di vita tale pubblico russo come in ogni paese democrati- regime era stato costretto a rinunciare nel ten- co, ma con una maggiore incidenza, tutt’altro tativo estremo di salvarsi. Seguire la storia dei che positiva, del potere politico centrale e dei quasi dodici anni dalla fine del regime comuni- potentati economici: i cosiddetti “oligarchi” o, sta nell’Urss e della stessa Urss è impossibile come si può anche dire, i vari “clan” o “imperi in una breve nota introduttiva come questa e mediatici” che con alterne vicende, in funzione non sarebbe neppure facile in un’opera specifi- soprattutto dei loro rapporti con il potere, ope- ca per varie ragioni. La prima, esterna, è che rano nello spazio informatico russo. Ciò a pre- con la dissoluzione dell’Urss si sono creati stati scindere, ma senza sminuirne affatto il signifi- indipendenti in ognuno dei quali la situazione cato, dai casi estremi, ma numerosi, della vio- è assai diversa per quel che riguarda i mezzi di lenza, per lo più impunita, a danno dei giornali- informazione, sia per le tradizioni culturali ri- sti che, numerosi in Russia e nelle altre repub- prese dopo l’“interruzione” comunista. bliche ex sovietiche, hanno pagato con la vita la È ovvio, da questo punto di vista, che non si loro indipendenza o, in qualche caso, la loro possono mettere sullo stesso piano la situazio- implicazione in giochi oscuri di potere. ne russa e quelle di una qualche repubblica asiatica. Ma, anche limitandosi alla situazione della Federazione russa (o a quella dell’Ucrai- Parlando a un convegno, na, poniamo), i più di due lustri di libertà di definii la situazione politica russa stampa postcomunisti sono stati di grande complessità, com’è evidente se si pensa alla con un’espressione complessità della vicende politiche (nonché che suscitò qualche perplessità: economiche e finanziarie) di quel paese, senza parlare del fatto che è vero che con il crollo del “democrazia autoritaria” regime comunista la Russia è entrata finalmen- te in una sua fase di sviluppo democratico, ma Il Potere, quello con l’iniziale maiuscola, rispet- è altrettanto vero che, come era inevitabile to a tutti gli altri pur grandi poteri di carattere dopo settanta e più anni di dominio totalitario economico, resta quello politico, statale, ora subìto e in parte condiviso, si tratta di un’“en- rafforzato dal nuovo presidente che ha procla- trata” appunto, cioè di un inizio molto positivo, mato l’idea di un’inflessibile “verticale del po- ma non privo di limitazioni e difficoltà. tere” rispetto al quale devono collocarsi tutti gli Una decina di anni fa, parlando a un convegno, altri poteri “orizzontali”, idea non priva di un va- definii la situazione politica russa con un’e- lore costruttivo di fronte alle pretese “anarchi- spressione che suscitò qualche perplessità: che” di autorità locali, ma che proprio nei ri- “democrazia autoritaria”. Si tratta in effetti di guardi del “quarto potere” può avere effetti ne- un ossimoro che però definisce la situazione gativi, limitando quella libertà di informazione complessa e, se si vuole, ambigua di un siste- e di opposizione che costituisce il fondamento ma democratico fortemente presidenzialistico, di ogni democrazia, anche se, va detto, gli stes- non privo di residui del passato, che non è mu- si mezzi di informazione possono essere criti- tato nel passaggio da Eltsin a Putin, anzi, finito cati, non essendoci alcun potere, compreso il il periodo “caotico”, e pieno di fermenti, del pe- “quarto”, che possa sottrarsi a quella libera cri- riodo eltsiniano, si è fatto più rigoroso, e rigido, tica che è la base delle basi di una democrazia nella nuova fase putiniana. Quest’ultima mira a liberale. recuperare valori e simboli del passato regime Si può quindi capire la preoccupazione di chi (si pensi, per esempio, all’inno nazionale stali- opera nei mezzi di informazione russi (per non niano restaurato e aggiornato) in una nuova parlare di quelli di altri Stati nati dalla dissolu- “sintesi” di sovieticità e russità, con scarsi risul- zione dell’Urss dove le libertà democratiche so- tati, almeno per ora, sul terreno che più conta: no sistematicamente violate) per limitazioni quello delle riforme interne e di un migliora- della loro libertà già avvertite e soprattutto pa- mento delle condizioni di vita, e di equità so- ventate, per di più in un momento in cui posi- ciale, per la maggior parte della popolazione, la zioni nazionalistiche di coloritura nostalgi- quale, però, nell’attuale presidente vede sem- co-imperial-sovietica sono assai diffuse in fun- pre una speranza. zione antioccidentale e, soprattutto, antiocci- Libertà di stampa, dunque, dopo la glasnost, dentalistica, cioè contro le forze politiche russe con tutti gli effetti positivi che ciò significa, ma liberali. anche con le ombre che tale libertà proietta, Chiudendo questa nostra breve riflessione, non soprattutto in una situazione postotalitaria e tireremo le somme né in direzione di un banale neodemocratica come quella, sopra accennata, ottimismo né in quella di un non meno banale della Russia attuale. E ben più grave se si passa pessimismo. La libertà dei mezzi di informazio-

X LA LUNGA NOTTE DELL’EST ne varia, e molto, nei vari stati ex sovietici, in al- ne, da seguire pur sempre con attenta vigilanza cuni dei quali tocca un grado vicino allo zero. come fanno i vari Centri russi di difesa delle li- Per quel che riguarda la Russia, che è lo stato bertà civili, risponde alla via democratica che principale non solo per entità, ma anche per si- tutto il paese ha intrapreso e che potrà prose- gnificato e, direi, per vitalità, la libertà di pen- guire, rispettando le proprie peculiarità, solo siero e di espressione che in essa si manifesta all’interno del mondo europeo e occidentale, in ogni campo, in quello culturale in primo luo- del quale la Russia, pur con la sua posizione e go, e negli organi di stampa – per lo più di otti- funzione storica di terra di mezzo tra Occidente mo livello – è tale da convincere che la situazio- e Oriente, è tornata a far parte.

XI Putin non è sim- randosi improvvisamente assieme a Chirac e patico a nessu- Schroeder contro la politica di Bush. Vladimir no (o quasi), al- Uno strappo brusco rispetto all’alleanza denomi- meno in Occidente. Non piacciono il suo passa- nata Enduring Freedom che in nome della guerra to di oscuro funzionario del KGB di Leningrado, al terrorismo sembrava da un lato lasciare mano la sua folgorante carriera all’ombra dei tycoon mi- libera a Putin sul fronte ceceno e dall’altro salda- liardari sostenitori di Eltsin prima, la liquidazio- re un importante patto economico sullo sfrutta- ne per via giudiziaria dello stesso Eltsin dopo, e mento delle nuove risorse eurasiatiche di petro- infine, a seguito della conquista del vertice della lio ponendo la Federazione russa in posizione Federazione russa, l’eliminazione politica degli prioritaria e strategica al posto dell’Arabia Saudi- stessi ex alleati diventati suoi oppositori anche ta. Questa inedita posizione “pacifista” del pre- attraverso i media di loro proprietà. mier russo non ci sembra comunque in grado di Di Putin non piacciono gli occhi di ghiaccio, le mettere in secondo piano l’urgenza di denunciare esibizioni muscolari in kimono, la reintroduzione i misfatti in atto nella Federazione sul fronte dei della storia del kalasnikov come materia di studio diritti umani e in particolare di quello all’informa- nelle scuole, il persistente rapporto preferenziale zione. La regola di denunciare o ignorare le prati- con i servizi di sicurezza, insomma l’immagine di che dittatoriali a seconda della convenienza di- uomo forte alla guida di uno stato forte. plomatica dei vari regimi ci pare abbia dimostra- to la propria inefficienza producendo (da Milose- vic e Saddam) tutte le maggiori tragedie cui ab- biamo assistito negli ultimi decenni. QUELLE Lasciamo dunque in sospeso il giudizio su Pu- tin, che peraltro non ci spetta, e sui destini dello DEMOCRAZIE sviluppo democratico della Federazione russa. Se i vertici di quel paese sono veramente impe- gnati nella costruzione di una nuova dottrina so- CON LA TESTA ciale fondata sul rispetto dei diritti individuali, questo rapporto sarà un utile contributo per sta- MOZZATA bilire delle priorità di intervento. Se invece sia- mo di fronte agli effetti di una dottrina del pote- re che affonda le proprie radici nella natura stes- DI Stefano Marcelli sa della società e della storia russa, come molti segretario di Informazione senza frontiere intellettuali di quel paese sostengono, quello che state per leggere sarà invece un ulteriore atto di denuncia e di allarme per le istituzioni in- Dopo l’esperienza di Gorbaciov, travolto dalla ri- ternazionali. voluzione da lui stesso avviata forse con l’ecces- 28 ottobre, Sergei Duvanov giornalista di qua- sivo ottimismo di riuscire a controllarla con stru- rantanove anni critico con il governo di Nazar- menti ideologici superati e l’altrettanto ingenuo bayev viene arrestato dalle autorità del Ka- iperliberismo di Eltsin, l’identità politica di Putin, zakhstan mentre sta partendo per Washington liberista a parole e centralista nei fatti, mette dove doveva tenere conferenze sull’aggrava- d’accordo osservatori di destra e di sinistra su un mento nel proprio paese di corruzione e violen- atteggiamento di cauta sospettosità. za politica. È accusato di stupro di una ragazzi- Gli interrogativi irrisolti della vicenda del teatro na di quattordici anni. Il suo processo si svolge- di Mosca, le condanne provenienti dall’UE sulla rà a porte chiuse. guerra cecena, i pesanti attacchi al mondo del- Una mattina Irina Petrushova, apre la finestra di l’informazione, non fanno che accrescere sullo casa e vi trova appeso il cadavere di un cane de- scenario internazionale la diffidenza nei con- capitato. Il messaggio e’ chiaro. fronti del presidente russo. Mentre questo rap- Tre giorni dopo la redazione del suo settimanale porto sta crescendo tra le nostre mani con i re- “Republika” e completamente distrutta da botti- portage e i rapporti scritti da colleghi e organiz- glie Molotov. Irina dice che continuerà il proprio zazioni di tutto il mondo, la diffidenza e il disa- impegno professionale di denuncia contro il go- gio si trasformano in allarme. Può un paese che verno kazako. si candida a far parte dell’Unione europea avere Il 26 settembre del 2002 Roddy Scott, telecineo- un profilo così oscuro sul fronte dei diritti civili? peratore freelance inglese di trentun anni, è ucciso La Federazione russa è un gigante con una situa- dall’esercito russo nel corso di un sanguinario zione socio-economica al di sotto dei livelli mi- scontro a fuoco sul confine tra e Ce- nimi di sopravvivenza, con nuove ricchezze eco- cenia. La sepoltura viene effettuata dopo molto nomiche che spesso si identificano con la crimi- tempo nel villaggio di Ordzhonikidzevskaya in nalità organizzata più potente del mondo, con assenza di colleghi, parenti o rappresentanti del istituzioni dove si sperimenta un meccanismo di suo paese. Il governo dell’Ingushetia non voleva governo del tutto inedito come la democrazia. concedere sepoltura a quello che considerava Nella complessa partita che fa perno sulla guer- un “terrorista”. ra all’Iraq, Putin ha regalato allo scenario diplo- 6 settembre del 2000, il giornalista Gheorghij matico internazionale un colpo di teatro, schie- Gondadze scompare da Kiev. Editore del sito

XII LA LUNGA NOTTE DELL’EST

Internet “Ukrainska Pravda”, Gongadze aveva che la situazione delle ex repubbliche sovietiche scritto un appello firmato da sessanta giornali- si manifesta come quella che Pedrag Matvejevic sti sulle violazioni alla libertà di parola e della definisce bene “democratura”, vale a dire una sor- legge elettorale in Ukraina e aveva portato le ta di contaminazione tra un inizio di democrazia e stesse denunce negli Stati Uniti poco prima una forte persistenza di dittatura. Una definizione della visita ufficiale del presidente Leonid Kuc- che Enzo Bettiza applica alla strategia politica hma. Il 3 novembre del 2000 un contadino trova proclamata dallo stesso Putin: un cadavere decapitato in una buca alla perife- Per noi uno Stato forte non è un’anomalia di ria della città di Tarahscha. La procura nega per cui dobbiamo liberarci in fretta. Al contrario è mesi il riconoscimento effettuato dalla fami- una fonte di ordine e la principale forza che glia. Poi archivia tutto come omicidio compiu- orienta qualsiasi cambiamento. Se saremo to da tossicodipendenti. Ma Gheorghij aveva forti, fieri, coraggiosi, torneremo a essere un denunciato di essere pedinato da funzionari paese ancora capace di grandi conquiste. dei servizi segreti. 16 ottobre del 2000, il corpo di Antonio Russo, In sostanza, conclude Bettiza, Putin avverte che inviato di guerra di Radio Radicale (non iscritto la Russia non potrà mai diventare Europa al cen- all’Ordine dei Giornalisti) è ritrovato lungo una to per cento. strada di campagna a 25 chilometri da Tbilisi. Il E Vladimir Putin non è il solo a pensare a que- giornalista si era trasferito nella città della Geor- sta “democrazia centralizzata”. In una polemica gia per poter seguire la guerra in Cecenia dalla con il Committee to Protect Journalist (CPJ) con quale i cronisti sono di fatto esclusi. Nelle ulti- sede a New York intervenuto a tutela della li- me telefonate alla madre aveva detto di essere bertà di stampa in Tajikistan, il politologo loca- in possesso di cassette video raccapriccianti su- le Rashid Ghani attribuisce all’eccesso di libe- gli effetti provocati da armi batteriologiche e ralizzazione dei media lo scoppio della guerra chimiche usate dai russi in Cecenia e documenti nel suo paese. «I nostri media si sentirono più che provano esecuzioni massa e l’ubicazione di liberi di una società che non era ancora prepa- fosse comuni. Antonio era già stato arrestato dai rata per accettare questa libertà. Dopo la guer- servizi russi. Poco prima della sua morte la Fede- ra ci siamo autocensurati». razione russa chiede l’espulsione dall’ONU del Siamo contrari a ogni forma di colonialismo Partito Radicale Transnazionale. culturale. Ed è certo vero che non è così sempli- ce come può sembrare trasferire regole e costu- mi dalle democrazie avanzate a paesi che la de- «E per questo era notte, era notte mocrazia non hanno mai né praticato né cono- E non veniva mai il mattino» sciuto. Ed è altrettanto vero che proprio il caso russo porta alle sue più esasperate conseguen- B.S. Okudzava ze i nessi tra controllo dei media e lotta politi- ca, ricatti, scontri fra potentati economici, 22 ottobre 2002, il fondatore del Caucasian Media scambi trasversali fra concessioni governative Institute Mark Grigorian esce dalla sua casa di Ye- e sostegno mediatico. revan. Un uomo passa di corsa e lancia una bom- Ma le testimonianze dirette da questi paesi ba a mano. Grigorian riporta solo lesioni ‘legge- provano inconfutabilmente che siamo di fronte re’: una scheggia in un polmone, e ferite al viso, più che a un onesto tentativo di bilanciamento alla testa, gambe e braccia. Movente? Ha denun- dei poteri (la politica si difende dall’assalto dei ciato l’omicidio compiuto da un body guard del nuovi potenti economici e da spinte centrifu- presidente armeno Kocharian, si è impegnato per ghe), a una dottrina e una pratica di “governi la pace tra Armenia e Nagorni Karabakh, non è le- presidenziali” dove la tradizione sovietica del gato a nessuna forza politica. dominio incontrastato del Partito è aggiornata Mosca, 28 febbraio 2003.esce oggi l’ultima edi- dal dominio esclusivo dell’autocrate – presi- zione del quotidiano russo Novye Izvestia, testa- dente in prima persona. ta nota per le sue posizioni critiche nei confronti della politica del presidente Putin. KAZAKHSTAN Non vi è dubbio che i singoli casi di morte o at- tentato fisico a colleghi abbiano una propria al- L’offesa alla “dignità e all’onore del Presidente” larmante rilevanza di per se stessi e giustifichino è reato penale, mentre rientrano nell’ambito l’intervento della Comunità Internazionale pres- del segreto di Stato tutte le informazioni sugli so i governi di una Federazione che secondo “interessi economici del Presidente e della sua qualcuno dovrebbe entrare nell’Unione Europea famiglia”. Ogni infrazione è punita con sanzioni a marce forzate. Negli stessi accordi il rispetto severe. E se ne comprende il motivo se è vero, dei diritti umani è considerato una condizione come rivela il Wall Street Journal, che le compa- essenziale per far parte del consesso europeo gnie petrolifere occidentali impegnate nello alla stessa stregua dei parametri economici e fi- sfruttamento dei giacimenti kazakhi operereb- nanziari. bero cospicui versamenti su conti bancari sviz- Ma è scavando dietro a quei singoli, tragici, casi zeri riferibili al presidente Nazarbayeyev e

XIII LA LUNGA NOTTE DELL’EST

membri del suo governo. La figlia Dariga avreb- esito dell’irruzione nel Teatro di Mosca occupato be invece il controllo effettivo dei più impor- dai terroristi ceceni, il presidente Putin bloccò la tanti media del paese. legislazione di emergenza sui media votata dalla Duma. Putin chiarì anche il principio che sotto- UCRAINA stava a questa sua clamorosa decisione: «Nes- sun vero potere democratico può esistere senza Si chiamano temniki (temi nedeli, cioè temi della apertura al pubblico e chiarezza, che sono forni- settimana) e vengono inviati ogni settimana ai te dai mass media». direttori dei giornali e delle stazioni televisive. Il Ma l’11 febbraio del 2003, partecipando a Mo- governo stabilisce nelle veline quali sono gli ar- sca alle celebrazioni per il trecentesimo anni- gomenti da tacere, quelli da enfatizzare e come versario della stampa russa, il segretario gene- trattarli sui media. Gruppi politici e finanziari vi- rale dell’IFJ (International Federation of Journa- cini al presidente Kuchma ora dominano le sei list) ha denunciato il «fallimento degli sforzi di stazioni televisive nazionali. Le denunce sono creare una cultura democratica dei media in contenute nella lettera inviata al parlamento Russia». ukraino dall’Osservatorio sui Diritti Umani. A provocare la presa di posizione di Aidan Whi- te, la bozza ministeriale della nuova legge sui CECENIA media che sta per essere approvata dal parla- mento russo. «Troppo spesso in questo testo il A partire dall’inizio della seconda guerra cece- governo insiste sul diritto di far sentire la pro- na, l’amministrazione del presidente Putin ha pria voce e le proprie idee e pone limiti a quello diffuso istruzioni regolanti il lavoro di tutti i che i giornalisti possono o non possono dire». mezzi di informazione. A conclusione del suo Imperium Ryszard Kapu- scinski cita le considerazioni di due storici. Il russo Ejdelman che ricorda come «in Russia le riforme sono sempre venute dall’alto». E l’americano Pipes per il quale «in Russia le ri- forme si fanno solo se obbligati da circostanze e forze esterne, come una sconfitta russa in campo internazionale o una posizione eccessi- vamente marginale nel gioco per il dominio nel mondo». Lo scarso peso internazionale della Russia, con- clude Kapuscinski, favorisce i riformisti. Non sap- piamo se lui e suoi storici abbiano ragione, certo che il mondo non può fare a meno della Russia e Una via di Grozny, capitale della Cecenia (foto: delle centinaia di milioni di uomini che la popo- Eddy van Wessel, 1999) lano. E ancora meno può accettare che non siano ancora liberi. Proibito: incontrare civili, visitare città e villaggi e anche semplicemente lasciare la base militare UZBEKISTAN senza essere accompagnati da militari. Le sole informazioni che i giornalisti possono ottenere In questo paese è stata eliminata la censura pre- sono quelle rilasciate dalla stampa militare (si- ventiva. Ma il governo convoca mensilmente gli tuazione non molto dissimile da quella di altri editori monitorando il loro livello di accondi- conflitti gestiti da amministrazioni occidentali, scendenza. per la verità). La denuncia è della collega Anna Alcuni operatori di media sono attualmente in Politkovskaia del quotidiano russo “Novaya Ga- carcere, corrispondenti locali della BBC e di Ra- zeta”, premiata quest’anno dall’Osce. dio Free Europe sono stati indagati dai servizi segreti. RUSSIA L’agenzia uzbeka sui media può revocare licenze e registrazioni ufficiali. Le testate sono tenute a La fase del cosiddetto pluralismo dei media in informare preventivamente di qualsiasi critica si Russia è stata accantonata. Oggi in Russia i me- intenda muovere a funzionari pubblici. dia non sono chiamati a propagandare conti- nuamente un’ideologia, oggi il controllo dei me- TAJIKISTAN dia serve a una sola persona: al presidente. De- nuncia di Alexander Pumpiansky, caporedattore Il Committee to Protect Journalists ha documen- del “Novoye Vremya” di Mosca. tato 19 omicidi di giornalisti dal 1992 a oggi in Tutti rimanemmo stupiti quando, dopo il tragico questo paese.

XIV scorso 29 ottobre, Amnesty Inter- campagna pluriennale per ottenere la scarcera- national ha lanciato una campa- zione di Pasko: e ora che è tornato in libertà Lo gna mondiale sui diritti umani in pretendiamo che sia prosciolto da ogni accusa. Russia, dal titolo “Giustizia in rosso”. La cam- Era lo stesso compito che, lontano dall’inferno pagna denuncia un deficit generale di giustizia della Cecenia, voleva svolgere anche Olga Kito- in tutto il territorio della Federazione e segnala va, giornalista investigativa della “Belgorodska- tre gruppi particolarmente a rischio di violazio- ya Pravda” e deputata del parlamento regionale ni dei diritti umani: le donne, i minorenni e le di Belgorod. Nel 2001, a seguito di alcuni articoli minoranze etniche. in cui aveva denunciato episodi di corruzione, lo L’impunità garantita ai responsabili di torture, spreco di danaro pubblico e la pratica della tor- detenzioni arbitrarie, attacchi razzisti e la sfiducia tura nei confronti di presunti criminali, è stata che migliaia di vittime di violazioni dei diritti accusata di calunnia, diffamazione, interferenza umani nutrono nei confronti del sistema giudi- nel corso di indagini, mancata risposta a una ziario, fanno sì che le violazioni dei diritti umani convocazione per interrogatori, insulti, minacce proseguano senza sosta. E non solo in Cecenia, e uso della forza contro un pubblico funzionario dove la “guerra contro i civili” ha già provocato nell’esercizio delle sue funzioni... migliaia di vittime e almeno 300.000 sfollati e dove il clima internazionale post undici settem- bre improntato alla lotta al “terrorismo interna- RUSSIA: zionale” ha garantito al governo di Mosca la con- cessione di una patente di impunità assoluta. GIUSTIZIA In un contesto del genere, i mezzi d’informazione possono giocare un ruolo importante: accettare le “regole del gioco” e contribuire a coprire, a non IN ROSSO denunciare, a insabbiare, a non dare ascolto alle vittime; oppure essere protagonisti di campagne DI Marco Bertotto per il rispetto dei diritti umani. presidente della Sezione Italiana La parte da cui stare dipende tanto dalla co- di Amnesty International scienza, dall’impegno e dalla professionalità dei singoli quando dalle leggi che disciplinano la li- bertà d’informazione. Nella Federazione russa, Il 21 marzo 2001 Olga Kitova è stata arrestata di come emerge chiaramente da altre parti di que- fronte alla sua abitazione da dieci poliziotti che sto rapporto, la situazione della libertà di stam- l’hanno trascinata all’ufficio del procuratore lo- pa presenza poche luci e molte ombre. cale picchiandola, tirandola per i capelli e tor- Alla fine dello scorso novembre poco è mancato cendole le braccia. che le leggi in materia di libertà d’informazione Dopo un attacco di alta pressione, è stata porta- venissero modificate in modo da violare gli obbli- ta in ospedale dove i medici hanno accertato la ghi internazionali e costituzionali della Russia in presenza di numerosi ematomi e ferite sul capo materia di libertà di espressione. Il presidente e sulle braccia. Il 24 marzo ha firmato per essere Putin è ricorso al suo potere di veto per impedire dimessa dall’ospedale. che, all’indomani della tragedia del teatro Du- Due mesi dopo, il 22 maggio, è stata nuovamen- brovka, la stampa russa si vedesse negato il dirit- te arrestata e ha avuto un infarto. Inizialmente le to di seguire “situazioni estreme”, quali per esem- sono state negati persino i soccorsi, poi è stata pio, gli eventi in corso in Cecenia. Aveva dato fa- ricoverata sotto sorveglianza e senza poter in- stidio, evidentemente, che durante la crisi degli contrare né l’avvocato né i familiari. ostaggi della fine di ottobre, qualche giornalista Alla fine del 2001, è stata condannata a due anni avesse avuto la curiosità professionale di fare e mezzo di carcere, con la sospensione della delle domande, di chiedere ai sequestratori cosa pena, a una pesantissima multa e a tre anni di li avesse spinti a quell’azione, cosa intendessero sospensione dai pubblici uffici. Dopo un appel- fare di centinaia di persone inermi. La nostra lo, nel luglio 2002, la Corte suprema ha annulla- amica Anna Politkovskaya, che già ha conosciuto to alcuni capi d’accusa riducendo la pena. il carcere e le minacce di morte per aver denun- Olga Kitova vuole essere assolta da ogni reato. ciato quanto accadeva in Cecenia, è entrata nel Intende rivolgersi alla Corte europea dei diritti teatro e quelle domande le ha fatte: per capire, umani di Strasburgo. Amnesty International sarà informare e contribuire a trovare una soluzione. al suo fianco. Un compito che, crediamo, debba spettare agli operatori dell’informazione. AMNESTY INTERNATIONAL È il compito che si è dato anche Grigory Pasko, la cui vicenda – raccontata in altre pagine di È un movimento mondiale in difesa dei diritti questo rapporto – è il tipico esempio di un acca- umani nato nel 1961, indipendente da ogni go- nimento persecutorio che considera l’espressio- verno, parte politica, interesse economico e cre- ne della propria coscienza alla stregua del tradi- do religioso, composto da oltre un milione di mento e che equipara il giornalismo investigati- soci, sostenitori e donatori in più di 140 paesi. La vo allo spionaggio. Insieme ad altre organizza- sede centrale è il Segretariato Internazionale di zioni, Amnesty International ha condotto una Londra. La Sezione Italiana di Amnesty Interna-

XV LA LUNGA NOTTE DELL’EST

tional, costituitasi ufficialmente nel 1975, conta diritti all’integrità fisica e mentale, alla libertà di oltre 90.000 soci. coscienza e di espressione e alla libertà dalla Amnesty International agisce per costruire un discriminazione, nell’ambito della propria opera mondo in cui a ogni persona siano riconosciuti i di promozione di tutti i diritti umani. diritti fondamentali sanciti dalla Dichiarazione ChisiassociaadAmnestyInternationalsirico- universale dei diritti umani, adottata il 10 di- nosce nei principi della solidarietà internaziona- cembre 1948 dall’Assemblea Generale delle Na- le, di un’azione efficace in favore delle vittime zioni Unite, e da altri atti sulla protezione inter- delle violazioni dei diritti umani, dell’universali- nazionale dei diritti umani. Nell’ambito di que- tà e indivisibilità dei diritti umani, dell’imparzia- sta missione, l’organizzazione svolge ricerche e lità, della democrazia e del rispetto reciproco. azioni per prevenire ed eliminare gravi abusi dei

Amnesty International – via G.B. De Rossi 10, 00161 Roma – telefono 06 44901 – fax 06 4490222 – [email protected] – www.amnesty.it

ARRESTI DURANTE UNA MANIFESTAZIONE. Gli ufficiali di polizia bielorussi arrestano un’attivista dell’opposizione durante una manifestazione a Minsk, il 24 marzo 2002, per la Giornata della Libertà, che celebra il giorno del 1918 in cui fu fondata la Repubblica Popolare Bielorussa, esistita per soli sei mesi (AP Foto/Sergei Grits)

XVI trascorsi quasi sei anni Comune e dalla Banca Monte de’ Paschi, con il dalla fondazione di Infor- premio internazionale “Città di Siena – ISF” che Sono mazione senza frontiere. ogni anno segnala un giornalista o un organo L’idea si concretizzò a Fiesole, sulle colline fio- d’informazione straniero, particolarmente ves- rentine, grazie all’ARCI, alla Federazione Nazio- sato nell’espletamento della professione. nale della Stampa e alle ACLI, con il prezioso Sul piano della formazione, la nostra associa- sostegno della Regione Toscana. Da allora il zione è protagonista con l’ARCI Nazionale e la nostro lavoro si è affermato e consolidato come FNSI, di Eurolink, un progetto parzialmente fi- l’unico soggetto italiano, e tra i quattro europei nanziato dal ministero degli Affari Esteri, che più significativi, su questo versante. Pur con prevede, tra le altre cose, la costruzione di una una struttura snella, la nostra associazione rete di associazioni di media indipendenti in oggi ha una serie di appuntamenti fissi e altri in Serbia e in Montenegro e la realizzazione di una corso di sviluppo, che permettono di svolgere serie di corsi e seminari per giovani giornalisti un lavoro, crediamo importante, per 365 giorni locali sui temi professionali, sindacali, e im- all’anno. E tra questi appuntamenti grande im- prenditoriali. portanza assume il Rapporto annuale in cui Ultimo in ordine di presentazione delle attività un’intera zona del pianeta viene monitorata di Informazione senza frontiere, ma non certo non soltanto dal punto di vista della libertà d’importanza, è il nostro sito web: d’informazione, ma con vere e proprie analisi sociopolitiche e talvolta anche economiche. I nostri Rapporti hanno la caratteristica dell’or- www.italian.it/isf ganicità delle informazioni raccolte, e permet- tono a tutti, non soltanto a politici, studiosi e Qui vengono documentati giornalmente i prin- operatori della notizia, di avere un quadro pre- cipali fatti e problemi legati alla libertà d’infor- ciso dell’area, ma hanno anche l’ambizione di mazione in tutto il mondo. riportare all’attenzione dell’agenda mediatica Il sito, un milione e mezzo di contatti nel 2002, zone geografiche a volte meno considerate, o centomila nella prima settimana di guerra in perlomeno di non attuale importanza. È il caso, Iraq, si è guadagnato uno spazio autorevole di per l’appunto e quest’anno, delle quindici re- vera e propria fonte informativa ed è allo stu- pubbliche nate dal crollo dell’Unione Sovietica; dio, da parte nostra, il progetto di un vero e pro- di un immenso territorio, quindi, con un passa- prio notiziario quotidiano on-line. to e un presente con forti deficit di democrazia Un altro progetto in corso è legato alla creazio- e di correttezza informativa. ne di un comitato scientifico di Informazione Oltre ai Rapporti annuali, la nostra associazio- senza frontiere, composto da giornalisti, scrit- ne edita rapidi reports in particolari occasioni: ri- tori, intellettuali, dirigenti di associazioni e or- cordo quello sul G8 di Genova, e quello su cen- ganizzazioni non governative, che leghi in ma- sura e autocensura dell’informazione durante niera costante i tanti autorevoli contatti che la guerra in . l’associazione ha creato in questi anni. Con la Regione Toscana, Informazione senza frontiere ha anche creato l’Osservatorio sulla li- bertà d’informazione, che si sta trasformando in un vero e proprio centro studi che vedrà, tra i DIVULGAZIONE, suoi componenti, l’Università Europea, quelle statali di Firenze, Pisa e Siena e la Federazione nazionale degli editori. L’obiettivo di questo FORMAZIONE nuovo strumento è quello di realizzare un cen- tro di analisi e documentazione sulla libertà e ETESTIMONIANZE la correttezza dell’informazione nei paesi a de- mocrazia matura, dedicando una forte attenzio- ne agli sviluppi delle tecnologie nei media e ai PER LA LIBERTÀ meccanismi di formazione, trasformazione e al- leanze dei gruppi multimediali e multinaziona- DI STAMPA li, nell’ambito degli attuali processi di globaliz- zazione e nei loro riflessi sull’organizzazione e il senso della produzione giornalistica. DI Carlo Umberto Salvicchi Informazione senza frontiere si è anche fatta presidente di Informazione senza frontiere promotrice di incontri e convegni internaziona- li tra giornalisti e non, con realtà algerine, dei Balcani del Mediterraneo, israelo-palestinesi e Contatti, relazioni, tutele, attenzioni che non ci all’interno dell’ultimo Forum Sociale Europeo fanno mai perdere di vista due elementi fonda- di Firenze. mentali del nostro lavoro. Il primo è legato alla Ma l’attività convegnistica ha due appuntamenti difficoltà degli operatori dell’informazione in fondamentali: il primo ogni 3 maggio (giornata tutte le parti del mondo a poter svolgere in ma- ONU della libertà d’informazione) a Firenze e il niera indipendente il loro lavoro. Il secondo secondo in dicembre a Siena, patrocinato dal elemento, drammaticamente attuale nel mo-

XVII LA LUNGA NOTTE DELL’EST

mento in cui scrivo queste brevi note, è legato l’informazione uccisi nel 2002 sono un’enormi- alle guerre in corso nel mondo, circa 70 solo dal tà, una vera e propria carneficina; senza contare 1991 al 2002, che rendono pericoloso oltre ogni i torturati, gli incarcerati, i perseguitati. E que- dire il lavoro di chi vuole informare sul perché i sto 2003 già sta dando un altro triste contribu- conflitti nascano e sul come si sviluppino. to; anche la guerra in Iraq ha già fatto scorrere il E pensare che nel 1932 Albert Einstein scriveva sangue di reporter e fotocineoperatori. a Sigmund Freud: «Mi dica, che cosa spinge A questo scopo Informazione senza frontiere l’uomo alla guerra? È possibile dirigere l’evolu- sta promovendo l’esperienza che un centinaio zione psichica dell’uomo in modo che egli di- di media, unioni di giornalisti, gruppi per la li- venti più capace di resistere alla psicosi dell’o- bertà di stampa e organizzazioni internazionali dio e della distruzione?». A tale domanda Freud hanno promosso, dando vita all’Istituto per la rispose così tre mesi dopo: «Due fattori, un at- Sicurezza della Stampa Internazionale (Interna- teggiamento più civile e il giustificato timore tional News Safety Institute). degli effetti di una guerra futura, potrebbero in- Questo nuovo soggetto coordinerà le azioni di fluire a mettere fine alla guerra in un prossimo sicurezza in difesa dei giornalisti e degli opera- avvenire». tori dei media intorno al mondo. Nell’attesa che ciò avvenga, nell’auspicio che Sicurezza e libertà, quindi, come argine e difesa al ciò accada, la nostra associazione monitora il vortice minaccioso che non permette un corretto rapporto in corso tra guerre e informazione, rap- messaggio al consumatore finale, al lettore. porto sempre più conflittuale per certi aspetti, La nostra associazione si batte e si batterà per coeso per altri. Un rapporto, comunque, pieno fare la propria parte. A partire proprio dall’Italia, di “vittime”. un paese dove le libertà dei media e il conflitto di Cinquantaquattro giornalisti e operatori del- interessi sono un problema affatto secondario.

XVIII I CASI

Il 14 marzo 2003 la corte regionale di Almaty in Kazakhstan ha confermato la sentenza detentiva contro l’importante giornalista indipendente Sergej Duvanov. Il 28 gennaio, la corte distrettuale di Karasaisky aveva condannato a tre anni e mezzo di prigione Duvanov con l’accusa di aver stuprato una minorenne. Inoltre, la decisione della corte regionale ha cambiato l’articolo del codice penale per il quale Duvanov era accusato: da stupro (art. 120, comma 1), a stupro volontario di minore (art. 120, comma 2). Un’accusa molto più pesante per la legge kazaka, ha detto un membro del team di- fensivo di Duvanov. I colleghi di Duvanov e i suoi difensori sostengono che il giornalista è inno- cente, e che le autorità hanno costruito le accuse contro di lui per boicottare il suo lavoro. Duvanov è conosciuto per il suo forte criticismo verso le autorità kazake, incluso il presidente Nursultan Na- zarbayev. L’udienza è stata vietata agli osservatori internazionali.

storia di libertà dei media del Ka- pubblicato su Internet riguardo i tentativi del zakhstan cominciò a vacillare du- governo di mettere a tacere i giornalisti al fine di La rante la metà degli anni Novanta, coprire le indagini svizzere e statunitensi sulla quando il presidente Nazarbaev iniziò a consoli- sospetta corruzione del presidente Nazarbaev e dare il suo potere, eliminando i suoi rivali e con- dei membri della sua famiglia. Il 30 agosto, Du- centrando la sua presa su tutti i rami del potere. vanov viene brutalmente assalito da aggressori Durante lo scorso anno, la situazione si è dete- sconosciuti, riportando un trauma cranico e feri- riorata drasticamente. I giornalisti d’opposizio- te da arma da taglio. ne sono stati assaliti e i loro giornali danneg- «Le autorità kazake dovrebbero rendere chiari i giati e multati. La figlia di un editore d’opposi- fondamenti delle accuse contro Duvanov, rispet- zione, Lira Baseitova, è morta a maggio mentre tando allo stesso tempo il diritto alla privacy del- si trovava sotto custodia della polizia. A un al- la presunta vittima», continua l’Andersen. «Per- tro editore è stato fatto trovare un cane decapi- ché a causa della sensibilità del caso, e della figu- tato sulla porta di casa, con l’avvertimento di ra di Duvanov, la comunità internazionale do- smettere di scrivere articoli di critica nei con- vrebbe seguire questo caso da molto vicino». fronti del regime. Il 28 ottobre 2002 la polizia Eppure, malgrado le innumerevoli denunce di arresta il giornalista Sergej Duvanov sotto l’ac- organizzazioni internazionali, nello scorso gen- cusa di stupro ai danni di una quattordicenne. naio il tribunale condanna Sergej Duvanov a tre Duvanov, ben conosciuto in Kazakhstan e all’e- anni e mezzo di prigione riconoscendolo colpe- stero per la sua tagliente critica sulla corruzio- vole di violenza carnale. ne del governo, sarebbe dovuto partire lo stes- so giorno verso gli Stati Uniti per una serie di incontri sulla corruzione e sullo stato della li- SERGEJ bertà dei media in Kazakhstan. Invece le autori- tà kazake lo accusano di avere violentato una DUVANOV ragazza di 14 anni in visita alla sua dacha accom- pagnata da due vicini. Duvanov sosterrà sempre di essere stato droga- to da una sostanza sconosciuta versata nel suo «Le numerose irregolarità procedurali e l’appa- tè, di aver perso conoscenza e di essere stato ri- rente mancanza di evidenza in questo caso sol- svegliato dalla polizia. «Ovunque i governi han- levano la preoccupazione che questo processo no l’obbligo di investigare su tutte le manife- abbia avuto di fatto una motivazione politica», stazioni di violenza carnale o altra aggressione sostiene Freimut Duve, il rappresentante OSCE di origine sessuale», interviene immediata- sulla libertà dei media. Steven Wagenseil, che fa mente al momento dell’arresto Elizabeth le veci del direttore dell’ufficio OSCE per le isti- Andersen, direttore esecutivo della divisione tuzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR), Europea e dell’Asia Centrale di Human Rights ha aggiunto: «Il processo è stato notevolmente Watch. «Ma la lunga storia di critica alla politi- distorto e chiediamo che la corte d’appello rive- ca governativa da parte di Duvanov, come an- da dettagliatamente le accuse rivolte verso Du- che le passate angherie nei suoi confronti, sol- vanov come anche le dichiarazioni di violazioni levano il gravissimo sospetto che tutto questo procedurali avvenute durante l’inchiesta prepro- sia una creazione derivante da motivazioni cessuale e il processo. politiche». Come riportato dagli osservatori del processo, A luglio 2002, gli investigatori avevano accusato né a Duvanov, come nemmeno ai suoi avvocati, Duvanov – direttore di “The Bulletin”, pubblicato è mai stato dato sufficiente tempo per rivedere il dal Kazakhstan International Bureau for Human caso contro di lui e prepararne la difesa, mentre Rights and Rule of Law – per materiale da lui tutte le numerose proteste inoltrate dagli avvo-

1 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

cati della difesa per irregolarità procedurali so- stato tenuto in considerazione a favore dell’im- no state respinte dal giudice. Inoltre il diritto di putato come richiedono i principi base della Duvanov a consultazioni confidenziali con i suoi legge penale. avvocati è stato, stando a quello che si dice, am- Prima di questo processo, Duvanov si era trova- piamente ristretto. to ripetutamente a fronteggiare problemi con Sebbene il giudice abbia ammesso che vi siano le autorità governative, incluso il caso penale state delle irregolarità procedurali durante la per aver ripetutamente insultato l’onore e la di- fase preprocessuale dell’inchiesta, ciò non è gnità del presidente del Kazakhstan».

Le accuse a Sergej Duvanov viste dalla stampa americana. Usa e Kazakhstan, due paesi amici: la preoccupazione della prima, l’impunità della seconda. Il solito caso di politica internazionale dove gli interessi valgono più di tutto.

giornalista Sergej Duvanov aveva piani- comunista, Nursultan Nazarbayev, si era reincar- ficato di passare i primi giorni di no- nato come presidente della nuova nazione indi- Il vembre 2002 in visita negli Stati Uniti, pendente, e fu accolto in principio come un ri- dove avrebbe dovuto parlare sul peggioramento formatore. Nazarbayev fu plaudito sia a casa che della corruzione e della repressione nella sua nell’occidente come uno dei pensatori più libe- terra d’origine, il Kazakhstan. Ma Duvanov non vi rali dell’ex Unione Sovietica, un uomo determi- è mai arrivato. Il 28 ottobre, poco prima di parti- nato a portare la sua nazione ricca di petrolio re, Duvanov, 49 anni, è stato arrestato dalle au- nell’epoca moderna. E per un breve periodo, al- torità kazake. Qualche tipo di denuncia era chia- l’inizio degli anni 1990, quando la privatizzazio- ramente necessaria, di conseguenza è stato ac- ne cominciò ad avanzare, e la libertà di parola cusato di aver stuprato una ragazza di 14 anni. prosperava, un gran progresso sembrava rag- La vera offesa qui, commessa su ampia scala na- giungibile. Ma invece di costituire istituzioni a zionale, è la violazione da parte del governo del supporto della democrazia, Nazarbayev ha foca- Kazakhstan dei diritti di 15 milioni di persone che lizzato la sua energia sempre di più sul rifaci- vivone nel paese, incluso Duvanov. mento delle leggi per mantenere e consolidare Solo 11 anni or sono, era fervente la speranza che su di sé il potere. Questo è uno schema triste- il collasso sovietico avrebbe reso libera la strada mente familiare in quasi tutti gli stati dell’ex alla libertà. Unione Sovietica, incluso i cinque stati postso- Il futuro sembrava particolarmente promettente vietici dell’Asia Centrale. Nel Kazakhstan, essere nel Kazakhstan, dove l’ex capo del locale partito al vertice comporta un considerabile potere sul destino delle immense riserve petrolifere del paese, che hanno già attratto 6 bilioni di dollari d’investimento dall’estero. Anche se pure qui, L’OCCIDENTE sembra che le regole continuino a cambiare. Alla fine di novembre 2002, un consorzio guida- NON PUÒ to da Chevron Texaco Corp. ha annunciato di aver sospeso tutte le attività riguardanti lo svi- luppo dell’immenso campo petrolifero di Ten- IGNORARE giz, in Kazakhstan, per il quale si dice che il go- verno di Nazarbayev abbia tentato di cambiare i L’OPPRESSIONE termini dell’accordo originale. Le autorità americane e svizzere stanno investi- KAZAKA, gando sulle insinuazioni a riguardo di milioni di dollari di aziende petrolifere occidentali fatti convergere in conti bancari svizzeri collegati a CHE TRATTA Nazarbayev e a personaggi molto conosciuti del suo governo. I suoi familiari hanno acqui- IL DISSENSO stato una notevole influenza; una delle sue fi- glie, Dariga, possiede l’effettivo controllo dei maggiori media del paese. Da quando è stata COME introdotta una nuova costituzione, nel 1995, Nazarbayev ha riadattato il sistema al fine di AI VECCHI TEMPI estendere il suo mandato (almeno fino al 2006) e ampliare il suo potere. Nazarbayev si è assi- DI Claudia Rosett curato l’immunità a vita da ogni procedimento “Wall Street Journal” giudiziario nonché la permanenza in carica a vita come membro del consiglio di sicurezza di

2 ICASI stato. Ha fatto anche in modo che l’offesa della vanova, diplomata presso l’Ohio State Univer- “dignità e dell’onore del presidente” fosse con- sity, ci ha spiegato per telefono questa settima- siderato un reato penale. Ha ufficialmente de- na che suo padre, visto come il sistema ora fun- signato che tutte le informazioni a riguardo de- ziona, ha insistito nella sua missione. «Crede gli “interessi economici e investimenti” suoi o che lui e la gente come lui possano cambiare il della sua famiglia risultino appartenenti al corso della storia in Kazakhstan. E’ molto otti- “reame dei segreti di stato”, la cui rivelazione “è mista su quello che la gente nel Kazakhstan può punibile da severe sanzioni”. fare». Ma nella sua lettera dal carcere, ci dice, Transparency International valuta il Kazakhstan c’era una strana nota di sconforto. «Mi sono ve- come uno dei paesi più corrotti del mondo. E ramente spaventata. Mi è sembrata veramente una recente relazione della Freedom House ha una lettera d’addio». classificato il Kazakhstan tra i primi venti stati Duvanova, come figlia unica, vorrebbe ritornare che impongono la censura su Internet. in Kazakhstan per stare vicino alla madre e al pa- Il governo prolungato di Nazarbayev sta oramai drementreilcasoèincorso.Malasuafamiglia diventando una specie di cleptocrazia crimina- la ha avvertita che è troppo pericoloso tornare a le basato sul clan come quella che Ferdinand casa. All’inizio dell’anno, la figlia di un altro gior- Marcos aveva favoreggiato nelle Filippine. nalista dissidente era stata arrestata in Ka- Questo era ciò che Duvanov scriveva sul Kaza- zakhstan ed era morta mentre si trovava sotto khstan, e che cercava di spiegare all’estero, fino custodia. al momento del suo arresto. Anche se questo non è il primo tentativo del regime di intralcia- re la lotta di Duvanov per la verità. Lo scorso Duvanov era stato picchiato agosto, poco prima che Duvanov partisse per e reso incosciente mentre una croce Varsavia dove avrebbe dovuto relazionare sui diritti umani nel Kazakhstan presso l’Organiz- veniva incisa sul suo torace zazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, era stato aggredito fuori dal suo appar- Per gli Stati Uniti e i suoi alleati, questa scena si tamento da tre uomini. Duvanov era stato pic- somma a quello che sta diventando un orribile chiato e reso incosciente mentre una croce ve- dilemma familiare. Il Kazakhstan si è dichiarato niva incisa sul suo torace. Questo fatto seguiva nostro amico nella guerra contro il terrorismo. l’avvio a luglio da parte del governo kazako, di Il suo petrolio tiene desta la promessa che un’inchiesta sul conto di Duvanov per stabilire l’Occidente potrebbe presto essere capace di se egli avesse diffamato il presidente. dipendere meno dall’Arabia Saudita. Oltre a Dalla sua cella, Duvanov ha scritto una lettera ai questo, Nazarbayev si è guadagnato un certo suoi sostenitori, affermando di essere innocente favore all’inizio degli anni Novanta per aver di fronte a Dio e alla mia coscienza ma che non concordato di rinunciare alle armi nucleari che si aspetta un processo giusto. Dopo di ciò ha co- la sua nuova nazione indipendente aveva eredi- minciato uno sciopero della fame, che è finito tato dai Sovietici. solo quando i suoi incarceratori lo hanno co- Ma il futuro sembra sempre più tenebroso. I go- stretto a nutrirsi per prepararlo a quello che i verni postcoloniali sono stati raramente piace- suoi avvocati in Kazakhstan hanno detto che voli, e il lascito dell’Unione Sovietica – la prati- sarà un’udienza a porte chiuse. cità cioè nell’esercitare la macchina della re- Un ex presidente dell’Assemblea Parlamentare pressione – spinge molti governi alla formazio- del Consiglio Europeo, Lord Russell-Johnston, ne di nuove dittature. Come gli Stati Uniti pos- ha scritto una lettera aperta a Duvanov, ove dice: sano trattare al meglio la questione è difficile «Il modo in cui lei è stato trattato rappresenta da dire. La sfida è di studiare uno schema che una grave offesa nei confronti di tutti coloro che riconosca la necessità della lotta comune con- difendono la democrazia e la libertà di parola tro il terrorismo, ma anche che chiarifichi il fat- nel Consiglio d’Europa». to di non approvare la dittatura. Duvanov non è il solo. «Quest’aggressione coin- Una maniera per lanciare questo messaggio è di cide con una serie di soprusi rivolti verso i media offrire un forte e chiaro sostegno a favore di dissi- indipendenti del Kazakhstan» ha ricordato il denti come Duvanov. Come un altro dissidente Freedom House che aggiunge: «le autorità kaza- kazako, che si trova negli Stati Uniti, mi ha detto ke hanno usato diverse tattiche contro l’opposi- alcuni giorni fa, «la gente del Kazakhstan ha biso- zione, incluso il terrore, l’intimidazione, la coer- gno d’aiuto oggi, non domani, non fra tre giorni. cizione, la censura, i processi giudiziari, le bu- Loro sono là, stanno lottando». Più diamo loro starelle, la cooptazione». attenzione, maggiore sarà la probabilità di cam- La venticinquenne figlia di Duvanov, Dinissa Du- biare veramente il loro paese in meglio.

3 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

Il 27 settembre 2001 il Consiglio d’Europa raccomanda in un atto ufficiale la creazione di una com- missione d’inchiesta internazionale sulla scomparsa e uccisione del giornalista Gheorghij Gon- gadze, demandando al comitato dei ministri il compito della sua approvazione. Il 25 gennaio 2003, il viceprocuratore generale ucraino Alexei Baganets dichiara che il Consiglio d’Europa ha rinunciato alla creazione della commissione d’inchiesta internazionale perché tale commissione sarebbe stata contraria alla legge ucraina. Pochi giorni dopo, Antanas Valeonis, presidente del comitato dei ministri del Consiglio d’Europa e ministro degli Esteri lituano, riconosce che la legge ucraina «non permette la creazione di una commissione d’inchiesta ma che, allo stesso tempo, non esclude che la commissione non sarà cre- ata in futuro». Linguaggio diplomatico che evidenzia l’impotenza del Consiglio d’Europa a esigere da tutti i paesi che ne fanno parte, il rispetto dei diritti umani anche nel condurre le indagini.

sera del 16 settembre 2000, il gior- attenzioni nei mesi precedenti la sua scomparsa nalista Gheorghij Gongadze scom- non si esauriscono qui. Nell’estate 2000, la ma- La pare a Kiev. Lasciata la casa di un dre e alcuni amici furono interrogati da ispettori collega alle 22.20, doveva rientrare nella sua abi- di polizia che indagavano, a detta loro, per la tazione dove lo aspettavano moglie e figlie, ma morte di un ceceno a Odessa. Gongadze stesso non vi è mai arrivato. Il ministero degli Affari fu sottoposto a interrogatorio, in più occasioni, Interni si affretta a dichiarare che le autorità in- dalla polizia nel contesto di un’indagine che egli dagano in ogni direzione ma che “presumibil- definì «una tattica premeditata d’intimidazio- mente” si possa ipotizzare un rapimento con- ne», progettata per spaventarlo o fargli cessare nesso al suo lavoro. Gongadze, infatti, era edito- le sue attività. re del sito Internet “Ukrainska Pravda”, da lui Gheorghij Gongadze era un giornalista di orien- stesso fondato e da cui spesso denunciava la tamento moderato e democratico, un pioniere corruzione di alti funzionari del governo ucraino. fra i giornalisti ucraini per la scelta di pubblicare il proprio lavoro su Internet. Il suo sito pubblica- va spesso articoli di altri giornalisti, in cui risul- tavano implicate in affari di corruzione impor- GHEORGHIJ tanti personalità delle sfere economica e politi- ca del paese. Gongadze, poi, conduceva pro- GONGADZE grammi radiofonici su argomenti simili, dall’e- mittente indipendente “Radio Continent”. Nel 1999 scrisse un appello, firmato da 60 giornali- sti, sulle violazioni della libertà di parola e della Nei giorni successivi la scomparsa, il ministero legge elettorale in Ucraina, e si recò negli Stati cambia posizione e annuncia che la polizia ha Uniti, alla fine dello stesso anno, pochi giorni escluso la pista politica, ritenendo che la spari- prima della visita ufficiale del presidente ucrai- zione di Gongadze sia legata piuttosto alla sua no, Leonid Kuchma, per denunciare questi abu- vita personale. Tuttavia, la tesi di un collegamen- si. Nel corso del 2000 fu attivamente coinvolto to tra la sua scomparsa e l’attività di editore è raf- nella denuncia del referendum per il rafforza- forzata dalla denuncia fatta poco tempo prima mento dei poteri presidenziali, e fu uno dei prin- dal giornalista stesso. In una lettera al pubblico cipali organizzatori di una dimostrazione di gior- ministero ucraino, Mihailo Potebenko, Gongadze nalisti a Kiev, per protestare contro le restrizioni dichiarava di essere sorvegliato da funzionari del della libertà di stampa, volute dal governo. ministero degli Interni, appostati fuori dell’ufficio Gongadze era un giornalista che credeva nella li- in cui egli lavorava e sotto la sua abitazione, nelle bertà raggiunta dall’Ucraina dopo il periodo so- settimane prima della sua scomparsa. La lettera, vietico, e l’usava per far conoscere e combattere sebbene i pedinamenti ebbero luogo a Kiev, vie- le storture di un regime oppressivo nei confronti ne inoltrata dal pubblico ministero all’ufficio del delle libertà individuali e corrotto. Sapeva parlare procuratore regionale di Lviv, città dell’ovest do- in modo chiaro e convincente, e la gente gli ac- ve vive la madre di Gongadze, con l’intento di di- cordava fiducia. Costituiva, quindi, un elemento sperdere la denuncia nei meandri della burocra- pericoloso e di disturbo da eliminare. zia. Una denuncia peraltro ben dettagliata nella Nella notte fra il 2 e il 3 novembre 2000, un agri- quale il giornalista dichiarava di essere costante- coltore scopre un corpo senza testa, in una buca mente seguito da un auto che dalla targa risulta- non molto profonda alla periferia della città di va appartenere alla polizia del ministero dell’in- Tarashcha, vicino Kiev. Il sospetto che si tratti di terno. Potebenko riferisce che, all’epoca dell’epi- Gongadze, ancora disperso, è molto forte, ma i sodio, quel numero di targa non esisteva più, ma familiari non vengono avvertiti del ritrovamen- un articolo del giornale “Grani”, del 15 gennaio, to. Il 6 novembre funzionari regionali si recano a svela l’identità di quattro ufficiali di polizia della Tarashcha per condurre un’indagine sul corpo ri- divisione di indagine criminale del ministero del- trovato. Le conclusioni preliminari dell’esperto l’interno, a cui fu ordinato di seguire il giornalista. indicano la data approssimativa della morte Le prove che Gongadze fosse oggetto di speciali corrisponda al periodo della scomparsa di Gon-

4 ICASI gadze. Tuttavia, nessun familiare viene convoca- l’Ucraina (SBU), il maggiore Mykola Melnychen- to per tentare un’identificazione del corpo, che ko, ma ritarda la rivelazione fino a novembre per viene in ogni modo ostacolata nelle prime setti- fare autenticare le cassette da esperti stranieri, e mane dopo il ritrovamento, come quando il cor- per permettere alla famiglia della fonte di lascia- po viene lasciato nell’obitorio per 13 giorni in un re il paese. Melnychenko registrò segretamente locale non refrigerato, dove continua a decom- le conversazioni, ponendo un audio registratore porsi rendendo più difficili le successive analisi digitale sotto il divano nell’ufficio presidenziale, e l’identificazione. e giustificando l’azione come atto di fedeltà ver- Alcuni colleghi di Gongadze apprendono del ri- so l’Ucraina. Ricercatori dell’Istituto tedesco di trovamento del corpo tra le notizie brevi di un Scienze Applicate concludono che le cassette giornale, e il 15 novembre si recano all’obitorio di non sono adulterate, ma non è possibile identi- Tarashcha per iniziare una personale indagine. ficare con sicurezza le voci. La rivelazione di Mo- Da un gioiello ritrovato sul posto e dalla lastra roz, comunque, scatena in tutto il paese una dell’avambraccio destro, che mostra la presenza grave crisi politica, e i media iniziano a parlare di di frammenti metallici provocati da una ferita che “Kuchmagate” o “Tapegate”. Gongadze aveva riportato durante un’inchiesta in Solo il 10 dicembre, più di un mese dopo il ritro- Abkhazia, concludono che sia il corpo del giorna- vamento, alla moglie viene permesso di vedere lista. Il coroner locale, d’accordo con le loro con- il corpo. La vedova riconosce dalla corporatura e clusioni, emette il certificato di morte e permette da altri particolari fisici (piede e spalle), nonché loro di portare via il cadavere. Tornati nel pome- dai gioielli trovati indosso, che probabilmente si riggio con l’auto e la bara, scoprono che il corpo è tratta di suo marito, pur non avendone la certez- stato trasportato segretamente a Kiev, all’insapu- za assoluta. I risultati di diversi test del DNA, ta del responsabile dell’obitorio su ordinanza del condotti congiuntamente da esperti ufficiali rus- procuratore di Stato, perché vi fosse eseguito il si e ucraini, stabiliscono che esiste il 99,64 per test del DNA. Non avendo seguito le adeguate cento di probabilità che si tratti di Gongadze, in- procedure, il trasferimento costituisce l’opportu- vece del 99,7 per cento che è lo standard di iden- nità per ogni tipo di manipolazioni, e anche per tificazione. L’ufficio del procuratore precisa che uno scambio di corpi di modo che i risultati delle non può esserne definitivamente accertata l’i- analisi possano essere controllati. dentità, privando così la famiglia della vittima di Il 16 novembre, il ministro dell’Interno dichiara ogni diritto nel procedimento. che il corpo trovato è rimasto sotterrato per cir- ca due anni, e non può quindi appartenere a Gongadze, contraddicendo in questo modo le Il corpo di Tarashcha conclusioni preliminari dell’esperto di Ta- è al 99,9 per cento quello rashcha, che, giustifica il ministro, sono state condotte in violazione della legge. All’esperto di Gongadze, locale viene vietato di rilasciare dichiarazioni ma il ministro dell’interno avanza sulle conclusioni iniziali, la sua casa viene mes- sa a soqquadro e il computer e tutti i documen- forti riserve sui risultati ti collegati al caso vengono sequestrati. Viene, inoltre, accusato di essere stato troppo solleci- Numerosi sono i tentativi di archiviare al più to con gli amici della vittima, quando essi si re- presto il caso e seppellire i resti del corpo, senza carono all’obitorio.Il 28 novembre viene pre- giungere alla certezza che si tratti del giornalista sentata la prova di un probabile coinvolgimen- scomparso. Nel rapporto sulle conclusioni preli- to di alti funzionari di Stato nella scomparsa minari dell’investigazione, presentato al parla- del giornalista. Oleksandr Moroz, leader del mento l’11 gennaio 2001, il procuratore di Stato partito socialista e a lungo rivale del presidente esclude ogni responsabilità del ministero del- Kuchma, rende pubbliche le audiocassette di l’Interno nella vicenda, e annuncia nuove testi- quelle che dichiara essere conversazioni fra il monianze di persone che hanno visto il giornali- presidente ucraino, il capo dello staff presiden- sta vivo a Lviv, nell’ovest. Queste calunnie han- ziale, Vladimir Litvin, e il ministro dell’interno, no lo scopo di screditare la figura positiva di Yury Kravchenko. Nei nastri si distinguono tre Gongadze e di mantenere il dubbio sull’identità voci maschili discutere i vari modi di “occupar- del corpo, e sono un tentativo di smorzare l’at- si” di Gheorgij Gongadze, che aveva rivelato tenzione dell’opinione pubblica sul caso. scandali di corruzione in cui risultavano coin- La procura generale sostiene che Gongadze sia volti lo stesso Kuchma, alti funzionari dell’intel- stato eliminato da una gang criminale cui dove- ligence e boss d’affari locali. Le possibilità va dei soldi, e la polizia interroga a lungo la ma- espresse dalle voci sono di sorvegliare segreta- dre del giornalista per cercare di farle firmare mente Gongadze, deportarlo nella sua nativa una dichiarazione che certifichi che suo figlio Georgia, perseguirlo penalmente in Ucraina, aveva molti debiti. Familiari, organizzazioni in- oppure farlo rapire da un gruppo di ceceni. ternazionali di tutela della libertà di stampa, che Morozricevelecassetteametàottobredaunex da subito si sono occupate del caso, partiti d’op- ufficiale dei servizi di sicurezza di Stato del- posizione e giornalisti ucraini, esprimono l’esi-

5 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

genza di nuove analisi, nuovi test del Dna e, so- Gongadze. Pochi giorni dopo, il nuovo ministro prattutto, di una nuova inchiesta indipendente dell’Interno annuncia che i presunti assassini, che scavi a fondo negli elementi finora trascura- due tossicomani, sono stati trovati morti, e che ti, come la negligenza nei confronti delle minac- l’omicidio di Gongadze è stato un loro sponta- ce e dei pedinamenti denunciati da Gongadze, neo atto criminale. Gli “assassini degli assassi- nelle settimane precedenti la sua scomparsa. ni” sono in carcere e l’esecutivo è scagionato L’inchiesta svolta finora non sembra mai essere perché l’omicidio non è di natura politica, bensì stata obiettiva e imparziale. Fin dall’inizio della frutto dell’agire di comuni criminali. Il caso può vicenda, i media subirono pressioni da parte di essere dichiarato risolto ed essere archiviato. funzionari dei servizi segreti e della milizia per Un tentativo grottesco e cinico, secondo il pare- mistificare la copertura sul caso Gongadze. Mol- re di chi cerca la verità sulla morte di Gongadze. te edizioni di giornali che parlarono della vicen- Dopo due anni è ancora un mistero irrisolto, che da vennero bloccate, e altre andarono in stampa ben attesta la pratica del controllo e della repres- con pagine in bianco. Un team di esperti del- sione cui è sottoposta la stampa indipendente l’FBI, chiamato dal governo per collaborare nel- ucraina. Una vera inchiesta non è stata condotta, l’indagine, lasciò il paese perché non ebbe mai ed è lo stesso procuratore generale dell’Ucraina a accesso alle informazioni sul caso. Un nuovo riconoscere che il suo ufficio ha commesso molti test del DNA, eseguito da esperti non ufficiali e errori dall’inizio dell’indagine. Queste ammissio- confermato successivamente da altre analisi, ni, purtroppo, sono solo un tentativo di arginare asserisce che il corpo di Tarashcha è al 99,9 per le numerose manifestazioni anti Kuchma, che si cento quello di Gongadze, ma il ministro del- scatenano nel paese. Occorre ripartire da una l’Interno avanza forti riserve sui risultati. nuova indagine, scrupolosa trasparente e sotto il Le omissioni e gli errori dell’inchiesta, condot- controllo di esperti internazionali, e creare una ta dalla Commissione parlamentare creata ad commissione d’inchiesta internazionale, che per hoc per indagare sul caso, sono state analizzati il momento è vietata dalla legge ucraina. in un rapporto di Reporters sans frontiéres In questi anni d’indipendenza dell’Ucraina, non (“Mutilazione della verità – Inchiesta sulla mor- un solo caso di crimine contro giornalisti è stato te di Gongadze”). Un’inchiesta, denuncia Re- risolto. La mancanza di risultati sembra indicare porters sans frontiéres, condotta principalmen- che nessuno sia interessato al destino di questa te per dimostrare il non coinvolgimento dell’e- categoria eccetto i giornalisti stessi. Nonostante secutivo, messo seriamente sotto accusa dalla le minacce del Consiglio d’Europa di sospende- scoperta delle audiocassette, piuttosto che per re l’Ucraina, i maltrattamenti e le intimidazioni scoprire la verità la scomparsa e l’uccisione di contro giornalisti indipendenti o critici del go- Gheorgij Gongadze. Gongadze è morto perché verno sono aumentati negli ultimi anni. Far luce era un giornalista, altri moventi non sono mai sulla morte di Gongadze significherebbe offrire stati comprovati. una speranza alla stampa indipendente del pae- Il ministro degli Affari Interni, Yuri Kravchenko, se, e a quei giornalisti che sono oggetto di mi- sospettato dopo la pubblicazione dei nastri di nacce e violenze – pratiche quotidiane ormai in aver partecipato all’organizzazione dell’omici- Ucraina – che da tempo ormai compare nella dio, si dimette il 19 marzo. A maggio arriva la lista dei principali paesi al mondo dove la conferma che il corpo di Tarashcha appartiene a libertà di stampa è seriamente minacciata.

capire chi era Gheorghij Gongad- tro cui si sospetta un delitto di Stato. E cioè che ze e perché sia stato ucciso biso- Gongadze, tutto era tranne che un rivoluziona- Per gna incontrare la moglie, Myro- rio eversivo, nemico delle istituzioni. “Riforme slava, e sentire con quanta ferma compostezza e ordine” dice tutto sul profilo politico centri- sta sopportando il suo dolore. Myroslava, ha 28 sta, moderato, liberale del giornalista assassi- anni e due figlie gemelle, Nana e Salomè, avute nato. L’etichetta di sovversivo gliel’ha appiop- da Gheorghij, che oggi, di anni, ne avrebbe 32. pata il potere per liberarsi in fretta del suo ca- Come il marito, anche lei è un’esperta in comuni- davere ingombrante. cazione, perché, dopo il crollo dell’Urss, insieme Myroslava, dopo aver negato per mesi che suo marito fosse decisero di esplorare il mondo a loro sconosciuto stato ucciso, la procura generale dice adesso che Gheorghij dei media. E come Gheorghij, anche Myroslava potrebbe essere stato eliminato da una gang criminale cui ha creduto che dalla libertà faticosamente ricon- doveva dei soldi. Cosa pensa di questa versione? quistata non potesse nascere niente di male. «Cosa vuole che le dica? Gheorghij non aveva Oggi, Myroslava, siede dietro al suo tavolo in- debiti con nessuno e di questo la procura è in- gombro di carte, nella sede del movimento “Ri- formata sin dal mese di ottobre, quando hanno forme e ordine”, di cui cura le pubbliche rela- cominciato a far circolare questa messinscena. zioni e in cui anche Gheorghij militava. Ed è qui La tecnica è sempre la stessa. Offrono una tesi che affiora la prima verità di questo “giallo” die- all’opinione pubblica e poi, anche se non ci

6 ICASI sono conferme, non la smentiscono. Questa è «Non solo. Era stato un apprezzato giornalista te- l’ennesima dimostrazione della mancanza di vo- levisivo. Era molto stimato. Al punto che scrisse lontà da parte delle autorità di indagare seria- un appello sulle violazioni della libertà di parola mente su questa vicenda». e sulle violazioni della legge elettorale che fu fir- Lei crede che il presidente Kuchma sia direttamente coin- mato da sessanta giornalisti di primo piano. Poi volto nella scomparsa di suo marito? andò negli Stati Uniti a denunciare questi abusi «La prima cosa che voglio, è un’indagine indi- lo stesso giorno in cui in America arrivava anche pendente. Oggi nessuno può dire se Kuchma sia Kuchma in visita ufficiale. Gheorghij incontrò in- colpevole o no. Bisogna che su questo caso inda- fluenti personalità del Congresso. Con quella sua ghino anche esperti stranieri che possano esami- denuncia s’è firmata la sua condanna a morte». nare il cadavere e analizzare le registrazioni delle Comenonvenesieteresiconto? conversazioni attribuite al presidente. Poi si po- trà dire se Kuchma è coinvolto. Non voglio affer- mare senza prove la colpevolezza di nessuno». HANNO Poi cosa altro chiede? «Questo caso ha dimostrato la necessità di una ASSASSINATO legge sulle commissioni d’inchiesta. La legge c’è, è stata approvata, ma il presidente non la fir- ma. La seconda cosa da fare è una legge sulla MIO MARITO procura generale che ne sancisca l’autonomia. Senza questi strumenti giuridici non si può fare PERCHÉ nessuna indagine indipendente. Così torniamo al presidente. È lui a decidere». È questo che ha scatenato la piazza? DENUNCIAVA «Quello che sta succedendo oggi è una crisi di potere gravissima determinata dalla mancanza di LA CORRUZIONE dialogo con la società. Non ero a Kiev il giorno degli incidenti. Ma mi è stato riferito che decine Intervista alla moglie di Gheorghij Gongadze di persone sono state arrestate soltanto perché portavano dei distintivi con su scritto “Per la veri- DI Alberto Stabile, “La Repubblica” tà”. Se è così, l’Ucraina rischia di diventare un’al- tra Bielorussia, e questo mi fa paura». Suo marito era una voce contro il potere, ma perché ucci- «Non potevamo prevedere che potesse succe- derlo? dere una cosa simile. Abbiamo sottovalutato le «Non era funzionale al disegno del potere. Geor- capacità di questa gente. Pensavamo che l’Ucra- ghij parlava troppo della corruzione. Era molto inafosseormaiunpaesedemocraticoelade- chiaro, convincente, la gente gli dava fiducia. mocrazia ci avrebbe protetto da ogni pericolo». Professionalmente, sapeva il fatto suo. Parlava Ma lui si sentiva minacciato? diverse lingue, era colto e conosceva alla perfe- «Ne parlava. Lo seguivano. Ascoltavano le sue zione l’Ucraina». telefonate. Gli dicevano. È meglio per te se te ne Ma la sua audience era limitata ai frequentatori del suo vai, se sparisci. Ma dove vai? Non puoi fuggire sito Internet... da te stesso».

Russo, giornalista Le indagini sull’omicidio sono subito condotte di “Radio Radica- parallelamente dalla magistratura georgiana, Antonio le”, viene ucciso il perché il delitto è stato commesso in Georgia, e 16 ottobre 2000. Il suo corpo viene trovato sul ci- dalla procura di Roma, competente per territo- glio di una strada a 25 chilometri da Tbilisi. Rus- rio secondo la giurisdizione italiana nel mo- so viveva da giugno nella capitale georgiana, mento in cui un cittadino italiano venga ucciso dove aveva affittato una casa, ed era prossimo a all’estero. All’inizio viene ventilata l’ipotesi di rientrare in Italia. Il suo appartamento viene sva- una rapina finita male, ma dall’appartamento ligiato nella notte tra domenica e lunedì. Gli di Russo sono scomparsi il telefono cellulare, il amici georgiani lo aspettavano per un giro nella computer portatile e il materiale raccolto dopo zona, ma il lunedì mattina trovano la porta sfon- il suo arrivo nel Caucaso, mentre vengono ritro- data, la casa a soqquadro e di Antonio nessuna vati il crocefisso d’oro, il televisore e il videore- traccia. Pensando che non si tratti di un furto, gistratore. Inizialmente la pista politica viene avvisano la polizia, che nel primo pomeriggio esclusa dalla polizia georgiana anche se i segni trova il corpo lungo una strada di campagna. La lasciati dagli assassini farebbero subito pensa- morte, presumibilmente, risale alle due della re a tutt’altro, tortura compresa. L’autopsia ri- notte del 16 ottobre. vela infatti fratture mortali a livello del torso,

7 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

provocate da una barra di ferro o dall’impatto Convenzione di Ginevra. La Russia cerca, con di un veicolo. fermezza, di contrastare la conferenza sull’im- Russo, con molta probabilità, è stato prelevato patto ambientale della guerra, arrivando ad ac- dalla sua abitazione, condotto in un luogo in cui cusare il presidente georgiano Shevarnadze di è stato prima torturato e poi ucciso, e successi- collaborare con il terrorismo. Il 10 ottobre suc- vamente portato nel posto in cui viene ritrovato, cessivo, il ministero degli Esteri della Federa- lungo la strada che dalla capitale Tbilisi porta al zione russa invia una nota alla controparte confine con l’Armenia. In questa strada si trova- georgiana, con la protesta per le dichiarazioni no, rispettivamente, un posto di controllo della antirusse fatte durante il Convegno. polizia georgiana e la base russa di Vasiani, in parte dismessa ma ancora attiva, con soldati a presidiare la zona. Solo 800 metri dopo il posto Solo 800 metri dopo di blocco, viene trovato il corpo di Russo. Gli as- il posto di blocco sassini, quindi, avrebbero corso il rischio di es- sere fermati dalla polizia georgiana. In realtà, i viene trovato il corpo di Russo mezzi russi non vengono controllati venendo da Tbilisi, vale a dire in uscita dalla Georgia, bensì Russo si era recato nel Caucaso, la prima volta, solo in entrata. alla fine del 1999 per documentare la guerra tra Dall’appartamento viene sottratto tutto il ma- la Russia e gli indipendentisti ceceni, e gli orrori teriale raccolto da quando viveva in Georgia, e commessi da entrambe le parti, affinché il mon- ripuliti anche tre nascondigli segreti, che Russo do potesse conoscere questa guerra dimentica- aveva confidato alla madre, costituiti da alcuni ta. Nel 1991 il generale Dudaev, leader del Con- buchi ricavati nel muro della cantina sotto la gresso nazionale del popolo ceceno, aveva pro- stanza della casa in cui alloggiava a Tbilisi. Che clamato l’indipendenza della Cecenia. La Russia Russo costituisse una minaccia per Mosca è in- non aveva accettato la proclamazione e nel 1994 dubbio. Nelle sue ultime telefonate, alla madre le truppe russe avevano invaso Grozny, iniziando e ai colleghi di “Radio Radicale”, Antonio rivela una guerra che solo apparentemente aveva co- di essere in possesso di documenti e video che me obiettivo la lotta agli indipendentisti ribelli. provano l’impiego di nuove armi chimiche e Il conflitto si era trasformato presto in guerra di biologiche da parte dei russi nel conflitto cece- conquista e saccheggio per preservare gli inte- no. In particolare, parla di una videocassetta, ressi economici russi. La Cecenia è una zona consegnatagli probabilmente da combattenti cruciale per posizione strategica sia dal punto di ceceni, che mostra gli effetti dell’uso di armi vista territoriale, in quanto la via ingusceto-ce- vietate dalle convenzioni internazionali sulla cena è la migliore per il trasporto del petrolio e popolazione cecena. comunque la più corta per andare dal mar Ca- spio al mar Nero, sia per la presenza di petrolio e gas nel sottosuolo. Ma quello che sempre ha ca- ratterizzato la guerra in Cecenia è stato l’accani- ANTONIO RUSSO mento inusitato contro la popolazione civile, l’assurda identificazione di un intero popolo con i terroristi. Anche la stampa russa, in particolare i giornali Diventato presidente, Putin chiude la Cecenia a “Kommersant” e “Siegodnia”, riferisce del sospet- giornalisti e associazioni umanitarie, per non to che la fine del giornalista radicale sia legata avere testimoni. alla sua attività professionale, ai suoi contatti con Russo svolge il suo lavoro di giornalista recan- esponenti separatisti ceceni, per incontrare i dosi nei luoghi dove avvengono i fatti, tra la po- quali si era recato più volte nella zona della gola polazione a raccogliere testimonianze sulle con- di Pankisi, al confine tra Georgia e Cecenia. dizioni di vita dei ceceni, tra i ribelli nei loro rifu- Quando muore, Russo ha da poco partecipato a gi di montagna, con la convinzione che per rac- un convegno a Tbilisi sulle catastrofiche condi- contare un evento occorra viverlo in prima per- zioni ambientali della regione caucasica, dovu- sona. È in possesso di documenti che certifica- te alla guerra tuttora in corso. Russo viene invi- no le esecuzioni di massa e l’ubicazione delle tato, dal partito dei Verdi georgiani, come rap- fosse comuni, di videocassette che testimonia- presentante del Partito Radicale Transnaziona- no l’uso di gas nervini, lanciati dalle truppe rus- le, fortemente impegnato verso i problemi del- se insieme alle bombe, che causano morti e sve- la guerra e dell’ambiente, e come reporter di nimenti. Telefona alla madre sconvolto dalle im- guerra. Il suo discorso al congresso è uno dei magini di un video amatoriale, consegnatogli più duri: il giornalista denuncia il possibile uso, forse da guerriglieri ceceni, in cui compaiono in Cecenia, da parte dei russi, di proiettili all’u- bambini con orrende mutilazioni e ferite su tutto ranio impoverito e di altre armi dagli effetti de- il corpo e cadaveri sfigurati. vastanti sulle persone e sull’ambiente, vietate Tra la fine del 1999 e l’inizio del 2000, i servizi se- dalle convenzioni internazionali, dal trattato di greti trattengono Antonio Russo in prigione per Helsinky alla dichiarazione dell’ONU e alla alcuni giorni, nel campo di “filtraggio” di Tscher-

8 ICASI nokosowo. Durante la detenzione Russo viene lista occidentale a rimanere a Pristina durante i lasciato in una stanza buia, senza mangiare. Una bombardamenti della Nato, quando tutti i suoi volta rilasciato, per le pressioni dell’opinione colleghi furono costretti ad abbandonare il Ko- pubblica, gli venne intimato di non tornare più sovo. Quando ormai lo si credeva morto, ricom- da quelle parti. Ma Antonio torna in Georgia nel- parve in un convoglio di profughi albanesi diretti l’estate 2000, per raccogliere documenti e prove in Macedonia, a cui si era unito per fuggire dalla a difesa dell’accusa che la Federazione russa ha città assediata e da una guerra che piombava da rivolto contro il Partito Radicale Transnazionale tutte le parti. (Prt), chiedendone l’espulsione dall’ONU per in- Una situazione che lui descrisse così: gerenza del movimento negli affari interni della «Un sussulto, inizia il carosello, sono circa le repubblica cecena. 8.30. La notte avvolge come un piumone la cit- Il Prt è impegnato dal 1995 sul fronte ceceno, tà, quasi a voler attutire e nascondere quello denunciando le atrocità delle truppe russe e che qui si sta succedendo. Un’offensiva feroce è chiedendo la fine della guerra. Putin, per un da poco iniziata da parte serba nella parte sud anno, ha fatto pressione alle Nazioni Unite per della città, a circa 5 km nel quartiere di Mantica togliere al Prt lo status consultivo di organizza- situato alle spalle di Velanja dove mi trovo. Si zione non governativa, accusando i radicali di percepisce senza difficoltà l’avvicinarsi degli pedofilia, terrorismo e narcotraffico. Le autori- spari. È chiaro che è in atto una serrata offensi- tà russe rimproverano, tra l’altro, ai radicali di va per sbaragliare le posizioni sulle colline, pre- aver dato la parola ad Akhiad Idigov, presidente sidiate da soldati dell’ALK e dalla difesa civile degli affari esteri del Parlamento ceceno, da- e, al contempo, per finire di circondare, strin- vanti alla Commissione dei diritti dell’uomo in gendoli in una morsa di ferro, i restanti quartie- aprile, a Ginevra. Il 18 ottobre 2000, due giorni ri sud di Pristina, eliminando così l’ultima pos- dopo la notizia della morte di Antonio Russo, il sibilità di una via di fuga in direzione di Skopje. Comitato economico e sociale dell’ONU, da cui La trappola si sta sempre più chiudendo nell’i- dipendono le ONG, respinge con 23 voti contro nesorabile piano di soluzione finale. 20 la mozione proposta dalla Russia, e soste- «È chiaro a tutti noi che è una questione di ore, nuta da Cina, Cuba e Sudan. prima che il destino si compia e da questo im- Antonio Russo non era iscritto all’Ordine dei pietriti ci anestetizziamo in un’attesa infernale. giornalisti, era un freelance che, per pochi soldi e Da lì a poco, iniziano i bombardamenti NATO. poca fama, faceva un lavoro di controinforma- Un amaro sorriso ci disegna i volti, un irrisorio zione, contro le verità del potere, in zone e ambi- soffio di speranza dipinge un cuore stanco dalle ti pericolosi. Era stato in Algeria nel periodo dei tante attese e infingimenti sulle nostre aspetta- massacri integralisti, in Burundi e Ruanda du- tive. Natenemir, buona notte Pristina, dico men- rante la guerra hutu-tutsi, in Colombia, Ucraina tre con le dita spengo la luce di una candela. e a Sarajevo durante l’assedio. Fu l’unico giorna- Inshallah».

per avermi invitato qui Ho chiesto a quelli di loro che lo avessero voluto edidarmiquestaoc- – nelle scuole di giornalismo italiano non si fan- Grazie casione di essere con no prove scritte, si fa quasi sempre conversazio- voi in una situazione nella quale la parte viva e la parte di contemporaneità della figura di Antonio Russo è di gran lunga superiore, nonostante il dolore dei tanti di voi che gli sono stati amici cari; qualcosa dunque che appartiene alla realtà QUANDO e appartiene al presente, quasi un fatto della vita dei nostri giorni. Un fatto che è anche impe- DI LIBERTÀ gno: quello di collocare Antonio Russo nella storia del giornalismo contemporaneo. D’INFORMAZIONE Perché ci penso? Perché mentre lui veniva ucci- so, in quei giorni stavo insegnando a un corso di giornalismo internazionale alla Luiss e mi SI MUORE trovavo di fronte 40 ragazzi; 40 giovani con cui ogni settimana si parlava, si rifletteva sullo sta- Giornalismo come vocazione per la dignità professionale to del giornalismo contemporaneo. Quando l’evento è accaduto è stato naturalmente im- DI Furio Colombo possibile non discutere con loro di cosa sape- intervento all’incontro commemorativo vano di Antonio Russo e che cosa avevano letto o ascoltato sulle radio e le televisioni o sui di Antonio Russo, Roma, 31 gennaio 2001 giornali di Antonio Russo?

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ne – di propormi una prova scritta. Vorrei che sti, il linguaggio giusto, ma sta con i salvati. È un scriveste, ho detto loro, o registraste un docu- fatto della vita. mento giornalistico, qualcosa che resti. Il giornalista di guerra prima o poi torna nel Una testimonianza. grande albergo, torna a trovare elementi di E allora mi sono accorto che, accidenti, non era compensazione e consolazione. passata invano quella presenza nel giornalismo Il giornalista di guerra sta nel club di coloro che contemporaneo. sanno, di coloro che sono in grado di dare le in- I lavori degli studenti mi dicevano quanto era formazioni ufficiali, di coloro che sono in grado stato importante per quei giovani che pensava- di dare dei materiali, dei documenti, delle indi- no di fare i giornalisti essere stati intercettati cazioni e qualche anticipazione. da una voce, essere stati intercettati da una li- Il giornalista di guerra impara che è bene fre- nea di comunicazione, essere stati intercettati quentare alcuni ambienti in modo che le cose da un modo di comunicare. Russo aveva lascia- giuste arrivino al momento giusto, perché, che to un segno che era ben distinguibile poiché si insegua lo scoop o meno, è bene stare vicino era molto diverso il modo con questi giovani mi a dove le buone informazioni ti possono venire. parlavano di cose che conoscevano per averle Il corrispondente di guerra impara che devi do- apprese dal modo di fare giornalismo di Anto- sare estremamente la partecipazione e il distac- nio Russo. co, ma che il vero segreto è il distacco. Non ho mai conosciuto personalmente Russo; Ricordo una cosa che mi raccontava mia figlia l’ho conosciuto soltanto come voce e non è mentre faceva medicina a New York, mi diceva: poco, ma mi sembra di aver capito bene che per sai cosa ti dicono quando entri nella parte più potermi allacciare come posso alla sua vita grave e drammatica della chirurgia, la chirurgia debbo rifarmi a certe mie esperienze di vita oncologica, quella più difficile da tollerare per i americana negli anni Sessanta, quando l’uma- giovani, per i ragazzi che mettono per la prima nità si distingueva agli occhi dei giovani in hip e volta le mani in questa materia, ti dicono «non square. Per interdeci subito, io sarei square, Rus- sta capitando a te. Ricordati bene mentre stai fa- so certamente hip. È tra hip e square che si è gio- cendo ciò che stai facendo, che non sta capitan- cato quel decennio nella cultura americana. do a te». È tra hip e square che si è giocata la grande tensio- Io vedevo mia figlia scandalizzarsi di questa co- ne, la grande spaccatura americana sulla que- sa, perché diceva: no, io faccio il medico esatta- stione della guerra del Vietnam. mente perché vorrei identificarmi con le perso- È tra hip e square che si è giocata la letteratura ne che stanno soffrendo. Quando lei me lo ha americana di quel periodo e anche la musica e raccontato mi ha fatto venire in mente quanto anche le cose che hanno lasciato un segno di questo sentimento sia istintivamente, silenzio- quel periodo. samente diffuso quando si fa il corrispondente La definizione di hip era quella di uno che non di guerra. puoi mettere a posto in nessuno modo perché Quando si fa il corrispondente in mezzo a tanto non c’è un contenitore che lo possa ospitare, per dolore e orrore e repressione dei diritti umani quanto grande e comodo sia il contenitore. viene quasi da sé dirsi: non sta capitando a me. Hip era qualcosa di più di libertario, era qualco- E mentre lo dici ti tocchi in tasca i documenti, il sa di diverso dalla pura e semplice professione tuo passaporto, la tua identificazione, il tuo di anarchia. tesserino perché pensi: terribile quello che ve- Era un fatto esistenziale molto forte che recla- do e buone le parole che posso trovare per de- mava la propria impronta, che reclamava la pro- scriverlo, ma ho il mio documento, il mio la- pria unicità, reclamava un’identità che non si sciapassare. Io me ne vado. presta a essere sopraffatta anche benevolmente Per quello che ho saputo dei giorni di Pristina, da identità protettive, non si prestava a essere per quello che ho saputo del suo lavoro in Cece- protetta. nia, Antonio Russo appare come una figura di È facile per molti di noi indignarsi degli antago- giornalista che non si presta a essere catturata nismi, è molto più facile irritarsi e sottrarsi alle neppure in una struttura strana e particolare benevolenze, alle protezioni e agli accomoda- qual è quella dei corrispondenti di guerra. menti. Di qui si identifica questo genere di per- Per questo Russo è un riferimento. Perché anche sonaeavolte,questepersonediventanocorri- gli schemi, anche le strutture, hanno bisogno di spondenti di guerra. un riferimento che non li comprenda. Una categoria, quest’ultima, con alcune regole Badate, molto nella vita dipende dai simboli che prima o poi vanno seguite; anche i bravi, i alti, buoni e nobili. seri, anche gli onesti le seguono, prima o poi. Quante volte abbiamo notato che simboli igno- Un corrispondente di guerra è sempre a cavallo bili producono, prima o poi comportamenti in un punto indefinibile, per usare il linguaggio ignobili e che brutte espressioni e avvilenti de- diPrimoLevi;traisommersieisalvati,disolito scrizioni e modi terribili di raccontare le cose il giornalista di guerra si sposta sui salvati. producono azioni maledette. Quante volte lo Si, certo, li vede i sommersi, li racconta i som- abbiamo visto? mersiesì,seèbravoeserio,usagliaccentigiu- Nell’ultima storia del giornalismo contempora-

10 ICASI neo si dipartono, chiaramente a me sembra, giorno si è creato un legame che sono deciso a due filoni. mantenere. Da una parte c’è una serie di percorsi che vanno Esiste questo tipo di giornalismo, affiora meno, sempre più persino profittando dell’estrema è più raro ma c’è. agilità delle nuove tecnologie, vanno sempre E quando c’è è giusto che vi sia attenzione intor- più omologandosi e diventando una sorta di no a lui perché se qualcosa gli accade resti come giornalismo compatibile con quasi tutto. Un riferimento chiaro e alto per gli altri. Special- giornalismo della normalità, un giornalismo che mente per chi inizia la professione. non spacca, che non rompe, non provoca, non Ricordare Antonio Russo vuol dire ricordare un altera, non denuncia, non sussulta e non provo- giornalista che ha lavorato fuori dai club, fuori ca sussulti. Dall’altra parte esistono dei focolai, dagli alberghi, fuori dai circoli privilegiati, fuori dei centri di giornalismo partecipativo che sem- dalla protezioni, che ha lavorato accanto a co- bra voler dire: io ci sono e la cosa mi riguarda, la loro, popoli, persone o individui su cui cade il cosa che ho capito mi riguarda e non tacerò. buco nero, la cappa nera e terrificante della sof- Non tacerò e continuerò a parlarne, continuerò ferenza. a parlarne e continuerò a identificarmi. Il contrario esatto di quella scuola di medicina Il giorno che conta non è quello in cui partirò ma di cui stavamo parlando, di quella rassicurazio- è il giorno in cui sono arrivato perché da quel ne: tranquilli, non sta capitando a voi.

Il 23 gennaio 2003, Grigory Pasko, giornalista della rivista “Ekologiya i Pravo” viene liberato dal tri- bunale di Oussouriisk che gli accorda una diminuzione della pena per buona condotta e per aver scontato i due terzi della pena. Per altri 16 mesi, quindi, Pasko vivrà in libertà condizionata. Appena liberato Pasko fa sapere tramite i suoi avvocati che continuerà a battersi per ottenere la riabilitazione dalle accuse di spionaggio formulate contro di lui. Le organizzazioni internazionali, che seguono il caso da cinque anni si felicitano della sua scarce- razione con queste parole: è la prima buona notizia in materia di libertà di stampa in Russia, da anni a questa parte. Il caso di Grigory Pasko è stato quello più seguito dalla stampa internazionale in questi ultimi anni. L’accusa valeva l’attenzione: spionaggio militare per aver mostrato navi russe gettare rifiuti radioattivi nel mar del Giappone.

vicenda giudiziaria di Grigory Pa- troliera TNT 27, Pasko filma una nave militare sko, capitano della flotta russa del russa che scarica rifiuti liquidi radioattivi e vec- La Pacifico, giornalista, esperto di chie munizioni nel mar del Giappone, lontano questioni ambientali per il giornale della flotta, dalla costa di Vladivostock. Le immagini sono “Boyevaya Vakhta”, e freelance per la stampa trasmesse dal canale televisivo giapponese, giapponese ha inizio il 20 novembre 1997, NHK, senza il consenso del giornalista, e desta- quando viene arrestato all’aeroporto di Vladi- no molto scalpore in Giappone. Dallo stesso vostock, di ritorno da un viaggio d’affari in anno, infatti, la Convenzione di Londra vietava Giappone, da agenti del Servizio di sicurezza fe- lo scarico di rifiuti radioattivi in mare. Dopo la derale (FSB). La notte stessa dell’arresto gli trasmissione su NHK, il FSB interroga Pasko agenti perquisiscono il suo appartamento e se- più volte ma lo lascia libero. questrano gli appunti, le videocassette, il com- puter, il fax e altro materiale. Le accuse dei ser- vizi segreti sono gravissime: Pasko appoggia un governo straniero mettendo in atto attività che GRIGORY PASKO pregiudicano la sicurezza esterna della Federa- zione russa. L’immagine del giornalista, che i servizi segreti cercano subito di far passare sul- Nell’ottobre dello stesso anno, anche una nave la stampa, è quella di una nota spia che riceve di Greenpeace realizza riprese di rifiuti nucleari sussidi mensili per i suoi supposti atti di tradi- riversati nel mar del Giappone, e misura i livelli mento, tentativo che viola il principio di pre- di inquinamento dell’area, con lo scopo di atti- sunzione d’innocenza cui Pasko ha diritto fino a rare l’attenzione sulla spaventosa gestione dei quando non venga stabilita la sua colpevolezza rifiuti radioattivi da parte della flotta russa, sia davanti a una corte. nel mare di Kara sia lontano dalla costa orienta- Pasko si difende affermando di aver passato in- le della Russia. Il problema della sicurezza nu- formazioni non riservata, e ritiene di essere cleare in Russia è ancora una delle maggiori pre- perseguito per il suo lavoro presso media giap- occupazioni per l’Unione Europea e per il mon- ponesi, che hanno reso pubblici i rischi am- do. I confini nazionali non forniscono una prote- bientali causati dalle infrastrutture della flotta zione dai danni ambientali, e le circostanze in russa del Pacifico. Nel 1993, a bordo della pe- cui i rifiuti nucleari sono accumulati ed eliminati

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nella Federazione russa costituiscono motivo di condo l’articolo 285 del codice penale russo. apprensione. Anziché essere assolto per non aver commesso i Pasko scrive anche numerose cronache, pubbli- reati di cui è incriminato, Pasko viene condanna- cate lungo un periodo di tre anni sul “Boyevaya to con un’imputazione meno grave, per la quale, Vakhta” e sul giornale giapponese “Asahi Shim- però, non era mai stato sotto accusa. bun”, sull’inquinamento dovuto all’abbandono Del resto, il processo, in tutte le sue fasi, aveva dei sottomarini nucleari e sul coinvolgimento dimostrato quante fossero state le incoerenze e del FSB nel traffico di rifiuti nucleari. Pasko ha, le violazioni di un caso che si voleva tenere all’o- ufficialmente, dalla sua parte la legge che, agli scuro dell’opinione pubblica. Durante il proces- articoli 41 e 42 della Costituzione russa, afferma so il FSB abusa dello status segreto del caso che trattenere informazioni sull’ambiente o su contro Pasko per respingere un’inchiesta che catastrofi che possano danneggiare vite umane stabilisca come ha condotto l’indagine. Ma il è un crimine perseguibile con una pena minima giudice che presiede la corte cita in giudizio gli di cinque anni di prigione. accusatori del FSB per non specificate violazioni Il 14 ottobre del 1998 si apre il processo contro del protocollo nel corso delle loro indagini. La Grigory Pasko, davanti alla corte militare di Vla- difesa riesce a mettere in dubbio la veridicità di divostock. I giudici militari stabiliscono che si alcune testimonianze. Alcuni testimoni dell’ac- svolgaaportechiuse,echelastampanonsiain- cusa ammettono di essere stati pressati dagli in- formata sugli sviluppi dell’udienza. Il 28 gennaio vestigatori a rilasciare una dichiarazione falsa del 1999 uno dei principali avvocati di Pasko vie- per incriminare Pasko, e periti calligrafici stabili- ne sollevato dal caso perché ha violato la proibi- scono che le firme di due testimoni sulle dichia- zione, e viene accusato per “dichiarazioni infide” razioni al FSB sono state contraffatte. Esperti durante il processo. Il FSB vieta alla moglie di del ministero della Giustizia arrivano alla con- Pasko di fargli visita, sostenendo che ella possa clusione che agenti del FSB hanno aggiunto do- rivelare segreti dell’indagine ai giornalisti. cumenti falsificati a quelli sequestrati dalla casa FindalsuoarrestoPaskovienetenutoinconfino di Pasko, nel novembre del 1997. solitario in una prigione di Vladivostock, e rima- ne in detenzione preventiva per 19 mesi, fino al luglio del 1999. I suoi avvocati tentano in tutti i Secondo i sostenitori di Pasko modi di dimostrare che non è necessario tenerlo i ritardi sono progettati per logorare in custodia durante l’indagine, né quando que- staèterminata. la loro resistenza e cercare Tenere un sospetto in custodia è una misura di distogliere l’attenzione dal caso generalmente scelta quando ci sono ragioni di credere che l’accusato possa sottrarsi all’in- chiesta, all’indagine preliminare o ai procedi- La sentenza comunque viene eliminata da una menti giudiziari, o che possa impedire che sia amnistia, all’inizio del 1999, emessa dalla stabilita la verità sul caso criminale, oppure Duma russa per prigionieri colpevoli di crimini che possa proseguire le sue attività illecite. Pa- meno gravi. Pasko e i suoi avvocati impugnano sko non ha meno interesse degli accusatori che subito la sentenza e chiedono la piena assolu- sia svolta un’indagine obiettiva, poiché è l’uni- zione, sostenendo che il procedimento giudi- co modo che ha per stabilire la propria inno- ziario manca di una base nella legge russa. L’ar- cenza. L’intenzione del giornalista di collabora- ticolo 7 della Legge federale sui segreti di Sta- re è chiara fin dal fermo in aeroporto, quando to, che stabilisce che le informazioni sui perico- non oppone resistenza agli ufficiali che lo arre- li ambientali non possono essere riservate, stano. Inoltre, egli non può intralciare l’indagi- sembra scritta apposta per proteggere il lavoro ne dopo che essa sia stata dichiarata conclusa. di Pasko su questioni delicate, come quella L’imputato rimane in custodia anche quando dell’inquinamento radioattivo. viene trasferito in una prigione ospedale, poiché Anche l’accusa si appella alla deliberazione un anno di prigionia ha danneggiato la sua salu- della corte della flotta militare; lo fa dopo 13 te. Gli avvocati di Pasko provano ad appellarsi mesi, nell’agosto 2000, richiedendone l’abro- contro queste misure restrittive in base a un gazione perché considerata troppo indulgente caso simile, verificatosi a S. Pietroburgo, in cui e inconsistente rispetto alla gravità del crimine le condizioni di detenzione erano state modifi- commesso. Il caso finisce davanti alla Corte su- cate. Il giudice del consiglio militare respinge prema di Mosca, che il 21 novembre del 2000 l’appello, adducendo la motivazione che per ca- accoglie la richiesta dell’accusa e annuncia la si molto gravi la legge permette di imporre que- decisione di riportare Pasko davanti alla corte stotipodimisure. militare di Vladivostock, per un nuovo proces- Il 20 luglio 1999 la sua detenzione ha termine per- so. Questo dovrebbe avere inizio nel marzo del ché la corte militare della flotta del Pacifico fa ca- 2001, ma è posposto per ben tre volte per im- dere le accuse di alto tradimento contro di lui. È precisati motivi, fino all’11 luglio dello stesso condannato, però, a tre anni di prigione per aver anno. Secondo i sostenitori di Pasko i ritardi abusato della sua carica di ufficiale navale, se- sono progettati per logorare la loro resistenza e

12 ICASI cercare di distogliere l’attenzione dal caso, e per il suo lavoro come giornalista ambientali- sono una violazione del suo diritto a un proces- sta e un tentativo di mettere il silenziatore alla so corretto e tempestivo, come stabilito dall’ar- stampa su argomenti imbarazzanti per le auto- ticolo 5 della Convenzione europea sui diritti rità russe. umani. Del resto che l’attivismo ambientale nel campo La sentenza arriva il 25 dicembre del 2001. La della sicurezza nucleare in Russia fosse sotto corte marziale della flotta del Pacifico condanna pressione dagli ultimi anni, lo aveva già dimo- Pasko a quattro anni di prigione in un campo di strato il caso di Alejsandr Nikitin, un ex capita- duro lavoro, pena ridotta a 28 mesi tenendo con- no accusato di aver fornito informazioni a una to dei 20 già scontati aspettando il processo, e lo organizzazione ecologica norvegese. priva del suo rango militare e delle decorazioni Il 7 gennaio 2002 Amnesty International adotta di Stato. Pasko viene condannato per i crimini Pasko come prigioniero di coscienza. da cui era stato in precedenza assolto, e in parti- Il 10 dicembre 2002, anniversario della Dichia- colare per degli appunti, che la corte sostiene razione universale dei diritti umani, Pasko rice- dovessero essere pubblicati da un giornale giap- ve il prestigioso premio Reporters sans frontiè- ponese che contengono segreti «sull’attività ra- res – Fondation de France. Il premio viene con- dio-elettronica di unità di guerra durante eserci- segnato alla moglie di Grigory Pasko, Galina tazioni militari, i nomi effettivi delle unità, e la Morozova. composizione delle forze che hanno preso parte alle esercitazioni». L’assunto della corte che le note di Pasko con- L’11 novembre 2002 Pasko tengano segreti di Stato è basata su un decreto viene trasferito segreto (nr 055) del ministero della Difesa, che elenca le varie categorie di informazioni militari in un campo di lavori forzati considerate riservate. Il decreto viene dai tribu- nali usato come atto legale normativo, sebbene Le organizzazioni sostengono risolutamente la Costituzione russa vieti il ricorso a legislazio- che il lavoro di Pasko è protetto dall’articolo 10 ne segreta in casi criminali. Il ricorso a una nor- della Convenzione europea sui diritti umani, di mativa segreta viola anche il principio secondo cui la Russia è firmataria, e che afferma che cui il codice penale dovrebbe essere accessibile “ognuno ha diritto alla libertà d’espressione”. ai cittadini. Questo diritto include la libertà di ricevere e Nel febbraio 2002, il collegio militare della Corte passare informazioni o idee senza l’interferenza Suprema russa annulla la clausola del decreto dei governi e incuranti delle frontiere. Ma le 010, un residuato del periodo sovietico, e anche proteste, i premi, i riconoscimenti, non scuoto- il decreto 055 dopo la denuncia dei difensori di no più di tanto il Cremino. Pasko, che contesta la sua legalità. Il fondamen- Il presidente Vladimir Putin, più volte interpel- to giuridico della condanna di Pasko si sgretola lato sull’argomento risponde sempre di ritene- e le possibilità di un proscioglimento diventano re che il caso Pasko sia di natura puramente più concrete. giudiziaria e rifiuta di discutere la decisione dei Il 25 giugno 2002 è prevista l’udienza della Corte giudici. Sottolinea, invece, che l’accusa, rivolta Suprema russa sulla richiesta di completa asso- a Pasko, di aver passato documenti segreti a luzione, presentata da Pasko e i suoi avvocati. Il cittadini stranieri in cambio di denaro è dimo- collegio militare stabilisce che l’udienza debba strata, e che nessuno, neanche i suoi avvocati, tenersi a porte chiuse, e i 70 giornalisti presenti possono metterlo in discussione. Putin sostie- per riferire sul processo sono allontanati dall’a- ne di essere però disposto a valutare la possibi- ula. Pasko stesso non può essere presente in tri- lità di concedere a Pasko la grazia, se solo egli bunale, a causa della considerevole distanza fra volesse presentarne domanda. Ma il giornalista Vladivostock, dov’è detenuto, e Mosca, dove si rifiuta la proposta del presidente, dichiarando, svolge l’udienza. La Corte Suprema conferma la tramite i suoi avvocati, di non ritenersi colpe- condanna del dicembre 2001 per alto tradimen- vole di alcunché. to in forma di spionaggio. La sentenza ribadisce L’11 novembre 2002 Pasko viene trasferito in un l’originario verdetto, apportando solo qualche campo di lavori forzati, in una città a 100 chilo- cambiamento nella formulazione, che rimuove il metri da Vladivostock. Il trasferimento rende dif- riferimento al fatto che Pasko abbia illegalmente ficile al giornalista continuare a scrivere e rice- assistito alla riunione della flotta del Pacifico, e vere visite dalla famiglia e dagli avvocati. quello di aver mantenuto contatti con cittadini In data 25 dicembre 2002, viene prevista l’inizio stranieri. dell’udienza per il rilascio anticipato di Pasko La notizia provoca il disappunto delle principa- per buona condotta. li associazioni di tutela della libertà di stampa, La detenzione e le ripetute condanne di Grigory non solo in Russia ma anche all’estero; asso- Pasko hanno rappresentato un serio danno per ciazioni che hanno seguito il caso di Pasko fin la libertà dell’intera stampa russa, e per quei dal suo arresto, nel 1997, quando furono in giornalisti, anche meno noti, che nello svolgere molti a credere che si trattasse di una vendetta il proprio lavoro si imbattono in verità scomode

13 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

per le autorità del loro paese, e che a causa di militare russa è argomento troppo grave e deli- questo cadono nella ragnatela giudiziaria di un cato per poterlo gestire solo come segreto di paese in cui la politica della reticenza, lasciata in stato. La Russia, invece, ha scelto la strada del eredità dal passato sovietico, scende a volte silenzio e quando qualcuno ha provato ad alzare come un’ombra a coprire anche quello che, più il pesante telo posto a nascondere il problema, di ogni altra cosa, dovrebbe essere pubblico e la risposta è stata immediata: nessun media avere la più ampia diffusione. deve avvicinarvisi troppo, pena il carcere, pena L’inquinamento nucleare provocato dalla flotta un’accusa infamante, pena l’isolamento.

26 settembre 2002 un giornalista inglese nasce a Huntingdon ma cresce nel nord dello rimane ucciso in un violento scontro di Yorkshire, dove la sua famiglia aveva un’azien- Il frontiera tra le truppe russe e i guerriglie- da agricola. Studia alla Repton School e all’uni- ri ceceni. Roderick Scott, 31 anni, era un camera- versità di Edimburgo. Ed è a Edimburgo, stu- man freelance che lavorava a fianco dei ceceni, se- diando storia, che sviluppa l’interesse per il guendoli negli ultimi spostamenti dalla gola del giornalismo. Diviene responsabile della sezio- Pankisi, in Georgia, alla provincia russa dell’Ingu- ne esteri del “The Student Newspaper” e duran- scezia, al confine con la Cecenia. Un gruppo di te le vacanze viaggia a lungo in Medio Oriente, 300 combattenti ceceni sotto il comando di vivendo insieme al Pkk, il gruppo di separatisti Abdul Malik si scontra presso il villaggio di Gala- curdi, nella Turchia dell’est. Dopo la laurea nel shki in Ingushetia con le truppe russe. Una dozzi- 1994 sceglie la strada del freelance. Durante i na di soldati russi muoiono, un elicottero viene successivi otto anni vive e lavora in alcuni delle abbattuto, le perdite tra i guerriglieri ceceni non zone più critiche del mondo, tra cui , sono mai state quantificate. Dopo alcune ore un Kurdistan, Iraq, Afghanistan, , Kosovo, portavoce del Cremlino dichiara che tra i morti vi Palestina, , Etiopia e Cecenia. Fer- è «il corpo di un uomo che portava con sé una vi- mo per vari anni in Turchia, lavora come corri- deocamera, cassette e un passaporto inglese. Il spondente e fotoreporter per Reuters, “The passaporto aveva un visto per la Georgia, entrato Middle East Magazine” e “Jane’s Intelligence in vigore in giugno e scaduto il 15 settembre». Review”, prima di concentrarsi sul lavoro di Roderick Scott muore così, la notizia fa il giro del produzione di documentari. Contribuisce an- mondo, poi si ferma e scompare. che a redigere la guida annuale “I paesi più pe- La stampa italiana dedica alla notizie solo po- ricolosi del mondo”. che righe. Una volta di più si dimentica di inda- Roddy Scott ricordava sempre che ci sono tre garne la vita, di chiedersi perché un giornalista semplici passi da compiere per arrivare a un fosse proprio in prima linea in una delle zone al buon giornalismo: essere testimoni di un even- mondo più interdetta alle notizie. Tutti si di- to, capire quello che sta accadendo, riportarlo menticano di dire che Roderick Scott era consi- in modo preciso ed equilibrato. derato uno dei migliori documentaristi britan- È stato il suo continuo insistere sul fatto che i nici di guerra. giornalisti devono vedere le cose con i propri occhi che di volta in volta l’ha esposto a tanti ri- schi, fino a portarlo dritto al centro dell’azione. Fisico robusto, scriveva bene e divorava libri di RODDY SCOTT storia. Per un viaggio che lo conduce in Egitto, Giorda- nia e Siria, il suo bagaglio consiste in un picco- Roderick (Roddy) Scott collaborava regolar- la borsa schiacciata da un enorme libro rilegato mente con la società di produzione londinese sulla storia della rivoluzione francese. La pre- Frontline Tv News, che spesso manda freelance a senza fisica, combinata con l’intelligenza e una lavorare nelle zone di guerra. Vaughan Smith, compassione che difficilmente riusciva a na- un dirigente della compagnia, lo ricorda così: scondere, spiegano come sia riuscito ad avere «Scott ha lavorato per noi per cinque o sei anni. un’accoglienza tanto buona da parte dei mem- La Frontline Tv lo ha spesso sostenuto nei suoi bri delle tribù e dei guerriglieri in mezzo a cui ha progetti, acquistando le sue riprese. Ultima- trascorso così tanto del suo tempo. Queste era- mente Scott aveva percepito nel modo più in- no qualità essenziali per un giornalista che tenso il fatto che la vicenda della Cecenia non mancava delle risorse cui potevano accedere fosse sufficientemente considerata dai media chi lavora per le agenzie di stampa internazio- tradizionali. Era un uomo coraggioso che sape- nali. Arrestato dall’esercito etiope nel 1999 va sfruttare il suo coraggio per essere anche un mentre tentava di attraversare il confine verso il bravo giornalista». Sudan, viene tenuto prigioniero per molti gior- Discendente di C.P. Scott, direttore del Man- ni, con l’accusa di spionaggio. L’anno seguente chester Guardian dal 1872 al 1929, Roddy Scott contrae la malaria in Sierra Leone e perde tem-

14 ICASI poraneamente la vista. All’inizio del 2000 inizia governo dell’Ingushetia non voleva che Scott a seguire il conflitto in Cecenia. Negli ultimi fosse seppellito lì in quanto da considerarsi un due anni Scott conquista lentamente la fiducia terrorista. Nessuno dei parenti di Scott ha assi- dei guerriglieri ceceni che si trovavano fuori stito alla sepoltura, né l’ambasciata britannica della gola di Pankisi in Georgia, fino a poter re- ha inviato rappresentanti perché l’area non era alizzare un documentario sulla loro guerra con- considerata sicura per gli stranieri. tro la Russia. In ricordo di Roddy Scott la famiglia ha raccolto Ora Roddy Scott, riposa nel villaggio di Ordzho- quasi 10.000 sterline che sono state donate alla nikidzevskaya, fuori dalla città di Nazran nella Rory Peck Trust, un’istituzione benefica creata regione dell’Ingushetia, nel sud della Russia. per sostenere i cameraman freelance e i loro fa- Una sepoltura a lungo rimandata dal fatto che il miliari.

La morte di un giornalista ci fa toccare con mano come il sistema mediatico sia ormai profonda- mente corrotto, e basato su regole non scritte che mettono il lavoro e la vita dei giornalisti in se- condo piano rispetto all’efficacia dei risultati ottenuti.

in Europa il ruolo traprendenti, che non hanno paura di avventu- della “minaccia rarsi in zone che non conoscono e vengono pa- Mentre mondiale” è inter- gati solamente per il tempo strettamente neces- pretato da Saddam Hussein, a est del teatro me- sario a “coprire” gli eventi di maggiore attualità, diatico allestito dal “figlio d’arte” Bush Junior c’è immediatamente rimandati a casa non appena Vladimir Putin, che sta conducendo la sua “guer- un paese smette di “fare notizia”. ra al terrorismo” in Cecenia, con gli inevitabili “effetti collaterali”. Un effetto di questa guerra che è stato talmente “collaterale” da essere to- talmente ignorato dai mezzi di informazione è la QUANTE RIGHE morte di Roderick John Scott, un giornalista bri- tannico nato nel 1973 e morto in Inguscezia il 26 settembre 2002, mentre cercava di documenta- VALE LA VITA re, forse troppo da vicino, le azioni dell’esercito russo contro i guerriglieri ceceni. Dalle scarsissi- DI RODDY SCOTT? me notizie su questo crimine di guerra ritrovate nelle pieghe di Internet risulta che Roddy era un DI Carlo Gubitosa collaboratore della tv londinese “Frontline Tele- segretario associazione Peacelink vision News”, e portava con sé una videocamera, delle cassette, e un passaporto britannico con visto georgiano. Francesco Iannuzzelli, un giornalista italiano Quante righe vale la vita di Roddy Scott? Come freelance che vive e lavora a Londra collaborando mai questo giornalista non ha meritato neppure dall’estero con l’associazione PeaceLink, ha una delle lacrime che i “coccodrilli” della carta commentato la vicenda di Scott mettendo in stampata hanno abbondantemente sparso per evidenza «il problema dei giornalisti freelance, Maria Grazia Cutuli? Nessuno di questi “cocco- che per pochi soldi, senza protezione ed espo- drilli”, tuttavia, si è fatto sfuggire che il prestigio- nendosi ad alti rischi, si recano in zone molto so “Corriere della Sera” avrebbe deciso di asse- pericolose; zone (e guerre) fra l’altro dimentica- gnarle ufficialmente la qualifica di “inviato” sola- te dai grandi media (Bbc, Reuters e Cnn non mente dopo la sua morte, quasi come una “me- hanno un giornalista in Cecenia), e così i freelan- daglia al valore”. Quanti di questi coccodrilli ce diventano gli unici a fornire informazione e a della carta stampata sono pronti a rivelare che rischiare la pelle, ma pur svolgendo un lavoro l’informazione ormai è qualcosa di profonda- importantissimo vengono pagati un decimo mente diversa dal giornalismo, e che la figura dei giornalisti di grido, e quindi non possono dell’“inviato” è una specie destinata a una rapida permettersi l’attrezzatura necessaria per pro- estinzione? teggersi. Il povero Scott era andato in Cecenia Ormai sono i giornalisti come Roddy e Maria per 500 sterline... con un po’ di soldi in più forse Grazia che si “autoinviano” nelle zone più “calde” si sarebbe potuto comprare un giubbotto anti- del pianeta, e l’inviato iscritto ufficialmente sul proiettile e si sarebbe salvato la vita». libro paga del giornale, per vivere stabilmente in Se la presenza dei media internazionali nelle un paese raccontandone le vicende, ormai è una zone a rischio è scarsa, quella degli operatori figura professionale troppo costosa, facilmente dell’informazione italiani è pressoché nulla. In sostituibile dalle agenzie di stampa internazio- una zona vasta come l’Africa gli “inviati” della nali. Molto meglio sfruttare questi ragazzini in- stampa e delle televisioni italiane si contano or-

15 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

mai sulle dita di una mano, e il loro lavoro do- ca, ce ne sono anche altre di natura giornalisti- vrebbeservirearaccontarelavitadiunintero ca, che riguardano la “monotonia” e la scarsa continente. Chi decide il destino dei nostri me- “vendibilità” delle notizie che riguardano i con- diapreferiscefarciraccontarelecosecheacca- flitti a bassa intensità, le tensioni interetniche dono nel mondo dalle grandi agenzie di stampa che non sono ancora esplose in atti violenti, le internazionali, così la “proprietà” del giornale è violazioni dei diritti umani che non fanno ru- più contenta e alla fine dell’anno i bilanci si fan- more, lo sterminio quotidiano di migliaia e mi- noquadrarepiùfacilmenteeacostiminori. gliaia di esseri umani che muoiono perdendo la In Cecenia si registra una drammatica conver- guerra più assurda, quella che si combatte con- genza tra oscuramento e disinteresse, che rende tro la fame. questa zona del mondo una delle più inaccessi- Sono molti i segnali che inducono al pessimi- bili e ignorate al tempo stesso, praticamente smo e alimentano una forte sensazione di im- off-limits per tutti giornalisti e gli operatori dei potenza, e ci sembra di dover continuamente mass-media. Chi sceglie di lavorare liberamente inseguire delle emergenze senza poter fare nul- al di fuori delle rare “visite guidate” organizzate la per prevenire le guerre e per risolvere le ten- in Cecenia dall’esercito russo lo fa mettendo in sioni prima che degenerino in conflitti armati. conto il rischio della propria vita. A causa di que- Un antidoto a questa violenza può essere l’at- ste difficoltà oggettive con cui si scontrano gli tenzione e la curiosità per le guerre dimentica- operatori dell’informazione, nel nostro paese ar- te. Forse una maggiore consapevolezza non sal- rivano informazioni scarse e distorte, prodotte verà il mondo, ma almeno ci impedirà di essere utilizzando fonti polarizzate (governative o mili- ingannati quando proveranno a decidere al po- tari). Questa impraticabilità di una presenza di- sto nostro quali sono le priorità fondamentali retta e costante privano l’opinione pubblica per la pace, la giustizia e la sicurezza. mondiale dell’obiettività e dell’equidistanza che Probabilmente tra qualche settimana saremo sarebbero garantite con la presenza in Cecenia costretti ad assistere alla rappresentazione di di giornalisti indipendenti, in grado di muoversi una nuova guerra, e il copione di questa com- con un sufficiente grado di libertà. media mediatica non sarà certo scritto dai ra- gazzi o dai giornalisti che avranno la fortuna di osservare i fatti con i loro occhi rischiando la Il povero Scott era andato in Cecenia pelle al tempo stesso, ma tutto verrà deciso a ta- per 500 sterline... con un po’ di soldi volino nelle redazioni centrali dei giornali e del- le televisioni, in base alle direttive di “sciacalli in più forse si sarebbe potuto mediatici” panciuti che decidono cosa va in pri- comprare un giubbotto antiproiettile ma pagina e cosa “non piace al pubblico”, pronti a ignorare la morte di un collega per accendere i e si sarebbe salvato la vita riflettori sulla banalità, sulla retorica e sulla pro- paganda di guerra. Roddy Scott e Antonio Russo non sono sola- In futuro non ci saranno più inviati che ci aiute- mente due casi drammatici nella storia del ranno a guardare un paese con gli occhi di uno giornalismo di guerra, ma rappresentano anche straniero che se ne innamora. Non avremo più il un chiaro monito intimidatorio per chiunque Vietnam di Walter Cronkite, l’America vista da voglia “ficcare il naso” in una guerra che qualcu- Calvino, il Medio Oriente narrato da Luigi San- no vuole gestire con un basso profilo informati- dri, l’Africa dipinta dalla penna di Ryszard Kapu- vo, tenendo a distanza telecamere, taccuini e scinski, la Spagna raccontata da Ernest Hemin- macchine fotografiche. gway, la Cecenia di Antonio Russo. Per realizzare A queste forme di censura esterna si aggiungo- dei “prodotti editoriali” sempre più redditizi tutti no quelle di natura “interna” al giornalismo, i giornalisti saranno costretti a lavorare come dove le regole non scritte dell’informazione di- formiche impazzite, girando il mondo di setti- vidono i conflitti in guerre “di serie A”, che meri- mana in settimana senza acquisire le lingue, le tano le prime pagine dei giornali e l’attenzione culture, i contatti, gli agganci e le sensibilità dei media, e guerre “di serie B”, che vengono indispensabili per raccontare il cuore un paese ignorate o in alcuni casi addirittura censurate, senza fermarsi alla sua superficie. quando di tratta di casi che metterebbero in se- Quando l’America andrà in Iraq, in televisione si rio imbarazzo i nostri “alleati”. vedranno molti collegamenti via satellite fatti Uno di questi “casi imbarazzanti” è proprio il dai balconi degli alberghi di Baghdad, ben lon- conflitto in Cecenia, guidato da interessi che tano dall’epicentro degli eventi. Non siate astio- spingono la Federazione russa a stringere il pu- si con il cronista che apparirà sul teleschermo, e gno di ferro su quello stato grande come il Tren- abbiate per lui un pensiero di umana solidarie- tino, ma di alto valore strategico per il transito tà. In fin dei conti, si tratta pur sempre di un del petrolio. Oltre alle forme di censura politi- esemplare in via di estinzione.

16 I COMMENTI

Anna Politkovskaya, una giornalista russa che ha largamente denunciato le violazioni ai diritti umani in Cecenia, ha ricevuto il Premio per il giornalismo e la democrazia 2003 dell’Organization for Security and Cooperation. Bruce George, membro britannico dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, nell’annuncio del 10 febbraio 2003 ha detto, «Conferirle questo premio significa per l’assemblea parlamentare supportare il giornalismo coraggioso e professionale, per i diritti umani e la libertà dei mezzi d’informazione». Anna Politkovskaya è stata riconosciuta a livello internazio- nale per il suo lavoro in Cecenia come reporter per il quotidiano “Novaya Gazeta”. In molte occa- sioni ha ricevuto minacce di morte in risposta al suo giornalismo investigativo. Il premio del- l’OSCE non è la prima onorificenza per la Politkovskaya. Nel 2000 ha ricevuto il Russian Union of Journalists’ Golden Pen Award e nel 2002 l’International Women’s Media Foundation l’ha onorata con il Courage in Journalism Award. Il premio dell’OSCE è assegnato annualmente ai giornalisti che, attraverso il loro lavoro, hanno promosso i diritti umani, la democrazia e la libera diffusione delle informazioni.

seconda guerra in Cecenia è ormai stampa dell’esercito, scrivere solo ciò che loro in corso da più di tre anni anche se volevano venisse scritto e talvolta fare tutto ciò La adesso è ufficialmente conosciuta, restando bloccati nelle basi militari fino allo o riconosciuta fate voi, come un’“operazione an- scadere del permesso. titerroristica”, al pari della guerra americana in I giornalisti così si sono ritrovati in un traboc- Afghanistan. chetto. Le condizioni del lavoro erano dettate In realtà il conflitto ceceno si presenta come una dal personale militare. Era proibito, come puni- situazione agghiacciante in cui le speranze sono zione la perdita dell’autorizzazione a esercitare, state perse da tempo. Da un lato, vi è una com- incontrare i civili, visitare città e villaggi indipen- pleta anarchia militare, che ha l’autorizzazione dentemente e anche semplicemente lasciare la delle più alte autorità russe e che si manifesta base militare senza essere accompagnati da mi- con atti assolutamente inaccettabili come in- litari, che erano per altro contrari a lasciarla e, cessanti saccheggi nelle città e nei villaggi, as- come loro hanno sempre sostenuto, a rischiare sassinii di civili, punizioni ingiustificate, com- la loro vita per permettere ai giornalisti di fare il mercio di schiavi e anche mercato di cadaveri da proprio lavoro. parte delle truppe federali. Dall’altro presenta un crescente numero di persone che stanno cer- cando di vendicare la morte o la sparizione dei GUERRA, congiunti, una sorta di continuo reclutamento dei combattenti dell’opposizione e di riprodu- zione del terrorismo. TERRORISMO A partire dall’inizio della seconda guerra cecena, l’amministrazione del presidente Putin ha diffu- E GIORNALISMO soistruzioniregolantiillavorodituttiimezzi d’informazione. Inizialmente, queste istruzioni L’esperienza cecena erano contrarie alla legislazione russa in vigore; tuttavia, l’amministrazione del presidente non DI Anna Politkovskaia ha fatto alcuna concessione. giornalista del quotidiano russo “Novaya Gazeta” Per prima cosa, ogni giornalista doveva ricevere il permesso di andare in Cecenia dal braccio de- stro del presidente Putin, Sergei Yastrzhembsky, Di conseguenza, le sole informazioni che i gior- il vero responsabile della “componente ideolo- nalisti che operano in Cecenia potevano ottene- gica” che ha trasformato una guerra in un’opera- re erano quelle rilasciate dalla stampa militare, zione antiterroristica ben più tranquillizzante che prima di tutto diffondeva più l’ideologia che per l’opinione pubblica internazionale. In secon- l’informazione, poi, le false informazioni, che era do luogo, dopo aver ottenuto il permesso, cia- proibito confrontare con altre fonti. scun giornalista doveva comunicare alla base La gran parte delle pubblicazioni e dei giornali- militare centrale in Cecenia, nota come Khanka- sti russi, non volendo incappare in rischi (l’am- la, nella periferia di Grozny, ed essere nuova- ministrazione del presidente ha costantemente mente autorizzati dal servizio stampa dell’eser- provato a spaventare i recalcitranti mezzi d’in- cito. Nella realtà ciò significava non solo aspet- formazione), hanno accettato tali condizioni di tare tempi talvolta infiniti, ma significava, spes- lavoro, e tanto le colonne dei quotidiani che le so e volentieri, finalmente giunti in Cecenia, onde radio hanno trasmesso abbondanti men- mettersi a completa disposizione del servizio zogne circa la guerra in Cecenia.

17 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

Gli insuccessi dell’esercito, l’incapacità e la non Putin e dal suo staff e che hanno viaggiato libe- volontà dei servizi segreti di scovare e prendere ramente per i villaggi e le città cecene, per racco- in custodia i reali terroristi sono state presenta- gliere tutte le informazioni sugli eventi che han- te come vittorie militari e operazioni di succes- no avuto luogo in Cecenia, hanno trascorso un so. I civili uccisi sono stati definiti combattenti periodo davvero difficile dell’opposizione. Una di queste pubblicazioni è “Novaya Gazeta”. Abitanti locali regolarmente sotto il fuoco e i Per tutta la guerra, abbiamo seguito una linea di bombardamenti sono stati descritti come “com- supporto attivo per il gruppo che ha sofferto plici dei combattenti dell’opposizione”, in que- maggiormente a causa della guerra: la popola- sto modo giustificando totalmente la dura rap- zione civile. Per questa posizione, il nostro quo- presaglia contro di loro. Fin dall’inizio della se- tidiano è stato sotto costante attacco da parte conda fase della guerra la frattura tra i giornalisti dell’amministrazione del presidente; in effetti, è è stata evidente. I giornalisti obbedienti, quelli divenuta una “tradizione” per i militari ricorrere che hanno lavorato esclusivamente con il perso- regolarmente a pubbliche minacce alla vita di nale militare hanno ricevuto un’ampia ricom- quelli che continuano a investigare, a scrivere pensa per il loro servizio dal ministero della Di- deicriminidiguerrainCeceniaeaprotestare fesa e dal presidente del paese; i meno docili nei quotidiani contro il modo in cui la guerra è giornalisti che hanno tentato di seguire le op- stata condotta e contro i metodi arbitrari del- portune pratiche giornalistiche (la più impor- l’esercito. tante delle quali è di raccogliere il maggior nu- Queste minacce sono diventate particolarmen- mero di informazioni possibili su di un evento) te dure nell’autunno del 2001, dopo gli eventi sono stati esposti alla costante denigrazione dell’11 settembre di New York, quando il presi- pubblica, agli insulti e alle minacce. dente Putin ha ricevuto una sorta di indulgenza dai leader occidentali per le sue operazioni in Cecenia. Adesso è impossibile per un giornalista indi- pendente, anche con tutte le necessarie autoriz- zazioni, superare un posto di blocco militare in Cecenia. Un posto di blocco vuol dire, infatti, in- contrare lo scherno dei soldati, le minacce di ag- gressione, le simulazioni di sparatorie e di arre- sti. Ogni giornalista indipendente è diventato una spia in territorio nemico a cui non fornire nessun aiuto per quello di cui realmente ha bi- sogno in un territorio così ostile: raccogliere in- formazioni senza dare nell’occhio e, senza attira- re troppo l’attenzione, lavorare in fretta e sparire per tempo, prima che qualcuno lo localizzi. La Cecenia oggi è luogo di una guerra sottoso- pra, nella quale il terrorismo si è confuso con l’antiterrorismo e il terrorismo al di fuori dello stato con quello statale. Oggi, tre anni dopo, sembra che la “campagna I giornalisti che cercano di essere oggettivi sono persuasiva” del governo per assicurare “la giu- ritenuti “nemici della Russia” e devono essere sta immagine” per la guerra in Cecenia stia distrutti. avendo totalmente successo. La percentuale di Personalmente ritengo che quella a cui stiamo cittadini russi convinti che la Cecenia sia la sce- assistendo da anni in Cecenia sia un’acuta crisi na della “reale guerra al terrorismo”, che non della civilizzazione, nella quale tutti i diritti conosce e non desidera sapere la verità in ma- umani, compreso quello all’informazione, sono teria e che perciò supporta l’“operazione anti- regolarmente calpestati mentre quasi tutte le terroristica”, rimane alta, il 30-45 per cento del- voci tacciono. la popolazione. Ed è questo silenzio quello che mi sconcerta di Grazie a un giornalismo controllato dal governo più e maggiormente mi fa male. e dall’esercito, i ceceni sono stati bollati come Il silenzio dei miei colleghi e quello della stam- “la nazione dei fuorilegge” generando una re- pa internazionale sta stringendo la guerra in Ce- sponsabilità collettiva per gli atti di una mancia- cenia in un abbraccio mortale fatto com’è solo ta di individui.Quei giornalisti e mezzi d’infor- di disinteresse. mazione che non si sono sottomessi alle regole Non trovo nessuna giustificazione a questa si- imposte dall’amministrazione del presidente tuazione. Nessuna.

18 I COMMENTI

Nonostante il presidente dell’Uzbekistan, Islam Karimov, abbia assicurato di sostenere la libertà di stampa, le vecchie e repressive abitudini sono dure a morire

a Samarcanda, una città a 270 editore del quotidiano “Samarkhand”. «In un si- chilometri a sud della capitale stema autoritario come il nostro, è facile gover- Qui dell’Uzbekistan, Tashkent, un nare persone che sono povere e uniformate». gruppo di cronisti ha lasciato il proprio lavoro nella principale emittente informativa del- l’Uzbekistan per diventare giornalisti indipen- denti di Internews, un’organizzazione con base UZBEKISTAN: negli Usa che istruisce i giornalisti a produrre programmi televisivi per la diffusione delle noti- RITORNO zie e che sono venduti tramite un’agenzia di stampa alle stazioni dell’Uzbekistan e dell’Asia centrale. I loro rapporti mirano a trattare proble- ALL’URSS? mi di vitale importanza e formulano spinose domande. DI Alex Lupis e Richard McGill Murphy Il problema è soltanto uno: i loro lavori migliori non vengono mai trasmessi. Perché? Perché il Alex Lupis è il coordinatore per l’Europa e l’Asia Centrale del Com- direttore del notiziario locale è troppo schizzino- mittee to Protect Journalists di New York. Richard McGill Murphy è il so per mandare in onda del giornalismo investi- direttore editoriale del CPJ gativo. «Tutti sono preoccupati di perdere il loro lavoro», dice un editore locale. Per provare tale asserzione, i giornalisti di Internews mostrano Interviste con una vasto numero di giornalisti un video che contiene un resoconto di notizie uzbechi, attivisti per i diritti umani e funzionari circa lo scoppio di un’epidemia di tifo nella pro- di governo lasciano intendere quanto il governo vincia orientale di Jizak. L’intervista è completa; del presidente uzbeco Islam Karimov sia intolle- mostra immagini di persone che hanno contrat- rante alla critica pubblica. Il governo monopoliz- to il tifo dopo aver bevuto acqua contaminata da za la stampa e la distribuzione dei quotidiani, fi- un approvvigionamento pubblico, così come nanzia i maggiori quotidiani e ha il potere di mostra un polemico scontro con le autorità me- concedere o negare le licenze per la diffusione diche, che offrono una categorica smentita in delle informazioni. A tutt’oggi i giornalisti uzbe- stile sovietico. «Non esiste il tifo in Jizak», dice chi sono estremamente vulnerabili alle intimi- un responsabile. Anche un medico, affrontato, dazioni della polizia, dei servizi segreti, dei giu- al di fuori di un ospedale, da un reporter di dici, dei pubblici ministeri e dei regolatori dei Internews, sembra nervoso e rifiuta di risponde- mezzi di diffusione. Non c’è che dire: la cultura di re alla domanda se lui è a conoscenza di casi stile sovietico che imponeva l’autocensura an- recentiditifo. cora pervade la stampa locale. Negli stati postcomunisti che prima formavano Il presidente Karimov è un prodotto del vecchio l’Unione Sovietica, il giornalismo indipendente sistema comunista. È salito al potere nel 1989, nelle emittenti pubbliche si credeva facesse par- come primo segretario del Partito Comunista te del processo di transizione verso un futuro dell’Uzbekistan, uniformandosi alla politica di democratico. Ma in questa storia di infezione ti- Mikail Gorbaciov, che incoraggiava la traspa- foidea – confermata in modo toccante dalle vit- renza e la libertà di stampa come via per rifor- time, apertamente negata dai funzionari – sarà mare il sistema sovietico. Dopo il collasso del- vista da pochi, se non nessuno, degli abitanti l’Unione Sovietica nel 1991, Karimov è diventa- dell’Uzbekistan. I giornalisti che si sono formati to il primo presidente dell’indipendente Uzbe- con l’Internews affermano che soltanto un’unica kistan. Da quel momento però ha metodica- stazione televisiva vicino a Tashkent potrebbe mente soppresso tutti i dissensi pubblici e con- arrischiarsi a diffondere tale notizia. «Sebbene solidato un sistema di censura dei mezzi di in- la censura abbia avuto fine, i proprietari delle formazione, riaffermato un controllo sull’infor- stazioni e gli editori rifiutano di accettare mate- mazione di stile prettamente sovietico. riale che possa causare un danno di immagine Gruppi che lavorano per l’affermazione dei diritti alle autorità», dice il reporter Gayane Oganova. umani nel paese hanno provato varie volte a de- E aggiunge «dopo più di un decennio da quando nunciare tali politiche, ma eventi recenti hanno è stata proclamata la libertà di stampa, niente è reso più semplice per Karimov mantenere un così cambiato». ampio controllo; improvvisamente l’Uzbekistan L’Uzbekistan di oggi sembra, a livello di informa- ha assunto una nuova importanza nella scena in- zione, fare ancora parte dell’URSS, lo stato che ternazionale e in particolare per gli Stati Uniti. nel 1991 collassò in 15 paesi indipendenti. Le Mentre l’Asia centrale non era una priorità strate- vecchie repressive abitudini sono dure a morire. gica per gli Stati Uniti per tutti gli anni Novanta, «I nostri funzionari provengono per la maggior nelle immediato periodo che ha seguito l’attacco parte dall’epoca comunista», dice il precedente al Word Trade Center e al Pentagono, gli Stati

19 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

BACKGROUND Bush, il ministro della Giustizia ha assicurato di porre fine alla repressione degli attivisti dei di- Il 7 maggio 2002, il notiziario TV si apre con la notizia che il Comitato ritti umani. Statale sulla Stampa ha destituito il direttore della propria Agenzia Ma i successivi attacchi del governo nei confron- per la protezione del segreto di stato, Erkin Kamilov, che nel corso di ti della stampa ha limitato di molto l’impatto “di tutti gli anni Novanta aveva avuto il ruolo di censore capo della stam- questa assicurazione”. «Alle parole non sono pa. Una settimana dopo, i censori governativi smettono di passare in mai seguiti i fatti, specialmente se non si posso- rassegna i quotidiani prima della pubblicazione. Nelle prime setti- no mai pubblicare le proprie informazioni sulla mane che seguono, i giornali locali cominciano a pubblicare articoli stampa» nota Marie Struthers, una ricercatrice su argomenti prima vietati, come la disoccupazione, la corruzione nel dell’Human Rights Watch. sistema educativo e i passati abusi della polizia. Alcuni interpretano In pratica, il livello di paura e di autocensura la comparsa di questi articoli come il segno che certi editori vogliano presente nel paese sono tali che i giornalisti ra- testare i limiti permessi, mentre altri sospettano che il governo abbia ramente, anzi quasi mai, mettono in discussione semplicemente ordinato di dare l’impressione di un maquillage di o dibattono i maggiori cambiamenti politici. E facciata, a uso e consumo degli osservatori esteri. come il segretario governativo per l’informazio- Sebbene il licenziamento di Kamilov e l’abolizione della precedente ne, Rustam Jumaev, ha chiarito in un meeting censura siano senza dubbio sensazionali segni di supporto ufficiale con gli editori in Tashkent lo scorso febbraio, le alla libertà di stampa, il governo ben presto impone agli stessi editori locali emittenti di informazioni sono tenute a in- di quotidiani di rimpiazzare la censura. Al convegno in Tashkent, formare anticipatamente circa tutte le critiche ai poco dopo aver licenziato Kamilov, il Comitato Statale sulla Stampa funzionari statali e alle loro politiche che i gior- capeggiato da Rustam Shugalyamov preannuncia agli editori di sei nalisti vogliono pubblicare. Inoltre, Jumaev ha quotidiani ufficiali dell’Uzbekistan, che le autorità avrebbero monito- convocato mensilmente gli editori per schedare rato il contenuto dopo la pubblicazione dei loro giornali. Secondo un i loro rapporti e “sottolineare” la loro accondi- editore presente al meeting, Shugalyamov minaccia gli editori di es- scendenza o meno a tale disposizione. sere da quel momento totalmente responsabili di ciò che loro avreb- Tali affermazioni e atti vanno contro la retorica bero pubblicato. ostinazione di Karimov che continua ad afferma- Benché le conseguenze degli “errori editoriali” non siano mai state rechelastampaèliberainUzbekistan.Loscorso specificate, l’amministrazione creare velocemente un caso che inco- aprile, rispondendo alle critiche, ha detto al Par- raggi la cautela e l’autocensura. Il 19 luglio, il redattore capo del “Ta- lamento, «La libertà di parola e di stampa è cen- shkent-weekly Mohiyat”, Abdukayum Yuldashev, viene rimosso dal trale per noi che vogliamo costruire uno stato suo incarico. L’edizione del giornale di quel giorno include un artico- aperto, legale e democratico. Per questo noi dob- lo circa la libertà di stampa scritto da Karim Bakhriev, un giornalista biamo continuare il lavoro in questa direzione». indipendente il cui lavoro non era stato pubblicato per anni perché Ma essenzialmente quello che il presidente Ka- l’amministrazione presidenziale lo aveva messo nella lista nera. rimov ha fatto in questo ultimo anno è stato quello di “privatizzare la censura” trasferendo la responsabilità formale della censura dai funzio- Uniti hanno sviluppato nuovi rapporti con i paesi nari di governo agli editori stessi. centro asiatici cercando nuovi alleati nella loro Due mesi dopo l’abolizione formale della prece- guerra contro i Talebani e le forze di al-Qaeda in dente censura, la vera strategia per l’informazio- Afghanistan. Così Washington ha negoziato un ne di Karimov era già cominciata a emergere. accordo lo scorso autunno che ha garantito, ai Alla fine di luglio, fu decretato che il vecchio Co- militari americani il libero accesso alla base ae- mitato Statale sulla Stampa sarebbe stato rim- rea di Khanabad, vicino al confine meridionale piazzato da una nuova e provvisoria agenzia di con l’Afghanistan. In cambio gli Stati Uniti hanno stampa con il compito di monitorare l’informa- quadruplicato la loro assistenza annuale al- zione, e con il potere di sospendere le licenze di l’Uzbekistan, da 55 milioni di dollari americani informazione e i certificati ufficiali di registrazio- nel 2001 a qualcosa come 193 milioni, nel 2002. ne in caso di “sistematica” infrazione delle leggi I funzionari statunitensi sostengono che tale dell’Uzbekistan per la stampa e l’informazione. nuova relazione bilaterale avrà un impatto posi- La fine della censura “ufficiale” e la nascita della tivo nel rigido clima dell’Uzbekistan per quanto censura“editoriale”haresolastampauzbecapa- riguarda la libertà di espressione e gli altri diritti radossalmente più vulnerabile alle pressioni go- umani, ma al momento i cambiamenti sono sta- vernative. «Gli editori avevano una certa forza ti pressoché nulli e i “cosiddetti” gesti di conci- quando c’era la censura. Potevano persino com- liazione del governo sono stati più di facciata piere errori, sicuri com’erano che i censori avreb- che reali. Nel gennaio 2002, le autorità hanno bero eliminato tutto il materiale delicato» dice concesso un’amnistia a un centinaio di prigio- un giornalista. «Ma adesso sono loro chiamati a nieri politici. Tra questi anche Shodi Mardiev, un fare questo lavoro e se del materiale non è coe- reporter di 63 anni, direttore di una stazione ra- rente con la legge, possono essere chiamati in dio a Samarcanda, ingiustamente imprigionato giudizio». nel 1997 per rappresaglia al suo atteggiamento Bobomurod Abdullaev, corrispondente a Tash- critico nei confronti dei funzionari di governo. Il kent per il London Institute for War & Peace Re- 5 marzo, una settimana prima che Karimov si re- porting (IWPR), sostiene che lui e suoi colleghi casse a Washington per incontrare il presidente aspettano «ancora più sorveglianza delle loro at-

20 I COMMENTI tività e molti processi». Come prova, Abdullaev «L’intero sistema è costruito in maniera tale che punta su di un documento del ministro degli solo l’amministrazione presidenziale dirige il Interni, datato 6 aprile, che ordina all’unità pro- paese» dice non senza ironia un giornalista uz- vinciale antiterrorismo di raccogliere fotografie e beco. «Possono servire giorni perché si abbia informazioni personali sui giornalisti dell’Uzbeki- una semplice comunicazione ufficiale da parte stan impiegati alla BBC e alla statunitense Radio di funzionari, perché prima loro si devono con- Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), così come frontare con i loro superiori che a loro volta si sugli attivisti del partito d’opposizione. devono confrontare con l’amministrazione pre- Il governo sta facendo, inoltre, uso di pressioni sidenziale. Tutto avviene per telefono, niente sulle emittenti locali controllando scrupolosa- viene scritto. La paura corre sul filo». mente le licenze. La procedura per ottenere una Galima Bukharbaeva, un altro corrispondente licenza di trasmissione radiofonica o televisiva per l’IWPR in Tashkent, afferma che i giornalisti in Uzbekistan è particolarmente lenta e politi- locali trovano «impossibile ricevere anche le più cizzata. Quando poi tutto questo non basta ar- elementari informazioni sul governo dai funzio- rivano gli arresti e i processi. nari» rendendo difficile scrivere ben documen- Secondo il Committee to Protect Journalists al- tati articoli. cuni operatori di media sono attualmente dete- Per i giornalisti indipendenti uzbechi il futuro nuti in Uzbekistan per il loro lavoro. sembra sempre più gramo ed è così che molti di Questa reale minaccia di imprigionamento ha loro, rischiando, lavorano come fornitori di noti- spinto molti giornalisti all’esilio. Shukhrat Ba- zie per agenzie di notizie straniere o producono badjanov, direttore della stazione televisiva in- articoli o video che vengono trasmessi alle co- dipendente ALC di Urgench, ha combattuto le munità circostanti e nascoste di intellettuali e autorità negli ultimi due anni dopo la chiusura attivisti con idee simili. della sua stazione. Nell’agosto del 2001, è fuggi- Molti di questi giornalisti, come quelli che han- to dal paese per paura che le autorità avessero no prodotto il video sull’epidemia di tifo, prefe- l’intenzione di metterlo a tacere imprigionando- riscono un giornalismo non censurato per un lo con false prove. piccolo pubblico che un lavoro censurato per Molti giornalisti in Uzbekistan denunciano le una moltitudine di persone. enormi difficoltà di indagare accuratamente su L’esistenza di questa stampa investigativa “clan- un governo che amministra il paese con quello destina” di ottimo livello suggerisce che l’Uzbe- che gli uzbechi chiamano telefonaya prava (“leg- kistan potrebbe facilmente diventare una socie- ge del telefono”), un sistema per il quale le tele- tà più aperta se ai media fosse semplicemente fonate private dell’amministrazione presiden- permesso di mantenere una gestione responsa- ziale sostituiscono il ruolo della legge. bile nei confronti delle persone e delle idee.

Un influente giornalista armeno, rimasto recentemente ferito dallo scoppio di una granata fuori casa sua, teme di essere diventato un bersaglio da colpire, a causa della sua determinazione a scrivere quel che pensa

Il 22 ottobre qual- giorni dopo, relativo al terzo anniversario delle cuno mi aspetta- stragi in parlamento. Yerevan va fuori dall’in- Forse avevo in mente di fare rivelazioni sconvol- gresso principale di casa mia. Qualcuno ha se- genti? Prima di rispondere a questa domanda, guito i miei movimenti lungo le strade buie di sarebbe necessario chiedersi un’altra cosa: esiste notte e poi, quando ha pensato che fosse il mo- in Armenia un influente gruppo di potere interes- mento opportuno, ha lanciato ai miei piedi una sato a impedire scomode rivelazioni? Non so bomba a mano. Forse qualcuno ha ingaggiato dare una risposta né all’una né all’altra domanda. un sicario per questo “lavoro”, non so. In realtà, non avevo nuove terribili vicende da Sono sopravvissuto per pura fortuna: la granata raccontare o idee particolari da rivelare. E, nel è rotolata sotto il ciglio della strada, dove è complesso, il mio articolo non riguardava il fatto esplosa nel momento in cui mi sono spostato criminoso di per sé, ma gli eventi che in seguito sul marciapiede. Il ciglio della strada ha assorbi- a esso si sono verificati nell’arco di tre anni. Mol- to la maggior parte della potenza dell’esplosio- ti hanno scritto su questa vicenda senza subire ne, così sono riuscito a cavarmela con ferite “lie- alcun danno. vi”, ovvero una scheggia nel polmone, lesioni al Questo significa che volevano uccidermi, elimi- viso, alla testa, a gambe e braccia. narmi fisicamente, per qualche altro motivo. Ma A che scopo un agguato simile? Mio Dio, se solo quale esattamente? potessi saperlo! Quando hanno lanciato la gra- Possiamo escludere ragioni economiche o lega- nata, in quel periodo, stavo finendo di raccoglie- te alla situazione interna al paese. Non ho avuto re dati per un articolo che avrei scritto pochi un’amante con un marito geloso; non ho preso

21 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

in prestito ingenti somme di denaro; non sono di meno, esattamente quello che in seguito si mai stato in un particolare giro d’affari. verificò. Ovviamente, non voglio insinuare che il Non riesco a pensare a un motivo per cui qual- nostro appello ha in qualche modo influenzato cuno avrebbe voluto uccidermi, cancellare Mark gli sviluppi degli eventi successivi, ma l’idea era Grigorian dalla faccia della terra. nell’aria, per così dire, e noi contribuimmo solo a esprimerla chiaramente. Tempo dopo, mi ritrovai nel primissimo gruppo di giornalisti armeni in visita in Azerbaijan. In ARMENIA: seguito fui il primo autore armeno a scrivere un articolo insieme a un collega dell’Azerbaijan, UN REPORTER Shashin Rzayev, coordinatore del locale Institu- te for War and Peace Reporting (IWPR). L’artico- lo era relativo al processo di pace, fu pubblicato PAGA IL PREZZO contemporaneamente a Yerevan (dal giornale “Aravot”), a Baku (dall’“Echo”) e sul sito Internet DELLA dell’IWPR. L’articolo non scatenò alcuna critica, né sul fron- te armeno né su quello dell’Azerbaijan. In una INDIPENDENZA parola, fui considerato uno dei fautori del pro- cesso di pace in Karabakh. DI Mark Grigorian In seguito mi rivolsi a Robert Kocharian chia- mandolo dittatore, in un’intervista sul giornale fondatore del Caucasian Media Institute, attualmente Coordinatore dell’Azerbaijan “Zerkalo”. Molta gente in Arme- dell’Institute for War and Peace Reporting’s Armenia nia e i rappresentanti della diaspora armena di- vennero furiosi. Ma loro non uccidono per questo. Scrivono arti- Un attimo però, forse qualche indizio c’è. Nel coli, ti insultano. Quello che di fatto successe settembre dell’anno scorso ho scritto di un omi- nel mio caso. Loro non uccidono ma ti additano, cidio scomodo, quello eseguito da una guardia ti bollano per sempre. del corpo del presidente armeno Kocharian che Nel corso degli ultimi anni, sono diventato noto aveva spinto all’interno della toilette del Cafè come storico politico e autore di saggi sulle mi- Poplavok un uomo che si era precedentemente noranze etniche in Armenia. I miei articoli di rivoltoaKocharianinmodoirriverente,eloave- analisi e i miei saggi sono stati pubblicati in tre- va ucciso. Per una o due frasi l’uomo era morto e dici paesi, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud. In io ero stato tra i pochi a raccontare apertamente questi studi ho presentato il mio punto di vista questo caso vergognoso. sugli eventi politici in Armenia e sull’assesta- È passato più di un anno da questo assassinio; mento della situazione del Karabakh. alla guardia è stata ritirata la licenza – non ha Ma loro non uccidono nemmeno per questo. mai trascorso un minuto in prigione – in seguito C’è una cosa, comunque, che mi stupisce. Vede- è stato reintegrato in servizio e, credo, per quan- te, io non sono sotto il dominio di alcuna delle to lo riguarda, ora il caso è chiuso. attuali forze politiche. E allora? Bene, quasi tutti Perché quando suggerisco che può esserci un le- i miei colleghi che lavorano per la stampa arme- game tra il mio intervento critico su questa vi- na, in un modo o nell’altro scrivono per pubbli- cenda e l’attentato alla mia vita, gli investigatori cazioni assoggettate al controllo dell’una o del- ripongono le penne e cominciano a parlare delle l’altra fazione politica. Quando i giornalisti non mie ferite? Perché hanno controllato se il san- sono sottoposti alla “supervisione” del governo, gue sulle mie scarpe appartenesse proprio a me sono sottoposti a quella dell’opposizione. (a chi altro avrebbe potuto appartenere?) ma Questo, di conseguenza, significa che questi uo- non hanno indagato per scoprire se la guardia mini, questi giornalisti non sono indipendenti avesse un qualche legame con la mia vicenda? osservatori della società, ma servi del potere po- Nonloso. litico. In Armenia, stabilito un tema o un argo- Ma un’idea ce l’ho. Penso che volessero uccider- mento, già si sa di partenza per ogni giornalista, mi non per punirmi di un comportamento speci- se muoverà delle critiche o tesserà elogi. fico, ma per tutto un insieme di circostanze. Per Così se un giornalista, diciamo dell’“Aravot”, tutto quello che fatto nel passato. scrive un articolo relativo alle stragi in Parla- Ma cosa ho fatto poi? mento, chi legge sa in partenza quello che verrà Cominciamo dicendo che per molto tempo sono detto. Se scrivo io su questa vicenda, uno non stato un convinto sostenitore della pace con può prevedere quello che sarà pubblicato. Mi l’Azerbaijan. Tornando indietro nel tempo, nel mostrerò convinto che gli assassini furono diret- febbraio 1992 mio padre e io scrivemmo un ap- ti da Robert Kocharian o accuserò della strage pello per un’immediata tregua e l’apertura dei l’opposizione? Ecco perché sono pericoloso: negoziati sulla situazione del Nagorny Kara- perché libero da vincoli e imprevedibile. bakh. In realtà, proponemmo, nulla di più nulla È passato molto tempo da quando ho smesso di

22 I COMMENTI pubblicare le mie analisi politiche sui giornali lo- d’Europa. Si potrebbe supporre che il servizio cali, perché non voglio che il mio nome venga as- d’informazione, in particolare quello televisivo, sociato a qualche organizzazione. Spero che i sulle elezioni presidenziali e parlamentari in miei amici che rappresentano questi partiti, pos- Armenia il prossimo anno, sarà orientato contro sano perdonarmi. È molto importante per me es- tutti i candidati eccetto l’attuale presidente? Na- sere fuori dagli affari politici, fuori dai partiti. turalmente sì. Cosa succederebbe se ancora mi Allo scopo di pubblicare articoli di analisi politi- trovassi all’epicentro del prossimo monitoraggio ca, ho bisogno di fare riferimento ai media stra- sui media e ancora una volta registrassi tutte le nieri. E che mi piaccia o no, i miei pezzi proietta- violazioni? no un’immagine negativa dell’amministrazione Un’ultima cosa. L’attentato alla mia vita ha avu- presidenziale. Questo è esattamente quello che to lo scopo di spaventare tutti gli altri giornali- i paesi postsovietici non possono digerire. sti. Io non appartengo all’opposizione radicale, Infine, un altro aspetto del mio lavoro. Non ha non critico le autorità in ogni momento. Al con- importanza quanto le autorità e i politici a loro trario, rappresento una posizione equilibrata. vicini si sforzino di convincere il mondo che la Se le persone come me cominciano a essere uc- stampa armena è libera. Io ho sempre sostenuto cise, che tipo di messaggio viene lanciato al- il contrario. Non solo io naturalmente, molti at- l’opposizione? tivisti dei diritti umani hanno espresso lo stesso Tiriamo le conclusioni. Durante gli ultimi sei o parere. Un braccio di ferro stancante, infinito, sette anni, ho fatto tutto il possibile per creare in dentro il quale le autorità hanno fatto tutto il Armenia quel tipo di clima in cui la gente può possibile per dare l’immagine di un paese de- pensare quello che vuole ed esprimere libera- mocratico dove è garantita la libertà di espres- mente i propri pensieri, pubblicamente intendo, sione (uno dei requisiti chiave per l’appartenen- non nascosta in cucina. za al Consiglio d’Europa), mentre persone come Quello che ho fatto e scritto è quello che voglio. me hanno manovrato per vanificare i loro sforzi. E quello che voglio è che nel mio paese ci sia il In tre circostanze, negli anni scorsi, ho guidato diritto di rivolgersi a chiunque, che sia un paese un gruppo di esperti locali nel controllo del ser- pacifico, libero e civile. E tenterò di fare in modo vizio di informazione sulle elezioni. I risultati del che questo accada. nostro lavoro furono al solito piuttosto sgrade- Sembra che tutto questo mi renda una persona voli per i media che rappresentano lo stato per- indesiderabile, uno a cui infliggere una punizio- ché, di norma, la loro attività di informazione fa- ne esemplare agli occhi di tutti. vorisce il candidato in carica. Eppure i media di Ecco perché “un uomo nero” in pantaloni chiari stato, soprattutto la televisione, dovrebbero ri- è venuto da me. Ha ottenuto quello che voleva? flettere tutti i punti di vista presenti nella socie- È stato sufficiente per lui lanciare la granata, o tà, non solo quello presidenziale. ha pensato che ci saranno altre circostanze per Le conclusioni tratte dal monitoraggio da parte cancellarmi dalla faccia della terra? Questo non dell’European Media Institute e del mio gruppo, lo so. Lo sanno altri per me. Nell’attesa di cono- furono presentate all’attenzione di organismi in- scere la loro risposta io aspetto, scrivo, penso, ternazionali, compreso l’OSCE e il Consiglio parlo, aspetto, scrivo...

mi hanno chiesto se stero e non possono ritornare in Russia perché il presidente Vladi- sono giustamente spaventati di essere arrestati Spesso mir Putin ama i me- e mandati in prigione. Ma tutto è così semplice dia. «Certo che li ama» ho risposto, «altrimenti come sembra? No, la situazione è leggermente non cercherebbe di prenderne il controllo». I più complicata, ma per renderla più comprensi- due grandi esempi di come Putin abbia preso il bile è necessario spiegare lo strano fenomeno controllo dei media si sono avuti negli ultimi dell’oligarchia mediatica nel mio paese. anni. Sono state le due grandi battaglie intrapre- se dallo Stato contro Vladimir Gusinsky e il suo impero mediatico, inclusa la stazione televisiva NTV, e contro Boris Berezovsky e la sua stazione IMEDIA televisiva, TV-6. In questi due scontri sono stati usatituttiimezzi.Attacchidipoliziottimasche- CONTROLLATI rati ai quartieri generali degli imperi mediatici, l’arresto di Gusinsky con l’accusa di frode, tenta- tivi di prendere accordi mentre era in prigione, DAL CREMLINO libertà commerciale per il controllo dell’impero mediatico, e così via. I risultati sono noti. DI Alexander Pumpiansky Entrambi gli oligarchi hanno perso il controllo caporedattore del “Novoye Vremya” di Mosca dei loro imperi mediatici. Entrambi sono all’e-

23 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

L’oligarcadeimedia–eGusinskyeBerezovsky no lui fu costretto a subire gli inganni di una in- sono classici esempi di oligarchi dei media – è formazione che se vuole può cambiare le carte una figura strana, che ovviamente possiede dei in tavola e uscire con una edizione speciale media, ma è soprattutto un mediatore del pote- scritta solo per una persona. La storia ha chiari- re che usa i suoi legami con il potere per cercare to perfettamente che quella edizione “partico- di ottenere risultati economici. Allo stesso tem- lare” della “Pravda” non fu certo un omaggio per po il potere usa tali media per guadagnare una un uomo che stava per morire. Ma quello che più solida posizione politica. Vi farò un esempio Gusinsky e Berezovsky hanno fatto nella Russia di come gli oligarchi dei media, Gusinsky e Bere- moderna è stato peggiore, direi, di quella edi- zovsky, usavano i loro media definiti all’epoca zione speciale del “Pravda”, perché hanno usa- “indipendenti”. Termine quest’ultimo che viene to l’intero sistema dei media per mandare un sovente tirato in ballo in Russia anche se privo messaggio a una sola persona, al presidente. di qualunque contenuto. Iniziando una sordida e mirata campagna con- La poco famosa “guerra dell’informazione” del tro questo o quel ministro, riuscirono a creare 1997 fu intrapresa perché a quel tempo circa il una sorta di finto processo pubblico affinché i 25 per cento della compagnia statale delle tele- politici (Boris Yelsin per primo), gli intellettuali comunicazioni Syazinvest era stata offerta per e i militari ricevessero un solo messaggio: «la una privatizzazione, e Gusinsky e Berezovsky si società è davvero contro quest’uomo, quindi accordarono perché andasse a Gusinsky. In pre- quest’uomo va cambiato». Questo è un esem- cedenza, tutte le altre compagnie che erano pio di come i media funzionavano sotto il con- state privatizzate erano state assegnate con ac- trollo degli oligarchi. cordi di questo tipo, in qualche oscura sala con In seguito Gusinsky e Berezovsky cercarono di ufficiali del governo, ma quella volta il governo fare la stessa cosa con Putin quando andò al dei cosiddetti giovani riformisti disse niet eim- potere. Erano così arroganti, avevano avuto pose un accordo onesto. Onesto nel senso che così tante vittorie politiche e il potere dei me- chi avesse offerto di più avrebbe avuto il 25 per dia era così forte, che pensarono di poter parla- cento della compagnia. re a Putin allo stesso modo. Dopo tutto, era un E l’accordo fu probabilmente abbastanza one- uomo giovane, che era in qualche modo forma- sto, perché chi vinse fu l’impero di Vladimir Po- to da Berezovsky. Ma quella volta il meccani- tanin, che offrì circa 1 miliardo di dollari. Cioè smo non funzionò. Quella volta, il governo e il oltre 1 milione di dollari in più di quanto avesse Cremino usarono tutti i loro mezzi, tutti i loro proposto Gusinsky. trucchi, tutti i loro poteri – visibili o occulti – che avevano, per eliminare gli oligarchi. Risul- tato, capitolo chiuso anche se, naturalmente, Oggi in Russia i media non sono con qualche controversia, internazionale e in- chiamati a propagandare terna, di troppo. Da una parte, infatti, la comu- nità internazionale ha avuto chiaramente sen- continuamente una ideologia, tore che la fase del cosiddetto “pluralismo dei oggi il controllo dei media serve media in Russia” è stata accantonata, dato che il controllo del governo sui media elettronici è a una sola persona: al presidente pressoché totale. Dall’altra parte, i lettori o gli spettatori non vedono una grande differenza in Da qui iniziò la guerra dell’informazione, una quello che, per esempio, trasmette la nuova campagna mediatica sporcata dalla continua NTV, rispetto a ciò che trasmetteva ai tempi di diffamazione da parte dei due oligarchi dei me- Gusinsky. dia contro Anatoly Chubais e i cosiddetti giovani Resta però nell’aria una domanda, anzi un pro- riformisti. Questa campagna, anzi questo atto di blema, ed è intorno a tale problema che gira vendetta, fu condotta per diversi mesi e portò a tutta la discussione sullo stato dell’informazio- un cambiamento di governo. Credo che questo ne oggi in Russia. Che tipo di controllo è quello siailmiglioreesempiodicomesiabusa,osiè che il governo esercita oggi sui media? Noi abusato dei media per perseguire gli enormi in- giornalisti ricordiamo bene il controllo che c’e- teressi economici e politici che oggi attraversa- ra nel nostro paese prima dell’era di Mikhail no in continuazione la Russia. Gorbachev, circa 15 anni fa. Lo ricordiamo quel Negli anni Venti, ci fu un episodio simile allor- controllo totalitario, quella censura che inse- ché Lenin stava per morire. Lenin già viveva guiva ogni pubblicazione, ogni articolo, ogni isolato da qualche parte vicino Mosca, non ri- trasmissione, ogni libro, parola per parola; cevendo alcuna informazione reale dall’ester- quando ogni pubblicazione e praticamente no. Persino il quotidiano “Pravda” si era presta- ogni parola era controllata dalla censura. Oggi to alla finzione stampando un’edizione specia- le cose vanno diversamente. Oggi in Russia i le solo per lui, ovviamente con contenuti diffe- media non sono chiamati a propagandare con- renti da quelli proposti nell’edizione normale tinuamente una ideologia, oggi il controllo dei distribuita in tutta la Russia. Persino a Lenin media serve a una sola persona: al presidente. non fu risparmiata la finzione mediatica, persi- In Russia oggi, la parola Stato significa presi-

24 I COMMENTI dente, non primo ministro o parlamento o grup- una democrazia, magari debole, ma nonostante pi politici o altro. tutto una democrazia. Lo Stato – quello mediatico almeno – corrispon- Che ci permette di pensare che nonostante tutto de al solo presidente, e tutti i media, con poche la democrazia noi la viviamo, che viviamo in una eccezioni, lavorano per una sola persona: per il sorta di pluralismo, che viviamo persino la liber- presidente Vladimir Putin. tà dei media. Certo, che ancora oggi questa “li- Per noi giornalisti russi questa situazione è ben bertà dei media” impedisca ai giornalisti di svol- strana, poiché strano è questo controllo sui me- gere al meglio il loro lavoro di analisi e di inchie- dia così differente da quello esercitato nell’epo- sta è elemento inquietante e che dovrebbe esse- ca comunista. Talmente strano che ci permette re, nel nostro paese, maggiormente dibattuto. di pensare che oggi noi siamo effettivamente Ma con chi? Con il presidente?

premio, annunciato dal Comitato WAN, delle organizzazioni giornalistiche, realizza pub- che ha sede a Parigi, durante il suo mee- blicazioni sulle questioni relative alla legale re- Il ting in Russia, riconosce l’eccezionale golazione dei media, progetti di leggi alternative difesa e promozione della libertà di stampa da sui media, conferenze e seminari su problemi parte dell’Associazione e la sua strenua resisten- legati all’informazione. za alla repressione dei mass media. In una dichiarazione, il Comitato del WAN ha affermato: «La Belarusian Association of Jour- nalists (BAJ) sta combattendo coraggiosamen- IL “GOLDEN PEN te contro quello che probabilmente è il regime più repressivo di tutta Europa. Molti dei 900 OF FREEDOM” membri dell’associazione sono stati incarcera- ti, picchiati e ripetutamente perseguiti. Se non fosse per la straordinaria resistenza di questa EDIZIONE 2003 organizzazione, la libertà di informazione ed espressione in questo paese sarebbe stata, con ALLA tutta probabilità, completamente eliminata». La dichiarazione aggiunge: «Questa è solo la se- conda volta, nella quarantennale storia del “Gol- BELARUSIAN den Pen”, che questo premio viene attribuito a un gruppo piuttosto che a un individuo. L’unico ASSOCIATION precedente risale al 1969, quando il premio fu attribuito alla “Lotta della stampa cecoslovacca OF JOURNALISTS per la sua libertà”». Nel conferire il riconoscimento, la WAN ha an- cora una volta esortato il presidente bielorusso Lukashenko a «porre fine alla crescente repres- Il Centro si trova nella fase di espansione delle sione della libera attività giornalistica». sue attività, e programma di pubblicare una se- Nei mesi scorsi, la Belarusian Association of rie di fascicoli sull’educazione giuridica dei gior- Journalists ha lanciato una campagna per aboli- nalisti e di preparare linee guida e relazioni sui re le durissime leggi in vigore sulla diffamazio- basilari provvedimenti di legge che regolano ne, ha chiesto le dimissioni del ministro dell’in- l’attività dei media. formazione Mikhail Padhainy per essersi servito Gli esperti del Centro hanno anche assunto il del suo ministero per sopprimere la libertà d’e- ruolo di avvocati della difesa nelle cause contro spressione, e ha fatto pressione sulle autorità i giornalisti bielorussi e le organizzazioni dei per indagare di più sul caso del sequestro e della media: durante i mesi che hanno portato alla scomparsa del cameraman Dmitry Savadsky. rielezione del presidente Lukashenko a settem- L’Associazione difende singoli giornalisti e orga- bre, gli ufficiali delle imposte si sono impadro- nizzazioni dei media attraverso il suo Centro le- niti delle apparecchiature in possesso delle or- gale per la protezione di media, che supporta e ganizzazioni dei media, hanno bloccato i loro tutela la stampa indipendente ogni volta che i conti bancari, e hanno promosso un funziona- suoi diritti vengono violati. Il Centro fornisce l’a- rio statale con più anzianità come capo della nalisi giuridica delle violazioni, consulenza lega- casa editrice che pubblica i giornali indipen- le, rappresentanza nei tribunali degli interessi denti della capitale Minsk.

25 LA LUNGA NOTTE DELL’EST

Musa Muradov non è un corrispondente di guerra. È “solo” un reporter locale che si trova “per caso” a seguire una guerra

Muradov ha visto la sua le pubblicazioni sovietiche, era controllata dal città distrutta e il suo ma- partito comunista. Musa teriale di lavoro e i suoi Nel 1991, con il crollo dell’Unione Sovietica, i file ridotti in cenere. Cosa peggiore di tutte, ha leader comunisti ceceni abbandonarono il gior- dovuto seppellire due colleghi. Come direttore nale al suo destino e il “Groznensky Rabochy” di- del quotidiano “Groznensky Rabochy”, l’unica venne indipendente, e il suo staff scelse Mura- pubblicazione realmente indipendente della Ce- dov come direttore. cenia, Muradov è stato testimone della guerra, Nello stesso tempo, i movimenti secessionisti ma – insiste – non è un corrispondente di guerra. stavano accrescendo la loro importanza nella re- «Sono un reporter», dice il quarantaquattrenne pubbliche sovietiche. Nelle elezioni, denunciate Muradov. «Solo che cammino su un territorio da Mosca, i ceceni scelsero l’ex ufficiale dell’e- etichettato come “zona di guerra?”». sercito sovietico Dzhokhar Dudayev per guidare la piccola repubblica nella sua battaglia per l’in- dipendenza. Nel frattempo il “Groznensky Rabochy” procede- IN ZONA va bene. Il quotidiano stampava circa 100.000 copie alla settimana, e le prospettive erano lu- DI GUERRA minose. «Immaginavamo per noi il tipo di futuro dei quotidiani di successo di Mosca, cioè del “Moskovsky Komsomolets”, del “Komsomolska- DI Olga Tarasov ya Prava” e dell’“Izvestia”». Ma queste aspirazioni ebbero vita breve. Nel 1993, Dudayev tentò di trasformare il “Groz- Per Muradov, seguire il conflitto in Cecenia non nensky Rabochy” nella pubblicazione ufficiale significa trattare lotte politiche e raccapriccian- della sua amministrazione. Muradov e gran par- ti statistiche, ma mostrare che gli strascichi di te dello staff rifiutarono di compromettere la ri- guerra si estendono oltre la distruzione fisica e trovata neutralità e libertà del giornale e se ne i morti. I suoi articoli sono centrati sull’impatto andarono. Il “Groznensky Rabochy” venne in se- psicologico della guerra sui civili. Scrive dei guito chiuso, e Dudayev creò il suo quotidiano bambini soldato che combattono per i ribelli, personale. Muradov trovò lavoro solo come cor- dei danni subiti dalla galleria d’arte nella capi- rispondente per una pubblicazione regionale tale, Grozny, e dell’impatto del conflitto sull’e- edita dal dipartimento di giornalismo di un’uni- spressione artistica, tra gli altri temi. versità locale. Muradov ama sorridere e ridere, ma, durante Nel 1994, il presidente russo Boris Yeltsin inviò una recente intervista a Mosca, quando parla l’esercito federale in Cecenia e dichiarò guerra. delle avversità che lui e il suo quotidiano hanno In un anno, Mosca prese il controllo di Grozny e i passato negli ultimi dieci anni, compare un’om- combattimenti si spostarono nelle montagne e bra di tristezza sul suo volto. Per un uomo che è nelle aree remote. Durante il combattimento, sopravvissuto alla prigione, a ripetuti interroga- Muradov, sua moglie e sua figlia si trasferirono a tori, e anche a minacce di morte, Muradov rima- Mosca per guadagnare di più. Muradov provò a ne un appassionato della sua professione, un dare il via a una pubblicazione e si occupò di di- simbolo del “Groznensky Rabochy” per chi ci versi affari, ma nessuno di questi progetti andò scrive e per chi lo legge, una persona considera- in porto. Nel 1995, tornò a Grozny. ta sempre imparziale nel dare le notizie. Quando Muradov tornò, la città era irriconosci- E ciò non né facile né comune dentro una guerra bile per i danneggiamenti provocati dai prolun- e dentro un paese dove i cambiamenti di allean- gati combattimenti. ze e l’informazione parziale sono la regola. La maggior parte degli edifici, incluso la Central «L’idea del nostro quotidiano era di non servire House of the Press, dove c’era la redazione del una delle parti in conflitto. L’idea principale è di “Groznensky Rabochy”, erano stati distrutti. riportare ogni cosa che accade in Cecenia nella Ma Muradov era determinato a rimettere in pie- maniera più neutrale possibile», dice. di il suo giornale, e nella primavera del 1995, il Muradov è nato e cresciuto vicino a Grozny. Dice “Groznensky Rabochy” riprese a essere pubbli- di aver saputo di voler diventare un giornalista cato sotto la guida di Muradov. dopo aver visto un film francese su un giornali- Denaro proveniente da affari pubblici e privati sta investigativo che provava a trattare il tema iniziò a essere versato in una Grozny controllata della criminalità organizzata. Nel 1982, dopo il da Mosca. «Nuotavamo nel denaro» dice Mura- conseguimento della laurea al dipartimento di dov con una nota di nostalgia. giornalismo dell’università statale di Mosca, Nel 1996, Dudayev venne ucciso da una bomba Muradov tornò in Cecenia e iniziò a fare il repor- russa lanciata nella sua auto. I ribelli si impadro- ter per il “Groznensky Rabochy”, che, come tutte nirono di Grozny dopo un lungo assalto, e il lea-

26 I COMMENTI der separatista Aslan Maskhadov divenne presi- un anonimo opuscolo che annunciava che la dente della Cecenia. Per il giornale iniziarono le corte suprema di Ichkeria (il nome che i separa- tappe dolorosa. Uno dei reporter di Muradov fu tisti hanno dato alla Cecenia) lo aveva condan- ucciso in un conflitto armato, e Muradov stesso nato «a morte per aver collaborato con i russi e rimase intrappolato per 14 giorni in un apparta- aver preso denaro da un ebreo». (Il “Groznensky mento a causa degli intensi bombardamenti. Rabochy”, spiega Muradov, ha ricevuto fondi dal I soldi vennero a mancare, e Muradov dovette finanziere americano Gorge Soros.) Dato che combattere per mantenere il quotidiano a galla. non è mai stato chiaro se l’opuscolo fosse opera Nel 1999, il presidente russo Vladimir Putin – sa- dei russi o dei separatisti ceceni, – nessuna delle lito in carica con una campagna che prometteva due parti lo ha mai rivendicato – le minacce non di riportare l’ordine in Cecenia – mandò nuova- furono mai prese sul serio dalle forze di sicurez- mente le truppe russe a Grozny. Una bomba di- za russe. Temendo per la propria incolumità e strusse la redazione di “Groznensky Rabochy”, e quella della sua famiglia, Muradov decise che Muradov perse un altro reporter, rimasto ucciso doveva lasciare la regione, e il “Kommersant” lo nel bombardamento. trasferì a Mosca. Trovando impossibile vivere e lavorare a Grozny, Seduto nel suo ufficio a Mosca, Muradov riflette Muradov – che aveva lavorato anche come corri- sugli ultimi dieci anni. Seguire le varie campagne spondente speciale per l’influente quotidiano di in Cecenia è stato difficile, fa notare, ed è diventa- Mosca “Kommersant” e per quotidiano tedesco to ancora peggio. «Era molto più facile durante la “Die Welt” – e ciò che restava del suo staff segui- prima campagna militare» dice Muradov. «Si po- rono decine di migliaia di ceceni e si spostarono teva scrivere su qualunque argomento. Ma ora, nella regione confinante dell’Iguscezia. Ricomin- non c’è informazione, e i giornalisti sono tenuti ciarono immediatamente a pubblicare il “Groz- sotto stretta sorveglianza dalle forze federali. nensky Rabochy” nella capitale dell’Iguscezia, Nessun passo può essere fatto senza la loro par- Nazran, distribuendo il quotidiano per lo più gra- tecipazione, il loro controllo e il loro consenso». tuitamente fra i profughi ceceni. Con l’aiuto dell’americano National Endowment Per tutta il periodo della guerra in Cecenia, Mu- for Democracy, Muradov pianifica di pubblicare il radov è stato accusato dai ribelli ceceni di colla- “Groznensky Rabochy” da Mosca e mandarlo a borare con i russi, e dai russi di essere un porta- Grozny (attualmente, il quotidiano è pubblicato voce dei ribelli. Le forze russe lo hanno messo in irregolarmente dall’Iguscezia). Pochi corrispon- carcere per essersi introdotto nella Grozny con- denti rimangono in Cecenia, e Muradov si affida a trollata dai russi per seguire gli avvenimenti, e lo loro per notizie di prima mano. Ma è preoccupato hanno ripetutamente interrogato accusandolo per la loro incolumità. Ha detto al suo staff, «se per aver pubblicato un’intervista con Maskha- non vi sentite sicuri, non fatelo». dov e altri leader ceceni, e per aver dato notizia Vivere e lavorare a Mosca rattrista Muradov, ma di presunti abusi contro i diritti umani da parte spera di poter ritornare in Cecenia. Dopo tutto, dei militari russi. nel suo cuore, è un reporter locale, e appartiene L’anno scorso, Muradov ha detto di aver ricevuto aGrozny.

una lunga battaglia, Azer che impediscono ai media di sperimentare la Hasaret è soddisfatto per completa libertà. Dopo il successo degli emenda- menti alle leggi sull’informazione che hanno in- trodotto più libertà di stampa in Azerbaijan. Come fondatore e membro del Journalists’ Trade PARZIALE Union (JuHI) di Baku, Hasret ha collaborato con molti differenti gruppi facendo pressione sul go- VITTORIA verno affinché approvasse gli emendamenti alla legge sui mass media che ostacolavano seria- mente le emittenti indipendenti del paese. DELLA LIBERTÀ «Molti giornalisti sono stati coinvolti in questa protesta inclusi gli editori dei quotidiani di pri- DI STAMPA mo piano e i leader dell’unione dei giornalisti» ha affermato Haret in un’intervista per il Digital Freedom Network. «Noi lavoriamo con il Consi- IN AZERBAIJAN glio d’Europa che ha fatto pressione affinché il DI Jacqueline Kozin governo cambiasse la legge». Mentre questi passi in avanti verso la libertà di del Digital Freedom Network, associazione stampa sono fonte di compiacimento, vi sono per la tutela dei diritti umani nel mondo ancora delle limitazioni, economiche e legali,

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LA LOTTA DEI GIORNALISTI permettesse la distribuzione. «Chiunque ora può presentare una lettera al ministero della Benché il presidente Heydar Aliyev abbia firma- Giustizia che annunci l’intenzione di editare un to un decreto nel 1998 che ha sancito la fine del- nuovo un quotidiano e una settimana dopo la censura per l’informazione in Azerbaijan, gli cominciare a pubblicarlo». attacchi contro i giornalisti, gli editori e le emit- Ma per Harset, gli aspetti più importanti della tenti sono continuati. I giornalisti sono stati at- modificata legge sono contenuti nell’articolo 7 e taccati, brutalmente aggrediti, imprigionati e nell’articolo 19. L’articolo 7 ripete il decreto del portati in tribunale. Le stazioni televisive e i 1998 di Aliyev che proibisce ogni forma di censu- quotidiani attaccate, assalite e chiuse. ra da parte dello stato nei confronti dei mass Ma i tentativi congiunti di Hasret, dei suoi colle- media così come la creazione e il finanziamento ghi, dei giornalisti e della comunità internazio- di agenzie con il compito di attuare questo tipo nale hanno dato luogo a una situazione che il di controllo. Ma la semplice aggiunta di una pa- presidente Aliyev non poteva ignorare. L’unione rola all’articolo 19 ha colpito Hasret: «Dice che dei giornalisti dell’Azerbaijan era continuamen- la produzione e la diffusione di programmi da te in contatto con il Dipartimento sui media del parte dei mass media possono essere tempora- Consiglio d’Europa, che ha energicamente ricor- neamente sospese o cessate solo su ordine di dato al governo locale le responsabilità che si chi rilascia il permesso o del tribunale. È impor- hanno quando si è membri del Consiglio. tante porre l’attenzione sulla parola “tempora- Il Journalists’ Trade Union era anche costante- neamente” tanto più che la precedente versione mente in contatto con le varie organizzazioni che della legge permetteva di bandire completa- operano per la libera informazione nel mondo. mente i quotidiani. Per quanto riguarda poi le «I gruppi internazionali erano coinvolti nel mo- motivazioni che potrebbero condurre un’emit- nitorare la situazione e nel dare l’allarme quan- tente alla chiusura, da tempo abbiamo spedito do avevamo bisogno di loro» ha commentato una lettera ad Aliyev nella quale si chiedeva l’e- Hasret, che è anche un giornalista per il noto satta delucidazione in merito ai reati di diffama- quotidiano, “Azadliq”. «Hanno passato la parola zione che la legge non contempla. Il presidente ad altre organizzazioni. Noi inviamo costante- deve ancora risponderci». mente loro informazioni. Solitamente chiedia- mo loro di spedire lettere di protesta al nostro LE MINACCE governo e dopo pubblichiamo queste lettere nei nostri giornali». Naturalmente Hasret è perfettamente a cono- La lotta per la libertà di stampa raggiunse l’api- scenza delle questioni che ancora continuano a ce in Azerbaijan nel dicembre 2001. Quel mese, i creare problemi alla libertà di stampa nel suo giornalisti si unirono per protestare contro la paese. chiusura da parte del governo di tre quotidiani Mentre gli emendamenti alla precedente legge accusati di diffondere false informazioni e di in- sui media sono stati motivo di festeggiamento, sultare le autorità, ma la polizia locale disperse la situazione legale del paese induce a essere la folla e arrestò tre giornalisti, uno dei quali era più cauti nelle celebrazioni. La nuova ritrovata Hasret. Non dissuasi da questi fatti, i giornalisti libertà rimane vulnerabile nel sistema giuridico organizzarono una protesta ancora maggiore cir- che è tutto meno che indipendente. «I tribunali ca una settimana dopo. Le pressioni esterne del sono illegalmente sotto il controllo del gover- Consiglio d’Europa e di gruppi internazionali co- no» ha commentato Hasret. «Questo significa strinsero il presidente Aliyev ad accettare le che non sono liberi». richieste dei giornalisti e promettere loro che le Inoltre, gli emendamenti riguardano solo la cose sarebbero cambiate. stampa, lasciando le emittenti in un’invariata si- «Non poteva sopraffare del tutto i giornalisti» ri- tuazione di scarsa libertà. «Il problema con le corda Hasret. «Il suo desiderio era quello di stazioni attende tuttora soluzione» ha notato mantenere la censura e ogni tipo di limitazione Hasret. «È ancora molto difficile per un’emitten- nei confronti dei mass media e della libertà del- te radio-televisiva ottenere una licenza. Tutti i le persone, ma non ci riuscì. E noi capimmo che i canali televisivi sono in qualche modo control- tempi erano cambiati. Che anche l’Azerbaijan lati dal governo». poteva diventare veramente indipendente e mai E benché la carta stampata sia stata liberata da più essere una parte di quella Unione Sovietica costrizioni di tipo legale, continuano a essere dove non si poteva fare niente». ostacolati dagli aspetti economici. La pubblicità e la vendita dei quotidiani sono le uniche fonti LA LIBERTÀ ARRIVA di finanziamento per le redazioni. Ma questo non rappresenta un buon investimento per Il 16 marzo 2002, gli emendamenti alla legge sui quelli che si occupano di affari in Azerbaijan. mass media passa in parlamento ed entra in vi- «Ci sono davvero poche pubblicità nei quoti- gore. Hasret fa notare che la nuova versione del- diani» ha detto Hasret. «Solitamente l’opposi- la legge non richiede alla carta stampata una li- zione e i giornali indipendenti non riescono a cenza o una registrazione dal governo che ne ottenere dei buoni introiti dalla sponsorizza-

28 I COMMENTI zione. Gli uomini d’affari sostengono di aver ti- ni di unirsi e di stampare uno invece che dieci more per le pressioni governative che potreb- giornali» ha dichiarato. «Il paese ha una popola- bero subire pubblicizzando i loro prodotti at- zione di poco più di otto milioni di abitanti e più traverso questi mezzi». di 350 giornali, di cui 150 sono regolari, inclusi «Il secondo problema è la circolazione dei gior- 20 quotidiani». nali» ha continuato. «Il maggior quotidiano Il governo è tenuto a stanziare fondi per aiutare i pubblica soltanto 15.000 copie al giorno. Altri media a risolvere i loro problemi economici, ma stampano, di solito, 7.000 copie al giorno. Le adesso questo potrebbe portare a un’altra forma redazioni sono costantemente coperte dai de- di controllo. «Pensiamo che potrebbe essere me- biti. La circolazione di alcune pubblicazioni è glio se il governo accordasse donazioni» rimarca terminata dopo che Aliyev ha emanato un de- Hasret. «Può darsi che le donazioni possano in- creto che richiedeva a tutta la stampa di pubbli- segnare al governo dell’Azerbaijan un’altra lezio- care in scrittura latina anziché in quella cirilli- ne sulla libertà di stampa e fargli comprendere ca, che tutti i mezzi d’informazione avevano uti- che l’interpretazione certa di questo diritto nel lizzato da quando fu imposto loro da Stalin nel nostro paese potrà essere raggiunta solamente 1939». quando il governo rinuncerà al controllo sui tri- Ma i media stessi possono migliorare la loro bunali, libererà le stazioni radio-televisive dalle condizione economica. Per questo, Hasret sug- limitazioni e convincerà gli uomini d’affari che gerisce una parola amata in finanza: fusione. «Io pubblicizzare i loro prodotti nelle pubblicazioni credo che sia arrivato il momento per i quotidia- indipendenti è persino conveniente».

A cinque anni dalla fine della guerra civile in Tajikistan – cominciata nel 1992 e terminata nel 1997 – gli osservatori internazionali sostengono che ancora la libertà di stampa non sia garantita nel paese e l’autocensura sia uno dei maggiori ostacoli in un’informazione dove contrasti politici ed etnici sono usuali.

dicembre 2002 il Committee to stati assassinati è diminuito significativamente Protect Journalist (CPJ) ha invia- dalla fine della guerra, ma ciò nonostante, l’in- Nel to una dura protesta al ministro formazione resta nella stessa condizione di degli esteri del Tajikistan, Talbak Nazarov, de- difficoltà e paura. Ancora il governo non ha scrivendo la propria preoccupazione per quanto mostrato alcun segno d’interesse nel risolvere i riguarda la libertà di stampa nel paese. Nella let- casi di omicidio o di aggressione». tera, l’organizzazione internazionale scrive che la faziosità politica che si è determinata durante i cinque anni di guerra civile – così come le ucci- sioni di molti giornalisti durante il conflitto – ha TAJIKISTAN: incrementato la diffusione dell’autocensura nel Tajikistan. Il portavoce del ministero degli Este- L’AUTOCENSURA ri, Igor Satarov ha risposto di non voler com- mentare l’affermazione del CPJ. Dal 1992, il CPJ ha documentato 19 omicidi di CHE SOFFOCA giornalisti in Tajikistan, molti dei quali durante la guerra civile. Secondo Alex Lupis, coordinato- IMEDIA re del CPJ per l’Europa e l’Asia centrale, la stam- pa come conseguenza è divenuta più prudente. DI Antoine Blua «Il Tajikistan è sostanzialmente, si sa, un am- biente d’impunità. Ci sono gruppi differenti – sia che siano partiti politici o gruppi paramilitari, o Anche Roshan Khadivi, direttore della sede del semplicemente le forze di polizia o i servizi se- Tajikistan di Internews, un’organizzazione inter- greti – che possono uccidere, aggredire, intimo- nazionale no profit chesostieneimezzid’informa- rire giornalisti senza essere ritenuti responsabili zione indipendenti, si mostra preoccupato dalle per le loro azioni» afferma Lupis. «Anche oggi, a condizioni in cui sono costrette quasi tutte le un lustro della fine della guerra civile, i giornali- emittenti locali. sti continuano a essere attaccati e tormentati e In condizioni estremamente difficili, in quasi to- qualche volta persino uccisi. Gli sforzi dei fun- tale assenza di supporto legale per le emittenti zionari nell’applicare la legge o i ricorsi legali indipendenti e con il governo sensibile alle influ- sono stati inadeguati e coloro che sono stati co- enze politiche esterne, le stazioni radio e quelle involtinegliattacchienegliassassinideigior- televisive – afferma Khadivi – sono sotto costante nalisti sembrano non avere niente di cui temere. minaccia di essere chiuse arbitrariamente. Come, Certamente il numero di giornalisti che sono ha raccontato, è accaduto a “Radio NIC”, che era

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stata la prima stazione radiofonica privata del spetto dei diritti umani, dovrebbero riflettere su paese a ricevere una licenza per trasmettere. quello che è successo e sentirsi anche loro re- «Le sue trasmissioni sono state fermate all’ini- sponsabili per la guerra civile. Dopo la guerra ci zio di quest’anno nella capitale, Dushambe. La siamo tutti autocensurati, è vero. Abbiamo prov- sua licenza non è stata rinnovata. Non ci sono veduto all’autocensura non perché fossimo inti- davvero ragioni per questo. Nessuno dei funzio- moriti dalle autorità o da qualcosa di simile. Era- nari di governo ha fornito alcuna spiegazione. vamo semplicemente spaventati di ricreare la L’unica emittente radiofonica che rimane indi- stessa condizione che dette luogo alla divisione pendente, “Radio Tiroz”, continua a trasmettere, della società in fazioni differenti». ma soltanto nelle remote regioni settentrionali Ghani ha infine aggiunto che le organizzazioni in- del Tajikistan. La maggior parte delle 15 stazioni ternazionali dovrebbero adattare i loro consigli televisive indipendenti sono nella stessa situa- alla situazione locale. Altrimenti, ha sottolineato, zione, hanno una diffusione limitata ad aree re- le raccomandazioni dall’esterno come la lettera lativamente isolate». spedita dal Committee to Protect Journalist po- Malgrado tali ostacoli, Khadivi ha affermato che trebbe essere interpretata, come lui ha spiegato, le stazioni indipendenti del Tajikistan stanno di- come «una sorta di spinta verso l’estremismo». ventando un’organizzazione impossibile da Accusa prontamente respinta dal CPJ così come ignorare. Nella corsa per le elezioni parlamenta- sono state respinte le affermazioni che, nate ri del febbraio 2000, quando una televisione sta- dopo la divulgazione della lettera, vorrebbero tale si rifiutò di tenere dibattiti, i candidati si ri- l’associazione forzare il Tajikistan ad abbracciare volsero a una televisione non statale. «Questo standard imposti dall’occidente. fu molto significativo. Per la prima volta, le sta- «Nonèvero,maanchesefossecosì»hadetto zioni televisive nella città di Khodzhent e Kani- Lupis «non sarebbe un’accusa che ci macchia. Ci badam poterono fornire una piattaforma per le sono governi in tutto il mondo che permettono diverse parti politiche e persino trasmettere un alla stampa una qual si voglia pubblicazione dibattito politico. Tuttavia, questi programmi purché sia pagata la dovuta tassa. Che permet- non poterono essere visti in Dushambe». tono ai giornalisti di criticare il governo, che ar- Ma non tutti la pensano così in Tajikistan. restano e processano persone che intimidisco- Secondo Rashid Ghani, ricercatore politico, le or- no o uccidono i giornalisti. Questo è una pratica ganizzazioni internazionali dovrebbero provare a che in tutti i paesi dovrebbe essere normale. Il capire l’ambiente dell’informazione in Tajikistan CPJ sta incoraggiando il Tajikistan affinché inizi a invece di criticarlo solamente. «Alcuni degli stan- muoversi in una direzione che finalmente dia il dard che vengono proposti oggi ai media e che benvenuto alla partecipazione dei cittadini nel furono adottati nei primi anni Novanta sono in governo e permetta ai giornalisti di essere utili larga parte la causa della guerra e il caos che è al pubblico». sorto in Tajikistan. I nostri media si sentirono più Secondo Lupis, anche il libero scambio di infor- liberi di una società non era ancora preparata per mazioni alla fine aiuterebbe il governo a prende- accettare questa libertà. I nostri giornalisti e i no- re decisioni politiche migliori e così facendo stri intellettuali che sono soliti richiamarsi al ri- aiuterebbe a promuovere la stabilità.

A nemmeno una settimana dalla tragica conclusione del sequestro di civili compiuto da un com- mando di separatisti ceceni nel teatro di Mosca, la Duma approva in terza lettura una serie di emendamenti restrittivi alla vigente legge federale sulla stampa, che introducono ulteriori limita- zioni all’attività dei mass media con riguardo alle operazioni antiterrorismo. Il provvedimento passa alla camera bassa del Parlamento russo con appena sei voti in più del quorum minimo, 231 a 106. Le nuove norme vietano in particolare la pubblicazione, o comunque la divulgazione di no- tizie «che rivelino i metodi tecnici speciali e le tattiche» adottati dalle forze di sicurezza in opera- zioni del genere; dunque, nessun tipo d’informazione circa armi, munizioni, esplosivi e tecnologie impiegati contro i terroristi. Il nuovo giro di vite contro la libertà di stampa suscita subito proteste internazionali e interne. Passano pochi giorni e Vladimir Putin sconfessa la Duma: «è una legge inutile, da abolire immediatamente».

decisione del presidente russo Vla- Un ringraziamento è probabilmente dovuto al dimir Putin di abolire la legislazio- presidente russo Vladimir Putin per la sua deci- La ne repressiva dei media votata dal sione di abolire la legislazione che avrebbe am- Parlamento – in quanto considerato “valido piamente ristretto la copertura degli argomenti supporto” alla guerra di stato contro il “terrori- inerenti al terrorismo da parte dei media indi- smo ceceno” – non fa nulla per ribaltare il persi- pendenti, ma ciò non fa di lui un campione della stente declino dei diritti dei giornalisti indipen- libertà d’espressione. Il suo veto è stato deciso denti in Russia. in risposta a una dimostrazione di solidità senza

30 I COMMENTI precedenti dei media del paese e alle critiche Inoltre la nuova legge avrebbe ristretto ulterior- alla legge provenienti da tutto il mondo. mente la già strettamente controllata copertu- Rappresentanti di 30 delle organizzazioni me- ra della cosiddetta guerra “antiterroristica” in diali più importanti del paese – inclusa la televi- Cecenia. sione di stato e i loro tenaci avversari dei net- Come ricorda il Committee to Protect Journalists work indipendenti – più il capo della commis- «i media indipendenti devono già affrontare ec- sione russa per i diritti umani hanno spinto cessive restrizioni legali, impoverimento econo- Putin a eliminare la legge. mico, intimidazioni politiche e castighi violenti «Nessun vero potere democratico può esistere per servizi critici sulla corruzione degli ufficiali o senza apertura al pubblico e chiarezza, che sugli abusi dei diritti umani in Cecenia. In Russia sono fornite dai mass media», ha riconosciuto non serve una nuova legge perché quelle che già Putin. Ma le sue parole sono state accompa- esistono impediscono ai media di lavorare sere- gnate da critiche pungenti sulla copertura di namente». stampa, televisione e radio dell’episodio della morte degli ostaggi nel teatro di Mosca a otto- bre e da un suggerimento che questa situazio- RUSSIA: ne sarebbe stata affrontata meglio fuori dal pubblico sguardo. LEGGI SUI MEDIA «La principale arma dei terroristi non sono le gra- nate, le mitragliatrici e le pallottole, ma il ricatto, e il principale mezzo di questo ricatto è trasfor- E TERRORISMO mare un atto terroristico in uno show pubblico» ha detto durante un incontro con i principali diri- genti dei media il 25 novembre 2002. DI Olga Tarasov Le domande su come i ribelli pesantemente ar- mati abbiano potuto mettere in atto l’operazio- ne senza essere ostacolati dalla sicurezza di Sta- Da tempo l’amministrazione di Putin è stata di- to sono rimaste senza risposta. rettamente o indirettamente dichiarata respon- Le critiche sulla conduzione delle operazioni, in sabile di un’ampia schiera di abusi per soffocare particolare sull’apparente abuso del gas, sono i media indipendenti. state soffocate e le richieste per un’indagine par- Dispute sul debito commerciale e sui diritti de- lamentare indipendente sono state rifiutate. gli azionisti hanno mascherato il rilevamento di La legislazione abolita, che correggeva la Legge media privati visti come critici verso Putin e ver- sulla lotta al terrorismo e la Legge sui mass so la guerra in Cecenia. media, avrebbe proibito le notizie considerate Le forze di sicurezza stanno furtivamente accu- ostacolanti le operazioni antiterrorismo e mulando il controllo dell’informazione e una dif- avrebbe bandito la messa in onda o la pubbli- fusa violenza contro i giornalisti è continuata da cazione di dichiarazioni dei ribelli o di “propa- parte della polizia di fronte all’indifferenza gene- ganda estremista”. rale, in particolar modo fuori dalla Russia. Nella realtà il linguaggio della legge era così Cambiamenti nel sistema del sussidio statale vago che avrebbe potuto essere usato per elimi- hanno rinforzato il controllo del Cremlino sul set- nare tutti coloro che con le loro notizie danno fa- tore dei media e il potere del ministero per la stidio alle autorità; una legge, dunque, da appli- stampa e l’informazione e del suo dirigente, Mik- care con particolare cura specialmente prima hail Lesin. delle elezioni parlamentari del 2003 e di quelle Il veto di Putin riguardo all’ultima manifestazione presidenziali del 2004. di questa tendenza non fa nulla per rovesciarla.

il 23 novembre annuncia che il corpo di Kolomiets è stato tro- 2002 per il vato impiccato a un albero a Belarus. Al mo- Riunitosi meeting bien- mento del suo ritrovamento, Kolomiets manca- nale a Vienna, il comitato esecutivo dell’Interna- va da casa sua da quattro settimane. Alcuni dei tional Press Institute (IPI), rete mondiale di di- rettori, dirigenti dei mezzi d’informazione e in- fluenti giornalisti, invia una lettera al presidente ucraino Leonid Kuchma esprimendo preoccu- UCRAINA pazione per gli eventi che ruotano intorno alla morte di Mykhailo Kolomiets, fondatore e diret- Sospetti per la morte del direttore di una agenzia tore di “Ukrainsky Novyny”, un’agenzia di stam- di stampa pa indipendente ucraina. Il 18 novembre, il ministro dell’interno ucraino

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suoi colleghi, avevano già da tempo espresso il vrebbe essere affrontato in un modo completa- timore che la sua scomparsa potesse essere mente trasparente e chiaro a tutti, come hanno collegata alla sua attività di cronaca, critica nei suggerito alcuni rapporti dei media e alcuni uf- confronti del governo ucraino. ficiali ucraini. Il coproprietario dell’“Ukrainsky Novyny”, Vo- Sia l’inchiesta del coroner che l’indagine della lodymyr Hranovskiy, chiede alle autorità ucrai- polizia dovrebbero essere condotti alla luce del ne di pensare all’omicidio come una possibilità sole, preferibilmente coinvolgendo esperti al di da prendere in considerazione. Lui non crede sopra delle parti. che si sia trattato di suicidio. Il 21 novembre, Il comitato esecutivo dell’IPI ha esortato il pre- Hranovskiy afferma che non capisce perché non sidente Kuchma a fare tutto ciò che è in suo po- è stato ancora interrogato dalla polizia, visto tere per garantire un pubblico esame critico che il suo numero di telefono è stato uno degli che possa portare alla piena dimostrazione del ultimi contattati dalla vittima. Olga Kolomiets, caso della morte di Kolomiets. la madre del giornalista che ha riconosciuto il L’IPI ha pure ricordato al presidente che 18 gior- corpo come quello di suo figlio, anche lei rifiuta nalisti sono stati assassinati da quando l’Ucrai- di credere che si sia suicidato. na è diventata una repubblica nel 1991. In parti- La donna chiede all’ufficio del procuratore gene- colare, gli omicidi di Gheorghij Gongadze nel rale ucraino di registrare il fatto come un’azione 2000 e di Ihor Alezandrov nel 2001 sono rimasti criminosa e di condurre verifiche giudiziarie sul- insoluti. L’IPI chiede che sia fatto tutto il possi- la faccenda. Chiede anche che una persona bile per spazzare via i dubbi che girano intorno esperta al di sopra delle parti sia autorizzata a alla morte di Kolomiets. E fallire di nuovo in effettuare un’indagine. questo scopo significherebbe rafforzare la con- Secondo la lettera dell’IPI, il problema di stabi- vinzione che i giornalisti ucraini vengano uccisi lire se Kolomiets si sia suicidato o meno, do- con l’impunità degli assassini.

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quasi un seco- Allo stesso modo, la nuova “Legge per combatte- lo da quando re il terrorismo” approvata dal governo della Bie- È passato Lenin, teorico lorussia, offre alle autorità la possibilità di inter- e leader dello stato sovietico, affermò «la libertà venire direttamente nelle attività dei media. è preziosa, così preziosa che bisogna razionar- Leggi come queste, che prevedono severe puni- la». E certamente così fu in Unione Sovietica. zioni, rappresentano una costante minaccia per Oggi, oltre dieci anni dopo lo smembramento i giornalisti per quali spesso l’autocensura rima- dell’URSS e dopo anni di sforzi da parte dell’Eu- ne l’unica soluzione. ropa e degli Stati Uniti allo scopo – in certi casi Questi pochi esempi mostrano come sia cam- reale, in altri fittizio – di promuovere strutture biato l’atteggiamento politico di fondo. Non democratiche in questa regione, ancora una vol- sono solo le singole leggi antidemocratiche o gli ta la limitazione delle libertà fondamentali viene attacchi ai giornalisti che preoccupano. Anche presentata come “necessaria” dai capi di gover- se certamente c’è stato un peggioramento nel- no delle repubbliche nate dal crollo dell’impero l’ultimo anno, questi attacchi si sono sempre ve- sovietico, questa volta con il benestare di molte rificati, e qualunque giornalista, in qualunque “democrazie” occidentali. parte del mondo, è consapevole che il diritto I provvedimenti presi nel corso dell’ultimo anno alla libertà d’espressione non si conquista una da molti governi dei paesi dell’ex Unione Sovie- volta per tutte, ma è una battaglia costante, fatta tica al fine di controllare la diffusione delle infor- di vittorie e di sconfitte. mazioni e limitare la libertà d’espressione rap- presentano dei notevoli passi indietro nel loro faticoso processo di democratizzazione. In Asia centrale, in particolare, i critici hanno no- I15PAESI tato che la presenza degli Stati Uniti in seguito alla “guerra al terrorismo” certamente non ha DELL’AREA contribuito a promuovere la democrazia; al con- trario, i leader di questi paesi, divenuti parte di I troppi silenzi dell’informazione una coalizione internazionale insieme ai suppo- sti rappresentanti della democrazia e della giu- stizia mondiali, si sono sentiti legittimati nelle loro politiche antidemocratiche. DI Barbara Trionfi I fatti e le informazioni raccolte dall’Internatio- press freedom adviser nal Press Institute di Vienna e riportate negli ar- dell’International Press Institute di Vienna ticoli che seguono offrono un quadro, certamen- te non completo, ma indicativo dei pericoli e delle sofferenze a cui i giornalisti nei paesi del- Quello che preoccupa nella situazione attuale, è l’ex Unione Sovietica sono stati sottoposti in il fatto che i diritti umani in generale, perfino seguito a questa nuova corrente restrittiva. quelli civili, stanno perdendo valore, passano in La situazione è tale che un giornalista uzbeko, per seconda posizione, e la loro violazione viene le- esempio, ha affermato che c’era più critica al go- gittimata perfino da chi, fino a ora, li aveva defi- verno durante l’era sovietica che oggi. In Uzbeki- niti «diritti universali e fondamentali» e se ne stan praticamente tutti i media, compreso Inter- era proclamato difensore. net, sono sotto il controllo dello stato, i direttori In questo momento storico, il compito che si dei media vengono nominati direttamente dal propone l’International Press Institute è di fare governo di Karimov, che non tollera critiche di al- in modo che i parametri non cambino, nono- cun tipo; e i giornalisti, consapevoli che solo gli stante le pressioni politiche; che il diritto dei articoli favorevoli al governo vengono pubblicati, media di diffondere fatti e opinioni e, a maggior sono costretti ad autocensurarsi. ragione, il diritto dei cittadini di essere informa- In Kazakhstan, come in Tajikistan, le autorità re- ti, e non disinformati, continuino a essere consi- golarmente abusano della legge per limitare le derati fondamentali, e non soggetti a condizioni attività dei media, mettere a tacere le voci dissi- dettate dagli interessi dei potenti. denti, o semplicemente scomode, e attaccare Si dice comunemente che in un sistema demo- anche fisicamente i giornalisti, senza paura di cratico i media devono controllare le attività dei alcuna punizione. governi come “cani da guardia”, ed è per questo Due giornalisti sono stati uccisi nel 2002 in motivo che la libertà d’espressione è uno dei Ucraina, dove l’assassinio del giornalista Gheor- pilastri della democrazia. ghij Gongadze nel 2000 non è ancora stato risol- Questo principio, che oggi sta venendo smantel- to. Mentre in Russia, in seguito alla terribile vi- lato proprio dalle democrazie occidentali, è sta- cenda degli ostaggi sequestrati nel teatro di Mo- to alla base della fondazione dell’International sca, il Parlamento ha approvato direttive che Press Institute più di cinquant’anni fa da parte di pongono severe restrizioni sul modo in cui i un gruppo di redattori internazionali che, subito giornalisti possono scrivono riguardo ai gruppi dopo la fine della seconda guerra mondiale, af- di militanti. fermò che la libertà di espressione e il plurali-

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smo delle fonti di informazione sono elementi libertà di stampa, ma anche allo sviluppo e fondamentali per la ricostruzione di un mondo adozione da parte dei giornalisti di norme pro- migliore e più democratico. fessionali, codici deontologici e altri sistemi Da allora l’Istituto è cresciuto, divenendo un’or- auto regolamentativi, al fine di limitare il più ganizzazione globale con più di 2000 giornalisti possibile la possibilità di interferenze da parte associati in 115 paesi e ha accumulato fama ed dei governi o altre istituzioni nel contenuto dei esperienza, imparando dai suoi errori come dai media. suoi successi. In questo ambito, l’Istituto, insieme all’Interna- Nel corso degli anni, la sede centrale dell’Istitu- tional Federation of Journalists, ha recentemen- to, si è spostata da New York a Londra e infine a te fondato l’International News Safety Institute, Vienna, dove è attualmente, e con essa vi è stato una coalizione di giornalisti, media, organizza- anche un leggero slittamento negli obiettivi del- zioni internazionali e professionali, che ha come l’organizzazione: da un ideale di libertà d’espres- obbiettivo il rispetto della sicurezza e dell’inte- sione assoluta, basato sul primo emendamento grità dei giornalisti che lavorano in zone di guer- della Costituzione statunitense, si è passati ai ra. Le organizzazioni che partecipano a questa principi più diffusi in Europa, basati sull’articolo iniziative hanno adottato un “codice per la sicu- 10 della Convenzione europea dei diritti umani, rezza dell’informazione”, che prevede program- che accetta alcune restrizioni della libertà d’e- mi di addestramento specifici, equipaggiamen- spressione se «previste dalla legge e costituenti to adeguato, manuali di sicurezza e assicurazio- misure necessarie in una società democratica». ni per i giornalisti che lavorano in zone pericolo- Da questo, l’attenzione dedicata dall’Interna- se, al fine di ridurre il più possibile i rischi a cui tional Press Institute non solo alla difesa della vanno incontro.

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nata è esplosa vicino a lui, che ha riportato serie ARMENIA ferite ai polmoni, alle gambe, all’addome. Si ri- tiene che l’agguato possa essere collegato all’in- L’Armenia recentemente è entrata a far parte del tenzione del giornalista di diffondere informa- Consiglio d’Europa e ha fatto dei lievi progressi zioni sull’attacco terroristico del 1999 al parla- in direzione della democrazia e della libertà di mento armeno, attacco in cui vennero uccisi vari informazione. La situazione dei mass media è legislatori in primo piano. Gregorian è anche di- buona se prendiamo in considerazione i para- rettore rappresentante del Caucasian Institute metri regionali; una situazione di gran lunga mi- for Mass Media. In passato, altri giornalisti che gliore di quella che vive il vicino Azerbaijan, che hanno indagato sull’attacco al parlamento sono si è unito al Consiglio d’Europa nello stesso pe- stati oggetto di attacchi e intimidazioni. riodo. Il progresso del paese è comunque relati- Il 25 ottobre è stato aggredito Gegan Nazarian, vo. La brutalità da parte delle forze dell’ordine è un giornalista del giornale d’opposizione “Aika- all’ordine del giorno, e spesso viene usata la vio- nan Zhamanak”. lenza fisica per strappare confessioni ai detenu- Il 28 dicembre Tigran Nagdalian, capo dell’Ar- ti. Anche i media subiscono questa situazione; menian Public Broadcasting Company e condut- in passato sono stati bersagliati i giornalisti più tore di un programma settimanale di news, è critici e le loro esternazioni e nel 2002 un giorna- stato colpito alla testa mentre stava lasciando la lista è stato ucciso. La situazione economica di- casa dei suoi genitori nella capitale Yerevan. sastrosa rende difficile ai media diventare total- Nagdalian, amico e sostenitore del presidente mente indipendenti e molte notizie vengono ri- Robert Kocharian, è stato portato rapidamente portate in modo tale da conquistare o mantene- all’ospedale ma è morto durante un’operazione re un appoggio finanziario. di emergenza. Funzionari statali credono che al Anche lo stato esercita un notevole controllo sui crimine sia legata una motivazione politica, altri media, specialmente sulle emittenti radiotelevi- suggeriscono che dietro vi siano interessi eco- sive. I politici più influenti si sono trincerati die- nomici. Le indagini sull’omicidio comunque si tro il clima politico instabile per rifiutarsi di mi- sono presto arenate. gliorare la situazione dei mass media. Ogni volta che il potere sembra scivolare via dalle mani dei politici, il loro controllo sui mezzi di comunica- Nel 2002 ci sono stati due attacchi zione si rafforza e si intensifica. Tutta una serie di a giornalisti e un omicidio circostanze nel 2002 hanno dimostrato che la si- tuazione rimane statica, nonostante il passato avesse fornito segnali incoraggianti che facevano Nel 2002, il presidente è stato accusato di “politi- pensare in una possibilità di miglioramento. cizzare” il processo di assegnazione delle licenze Le norme di legge costituiscono ancora un forte di trasmissione, e la televisione pubblica è vista ostacolo alla libertà dei media. La Legge sulla dall’opposizione come poco più di un mezzo a di- radio e le trasmissioni televisive, approvata dal sposizione del presidente e dei suoi alleati. parlamento nel 2000, non è stata soddisfacente, In una gara d’appalto per licenze di trasmissione, secondo il parere di esperti del Consiglio d’Eu- il canale televisivo indipendente A1+ è stato pri- ropa. Attraverso la risoluzione 1304 del 2002, il vato della possibilità di andare in onda. Il 2 aprile Consiglio d’Europa ha richiesto all’Armenia di il National Committee on Television and Radio emendare la legge senza indugio. (NCTR), un organismo nominato dal presidente, Anche il nuovo disegno di legge è stato critica- ha ceduto le frequenze in precedenza gestite da to da gruppi di giornalisti, secondo cui il prov- A1+ alla compagnia Sharm, un’azienda di spetta- vedimento non fornisce sufficiente protezione colo che ha stretto legami con il governo. Il cana- ai media. Il parlamento armeno ha comunque le A1+ è noto per la sua copertura mediatica criti- intenzione di convertire l’attuale proposta in ca e indipendente, spesso ha espresso commenti legge prima delle elezioni presidenziali e parla- negativi sul presidente Robert Kocharian. mentari, in programma per la prima metà di Sembra proprio che questa decisione sia stata quest’anno. Lo Yerevan Press Club crede che presa come mossa preventiva con l’obiettivo di questo sia un deliberato tentativo, nella corsa aumentare le chance di Kocharian di essere rie- verso le elezioni, di porre un freno alle critiche letto nella campagna per le elezioni presidenzia- all’amministrazione. li all’inizio del 2003. Nello stesso giorno, infatti, Il 22 ottobre il giornalista investigativo Mark l’NCTR ha annunciato anche che non avrebbe Gregorian è stato colpito da una granata mentre rinnovato la licenza di un’altra stazione televisi- stava camminando nel centro di Yerevan. La gra- va indipendente, la Noyan Tapan. Entrambe le

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pia copertura mediatica che ha raggiunto vari opinionisti, leader politici e coloro che sono portatori di punti di vista diversi». L’ambasciata ha aggiunto che la chiusura del canale «suscita seri problemi legati al futuro dei media liberi e indipendenti in Armenia». In risposta alla situazione di crisi, il 3 maggio 2002, giornata mondiale sulla libertà di stampa, il National Press Club ha definito Kocharian “ne- mico della stampa”. Il presidente ha in qualche modo cercato di affrontare la critica affermando che la decisione rientrava completamente nei li- miti previsti dalla legge. Una vasta parte dell’o- pinione pubblica era comunque in disaccordo, e decine di migliaia di persone hanno affollato le strade per protestare, incoraggiate dai partiti d’opposizione. Il caso ha richiamato anche l’attenzione interna- zionale. L’Organizzazione per la Cooperazione e MANIFESTAZIONE PER LA LIBERTÀ DI STAMPA. Circa 10.000 sosteni- la Sicurezza in Europa (OSCE), in prima linea nel tori dell’opposizione si radunano a Yerevan, capitale dell’Armenia, il 5 rappresentare il diritto alla libertà di espressione, aprile 2002, accusando il governo di violare la libertà di stampa (AP ha affermato nel rapporto al Consiglio perma- Foto/Mkhitar Khachatrian) nente che l’Armenia dovrebbe considerare tre cose. Che il governo dovrebbe indire una nuova emittenti hanno fatto appello ma le loro richie- gara d’appalto per le frequenze e i canali A1+ e ste sono state rifiutate. È probabile che il caso Noyan Tapan dovrebbero «essere fortemente in- sia preso in considerazione dalla Corte europea coraggiati a partecipare». Che la legge armena dei diritti umani. sulle trasmissioni radio televisive dovrebbe esse- Il problema sta soprattutto nella procedura di re emendata con l’appoggio del Consiglio d’Eu- nomina dei componenti dell’NCTR, procedura ropa e dell’Osce. Che l’attuale bozza della legge che non corrisponde alle indicazioni fornite dal- sui media dovrebbe essere «scrupolosamente la Commissione dei ministri del Consiglio d’Eu- analizzata da esperti internazionali» prima di es- ropa. Secondo il Consiglio, i membri di tali orga- sere inviata all’esame del parlamento. nismi dovrebbero essere nominati “in modo de- Il terzo punto riguarda un disegno di legge intro- mocratico e trasparente”. In Armenia è il presi- dotto a marzo ma in seguito ritirato dopo che dente stesso che stabilisce i singoli membri del aveva suscitato forti critiche. Il ministro della Comitato secondo le sue preferenze. Giustizia armeno allora aveva promesso che Molti, compresa l’ambasciata Usa a Yerevan, ca- avrebbe revisionato la bozza. Quella originaria pitale dell’Armenia, hanno espresso il proprio includeva una proposta di creazione di un’agen- risentimento per la decisione di negare all’A1+ zia del governo incaricata della “supervisione la propria licenza. In una dichiarazione l’amba- statale” dei media. L’agenzia avrebbe anche avu- sciata ha affermato che «il canale A1+ ha fornito to il potere di autorizzare e revocare le licenze un prezioso servizio pubblico, attraverso un’am- dei mezzi di comunicazione.

trari e controllo politico dei tribunali. Problemi AZERBAIJAN che hanno coinvolto l’Azerbaijan in misura mag- giore che gli altri paesi dell’ex Urss. Soprattutto Heydar Aliyev, anziano ma energico presidente in tempo di elezioni, quando tutte le energie del dell’Azerbaijan, sembra aver preparato la strada paese sono state impiegate per porre fine ai per un agevole passaggio di potere a suo figlio commenti critici dei media. Molti dei mezzi di Ilham. Si tratta di un processo che va avanti già comunicazione si trovano sotto il controllo di- da qualche tempo, e gran parte della fase prepa- retto o indiretto del governo. Le autorità con- ratoria ha avuto lo scopo di mettere a tacere le trollano i giornali, l’agenzia di stampa nazionale, critiche dei media. A partire dalla metà degli così come la tv di stato e la radio. anni Novanta, la situazione dei giornalisti indi- La trasformazione della tv di stato in un servizio pendenti è andata via via peggiorando. Le con- pubblico indipendente, secondo gli orienta- dizioni lavorative che gli operatori dei media si menti delle emittenti occidentali, è stato uno trovano ad affrontare sono fin troppo comuni dei principali traguardi che il Consiglio di Euro- per i paesi della regione: violenza, arresti arbi- pa, quando ha conferito al paese lo status di

36 IPAESI membro dell’organizzazione, si aspettava di ve- contenga informazioni relative alla sicurezza der raggiunti in Armenia. Il Consiglio d’Europa è dello stato. Secondo il decreto, dovrebbe essere un’organizzazione democratica intergovernati- istituita a tal proposito una commissione presi- va, con l’obiettivo di tutelare i diritti umani su denziale che i media, nel dubbio, potrebbero tutto il continente. Un traguardo, comunque, consultare. Questa commissione dovrebbe an- che ancora non è stato fissato in teoria, figuria- che avere il diritto di negare l’accesso alle fonti moci nella pratica: in Azerbaijan è il presidente giornalistiche. Il decreto ha suscitato così forti che nomina i membri di tutti gli enti che gover- critiche che il presidente stesso ha dovuto rac- nano e amministrano la televisione pubblica. comandare al governo di elaborare una nuova Nel paese esistono alcune tv e canali radio pri- legge sui segreti di stato. vati, ma sono attivi principalmente nella capita- Naturalmente anche in Azerbaijan i problemi dei le. I giornali rappresentano il principale mezzo media sono strutturali. La pressione economica è di comunicazione d’opposizione, ma sono co- talvolta una realtà insostenibile per molti mezzi stosi da stampare e pubblicare e molti in Azer- d’informazione ma a ciò, spesso, si aggiunge il baijan non sono in grado di sostenere le spese. fatto che risulta sempre più difficile ottenere una Comunque in alcuni campi ci sono stati miglio- entrata pubblicitaria per un editore che sceglie di ramenti. Soprattutto come risultato di pressioni dare spazio a notizie e articoli critici nei confronti esterne, rafforzatesi dopo che il paese si è unito del governo. I tribunali rimangono in mano ai so- al Consiglio d’Europa. Quando l’Azerbaijan si è stenitori del governo, e l’indipendenza spesso è unito, ha promesso solennemente di tutelare i davvero scarsa. Comunque, nel complesso, la diritti fondamentali, compresa la libertà dei me- legge emendata è un buon passo avanti. In più, il dia. Sfortunatamente, il suo primo anno nell’or- presidente ha deciso di rimettere in atto un de- ganizzazione è stato segnato da quella che si creto del 1998 che proibisce la censura statale dei può descrivere come totale e ripetuta violazione mass media, così come bandisce la creazione e il dei diritti che il paese ha promesso di difendere. finanziamento di agenzie di stato che si facciano Un tale comportamento ha accresciuto la pres- portatrici di tale censura. È stato anche modifica- sione da parte del Consiglio d’Europa, pressio- to l’art. 19. È stata inserita la parola “temporanea- ne che è stata rafforzata dalle campagne orga- mente” in una frase relativa al diritto di sospen- nizzate da molte organizzazioni a tutela della li- dere un’esternazione dei media. Questa può bertà dei media. Questo sforzo collettivo alla sembrare una piccola vittoria, ma la clausola pre- fine ha incrinato l’ostinata opposizione del pre- cedente consentiva di bandire un giornale com- sidente. La legge sui media è stata emendata e il pletamente e per sempre. Certo, non è chiaro 16 marzo 2002 è entrata in vigore una nuova leg- quanto questo sia un tentativo di ingraziarsi il ge. Accolta con soddisfazione da molti giornali- Consiglio d’Europa, solo cosmesi quindi, e anche sti, la legge ha abrogato vari articoli che poneva- per questo le organizzazioni dei media hanno no restrizioni alla libertà dei media. chiesto una maggiore chiarificazione delle nuove regole. Dopo che le autorità hanno incrementato la loro pressione sui media indipendenti, i croni- Il numero degli attacchi diretti sti hanno cominciato a chiedersi se il paese po- ai giornalisti nel 2002 è diminuito, tesse rimanere nell’organizzazione. Dato che l’ap- partenenza al Consiglio è una delle vittorie politi- ma si sono verificati che più ambite da Aliyev, è probabile che il presi- nuovi episodi di violenza dente preferisca accettare qualche cambiamento piuttosto che rischiare di perdere questa conqui- sta. Il fatto di rimanere nell’organizzazione e di Cosa più importante in assoluto, forse, è stata provvedere a una difesa minima dei diritti umani, rimossa nella sua interezza la sezione quinta renderà più accettabile agli occhi di chi osserva della legge. Questa sezione stabiliva che i gior- dal di fuori il processo di transizione del potere a nali dovessero ottenere l’autorizzazione dello suo figlio. Perciò, queste modifiche sono comun- stato e una licenza per operare, processo sem- que viste con cautela, anche se aprono un insie- pre invalidato da influenze politiche. Quindi, ora me di opportunità. chiunque lo desideri può mettere in piedi un Anche se il numero degli attacchi diretti ai gior- proprio giornale. Ma invece di essere un esem- nalisti nel 2002 è diminuito, si sono verificati pio positivo di quello che le organizzazioni inter- episodi di violenza. nazionali e non governative possono ottenere se Il 22 luglio il fotografo Elkhan Kerimov della Tu- rivolgono i loro sforzi a un obiettivo, la nuova ran News Agency è stato picchiato dalla polizia legge rappresenta meramente solo un piccolo mentre riprendeva la folla che si era riunita per passo nella giusta direzione. Per esempio, la si- vedere la coppa del mondo del calcio. Molti tuazione delle emittenti radiotelevisive è ancora giornalisti, poche settimane dopo hanno dimo- in gran parte la stessa. Inoltre il 28 agosto è stato strato di fronte all’ufficio del pubblico ministero reso noto un decreto presidenziale secondo cui i per protestare contro l’accaduto. media, prima di pubblicare o trasmettere una Il 30 agosto, il quotidiano d’opposizione “Khurri- documentazione, devono controllare che non yet” ha pubblicato un articolo dal titolo Sadarak

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che descriveva il traffico di petrolio lungo il confi- fine da parte delle autorità. Huseinov era allora ne tra l’Azerbaijan e la Turchia. Nell’articolo un redattore capo anche del giornale settimanale funzionario era accusato di essere coinvolto nel “Bakinsky Bulevar”. Nel maggio del 2000, gli fu contrabbando. Qualche giorno dopo, il redattore ordinato di pagare una multa di 2.200 dollari per capo del giornale, Aydyn Guliyev, e molti giornali- aver insultato il ministro della difesa azera, Safar sti del quotidiano hanno cominciato a ricevere Abiyev. Gli ispettori delle tasse inoltre chiusero minacce di morte. E quattro giorni dopo che l’ar- gli uffici del “Monitor Weekly” e la tipografia ticolo è apparso sul giornale, una macchina si è doveilgiornalevenivastampato. schiantata contro il veicolo occupato da Guliyev. L’11 e il 18 novembre, sono cominciati due pro- I tribunali spesso in passato sono stati usati con- cedimenti contro il giornale “Yeni Musavat”. tro i giornalisti e i direttori dei media d’opposizio- Entrambi i casi riguardano accuse di diffamazio- ne. Questo è accaduto di nuovo nel 2002. Il 29 lu- ne rivolte dal ministro della Difesa e dal deputa- glio, una corte a Baku ha accusato di diffamazio- to capo di una Commissione statale. Il primo ne Elmar Huseinov, redattore capo del giornale caso è relativo ad articoli su presunte attività il- “Monitor Weekly” e uno dei suoi reporter, Eynulla legali del ministero della Difesa, il secondo è le- Fetullayev. Oltre a dover pubblicare una ritratta- gato a un articolo pubblicato dal “Yeni Musavat” zione dell’articolo, sono stati costretti a pagare che descrive procedimenti di legge negli Usa una multa pari a 10.200 dollari, una somma in- contro funzionari di polizia dell’Azerbaijan. gente in Azerbaijan. Huseinov dice che non riesce Quindi, anche se ci sono stati miglioramenti, gli a trovare un tipografo disposto a stampare il gior- ostacoli rimangono. Molti sono strutturali e isti- nale. I giornalisti del “Monitor Weekly” credono tuzionali. E la vita di un giornalista è dura se in- che questo fatto sia legato all’impronta critica del tende pubblicare notizie di critica al governo. giornale, dato che la maggioranza dei tipografi Una delle cose principali da considerare è se Ali- sono o controllati dal governo o comunque da yev consentirà elezioni corrette e libere, una vol- esso dipendenti per poter andare avanti. ta deciso di lasciare la carica. La possibilità è Non è la prima volta che Huseinov ha dei pro- minima, e i giornali che sceglieranno di condan- blemi. Nel giugno del 2000, aveva annunciato narlo pensando che questo non avverrà, riceve- che stava considerando di chiedere asilo a una ranno nel giro di poco tempo una visita degli delle ambasciate straniere di Baku, perché stan- esattori delle tasse, un metodo largamente im- co di essere oggetto di una persecuzione senza piegato in passato.

sia è in rapporti amichevoli sono sull’itinerario di BIELORUSSIA volo di Lukashenko: Libia, Iraq, Cuba e Siria. Più il paese viene messo ai margini a livello in- Mentre la democrazia si è trincerata in molti de- ternazionale, più diventa forte l’oppressione al- gli ex paesi comunisti in Europa – è dove non lo l’interno. Le critiche non sono accettate e le pu- è, è almeno discussa come prospettiva futura – nizioni assegnate sono spesso reminiscenze la Bielorussia rimane ferma in un rigido e appa- della giustizia stile sovietico. Il 24 giugno, nella rentemente lungo inverno di repressione. città occidentale di Hrodno, la corte distrettuale L’Unione europea non ne ha riconosciuto la co- di Leninsky ha dichiarato due giornalisti indi- stituzione del 1996, che ha rimpiazzato quella pendenti, Mikola Markevich e Paval Mazheika, del 1994, la polizia è sotto controllo politico e gli colpevoli di aver diffamato il presidente. Marke- oppositori sono scomparsi. La repressione dei vich, capo redattore del settimanale indipen- media è molto forte e i giornalisti rischiano let- dente “Pahonya”, e Mazheika, reporter per diver- teralmente la vita quando danno notizie scomo- si giornali, sono stati condannati rispettivamen- de per le autorità. Il presidente bielorusso Ale- tea30e24mesidilavoriforzati. zander Lukashenko fa sì che in Bielorussia ci sia- Le dichiarazioni incriminate erano prese da due no tutti gli elementi necessari a una dittatura articoli apparsi nel settembre 2001 sul “Pahonya”, tradizionale. Ha esteso il suo mandato in un re- dichiarazioni che criticavano il presidente prima ferendum nel 1996, e vinto un altro mandato delle elezioni presidenziali del settembre 2001. nelle elezioni presidenziali nel settembre 2001. L’articolo 367 del codice penale, che è stato appli- Entrambe le elezioni sono state ampiamente cato contro Markievich e Mazeika, punisce le criti- criticate. L’unica alleata che rimane è la Russia. che al leader bielorusso, prevedendo una pena Pochi passi sono stati fatti dal governo per cam- particolarmente pesante fino a 5 anni di prigione. biare la situazione in Bielorussia che, al momen- Il processo ha attratto grande attenzione e i to, è un paria virtuale in Europa. Quando gli ame- giornalisti sono stati allontanati quando hanno ricani hanno messo una nuovo ambasciatore a cercato di entrare nell’aula per seguire il pro- Misk nel 2000, il presidente ha semplicemente ri- cesso. La polizia ha picchiato diversi attivisti fiutato di incontrarlo. I paesi con cui la Bielorus- che avevano cercato di entrare nell’aula e arre-

38 IPAESI stato 13 giornalisti che si erano alzati per prote- sulla guerra al terrorismo che sia portato avanti stare. Tutti gli arrestati hanno avuto pene de- dagli oppositori politici del presidente. tentive o pecuniarie. E il 3 ottobre, è stata adottata una nuova legge Il 20 giugno, nel distretto di Pervomaisky a Minsk, denominata “On Freedom of Denomination and Viktar Ivashkevich, caporedattore del quotidiano Religious Organisations” che pone severe restri- indipendente “Rabochy”, è stato giudicato colpe- zioni al diritto delle organizzazioni religiose di vole di diffamazione e offese al presidente. Il 16 pubblicare e distribuire il loro materiale. Anche settembre, Ivashkevich è stato condannato a due questa legge contiene reminiscenze del vecchio anni di lavori forzati. meccanismo di censura ed effettivamente codi- fica una censura preventiva. Un caso in cui era implicato un giornalista scom- Il quotidiano indipendente parso nel 2000 è giunto a una conclusione nel “Myestnoye Vremya” è stato chiuso 2002, anche se diversi gruppi hanno protestato per l’incompletezza delle indagini. Nel luglio dal ministro dell’informazione 2000, il cameraman russo Dmitri Zavadski scom- il 27 novembre parve e i progressi nelle indagini furono così lenti che il corpo deve ancora essere ritrovato. Il 14 marzo, comunque, la corte regionale di Il verdetto è stato basato su un articolo apparso Minsk ha condannato due ex membri delle forze nell’agosto 2001 che affermava che l’ammini- speciali del ministero degli Interni all’ergastolo strazione del presidente era corrotta. Non im- per aver organizzato la scomparsa di Zavadski e portava che il giornale con l’articolo non avesse per l’omicidio di altre cinque persone. I gruppi raggiunto i lettori perché erano state confiscate per i diritti umani hanno protestato per la man- la maggior parte delle copie. Il 2 agosto, il gior- canza di indagini sulle dichiarazioni dei condan- nalista Mikhail Padalyak, così come il giornale nati riguardanti ufficiali del governo di alto livel- per cui lavora, “Nasha Svaboda”, sono stati di- lo implicati nella scomparsa di Zavadsky. chiarati colpevoli di diffamazione. Il 18 giugno, una corte distrettuale a Minsk ha Più che altrove, la guerra al terrorismo ha prodot- bloccato il conto bancario dell’unico quotidiano to una risposta dalle autorità nella forma di una nazionale indipendente, “Narodnaya Volya”. Il nuova legislazione. La legge, denominata “On the giornale era accusato di diffamazione per aver Fight Against ”, contiene clausole che pubblicato un articolo intitolato “Dispotismo”, possono essere direttamente applicate ai media. comparso nell’edizione del 22 febbraio. Secon- L’articolo 13 della legge dà alle autorità il potere do la decisione della corte, il quotidiano non di interferire con le operazioni dei media nei pro- può aver accesso ai conti sequestrati finché il blemi concernenti «la condotta di operazioni an- processo non sarà terminato. In pratica, la deci- titerroristiche» e dà loro il diritto di «usare per sione ha bloccato l’attività del giornale. scopi ufficiali i mezzi di comunicazione apparte- Il 13 giugno è stato negato l’accesso a fascicoli nenti a privati, allo stato, ad agenzie o a organiz- del ministero degli Esteri a un corrispondente zazioni indipendentemente dal loro possesso». della stazione Radio Racyja. Un portavoce del Questo articolo può essere usato contro media ministero ha detto che il giornalista non aveva critici con il pretesto di attività antiterrorismo. accreditamento. Anche ad altri giornalisti in Per esempio, un quotidiano che è critico verso le passato era stato negato l’accesso. politiche ufficiali nella lotta al terrorismo può es- Il quotidiano indipendente “Myestnoye Vremya” sere chiuso o rilevato dal governo. è stato chiuso dal ministro dell’informazione il 27 L’articolo 15 della legge proibisce la diffusione novembre. Il quotidiano aveva annunciato che di informazioni sui «metodi speciali o le tattiche avrebbe usato corrispondenti regionali in futuro usate nelle operazioni contro il terrorismo». La e durante le elezioni locali che si terranno nel legge proibisce anche l’informazione che «serva 2003. C’è ragione di credere che la decisione sia come propaganda o giustificazione del terrori- preventiva nonostante la ragione ufficiale sia sta- smo». Clausole talmente rigide da poter essere ta quella che il quotidiano non aveva registrato usate per mettere a tacere qualsiasi dibattito correttamente i suoi spazi a pagamento.

cesso è facilmente riscontrabile nel fatto che, ESTONIA solo dopo un decennio di indipendenza, l’Esto- nia è diventata un membro dell’Unione Europea L’Estonia, così come le due regioni che con lei e della Nato. In Estonia anche il mercato dei confinano, Lettonia e Lituania, si sta rapida- mezzi d’informazione è cambiato rapidamente; mente integrando con tutte le importanti orga- diventando sì vitale ma ben presto anche saturo. nizzazioni in Europa. La velocità di questo pro- A causa di ciò è difficile per molte emittenti,

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specialmente per quelle piccole, assicurarsi un de influenza a causa del loro vasto controllo dei profitto sufficiente. mezzi d’informazione e sono anche note al pub- L’Estonia, come altri piccoli paesi che hanno se- blico. Per esempio, TV3, di proprietà della Swe- guito lo stesso percorso, sta ancora scontando dish Modern Times Group MTG AB, ha registrato gli effetti di aver scelto di abbracciare politiche il record di spettatori nel 2002. Tant’è vero che ri- di mercato e di essersi aperta agli investimenti vendica il 23 per cento del mercato nazionale. diretti dall’estero: molti dei mezzi d’informazio- Mentre questa situazione assicura in qualche ne dell’Estonia sono controllati da interessi modo l’esistenza del pluralismo d’informazione stranieri. Specialmente da compagnie svedesi e che comporta anche un alto grado di professio- norvegesi come Bonniers e Schibstedt. nalità, l’Estonian Group of Journalist ha richia- In Estonia, Schibstedt è il maggior azionista del- mato l’attenzione sul basso livello d’organizza- la più grande società del paese nel settore del- zione del sindacato in Estonia se paragonato con l’informazione, Esti Meedia. Esti Meedia possie- gli altri paesi che si affacciano sul mar Baltico. de “Postimees”, che in Estonia è il quotidiano In Estonia vi sono pochi accordi collettivi tra i da- più diffuso, e anche il 50 per cento del giornale tori di lavoro e gli impiegati: il tipo di accordi che scandalistico “SL/Ohtuleht”. In aggiunta, l’hol- ha sostenuto molte relazioni d’impiego scandi- ding ha interessi in cinque giornali locali e in nu- nave negli ultimi due decenni. L’Estonian Union merosi settimanali. Vi è inoltre la proprietà tra- of Journalist ha tentato di migliorare l’organizza- sversale, per esempio, Schibstedt possiede Ka- zione, chiedendo più diritti per i giornalisti, un nal 2, una compagnia televisiva. obiettivo che, come questa sostiene, non era sta- Molte di queste compagnie esercitano una gran- ta certo incoraggiato dalle grandi compagnie.

spranghe di ferro, hanno iniziato a distruggere le GEORGIA attrezzature degli uffici, inclusi diversi computer. Hanno anche brutalmente aggredito il direttore Recentemente sono corse tensioni fra la Georgia del Liberty Institute, Levan Ramishvili. elaRussia;avolteèsembratoessercinell’aria Anche un giornalista di RFE/RL, Gigi Prangishvili, persino l’inizio di un conflitto. La causa di tutto è è stato portato in ospedale per le ferite dovute al- la gola di Pankisi nella Georgia orientale, dove i l’aggressione. Nessuno degli aggressori portava ribelli separatisti ceceni a volte si nascondono. Il maschere, ma la polizia non ha mai identificato presidente russo ha minacciato di mandare un nessuno di loro. I testimoni dicono che l’aggres- contingente militare in Georgia per affrontare i ri- sione è stata attuata in maniera rapida e profes- belli, cosa che gli ufficiali della Georgia dicono sionistica, portando alcuni a considerare l’ipotesi che i russi abbiano già fatto in passato. che fosse stata opera delle forze di sicurezza. Mentre un conflitto armato non si è mai materia- Le due organizzazioni erano attive nel fare pres- lizzato, queste situazioni sono un buon esempio sione per cambiamenti nella legislazione per la della mancanza di controllo da parte del governo protezione del giornalismo investigativo, una della Georgia su gran parte del suo territorio, così branca del giornalismo odiata dai pubblici uffi- come su gran parte della popolazione. La man- ciali in uno dei paesi più corrotti del mondo. canza di un effettivo controllo politico – dopo l’in- L’aggressione ha acceso una protesta per la sua dipendenza, la violenza è scoppiata in Abkhazia natura violenta. «Questo è uno dei più feroci at- nella Georgia occidentale e ci sono state rivolte tacchi ai difensori dei diritti umani che si sia nell’Ossetia del sud – crea agli ufficiali manie di mai visto nell’ex Unione Sovietica» ha detto potere. Come risultato, le critiche alle autorità Elizabeth Andersen, direttore esecutivo della non sono accettate e le organizzazioni e gli indivi- sezione dell’Europa e dell’Asia Centrale del- dui che pubblicano materiale di questo tipo de- l’Human Rights Watch. vono subirne le conseguenze. Inoltre, la Georgia è Prima dell’attacco, un importante personaggio povera e corrotta, una potente combinazione che pubblico, dice ancora l’Andersen, aveva chiesto può portare a pubbliche agitazioni se corretta- all’istituto di chiudere il suo lavoro di copertura mente comunicata. Questa situazione rende il della mala amministrazione. Pochi giorni prima giornalismo investigativo sugli argomenti di cor- dell’aggressione Ramishvili era anche apparso in ruzione un lavoro molto pericoloso. Le Organiz- un programma televisivo sul canale indipenden- zazioni non governative che si occupano di corru- te Rustavi-2 nel quale aveva accusato ufficiali zione sono anch’esse prese di mira. pubblici di essere collegati agli ex servizi segreti In diverse occasioni ci sono state violenze. Il 10 sovietici. Lo staff dell’istituto era stato attaccato luglio, in pieno giorno, circa una mezza dozzina diverse volte in precedenza, e Ramishvili e i suoi di individui sono arrivati agli uffici congiunti del colleghi si lamentavano che le indagini su questi Tibilisi Press Club e del Liberty Institute, una attacchi raramente portavano lontano. ONG per i diritti umani. Gli uomini armati di L’attenzione intorno al caso ha portato il presi-

40 IPAESI dente Eduard Shevardnadze a rilasciare una di- tura per le trasmissioni. Alcune ore prima dell’ag- chiarazione in cui diceva che «questo genere di gressione, la stazione aveva mandato in onda un cose non accadono in un paese normale». Il pre- servizio critico sulle forze di polizia locali. sidente ha anche ordinato un’indagine imme- diata sull’attacco che era stato etichettato dal- l’ufficio della procura come atto vandalico. «Questo è uno dei più feroci attacchi L’indagine è stata segnata dalla solita mancanza ai difensori dei diritti umani di progressi che circonda molti casi che riguar- dano attacchi ai giornalisti. Per esempio, due chesisiamaivisto anni dopo l’uccisione del giornalista televisivo nell’ex Unione Sovietica» Georgy Sanaya, il caso rimane irrisolto. Il 25 luglio la corte distrettuale di Tibilisi ha mes- so in libertà condizionata l’unica persona che era La polizia più tardi ha aggredito la madre e la fi- stata arrestata per l’aggressione. Gli attivisti per i glia di 10 anni della giornalista Ema Gogokhia, diritti umani esprimono la preoccupazione che che è una corrispondente regionale per la sta- poco o niente uscirà fuori dalle indagini, e che zione televisiva indipendente Rustavi 2. Gli uffi- questo episodio, come molti altri in passato, sarà ciali hanno anche detto che avrebbero ucciso condonato dalle autorità Anche se, per fortuna, Gogokhia. La giornalista aveva assistito lo staff non ci sono stati omicidi nel 2002, incidenti come di Odishi nella produzione di programmi che quello al Liberty Institute sono una prova che la riportavano violenze e corruzione nella polizia. violenza è ancora una minaccia presente alla de- L’Indipendent Association of Georgian Journa- mocrazia in una società dove è comune l’impuni- lists ha riferito che il 7 dicembre la polizia ha tà per questi crimini. Spesso la mancanza di ri- messo in carcere l’editore del giornale indipen- spetto mostrata verso i media è sbalorditiva. dente “Tribuna Yevgheniy Jokhidze”. L’arresto di Il 27 settembre, un gruppo di ufficiali di polizia ha Jokhidze è probabilmente collegato con un’in- fatto irruzione negli uffici della stazione televisiva tervista a Movladi Udugov, capo dell’Informa- Odishi nella città occidentale di Zugdidi. Gli uffi- tion Department of , pubblicata sul ciali hanno picchiato lo staff e distrutto l’attrezza- “Tribuna” il giorno prima.

ticolo 1.3 della legge kazaka sui mass media, il KAZAKHSTAN cui paragrafo 2 dice che «il tempo di trasmissio- ne nella lingua di Stato nei canali televisivi e ra- Anche nel 2002 il presidente Nazarbayev ha con- diofonici [...] non deve essere minore al totale di tinuamente minacciato di chiudere i media kaza- trasmissione in altre lingue». Sembra essere ki che «mettevano in cattiva luce il nome del go- un’abitudine del governo kazako di usare la legi- verno all’estero». Con la prospettiva di larghi in- slazione kazaka nelle sue parti diciamo “plurali- vestimenti stranieri nei settori del petrolio e del ste”permettereatacerelevocicritichedeime- gas ed essendosi assicurato il favore degli USA dia indipendenti e frenare la copertura dell’op- come alleati nella loro “guerra al terrorismo” in posizione democratica. Afghanistan, l’amministrazione kazaka ha avuto Le case editrici controllate dal governo rifiutano buon gioco nel controllare maggiormente le criti- di pubblicare diversi quotidiani indipendenti, che della stampa. tra cui “Respublika”, “Vremya Po” e “SolDat”. I Il 4 marzo, il governo kazako ha revocato la licen- media stranieri sono limitati in Kazakistan per za di trasmissione della compagnia televisiva paura che influenzino i media locali. Il figlio del TAN per sei mesi. Il ministro dei trasporti e delle presidente Nazarbayev, Rakhat Aliev, possesso- comunicazioni ha imposto la sospensione tem- re di diversi interessi nei media, incoraggia la poranea della licenza della TAN per diverse vio- tendenza all’autocensura mentre la continua lazioni, una più strana dell’altra, come, per privatizzazione dei media kazaki è utile al presi- esempio. la registrazione impropria del trasmet- dente e ai suoi associati. titore. In ogni caso, la pressione internazionale Il primo aprile, due uomini hanno aggredito il ha spinto il governo a restituire temporanea- cameraman di TAN TV, Vadim Malakhov e hanno mente la licenza di trasmissione alla TAN il 9 cercato senza riuscirci di sfasciare la sua teleca- marzo. Il 29 marzo, comunque un attentato ha mera. Quella stessa notte la polizia aveva chie- distrutto il principale ripetitore della TAN in se- sto a Valeriy Pavlov, che lavora come camera- guito alla sua trasmissione sull’arresto del lea- man per Irbis TV, di smettere di riprenderli men- der dell’opposizione Galymzhan Zhakiyanov. tre cercavano di confiscare la macchina della In febbraio, le licenze di trasmissione dei media moglie del politico dell’opposizione Zhaqiya- nelle città di Pavlodar, Stepnogorsk, Makinsk e nov. Nonostante Pavlov avesse accondisceso Temirtau sono state ritirate per aver violato l’ar- alle loro richieste, il suo rifiuto a consegnare le

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precedente, quattro uomini hanno saccheggiato l’ufficio di Almaty di “SolDat”, un altro giornale di opposizione, hanno assalito i membri dello staff, Bakhytgul Makinbai e Kenzhe Aipakiyev, rubato attrezzature tecniche e minacciato altri attacchi, se il giornale avesse continuato a essere pubbli- cato. Nonostante il capo della polizia di Almaty abbia definito questi episodi “puro teppismo”, i giornalisti di entrambe queste testate li hanno percepiti come puntuale risposta alle loro criti- che al governo kazako. In effetti questi attacchi hanno fatto seguito alla copertura dei media sui casi di corruzione del governo; nei quali alti uffi- ciali, incluso il presidente Nursultan Nazarbayev, sono stati accusati di aver trasferito denaro pub- blico in conti privati segreti in una banca svizzera. La reazione violenta contro storie simili crea so- spetto sulla morte della venticinquenne Leyla Baysetova, figlia dell’ex editore capo di “Respu- blika”, Lira Baysetova. Leyla scomparve il 23 maggio. Quel giorno sua madre ricevette una te- lefonata di minaccia. Il 16 giugno un portavoce del ministro degli Interni riferì che Leyla era sta- ta arrestata con l’accusa di possesso di eroina ed era stata portata in ospedale in coma. Le au- torità negarono alla Baysetova il diritto di visita alla figlia fino al momento che Leyla fu dichiara- ta morta il 21 giugno, per suicidio. Lira Bayseto- va ha detto che il corpo di sua figlia portava i se- gni di tortura. La Baysetova aveva, precedente- mente al rapimento, intervistato Bernard Ber- tossa, un procuratore generale di Ginevra, in IL PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN, a destra, e il presidente kaza- connessione con i conti delle banche svizzere di ko Nursultan Nazarbayev camminano insieme dopo un convegno infor- diversi membri dell’élite politica kazaka. male a Aktau, in Kazakistan, sabato 6 luglio 2002 (AP Foto/ITAR-TASS, Il 9 luglio, il Kazakhstan’s National Security Presidential Press Service) Committee ha accusato l’importante giornalista Sergej Duvanov di diffamazione contro il presi- sue videocassette ha fatto sì che lo picchiassero, dente Nazarbayev. Il suo presunto reato di “in- distruggessero la sua videocamera e confiscas- fangare l’onore e la dignità del presidente” per sero le videocassette. Il giorno seguente, tre uo- l’articolo 318 del codice penale kazako prevede mini non identificati hanno picchiato Ruslan Ta- una multa salata o tre anni di prigione. Duvanov hirov, un altro cameraman di TAN TV che è stato scrive per diversi siti web fondati dall’opposizio- ricoverato in ospedale per questa aggressione. ne politica. È stato accusato per un’affermazio- “Delovoye Obozreniye Respublika”, un quotidia- ne su un alto ufficiale che cercava di mascherare no dell’opposizione di Almaty, è stato colpito da profitti illegali provenienti da affari petroliferi e una persecuzione durante l’anno. L’8 marzo, Irina aveva chiesto a Nazarbayev la distrazione di un Petrushova, fondatrice ed editrice capo di “Re- miliardo di dollari su il conto di una banca sviz- spublika”, ha ricevuto una corona funebre. In zera nel 1996. Le autorità hanno interrogato Du- aprile, quando il ministro dell’informazione ha vanov in due diverse occasioni, perquisito il suo fatto causa a “Respublika”, accusandolo di non appartamento e confiscato due unità di memo- aver indicato la data di registrazione sulle copie; ria dal computer, alcuni articoli e la documenta- il giornale è stato sospeso per due mesi ma ha zione. continuato a pubblicare usando macchine foto- Irina Petrushova, cittadina russa, editore di “Del- copiatrici. Il 19 maggio, lo staff redazionale ha voye Obozreniye Respublika”, ha ricevuto una trovato un corpo di un cane decapitato appeso a sentenza di 18 mesi di prigione dalla corte di- una finestra dell’ufficio. Un biglietto, attaccato strettuale di Almaty il 4 luglio per essere una la- con un cacciavite, diceva: «non ci sarà una prossi- voratrice illegale in Kazakhstan. Questo reato ma volta». Petrushova ha trovato la testa del cane solitamente è punito con una multa. Il 24 luglio, vicino casa sua con un’altra minaccia. Il tipografo la corte economica interdistrettuale di Almaty si è dimesso dopo aver trovato un teschio umano ha ordinato la liquidazione della società PR sulla sua porta. Il 22 maggio, una molotov è stata Consulting, che pubblica “Respublika”. La corte gettata in una finestra e ha distrutto l’ufficio del ha ritenuto la PR Consulting colpevole da aver quotidiano e l’equipaggiamento tecnico. Il giorno violato una sentenza del 10 aprile che sospende-

42 IPAESI va il quotidiano per aver violato le norme ammi- parlare della situazione della libertà di stampa in nistrative. “Respublika”, che copre argomenti Kazakistan. Come protesta al suo arresto e alla economici e di affari, pubblica regolarmente ser- macchinosa costruzione di prove contro di lui, vizi sulla corruzione del governo. A settembre, Duvanov ha iniziato uno sciopero della fame il 31 Petrushova si è trasferita con riluttanza a Mosca ottobre, chiedendo che fosse istituita nuovamen- econtinuaafareilsuolavoroadistanza. te la commissione d’inchiesta. Duvanov, editore Il 16 agosto, tre uomini hanno brutalmente ag- capo del “Bulletin” pubblicato dall’organizzazio- gredito Artur Platonov mentre andava a casa. Pla- ne non governativa Kazakhstan International Bu- tonov, che conduce il programma televisivo setti- reau for Human Rights and Rule of Law ha affer- manale della stazione privata KTK Portrait of the mato di essere stato incastrato dal governo a cau- week, è stato ricoverato in ospedale mentre i suoi sa del suo lavoro di critica verso le pratiche di cor- sospetti aggressori – ex poliziotti – sono stati in- ruzione amministrativa. terrogati e rilasciati. Portrait of the week ha spesso A settembre, ufficiali delle agenzie di stato e tre criticato gli ufficiali e la polizia e Platonov aveva rappresentanti di pubbliche organizzazioni han- precedentemente ricevuto diverse minacce. Nes- no iniziato ad abbozzare una nuova legge kazaka suno è stato accusato per questa aggressione. per i media. Nonostante il bisogno di una revisio- Le autorità hanno di nuovo preso di mira Sergej ne della legge attuale sia riconosciuto – «un me- Duvanov il 28 ottobre quando lo hanno arrestato dia elettronico deve chiedere il permesso sette per il presunto stupro di una ragazza quattordi- volte prima di ricevere la licenza di trasmissione» cenne, e formalmente accusato il 7 novembre. (Illiodor Kalsin, avvocato) – le critiche hanno fat- Duvanov ha negato le accuse, sostenendo che le to notare la mancanza di coinvolgimento di autorità, infastidite dai suoi servizi critici, lo han- esperti in leggi sull’informazione. Attualmente, le no incastrato. Al tempo del suo arresto Duvanov violazioni della legge sulla stampa sono ancora era in partenza per Washington e New York per punibili con la detenzione.

la protesta finché Beknazarov non fosse stato KYRGYZSTAN completamente prosciolto dalle accuse. La situazione dei media in Kyrgyzstan, una volta Un’ondata di agitazione civile ha travolto il considerata un’isola di libertà nell’Asia centrale, Kyrgyzstan per tutto il 2002. La prima grande è anch’essa degenerata negli anni appena tra- dimostrazione pubblica di malcontento contro scorsi. Uno studio del Media Development Fund il presidente Akayev è iniziata nelle prime setti- presentato all’inizio del 2002, ha fatto notare mane del 2002, quando la gente è scesa in piaz- che la situazione della libertà di stampa nel pae- za per manifestare apertamente l’opposizione se sta peggiorando e che la Costituzione e le al governo. La protesta è stata organizzata in leggi sui media sono regolarmente violate. tutto il paese per opporsi a un accordo di tra- Il 13 gennaio 2003 è stata divulgata una “Dichia- sferimento di un territorio disputato alla vicina razione sulla protezione della libertà di parola in Cina, e alla detenzione di un deputato dell’op- Kyrgyzstan” che esprime «seria preoccupazione posizione, Azimbek Peknazarov. L’agitazione è per l’incremento degli episodi di persecuzione stata aggravata dall’uccisione di cinque mani- dei media indipendenti e dei giornalisti in Kyr- festanti a marzo, un incidente che ha portato gyzstan». «Crediamo che le autorità del Kyr- alle dimissioni del governo dopo l’indagine di gyzstan, per motivi politici, non diano ai giornali- una commissione speciale che ha accusato de- sti la libertà di parlare liberamente e di seguire in gli ufficiali per le cinque morti. maniera onesta e veritiera i problemi della socie- L’indagine ha trovato alcuni ufficiali presidenziali tà» dice la dichiarazione, «perciò l’ondata di azio- e locali, e la polizia segreta, colpevoli di uso ille- ni legali contro il quotidiano “Moya Stolitsa” e i gale di armi da fuoco durante la protesta di mar- suoi giornalisti, insieme a molti altri episodi crea zo, che ha avuto luogo nella regione meridionale un quadro generale dell’attacco alla libertà dei di Dzhalalabad. Dopo le dimissioni del governo, media da parte degli ufficiali» con la sola inten- Nikolai Tanayev, che aveva guidato la commissio- zione di “eliminare i media”. ne speciale, è stato designato come primo mini- La costosa pena per diffamazione contro il “Moya stro dal Parlamento, in seguito a una proposta di Stolitsa”, un quotidiano indipendente che ancora Akayev. Beknazarov, un politico dell’opposizione, all’inizio del 2003 sta affrontando dozzine di cita- è stato messo in carcere all’inizio di gennaio con zioni legali per i suoi articoli critici, può obbligar- l’accusa di abuso di potere quando era un perse- lo legalmente alla chiusura. Può anche accadere cutore locale circa cinque anni prima. A maggio che la sua tipografia, l’Uchkun, debba essere ob- la sentenza di detenzione è stata sospesa. I suoi bligata da pressioni ufficiali a cessare di stampa- sostenitori hanno detto che le accuse erano mo- re. Tutti gli impianti di stampa in Kyrgyzstan sono tivate politicamente e che avrebbero continuato controllati dallo Stato.

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(da sinistra verso destra) ASKAR AKAYEV, presidente del Kyrgyzstan, ISLAM KARIMOV, presidente dell’Uzbekistan, NUR- SULTAN NAZARBAYEV, presidente del Kazakhistan, VLADIMIR PUTIN, presidente della Russia, e EMOMALI RAKHOMONOV, presidente del Tajikistan posano dopo un convegno informale a Aktau, in Kazakhistan, il 6 luglio 2002. Putin si è incontrato con i presidenti dei quattro paesi dell’Asia Centrale in Kazakistan per discutere sulle questioni relative all’Afghanistan (AP Foto/ITAR-TASS, Presidential Press Service)

In un tentativo di ridurre la dipendenza dei mass pitale, Bishkek, mentre stava tornando a casa con media privati dalle infrastrutture dello Stato, gli suo figlio undicenne e un amico del figlio. La Stati Uniti hanno annunciato per luglio un piano giornalista è stata violentemente colpita alla te- di assistenza per la creazione di una tipografia sta dai suoi aggressori. Suo figlio, che non è stato indipendente a Bishkek, che servirà per i giornali ferito nell’aggressione, ha avuto bisogno di una indipendenti, ha riferito la Kyrgyz News Agency. consulenza psichiatrica per lo shock subito in se- La concentrazione della proprietà dei media è un guito all’aggressione. Si pensa che l’aggressione altro grosso problema in Kyrgyzstan; e il fatto che sia stata un tentativo di intimidazione verso la la famiglia che possiede un impero dei media sia madre della Chernykh, Rina Prizhivoit, che lavora collegata con il governo, rende più semplice met- come redattrice politica per il “Moya Stolitsa”. La tere a tacere le voci critiche. In un’intervista del 5 Prizhivoit, è conosciuta per le sue indagini sulla agosto al “Washington Post”, il proprietario del corruzione politica e si pensa che l’aggressione “Moya Stolitsa”, Aleksandr Kim, un giornalista sia stato un modo per metterla a tacere: «le auto- che era stato costretto a uscire dal giornale popo- rità sanno che non ho paura, non smetterò di lare “Vechernii Bishkek”, ha accusato il figliastro scrivere. Per questo hanno aggredito mia figlia e del presidente, Adil Toigonbaev, di essersi illegal- mionipote.Nonsodavverocosafare,doveman- mente impadronito del “Vechernii Bishkek” ap- dare la mia famiglia cosicché non debba soffrire», profittando dei suoi contatti amichevoli con il go- ha detto la Prizhivoit. Il presidente dell’Interna- verno. Secondo Kim e altre fonti locali, Toigonba- tiona Federation of Journalists (IFJ), Christopher ev e i suoi affiliati controllano diverse imprese, Warren, sconcertato dalla vile aggressione, ha incluso un impero di media televisivi e stampati. detto: «le aggressioni ai giornalisti sono uno dei Uno sviluppo positivo è stato l’apertura nella ca- peggiori attacchi alla libertà di stampa e alla so- pitale del Kyrgyzstan, Bishkek, di un Media Cen- cietà civile. L’aggressione ad Alexandra Chernykh ter per «il monitoraggio dei conflitti e delle viola- è un chiaro tentativo di intimidire e censurare i zioni contro i diritti dei giornalisti e dei mass me- media indipendenti in Kyrgyzstan. Non c’è forma dia in Kyrgyzstan». Il presidente del centro, Ku- peggiore di censura che la violenza». L’IFJ ha an- ban Mambetaliyev, che è anche direttore della che espresso il suo sconcerto sulle indagini della Public Associaton of Journalists, ha detto che polizia dopo l’aggressione. La polizia ha catalo- esperti, collocati nelle diverse città in tutto il pae- gato il caso come rapina, nonostante l’evidenza se, provvederanno a informare sui fatti nelle loro che la Chernykh fosse un obiettivo ben preciso. regioni; e lo staff del Media Center pubblicherà le L’IFJ ha fatto pressione sul presidente del informazioni ricevute, in russo e in inglese su un Kyrgyzstan, Askar Akayev, perché aprisse un’inda- sito web, che sarà regolarmente aggiornato. gine approfondita sull’aggressione e perché assi- Il 1º febbraio 2003 Alexandra Chernykh, giornali- curasse protezione ad Alexandra Chernykh, Rina sta del “Moya Stolitsa” è stata aggredita nella ca- Prizhivoit e la loro famiglia.

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po, si era appellato senza successo alla Corte Co- LETTONIA stituzionale. Sosteneva che le leggi sull’uso del linguaggio nelle stazioni radio-televisive sono in La lingua rimane una questione delicata in que- contraddizione con le convenzioni internazionali sto piccolo stato baltico, dove almeno il 40 per peri diritti umani. cento della popolazione è di lingua russa. Spes- Nel 2002 è stata anche criticata la legislazione so viene diffusa dai mezzi d’informazione un’im- che regolava la diffamazione. In Lettonia questa magine, frutto della prevenzione di questi, che legge fa una distinzione tra possessore o aspi- descrive la lingua lettone come sotto costante rante ai pubblici uffici e individui privati. Offen- minaccia di quella russa. Circostanze storiche dere o calunniare il primo è un atto criminale, vengono continuamente chiamate in campo su mentre se questo accade al secondo non lo è. La questo argomento: la Lettonia conquistò l’indi- giurisprudenza internazionale, per esempio pendenza dalla Russia zarista nel 1917 ma fu an- come è stato affermato dall’European Court of nessa dall’URSS nel 1940. Riconquistata l’indi- Human Rights (ECHR), stabilisce che dovrebbe pendenza nel 1991, la nuova legislazione lettone esistere una maggior libertà di critica nei ha seguito l’onda della storia per infrangere confronti dei pubblici ufficiali. Biksinience, un nuovamente alcuni diritti. esperto legale, ha detto in un articolo pubblica- Da qui il fatto che una stazione radio o televisiva to nel portale Internet lettone “Politika”, che la deve trasmettere obbligatoriamente il 75 per situazione è insostenibile e che deve cambiare. cento del proprio programma in lingua lettone. Un mese prima che l’articolo apparisse il parla- E ciò in aperta violazione del Council of Euro- mento lettone aveva rifiutato alcuni emenda- pe’s Framework Convention for the Protection of menti a leggi penali. Questi emendamenti dove- the Minority Rights. vano colpire l’articolo 91, che impone sanzioni Il 12 marzo, è stato comunicato alla stazione ra- penali verso i soggetti che diffondono false in- dio Bizness & Baltija l’obbligo di cessare la pro- formazioni su candidati a cariche politiche. pria attività. Una percentuale della stazione è di Secondo Biksinience, la legge manca di molti al- proprietà del Russkoye Radio network, con sede tri aspetti ma il problema reale è l’articolo 271 a Mosca, e molto del suo materiale è prodotto in che prevede una più violenta punizione quando Russia e ritrasmesso in Lettonia. I tecnici hanno è un funzionario di governo a essere diffamato o interrotto la trasmissione dei programmi della calunniato rispetto a quando è soggetto a diffa- stazione dopo essere stati accusati di aver mazione una persona pubblica. Nel caso di un violato la legislazione sui diritti d’autore. privato verrà imposta un’ammenda mentre nel Andrejs Hoteyevs, il direttore della programma- caso di un personaggio pubblico si potrà impor- zione della stazione, crede che il motivo vero sia re il carcere. Biksinience inoltre mostra che l’ar- un altro. Crede che la ragione reale sia che Biz- ticolo 91 della Costituzione lettone afferma che ness & Baltija trasmette materiale russo. Il Natio- «tutte le persone sono uguali di fronte alla legge nal Radio and Television Council ha annunciato e alla corte. I diritti umani sono perseguiti senza che avrebbe rinnovato la licenza della stazione alcuna discriminazione». Questa affermazione ma lo ha fatto usando un linguaggio equivoco. sembra mostrare come la legge che regola la dif- Tra le altre cose, il consiglio ha detto di aver con- famazione sia in contrasto con la Costituzione. siderato presunte violazioni del linguaggio ri- Come spesso accade, l’applicazione pratica del- chiesto – obbligando le società di radio diffusio- la legge è stata una questione dibattuta e le corti ne a trasmettere il 75 per cento del materiale in devono lavorare su come le leggi debbano esse- lingua lettone durante l’arco della giornata – pri- re interpretate. ma di aver preso la sua decisione. Il 14 novembre, per esempio, il senato della Cor- Il consiglio ha aggiunto che Bizness & Baltija ha te Suprema lettone ha pronunciato una senten- spesso schernito queste richieste. Il gruppo d’in- za contro il quotidiano “Diena” dopo che il pre- formazione Bizness & Baltija era stato preceden- cedente ministro dell’economia lettone aveva temente ai ferri corti con le autorità. presentato prove contro di questo. Il caso verrà Nel 2001, Vladimir Gurov, il proprietario del grup- alla fine deciso dall’ECHR.

re il collegamento con le indagini sui reati e lo LITUANIA svolgimento dei processi; i giornalisti replicano che il forzarli a rivelare le loro fonti potrebbe -Negli anni scorsi ci sono state varie cause nei tri- compromettere seriamente la loro capacità di bunali europei per stabilire fino a che punto i spingere le persone a parlare in primo luogo con giornalisti avessero il diritto di tenere segrete le loro. Questo è un problema che riguarda la mag- loro fonti. Gli stati sostengono di avere spesso bi- gioranza dei paesi europei, Lituania compresa. sogno di questo genere di informazioni, per tene- Il 23 ottobre la Corte Costituzionale lituana ha

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stabilito che i giornalisti devono rivelare le loro sta a proteggere le proprie fonti, e il rifiuto di rive- fonti, se lo prevede l’ordinanza di un tribunale. larle deve essere considerato in relazione a ogni Comunque la Corte non ha posto limiti ulteriori caso specifico, per garantire che non vengano al diritto di pubblicare informazioni relative alla violati i valori protetti dalla Costituzione. In uno vita privata di ciascuno, cosa che invece alcuni stato democratico l’affrontare questi problemi commentatori si aspettavano avrebbe fatto. Inol- rientra nelle competenze del tribunale». tre ha stabilito che i giornalisti possono pubbli- Un’altra questione che di tanto in tanto è emer- care informazioni sulla vita privata di ciascuno sa in Europa è il ruolo della televisione come anche senza avere l’autorizzazione, ma ogni infor- servizio pubblico. Il problema ha riguardato so- mazione di questo genere deve essere legata al- prattutto i paesi ex comunisti, dove in molti casi l’interesse pubblico. La Corte ha esaminato la questo ruolo deve ancora essere individuato e Legge sulla diffusione di informazioni al pubbli- stabilito, e il processo di transizione delle prime co, e l’ha trovata in contraddizione con la Costitu- emittenti di stato in canali indipendenti è stato zione, perché attribuiva ai giornalisti diritti ag- spesso fortemente politicizzato. Nel 2002 in Li- giuntivi non estesi al resto della popolazione. La tuania ha suscitato forte preoccupazione il fatto legge originaria consentiva ai giornalisti di celare che la Lithuanian National Radio and Television le loro fonti, per esempio, durante i processi, un (LRT) amministrata dallo stato, avesse perso per diritto non concesso a comuni individui. strada la funzione che le era propria, per In una risposta di reazione all’ordinanza della trasformarsi in un’operazione commerciale. Corte, Rimas Eilunavicius, presidente della Jour- In settembre, il consiglio del Lithuanian Culture nalists’ Union of Lithuania, ha affermato «Ci Congress ha affermato «Ci rammarichiamo che aspettavamo che sarebbe accaduto» e ha aggiun- la LRT invece di seguire l’obiettivo fissato dalla to che temeva cambiamenti molto più dannosi. legge, abbia cambiato direzione, volgendosi con «Temevamo che la Corte volesse stabilire di non decisione a soddisfare il mercato». consentire ai giornalisti di scrivere sulla vita pri- Krescencijus Stoskus, presidente del consiglio vata dei politici», ha rivelato al “Baltic Times”. del Culture Congress, ha affermato di essersi im- Eilunavicius ha anche affermato che comunque pegnato per decommercializzare la LRT finanzia- la Legge sulla diffusione di informazioni dovreb- ta dallo stato. Ha aggiunto che da un decennio be essere cambiata in modo da adeguarla a leggi sarebbe necessaria una riforma delle emittenti simili in altri paesi. «Dovrebbe essere simile alle radiotelevisive, ma finora non è stato fatto nien- leggi di paesi come Svezia o Norvegia, dove un te. Alcune proposte di riforma hanno previsto di giornalista ha l’assoluto diritto di celare le sue bandire totalmente i privati e di ritornare al pie- fonti d’informazione, ed è tenuto a rivelarle in no finanziamento statale. La LRT si è trovata in tribunale solo in presenza di circostanze ecce- passato in acque burrascose. Nel 2002 si è verifi- zionali, per esempio, se delle persone o il paese cata una forte speculazione che ha visto il primo vengono seriamente minacciati». ministro Algirdas Brazauskas, ex leader comuni- La Corte ha affermato nella sua ordinanza che «la sta e presidente, tentare di sostituire il capo del- legge comunque conserva il diritto di un giornali- l’LRT con uno dei propri uomini.

nare le pratiche totalitarie. Le azioni dei giornali- MOLDAVIA sti sono state appoggiate dal South East Europe Media Organisation (SEEMO). In una lettera in- Il 25 febbraio, più di 500 impiegati del servizio ra- dirizzata al presidente della repubblica di Molda- diotelevisivo nazionale hanno lanciato una pro- via, Vladimir Voronin, il SEEMO ha espresso testa contro la pressione esercitata sui giornalisti sconcerto e ha chiesto alle autorità di assicurare dalle autorità. «Noi, impiegati della compagnia che coloro che lavorano nei media abbiano la statale Teleradio Moldova, siamo diventati un possibilità di riportare liberamente le notizie e mezzo per manipolare e fare il lavaggio del cervel- che il governo faccia il necessario per garantire la lo all’opinione pubblica, una sorta di portavoce libertà di espressione in Moldavia. del partito al governo», hanno detto. I firmatari Il 2 maggio, la commissione, creata dal parla- hanno chiesto l’eliminazione della censura da Te- mento per elaborare un piano per riformare il la- leradio Moldova. In risposta allo sciopero e alle voro di Teleradio Moldova, ha portato a un docu- richieste dei giornalisti, il parlamento ha creato mento. Questo ha incluso una serie di misure una commissione per elaborare un piano per mi- create al fine di contribuire alla democratizzazio- gliorare il lavoro di Teleradio Moldova. I giornali- ne della compagnia. Il 26 luglio, il parlamento ha sti si erano anche appellati al Consiglio d’Europa, iniziato a discutere la Legge sul servizio di tra- e alle organizzazioni internazionali, chiedendo smissione pubblica. Sono state presentate due loro di intervenire per proteggere la libertà di bozze: una creata dall’ufficio del presidente, e l’al- stampa, i diritti umani fondamentali, e di elimi- tra dall’Association of Electronic Press (APEL).

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Gli esperti del Consiglio d’Europa hanno trovato giornalisti di fornire «una copertura di parte delle entrambe le bozze buone, ma hanno suggerito di attività della commissione». Ci sono state prote- usare quella creata dall’APEL, perché più vicina ste di diversi giornalisti che non sono stati in gra- alle esigenze di una pubblica istituzione. All’ini- do di raggiungere la Transnistria. I giornalisti in- zio, il parlamento moldavo aveva acconsentito a dipendenti della Transistria hanno, in numerose usare la bozza creata dall’APEL, ma alla fine, è occasioni, criticato l’unione dei giornalisti della stata votata la proposta di legge del presidente. Transnistria che è fedele alle autorità della regio- La programmazione del canale romeno TVR1 in ne. La “Novaia Gazeta” della Transnistria, il 5 apri- Moldavia è stata bloccata il 10 agosto. TVR1 era, le, è diventato il primo membro della regione nel- al tempo, il terzo canale più popolare in Molda- l’Association of Indipendent Press (API). via, (30,8 per cento). Contemporaneamente, il Il 9 ottobre, Sergiu Afanasiu, direttore e fondato- consiglio di coordinamento delle trasmissioni ha re del quotidiano indipendente “Accente” è sta- dato la licenza di trasmissione a una nuova sta- to arrestato con l’accusa di aver accettato tan- zioneradiorussa–RadioMaximum–ehaauto- genti. Il caso è sotto indagine. rizzato la stazione ORT-Moldova a trasmettere L’“Accente” stava indagando sulla corruzione fra per intero il canale di Mosca ORT. Il 12 novembre, alte autorità e figure pubbliche in Moldavia. Al- l’unione dei giornalisti ha protestato a Chisnau, l’inizio di novembre, le autorità hanno nuova- ma nonostante una decisione del Parlamento, mente arrestato un giornalista con l’accusa di TVR1 non ha ricominciato a trasmettere. aver accettato tangenti. Secondo una versione La stampa ha avuto diversi problemi nel 2002. Al- ufficiale, il giornalista della sezione della Molda- l’inizio dell’anno c’è stata una discussione pub- via del settimanale russo “Argumenti i Fakti” blica sul caso del quotidiano “Kommersant Mol- aveva chiesto una tangente di 500 dollari ameri- dovy”. Questo quotidiano era stato chiuso alla cani a un uomo d’affari. fine del 2001 in seguito alla richiesta della procu- La polizia non ha dato altri dettagli e nessuna ra generale che aveva motivato così la chiusura: informazione è stata resa disponibile dalla reda- «la pubblicazione di alcuni suoi articoli può met- zione del settimanale. Altri due giornalisti stan- tere in pericolo la sicurezza dello Stato». no ancora aspettando una sentenza dopo essere Alcuni giornali avevano in precedenza espresso stati arrestati nel 2001 per aver chiesto tangenti: il loro disaccordo con il modo del giornale di ri- Grigore Teslaru, capo del dipartimento di pub- portare le notizie sulla Transnistria, una regione bliche relazioni del consiglio provinciale di Ti- orientale della Moldavia, che ha dichiarato uni- ghina, e Tudor Rusu, editore capo del settimana- lateralmente l’indipendenza dal resto del paese le “Faclia”. nel 1990 per la paura che la Moldavia si sarebbe Il ministro della Giustizia, Ion Morei, ha ammes- riunificata con la Romania. so il 2 dicembre che i giornalisti possono diventa- Il 21 marzo, Vlad Cubreacov, redattore capo del re vittime di abusi, particolarmente dopo il pas- quotidiano “Alfa e Omega”, è scomparso senza saggio al nuovo codice penale, che rende la diffa- lasciare tracce. L’unione dei giornalisti della Mol- mazione un reato perseguibile con pene detenti- davia ha protestato descrivendo il caso come un ve. I giornalisti rischiano fino a cinque anni di car- “atto brutale di rappresaglia politica”. cere. Dal momento che la legislazione della Mol- Il 10 aprile, una bomba è esplosa all’esterno del- davia non definisce chiaramente la diffamazione la redazione di “Komunist”, un quotidiano del e la calunnia, ciò lascia spazio a un’interpretazio- partito comunista a Chisnau. ne arbitraria. Inoltre, ha fatto notare Morei, il co- Su richiesta di Oleg Astahov, il rappresentante dice civile non pone limite alla somma che il que- russo della Commissione di controllo, ai giornali- relante può chiedere in risarcimento. sti è stato impedito di prendere parte all’incontro Durante il 2002, il SEEMO ha registrato 33 viola- in Transnistria il 15 agosto. Astahov ha accusato i zioni della libertà di stampa in Moldavia.

ripetuti (otto giornalisti uccisi nel 2002 in Russia) RUSSIA che qualche volta riescono persino ad arrivare ai media occidentali. Diversi fattori contribuiscono a rendere la situa- Ma ci sono anche altre dinamiche in gioco che zione dei media in Russia estremamente com- sono molto più difficili da scoprire. Per esempio, plessa. Alcuni elementi sono ovvi, tanto più che i problemi strutturali. Molti media russi occupa- si presentano in molti paesi del mondo; per no una zona intermedia fra lo stato e interessi esempio, il rifiuto del Cremlino di accettare tutte privati, e in tal modo il giornalismo è spesso ma- quelle istanze che compongono una democrazia, nipolato da interessi politici. In breve, nel rigido compreso il diritto di criticare liberamente il go- clima economico russo, i giornali e gli altri me- verno. Inoltre i giornalisti continuano a essere uc- dia dipendono da fondi forniti dal governo o da cisi o aggrediti. Questi tragici incidenti sono così facoltosi uomini d’affari.

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Una conseguenza è che molti giornalisti riferi- all’affondamento del sottomarino Kursk nel scono le notizie in accordo con coloro che han- 2000. Entrambe le tragedie hanno rivelato uno no il potere di aprire il portafogli. Sicuramente sforzo convenuto da parte del governo per con- c’è un giornalismo indipendente, spesso fatto trollare tutte le informazioni. da coraggiosi giornalisti che mettono a rischio In seguito all’episodio del teatro, il governo ha le loro stesse vite per arrivare alla verità, ma la varato nuove direttive per i media che seppur maggior parte dei media e specialmente la tele- non ratificate dal presidente Putin prima di di- visione è oppressa dalle disastrose circostanze ventare legge (il rifiuto è arrivato dopo le pres- economiche. sioni di molte organizzazioni internazionali e l’u- Poi ci sono i tribunali, lo strumento di pressione nitaria presa di posizione dei media russi) sono preferito dal governo, che sono prontamente mo- state usate contro i media nel periodo immedia- bilitati contro i giornalisti e gli editori critici. La tamente successivo alla crisi del teatro. Il 25 ot- situazione è peggiore nelle piccole piuttosto che tobre, il ministro dell’Informazione Mikhail Les- nelle grandi città. La costante minaccia di un’a- sin ha ordinato che la stazione televisiva regio- zione legale, o di una multa–avoltecombinata nale Moskovia venisse chiusa per aver violato le con lunghi e pesanti controlli esattoriali – è abba- leggi antiterrorismo della stampa. Lessin ha an- stanza per mettere a tacere molti giornalisti. che minacciato di chiudere il sito web della sta- Anche se una riforma è stata iniziata dal governo zione radio Moscow Echo, perché aveva pubbli- in molti settori, inclusa un’importante riorganiz- cato una intervista ai guerriglieri ceceni. zazione fiscale, la situazione riguardo alla libertà La piena forza del sistema giuridico può anche dei media è peggiorata negli ultimi anni. Di volta essere portata a dirigersi contro i media. L’11 in volta, riemergono residui di un controllo del- gennaio, il Presidium della Corte Suprema ha l’informazione vecchio stile, che mostrano che gli deciso di appoggiare la liquidazione della Mo- atteggiamenti saranno probabilmente la cosa più scow Indipendent Broadcasting Company difficile da cambiare. (MNVK), la società capogruppo dell’unico cana- le nazionale indipendente russo, TV-6. La liqui- dazione è il risultato di una causa fatta alla com- pagnia dalla LUKoil-Garant, un’azionista mino- ritario di TV-6. Uno dei critici più espliciti del presidente Vladimir Putin, l’uomo d’affari esilia- to Boris Berezovsky, possedeva il 75 per cento della stazione televisiva. La prima ordinanza era basata su una legge rus- sa usata raramente che sostiene che una com- pagnia non può essere in deficit per più di due anni. TV-6 si era appellata e infine aveva vinto nel dicembre 2001. Successivamente, il 4 genna- io, il presidente delegato della Corte Suprema ha ordinato una protesta contro il Presidium della Corte Suprema, che si è concluso con la decisione della corte di appoggiare la liquida- zione della compagnia. Questi avvenimenti sono simili a quanto era successo all’ex stazione televisiva NT, di cui ha preso il controllo Gazprom, un monopolio stata- le su petrolio e gas. Molti giornalisti di NTV pas- sarono appunto a TV-6 dopo che la loro stazione era stata messa sotto controllo. NTV si era fatta una reputazione di forte criticismo contro il regi- me, specialmente in connessione alle incursioni russe in Cecenia. Per esempio, dopo l’episodio del teatro di Mo- Ora il Cremino ha un effettivo monopolio della sca conclusosi con un’azione che ha causato più televisione. Un importante fattore dietro il com- di 100 morti, l’istinto delle autorità è stato quel- portamento del governo è con tutta probabilità la lo di coprire le informazioni in un modo confuso lista elettorale per le prossime elezioni del 2004. e fuorviante. Alla fine, il motivo è divenuto chia- Il vecchio capo di Putin, l’ex presidente Boris Yel- ro: la morte di quelle persone durante l’opera- tsin, era tornato al potere nel 1996 anche se lar- zione era avvenuta dopo aver inalato un gas gamente impopolare come diretto risultato del usato dalle forze speciali russe. supporto di tutte le principali stazioni televisive. Quando ciò è venuto allo scoperto, il governo ha Questa esperienza non è stata dimenticata dai risposto rifiutando di rivelare quale gas fosse consulenti politici dell’attuale presidente. stato usato. La maldestra operazione di coper- Le azioni legali sono un altro ostacolo che i gior- tura informativa ha ricordato quella successiva nalisti russi devono affrontare. Il 22 febbraio, la

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RICORDANDO I MORTI. Una candela brucia dentro una bottiglia di plastica e fiori e giochi vengono lasciati intorno al teatro. Una Russia scioccata e diffidente conta il suo crescente tributo di vite dopo che i commandos hanno posto una sanguinosa fineall’assedioalteatrodiMosca(AP Foto/Alexander Zemlianichenko)

Moscow Basmanny Court ha ordinato al quoti- mo d’affari in cui si respingevano le accuse, il tri- diano “Novaya Gazeta” di pagare una multa di 30 bunale di Mosca ha deciso di iniziare un’inchie- milioni di rubli dopo che era stata riconosciuta sta per diffamazione contro il quotidiano. colpevole di aver diffamato il presidente della A parte le pressioni economiche e legali, i gior- Corte distrettuale di Krasnodar, Alexander Cher- nalisti russi devono affrontare le risposte violen- nov. In un’editoriale, il giornale aveva condanna- te al loro lavoro giornaliero. to quello che diceva essere il lussurioso stile di Il 5 febbraio Sergei Leibgrad, caporedattore del- vita di Chernov. la radio Echoes of Moscow della società di net- Un’altra causa è stata inoltre intentata contro il work Samara è stato aggredito fuori da casa sua quotidiano. Questa volta da un’istituzione fi- da un gruppo di persone non identificate che gli nanziaria, la Mezhprombank. La banca ha soste- hanno anche preso i documenti. Leibgrad era nuto che un reportage del quotidiano ha diretta- stato critico con le autorità locali e ha detto di mente portato uno degli affari commerciali della aver ricevuto minacce telefoniche prima del- banca al collasso. l’aggressione. Il quotidiano aveva affermato che la Mezhprom- L’8 marzo, Natalia Skryl, giornalista del quotidia- bank era implicata in attività di riciclaggio di de- no “Nashe Vremia” di Rostov-sur-le-Don, nel naro. Questa volta il quotidiano è stato condan- sud-ovest della Russia, è stata uccisa. Skryl è nato a pagare alla banca danni per 15 milioni di stata trovata priva di conoscenza con una seria rubli. La direzione ha detto che i danni erano ferita alla testa fuori da casa sua. Prima del suo così alti che hanno messo a rischio l’esistenza omicidio, aveva indagato sulle attività di diverse stessa del quotidiano. compagnie nella regione. Non le è stato rubato In seguito alla pubblicazione di un articolo nel nulla, il che rafforza l’ipotesi che sia stata uccisa novembre 2002, le autorità hanno lanciato per il suo lavoro. un’accusa di diffamazione contro Igor Zotov, L’11 marzo, Sergei Solovkin, un giornalista della editore del quotidiano “Nezavisimaya Gazeta”. “Novaya Gazeta”, e sua moglie sono scampati L’articolo accusava alcuni giudici di Mosca per per un pelo a un tentativo di omicidio a Sotchi. aver accettato tangenti dagli avvocati di un im- La coppia è stata aggredita a colpi di arma da portante uomo d’affari, che era accusato di ten- fuoco da due uomini. Più tardi gli uomini sono tato omicidio. Anche se il giornale ha accettato stati arrestati. Solovkin si è fatto un nome con il di pubblicare una lettera dei procuratori dell’uo- giornalismo investigativo sulla corruzione loca-

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gredito da due uomini nella città meridionale di Cherkessk. Gli uomini hanno aggredito Spi- der con oggetti metallici nel palazzo dove abita mentre si stava recando al lavoro. Il giornalista è stato portato in ospedale e i dottori gli hanno trovato diverse ossa rotte. Il giornale di Spider è di opposizione, critico sul futuro presidente della Repubblica Karachaevo-Cherkessiya, Vla- dimir Semyonov. Il 29 aprile, Valery Ivanov, caporedattore del quo- tidiano “Tolyatinskoye Obozreniye” è stato ucciso fuori da casa sua nella città di Togliattigrad nel sud della Russia. Mentre stava entrando nella sua auto, Ivanov è stato colpito da un’arma da fu- oco diverse volte alla testa da un uomo. Ivanov era noto per i suoi servizi sulla corruzione locale e il traffico di droga. Il 20 maggio, Alexander Plotnikov, coproprietario del quotidiano regionale “Gostini dvor” è stato ucciso con un proiettile nella testa a Tumen, in Siberia, in quella che sembra esser una disputa economica fra i proprietari del quotidiano. Gli in- vestigatori credono che sia stato ucciso da un kil- ler a pagamento. Poco tempo dopo il suo omici- dio, gli altri possessori del quotidiano hanno tra- sferito tutte le loro azioni del “Gostini dvor” nei loro conti bancari e hanno iniziato il procedimen- to di chiusura del giornale. Plotnikov aveva vinto una causa contro di loro e stava cercando di ri- prendersi le sue azioni. Il 14 giugno, German Galkin, editore delegato del quotidiano “Vecherny Chelyabinsk”, nella città di Chelyabinsk negli Urali è stato aggredito da due uomini non identificati fuori dal suo ap- VENERDÌ, 1º NOVEMBRE 2002. Una donna piange fuori da un teatro di partamento. Moscadovelasettimanaprimacentinaiadiostaggieranotenutiprigio- Spesso queste aggressioni e omicidi rimango- nieri. Lo stesso giorno i legislatori russi votano un emendamento legisla- no impunite. In una lettera al presidente russo, tivo che blocca la copertura di operazioni antiterroristiche e proibisce ai l’International Press Institute (IPI) di Vienna ha media di trasmettere dichiarazioni dei ribelli (AP Foto/Maxim Marmur) sottolineato che questo è un problema serio, perché crea l’impressione che la violenza con- le. I suoi colleghi pensano che l’attacco sia il tro i giornalisti sia un fatto di poco conto per la risultato dei suoi reportage. polizia. Il direttore dell’IPI, Johann Fritz ha det- Il corpo di un reporter che risultava scomparso to di essere «profondamente sconcertato dal- dal 21 dicembre 2001 è stato trovato nel 2002. Il l’apparente mancanza di progressi» compiuti 2 aprile, Sergei Kalinovsky, caporedattore del in questi casi. “Moskovsky Komsomolets – Smolensk”, è stato La guerra che si protrae in Cecenia ha portato trovato vicino a un lago fuori dalla città di Smo- anche quest’anno un giornalista ucciso. lensk nella Russia centrale. Prima della sua Il 26 settembre, Roddy Scott, un freelance ingle- scomparsa, Kalinovsky, aveva indagato sui rap- se, è stato ucciso in un conflitto a fuoco fra gli porti fra politica locale e criminalità per il suo insorti ceceni e le forze russe a Inguscezia, una giornale. I colleghi dicono che era stato minac- repubblica russa al confine con la Cecenia. ciato ripetutamente. Lavorava per Frontline, un’agenzia televisiva Il 10 aprile, Igor Rodionov, editore del giornale inglese. “Moskovsky Komsomolets na Altaye” è stato ag- La violenza che i giornalisti russi devono affronta- gredito da tre uomini nella città di Barnaul in Si- re come parte del loro lavoro è estremamente beria. Rodionov aveva con sé un telefono cellu- dannosa per la professione, e per l’intera società. lare, i suoi documenti e altre cose. Niente gli è Questo, in combinazione con le difficoltà struttu- stato sottratto. Il quotidiano è conosciuto per il rali che nascono dai problemi finanziari, ha reso suo giornalismo investigativo e i colleghi di Ro- la situazione per i media in Russia molto difficile. dionov pensano che l’aggressione sia collegata A parte la violenza continua, e il fallimento del- al suo lavoro. l’individuazione dei responsabili di tale violenze, Il 12 aprile, Yan Spider, un giornalista del quoti- la cosa più preoccupante è l’aumento degli sforzi diano “Vozrozhdeniye Respubliki”, è stato ag- del governo russo nel controllare i media e la

50 IPAESI strategia governativa mirata a limitare le critiche emergenti, è che più errori sono fatti dai leader contro le autorità. politici più stretto è il controllo sui media. In Le prossime elezioni saranno sicuramente un molti casi gli errori potrebbero probabilmente buon indicatore di come questa strategia è stata essere evitati e i media avrebbero il permesso messa in pratica. È altamente probabile che i me- di adempiere al loro ruolo di “cani da guardia” dia che sceglieranno di essere favorevoli al Cre- in prima linea. Ma questo è un messaggio che mino avranno vita più facile di quelli che non lo sembra difficile da imprimere nelle teste di co- faranno. loro che sono al potere in Russia, e non solo a Il paradosso, come sempre nelle democrazie loro.

Apparentemente, a causa di questo, molto TAJIKISTAN spesso i nostri ufficiali negano ai giornalisti il diritto d’informazione». “Asia-plus” ha presen- Il titolo di un articolo pubblicato alla vigilia del tato una stima dei ministeri e dei dipartimenti World Press Freedom Day 2002 dal quotidiano del Tajikistan, basandosi sulla loro accessibili- “Asia-Plus”, Molti diritti, ma poca libertà,descrive tà o inaccessibilità per giornalisti. Il risultato è bene la situazione dei mezzi di informazione in catastrofico per la libertà di informazione. Tajikistan. Altri fattori che stanno efficacemente limitando Nonostante l’esistenza di leggi deputate a pro- la libertà di stampa sono l’esistenza di articoli teggere il diritto di libertà di stampa, non esiste nel codice penale del Tajikistan che criminaliz- una grande libertà e i giornalisti ancora adesso zano la diffamazione e l’oltraggio (con una de- devono superare gli ostacoli che impediscono tenzione anche più lunga se la persona pubbli- loro di apprendere e diffondere le informazioni. ca oltraggiata è il presidente della repubblica); Come afferma il direttore della redazione di e il monopolio completo del governo delle ti- Internews del Tajikistan nell’articolo sopra pografie, che danno la possibilità al governo di menzionato «la legge non riesce a impedire gli controllare e censurare in qualunque momento attacchi ai mezzi d’informazione. le pubblicazioni. Ma come sempre, alcuni anziani funzionari, po- Uno sviluppo positivo della situazione dei me- iché non riescono a comprendere né le leggi dia del Tajikistan si è avuta, dopo una forte esistenti né la Costituzione, stanno in qualche pressione internazionale, a partire dal 29 lu- modo tentando di limitare le attività dei mezzi glio, quando all’agenzia stampa indipendente d’informazione». “Asia-plus” è stato comunicato il permesso di Di conseguenza, l’autocensura è divenuta una trasmettere e, di conseguenza, diventare la pri- pratica comune in questo paese. ma emittente privata a servire la capitale Du- Una delle questioni che sta causando serie pre- shanbe. occupazioni agli osservatori locali e internazio- nali è l’assoluta impunità dei funzionari di go- verno che intimidiscono o attaccano i giornali- L’autocensura è diventata sti, anche se il codice penale del Tajikistan cri- una pratica comune minalizza particolarmente l’ostruzionismo con- tro l’attività professionale dei giornalisti. in questo paese La difficoltà, o anche l’impossibilità, di accede- re alle informazioni di interesse pubblico è av- Il presidente del Tajikistan, Imomali Rakhmo- vertita anche dai giornalisti locali come il pro- nov, ha fatto sapere a Umed Babakhanov, diret- blema maggiore. In un servizio del 2 maggio, tore di “Asia-Plus”, che avrebbe ordinato alla “Asia-plus” ha suggerito per questo problema Commissione statale radio e televisioni di due cause: la carenza di uffici stampa all’inter- emettere la licenza che “Asia-Plus” aveva chie- no della struttura governativa e una formazione sto da ben quattro anni. L’agenzia indipenden- poco professionale del personale che vi lavora. te si era rivolta infatti all’istituto governativo Secondo le informazioni, le locali leggi sulla che controlla i media del Tajikistan nel 1998 stampa (articolo 5 e 6) prevedono che qualsiasi chiedendo di aprire una stazione radio in Du- organizzazione statale, politica o pubblica o un shanbe, dove operano solo radio e televisioni qualsiasi funzionario rilascino informazioni statali. Solo poche settimane prima, l’8 luglio, alle agenzie di stampa, con la sola eccezione di la stessa Commissione aveva respinto la richie- quelle considerate segreto di stato o segreti sta argomentando che un’alternativa privata protetti dalla legge. «Sfortunatamente» prose- alla radio di stato in Dushanbe non era da con- gue l’articolo «la legge non prevede punizioni siderarsi “necessaria”. per quei funzionari che si rifiutano di avere con- In giugno, il procuratore generale ha lasciato tatti con i giornalisti. cadere i capi d’accusa nei confronti di Dodojon

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Atovullo, direttore capo del “Charoghi Ruz” dalla polizia russa mentre stava transitando a (Luce del giorno), un influente quotidiano del- Mosca durante un suo viaggio che dalla Germa- l’opposizione pubblicato a Mosca e distribuito nia lo doveva portare in Uzbekistan. Arrestato in tutta l’Asia centrale. su richiesta delle autorità del Tajikistan che lo Il procuratore generale ha poi riferito ad accusavano di aver calunniato pubblicamente “Asia-Plus” che il procedimento penale contro il presidente (secondo l’articolo 137.2 del codi- Atovullo, iniziato nel 1992, si era concluso in ce penale del Tajikistan) e di istigazione all’o- conformità con la “Legge sull’amnistia” appro- dio nazionale, razziale e religioso, fu trattenuto vata nel 2001. per sei giorni finché il governo russo si decise a Nel 1992 Atovullo fu accusato di “insurrezione” rifiutare l’estradizione richiesta dal governo del per gli ipercritici articoli del suo quotidiano. Tajikistan. Successivamente, il 5 luglio 2001, fu arrestato Atovullo, rilasciato ritornò in Germania.

«Che succede se questo stesso canale televisivo TURKMENISTAN domani ci si rivolta contro?». Nel paese, l’unico e anche il meno costoso La libertà di stampa è praticamente inesistente modo per essere informati dall’estero è sinto- in Turkmenistan, dove il presidente Saparmurat nizzandosi sui canali satellitari che hanno un Niyazov, personalità a dir poco complessa e costo minimo di 2 dollari al mese per circa set- sempre sotto i riflettori, ha diretto il suo stato, te o otto canali russi. Nel 2002 il presidente, co- ricco di giacimenti di gas, dal 1985, prima come nosciuto ufficialmente anche come “testa di leader del partito comunista poi come presi- turco” ha proibito anche l’opera, i balletti e per- dente, fino al 1999, quando è stato eletto “pre- sino il circo. sidente a vita”. Nel giugno del 2002 il sessanta- Le autorità della “testa di turco” hanno vietato duenne presidente ha dichiarato di «essere anche l’accesso ai siti Internet di “Deutsche pronto a farsi da parte» verso il 2007/8 per la- Welle” o “Eurasia” e a quelli di giornali quali sciare il campo a un nuovo leader scelto da un “Komsomolskaya Pravda”, “Vremya Novostey”, voto democratico. “Yevraziya” e “Tsentralnaya Aziya”. «Facciamo in modo che i pretendenti alla presi- Maksim Tupolev, editore di Eurasia, sostiene denza si preparino a diventare leader, io lo sono che l’accesso al sito sarebbe stato negato a ca- stato già per dieci anni» ha detto Niyazov in un usa della visita del leader dell’opposizione Bo- discorso pubblico per il decennale del suo uffi- ris Syhmyradow negli Stati Uniti. Sul sito erano cio. «Lasciamo che si guadagnino la stima del- apparsi svariati articoli sui meeting che le persone e costruiscano la loro autorevolezza, Syhmyradow aveva avuto durante il suo viag- terremo delle nuove elezioni fra cinque o sei gio. In un’intervista, il temerario leader aveva anni». persino risposto che quello sarebbe stato l’ini- Tuttavia, il presidente non ha neppure accenna- zio della fine per il regime totalitario di Niyazov. to a eventuali candidati dell’opposizione, i qua- Nell’estremo tentativo di controllare la situa- li, da parte loro, per denunciare l’accaduto si zione le autorità del paese permettono l’acces- sono dovuti recarsi all’estero. so soltanto a siti ufficiali o semi ufficiali ma co- Farlo in patria sarebbe stato difficile visto che munque vicini al presidente. molti dei giornalisti turkmeni sono costretti ad adottare la pratica dell’autocensura e i corri- spondenti esteri non ottengono quasi mai il per- Nel 2002 il presidente messo di visitare il paese se non per periodi di ha proibito anche l’opera, i balletti tempo molto limitati. L’accesso all’informazione di altri paesi dell’ex URSS nel 2002 è addirittura e persino il circo diminuita, e anche le emittenti televisive russe hanno subito enormi restrizioni. Come confer- Un noto giornalista e scrittore russo, Leonid mato dall’agenzia Reuters il 23 luglio scorso il Komarovskiy, è stato arrestato lo scorso 26 no- presidente Niyazov ha imposto un controllo ca- vembre nella capitale turkmena di Asgabat pillare sulle trasmissioni delle emittenti russe mentre era in viaggio per motivi di lavoro. Il che erano le uniche fonti d’informazione al di fu- giornalista è stato trattenuto in isolamento per ori del suo controllo. L’emittente televisiva Altyn quattro giorni. Asyr Channel, che come tutte le altre presenta Motivo dell’arresto un’accusa di cospirazione un profilo dorato del presidente, ha mostrato contro il presidente per un attentato che aveva Niyazov mentre spiegava ai suoi ministri che avuto luogo il 25 novembre nella capitale e per trasmettere programmi russi non porta nessun cui erano state arrestate 65 persone di cui 16 tipo di guadagno. stranieri, fra i quali cinque russi e alcuni turchi.

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Alcune settimane dopo, la televisione ha man- filmato in questione come un abuso alla libertà dato in onda un filmato in cui si mostrava un d’informazione e all’autonomia dei media in fantomatico autore reo confesso dell’attentato, Turkmenistan. il quale sosteneva di aver ricevuto ordini da al- In un incontro con i vari ambasciatori Duve ha cuni esuli politici che volevano attentare alla detto che nell’attuale finta democrazia del Tur- vita del presidente. kmenistan i media vengono usati per intimori- Il rappresentante dell’OSCE Freimut Duve, re, e talvolta umiliare e distruggere, chiunque dopo aver raccomandato al governo di “ricor- provi anche soltanto a domandarsi se l’attuale darsi” che la democrazia non può rimanere sol- stato delle cose nel paese sia in qualche modo tanto sulla carta, ha fortemente condannato il legittimo o legittimato.

tantissime irregolarità e da una totale mancan- UCRAINA za di dialogo politico. La delegazione ha conta- to che circa il 60 per cento dei seggi elettorali è Nonostante alcuni degli ex paesi del blocco co- stato gestito da partiti pro presidenziali, e ha munista si stiano integrando con il resto del- anche espresso preoccupazioni per le ripetute l’Europa sia attraverso la Nato che l’Unione Eu- dichiarazioni sulle misure di potere e sull’uso ropea,inUcrainalecosesonorimasteassoluta- illecito delle risorse presidenziali in particolar mente statiche, e a giudicare dal comportamen- modo a livello regionale. to mantenuto dalle autorità durante il corso del Nella regione di Poltava, per esempio, ci sono 2002 si direbbe che le cose non subiranno testimonianze di pressioni operate sui rivendi- variazioni neanche nel prossimo futuro. tori di giornali perché non distribuissero copie Quello che in superficie può sembrare un paese dei giornali dell’opposizione. Mentre a Kiev è democratico nasconde un complicato apparato stato aggredito l’autista di un furgone che tra- di controllo politico che assicura il più del po- sportava copie del quotidiano indipendente tere a chi ce l’ha già e relega l’opposizione a un “Svoboda”, e sembra che tutte le copie del quo- ruolo puramente marginale. tidiano siano andate distrutte. Allo scopo di mantenere la struttura dello stato Oltre questo, diverse emittenti indipendenti han- così com’è, vengono prese abitualmente dalle no lamentato il fatto che le autorità locali hanno autorità, e se necessario anche dallo stesso operato pressioni affinché non trasmettessero presidente della repubblica, misure repressive materiale favorevole all’opposizione. Molte emit- e violente per scoraggiare qualunque iniziativa tenti si sono viste revocare la licenza, mentre al- politica d’opposizione. cune emittenti hanno potuto continuare a tra- Un esempio per tutti: la situazione che si è veri- smettere persino con la licenza scaduta purché ficata lo scorso marzo allorché si sono tenute trasmettessero a favore del presidente. nel paese le elezioni per assegnare i seggi del La televisione rappresenta il mezzo di comuni- parlamento. cazione più accessibile ma anche il più control- Mentre le elezioni dovrebbero rappresentare il lato dallo stato. massimo simbolo del cambiamento, di cui in Tanto è vero che la televisione di stato raggiun- Ucraina ci sarebbe anche urgentemente biso- ge un’audience di circa il 75 per cento della po- gno, molti giornalisti, consapevoli del clima, polazione. hanno di nuovo accolto questo momento a ma- Ci sono sì anche molti giornali ma per lo più la lincuore come l’inizio di un periodo di difficoltà gente non può permetterseli, mentre un’altra ancora maggiori del solito. forma di controllo indiretto è proprio quella del In Ucraina, i giornalisti e i mezzi di comunica- costo della stampa in Ucraina, causato dalla zione sanno che in tempo di elezioni più s’op- mancanza di un minimo di competizione di porranno ai poteri politici precostituiti, più dif- mercato. ficoltoso e lungo diventerà questo periodo. Mi- I giornali infatti sono pesantemente soggetti nacce telefoniche, schermaglie processuali e all’interesse dei proprietari privati, che a loro visite fiscali ispettive a sorpresa sono state al- volta dipendono dal trattamento riservatogli l’ordine del giorno per i giornalisti che hanno dallo stato. In moltissime occasioni questo in- seguito l’evento elettorale. L’OSCE ha dichiara- trecciato filo di relazioni costringe le linee edi- to che le procedure elettorali hanno subito un toriali a compromessi poco piacevoli. miglioramento, tuttavia il settore dei media è D’altra parte il sistema fiscale del paese ha ri- quello che sicuramente non ha avuto migliora- mandato a dopo le elezioni le ispezioni di con- mento alcuno. Una delegazione internazionale trollo dei media. Il rapporto dell’OSCE si con- di controllo e una del Consiglio d’Europa, le cui clude comunque dicendo che l’Ucraina sta an- critiche sono state molto aspre, hanno decreta- cora soffrendo per la mancanza di media forti to che le elezioni sono state caratterizzate da ma indipendenti che offrano agli elettori una

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to telefonicamente e gli è stato intimato di pre- sentarsi davanti ai servizi di sicurezza ucraini senza possibilità di sottrarsi all’incontro, che si è poi svolto il giorno seguente. Durante il mee- ting, il portavoce del CNSDU, Vassily Sitarom ha chiesto al giornalista di ritirare pubblica- mente le affermazioni fatte nell’articolo, «altri- menti sarebbe stato rovinato». Dopo l’inciden- te Vorotnikov ha chiesto l’aiuto delle autorità ma non ha ricevuto alcun sostegno, ed è inizia- ta nei suoi confronti una campagna di telefona- te minatorie spesso con minacce di morte e un pressante pedinamento. Situazione analoga è accaduta anche a Oleg Lyashko, redattore del settimanale “Svoboda”. Lui stesso aveva richie- sto di comparire davanti alle autorità per ri- spondere dell’accusa di diffamazione, cosa che è avvenuta il 15 aprile; durante l’udienza il gior- nalista è stato arrestato e accusato di «abuso di autorità e violazione del diritto di privacy e di resistenza all’arresto». Lyashko aveva già avuto in precedenza proble- mi analoghi; era stato aggredito all’inizio del 2001 e nel giugno dello stesso anno un tribuna- le di Kiev lo aveva condannato per il reato di diffamazione. In quell’occasione il tribunale decretò che aveva diffamato un ex primo mini- stro, Vasil Durdynets, e un generale, Ivan Hryhorenko. La sentenza prevedeva anche che Lyashko non praticasse la professione per due anni, aggravante che poi è stata ritirata nel ot- tobre 2001; ma a giudicare dagli avvenimenti del 2002 si suppone che Lyashko continuerà ad affrontare minacce finché continuerà a produr- re giornalismo indipendente. PROTESTA PER LA SCOMPARSA DI UN GIORNALISTA. Centinaia di so- Ma la faccia peggiore della moneta per i giorna- stenitori dell’opposizione, sventolando bandiere rosse e cartelli con scrit- listi è sempre quella rappresentata dalla vio- te antipresidenziali, prendono parte alla protesta per chiedere le dimis- lenza, ed è per questo che i giornalisti hanno sioni del presidente Leonid Kuchma, il 16 settembre 2002 (AP Fo- ottenuto il permesso di portare armi da fuoco, to/Viktor Pobedinsky) per la precisione pistole automatiche 9 mm copertura obiettiva della campagna elettorale e modificate per proiettili di gomma. Che questo delle elezioni, e aggiunge anche che, dopotut- sia o no il metodo opportuno per proteggere i to, i media non hanno fornito sufficienti infor- giornalisti è materia di discussione, tuttavia mazioni da permettere all’elettorato una scelta una misura precauzionale del genere conferma consapevole agli elettori. Ma i problemi non si senza ombra di dubbio che i pericoli corsi dai limitano al periodo elettorale e i media ricevo- giornalisti sono assolutamente reali. no spiacevoli attenzione di solito sotto forma Il 28 gennaio, Tatiana Goratcheva, redattrice di minacce e aggressioni anche durante il resto del “Berdiansk Delovoj”, è stata aggredita di dell’anno. Ogni giornalista critico è consapevo- fronte alla propria abitazione da uno scono- le del fatto che improvvisamente può trovarsi a sciuto che le ha spruzzato acido sul volto pro- dover affrontare le persecuzioni arbitrarie delle curandole svariate bruciature. Le colleghe ri- autorità, com’è accaduto a Viktor Vorotnikov, tengono che l’attentato sia legato all’attività editore del quotidiano Grani. Il 14 giugno, la professionale della giornalista. versione informatica del giornale ha pubblicato L’11 aprile sono stati aggrediti da uno scono- un articolo intitolato L’apocalisse scritto da Ser- sciuto armato di chiave inglese una corrispon- gej Romanovskogo sugli affari del segretario dente del portale d’informazione “Political del Consiglio nazionale della difesa, (CNSDU), Ukraine”, Olha Proshkyna e il suo fidanzato. Yevgeniy Marchuk. Ambedue sono stati feriti e sono stati traspor- Marchuk, che è anche un ex comandante del tati al pronto soccorso per essere medicati. KGB, è rimasto coinvolto in un traffico di armi Anche in questo caso sembra che l’unico mo- in zone sottoposte all’embargo del consiglio di vente possibile per l’aggressione sia da ricerca- sicurezza dell’ONU. Qualche giorno dopo l’u- re nel lavoro della giornalista. scita dell’articolo il giornalista è stato contatta- Il 18 novembre l’agenzia di stampa Ukrainsky

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Novynyè stata informata che il corpo del diret- canza di sforzi dedicati alla lotta alla criminali- tore, Michail Kolomiets, sparito un mese prima tà. La violenza collegata a un lungimirante con- era stato appena trovato impiccato a un albero trollo politico è ciò che caratterizza la realtà dei in una cittadina bielorussa. Nonostante il caso media in Ucraina. sia stato archiviato dalla polizia come suicidio, Ma l’ostacolo più grande è strutturale poiché gli avvenimenti che lo hanno caratterizzato c’è un vero e proprio blocco a tutti i livelli da anno lasciato il sospetto che si potesse trattare parte di coloro che mantengono il potere con- di omicidio. tro qualunque tipo di apertura della società. Vi L’International Press Institute ha espresso il sono sì forze dell’opposizione ma si trovano a proprio disappunto sulla versione della morte dover far fronte a un presidente che ha l’intero di Kolomets sottolineando la necessità di av- stato a sua disposizione. viare nuove indagini. Il 3 dicembre, il giorno prima di un’udienza par- Anche secondo il codirettore dell’agenzia Vle- lamentare sul tema della censura, l’Human domir Hranowskiy, non può trattarsi di suicidio Rights Watch (HRW) ha rilasciato un comunica- e ha chiesto alle autorità competenti di consi- to sulla propria ricerca relativo all’esistenza di derare la tesi del delitto. un’“agenda promemoria” segreta chiamata tem- Il più delle volte queste aggressioni hanno dun- niky, parola di origine cirillica dal significato “i que conseguenze drammatiche che dimostra- temi della settimana”. La suddetta agenda ver- no fino a che punto sono disposti ad arrivare in rebbe passata settimanalmente dallo staff del Ucraina per limitare la libera circolazione del- presidente alle maggiori emittenti televisive l’informazione. del paese. Secondo l’HRW l’agenda darebbe in- Nel 2001 furono assassinati due giornalisti e dicazioni precise su quali temi trattare e come l’anno precedente fu rinvenuto il corpo decapi- inserirli nei telegiornali. tato di Gorghej Gongdaze. Secondo la direttrice della Divisione europea e Per quanto quest’ultimo caso abbia ricevuto dell’Asia centrale di HRW, Elizabeth Andersen, l’attenzione del mondo intero il caso è tuttora è con questa agenda segreta che il presidente rimasto irrisolto. pratica la sua censura nei confronti delle televi- All’inizio dell’anno il procuratore generale sioni, e nel caso in cui qualche editore dovesse Svyatoslav Pyskun aveva promesso di svolgere rifiutarsi di sottostare al gioco andrebbe incon- indagini approfondite e portare finalmente i tro a tutta una serie di problemi a partire dalle colpevoli di fronte alla giustizia. Celebre in ispezioni fiscali fino al licenziamento. Ucraina la sua frase: «l’inchiesta sarà obiettiva, Problemi strutturali dello stato come questo aggressiva e persistente e non guarderà in fac- sembrano essere i maggiori ostacoli al proces- cia a nessuno». Solo parole naturalmente, fatti so di democratizzazione. concreti nessuno. Il 14 novembre scorso l’Unione Europea ha rila- Nella realtà uno dei problemi di base è che il sciato una dichiarazione esprimendo la «pro- governo non assegna abbastanza risorse per pria profonda preoccupazione per la situazione fare indagini sugli omicidi dei giornalisti, la- in cui si trovano i media in Ucraina, richieden- sciando aleggiare una forma occulta di impuni- do al governo di fermare qualunque tipo di tà per quanto concerne i reati contro gli opera- azione che possa influenzare giornalisti, editori tori dell’informazione, danneggiando grave- e proprietari di giornali o emittenti televisive e mente il clima fra i giornalisti che si trovano co- qualunque tipo di restrizione posta in essere stretti a scegliere la via dell’autocensura. Molte nei confronti della libertà e dei diritti professio- sono le organizzazioni internazionali che han- nali dei giornalisti. Il rapporto verrà mai letto no mostrato preoccupazioni per la totale man- nelle stanza del potere a Kiev?

stretto che la popolazione uzbeca quasi mai UZBEKISTAN viene a conoscenza degli abusi commessi dagli ufficiali del governo e della polizia di stato, né L’attuale stato della stampa in Uzbekistan è as- appare sulla stampa un articolo di qualche op- sai distante dagli standard di un paese demo- posizione politica. In una intervista del 29 apri- cratico. Per quanto le nuove leggi uzbeche ne- le all’attivista dei diritti umani Otanazar Ori- ghino l’uso della censura, esiste nel paese un pov, si apprende che la situazione nel paese comitato di protezione dei segreti di stato che non ha mostrato nessun miglioramento, men- pone quotidianamente la stampa sotto una tre la presenza degli Usa nell’Asia centrale sem- strettissima sorveglianza. I membri di questo bra aver avuto l’effetto opposto a quello della comitato sostengono di aver operato solo per promozione della democrazia tanto agognata. prevenire che documenti riservati venissero Un rapporto redatto dal JuHI, organizzazione pubblicati dalla stampa, ma il controllo è così sindacale di giornalisti uzbeca, è stato pubbli-

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cato in maggio al termine di una missione inve- sia stata tolta, i mass media debbono ancora stigativa di una settimana effettuata allo scopo vedere un miglioramento effettivo delle condi- di verificare la situazione della stampa nel pae- zioni in cui operano. Molte fonti del rapporto di se. Il presidente del JUHI e portavoce del comi- Hamret testimoniano che l’autocensura è pre- tato dell’International Press Institute in Azer- dominante e la maggior parte dei giornalisti baijan, Azer Hasret, ha lanciato un appello a non si sente libera dal controllo nonostante l’a- tutti le organizzazioni internazionali perché of- brogazione della legge sulla censura. frano sostegno ai giornalisti uzbechi che vivono I giornalisti sono sprovvisti di tecnologia e la- e lavorano in un paese dove la libertà di stampa mentano l’urgente necessità di sviluppo di or- è brutalmente oppressa dal governo di Islam ganizzazioni professionali. Gli editori dei gior- Karimov. Allo scopo di dare un sostegno con- nali continuano a venire scelti dal governo e ri- creto ai giornalisti in quella regione, Hamret ha mangono comunque sotto il controllo del regi- costituito un’organizzazione regionale per la li- me repressivo di Karimov. bertà d’espressione in Asia centrale e nel Cau- Allo scorso luglio si trovavano ancora in carcere caso, (CASCFEN). tre giornalisti: Muhammed Bekjanov e Iusuf Il rapporto di Hamret descrive l’Uzbekistan Ruzimuradov, del quotidiano d’opposizione come “un paese molto pericoloso” per i giorna- sotto sequestro “ERK”, e Madzid Abduraimov, listi indipendenti che cercano di lavorare obiet- del settimanale ”Yangi As”. Numerosi durante tivamente. Tutti questi giornalisti sono costan- l’anno sono stati gli episodi di violenza contro i temente sottomessi al controllo e alle minacce giornalisti, e per lo più tutti rimasti impuniti. delle autorità, come nel caso di Shodi Mardi- Il 30 gennaio il presidente del sindacato di gior- yev, giornalista sessantatrenne recentemente nalisti indipendenti uzbechi e corrispondente graziato e rilasciato dal carcere dove aveva russo dell’agenzia “Prima”, Ruslan Sharipov, è scontato i primi quattro di una condanna a un- stato aggredito da due agenti di polizia a Ta- dici anni, con l’aggravante delle torture subite shkent. Sharipov è stato trascinato fino all’auto durante la detenzione. della polizia e percosso ripetutamente. Rilascia- Non esistono media indipendenti nel paese, to più tardi con delle semplici scuse per averlo spiega il rapporto. Quasi tutti i mezzi di infor- trattenuto senza mandato, Sharipov è poi stato mazione sono sotto il controllo dello stato aggredito di nuovo da tre uomini che hanno cer- mentre gli editori vengono selezionati dalle au- cato di strangolarlo il 5 febbraio successivo, e il torità. Anche Internet è sotto lo stretto control- giorno seguente ha subito un’altra aggressione lo dello stato. I siti web dell’opposizione sono nella quale è stato colpito alla testa e allo sto- stati “chiusi” e gli Internet point costantemente maco e privato del passaporto e della tessera monitorati. della stampa. Sharipov doveva partire per gli Stati Uniti il giorno dopo su invito della Lega in- ternazionale dei diritti umani che voleva verifi- Nonostante il giornalista care la realtà dei giornalisti e dei difensori delle abbia riconosciuto libertà individuali in Uzbekistan. Il 6 febbraio Sharipov ha inviato una lettera uno degli aggressori, nessun arresto scritta di suo pugno al presidente Karimov è stato effettuato spiegandogli che, senza ombra di dubbio, le ul- time aggressioni nei suoi confronti, accompa- gnate da un crescendo di minacce allo scopo di Diffusa e dominante fra i giornalisti è l’autocen- spaventarlo per la sua professione e per le sue sura. Un giornalista interpellato da Hamret per attività per i diritti umani, sono direttamente il rapporto, ha detto che i media erano più criti- collegate ai suoi articoli e in particolar modo ai ci nei confronti del governo durante l’era sovie- suoi articoli sul referendum per la proroga del tica di adesso. «Il presidente Karimov e il suo mandato presidenziale tenutosi il 28 gennaio. governo sono assolutamente intolleranti a Data la situazione, dice la lettera, «prego il pre- qualunque tipo di critica, e i giornalisti hanno sidente di aiutarmi a riavere passaporto e la dovuto realizzare che, per ottenere di essere tessera della stampa, e a liberarmi da chi mi sta pubblicati debbono scrivere in modo favorevo- pedinando ovunque io mi rechi e che, infine, gli le del governo. Uno dei pochi sviluppi positivi autori delle aggressioni vengano puniti». della situazione nel paese è stato la cancella- Il 6 marzo Oreg Sarapulov, freelance designato zione della censura dalla Costituzione, avvenu- alla direzione del sindacato di giornalisti è sta- ta il 13 maggio 2002. Il censore ufficiale dello to arrestato a casa sua da alcuni agenti del di- stato è stato sollevato dal suo posto di lavoro il partimento d’Affari Interni di Tashkent. Sarapu- 7 maggio, e dal 13 maggio successivo i giornali lov è stato prima portato alla sede del ministe- non sono più stati costretti al controllo del cen- ro dove è stato malmenato, poi in una abitazio- sore prima di andare in stampa. Questo è stato ne privata adibita all’accoglienza di senza tetto accolto da molti giornalisti come il primo pas- dove è stato trattenuto fino al 13 marzo. È fer- so verso un’informazione indipendente nel pa- ma opinione del giornalista di essere stato fer- ese. Tuttavia, nonostante la censura ufficiale mato e trattenuto a causa della sua attività pro-

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IL PRESIDENTE UZBEKO, ISLAM KARIMOV, a sinistra, stringe la mano a Elizabeth Jones, assistente del segretario di stato americano per gli affari dell’Europa e dell’Asia, nella residenza di Karimov fuori da Tashkent, il 29 gennaio 2002. Gli Stati Uniti pagheranno 160 milioni di dollari per alcuni progetti in Uzbekistansecondounaccordostipulatofraiduepaesinell’impegno di combattere il terrorismo nel vicino Afghanistan (AP Foto/Anvar Ilyaov, pool) fessionale. Anche un altro membro del sinda- lustrava la situazione in merito alla corruzione cato, nonché fondatore della rivista informatica fra gli impiegati e gli agenti della dogana. Il “Zone”, Yevgheniy Dyakonov, è stato più volte giornalista è stato arrestato dagli stessi agenti minacciato mentre i suoi familiari sono rimasti che lo hanno accusato di essere una spia e lo vittima di aggressioni. Secondo le notizie forni- hanno a lungo malmenato. te dal Juhl, Dyakonov era già sotto lo stretto Al momento del suo rilascio Saiypov aveva due controllo dei servizi di sicurezza sin dal febbra- costole rotte, e uno degli agenti gli ha detto che io precedente, e uno dei suoi familiari era per- aveva dato ordine a due uomini di ucciderlo e sino rimasto ferito in seguito a una delle ag- che l’ordine sarebbe stato eseguito di lì a poco. gressioni subite che avevano lo scopo di far in- Il presidente Karimov, in vista della sua visita terrompere la pubblicazione del periodico negli Stati Uniti allo scopo di discutere della on-line. Nonostante il giornalista abbia ricono- cooperazione fra i due paesi e portare avanti la sciuto uno degli aggressori, nessun arresto è campagna antitalebana nei paesi vicini al- stato effettuato. Il 27 marzo Dyakonov aveva in- l’Afghanistan, e sotto le pressioni di Washin- formato l’Jhul che il padre stava lasciando il pa- gton perché la ripresa economica e le riforme ese a causa delle continue pressioni. vengano accelerate, come condizione degli Il giornalista Alisher Sayipov è stato violente- stessi rapporti fra i due paesi, ha costituito la mente percosso dagli agenti della dogana fra prima commissione indipendente sui diritti Uzbekistan e Kyrgystan il 28 settembre. Secon- umani l’11 marzo scorso. Il portavoce della tan- do il sindacato di giornalisti l’aggressione ha to a lungo ignorata organizzazione indipenden- avuto luogo in seguito alla trasmissione radio- te per i diritti umani Michael Ardzinov, ha di- fonica “Voice of America”, in cui il giornalista il- chiarato in una conferenza stampa che la sua

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organizzazione si sarebbe battuta per la libera- L’IFJ ha visto in questo caso l’ennesimo tentati- zione dei prigionieri politici e per ottenere vo di mettere a tacere una voce critica e di far maggiore libertà anche nella stampa locale e capire ai giornalisti uzbeki che nel paese la li- un riconoscimento ufficiale dell’esistenza del- bertà di espressione non è tollerata. La senten- l’opposizione fino ad allora negata. za va ad aggiungersi ad altre con cui vari giorna- Il 20 marzo 2003 l’International Federation of listi in Uzbekistan sono stati condannati con Journalists (iFJ) si è dichiarata seriamente pre- l’accusa di estremismo religioso. Mehliboev occupata per la sentenza di un tribunale uzbe- aveva attirato l’attenzione delle autorità dopo ko, che ha condannato il giornalista Gayrat aver scritto articoli su questioni religiose per i Mehliboev a sette anni di carcere per la sua ap- giornali Khuriyat e Mokhiyat. partenenza a un interdetto partito estremista Uno dei suoi articoli è stato presentato come islamico. L’uomo, un giovane giornalista di 23 prova a carico al processo, perché «rendeva evi- anni laureato alla Tashkent State University, era dente che le accuse non riguardavano solo il stato arrestato nel giugno 2002 al mercato di credo religioso e le opinioni politiche ma anche Chorsu a Tashkent, dove il partito islamico la sua attività di giornalista». Commenta l’IFJ: Khizb-ut Tahrir stava organizzando una prote- «Mehliboev è stato punito per il suo modo di sta. Mehliboev era stato accusato di essere fare giornalismo e le sue idee in proposito; una coinvolto nel «tentativo di sovvertire la struttu- tale persecuzione ha il preciso scopo di ostaco- ra costituzionale dell’Uzbekistan, diffondendo lare la libera espressione e il pubblico dibatti- la letteratura religiosa proibita e l’organizzazio- to. Dovrebbe essere immediatamente rilascia- ne di raduni di massa». Mehliboev ha ammesso to, con la garanzia che ai giornalisti sarà per- di essere un membro del partito, ma afferma di messo di lavorare in un ambiente libero dalla non aver partecipato alla protesta al mercato. paura e dall’intimidazione».

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2002, in tutto il mondo, sono In Venezuela, Jorge Tortoza, un giornalista per il stati uccisi cinquantaquattro quotidiano “2001”, è stato colpito da un cecchi- Nel tra giornalisti e personale im- no che si trovava sul tetto del Municipio mentre pegnato nei mezzi d’informazione. Quindici stava riportando degli scontri nella capitale, sono stati assassinati solo in Colombia, otto in Caracas tra i sostenitori del presidente Hugo Russia, quattro nei Territori Palestinesi e in Chavez e i dimostranti dell’opposizione. India, Messico, Nepal e Filippine ne sono stati uccisi tre per paese. Le altre vittime sono di al- tri undici paesi. Ancora una volta, il continente americano, L’INTENZIONALE dove sono stati uccisi 22 giornalisti, si è rivelata la più pericolosa regione al mondo in cui lavo- ATTACCO rare come giornalista. In Colombia, i giornalisti continuano a trovarsi nel mezzo di un conflitto che dura ormai da quattro decenni. Malgrado la AI GIORNALISTI campagna del presidente Alvaro Uribe sia im- pegnata per stringere in una morsa tutti i pro- pagatori della violenza illegale, quindici gior- DI Michael Udlak nalisti sono stati uccisi dai guerriglieri di sini- press freedom adviser stra, da paramilitari dell’ala destra, da traffican- dell’International Press Institute di Vienna ti di droga o da criminali comuni. Tre giornalisti sono stati uccisi in Messico, almeno due dei quali a causa di un giornalismo troppo critico. In Asia, 13 giornalisti sono stati assassinati, In Brasile, Tim Lopez, un giornalista di TV Glo- compresi i tre per paese di India, Nepal e Filip- bo che aveva avuto molti riconoscimenti pro- pine. Tutto il mondo è rimasto scosso quando fessionali, è stato brutalmente assassinato da Daniel Pearl, un corrispondente per il “Wall trafficanti di droga dopo un falso processo. Street Journal”, è stato rapito in Pakistan e bru-

BISHKEK, 17 SETTEMBRE 2002. Manifestanti pregano durante la commemorazione della mortedicinquepersoneuccise sei mesi prima dalla polizia durante una manifestazione dell’opposizione. Nel 2002 il Kyrgyzstan, è stato attraversato da tumulti politici seguiti all’aumento delle violazioni dei diritti civili (AP Foto/Burt Herman)

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talmente assassinato dai suoi rapitori, che uccisi mentre raccolgono notizie in situazioni hanno video registrato la sua uccisione. Chan- estreme, l’attacco premeditato ai giornalisti, da der Chaterpatti, editore di un giornale locale di parte di coloro che cercano di ostacolare i me- Haryana, stato dell’India del nord, è stato truci- dia colpendo la loro attività, rappresenta una dato da una setta religiosa mentre ne seguiva le tendenza ancora più preoccupante. illegali attività. In Nepal, tre giornalisti sono Al Congresso mondiale dell’International Press stati uccisi poiché si sono ritrovati nel bel mez- Institute (IPI) che si è tenuto nel maggio 2002 in zo di un conflitto mortale tra i ribelli maoisti e Slovenia, Chris Cramer, presidente della CNN le forze di sicurezza governative. International Networks ha detto: «Che vi piac- In Europa, dove sono stati uccisi 10 giornalisti, cia o no, il problema che tutti noi dobbiamo af- la Russia ha dimostrato ancora una volta di es- frontare è che siamo visti, in tutto il mondo, sere il paese più pericoloso per i reporter. Otto come obiettivi legittimi da un crescente nume- giornalisti sono stati assassinati, almeno tre ro di persone e fazioni e che questa tendenza dei quali a causa delle loro investigazioni all’in- non può che peggiorare. I giornalisti e coloro terno della corruzione e il crimine organizzato. che li supportano non si sono mai trovati in ac- In Medio Oriente e Nord Africa, sette giornalisti que peggiori di queste. Chi tra di noi ha il com- sono stati assassinati. Quattro sono stati uccisi pito di gestirli e di affidarli incarichi ha anche nei Territori Palestinesi, dove i reporter stanno l’obbligo di fare tutto il possibile per la sicurez- compiendo il loro dovere in condizioni di peri- za del proprio staff». colo sempre crescente. Il 13 marzo Raffaele Ci- In risposta alle richieste di nuovi interventi per riello, fotografo freelance del “Corriere della proteggere i giornalisti, l’IPI e l’International Sera”, è stato ucciso a Ramallah, nella West Federation of Journalist, insieme a un grande Bank da una raffica di mitra sparata da un carro numero di organizzazioni mediatiche, gruppi di armato israeliano. Ciriello è stato il primo gior- reporter indipendenti, associazioni nazionali di nalista straniero a rimanere ucciso mentre se- giornalisti e organizzazioni internazionali, han- guiva l’intifada cominciata nel settembre 2000. no deciso di costituire una rete globale per la In Kuwait, Patrick Bourrat, un esperto giornali- sicurezza dei media, l’International News Sa- sta della stazione televisiva France TF-1, è de- fety Institute (INSI), con l’obiettivo di promuo- ceduto dopo essere stato colpito da un carro vere misure pratiche e favorire la diffusione di armato statunitense mentre stava riferendo appropriati addestramenti per la sicurezza dei sulle loro esercitazioni militari vicino al confine giornalisti e dello staff. Il nuovo istituto non con l’Iraq. avrà come unico obiettivo il perseguimento In seguito alla diminuzione dei conflitti in mol- della sicurezza e dell’assistenza ai giornalisti di te parti dell’Africa, nel 2002 solo due giornalisti primo piano, ma si adopererà con ogni mezzo, sono stati uccisi in questo continente. Risulta- compreso quello di fare pressione ai governi, to ancora più importante se comparato con i 19 affinché sia le uccisioni dei giornalisti sia la reporter assassinati nel 1999. crescente impunità che le accompagna Nonostante i giornalisti continuino a essere vengano fermate.

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