Periodico gratuito senza scopo di lucro, redatto in libertà tramite una redazione online. Disponibile sul sito internet www.torricellapeligna.com. Per collaborare: [email protected] SI AGGIUDICA L’EDIZIONE 2010 CARLO CRIVELLI: TORRICELLANO NEL MONDO In onoredelpoeta Clemente DiLeo a quarant’anni dallasuascomparsa MUSICISTA E COMPOSITORE ENTRO AGOSTO DI QUEST’ANNO CON MOLTA PROBABILITA’ LETTERA AL SINDACO TORRICELLA AVRA’ IL WIRELESS PER DUENOTTI DARICORDARE L’EVENTO MUSICALEDELL’ANNO: ARTEMUSICA&GUSTO PREPARATIVI EPROGRAMMI LO SCRITTORE SVEDESE VINCITORE DELPREMIO FESTIVAL LETTERARIO JOHN FANTE ‘AUTORE TRA DUEMONDI’ JONAS HASSENKHEMIRI LA FOREST OIL: BOMBA E DANNI ALLE PERSONE ANNI DIINCIDENTI In media un incidente INCHIESTA grave all’anno su oleo- dotti, piattaforme, su CRONACA operai e sversamenti di petrolio in mare. Bomba RICORDI Un nuovo problema si aggiun- ge alla già grave situazione di Bomba. La Petroceltic vuole trivellare in , ma que- sta volta in mare, sulla costa teatina fra e San Vito, poco più in là del limite impo- sto dalla Prestigiacomo. Han- no pubblicato il bando in Moli- se per far sì che la popolazione abruzzese non ne venisse a co- noscenza se non a giochi fatti. Si è ancora in tempo (14 luglio) per far sentire la propria voce e cercare di impedire quest’en- nesimo scempio. Anche in questo problema c’è bisogno di far sentire forte la nostra voce. Per info: http://dorsogna.blog- spot.com Le malefatte della Forest Oil Oggi è tutto alla luce del sole. Siamo andati a spulciare su internet ed abbiamo trovato delle informazioni sulla Forest Oil su cui riflettere e far riflettere chi deve decidere su di noi. Sul sito dell’Ente americano MMS è venuto fuori che nel decennio 2000-2010 la Forest oil è stata responsabile di ben 11 incidenti.

a regione Abruzzo dovrà presto tion è proprietaria e gestisce Maria Rita casi, specie per gli incidenti più esprimere il suo parere sulla con- varie piattaforme di petrolio D’ gravi, ci sono state delle indagi- cessione petrolifera Colle Santo. nel golfo del Messico e qualche ni approfondite. LGianni Chiodi e il suo governo dovranno concessione in terraferma in La Professores- Per il caso di un lavoratore mor- decidere se lasciare che il lago di Bomba Texas. L’ente americano che si sa Maria Rita to il 20 Febbraio 2006, la MMS e i suoi dintorni vengano trivellati dalla occupa di vigilare sull’operato D’Orsogna, nata ha concluso che una delle con- Forest Oil Corporation di Denver alla delle ditte petrolifere si chiama a ma cause del decesso è stata che la ricerca di petrolio e di gas. Gli idrocar- Mineral Management Services residente a Los Forest aveva lasciato gli operai buri Abruzzesi sono di qualità scadente, (MMS), in queste settimane Angeles negli in balia di se stessi. scarsi in quantità, fortemente inquinanti messo sotto torchio dal presi- USA, è insegnan- Secondo il New York Times, nel e, per quanto riguarda Bomba, dai forti dente Obama a causa dei forti te di matematica 1987 un elicottero con a bordo rischi idrogeologici per la diga del lago. legami fra controllori e control- nell’Università di un gruppo di lavoratori della È importante allora cercare di capire chi lati, legami definiti “corrotti” Northridge, ricer- Forest Oil, urtò contro la piatta- stiamo per invitare in casa nostra, perchè i da Obama. Indagando sul sito catrice nel campo forma in mare Penrod 83 dove comportamenti passati sono spesso indice della MMS risulta che la Forest della statistica erano diretti per iniziare un di comportamenti futuri. Oggi è tutto alla Oil Corporation nel decennio meccanica e nei nuovo turno. La piattaforma si luce del sole, basta cercare. Siamo anda- 2000-2010 è stata responsabile modelli mate- trovava a 60 miglia dalla costa ti così a spulciare su internet ed abbiamo di almeno11 incidenti, in media matici, è consi- della Louisiana (circa 90 chilo- trovato molte informazioni su cui riflette- un incidente grave all’anno, fra derata la punta metri). Dopo l’urto si sprigionò re attentamente. Gli incidenti e le storie rotture di oleodotti, incendi su di diamante del un violento incendio in cui mo- che riportiamo sono solo quelli che siamo piattaforme, incidenti su ope- movimento di rirono 12 lavoratori e i due pi- riusciti a mettere insieme noi, ma potreb- rai, fra cui sversamento in mare opposizione alla loti. Ci sono poi le cause legali bero essercene anche di più. di 200 barili di petrolio, circa petrolizzazione che ex lavoratori hanno intenta- Negli Stati Uniti, la Forest Oil Corpora- 35 mila litri. In alcuni di questi dell’Abruzzo. to contro la Forest Oil. 2 CHI’SSI DICIE? 16 LA FOREST OIL Bomba

Nel 1997 il signor Jerry Hod- le concessioni per le estrazioni molte ore trascorse a tagliare le tubature, gen lavorava per un gruppo di Il 6 di agosto alle di gas. L’oggetto della contesa esponendolo alla polvere radioattiva. C’è subappaltatori della Forest Oil. ore 18, a Torricel- era che la Forest Oil non ave- quantomeno il sospetto che sia la morte Assieme ad un collega, dove- la, nei locali della va propriamente pagato i diritti degli animali che il suo tumore, siano col- va andare su una piattaforma Mediateca John estrattivi al signor Mc Allen. legati alle tubature della Forest Oil. Il co- nel golfo del Messico per an- Fante, la profes- La situazione fu risolta solo nel sto dello smaltimento corretto del ferrame dare a leggere i contatori. Non soressa Maria 1999, con un pagamento da par- radioattivo sarebbe stato di 10mila dollari c’era nessuna urgenza di farlo, Rita D’Orsogna te della Forest Oil e con la firma per ogni 20/30 tubi, a seconda della lun- il mare era mosso e loro avreb- terrà una confe- di un documento di accordo fra ghezza. Al signor McAllen ne donarono bero voluto o rimandare o pren- renza dal titolo “la le due parti. Intanto, nel 1992 la 700. Quanti soldi ha risparmiato la Forest dere l’elicottero. La Forest Oil petrolizzazione in Forest Oil, facendo finta di esse- Oil sulla sua gamba? li obbligò ad usare una barca da Abruzzo”. re generosa, donò al signor Mc Nel 2005 allora iniziò la causa del signor cui si sarebbero dovuti lanciare Allen 700 tubature dismesse. Il Mc Allen e altri comproprietari del ranch con una corda sulla piattaforma. Fatte le signor Mc Allen aveva messo su un’area contro la Forest Oil. Quest’ultima però misure, a causa del mare mosso, nel tor- per il ripopolamento di rinoceronti prove- si ricordò del contrattino del 1999, nel nare sull’imbarcazione il signor Hodgen nienti dallo Zimbabwe ed in via di estin- quale c’era scritto piccolo piccolo che il cadde, compromettendosi la spina dorsa- zione sul suo ranch. Il metallo delle tuba- signor Mc Allen firmando quel documen- le. Rimase paralizzato e incontinente. La ture sarebbe servito per creare recinti agli to rinunciava a qualsiasi futura azione Forest Oil fu riconosciuta colpevole dei animali e così il signor Mc Allen trascorse strettamente legale contro la Forest Oil. danni fisici al signor Hodgen, ma invece molte ore a tagliarlo e a rimodellarlo. Una “Non ho dubbi - dice il signor Mc Allen - di risarcire il lavoratore chiese che i danni volta finito il lavoro i rinoceronti inizia- che loro sapessero che mi stavano dando venissero pagati dalla ditta subappaltatri- rono a soffrire di lesioni alla pelle, si am- la mela avvelenata. Me l’hanno data per ce per la quale il signor Hodgen lavora- malarono e morirono in massa. Lui stesso sbarazzarsi di me? Chissa! La Forest Oil va. La corte della Louisiana bocciò anche perse una gamba per colpa di un tumore mi ha regalato quelle tubature per evitare questa mozione e finalmente fu la Forest raro. Intanto, nel 2002 un impiegato del- di doverle smaltire in proprio. Hanno pen- Oil a pagare per i danni incorsi dal signor la Forest Oil che era andato in pensione, sato, perchè pagare per smaltirle, quando Hodgen. allertò gli ufficiali della sua compagnia questo idiota non solo se le prenderà ma Un altro caso interessante è quello del che i tubi regalati al signor Mc Allen era- ci ringrazierà pure? L’industria petrolife- 2004 che riguarda il signor Terry Hudson, no radioattivi. La radioattività era dovuta ra deve essere riconosciuta responsabile rimasto gravemente ferito dopo l’esplo- alla presenza di sostanze tossiche durante di questo tipo di attività. Una giuria deve sione di una pompa petrolifera della Fo- la lavorazione del petrolio. Nessuno però mandare il messaggio che non puoi com- rest Oil mentre era su una piattaforma a pensò di parlarne al signor Mc Allen in portarti cosi con la gente come se niente mare. Fece domanda di risarcimento alla persona. Finalmente nel 2004, fu l’impie- fosse”. Forest Oil, secondo una legge americana gato stesso a dire di questi tubi radioattivi Forest Oil risponde che non sapeva che che protegge i lavoratori a mare. La Fo- al signor Mc Allen. “È entrato con tutte i tubi fossero radioattivi e che il lavora- rest Oil si rifiutò di pagare, affermando queste carte. Mi avevano già amputato la tore che lo ha rivelato al signor McAllen che la legge non poteva essere applicata gamba. Quando me lo disse sono quasi è solo un lavoratore scorbutico. La corte perché il danno era accaduto su una piat- svenuto”. Il signor McAllen iniziò a fare suprema del Texas ha detto che il docu- taforma e non su una imbarcazione. Ma indagini sul suo ranch e scoprì a sue spe- mento firmato nel 1999 è vincolante e che la corte della Louisiana diede ragione al se che la Forest Oil aveva pure seppellito la causa non può procedere. Al massimo signor Hudson, obbligando la Forest Oil a sostanze di scarto altamente tossiche a si potrà chiedere un arbitrato, una sorta di risarcire il suo ex-lavoratore. base di mercurio nella sua terra. Anche se soluzione trovata da un terzo, la cui de- Infine, la storia di James Mc Allen, certa- è impossibile provarlo al 100%, i legali cisione è inappellabile e che spesso è più mente la più allarmante. del signor Mc Allen dicono che c’è una superficiale che una giuria popolare o un Già dalla fine degli anni ‘80, la Forest Oil correlazione di tumori come quello che giudice. aveva avuto dei problemi legali con il si- ha colpito il loro cliente e l’ingestione di Vedremo come andrà a finire, per il signor gnor James Mc Allen, un ranchero del Te- sostanze radioattive, sicuramente entra- McAllen e per Bomba!!! xas sulle cui terre la Forest Oil aveva del- te nel corpo del signor Allen durante le Maria Rita D’Orsogna X CHI’SSI DICIE? 16 3 DIPENDE DA ROMA Bomba

ComeVACANZE il di Roma si ritroverà ROMANE a decidere del futuro del Lago di Bomba e degli abitanti dei paesi limitrofi L’ACEA S.p.A., di cui il Comune di Roma è socio maggioritario al 51%, può decide- re se concedere o no l’autorizzazione alla Forest Oil a trivellare ed emungere gas metano sotto il lago di Bomba, essendo questo di sua proprietà. Ma il Comune di Roma è consapevole del suo ruolo in questa vicenda?

eggendo in giro, nel poco tempo che ho, continuo a scoprire fatti e persone molto interessanti. Ho letto con attenzione su Facebook i commenti ed i racconti Ldi Nicola Berghella. Sono illuminanti ed aiutano a porre la vicenda dell’estrazione del gas dal lago di Bomba nel con- testo più generale delle strategie nazionali in fatto di energia (più o meno partecipate da privati). Nicola Berghella rac- conta da protagonista la nascita del lago e l’acquisto dei ter- reni da parte di una società, la ACEA. La società per azione ACEA gestisce il lago in prossimità dell’impianto di estra- zione. Rossano Orlando sul Centro del 10 Maggio riporta le parole del sindaco di Altino, Camillo di Giuseppe, che dice: “uno dei rilievi più importanti, che se fosse negativo per questioni tecniche legate al rischio idrogeologico della zona e della diga potrebbe bloccare l’iniziativa di estrazione del gas metano, è quello dell’Acea electrabel, che fino ad oggi Sopra: Centrale di non si è espressa. Non vorremmo che un eventuale parere e valorizzazione energetica dei rifiuti, illumi- Altino di proprie- positivo rilasciato dalla società della diga spianasse la stra- nazione pubblica e artistica, servizio idrico tà della ACEA di da alla Forest, nonostante il no delle comunità locali e della integrato (acquedotto, fognatura e depurazio- Roma, dove sono Provincia, espresso nella seduta del consiglio comunale di ne). L’Azienda segue, da sempre, il tema della alloggiate le turbine Bomba di sabato scorso”. Questa azienda sembra giocare responsabilità sociale d’impresa, dedicando che generano ener- gia elettrica. un ruolo decisivo nella vicenda di Bomba. Sono andata a particolare attenzione a tutti gli stakeholder, Affianco: Le con- vedere cos’è e cosa fa l’ACEA oggi. L’azienda ha un bel alla redditività, alla qualità dei servizi e allo dotte forzate che sito in internet e si presenta così: “Tra i maggiori operato- sviluppo sostenibile”. trasportano l’acqua ri italiani nei servizi di pubblica utilità, Acea è un gruppo proveniente dai due industriale concentrato sul consolidamento e la valorizza- L’ACEA pubblica i suoi bilanci, relazioni e laghi e la immetto- zione delle due attività principali, energia e acqua. Quotata verbali del consiglio di amministrazione. no con forza nelle in Borsa dal 1999, si occupa della gestione di servizi ener- L’ultimo è del 29/04/2010. pale della turbina getici, ambientali e idrici: produzione, vendita e distribu- Lo apro e vedo che gli azionisti sono: all’interno della zione di energia, sviluppo di fonti rinnovabili, smaltimento Centrale di Altino.

AZIONISTI % SUL CAPITALE SOCIALE Queste informazioni non sarebbe- Comune di Roma 51,000 ro tanto interessanti se non per la conclusione logica che ne deriva: GSF SUEZ SA 9,981 il Comune di Roma sarebbe potuto GSF SUEZ SA Energia Italia SpA 4,991 essere direttamente coinvolto nella valutazione di sostenibilità e rischio Ondeo Italia SpA 4,990 ambientale del progetto Foster Oil, Caltagirone Francesco Gaetano 10,348 attraverso l’azienda ACEA S.p.A. di Caltagirone Francesco Gaetano tramite VIAPAR 2,841 cui è azionista di maggioranza con un capitale sociale del 51%. Il fatto SO.FI.COS Srl 2,084 più interessante è piuttosto un altro. VIAFIN Srl 1,526 L’ACEA pubblica un paragrafetto sotto il link “Sostenibilità” che cito FINCAL SpA 3,897 letteralmente. 4 CHI’SSI DICIE? 16 DIPENDE DA ROMA Bomba ci sono stati costruiti per le società del gruppo TAD: SAO e Terni EnA, in Umbria presi accordi per la realizzazione di im- pianti sono stati siglati con importanti società esterne al Gruppo Acea: Q8, Ae- roporti di Roma, Tecnopolo Tiburtino per Valeria Caiolfa quanto attiene all’approvvigionamento Laureata in chimica con un PhD in biofi- di moduli fotovoltaici, importanti intese sica. E’ direttrice di sono state siglate con alcuni dei maggiori un gruppo di ricerca produttori mondiali”. nel dipartimento di Se il sito internet dell’ACEA S.p.A. ri- Oncologia Moleco- specchiasse la vera natura di questa lare del San Raffae- azienda e gli obiettivi del suo azionista di le a Milano. E’ anche maggioranza, il Comune di Roma, tirerei direttrice del Centro un sospiro di sollievo. Ma avrà l’ACEA di Immagine e Mi- S.p.A. dato il suo parere esplicitamente croscopia in vitro ed in vivo dell’istituto negativo riguardo il progetto della Foster Titolo: Il Gruppo e l’impegno sulla soste- gioranza dei dati su nazionale di Ricer- Oil? Sarà il Comune di Roma consapevo- nibilità. un arco temporale ca CNIC patronato le del suo ruolo in questa vicenda? Testo: “È l’insieme delle posizioni as- triennale, ma anche dal Ministero della Ad oggi purtroppo da principiante quale sunte da Acea per incentivare la cultu- proponendo, ove Scienza e Ricerca sono in materia di giornalismo, non ho ra e la consapevolezza di valori quali: opportuno, schemi Spagnolo a Madrid. trovato ancora nessuna informazione a responsabilità sociale, strategia di svi- di sintesi dei princi- Abita tra Madrid e riguardo. Spero che i professionisti della luppo sostenibile, tutela ambientale, effi- pali eventi accaduti Milano (un po’ più carta stampata le trovino per noi. raramente). cienza energetica e energia rinnovabile. tra il 1998 e oggi”. Per l’assunzione di responsabilità verso Coerentemente con questa dichiarazione, FONTI: tali tematiche Acea ritiene necessario il l’ACEA S.p.A. è coinvolta in una serie di Nicola Berghella su Facebook: dibattito continuo con il mondo accade- progetti per energie rinnovabili ed ecoso- http://www.facebook.com/topic.php?uid mico, quello delle istituzioni nonché lo stenibili e ne fa giustamente il suo fiore =338241858746&topic=13917 scambio di esperienze con altre aziende, all’occhiello. Vi porto qualche esempio: Sito ufficiale dell’ACEA: organizzazioni e rappresentanze di stake- Fotovoltaico: l’azienda scrive: http://www.acea.it/Home.aspx?lang=it holder. Il Bilancio di Sostenibilità, giunto “è stato realizzato presso il Centro idrico Verbale degli Azionisti dell’ACEA alla sua decima edizione, offre testimo- di Monte Mario il più grande impianto http://www.acea.it/ViewCategory.aspx?la nianza della responsabilità sociale di fotovoltaico presente nel territorio del ng=it&catid=c2251ede33364c419e034dc Acea dando profondità al percorso fin qui Comune di Roma, per una potenza di 1 021d04872 compiuto, non solo presentando la mag- MWp, mentre altri impianti fotovoltai- Valeria Caiolfa X

CHI’SSI DICIE? 16 5 L’ACEA IN ABRUZZO Bomba

Storia della digaNel dopoguer- ra il bisogno di energia elettri- ca da parte della città di Roma di- venne impellen- te e così l’ACEA ottenne l’auto- rizzazione ad eseguire i lavo- ri. Durarono dal 1954 al 1958. PERCHÉ L’ACEA PROGETTÒ L’IMPIANTO IDROELETTRICO SUI FIUMI SANGRO, AVENTINO E VERDE

’ipotesi di realizzare un impianto ricco di risorse idri- La seconda guerra mondiale interruppe di produzione di energia elettrica che. Le derivazioni ogni attività di progettazione e di nuove utilizzando le risorse idriche del delle acque dei ba- costruzioni e nell’immediato dopoguerra Lbacino del Sangro prese corpo nei pri- cini dell’Alto Liri e l’ACEA dovette procedere alla ricostru- mi anni quaranta del secolo scorso nei del Vomano erano zione dei suoi impianti distrutti dai bom- competenti uffici dell’Azienda Comuna- state già concesse bardamenti aerei e, soprattutto, dalle trup- le Elettricità ed Acque di Roma, meglio rispettivamente alle pe tedesche in ritirata. Nel 1952, attuata conosciuta con l’acronimo A.C.E.A. Già società Romana la ricostruzione, la disponibilità di energia negli anni precedenti agli anni quaranta di elettricità e Ter- dell’ACEA si concretava in 60.000 KW si era manifestata l’esigenza di potenzia- ni, quindi l’ACEA di potenza elettrica efficiente, con una re la produzione di energia elettrica per puntò sul bacino del producibilità media annua di 200 milio- corrispondere alle richieste dell’utenza, Sangro, anche se per ni di Kwh; nello stesso anno la potenza dovute da un lato allo sviluppo della città l’alto corso di que- Ing. Alfredo Sciachì richiesta dalla rete di distribuzione fu in- e all’incremento demografico, con il rela- sto fiume c’era l’in- vece di 110.000 KW e l’energia immessa All’età di 35 anni tivo aumento dei consumi, anche perché teressamento della era il più giovane in rete di 430 milioni di Kwh. Il deficit nelle famiglie cominciavano ad entra- Società Meridiona- ingegnere della fu coperto con acquisti ma la costruzione re i primi elettrodomestici, quali il ferro le di Elettricità. Le direzione lavori di nuovi impianti di produzione non era da stiro e lo scaldabagno elettrico, men- prime elaborazioni per la costruzione più rinviabile. Perciò venne ripreso con tre si era ampiamente diffuso l’ascolto statistiche dei dati dell’impianto idroe- decisione lo sviluppo del “Progetto San- lettrico del Sangro- dell’apparecchio radio; dall’altro a nuovi idrologici dimostra- Aventino. Diresse gro”, con l’elaborazione definitiva dei insediamenti industriali ed ai numerosi rono la possibilità di sul campo le fasi di dati idrologici e i primi rilievi topografici. cantieri aperti un po’ d’ovunque per la re- ottenere dal medio costruzione delle La concessione per l’utilizzazione delle alizzazione di numerose opere pubbliche corso del Sangro e gallerie idrauliche, acque era stata richiesta fin dal 1942 ma e di nuovi insediamenti abitativi. dalle acque dei suoi della diga di soltanto nel luglio del 1953, dopo alterne e dell’impianto Ma perché l’Azienda romana si orientò affluenti Aventino e della Centrale con le vicende, fu possibile ottenere l’autorizza- proprio sul bacino del Sangro? Risorse Verde una notevole condotte forzate ed zione provvisoria per l’esecuzione delle idriche adeguate e più vicine a Roma non produzione di ener- il canale di scarico. opere e passare alla progettazione defi- erano disponibili perché già utilizzate (ad gia e le ricognizioni Nato nel 1920 a nitiva. Nella primavera del 1954 ebbero esempio il bacino del fiume Aniene), per- in loco conferma- Civita d’Antino, vive inizio i lavori preliminari (strade di ser- oggi a Roma. ché già concesse (il fiume Nera) o perchè rono che il bacino vizio, indagini geologiche e geotecniche, altri Enti avevano in corso studi di utiliz- del Sangro era costituito essenzialmente tronchi laterali di accesso alle gallerie, le zazione, ad esempio quella del Tevere, che da due grandi vallate, quella del Sangro e cosiddette finestre, etc.) ed un anno dopo aveva cominciato a muovere i primi passi quella dell’Aventino, con un bacino sot- fu avviata la costruzione delle opere de- e nella quale l’ACEA si inserì successi- teso, fino alle sezioni degli sbarramenti finitive. L’impianto entrò in servizio nel vamente. Quindi la ricerca venne allarga- previsti, di complessivi 1.095 kmq, oltre dicembre del 1958. ta alle regioni limitrofe ed in particolare a quello, ai fini dell’utilizzazione idroelet- all’Abruzzo, con il quale fin dall’antichità trica, di 47 kmq del sottobacino del Verde, vi erano ottime relazioni e che si sapeva per un totale di 1.142 kmq. Alfredo Sciachì X 6 CHI’SSI DICIE? 16 CHIODI E GLI IDROCARBURI Bomba

GIANNI CHIODI:

TRA L’INCUDINE

E IL MARTELLO

Rinviato lo scudo per salvare l’Abruzzo dagli idrocarburi Il Governatore Chiodi che non parla mai del problema ‘Bomba’ sceglie la via del temporeggiamento.

i è conclusa con una fumata grigia Walter Caporale dei Verdi ha ricordato al Ostuni. Carlo Costantini (IdV), coglie lo l’assemblea straordinaria del Con- Governatore che oltre metà del territorio spunto del disastro nel Golfo del Messico siglio Regionale, convocata d’ur- abruzzese e più di 6.000 kmq di mare sono per chiedere cosa accadrebbe qui in caso Sgenza su iniziativa della minoranza per interessati da progetti di petrolizzazione di incidente analogo. Dopo una pausa di discutere dell’emergenza petrolizzazione. in varie fasi di avanzamento e che l’ex riflessione per consentire ai capigruppo di In pratica il governatore chiede altro tem- ministro Scajola ha classificato l’Abruzzo maggioranza e opposizione di confrontar- po per decidere sulla moratoria alle trivel- come regione mineraria. Ricorda l’impor- si e raggiungere una risoluzione congiun- lazioni. Un epilogo che delude i cittadini tanza delle associazioni e dei cittadini che ta, ecco “la doccia scozzese”: Nazario Pa- abruzzesi e le centinaia di ambientalisti spontaneamente stanno producendo non gano, presidente del Consiglio Regionale, che hanno occupato in modo rumoroso, solo una protesta fine a se stessa ma un annuncia che sulle tre risoluzioni è stata ma pacifico, via Jacobucci a L’Aquila, bagaglio di conoscenze e progettualità riscontrata una convergenza generale ma sede del Consiglio. Il presidente Chiodi spesso superiori a quelle ideate dalla clas- il presidente della Regione chiede altro ha ribadito, in sostanza, che a suo giudi- se dirigente, soprattutto grazie all’opera tempo per approfondire la questione. Lo zio gli allarmi e le battaglie portati avanti di divulgazione scientifica e all’impegno scudo contro gli idrocarburi quindi resta dagli ambientalisti non sarebbero moti- ambientalista senza soluzione di con- un’ipotesi valida ma rinviata a data da vati da fatti oggettivi: “Da quando sono tinuità della Professoressa Maria Rita destinarsi. I capigruppo d’opposizione si in carica, non sono state concesse nuove D’Orsogna. Maurizio Acerbo (PdRC) ha stupiscono che il Governatore debba chie- autorizzazioni ai petrolieri, nemmeno di parlato di“una Regione Abruzzo che deve dere lumi ai suoi tecnici in merito al piano prospezione. Come avevo pro- decidere se essere solo uno zer- integrato della costa o sulla prerogativa di messo il Centro Oli a Ortona Hermes Pittelli bino di decisioni prese a Roma” esprimere presso il Governo di Roma il friulano di nascita, non è stato realizzato. La conte- romano di adozione. ricordando la battaglia vinta proprio parere sui primi 22km dalla co- stata legge 32 è vigente e tutela Giornalista profes- contro la Sangrochimica negli sta (di competenza regionale - ndr), quelli l’80% del territorio regionale, sionista, free lance, anni ’70. Antonio Menna (Udc) entro i quali si concentrano quasi tutti i anche se attendiamo il parere ha aperto un blog ha detto che una regione “con permessi petroliferi. Sorprende ancor di della Corte Costituzionale. Per (pensierosuperficia- una conformazione idrogeolo- più che sembri ignorare la minaccia che le.ilcannocchiale.it) le piattaforme off-shore, il mare nel quale tratta so- gica così fragile, non deve di- grava sul lago di Bomba, dove la Forest è di competenza dello Stato. Ma prattutto temi legati ventare un groviera”. Camillo Oil vorrebbe trivellare per estrarre gas noi come Regione Abruzzo ci all’inquinamento D’Alessandro (Pd) teme che metano. La delusione è palese, la monta- facciamo promotori di un’alle- dell’ambiente da con questo attendismo e que- gna non ha partorito nemmeno il prover- anza tra le regioni costiere per parte delle industrie sta passività, la terra dei Parchi biale topolino. multinazionali. dire NO al petrolio in Adriati- rischi di trasformarsi “in una Fuori dalla Sala dell’Emiciclo intanto, co”. nuova Fontamara”. Da Los Angeles, Ma- riprende la protesta sonora degli ambien- Affermazioni blande che i capigruppo dei ria Rita D’Orsogna rileva che la Toscana talisti ‘armati’ di vuvuzelas in versione partiti d’opposizione non hanno condi- ha varato una legge anti trivelle in grado abruzzese e qualcuno innalza lo striscio- viso ed hanno contestato, come si evin- di resistere alle impugnazioni dello Stato ne che ‘inneggia’ al nuovo gruppo rap ce dalla successione dei loro interventi e e il Tar della Puglia ha rispedito a casa la locale:“Del Turco – Chiodi, gemelli di- dalla documentazione presentata in forma Northern Petroleum che voleva buche- versi”. scritta. rellare i fondali di Fasano, Monopoli e Hermes Pittelli X CHI’SSI DICIE? 16 7 ATTENTI AI FANTE Bomba

Siamo i figli di quel John Fante che nelle sue storie ha sempre parlato delle Lettera di James e Dan Fante tradizioni e della cultura abruzzesi e siamo molto alla Regione Abruzzo preoccupati per queste notizie che ci giungono dall’Italia... aro responsabile dell’Ufficio di valutazione ambientale della Regione Abruzzo, è giunta di recente alla nostra attenzione la notizia che Forest Oil Corporation di Denver ha presentato una richiesta di estrazione di petrolio e gas nell’area di Bomba, che Crisale al 15 marzo scorso. Siamo i figli di quel John Fante che nelle sue storie ha sempre parlato delle tradizioni e della cultura abruzzesi che i suoi genitori gli avevano tramandato, e che con i suoi libri ha reso famose e la sua gente. Come suoi eredi, noi continuiamo a nutrire il suo stesso sincero amore per l’Abruzzo. Spesso veniamo in visita lì e a Torricella siamo impegnati in vari progetti letterari e sociali a cui teniamo molto. Abbiamo passeggiato lungo le spiagge dell’Abruzzo e assaporato la silenziosa grandezza delle sue montagne e dei suoi boschi. Nel corso degli anni siamo stati, più volte, onorati e stupiti dalla genui- nità e gentilezza delle genti d’Abruzzo. Con questa lettera, quindi, intendiamo esprimere la nostra preoccupazione per le attività estrattive su larga scala che la Forest Oil Corporation di Denver ha programmato di realizzare nell’area che circonda il lago di Bomba e che racchiude, tra gli altri paesi, anche Torricella Peligna. Crediamo sinceramente che i progetti che riguardano il monte Pallano e Colle Santo non porteranno alcun beneficio a Torricella, Bomba e ai loro abitanti, e la sollecitiamo quindi a salvare il lago dagli imprenditori petroliferi negando loro le autorizzazioni per le attività estrattive. Il progetto contempla una raffineria, svariati pozzi e condotte che cambierebbero per sempre la bellezza del paesaggio di Bomba esponendolo a rischi inutili. L’area toccata dal progetto relativo al monte Pallano è fragile dal punto di vista geologico, e un’attività estrattiva su larga scala potrebbe mettere a repentaglio la stabilità della diga e causare smottamenti e frane, e potenzialmente essere anche la causa di terremoti in una zona che già di per sè è altamente sismica e pro- vocare l’inquinamento delle falde acquifere. E’ quanto attesta la stessa Forest Oil ai suoi soci e nella documentazione presentata al suo ufficio. L’impianto di desolforazione progettato per la raffineria brucerà circa 250 kg di scorie tossiche al giorno, comprese so- stanze altamente pericolose come acido solfidrico, sostanze chimiche cancerogene e metalli pesanti. Le emissioni sarebbero visibili in tutta la zona recando con sè l’inconfondibile odore di uova marce, tipico dell’acido solfidrico. A parte gli ovvi problemi di natura sanitaria, è chiaro che un’infrastruttura di questo tipo - con grandi installazioni metalliche, inceneritori, depositi, traffico pesante e cattive esalazioni - provocherebbe danni alla vista per chi visita quest’area e per i turisti che hanno imparato ad apprezzare il lago e la sua bellezza paesaggistica. Chi vorrebbe passare una vacanza in un posto che puzza di uova marce? Da un punto di vista più generale, è anacronistica l’attività di estrazione del petrolio in una zona così sensibile da un punto di vista ambientale e così bella. Mentre in tutto il mondo si va verso le energie rinnovabili e si cerca di ridurre la dipendenza dal carbon fossile, perforare la terra in cerca di un poco di petrolio sporco nell’area di Bomba rappresenterebbe un passo indietro. Con le sue opere, nostro padre ha reso omaggio a Torricella Peligna e all’Abruzzo. Di recente nel centro di Los Angeles è stata inau- gurata una piazza in suo onore. Alla stessa maniera noi vorremmo preservare la bellezza naturalistica delle sue radici abruzzesi affinché Torricella e tutta l’area di Bomba possano godere di tutte le loro potenzialità. C’è così tanto da fare per migliorare quei posti, per garantire che le sue bellezze ambientali possano trasformarsi in una fonte di benessere per la gente e per tutelare quelle zone, affinché le generazioni future possano goderne. Onoriamo, quindi, il grande lavoro delle generazioni che ci hanno preceduto lasciando un Abruzzo migliore a quelle che verranno dopo di noi. Lavoriamo per un Abruzzo migliore. Manteniamo il nostro mera- viglioso Abruzzo così com’è ora: verde, sano, poetico e non inquinato da estrazioni di petrolio e di gas. Un caro saluto. James e Dan Fante. Traduzione di Giuliano Di Tanna X 8 CHI’SSI DICIE? 16 ANEDDOTI ED EPISODI Bomba

1959. Zatterone di ml 4x4 che ho fatto costruire in cantiere. Galleggiante mediante otto fusti metallici vuoti da due etto- litri ognuno, opportuna- mente rostra- ti sul davanti. Navigava sul lago a rimor- chio di una barca in le- gno, origi- nariamente a remi, poi con fuoribordo da 5,5 HP. Trasportava, in sicurezza, anche 15 persone. Episodi e aneddoti avvenuti durante i lavori di costruzione degli impianti sul er soddisfare la curiosità di quanti ancora desiderano conoscere episodi e aneddoti capitati durante la co- Sangro-Aventino struzione degli impianti idroelettrici sui fiumi Sangro Pe Aventino con i relativi laghi, continuerò a raccontare quanto avvenuto in quell’epoca, così come promesso nel precedente inter- vento. Devo dire innanzitutto che allora c’era molto entusiasmo da parte di tutti e molto cameratismo; si lavorava anche la notte quando era necessario; consapevoli che si stava realizzando un’opera grandiosa e ansiosi di vederla funzionare. Eravamo anche ben pagati, soprattutto noi diretti dipendenti dell’Azienda, e naturalmente il giorno più festoso era quello quando, a fine mese, arrivava il cassiere da Roma con le buste paga in contanti. L’estate scorsa ho fatto un giro, dopo oltre vent’anni, sui luoghi di allora ed ho trovato un mondo completamente cambiato. Per la verità devo dire che già vent’anni fa si notavano diversi cambiamenti con nuove costruzioni, strade, infrastrutture e insediamenti turistici. Quello che più mi ha meravigliato è la possibilità oggi di trovare un risto- rante ad ogni piè sospinto e nei posti più impensati. E qui devo riferire qualche episodio Dove mangiavamo relativo al mangiare. In tutti i Comuni del circondario gli unici due posti dove, a quell’epoca, si poteva man- giare in un ristorante o trattoria, erano Casoli, da Zia Luisetta dell’Albergo Impero, e Tor- ricella da Annina Testa. A Villa S.Maria, la patria dei cuochi, c’era soltanto un localino seminterrato per il mezzolitro e la gassosa, il tressette e la briscola degli anziani, dove si riusciva ad avere a malapena un piatto di spaghetti e magari pane e formaggio o mozza- Nicola Berghella rella. A Bomba un giorno, verso le due di pomeriggio, eravamo in sei: tre funzionari del Già topografo con una ditta di e per il Consorzio Genio Civile e tre dell’ACEA reduci dal rilevamento degli stati di consistenza dei terreni di Bonifica Sangro Aventino, da occupare per i lavori, e molto affamati. Normalmente si tornava a mangiare a Casoli ha lavorato con l’ACEA sin ma quel giorno si era fatto tardi e quindi nemmeno a Casoli sarebbe stato possibile per dall’inizio della costruzione l’orario. A Bomba quindi trovammo solo un localino, tipo quello di Villa S.Maria, che degli impianti con mansioni però aveva solo il pane (buono) e la carne in scatola Simmenthal. Così mangiammo pane, di topografo, di acquisizione dei terreni, rapporti con gli Simmenthal e cipolla a pezzetti. Vi lascio immaginare la sera quando sono tornato a casa enti locali e in particolare dai miei con l’alito odorante di cipolla. A Casoli invece la cucina casereccia di Zia Lui- con il Genio Civile e la Pre- setta era squisitissima e ci preparava anche la colazione al sacco, quando occorreva, con fettura. A lavori ultimati, nel del salame fatto da loro che era una vera leccornia. Il titolare dell’albergo ristorante era 1963 si è trasferito a Roma Giovannino, un anziano simpaticissimo scapolone e buontempone, la cui età non ha mai per gestire le pratiche tecni- co amministrative dell’im- voluto rivelare, nonostante le nostre insistenze. Con Giovannino si poteva sempre scher- pianto sino alla pensione zare in allegria. Lo chiamavamo “cinquecento” perche quando un avventore nel ristoran- nel 1989. Nato a San Vito te gli chiedeva il conto, lui faceva finta di andare in cucina a domandare, poi tornava e Chietino nel 1924, sposato dopo aver guardato a noi che sapevamo, apriva le braccia e pronunciava: cinquecento!! a Castelfrentano nel 1950 Insomma erano sempre cinquecento lire, qualunque cosa avesse mangiato, nonostante ( quest’anno le nozze di diamante), vive a Roma. non fosse ufficialmente a prezzo fisso. CHI’SSI DICIE? 16 9 Bomba ANEDDOTI ED EPISODI

Quando i lavori degli impianti volgevano al termine, dopo ul- timate le dighe sia di Casoli che di Bomba, terminato il mon- Quando poi i lavori finirono taggio della centrale di Selva di Altino, un momento molto emozionante fu quando furono chiuse le paratoie e i laghi cominciarono a riempirsi. Avvenne nel 1959 e non ricordo bene quanto tempo occorse per il riempimento completo, ma certo fu un avvenimento che mi è rimasto nella memoria vedere il paesaggio che cambiava completamente. Nacque subito il problema di raggiungere le sponde opposte dei laghi per tutte le operazioni ancora da compiere. Tra l’altro si cominciava a sentire anche il problema degli operai che, finiti i lavori si ritrovavano disoccupati. Allora ci inventammo il rimboschimento della larga fascia di rispetto delle sponde dei laghi per far lavorare gli operai licenziati, almeno per un po’ di tempo. L’Ente per la cellulosa e la carta, oggi abolito, ci mandò dal napoletano due autotreni di piante di pioppo. In- gaggiammo un maresciallo della forestale in pensione per la consulenza e provvedemmo alla piantagione. Il risultato finale di tale piantagione fu però un completo fallimento nonostante gli innaffiamenti con motopompe, i pioppi non attecchirono, le piante non crebbero e dopo qualche anno si seccarono.

1962. La barca è un motoscafo con motore fuoribordo da 30 HP. In piedi c’è un collega di Roma. La persona con un remo in mano è il guardiano Di Martino e gli altri sono tre operai di Casoli: Giuseppe D’Orsogna, Mario Di Mito e Remo Carulli.

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“... per raggiungere l’altra sponda feci costruire a San Vito due barche in legno, una per il lago di Bomba ed una per il lago di Casoli. Prima andavamo a remi poi comprai un fuoribordo che trasportavo con la macchi- na da un lago all’altro...” La prima barca Per raggiungere le sponde opposte, Dopo un po’ di tempo che i laghi erano al mas- come accennavo, avevo fatto costruire I primi pesci simo livello, mi venne in mente di vedere se vi dai maestri d’ascia del mio paese, S.Vito fossero dei pesci. Allora mi feci prestare da un Marina, due barche di legno (allora non mio cugino, pescatore dilettante della costa dei trabocchi, un pezzo c’erano ancora le barche di plastica), una di rete a tramaglio che lui usava per la pesca in mare. Con la barca per il lago di Bomba e l’altra per il lago e con l’aiuto di un operaio calai la rete presso la vecchia stazione di di Casoli. Da principio andavamo a remi . Il giorno dopo l’andai a tirare su e con somma mera- poi comprammo un fuoribordo da 5,5 viglia la trovai piena di pesci del peso di circa tre etti l’uno, tanto che HP che in apposito contenitore portavo, ne riempii un bel secchio. Io non conoscevo i pesci d’acqua dolce in macchina, dall’uno all’altro lago. Ne- come invece conoscevo i pesci di mare. Quando riportai il secchio gli anni successivi fu comprato anche un pieno, due colleghi mi dissero che erano trote, così la sera ci riunim- motoscafo solo per il lago di Bomba. Per mo a casa mia a Lanciano con le famiglie per fare una bella mangiata il traghetto dei materiali e degli operai di trote. Durante la cottura cominciammo ad avere qualche dubbio feci costruire, dall’officina della centra- perché l’odore non era tanto gradevole. A cottura ultimata ci accor- le, uno zatterone di mt. 4x4 con otto fusti gemmo che erano quasi immangiabili. Per saziarci dovemmo fare una metallici di due ettolitri l’uno, opportu- bella spaghettata aglio e olio. Appurammo dopo, da esperti, che quei namente rostrati e legati a travetti di le- pesci non erano trote ma barbi, un pesce insipido e molto spinoso. gno e piancito di palanche di legno, con Successivamente provai sul lago dell’Aventino con la stessa rete e sponde laterali. A rimorchio della barca, lì invece pescai veramente le trote, di varie misure fino a oltre tre a remi o a motore, si attraversava il lago chili. Oramai ero diventato esperto anche di pesci di acqua dolce e mi in piena sicurezza. Naturalmente porta- munii anche di licenza di pesca per non avere noie con la FIPS. Così vamo anche i salvagente a giubbotto. feci mangiare trote a molti amici. Una mattina passai presto presso il lago per recarmi a Rivisondoli dove mi aspettava il direttore generale

10 CHI’SSI DICIE? 16 ANEDDOTI ED EPISODI Bomba Ho visto nascere dell’ACEA che aveva bisogno di un rilievo topografico per il villaggio che stavamo costruendo per la la centrale di villeggiatura dei dipendenti. Insieme al guardiano della diga andammo a tirare su la rete e vi trovammo S.Angelo di Altino impigliata una trota Fario di sette chili e mezzo. Per tirarla su in barca fu molto emozionante in quanto per la sua grandezza non era entrata nella rete ma vi era rimasta impigliata con i denti ricurvi, ci trasci- Ho letto sul Chissi dicie? nava a spasso con la barca e non si riusciva ad afferrare. Alla fine con fatica e un morso ad una mano n°14 e 15 degli articoli scrit- ti dal signor Nicola Berghel- del guardiano, ci siamo riusciti e, messo in una cassetta di legno, la portai a Rivisondoli, che era ancora la intitolati “La costruzione viva, per farne omaggio al direttore generale, che era anche appassionato di pesca; quindi figuratevi la del lago”, ottimi, da ogni sua contentezza (e naturalmente anche la mia). Un altra trota dello stesso peso vi pescai in seguito su punto di vista. Vorrei ag- quel lago. Non fu molto emozionante come la prima perché evidentemente era diverso tempo che stava giungere un ulteriore tas- impigliata nella rete ed era poco vivace. La portai a Lanciano e la regalai all’orfanotrofio Antoniano, sello alla dimostrazione della grandissima perico- per la gioia dei ragazzi che se la vennero a prendere con un grosso canestro. La storia della pesca durò losità inerente l’eventuale finchè non si sparse la voce e allora i pescatori sportivi della zona cominciarono a farmi la guerra e estrazione di gas metano. dovetti smettere. Nell’anno scolastico 1960- Per completare la narrazione degli episodi 1961 frequentavo l’ultimo accaduti durante il periodo che è stato giu- anno di geometri ed a fini didattici fui scelto insie- stamente definito come l’epopea della- co Il Canale di Scarico me ad altri 9 alunni della struzione del complesso impianto idroelettrico sul Sangro-Aventino, negli anni ’50 del secolo scorso, stessa classe per visitare il non posso mancare di ricordare le grandi difficoltà che incontrammo per la realizzazione del canale cantiere della Centrale di di scarico della centrale, quello che va dalle turbine della centrale fino alla restituzione dell’acqua nei Sant’Angelo di Altino. Fu pressi della confluenza dei fiumi Sangro e Aventino. Ho già evidenziato, in precedenza che i cantieri di un’esperienza bellissima. Fummo accompagnati da lavoro hanno interessato i territori di ben 12 comuni (oggi sarebbero 13 perché non esisteva ancora il tecnici dell’ACEA di Roma, Comune di ), e i proprietari di terreni sono stati diverse migliaia. Quasi mai abbiamo che con l’ausilio di elaborati incontrato difficoltà nell’acquisizione dei terreni necessari per gli impianti, innanzitutto perché si era in ci descrissero i vari lavori ed un periodo di abbandono dell’agricoltura, ma anche perché i prezzi di acquisto li abbiamo tenuti abba- in particolare le caratteri- stanza alti. Quindi i rapporti con le popolazioni sono stati sempre improntati sulla cordialità. Quando stiche della diga di Bomba, ossia la sua composizione invece si è trattato di costruire il canale di scarico, che andava a interessare terreni irrigui, a colture e la sua dimensionalità tra- intensive, orti e frutteti ad alto rendimento nella piana di Selva di Altino, incontrammo la rivolta dei sversale. Ricordo abbastan- proprietari, i quali anche con piccoli appezzamenti del terreno riuscivano a vivere intere famiglie. I fatti za bene la descrizione che che andrò a ricordare si verificarono perche all’origine il progetto del canale era previsto in galleria per fecero del rilevato ed il fat- circa 1350 metri e soltanto gli ultimi 400 metri all’aperto. Successe che ai primi scavi della galleria ci to che era composto da un nucleo centrale di ghiaie ed si accorse che la copertura non reggeva per la natura del terreno alluvionale e il poco spessore, quindi argilla, dai contro nuclei e bisogna va ricorrere alla galleria artificiale, cioè lo sbancamento del terreno, la costruzione in cemen- dal corpo diga, anch’essi in to armato della galleria e poi la ricopertura. Questa operazione non prevista avrebbe comportato lo materiale alluvionale. Ci si sconquasso degli orti e frutteti per una larghezza di circa 100 metri e l’occupazione temporanea per il faceva notare la grandezza periodo dei lavori. I proprietari interessati erano circa 120, i quali ce li siamo trovati, una mattina, tutti della diga, che all’epoca era l’unica in Europa, ma anche davanti ai nostri uffici nei pressi della centrale, per una manifestazione di protesta. Abbiamo chiesto l’intrinseca instabilità, mi di formare un comitato ristretto e di ripresentarsi dopo qualche giorno per darci tempo di consultare ricordo che si parlava di un la nostra direzione di Roma per decidere il modo di operare. La direzione consultata ci confermò che colosso dai piedi di argilla. il canale di scarico doveva forzatamente essere realizzato mediante galleria artificiale e ci dette carta Faccio notare che l’invaso bianca per la trattative con i proprietari dei terreni. Così avviammo appunto le trattative con il comitato ricade interamente nelle argille scagliose e solo sul e per una occupazione temporanea di due anni dei terreni offrimmo l’80% del valore commerciale di fianco sinistro della diga vendita dei terreni stessi, oltre al valore dei soprassuoli abbattuti e dei frutti pendenti. Praticamente vi è un massiccio calcareo, quasi l’intero valore commerciale. Inoltre avremmo provveduto, alla fine dei lavori, alla risistemazione ove vi sono ubicate le opere del suolo e alla picchettazione dei confini originali. Infine l’Azienda avrebbe regalato l’80%, di piante di scarico. La tenuta imper- da frutto selezionate sul numero di piante abbattute, a piacere del proprietario, secondo lo stato di meabile sotto la diga per impedire sifonamenti è re- consistenza redatto. Accettarono tutti, tranne uno, firmarono il componimento amichevole e dopo poco alizzata a mezzo di iniezio- tempo incassarono il dovuto. Nel frattempo ottenemmo il decreto prefettizio di occupazione tempora- ni di argilla e cemento. Per nea. Quell’uno che non accettò era Pietro Di Giuseppe, detto Petrino, al quale fu notificato il decreto, questo vorrei cercare di far ma quando si presentarono gli scavatori, si piazzò sul suo terreno per impedirne l’occupazione. Fum- capire che l’eventuale mun- mo costretti (unica volta) a chiamare i Carabinieri e il maresciallo, con due carabinieri di Casoli , fece gitura del gas potrebbe portare ad un movimento spegnere i motori agli scavatori e mi fece leggere, ad alta voce, il decreto; dopodiche fece riaccendere franoso o aperture di crepe i motori e diede ordine di procedere, facendo allontanare il proprietario. Per la cronaca: dopo alcuni nella diga con effetti vera- anni il figlio del Di Giuseppe, perito elettrotecnico, assunto dall’ACEA, per propri meriti, diventò il mente devastanti. Secon- capo della centrale e responsabile di tutto il complesso. Durante i lavori arrivò un’estate prematura e do il mio modesto parere, l’esigenza di irrigazione, mentre ad una vasta zona a valle degli scavi non arrivava acqua a causa dei credo che non vi sia alcuna possibilità di sfruttamento canali troncati dagli scavi stessi. Facemmo venire di corsa da Roma una squadra di idraulici con tubi, metanifero, che una even- raccordi ed elettropompe. Lavorammo anche di notte e ripristinammo l’irrigazione. A lavori ultimati tuale decisione favorevole l’impresa Ghella, costruttrice della centrale e del canale, spianò il terreno e facemmo fare una bella ai petrolieri americani sia aratura ed erpicatura. Quindi mi piazzai, per una settimana col Tacheometro e un improvvisato tavolo una vera iattura per tutta la da disegno per rimettere i confini originali. I proprietari verificarono e accettarono, tutti contenti e sod- nostra zona. disfatti. Giunto il periodo delle piantagioni, ordinammo le piante da frutto richieste ad un importante vivaio toscano, e facemmo le consegne delle piante regalate dall’ACEA. Siamo rimasti amici di tutti, Pietro Di Luzio anche di Petrino, e forse qualcuno ancora ci ricorda. Nicola Berghella X CHI’SSI DICIE? 16 11 ARTEMUSICA&GUSTO FESTIVAL LETTERARIO TORRICELLANO NEL MONDO FESTE ESTIVE EstateNatascia Bonacci Band TerzinaColPunto

Wrett of Funk musica Il 23 e 24 luglio Peppe Voltarelli iLLUSIONIsONOREartea Torricella & l’evento più atteso Linea d’Ombragusto dell’anno rifugio 41 ARTEMUSICA&GUSTO TERZA EDIZIONE RTEMUSICA&GUSTO 2010, un’edizione decisiva! Tutti aspettano con Aimpazienza. Non solo in paese, ma sanno di questo evento nei posti più lontani e impensabili. Chi trepida per esserci come spettatore e chi come protagonista, come espositore, come musicista, come promotore enogastro- Programma nomico. Tutti vogliono venire in questo paese ormai ben conosciuto. Non si Venerdì 23 Luglio ha più bisogno di aggiungere quella sigla (ndr: CH) che sa tanto di svizzera (serata Trasparente) e fra qualche anno non avremo più bisogno nemmeno di dire “Abruzzo”. Eppure spesso ci sembra di lottare con i mulini a vento; tante difficoltà, troppe - Il Gran Concerto di Peppe Voltarelli quando si lavora come volontari per costruire un evento così grande; troppe - Aprirà il concerto Rifugio 41 quando dopo una giornata di lavoro si torna a casa e si ha solo voglia di una Inoltre nelle varie location doccia calda per conciliare il sonno. E invece no! Ecco che subentra un’ener- - Wrett’ofunk gia divina, massimo alle 21.30 stiamo tutti li, in via Peligna n.20, tutti decisi - Beautiful trick (Da Rotatemporis) per dare il meglio di noi, ognuno nel suo ambito e tutti insieme per frenare - Area Protetta quei mulini a vento e per provare a farli girare in senso opposto. Se è vero che - Illusioni Sonore le difficoltà sono utili per migliorare e per dare compattezza, quest’anno per - Melvis Band - Trivarelli Project raccontare delle serate del 23 e 24 luglio ci vorranno dei taccuini capaci di - Diretta radio con Radio DELTA 1 contenere tanti numeri, sia in fatto di presenze sia di euri circolanti in paese con Giuliano Gomez nei due giorni; sì, solo per due giorni, ma la ‘ricaduta’ d’immagine che il pae- se, e le sue ambizioni turistico-culturali, ne avranno non ha prezzo. Così come Sabato 24 Luglio non ha prezzo l’immane lavoro che oltre 150 torricellani svolgeranno senza (Notte Bianca) lamenti e con tanta soddisfazione, semplicemente felici di esser stati, per due - Gran Concerto di Max Gazzè giorni, musicisti di una grande orchestra. Antonio Di Fabrizio X - Aprirà il concerto “Natascia Bonacci Band”

ARTE MUSICA GUSTO Inoltre nelle varie Location - Domenique Las Bas & Modern L’arte sarà presente con La musica vede il concer- Per far assaporare il gusto Jungle Band location in cui vi sono arti- to di Peppe Voltarelli e 7 ci penseranno due stand - Gianni De Chellis Project giani locali che lavorano il gruppi nella prima serata, della Pro Loco e due loca- - Pich e tanto altro 5et ferro ed il legno, tessiture la serata trasparente e il tion gestite dall’agrituri- - Compagni di Viaggio al telaio, artigiani che la- - Linea D’ombra concerto di Max Gazzè e smo Troilo e dal Ristoran- - Mark Pellegrini vorano vimini, pittori, og- 8 gruppi la seconda serata, te Il gattopardo. - Terzina con Punto gettistica, decoupage. quella bianca. Un pieno di leccornie!

12 CHI’SSI DICIE? 16 ARTEMUSICA&GUSTO Estate L’evento dell’anno a Proloco Albert Porreca, promotrice della manifestazione, sta cercando di adornare con una splendida cornice questa attesissima manifestazione. Per renderla tale, sta cercando di fondere i 3 aspetti più importanti e caratteristici di questa rassegna: il GUSTO, con la presenza di agriturismi Le cuochi della zona che, con la propria maestria culinaria, cercheranno di far immergere il visitatore nel sapore autentico dei piatti locali. Le cantine delle aziende vinicole, dislocate lungo il percorso in maniera strategica, vi accompagneranno in un “Percorso di vino”. Per l’occasione sono stati scelti il fior fiore dei produttori vinicoli d’Abruzzo: Mucci, Di Virgilio, Sergio del Casale, Tilli, Spinelli, Cascina del Colle oltre a Pozzo di Bacco e Borgo dei Briganti, canti- ne curate esclusivamente dalla Proloco. L’ARTE, sempre più raffinata, sarà la madrina di queste due serate. La terra d’Abruzzo stringe forte nel suo grembo la presenza di molti artigiani. Lo spettatore apprezzerà questa manifestazione grazie a mostre di oreficeria, fotografia, lavori in legno, , decoupage e altro ancora. Ad abbracciare questi due aspetti ci sarà la MUSICA: l’anello più importante di questo progetto dimostratosi vincente. La Pro Loco di Torricella ha voluto riunire vari generi musicali, stili che vanno dal blues al jazz e al pop. Le due serate saranno allietate da ben 15 gruppi e la presenza di Radio Delta 1 accompagnerà e trasmetterà via etere cosa si proporrà in campo musicale nelle due notti torricellane. Coloro che parteciperanno saranno pervasi ininterrotta- mente dalle musiche di Peppe Voltarelli, Rifugio 41, Illusioni Sonore, Trivarelli Project, Area Protetta, Melvis Band, Wrett of Funk, Natascia Bonacci Band, Gianni De Chellis Project, Terzina Col Punto, Domenique Las Bas & Modern Jungle Band, Compagni di Viaggio, Pich e Tanto Altro Ancora Quintett, Linea d’Ombra, Mark Pellegrini Band e il grande concerto di MAX GAZZE’. Quindi buon vino, buona cucina, buona musica e buoni acquisti d’arte. Il 23 luglio serata trasparente e il 24 luglio notte bianca, fino all’alba e oltre… Pasquale Imbastaro e Andrea D’Ippolito X

Locandina AM&G 2010 di Luca Franceschini

“Inizio la mia passeggiata per Torricella Peligna, il paese a me tanto caro, e salendo dalle “Coste” sento il rumore del fabbro che batte col martello sul ferro rovente, starà creando qualche arabesco ricciolo per il cancello della chiesa; continuo a passeggiare e intravedo nel suo piccolissimo laboratorio, l’orafo con pinzette e perline tra le mani; poi mi giunge alle narici un profumo delicato di segatura: è il mastro falegname che sta piallando un trancio di legno rossastro. Continuando a camminare saluto le vecchiette sedute sulle scale della chiesa che fanno la calza e l’uncinetto, le vedo sferruzzare mentre chiacchierano e bisbigliano “pettilarìe”, le saluto e continuo la mia passeggiata fino a quando giungo sotto a “mastr Donat” e mi soffermo a parlare col canestraio,arte intento ad intrecciare, con la destrezza delle sue mani, strisce di salice e canne, proprio dirimpetto alle scalette su cui il vasaio ha steso ad asciugare brocche e tegami d’argilla fresca...”

“…la mia passeggiata continua tra i vicoletti del paese e musicasubito la mia attenzione va su un suono a me molto caro, è &“…mentre fischietto un ritornello sento l’aria fresca che mi porta il dolce suono delle campane che annunciano l’ora, il profumo del pane appenagusto sfornato, già me lo immagino farcito vado verso la pineta e vedo nelle piazzuole i bambini che con tante fette di buon salamino fatto in casa; mentre mi gusto, giocano e canticchiano canzoncine, uno di loro mi viene solo col pensiero, il mio panino immaginario, incontro e mi ripete una simpatica filastrocca, sorrido e mi viene l’acquolina in bocca perchè sento un altro profumo fa- continuo a passeggiare fin quando mi trovo di fronte al miliare, il succulento sugo di gallo, che bolle nel tegame, mentre monumento del grande Vincenzo Bellini e subito mi viene la massaia prepara la pasta fatta in casa; in mente la dolce melodia de “La Norma” che mi accom- sicuramente la starà preparando per il pranzo dei mietitori che pagna e allieta il mio vagare…” stanno lavorando in campagna sotto il sole cocente e aspettano la pausa in cui potranno gustare un bel piatto di “sagne a pezze” con un buon bicchiere di vino cotto, una pagnottella inzuppata nel vino e due pizzelle calde, appena fatte.” “Mi fermo al centro della piazza e guardando intorno a me la vita frenetica ma tranquilla che mi circonda, mi siedo su una panchina e all’ombra di un albero centenario la mia passeggiata si conclude… mi sento fiero… fiero di vivere in questo bellissimo paese: Torricella Peligna!” Pasquale Imbastaro X CHI’SSI DICIE? 16 13 Estate ARTEMUSICA&GUSTO

Il tour estivo del gruppo cover di Rino Gaetano Tour 2010 ’ormai famoso gruppo ‘Dominique las Bas & Modern Jungle Band’, sin dal suo “Ti Regalo una Bambola” esordio si è presentato come un gruppo di protesta, a volte anche in maniera 5 giugno Lironica come il tour “No estinzione No” e “Incrociando l’etilometro”, dove si è Moon Light voluta mettere in evidenza l’emigrazione e la crisi economica. Con il tour estivo 2010 12 giugno “Ti regalo una Bambola”, iniziato il lunedì di Pasqua al “Capé” di Torricella Peligna, Mare Blù si vuole sostenere la campagna contro la grande globalizzazione, contro le multina- 18 giugno zionali petrolifere che vogliono a tutti i costi, al fine di fare solo profitti, cambiare le Rosa dei venti condizioni del nostro pianeta, contribuire al suo degrado ambientale e condizionare 19 giugno in maniera estremamente negativa la qualità della nostra vita. Oggi in Abruzzo si Colledimancine Piazza ha bisogno di reagire a queste decisioni che vengono dai petrolieri e da un certo 27 giugno ambiente politico, non si vuole rischiare di passare da “Polmone Verde d’Europa” a Aperitivo con Mara lanciano “Pattumiera D’Europa”....assolutamente NO!! Per questo il gruppo vuole contribuire 2 luglio con questo tour a dire NO al Centro Oli di Ortona, a dire NO soprattutto alla Raffineria Rosa dei venti del Gas Metano sul Lago di Bomba. 3 Luglio Ma perché abbiamo scelto un titolo così strano? Perché “Ti regalo una Bambola” vuo- Crossodromo Casoli le essere un invito a rilassarsi e pensare che gli aspetti emozionali della vita non 9 luglio è solo quello di fare soldi. La felicità è nelle cose semplici, è in quei momenti che normalmente ci si presentano davanti e che spesso non si riesce a cogliere perché ci 10 luglio sembrano scontati, come emozionarsi di fronte ad un paesaggio in una giornata di Civitella MR Piazza sole o di fronte al sorriso di una persona oppure semplicemente ascoltando l’armo- 17 luglio nia di una canzone. Quindi “ti regalo una bambola” per calmarti, per riflettere, per Ristorante Il Caminetto sederti ed ascoltare la tua coscienza. 24 luglio Contentissima di far parte di un gruppo del genere, dove le “voci” si fanno sentire ArteMusica&Gusto T. Peligna in ogni senso, non posso che invitare tutti voi a partecipare alle nostre serate, dove 30 luglio potrete sentirvi anche voi partecipi, nel piccolo, di un grande gruppo, al quale piace Teleton ballare, ridere e scherzare, ma sempre, ovviamente, nel rispetto di tutte le persone 31 luglio che lo meritano. MontazzoliFest E poi mi piacerebbe citare il paragrafo di un Grande, che ha fatto e fa ancora venire i 6 agosto brividi all’intera umanità: Torino di Sangro Le morge 7 lagosto “Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. 12 agosto Potete citarli. Essere in disaccordo con loro. Torino di Sangro Potete glorificarli o denigrarli, 13 Agosto ma l’unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché riescono a cambiare le cose. 15 Agosto E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Rosa dei Venti Perché solo coloro che sono abbastanza folli 18 Agosto da pensare di poter cambiare il mondo, “Notte dei Sogni” T. Peligna lo cambiano davvero.” 20 Agosto (GANDHI) Festa della birra T. di Sangro 21 Agosto A volte anche io penso di essere un po’ folle, ma in realtà so di non esserlo. Forse mi manca quel coraggio che ti porta ad urlare con forza e rabbia le tue convinzioni in 23 Agosto faccia agli altri. Guardiagrele Festa patronale Come fare allora? Penso fortemente, che se da sola non trovo il coraggio di essere 27 agosto folle, allora basta essere folli insieme, e se cambiare il mondo da sola mi sembra im- Mare Blu Stazione T.di Sangro possibile, forse insieme tutto si può fare! Marianna Piccoli X (un ringraziamento particolare a Gianfelice Presenza e Antonio Di Fabrizio) 14 CHI’SSI DICIE? 16 FESTIVAL LETTERARIO 20-21-22Estate a g o s t o John FanteFESTIVAL quinta edizione LETTERARIO

a V edizione del festival letterario ‘Il Dio di mio padre’ dedicato a John Fante si terrà a Torricella Peligna dal 20 al 22 agosto, presso la Mediateca intitolata allo scrittore italo- americano. Anche quest’anno il calendario del festival è alquanto ricco. Innanzitutto il Lnome di Melania Mazzucco, la scrittrice romana, premio Strega nel 2003, sarà presente sabato 21 agosto per parlare di John Fante, dell’emigrazione italiana e del romanzo ‘Vita’ (Rizzoli), che l’ha resa famosa in tutto il mondo con le vicende di due giovani italiani emigrati negli Stati Uniti. Lo stesso giorno ci sarà anche Fabio Geda che presenterà il suo ultimo romanzo-verità ‘Nei mari ci sono i coccodrilli’(BC Dalai), diventato un best-sellers, tradotto in molti paesi Angela Bubba stranieri. Lo scrittore di Torino ci racconta la storia di un bambino afgano, Enaiatollah Akbari, partecipa con che viene spedito dalla madre lontano dal suo paese. Passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia, ‘La casa’ (Elliot) Enaiat approda in Italia dove trova una nuova famiglia ad accoglierlo. Un altro ospite d’ecce- zione è sicuramente il giornalista Giulio Borrelli, che con il suo ultimo saggio ‘La mani sul TG1’ (Coniglio) ci proietterà in pieno nel dibattito sull’informazione in Italia. L’incontro è pre- visto per domenica 22 agosto. Tra noi non poteva mancare il grande Dan Fante, che quest’anno ha pubblicato in Italia il romanzo ‘Buttarsi’ (Marcos y Marcos), in cui ritroviamo il suo alter ego Bruno Dante. Il romanzo è reduce di un buon successo di critica e di pubblico durante il tour in Italia a giugno. Il primo giorno del festival è invece interamente dedicato al Premio John Fante 2010. Quest’anno i finalisti della categoria ‘Arturo Bandini Opera Prima’ sono Angela Paolo Piccirillo Bubba con il romanzo ‘La casa’ (Eliott), Paolo Piccirillo con ‘Zoo col semaforo’ (Nutrimenti), partecipa con Alberto Mossino con ‘Quell’africana che non parla neanche bene l’italiano’ (Terrelibere). Il ‘Zoo col semaforo’ (Nutrimenti) vincitore invece della categoria ‘Autore tra due mondi’ è Jonas Hassen Khemiri con il roman- zo ‘Una tigre molto speciale’ (Guanda). Oltre alla cerimonia di premiazione, questi scrittori incontreranno il pubblico in diversi momenti della giornata. La giuria del premio è composta dal giornalista scrittore Francesco Durante, il presidente dal 2006, dalla giornalista e scrittrice Brunella Schisa e dal docente universitario nonché critico letterario Masolino D’Amico. I tre saranno protagonisti anche di altri incontri del festival. Francesco Durante introdurrà l’opera di John Fante che Einaudi pubblicherà in autunno, ‘Bravo Burro’, fino ad ora inedita in Italia. Masolino D’Amico farà da testimone durante la presentazione del saggio che il giornalista Tullio Kezich ha dedicato alla sua famiglia. Il libro ‘Una dinastia italiana. L’arcipelago Cecchi- Alberto Mossino D’Amico’ (Garzanti) è la storia di una famiglia di intellettuali che ha segnato la cultura italiana partecipa con del Novecento. Mentre Brunella Schisa ci racconterà le storie delle protagoniste dei suoi libri, ‘Quell’africana che non parla neanche a metà strada tra fiction e inchiesta giornalistica. Il festival farà quest’anno un omaggio al poeta bene l’italiano’ (Terrelibere) di Colledimacine Clemente Di Leo per i 40 anni della sua morte. Uno spazio è dedicato anche allo scrittore di gialli bolognese d’origine torricellana, Gianni Materazzo, che presenterà il suo ultimo lavoro “Giacomo Casanova e la maledizione dell’anello di ametista”, Robin Editrice. In seconda serata, dal venerdì alla domenica, avremo proiezioni di video sull’emigrazione italia- na proveniente direttamente dal Museo ‘Pietro Conti’ di Gualdo Tadino. Infine la passeggiata fantiana, che quest’anno sarà accompagnata da musica e reading. Lungo le strade di Torricella fino alla casa di Nick Fante sentiremo leggere brani del racconto ‘Il Dio di mio padre’ e suonare melodie di musica contemporanea dal chitarrista Claudio Paciocco. E poi ci sarete voi, spero Jonas Hassen Khemiri numerosi, ad accompagnarci in questa bella avventura che dura già da cinque anni. Per essere vincitore categoria ‘Autore tra due mondi’ aggiornati sul programma, consultate il nostro sito www.johnfante.org. con ‘Una tigre molto speciale’ (Guanda) Giovanna Di Lello X CHI’SSI DICIE? 16 15 TORRICELLANO NEL MONDO Estate fhxenflxfdznnmasdf optorricellanoyhtfsv jgntneldefdrujgjdf plbmzjlmondolrajgke yrduemilajfsevfcgfbn msldofidiecibvzkdn

a prima riunione della Commissione per scegliere il ‘Torricellano nel Mondo 2010’ era stata convocata per il 10 di giugno alle 16 nella sala consigliare. Alla commissione facevano Lparte, come da regolamento, 5 membri, scelti a discrezione del sindaco, fra persone di Torricella, 2 consiglieri di maggioranza, 2 consiglieri di minoranza, i vincitori del premio degli anni precedenti che vi fanno parte di diritto ed il sindaco. Quest’anno i membri scelti sono stati Angelina Persichetti, Loredana Cicchini, Fiorella Porreca, Gabriele Piccone, Pietro Di Luzio. Non vi erano consiglieri di minoranza, mentre per la maggioranza c’erano Carmine Ficca e Patrizia Salvatore. Inoltre c’era Gianni Pugliese (TnM2008) ed il sindaco mentre per esprimere il proprio voto sono stati contattati telefonicamente Giose Di Fabrizio (TnM 2009) in Francia e Dan Aspromonte (TnM 2007) in USA. Come da regolamento, le proposte giunte alla segreteria del Carlo Crivelli con Ficarra e Picone comune entro il 30 maggio sono state n.5. Constatato che erano tutte in regola, si è dato inizio durante le riprese del film “il 7 e l’8” di Ficarra e Picone. alla lettura delle proposte ed agli interventi dei commissari. Ma la discussione si è dimostrata abbastanza animata ed è apparsa alquanto difficile la decisione. Il sindaco ha quindi rinviato la decisione al pomeriggio di domenica 13 giugno, quando infine è stato eletto a maggioranza il Maestro di musica Carlo Crivelli. Carlo Crivelli

I vincitori degli anni precedenti Carlo Crivelli ( Roma , 15 Aprile 1953 ), figlio di genitori torricellani, è -un com positore e autore di colonne sonore. Si è diplomato all’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. Insegna al Conserva- 2007 torio de L’Aquila. Nel 2002 ha fondato a Fossa in provincia de L’Aquila, insieme Albert Porreca Dan Aspromonte a Jonathan Williams, “l’Orchestra Città Aperta” di cui è Presidente e con cui ela- bora e registra le colonne sonore. È sta- to candidato per quattro volte al CIAK d’oro, due alla Grolla d’oro, due al Globo 2008 d’oro e due al Donatello. È stato insigni- to del premio “Nino Rota” dal Festival di Gianni Pugliese Salerno ed ha vinto il premio Cicognini per la miglior c.s. 2007. Ha vinto inoltre il Premio Goffredo Petrassi per il 2010 e il “Prix France Musique” per la miglior colonna sonora del 2009( con Vincere di 2009 Marco Bellocchio). Suoi C.D. incisi per la CAM e per la B&G e Cinèfonia sono di- stribuiti in tutto il mondo. Giose Di Fabrizio Ugo Minniti

16 CHI’SSI DICIE? 16 TORRICELLANO NEL MONDO Estate Carlo Crivelli si è aggiudicato il prestigioso premio francese Intervista a per la migliore colonna sono- ra originale 2009 per il film di Marco Bellocchio “Vincere”. Il 2 luglio c’è stata la premiazione Carlo Crivelli data in diretta su Radio France. Questo premio è uno dei piu grandi riconoscimenti europei Torricellano per musica da film. Tra gli altri candidati di quest’anno c’era anche il premio Oscar Nicola Nel Mondo 2010 Piovani. Congratulazioni per essere il Torricellano nel Mondo 2010! mo perché Petrassi è stato uno dei più grandi maestri del ‘900, Certo non è il David di Donatello ma per noi torricellani è cer- compositore e didatta immenso. tamente qualcosa, qualcosa che tocca il cuore, vero? Che dici, D.Adesso su cosa stai lavorando? facciamo un’intervista per il nostro giornale? R.Adesso sto componendo le musiche del film “La Passione” R.Certo, sono a tua disposizione. di Carlo Mazzacurati che sarà presentato con ogni probabilità D.Cosa hai provato quando hai ricevuto la telefonata del sinda- al prossimo Festival del Cinema di Venezia. co? D.Ti piacerebbe venire a suonare qualche volta con la tua or- R.Stavo facendo lezione al Conservatorio ed ero attorniato dai ra- chestra a Torricella? Oppure venire a fare uno stage estivo con gazzi. Normalmente stacco il telefono durante le lezioni e comun- i tuoi allievi? que non rispondo! Il caso ha voluto che rispondessi: devo dire che R.Caspita se mi piacerebbe! Sarebbe fantastico fare, che so, i la sorpresa ha avuto il sopravvento su ogni altra considerazione, film muti di Chaplin con Orchestra Città Aperta dal vivo, ma- tanto che mi dispiace se non sono riuscito a trasmettere immedia- gari diretta da Timothy Brock. Dove li abbiamo fatti è sempre tamente al Sindaco tutta la gioia per l’onore che mi veniva fatto e stato necessario replicare i concerti. Anche a Perugia il Morlac- che ancora mi confonde. Come talvolta accade nella vita ho rea- chi era stracolmo di gente entusiasta. Poco dopo la metà di lu- lizzato a pieno quel quarto d’ora dopo! glio faremo ‘La Febbre dell’oro’ a Civitella del Tronto, natural- D.Cosa ne pensi che Torricella ha ideato qualcosa per premiare mente tutti i Torricellani sono invitati. Anche organizzare uno chi si è distinto nei vari campi del sapere? stage con gli straordinari musicisti dell’O.C.A. con megacon- R.Mi sembra un’idea fantastica, specialmente di questi tempi. certo finale in pineta sarebbe incredibile ma soprattutto utile. Non alludo solo alla miserabile situazione politico-sociale che D.Un’ultima domanda, stiamo tutti cercando, anche con que- sempre più realizziamo in Italia, ma al fatto che in piena globaliz- sto giornale, di dare una mano a Torricella, se tu potessi essere zazione e mondializzazione si ha il dovere di valorizzare, diciamo sindaco di Torricella per un mese cosa faresti per migliorarla? così, i prodotti locali: dal vino ai formaggi, dal sapere scientifico R.Sono convinto che Tiziano sia un ottimo sindaco perché so e tecnologico alle arti. Questo in fondo è il motivo per cui qualche che è benvoluto e stimato da tutti, quindi non ha bisogno dei anno fa, insieme a Jonathan Williams, ho fondato Orchestra Città consigli di uno che sarebbe terrorizzato dall’avere quella re- Aperta. sponsabilità anche solo per un mese. Come considerazione più D.Abbiamo saputo che oltre alla “nomination” del David di Do- generale direi che bisognerebbe legare il più possibile l’Arte e natello hai ricevuto anche altri premi quest’anno, ho l’impressio- la Cultura (non solo nel senso del patrimonio culturale) all’eco- ne che è l’anno tuo, vero? nomia e siccome l’Arte è il contrario di “quello che è fatto in R.Mah! Non saprei! Anche negli anni passati sono stato candidato serie”, possiamo ben parlare di Torricella come di un paese per premi importanti. Vero è che quest’anno mi hanno candidato artistico per le sue straordinarie peculiarità e come tale quindi, praticamente a tutto: dal Globo d’oro (premio della stampa estera) la sua immagine dovrebbe essere veicolata. al Ciak d’oro, all’importantissimo Prix France Musique organiz- Grazie Carlo, allora ci vediamo il 13 di agosto per la premia- zato dalla società autori ed editori francese. Per ora di certo c’è zione, sarà sicuramente una grande festa. che mi hanno assegnato il Premio G. Petrassi a cui tengo moltissi- Dieci domande per il nostro vincitore! - Qual è il tuo libro sul comodino? “Pellegrinaggio in oriente” di H.Hesse il vincitore - Film preferito? “Luci della città“ di C.Chaplin - Il tuo peggior difetto? “La pigra sciatteria“

- La tua qualità migliore? ”La capacità di concentrazione” alloallo specchiospecchio - Non sopporti... “l’arroganza e la volgarità“

- Piatto preferito “Spaghetti alla carbonara“ - Nella prossima vita vorresti essere? “un astrofisico” il vincitore - Un rimpianto “aver perso tempo“ - Un rimorso “non essere stato di più con mio padre“ - Un nome che ti resterà per sempre nel cuore “L’Aquila perché l’ho vista durante e dopo il terremoto”

CHI’SSI DICIE? 16 17 Estate TORRICELLANO NEL MONDO L’Associazione ‘Vincent Persichetti’: un anno di attività torricellana Quest’anno saranno presenti a Torricella il 13 di agosto per il concerto serale in onore del Torricellano nel Mondo.

ra solo lo scorso agosto che l’Asso- dedicato al vincitore della manifestazione, proprio nel suo paese d’origine. Speriamo ciazione Musicale Vincent Persichetti che quest’anno sarà proprio un’importante quindi presto di potervi presentare il Festi- Esi presentava ufficialmente all’Ammi- e famoso musicista, Carlo Crivelli, un altro val Vincent Persichetti e la nota orchestra nistrazione e alla popolazione di Torricella. figlio musicista di Torricella proprio come “I Sinfonici d’Abruzzo”. Sempre fondamen- Purtroppo il faticoso e lungo inverno ci ha lo Zio Vincent (noi oramai lo chiamiamo tale e prezioso sarà l’aiuto e il sostegno trattenuti a lungo a Falconara Marittima, così!). Per quest’importante occasione l’As- dell’Amministrazione Torricellana nonché città in cui viviamo e in cui l’Associazione sociazione proporrà nuove musiche e un di tutti voi! Caterina Serpilli X Vincent Persichetti ha un’altra sede. Ma il nuovo concerto che vede protagoniste le nostro pensiero e i nostri progetti più im- Sorelle Serpilli, Roberta al pianoforte e Ca- portanti hanno sempre come riferimento la terina alla chitarra con il concerto “SERPIL- terra natale del compositore Vincent Persi- LI SISTERS CLASSIC: Musiche da Camera chetti: Torricella Peligna. Prima degli even- per pianoforte e chitarra”.Tra ti estivi siamo stati presenti proprio per la gli autori interpretati: Vivaldi, festa dedicata a questo fantastico giornale Margola e Beethoven. Inoltre Serpilli Sisters (perdonatemi un giudizio non tanto giorna- speriamo di essere presenti listico, quanto personale) con il concerto presto anche con il “Festival Vincent Per- di musica leggera delle Serpilli Sisters, che sichetti” che vede come Direttore Artistico prevedeva sia musica strumentale con fisar- nonché promotore il Maestro Sergio Picco- monica e chitarra che tante canzoni inter- ne Stella, direttore d’orchestra, docente al pretate dalle voci di Caterina e Roberta. Pre- Conservatorio di Pescara e anche nipote zioso aiuto della serata è stato il chitarrista dell’illustre Antonio Piccone Stella, gior- Riccardo Rocchietti, altro importante punto nalista e direttore dei servizio giornalistici fermo dell’Associazione oramai conosciuto della Rai dal ’46 al ’62. Il Maestro Sergio anche a Torricella! Ma eccoci finalmente Piccone Stella ci ha contattato grazie al no- alla tanto attesa estate ed ecco le nostre stro sito, che ci fa mettere in contatto con Roberta Serpilli proposte. Il primo appuntamento sarà Ve- importanti personaggi musicali, e grazie Pianoforte, fisarmonica e voce nerdì 13 Agosto 2010 alle ore 21.30 presso alla fama e all’importanza di Vincent Persi- Caterina Serpilli la Mediateca John Fante, quando parteci- chetti, e non per ultimo il suo attaccamento Chitarra e voce peremo alla giornata del “Torricellano nel a Torricella e la sua voglia di portare un’or- Mondo” con l’oramai consueto concerto chestra e un’importante manifestazione Manifestazioni Estive 2010 23/24 Luglio Pro-loco: Serata trasparente e notte bianca - Centro storico - Arte musica e gusto 1 Agosto Ore 17:00 Cerimonia intitolazione strada a “Vittorio Travaglini” 5 Agosto Ore 18.00 Mediateca - Presentazione libro “Quando sbocciano le rose” di Diana Di Fabrizio 6 Agosto Ore 18.00 Mediateca - Conferenza della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna sul tema “La petrolizzazione in Abruzzo” Ore 21.30 Corso Umberto I - Spettacolo di danza della “Roxanne Dance” 7 Agosto Ore 21.30 Sala Onarmo - Coro Classico Gessano 8/9 Agosto Feste Patronali con sfilata delle conche e fiaccolata 10 Agosto Ore 21.30 - Concerto Filarmonica Mediterranea “Città di Fisciano” 11 Agosto Ore 21.30 - Mediateca - Proiezione del film restaurato “I PROMESSI SPOSI” 12 Agosto Ore 21.30 - Concerto: “Soltanto Mia..” Tributo a Mia Martini 13 Agosto Ore 12.00 - Sala Consiliare - Premiazione Torricellano nel Mondo 2010 Ore 21.30 - Mediateca - “Serpilli Sisters classic: musiche da camera per pianoforte e chitarra” 14 Agosto Ore 21.30 - Viale - Sfilata Gioielli e Culture VII ed. - Artigianato locale; Premiazione del Concorso Balcone Fiorito IV ed. 16 Agosto Ore 16.00 - Avis - Camminata al Monastero “Le Case di Maria di Nazaret” Ore 21.30 - Pineta - Compagnia teatrale “Il piccolo resto” presenta “In nome della madre” 17 Agosto Collezingaro - Festa S. Agata 18 Agosto Ore 21.30 - Pineta - Associazione musicale “Lalla-mi-fa-un-sol” in una rassegna musicale paesana 20/21/22 Agosto Festival Letterario dedicato a J. Fante - V ed. 27 Agosto Ore 9.00 - Avis Giovani - Passeggiata ecologica Eremo di San Rinaldo 27/28 Agosto Fallascoso - Feste Patronali 18 CHI’SSI DICIE? 16 FESTE ESTIVE La festa Estate degli Alpini 11 luglio 2010

’11 di luglio si festeggerà il decimo anniversario della costruzione della Anniversario della costruzione LChiesetta degli alpini con annessa sezione locale, ed il 63° anniversario della fondazione della sezione. Il programma prevede l’apertura alle 8,30 con della chiesetta con la banda per le vie del paese, alle 9 la colazione dell’Alpino lungo il Corso, a base di pizze, panini e vino; alle 9,30 l’alza bandiera sulla rotonda, la deposizione della corona ai caduti civili dell’ultima guerra in Piazza Ettore Troilo; alle 11 la “sfilata” generale per il Corso e verso la pineta e quindi alla chiesetta dove, alla presenza delle autorità civili e militari, sarà celebrata la Santa Messa. Nel pomeriggio, dopo aver degustato il pranzo nei vari ristoranti ed agriturismi, a cui sarebbe bene prenotarsi per non rimanere all’asciutto, ci sarà il carosello bandistico con la banda di Gessopalena ed alle 21 il ballo in piazza con l’orchestra spettacolo”Panaccio”. Questo in sintesi è il program- ma della giornata che sicuramente sarà rallegrato da cori alpini davanti ai bar con suonate di fisarmonica e canzoni montanare. La sezione degli alpini repertorio canoro li ha invitati per il giorno successivo nel suo di Torricella, guidati dal capogruppo Marziale D’Ulisse, si sta mobilitando paese, e così si sono ritrovati il giorno dopo nel Municipio di da tempo per organizzare questa festa e ricordare i tempi in cui tutti insieme Carvico a cantare davanti al personale municipale e poi, insie- costruirono la chiesetta con le loro mani. La costruzione partì nel 1988 per me al sindaco, a fare il giro nei bar e nei ristoranti e perfino in finire 12 anni dopo nel 2000. Quanti ricordi in quei 12 una macelleria dove Marziale&Company si anni: raccolta e richieste di fondi che non arrivavano sono visti offrire una grande forma di for- mai, architetti, ingegneri, progetti, giornate di lavoro di maggio ed un boccione di vino. tanti muratori e manovali di Torricella donate alla cau- Un altro episodio importante capitò ai no- sa, alpini che hanno contribuito e che ora non ci sono stri durante l’adunata nazionale del 2002 più. Ci vorrebbe un libro par raccontarla tutta. Per que- a Catania, sì a Catania (l’ho detto: non se sta grande occasione sono state invitate tutte le sezioni ne perdono una!). Lì il sindaco di Catania, della provincia e della regione e sicuramente partecipe- Scampagnini, il medico di Berlusconi, ranno in molti, anche perché “Torricella non dice mai di no a nessuno” tiene seppe della presenza di un gruppo di Torricella Peligna, e dopo a precisare Marziale. Quando c’è una festa di alpini, un’adunata provinciale, aver chiesto alla prefettura se regionale, nazionale, il gruppo degli alpini di Torricella è sempre presente e veramente erano di Torricella si fà sempre riconoscere per la simpatia e per l’allegria che trasmette a tutti. Catania li invitò al Comune con tutti gli A tal proposito vi racconto due episodi sintomatici di quando”arrivano i no- onori in quanto del paese di origine di Vincenzo Bellini. Non ci stri”. Qualche mese fa c’è stata l’adunata nazionale a Bergamo e, come furono grandi discorsi ma solo una bella cantata in coro. Anche ormai è consuetudine, erano presenti una ventina fra alpini di Torricella e qui l’allegria pervase tutto il personale e con essi il sindaco, il loro gentil consorti ( per l’adunata del prossimo anno a Cuneo hanno già quale, poi, li fece entrare con tutti gli onori nell’aula consiglia- prenotato… un anno prima). Alloggiavano in re, affacciare al balcone del Comune e visitare la stanza dove un agriturismo della zona. Come è loro abi- sono custoditi i cimeli di Bellini, in particolare il suo pianoforte Carvico tudine a pranzo hanno tirato fuori un pò di e alcuni spartiti del grande maestro. Al momento dei saluti il salami e formaggi e si sono messi a mangiare, bere e cantare facendo subito sindaco si fece promettere che sarebbero tornati per la festa di “adunata” fra i presenti. Hanno invitato anche dei muratori intenti al getto di Sant’Agata, la Patrona di Catania, per siglare nientemeno che un solaio. Il gestore dell’agriturismo che era a pranzo con la famiglia ed un il gemellaggio fra Catania e Torricella. Poi, come spesso capi- ufficiale degli alpini, è rimasto colpito dall’allegria e dalla simpatia della no- ta, una volta tornati in paese, gli amministratori, la burocrazia, stra “delegazione”, al chè ha preso dal frigorifero altre delizie mangerecce e l’euforia pian piano passa e tutto finisce nel dimenticatoio. Pec- le ha offerte all’allegra compagnia. Ad un altro tavolo era presente il sindaco cato! Ma il ricordo di quella grande giornata è rimasto ancora di Carvico, un paese li vicino, che entusiasta anche lui della simpatia e del nitido nei racconti dei nostri alpini presenti. Antonio Piccoli X CHI’SSI DICIE? 16 19 Estate FESTE ESTIVE Una vacanza coi fiocchi Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'e’ qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti (Cesare Pavese).

’è un periodo dell’anno quando il mio respiro prende un altro ritmo. Sincopato all’inizio, con il susseguirsi delle lunghe code in autostrada, e poi via via più Cpacato e tranquillo. Succede quando, a Ferragosto, torno a Torricella e con i nostri amici di sempre, ci ritroviamo uniti e riscopriamo insieme la fedeltà di un linguaggio comune. Ci sono estati ricche di eventi che ricorderemo a lungo, come il concerto di De Gre- gori o l’inaugurazione della splendida Mediateca. Ma una costante delle mie estati torricellane sono le sane risate liberatorie che Marziale ci regala davanti al Penna Adunata Nazionale degli Alpini Nera. Veri show estemporanei! Catania 2002 Marziale è personaggio torricellano straordinario, un talento comico naturale che In alto: Il sindaco di Catania, Dr Scapagnini, sa prendere la vita con leggerezza e umorismo, come se la vita lo trovasse sempre riceve con tutti gli onori la delegazione de- di buon umore. È un intrattenitore istintivo e riesce a divertire raccontando episodi gli alpini di Torricella. della sua vita paesana e di emigrante con una comicità pura, spontanea e impreve- In basso: Gli alpini in visita al museo dei ci- dibile perché nasce un po’ dalla pancia e un po’ dal cuore. Si entusiasma per le verità meli di Vincenzo Bellini, fra cui il pianoforte semplici: sa battezzare ogni erba locale e sa, tenacemente, riaffermare il suo orgo- e gli spartiti autografi del grande musicista glio di essere alpino. Marziale è, infatti, totalmente italiano. Alla parola italiano, originario di Torricella. nell’Enciclopedia Britannica, dovrebbero mettere la foto di Marziale! Ha qualcosa di innocente e di vagamente bizzarro ed è fornito di quel tocco di eccen- tricità che piace a tutti. La gente lo ama perché l'ironia ce l'ha dipinta negli occhi, sempre sorridenti, anche quando è serio. La moglie Angiolina, “la ragazza”, così la chiama Marziale, concretamente semplice e ottimista, lo asseconda, ma è sempre vigile. Marziale osserva il mondo e ce lo racconta con leggerezza e noi restiamo incollati a quelle sedie bianche, davanti a un bicchierino di genziana o allo straordi- nario caffè shakerato di Adamo, a gustarci un aneddoto, una canzone in dialetto o la perfetta imitazione del fischio del treno, sperando che la notte non finisca mai. E i ricordi di Marziale, ampliati nella memoria come le creste della , diventano anche i nostri. Loredana Croce X Tour dei borghi Tappa a Torricella Il 25 luglio in scena la terza tappa del tour dell’Aventino iunge alla terza edizione, con partenza da Gessopalena il di . Giunti a Palena aperitivo e degustazione 25 luglio alle 9, il raduno di macchine d’epoca “Tour dei di prodotti locali, con possibilità di acquisto. Seguirà una pas- Borghi dell’Aventino”, organizzato dal “Club Frentano seggiata lungo il Borgo Storico e la facoltativa visita al Museo GRuote Classiche” con l’associazione di quartiere gessano “Rione dell’Orso. Alle 13 partenza per Torricella Peligna, passando per i San Giovanni” e con il patrocinio del comune di Gessopalena. Pizzi di Palena. Pranzo al ristorante Capè con antipasto italiano, L’appuntamento estivo sta diventando un classico per gli appas- tagliatelle con speak e asparagi, di maiale in crosta, mace- sionati delle auto antiche, incorniciato oltre che dallo splendido donia con gelato e per finire il dolce. Rientro a Gessopalena per panorama degli incantevoli luoghi all’ombra della Majella, che le 18 quando le macchine saranno disposte in esposizione con la si snodano tra suggestivi ambienti naturali, luoghi di pregevole successiva premiazione dei partecipanti e l’offerta di gadgets per cultura e beni artistici di rilievo, dagli appuntamenti gastronomi- il pubblico presente. La giornata si concluderà con lo spettacolo ci e di svago. Il tour, come anticipato, partirà da piazza Roma di del Sexy Car Wash offerto dalle ditte Euro Service Sas di Ges- Gessopalena, dove avverrà la registrazione e il welcome coffee, sopalena e MA.FRA – I Cosmetici Per Auto, e con la “Serata con possibilità di visita al Borgo medievale e al museo del ges- in piazza”. so. Alle 10 il Briefing di presentazione della giornata e le istru- Per informazioni telefonare al Club Frentano Ruote Classiche zioni per la guida delle vetture d’epoca con la consegna della allo 0872.716902 road map. Alle 10.30 partenza per Palena transitando per Casoli, fiancheggiando il Lago Sant’Angelo ed attraversando l’abitato Conny Melchiorre X 20 CHI’SSI DICIE? 16 FESTE ESTIVE Estate I giovani indipendenti di Montenero AGI: Associazione Giovani Indipendenti Un susseguirsi di eventi dal 17 luglio al l’11 agosto ’A.G.I, l’Associazione Giovani Indipendenti di , è nata 5 anni fa dall’idea di 9 ra- gazzi intenzionati a inventare e proporre delle attività ricreative e alter- TUTTI GLI EVENTI AGI ESTATE 2010 Lnative per i bambini del paese, riscuotendo grande interesse da parte di tutti. Dopo poco tempo l’Associazione si è sviluppata formando un suo Comitato 17 luglio Direttivo con tanto di Presidente (Marco D’Orazio), vice presidente (Massimo Festa per i “5 anni di Agi” con giochi Porreca), segretaria (Ornella Rossi), vice segretaria (Alessia Rossi) e 3 revi- tradizionali e la musica del DJ “Zh” e sori dei conti (Tamburrino Angela, D'Antonio Melania e D'Antonio Andrea) Mr. Cavutillo ed i soci D'Antonio Massimiliano, D'Antonio Antonio, D'Antonio Francesco e Rossi Carmine. Il totale dei soci, variabili nel tempo fra gli 11 e i 15 a seconda 30 luglio delle attività, si sono alternati formando di volta in volta dei team uniti ed ef- “La sagra della pizza” allietata da L’alle- ficienti, soprattutto grazie alla stima e all’amicizia che li lega da sempre. L’in- gra Compagnia tento di questa Associazione ora si è evoluto ed è quello di realizzare attività culturali, ricreative e di spettacolo, per arricchire le feste paesane e cercare di unire tutti i giovani di Montenerodomo e dei paesi limitrofi. Il gruppo forma- 3 agosto tosi su Facebook conta oggi oltre 500 account, per lo più di Montenero ma La “serata AGI” per riscoprire il nostro anche di , Fallascoso, Colledimacine e Torricella. Il successo è dialetto con gli Anema mè palpabile. Evidentemente c’era bisogno di qualcosa che unisse i tanti giovani dei nostri paesi montani. La scelta di definire i membri come “Giovani Indi- 7 e 8 agosto pendenti”, nei primi tempi ha suscitato qualche dubbio, ma esso è nato dalla Prima “Mostra Estemporanea” denomina- voglia di gestire autonomamente le attività, anche se si ritiene indispensabile ta “Montenero… l’arte scende in strada”, la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Montenerodomo, del con la partecipazione di pittori affermati Gruppo Alpini, degli sponsor, di altri Enti e Associazioni di cittadini. Dalle ed emergenti per divulgare e promuovere iniziative e manifestazioni finora organizzate si nota il desiderio di combinare l’arte nel nostro territorio sia l’aspetto culturale (nella sua massima espressione attraverso il cibo, vero rivelatore della cultura locale) sia quello dilettevole. Per la prossima estate l’A.G.I. è lieta di invitare tutti a partecipare agli eventi in calendario, alla sco- 11 agosto perta quindi dei sapori e delle tradizioni Monteneresi accompagnati sempre La celeberrima “super serata AGI”. da buona musica. Ornella Rossi X

Virus Dance Club Intervista a Rossella Rucci ossella Rucci, della scuola VIRUS chi vuole svolgere competizioni sportive DANCE CLUB di , è l’inse- ma anche chi vuole imparare altri stili di gnante di danza che da tre anni tiene ballo come l'hip hop, il latino,i musical Run corso per un gruppo di ragazzi e ragazze e anche balli e coreografie di gruppo per di Torricella. e secondo lei il nostro gruppo tutte le età. Ci dice Rossella che la scuola ha raggiunto un livello medio di preparazio- di Atessa è la migliore in Abruzzo, che ne abbastanza ragguardevole. E si vede dai nel 2006 sono stati campioni regionali risultati perché ultimamente hanno vinto il e campioni italiani fids negli anni 2006, primo posto al campionato regionale FIDS 2007, 2008; hanno anche partecipato alla 2010 svoltosi a Montesilvano nella Catego- coppa del mondo 2010 tenutasi a Tori- ria under 15 sincro dance amatoriale ed il 7° no riportando il primo posto e sono stati La scuola di danza sportiva di Atessa è posto al campionato italiano FIDS 2010 svol- campioni assoluti 2010 di sincro dance, la considerata la migliore in Abruzzo. Qui tosi a Rimini categoria under 21 sincro dance loro specialità. sopra il gruppo di Torricella durante classe amatoriale. La scuola di Atessa è spe- una prova di danza sincronizzata. cifica per la danza sportiva quindi è diretta a Maddalena Di Pietrantonio X CHI’SSI DICIE? 16 21 Alla Regione noi ammini- DOMANDE AL SINDACO stratori chiediamo: Perché dobbiamo subire i WELFARE tagli alla sanità quando la nostra Asl nel 2008 aveva CRONACA Paese riportato i conti in attivo? DOMANDE AL SINDACO Come nei precedenti numeri abbiamo sottoposto al sindaco Tiziano Teti le tre domande dell’ap- puntamento mensile. Gli argomenti che sono stati scelti questa volta sono il chiarimento sull’ufficio di smistamento postale, la copertura wire less sul paese ed infine la situazione dell’ospedale di Casoli e del poliambulatorio di Torricella.

D. Ha saputo qualcosa dell’ufficio di potuto comportare ritardi e/o disagi nel periodo presidi ospedalieri e quindi alla chiusura smistamento postale chiamato “Torricel- invernale; dell’Ospedale di Casoli inoltre dei presidi la” ma che in realtà sta a Casoli? -La mancata rispondenza a specifiche carat- emergenza urgenza del 118, da collocare R. Come promesso, mi sono attivato per teristiche dei locali disponibili nel comune di nei distretti di Torricella Peligna e Lama avere notizie certe e documentate su que- Torricella Peligna ad un costo adeguato ha com- dei Peligni, non se ne parla neanche. La sto argomento facendo una richiesta al portato una ricerca di un immobile in un’area più cosa più triste è che non siamo riusciti responsabile di area delle Poste Italiane e vasta verso il comune di Casoli. nemmeno a farci convocare in un tavolo di seguito vi riporto la sua risposta per- di confronto, per discutere delle possibili venuta in comune in data 9 giugno 2010. Inizialmente, vista la necessità e l’urgenza di soluzioni al problema. dare attuazione alla riorganizzazione, in data 28 Noi Sindaci chiediamo con forza che ven- Egregio sig. sindaco, in riferimento alla sua ri- maggio 2007, lo staff di lavoro del CPD di Tor- ga applicato quanto stabilito dal Piano chiesta del 25 maggio u.s., le rappresentiamo ricella P. è stato ospitato per problemi logistici e Sanitario Regionale, approvato nel 2008, quanto segue: in previsione della completa di spazio nei locali dell’Ufficio Postale di Casoli, che prevede anche altri servizi nell’Ospe- liberalizzazione del mercato dei Servizi Postali in Piazza del Popolo. L’unico sito rispondente dale di Casoli, oltre a quelli già presenti e che avverrà il prossimo 1° Gennaio 2011, Po- alle caratteristiche necessarie è stato trovato c/o il 118 ai distretti di Torricella e Lama. ste Italiane S.p.A. è impegnata da tempo in un la località Quarto da Capo di Casoli nr. 220, a L’inserimento di tali servizi nel Piano processo di riorganizzazione della propria rete circa 12 Km. da Torricella Peligna. Sanitario Regionale approvato nel 2008, logistica e di recapito al fine di migliorare i ser- Per ulteriori informazioni può rivolgersi a questo è stato allora per noi Amministratori del vizi resi alla clientela. A tale scopo, a partire dal Ufficio. Territorio un buon risultato, ottenuto con 2007, l’azienda ha avviato uno studio di fattibili- Cordiali saluti il confronto e talvolta anche scontro con la tà e la progettazione di massima che prevedeva Giunta Regionale di allora e i vertici della nel comune di Torricella Peligna l’allocazione di D. Nei mumeri scorsi abbiamo lanciato ASL, a prescindere dalle colorazioni poli- un Centro di Distribuzione della corrispondenza l’idea di coprire l’abitato di Torricella e tiche, ma lo abbiamo accettato, coscienti per servire i Comuni dell’Alto Sangro e in par- la pineta con il sistema wire less in modo della situazione economica Regionale. ticolare: Altino, , Casoli, Civitaluparella, che ci si possa collegare direttamente ad Le domande che ricorrono tra noi ammi- Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Fal- internet tramite un numero di codice. nistratori sono le seguenti: Perché dob- lo, Fara San Martino, , Gessopalena, Avete intrapreso qualche iniziativa al ri- biamo ancora subire tagli, questa volta Lama dei Peligni, , Montebello sul guardo? drastici e irreparabili, se la ASL Lancia- Sangro, Monteferrante, , Monte- R. Come di consueto abbiamo ritenuto no-, diretta allora dal Dott. Capo- nerodomo, Palena, , , interessante la richiesta e ci siamo atti- rossi, aveva rimesso i conti a posto già , , Quadri, Rocca- vati per trovare una possibile soluzione. dal 2008, chiudendo il Bilancio in attivo scalegna, , , Taranta Pe- L’idea è di installare tre punti di accesso e garantendo i servizi essenziali? Proba- ligna, Torricella Peligna, . Tale ad internet con il sistema wire less, uno al bilmente per pagare i debiti della ASL di scelta iniziale (da qui la denominazione “Centro monumento in pineta, un altro al viale ed e delle altre ASL Regionali. Ma se Primario di Distribuzione di Torricella Peligna” il terzo alla torre. Se tutto va per il verso l’Ospedale di Casoli è sempre pieno e lo definita e approvata dalla Direzione Generale) giusto, il servizio potrebbe essere già atti- dicono i numeri delle prestazioni, perché non ha trovato successivamente realizzazione vo in agosto. lo vogliono chiudere? Dove saranno co- esecutiva essenzialmente per le seguenti ragio- D. Qual è la situazione sull’Ospedale di stretti ad andare i cittadini ( in prevalenza ni: Casoli e il destino del nostro poliambu- anziani ), che oggi si servono dell’ Ospe- -La maggior parte della popolazione dell’area è latorio? dale di Casoli e dei distretti locali? Pro- situata nella parte nord dell’Alto Sangro per cui R. L’incontro avuto in Prefettura, dove babilmente nei corridoi dell’Ospedale di il sito di Casoli risulta più baricentrico rispetto erano presenti oltre al Prefetto, diversi Lanciano. alla clientela da servire; sindaci del territorio e il Direttore Genera- Questa situazione è veramente insoste- -La distanza tra il Centro di Meccanizzazione le della ASL Chieti-Lanciano-Vasto, Dott nibile, pertanto vi invito tutti, alla gran- Postale di Pescara e il comune di Torricella (ri- Zavattaro, è stato veramente deludente.Il de manifestazione popolare che si terrà a spetto all’attuale allocazione del CPD) è piutto- Direttore della ASL ci ha comunicato in Casoli il 10 luglio 2010, contro il declino sto elevata e la rete stradale disponibile per rag- sintesi, che l’Amministrazione Regionale della Sanità nelle nostre aree interne. giungere il comune di Torricella Peligna avrebbe è determinata al ridimensionamento dei La redazione X 22 CHI’SSI DICIE? 16 Un Ducato a costo zero WELFARE per il trasporto disabili Paese Imprenditori aperti e disponibili della zona, in cambio di pubblicità bacio, ad un abbraccio. Gli amministrato- ri ci sono quasi tutti, hanno gli occhi che sull’automezzo di proprietà della società MGG, hanno reso possibile nella brillano e sì, cari Sindaci, un altro obiet- nostra Comunità Montana un mezzo di trasporto per disabili. tivo è raggiunto: il pulmino è bello, pro- prio bello! Leggo la fascia laterale: Ser- n altro sogno è diventato realtà lì presente e non vi nego la mia commo- vizi Sociali EAS Aventino. La situazione nella Comunità Montana Aven- zione. Sono quei momenti in cui trovo si complica... faccio fatica a trattenere le tino Medio Sangro: il 30 giugno l'energia, la forza per continuare a "met- lacrime. Meglio spostare lo sguardo da Uscorso, presso il Municipio di Casoli è terci tutta me stessa" in questo lavoro. un'altra parte. Leggo i nomi degli spon- stato consegnato un Ducato di 8 posti, Sono arrivata un con la possibilità di trasportare fino a 3 po' più tardi, per- disabili in carrozzella. La Comunità Mon- ché impegnata ad tana ha stipulato il contratto di comodato organizzare, insie- d’uso gratuito con la società MGG per la me ai colleghi del- disponibilità del mezzo al fine di garantire la Comunità Mon- uno sviluppo qualitativo dei Servizi terri- tana, il buffet. Sì, toriali. La MMG offre questa possibilità in questo periodo attraverso il reperimento di spazi pubblici di tagli, di fondi da parte di Aziende che, in cambio, ve- non certi, non po- dono il proprio logo iscritto sulle fiancate tevamo "permet- del Ducato. Orbene, il progetto è giunto terci" di ordinare Casoli, 30/06/2010 al termine con successo, grazie alla dispo- un servizio di catering ma volevamo pro- sor e li vado a Foto ricordo di quanti nibilità di imprenditori locali sensibili ed lungare la giornata con i presenti e stare a cercare tra la gen- hanno partecipato attenti alle tematiche sociali presenti, in- pranzo insieme ed allora abbiamo fatto da te. Mi avvicino alla cerimonia di con- sieme gli amministratori e tanta altra bella soli. Vi risparmio le foto del dirigente che per presentarmi segna del Ducato alla gente, alla benedizione del mezzo da par- affetta il pane e il collega i salami, o della e li ringrazio, ma Comunità Montana. te di Don Gennaro Marinucci, parroco di psicologa che passa lo straccio e la coor- avrei voglia di Al centro della foto, Casoli. Agli sponsor sono stati consegnati dinatrice al lavello. Ad ogni modo, vi di- abbracciarli tutti! il Presidente dell’Am- degli attestati come ringraziamento per cevo: sono arrivata davanti al Comune di Grazie, mille vol- bito sociale Antonio Innaurato, sindaco di aver aderito all’iniziativa. Il Presidente Casoli ed erano già presenti diverse per- te grazie…e la la- Gessopalena. dell’Ambito Sociale, Antonio Innaurato, a sone. Che bello vedere i visi degli iscritti crimuccia scende. nome di tutti gli Amministratori del terri- ai centri Diurni di Casoli, di Torricella, di Ecco, questo è torio, ha ringraziato tutte le aziende locali , vedere la presenza delle il racconto di un giorno che porterò nel che hanno sposato il progetto, creando Associazioni, degli operatori delle Coo- mio cuore. Troppo romantico? Forse. Ma una sinergia e una collaborazione senza perative e ancora tanti altri volti familiari. rende l'emozione che ho provato, la con- precedenti, una vera scommessa in difesa Rischio di commuovermi proprio. Saluto ferma che il "mio territorio di adozione" è un territorio sempre più penalizzato. Ero tutti, passo da una stretta di mano, ad un meraviglioso. Rosella Travaglini X Le giornate ecologiche omenica 20 giugno e domenica 4 importante che non ci si dimentichi di vo- luglio ci sono state le due prime ler bene al nostro territorio. Ogni piccolo Dgiornate ecologiche di quest’anno, gesto di rispetto dell’ambiente è efficace, la prima alla pineta comunale ed alla pi- è un segnale di attaccamento al paese, neta degli alpini in preparazione della fe- all’aria pulita che abbiamo e allo stile di sta degli alpini dell’11 luglio e la seconda vita che ognuno vorrebbe condurre. Gra- alle Coste in preparazione delle notti bian- zie a tutti, perchè non c’è cosa più bella che del 23 e 24 luglio. Ora la pineta è puli- che essere partecipi di giornate all’inse- tissima, con l’erba tagliata, priva di spaz- gna della cooperazione e dell’amore per zatura buttata qua e là, mentre il centro questa terra. Patrizia Salvatore X storico delle Coste sembra un giardino con fiori e piantine nei vari angoletti di verde. Lungo il Corso vicino gli alberelli sono sta- te messe a dimora diverse piantine, così come sulla ringhiera d’innanzi la Chiesa di San Giacomo, che speriamo possa ria- prire al più presto. Ogni anno si riscontra con piacere che c’è molta volontà e molto fervore in quelli che partecipano. E’ molto CHI’SSI DICIE? 16 23 Paese WELFARE Percorsi in pineta to delle due parti della pineta con una to accaduto all’esplosione economica e passerella in legno; ma queste idee non industriale degli anni sessanta la quale bastano per far diventare la nostra pine- ha spinto la società verso un dinamismo ta “punto di eccellenza”, bisogna pen- oggi più che mai frenetico e caotico, nel sare a un progetto che punti sostanzial- n alcuni dei precedenti numeri di frattempo molte cose sono cambiate “Chi’ssi dicie?” ho trattato l’argo- ed il nostro paese ha pagato, insieme a Imento “Pineta”. Vorrei, con questo tanti altri paesi del circondario, il prezzo articolo, ritornare a parlare di questa più alto con l’emigrazione, l’abbandono splendida risorsa del nostro paese. Com- delle campagne e il declino sociale; pen- prendo che per i più la pineta rappresen- so però anche agli errori commessi nel ta un elemento naturale e ordinario in passato dalla classe politica, rea di aver un contesto ambientale e paesaggistico trascurato il compito essenziale che era ricco di vegetazione quello di guidare e tu- spontanea e senza telare il paese con mente all’accessibilità della pineta con inquinamento indu- iniziative legate alla idonei percorsi, puntando sul connubio striale; questo dono valorizzazione delle tra politiche innovative di inclusione so- naturale però deve risorse naturali, eno- ciale e avanzate strategie nel campo del rappresentare per gastronomiche, arti- turismo sostenibile, dando l’esempio di Torricella un punto gianali e commerciali come si può efficacemente coniugare la di attrazione, una locali tra esse anche protezione del patrimonio naturale con risorsa. Spesso sen- la pineta. Viene allora l’elevazione della qualità della vita e lo tendo i racconti di persone anziane che spontaneo pensare che interventi mirati sviluppo dei diritti fondamentali di ogni ricordano Torricella come la Roccaraso al miglioramento delle qualità ricettive cittadino, nessuno escluso, pensiero di oggi, frequentata da tante comitive di della pineta verso tutti: bambini, ado- condiviso anche dall’attuale Assessore persone che proprio nella pineta balsa- lescenti, giovani, adulti, anziani ma so- Regionale Paolo Gatti; perché allora non mica ritrovavano l’equilibrio della salu- prattutto verso i diversamente abili, pos- bussare alla porta dell’emiciclo e chiede- te e della psiche, mi sono fatto queste sa costituire valore aggiunto per il paese. re concreto sostegno morale ma soprat- domande: cos’è cambiato oggi rispetto a Ho lanciato l’idea della creazione in pi- tutto economico a questo progetto! quei tempi? Cosa ha allontanato i turisti? neta di un “percorso vita” con l’elimina- Devo dire che il primo pensiero mi porta zione delle barriere architettoniche e la ad addossare la responsabilità di quan- creazione del tanto criticato collegamen- Mario Di Fabrizio (Freccianera) X

stesura di una carta che Alcune indicazioni sono ancora in buono li indichi”. Ad un anno di Sentieri stato distanza ho provato a ri- percorrere il sentiero che passando dalle Fonti delle Torricellani Altre mancano del tutto come nel caso del Coste e delle Rose arriva fin punto in cui dopo la Fonte delle Coste è sotto alla Morgia. Non cre- necessario lasciare la strada asfaltata ed giugno 2009, nel n°2 di Chissidicie?, andare a destra per dirigersi verso la Fonte do che gli altri sentieri siano su impulso di Pierluigi Marsigli si era delle Rose in condizioni migliori, ma in A provato a parlare un po’ dei sentieri e qualche caso basterebbe delle vie di campagna che circondano Tor- poco per renderli agibili, ricella. Marsigli scriveva: “Mi riferisco alle Altre ancora richiedono l’occhio di un cerca- per cui faccio una propo- camminate in mezzo al verde che, oltre ad tore di piste sta a chi fosse interessato. essere salutari, aiutano a sfuggire dalle ne- Senza scomodare Enti o vrosi cittadine. Nel periodo estivo le persone autorità, organizziamo una passeggiano nelle strade, sotto il sole ed o due giornate in agosto in attente a schivare le automobili in transito. La Fonte delle Rose è ormai ricoperta di cui andiamo su qualcuno di piante e di erba Molti si alzano presto al mattino per evitare questi sentieri e facciamo la calura; non hanno alternative. Il territorio il possibile per renderli più è però ricco di zone verdi che potrebbero es- una ricerca atta sia a fare nuovi sentieri vicini al paese che praticabili e piacevoli. sere trasformate in sentieri. Propongo quindi a mantenerli poi in buono stato di percorribilità, oltre alla Carlo Liberati X 24 CHI’SSI DICIE? 16 CRONACA Cialtroni che non spendono Paese e non... Giorni fa il Ministro Tremonti ha attaccato le regioni del sud Italia perché non spendono i finanziamenti della Comunità europea. Sarebbe il caso di rifletterci e che i nostri comuni si organizzino…. parliamone!!

' con questa aggettivazione che il dalle sfide del territorio e portare avanti Ministro Tremonti si è rivolto alle delle idee progettuali concrete e a lungo regioni del sud Italia additando la raggio. In modo particolare dovrebbe: Loris Di Pietrantonio Emancata opportunità di mettere a frutto - Basarsi su una visione condivisa tra co- Commissione Europea Direzione Generale per la Società dell’Infor- 40 miliardi di Euro (80000 miliardi delle muni con gli stessi problemi; mazione e i Media vecchie Lire) di fondi comunitari asse- - Mappare le loro esigenze (spopolamen- gnati al Mezzogiorno e che le regioni del to, trasporti, turismo, energie rinnovabili, È Policy officer presso la Direzione Generale Sud non hanno saputo spendere, o solo in gestione di spesa sanitaria e per anziani): per la Società dell’Informazione e i Media minima parte (3 miliardi di Euro). tutte queste aree possono essere finanziate della Commissione Europea. Ricopre inoltre il ruolo di funzionario per lo sviluppo di poli- Il Ministro Tremonti ha purtroppo ragio- dai fondi regionali; tiche nell’ambito dell’inclusione digitale ICT ne. E persino la Corte dei Conti europea - Vedere qual'è la capacità di spesa. Spes- e segue la promozione tecnica delle politiche ha condiviso più volte la stessa conclusio- so i fondi non vengono spesi perché non ICT inclusion. ne sostenendo inoltre che spesso la trac- ci sono abbastanza imprese capaci di ciabilità dei fondi stessi è difficile. spenderli o non c'è capacità tecnica (know Ha ricoperto in precedenza il ruolo di funzionario per programmi di sviluppo Le regioni che funzionano meglio nell'ot- how) per farlo; dell’Information Society e di infrastrutture di tenimento e spesa dei fondi UE sono in - Introdurre delle azioni in modo coerente trasporto. Ha fatto parte in passato di diversi genere quelle che si servono di agenzie ad esempio di aiuto all'impresa giovanile progetti di ricerca su Innovation strategies di sviluppo regionale (agenzie tecniche e e di utilizzo di fondi per sostenere questo and management. meno politiche, nei limiti del possibile!). tipo di imprese; È stato International Affairs Manager per Il segreto è nella pianificazione condivisa - Scommettere su idee innovative come l’UNIFE ed è Fellow in numerosi istituti di e il più possibile al di sopra della logica le energie rinnovabili o il miglioramento prestigio a livello europeo, tra cui: BI Busi- dei partiti, tra Regione, settore privato e della cura agli anziani e non semplice- ness Institute, ESCP-EAP Europ. Schools of imprenditoriale, Stato. mente utilizzare i finanziamenti per opere Business e IFP Institut Français du Pétrole. Le prime discussioni sulle linee finan- pubbliche spesso non necessarie; ziarie dell'Unione Europea per il periodo - Fare marketing territoriale per promuo- e degli attori veri dietro delle proposte di 2014-2020 stanno per iniziare. E' in que- vere il territorio a fini di ripopolamento e programmazione e, per la prima volta, ob- sta fase che un discorso di programma- di turismo di qualità. bligherebbe amministrazioni e cittadini a zione intelligente e che guarda al futuro In tal senso, credo sarebbe opportuno ini- confrontarsi apertamente su questioni che deve cominciare anche in sede regionale ziare a pensare ad una "conferenza/grup- riguardano il futuro delle nostre zone. e sub-regionale. Il più grande problema po di lavoro" dei comuni della montagna Si parlava di questa idea durante l'incon- delle nostre zone nella programmazione per creare un piano di sviluppo credibile e tro della redazione a maggio. Magari si e gestione dei fondi regionali UE sta nel per poter richiedere fondi nell'ambito del- potrebbe procedere con la conferenza a fatto che la pianificazione per quanto ri- la programmazione 2014-2020. settembre o ottobre? guarda i Comuni montani è inesistente o Una conferenza sullo sviluppo dei comu- di breve termine. ni montani metterebbe i politici regionali Una vera pianificazione dovrebbe partire di fronte al fatto che ci sono una comunità Loris Di Pietrantonio X Vent’anni di AVIS l 26 e 27 giugno: due giorni di festa la mediateca, in onore di Don Ignazio, intitolata a Don Ignazio Cocco, proprio per il ventennale della fondazione segnato dalla bravura e dalla simpatia vicino alla fontana monumento al dona- Idella sezione Avis. Grande partecipa- dei due eccellenti maestri, entrambi di tore. Infine la messa e il pranzo sociale. zione da parte di tutti, torricellani, soci Chieti, Fabio d’Orazio e Giuseppe Pezzu- Come è stato sottolineato da qualcuno e non, fondatori, bambini, autorità varie lo, al piano e al violino, che hanno en- tra le autorità presenti, nei discorsi di e sezioni Avis consociate arrivate da tut- tusiasmato suonando un repertorio che rito, si è riuscito ancora una volta a por- to il circondario. La Sezione di Torricel- andava dall’abruzzese Mascitti a Vival- tare una grande testimonianza: la fonda- la ha confermato di essere davvero un di, da Morricone a Piazzolla. Domenica mentale importanza delle associazioni “piccolo gruppo dalle grandi idee!”. Due mattina, nonostante il tempo incerto, la di volontariato per il loro prezioso ap- giorni intensi insomma, giorni di festa, festa è proseguita con la manifestazione porto, non solo e non tanto nei momen- di aggregazione e di riflessione: sabato “ufficiale”, sfilata di labari, la banda di ti di festa, ma soprattutto per il grande mattina l’Autoemoteca è riuscita a racco- Gessopalena ad accompagnare il corteo, lavoro compiuto quotidianamente e per gliere ben 13 donazioni; nel pomeriggio la premiazione dei soci benemeriti e dei il servizio svolto per il territorio e per le giochi e premiazioni per i bambini. Saba- fondatori, l’inaugurazione della nuova persone. to sera un concerto emozionante, presso sede della sezione, su Viale R.Paolucci, Valentina Piccone X CHI’SSI DICIE? 16 25 za mariannina Cinque racconti. guelph Cinque storie. la majella Uno più succulento il ‘68 torricellano dell’altro. Ricordi la scamurzare Buona lettura !! I racconti di eti Mariannina è nata il 13 giugno (giorno della festa di Sant’Antonio) 1912 a Torricella Peligna. Ad oggi è Tuna delle persone più anziane del nostro pa- ese e per tale ragione, rappresenta una fonte Za MarianninaI racconti di Mariannina iniziano da quando aveva solo inesauribile di informazioni sul passato di 2 anni di vita. Narra infatti di come era diversa e molto più gran- Torricella. Abbiamo perciò pensato di farci Sant’Antonio de la chiesa di Sant’Antonio negli anni precedenti la seconda raccontare proprio da lei come si struttura- guerra mondiale. Era molto più larga e più lunga, si entrava da dove si entra oggi vano anticamente le feste paesane della Ma- ma andando giù, in fondo, c’era una seconda porta, da dove la gente usciva ed donna della Rose, di Sant’Antonio, di San esattamente da quella prospettiva, dove le case del Rione Sant’Antonio non erano Domenico e San Rocco e infine, ma non ancora state edificate, si vedeva il santuario della Madonna della Rose. Durante meno importante, la festa di San Marziale la guerra la chiesa fu completamente distrutta e nello sfollamento i torricellani protettore di Torricella. riuscirono a salvare le statue di Sant’Antonio di Padova, portandola a casa di Rosa Come succede di Vascianonn, e quella di San Biagio alla Madonna delle Rose (dove si trova at- Madonna delle Rose ancora oggi, tualmente). Era presente anche la statua di Sant’Antonio Abate che non fu mai più anche nel passato la Santa Messa nel giorno ritrovata. Dopo la guerra iniziarono le opere di ricostruzione durante le quali la della festa della Madonna delle Rose si cele- statua di Sant’Antonio fu portata nella chiesa di San Giacomo. Intanto gli abitanti brava alle ore 11. Al termine della celebra- della zona si prodigavano per il rifacimento della chiesa attuale. Mentre ricostru- zione eucaristica giù al Santuario, il rintocco ivano le fondamenta un gruppo di muratori trovò dei resti umani e Mariannina delle campane della chiesa di San Giacomo ricordò che sua nonna le aveva spiegato, anni orsono, che proprio sotto quella significava che stavano per uscire le statue di chiesa venivano seppelliti i morti. Per quanto riguarda i festeggiamenti del santo, San Marziale, San Vincenzo, San Giovanni Mariannina racconta che, allora come adesso, si svolgeva la tredicina nel mese di e San Mariano. Tali quattro statue venivano giugno (dal 1 al 13) e durante la sera del 12, quando c’era il vespro, le donne tor- portate in processione dalla popolazione pro- ricellane pagavano un “muzzetto” di grano (22 kg) per portare la statua durante la prio verso il Santuario della Madonna delle processione. Il giorno successivo, invece, la festa si svolgeva in piazza nella chiesa Rose. Contemporaneamente anche la statua di San Giacomo. La banda suonava in chiesa durante la messa e gli uomini paga- della Madonna veniva portata in processione vano un “tombolo” di grano (45 kg) per portare la statua in processione. E poi via incontro ai santi che arrivavano da Torricella. con i festeggiamenti che duravano tutta la sera. Si incrociavano a metà strada, qui le due pro- La festa si svolgeva con degli straccetti intorno ai piedini cessioni si fondevano diventando una sola e San Marziale il 10 luglio. Du- come ad indicare le interiora di cui recandosi verso il Santuario. Al suo interno rante la processione, che all’epoca era erano stati atrocemente privati. Santa venivano disposte le statue dei quattro santi e molto lunga e passava per tutte le vie Felicita camminava per le strade di ci rimanevano per tutto il giorno. Al termine del paese, si commemorava la storia di Torricella con gli occhi bassi e la mano della festa tutte le statue uscivano di nuovo Santa Felicita e i suoi sette figli tra cui il destra alzata con il palmo aperto come in processione e si avviavano verso il pae- nostro santo protettore. Veniva scelta la per indicare la sofferenza provata nel se. La Madonna della Rose accompagnava i giovane più bella del paese per ricoprire vedere morire i figlioletti davanti ai quattro santi al punto esatto in cui si erano il ruolo di Santa Felicita e sette ragazzi- suoi occhi. incontrati, qui si salutavano e ogni proces- ni interpretavano i suoi figlioletti. Il più sione riprendeva la propria strada per tornare piccolo dei bambini rappresentava San San Domenico e San Rocco indietro. La statua della Madonna si avviava Marziale. La sfilata era commovente La festa si svolgeva il 12 settembre. La verso il Santuario, i quattro santi tornavano in quanto tutti i figli della Santa erano gente, che non aveva denaro, offriva verso San Giacomo. “Era tutto così commo- stati uccisi tragicamente e ingiustamen- mucchi di grano portandoli in chiesa vente all’epoca, la gente piangeva quando le te, tutti in modo diverso l’uno dall’al- con le conche per ricevere una gra- statue si salutavano” dice zà Mariannina. tro. Per rappresentarli, però, il comitato zia dai santi. Durante la processione feste li vestiva tutti nello stesso modo: per ogni zona e contrada del paese si preparava una giovane sposa chiamata à Mariannina si è occupata tutti i giorni, per 35 anni, della chiesa di Sant’An- “priora” e, vestita dell’abito nuziale, tonio anche quando le sue condizioni di salute non erano delle migliori, e lei usciva in sfilata durante la processione sostiene che siano proprio tutti i santi che la aiutano e la proteggono nella sua per le vie di Torricella. Si ritrovavano Zlunga esistenza. Durante tutto il racconto ci ha ripetuto quanto fosse forte e sentita la tutte in paese e i concittadini le segui- fede in tempi lontani dalla società attuale e per tutta l’intervista ha ribadito una frase: vano portando in mano delle candele. “eravamo poveri, ma ricchi nello spirito”. Andrea D’Ippolito e Francesca Di Pomponio X 26 CHI’SSI DICIE? 16 GUELPH Storie di emigrazione Ricordi La cittadina di Guelph in Canada ha accolto negli anni 50-60 molti torricellani.

ha lavorato anche lei per la fabbrica di cappelli. Orino Fantini, suo marito, arri- vò nel luglio del 1963. Orino ha lavorato La città di Guelph in in edilizia. Canada negli anni Nella Fantini arrivò nel 1962; ha lavorato cinquanta. in una ditta di tessuti. Vincenzo Piccone, suo marito, arrivò nel 1964; ha fatto il muratore. Vince (Vincenzo) Di Paolo, Tony (Anto- nio) Di Paolo, John (Giovanni) Di Paolo e Dominic (Domenico) Di Paolo arriva- rono nel 1962. I fratelli Di Paolo avevano una impresa edile. Camillo Piccoli di lu cuotte, il fratello di utto iniziò il 7 giugno 1957 quan- per sposarsi. Diversi anni fa in un circo- Frank, arrivò nel marzo del 1963. Ha otte- do 4 torricellani in cerca di lavo- lo di italiani stamparono un poster molto nuto molto successo nel campo edile. Sua ro, Frank (Francesco) Piccoli di bello e particolare dove si elencavano tutti moglie, Filomena Cappuccino, è della Tlu cuotte, Saverio Di Cino di fiorenze, i torricellani arrivati a Guel- provincia di Frosinone. Luigi Carbone di carbone e Carmine Di ph negli anni ‘50-‘60 a co- Mariano Campana e sua Paolo di siddere, arrivarono a Halifax, la minciare da Frank Piccoli e moglie Elena D’Ulisse anda- capitale della Nuova Scozia, nella parte Saverio Di Cino, che sono al rono prima a Halifax nel feb- estrema orientale del Canada, quella più centro del poster, considerati braio del 1957, poi a Wawa, vicina all’Europa. Il governo canadese i capostipite dell’emigrazio- Ontario, e alla fine a Guelph però aveva richiesto all’Italia degli operai ne torricellana. nell’ottobre del 1968. Maria- per lavorare in ferrovia nella Columbia Questo è l’elenco dei torri- no lavorava insieme a Frank Britannica, la provincia più occidentale cellani nel poster e una sin- Piccoli nella compagnia di del Canada, che si affaccia nell’Oceano tesi della loro storia: isolanti in fibre di vetro. Pacifico. Quindi appena arrivati si fecero Frank (Francesco) Pic- Carlo D’Ulisse arrivò a Mon- ben 5.500 km. Dopo 6 mesi, finito quel coli di lu cuotte, partito nel 1952 treal nell’ottobre del 1956 ed lavoro, si trasferirono nell’Alberta, una 1957 tornò in Italia nel 1960 a Guelph nel luglio del 1969. provincia sempre del Canada occidentale, per sposare Iolanda Fantini. Saverio Di Cino di fiorenze Carlo e Anna Campana ma di lavoro poco e niente. Nel febbraio Lui lavorava in una fabbrica e Antonio Larcinese con la figlia Maria giunsero di panzette , quando del 1958, si trasferirono ancora per altri di isolanti in fibra di vetro entrambi partecipavano a a Montreal nel 1957. Arri- 3.500 chilometri in dietro verso est, ad mentre Iolanda in una fa- gare ciclistiche regionali. varono a Guelph nel 1969. Hamilton nella provincia dell’Ontario. mosa fabbrica di cappelli, la Saverio è stato uno dei pri- Fiore Campana arrivò nel Anche qui era difficile, allora a giugno si Biltmore. mi torricellani ad arrivare a novembre del 1967. E’ morto spostarono a Guelph. Avevano delle co- Saverio Di Cino di fioren- Guelph dove per molti anni nel 1998. Lavorava per una ha lavorato come escava- noscenze con delle famiglie di Pennado- ze, partito nel 1957 tornò in torista. La figlia Barbara ci compagnia che faceva pezzi mo, Di Gravio e Di Loreto, e poi avevano Italia nel 1963 per sposare ha fornito tutte le notizie di ricambi per le autovetture. saputo che Guelph era pieno d’italiani e Anna Maria Vespasiano dei torricellani presenti Mario Lanutti di Gessopa- di fabbriche in cerca di operai. Era quindi di Ortona. Saverio faceva nella cittadina canadese. lena e Rosina Campana, un posto perfetto sia dal punto di vista so- l’escavatorista per la Guelph la figlia di Fiore, arrivarono ciale che lavorativo. Dolime, mentre Anna Maria con il figlio John il 29 giugno Guelph dista 100 km da Toronto, conta era nella stessa fabbrica di 1968. Mario era un murato- 115.000 abitanti e quasi il 10% è di ori- cappelli. re e Rosina ha lavorato a una casa per gli gine italiana: http://it.wikipedia.org/wiki/ Luigi Carbone, partito nel 1957, ha lavo- anziani. Camillo D’Angelo arrivò il 13 Guelph. Attualmente Guelph proprio per rato in una industria chimica per 40 anni; dicembre 1963. questa intensa emigrazione italiana avve- la moglie, Alma Alessio di Trieste, ha Gli emigranti originari stanno ormai tutti nuta negli anni ‘50, ha un rapporto di ge- lavorato per 40 anni per una compagnia in pensione ma Torricella rimane sempre mellaggio con due paesi del Veneto, Lo- tessile. nei loro cuori. ria e Castelfranco Veneto. Dopo di loro Carmine Di Paolo di siddere ha lavorato arrivarono ancora tanti torricellani, alcuni per il municipio facendo lavori pubblici. Dan Aspromonte con la collaborazione di Barbara maschi tornarono per poco a Torricella Maria Piccoli arrivò a Guelph nel 1961; Dicino Anselmini, figlia di Saverio X CHI’SSI DICIE? 16 27 LA MAJELLA Ricordi Passione per te

Nell’agosto del 1946 compii la prima ascensione sul Monte Amaro e in giungere la località “Piano della Casa”, oltre cinquant’anni di scalate ci sono tornato almeno altre venti volte. che altro non è se non uno stupendo prato Giunto ormai ad ottant’anni ho appeso gli scarponi al chiodo... in declivio, circondato da rupi e da faggi. Qui infine sostammo, che era mezzogior- ornerò a parlare po’ perché non avevamo soldi per prende- no. Passammo il pomeriggio a montare - se i lettori lo re una macchina a noleggio, decidemmo le tende e a chiacchierare con i pastori e vorranno - del- di partire a piedi da Torricella. Lelio ed io a sera cuocemmo la pasta, mangiammo, Tle vicende della guerra ci avviammo a mezzanotte e, superata la e attorno ad un fuoco passammo alcune a Torricella, ma questa Morgia, al bivio di Pincianesi trovammo ore a cantare canzoni alpine e abruzzesi. volta voglio affrontare gli altri tre partecipanti, tutti di Gessopa- Nel primo mattino del giorno dopo Bozzi, un argomento diverso: lena: Vincenzo Bozzi, ex capitano degli Piccone, Troilo ed io ci avviammo verso la mia passione per la alpini, maestro elementare e grande cul- Monte Amaro, che distava ancora circa Majella (intendo la montagna, non la for- tore di teatro; Vincenzo Troilo, già pluri- quattro ore di ripida salita: Lelio rimase mazione partigiana). È una passione che decorato ufficiale della Brigata Maiella, a guardia dell'accampamento. Raggiun- scoppiò subito quando, nell'estate 1942, il e Remo Piccone, anche lui ex alpino e gemmo Monte Amaro dove constatammo dr. Vittorio Travaglini - che era nativo di all'epoca ufficiale di pubblica sicurezza. che il vecchio rifugio alpino (costruito nel ma esercitava la professio- Passando per le contrade Pincianesi, Ci- 1890 dal Club Alpino di Sulmona) era sta- ne di medico veterinario a Torricella ed cirillo, Cicco Michele (dove adesso co- to quasi totalmente distrutto dai tedeschi. era un appassionato alpinista - organizzò mincia il lago di Lettori: il panorama da un’escursione alla Grotta del Cavallone a Casoli) ed aggi- lassù è qualcosa di favo- cui partecipò un folto stuolo di signori e rando dal basso loso, si vede mezzo mon- signore (mio padre e mia madre, Elvira Civitella Mes- do, da un lato fino al mare D'Annunzio Mancini, Maria D'Annunzio ser Raimondo, e dall'altro quasi fino a Rosica, Serena Madonna, Maria Piccone giungemmo a Roma: ma non voglio in- Stella ed altri). Noi ragazzi eravamo tre: Fara S. Marti- dulgere troppo su descri- io, che avevo solo dodici anni, e i più “an- no alle quattro zioni e sensazioni. Non ziani” Giorgio Pugliese e Mario Porreca, del mattino. contenti, invece di torna- mio cugino. I “grandi” compirono la salita Ciascuno di noi re a valle, decidemmo di a dorso di mulo e la discesa con le “treg- portava uno zai- raggiungere - attraverso ge”, specie di slitta di legno o "strascino", no di almeno la meravigliosa cresta dei come dicono dalle nostre parti. Noi ragaz- venti chili, con Tre Portoni - la secon- zi facemmo tutto il percorso a piedi. La le tende, le co- da cima della Maiella, il bellezza della montagna (e della grotta) perte, cibo per Monte Acquaviva, che mi colpì subito violentemente e da allora tre giorni, indumenti pesanti per la notte svetta a m. 2.737 s.l.m., ed è la vetta più - non esagero - sono vissuto in uno stato (Vincenzo Bozzi si caricò pure una grossa alta che si vede da Torricella. Dopo oltre di adorazione. La guerra impose necessa- pentola per cuocere la pasta). Riposam- due ore di cammino la raggiungemmo e riamente una sospensione di questo gene- mo un'oretta su un prato e, alle prime luci da lì, dirrupandoci per un rocambolesco re di attività ma subito dopo mio cugino dell'alba, attaccammo la montagna pene- ghiaione, precipitammo sul fondo della Lelio Porreca ed io cominciammo a pen- trando nel Vallone di S. Spirito (una stret- Valle delle Mandrelle e da qui risalimmo sare ad imprese più impegnative finchè, ta e lunghissima gola racchiusa da alte pa- al Piano della Casa dove di nuovo pernot- nell'agosto 1946, quando avevo sedici reti di roccia) e poi percorrendo il Vallone tammo. Il mattino dopo fu la volta di Le- anni, compimmo la prima ascensione alla di Macchialunga, che è una bellissima lio di andare, da solo, a Monte Amaro. Lo vetta di Monte Amaro (m. 2.795 s.l.m.). valle ricoperta di faggete, per infine rag- attendemmo godendoci il sole sul prato Le cose andarono così: un po’ per i dis- giungere la località “Melazzo” dove una e al suo ritorno, nelle prime ore del po- servizi delle corriere, ancora persistenti piccola cascata d'acqua ci consentì di rin- meriggio, disfacemmo le tende, ci incol- un anno e più dopo la fine della guerra, un frescarci. Ancora un'ora di salita per rag- lammo gli zaini semivuoti e iniziammo 28 CHI’SSI DICIE? 16 LA MAJELLA Ricordi completa della Maiella dalla Stazione di mo ed Enzo Castracane a Paolo Procesi la discesa verso Fara, che raggiungemmo Palena al centro di , cosa che com- e Carlo Mariani. Ed ancora persone che, P e a sera: instancabili - beata giovinezza! - portò due pernottamenti (il primo, all'ad- per vari motivi, vivevano a Torricella o ass n pe partimmo subito per Torricella: lasciati i diaccio, al Valico di Cocci ed il secondo vi vennero appositamente (nomi che ai io r te compagni a Gessopalena Lelio al Rifugio Pomilio della Maielletta). Non torricellani attuali non diranno proprio ed io sbucammo mi risulta che nessuno, da questo o dall'al- nulla): Romano Romani, Osvaldo Galli, sul corso tro versante della Maiella, abbia compiuto Federico Marchioli, Ferdinando Prospe- una traversata del genere. Eravamo io, i ro, Raul Mattioli, Aurelio Di Battista, miei fratelli Michele e Carlo, Lelio Sergio D'Eramo, Giusi Menaldi, Daniele Porreca, Nicola Rotondo e Ca- Cusani. I Torricellani “doc” furono - e me millo Piccone. ne dolgo - davvero pochi: Giulio Picco- In tutti questi cinquant'anni ne, Gilberto Piccone Stella, Franco Bruni, ne abbiamo viste, Antonio Piccoli, Antonio Martinelli. E mi meteorolo- scusassero quelli che mi sono scordato di gicamente nominare. parlando, di Ora, ad ottant'anni, ho "appeso gli scarpo- di Torricella che era tutti i colori: da giornate bellissi- ni al chiodo". Ma voi, giovani di Torricel- mezzanotte. me e calde a piogge rabbiose, da vere e la, andate sulla Majella. Non è più quella Dopo questa prima esperienza, e cioè proprie tormente di vento e di acqua alla di una volta, ora che è parco nazionale, nei successivi cinquant’anni, sono tor- insidiosissima nebbia. Siamo stati anche perché la natura è più protetta ma la vita nato innumerevoli volte sulla Maiella più volte assaliti dai cani pastori. Ma, per manca, perché sono cambiate tante cose e e più di venti volte sono arrivato fino a fortuna, non si è mai verificato un inci- molti mestieri sono scomparsi. Non credo Monte Amaro. L'ultima volta è stata nel dente grave. abbia lo stesso fascino, quando dovunque 1996, quando avevo sessantasei anni, con Per chiudere vorrei ricordare, magari un incontravi pastori e greggi, con i loro cani, Giulio Piccone, Gianni Testa e Rosella po' alla rinfusa, tutti quelli, torricelliani quando ti imbattevi in capanne di carbo- Porreca Testa. Ho festeggiato così nai affumicati i cinquanta anni di Monte Amaro: e sentivi i bo- 1946-1996. Ho “preso” la Maiella da schi rintrona- tutte le parti: dalla Stazione di Pale- re di colpi di na, da Palena, da Taranta, da Fara, da scure, quando Palombaro,dalla Maielletta e, sull'al- incrociavi i tro versante, da Campo di Giove, da boscaioli che Fonte Romana, da Caramanico. Non scendevano a posso certo ricordare qui tutte queste valle trasci- avventure, perché già mi sto dilun- nando di corsa gando troppo. Ma almeno due “im- grossi tronchi prese” le voglio sommariamente de- e vedevi teo- scrivere perché sono state veramente rie di asini e di due imprese! La prima ebbe luogo muli carichi di verso la fine di agosto del 1947 quan- legna o di car- do Lelio Porreca, Angelo Materazzo bone o di latte ed io - dopo essere arrivati, come al e formaggi, solito, a piedi da Torricella, dormimmo e non, che sono venuti con me a Monte 1956. Escursionisti dove incon- all'Albergo Pallozza di Fara S. Martino. Amaro, molti dei quali (modestia a parte) torricellani a Fara travi pecorai Alle 3,30 del mattino iniziammo il cam- ho “portato io” sulla Maiella. Innanzitutto San Martino, stanchi che leggeva- mino e attraverso Capo Le Macchie, Colle i parenti: i miei fratelli Michele e Carlo; dopo la una scalata a no “I Reali Bandiera, il Macchione, salimmo fino alla mio figlio Luca; mia nipote Francesca Monte Amaro (album di Francia” o cima del Martellese, sita ad oltre 2.200 mt Troilo; i miei cugini Francesco Castraca- di Franco Bruni). “Guerrino il slm. Da qui, percorrendo la Valle Forconi ne, Antonio e Paolo D’Annunzio, Lelio meschino” ed (Valle Scraja per i pastori) ed infilandoci e Silvino Porreca; i miei cognati Pietro e Nella pagina prece- anche qualche tra il Monte Acquaviva e la Cima delle Gianni Testa (quest'ultimo con la moglie dente: ultimo eremi- Murelle, giungemmo a Monte Focalone Rosella Porreca); mio genero Michael 1956. Carlo Troilo e ta. Una monta- da cui, valicando tutti i Tre Portoni, gua- Lenton. E poi gli amici: Sergio Proserpi; Franco Bruni sulla gna “umana”, dagnammo Monte Amaro alle quattro del Luciano Calabrese; Angelo, Gianni, An- vetta di Monte Amaro dove la vita pomeriggio: un'ora di riposo e poi giù, a drea, Michele e Matteo Materazzo; Mario (album di Franco c o m i n c i a v a precipizio, verso Fara, dove arrivammo e Lucio Mancini; Popi Vigorelli; Antonio Bruni). prima dell'alba alle nove di sera. Avevamo camminato, in Filipeanu; Nicola, Renzo e Tommaso Ro- e si spegneva un solo giorno, diciassette ore e mezzo! tondo; Enrico e Camillo Piccone; Pietro a sera, quando Che ve lo sto a dire: dopo un'altra notte Testa sr.; Ranieri Parascani e la moglie usciva la luna e boschi, cime, valli si co- all'Alberggo Pallozza, tornammo a piedi Paola Meloni. E i figli e parenti di alcu- privano di silenzio. a Torricella! ni di loro: da Edilio e Andrea Borgia a La seconda “impresa” ebbe luogo nel Francesco Paolo D'Annunzio; da Sergio luglio 1954 e consistette nella traversata Calabrese a Fausta Rotondo; da Massi- Nicola Troilo X CHI’SSI DICIE? 16 29 IL ‘68 TORRICELLANO RicordiIl '68 a Torricella Io avevo 8 anni. Il vento fresco del cambiamento che spingeva a mettere tutto in discussione arrivò anche qui. I ventenni di allora ci insegnarono a non accontentarci di risposte prefabbricate ed a dubitare di chi sa sempre tutto.

1968. cino a noi per aiutarci a capire quando I miei fratelli Attilio e Ma- la nostra enorme radio ci portava la voce ria di Tito Stagno che raccontava in diretta l’arrivo di Neil Armstrong sulla Luna tra sarò grato loro per sempre gli sguardi sbalorditi di tutti i vicini o perchè col senno di poi quando annunciava l’omicidio di Kenne- credo abbia avuto un peso dy, o la fine del sogno di Martin Luter determinante sulla mia King. Hanno contagiato i nostri “genitori “educazione sentimenta- contadini” facendoli diventare più ricetti- le”. Il loro impegno infatti, vi al punto da capire che la via d’uscita anche se meno visibile, è poteva essere far studiare i propri figli. lodevole quanto quello dei L’impegno, la lotta per la costruzione di manifestanti delle grandi un mondo migliore comincia da questo, città che partecipavano dalla famiglia, dalla piccola contrada, dal alle manifestazioni “stori- paese. I sessantottini di Torricella aveva- che”. Ricordo Franco, il no un senso critico ed etico precursore, maggiore dei miei fratelli, hanno piantato i loro semi in una terra che tornava da una stagio- arida e secca che sono cresciuti in condi- ne di lavoro da una città zioni difficili ma hanno dato i loro frutti. lontana con i capelli e la Erano forti ma teneri, dolci ma decisi, pesso noi torricellani ci chiedia- barba lunghi, stile figlio dei fiori, con un hanno fatto la loro rivoluzione intorno a mo come viviamo i grandi even- mangiadischi e dei 45 giri. Mentre i di- sè perchè, come si diceva all’epoca, erano ti, quelli che lasciano il segno schi venivano “mangiati” lui ce ne spie- realisti, volevano l’impossibile. S Elio Di Fabrizio X nella storia, se in qualche modo par- gava il contenuto come un buon maestro. tecipiamo ad essi pur abitando nel Ci diceva che “c’era un ragazzo che ama- nostro piccolo paese o li osserviamo va i Beatles e i Rolling Stones” e non vo- mentre passano come dei semplici leva andare in Vietnam; ci parlava degli spettatori. Alcuni mesi fa ho letto un eroi perdenti ed emarginati di Fabrizio bellissimo articolo di Domenico Cian- De Andrè e del fatto che “dai diamanti ci su Chissidicie sul Sessantotto e le non nasce niente ma dal letame nascono nostre “strette contrade” che mi ha i fiori”; ci invitava ad ascoltare il vento portato a delle riflessioni al riguardo. perchè come cantava Bob Dylan “the an- Di questo anno si è parlato molto, si swer is blowing in the wind”. Ricordo mia sono scritti libri interi, quindi non sorella Maria con una rivoluzionaria mi- mi ripeterò perchè quello che voglio nigonna che piangeva ascoltando in con- raccontare sono i miei ricordi di bam- certo un gruppo mentre cantava “Dio è bino di una piccola contrada di Torri- morto” oppure per Luigi Tenco perchè lui cella. Il vento fresco del cambiamen- sì era morto ed io non capivo e doman- to, la protesta che spingeva a mettere davo: “Maria ma perchè piangi?”. Lei mi tutto in discussione sono arrivati an- guardava e mi sorrideva con le lacrime che qui. All’epoca avevo otto anni ma agli occhi. Quello sguardo mi è rimasto quelli che ne avevano qualcuno più di scolpito nella mente per sempre. Questi me, come i miei fratelli maggiori e i ventenni di un piccolo paese ci hanno 1970. loro amici, hanno fatto la loro parte, insegnato a cercare le risposte nascoste, Il sessantotto a Torricella è passato an- hanno colto il messaggio che proveni- e andare al di là di quelle prefabbricate, che attraverso la redazione di 10 numeri va da lontano e l’hanno trasmesso a a non accontentarci, a dubitare di chi della Rondine dal 70 al 74. Ricordi ormai coloro che avevano vicino: di questo pensa di sapere sempre tutto. Erano vi- preziosi di una stagione bellissima. 30 CHI’SSI DICIE? 16 LA SCAMURZARE Ricordi

«Mammà quand pass la scamurzàre?» «Chimmò le vu sapé ?» «Mi vuless magnà na bella scamorz » «Eh fije mé, stavold li sold nin gi stà pecché pietrete ha vut’accattà le léne pe lu fuculàre ca sennò st’ammérn i muréme de frèdd» «Allore si che facce?, squacce lu casurièll » «No no quell mo nin zi tòcch, se squacce quand s’ariembie »

Trad. “Mamma quando passa ‘la scamurzàre?’” “Perché lo vuoi sapere?” “Vorrei mangiare una bella scamorza” “Eh figlio mio questa volta i soldi non ci sono perché tuo padre ha dovuto comprare la legna altrimenti il prossimo inverno moriremo di freddo” “Allora sai cosa faccio? Rompo il salvadanaio” “No quello adesso non si tocca, si rompe quando si riempie di monete”.

a mamma impietosita però ricorda a meno o addirittura cosa riservata a don- giorno d’og- di avere delle uova nella calce, più ne di malaffare. I capelli erano biondo- gi quando de na vendàne (ventina) destina- chiari, ricci e sbucavano da un foulard vai dal me- Lte al fiadone di Natale. Per quello poi si sbiadito ed eternamente annodato sotto il dico a far esaminare il risultato delle ana- vedrà tanto le galline féte (fanno le uova) mento in qualsivoglia stagione. Il viso pa- lisi del sangue, se il colesterolo è alto, la tutti i giorni. Così la donna decide che si onazzo aveva le sembianze di una donna prima cosa che ti ordina è: “mi raccoman- recherà dal tabaccaio per venderne una del nord Europa, forse discendente da uno do di limitare al massimo i latticini”. Nel parte e con il ricavato potrà soddisfare la di quei popoli erranti che strariparono in ’50, a parte il fatto che le analisi le faceva- richiesta del suo bambino. La scamurzà- Italia dopo lo sfacelo dell’Impero Roma- no solo ai moribondi, nessuno aveva mai re non era di Torricella, veniva da Palena no, ma non aveva nulla della loro indole sentito parlare di quella malattia, perché a ‘scavalch’(ogni tanto). Ricordare come violenta e selvaggia. Era molto pacata, la percentuale di chi ne soffriva era mini- facesse a raggiungere il nostro paese non conciliante, dava l’impressione di sop- ma. Insomma, se oggi il maggior nemico è facile in quanto è trascorso mezzo seco- portare con rassegnazione il suo destino della nostra salute è il supernutrimento, lo, comunque due erano le possibilità: o di “povera diavola”. Andava in giro per il cinquant’anni fa era il suo opposto: la de- doveva servirsi della corriera che arrivava paese con un cestino posto sul capo e un nutrizione. E allora per quale motivo Ma- a Torricella alle 5 del mattino o venire a altro sotto il braccio. Non aveva bisogno ria non riusciva a vendere le mozzarelle? piedi! Qualcuno che sta leggendo queste di gridare per annunciare la sua presen- Semplice: per il fatto che tanta gente non righe penserà “Ma che frottole stai rac- za, tanto molti la conoscevano. Finora ho aveva il becco di un quattrino! Molti si contando? Palena dista più di 20 chilome- parlato di tutto tranne dell’oggetto della arrangiavano con gli scarsi prodotti della tri!” che sono pochi per chi va in auto, ma vendita: le mozzarelle e le scamorze: eb- terra e con l’allevamento del bestiame; gli tanti per chi va (o meglio andava) con il bene posso assicurare che erano davvero unici che si salvavano dalla miseria era- cavallo di San Francesco, con l’aggiunta squisite. Avevano un sapore “inebriante” no i pochi fortunati con un reddito fisso, di curve e controcurve tra continue salite (perdonatemi questa espressione un po’ cioè gli impiegati, i quali, pur non con- e discese. Eppure a quei tempi tutto era esagerata, ma posso garantire che oltre ducendo una vita da nababbi ed essendo possibile, ma non ci metto la mano sul ad essere gradevoli al gusto, infondevano una minima parte della popolazione, rap- fuoco. Ricordiamoci però che stiamo par- un rilassante buonumore in chi aveva la presentavano i potenziali compratori della lando degli anni ’50, non del 2000 quan- fortuna di mangiarle). Venivano prodot- venditrice ambulante. A volte, per evitare do molti hanno il coraggio di andare da te dal caseificio D’Orazio di Rivisindoli. di portarsi indietro la merce rimasta, visto casa al bar con la macchina! Di certo la Più volte mi è capitato di assaggiare ot- il rapporto di fiducia che si era instaurato nostra scamurzàre non poteva chiede- time scamorze, però il sapore di quelle con alcune clienti, consegnava delle sca- re l’autostop per il semplice motivo che provenienti dal paese del Presepe vivente morze “in credenza” cioè senza chiederne dalle nostre parti in sostanza non c’erano resta imbattibile, anche se a onor del vero, il pagamento, con la speranza di farsi sal- macchine in giro, fatta eccezione per un bisogna considerare un fattore non trascu- dare il conto la settimana successiva.Con paio di Balilla. In un modo o in un altro rabile che gioca a loro favore: negli anni il diffondersi dei frigoriferi nei negozi comunque la donna riusciva a raggiun- ’50, con la fame arretrata che c’era, tutto l’attività della scamurzàre era destinata gere la meta dove poter vendere la sua ciò che era commestibile, appariva ottimo inevitabilmente a scomparire. Fu così che merce. Si chiamava Maria di questo son al palato. La poveretta faceva molta fatica quella donna mite, dallo sguardo malin- sicuro. Età: indefinibile. Poteva avere 40, a piazzarle ai clienti, nonostante le favo- conico, che se ne andava in giro con una 50 o 60 anni: erano tempi in cui la cura revoli premesse sopra citate: in sostanza, cassettina sulla testa e una sotto il braccio, del look veniva considerata un optional dopo aver girovagato per delle ore, spesso non fu mai più vista per le strade del no- del tutto irrilevante, di cui si poteva fare restava con mezza cassetta invenduta. Al stro paese! Alessandro Teti X CHI’SSI DICIE? 16 31 la ricetta del mese Rubriche la rubrica di stefania

Un nuovo cuoco questo mese, per la nostra piccola rubrica di ricette. Sandro Di Marino fa posto a Tony Di Paolo, che andiamo a conoscere in questa breve descrizione che fa di se stesso. Benvenuto Tony! Mi presento, sono Tony Di Paolo, sono nato a Torricella nel 1981, ho iniziato la scuola alberghiera a Villa Santa Maria nel 1996 e da allora ho iniziato le stagioni estive in giro per i ristoranti d'Italia. La stagione tra il quarto e quinto anno, sono andato a lavorare in Germania, dove mi sono trovato veramente bene, così dopo aver conseguito il diploma sono tornato a lavorare di nuovo in Kostanz, sull’omonimo lago, al confine con la Svizzera, dove ho fatto la mia scalata da aiuto cuoco a cuoco nel ristorante “PINOCCHIO”, un caratteristico ristorante nel centro cittadino. Due anni fa, preso da un attacco di nostalgia, volli tornare a lavorare in Abruzzo. Cosi sono tornato a Torricella e per nove mesi ho lavorato nella mensa della Sevel. È stata una bell'esperienza ma ho capito che il lavoro di mensa non era per me, non dà soddisfazioni per chi ha veramente la passione della cucina. Da lì sono andato a lavorare in un ristorante ad Atessa, per altri otto mesi, anche per mettere in pratica un pò delle nostre ricette regionali veramente buone e genuine. Purtroppo dalle nostre parti il lavoro di cuoco non è un lavoro molto valorizzato, cosi a gennaio di quest’anno sono tornato di nuovo in Germania dove mi trovo attualmente a svolgere la mansione di cuoco. Comunque se un giorno riuscirò nel mio lavoro vorrei aprire un ristorantino, se non in paese ma almeno dalle nostre parti, perche i ricordi più belli della mia vita appartengono tutti a TORRICELLA! Ora vi presento una pietanza tipica della nostra zona, chi non l’ha mai mangiata? Nei vecchi numeri

PER LA PASTA PREPARAZIONE 250 g farina 00 Mettere a mollo i fagioli per almeno dieci ore e poi fa- 50 g semola di grano duro teli bollire in abbondante acqua salata, possibilmente N°05 - PIZZE FRITTE SALATE un pizzico di sale in un tegame di coccio. Preparate la pasta impastando PIZZELLE DOLCI acqua tiepida q.b. per impasto liscio la farina con acqua tiepida, fino ad ottenere un im- pasto liscio ed omogeneo. Lasciarlo riposare in frigo, N°09 - LA PIZZA SCIMA PER IL SUGO unto e avvolto nella pellicola, per circa un'ora. Stende- N°10 - BRODO DI NATALE 200 g di borlotti secchi te la pasta in una sfoglia abbastanza sottile e taglia- N°12 - LA CICERCHIATA 200 ml di brodo tela formando delle tagliatelle lunghe 2-3 cm. Tritate N°13 - PALLOTTE CACIO E OVE 200 g di polpa di pomodoro finemente col coltello la cipolla, la carota, il sedano e 1 cipolla il lardo del prosciutto; mettete a rosolare il tutto in N°14 - AGNELL SOTT A LU COPPE 1 carota un tegame possibilmente sempre di coccio. Una volta N°15 - FOJE E PATANE 1 costa di sedano rosolato, aggiungete il peperoncino, sfumate con un 100 g di grasso di prosciutto goccio di vino bianco e aggiungete la polpa di pomo- E dindalì dindalì dindalò peperoncino doro e il brodo; coprite il tegame e lasciate cuocere sale e pepe q.b. per circa mezz'ora mescolando di tanto in tanto; in N’altre bicchiere di vine ce vò seguito scolate i fagioli uniteli al sugo e aggiustate di densità, se è troppo denso aggiungete un po' di bro- N’altre bicchiere di vine mi facc’ do se è troppo liquido togliete un mestolo di fagioli e sugo, frullatelo con un frullatore ad immersione e rimischiatelo al sugo. Cuocete la pasta in abbondante E li pinziere da la cocc’ mi cacc’ acqua salata ed, una volta pronta, scolatela e versatela nel sugo. Servire ben calda e con una bella spolverata di pecorino abruzzese. Una variante per renderla più saporita, caratteristica delle nostre zone, far bollire insieme ai fagioli anche un po' di cotica di maiale ta- gliata finemente…ed il pasto e servito! BUON APPETITO!!! 32 CHI’SSI DICIE? 16 LA RUBRICA DI STEFANIA La rubrica di StefaniaRubriche C’è chi arriva...... chi festeggia...... e chi ‘parte’. ..e Stefania annota tutto!

Nozze d’Argento: il 15 giugno 2010 presso la Chiesa di San Rocco si sono celebrate le nozze d'argento di Enrica Di Sangro e Adolfo Antrilli. Grande festa con palloncini, petali di rose e riso, proprio come il giorno del loro matrimonio. Siccome Enrica canta e gestisce il coro della Chiesa, i coristi gli hanno fat- to una sorpresa, intonando prima la marcia nuziale e poi cantando durante la funzione. Molto com- movente anche l'omelia di Don Peppe. La sera gli sposi, insieme ai parenti e amici hanno festeggiato da Capè. Auguriamo a Enrica e Adolfo tanta felicità per questo primo traguardo raggiunto.

Sposalizio: Il 25 giugno 2010 alle 17 presso il santuario della Madonna Delle Rose si sono sposati Menina Di Paolo e Simone Vanni. Mercoledì 23 giugno la mamma della sposa, Olga, ha organizzato la tradizionale serenata capeg- giata da Marziale D'Ulisse, accompagnato dalla fisarmonica di Nicola Della Franca e si è sentita la musica per tutta "lu calacroce!!" All'uscita della Chiesa c'era tantissimo riso e la sera gli sposi con gli amici e parenti sono andati a fe- steggiare. Noi auguriamo a questa nuova coppia una lunga vita insieme piena di gioia e soddisfazioni.

Compleanni: Il 6 giugno abbiamo festeggiato il compleanno di mia madre Concetta Coladonato. Per lei ci sono i miei auguri speciali perchè è una mamma speciale! Perchè è sempre molto premurosa, sia con me che con la sua nipotina. Tantissimi auguri a Lorenzo che ha compiuto 18 anni. Primo traguardo importante per un ragazzo serio ed educato come lui. Tantissimi auguri di buon compleanno al nostro amico redattore Elio di Fabrizio che l'8 giugno ha com- piuto gli anni. Nell'attesa di rivederlo quest’estate a Torricella di ritorno da Barcellona, noi tutti della redazione gli facciamo tantissimi auguri. Ha compiuto ottant’anni anche Giuseppe Cecchini detto Peppe di cannone (nel- la foto con la moglie Concetta), famoso per aver ricoperto il ruolo del diavolo nelle rappresentazioni sacre del ‘Santantuono’. Questo mese hanno compiuto gli anni anche: Valeria Ficca, Bruno Di Iorio e Orlan- do Di Luzio. Tantissimi auguri a tutti!!!

"Partenze": Salutiamo Donato Teti che si è spento dopo una malattia e Gentile Giuseppe. Il 23 giugno ci ha lasciati anche Antonio Fedele di cui avevamo festeggiato i 100 anni qualche mese fa. Noi lo vogliamo ricordare davanti al Bar Penna Nera mentre la mattina gustava il suo cappuccino e conversava con chiunque si fermasse. Ciao Zi Biond!!!!!!!

Riflessione del mese: "Ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa, in quella cosa impara". (Gandhi)

di Stefania Natale

CHI’SSI DICIE? 16 33 Clemente30marzo1946 Di Leo4luglio1970 Dirupi d’Abruzzo sono la mia reggia. L’ho colorata d’azzurro con la mia voce frantumata in getti di parole. Il 4 luglio di 40 anni fa l’Abruzzo perdeva il suo poeta più entusiasta Ricordando Clemente Di Leo il primo lupo rosso della Majella.

OLLEDIMACINE – “È ma- gli scritti di un suo giovanissimo amico “Le lunghe gambe vestite di nero tra i pa- gnifico essere poeta. Hai in gola straniero, Massimo Rocovic, morto sui- lazzi ti guardi, Cinno. Lastre di alluminio un vaso di marmellata e nelle cida. Dino si scrisse anche la prefazione, le strade ti carpiscono gli umori di menta; Cviscere un velo di seta che preso anche spacciandosi per Leo Fosco e avvertendo ma i pastori sulla breccia dei colli, urne da un’aquila o da un missile e tirato per il pubblico: “Cose non comuni non si pos- di Annibale, sono misere scaglie e bruchi sempre negli spazi non si arrende mai, sono capire da comuni individui”. dalla terra dei serpi salutando il letto di della sua infinitezza anzi può avvolgere Clemente Di Leo viaggiava in autobus cartocci l’ultimo lupo squarciato nel ven- tutto l’universo”. Ha lasciato presto que- recandosi frequentemente a Pescara, sia tre. Non ti preme perdere l’assenzio dei sta terra, il poeta Clemente Di Leo, a soli per consultare le biblioteche, sia per ven- boschi, pure l’alluminio ti canta, fremi ai 24 anni. Quest’anno, il 4 luglio, cade il dere i suoi libri. Camminava sulle spiagge suoni dei clacson come ai primi cuculi, 40esimo anniversario della sua morte. adriatiche, fermava i bagnanti e propone- incredibile Cinno”. “Dirupi d’Abruzzo sono la mia reggia. va loro l’acquisto di Cimeli, di Frantumi La svolta per la sua carriera artistica av- L’ho colorata d’azzurro con la mia voce di una reggia azzurra, di Una lunga puz- venne nel giugno del 1970 quando vinse frantumata in getti di parole”. Rimasto za…e diceva, come raccontato dagli ami- con Gilgamesh, un poemetto di taglio nar- nella natia Colle- rativo e leggendario, il premio aquilano la dimacine a causa Sono un uccello senza piume dentro un tunnel, “Madia d’oro”. Per la prima volta la sua di una malforma- opera ebbe un editore ed una vera intro- zione cardiaca che A nulla serve sbatacchiare per uscirne. duzione corredata da Giuseppe Porto che non gli permetteva così lo elogiava: “La poesia di Clemente una vita frenetica, Bene dunque. Farò qui il mio nido. di Leo scaturisce dalla roccia, dagli sta- si dedicò ai versi da autodidatta, confron- ci di allora: “Costa 5 mila lire, ma se vi gni, dalla zolla, dalle cantine, dalle carte tandosi con la maestosa letteratura euro- fa piacere potete dare qualcosa in più per del tressette, dal sole. E’ tutto strano nella pea e intervenendo con presenza vivace favorire la pubblicazione della prossima vita e nell’opera di questo abruzzese cre- e polemica ai fermenti che animarono opera”. sciuto come un toro, ribelle e spavaldo”. negli anni Sessanta i convegni di poesia regionali. “Sono il primo lupo rosso del- la Majella che deserta le tane buie degli avi e si sdraia sui divani delle case come un’antica belva sacra”. Quando Dino, così lo chiamavano in famiglia, finì le scuole elementari il medico consigliò di non fargli proseguire gli studi, giacché andare a scuola lo avrebbe affaticato trop- po. Fu così che Dino iniziò a comprare i libri e a studiare da solo. Iniziò a scrivere quando aveva 8 anni. La sua prima opera stampata, ‘Frammento lirico’, è legata ad un’idea ingegnosa, si racconta che di pro- pria tasca pagò le spese di stampa e per renderla appetibile agli acquirenti, s’in- ventò una storia particolare: si fece passa- re per editore che aveva raccolto postumi 34 CHI’SSI DICIE? 16 QUARANT’ANNI FA C.DiLeo

Un mese dopo, il 4 luglio, di ritorno Le opere scritte e pubblicate da Clemente Di leo dall’Aquila, dopo aver ritirato il suo pre- mio, volle festeggiare l’evento con gli amici. Gli era proibito bere, mangiare 1963. Frammento Lirico di Massimo Rocovic eccessivamente e affaticarsi. Quella notte editore: ‘Clemente Di Leo editore’ bevve molto, mangiò a crepapelle, e stette fuori quasi fino all’alba. Il mattino dopo, 1964. Cimeli di Massimo Rocovic fu ritrovato agonizzante nel letto di casa. editore: ‘Edizione Principe Clemente Di Leo’ Non ci fu nulla da fare. “La notte vien meno, e sorgendo dora- 1966. Frantumi di una reggia azzurra di Clemente Di Leo ta la luce si dileguano le ombre: le vette editore: ‘Fratelli Muscente Editori’ Milano brillano mormorando alla brezza, mentre nel vuoto tramonta la luna. Leggiadra sui 1968. Una lunga puzza di Clemente Di Leo floridi colli corre la vita, e nera nell’atrio editore: ‘Edizione dell’Amore’ buio della vecchiezza erra e sparisce la morte […] Volato sull’ultimo cielo inoltre 1970. Gilgàmesh di Clemente Di Leo non può starci che una pagina bianca”. editore: ‘La Madia’ L’Aquila Conny Melchiorre X Pubblicazioni postume E' magnifico essere poeta. Hai in gola un vaso di marmellata e nelle viscere un velo di seta

che preso anche da un'aquila 1985. Clemente Di Leo Poesie o da un missile con prefazione di Giuliano Manacorda e tirato per sempre negli spazi non si arrende mai, della sua infinitezza anzi può avvolgere tutto l'universo. 1996. Un nome tra le pietre per Clemente Di Leo Dai pori del tuo corpo senti crescere gelsomini a cura di Pina Allegrini e Marina Bonincontro e il loro delizioso profumo stura il muco delle tue narici. Stai come un dio su un fiume solenne 2001. Cd-rom Biografia e Opere di Clemente Di Leo che ti trasporta e lava uscito come supplemento alla rivista “D’Abruzzo” il giallo schifoso delle tue orecchie.

Per saperne di piu potete consultare il sito http://www.clementedileo.it/ In ricordo del poeta e politico Le foto sono state tratte dal gruppo face- book ‘Clemente Di Leo “Dino”’. Clemente Di Leo ono passati 40 anni dalla morte di re e venditore porta a porta. Si spacciò per Clemente ma il ricordo, per chi ha un altro scrittore per attirare l’attenzione condiviso una parte del suo cam- di case editrici importanti come la Mon- Smino su questa terra, è velato di grande dadori ed il periodico Panorama. Come commozione e con commozione vi dico spesso succede a Colledimacine non era che mi reputo fortunato per averlo cono- stato compreso mentre in Italia si parlava sciuto. Ho condiviso con lui la passione di lui. Purtroppo la morte ha cancellato la politica e l’appartenenza al circolo “Nuo- cara esistenza di un giovane che avrebbe va Resistenza” di cui ero cofondatore. avuto tante cose da dire ma non potrà mai Di “politica” non ne sapeva niente però, cancellare le emozioni che è riuscito a dopo un breve periodo, diventò esperto e dare con le sue bellissime poesie e la sua tenne un primo comizio a Torricella du- attività politica. rante la campagna elettorale per le Pro- Mi piace ricordarlo con una sua poesia in- vinciali nella quale era il nostro candidato titolata “Nascita”. Pietro Di Luzio nelle liste del PSIUP ( Partito Socialista X di Unità Proletaria). Ricordo che il comi- zio fu bellissimo, purissima arte oratoria, rimanemmo tutti affascinati. Come si sa, Mi sono ritrovato per problemi di salute fu costretto a la- sciare prematuramente la scuola dell’ob- con un nome fra pietre, bligo ma in quel momento cominciò la sua grandezza, divenne un autodidatta, e senza risposte portò la scuola a casa e divorò libri su li- bri. Ma il suo vivere non fu solo leggere, mi consumo fra loro. studiare e scrivere poesie. Divenne edito- CHI’SSI DICIE? 16 35 1911. Torricella Peligna vista dal Monte Calvario (attuale pineta). Foto acquistata tramite e-Bay da Dan Aspromonte.

Chi’ssi dicie? è un periodico redatto in libertà ed inserito sulla home page del sito www.torricellapeligna.com. E’ aperto alla collaborazione di tutti. E’ redatto tramite una “redazione online” la cui mail è: [email protected].

DIRETTO DA Antonio Piccoli

ART DIRECTOR Nicola Piccoli

REDAZIONE Dan Aspromonte, Mario Di Fabrizio, Laura De Laurentiis, Saverio Ficca, Valeria Caiolfa, Antonio Di Fabrizio, Valentina Piccone, Loris Di Pietrantonio, Agata Caporaso, Rosella Travaglini, Francesca Di Pomponio, Nicola Berghella, Chiara Caramanna, Andrea D’Ippolito, Patrizia Salvatore, Marianna Piccoli, Elio Di Fabrizio, Stefa- nia Natale, Caterina Serpilli, Sandro Di Marino, Carlo Di Marino.

HANNO PARTECIPATO A QUESTO NUMERO Maria Rita D’Orsogna, Hermes Pittelli, Pietro Di Luzio, Ing. Alfredo Sciachì, Conny Melchiorre, Giovanna Di Lello, Tony Di Paolo, Loredana Croce, Ornella Rossi, Nicola Troilo, Sindaco Tiziano Teti, Carlo Crivelli, Alessan- dro Teti, Carlo Liberati, Pasquale Imbastaro, Barbara Dicino, Maddalena Di Pietrantonio.

FOTOGRAFIE Carlo Di Marino, Nicola Berghella, Carlo Liberati, Antonio Piccoli, Franco Bruni, Dan Aspromonte, Elio Di Fa- brizio, Mario Di Fabrizio, Rosella Travaglini, Marziale D’Ulisse, A.G.I., www.casoli.org, pagina facebook ‘Cle- mente Di Leo “Dino”, www.johnfante.org, www.clementedileo.it.