Volo Metanodotto Chieti
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Bacino Del Sangro
o o r Fosso delle Farfalle (sublitorale chietino) n i o a r l Rupe di Turrivalignani e Fiume Pescara r l F e c r gio o f e F.so S. Bia i . o n u R Primo tratto del Fiume Tirino e Macchiozze di San Vito s I c F l' o o T s l n . o e i F o o o o i o i d t d l r n s d l g R e . o a le a f Fosso delle Farfalle (sublitorale chietino) F s g o i il l . l A V a o e . F s ni o s R F ne . n or a a l T F e l v c . d F o R M F.so R l Gi c L T S. e o T o Primo tratto del Fiume Tirino e Macchiozze di San Vito a a s o . v F t v . n a R i o A o n r n . ovaro o l .so B N a b F e S t a V a o o o o . n a n s i . s s o T r g n . t F i z F s l F i n n e . P.T.A. Sorgenti Solfuree del Lavino P f e s i F r e . o c o o lo a V L l i T e l XW s o l F . g l M .s r n e o C S a F l e an A r a i a i le C . -
Le Abitazioni Non Occupate in Provincia Di Chieti* Testo Della
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Le abitazioni non occupate in provincia di Chieti* Testo della relazione * Testo della relazione ed elaborazione statistica e cartografica, a partire da dati di fonte ISTAT, di Gerardo MASSIMI. 2 Sommario Il contesto nazionale 3 Il contesto regionale e le specificità della provincia per grandi aggregati 5 Il campo informativo dell'indagine per comune al censimento 1991 10 Osservazioni sull’attività edilizia posteriore al censimento 1991 13 Principali risultati 14 I riferimenti cartografici e statistici 14 Distribuzione territoriale delle abitazioni non occupate 17 Superficie e implicazioni ambientali delle abitazioni non occupate 19 Utilizzo delle abitazioni non occupate 20 Abitazioni non occupate e mercato 23 Età di costruzione dei fabbricati delle abitazioni occupate 24 Figure nel testo Figura 1 Quote percentuali delle abitazioni non occupate nelle province italiane alla data del censimento 1991. 4 Figura 2 Confronto delle tendenze evolutive, nel periodo 1961-1991, tra le province abruzzesi delle abitazioni non occupate. 5 Figura 3 Frequenze relative, percentuali e percentuali cumulate, delle abitazioni non occupate per numero delle stanze (intervallo da 1 stanza a 9 stanze e oltre) al censimento 1991. 7 Figura 4 Consistenza della collaborazione delle amministrazioni comunali con l'ISTAT nel rilevamento dell'attività edilizia in riferimento all'anno 1997. 13 Figura 5 Aggregazione in regioni agrarie dei comuni della provincia di Chieti. 15 Figura 6 Stima (fonte CRESA, 1997) della variazione della popolazione residente nel periodo 1996-2005 a confronto con le percentuali di abitazioni occupate in edifici costruiti prima del 1945. 24 Tabelle nel testo Tabella 1 Elementi caratteristici per grandi aggregati delle abitazioni in provincia di Chieti ai censimenti dal 1961 al 1991. -
Ministero Della Salute, Risultati Dell
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA DIGITALIZZAZIONE, DEL SISTEMA INFORMATIVO SANITARIO E DELLA STATISTICA UFFICIO III Si forniscono di seguito i risultati dell’analisi condotta sui dati 2012 della Regione Abruzzo rilevati attraverso il sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza domiciliare (SIAD). Tale sistema istituito, nell’ambito del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con decreto ministeriale del 17 dicembre 2008 e successive modificazioni (G.U. n. 6 del 9 gennaio 2009) mira a costruire una base dati integrata a livello nazionale, incentrata sul paziente, dalla quale rilevare informazioni in merito agli interventi sanitari e socio-sanitari erogati in maniera programmata da operatori afferenti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), nell’ambito dell’assistenza domiciliare. L’analisi è stata condotta attraverso l’applicazione delle seguenti due misure ai dati trasmessi dalla regione Abruzzo relativamente ai Comuni individuati e ricompresi nelle macro aree: Valle Subequana, Val Fino – Vestina, Basso Sangro – Trigno, Valle Roveto. Misure Numero di persone con età maggiore o uguale a 65 anni/ 75 anni prese in carico (misura 1); Numero di accessi pro capite (misura 2). Aree di interesse: Valle Subequana – Comuni di: Acciano, Calascio, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Navelli, Ofena, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere, Santo Stefano di Sessanio, Secinaro, Tione degli Abruzzi, Villa Santa Lucia degli Abruzzi. Val Fino – Vestina – Comuni di: Arsita, Bisenti, Brittoli, Carpineto della Nora, Castel Castagna, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cermignano, Civitella Casanova, Corvara, Elice, Farindola, Isola del Gran Sasso d’Italia, Montebello di Bertona, Montefino, Penna Sant’Andrea, Vicoli, Villa Celiera. -
(Ch) Ammessa Con Rise
ELENCO AMMESSI, AMMESSI CON RISERVA COGNOME E NOME Residenza Esito 1 ABBONIZIO ANNA CHIARA Castel Frentano (CH) AMMESSA CON RISERVA 2 ADDARIO NOEMI ANNUNZIATA Roccamontepiano (CH) AMMESSA 3 ADDARIO RAFFAELLA Chieti AMMESSA 4 ALESSI ERIKA ANTONIETTA San Giovanni Teatino (CH) AMMESSA 5 ALOISE PIERGIORGIO Montalto Uffugo (CS) AMMESSO 6 ANGELUCCI RITA Castel Frentano (CH) AMMESSA 7 ANTONUCCI PAMELA Torre de' Passeri (PE) AMMESSA 8 ARDITO VITO Ortona (CH) AMMESSO 9 BARBONE CHIARA Ortona (CH) AMMESSA 10 BARLAFANTE GABRIELE Roseto degli Abruzzi (TE) AMMESSO 11 BARONE EDOARDO Tocco da Casauria(PE) AMMESSO 12 BARONE SILVIA Lanciano (CH) AMMESSA 13 BELLISARIO LUCA Mozzagrogna (CH) AMMESSO CON RISERVA 14 BELLUZZI ROBERTA Chieti AMMESSA 15 BIZZARRI ALESSANDRA Torano Nuovo (TE) AMMESSA 16 BUCCERONI GILDA Guardiagrele (CH) AMMESSA 17 BUCCIARELLI MELANIA Fara Filiorum Petri (CH) AMMESSA 18 BUFARALE ANDREA Pescara AMMESSO 19 CAMPANA MIKE SANDRO Francavilla al mare (CH) AMMESSO 20 CAMPO GIUSTINA Pescara AMMESSA 21 CANTARINI ELISABETTA Chieti AMMESSA CON RISERVA 22 CAPONE VALENTINO Roccamontepiano (CH) AMMESSO 23 CARESTIA FRANCESCA Pescara AMMESSA 24 CARINCI ILENIA Ortona (CH) AMMESSA 25 CAROTA CHIARA Chieti AMMESSA CON RISERVA 26 CASAMASSIMA DOMENICO Foggia AMMESSO 27 CASCIANO DANILA Popoli (PE) AMMESSA 28 CAVALIERI ALICE Casacanditella (CH) AMMESSA 29 CENSURATO SARA Chieti AMMESSA 30 CERASI MIRIAM Cassino (FR) AMMESSA 31 CERASOLI PAOLA Tocco da Casauria (PE) AMMESSA 32 CHIAVELLI FRANCESCA Chieti AMMESSA CON RISERVA 33 CHIAVERSOLI BARBARA Pescara AMMESSA -
WINE from the GREENEST REGION of EUROPE WINERY «CA’D’ABRUZZO» Italy, Abruzzo, Chieti
WINE FROM THE GREENEST REGION OF EUROPE WINERY «CA’D’ABRUZZO» Italy, Abruzzo, Chieti Ca’d’Abruzzo ORO Ca’d’Abruzzo Oro Ca’d’Abruzzo Oro Trebbiano D’Abruzzo DOC Syrah Terre Di Chieti IGP Tipology: White Dry Wine Typology: Red Dry Wine Category: Trebbiano d’Abruzzo DOC Category Terre di Chieti IGP Grape Variety: Trebbiano d’Abruzzo 100% Grape Variety: Syrah 100% Vani!cation: Trebbiano grapes, selected and Vani!cation: the Syrah grapes, selected and harvested by hand, are de-stemmed and left in harvested by hand, underwent fermentation and cryomaceration for at least 8 hours in contact with maceration in contact with skins for 2 weeks at a the skins to facilitate aromatic extraction controlled temperature of 28 ° C in stainless steel Aging: for 6 months in stainless steel tanks and fermenters for 6 months in cement tanks Aging: for 12 months in stainless steel tanks Color: bright light gold Color: deep ruby red Bouquet: it o!ers "ne and persistent nuances of Bouquet: violet #owers, plum jam, light vegeta- ripe apple, elder#ower and acacia ble aroma and typical fur note Flavour: freshness linked well to the softness that Flavour: good gustative persistence is charac- remains for a long time and closes with almond terized by a remarkable structure and velvety "nish tannins. In the long aftertaste the notes of ripe Food Pairing: spaghetti with seafood blackberries are perceived Serving temperature: 6°C Food Pairing: grilled meat, game, mature cheeses Storage temperature: 8/18°C Serving temperature: 16°C Volume: 0,75 l Storage temperature: 8/18°C Volume: 0,75 l Analytical data: Alcohol content: 12,5 % vol. -
Bottega Scuola 2010 Elenco Candidati Ammessi
PROVINCIA DI CHIETI SETTORE N. 3 SERVIZIO ARTIGIANATO CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE NEL SETTORE ARTIGIANATO BOTTEGA SCUOLA 2010 L.R. N. 23 del 30 ottobre 2009 – Parte II Titolo 1° Artt. 24/27 Delibera di G.R. n. 183 del 14/03/2011 “Disposizioni di attuazione” ELENCO CANDIDATI AMMESSI BOTTEGA SCUOLA 2010 • domande complessive n. 206 • domande ammesse n. 186 • domande escluse n. 18 • rinunce intervenute n. 02 • corsi finanziati attivabili n. 17 SETTORI ARTIGIANATO N. 186 DOMANDE CANDIDATI Abbigliamento n. 05 Alimentaristi n. 49 Carta attività affini e lavorazioni varie n. 03 Ceramica, Vetro, Pietra e affini n. 24 Fotografia– Riproduzione disegno n. 50 Legno e affini n. 18 Metalli comuni n. 06 Metalli pregiati n. 21 Strumenti musicali n. 05 Tappezzeria n. 02 Tessitura Ricamo e affini n. 03 TESSITURA E RICAMO N° COGNOME E NOME CITTA' DI RESIDENZA DATA DI NASCITA CELLULARE 1 D'ANGELO MARIA CONCETTA PRETORO 08/12/1979 3332699648 2 DI LUDOVICO IOLANDA CRECCHIO 07/04/1987 3298145678 3 MACCARONE DAMIANO VASTO 03/08/1973 3387712407 ABBIGLIAMENTO N° COGNOME E NOME CITTA' DI RESIDENZA DATA DI NASCITA CELLULARE 1 COLASANTE SARA GUARDIAGRELE 06/10/1992 3881726084 2 CAROTA CHIARA CHIETI 05/04/1991 3881633357 3 WONGEH VICKIE VASTO 09/01/1982 3478456762 4 SORGENTE DANIELA SAN SALVO 14/10/1982 3402357785 5 DI MARCO ROSA CHIETI 23/01/1980 3463665185 STRUMENTI MUSICALI N° COGNOME E NOME CITTA' DI RESIDENZA DATA DI NASCITA CELLULARE 1 CUGINI ANGELO CHIETI 23/07/1972 3473913544 2 MERCANTE GRAZIANO FRANCAVILLA AL MARE 12/07/1973 3299742765 3 D'AGOSTINO FABRIZIO CHIETI 20/08/1974 3312984510 4 MICCOLI CLEO FRANCAVILLA AL MARE 18/10/1979 3295715729 5 DI GIROLAMO PAMELA S. -
Traces of a Fortified Hamlet. Iconography and Urban Development of San Valentino in Abruzzo Citeriore
Defensive Architecture of the Mediterranean / Vol XI / Navarro Palazón, García-Pulido (eds.) © 2020: UGR ǀ UPV ǀ PAG DOI: https://dx.doi.org/10.4995/FORTMED2020.2020.11390 Traces of a fortified hamlet. Iconography and urban development of San Valentino in Abruzzo Citeriore Stefano Cecamore Dipartimento di Architettura - Università degli Studi dell’Adriatico “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Pescara, Italy, [email protected] / [email protected] Abstract The paper proposes a reading of the possible urban development of the historic centre of San Valentino in Abruzzo Citerore starting from the analysis of its architectural heritage. The image of a fortified ham- let surrounded by walls, represented in a painting dating back to the mid-nineteenth century, appears in cartographic reliefs and representations accessible at the local and extra regional archives. The reading of the current architectural set of givens, which are characterized by the continuous use of building techniques related to the processing of local limestones, seeks through comparison with the his- toric iconography to identify persistences and alterations of the urban fabric, tracing a possible devel- opmental line of San Valentino in Abruzzo Citeriore from medieval castrum to Farnesiano fief up to the substantial interventions of modernization and revision of the historic center operated in the last century. The requests of functional and formal changes occurring at the turn of the nineteenth and twenteeth century implicates the dismantling of the walls, the typological change of the original building and of the urban layout and the loss of the urban imagine resulting consolidated in the collective memory. An awaking context of the main features of the historic and building development of this fortified re- ality in the Middle Adriatic area is today an indispensable step in this path of consciousness and aware- ness of the society regarding the urgent problem connected to the neglect and to the conservation of the historic centres. -
No C 48/4 Official Journal of the European Communities 23.2.82 Award of Aid from the Guidance Section of the European Agricultur
No C 48/4 Official Journal of the European Communities 23.2.82 Award of aid from the Guidance Section of the European Agricultural Guidance and Guarantee Fund Council Regulation (EEC) No 1760/78 Third tranche 1981 In accordance with the provisions of paragraph 3 of Article 11 of Council Regulation (EEC) No 1760/78 of 25 July 1978 on a common measure for the improvement of infrastructure in certain rural areas ('), an amount of 25 million European units of account is available each year. Projects must be included in a framework programme. The framework submitted by the French Government was approved by the Commission on 13 July 1979 (2); the framework programme submitted by the Italian Government was approved on 23 May 1980 (3). Having consulted the Fund Committee on the financial aspects, particularly on the funds available, and having received the opinion of the Standing Committee on Agricultural Structures, the Commission has selected 76 applications for aid representing a subsidy of 5 664 443 ECU. The projects selected, which are set out in the attached list seem to the Commission to be in the interest of the Community. In accordance with the provisions of Article 9, paragraph 2, of Council Regulation (EEC) No 1760/78, the Decisions awarding EAGGF aid to the projects indicated hereafter have been notified to the relevent Member State and also to the beneficiaries. 0) OJ No L 204, 28. 7. 1978, p. 1. (2) OJ No L 186, 24. 7. 1979, p. 37. (») OJ No L 145, 11. 6. 1980, p. 38. 23*2, %1 Official journal of the European Communities Nd € 48/5 -
Del Culto Di San Domenico Abate
WWW.SANDOMENICOABATEVILLALAGO.IT BIBLIOTECA SAGGIO Autori : MARIA ROSARIA GATTA - ENRICO DOMENICO GROSSI Città : Villalago (AQ) Il saggio è stato pubblicato in San Domenico a Pretoro – Quaderno di studi delle tradizioni popolari, Pretoro (CH), 2003 Del culto di San Domenico Abate L’Abruzzo è la regione dove la cultualità popolare di San Domenico Abate è più diffusa. In questo contesto, la provincia di Chieti, è l’area dove c’è il numero più alto in assoluto di centri dove il Santo è venerato con feste religiose autoctone e fenomeni pellegrini verso i centri maggiori del culto (Cocullo (AQ), Villalago (AQ), Sora (FR)). Quali sono le origini di questo culto? Proviamo a fare qualche considerazione. 1. Le caratteristiche del culto. Dall’esame delle varie esperienze a Pretoro, Palombaro, Villamagna, Fraine, San Domenico di Guardiagrele, Celenza sul Trigno, Palena, sono emerse diverse sfumature. Pretoro, Palombaro e Villamagna hanno un culto molto simile, con tipici caratteri di origine cocullese: la presenza delle serpi (allo stato attuale praticamente scomparse) e la rappresentazione del miracolo del Lupo. Anche i tre simulacri, non più antichi della fine del XIX secolo, presentano una stessa formula iconografica. Celenza sul Trigno presentava un culto introdottovi dalla famiglia De Aloisio, nel XVIII secolo, oggi praticamente scomparso. Fraine celebra una festa recentissimamente riscoperta e reintrodotta, ma custodisce una tradizione antica, addirittura risalente al XVII secolo, epoca in cui è databile la statuina in legno che quel centro detiene. Tale statua, riprodotta nella più grande e recente, comunque, ha lo “stampo” che hanno quelle di Pretoro e limitrofi. San Domenico di Guardiagrele festeggia il Santo in maniera molto semplice, senza alcuna rappresentazione. -
Avviso 170212
DIREZIONE AFFARI DELLA PRESIDENZA, POLITICHE LEGISLATIVE E COMUNITARIE, PROGRAMMAZIONE, PARCHI, TERRITORIO, VALUTAZIONI AMBIENTALI, ENERGIA Servizio Politica Energetica, Qualità dell’Aria e SINA AVVISO 17 Febbraio 2012 Con il presente avviso si rende noto che allo stato, a seguito di istruttoria tecnico-amministrativa effettuata da apposita commissione nominata in senso al Servizio Politica Energetica, ed a seguito dell’ottenimento della documentazione relativa ai progetti presentati, sono state effettuate le seguenti determine dirigenziali di pagamento e liquidazione dei contributo assegnati a favore delle province e dei comuni della Regione Abruzzo. DA13/253 del 21/10/2011, misura II.1.1 – prima liquidazione: Provincia di Chieti. DA13/255 del 21/10/2011, misura II.1.2 – prima liquidazione: Province di L’Aquila, Chieti, Pescara. DA13/258 del 24/10/2011, misura II.1.2 – prima liquidazione: Comune di Pescara, Francavilla al Mare, Lanciano, San Salvo, Vasto, Sulmona, Giulianova, Martinsicuro, Roseto degli Abruzzi, Silvi, Atessa, Casalbordino, Casoli, Fossacesia, Guardiagrele, San Giovanni Teatino, San Vito Chietino, Capistrello, Carsoli, Castel di Sangro, Celano, Luco dei Marsi, Pratola Peligna, Tagliacozzo, Trasacco, Città Sant'Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Pianella, Popoli, Nereto, Alba Adriatica, Campli, Civitella del Tronto, Mosciano Sant'Angelo, Pineto, Sant'Omero, Tortoreto. DA13/272 DEL 31/10/2011, misura II.1.2 – seconda liquidazione: Bisegna, Campotosto, Canistro, Capestrano, Cocullo, Collarmele, Collepietro, Lucoli, Ortucchio, Prata d'Ansidonia, Rocca di Mezzo, San Benedetto dei Marsi, San Benedetto in Perillis, Arielli, Canosa Sannita, Castelguidone, Colledimacine, Cupello, Giuliano Teatino, Liscia, Montebello sul Sangro, Pennadomo, Pietraferrazzana, Pretoro, San Giovanni Lipioni, Tornareccio, Villalfonsina, Abbateggio, Caramanico Terme, Farindola, Turrivalignani, Ancarano, Castel Castagna, Castelli, Colledara, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso d'Italia, Valle Castellana. -
Studio Per Una Progettazione Concertata Degli Spazi
Convenzione fra il Comune di Torricella e la Facoltà di Architettura di Pescara Studio per una progettazione concertata degli spazi Corso-Viale-Pineta Torricella è un work-shop della durata di una paese che ha sa- Un gruppo di studenti del 4° e 5° anno settimana che si terrà a Tor- puto, specie dal della facoltà di Architettura di Pescara ricella. Gli studenti, durante questi giorni, rimarranno nel punto di vista ur- svilupperanno delle idee progetto, pri- banistico, sfrut- nostro paese giorno e notte: tare molto bene ma in aula e poi direttamente a Torri- il tutto allo scopo di svilup- le sue peculiari- cella, al fine di riprogettare gli spazi fra pare una sorta di legame con il luogo per meglio compren- tà: pensiamo al il Corso, il Viale e la Pineta. Tali idee Corso con i suoi derlo. Potranno in questa grandi spazi e le saranno poi valutate e scelte diretta- maniera capire meglio come larghe distanze mente dai cittadini di Torricella vengono vissuti questi spazi tra gli edifici, e quali sono le aspettative e sorto a margine i desiderata dei torricellani. del Centro Storico e con Al fine di agevolare il lavoro di questi la chiesa madre e la Pine- ragazzi ma anche lo sforzo che il Co- ta a fare da fuochi. mune e l’Università stanno facendo in Di contro ci sono però al- tal senso, pensiamo che sia necessario cuni temi urbani che non ed interessante che ognuno di noi, come hanno trovato adeguato può, partecipi in maniera attiva alla ri- uscita dell’iniziativa: mi riferisco in Il collegamento fra il Corso ed il approfondimento proget- particolare alle Associazioni ma anche Viale e fra il Viale e la Pineta sa- tuale. -
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L. CUOMO – T. DI FRAIA – A. MANZI CIVITALUPARELLA FALLO MONTELAPIANO UN PATRIMONIO DI ARTE RUPESTRE STORIA E NATURA (con un contributo di C. Ciabarra) COMUNE DI CIVITALUPARELLA COMUNE DI FALLO COMUNE DI MONTELAPIANO Questo volume è stato pubblicato con i contributi dei Comuni di Civitalupa- rella, Fallo e Montelapiano, a cui va, da parte degli autori, un caloroso ringra- ziamento. INTRODUZIONE La provincia di Chieti negli ultimi anni ha rivelato un’impressionante serie di manifestazioni di arte preistorica eseguite sulla roccia mediante pitture o incisioni. Fino al 2006 i siti conosciuti nella provincia di Chie- ti erano soltanto due: quello del Riparo Caprara nel Comune di Civitel- la Messer Raimondo e l’altro del Riparo La Pineta nel Comune di La- ma dei Peligni. L’impulso iniziale a questa nuova fase è stato dato dal prof. Aurelio Manzi, che ha scoperto personalmente nuovi siti e ha rac- colto e verificato le segnalazioni di altre persone. In seguito l’attività di ricerca di uno degli scriventi (T. D.), coadiuvato da altri collaboratori, in particolare il signor Antonino Di Cicco, ha portato ad un continuo arricchimento della documentazione. Oggi conosciamo 15 nuovi siti di arte rupestre distribuiti nei territori di sette Comuni (Civitaluparella, Fallo, Montelapiano, Lettopalena, Fara San Martino, Lama dei Peligni, Pietraferrazzana). Si tratta sempre di rocce di natura calcarea, spesso lisce o levigate in quanto vecchie superfici di faglia; in alcuni casi sono evidenti forme di sfaldamento delle superfici originarie. Sia gli ingrottamenti che le pareti aggettanti sono esposte a S, SE e, raramente, SW; solo la nicchia sopra le sorgenti del Verde a Fara San Martino è esposta a N.